243 cap 6_schaffer_piaget_da_usare
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1
SVILUPPO COGNITIVO = è UN PROCESSO DI ACQUISIZIONE DELLA CONOSCENZA NELL’INFANZIA
Sono implicati:-la comprensione;-il ragionamento;- la soluzione di problemi;- l’apprendimento;- la concettualizzazione;- la classificazione ;- la memoria.
Teoria “calda” vs. “fredda”
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La teoria dello sviluppo cognitivo di Jean Piaget (1896-1980)(1896-1980):
il bambino come SCIENZIATO
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OBIETTIVI E METODIOBIETTIVI: - studiare la natura dello sviluppo;- scoprire i processi mentali che sono alla base delle risposte
dei soggetti COME il b/o arriva alla risposta;- studiare il carattere generale dell’intelligenza scarso
interesse per le differenze individuali.
METODI/TECNICHE PER LA RACCOLTA DATI:- Metodo clinico di intervista = svolte in termini di intervista
strutturata. Ad es., domande per studiare la comprensione della causalità nel b/o.
- Osservazione spontanea del comportamento infantile;- Osservazione quasi-sperimentale = uso di quasi-
esperimenti predisponendo situazioni strutturate. Ad es., selezione di oggetti ed immagini per studiare la capacità di classificare del b/o.
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Teoria organismicaL’individuo non è un passivo recettore di influenze ambientali,
né un veicolo di idee innate, ma un attivo COSTRUTTORE delleproprie conoscenze
COSTRUTTIVISMOCOSTRUTTIVISMO
Ipotesiinnatista
Le strutture cognitive hanno
un’origineesclusivamente
interna
PiagetPiagetrespingerespinge
Ipotesi ambientalista
Le strutture cognitive hanno
un’origine esclusivamente
ambientale
PiagetPiagetproponepropone
Gli assunti base della teoria di Piaget
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L’organismo è attivo e si modifica attraverso gli scambi con l’ambiente = AMBIENTE BAMBINO =
INTERAZIONE dinamica e continua tra b/o e ambiente
• Lo sviluppo cognitivo è un processo basato all’inizio sull’esplorazione attiva e direttamente osservabile delle cose (AZIONI) e più tardi evolve in una forma di esplorazione più complessa e non direttamente evidente (le operazioni mentali)
Gli assunti base della teoria di Piaget
A ogni età il bambino è dotato di una modalità cognitiva di adattamento alla realtà
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COSA CAMBIA NELLO SVILUPPO DELLA CONOSCENZA?
• Cambia la STRUTTURA della conoscenza o STRUTTURA MENTALE o SCHEMA
• Lo schema evolve attraverso l’interazione del b/o con l’ambiente => la sua natura si modifica dalla nascita all’adolescenza.
• Organizzazione delle strutture mentali: intelligenza
- I primi schemi del b/o sono SCHEMI COMPORTAMENTALI ad es., i RIFLESSI (stadio senso-motorio = nascita – 2 anni circa);
- SCHEMI SIMBOLICI (durante il 2° anno);
- SCHEMI OPERAZIONALI = insieme di compiti mentali che segue regole logiche.
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ADATTAMENTO DELL’ORGANISMO ALL’AMBIENTE =ADATTAMENTO DELL’ORGANISMO ALL’AMBIENTE =
DISEQUILIBRIO - EQUILIBRIODISEQUILIBRIO - EQUILIBRIO = il b/o assimila gli ogg. = il b/o assimila gli ogg. esterni ai propri schemi e questi nel contempo vengono esterni ai propri schemi e questi nel contempo vengono
ad accomodarsi alle caratteristiche di tali ogg. ad accomodarsi alle caratteristiche di tali ogg.
PROCESSODI SVILUPPO DELL’INTELLIGENZA: PROCESSODI SVILUPPO DELL’INTELLIGENZA: ADATTAMENTO SEMPRE PIU’ PRECISO ALL’AMBIENTEADATTAMENTO SEMPRE PIU’ PRECISO ALL’AMBIENTE
ASSIMILAZIONEASSIMILAZIONE
Incorpora nei propri schemi i dati dell’esperienza
Conservazione
ACCOMODAMENTOACCOMODAMENTO
Modifica i propri schemi per adattarli ai nuovi dati
Novità
COME SI VERIFICA LO SVILUPPO DELLA CONOSCENZA?
