24 novembre 2013

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L'Oscar del giorno lo asse- gniamo agli Indignati. Sono riu- sciti ad organizzare una seconda manifestazione contro i costi della Casta. Una sfida ad un po- tere che si è chiuso a riccio e, forse, addirittura sbeffeggia pure quanti hanno il coraggio di scen- dere in piazza sfidando finanche il freddo pungente per far valere il proprio ruolo di cittadino. Men- tre c'è chi continua a parlare di portaborse, di quinto assessore, di privilegi intoccabili c'è chi non riesce a sbarcare il lunario. Indi- gnarsi, allora, è diventato un do- vere civico. Il Tapiro del giorno lo diamo a Antonio Federico e Patrizia Manzo. Ma consiglieri di opposi- zione che si vedono servire su di un piatto d'oro (non d'argento) il caso dei portaborse con la figura rimediata dall'assessore Facciolla non avrebbero dovuto politica- mente chiederne le dimissioni? Strano, invece, il silenzio per chi, pure, fa parte di un movimento che di certo, a livello nazionale, non lesina pesanti critiche sul si- stema. In Consiglio regionale, in- vece, sembra quasi che i due gril- lini vogliano applicare la teoria del contrappasso. Il Tapiro del giorno a Federico e Manzo GIORNALE SATIRICO 30.000 copie in omaggio ANNO IX - N° 141 - DOMENICA 24 NOVEMBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA www.lagazzettadelmolise.it | [email protected] Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: [email protected] E-mail: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico L’Oscar del giorno agli Indignati

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La riti... Ruta

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L'Oscar del giorno lo asse-gniamo agli Indignati. Sono riu-sciti ad organizzare una secondamanifestazione contro i costidella Casta. Una sfida ad un po-tere che si è chiuso a riccio e,forse, addirittura sbeffeggia purequanti hanno il coraggio di scen-dere in piazza sfidando financheil freddo pungente per far valereil proprio ruolo di cittadino. Men-tre c'è chi continua a parlare diportaborse, di quinto assessore,di privilegi intoccabili c'è chi nonriesce a sbarcare il lunario. Indi-gnarsi, allora, è diventato un do-vere civico.

Il Tapiro del giorno lo diamo aAntonio Federico e PatriziaManzo. Ma consiglieri di opposi-zione che si vedono servire su diun piatto d'oro (non d'argento) ilcaso dei portaborse con la figurarimediata dall'assessore Facciollanon avrebbero dovuto politica-mente chiederne le dimissioni?Strano, invece, il silenzio per chi,pure, fa parte di un movimentoche di certo, a livello nazionale,non lesina pesanti critiche sul si-stema. In Consiglio regionale, in-vece, sembra quasi che i due gril-lini vogliano applicare la teoriadel contrappasso.

Il Tapiro del giorno

a Federico e Manzo

GIORNALE SATIRICO

30.000 copie in omaggio

ANNO IX - N° 141 - DOMENICA 24 NOVEMBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

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Stampa:Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.)

Il lunedì non siamo in distribuzione

La collaborazione è gratuita

Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico

L’Oscar del giorno

agli Indignati

CAMPOBASSO. Non poteva passare inosservata la pre-

senza del consigliere del centrosinistra (Udeur) Nunzia

Lattanzio. Lei, unica nella maggioranza ad aver proposto

ufficialmente l’abrogazione della legge sui portaborse re-

spinta con voto sfavorevole della sua coalizione, lei, unico

consigliere di maggioranza ad essere stata estromessa

dallo stesso Paolo di Laura Frattura che ha dato ordine

di non invitarla al summit tenutosi il giorno dopo la se-

conda figuraccia su Italia1 con Le Iene. La Lattanzio ieri

è scesa in piazza tra gli indignati. Non certo per far bal-

doria con i suoi colleghi di governo. Ma allora:

che ci faceva tra gli indignati un esponente di quella

maggioranza che ha indignato così tanto il popolo mo-

lisano?

“Ero lì perché sono stata invitata dal comitato organiz-

zatore. Ero lì per ascoltare le richieste del popolo. Ma per-

ché mi fa questa domanda – chiede quasi sorpresa – Ho

commesso un errore? Non dovevo andare? Ho fatto qual-

cosa di strano?”.

A telefono i ruoli sembrano quasi invertiti. Perché

in effetti ci si trova a risponderle che effettivamente

non c’è nulla di male ad andare ad ascoltare se non

fosse per il fatto che, Movimento 5 stelle a parte, è dif-

ficile trovare in piazza esponenti delle istituzioni con-

tro le cui decisioni è organizzata la manifestazione.

“Signorina – precisa – lì in piazza c’è gente che ci ha vo-

tato. Ha votato Paolo Frattura alle ultime elezioni. E che

facciamo, dopo il voto non si ascolta più il popolo? – ed

aggiunge – Credo che avrebbero fatto bene a venire

anche i miei colleghi di maggioranza. La manifestazione

non era solo di protesta ma anche di proposte. Negli in-

terventi sono state chieste misure per rilanciare il terri-

torio, a favore dei giovani, delle imprese. Perché non

ascoltare?”.

Lei è consapevole che, soprattutto dopo la sua

estromissione voluta dal suo governatore alla riu-

nione di maggioranza, questa presenza può essere

vista come una sfida?

Con voce tranquilla ammette: “Allora, evidentemente io

ho una visione diversa dagli altri. Sono stata eletta con-

sigliere regionale quindi il mio compito è quello di pro-

porre leggi i cui effetti ricadono sul popolo. E come faccio

a scrivere le leggi senza sapere cosa serve ai molisani?

Questa è l’abbiccì della politica. Io non conosco altri me-

todi. Non possiamo mica fare politica dagli scranni? Dal

mio punto di vista ho avuto un comportamento normale”.

Normale come estrometterla senza un valido mo-

tivo politico dalla riunione di maggioranza per discu-

tere della legge sui portaborse che lei ha proposto di

abrogare con la contrarietà di Frattura e degli altri?

“Per me quello è stato un segnale di debolezza. E lo ca-

pisco. Perché io non ho fatto nulla per ledere la maggio-

ranza, tanto è vero che sono stati loro ad aver modificato

la loro condotta – prima non volevano abrogare la legge

sui portaborse ora sì (ndr) – Quindi io ero nel giusto e non

ragionavo o proponevo l’abrogazione per un mio torna-

conto personale. Certo, sono rimasta meravigliata dal

comportamento del presidente ma che dire? Quando

smetterò di meravigliarmi vuol dire che non provo più

sentimenti”.

Come l’avrà presa il buon Frattura? Intanto proprio in

piazza Prefettura, durante la manifestazione, si è notato

anche il passaggio di Gilda Antonelli, legata sentimental-

mente a Frattura. Un percorso obbligata per sbrigare le

faccende o una scusa per dare un’occhiata fugace?

Giovanna Ruggiero

CAMPOBASSO. Ci è voluto qualche

giorno per riuscire a capire cosa è suc-

cesso a via Genova mercoledì scorso du-

rante il vertice di maggioranza. Per due

giorni le uniche notizie trapelate sono

state il clamoroso passo indietro sul

fondo dei portaborse e l’estromissione

del consigliere Udeur (Nunzia Lattan-

zio) dalla convocazione del vertice. Ma la

riunione voluta da Frattura è stata inte-

ressata da una lite furibonda tra il pre-

sidente della Regione ed il suo braccio

destro: l’assessore Facciolla. Il motivo? Il

contratto dell’ormai famoso Vincenzo il

portaborse. Nelle segrete stanze Fac-

ciolla non ha potuto motivare il so com-

portamento con la momentanea confu-

sione (come ha fatto invece sui giornali).

Quel contratto mostrato alla stampa

come pagato con l’articolo 7, mentre di-

chiarava in anticipo che era pagato con il

gruppo consiliare, non è andato già a

Frattura che si è sentito preso in giro dal

suo assessore preferito. Insomma, Fac-

ciolla avrebbe mentito persino a Frat-

tura che però per difenderlo si è scomo-

dato ad andare su Raiuno. Sono volate

urla e per poco non si è arrivati alla ri-

chiesta di dimissioni raccontano i bene

informati.

