24 novembre 2013
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L'Oscar del giorno lo asse-gniamo agli Indignati. Sono riu-sciti ad organizzare una secondamanifestazione contro i costidella Casta. Una sfida ad un po-tere che si è chiuso a riccio e,forse, addirittura sbeffeggia purequanti hanno il coraggio di scen-dere in piazza sfidando financheil freddo pungente per far valereil proprio ruolo di cittadino. Men-tre c'è chi continua a parlare diportaborse, di quinto assessore,di privilegi intoccabili c'è chi nonriesce a sbarcare il lunario. Indi-gnarsi, allora, è diventato un do-vere civico.
Il Tapiro del giorno lo diamo aAntonio Federico e PatriziaManzo. Ma consiglieri di opposi-zione che si vedono servire su diun piatto d'oro (non d'argento) ilcaso dei portaborse con la figurarimediata dall'assessore Facciollanon avrebbero dovuto politica-mente chiederne le dimissioni?Strano, invece, il silenzio per chi,pure, fa parte di un movimentoche di certo, a livello nazionale,non lesina pesanti critiche sul si-stema. In Consiglio regionale, in-vece, sembra quasi che i due gril-lini vogliano applicare la teoriadel contrappasso.
Il Tapiro del giorno
a Federico e Manzo
GIORNALE SATIRICO
30.000 copie in omaggio
ANNO IX - N° 141 - DOMENICA 24 NOVEMBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
www.lagazzettadelmolise.it | [email protected]
Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino
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Stampa:Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.)
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La collaborazione è gratuita
Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico
L’Oscar del giorno
agli Indignati
CAMPOBASSO. Non poteva passare inosservata la pre-
senza del consigliere del centrosinistra (Udeur) Nunzia
Lattanzio. Lei, unica nella maggioranza ad aver proposto
ufficialmente l’abrogazione della legge sui portaborse re-
spinta con voto sfavorevole della sua coalizione, lei, unico
consigliere di maggioranza ad essere stata estromessa
dallo stesso Paolo di Laura Frattura che ha dato ordine
di non invitarla al summit tenutosi il giorno dopo la se-
conda figuraccia su Italia1 con Le Iene. La Lattanzio ieri
è scesa in piazza tra gli indignati. Non certo per far bal-
doria con i suoi colleghi di governo. Ma allora:
che ci faceva tra gli indignati un esponente di quella
maggioranza che ha indignato così tanto il popolo mo-
lisano?
“Ero lì perché sono stata invitata dal comitato organiz-
zatore. Ero lì per ascoltare le richieste del popolo. Ma per-
ché mi fa questa domanda – chiede quasi sorpresa – Ho
commesso un errore? Non dovevo andare? Ho fatto qual-
cosa di strano?”.
A telefono i ruoli sembrano quasi invertiti. Perché
in effetti ci si trova a risponderle che effettivamente
non c’è nulla di male ad andare ad ascoltare se non
fosse per il fatto che, Movimento 5 stelle a parte, è dif-
ficile trovare in piazza esponenti delle istituzioni con-
tro le cui decisioni è organizzata la manifestazione.
“Signorina – precisa – lì in piazza c’è gente che ci ha vo-
tato. Ha votato Paolo Frattura alle ultime elezioni. E che
facciamo, dopo il voto non si ascolta più il popolo? – ed
aggiunge – Credo che avrebbero fatto bene a venire
anche i miei colleghi di maggioranza. La manifestazione
non era solo di protesta ma anche di proposte. Negli in-
terventi sono state chieste misure per rilanciare il terri-
torio, a favore dei giovani, delle imprese. Perché non
ascoltare?”.
Lei è consapevole che, soprattutto dopo la sua
estromissione voluta dal suo governatore alla riu-
nione di maggioranza, questa presenza può essere
vista come una sfida?
Con voce tranquilla ammette: “Allora, evidentemente io
ho una visione diversa dagli altri. Sono stata eletta con-
sigliere regionale quindi il mio compito è quello di pro-
porre leggi i cui effetti ricadono sul popolo. E come faccio
a scrivere le leggi senza sapere cosa serve ai molisani?
Questa è l’abbiccì della politica. Io non conosco altri me-
todi. Non possiamo mica fare politica dagli scranni? Dal
mio punto di vista ho avuto un comportamento normale”.
Normale come estrometterla senza un valido mo-
tivo politico dalla riunione di maggioranza per discu-
tere della legge sui portaborse che lei ha proposto di
abrogare con la contrarietà di Frattura e degli altri?
“Per me quello è stato un segnale di debolezza. E lo ca-
pisco. Perché io non ho fatto nulla per ledere la maggio-
ranza, tanto è vero che sono stati loro ad aver modificato
la loro condotta – prima non volevano abrogare la legge
sui portaborse ora sì (ndr) – Quindi io ero nel giusto e non
ragionavo o proponevo l’abrogazione per un mio torna-
conto personale. Certo, sono rimasta meravigliata dal
comportamento del presidente ma che dire? Quando
smetterò di meravigliarmi vuol dire che non provo più
sentimenti”.
Come l’avrà presa il buon Frattura? Intanto proprio in
piazza Prefettura, durante la manifestazione, si è notato
anche il passaggio di Gilda Antonelli, legata sentimental-
mente a Frattura. Un percorso obbligata per sbrigare le
faccende o una scusa per dare un’occhiata fugace?
Giovanna Ruggiero
CAMPOBASSO. Ci è voluto qualche
giorno per riuscire a capire cosa è suc-
cesso a via Genova mercoledì scorso du-
rante il vertice di maggioranza. Per due
giorni le uniche notizie trapelate sono
state il clamoroso passo indietro sul
fondo dei portaborse e l’estromissione
del consigliere Udeur (Nunzia Lattan-
zio) dalla convocazione del vertice. Ma la
riunione voluta da Frattura è stata inte-
ressata da una lite furibonda tra il pre-
sidente della Regione ed il suo braccio
destro: l’assessore Facciolla. Il motivo? Il
contratto dell’ormai famoso Vincenzo il
portaborse. Nelle segrete stanze Fac-
ciolla non ha potuto motivare il so com-
portamento con la momentanea confu-
sione (come ha fatto invece sui giornali).
Quel contratto mostrato alla stampa
come pagato con l’articolo 7, mentre di-
chiarava in anticipo che era pagato con il
gruppo consiliare, non è andato già a
Frattura che si è sentito preso in giro dal
suo assessore preferito. Insomma, Fac-
ciolla avrebbe mentito persino a Frat-
tura che però per difenderlo si è scomo-
dato ad andare su Raiuno. Sono volate
urla e per poco non si è arrivati alla ri-
chiesta di dimissioni raccontano i bene
informati.
E come se non bastasse, dopo aver ar-
chiviato la questione dell’articolo con la
comunicazione dell’abrogazione, ecco
scoppiare un’altra lite. Stavolta l’oggetto
è il quinto assessore. A portare sul tavolo
della maggioranza la questione sarebbe
stato il capogruppo del Pd Francesco To-
taro. “Meglio ritirare la proposta di abro-
gazione dalla legge 21” avrebbe consi-
gliato il consigliere di San Martino in
Pensilis. Apriti cielo. Il primo a scate-
narsi contro si dice sia stato Vincenzo
Cotugno. “Non possiamo cambiare idea
per Le Iene o per le posizioni dei gior-
nalisti” sembra essere il pensiero del-
l’aspirante new entry nell’esecutivo. Ma
non è stato l’unico ad opporsi alla pro-
posta di Totaro. Frattura prende le parti
dei compagni di maggioranza, non certo
del partito. “Il quinto assessore si farà”
avrebbe chiosato per mettere tutti a ta-
cere. Anche senza i consensi del Partito
Democratico. giorug
TAagliolto
224 novembre 2013
L’INTERVISTA
Nunzia Lattanzio sfida il centrosinistra: scendein piazza tra gli indignati
Le bugie di Facciolla: lite furibonda con Frattura
La consigliera di maggioranza spiega le ragioni della
sua presenza alla manifestazione. “Non si può non ascoltare
le richieste del popolo che ci ha votato per governare”
I DANNI DELLE IENE
Maggioranza il tilt anche sul quinto assessore: Totaro proponeil ritiro, governatore e compagni scatenano il putiferio
Il successo della manifestazione in Piazza Prefettura
ieri mattina da parte del Comitato dei Cittadini moli-
sani indignati è stato sancito non solo e non tanto
dalla partecipazione della gente quanto, soprattutto,
dall’assenza di bandiere sindacali, di categoria, di par-
titi, di associazioni e organizzazioni politiche e para-
politiche. Bandiere, sigle e simboli che di fronte al
massacro sociale ed economico effettuato a danno dei
cittadini con l’imposizione di tasse, tributi e bolli, com-
piuto dal consiglio regionale in carica, dalla giunta e
dal presidente Paolo di Laura Frattura, presidente in
virtù di una manovra politica fondata sul “tradimento”
di forze di destra passate inopinatamente a sinistra,
sono inerti e indifferenti. Mostrando così, inequivoca-
bilmente, la loro appartenenza ad un sistema che si
muove e agisce su impulsi particolaristici e utilitari-
stici, estraneo ai bisogni reali della gente, ai valori della
giustizia sociale, della morale politica, dell’etica poli-
tica. La loro assenza, contrapposta alla voce limpida,
chiara e forte degli indignati, ha costituito il dato si-
gnificativo di una manifestazione autenticamente li-
bera e autenticamente popolare, espressione di un
malessere sociale fuori da ogni risentimento corpora-
tivistico, oggettivamente patito e rappresentato da tutte
le categorie sociali (presenti e protagoniste in Piazza
Prefettura).
