21297-10RG-UD21PG0352
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R.G. 21927/10 - 31/03/2011 c/ Berriola Luca e Altri 3
Presidente: Dott. Mezzofiore Giudice a latere: Dott.ssa Cuppone Giudice a latere: Dott.ssa Santolini
Pubblici Ministeri: Dott.ssa Passaniti Dott. Bombardieri
Cancelliere: Dott.ssa Piccioni Ausiliario tecnico: Emma Recchia
Udienza del 31/03/2011 Aula Occorsio
Procedimento penale n. 21927/10 R.G.
Il Presidente procede alla costituzione delle Parti così come
da verbale d’udienza.
Si dà atto che il procedimento riprende con il controesame del
teste Crudele Giuseppe, assistito dall’avvocato Finamore, di
fiducia.
AVV. GIAQUINTO: Ingegnere Buongiorno.
DICH – CRUDELE: Buongiorno.
AVV. GIAQUINTO: Lei molte cose già le ha dette, mi dovrà
scusare se le farò ripetere qualcosina, ma per seguire anche
un filo logico.
ESAME DEL TESTE
(imputato di reato connesso)
CRUDELE GIUSEPPE
TRIBUNALE ORDINARIO DI ROMA SEZ. I^ COLLEGIALE - 2° COLLEGIO
R.G. 21927/10 - 31/03/2011 c/ Berriola Luca e Altri 4
Mi perdoni, lei quante volte è stato sentito nel corso delle
indagini preliminari?
DICH – CRUDELE: Sono stato sentito la prima volta come persona
informata sui fatti nel dicembre del 2006, poi ho subito una
perquisizione a maggio del 2007, poi sono stato arrestato il
23 febbraio del 2010 e ho fatto due interrogatori... ho fatto
un primo interrogatorio di garanzia, ovviamente nei primi 5
giorni della detenzione, poi sono stato sentito altre due
volte dal dottor Di Leo e ho rilasciato due altri
interrogatori, uno il 5 di ottobre l’altro il 19 di ottobre.
AVV. GIAQUINTO: Quali di questi interrogatori sono stati fatti
su sua espressa richiesta?
DICH – CRUDELE: Il 5 e il 19.
AVV. GIAQUINTO: Ottobre?
DICH – CRUDELE: Cioè, scusi il 5 perché il 19 come ho già
detto è stata una cosa... cioè sapevo che sarei stato
risentito ma... mi è stato praticamente detto il giorno
stesso.
AVV. GIAQUINTO: Quindi l’interrogatorio da lei richiesto è
quello del 5 ottobre 2010?
DICH – CRUDELE: Sì.
AVV. GIAQUINTO: Dico cosa esatta quando ricordo che lei in
questo interrogatorio del 5 ottobre 2010 ebbe a riferire ai
Pubblici Ministeri che allorché presentò per la prima volta
Focarelli a TIS nella persona dell’ingegner Catanzariti, ebbe
a presentare questa persona come una persona affidabile?
DICH – CRUDELE: Il termine “affidabile” è da riferirsi ai
volumi di traffico prospettati.
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Perché questo era il dubbio che poi tra l’altro poi mi hanno
espresso anche in una seconda telefonata, dopo il loro
incontro.
AVV. GIAQUINTO: Però io volevo un attimo fermarmi...
DICH – CRUDELE: Sì, era in relazione a questo che volevo
precisare.
L’affidabilità era in relazione alla serietà sui volumi
prospettati dal Focarelli.
AVV. GIAQUINTO: Lei dice anche in quella occasione che il
Focarelli era un cliente che lavorava con Fastweb già da
parecchi anni?
DICH – CRUDELE: Sì.
AVV. GIAQUINTO: Quindi conferma che lei ebbe a dire a
Catanzariti che Focarelli, già lo ha detto prima ma se me lo
può confermare, che in effetti la società CMC con la quale
Focarelli lavorava per Fastweb aveva fatturato per Fastweb
centinaia di milioni di euro?
DICH – CRUDELE: Sì.
Sì, forse centinaia... ecco, sì, è stato il termine che ho
utilizzato, comunque volumi importanti.
AVV. GIAQUINTO: Allora proprio su questo specifico punto le
ricordo che lei ebbe a dire in maniera diretta...
DICH – CRUDELE: Sì, sì, centinaia, ho detto quella parola.
AVV. GIAQUINTO: Proprio parlò di centinaia di milioni di
euro.
DICH – CRUDELE: Certo, se ci mettiamo dentro anche le carte,
oltre CMC, oltre traffico premium fatto dal 2000 in avanti, ci
mettiamo dentro anche le carte sì.
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Le Phuncard, intendo.
AVV. GIAQUINTO: Benissimo.
Lei ebbe anche a dire, in modo espresso, che Focarelli era
persona seria e che era un imprenditore che lavorava nel
campo della telefonia?
DICH – CRUDELE: Sì, certo.
Il “serio” però era sempre riferito al discorso dei volumi,
attenzione.
AVV. GIAQUINTO: Va beh, questo...
DICH – CRUDELE: Perché capita sovente che si affaccino
personaggi che millantano di generare... di essere in grado di
portare volumi di traffico importanti, e poi alla fine quando
si attivano i collegamenti, si inizia... si vede che non c’è
niente di tutto ciò.
AVV. GIAQUINTO: Si sgonfia tutto.
Invece era una persona seria sotto questo profilo.
DICH – CRUDELE: Esatto.
Sotto il profilo dei volumi prospettati, era una persona che
si poteva considerare affidabile.
AVV. GIAQUINTO: Nel momento in cui lei presenta Focarelli a
TIS nella persona dell’ingegner Catanzariti, abbiamo visto la
prima volta, lei ha un contatto telefonico con Catanzariti?
