23 torre Natale 11 - Parrocchia di Zianigo · Trova il tempo di pregare Trova il tempo di ridere È...

32
Periodico di in-formazione della parrocchia Natività della Beata Vergine Maria in Zianigo Dicembre 2011 — n° 23 La TORRE La TORRE La TORRE La TORRE Buon Anno Trova il tempo di pensare Trova il tempo di pregare Trova il tempo di ridere È la fonte del potere È il più grande potere sulla Terra È la musica dell’anima. Trova il tempo per giocare Trova il tempo per amare Ed essere amato Trova il tempo di dare È il segreto dell’eterna giovinez- za È il privilegio dato da Dio La giornata è troppo corta Per essere egoisti. Trova il tempo di leggere Trova il tempo di essere amico Trova il tempo di lavorare È la fonte della saggezza È la strada della felicità È il prezzo del successo. Trova il tempo di fare la carità È la chiave del Paradiso.

Transcript of 23 torre Natale 11 - Parrocchia di Zianigo · Trova il tempo di pregare Trova il tempo di ridere È...

Page 1: 23 torre Natale 11 - Parrocchia di Zianigo · Trova il tempo di pregare Trova il tempo di ridere È la fonte del potere È il più grande potere sulla ... Dio manda sempre qualcuno

Periodico di in-formazione della parrocchia

Natività della Beata Vergine Maria in Zianigo

Dicembre 2011 — n° 23

La TORRELa TORRELa TORRELa TORRE Buon Anno

Trova il tempo di pensare Trova il tempo di pregare Trova il tempo di ridere

È la fonte del potere È il più grande potere sulla

Terra È la musica dell’anima.

Trova il tempo per giocare Trova il tempo per amare

Ed essere amato Trova il tempo di dare

È il segreto dell’eterna giovinez-za

È il privilegio dato da Dio La giornata è troppo corta

Per essere egoisti.

Trova il tempo di leggere Trova il tempo di essere amico

Trova il tempo di lavorare È la fonte della saggezza È la strada della felicità È il prezzo del successo.

Trova il tempo di fare la carità

È la chiave del Paradiso.

Page 2: 23 torre Natale 11 - Parrocchia di Zianigo · Trova il tempo di pregare Trova il tempo di ridere È la fonte del potere È il più grande potere sulla ... Dio manda sempre qualcuno

I nostri collaboratori: (in ordine alfabetico) A.C.R. (ragazzi e non)

Caccin Anna

Caravello Guanni

Concollato Paola

Barban Sebastiano

De Marchi Marisa

De Marinis Francesco

De Pieri Anna e Marta

Doria Paolo e Nicoletta

Fontanella Fabio

Gallo don Ruggero

Lazzarini Simonetta

Seno Giuliano

Ringraziamo Il gruppo stampa, fascicolatura e distribuzione.

2

SOMMARIO:

Editoriale 3 Cresima: Un grande dono 4

La Cresima e dopo? 5 22° Jamboree 6 Le luppettiadi 7

La luce di Betlemme 8 Un campo scuola al mare/ una serata a Lourdes 9

festa patronale: una sera speciale 10 Zianigo vive - Bilancio festa 11

L’organo 12 La Chiesa… la Parrochia: come si mantiene 13

Grease in th word 14 Cuore missionario 15-16

Una bancarella davvero speciale 18 Un capitello dedicato a Bakhita 19

News dal mondo 20 Panettoni e costumi da bagno 21

a proposti di formazione … 22-23 Il nostro cammino 24

Il gruppo liturgico c’è 25 Calendario liturgico/pastorale 26

L’angolo della poesia 29 Piccole storie 30

S. Martino di Tour 31 Le nostre radici 32

In questo numero troverete la busta parrocchiale di Dicembre. Grazie per quello che potrete liberamente fare!

LA TORRE Dicembre 2011

RECAPITO DELLA PARROCCHIA di ZIANIGO: Via Scortegara, 166 Tel. 041430411

Potete trovare “LA TORRE” su www.mirano“LA TORRE” su www.mirano“LA TORRE” su www.mirano“LA TORRE” su www.mirano----venezia.it (Mirano informa: luoghi di culto)venezia.it (Mirano informa: luoghi di culto)venezia.it (Mirano informa: luoghi di culto)venezia.it (Mirano informa: luoghi di culto)

Page 3: 23 torre Natale 11 - Parrocchia di Zianigo · Trova il tempo di pregare Trova il tempo di ridere È la fonte del potere È il più grande potere sulla ... Dio manda sempre qualcuno

3

Natale 2011 Cari parrocchiani, Ogni Natale si presenta alla storia con la sua particolare novità che tocca tutti gli uomini. Quest’anno il Natale sarà più “povero” per tante persone e famiglie in difficoltà economica per mancanza di lavoro o per il lavoro precario che non dà un minimo di sicurezza. Il Natale della famiglia di Gesù, Giuseppe e Maria è stato proprio come quello che vivono certe famiglie d’oggi, che non trovano aiuto, solidarietà e accoglienza. La vera ricchezza, però, della famiglia di Nazareth è stata la loro dignità pur nella povertà e nella solitudine. Perché? Perché erano sicuri della presenza di Dio nella loro vita. La fede ci dona questa certezza: non siamo mai completamente soli. Dio manda sempre qualcuno (... gli angeli, i pastori, i magi…) nella nostra vita per dirci: “non abbiate paura, voi miei amici e discepoli, Io sono con voi sempre, fino alla fine del mondo”. Con questo pensiero vi auguro un Santo Natale.

Il vostro arciprete don Ruggero.

LA TORRE Dicembre 2011

Page 4: 23 torre Natale 11 - Parrocchia di Zianigo · Trova il tempo di pregare Trova il tempo di ridere È la fonte del potere È il più grande potere sulla ... Dio manda sempre qualcuno

LA TORRE Dicembre 2011 4

Domenica 9 Ottobre 2011 il vicario del Vescovo, Mons. Lucio Bonomo, ha se-gnato con il sigillo dello Spirito Santo:

Brazzolotto Matteo Casarin Andrea Masiero Marco Perin Daniele

Pesce Francesca Polato Davide

Simion Arianna Silvestrini Giulio Spolaore Enrico Stevanato Mosè

Tagliapietra Anna Tagliapietra Silvia Tondato Susanna

Zamengo Andrea (1) Zamengo Andrea (2)

È stato un grande giorno per i miei ragazzi perché hanno ricevuto in dono lo Spirito San-to nel sacramento della Confermazione. Con l’aiuto del nostro parroco abbiamo insie-me percorso un cammino di fede che li ha aiutati a capire che per essere testimoni di Gesù è necessario saper scegliere da che par-te stare. Non è stato facile, sia per la loro età “particolare” sia perché disorientati da incer-tezze che tendono a portarli a scegliere strade diverse … Un pensiero da parte mia ai ragazzi: “Sappiate riconoscere l’azione dello Spirito nella vostra vita, nei momenti di gioia e nei momenti tristi che la vita vi donerà, solo così potrete essere luce nel mondo”

La catechista Marisa.

Page 5: 23 torre Natale 11 - Parrocchia di Zianigo · Trova il tempo di pregare Trova il tempo di ridere È la fonte del potere È il più grande potere sulla ... Dio manda sempre qualcuno

LA TORRE Dicembre 2011 5

Abbiamo visto più di un milione di giovani alla Giornata mondiale della Gioventù a Madrid, raccol-ti intorno al Papa: un fatto mondiale che dà speranza e coraggio per il futuro dell’umanità. Giovani che cantano, che pregano, che fanno adorazione, che sono impegnati nelle associazioni, nel volonta-riato… ma questi giovani sono l’1 per cento. Ci sono invece molti più milioni di giovani che canta-no e credono ad altri messaggi più immediati, più di facile consumo. Possono essere riassunti nelle canzoni d’oggi, tipo “Voglio una vita spericolata, una vita maleducata, esagerata, di quelle fatte co-sì; una vita che se ne frega di tutto… vado al massimo, vado a gonfie vele e voglio vedere come andrà a finire…”. Ecco il catechismo quotidiano di tantissimi ragazzi! Questi messaggi sono bevuti da milioni di giovani attraverso le loro cuffiette...per ore ed ore. Cosa fare? Che cosa potrà fare la povera parola del Vangelo ascoltata a catechismo o a Messa (quando e se vengono)?!

Abbiamo preparato i nostri ragazzi alla Cresima fino all’inizio della seconda Superiore mettendoci tutte le nostre forze. Che cosa avranno recepito i nostri ragazzi? Che cosa sarà rimasto impresso nel-la loro mente e nel loro cuore? Avranno il coraggio di continuare a vivere da giovani cristiani anche “dopo” la Cresima o per loro sarà finalmente la fine di un martirio? E per i loro genitori? A voi la risposta! Da parte mia e da parte dei loro animatori la fiducia che lo Spirito Santo, “luce dei cuori, luce beatissima invadi nell’intimo il cuore di questi suoi figli” A tutti voi chiedo di ricordare sempre nella preghiera questi nostri figli e tutti i nostri giovani che hanno ricevuto il dono dello Spirito Santo perché sappiano scegliere “da che parte stare”.

Don Ruggero

Treviso, 17 ottobre 2011 Carissimi cresimati della parrocchia di Zianigo, da pochi giorni avete ricevuto la santa Cresima, sacramento della maturità cristiana, e vi-vete l’esperienza, nuova per voi, della libertà che comincia, della coscienza chiamata a sceglie-re, della volontà che si impegna e può volere il bene, ma può anche cedere al male. Ciascuna e ciascuno di voi comincia a percorrere il proprio sentiero verso la pienezza della vita, che tanto vi attira. Si costruisce lentamente dentro di voi, con l’aiuto dei genitori, dei catechisti, dei sa-cerdoti, della scuola, di coloro che vi guidano nell’esercizio dello sport, la persona che già siete ma, soprattutto, che sarete.

Il Signore, attraverso lo Spirito Santo, partecipa a questa impresa meravigliosa. Egli non costringe, non impone, non esclude, ma chiama ecco la parola che mi pare come la chiave per entrare nella casa della vostra vita: la chiamata, che nel Vangelo viene detta “vocazione”. Non è la chiamata di un momento, ma voce che continua a risuonare, amorevole e persuasiva, per tutta la vita.

Da ciascuno di voi, dalla vostra generazione, Dio si prepara a far crescere uomini e don-ne, papà e mamme, professionisti, operai, lavoratori della terra; ma anche sacerdoti, missionari, religiose… come vedete, la Cresima è una cosa grande, è un passo verso la vita. Essa deve in-segnarvi che comincia il tempo non solo di ricevere il dono degli altri, come avete fatto finora, ma il tempo di iniziare a fare doni, cioè gesti di amicizia, di collaborazione, di fedeltà, di atten-zione agli altri… Altrimenti grandi non diverrete mai.

Il dono generoso che avete inviato al Vescovo per le opere di carità della nostra Chiesa, lo prendo come il segno di un desiderio e una decisione di cominciare a fare qualcosa per gli altri. Vi saluto e vi benedico, con tutta la vostra comunità: affez.mo nel Signore Gianfranco Agostino Gardin Arcivescivo-Treviso

Alla lettera dei cresimati il Vescovo risponde:

Page 6: 23 torre Natale 11 - Parrocchia di Zianigo · Trova il tempo di pregare Trova il tempo di ridere È la fonte del potere È il più grande potere sulla ... Dio manda sempre qualcuno

Cari lettori,

anche quest'anno a Zianigo arriva la Luce della Pace da Betlemme. Vi chiederete cos'è: bene, ve lo spiego subito. Nella Chiesa della Natività a Betlemme vi è una lampada che arde perennemente da molti secoli, alimentata dall'olio donato da tutte le Nazioni cristiane della Terra. La Luce della Pace arrivò per la prima volta in Italia nel 1992 direttamente da Vienna. Nel 1994 fu costruito un comitato spontaneo tra le Associazioni Scout triestine per l'accoglienza e la diffusione della Luce nelle varie città. Con la collaborazione delle Ferrovie dello Stato, partono da Trieste le “staffette” scout, che attraversano tutte le Regioni della nostra penisola, cercando di effettuare la distribuzione il più capillar-mente possibile. Anche quest'anno siamo impegnati affinché la Fiammella venga donata ad un numero sempre maggiore di persone. La luce della Pace da Betlemme è simbolo di Fratellanza, Amicizia, Carità e Speran-za! Sabato 10 dicembre anche nella nostra parrocchia di Zianigo arriverà questa Luce. Vi aspettiamo numerosi alla messa delle 18.00!