La rappresentazione di una società molisana stanca
di essere vessata, sottomessa, compressa e vilipesa dal-
l’arroganza politica che ha distinto fin dalla prima ap-
parizione a Palazzo Moffa il “governo” di un volgare
centrodestra camuffato da finto centrosinistra, magni-
ficamente rappresentato per demagogia, infingimento
e incapacità amministrativa da Frattura, il politico-pi-
nocchio icasticamente rappresentato e raffigurato sui
volantini e sui manifesti degli indignati, non ha avuto
cedimenti sui punti cardine di una battaglia di civiltà
(equità, giustizia, trasparenza, efficienza, né ha fatto
spazio al risentimento fine a se stesso.
I privilegi goduti dalla casta regionale, che ad elen-
carli occuperebbero mezza pagina, la sua pochezza
morale fatta conoscere a tutt’Italia dagli schermi tele-
visivi di emittenti di Stato e commerciali sul filo della
ridicolaggine, la presa in giro dell’elettorato cui era
stato promesso un profondo rinnovamento del modo di
essere rappresentanti del popolo e di amministrare, la
violenza con cui i regionali si sono forniti di risorse
economiche (esentasse) e con cui hanno massacrato le
fasce sociali più povere e il ceto medio, sono stati rac-
contati dal Comitato degli indignati, e con egual mi-
sura da pensionati, da liberi professionisti, da
imprenditori, da chiunque ha voluto esprimere una va-
lida ragione per essere indignato. Il vallo tra il Molise
reale e la classe politica, con il primo alle prese coi pro-
blemi di esistenza e di sussistenza, e la seconda stra-
colma di privilegi, di vantaggi, di bonifici, di euro, e di
abusi, è sembrato incolmabile fintanto la casta non ab-
basserà la cresta, non troverà una giusta dimensione
nel contesto storico e sociale, non riuscirà a mettersi in
sintonia con la realtà quotidiana.
La crisi economica, il disagio sociale, la disoccupa-
zione, la mortificazione della Cassa integrazione (pe-
raltro in fin di vita), il nullismo programmatico, per
essere fronteggiati esigono idee, impegno, rigore, vo-
lontà, trasparenza, onestà.
Sequenza estranea al consiglio regionale da nove
mesi bloccato, anestetizzato, obnubilato, piegato ai fini
oscuri dei portaborse, alla necessità strumentale di
omettere la promulgazione dello statuto regionale (un
reato gigantesco), al modo e ai tempi per introdurre il
quinto assessore, al modo e ai tempi per contrastare
l’azione sanificatrice e moralizzatrice della consigliera
Nunzia Lattanzio, al modo e ai tempi per dequalificare
di populismo e di antipolitica gli indignati. Chiusi nel
loro assurdo fortilizio (provvisto di ogni ben di dio) cer-
cheranno di resistere per ora all’indignazione, poi non
si sa costretti a che cosa!
Dardo
TAagliolto
324 novembre 2013
Il successo della manifestazione degli
Indignati sancito dall’assenza dei sindacati,
delle organizzazioni di categoria,
partitiche, politiche e parapolitiche
In piazza la faccia pulita dei molisani
I regionali, chiusi nel loro assurdo fortilizio cercheranno di resistere
per ora all’indignazione, poi non si sa costretti a che cosa!
CAMPOBASSO. Il consigliere re-
gionale di Progetto Molise, Nicola
Eugenio Romagnuolo, ha presen-
tato un'interrogazione rivolta al
Presidente della Giunta regionale,
Paolo Di Laura Frattura in cui
chiede di sapere quando sarà pub-
blicato sul Bollettino Ufficiale della
Regione Molise il “Bando per la for-
mazione di trenta operatori di stra-
tegie di internazionalizzazione e
per la successiva erogazione di ser-
vizi alle imprese molisane”.
L'esponente di opposizione evi-
denzia che "con una delibera dello
scorso 20 maggio la Giunta adotta
per un finanziamento complessivo
565mila euro l’avviso pubblico e
che il finanziamento è stato già in-
dividuato tra i fondi disponibili di
cui al POR Molise FSE 2007/2013 –
asse IV Capitale umano, al POR
FESR 2007/2013 e al Bilancio regio-
nale".
Secondo Romagnuolo "attraverso
il Bando in oggetto si favorirebbe la
formazione di personale qualificato,
anche tramite la realizzazione di ti-
rocini, e l’inserimento nel mondo
del lavoro di giovani laureati e che –
osserva il consigliere di Progetto
Molise - il Bando potrebbe essere
uno strumento prezioso per favo-
rire, attraverso l’apprendimento di
know how specifici da parte dei
partecipanti, un rilancio a livello
internazionale dell’imprenditoria-
lità molisana e la nascita di parte-
nariati tra imprenditori ed
operatori".
4 TAagliolto24 novembre 2013
di Michele Petraroia*
Nei prossimi giorni le proposte sul Piano di Dimensionamento
Scolastico predisposte dai Sindaci e approvate dalle Provincie di
Isernia e Campobasso in apposite Conferenze di Servizio arrive-
ranno in Consiglio Regionale per l’adozione.
Nel percorso avviato fin da maggio con le organizzazioni sin-
dacali della scuola, con l’Ufficio Scolastico Regionale, con l’ANCI
e con le stesse province, la Giunta Regionale si è limitata ad ap-
provare una propria delibera a giugno con le linee guida da se-
guire e i criteri generali a cui fare riferimento.
Successivamente i Comuni e le Province, di concerto col prov-
veditorato agli Studi, hanno costruito i piani di dimensionamento
individuando accorpamenti, strutture e soluzioni in linea con le 54
autonomie riconosciute al Molise dal Ministero dell’Istruzione (40
a Campobasso e 14 a Isernia). Secondo le vigenti normative la po-
testà decisionale risiede nella Conferenza dei Sindaci convocata
dalle Province, salvo scostamenti significativi con gli indirizzi in-
dicati nella delibera della Giunta Regionale.
Il lavoro istruttorio di questi giorni dovrà limitarsi a rispettare
le scelte già adottate a livello provinciale ad eccezione di quei casi
che contrastano con i criteri e le linee guida regionali.
Ciò che conta è che il Molise si doti di un Piano Regionale di
Dimensionamento Scolastico entro i termini di legge per con-
sentire al Ministero dell’Istruzione di programmare in tempo utile
le attività didattiche per l’anno scolastico 2014-2015 con tutti gli
adempimenti di pre-iscrizione, strutture di segreteria ed indivi-
duazione delle classi e dei docenti.
Occorre un salto culturale generale da parte di tutti gli attori
del mondo della scuola, degli amministratori locali e dei sindacati
di settore, perché passi e si affermi un disegno regolatore che
aiuti a costruire la scuola del futuro con la messa in sicurezza
degli edifici, l’anagrafe degli studenti, le classi 2.0 e l’aggiorna-
mento sistemico dei docenti e del personale.
Non serve a nessuno una scuola in cui su 82 autonomie, 41
sono sottodimensionate e date in reggenza come accaduto in
questi anni, con dirigenti impegnati su decine di istituti e di co-
muni che non riescono oggettivamente ad impostare una pianifi-
cazione didattica di qualità per carenza di tempo e di risorse.
* Assessore regionale
Il Molise è chiamato a pianificare il dimensionamento scolastico
CAMPOBASSO. Sulla questione delle Comunità
Montane, la Regione non riesce a scrivere la parola
fine. La Confusione regna sovrana. Sembra logico e
sensato che questi Enti da tre anni non sono più in
condizione di svolgere anche quelle poche funzioni che
avevano ( del resto quasi se non tutte delegate dai Co-
muni!) ed oltre 80 dipendenti stanno a " vivacchiare"
( non per colpa loro, sia chiaro!) e, come spesso accade,
rischiano anche di non riscuotere lo stipendio? Sem-
bra logico e sensato che dopo tre anni questi Enti (
ormai inutili e improduttivi carrozzoni!) devono an-
cora essere in gestione liquidatoria con una spesa
complessiva di oltre 216.000 euro annue per i soli 10
Commissari liquidatori, funzioni che invece dovevano
e potevano essere assegnate ai Dirigenti regionali in
servizio a costo zero? Interrogativi che restano aperti
in attesa di soluzioni da parte dell'assessorato com-
petente e dallo stesso presidente Frattura.
“A quando il bando per formare 30 operatori?
Comunità montane, problema irrisoltoTroppi gli interrogativi aperti mentre aumentano i costi per i commissari
L'intervento
L'interrogazione è stata presentata dal consigliere Nico Romagnuolo
La legge 190 del 2012, nota come legge anticorru-
zione, trova commenti sempre più stringenti e valuta-
zioni pertinenti perché sia argine ai fenomeni
degenerativi che da un capo all’altro l’Italia infestano la
pubblica amministrazione. Una legge che molti vedono
prevalente in funzione repressiva, altri interpretano in
senso estensivo, vale a dire capace soprattutto di col-
pire le cause della corruzione. Nell’un caso e nell’altro
l’elemento cardine è il ricorso sistematico alla traspa-
renza degli atti amministrativi, delle determinazioni,
delle assegnazioni, degli affidamenti, delle concessioni.