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• Necessità logica = nessun stadio può essere saltato, cioè un b/o NON può funzionare a uno stadio superiore senza aver superato gli stadi precedenti
• Ogni stadio rappresenta un modo qualitativamente diverso di funzionamento intellettivo, dunque di acquisizione della conoscenza
• Le acquisizioni di uno stadio non si perdono con il passaggio allo stadio successivo, ma vengono integrate in strutture più evolute (integrazione gerarchica tra stadi)
Gli stadi di sviluppo secondo Piaget
• Universalità = la sequenza degli stadi è INVARIABILE, cioè è la medesima in tutti i b/i ciò che può variare è l’età cui vengono raggiunti i diversi stadi
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Età
Sensomotorio
Stadio Descrizione
0-2 anniIl b/o “comprende” il mondo in base a ciò che
può fare con gli oggetti e con le informazioni sensoriali
Preoperatorio 2-7 anniSi rappresenta mentalmente gli oggetti e
comincia a comprendere la loro classificazione in gruppi
Operatorioconcreto
7-11anni
Emergenza delle operazioni mentali (addizione, sottrazione, ecc.):
“manipolazione mentale” della realtà
Operatorioformale
Da 11 anni
È capace di organizzare le informazioni in modo sistematico e pensa in termini
ipotetico-deduttivi
Stadi dello sviluppo cognitivo secondo Piaget
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I sottostadi dello stadio sensomotorio
• Pattern di azione rigidi vs pattern di azione flessibili: il b/o rafforza, generalizza e differenzia comportamenti che hanno inizio sotto forma di riflessi = esempi di adattamento. Ad es., succhiare solo il capezzolo vs succhiare anche altri oggetti
Es. dal riflesso di prensione alla capacità di affetrrare oggetti con forme diverse
• Pattern di azione isolati vs pattern di azione coordinati simultaneamente o in sequenza: il b/o arriva a compiere alcune coordinazioni dei suoi schemi con stesso oggetto. Ad es, coordinazione oculo-motoria: osservare l’oggetto, afferrarlo e portarlo alla bocca. Sequenza del rilasciare un oggetto per afferrarne un altro
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I sottostadi dello stadio sensomotorio
• Dal comportamento reattivo a quello intenzionale: l’attività del b/o all’inizio non è pianificata, non è intenzionale, il b/o NON è consapevole della connessione azione-effetto. Verso fine 1° anno compare il comportamento intenzionale: ad es. tirare la coperta per avere l’oggetto posto su di esso
• Dalle azioni manifeste alle rappresentazioni mentali: mettere in atto con tentativi ed errori le azioni per raggiungere lo scopo vs elaborare mentalmente il nuovo comportamento da mettere in atto (es. uso strumentale del bastone) non procedendo per prove ed errori ma anticipando mentalmente l’effetto delle proprie azioni USO DELLE RAPPRESENTAZIONI MENTALI (verso il termine del periodo)
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LA PERMANENZA DELL’OGGETTO = il b/o comprende che gli oggetti esterni sono entità autonome e quindi hanno un’esistenza propria e continuano ad esistere anche quando non sono più visibili o non possono essere rilevati dagli altri organi di senso (non consapevolezza). Ogg hanno una propria realtà indipendentemente dalle azioni e dalla percezione del b/o
Ciò implica per Piaget:la capacità del b/o di svincolare l’oggetto dalla sua presenza sensibile e rappresentarlo mentalmente comparsa funzione simbolica (18-24ms)
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• Osservazione del comp del b/o nel compito/test dell’OGGETTO NASCOSTO:
Mostrare al b/o un ogg interessante; Coprire l’ogg alla vista del b/o nel momento in cui è sul punto di
raggiungerlo
Risultati: nei primi 4ms il b/o perde interesse per un ogg che viene
nascosto o parzialmente nascosto, non lo cerca, rivolge l’attenzione altrove;
4-8ms circa: lo cerca solo se parzialmente nascosto; ritrova l’ogg nascosto purché non sia stato spostato dal nascondiglio precedente
solo vs 12ms ritrova anche l’ogg spostato, se gli spostamenti sono visibili;
tra i 18-24ms ricerca e ritrova anche l’ogg nascosto attravs spostamenti invisibili cioè non percepiti
LA PERMANENZA DELL’OGGETTO
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PrincipaliPrincipalimanifestazionimanifestazioni
Conquista del PENSIERO RAPPRESENTAZIONALE = il b/o è in grado di usare le rappresentazioni mentali
dell’ambiente e di interagire con esse
Imitazionedifferita
GiocoSimbolico
Linguaggio
Si riferiscono a una realtà non percepita in
quel momento e la evocano
Stadio preoperatorio (2-7 anni)
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• STADIO PRE-OPERATORIO: perché?