Auguri di Buon Natale dal gruppo scout di Zianigo

6 LA TORRE Dicembre 2011

IL NOSTRO NATALEIL NOSTRO NATALEIL NOSTRO NATALEIL NOSTRO NATALE È “tempo di Avvento” : ci preparazione al Santo Natale. Come comunità siamo

tutti invitati, in modo particolare gli operatori di pastorale e animatori, e i

ragazzi del catechismo con le loro famiglie ecc. alla Novena per entrare spi-

ritualmente nel clima del Santo Natale con segni, preghiere e canti.

Da Lunedì 19 a Venerdì 23 Dicembre i ritroviamo in chiesa alle ore 20,30: que-st’anno i ragazzi costruiranno un piccolo Presepio e offriranno il loro dono ai bambini palestinesi di Betlemme che vivono nell’indigenza (Baby Hospital di Bet-lemme).

Sabato 24 Dicembre, alle ore 23,00 inizia la VEGLIA in preparazione alla Messa del Santo Natale (di mezzanotte); mentre un gruppo di ragazzi porterà la “Luce di Betlemme” in alcune vie di Zianigo, come annunciatori della vera “Luce” , in chiesa veglieremo per prepararci ad accogliere la “nascita di Gesù” ancora una volta nei nostri cuori.

Page 7: 23 torre Natale 11 - Parrocchia di Zianigo · Trova il tempo di pregare Trova il tempo di ridere È la fonte del potere È il più grande potere sulla ... Dio manda sempre qualcuno

Provate a immaginare un'immensa collina

verde con un palco e dei maxischermi che

proie�ano video e tes� in varie lingue. Pro-

vate a immaginare 40 mila ragazzi sedu� in

un immenso prato verde. Provate a immagi-

nare mol�ssime mani che ba�ono a ritmo,

producendo un unico suono e immaginate

tu�e le emozioni che si possono vivere so�o

quel palco.

Per noi ragazzi del 22ndWorld Scout Jamboree tutto questo è stato realtà.

7 LA TORRE Dicembre 2011

Dal 29 luglio al 7 agosto ho partecipato al 22° world scout jamboree, svoltosi a Rinka-by, piccolo villaggio nel sud della Svezia: più di 40000 persone da 161 paesi diversi si sono date appuntamento per vivere 12 giorni indimenticabili sotto un unico slogan: "Simply Scouting".

I temi di fondo erano però ben tre: nature, meeting e solidarity (natura, incon-tro,solidarietà) svolti al campo in varie atti-vità quali earth, dream, quest, GDV, hike in camp e people.

Il 4 agosto si è poi svolto il Cultural Festival Day, una giornata dedicata completamente allo scambio culturale, gastronomico, fol-kloristico e religioso dove ogni reparto di qualsiasi nazione poteva condividere con tutti un aspetto del proprio paese (è stato l'unico giorno in cui abbiamo visto l'olio da condimento e il grana).

Vi erano in ogni momento comunque nume-rose attività spontanee e scambi come gli stand dei vari paesi presenti e la famosa piazza Swop (nome dato da noi), uno spiaz-zo vicino al museo dei jam passati dove c'e-

ra veramente gente che si sarebbe scambiata di tutto per un "badge"(distintivo) raro.

Al jamboree ho potuto vivere un'esperienza irripetibile per il mio cammino scout e per la mia crescita personale e solo ora che sono passati tre mesi mi rendo conto del privile-gio che ho avuto.

Non è un caso infine che la canzone ufficia-le del jamboree svedese fosse "Changing the World" un inno allo scoutismo e in partico-lare alla frase di B.P.: “lascia il mondo un pò migliore di così”.

Sebastiano

Page 8: 23 torre Natale 11 - Parrocchia di Zianigo · Trova il tempo di pregare Trova il tempo di ridere È la fonte del potere È il più grande potere sulla ... Dio manda sempre qualcuno

ovvero

LE NOSTRE VACANZE DI BRANCO 2011

Siamo partiti il 2 luglio da Zianigo, salutati dai nostri genito-ri, per le nostre mitiche vacanza di branco. La nostra destina-zione era Fongara, un paesino sopra Recoaro. Quando l’auto-bus ci ha scaricati abbiamo pranzato e, mentre stavamo per prepararci alla passeggiata che ci avrebbe portati alla nostra “tana”, sono arrivati i nostri “Vecchi lupi”: uno era travestito da Zeus, il padre degli dei e l’altro da Hermes, il suo messag-gero. Questo era un assaggio del tema del campo: Le Lupet-

tiadi, ovverosia le olimpiadi dei lupetti. La nostra casa era una vecchia scuola adibita a casa vacanze, con tutto il necessario per trascorrere una settimana alla grande. Visitata la casa, per poterci orientare negli spostamenti, ci siamo sistemati nelle camerate: due per le ragazze e una per i ragazzi. Dopo aver cenato abbiamo fatto l’inaugurazione delle Lupettiadi con una sfilata in cui ognuno indossava una maglietta che aveva preparato e abbiamo fatto la promessa di essere atleti leali, davanti alle nostre bandiere. Il giorno dopo siamo partiti in caccia per una lunga passeggiata e abbiamo visto da lontano il luogo della frana del Monte Rotolon, che l’anno scorso ha devastato molte abitazioni. Alla sera, dopo esserci lavati ed aver cenato, abbiamo partecipato ad un simpatico spettacolo proposto dai nostri capi. E’ stata una giornata molto fati-cosa, ma ne è valsa la pena perché ci siamo tanto divertiti. Un altro giorno abbiamo vissuto una giornata speciale: a piedi siamo andati a Recoaro 1000 per preparare i nostri giochi olimpici. Ogni sestiglia aveva in dotazione del materiale (corde, tronchetti, pistole ad acqua, cerbottane ...) e doveva inventarsi un percorso da far affrontare agli altri. E’ stato divertentissimo. Ogni giorno aveva un tema a cui era abbinata la figura di un Santo e in quel giorno abbiamo vissuto con Gioia come San Francesco d’Assisi. Le giornate sono volate ricche di esperienze e senza accorgersi si è arrivati al momento del rientro; eravamo un po’ tristi di dover partire, ma anche contenti perché tornavamo a casa a raccontare le nostre avventure.

Ciao e alle prossime Vacanze di Branco.

I lupetti del Branco Fiore Rosso di Zianigo

8 LA TORRE Dicembre 2011

Page 9: 23 torre Natale 11 - Parrocchia di Zianigo · Trova il tempo di pregare Trova il tempo di ridere È la fonte del potere È il più grande potere sulla ... Dio manda sempre qualcuno

LA TORRE Dicembre 2011 9

Ultimo giorno di luglio fa caldo, tanto caldo!! Ma noi siamo pronti, l’ACR è pronta. Bagagli caricati, viveri, materiale per le attività , palloni….. e allora via !!!!!!!! si parte desti-nazione Villaggio San Paolo (Cavallino). Eh sì perché il campo scuola lo facciamo al MA-RE . Tema del campo:”Il grande libro delle favole o della vita?” Ci siamo confrontati con la vita fantastica delle favole e con la buona novella del vangelo, abbiamo scoperto quanto è importante essere altruisti, fare nuove amicizie, mettersi in ascol-to del prossimo, accettare e accogliere i ragazzi diversamente abili e poi perché no! fare un bel tuffo tutti assieme in un mare calmo e blu, poi un bel piatto di spaghetti “coi peo-ci” (trovai dal don Ruggero). Attività al pomeriggio e serata al villaggio nella piazza con canti, balli e scenette. Per finire la serata Preghiera in riva al mare al chiaro di luna per ringraziare Gesù della bella giornata e poi….. tutti a letto. In men che non si dica arriva sabato, la fine del campo scuola. Eh sì, una setti-mana passa veloce ma non ci dimenticheremo mai di tutte quelle persone che abbiamo co-nosciuto; Michael, Federica, Giacomo, Giordano e tanti altri ….Ciao San Paolo a presto.

I ragazzi dell’ ACR

30/8/2011

Questa sera sono andato a riposare prima del solito perché la stanchezza si fa sentire: a Lour-des si cammina molto. Ma non posso dormire. Da lontano mi arriva dolce il canto dell’Ave Maria della fiaccolata. È come un vento leggero che soffia e ti rinfresca l’anima; un vento leggero che spazza le nubi della tristezza e delle paure. Migliaia di voci che riempiono il cie-lo stellato e il cuore di pace. E mentre si canta, un fiume di persone, con la loro storia e la loro sofferenza, alza la fiaccola della luce e della speranza. E quante mani premurose accom-pagnano chi soffre e chi piange! Sono mani callose e forti, sono mani tenere e giovani. Sono mani di chi sa ancora amare senza nulla in cambio, mani aperte solo per dare calore e gioia. Mi diceva una giovane sorella: “Avevo tutto dalla vita ma ero triste, cercavo la felicità. Ho capito, dopo aver pregato tanto Maria, che l’unico modo per essere felici è far felice chi ti sta accanto e soffre. Mi è stato detto vai a Lourdes e senza sapere niente ho obbedito. Ho rinun-ciato alle mie ferie e ci sono venuta. Ormai è da sei anni che torno perché Lei mi chiama” Caro/a giovane Lei chiama anche te!

Don Ruggero

Page 10: 23 torre Natale 11 - Parrocchia di Zianigo · Trova il tempo di pregare Trova il tempo di ridere È la fonte del potere È il più grande potere sulla ... Dio manda sempre qualcuno

LA TORRE Dicembre 2011 10

UNA SERA SPECIALE Giovedì 8 Settembre ore 20,30: adagio adagio le famiglie che in questi ultimi 10 anni si sono unite in matrimonio nel Signore e hanno bat-tezzato i loro figli, entrano quasi sommessa-mente in chiesa. Qualcuna è più “pratica del posto, altre meno, ma non importa. Importa che con i loro piccoli si sentano accolti dal Si-gnore, da Maria, nostra Madre e da tutta la co-munità. Abbiamo pregato, abbiamo cantato e poi sono venuti all’altare per ricevere dei pic-coli segni di fede: una preghiera in pergamena e la Corona del Rosario. Appunto la fede: la fede che non è cosa scontata ma che si alimen-ta con la vita. Abbiamo applaudito con gioia a queste coppie, a queste famiglie e ai loro bambini. La nostra comunità così è più giovane, più bella e più gioiosa, più gioiosa appunto perché con noi sta Colui e Colei che ci danno la vera gioia: quella di credere e amare!

Il Rosario “secondo Anna e Marta”: Il Rosario è molto bello perché lo abbiamo fatto davanti al capitello nel nostro parcheggio, perché abbiamo pregato e imparato molte preghiere. Con noi c’e-ra una decina di persone per fare il Rosario e pregare Maria. Per una mezz’o-retta abbiamo pregato e elencato i misteri della gioia, della gloria, della luce, del dolore, le litanie e i canti. Poi un venerdì è arrivato don Ruggero, l’ultimo

venerdì di Maggio è ritornato a celebrare la Messa e sono venute molte più persone del soli-to, abbiamo ascoltato il Vangelo e abbiamo cantato. “Sono stata molto contenta perché abbiamo fatto il Rosario tutto il mese della Madonna” “In confronto all’anno scorso, che abbiamo fatto solo un giorno il Rosario, quest’anno lo ab-biamo fatto tutti i giorni ma non il sabato e la domenica. È stato molto utile pregare vicino al capitello perché per andare in Paradiso bisogna pregare Dio ed esultarlo”. Anna e Marta De Pieri sono due gemelline di 8 anni, felici di recitare il Rosario davanti al ca-pitello dedicato a Maria nel parcheggio del Residence Pietre preziose.