E come se non bastasse, dopo aver ar-

chiviato la questione dell’articolo con la

comunicazione dell’abrogazione, ecco

scoppiare un’altra lite. Stavolta l’oggetto

è il quinto assessore. A portare sul tavolo

della maggioranza la questione sarebbe

stato il capogruppo del Pd Francesco To-

taro. “Meglio ritirare la proposta di abro-

gazione dalla legge 21” avrebbe consi-

gliato il consigliere di San Martino in

Pensilis. Apriti cielo. Il primo a scate-

narsi contro si dice sia stato Vincenzo

Cotugno. “Non possiamo cambiare idea

per Le Iene o per le posizioni dei gior-

nalisti” sembra essere il pensiero del-

l’aspirante new entry nell’esecutivo. Ma

non è stato l’unico ad opporsi alla pro-

posta di Totaro. Frattura prende le parti

dei compagni di maggioranza, non certo

del partito. “Il quinto assessore si farà”

avrebbe chiosato per mettere tutti a ta-

cere. Anche senza i consensi del Partito

Democratico. giorug

TAagliolto

224 novembre 2013

L’INTERVISTA

Nunzia Lattanzio sfida il centrosinistra: scendein piazza tra gli indignati

Le bugie di Facciolla: lite furibonda con Frattura

La consigliera di maggioranza spiega le ragioni della

sua presenza alla manifestazione. “Non si può non ascoltare

le richieste del popolo che ci ha votato per governare”

I DANNI DELLE IENE

Maggioranza il tilt anche sul quinto assessore: Totaro proponeil ritiro, governatore e compagni scatenano il putiferio

Il successo della manifestazione in Piazza Prefettura

ieri mattina da parte del Comitato dei Cittadini moli-

sani indignati è stato sancito non solo e non tanto

dalla partecipazione della gente quanto, soprattutto,

dall’assenza di bandiere sindacali, di categoria, di par-

titi, di associazioni e organizzazioni politiche e para-

politiche. Bandiere, sigle e simboli che di fronte al

massacro sociale ed economico effettuato a danno dei

cittadini con l’imposizione di tasse, tributi e bolli, com-

piuto dal consiglio regionale in carica, dalla giunta e

dal presidente Paolo di Laura Frattura, presidente in

virtù di una manovra politica fondata sul “tradimento”

di forze di destra passate inopinatamente a sinistra,

sono inerti e indifferenti. Mostrando così, inequivoca-

bilmente, la loro appartenenza ad un sistema che si

muove e agisce su impulsi particolaristici e utilitari-

stici, estraneo ai bisogni reali della gente, ai valori della

giustizia sociale, della morale politica, dell’etica poli-

tica. La loro assenza, contrapposta alla voce limpida,

chiara e forte degli indignati, ha costituito il dato si-

gnificativo di una manifestazione autenticamente li-

bera e autenticamente popolare, espressione di un

malessere sociale fuori da ogni risentimento corpora-

tivistico, oggettivamente patito e rappresentato da tutte

le categorie sociali (presenti e protagoniste in Piazza

Prefettura).

La rappresentazione di una società molisana stanca

di essere vessata, sottomessa, compressa e vilipesa dal-

l’arroganza politica che ha distinto fin dalla prima ap-

parizione a Palazzo Moffa il “governo” di un volgare

centrodestra camuffato da finto centrosinistra, magni-

ficamente rappresentato per demagogia, infingimento

e incapacità amministrativa da Frattura, il politico-pi-

nocchio icasticamente rappresentato e raffigurato sui

volantini e sui manifesti degli indignati, non ha avuto

cedimenti sui punti cardine di una battaglia di civiltà

(equità, giustizia, trasparenza, efficienza, né ha fatto

spazio al risentimento fine a se stesso.

I privilegi goduti dalla casta regionale, che ad elen-

carli occuperebbero mezza pagina, la sua pochezza

morale fatta conoscere a tutt’Italia dagli schermi tele-

visivi di emittenti di Stato e commerciali sul filo della

ridicolaggine, la presa in giro dell’elettorato cui era

stato promesso un profondo rinnovamento del modo di

essere rappresentanti del popolo e di amministrare, la

violenza con cui i regionali si sono forniti di risorse

economiche (esentasse) e con cui hanno massacrato le

fasce sociali più povere e il ceto medio, sono stati rac-

contati dal Comitato degli indignati, e con egual mi-

sura da pensionati, da liberi professionisti, da

imprenditori, da chiunque ha voluto esprimere una va-

lida ragione per essere indignato. Il vallo tra il Molise

reale e la classe politica, con il primo alle prese coi pro-

blemi di esistenza e di sussistenza, e la seconda stra-

colma di privilegi, di vantaggi, di bonifici, di euro, e di

abusi, è sembrato incolmabile fintanto la casta non ab-

basserà la cresta, non troverà una giusta dimensione

nel contesto storico e sociale, non riuscirà a mettersi in

sintonia con la realtà quotidiana.

La crisi economica, il disagio sociale, la disoccupa-

zione, la mortificazione della Cassa integrazione (pe-

raltro in fin di vita), il nullismo programmatico, per

essere fronteggiati esigono idee, impegno, rigore, vo-

lontà, trasparenza, onestà.

Sequenza estranea al consiglio regionale da nove

mesi bloccato, anestetizzato, obnubilato, piegato ai fini

oscuri dei portaborse, alla necessità strumentale di

omettere la promulgazione dello statuto regionale (un

reato gigantesco), al modo e ai tempi per introdurre il

quinto assessore, al modo e ai tempi per contrastare

l’azione sanificatrice e moralizzatrice della consigliera

Nunzia Lattanzio, al modo e ai tempi per dequalificare

di populismo e di antipolitica gli indignati. Chiusi nel

loro assurdo fortilizio (provvisto di ogni ben di dio) cer-

cheranno di resistere per ora all’indignazione, poi non

si sa costretti a che cosa!

Dardo

TAagliolto

324 novembre 2013

Il successo della manifestazione degli

Indignati sancito dall’assenza dei sindacati,

delle organizzazioni di categoria,

partitiche, politiche e parapolitiche

In piazza la faccia pulita dei molisani

I regionali, chiusi nel loro assurdo fortilizio cercheranno di resistere

per ora all’indignazione, poi non si sa costretti a che cosa!

CAMPOBASSO. Il consigliere re-

gionale di Progetto Molise, Nicola

Eugenio Romagnuolo, ha presen-

tato un'interrogazione rivolta al

Presidente della Giunta regionale,

Paolo Di Laura Frattura in cui

chiede di sapere quando sarà pub-

blicato sul Bollettino Ufficiale della

Regione Molise il “Bando per la for-

mazione di trenta operatori di stra-

tegie di internazionalizzazione e

per la successiva erogazione di ser-

vizi alle imprese molisane”.

L'esponente di opposizione evi-

denzia che "con una delibera dello

scorso 20 maggio la Giunta adotta

per un finanziamento complessivo

565mila euro l’avviso pubblico e

che il finanziamento è stato già in-

dividuato tra i fondi disponibili di

cui al POR Molise FSE 2007/2013 –

asse IV Capitale umano, al POR

FESR 2007/2013 e al Bilancio regio-

nale".

Secondo Romagnuolo "attraverso

il Bando in oggetto si favorirebbe la

formazione di personale qualificato,

anche tramite la realizzazione di ti-

rocini, e l’inserimento nel mondo

del lavoro di giovani laureati e che –

osserva il consigliere di Progetto

Molise - il Bando potrebbe essere

uno strumento prezioso per favo-

rire, attraverso l’apprendimento di

know how specifici da parte dei

partecipanti, un rilancio a livello

internazionale dell’imprenditoria-

lità molisana e la nascita di parte-

nariati tra imprenditori ed

operatori".

4 TAagliolto24 novembre 2013

di Michele Petraroia*

Nei prossimi giorni le proposte sul Piano di Dimensionamento

Scolastico predisposte dai Sindaci e approvate dalle Provincie di

Isernia e Campobasso in apposite Conferenze di Servizio arrive-

ranno in Consiglio Regionale per l’adozione.

Nel percorso avviato fin da maggio con le organizzazioni sin-

dacali della scuola, con l’Ufficio Scolastico Regionale, con l’ANCI

e con le stesse province, la Giunta Regionale si è limitata ad ap-

provare una propria delibera a giugno con le linee guida da se-

guire e i criteri generali a cui fare riferimento.

Successivamente i Comuni e le Province, di concerto col prov-

veditorato agli Studi, hanno costruito i piani di dimensionamento

individuando accorpamenti, strutture e soluzioni in linea con le 54

autonomie riconosciute al Molise dal Ministero dell’Istruzione (40

a Campobasso e 14 a Isernia). Secondo le vigenti normative la po-

testà decisionale risiede nella Conferenza dei Sindaci convocata

dalle Province, salvo scostamenti significativi con gli indirizzi in-

dicati nella delibera della Giunta Regionale.

Il lavoro istruttorio di questi giorni dovrà limitarsi a rispettare

le scelte già adottate a livello provinciale ad eccezione di quei casi

che contrastano con i criteri e le linee guida regionali.

Ciò che conta è che il Molise si doti di un Piano Regionale di

Dimensionamento Scolastico entro i termini di legge per con-

sentire al Ministero dell’Istruzione di programmare in tempo utile

le attività didattiche per l’anno scolastico 2014-2015 con tutti gli

adempimenti di pre-iscrizione, strutture di segreteria ed indivi-

duazione delle classi e dei docenti.

Occorre un salto culturale generale da parte di tutti gli attori

del mondo della scuola, degli amministratori locali e dei sindacati

di settore, perché passi e si affermi un disegno regolatore che

aiuti a costruire la scuola del futuro con la messa in sicurezza

degli edifici, l’anagrafe degli studenti, le classi 2.0 e l’aggiorna-

mento sistemico dei docenti e del personale.

Non serve a nessuno una scuola in cui su 82 autonomie, 41

sono sottodimensionate e date in reggenza come accaduto in

questi anni, con dirigenti impegnati su decine di istituti e di co-

muni che non riescono oggettivamente ad impostare una pianifi-

cazione didattica di qualità per carenza di tempo e di risorse.

* Assessore regionale

Il Molise è chiamato a pianificare il dimensionamento scolastico

CAMPOBASSO. Sulla questione delle Comunità

Montane, la Regione non riesce a scrivere la parola

fine. La Confusione regna sovrana. Sembra logico e

sensato che questi Enti da tre anni non sono più in

condizione di svolgere anche quelle poche funzioni che

avevano ( del resto quasi se non tutte delegate dai Co-

muni!) ed oltre 80 dipendenti stanno a " vivacchiare"

( non per colpa loro, sia chiaro!) e, come spesso accade,

rischiano anche di non riscuotere lo stipendio? Sem-

bra logico e sensato che dopo tre anni questi Enti (

ormai inutili e improduttivi carrozzoni!) devono an-

cora essere in gestione liquidatoria con una spesa

complessiva di oltre 216.000 euro annue per i soli 10

Commissari liquidatori, funzioni che invece dovevano

e potevano essere assegnate ai Dirigenti regionali in

servizio a costo zero? Interrogativi che restano aperti

in attesa di soluzioni da parte dell'assessorato com-

petente e dallo stesso presidente Frattura.