L’assenza di trasparenza viene ritenuta un’ulteriore
possibilità di dare spazio alla illegalità e, quindi, ai fe-
nomeni di corruttela.
Che sono il cancro vero della pubblica amministra-
zione ben al di là di quanto essa costi al bilancio dello
stato e degli ente ed i territoriali. Un cancro inestirpa-
bile, se pensiamo ai tentativi fatti e che non hanno dato
alcun risultato apprezzabile.
Si vuole provare con la nuova legge, con una migliore
specificazione su come fare e sulle cose da fare per
centrare l’obiettivo. La trasparenza diventa il punto
cardine dell’azione di contrasto e di contenimento della
corruzione nella pubblica amministrazione, e la si ot-
tiene con la pubblicazione in modo accessibile, sem-
plice, e completo dei procedimenti amministrativi. Tre
elementi da non tralasciare mai per impedire la misti-
ficazione, la complicazione e la incompletezza degli atti.
La pubblica amministrazione è una sorta di magma, un
miscuglio di poteri, di pareri, di giudizi, di divieti; una
rete in cui vengono intrappolati gli utenti per essere
fatti oggetto di pressioni, condizionamenti, cedimenti,
il cui fine ultimo spesso si converte in una dazione. Ora
si vuole che i procedimenti di autorizzazione o di con-
cessione, di affidamento di commesse pubbliche, di
concessione di ausili finanziari e di vantaggi economici,
i concorsi e le prove selettive siano formati e realizzati
attraverso l’accessibilità degli atti, la semplicità del lin-
guaggio, e la completezza delle procedure. Tra i com-
menti alla legge 190 la comprensibilità viene ritenuta
un punto nodale per individuare le informazioni rile-
vanti oltre quelle di base, solitamente note, ma di scarsa
importanza.
A tale fine si devono rendere pubbliche e trasparenti
le modalità d’uso delle risorse finanziarie, lo svolgi-
mento e i risultati delle funzioni amministrative, e le
informazioni sui titolari degli incarichi politici e diri-
genziali nelle pubblica amministrazione. Un occhio
particolarmente attento dovrebbe guardare inoltre agli
appalti pubblici, “in cui il rischio di fenomeni illeciti è
più elevato”, usando clausole “di esclusione per chi ha
violato protocolli di legalità e patti di integrità, e l’istitu-
zione presso le prefetture di elenchi di operatori econo-
mici certificati come non soggetti al tentativo di
infiltrazione mafiosa, e la limitazione del ricorso agli ar-
bitrati da parte delle pubblica amministrazione”. Il Mo-
lise è in grave ritardo in materia di trasparenza, quindi
in materia di accessibilità agli atti, della semplicità del
linguaggio e della correttezza delle procedure se, da
come si legge dalle cronache giornalistiche, molti siti
telematici sono incompleti, scarsamente accessibili e
ancora più scarsamente leggibili. Uno stato di fatto al
quale nessuno pare sia tenuto a dare spiegazioni. Sulla
falsariga italiana, “Fatta la legge trovato l’inganno”.
Dardo
TAagliolto
524 novembre 2013
CAMPOBASSO. Il progetto della
Granarolo non si farà più in Molise.
Ad annunciarlo è stato il promotore
“politico” dell’iniziativa: Roberto
Ruta. Il merito (o demerito a seconda
dei punti di vista) del passo indietro
sembra sia stato l’infuocato Consiglio
comunale di Termoli tenutosi l’altra
sera. “Ho ascoltato ieri con grande at-
tenzione il dibattito nella sala consi-
liare del Comune di Termoli – annun-
cia Ruta nelle poche righe della nota
stampa - ricco di spunti e di conside-
razioni che ne hanno fatto un' occa-
sione di sano e partecipato confronto.
Le decisioni dei consiglieri comu-
nali, come quella assunta dal consi-
glio comunale di Termoli, da
capoluogo del Basso Molise, vanno ri-
spettate a prescindere dal colore po-
litico. E' la regola aurea della
democrazia e sono orgoglioso da
sempre di ossequiarla. Pertanto, a
mio avviso, la proposta Gran Manze
va archiviata”. Una motivazione,
quella addotta da Roberto Ruta, che
fa onore al senatore del Pd. Anche se
bisogna ammettere che il “no” è arri-
vato per una serie di dubbi non sciolti
dai presenti (politici e vertici della
Granarolo).
La questione ha però anche dei ri-
svolti politici che abbracciano una
serie di istituzione.
Nel centrodestra invece, chi ha
perso un’occasione d’oro è stato il
presidente della Provincia di Campo-
basso che, nel votare contro la mo-
zione di Michele Durante (Costruire
Democrazia) solo per evitare di dare
risalto ad un membro dell’opposi-
zione, ha seguito la linea dettata dal-
l’altra rivale di minoranza Micaela
Fanelli. Ruta all’interno del Comune
di Termoli si è trovato di fronte anche
il “no” della sua Erminia Gatti che,
con l’azienda vinicola “Borgo di Col-
loredo” i cui vigneti si trovano in
prossimità del sito individuato dalla
Granarolo per l’installazione della
mega stalla, aveva una serie di validi
motivi per opporsi alla proposta. So-
prattutto in assenza di dubbi non
sciolti sulle conseguenze ambientali
derivanti dall’ospitare 12mila capi di
bestiame tutti insieme in un unico
punto.
A livello regionale, invece, Frattura
ufficialmente non si è mai espresso
sull’argomento ritenendo opportuno
valutare tecnicamente tutta la que-
stione.
Ma ufficiosamente il presidente
della Regione ha sempre assicurato
che l’iniziativa non sarebbe stata por-
tata a termine. Scegliendo di non sce-
gliere, Frattura ha beffato Roberto
Ruta evitando di far convogliare il
malcontento popolare anche su di sé.
Rifugiandosi nel silenzio il governa-
tore da un lato non ha rischiato con-
seguenze politiche all’interno della
sua maggioranza, dall’altro potrà
sempre dire ai molisani: io non ho
mai sorriso all’iniziativa. Intanto da
indiscrezioni si apprende che la Gra-
narolo va avanti con la sua ricerca di
terre per l’insediamento. Prossimo
obiettivo: la Puglia di Nichi Vendola.
gr
Le cause della corruzione nella Pubblica Amministrazione
La trasparenza degli atti amministrativi è il punto cardine dell’azione di contrasto e di contenimento della corruttela
La legge 190 del 2012
è uscita dalla fase di rodaggio,
ma non nel Molise
Le gran manze lasciano il MoliseL’annuncio di Roberto Ruta: la proposta va archiviataE con il silenzio Frattura beffa il senatore del Partito Democratico
Un glorioso, per attività e durata
nel tempo, il Centro sociale, ri-
creativo e culturale - “L’incon-
tro” -, domani festeggia il
ventesimo anno: traguardo pre-
stigioso al quale verrà tributato
un largo e convinto riconosci-
mento da parte della collettività
campobassana, dalle istituzioni
locali e dalla grande famiglia
dei soci. Un giorno importante
anche per l’intera classe del vo-
lontariato, un esempio di longe-
vità modellato sulla solidarietà,
sulla capacità di assistere chi ha
bisogno, e di dare respiro al-
l’esigenza di non sentirsi mai
soli. Un Centro autogestito,
aperto ai cittadini e a tutte le
componenti sociali, protagoni-
sta di molte importanti inizia-
tive (ricreative, ludiche e
culturali) di cui hanno benefi-
cato certamente i soci ma, so-
prattutto, le persone che hanno
avuto accesso e accoglienza. Un
esempio vivo e vitale di socialità
che non ha mai ceduto alle dif-
ficoltà, sempre attivo, anche re-
attivo, impegnato a dare un
senso compiuto all’esistenza
delle persone anziane motivan-
dole, assistendole, sollecitan-
dole a sentirsi parte produttiva
della società e non come vuole
la retorica comune, un peso.
L’Incontro e i suoi venti anni sa-
ranno al centro di una ampia ri-
flessione da parte dei maggiori
rappresentanti delle istituzioni
locali i cui interventi, nel corso
dei lavori presso l’Hotel San
Giorgio di Via Insorti d’Unghe-
ria, saranno aperti dal presi-
dente del Centro, Giuseppe
D’Agostino. Al microfono il sin-
daco Di Bartolomeo, il presi-
dente della giunta regionale
Paolo di Laura Frattura, il pre-
sidente del consiglio regionale,
Vincenzo Niro, e il presidente
della Provincia di Campobasso,
Rosario De Matteis. Quindi la
proiezione di un documentario
Rai sulle tappe salienti che
hanno contrassegnato i 20 anni
di attività, arricchito dalle pa-
role di Immacolata Giannotti,
dal presidente D’Agostino, e dai
già sindaci di Campobasso, Au-
gusto Massa e Giuseppe Di
Fabio. Il ruolo dei Centri sociali
(tra passato e futuro) sarà a sua
volta illustrato dal presidente
dell’Associazione nazionale,
Lamberto Martellotti, che avrà
anche il piacere di consegnare
attestati di benemerenza a co-
loro che sono stati e sono gli
animatori dell’Incontro. Questo
il programma della mattinata;
nel pomeriggio saranno gli
aspetti strettamente organizza-
tivi e gestionali ad avere spazio
e ad essere analizzati. Protago-
nisti della tavola rotonda sul
tema “Il servizio dei Centri so-
ciali per anziani e il nuovo Wel-
fare” saranno pertanto,
moderasti da Filippo Massari,
Gabriella Fusaro, Cosimo Den-
tizzi, Michele Colavita, Salva-
tore Molinaro e Italo Testa,
preceduti dai saluti del vescovo
Bregantini e dell’assessore re-
gionale alle Politiche sociali,
Michele Petraroia.