Page 11: 23 torre Natale 11 - Parrocchia di Zianigo · Trova il tempo di pregare Trova il tempo di ridere È la fonte del potere È il più grande potere sulla ... Dio manda sempre qualcuno

disinteressata, alla voglia di fare per la comunità, nei limiti della propria disponi-bilità ed accantonando per alcuni momenti i pro-blemi personali della vita. Chiudo queste “Due parole sulla Festa Patronale” con una frase di S.Basilio: “Un albero è conosciuto per i suoi frutti, un uomo per le sue azioni. Una buona azione non è mai perduta. Colui che semina cortesia miete amici-zia,colui che pianta gentilezza racco-glie amore” A nome del Direttivo Festa Patronale si ringrazia, Zianigo Tutta, arrivederci al prossimo anno nella speranza di essere più numerosi e di migliorare l’organizza-zione ed il risultato, saluti ed ancora gra-zie.

Fabio Fontanella

Purtroppo è finita ………queste sono le paro-le che spesso ho sentito pronunciare da più persone quando a metà settembre si è con-clusa la festa Patronale di Zianigo questo è stato a mio parere il miglior risultato , anche se economicamente si è ottenuto un utile ope-rativo netto superiore del 20% rispetto allo scorso anno. “Trovarsi insieme è un inizio, restare insie-me un progresso,lavorare insieme un suc-cesso” Cito Henry Ford perché le sue parole fotogra-fano lo spirito che si sta creando fra gli abi-tanti di Zianigo, motivandoli al volontariato nei confronti e nell’interesse di tutta la comunità paesana. Nei giorni della Festa Patronale è palpabile la sensazione che il Paese viva con uno spirito diverso dal quotidiano e che accomuna tutti nella ricerca di un buon risultato. Il “ DO UT DES” do affinchè tu dia, viene ac-cantonato per far spazio alla partecipazione

11 LA TORRE Dicembre 2011

Bilancio consuntivo festa patronale 2011

differenza attiva €

14.388,00

Entrate Stand gastronomico e bar € 44.826,00 Contributi Aziende/Privati € 10.570,00 Ingresso ballo e varie € 5.635,00 Pesca di beneficenza € 12.100,00 Varie € 277,00 Totale € 73.408,00

Uscite Pubblicità e varie € 2.525,00 Affitto stand e varie € 7.260,00 Acquisto alimentari € 24.834,00 Orchestre e SIAE € 13.983,00 Spettacolo pirotecnico € 2.500,00 Pesca di beneficenza € 7.463,00 Ciclisti varie € 455,00 Totale € 59.020,00

Page 12: 23 torre Natale 11 - Parrocchia di Zianigo · Trova il tempo di pregare Trova il tempo di ridere È la fonte del potere È il più grande potere sulla ... Dio manda sempre qualcuno

LA TORRE Dicembre 2011 12

I l nostro papa Luciani, a proposito dell’orga-no del suo paese natale, Canale d’Agordo, diceva: “Quando ero bambino ed entrando in chiesa sentivo l’organo suonare provavo una grande emozione. Mi sembrava di essere ac-colto come un principe”. Credo che questa stessa emozione entri nel nostro animo e ci fa come volare in un’altra atmosfera. L’organo ha questa strana capacità di elevare gli animi alle vette dello spirito e di scaldare il cuore umano, talora freddo e indif-ferente. È uno strumento complesso e prezioso, com-posto da un meccanismo che si può compren-dere solo se visto da vicino. In ogni caso il nostro organo, la cui storia si può conoscere in modo approfondito nel nuovo libro “Da Julianicus a Zianigo”, è composto da 1400 canne di diversa misura installate nella cassa armonica della cantoria. È ovvio che uno strumento così complesso necessiti di manutenzione ordinaria e straor-dinaria, prima che si deteriori troppo. Da qualche anno abbiamo pensato a questo

nuovo lavoro e, dopo le relative domande e concessioni (Curia di Treviso e Sovrintenden-za di Venezia), abbiamo concluso un appalto di manutenzione straordinaria con la ditta Mi-chelotto Daniele. L’importo si aggira sui 65.000 - 70.000 € da affrontare con le entrate normali della parroc-chia. La Regione Veneto, così come la Conferenza Episcopale Italiana, hanno previsto dei contri-buti per il restauro di organi che hanno valore storicoculturale di pregio come il nostro. Ma è meglio non farsi troppe illusioni!!! I lavori dovrebbero cominciare con l’anno nuovo e consisteranno nello smontaggio, revi-sione, pulizia e rimontaggio delle 1400 canne e la sostituzione della consolle. Nelle occasio-ni importanti della vita come nascita, matri-monio, anniversari vari, morte e nelle feste principali, tante persone desiderano essere ac-compagnate dal suono dell’organo. Penso che tante di queste, come già diceva papa Luciani, siano molto disponibili a colla-borare con un contributo speciale per la realiz-zazione di questo restauro. Aspetto la vostra risposta generosa e convinta per salvare questo “bene” prezioso della no-stra comunità.

Don Ruggero

Page 13: 23 torre Natale 11 - Parrocchia di Zianigo · Trova il tempo di pregare Trova il tempo di ridere È la fonte del potere È il più grande potere sulla ... Dio manda sempre qualcuno

13 LA TORRE Dicembre 2011

Per diradare la confusione, l’ignoranza della gente e soprattutto la disinformazione ben studiata di certa stampa che, nonostante i fatti, continua a seminare zizzania, è utile spiegare sinteticamente come stanno le cose.

1) i sacerdoti italiani in servizio (sono 38.000) sono retribuiti indistintamente con un mini-mo che va da € 1.050,00 a un massimo di € 1.150,00 (a seconda dell’anzianità). Tale cifra viene dal fondo del sostentamento del clero finanziato in parte dall’8 per mille. L’8 per mille stabilito per legge è libero e ogni cittadino può destinarlo alla Chiesa Cattolica o ad altre confessioni religiose, associazioni, allo stato… se una parte dei cittadini non fir-ma la casella dell’8 per mille il loro 8 per mille va suddiviso in base alla percentuale di quelli che hanno sottoscritto.

2) Per quanto riguarda le tasse (tipo ICI) la chiesa

Da una attenta lettura del bilancio parroc-chiale (vedi giornalino “La Torre”) ogni par-rocchiano (o paesano) può conoscere la si-tuazione economica della sua comunità. Eventualmente può chiedere spiegazioni se ha qualche dubbio. In ogni caso bisogna sa-pere che la parrocchia si sostiene normal-mente con le entrate ordinarie (quelle della domenica si aggira sui 500,00 - 600,00 €uro), con le offerte dei sacramenti (battesimi, matrimoni, funerali…) e quelle straordinarie durante l’anno (raccolte - pesca - sagra e le tre buste annuali dispensate alle famiglie). A questo proposito è utile sapere, per esempio, che su 1.200 buste dispensate a settembre 2011 se sono tornate 271 per un importo di € 4.540,00. Grazie a quelli che si sono ricordati.

La Chiesa…..come si mantiene?La Chiesa…..come si mantiene?La Chiesa…..come si mantiene?La Chiesa…..come si mantiene?

se ha strutture che hanno un reddito commer-ciale (come un appartamento…) ha sempre pagato l’ICI. Non paga l’ICI se le strutture sono adibite ad opere di promozione sociale o enti che non hanno scopo di lucro. Questo vale per tutte le strutture pubbliche dei comu-ni, dei sindacati, dei partiti, delle ONLUS o delle cooperative sociali… non ci sono diffe-renze perciò a favore della chiesa come certi giornali falsamente scrivono. Chi ha orecchi per intendere intenda!

Don Ruggero

Significa però che molte famiglie si “dimenticano” facilmente di collaborare, a parte quelle che proprio non possono o non vogliono! Bisogna anche ricordare che per certe funzioni (matrimoni, funerali…) si spende molto per l’addobbo e il resto, ma non altrettanto per la chiesa che ha bisogno di essere ordinata, puli-ta, mantenuta. E bisogna ringraziare chi se ne occupa assiduamente. Ma questo lo si dà per scontato! A fronte di queste entrate bisogna ancora ricordare i grandi costi per le utenze per questi edifici parrocchiali (luce, acqua, gas, rifiuti e tasse …) e soprattutto i lavori straordinari di manutenzione per tutte le opere parrocchiali che vengono sostenute pure dall’obolo dei fedeli e dai servizi volontari di tante generose persone.

…..e come si mantiene la nostra …..e come si mantiene la nostra …..e come si mantiene la nostra …..e come si mantiene la nostra

Parrocchia?Parrocchia?Parrocchia?Parrocchia?

N.B.: le chiacchiere su questo argomento le lasciamo a certi giornali e a certuni esperti della televisione...

Page 14: 23 torre Natale 11 - Parrocchia di Zianigo · Trova il tempo di pregare Trova il tempo di ridere È la fonte del potere È il più grande potere sulla ... Dio manda sempre qualcuno

LA TORRE Dicembre 2011 14

Era settembre dello scorso anno e, dopo una breve ed intensa chiacchierata con Luca, assieme ad altri volontari e genitori dell’Avid i Fiorellini Onlus, si è azzardata una scommessa: portare in scena un musical con attori le persone diversamente abili che frequentano la nostra Associazio-ne.Abbiamo vissuto questa esperienza come un gioco. Le coreografie sono state studiate in cucina a casa mia la sera dopo cena e, provate e riprovate, con tutto l’entusiasmo possibile il sabato pomerig-gio in palestra con i ragazzi. Gli abiti sono stati cuciti da mani abili ed esperte, oppure recuperati nei vecchi bauli. Le scene sono state preparate da un gruppo affiatato che ha lavorato tutto lo scorso inverno per fare in modo che a primavera tutto fosse pronto. Gli sponsor hanno fatto la loro parte, dando il loro sostegno unicamente sulla fiducia delle persone. Ad ogni modo tutto il nostro impegno di volontari è stato in realtà ben poco a fronte delle energie e dell’impegno speso da parte degli atto-ri, per dare vita ad uno spettacolo divertente e brillante, dove l’entusiasmo lo si percepisce e coin-volge anche quanto assistono allo spettacolo. Lo abbiamo visto in palestra dove abbiamo lasciato aperte le porte per una “prova generale” alla quale potevano assistere liberamente tutti. Lo abbiamo visto in teatro a Santa Maria di Sala, dove una splendida cornice ha saputo dare il giusto risalto alle musiche e coreografie. E abbiamo fatto “il botto” a Mirano, lo scorso 7 ottobre: addirittura molte persone non sono potute entrare in teatro, gremito fino all’ultimo posto disponibile!

Grazie di cuore a tutte le persone diversamente abili che mi hanno saputo riempire il cuore di senti-menti e sensazioni che non conoscevo. Grazie ai volontari, soprattutto quelli più giovani che hanno saputo ritagliare nella loro vita qualche spazio anche per la nostra associazione, grazie a Luca Scat-tolin per l’impegno profuso come regista e un grazie di cuore a don Ruggero che non ha mai manca-to di sostenere le nostre iniziative.