“A quando il bando per formare 30 operatori?

Comunità montane, problema irrisoltoTroppi gli interrogativi aperti mentre aumentano i costi per i commissari

L'intervento

L'interrogazione è stata presentata dal consigliere Nico Romagnuolo

La legge 190 del 2012, nota come legge anticorru-

zione, trova commenti sempre più stringenti e valuta-

zioni pertinenti perché sia argine ai fenomeni

degenerativi che da un capo all’altro l’Italia infestano la

pubblica amministrazione. Una legge che molti vedono

prevalente in funzione  repressiva, altri interpretano in

senso estensivo, vale a dire capace soprattutto di col-

pire le cause della corruzione. Nell’un caso e nell’altro

l’elemento cardine è il ricorso sistematico alla traspa-

renza degli atti amministrativi, delle determinazioni,

delle assegnazioni, degli affidamenti, delle concessioni.

L’assenza di trasparenza viene ritenuta un’ulteriore

possibilità di dare spazio alla illegalità e, quindi, ai fe-

nomeni di corruttela. 

Che sono il cancro vero della pubblica amministra-

zione ben al di là di quanto essa costi al bilancio dello

stato e degli ente ed i territoriali. Un cancro inestirpa-

bile, se pensiamo ai tentativi fatti e che non hanno dato

alcun risultato apprezzabile. 

Si vuole provare con la nuova legge, con una migliore

specificazione su come fare e sulle cose da fare per

centrare l’obiettivo. La trasparenza diventa il punto

cardine dell’azione di contrasto e di contenimento della

corruzione nella pubblica amministrazione, e la si ot-

tiene con la pubblicazione in modo accessibile, sem-

plice, e completo dei procedimenti amministrativi. Tre

elementi da non tralasciare mai per impedire la misti-

ficazione, la complicazione e la incompletezza degli atti.

La pubblica amministrazione è una sorta di magma, un

miscuglio di poteri, di pareri, di giudizi, di divieti; una

rete in cui vengono intrappolati gli utenti per essere

fatti oggetto di pressioni, condizionamenti, cedimenti,

il cui fine ultimo spesso si converte in una dazione. Ora

si vuole che i procedimenti di autorizzazione o di con-

cessione, di affidamento di commesse pubbliche, di

concessione di ausili finanziari e di vantaggi economici,

i concorsi e le prove selettive siano formati e realizzati

attraverso l’accessibilità degli atti, la semplicità del lin-

guaggio, e la completezza delle procedure. Tra i com-

menti alla legge 190 la comprensibilità viene ritenuta

un punto nodale per individuare le informazioni rile-

vanti oltre quelle di base, solitamente note, ma di scarsa

importanza.

A tale fine si devono rendere pubbliche e trasparenti

le modalità d’uso delle risorse finanziarie, lo svolgi-

mento e i risultati delle funzioni amministrative, e le

informazioni sui titolari degli incarichi politici e diri-

genziali nelle pubblica amministrazione. Un occhio

particolarmente attento  dovrebbe guardare inoltre agli

appalti pubblici, “in cui il rischio di fenomeni illeciti è

più elevato”, usando clausole “di esclusione per chi ha

violato protocolli di legalità e patti di integrità, e l’istitu-

zione presso le prefetture di elenchi di operatori econo-

mici certificati come non soggetti al tentativo di

infiltrazione mafiosa, e la limitazione del ricorso agli ar-

bitrati da parte delle pubblica amministrazione”. Il Mo-

lise è in grave ritardo in materia di trasparenza,  quindi

in materia di accessibilità agli atti, della  semplicità del

linguaggio e della correttezza delle procedure se, da

come si legge dalle cronache giornalistiche, molti  siti

telematici sono incompleti, scarsamente accessibili e

ancora più scarsamente leggibili. Uno stato di fatto al

quale nessuno pare sia tenuto a dare spiegazioni. Sulla

falsariga italiana, “Fatta la legge trovato l’inganno”.

Dardo

TAagliolto

524 novembre 2013

CAMPOBASSO. Il progetto della

Granarolo non si farà più in Molise.

Ad annunciarlo è stato il promotore

“politico” dell’iniziativa: Roberto

Ruta. Il merito (o demerito a seconda

dei punti di vista) del passo indietro

sembra sia stato l’infuocato Consiglio

comunale di Termoli tenutosi l’altra

sera. “Ho ascoltato ieri con grande at-

tenzione il dibattito nella sala consi-

liare del Comune di Termoli – annun-

cia Ruta nelle poche righe della nota

stampa - ricco di spunti e di conside-

razioni che ne hanno fatto un' occa-

sione di sano e partecipato confronto.

Le decisioni dei consiglieri comu-

nali, come quella assunta dal consi-

glio comunale di Termoli, da

capoluogo del Basso Molise, vanno ri-

spettate a prescindere dal colore po-

litico. E' la regola aurea della

democrazia   e sono orgoglioso da

sempre di ossequiarla. Pertanto, a

mio avviso, la proposta Gran Manze

va archiviata”. Una motivazione,

quella addotta da Roberto Ruta, che

fa onore al senatore del Pd. Anche se

bisogna ammettere che il “no” è arri-

vato per una serie di dubbi non sciolti

dai presenti (politici e vertici della

Granarolo).

La questione ha però anche dei ri-

svolti politici che abbracciano una

serie di istituzione.

Nel centrodestra invece, chi ha

perso un’occasione d’oro è stato il

presidente della Provincia di Campo-

basso che, nel votare contro la mo-

zione di Michele Durante (Costruire

Democrazia) solo per evitare di dare

risalto ad un membro dell’opposi-

zione, ha seguito la linea dettata dal-

l’altra rivale di minoranza Micaela

Fanelli. Ruta all’interno del Comune

di Termoli si è trovato di fronte anche

il “no” della sua Erminia Gatti che,

con l’azienda vinicola “Borgo di Col-

loredo” i cui vigneti si trovano in

prossimità del sito individuato dalla

Granarolo per l’installazione della

mega stalla, aveva una serie di validi

motivi per opporsi alla proposta. So-

prattutto in assenza di dubbi non

sciolti sulle conseguenze ambientali

derivanti dall’ospitare 12mila capi di

bestiame tutti insieme in un unico

punto.

A livello regionale, invece, Frattura

ufficialmente non si è mai espresso

sull’argomento ritenendo opportuno

valutare tecnicamente tutta la que-

stione.

Ma ufficiosamente il presidente

della Regione ha sempre assicurato

che l’iniziativa non sarebbe stata por-

tata a termine. Scegliendo di non sce-

gliere, Frattura ha beffato Roberto

Ruta evitando di far convogliare il

malcontento popolare anche su di sé.

Rifugiandosi nel silenzio il governa-

tore da un lato non ha rischiato con-

seguenze politiche all’interno della

sua maggioranza, dall’altro potrà

sempre dire ai molisani: io non ho

mai sorriso all’iniziativa. Intanto da

indiscrezioni si apprende che la Gra-

narolo va avanti con la sua ricerca di

terre per l’insediamento. Prossimo

obiettivo: la Puglia di Nichi Vendola.

gr

Le cause della corruzione nella Pubblica Amministrazione

La trasparenza degli atti amministrativi è il punto cardine dell’azione di contrasto e di contenimento della corruttela

La legge 190 del 2012

è uscita dalla fase di rodaggio,

ma non nel Molise

Le gran manze lasciano il MoliseL’annuncio di Roberto Ruta: la proposta va archiviataE con il silenzio Frattura beffa il senatore del Partito Democratico

Un glorioso, per attività e durata

nel tempo, il Centro sociale, ri-

creativo e culturale - “L’incon-

tro” -, domani festeggia il

ventesimo anno: traguardo pre-

stigioso al quale verrà tributato

un largo e convinto riconosci-

mento da parte della collettività

campobassana, dalle istituzioni

locali e dalla grande famiglia

dei soci. Un giorno importante

anche per l’intera classe del vo-

lontariato, un esempio di longe-

vità modellato sulla solidarietà,

sulla capacità di assistere chi ha

bisogno, e di dare respiro al-

l’esigenza di non sentirsi mai

soli. Un Centro autogestito,

aperto ai cittadini e a tutte le

componenti sociali, protagoni-

sta di molte importanti inizia-

tive (ricreative, ludiche e

culturali) di cui hanno benefi-

cato certamente i soci ma, so-

prattutto, le persone che hanno

avuto accesso e accoglienza. Un

esempio vivo e vitale di socialità

che non ha mai ceduto alle dif-

ficoltà, sempre attivo, anche re-

attivo, impegnato a dare un

senso compiuto all’esistenza

delle persone anziane motivan-

dole, assistendole, sollecitan-

dole a sentirsi parte produttiva

della società e non come vuole

la retorica comune, un peso.