Una giornata densa di rifles-
sioni, analisi, commenti, pro-
grammi e speranze per una
realtà (il popolo della terza età)
nei cui confronti non c’è mai li-
mite alla riconoscenza per il
contributo di saggezza, di tem-
peranza, di esperienza che sa
trasferire alla società civile e
nella società, ai giovani in par-
ticolare. Ma anche una giornata
di festa, con pranzo e ballo alla
sera, nei locali (ricolmi) del
Centro. Con l’augurio di altri
decenni di fertile e proficua at-
tività.
Dardo
CAMPOBASSO. Si è insediato lo
scorso 18 novembre il nuovo
Comitato Regionale ANASF del
Molise ed è stato eletto il nuovo
Direttivo: il Coordinatore Regio-
nale è Pasquale Corrado e suo
vice Ugo Puca, coordinatore re-
gionale uscente.
L'ANASF, l'Associazione Nazio-
nale dei Promotori Finanziari, è
l'unica associazione di categoria
dei Promotori Finanziari in Ita-
lia e conta oltre 12.000 profes-
sionisti iscritti: è presente in
Molise da oltre vent'anni, ma
solo sei anni fa ha ottenuto l'au-
tonomia con la nascita del Co-
mitato Regionale. Il Coordina-
tore Regionale, sin dalla costitu-
zione del comitato molisano, è
stato Ugo Puca e sotto la sua
presidenza l'Associazione ha
promosso diverse iniziative
come i seminari di educazione
finanziaria per gli studenti delle
scuole superiori
“Economic@mente – metti in
conto il tuo futuro”, gli incontri
di formazione per gli iscritti al-
l'albo, organizzati con cadenza
semestrale in regione, ed ha in-
trattenuto relazioni ufficiali con
gli enti pubblici territoriali. “Il
lavoro sin qui fatto è lodole – ha
detto il nuovo coordinatore Pa-
squale Corrado - e l'obiettivo è
quello di proseguire su questa
strada, incrementando le atti-
vità dell'Associazione, anche
per far conoscere sempre più ai
molisani il ruolo del Promotore
Finanziario, l'importanza che
esso ha nelle scelte dei rispar-
miatori e l'opportunità profes-
sionale che questa attività offre
ai giovani. In questo senso – ha
aggiunto - l'elezione di Puca a
vice coordinatore è un grande
segnale di continuità, nel solco
dell'esperienza da lui maturata
in questi anni”. Gli altri membri
del Comitato Regionale del Mo-
lise sono Antonella Roccio, co-
ordinatore del progetto
“Economic@mente – metti in
conto il tuo futuro”, nel quale
ruolo subentra a Francesco Ma-
nocchio, anch'esso membro del
Comitato, Franco Arcolesse, An-
tonio Capuano, Carlo Di Dome-
nico, Tiziano Gentile, Giustino
Milanese e Francesco Vitale.
MATRICE. Sarà celebrata oggi la
Solennità di Cristo Re, presso il
Santuario romanico Madonna
della Strada a Matrice, la giornata
diocesana del Ringraziamento
promossa dalla pastorale dioce-
sana per il lavoro guidata da don
Vittorio Perrella, sul tema lan-
ciato dalla Pastorale Sociale del
Lavoro della CEI, “Giovani prota-
gonisti nell’agricoltura”. A partire
dalle ore 9,00 con il raduno dei
mezzi agricoli e degli animali
negli spazi erbosi intorno alla
chiesa, alle ore 10,00 l’arcive-
scovo di Campobasso –Bojano e
Presidente della commissione
per il lavoro Giustizia e Pace
della CEI, S.E. Mons. GianCarlo
Bregantini, terrà un dialogo con i
responsabili della Coldiretti e
tutti i partecipanti sul tema : “Da
protagonisti nell’agricoltura nel
Molise, con i giovani nuovi im-
prenditori di speranza.
Per Acli Terra Nazionale inter-
verrà il Presidente Michele Zan-
nini. Seguiranno alle ore 11,00 la
celebrazione Eucaristica presie-
duta dall’arcivescovo Bregantini,
nella cornice del gioiello roma-
nico di Santa Maria della Strada,
mentre alle ore 12,00 ci sarà la
benedizione della macchine agri-
cole, degli animali e dei prodotti
agro –alimentari del territorio
nello spirito della Fondazione
“Campagna Amica”. Tutta l’inizia-
tiva è innestata nella giornata
che tutta la Chiesa celebra a
chiusura dell’Anno della Fede, in-
detto da papa emerito Bene-
detto XVI.
624 novembre 2013 Campobasso
Celebrati domani nell’auditorium della Fondazione Molise Cultura.
Giornata
Diocesana del
Ringraziamento
I vent’anni del Centrosociale L’Incontro
Promotori finanziari, Corrado presidente
Una giornata densa di riflessioni, analisi, commenti, programmi e speranze per una realtà
(il popolo della terza età) nei cui confronti non c’è mai limite alla riconoscenza per il contributo
di saggezza, di temperanza, di esperienza che sa trasferire alla società civile e ai giovani
I giovani nuovi
imprenditori
di speranza
oggi a Matrice
Si è insediato il nuovo direttivo. Suo vice, Ugo Puca
CAMPOBASSO. La politica è
bella perchè è varia. Oggi, il ca-
pogruppo del Pd al Comune di
Campobasso, Antonio Battista,
ha inteso sottolineare la gravità
delle dimissioni del sindaco Di
Bartolomeo: "All’indomani delle
dimissioni e della revoca delle
dimissioni, la prima riflessione
riguarda la grande leggerezza e
superficialità utilizzata, come se
l’Istituzione comunale fosse
una questione privata o della
Giunta o solo della maggioranza
e non questione riguardante
l’intero Consiglio comunale e la
città di Campobasso". Dimenti-
cando, però, che la tempo del
sindaco Peppe Di Fabio rico-
priva la delega di assessore al
Bilancio. E, se non andiamo er-
rati, anche Di Fabio rassegnò le
dimissioni in pieno mese di
agosto contro le pressioni di
Ruta e Massa. Poi rientrate in
extremis ma non è il tempo tra-
scorso dal momento delle di-
missioni a quello del ritiro che
si misurano le differenze. Cin-
que anni, allora, di un governo
privo di idee per la città, quattro
anni e mezzo, oggi, di un go-
verno fotocopia. Totale: dieci
anni. Il capogruppo del Pd An-
tonio Battista, però, sembra non
ricordare o volere rammentare
e parla di "città ferma". E' vero
il finale ma il cui copione è stato
scritto a più mani e molti dei
problemi che oggi si annotano
vengono proprio da quell'am-
ministrazione della quale Anto-
nio Battista era assessore al
Bilancio.
Immobile e inefficiente. L’am-
ministrazione comunale sempre
più spesso viene etichettata
con questi due aggettivi. Non
sono solo gli esponenti dell’op-
posizione a lanciare accuse pe-
santi contro l’operato, o meglio
il non operato di Gino Di Barto-
lomeo. I cittadini che tanto ave-
vano creduto in lui, visto che gli
hanno fatto stravincere le ele-
zioni del 2009, non perdono oc-
casione per lamentarsi
dimenticando, forse, che Di Bar-
tolomeo avrà pure le sue colpe
ma purtroppo ha avuto la sfor-
tuna di salire in Comune in un
momento molto molto difficile
dal punto di vista economico a
livello nazionale. Il sindaco ha
subìto norme nazionali estre-
mamente restrittive, è stato uno
dei primi a criticare il Governo
per i vincoli troppo stretti del
Patto di stabilità ma nessuno gli
ha creduto. “Eppure ho lavorato
in silenzio come una formi-
china sostenuto dalla Giunta e
dalla maggioranza pur sapendo
- ha detto il sindaco che c’è
qualcuno che sparla”. Nel corso
della conferenza stampa orga-
nizzata per spiegare le ragioni
delle sue dimissioni, poi ritirate,
il sindaco ha colto l’occasione
per riassumere l’attività ammi-
nistrativa ricca di imprevisti e
difficoltà . Tra buchi economici ,
cause perse e scuole disastrate
il sindaco ha cercato di non far
sbandare il Comune evitando il
dissesto. Dopo una serie di in-
toppi e pagamenti effettuati a
discapito delle opere pubbliche
solo da poco si è aperto uno
spiraglio per il Comune cha ha
ricevuto dallo Stato la possibi-
lità di pagare le imprese credi-
trici. “Non è vero che non ho
rispettato il programma, lo sto
seguendo rigo per rigo met-
tendo al primo posto chi è in
difficoltà” ha aggiunto il sindaco
che a pochi mesi dalla fine del
mandato sa che i risultati ci
sono e sono visibili. Molti la-
vori sono iniziati, altri ultimati,
strade, marciapiedi, rotatorie,
fogne e spartitraffico, alcune
gare sono in corso, altre in par-
tenza, e come dimenticare la ri-
capitalizzazione della Sea e la
messa in sicurezza antincendio
degli istituti scolastici. “Am-
mazza”, commenterebbe qual-
cuno che non vive nel
capoluogo molisano. Invece i
campobassani non sono soddi-
sfatti .