Paola

Page 15: 23 torre Natale 11 - Parrocchia di Zianigo · Trova il tempo di pregare Trova il tempo di ridere È la fonte del potere È il più grande potere sulla ... Dio manda sempre qualcuno

LA TORRE Dicembre 2011 15

La breve storia di Hadja è una di quelle trage-die che nessuno si augurerebbe di incontrare nella propria vita. Sua madre Assa morì due anni fa, a 23 anni, il giorno dopo averla data alla luce. Era malata di Aids e suo marito l’a-veva abbandonata da tempo, lasciandola sola con Maiferle, un’altra bambina di 8 anni che frequenta la seconda elementare. Senza soste-gno e risorse, Assa tornò dalla madre che l’accolse in casa propria con gli altri 5 nipoti, figli di altri fratelli e sorelle che avevano la-sciato Yagoua in cerca di fortuna. Tutta que-sta tribù era a carico di Liouda, che a sua vol-ta era stata abbandonata dal marito per una moglie più giovane. Lei, povera ma coraggio-sa, aveva cominciato a vendere qualche pro-dotto agricolo e con questo cercava di sfama-re la numerosa famiglia. Liouda è una donna analfabeta, ma ha una grande fede in Dio che le dà una forza straordinaria per andare avan-ti. Hadja era seguita dai servizi sa-nitari della diocesi di Yagoua, in quanto figlia di madre sieroposi-tiva. In questo modo i nostri in-fermieri cercavano di darle una mano. I due nipoti più grandi terminata la scuola elementare, erano a casa senza lavoro e la nonna Liouda cercava tutti i modi di coinvolgerli nei lavori agricoli e della casa, ma sapeva che fra qualche anno, se non tro-verà una soluzione adeguata, anche loro pren-deranno la strada dell’avventura. Lei comin-ciava a sentirsi fisicamente stanca e bisogno-sa di qualcuno che la sostenesse, almeno nei momenti di maggior difficoltà. Per questo ha trovato il coraggio di rivolgersi a me. “Di cosa hai bisogno?”. Pensavo già che vo-

lesse chiedermi soldi per acquistare del riso, ma la sua richiesta era diversa: “Comprami un carretto per permettere a mio nipote Ba-di di lavorare, e ti prometto di rimborsarti un po’ alla volta”. Così le ho comprato un carretto e, con l’in-fermiere che segue il caso, l’abbiamo porta-to a nonna Louda. Lei è rimasta senza pa-role per la meraviglia e ha scosso la testa nascondendo una lacrima di commozione. Poi ha chiamato tutti i nipoti perché capis-sero che cosa stava succedendo. L’infermie-re ha spiegato che il carretto era in “prestito”, per vedere se la famiglia era ve-ramente decisa ad affrontare i suoi problemi di sopravvivenza. Nonna Louda ha ringra-ziato e ha chiesto al nipote Badi se era di-sposto a occuparsi di far rendere il carretto e lui ha risposto di sì, fiero di poter andare in giro per la città con un carretto, cosa non

possibile a tutti. Un carretto, qui a Yagoua, è una risorsa di valore, come da noi un piccolo camion per il commercio. In questo modo nonna Liouda ha ricominciato “a camminare”.

A lei, ora, il compito di dare seguito a que-sto primo passo. Tutto questo è successo a partire da una tragedia grave che ha coin-volto una famiglia. È uno dei miracoli che succedono quasi ogni giorno sotto i nostri occhi. A volte facciamo fatica a vederli, ma ci sono. Grazie al programma di sostegno distanza, si riesce a farli accadere.

un carretto

per ripartire Vi racconto una piccola storia “di normale tragedia”, che si trasforma in “seme di speranza”. Mi è capitata qualche settimana fa, ed è utile per noi che non riusciamo a vedere i “miracoli” che succedono ogni giorno.

Fabio Mussi (missionario del P.I.M.E. in Camerun-Africa)

Page 16: 23 torre Natale 11 - Parrocchia di Zianigo · Trova il tempo di pregare Trova il tempo di ridere È la fonte del potere È il più grande potere sulla ... Dio manda sempre qualcuno

LA TORRE Dicembre 2011 16

Gerusalemme, 1 settembre 2011 Caro amico, desidero ancora ringraziarti di cuore per il contributo che hai voluto affidarci per custo-

dire la Terrs Santa in questi ultimi anni, e colgo l’occasione per rinnovare l’invito a sostenere con noi la speranza che i Luoghi Santi comunicano al mondo intero. Abbiamo certamente bisogno di aiuto pratico, ma soprattutto di sostenitori che desiderano amare e rimanere vicini a quei Luoghi testimoni della Rivelazione ed Incarnazione di Cristo.

La situazione dei cristiani in Terra Santa rimane piuttosto difficile, sia nei Territori Palestinesi sia in Israele, e a tal proposito la Custodia di Terra Santa continua ad impegnarsi con i suoi nume-rosi progetti ……. Le attività dei Francescani restano volte alla salvaguardia della presenza cri-stiana in Terra Santa e alla cura della Gerusalemme cristiana. Il nostro desiderio è, per quanto pos-sibile, quello di facilitare la vita quotidiana dei cristiani locali e limitare la loro migrazione all’este-ro, cosa che lentamente provocherebbe la scomparsa delle “pietre vive” dal luogo teatro della Pas-sione e Resurrezione di Cristo. …… mettiamo a disposizione delle famiglie bisognose circa 480 unità abitative, molte delle quali fatiscenti … grazie al sostegno di piccoli donatori privati abbia-mo restaurato numerose di queste abitazioni ...ma molte altre famiglie hanno bisogno del nostro aiuto. A questo proposito ti invito a rinnovare il tuo contributo a favore dei nostri progetti:

• Online attraverso il nostro sito http://www.proterrasancta.org/it/aiutaci/Online attraverso il nostro sito http://www.proterrasancta.org/it/aiutaci/Online attraverso il nostro sito http://www.proterrasancta.org/it/aiutaci/Online attraverso il nostro sito http://www.proterrasancta.org/it/aiutaci/ • Tramite bonifico bancario sul seguente conto corrente ATS pro Terra Sancta Tramite bonifico bancario sul seguente conto corrente ATS pro Terra Sancta Tramite bonifico bancario sul seguente conto corrente ATS pro Terra Sancta Tramite bonifico bancario sul seguente conto corrente ATS pro Terra Sancta ---- Banca Banca Banca Banca

popolare Etica popolare Etica popolare Etica popolare Etica ---- IBAN: IT67 W050 18121010 0000 0122691 I Francescani di Terra Santa, da parte loro, possono assicurarvi della loro quotidiana pre-ghiera per tutti i benefattori. Con ogni augurio di pace e bene, fra Pierbattista Pizzaballa OFMfra Pierbattista Pizzaballa OFMfra Pierbattista Pizzaballa OFMfra Pierbattista Pizzaballa OFM N.B.: Da ricordare che a causa della emigrazione, più o meno forzata, la presenza cristiana in Terra Santa si è ridotta del 2%.

Arcidiocesi de’ L’Aquila La Parrocchia di San Lorenzo Martire ringrazia Zianigo

Molto reverendo Padre,

Sono don Mauro Medina, parroco della parrocchia di San Lorenzo in Marruci. Vorrei ringraziarla di vero cuore, a nome mio dell’intera comunità affidatami per l’offerta che ha voluto

devolvere alla mia parrocchia. Questi gesti di carità ci stanno aiutando ad affrontare le spese per rimet-tere in sesto ciò che il terremoto ha danneggiato del nostro complesso parrocchiale. E questo è stato possibile anche grazie al suo contributo.

Non possiamo far altro che ringraziare e pregare per tutte le persone che ci stanno aiutando. Da soli potremmo fare proprio poca cosa! Confido che il Signore non mancherà di ricompensare la carità a tempo opportuno!

Assicurando la mia preghiera per lei e per la sua comunità la saluto davvero cordialmente e con tanta gratitudine. Don Mauro Medina Marruci di Pizzoli, 8-9-2011, festa della Natività della Beata Vergine Maria.

Page 17: 23 torre Natale 11 - Parrocchia di Zianigo · Trova il tempo di pregare Trova il tempo di ridere È la fonte del potere È il più grande potere sulla ... Dio manda sempre qualcuno

LA TORRE Dicembre 2011 17

24-8-2011 Carissimo don Ruggero e amici tutti di Zianigo, ecco che non manchiamo mai all’appello, siamo sempre noi, le suore di Ntchen, che stiamo diventando ormai anche le suore di Monkey-Bay (Malawi) ……………………………………… Stiamo affrontando continui problemi di vita quaggiù! È il primo anno in cui tutti o quasi han-no avuto un raccolto sufficiente, e questo sembra proprio un miracolo, ma per il resto stiamo combattendo una triste battaglia: il nostro Presidente ha infilato una serie di passi sbagliati (ha espulso alcuni ambasciatori dei Paesi che aiutavano il Malawi ha rifiutato di contrattare il prezzo del tabacco, per cui non è riuscito a vendere niente! Ha litigato col vicino Mozambico che non ci vende più carburante…) per cui il povero Malawi è completamente paralizzato. Riu-scire ad avere un po’ di cemento o il carburante per il trattore che raccoglie il materiale di costru-zione è davvero difficile… ma finora siamo riusciti, sempre all’ultimo momento, a recuperare il necessario, che fortuna straordinaria! E l’acqua del pozzo non manca!!! Stiamo costruendo il primo dormitorio per ospitare ragazze orfane e povere che vogliono andare a scuola!! Che bello! Stiamo proprio per cominciare a dar vita ad un altro miracolo molto bello! Questa volta a Monkey-Bay, a circa km 200 da Ntchen. Non si può pensare che la donna in Malawi abbia vita facile: tutto il lavoro di casa e dei campi è adossato a lei ….per cui nessuno dà importanza all’istruzione delle ragazze. Vogliamo impegnarci con loro, aiutarle a rialzare il capo, solo l’educazione può compiere questo grande passo………………..lo facciamo nelle missioni in cui siamo presenti e ci chiedono di farlo anche qui a Monkey-Bay. Potete immaginare di quanti mattoni abbiamo ancora bisogno!!! Ce li stanno preparando e…..appena cotti li dovremo comperare e portare al cantiere col nostro vecchissimo trattore che sta compiendo gli ultimi miracoli della sua lunga vita. Ma proprio ora è arrivato in Malawi il container che trasportava il trattore che qualche generosissimo tra voi ci ha inviato: come si fa a non credere nei miracoli? Grazie infinite per farvi sempre presenti al momento delle più grandi necessità, da soli non riusciremmo certo a risolvere nul-la, sicuramente!!! E solo la Provvidenza sa intervenire così a proposito. Un caro saluto a ciascuno. Il Signore benedica lo zelo di don Ruggero e la generosità di ciascuno di voi. Con tanta riconoscenza, Suor Ornella Sala a nome di fratel Costantino e delle suore di Ntchen Un grazie particolare ad Aldo e quindi al Gruppo Arcobaleno, che tanta parte hanno nelle no-stre più belle avventure. Che il Signore mantenga sempre il vostro entusiasmo più bello a servi-zio di tanto bene, anche in terra di missione. Grazie a ciascuno, ciao.

Page 18: 23 torre Natale 11 - Parrocchia di Zianigo · Trova il tempo di pregare Trova il tempo di ridere È la fonte del potere È il più grande potere sulla ... Dio manda sempre qualcuno

18 LA TORRE Dicembre 2011

Durante la nostra festa Patronale, vi sare-te accorti di una bancarella dove si vende-vano strani lavoretti fatti interamente a mano. Sono oggetti artigianali, frutto di tanta pa-zienza e di una buona dose di creatività fatti da me e dalla mia famiglia con lo sco-po di essere venduti per poter raccogliere dei fondi per finanziare un'operazione. Si trattava di un angio plastica dilatativa, un nome un pò complicato per indicare un'operazione alla quale mi sono sottopo-sta, pochi giorni dopo la festa della nostra Patrona. La decisione di sottopormi a que-sto intervento è scaturita dopo lunga ri-flessione. Questo perché si tratta di una cura sperimentale per il trattamento della sclerosi multipla, malattia dalla quale sono affetta da circa 13 anni. Per chi non la conoscesse, la sclerosi mul-tipla è una malattia infiammatoria cronica che colpisce il sistema nervoso centrale (cervello e midollo spinale). Molti sono i sintomi che la caratterizzano, questo a conseguenza di un processo di degenerazione di una sostanza che impedi-sce la trasmissione degli impulsi nervosi dal sistema nervoso verso le diverse parti del corpo e viceversa. Studi medici e scientifici dicono che sono circa 50.000 le persone ammalate di sclerosi multipla in Italia. La malattia si presenta primaria-mente in età compresa tra i 14 e i 40 anni, con un picco verso i 30 anni. Colpisce le donne con una frequenza doppia rispetto agli uomini.