OPERAZIONE = azione interiorizzata o schema mentale che permette al b/o di organizzare le inf provenienti dall’ambiente;
è “qualcosa di più” dell’azione ha un’organizzazione complessa, implica un’azione mentale su un ogg
MA le rappresentazioni mentali sono ancora limitati agli ogg e
alle azioni sperimentate dal b/o nella realtà e non sono ancora coordinati tra di loro
OSTACOLI ALL’USO DELLE OPERAZIONI MENTALI = EGOCENTRISMO, ANIMISMO, IRREVERSIBILITA’, PENSIERO PRE-LOGICO
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EGOCENTRISMO
COS’E’?
E’ LA TENDENZA DEL B/O A PERCEPIRE IL MONDO SOLO IN BASE ALLA PROPRIA PROSPETTIVA => il b/o NON è capace di adottare il punto di vista percettivo e concettuale di un’altra persona e non è capace di comprendere che l’altro può avere un punto di vista diverso;
l’egocentrismo NON è egoismo come tratto di personalità;
per studiare lo sviluppo della capacità di assumere punti di vista diversi dal proprio Piaget ha ideato l’ESPERIMENTO del PAESAGGIO DELLE 3 MONTAGNE
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a b
1.b/o seduto di fronte al plastico – vede una serie di foto del plastico prese da angolature diverse - si chiede al bambino di scegliere, dalle foto, quella che corrisponde alla visuale che hanno loro del modello. RIS: b/i prescolari risolvono bene il compito.
2.2.Scegli la foto che mostra come le 3 montagne appaiono Scegli la foto che mostra come le 3 montagne appaiono alla bambola posta su uno degli altri lati del tavolo. RIS: indicano la foto che raffigura il LORO alla bambola posta su uno degli altri lati del tavolo. RIS: indicano la foto che raffigura il LORO modo di vedere la scenamodo di vedere la scena
Compito delle 3 montagne di Piaget
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a b
IN SINTESI: si chiede al bambino di scegliere, da una serie di fotografie del panorama, quella che corrisponde a una
prospettiva diversa dalla propria. Fino a 8 anni i bambini NON sono capaci di immaginare quale potrebbe essere la
prospettiva di un’altra persona
EGOCENTRISMO INTELLETTUALEEGOCENTRISMO INTELLETTUALE
Compito delle 3 montagne di Piaget
Ricadute a livello sociale:•LIMITATA CAPACITA’ DI COMPRENDERE LA NATURA DELLE RELAZIONI•LINGUAGGIO EGOCENTRICO = monologhi collettivi in cui il b/o non riesce a spostare il focus della conversazione e non adatta il linguaggio alle necessità dell’ascoltatore
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L’ANIMISMO
OBIETTIVO: studiare la concezione del b/o del mondo fisicoMETODO: interviste strutturate
COS’E’?E’ LA TENDENZA DEL B/O AD ESTENDERE LE
CARATTERISTICHE DEGLI ESSERI VIVENTI AGLI OGGETTI INANIMATI
RISULTATI:o i b/i prescolari NON sono in grado di distinguere cose vive vs
inanimate;o nel corso del periodo preoperatorio questa capacità evolve
progressivamente (sono considerati vivi solo gli oggetti che si muovono, poi quelli dotati di moto spontaneo).