L’Incontro e i suoi venti anni sa-

ranno al centro di una ampia ri-

flessione da parte dei maggiori

rappresentanti delle istituzioni

locali i cui interventi, nel corso

dei lavori presso l’Hotel San

Giorgio di Via Insorti d’Unghe-

ria, saranno aperti dal presi-

dente del Centro, Giuseppe

D’Agostino. Al microfono il sin-

daco Di Bartolomeo, il presi-

dente della giunta regionale

Paolo di Laura Frattura, il pre-

sidente del consiglio regionale,

Vincenzo Niro, e il presidente

della Provincia di Campobasso,

Rosario De Matteis. Quindi la

proiezione di un documentario

Rai sulle tappe salienti che

hanno contrassegnato i 20 anni

di attività, arricchito dalle pa-

role di Immacolata Giannotti,

dal presidente D’Agostino, e dai

già sindaci di Campobasso, Au-

gusto Massa e Giuseppe Di

Fabio. Il ruolo dei Centri sociali

(tra passato e futuro) sarà a sua

volta illustrato dal presidente

dell’Associazione nazionale,

Lamberto Martellotti, che avrà

anche il piacere di consegnare

attestati di benemerenza a co-

loro che sono stati e sono gli

animatori dell’Incontro. Questo

il programma della mattinata;

nel pomeriggio saranno gli

aspetti strettamente organizza-

tivi e gestionali ad avere spazio

e ad essere analizzati. Protago-

nisti della tavola rotonda sul

tema “Il servizio dei Centri so-

ciali per anziani e il nuovo Wel-

fare” saranno pertanto,

moderasti da Filippo Massari,

Gabriella Fusaro, Cosimo Den-

tizzi, Michele Colavita, Salva-

tore Molinaro e Italo Testa,

preceduti dai saluti del vescovo

Bregantini e dell’assessore re-

gionale alle Politiche sociali,

Michele Petraroia.

Una giornata densa di rifles-

sioni, analisi, commenti, pro-

grammi e speranze per una

realtà (il popolo della terza età)

nei cui confronti non c’è mai li-

mite alla riconoscenza per il

contributo di saggezza, di tem-

peranza, di esperienza che sa

trasferire alla società civile e

nella società, ai giovani in par-

ticolare. Ma anche una giornata

di festa, con pranzo e ballo alla

sera, nei locali (ricolmi) del

Centro. Con l’augurio di altri

decenni di fertile e proficua at-

tività.

Dardo

CAMPOBASSO. Si è insediato lo

scorso 18 novembre il nuovo

Comitato Regionale ANASF del

Molise ed è stato eletto il nuovo

Direttivo: il Coordinatore Regio-

nale è Pasquale Corrado e suo

vice Ugo Puca, coordinatore re-

gionale uscente.

L'ANASF, l'Associazione Nazio-

nale dei Promotori Finanziari, è

l'unica associazione di categoria

dei Promotori Finanziari in Ita-

lia e conta oltre 12.000 profes-

sionisti iscritti: è presente in

Molise da oltre vent'anni, ma

solo sei anni fa ha ottenuto l'au-

tonomia con la nascita del Co-

mitato Regionale. Il Coordina-

tore Regionale, sin dalla costitu-

zione del comitato molisano, è

stato Ugo Puca e sotto la sua

presidenza l'Associazione ha

promosso diverse iniziative

come i seminari di educazione

finanziaria per gli studenti delle

scuole superiori

“Economic@mente – metti in

conto il tuo futuro”, gli incontri

di formazione per gli iscritti al-

l'albo, organizzati con cadenza

semestrale in regione, ed ha in-

trattenuto relazioni ufficiali con

gli enti pubblici territoriali. “Il

lavoro sin qui fatto è lodole – ha

detto il nuovo coordinatore Pa-

squale Corrado - e l'obiettivo è

quello di proseguire su questa

strada, incrementando le atti-

vità dell'Associazione, anche

per far conoscere sempre più ai

molisani il ruolo del Promotore

Finanziario, l'importanza che

esso ha nelle scelte dei rispar-

miatori e l'opportunità profes-

sionale che questa attività offre

ai giovani. In questo senso – ha

aggiunto - l'elezione di Puca a

vice coordinatore è un grande

segnale di continuità, nel solco

dell'esperienza da lui maturata

in questi anni”. Gli altri membri

del Comitato Regionale del Mo-

lise sono Antonella Roccio, co-

ordinatore del progetto

“Economic@mente – metti in

conto il tuo futuro”, nel quale

ruolo subentra a Francesco Ma-

nocchio, anch'esso membro del

Comitato, Franco Arcolesse, An-

tonio Capuano, Carlo Di Dome-

nico, Tiziano Gentile, Giustino

Milanese e Francesco Vitale.

MATRICE. Sarà celebrata oggi la

Solennità di Cristo Re, presso il

Santuario romanico Madonna

della Strada a Matrice, la giornata

diocesana del Ringraziamento

promossa dalla pastorale dioce-

sana per il lavoro guidata da don

Vittorio Perrella, sul tema lan-

ciato dalla Pastorale Sociale del

Lavoro della CEI, “Giovani prota-

gonisti nell’agricoltura”. A partire

dalle ore 9,00 con il raduno dei

mezzi agricoli e degli animali

negli spazi erbosi intorno alla

chiesa, alle ore 10,00 l’arcive-

scovo di Campobasso –Bojano e

Presidente della commissione

per il lavoro Giustizia e Pace

della CEI, S.E. Mons. GianCarlo

Bregantini, terrà un dialogo con i

responsabili della Coldiretti e

tutti i partecipanti sul tema : “Da

protagonisti nell’agricoltura nel

Molise, con i giovani nuovi im-

prenditori di speranza.

Per Acli Terra Nazionale inter-

verrà il Presidente Michele Zan-

nini. Seguiranno alle ore 11,00 la

celebrazione Eucaristica presie-

duta dall’arcivescovo Bregantini,

nella cornice del gioiello roma-

nico di Santa Maria della Strada,

mentre alle ore 12,00 ci sarà la

benedizione della macchine agri-

cole, degli animali e dei prodotti

agro –alimentari del territorio

nello spirito della Fondazione

“Campagna Amica”. Tutta l’inizia-

tiva è innestata nella giornata

che tutta la Chiesa celebra a

chiusura dell’Anno della Fede, in-

detto da papa emerito Bene-

detto XVI.

624 novembre 2013 Campobasso

Celebrati domani nell’auditorium della Fondazione Molise Cultura.

Giornata

Diocesana del

Ringraziamento

I vent’anni del Centrosociale L’Incontro

Promotori finanziari, Corrado presidente

Una giornata densa di riflessioni, analisi, commenti, programmi e speranze per una realtà

(il popolo della terza età) nei cui confronti non c’è mai limite alla riconoscenza per il contributo

di saggezza, di temperanza, di esperienza che sa trasferire alla società civile e ai giovani

I giovani nuovi

imprenditori

di speranza

oggi a Matrice

Si è insediato il nuovo direttivo. Suo vice, Ugo Puca

CAMPOBASSO. La politica è

bella perchè è varia. Oggi, il ca-

pogruppo del Pd al Comune di

Campobasso, Antonio Battista,

ha inteso sottolineare la gravità

delle dimissioni del sindaco Di

Bartolomeo: "All’indomani delle

dimissioni e della revoca delle

dimissioni, la prima riflessione

riguarda la grande leggerezza e

superficialità utilizzata, come se

l’Istituzione comunale fosse

una questione privata o della

Giunta o solo della maggioranza

e non questione riguardante

l’intero Consiglio comunale e la

città di Campobasso". Dimenti-

cando, però, che la tempo del

sindaco Peppe Di Fabio rico-

priva la delega di assessore al

Bilancio. E, se non andiamo er-

rati, anche Di Fabio rassegnò le

dimissioni in pieno mese di

agosto contro le pressioni di

Ruta e Massa. Poi rientrate in

extremis ma non è il tempo tra-

scorso dal momento delle di-

missioni a quello del ritiro che

si misurano le differenze. Cin-

que anni, allora, di un governo

privo di idee per la città, quattro

anni e mezzo, oggi, di un go-

verno fotocopia. Totale: dieci

anni. Il capogruppo del Pd An-

tonio Battista, però, sembra non

ricordare o volere rammentare

e parla di "città ferma". E' vero

il finale ma il cui copione è stato

scritto a più mani e molti dei

problemi che oggi si annotano

vengono proprio da quell'am-

ministrazione della quale Anto-

nio Battista era assessore al

Bilancio.