La sclerosi multipla può essere difficile da diagnosticare, in quanto i suoi segni e sin-tomi possono essere simili ad altre malat-tie. Non esiste ancora una terapia specifi-ca: i trattamenti sono mirati agli episodi acuti, alla prevenzione delle ricadute e al miglioramento generale del quadro clinico

dell'ammalato. Le persone colpite da sclerosi multipla necessitano di una terapia rivolta alle eventuali malattie collaterali. Ed è proprio su questo presupposto che si fonda l'idea di base del dott. Zamboni, che ha ipotizzato come la Sclerosi Multipla possa essere correlata all'In-sufficienza venosa cronica cerebrospinale (o CCSVI, altra sigla un pò complicata). A detta del dott. Zamboni, esisterebbe una relazione tra le due patologie, ma la sua proposta non è ancora accettata da tutti i medici. Questa in-sufficienza venosa verrebbe ad essere elimi-nata sottoponendo l'ammalato ad un interven-to di angioplastica. Questa operazione per-metterebbe la distruzione di alcuni impedi-menti presenti nelle vene e nelle arterie dei pazienti affetti da sclerosi multipla. Tale inter-vento non è una vera e propria cura alla ma-lattia, ma permette di migliorare le condizioni generali dell'ammalato. Purtroppo, l'angiogra-fia, come tutte le terapie, non è esente da ri-schi clinici significativi: è infatti ancora in corso la sperimentazione. Per tale motivo l'o-perazione alla quale mi sono sottoposta viene effettuata soltanto in alcune cliniche italiane private, a seguito del pagamento di una som-ma di circa € 5.000. Con i soldi, provenienti dalle vendite e dalle offerte raccolte durante il mercatino, sono riuscita a pagare parte dell'in-tervento. Ora l'operazione è tecnicamente riu-scita ed i primi risultati iniziano a vedersi, o meglio a sentirsi. Non sono dei grossi risultati ma continuano a darmi la speranza che questa malattia si possa “combattere”. Soprattutto perché sono animata da una grossa fiducia: parallelamente alla raccolta dei fondi, per po-ter effettuare l'operazione, si è creato un grup-po preghiera a mio favore. Vi sembrerà im-possibile ma per giorni e giorni moltissime persone durante la giornata, ad un orario fis-so, hanno fermato tutte le loro attività per dire una preghiera per me. A tutte loro sono e sem-pre sarò, infinitamente grata.

Page 19: 23 torre Natale 11 - Parrocchia di Zianigo · Trova il tempo di pregare Trova il tempo di ridere È la fonte del potere È il più grande potere sulla ... Dio manda sempre qualcuno

LA TORRE Dicembre 2011 19

Nell’enciclica “Spes salvi” Benedetto XVI cita, all’inizio della sua lettera, come esempio di speranza, la vita di Giu-seppina Bakhita, dichiarata Santa nel 2000 da Giovanni Pao-lo II. Pochi sapranno che questa umile suora ha avuto una storia straordinaria e meravigliosa e che una parte di questa storia avvenne a Zianigo. Ancora giovane schiava del Sudan fu riscattata, dopo terribi-li esperienze di sofferenza, dal console italiano Callisto Le-gnani che la consegnò alla famiglia Micheli. Questa la ac-colse per alcuni anni nella propria casa padronale a Zianigo, frazione di Mirano, perché facesse da “balia o baby sitter” alla loro piccola Mimmina. In questa casa di via Righi, Bakhita imparò a conoscere e ad amare Gesù soprattutto per merito del fattore Illuminato Checchini (quel Paron Stefano Massariotto che scriveva sulla “Vita del Popolo”), che le regalò un crocifisso. Ba-khita lo nascose sotto il materasso e prima di coricarsi lo estraeva e lo guardava con speranza infinita immedesimandosi nella sofferenza del Cristo. Ebbene, questa scena di Bakhita in contemplazione del Gesù crocifisso è stata affrescata nel-la nicchia del capitello di Zianigo, ad opera di Michelangelo Gatto. Domenica 27 Novembre, alle ore 11.30, proprio a pochi metri dalla casa dove la giovane ha abitato, c’è stata la benedizione di questo sacello dedicato a Bakhita, alla quale è intervenuta molta gente di Zianigo di Zianigo, le suore Canossiane - nel cui Istituto Bakhita si consacrò nel 1896 - e tutti coloro che sono devoti e affezionati a questa umile e grande santa, morta l’8 Febbraio 1947 nella casa delle Canossiane di Schio. Un grazie particolare a chi ha messo a disposizione gratuitamente il terreno per costruire il capitello e ai molti volontari che hanno lavorato.

Probabilmente più di qualche persona continua a pregare per me, nel nostro paese e in quelli vicini. Ci sono anche preghiere che vengono da parecchio lontano, precisamente dal Messico e tutte queste richieste, aiutate dalle medicine, mi stanno aiutando spiri-tualmente e fisicamente.Dopo l'operazione bisognerà attendere alcuni mesi, affinché l'orga-nismo si stabilizzi, durante i quali dovrò fare altri esami ed accertamenti, ma confido sem-pre nell'aiuto che viene dal Signore e nelle preghiere di tante persone che con queste sempli-ci righe voglio ringraziare. Vi ringrazio per quanto avete fatto e vi mando un grosso abbraccio,

Carmen Manarin

Page 20: 23 torre Natale 11 - Parrocchia di Zianigo · Trova il tempo di pregare Trova il tempo di ridere È la fonte del potere È il più grande potere sulla ... Dio manda sempre qualcuno

20 LA TORRE Dicembre 2011

OLANDA BIBBIA TRADOTTA IN GERGO GIOVANILE

I l gergo giovanile può sposarsi con un testo sacro? In Olanda sono con-vinti che non solo sia possibile ma che sia la strada più giusta per avvi-cinare le nuove generazioni ai contenuti biblici.Per questo motivo è in arrivo una Bibbia slang. Il linguaggio scelto sarà un misto di olandese, surinamese, turco, marocchino, inglese e caraibico. Il testo tradotto in tutte le lingue del mondo da oggi prende le forme del linguaggio della strada. L’opera si compone di Pentateuco, libri storici, libri sapienziali, profeti, Vangeli, Atti degli Apostoli, lettere, Apocalisse. L’obiettivo della Bibbia in gergo è quello di avvicinare le nuove generazioni alle

Sacre Scritture, con una versione che i ragazzi capiscano. Da un’indagine Eurisko apprendia-mo che anche in Italia la Bibbia viene letta poco. La ricerca, commissionata dalla Federazione Biblica Cattolica, rivela che solo il 14% degli italiani intervistati ha risposo esattamente ad al-cune domande di conoscenza base della Bibbia. L'Italia si è piazzata negli ultimi posti anche come lettura della Bibbia in generale. Lo studio è stato condotto su un campione di 13 mila persone appartenenti a nove paesi: Stati Uniti, Gran Bretagna, Olanda, Francia, Germania, Ita-lia, Spagna, Polonia e Russia. Si sono registrati risultati poco confortanti anche negli altri Pae-si. I più bravi nella classifica sono risultati i polacchi.

IL PAPA ACCENDERÀ L’ALBERO DI NATALE PIÙ GRANDE DEL MONDO CON UN CLIC DAL SUO COMPUTER Sarà il Papa ad accendere l’albero di Natale più grande del mondo. Accadrà il 7 dicembre nella città di Gubbio ma la cosa straordinaria è che Benedetto XVI accenderà l’albero dalla sua abitazione in Vaticano. Per l’evento il Papa userà il proprio tablet pc, premendo un pulsan-te virtuale collegato al meccanismo reale adibito all’accensio-ne. L’inizio della cerimonia è previsto per le 17.45, mentre per le 18.30 il pontefice si connetterà in video conferenza con Gubbio per il suo intervento, un messaggio a tutti gli eugubini, tra cui vi saranno i volontari che da 30 anni si preoccupano di questo importante allestimento, che prenderà forma sul monte Ingino. La sagoma luminosa dell'abete natalizio è disegnata da 260 punti luce e colorata all'interno da altre 270 lampade. La stella cometa è disegnata da 200 luci e si sviluppa su una su-perficie di mille metri quadrati, il tutto per un'altezza comples-siva della creazione luminosa di 650 metri e una larghezza di 350.

Page 21: 23 torre Natale 11 - Parrocchia di Zianigo · Trova il tempo di pregare Trova il tempo di ridere È la fonte del potere È il più grande potere sulla ... Dio manda sempre qualcuno

21 LA TORRE Dicembre 2011

via degenerare in disturbi della alimentazio-ne quali anoressia e bulimia. Si può verifica-re anche il rischio di incorrere in un disturbo percettivo della nostra forma corporea. Detto in parole semplici, possiamo "vedere" cose di noi stessi, che invece gli altri non notano.

Per essere ancora più chiari, la no-stra mente, può "creare" "difetti" o "anomalie" che non esistono nella realtà. Ci si convince di essere im-perfetti e quindi inferiori rispetto agli altri. Ma è bene tenere a mente

che taluni messaggi pubblicitari pro-pongono un modello di bellezza difficilmente raggiungibile dai

"comuni mortali". Alla fine, si corre il rischio di avere un conflitto tra

mente e corpo, con il risultato di creare una profonda insoddisfazione, che a sua vol-ta, in casi estremi, può far nascere un vero e proprio disturbo della alimentazione, con la messa in atto di comportamenti anche peri-colosi mediante i quali tentare di controllare il peso. Essi vanno dal digiuno, ad esercizi fisici estenuanti, a vomito autoindotto, all'a-buso di lassativi. La spiegazione è questa: se non riesco a controllare il peso, provo senti-menti di frustrazione ed autosvalutazione. In altre parole, non valgo un gran che. Se inve-ce vedo che riesco a perdere chili e centime-tri, vuol dire che sono in gamba. In questo ultimo caso, aumentano la fiducia in sé ed il senso di autocontrollo. Riassumendo, la ca-pacità di controllare il proprio peso, può rap-presentare simbolicamente la capacità di controllare la propria vita. Per correggere questa convinzione, vera solo in minima par-te, la proposta è di accettare sé stessi, per quello che si è, a partire dall'adolescenza, senza cercare a tutti i costi, di uniformarsi a modelli che sono mal definiti e soprattutto arbitrari, cioè frutto di decisioni prese a tavo-lino e imposti dalle regole del mercato e del-la moda. Un corpo sufficientemente in salu-te, è quello di una persona che segue una ali-mentazione equilibrata, dedicandosi ad atti-vità fisiche che siano alla sua portata.

dr. Giuliano Seno

Con le festività di fine anno in arrivo, una delle attività più ri-correnti, è quella di dedicarsi alla preparazione e consuma-zione di pranzi e cene. Ine-vitabile che al termine di que-sta maratona, si finisca con "mettere su" qualche chilo di troppo. Un altro periodo critico, è rappresentato dall'av-vicinarsi dell'estate. Occorre smaltire gli accu-muli dei mesi invernali e rimettersi in forma per la spiaggia. La cosiddetta "prova costume" attende al varco indistintamente donne e uomini. Gli esempi accennati, servono ad introdurre l'ar-gomento da discutere. Vi sono persone che non si preoccupano dell'eventuale aumento di peso, altre invece, rifiutano nettamente questa prospetti-va, in nome di un malinteso concetto di benessere legato ad una idea di forma fisica, così come viene proposta e presentata da giornali, tv, pubblicità e adottata acriticamente da milioni di persone. Ogni giorno veniamo tempestati da migliaia di messaggi pubblicitari, che propongono corpi troppo magri o eccessivamente muscolosi per essere "reali". Inevi-tabilmente scatta il confronto con essi e di solito, ci si sente inadeguati. Basterebbe ricordare che si trat-ta di "modelli"e quindi, nella maggior parte dei ca-si, sono finti, se non addirittura assurdi. Per capire meglio, partiamo da quella che viene indicata come "immagine corporea". Cos'è?Non è la descrizione del nostro corpo, né ciò che vediamo se ci mettia-mo davanti allo specchio. È piuttosto l'idea che ab-biamo di esso, cioè come lo rappresentiamo nella nostra mente. Questo è importante, perché da come ci figuriamo di essere, dipende quanta autostima abbiamo. Va da sé che se una persona ritiene di es-sere goffa, inadeguata fisicamente,probabilmente avrà meno autostima di chi, sul versante opposto, si sente particolarmente attraente. Comunque, se c'è un risultato che certi messaggi pubblicitari hanno ottenuto, è che vi sono innumerevoli persone sem-pre più insoddisfatte del loro corpo e per tale ragio-ne, lo combattono a suon di esercizi fisici e diete incessanti. C'è da chiedersi quanto questo abbia a che fare con uno stile di vita sano. Come già riferi-to, la ricerca della "bellezza" non riguarda solo le donne, ma anche gli uomini. Questa volontà di pos-sedere e vivere entro un corpo statuario, può tutta-