Teresa Manara
Ma il capogruppo del Pd non era assessore
con Di Fabio dimissionario?
724 novembre 2013Campobasso
Palazzo San Giorgio, tre “tigri” si schieranocontro il femminicidioDomani alle 10,30, presso la
sala consiliare del Comune di
Campobasso, tre amministra-
trici comunali, Marilina Niro,
Adriana Izzi, Marialaura Can-
cellario, abbandoneranno le
buone maniere, scanseranno
la retorica e la banalità e da-
ranno un metaforico pugno
nello stomaco per risvegliare
le coscienze dei cittadini per
dire basta a stalking, percosse,
minacce, ricatti, femminicidi,
disparità sul lavoro, cultura
maschilista e patriarcale, ste-
reotipi che umiliano le donne.
Un pugno nello stomaco per
risvegliare donne e uomini co-
raggiosi, per denunciare una
cultura che odia le donne e
una politica inerte, per ricor-
dare giornalisti coraggiosi e at-
tiviste che hanno pagato con la
vita la scelta di informare e de-
nunciare le violazioni dei di-
ritti delle donne che
avvenivano nei loro Paesi. Un
pugno nello stomaco perché
non vogliamo più leggere che
l’attrice iraniana Marzieh Va-
famehr sia stata condannata a
novanta frustate e un anno di
prigione per aver interpretato
il ruolo da protagonista di “My
Teheran for Sale”, film che
racconta le difficoltà incon-
trate dagli artisti nella Repub-
blica islamica. Perché non
vogliamo più vedere sui campi
di atletica leggera atlete del
mondo islamico correre in
burkini. Non vogliamo più
sentire che in Arabia Saudita
alle donne sia vietato guidare,
pena l’arresto. Non vogliamo
più vedere in diretta tv l’assas-
sinio di Neda, in via Amirabad
a Teheran, non vogliamo più
vedere alla tv al Arabiya che la
giornalista sudanese Lobna
Ahmed al Hosseini abbia ri-
schiato 40 frustate per avere
indossato un paio di pantaloni,
violando così la shariya isla-
mica. Non vogliamo più sapere
che Fakhra Younas, ragazza
pakistana sfregiata con l’acido
dal marito, sia morta suicida a
Roma. Non vogliamo più tolle-
rare che Lea Garofalo sia mas-
sacrata per farla tacere, che
una mamma di Guglionesi
venga ammazzata di botte da
un figlio tossicodipendente. La
Giornata del 25 novembre,
nelle intenzioni dell’Onu, deve
spingere i governi, le organiz-
zazioni internazionali, a “sen-
sibilizzare l’opinione pubblica”
sul tragico perdurare della vio-
lenza contro le donne. Domani
le italiane sciopereranno per
15 minuti simbolici. Non sarà
uno sciopero come quello di
Lisistrata di Aristofane, ma
sarà la giornata dello sciopero
generale delle donne “per fer-
mare la cultura della violenza”.
Le donne non sono una cate-
goria ma svolgono spesso due
lavori, anche se quello svolto a
casa, il vero welfare, sembra
scontato. Se le donne si fer-
massero davvero chissà se il
valore di quello che fanno sa-
rebbe finalmente calcolato nel
Pil di questo Paese. Si parlerà
anche di donne che da vittime
si sono trasformate in soggetti
politici artefici del cambia-
mento della realtà nel loro
Paese.
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di Gianluca Di Lonardo
La ferrovia Carpinone-Sul-
mona è una linea curva che uni-
sce l'Abruzzo al Molise, un per-
corso punteggiato da piccoli
paesi, boschi, montagne e par-
chi naturali.
E' la seconda tratta ferrovia-
ria più alta d'Italia e rappre-
senta una delle numerose po-
tenzialità turistiche italiane.
Dopo la chiusura delle corse
quotidiane nel dicembre 2011
questa linea aveva assunto pe-
culiarità turistiche grazie al la-
voro congiunto di Enti e Asso-
ciazioni fino alla recente
soppressione del servizio.
Questa decisione lancia nello
sconforto una popolazione che,
seppur con grande fatica, aveva
finalmente compreso e soste-
nuto a pieno il progetto di valo-
rizzazione e rilancio di un terri-
torio attraverso un mezzo di
trasporto ricco di poesia e sto-
ria. Tutti i viaggi della tratta
abruzzese-molisana registrano
costantemente il "tutto esaurito"
riuscendo così a portare un co-
spicuo numero di visitatori nei
territori appenninici.
Un turismo consapevole, so-
stenibile e fortemente interes-
sato alla scoperta delle identità
culturali locali, un volano incre-
dibile per piccole realtà schiac-
ciate dal calo demografico e la
crisi internazionale. Quest treno
non è soltanto un mezzo di col-
legamento tra luoghi, rappre-
senta infatti un filo rosso con la
storia e le tradizioni, un mezzo
in grado di far scoprire aree
troppo spesso dimenticate e
che, al contrario, rappresentano
le vere peculiarità di un Appen-
nino bello ed affascinante.
Migliaia di persone hanno già
viaggiato in questi luoghi dalla
nascita del progetto ferroviario
turistico e le numerose richieste
di prenotazioni indicano che
questo trend non può far altro
che crescere.
Mi rivolgo a tutti viaggiatori
della Carpinone-Sulmona, ai
suoi estimatori, agli abruzzesi
ed ai molisani che credono
nelle risorse inespresse del
proprio territorio, a tutti coloro
che pensano sia giusto investire
in un futuro sostenibile attra-
verso la valorizzazione dell'esi-
stente come forma di tutela del
patrimonio nazionale.
Mi rivolgo inoltre ai Presi-
denti di Abruzzo e Molise, al-
l'Amministratore delegato di
Ferrovie dello Stato Italiane, al
Presidente di Reti Ferroviarie
Italiane ed inoltre al Ministro
delle infrastrutture e dei tra-
sporti ed al Ministro dei Beni e
attività culturali e turismo per-
ché si tuteli la tratta ferroviaria
come progetto sociale, culturale
e turistico per la salvaguardia
di un intero ambito.
La Carpinone-Sulmona è un
treno carico di storia, facciamo
in modo che non sia solo un ri-
cordo.
Aiutateci a salvarla.
ISERNIA. Al termine di un capillare controllo di tutte le aziende zootecniche pre-
senti sul territorio provinciale gli uomini del Corpo Forestale dello Stato hanno ac-
certato il sostanziale mancato rispetto della normativa da parte delle aziende zoo-
tecniche: in 130 casi su 202 controlli - il 64% dei casi - sono state rilevate irregolarità
nell’uso della concimaia prevista per legge. Le violazioni rilevate in realtà vanno di-
stinte in due categorie: le aziende che non dispongono affatto della concimaia, ben
68 casi su 130 - ovvero il 52% - e quelle che pur avendo una struttura adibita a con-
cimaia non la utilizzano affatto, 62 casi sui 130 rilevati in totale, quindi il 48%. L’in-
dagine del Corpo Forestale ha interessato tutti i comuni del territorio provinciale
rilevando situazioni molto diversificate tra loro, con realtà in cui la totalità delle
aziende presenti opera in violazione della normativa di riferimento ad altre in cui
vi è rispetto della stessa. Particolarmente grave la situazione in alcuni distretti geo-
grafici dove l’allevamento zootecnico rappresenta una voce importante tra quelle
produttive come ad esempio nei comuni dell’alta Valle del Volturno (da Pizzone a
Filignano passando per Scapoli e Rocchetta, con il 96% di irregolarità); o a Monte-
nero Valcocchiara, dove in 21 aziende su 25 sono state riscontrate irregolarità. An-
cor più grave in molti comuni in cui le violazioni sono del 100%: Carpinone e Se-
sto Campano (8 su 8) Agnone, Fornelli e Isernia (6 casi su 6), Cantalupo, Carovilli
e Roccamandolfi (5 su 5). Non mancano ovviamente realtà in cui invece gli alleva-
tori operano nel rispetto della normativa: Capracotta è tra i comuni virtuosi col
100% di aziende in regola rispetto all’uso della concimaia, ma positiva è anche la si-
tuazione di Frosolone, dove le violazioni riscontrate sono di molto inferiori alla me-
dia, circa 1 su 3, ed il dato è incoraggiante sia in considerazione dell’elevato numero
di capi presenti sia del fatto che molte delle azienda sono produttrici di latte. Tale
aspetto rappresenta un elemento particolarmente critico giacchè la presenza ed il
corretto utilizzo delle concimaie nelle aziende produttrici di latte è un elemento
discriminante per la stessa attività. Nel merito il Corpo Forestale sta procedendo
ad ulteriori verifiche al fine di segnalare le violazioni alle competenti autorità per i
rispettivi provvedimenti di conseguenza.