Immobile e inefficiente. L’am-

ministrazione comunale sempre

più spesso viene etichettata

con questi due aggettivi. Non

sono solo gli esponenti dell’op-

posizione a lanciare accuse pe-

santi contro l’operato, o meglio

il non operato di Gino Di Barto-

lomeo. I cittadini che tanto ave-

vano creduto in lui, visto che gli

hanno fatto stravincere le ele-

zioni del 2009, non perdono oc-

casione per lamentarsi

dimenticando, forse, che Di Bar-

tolomeo avrà pure le sue colpe

ma purtroppo ha avuto la sfor-

tuna di salire in Comune in un

momento molto molto difficile

dal punto di vista economico a

livello nazionale. Il sindaco ha

subìto norme nazionali estre-

mamente restrittive, è stato uno

dei primi a criticare il Governo

per i vincoli troppo stretti del

Patto di stabilità ma nessuno gli

ha creduto. “Eppure ho lavorato

in silenzio come una formi-

china sostenuto dalla Giunta e

dalla maggioranza pur sapendo

- ha detto il sindaco che c’è

qualcuno che sparla”. Nel corso

della conferenza stampa orga-

nizzata per spiegare le ragioni

delle sue dimissioni, poi ritirate,

il sindaco ha colto l’occasione

per riassumere l’attività ammi-

nistrativa ricca di imprevisti e

difficoltà . Tra buchi economici ,

cause perse e scuole disastrate

il sindaco ha cercato di non far

sbandare il Comune evitando il

dissesto. Dopo una serie di in-

toppi e pagamenti effettuati a

discapito delle opere pubbliche

solo da poco si è aperto uno

spiraglio per il Comune cha ha

ricevuto dallo Stato la possibi-

lità di pagare le imprese credi-

trici. “Non è vero che non ho

rispettato il programma, lo sto

seguendo rigo per rigo met-

tendo al primo posto chi è in

difficoltà” ha aggiunto il sindaco

che a pochi mesi dalla fine del

mandato sa che i risultati ci

sono e sono visibili. Molti la-

vori sono iniziati, altri ultimati,

strade, marciapiedi, rotatorie,

fogne e spartitraffico, alcune

gare sono in corso, altre in par-

tenza, e come dimenticare la ri-

capitalizzazione della Sea e la

messa in sicurezza antincendio

degli istituti scolastici. “Am-

mazza”, commenterebbe qual-

cuno che non vive nel

capoluogo molisano. Invece i

campobassani non sono soddi-

sfatti .

Teresa Manara

Ma il capogruppo del Pd non era assessore

con Di Fabio dimissionario?

724 novembre 2013Campobasso

Palazzo San Giorgio, tre “tigri” si schieranocontro il femminicidioDomani alle 10,30, presso la

sala consiliare del Comune di

Campobasso, tre amministra-

trici comunali, Marilina Niro,

Adriana Izzi, Marialaura Can-

cellario, abbandoneranno le

buone maniere, scanseranno

la retorica e la banalità e da-

ranno un metaforico pugno

nello stomaco per risvegliare

le coscienze dei cittadini per

dire basta a stalking, percosse,

minacce, ricatti, femminicidi,

disparità sul lavoro, cultura

maschilista e patriarcale, ste-

reotipi che umiliano le donne.

Un pugno nello stomaco per

risvegliare donne e uomini co-

raggiosi, per denunciare una

cultura che odia le donne e

una politica inerte, per ricor-

dare giornalisti coraggiosi e at-

tiviste che hanno pagato con la

vita la scelta di informare e de-

nunciare le violazioni dei di-

ritti delle donne che

avvenivano nei loro Paesi. Un

pugno nello stomaco perché

non vogliamo più leggere che

l’attrice iraniana Marzieh Va-

famehr sia stata condannata a

novanta frustate e un anno di

prigione per aver interpretato

il ruolo da protagonista di “My

Teheran for Sale”, film che

racconta le difficoltà incon-

trate dagli artisti nella Repub-

blica islamica. Perché non

vogliamo più vedere sui campi

di atletica leggera atlete del

mondo islamico correre in

burkini. Non vogliamo più

sentire che in Arabia Saudita

alle donne sia vietato guidare,

pena l’arresto. Non vogliamo

più vedere in diretta tv l’assas-

sinio di Neda, in via Amirabad

a Teheran, non vogliamo più

vedere alla tv al Arabiya che la

giornalista sudanese Lobna

Ahmed al Hosseini abbia ri-

schiato 40 frustate per avere

indossato un paio di pantaloni,

violando così la shariya isla-

mica. Non vogliamo più sapere

che Fakhra Younas, ragazza

pakistana sfregiata con l’acido

dal marito, sia morta suicida a

Roma. Non vogliamo più tolle-

rare che Lea Garofalo sia mas-

sacrata per farla tacere, che

una mamma di Guglionesi

venga ammazzata di botte da

un figlio tossicodipendente. La

Giornata del 25 novembre,

nelle intenzioni dell’Onu, deve

spingere i governi, le organiz-

zazioni internazionali, a “sen-

sibilizzare l’opinione pubblica”

sul tragico perdurare della vio-

lenza contro le donne. Domani

le italiane sciopereranno per

15 minuti simbolici. Non sarà

uno sciopero come quello di

Lisistrata di Aristofane, ma

sarà la giornata dello sciopero

generale delle donne “per fer-

mare la cultura della violenza”.

Le donne non sono una cate-

goria ma svolgono spesso due

lavori, anche se quello svolto a

casa, il vero welfare, sembra

scontato. Se le donne si fer-

massero davvero chissà se il

valore di quello che fanno sa-

rebbe finalmente calcolato nel

Pil di questo Paese. Si parlerà

anche di donne che da vittime

si sono trasformate in soggetti

politici artefici del cambia-

mento della realtà nel loro

Paese.

Dove acquistare il libroCAMPOBASSO - Via Normanno, 14 - presso La Gazzeta del Molise

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Le amnesie politiche di Battista

Di Bartolomeo inefficiente? Ma va là

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ANNO IX - N° 141 - DOMENICA 24 NOVEMBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

di Gianluca Di Lonardo

La ferrovia Carpinone-Sul-

mona è una linea curva che uni-

sce l'Abruzzo al Molise, un per-

corso punteggiato da piccoli

paesi, boschi, montagne e par-

chi naturali.

E' la seconda tratta ferrovia-

ria più alta d'Italia e rappre-

senta una delle numerose po-

tenzialità turistiche italiane.

Dopo la chiusura delle corse

quotidiane nel dicembre 2011

questa linea aveva assunto pe-

culiarità turistiche grazie al la-

voro congiunto di Enti e Asso-

ciazioni fino alla recente

soppressione del servizio.

Questa decisione lancia nello

sconforto una popolazione che,

seppur con grande fatica, aveva

finalmente compreso e soste-

nuto a pieno il progetto di valo-

rizzazione e rilancio di un terri-

torio attraverso un mezzo di

trasporto ricco di poesia e sto-

ria. Tutti i viaggi della tratta

abruzzese-molisana registrano

costantemente il "tutto esaurito"

riuscendo così a portare un co-

spicuo numero di visitatori nei

territori appenninici.

Un turismo consapevole, so-

stenibile e fortemente interes-

sato alla scoperta delle identità

culturali locali, un volano incre-

dibile per piccole realtà schiac-

ciate dal calo demografico e la

crisi internazionale. Quest treno

non è soltanto un mezzo di col-

legamento tra luoghi, rappre-

senta infatti un filo rosso con la

storia e le tradizioni, un mezzo

in grado di far scoprire aree

troppo spesso dimenticate e

che, al contrario, rappresentano

le vere peculiarità di un Appen-

nino bello ed affascinante.

Migliaia di persone hanno già

viaggiato in questi luoghi dalla

nascita del progetto ferroviario

turistico e le numerose richieste

di prenotazioni indicano che

questo trend non può far altro

che crescere.

Mi rivolgo a tutti viaggiatori

della Carpinone-Sulmona, ai

suoi estimatori, agli abruzzesi

ed ai molisani che credono

nelle risorse inespresse del

proprio territorio, a tutti coloro

che pensano sia giusto investire

in un futuro sostenibile attra-

verso la valorizzazione dell'esi-

stente come forma di tutela del

patrimonio nazionale.

Mi rivolgo inoltre ai Presi-

denti di Abruzzo e Molise, al-

l'Amministratore delegato di

Ferrovie dello Stato Italiane, al

Presidente di Reti Ferroviarie

Italiane ed inoltre al Ministro

delle infrastrutture e dei tra-

sporti ed al Ministro dei Beni e

attività culturali e turismo per-

ché si tuteli la tratta ferroviaria

come progetto sociale, culturale

e turistico per la salvaguardia

di un intero ambito.

La Carpinone-Sulmona è un

treno carico di storia, facciamo

in modo che non sia solo un ri-

cordo.

Aiutateci a salvarla.

ISERNIA. Al termine di un capillare controllo di tutte le aziende zootecniche pre-

senti sul territorio provinciale gli uomini del Corpo Forestale dello Stato hanno ac-

certato il sostanziale mancato rispetto della normativa da parte delle aziende zoo-

tecniche: in 130 casi su 202 controlli - il 64% dei casi - sono state rilevate irregolarità

nell’uso della concimaia prevista per legge. Le violazioni rilevate in realtà vanno di-

stinte in due categorie: le aziende che non dispongono affatto della concimaia, ben

68 casi su 130 - ovvero il 52% - e quelle che pur avendo una struttura adibita a con-

cimaia non la utilizzano affatto, 62 casi sui 130 rilevati in totale, quindi il 48%. L’in-

dagine del Corpo Forestale ha interessato tutti i comuni del territorio provinciale

rilevando situazioni molto diversificate tra loro, con realtà in cui la totalità delle

aziende presenti opera in violazione della normativa di riferimento ad altre in cui

vi è rispetto della stessa. Particolarmente grave la situazione in alcuni distretti geo-

grafici dove l’allevamento zootecnico rappresenta una voce importante tra quelle

produttive come ad esempio nei comuni dell’alta Valle del Volturno (da Pizzone a

Filignano passando per Scapoli e Rocchetta, con il 96% di irregolarità); o a Monte-

nero Valcocchiara, dove in 21 aziende su 25 sono state riscontrate irregolarità. An-

cor più grave in molti comuni in cui le violazioni sono del 100%: Carpinone e Se-

sto Campano (8 su 8) Agnone, Fornelli e Isernia (6 casi su 6), Cantalupo, Carovilli

e Roccamandolfi (5 su 5). Non mancano ovviamente realtà in cui invece gli alleva-

tori operano nel rispetto della normativa: Capracotta è tra i comuni virtuosi col

100% di aziende in regola rispetto all’uso della concimaia, ma positiva è anche la si-

tuazione di Frosolone, dove le violazioni riscontrate sono di molto inferiori alla me-

dia, circa 1 su 3, ed il dato è incoraggiante sia in considerazione dell’elevato numero

di capi presenti sia del fatto che molte delle azienda sono produttrici di latte. Tale

aspetto rappresenta un elemento particolarmente critico giacchè la presenza ed il

corretto utilizzo delle concimaie nelle aziende produttrici di latte è un elemento

discriminante per la stessa attività. Nel merito il Corpo Forestale sta procedendo

ad ulteriori verifiche al fine di segnalare le violazioni alle competenti autorità per i

rispettivi provvedimenti di conseguenza.