Page 22: 23 torre Natale 11 - Parrocchia di Zianigo · Trova il tempo di pregare Trova il tempo di ridere È la fonte del potere È il più grande potere sulla ... Dio manda sempre qualcuno

22 LA TORRE Dicembre 2011

Pranzo e cena sono momenti educativi im-portanti, in cui i bambini imparano a gestir-si e a collaborare con gli altri. E a fare an-che le cose che non hanno voglia di fare. Manuela Cantoia, docente di psicologia generale all’Università Cattolica di Milano, ama citare una frase di Jean-Jacques Rousseau che, nonostante sia stata scritta nel Settecento, mostra tutto il suo valo-re ancora oggi: “La più grande, la più importante, la più utile regola di tutta l’educazione? Non è di guadagnare tempo, ma di perderne.”. È significati-vo che abbia scelto di porla anche all’inizio del suo libro La famiglia a tavola. Parlare, giocare, capir-si (La Scuola). Un testo che più di un manuale at-torno al tema del pranzo e della cena vissuti insie-me in famiglia. La tavola, infatti, può diventare il campo di al-lenamento per molte fasi della crescita, a comin-ciare da passi semplici come quelli dell’uso del coltello: “Non bisogna sottovalutare la gratifica-zione che ogni passaggio a una nuova capacità por-ta con sé, perché sancisce un traguardo raggiunto”, spiega la Cantoia, che ricorda ancora l’amico dei figli, sei anni, ospite a casa sua, che le chiese di pulirgli la bocca perché così faceva la sua mamma. Gesti semplici, da provare giorno per giorno per arrivare ad apparecchiare la tavola, che sembrano piccole mansioni e invece rappresentano un im-portante stimolo per molti altri ambiti della cre-scita personale, un cammino altrettanto significa-tivo di una corretta alimentazione. Stare insieme a tavola, chiacchierare fare il punto della giornata sono del resto considerati momenti importanti non solamente dagli psicologi, ma dalle famiglie stesse, come dimostrano i risultati di uno studio commisionato da FoodSaver che mette in luce come quasi 6 italiani su 10 (il 55,8 per cen-to) consumano il pranzo a casa propria anche nei giorni feriali e che, nonostante i ritmi frenetici

della vita quotidiana, la maggioranza passa molto tempo davanti ai fornelli. Dedicarsi al cibo e alla sua preparazione però, deve essere fatto in famiglia con uno spirito di collaborazione. Spiega ancora Manuela Cantoia: “Questa deve essere vissuta come un fatto normale, non come un piacere elargito dai figli ai genitori in situazioni particolari. Ricordiamo che non si aiuta i figli a cre-scere preservandoli dalla fatica, dall’im-pegno, dalla responsabilità, naturalmen-te commisurati alla loro età e alle loro possibilità. Come in ogni altro campo non si im-para nulla se non si è stati abituati fin da piccoli a confrontarsi per gradi con la fatica (che è anche la non voglia di fare certe cose) e senza la percezione di far parte di una squadra all’interno della quale l’apporto di tutti è fonda-mentale. Quando i genitori fanno troppo per i lo-ro figli, i figli non faranno abbastanza per sé stessi. Perché non applicare queste regolette anche a scuola… nel gruppo… in asso-ciazioni…?

A PROPOSITO DI

formazione: 1

Page 23: 23 torre Natale 11 - Parrocchia di Zianigo · Trova il tempo di pregare Trova il tempo di ridere È la fonte del potere È il più grande potere sulla ... Dio manda sempre qualcuno

23 LA TORRE Dicembre 2011

Non c’è niente di più bello anche indossare qual-cosa che ci rispecchia. Senza decorazioni, orna-menti, pizzi, non serve il fasto. Dobbiamo indos-sare un abito che parli di azioni, gesti umani, cal-di, strappati alla banalità. E in questa scelta si gioca anche la nostra fede, la nostra capacità di credere e di vivere il senso della sacralità. Elisabetta Zambruno, docente di Antropologia filosofica all’Università Cattolica di Milano dice: ♦ Professoressa, intanto cos’è il sacro? Nelle società antiche sacro era collegato al sacri-ficio. Con “sacra facere” si intendeva l’azione, il rito, il gesto attraverso cui si manifestava il divi-no. Sacro era il tempio separato, inviolabile. E per accedervi era necessario seguire determina-te regole, anche nel vestire. Con l’avvento del Cristianesimo la questione si modifica. In Gesù Dio diventa vittima ed è Lui ad offrirsi in sacrificio per l’umanità. ♦ La modernità ha però segnato una svolta in

questo concetto? Dalla riforma protestante, passando per l’illumi-nismo, la cultura si è emancipata dalla tradizione

cristiana considerata incompatibile con la libertà di coscienza. Il percorso dell’autode-terminazione è tracciato. L’uomo che tende sempre più all’autodeificazione, non rico-nosce più la propria limitatezza. Dio viene considerato un erogatore di limiti cui l’uo-mo si ribella perché si ritiene norma lui stesso e questo si manifesta anche nel vesti-re. L’abbigliamento come ribellione alla tradizione e ai limiti, appunto, è un fenome-no moderno. ♦ E come ci dovremmo vestire per Dio? Nello spazio sacro dovremmo manifestare chi siamo attraverso l’abito. Perché non sia-mo un prodotto commerciale, merce, ma una meravigliosa sintesi di emozioni, pen-sieri, gioie, paure. A Dio non interessa il cartellino di un negozio, ma le intenzioni di chi indossa l’abito, che dovrebbe il più pos-sibile corrispondere al piacere di rendere il nostro corpo tempio di Dio.

Una famiglia moderna, un’abitudine antica, quella di vestire bene per la funzione domenicale. Rosella e Giuseppe Ravelli l’hanno mantenuta e hanno deciso di trasmetterla ai figli: “Siamo genitori milanesi over40, classe 1962 per l’esattezza, educati secondo uno stile ancien regime per la nostra epoca. Quante volte ci siamo raccontati l’esperienza vissuta con i nostri compagni che vestivano trasandati, capelli arruffati e colori sgargianti; mentre noi - entrambi anche se in modo diverso - rispettavamo ancora una serie di regole inossidabili: lucidare le scarpe prima di uscire, stare attenti alla piega di gonne e pantaloni.... I compagni ci chiamavano i borghesi, ma noi eravamo figli di operai. La domenica il look era quello del dì di festa… per i nostri genitori era un semplice decoro, buona educazione. Secondo le nostre famiglie ciò ci avrebbe aiutato ad avere amore per noi stessi, per gli altri e per Dio.” “Questa eredità, rimasta come marchiata a fuoco nel nostro Dna, abbiamo deciso di trasmetterla ai nostri figli. Non compriamo le grandi firme, ma in un normalissimo grande magazzino la linea elegante di base. Così in ordine, e belli da vedere, andiamo a Messa tutti insieme. Nonni al segui-to! Perché? Perché crediamo che quello sia il momento dell’incontro con Dio e ci teniamo ad ono-rarlo. Perché viviamo la domenica come un giorno diverso dagli altri e perché le chiese - e questo lo ricordano in pochi - sono posti bellissimi e come tutti i luoghi esclusivi richiedono un abito con-sono al luogo: Andreste in tenuta da ginnastica a mangiare con Obama o dal Papa?”

A PROPOSITO DI

formazione: 2

Page 24: 23 torre Natale 11 - Parrocchia di Zianigo · Trova il tempo di pregare Trova il tempo di ridere È la fonte del potere È il più grande potere sulla ... Dio manda sempre qualcuno

Collaborazione Pastorale delle 7 Parrocchie del Comune di Mirano. Dal Verbale n° 2 Giovedì 24 Novembre 2011, presso i locali della parrocchia di S. Leopoldo Mandic a Mirano, si sono riuniti i Consigli Parrocchiali delle sette Parrocchie del Comune di Mirano per proseguire il cammino intrapreso il 21 marzo scorso, invitati e guidati dai propri sacerdoti. “Ci ritroviamo per conoscerci ancor di più. Abbiamo scelto di avviare la nostra conversazione sul tema della famiglia. - diceva l'invito che i Parroci hanno fatto per-venire ai consiglieri - Conosciamo in quale situazione si trova oggi la famiglia. In piena cri-si. Su tutti i fronti. Non analizziamo il fenomeno, ma prendiamone atto. In questa situazione, riflettere alla luce della Parola di Dio, per individuare come divenire, noi per primi, lievito e sale evangelici in questa massa...”. Questa sera tratteremo quindi il seguente argomento all'O.d.G.: Come “cristiani adulti in una chiesa adulta” condividiamo le nostre riflessioni ed espe-rienze; rispondiamo alle seguenti domande:

1. Come vivo in famiglia il mio essere adulto nella fede, come mi pongo, da tale, nei confronti del contesto sociale in cui vivo e delle altre famiglie che vivono accanto alla mia?

2. Quali mezzi, aiuti, strumenti trovo nella mia parrocchia per divenire famiglia di cristiani adulti in una chiesa adulta?

3. Se dovessi scegliere delle priorità per tale formazione, su quali si fermerebbe la mia scelta?

Apriamo l'incontro con un momento di preghiera, mettendo al centro la Parola del Signore tratta dal Vangelo secondo Marco (4,26-32). Abbiamo scelto questo brano - dice Mons. Lino Regazzo - perché ci è sembrato significativo per il lavoro che ci stiamo avviando a fare noi sette Parrocchie del Comune di Mirano. Per noi può divenire pagina biblica costante. Nella parabola l'ambiente era fallimentare ma la Parola di Dio seminata dà frutto se cade sul terreno buono. Solo una minima parte dà frutto, come il seme non matura se cade sui sassi o sui rovi... anche la Parola è feconda solo su pochi. Facendo un paragone con la nostra pastorale, che non deve essere centrata sull'organizzazione, ma su ciò che noi siamo. Siamo persone che si inter-rogano su come seminare la Parola sapendo che pure Gesù aveva vissuto dei fallimenti.

È questa la seconda volta che ci ritroviamo tutti insieme - dice don Ruggero Gallo - per camminare uniti. Lo scopo è quello di “imparare a stare insieme” e per comunicarci le nostre esperienze, i nostri fallimenti. Uniti diventiamo più forti, ci diamo coraggio. Questa sera, rispondendo alle domande dell'invito, siamo chiamati a fare un esame di coscienza, non solo in senso negativo, ma soprattutto guardiamo ciò che è positivo nel nostro modo di vivere e testi-moniare la nostra fede in famiglia e come famiglia cristiana. Guardiamo i vari aspetti e valorizziamo ciò che già abbiamo nella grande famiglia che è la Parrocchia e infine evidenziamo una priorità da con-dividere.

———————————————————————————————————— L'Avvento è alle porte, avremo quindi un tempo di preghiera comunitaria il prossimo 11 Dicembre, domenica, a San Leopoldo: alle ore 15,30 inIzieremo con la preghiera, meditazione, l'Adorazione euca-ristica e possibilità di Confessione; concluderà questo piccolo ritiro spirituale la S. Messa delle 18.

S.L.

24 LA TORRE Dicembre 2011

Page 25: 23 torre Natale 11 - Parrocchia di Zianigo · Trova il tempo di pregare Trova il tempo di ridere È la fonte del potere È il più grande potere sulla ... Dio manda sempre qualcuno

“Go ciapà messa”. Quanti ricordano questa frase detta dopo aver “santificato la festa”? Un tempo quando la Messa era in Latino voleva dire “sono entrato in chiesa, ho ascoltato la Messa, ho anche risposto magari senza sapere bene ciò che dicevo e poi sono tornato alle mie abitudini”. Oggi per santificare la festa è necessario capire ed essere partecipi alla liturgia, che non è poi così semplice e neppure scontato. L iturgia, in origine, significava “opera pubblica”, “servizio del popolo e in favore del popolo”, cioè il popolo di Dio che par-tecipa “all’opera di Dio”. Potremmo dire che la liturgia è il luogo privilegiato in cui Dio si unisce al suo popolo in un dialogo affettuoso. Possiamo paragonare la liturgia a una riu-nione di famiglia dove tutti i componenti, insieme, cercano ma anche danno soste-gno, aiuto; si mangia insieme e ci si confi-da….. Come la prepariamo a casa nostra? Accogliamo i familiari, li salutiamo, li fac-ciamo accomodare, parliamo loro con af-fetto e se necessario li consoliamo. Ci met-tiamo a tavola, ci ascoltiamo l’un l’al-tro….. Certo neppure questo è poi così semplice e scontato! Ma per le persone che amiamo noi siamo pronti a “fare” ciò che serve per il loro bene.