In totale sono state elevate sanzioni per oltre 6.200 €, in quanto le irregolarità
prevedono solo 20 € nel caso di assenza della concimaia, e forse proprio tale aspetto
rappresenta un limite nell’azione di controllo e prevenzione delle violazioni, da cui
tuttavia può derivare un pesante impatto sul territorio e sull’ambiente visto che il
letame prodotto viene poi abitualmente abbandonato in siti occasionali. In tal
senso sono in corso ulteriori accertamenti al fine di individuare i responsabili delle
violazioni, così come già accaduto a Montenero Valcocchiara, dove 4 persone del
posto, individuate con appostamenti mirati, sono stati deferiti all’Autorità Giudi-
ziaria per abbandono di rifiuti costituiti da letame - che ai sensi della normativa di
settore è classificato come rifiuto speciale ove non utilizzato in appositi piani di con-
cimazione - nei pressi del Pantano Zittola, preziosa area di rilevante interesse na-
turalistico. Le indagini sono coordinate dalla Procura di Isernia, che sta valutando
gli atti per i provvedimenti di conseguenza.
SCAPOLI. Ieri a Scapoli sono
tornate le zampogne d'Autunno.
In occasione dell'Assemblea dei
Soci -presso la sede dell'Asso-
ciazione in Piazza Martiri di
Scapoli- il Circolo della Zampo-
gna ha organizzato l'Incontro
Zampognaro d'Autunno 2013: il
tradizionale appuntamento per
appassionati e cultori dello
strumento con l'otre, che, dal 25
novembre del 1990 (data di na-
scita dell'Associazione Cultu-
rale), annualmente riunisce
soci e simpatizzanti, musicisti e
non, provenienti anche da fuori
regione, segnando simbolica-
mente l'inizio della stagione
tuttora di maggiore impegno
performativo dei suonatori di
zampogna e ciaramella (il pe-
riodo natalizio).
Dopo i lavori assembleari il
programma ha visto un mo-
mento di Riflessioni sul tema La
cultura e la musica popolare
nella attenzionedisattenzione
istituzionale, con relativo Dibat-
tito Pubblico su un argomento
di stretta attualità e di partico-
lare interesse per quanti si oc-
cupano di Patrimonio Culturale
Immateriale nella nostra re-
gione e nel nostro Paese.
Infatti, il Circolo della Zam-
pogna - accreditato presso
l'UNESCO in qualità di Consu-
lente del Comitato Intergover-
nativo dei Paesi aderenti alla
Convenzione UNESCO per la
Salvaguardia del Patrimonio
Culturale Immateriale - con tale
Pubblico Dibattito intende dare
il proprio contributo sia alla dif-
fusione della conoscenza della
Convenzione UNESCO che al
coinvolgimento delle Comunità
locali nei processi di salvaguar-
dia del patrimonio culturale im-
materiale, anche nel contesto
istituzionale.
Ospiti d'eccezione e riguardo
quest'anno saranno i realizza-
tori della Traglia della Zampo-
gna di Jelsi, nonché il Sindaco di
questa città e il Presidente del
Comitato per la Festa del Grano
in onore di Sant'Anna.
La Zampogna di grano - rea-
lizzata dalla Famiglia Pirro nel
rispetto delle misure originali
di una zampogna costruita dal
M° Luigi Ricci di Scapoli - al-
loggiata sulla tipica “traglia”,
che da oltre duecento anni sim-
boleggia la Festa del Grano a
Jelsi, è stata donata lo scorso 27
Luglio (in occasione del Festival
Internazionale della zampogna)
alla Comunità di Scapoli tramite
il Circolo della Zampogna.
La pregevole opera di artigia-
nato artistico è stata consegnata
all'Associazione per mano dei
componenti del gruppo musi-
cale “Cantine Riunite BAND”
che poi si è esibito nel concerto
di chiusura della serata del sa-
bato. Gli ideatori di questo
“dono” hanno inteso, così, porre
le premesse per un “gemellag-
gio” ideale tra due dei più radi-
cati elementi del Patrimonio
Culturale Immateriale della tra-
dizione molisana, ancora vivi e
presenti nelle rispettive comu-
nità locali quali, appunto, la
zampogna di Scapoli e la Traglia
di Jelsi.
Infine, come di consueto, l'In-
contro Zampognaro si conclu-
derà con la tradizionale Cena
Sociale (presso l'edificio delle
ex-Scuole Elementari), allietata
dalle esibizioni musicali dei
musicisti partecipanti.
1124 novembre 2013Isernia
Ieri il tradizionale incontro zampognaro per il 2013
Salviamo la Carpinone-Sulmona
Forestale: irregolari 2aziende zootecniche su 3per mancanza di concimaia
Zampogne d’autunno, si riparte da Scapoli
Termoli – Il Consiglio comunale, termi-
nato nella tardissima sera di venerdì, con
i soli voti della maggioranza ha detto no
al progetto della Granarolo per l’inse-
diamento del mega allevamento di “Gran
Manze” nel territorio bassomolisano; al
momento del voto erano assenti dall’aula
i Consiglieri di opposizione. Al Consiglio,
durato oltre 5 ore, sono stati presenti il
presidente della Granarolo Giampiero
Calzolari, il presidente della Regione
Molise, Paolo Di Laura Frattura, l’asses-
sore regionale all’agricoltura Vittorino
Facciolla, i sindaci dei comuni di San
Martino in Pensilis, Ururi, Larino, Petac-
ciato, Campomarino, Portocannone,
l’onorevole Laura Venittelli, il senatore
Eoberto Ruta oltre che a rappresentati di
varie associazioni, ex amministratori e
semplici cittadini. Giampiero Calzolari,
oltre a spiegare le finalità del progetto
ha sottolineato che “Noi siamo disponi-
bili a scegliere il Molise, ma solo se c’è il
consenso”.
Consenso che pare proprio manchi toi-
talmente da parte di tutte le amministra-
zioni presenti alla seduta sottolineando
che: “L’impatto sul territorio è troppo ri-
schioso e poi anche dal punto di vista oc-
cupazionale non c’è nessun vantaggio”.
Il presidente della Regione Frattura ha
ribadito che: “La Regione ha posto delle
condizioni, dieci prescrizioni al progetto,
e siamo in attesa di risposte”, che è stata
fornita prontamente proprio dal presi-
dente della Granarolo: le pregiudiziali
sono state accolte, ora stiamo prepa-
rando la documentazione”. Piccola di-
scussione anche sull’ubicazione dei
terreni e Calzolaro ha detto che se anche
si sta ancora valutando “devono essere in
una zona ventosa e non molto distante
dal mare”. Terminato il lungo dibattito
poco dopo la mezzanotte si è passati al
voto contrario della sola maggioranza
che ha espresso il no al progetto della
mega stalla da dodicimila manze: l’oppo-
sizione aveva abbandonato la seduta
perché durante la conferenza dei capi-
gruppo non è stata accettata la modifica
proposta all’ordine del giorno.
TERMOLI – Il sindaco Basso Antonio Di Brino in-
terviene a seguito del dibattito e del voto espresso
in Consiglio comunale, sul tema delle Gran Manze.
“Il Consiglio comunale sulle Gran Manze – ha com-
mentato Di Brino – ha dimostrato ancora una volta
che questo territorio non solo è vivo, ma è anche
determinante per le scelte che dovranno essere as-
sunte in ambito regionale. Ringrazio il consigliere
Ciarniello e il gruppo Fratelli d’Italia per aver sti-
molato questo dibattito attraverso la mozione vo-
tata in Consiglio comunale, così come ringrazio la
presidenza del consiglio e la struttura comunale per
aver organizzato egregiamente una seduta dell’as-
sise civica ricca di contributi da parte dei vertici isti-
tuzionali della Regione Molise, della delegazione
parlamentare molisana, dei vertici della Granarolo,
dei sindaci dei comuni limitrofi, delle associazioni e
dei cittadini. Un grazie sentito al presidente e al vi-
cepresidente vicario della Granarolo S.p.A., Calzo-
lari e Federici, per aver ascoltato con grande
attenzione le perplessità rivolte nei confronti del
loro progetto e per il sereno contributo apportato
nel corso del dibattito. Esprimo inoltra la mia grati-
tudine ad ogni singolo Consigliere comunale di
maggioranza, anche a chi non è potuto intervenire
per motivi giustificabili, per aver sostenuto in ma-
niera ferma e decisa la posizione a difesa del nostro
territorio; noi non abbiamo nulla contro la società
Granarolo, o contro gli allevatori che la costitui-
scono, ma riteniamo che questo progetto non abbia
nulla a che vedere con la crescita e lo sviluppo della
nostra regione. Riteniamo invece che si tratti di un
progetto dal forte impatto ambientale e che non
conceda spazi rilevanti allo sviluppo di filiere pro-
duttive di grande respiro. In sostanza non abbiamo
intravisto alcun beneficio per questo territorio, ma
solo criticità, peraltro non chiarite in nessun inter-
vento che abbiamo ascoltato. Mi permetto di sot-
tolineare come questa Amministrazione abbia
dimostrato ancora una volta, a differenza purtroppo
dei vertici della Regione Molise e della delegazione
parlamentare molisana, di voler aprire al dialogo con
il territorio: ancora oggi, infatti, non mi spiego il mo-
tivo per cui la grande platea istituzionale e civile
presente a Termoli, non sia mai stata convocata in
ambito regionale. Detto ciò, ricordo ai termolesi e
ai molisani che questa Amministrazione, dopo aver
detto no al nucleare, alle trivellazioni in mare, alle
centrali biomasse, al biodigestore e all’impianto eo-
lico offshore, ha detto no ad un altro progetto, che
non avrebbe portato né lavoro né sviluppo a que-
st’area, ma solo criticità ambientali. Non posso fare
a meno di rilevare, poi, l’assoluta irrazionalità del
gruppo consiliare di centrosinistra che, pur essendo
contraria al progetto Gran Manze, ha pensato di de-
filarsi al momento del voto palesando una totale in-
coerenza politica e una chiara incapacità di poter
guidare questo territorio; appare ad esempio illo-
gico l’atteggiamento del consigliere Erminia Gatti la
quale, dopo aver espresso il suo netto dissenso nei
confronti del progetto Gran Manze, evidenziando
anche una forte divergenza dal senatore Ruta, suo
compagno di partito, ha preferito non votare la no-
stra mozione. Così come è assolutamente inverosi-
mile la fuga dall’aula del consigliere Di
Giandomenico, il quale tenta di riproporre la sua fi-
gura di leader di questa città, rifuggendo però il voto
dinanzi ad una decisione così importante per la co-
munità termolese e per quelle limitrofe: un fulgido
esempio di doti assolutamente virtuali. Evidente-
mente dopo averci regalato le industrie chimiche,
la centrale a biomasse e la turbogas, Di Giandome-
nico voleva rifilarci anche quest’ultimo “cadeau”. An-
cora una volta abbiamo assistito ad una
atteggiamento di prona quiescenza della minoranza
dinanzi a chi vuole svendere questo territorio e di-
nanzi a logiche contrarie al benessere della collet-
tività. Noi abbiamo dimostrato di voler difendere
la qualità dell’ambiente e del nostro territorio, e ab-
biamo fatto una scelta. La minoranza, invece, ha pre-
ferito la fuga”.