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LA RIGIDITA’ DI PENSIERO
2 MODI DI MANIFESTARSI:
1. PENSIERO IRREVERSIBILE = tendenza a pensare oggetti/eventi nell’ordine in cui sono stati inizialmente percepiti e sperimentati incapacità di invertire mentalmente le sequenze (sottrazione è l’inverso dell’addizione): è un pensiero PRE-LOGICO O INTUITIVO;
2. RIGIDITA’ DI PENSIERO = focalizzazione sugli stati, piuttosto che sui processi. Incapacità del b/o prescolare di adattarsi ai cambiamenti dell’aspetto manifesto delle cose il pensiero è dominato dai tratti percettivi delle cose (esperimento del cane con la maschera di gatto)
Il pensiero è vincolato al dato percettivo immediatoIl pensiero è vincolato al dato percettivo immediato
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IL REAGIONAMENTO TRASDUTTIVO
Solo perché 2 eventi si verificano insieme allora il b/o riconosce una relazione causale tra i 2 eventi concreti anche se in realtà essa non esiste;
Inversione causa ed effetto. Ad es., “L’uomo è caduto dalla bici perché si è rotto il braccio”
MANCATA COMPRENSIONE DELLE SEQUENZA DI CAUSA-EFFETTO
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OperazioniOperazioni
Cambiamento QUALITATIVO nello sviluppo cognitivo del b/o = le AZIONI mentali isolate si coordinano tra loro e
diventano OPERAZIONI concrete
Reversibilità
Ad ogni operazione corrisponde
un’operazione inversa
Segna la genesi del pensiero logico in
quanto permette la coordinazione dei
diversi punti di vista tra loro
Lo stadio operatorio concreto (7-11 anni)
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Lo stadio operatorio concreto (7-11 anni)
Perché è CONCRETO?
Le operazioni mentali vengono esercitate solo su oggetti ed eventi concreti, il b/o NON è ancora capace di riflettere su nozioni astratte e ipotetiche
Le CONQUISTE raggiunte dal b/o durante qs stadio:
la SERIAZIONE = abilità di organizzare mentalmente gli oggetti/eventi sulla base di criteri (es. dal più alto al più basso)=> capacità di fare INFERENZE TRANSITIVE (< o > tra A, B, C);
La CLASSIFICAZIONE = capacità di classificare gli ogg in diversi gruppi in base a certi criteri e di individuare la relazione tra i gruppi fenomeno dell’INCLUSIONE IN CATEGORIE = comprensione della relazione tra una parte e il tutto
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Lo stadio operatorio concreto (7-11 anni)
Da seriazione e classificazione:
l’IDEA DI NUMERO = il b/o comprende
che la numerazione è un processo arbitrario;
che i numeri possono essere organizzati in categorie e sottocategorie;
invariabilità del numero = quantità rimane invariata al di là dei cambiamenti percettivi
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Lo stadio operatorio concreto (7-11 anni)
la CONSERVAZIONE = il b/o comprende che certe caratteristiche di base di un oggetto (es., quantità, peso, massa) rimangono costanti anche quando l’oggetto si è trasformato dal punto di vista percettivo, dunque nel suo aspetto superficiale.
Esperimento/Compito sulla conservazione della quantità
Risultati: a e c contengono la stessa quantità di acqua?
b/i prescolari “NO, c ne contiene di più” giudizio influenzato dalle caratteristiche percettive salienti ma irrilevanti ed incapacità a pensare in modo reversibile;
b/i operatorio concreti “SI’, a e c contengono la stessa quantità pensiero reversibile = pensiero LOGICO
Basi operazionali della conservazione: identità, Basi operazionali della conservazione: identità, compensazione e reversibilitàcompensazione e reversibilità
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Si mostrano al bambino un recipiente (a) contenente acqua e gli si chiede di versarla da un boccale in un secondo recipiente di forma
identica (b) finché c’è la medesima quantità di acqua del primo recipiente. Il bambino riconosce che la quantità di acqua è identica nei
due recipienti.
a b
a b c
Si mostra al bambino un recipiente alto e stretto e gli si chiede di versarein esso il contenuto di uno dei due recipienti originari. Poi gli si chiede:
“C’è tanto latte in (c) quanto ce n’è in (a)?”