Entriamo in chiesa non per assistere ma

25 LA TORRE Dicembre 2010

per “fare” Liturgia che è il “servizio di Dio e degli uomini”: è un segno visibile della pre-senza di Dio tra gli uomini. Ognuno di noi ha un compito, un servizio, per essere Chiesa (comunità di cristiani) nella chiesa (edificio che ci ospita), Non è facile e neppure scontato! Al tempo stesso però non è neppure difficile… faccia-mo i preparativi per la cena di Natale? Li facciamo anche per la Liturgia… con atten-zione curando l’ambiente (i fiori, le tovaglie sugli altari, pulizie varie e lucidature…), par-ticolari per evidenziare solennità e tempi for-ti del calendario, letture, preghiere: tutto per cercare il modo di giungere a comunicare ciò che è veramente importante in questa o quel-la celebrazione.

Da anni ormai a Zianigo c’è il Gruppo Litur-gico composto da animatori liturgici, che si preparano con incontri di formazione per mi-gliorare il loro servizio di “opera pubblica per gli uomini e Dio”. Ed è affascinante comprendere pian piano un modo di essere che si trasforma in fare. Negli ultimi incontri, con il nostro parroco don Ruggero, abbiamo assaporato il gusto di percepire la grandezza della liturgia della S. Messa non come novità ma come profondità di sentimenti. Questa nostra formazione è un po’ come mettersi in viaggio per tornare a visitare luoghi cono-sciuti, soffermandoci però sulla bellezza del

paesaggio e assaporando profumi e colori: entrando così in contatto con l’ambiente stesso. Al di là del tentativo di spiegare la bellezza di questi incontri, è importante sapere che il Gruppo Liturgico c’è e opera nella consa-pevolezza che il proprio servizio dovrebbe mirare alla percezione della presenza di Dio tra gli uo-mini: perché questo accade in ogni liturgia.

Simonetta.

Page 26: 23 torre Natale 11 - Parrocchia di Zianigo · Trova il tempo di pregare Trova il tempo di ridere È la fonte del potere È il più grande potere sulla ... Dio manda sempre qualcuno

Calendario pastorale/liturgico della parrocchia di Zianigo – 2011/2012 • 12/9 lunedì: ore 15.00 S. Messa d’inizio anno scolastico • 1/10 sabato: con la messa prefestiva apertura delle attività scout • 2/10 domenica: apertura anno pastorale in diocesi • 3/10 lunedì: inizia il catechismo per tutte le classi elementari e medie + superiori • 9/10 domenica: S. CRESIMA dei nostri ragazzi di II^ sup. Messa delle 10,00 • 15/10 sabato raccolta generale di indumenti per la Caritas (in parrocchia dalle 9,00 alle

12,00) • 16/10 domenica: apertura dell’anno pastorale con catechisti e animatori + avvio attività

A.C.R. + festa AVIS-AIDO alla messa delle 10,00 • 23/10 domenica: giornata missionaria mondiale + festa degli anziani org. Soc. Operaia S.

Giuseppe • 31/10 lunedì alla Messa prefestiva delle 18.00 animazione della Corale • 1/11 martedì: solennità tutti i Santi, S. Messe festive, di pomeriggio ore 14.30 partenza dal-

la chiesa e processione in cimitero alle 15,00 S. Messa – Messa 18,00 sospesa • 2/11 mercoledì: commemorazione defunti, S Messe ore 9.00 in chiesa, alle ore 15.00 in cimi-

tero • 13/11 domenica presentazione e accoglienza dei bambini di 1^ elem. di catechismo • 20/11 domenica: Cristo Re + giornata del Seminario + festa del ringraziamento (per i

prodotti della terra e per ogni altro lavoro che permette dignità e vita nella collettività), durante la Messa presentazione bambini della Prima Comunione +in oratorio al mattino, dalle 8 alle 12, “prevenzione cardiovascolare”

• 21/11 lunedì Presentazione della Vergine Maria – Madonna della salute S. Messe ore 9.00 e 18.00

• 27/11 domenica: alla Messa delle 10.00 consegna della Bibbia ai ragazzi della I° media + Vangelo ai bambini della III° elementare; + ore 11,30 inaugurazione capitello di S. Bakhita in via Righi

• 8/12 giovedì: solennità dell’Immacolata Concezione di Maria, tre Messe con l’orario fe-

stivo alla Messa delle 10.00 festa del tesseramento A.C.R. , alla Messa delle 18.00 anim. della Corale

• 17/12 sabato: alle 16.00 in palestra festa di Natale dei Fiorellini • 19-20-21-22-23/12 novena con i vari gruppi • il 24 sabato: veglia di Natale + Messa di Mezzanotte (apertura del presepio, dopo la messa

ci sarà un momento di ristoro offerto dai gruppi parrocchiali e curato dal gruppo Arco-baleno)

• 25/12 domenica: S. NATALE (messa serale animata dalla Corale) • 30/12 venerdì: Santa Famiglia di Gesù : S. Messa ore 18,00 • 31/12 sabato: Messa prefestiva e di fine anno solare ore 18,00 anim. Corale + veglione in

palestra a cura del N.O.I.

26 LA TORRE Dicembre 2011

Page 27: 23 torre Natale 11 - Parrocchia di Zianigo · Trova il tempo di pregare Trova il tempo di ridere È la fonte del potere È il più grande potere sulla ... Dio manda sempre qualcuno

• 1/1/2012 domenica: Maria Madre di Dio • 6/1 venerdì: EPIFANIA S. Messe orario festivo • 8/1 domenica: Battesimo di nostro Signore invitiamo i battezzati del 2011 alla Messa

10,00 + invitiamo i ragazzi del catechismo a portare in chiesa i loro risparmi per le missioni + benedizione della S. Infanzia (bambini dai 0 ai 6 anni)

• Dal 18 al 25 gennaio settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. • 5/2 domenica giornata per la vita • 8/2 mercoledì S. Giuseppina Bakhita S. Messa ore 18 • 11/2 sabato B. vergine Maria di Lourdes • 12/2 uscita A.C.R. pellegrinaggio a Brescia alla casa di Paolo VI (?+?uscita parr. alla

Casa della Provvidenza di Sarmeola ) • 22/2 mercoledì delle ceneri inizio della Quaresima messe alle 9.00 e 20.30 con l’imposi-

zione delle ceneri – giorno di digiuno e astinenza (il bar NOI rimane chiuso) • i venerdì di Quaresima Via Crucis ore 15.00 - alle 20.30 animata dai gruppi parroc-

chiali e dai gruppi di catechismo con i loro genitori • 2/3 Via Crucis, A.C.R., itinerante ore 20,30 • 3-4/3: raccolta del ferro vecchio da parte del gruppo Arcobaleno e volontari • 18/3 Festa della Riconciliazione ore 15.00 (alla messa delle 10.00 presentazione dei

bambini che nel pomeriggio, alle 15.00, faranno la prima Confessione): • 1/4 domenica delle PALME benedizione e processione con l’ulivo (si svolgerà nel parco,

poi sul sagrato e S. Messa in chiesa) nel pomeriggio inizia l’adorazione delle 40 ore • 2-3-4/4 lunedì – martedì - mercoledì prosegue l’adorazione 40 ore (confessioni) • 5-6-7/4 solenne triduo pasquale centro dell’anno liturgico (S. Messa in Coena Domine

delle 20.30 di giovedì + veglia notturna fino alla 6,00 di venerdì, alle 12 pranzo in palestra pane e acqua con i ragazzi del catechismo, ore 15.00 Liturgia + 21.00 Via Crucis in processione per le vie del paese), sabato Veglia Pasquale ore 21.00

• 8/4 domenica: PASQUA DI NOSTRO SIGNORE • 28 e 29/4 uscita A.C.R. ragazzi e genitori, al Villaggio S. Paolo—Cavallino (Ve) • 1/5 martedì: ore 16,00 S. Messa votiva nella chiesetta S. Giuseppe (Dissegna) • Maggio mese del Rosario: sarà recitato in chiesa, ai capitelli, nelle case ecc. nell’ultima

settimana si chiuderà con le S. Messe • 6/5 domenica alla Messa delle 10.00 PRIMA COMUNIONE bambini di 4° elementare • 13/5 Convegno A,C,R, • 17 e 18/5 Rogazioni con la celebrazione della S. Messa • 20/5 domenica:Ascensione + passeggiata ecologica “Andar per erbe” • Dal 20 al 27/5 settimana con P. Fiorenzo Biasibetti (Comunità Missionaria di Villare-

gia) in preparazione al suo invio in Mozambico • 26/5 domenica: Pentecoste—presentazione cresimandi alla Messa prefestiva • 3/6 domenica: chiusura anno catechistico • 10/6 domenica: Corpus Domini la processione con il Santissimo alla Messa delle 10 • 13/6 mercoledì S. Messa ore 20,30 (al capitello di S. Antonio in Loc. Tiro al piattello) • Dal 1 all’11 sett. 2012 preparazione alla festa patronale Solennità della Natività di

27 LA TORRE Dicembre 2011

Page 28: 23 torre Natale 11 - Parrocchia di Zianigo · Trova il tempo di pregare Trova il tempo di ridere È la fonte del potere È il più grande potere sulla ... Dio manda sempre qualcuno

Maria: domenica 2 alle 10,00 S. Messa con anniversari di matrimonio –domenica 9 Sacra Unzione alle 15,00 nella S. Messa + processione per le vie del paese.

� I Battesimi saranno celebrati ogni 3^ domenica del mese alla messa delle 10,00.

� Adorazione eucaristica ogni 1° giovedì del mese ore 16,00/17,45 orario invernale e

16,30/18,15 orario estivo.

� Preghiera mariana con Adorazione eucaristica il mercoledì ore 20,30/22,30 a cadenza

quindicinale. ————————————————————————–

Elenco delle attività dei vari gruppi parrocchiali:

� C.P.P. : s’incontrerà periodicamente per progettare e verificare l’andamento delle atti-

vità pastorali.

� Catechisti e ragazzi: si incontrano settimanalmente come da proprio calendario.

� Catechisti: ogni quindici giorni si ritrovano per la programmazione + per la formazione; gli incontri sono aperti ad animatori, operatori di pastorale e adulti che desiderano intervenire.

� Gruppo liturgico: si incontra il primo lunedì di ogni mese per la preparazione dei mo-menti liturgici e per la formazione.

� A.C.R.: si ritrova di domenica in oratorio per loro attività, poi partecipano alla Messa co-munitaria delle 10.00.

� La Corale S. Cecilia: si ritrova il lunedì per le prove di canto.

� Il Coro della Natività: una sera alla settimana prove di canto per animare le messe festi-ve; il sabato pomeriggio, dalle 15.00 alle 16.00 prove per i più piccoli.

� Associazione C.Z.I. affiliata al NOI diocesano, il direttivo cura l’organizzazione del tempo libero per giovani e adulti.

� Gruppo Fiorellini : ogni sabato pomeriggio dalle 15.30 alle 17.30 fanno attività in pale-stra

� Gruppo Arcobaleno: manutenzione del parco e attività a favore della parrocchia come il presepio ecc. + raccolta del ferro vecchio un sabato e domenica di marzo, festa “Andar per erbe” e cura degli addobbi per la festa patronale.

� Gruppo Parrocchiale Festa Patronale promuove e organizza tutte le attività religiose, ricreative-sociali-culturali e aggregative proprie della nostra festa patronale.

� Uscite, campi-scuola, grest, attività di volontariato e ricreativo-formativo dei ragazzi e giovani (scout, del catechismo e gruppi) sono programmate nei vari ambiti.