1224 novembre 2013 Termoli
Senatore Rura, l’argomento Gran Manze va archiviato
TERMOLI – Il colpo di scena non era
nell’aria e, pertanto, è calato come una
scure. Il colpo di grazia al progetto
Gran Manze lo ha inferto il senatore
Roberto Ruta con una breve dichiara-
zione. “Ho ascoltatocon grande atten-
zione il dibattito nella sala consiliare
del Comune di Termoli, ricco di spunti
e di considerazioni che ne hanno fatto
un’occasione di sano e partecipato
confronto. Le decisioni dei Consiglieri
comunali, come quella assunta dal
Consiglio comunale di Termoli, da ca-
poluogo del basso Molise, vanno ri-
spettate a prescindere dal colore
politico. E’ la regola aurea della demo-
crazia e sono orgoglioso da sempre di
ossequiarla. Pertanto, a mio avviso, la
proposta Gran Manze va archiviata”.
TERMOLI - Il 17 novembre 1999 l’Assemblea Generale delle Nazioni
Unite ha designato il 25 novembre come Giornata Internazionale per
l'eliminazione della violenza contro le donne e ha invitato i Governi, le
Istituzioni, la società civile a sensibilizzare l’opinione pubblica in quel
giorno. La violenza sulle donne è una violazione dei diritti umani che
coinvolge tutti gli strati e gli ambiti della società, da quello familiare a
quello sul lavoro. Minacciare, umiliare, picchiare: la violenza sulle donne
non è solo l’aggressione fisica di un uomo contro una donna, ma in-
clude anche vessazioni psicologiche che minano l’autostima e l’iden-
tità creando isolamento, ricatti economici, minacce, violenze sessuali,
persecuzioni che spesso vengono usate per esercitare il potere degli
uomini nei confronti delle donne, attraverso un clima di paura che il
più delle volte coinvolge anche i figli. A volte la violenza di genere sfo-
cia nella sua forma più estrema, il “femminicidio”: nel solo 2012 sono
morte 120 donne. In Italia ogni 7 minuti un uomo stupra o tenta di
stuprare una donna. Ogni 3 giorni nel nostro Paese un uomo uccide
una donna. “Usciamo dal silenzio” e diamo voce al dolore parlandone
e denunciando le sopraffazioni, senza avere paura, agli organi com-
petenti. La Consigliera di Parità della Provincia di Campobasso ha rea-
lizzato le shopping bags “Usciamo dal silenzio”- Basta violenza sulle
donne!” per contribuire alla sensibilizzazione sul fenomeno della vio-
lenza di genere. Per la diffusione del messaggio è stata scelta la di-
stribuzione gratuita presso i supermercati alimentari quali luoghi
deputati al consumo self-service, emblemi della quotidianità di oggi e
frequentati da chiunque. Supermercati alimentari a Termoli che hanno
aderito all’iniziativa presso i quali verrà distribuita la shopping bag
“Usciamo dal silenzio” il 25 novembre 2013: Oasi - Via Madonna
Delle Grazie, 53; Limongi - Via Adriatica, 5; Conad (Centro Commer-
ciale “Lo Scrigno”) - Via Martiri Della Resistenza, 95; Maxi Tigre (Cen-
tro Commerciale “Il Punto”) - Via Corsica, 188/192.
Gran Manze, Di Brino: "Abbiamo votato per la difesa del nostro territorio, mentre la minoranza si é data alla fuga”
TERMOLI – Prende il nome dal celebre romanzo ‘On the road’
e, come nelle celebri pagine di Jack Kerouak pone l’attenzione
sulla strada, il disagio di una generazione, il fascino per la li-
bertà e allo stesso tempo la prevenzione degli incidenti stradali.
Voglia di libertà e prevenzione dagli incidenti stradali sembrano
due termini in antitesi e invece possono benissimo convivere.
Come? A spiegarlo sono tre professionisti legati da un destino
comune, quello di essere stati presenti a molti, troppi, incidenti
stradali.
Elda Della Fazia, medico, Carlo Virgilio, carabiniere, Valentina
Fauzia, giornalista, che parleranno agli studenti delle scuole su-
periori termolesi, neopatentati o prossimi all’esame di guida,
della semplicità con cui si provoca o ci si trova coinvolti in un
incidente stradale, degli orrori delle conseguenze e delle molte-
plici possibilità per evitarlo. In relazione al tema della preven-
zione saranno mostrati video e affrontate le tematiche
dell’assunzione di droghe, alcool, disattenzione, e si discuterà di
guida sicura. Il progetto prevede diversi incontri nelle scuole
superiori di Termoli, il primo appuntamento è quello di martedì
26 novembre al Liceo Classico ‘G. Perrotta’, si prosegue il 9 di-
cembre con il Liceo Scientifico Alfano.
Al via il progetto ‘On the road’, strada e prevenzione entrano a scuola
Consiglio comunale, maggioranza boccia il progetto Gran Manze
Giornata Internazionale per l’eliminazionedella violenza contro le donne
Partecipato il convegno “Musica Hodie” organizzato dal RotaractTERMOLI – Molto partecipato il convegno "Musica Hodie", organiz-
zato dal locale Rotaract che si è tenuto ieri mattina nell’aula magna
del Liceo Classico "G. Perrotta". Dopo i saluti del Dirigente scolastico,
Antonio Franzese, e della presidentessa Rotaract, Rossella Travaglini, ci
sono stati gli interventi del dottor Giuseppe Massariello che ha par-
lato di "Musica e Società" e la dottoressa Monica Gammieri su "La
magia di un concerto: la musica tra emozioni e processi neurocogni-
tivi"). Gli interventi sono stati moderati dalla vice presidente Rotaract
Martina Gonnella. In serata secondo appuntamento per sensibiliz-
zare e promuovere l’associazione e a raccogliere fondi per il Service
distrettuale “Una goccia per la vita”, per sostenere la ricerca nei cen-
tri di oncoematologia pediatrica di Pescara, Ancona e Perugia.
LARINO - Come si ricorderà, lo scorso 26
aprile i carabinieri del Nucleo Operativo
della Compagnia di Larino e delle Stazioni
di Rotello e Ururi, arrestarono in flagranza
di reato 3 persone tra cui A.M. 30enne di
Santa Croce di Magliano e due cittadini ro-
meni M.M.I e R.M. rispettivamente di 28 e
22 anni, entrambi provenienti da Torre-
maggiore (FG), tutti già censurati, poiché
responsabili del furto di 200 mt di cavi li-
neari in rame, in contrada “Verticchio”. In
quella circostanza vennero sorpresi mentre
erano intenti a recidere i cavi elettrici, ma
furono interrotti dall’arrivo dei carabinieri,
tanto da abbandonare sia la refurtiva che
gli arnesi utilizzati, ed allontanarsi a bordo
di un’autovettura con targa straniera. Le
immediate ricerche estese sino ai confini
del limitrofo territorio foggiano, consenti-
rono di individuarli e bloccare i suddetti.