Compito della conservazione della quantità
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Si mostrano al bambino 2 palline identiche di plastilina e gli sichiede: “Queste 2 palline sono uguali?”
Una delle due palline viene allungata in una salsiccia. Si chiede al bambino: “In questa salsiccia c’è ancora tanta plastilina
quanta ce n’era nella pallina?”
Compito della conservazione della massa
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Lo stadio operatorio formale (da 11-12 anni in poi)
OPERAZIONI FORMALI ≠ OPERAZIONI CONCRETE:
sono applicate a nozioni ipotetiche ed astratte;
sono alla base del ragionamento DEDUTTIVO “se-allora” = le informazioni specifiche vengono dedotte da una informazione generale. Es. il sillogismo: “l’uomo è mortale; Socrate è un uomo allora S. è mortale”
sono alla base di un processo di soluzione di problemi basato su un approccio IPOTETICO-DEDUTTIVO costruzione di ipotesi, elaborazione mentale dei diversi risultati, individuazione di varie soluzioni possibili.
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Il pensiero è di tipo ipotetico-deduttivo
Ipotetico-deduttivo
Consente di compiere operazioni logiche su premesse ipotetiche e di
ricavarne le conseguenze appropriate
Una volta individuati i potenziali fattori coinvolti in un fenomeno, li varia in
modo sistematico per verificare quali causino quel fenomeno
Lo stadio operatorio formale (da 11-12 anni in poi)
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Si danno al bambino una serie di pesi e una cordicella appesa a un gancio e gli si dice che può variare la lunghezza della cordicella, cambiare il peso e variare la forza della “spinta”. Il compito consiste nello scoprire quale di questi fattori determina la durata di una oscillazione del pendolo.
Nello stadio operatorio formale l’adolescenteverifica ogni fattore in maniera sistematica.Egli formula un’ipotesi su quale sia il fattoredeterminante e la mette alla prova finché tuttele possibilità sono state indagate.
Compito del pendolo di Piaget
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Novità della teoria di Piaget
1. Il pensiero dei bambini è qualitativamente diverso da quello degli adulti
2. Lo sviluppo intellettuale è continuo a partire dalla nascita
3. I bambini sono apprendisti attivi
4. Descrizione dettagliate delle modalità di pensiero infantile
Implicazione applicative nella pratica scolastica
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Le capacità del bambino risultano
più avanzate rispetto a quelle
valutate da Piaget
1. Piaget ha sottovalutato le competenze infantili? I compiti piagetiani sono troppo difficili per il bambino
Riformulando la consegna e le domande
Presentando compiti semplificati
Critiche ai compiti piagetiani
Presentando situazioni più realistiche
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BA
DC
Poliziotti
Bambino
Il 90% dei bambini in etàprescolare è capace di
collocare correttamente il pupazzo “ragazzo” in modo che nessun poliziotto possa
vederlo
Rispetto al compito delle 3 montagne diPiaget:• Situazione realistica• Stimola l’immaginazione
ES2: Compito su “il ragazzo e il poliziotto” di Hughes
ES1: Compito su permanenza dell’oggetto di Bower
Sostituendo il criteriol della ricerca motoria con la ricerca visiva: segni di permanenza già a 3 mesi
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2. Non vi è stabilità e sistematicità nelle risposte che uno stesso individuo fornisce in diversi compiti, che pur
appartengono al medesimo stadio: sviluppo dominio specifico, piuttosto che dominio globale
3. Piaget sottovaluta il ruolo dell’esperienza sociale e dedica un’attenzione esclusiva all’esperienza fisica e logico-
matematica nel bambino
Sequenza evolutiva nella conservazione: • 7 anni: massa; 9 anni: peso; 11 anni: volume Sequenza evolutiva nell’assunzione della prospettiva dell’altro: • percettiva (già 2 anni), affettiva (già 3-4 anni), cognitiva (già a 5 anni)