In totale sono state elevate sanzioni per oltre 6.200 €, in quanto le irregolarità

prevedono solo 20 € nel caso di assenza della concimaia, e forse proprio tale aspetto

rappresenta un limite nell’azione di controllo e prevenzione delle violazioni, da cui

tuttavia può derivare un pesante impatto sul territorio e sull’ambiente visto che il

letame prodotto viene poi abitualmente abbandonato in siti occasionali. In tal

senso sono in corso ulteriori accertamenti al fine di individuare i responsabili delle

violazioni, così come già accaduto a Montenero Valcocchiara, dove 4 persone del

posto, individuate con appostamenti mirati, sono stati deferiti all’Autorità Giudi-

ziaria per abbandono di rifiuti costituiti da letame - che ai sensi della normativa di

settore è classificato come rifiuto speciale ove non utilizzato in appositi piani di con-

cimazione - nei pressi del Pantano Zittola, preziosa area di rilevante interesse na-

turalistico. Le indagini sono coordinate dalla Procura di Isernia, che sta valutando

gli atti per i provvedimenti di conseguenza.

SCAPOLI. Ieri a Scapoli sono

tornate le zampogne d'Autunno.

In occasione dell'Assemblea dei

Soci -presso la sede dell'Asso-

ciazione in Piazza Martiri di

Scapoli- il Circolo della Zampo-

gna ha organizzato l'Incontro

Zampognaro d'Autunno 2013: il

tradizionale appuntamento per

appassionati e cultori dello

strumento con l'otre, che, dal 25

novembre del 1990 (data di na-

scita dell'Associazione Cultu-

rale), annualmente riunisce

soci e simpatizzanti, musicisti e

non, provenienti anche da fuori

regione, segnando simbolica-

mente l'inizio della stagione

tuttora di maggiore impegno

performativo dei suonatori di

zampogna e ciaramella (il pe-

riodo natalizio).

Dopo i lavori assembleari il

programma ha visto un mo-

mento di Riflessioni sul tema La

cultura e la musica popolare

nella attenzionedisattenzione

istituzionale, con relativo Dibat-

tito Pubblico su un argomento

di stretta attualità e di partico-

lare interesse per quanti si oc-

cupano di Patrimonio Culturale

Immateriale nella nostra re-

gione e nel nostro Paese.

Infatti, il Circolo della Zam-

pogna - accreditato presso

l'UNESCO in qualità di Consu-

lente del Comitato Intergover-

nativo dei Paesi aderenti alla

Convenzione UNESCO per la

Salvaguardia del Patrimonio

Culturale Immateriale - con tale

Pubblico Dibattito intende dare

il proprio contributo sia alla dif-

fusione della conoscenza della

Convenzione UNESCO che al

coinvolgimento delle Comunità

locali nei processi di salvaguar-

dia del patrimonio culturale im-

materiale, anche nel contesto

istituzionale.

Ospiti d'eccezione e riguardo

quest'anno saranno i realizza-

tori della Traglia della Zampo-

gna di Jelsi, nonché il Sindaco di

questa città e il Presidente del

Comitato per la Festa del Grano

in onore di Sant'Anna.

La Zampogna di grano - rea-

lizzata dalla Famiglia Pirro nel

rispetto delle misure originali

di una zampogna costruita dal

M° Luigi Ricci di Scapoli - al-

loggiata sulla tipica “traglia”,

che da oltre duecento anni sim-

boleggia la Festa del Grano a

Jelsi, è stata donata lo scorso 27

Luglio (in occasione del Festival

Internazionale della zampogna)

alla Comunità di Scapoli tramite

il Circolo della Zampogna.

La pregevole opera di artigia-

nato artistico è stata consegnata

all'Associazione per mano dei

componenti del gruppo musi-

cale “Cantine Riunite BAND”

che poi si è esibito nel concerto

di chiusura della serata del sa-

bato. Gli ideatori di questo

“dono” hanno inteso, così, porre

le premesse per un “gemellag-

gio” ideale tra due dei più radi-

cati elementi del Patrimonio

Culturale Immateriale della tra-

dizione molisana, ancora vivi e

presenti nelle rispettive comu-

nità locali quali, appunto, la

zampogna di Scapoli e la Traglia

di Jelsi.

Infine, come di consueto, l'In-

contro Zampognaro si conclu-

derà con la tradizionale Cena

Sociale (presso l'edificio delle

ex-Scuole Elementari), allietata

dalle esibizioni musicali dei

musicisti partecipanti.

1124 novembre 2013Isernia

Ieri il tradizionale incontro zampognaro per il 2013

Salviamo la Carpinone-Sulmona

Forestale: irregolari 2aziende zootecniche su 3per mancanza di concimaia

Zampogne d’autunno, si riparte da Scapoli

Termoli – Il Consiglio comunale, termi-

nato nella tardissima sera di venerdì, con

i soli voti della maggioranza ha detto no

al progetto della Granarolo per l’inse-

diamento del mega allevamento di “Gran

Manze” nel territorio bassomolisano; al

momento del voto erano assenti dall’aula

i Consiglieri di opposizione. Al Consiglio,

durato oltre 5 ore, sono stati presenti il

presidente della Granarolo Giampiero

Calzolari, il presidente della Regione

Molise, Paolo Di Laura Frattura, l’asses-

sore regionale all’agricoltura Vittorino

Facciolla, i sindaci dei comuni di San

Martino in Pensilis, Ururi, Larino, Petac-

ciato, Campomarino, Portocannone,

l’onorevole Laura Venittelli, il senatore

Eoberto Ruta oltre che a rappresentati di

varie associazioni, ex amministratori e

semplici cittadini. Giampiero Calzolari,

oltre a spiegare le finalità del progetto

ha sottolineato che “Noi siamo disponi-

bili a scegliere il Molise, ma solo se c’è il

consenso”.

Consenso che pare proprio manchi toi-

talmente da parte di tutte le amministra-

zioni presenti alla seduta sottolineando

che: “L’impatto sul territorio è troppo ri-

schioso e poi anche dal punto di vista oc-

cupazionale non c’è nessun vantaggio”.

Il presidente della Regione Frattura ha

ribadito che: “La Regione ha posto delle

condizioni, dieci prescrizioni al progetto,

e siamo in attesa di risposte”, che è stata

fornita prontamente proprio dal presi-

dente della Granarolo: le pregiudiziali

sono state accolte, ora stiamo prepa-

rando la documentazione”. Piccola di-

scussione anche sull’ubicazione dei

terreni e Calzolaro ha detto che se anche

si sta ancora valutando “devono essere in

una zona ventosa e non molto distante

dal mare”. Terminato il lungo dibattito

poco dopo la mezzanotte si è passati al

voto contrario della sola maggioranza

che ha espresso il no al progetto della

mega stalla da dodicimila manze: l’oppo-

sizione aveva abbandonato la seduta

perché durante la conferenza dei capi-

gruppo non è stata accettata la modifica

proposta all’ordine del giorno.

TERMOLI – Il sindaco Basso Antonio Di Brino in-

terviene a seguito del dibattito e del voto espresso

in Consiglio comunale, sul tema delle Gran Manze.