Due di questi mentre si trovavano a bordo
di un ulteriore automezzo, mentre altri due
vennero scorti dagli stessi militari mentre
erano intenti e dileguarsi. In tale frangente
uno venne fermato a seguito di una collut-
tazione in cui il militare riportò delle lesioni
ad una mano giudicate guaribili dai medici
in 30 giorni. L’attività di ricerca del fuggi-
tivo, attraverso una costante e intensa atti-
vità investigativa condotta dal Nucleo Ope-
rativo e Radiomobile di Larino, con la
determinante collaborazione dei carabinieri
di Torremaggiore, ha consentito di identifi-
care il 4° complice e di dare esecuzione al
provvedimento di custodia cautelare in car-
cere emesso dal Gip del Tribunale di Larino
il 14 novembre scorso, che ha pienamente
concordato le risultanze investigative. Ve-
nerdì mattina, quindi, M.R 37enne di na-
zionalità romena e dimorante in Torremag-
giore (FG), i Carabinieri di Larino
collaborati da quelli di Torremaggiore e
della Compagnia d’Intervento Operativo
dell’11° BTG carabinieri “Puglia” di Bari a
seguito di localizzazione, hanno proceduto
all’arresto di M.R 37enne di nazionalità ro-
mena e dimorante in Torremaggiore (FG),
al quale sono stati contestati gli stessi reati
degli altri complici: furto, rapina e resi-
stenza a pubblico ufficiale.
1324 novembre 2013Termoli
SAN GIACOMO DEGLI
SCHIAVONI - Ieri mattina,
come riportato sul sito San Gia-
como degli Schiavoni e a firma
Oscar De Lena, nella sala con-
siliare del Comune, alla pre-
senza del sindaco
Rino Bucci, del-
l'Assessore An-
gela Bracone,
dei dipendenti
comunali e di
alcuni cittadini
sangiacomesi ,
la signora Joyce
Notartomas e
suo marito
Charlie Cook
p r o v e n i e n t i
dagli Stati Uniti,
hanno conse-
gnato, al sin-
daco Rino
Bucci, un "Attestato" firmato dal
sindaco di Pittston Mr. Jason
Klush e del City Manager Joe
Moskovitz in cui si dichiara che
le due cittadine di Pittston
(Pennsylvania) e San Giacomo,
sono diventate "Country Sister"
ossia "Città Sorelle".
E' seguito uno scambio di
doni tra le due comunità: il sin-
daco di Pittston ha inviato a
S.Giacomo una serie di gadget
che loro realizzano ogni anno in
occasione del "Tomato Festival"
e agli ospiti sono stati donate
due tegole con la riproduzione
dell’Arco dell'Orologio simbolo
più importante del paese realiz-
zato dai ragazzi della Porziun-
cola.
Prima della consegna dell'at-
testato, gli ospiti sono stati ac-
compagnati da Oscar De Lena,
che da alcuni anni si era fatto
promotore per realizzare tale
gemellaggio, prima in visita al
Borgo Antico di Termoli con la
sua bellissima Cattedrale e il
Castello e poi per le vie di
S.Giacomo soffermandosi parti-
colarmente sotto l'Arco del-
l'Orologio, in Chiesa e visitando
il frantoio Perrotta.
Il momento più emozionante,
che ha fatto lacrimare gli occchi
della signora Joyce, è stato
quando le è stata mostrata la
casa dalla quale erano partiti i
suoi bisnonni Joseph e Jose-
phine.
La giornata si è conclusa con
un ottimo ed abbondante
pranzo offerto agli ospiti della
famiglia Candiglioti in un tipico
ristorante sul lago di Guardial-
fiera.
Furti in paese, comitato civicoMontenero Liberachiede più sicurezza
Individuato e arrestato il complice del gruppo malavitoso autore dei reati di furto, rapina e resistenza a pubblico ufficiale
MONTENERO DI BISAC-
CIA – Furti e qualche gesto
non più sopportabile sono le
lamentele più frequenti da
parte dei residenti raccolte
dal comitato civico “Monte-
nero Libera” che chiede più
“sicurezza” nel centro abitato.
“A seguito di furti subiti da
parte di cittadini anziani,
principalmente nelle vecchie
zone del paese e nei pressi
della chiesa di san Matteo –
scivono dal comitato -, e a se-
guito dell’aumentare nelle
suddette zone di persone
straniere e non che girano
ubriache durante le “spente”
serate monteneresi, ci sono
arrivate richieste dalla citta-
dinanza per una maggiore
messa in sicurezza delle
strade e delle piazze. Mettere
in sicurezza la cittadina di
Montenero era il punto prin-
cipale del programma del sin-
daco Travaglini. Su
quest’argomento si è giocata
gran parte della poi vincente
campagna elettorale del no-
stro Sindaco. Sicuri che il
primo cittadino condivida ap-
pieno la nostra richiesta per-
ché è stato lui stesso il
promotore di queste azioni –
conclude la nota -, ringra-
ziamo i cittadini che credono
che noi giovani possiamo
avere una parte attiva nel mi-
gliorare la quotidianità della
comunità”.
LITORALE - E’ stata cele-
brata la Giornata mondiale della
pesca che ha ricordato la situa-
zione di precarietà in cui vivono
molti pescatori che svolgono un
lavoro pericoloso. Nella ricor-
renza della Giornata mondiale
della pesca il Pontificio Consi-
glio della pastorale per i mi-
granti e itineranti, nel ricordare
il dramma delle Filippine dove
oltre la metà delle persone col-
pite dal tifone sono famiglie di
pescatori e lanciando l’invito a
contribuire al Fondo speciale
per la gente di mare del paese
asiatico, ha preparato un mes-
saggio firmato dal cardinale An-
tonio Maria Vegliò, presidente
del dicastero, e del segretario Jo-
seph Kalathiparambil. “La pesca
– si legge nella lettera – è svi-
luppata secondo la logica del
profitto: riempire le reti al mas-
simo nel minor tempo possibile
con scarsa considerazione del
patrimonio ittico e dei tempi di
rigenerazione”. Il principio del
guadagno che influenza il
mondo della pesca, da quella in-
dustriale a quella artigianale,
porta i pescatori a lavorare in
condizioni meteorologiche av-
verse e per lunghe ore, con ec-
cessiva fatica che causa
infortuni e incidenti a volte
anche mortali. “La protezione
sociale per il pescatore e la fa-
miglia è ridotta al minimo, se
non inesistente”. Il documento
evidenzia come nella pesca in-
dustriale i contratti di lavoro
“sono carenti o irregolari”, i sa-
lari inadeguati e mancanza dei
requisiti di sicurezza, mentre in
quella artigianale inquinamento
e distruzione dell’habitat co-
stringono i pescatori a spingersi
al largo con imbarcazioni ina-
datte. I rapporti familiari sono
messi a dura prova dalle perma-
nenze in mare con le mogli che
assumono il doppio ruolo di
padre e madre. Fatti questi che
rendono i pescatori “uomini
senza voce nella società”. Qual-
che cenno è fatto anche per la
globalizzazione e allo sfrutta-
mento di lavoratori migranti co-
stretti a forme di lavoro forzato,
diventando vittime del traffico
di persone. In questo modo
l’Apostolato del mare vuole “es-
sere voce di chi non ha voce” de-
nunciando “le difficili situazioni
di lavoro e vita” dei pescatori e
delle loro famiglie, rinnovando
l’appello ai governi affinché ra-
tifichino “la Convenzione sul la-
voro”. La lettera del Pontificio
Consiglio termina con le parole
di papa Francescoche sollecita a
pregare Maria “Stella del mare”
affinché sostenga i cappellani e
i volontari dell’Apostolato del
mare.
Visita al primo presepedi San Francesco
Celebrata la giornata mondiale della pesca
San Giacomo e Pittston “Città Sorelle”
MONTENERO DI BISACCIA -
Venerdì 29 novembre alle ore 16,30,
presso la sala consiliare del Munici-
pio, si riunirà in seduta straordina-
ria il Consiglio dell’Inione dei
Comuni del “Basso Biferno”. Tra i
punti all’ordine del giorno: l’assesta-
mento generale al Bilancio di previ-
sione 2013.
CAMPOMARINO – Lunedì 25 no-
vembre alle 18 in prima convoca-
zione si riunisce il Consiglio comu-
nale e il presidente dell’assise ha co-
municato di integrare con urgenza
all’ordine del giorno altri due argo-
menti: Sistema Turistico integrato ri-
viera molisana, approvazione
accordo di programma; Ordine del
giorno su solidarietà ai comuni allu-
vionati della Sardegna, salvaguardia
della popolazione dai rischi presenti
sul territorio comunale e vincoli del
patto di stabilità.
Notizie in breve.
TERMOLI – La locale Pro Loco organizza per il 5 e il 6 gennaio
una gita a Greccio con visita anche a Orvieto – Civitabagnoregio.
L’iniziativa avviene in occasione della rievocazione storica della
nascita del primo presepe della storia realizzato da San Francesco
D’Assisi.
Per informazioni e prenortazioni: [email protected]
(Maurizio T. 3387751739); www.prolocotermoli.com; oppure presso
la sede della “ Polisportiva Porticone” in Via Padova.
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1524 novembre 2013Annunci a pagamento
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DI PAGAMENTO CHIAMARE
IL NUMERO
0874.698012
VERRANNO ACCETTATI SOLO
GLI ANNUNCI PRESENTATI
CON DOCUMENTO
DI RICONOSCIMENTO VALIDO.
ROTOSTAMPA MOLISE
SI RISERVA
DI MODIFICARE PAROLE
O FRASE RITENUTE POCO IDONEE
ALLA PUBBLICAZIONE
NELLA SEZIONE
DEGLI ANNUNCI
Pagina redazionale singolarmente autogestita
Si consiglia la lettura ad un pubblico adulto
Meteo
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Campobasso
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