28 LA TORRE Dicembre 2010

Page 29: 23 torre Natale 11 - Parrocchia di Zianigo · Trova il tempo di pregare Trova il tempo di ridere È la fonte del potere È il più grande potere sulla ... Dio manda sempre qualcuno

29 LA TORRE Dicembre 2011

Poesie di Emily Dickinson

(679) Sento nella mia stanza un compagno invisibile. La sua presenza non è confermata da gesto o da parola. Né occorre fargli posto: è miglior cortesia l’ospitale intuizione della sua compagnia. La presenza è la sola libertà che si prende. Né io né lui tradiamo il patto di silenzio. Annoiarmi di lui sarebbe strano, come se la monotonia conoscesse gli atomi del vasto mondo spaziale. Non so se in altre case entri, se si trattenga o no, ma per istinto io conosco il suo nome, ed è “Immortalità”.

(657) Io vivo nella possibilità, una casa più bella della prosa, di finestre più adorna e superba nelle sue porte. Ha stanze simili a cedri, impenetrabili allo sguardo, e per tetto la volta perenne del cielo. L’allietano visite dolcissime. E la mia vita è questa: allargare le mie esili mani per accogliervi il Paradiso.

Page 30: 23 torre Natale 11 - Parrocchia di Zianigo · Trova il tempo di pregare Trova il tempo di ridere È la fonte del potere È il più grande potere sulla ... Dio manda sempre qualcuno

Poco prima di Natale la maestra fece due domande: “Chi considerate povero tra voi? E chi dovrebbe ricevere un regalo a Natale?”. I bambini che si consideravano poveri alzarono la mano. La città era piccola e tutti si conosce-vano. Non solo per nome, ma si sapeva anche dove uno viveva, che cosa faceva, chi erano i suoi parenti e quanti soldi aveva. Dopo la scuola la maestra chiamò Dini, un bambino di 8 anni. I suoi genitori erano arrivati dall’Africa da poco tempo e tutti sapevano che erano poverissimi. Lo fece sedere e gli chiese come mai non avesse alzato la mano. Dini rispose:”Perché non sono povero”. “E chi è povero secondo te?”. “I bambini che non hanno genitori”. Lei lo fissò sbalordita in totale silenzio, poi lo congedò. L’indomani il padre di Dini tornò a casa con un largo sorriso stampato in faccia.disse che la maestra era andata a fargli visita sul posto di lavoro: “Dovremmo essere molto fieri di nostro figlio” aggiunse, e riferì alla mamma che cosa gli aveva detto l’insegnante. La vigilia di Natale, Dini ebbe il suo pacco regalo. Conteneva due paia di scarpe nuove di zec-ca: uno per lui e uno per la sorellina. Non avevano mai avuto un paio di scarpe nuove.

30 LA TORRE Dicembre 2011

LA DIFFERENZA

A una comunità ebraica, molto osservante, fu annunciato che nella notte solenne del sabato di Pasqua, il Messia sarebbe arri-vato. Avrebbe cominciato la sua missione proprio dalla loro co-munità. Il giorno di sabato si radunarono tutti. Le donne avevano prepa-rato la cena, osservando ancora più scrupolosamente le prescri-zioni della Legge e della tradizione, gli uomini avevano provato a lungo la musica, i canti e le danze. Sapevano che in quella notte, finalmente, il Messia sarebbe arrivato. La festa incomin-ciò… Mezzanotte: di lì a poco l’avrebbero visto! L’una del mattino: il suo arrivo era imminente. Le due: i cuori battevano forte. Le tre: la stanchezza cominciava a farsi sentire. Le quattro: alcuni cominciarono a perdersi d’animo. Le cinque: sonnecchiavano e sbadigliavano tutti… non arrivava ancora… A mezzogiorno, il Messia bussò finalmente alla porta! Entrando disse educatamente: “Scusatemi, ma ho incontrato un bambino che piangeva e mi sono fermato a consolarlo”. Finché ci saranno bambini che piangono, il Messia non arriverà.

P I C C O L E S T O R I E

IL MESSIA E’ IN RITARDO

Page 31: 23 torre Natale 11 - Parrocchia di Zianigo · Trova il tempo di pregare Trova il tempo di ridere È la fonte del potere È il più grande potere sulla ... Dio manda sempre qualcuno

31 LA TORRE Dicembre 2011

Dal “Diario di viaggio dello scrittore Gian Dome-nico Mazzocato in Francia” Il viaggio sulle tracce di Martino comincia a Vezélay, cuore della Borgogna. Una collina, uno splendido borgo medievale, una chiesa romanica: vera e propria “bibbia di pietra”, nata nel IX seco-lo. I capitelli hanno narrato a intere generazioni vecchio e nuovo testamento. …………...Da Vezélay a Poitiers. Martino vi approda quaranten-ne, nel 354, dopo il congedo dall’esercito. Cono-sce il vescovo Ilario e, nonostante l’amicizia che li lega, si mette in viaggio verso la natia Pannonia (l’attuale Ungheria). Vuole convertire i genitori. Riuscirà con la madre, non con il padre che lo aveva avviato alla carriera militare. A Poitiers ritorna nel 360 e fonda il monastero di Ligugé, alla periferia della città. Sperimenta il monache-simo che segnerà la cultura europea dei secoli successivi. ……... Martino opera i primi miraco-li: guarisce lebbrosi, caccia demoni (è potente esorcista), risana infermi. ……...A Poitiers non c’è traccia del culto di Martino. …….. Ligugé è un borgo tranquillo e ospita una comunità mo-nastica. Alle porte, su una rotonda stradale, un gruppo marmoreo raffigura l’episodio del man-tello. È opera moderna di Patrick Castagnet. In una cappella la vetrata ricorda il miracolo, pro-prio lì avvenuto, della guarigione di un catecumeno. ………….. Da Poitiers Martino parte nel 371. Forse viene rapito, se è vero ciò che dicono i biografi. E’ portato prigioniero a Tours e non viene liberato fino a quando non accetta l’elezione a vescovo. Qui, in 26 anni, sconvolge l’at-teggiamento pastorale dei suoi contemporanei. Prima di lui il vescovo era una sorta di magistra-to ben protetto dalle mura della città. Martino ne esce: fonda parrocchie rurali, lavora alla for-mazione dei preti che le devono reggere, effettua periodiche visite pastorali. Non grande, Tours, ma caotica per i lavori in corso. Approdiamo alla basilica dedicata a Martino. Nella cripta è la tomba circondata da ex voto di ogni epoca. Il santo è raffigurato in mille fogge diverse, ma ad attirare l’attenzione è la grandiosa serie delle vetrate dove è illustrato ogni episodio della vita. A due passi il museo: piccolo e ben strutturato. Propone esempi insigni dell’iconografia martinia-na (notevole un bassorilievo del ’500) e illustra il contesto storico in cui il santo operò. ……………………………….. Ci rifacciamo a Candes, il villaggio alla confluenza di Loira e Vienne dove Martino morì l’8 novembre 397. Aveva già passato gli 80 anni e non si risparmia-va le fatiche delle visite pastorali. Aveva scelto di dormire su un letto di cenere nella piccola cappella. Qui ora sorge una chiesa che è polo di attrazione continua. Dalla bella facciata roma-nicogotica si ammira il panorama ampio dei due fiumi. Chiudiamo gli occhi e immaginiamo le rive gremite di gente, l’11 novembre di quel 397. Martino fu traslato sul fiume nella sua Tours: a fargli ala anche migliaia di persone da lui consacrate. Santo subito, innalzato agli altari dall’affetto di un popolo immenso.

Page 32: 23 torre Natale 11 - Parrocchia di Zianigo · Trova il tempo di pregare Trova il tempo di ridere È la fonte del potere È il più grande potere sulla ... Dio manda sempre qualcuno

Zianigo e la sua storia

Da Julianicus a Zianigo

23° puntata: Dicembre 2011

32 LA TORRE Dicembre 2011

Da un'idea del parroco di Zianigo, appassionato della storia e delle tradizioni, dall’impegno di quattro entusiasti e accaniti ricercatori, da un lavoro individuale e collettivo durato circa due anni, nasce questo libro. Il progetto è stato quello di utilizzare competenze e conoscenze, in alcuni casi di lunga, lunghissima data, per rac-contare questo paese dalle sue remote, e in gran parte ignote, origini ai giorni nostri, attraverso la storia del suo territorio, dei suoi fiumi, delle sue motte, dei suoi primi abitanti, della sua pieve, ma soprattutto attraverso la sto-ria ben più complessa e articolata, di quella parte del Veneto compresa tra le città di Padova, Venezia e Treviso. Così si è risaliti ai Veneti, che per primi hanno abitato questa zona, e ai Romani che la hanno colonizzata e ripo-polata, con la costruzione di strade, l'assegnazione delle centurie e la realizzazione di campi coltivati. Si è esami-nata poi l'influenza che vi è stata esercitata dall'impero dei Carolingi prima e degli Ottoni poi, le contese tra Pado-vani, Trevigiani e Veneziani, e il loro controllo sul territorio. Ed infine la caduta della Repubblica di Venezia, la conquista napoleonica, il potere asburgico e l'annessione al regno d'Italia …. e così via fino ai nostri giorni. In questa grande Storia si è inserita quella, piccola e sconosciuta, della nostra pieve, ricostruita attraverso docu-menti di archivio, registri parrocchiali, reperti, iscrizioni e tutto ciò che è stato trovato per raccontare come è nata la nostra Chiesa e come è cambiata nel tempo. E poi dalla Chiesa ai capitelli, dalle ville veneziane agli oratori, dalle visite pastorali alle memorie dei parroci, al ricordo di tradizioni e personaggi del passato. La ricerca ha utilizzato ogni mezzo e strumento a disposizione: reperti archeologici, fotografie aeree, mappe e documenti d'archivio, monografie e saggi storici, testimonianze architettoniche ed artistiche, memorie e fonti orali, e quanto altro è stato utile per raccontare Zianigo e il cammino del suo popolo. Questo libro ha voluto così riproporre il passato dell’antico borgo per ritrovarvi quei tesori che ad esso erano stati affidati, per trarvi quelle ricchezze che sono state sepolte dalle ceneri del tempo e per riattivare quel focolare della

nostra esistenza che è appunto la nostra storia.

Da Julianicus a Zianigo

sono contento di presentare questo piccolo ma prezioso “studio” sulla storia e la vita di Zianigo.

È come dare ossigeno alle radici di un albero secolare che ogni anno germoglia e fiorisce. È l’albero an�co che raccoglie nello scorrere dei secoli la linfa che dà vita al paese dove abi�amo. Pur non essendo nato a Zianigo, ma “emigrato” solo nel 2003, ho cercato di scoprirne l’anima più se-greta che giunge fino a noi. Sul mio cammino di ricerca ho trovato altri appassiona� ricercatori che hanno trovato par�colari bellissimi e nuovi di storia locale che renderanno questo libro sicuramente interessante. A loro un grazie doveroso. Il nostro comune obie/vo è stato proprio questo: far gustare ai le�ori (speriamo tan�) quanto è dolce assaporare la propria storia oggi in un mondo globalizzato ma anonimo e indifferente, abbiamo più che mai bisogno di riscoprire quanto è prezioso e bello stare in un paese dove ogni giorno puoi incontrare vol� che � salutano e � sorridono. Ma è altre�anto importan-te, caro le�ore, sapere che non vieni dal nulla, ma da una terra e da una storia che sono il fondamento del nostro vivere. Senza memoria non si riesce a progredire, senza radici si è smarri� e perdu�. Il nostro passato può illuminare il nostro presente e dare speranza al nostro futuro.

Ringraziamo quan�, prima di noi, si sono già cimenta� su questa strada e ai lavori dei quali abbiamo a/nto. Speriamo che dopo di noi altri vogliano con�nuare ad approfondire la nostra storia di Zianigo. Grazie anche a coloro che diffonderanno questo piccolo ma prezioso libro.

Don Ruggero Gallo —————————————————————————————————————–————- Sono già in corso le prenotazioni del libro “Da Julianicus a Zianigo”, rivolgersi agli autori o in parrocchia: Bertolini Giovanni (tel. 3295908319) Bocco/ Giancarlo (tel. 041/4355196)