“Il Consiglio comunale sulle Gran Manze – ha com-

mentato Di Brino – ha dimostrato ancora una volta

che questo territorio non solo è vivo, ma è anche

determinante per le scelte che dovranno essere as-

sunte in ambito regionale. Ringrazio il consigliere

Ciarniello e il gruppo Fratelli d’Italia per aver sti-

molato questo dibattito attraverso la mozione vo-

tata in Consiglio comunale, così come ringrazio la

presidenza del consiglio e la struttura comunale per

aver organizzato egregiamente una seduta dell’as-

sise civica ricca di contributi da parte dei vertici isti-

tuzionali della Regione Molise, della delegazione

parlamentare molisana, dei vertici della Granarolo,

dei sindaci dei comuni limitrofi, delle associazioni e

dei cittadini. Un grazie sentito al presidente e al vi-

cepresidente vicario della Granarolo S.p.A., Calzo-

lari e Federici, per aver ascoltato con grande

attenzione le perplessità rivolte nei confronti del

loro progetto e per il sereno contributo apportato

nel corso del dibattito. Esprimo inoltra la mia grati-

tudine ad ogni singolo Consigliere comunale di

maggioranza, anche a chi non è potuto intervenire

per motivi giustificabili, per aver sostenuto in ma-

niera ferma e decisa la posizione a difesa del nostro

territorio; noi non abbiamo nulla contro la società

Granarolo, o contro gli allevatori che la costitui-

scono, ma riteniamo che questo progetto non abbia

nulla a che vedere con la crescita e lo sviluppo della

nostra regione. Riteniamo invece che si tratti di un

progetto dal forte impatto ambientale e che non

conceda spazi rilevanti allo sviluppo di filiere pro-

duttive di grande respiro. In sostanza non abbiamo

intravisto alcun beneficio per questo territorio, ma

solo criticità, peraltro non chiarite in nessun inter-

vento che abbiamo ascoltato. Mi permetto di sot-

tolineare come questa Amministrazione abbia

dimostrato ancora una volta, a differenza purtroppo

dei vertici della Regione Molise e della delegazione

parlamentare molisana, di voler aprire al dialogo con

il territorio: ancora oggi, infatti, non mi spiego il mo-

tivo per cui la grande platea istituzionale e civile

presente a Termoli, non sia mai stata convocata in

ambito regionale. Detto ciò, ricordo ai termolesi e

ai molisani che questa Amministrazione, dopo aver

detto no al nucleare, alle trivellazioni in mare, alle

centrali biomasse, al biodigestore e all’impianto eo-

lico offshore, ha detto no ad un altro progetto, che

non avrebbe portato né lavoro né sviluppo a que-

st’area, ma solo criticità ambientali. Non posso fare

a meno di rilevare, poi, l’assoluta irrazionalità del

gruppo consiliare di centrosinistra che, pur essendo

contraria al progetto Gran Manze, ha pensato di de-

filarsi al momento del voto palesando una totale in-

coerenza politica e una chiara incapacità di poter

guidare questo territorio; appare ad esempio illo-

gico l’atteggiamento del consigliere Erminia Gatti la

quale, dopo aver espresso il suo netto dissenso nei

confronti del progetto Gran Manze, evidenziando

anche una forte divergenza dal senatore Ruta, suo

compagno di partito, ha preferito non votare la no-

stra mozione. Così come è assolutamente inverosi-

mile la fuga dall’aula del consigliere Di

Giandomenico, il quale tenta di riproporre la sua fi-

gura di leader di questa città, rifuggendo però il voto

dinanzi ad una decisione così importante per la co-

munità termolese e per quelle limitrofe: un fulgido

esempio di doti assolutamente virtuali. Evidente-

mente dopo averci regalato le industrie chimiche,

la centrale a biomasse e la turbogas, Di Giandome-

nico voleva rifilarci anche quest’ultimo “cadeau”. An-

cora una volta abbiamo assistito ad una

atteggiamento di prona quiescenza della minoranza

dinanzi a chi vuole svendere questo territorio e di-

nanzi a logiche contrarie al benessere della collet-

tività. Noi abbiamo dimostrato di voler difendere

la qualità dell’ambiente e del nostro territorio, e ab-

biamo fatto una scelta. La minoranza, invece, ha pre-

ferito la fuga”.

1224 novembre 2013 Termoli

Senatore Rura, l’argomento Gran Manze va archiviato

TERMOLI – Il colpo di scena non era

nell’aria e, pertanto, è calato come una

scure. Il colpo di grazia al progetto

Gran Manze lo ha inferto il senatore

Roberto Ruta con una breve dichiara-

zione. “Ho ascoltatocon grande atten-

zione il dibattito nella sala consiliare

del Comune di Termoli, ricco di spunti

e di considerazioni che ne hanno fatto

un’occasione di sano e partecipato

confronto. Le decisioni dei Consiglieri

comunali, come quella assunta dal

Consiglio comunale di Termoli, da ca-

poluogo del basso Molise, vanno ri-

spettate a prescindere dal colore

politico. E’ la regola aurea della demo-

crazia e sono orgoglioso da sempre di

ossequiarla. Pertanto, a mio avviso, la

proposta Gran Manze va archiviata”.

TERMOLI - Il 17 novembre 1999 l’Assemblea Generale delle Nazioni

Unite ha designato il 25 novembre come Giornata Internazionale per

l'eliminazione della violenza contro le donne e ha invitato i Governi, le

Istituzioni, la società civile a sensibilizzare l’opinione pubblica in quel

giorno. La violenza sulle donne è una violazione dei diritti umani che

coinvolge tutti gli strati e gli ambiti della società, da quello familiare a

quello sul lavoro. Minacciare, umiliare, picchiare: la violenza sulle donne

non è solo l’aggressione fisica di un uomo contro una donna, ma in-

clude anche vessazioni psicologiche che minano l’autostima e l’iden-

tità creando isolamento, ricatti economici, minacce, violenze sessuali,

persecuzioni che spesso vengono usate per esercitare il potere degli

uomini nei confronti delle donne, attraverso un clima di paura che il

più delle volte coinvolge anche i figli. A volte la violenza di genere sfo-

cia nella sua forma più estrema, il “femminicidio”: nel solo 2012 sono

morte 120 donne. In Italia ogni 7 minuti un uomo stupra o tenta di

stuprare una donna. Ogni 3 giorni nel nostro Paese un uomo uccide

una donna. “Usciamo dal silenzio” e diamo voce al dolore parlandone

e denunciando le sopraffazioni, senza avere paura, agli organi com-

petenti. La Consigliera di Parità della Provincia di Campobasso ha rea-

lizzato le shopping bags “Usciamo dal silenzio”- Basta violenza sulle

donne!” per contribuire alla sensibilizzazione sul fenomeno della vio-

lenza di genere. Per la diffusione del messaggio è stata scelta la di-

stribuzione gratuita presso i supermercati alimentari quali luoghi

deputati al consumo self-service, emblemi della quotidianità di oggi e

frequentati da chiunque. Supermercati alimentari a Termoli che hanno

aderito all’iniziativa presso i quali verrà distribuita la shopping bag

“Usciamo dal silenzio” il 25 novembre 2013: Oasi - Via Madonna

Delle Grazie, 53; Limongi - Via Adriatica, 5; Conad (Centro Commer-

ciale “Lo Scrigno”) - Via Martiri Della Resistenza, 95; Maxi Tigre (Cen-

tro Commerciale “Il Punto”) - Via Corsica, 188/192.

Gran Manze, Di Brino: "Abbiamo votato per la difesa del nostro territorio, mentre la minoranza si é data alla fuga”

TERMOLI – Prende il nome dal celebre romanzo ‘On the road’

e, come nelle celebri pagine di Jack Kerouak pone l’attenzione

sulla strada, il disagio di una generazione, il fascino per la li-

bertà e allo stesso tempo la prevenzione degli incidenti stradali.

Voglia di libertà e prevenzione dagli incidenti stradali sembrano

due termini in antitesi e invece possono benissimo convivere.

Come? A spiegarlo sono tre professionisti legati da un destino

comune, quello di essere stati presenti a molti, troppi, incidenti

stradali.

Elda Della Fazia, medico, Carlo Virgilio, carabiniere, Valentina

Fauzia, giornalista, che parleranno agli studenti delle scuole su-

periori termolesi, neopatentati o prossimi all’esame di guida,

della semplicità con cui si provoca o ci si trova coinvolti in un

incidente stradale, degli orrori delle conseguenze e delle molte-

plici possibilità per evitarlo. In relazione al tema della preven-

zione saranno mostrati video e affrontate le tematiche

dell’assunzione di droghe, alcool, disattenzione, e si discuterà di

guida sicura. Il progetto prevede diversi incontri nelle scuole

superiori di Termoli, il primo appuntamento è quello di martedì

26 novembre al Liceo Classico ‘G. Perrotta’, si prosegue il 9 di-

cembre con il Liceo Scientifico Alfano.

Al via il progetto ‘On the road’, strada e prevenzione entrano a scuola

Consiglio comunale, maggioranza boccia il progetto Gran Manze

Giornata Internazionale per l’eliminazionedella violenza contro le donne

Partecipato il convegno “Musica Hodie” organizzato dal RotaractTERMOLI – Molto partecipato il convegno "Musica Hodie", organiz-

zato dal locale Rotaract che si è tenuto ieri mattina nell’aula magna

del Liceo Classico "G. Perrotta". Dopo i saluti del Dirigente scolastico,

Antonio Franzese, e della presidentessa Rotaract, Rossella Travaglini, ci

sono stati gli interventi del dottor Giuseppe Massariello che ha par-

lato di "Musica e Società" e la dottoressa Monica Gammieri su "La

magia di un concerto: la musica tra emozioni e processi neurocogni-

tivi"). Gli interventi sono stati moderati dalla vice presidente Rotaract

Martina Gonnella. In serata secondo appuntamento per sensibiliz-

zare e promuovere l’associazione e a raccogliere fondi per il Service

distrettuale “Una goccia per la vita”, per sostenere la ricerca nei cen-

tri di oncoematologia pediatrica di Pescara, Ancona e Perugia.

LARINO - Come si ricorderà, lo scorso 26

aprile i carabinieri del Nucleo Operativo

della Compagnia di Larino e delle Stazioni

di Rotello e Ururi, arrestarono in flagranza

di reato 3 persone tra cui A.M. 30enne di

Santa Croce di Magliano e due cittadini ro-

meni M.M.I e R.M. rispettivamente di 28 e

22 anni, entrambi provenienti da Torre-

maggiore (FG), tutti già censurati, poiché

responsabili del furto di 200 mt di cavi li-

neari in rame, in contrada “Verticchio”. In

quella circostanza vennero sorpresi mentre

erano intenti a recidere i cavi elettrici, ma

furono interrotti dall’arrivo dei carabinieri,

tanto da abbandonare sia la refurtiva che

gli arnesi utilizzati, ed allontanarsi a bordo

di un’autovettura con targa straniera. Le

immediate ricerche estese sino ai confini

del limitrofo territorio foggiano, consenti-

rono di individuarli e bloccare i suddetti.

Due di questi mentre si trovavano a bordo

di un ulteriore automezzo, mentre altri due

vennero scorti dagli stessi militari mentre

erano intenti e dileguarsi. In tale frangente

uno venne fermato a seguito di una collut-

tazione in cui il militare riportò delle lesioni

ad una mano giudicate guaribili dai medici

in 30 giorni. L’attività di ricerca del fuggi-

tivo, attraverso una costante e intensa atti-

vità investigativa condotta dal Nucleo Ope-

rativo e Radiomobile di Larino, con la

determinante collaborazione dei carabinieri

di Torremaggiore, ha consentito di identifi-

care il 4° complice e di dare esecuzione al

provvedimento di custodia cautelare in car-

cere emesso dal Gip del Tribunale di Larino

il 14 novembre scorso, che ha pienamente

concordato le risultanze investigative. Ve-

nerdì mattina, quindi, M.R 37enne di na-

zionalità romena e dimorante in Torremag-

giore (FG), i Carabinieri di Larino

collaborati da quelli di Torremaggiore e

della Compagnia d’Intervento Operativo

dell’11° BTG carabinieri “Puglia” di Bari a

seguito di localizzazione, hanno proceduto

all’arresto di M.R 37enne di nazionalità ro-

mena e dimorante in Torremaggiore (FG),

al quale sono stati contestati gli stessi reati

degli altri complici: furto, rapina e resi-

stenza a pubblico ufficiale.

1324 novembre 2013Termoli

SAN GIACOMO DEGLI

SCHIAVONI - Ieri mattina,

come riportato sul sito San Gia-

como degli Schiavoni e a firma

Oscar De Lena, nella sala con-

siliare del Comune, alla pre-

senza del sindaco

Rino Bucci, del-

l'Assessore An-

gela Bracone,

dei dipendenti

comunali e di

alcuni cittadini

sangiacomesi ,

la signora Joyce

Notartomas e

suo marito

Charlie Cook

p r o v e n i e n t i

dagli Stati Uniti,

hanno conse-

gnato, al sin-

daco Rino

Bucci, un "Attestato" firmato dal

sindaco di Pittston Mr. Jason

Klush e del City Manager Joe

Moskovitz in cui si dichiara che

le due cittadine di Pittston

(Pennsylvania) e San Giacomo,

sono diventate "Country Sister"

ossia "Città Sorelle".

E' seguito uno scambio di

doni tra le due comunità: il sin-

daco di Pittston ha inviato a

S.Giacomo una serie di gadget

che loro realizzano ogni anno in

occasione del "Tomato Festival"

e agli ospiti sono stati donate

due tegole con la riproduzione

dell’Arco dell'Orologio simbolo

più importante del paese realiz-

zato dai ragazzi della Porziun-

cola.

Prima della consegna dell'at-

testato, gli ospiti sono stati ac-

compagnati da Oscar De Lena,

che da alcuni anni si era fatto

promotore per realizzare tale

gemellaggio, prima in visita al

Borgo Antico di Termoli con la

sua bellissima Cattedrale e il

Castello e poi per le vie di

S.Giacomo soffermandosi parti-

colarmente sotto l'Arco del-

l'Orologio, in Chiesa e visitando

il frantoio Perrotta.

Il momento più emozionante,

che ha fatto lacrimare gli occchi

della signora Joyce, è stato

quando le è stata mostrata la

casa dalla quale erano partiti i

suoi bisnonni Joseph e Jose-

phine.

La giornata si è conclusa con

un ottimo ed abbondante

pranzo offerto agli ospiti della

famiglia Candiglioti in un tipico

ristorante sul lago di Guardial-

fiera.

Furti in paese, comitato civicoMontenero Liberachiede più sicurezza

Individuato e arrestato il complice del gruppo malavitoso autore dei reati di furto, rapina e resistenza a pubblico ufficiale

MONTENERO DI BISAC-

CIA – Furti e qualche gesto

non più sopportabile sono le

lamentele più frequenti da

parte dei residenti raccolte

dal comitato civico “Monte-

nero Libera” che chiede più

“sicurezza” nel centro abitato.

“A seguito di furti subiti da

parte di cittadini anziani,

principalmente nelle vecchie

zone del paese e nei pressi

della chiesa di san Matteo –

scivono dal comitato -, e a se-

guito dell’aumentare nelle

suddette zone di persone

straniere e non che girano

ubriache durante le “spente”

serate monteneresi, ci sono

arrivate richieste dalla citta-

dinanza per una maggiore

messa in sicurezza delle

strade e delle piazze. Mettere

in sicurezza la cittadina di

Montenero era il punto prin-

cipale del programma del sin-

daco Travaglini. Su

quest’argomento si è giocata

gran parte della poi vincente

campagna elettorale del no-

stro Sindaco. Sicuri che il

primo cittadino condivida ap-

pieno la nostra richiesta per-

ché è stato lui stesso il

promotore di queste azioni –

conclude la nota -, ringra-

ziamo i cittadini che credono

che noi giovani possiamo

avere una parte attiva nel mi-

gliorare la quotidianità della

comunità”.

LITORALE - E’ stata cele-

brata la Giornata mondiale della

pesca che ha ricordato la situa-

zione di precarietà in cui vivono

molti pescatori che svolgono un

lavoro pericoloso. Nella ricor-

renza della Giornata mondiale

della pesca il Pontificio Consi-

glio della pastorale per i mi-

granti e itineranti, nel ricordare

il dramma delle Filippine dove

oltre la metà delle persone col-

pite dal tifone sono famiglie di

pescatori e lanciando l’invito a

contribuire al Fondo speciale

per la gente di mare del paese

asiatico, ha preparato un mes-

saggio firmato dal cardinale An-

tonio Maria Vegliò, presidente

del dicastero, e del segretario Jo-

seph Kalathiparambil. “La pesca

– si legge nella lettera – è svi-

luppata secondo la logica del

profitto: riempire le reti al mas-

simo nel minor tempo possibile

con scarsa considerazione del

patrimonio ittico e dei tempi di

rigenerazione”. Il principio del

guadagno che influenza il

mondo della pesca, da quella in-

dustriale a quella artigianale,

porta i pescatori a lavorare in

condizioni meteorologiche av-

verse e per lunghe ore, con ec-

cessiva fatica che causa

infortuni e incidenti a volte

anche mortali. “La protezione

sociale per il pescatore e la fa-

miglia è ridotta al minimo, se

non inesistente”. Il documento

evidenzia come nella pesca in-

dustriale i contratti di lavoro

“sono carenti o irregolari”, i sa-

lari inadeguati e mancanza dei

requisiti di sicurezza, mentre in

quella artigianale inquinamento

e distruzione dell’habitat co-

stringono i pescatori a spingersi

al largo con imbarcazioni ina-

datte. I rapporti familiari sono

messi a dura prova dalle perma-

nenze in mare con le mogli che

assumono il doppio ruolo di

padre e madre. Fatti questi che

rendono i pescatori “uomini

senza voce nella società”. Qual-

che cenno è fatto anche per la

globalizzazione e allo sfrutta-

mento di lavoratori migranti co-

stretti a forme di lavoro forzato,

diventando vittime del traffico

di persone. In questo modo

l’Apostolato del mare vuole “es-

sere voce di chi non ha voce” de-

nunciando “le difficili situazioni

di lavoro e vita” dei pescatori e

delle loro famiglie, rinnovando

l’appello ai governi affinché ra-

tifichino “la Convenzione sul la-

voro”. La lettera del Pontificio

Consiglio termina con le parole

di papa Francescoche sollecita a

pregare Maria “Stella del mare”

affinché sostenga i cappellani e

i volontari dell’Apostolato del

mare.

Visita al primo presepedi San Francesco

Celebrata la giornata mondiale della pesca

San Giacomo e Pittston “Città Sorelle”

MONTENERO DI BISACCIA -

Venerdì 29 novembre alle ore 16,30,

presso la sala consiliare del Munici-

pio, si riunirà in seduta straordina-

ria il Consiglio dell’Inione dei

Comuni del “Basso Biferno”. Tra i

punti all’ordine del giorno: l’assesta-

mento generale al Bilancio di previ-

sione 2013.

CAMPOMARINO – Lunedì 25 no-

vembre alle 18 in prima convoca-

zione si riunisce il Consiglio comu-

nale e il presidente dell’assise ha co-

municato di integrare con urgenza

all’ordine del giorno altri due argo-

menti: Sistema Turistico integrato ri-

viera molisana, approvazione

accordo di programma; Ordine del

giorno su solidarietà ai comuni allu-

vionati della Sardegna, salvaguardia

della popolazione dai rischi presenti

sul territorio comunale e vincoli del

patto di stabilità.

Notizie in breve.

TERMOLI – La locale Pro Loco organizza per il 5 e il 6 gennaio

una gita a Greccio con visita anche a Orvieto – Civitabagnoregio.

L’iniziativa avviene in occasione della rievocazione storica della

nascita del primo presepe della storia realizzato da San Francesco

D’Assisi.

Per informazioni e prenortazioni: [email protected]

(Maurizio T. 3387751739); www.prolocotermoli.com; oppure presso

la sede della “ Polisportiva Porticone” in Via Padova.

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