DICH – CRUDELE: Sì.
AVV. GIAQUINTO: Trasferisce anche all’ingegner Catanzariti le
sue conoscenze circa la fittizietà del traffico che si andava
prospettando?
DICH – CRUDELE: No.
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AVV. GIAQUINTO: Vorrei passare a un altro momento del rapporto
con TIS, del suo rapporto con TIS.
Lei a un certo punto ha fatto intendere che i dirigenti TIS,
nella persona di Catanzariti e Comito, avessero avuto dei
dubbi sulla fittizietà di questo traffico telefonico.
Se lo ricorda quando l’ha detto?
DICH – CRUDELE: No, non erano dubbi.
Loro mi hanno espresso una certezza.
AVV. GIAQUINTO: Lei ha detto che loro le hanno espresso questa
certezza.
DICH – CRUDELE: Sì.
AVV. GIAQUINTO: E ha anche collegato questa loro
manifestazione di certezza in un momento ben determinato, se
lo ricorda quello che lei ha detto?
DICH – CRUDELE:... sicuramente dopo diversi mesi che il
traffico era partito, perché ovviamente questa cosa la
potevano desumere andando a analizzare l’andamento temporale
sia giornaliero del traffico, sia mensile.
E le aggiungo anche che loro mi dissero in una telefonata
“guarda noi in questa cosa... per noi è così, perché noi gli
chiediamo 10, ci danno 10. Noi gli chiediamo per il mese
successivo 12, ci danno 12. Noi gli chiediamo... 15, ci danno
15, noi gli chiediamo 20 e...” e siamo andati avanti così
per... quindi questa cosa nella pratica... nell’esperienza di
un operatore è una cosa che non sta in piedi.
AVV. GIAQUINTO: Benissimo, lei queste cose già le ha dette.
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Vorrei però sapere da lei, le hanno anche detto come lei ha
riferito, di aver fatto delle verifiche fiscali sulla società
I–Globe... diciamo su una società?
DICH – CRUDELE: Sì, loro mi riferivano questo, sì.
AVV. GIAQUINTO: Le dissero anche su quale società avrebbero
fatto questa verifica fiscale?
DICH – CRUDELE: No, no, mi dissero che avevano fatto una
verifica sull’I–Globe, facendo...
AVV. GIAQUINTO: È sicuro di questo lei?
DICH – CRUDELE: Sì.
AVV. GIAQUINTO: Ma lei quando...
DICH – CRUDELE: Mi parlarono di F24 che francamente manco
sapevo cos’erano.
AVV. GIAQUINTO: Sì, ma io volevo sapere lei quando ha saputo
che la società I–Globe lavorava con TIS.
Quando e da chi lo ha saputo eventualmente.
DICH – CRUDELE: Non ricordo se me lo dissero in quella
telefonata, o se lo sapevo già da prima.
AVV. GIAQUINTO: Può fare uno sforzo su questo argomento, per
favore.
Perché a me interessa sapere se lei conosceva il nome della
società I–Globe prima di leggere gli atti di questo processo.
DICH – CRUDELE: I–Globe era anche il nostro content provider,
quindi lo conoscevo.
AVV. GIAQUINTO: Ma non per questo doveva essere anche il
content provider di TIS.
DICH – CRUDELE: Non necessariamente, certo.
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AVV. GIAQUINTO: Quindi io voglio sapere lei quando ha avuto la
notizia che TIS si interfacciava con I–Globe.
DICH – CRUDELE: Glielo ho già detto, non sono in grado di
dirlo... non sono in grado di dire se lo sapevo già prima di
questa telefonata, o l’ho appreso in quella telefonata.
AVV. GIAQUINTO: Quindi lei è sicuro di questo, di non averlo
appreso dopo?
DICH – CRUDELE: Dopo, no.
AVV. GIAQUINTO: Le voglio ricordare che lei il nome di questa
società I–Globe, come società che si interfacciava con TIS,
ovviamente lei già conosceva il nome di I–Globe, ma a me
interessa sapere quando lei ha saputo che I–Globe si
interfacciava con TIS.
Lei lo ha appreso nel corso dello suo interrogatorio del 5
ottobre.
DICH – CRUDELE: No.
AVV. GIAQUINTO: Le dico di sì, perché glielo riferisce il
capitano Meoli.
Non se lo ricorda questo particolare passaggio?
DICH – CRUDELE: No, no, no.
AVV. GIAQUINTO: Lo esclude?
DICH – CRUDELE: Non è così.
AVV. GIAQUINTO: Allora a pagina 22 del verbale del 5 ottobre
del 2010, quando si parla appunto del tema della verifica
fiscale che TIS avrebbe fatto su una società, il dottor
Capaldo fa questa domanda “di quale società stavano parlando
quindi? CRUDELE: Della società verso cui loro mandavano il
traffico che io sinceramente non conosco. È l’equivalente
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della I–Globe, noi avevamo I–Globe. INTERVENTO CAPITANO MEOLI:
Sempre I–Globe era”.
DICH – CRUDELE: Ho detto un’imprecisione in quella occasione.
PM – DOTT. BOMBARDIERI: Presidente chiedo scusa, anche qua si
parla delle contestazioni parziali Presidente, perché..
AVV. GIAQUINTO: Perché parziale.
Mi deve dare atto, perché è parziale, scusi?
PM – DOTT. BOMBARDIERI: No, perché subito dopo risponde...
INTERVENTO: Ha ragione il Pubblico Ministero, continuiamo a
leggerla.
AVV. GIAQUINTO: Allora visto che il Pubblico Ministero vuole
che io dia lettura della parte successiva, do lettura della
parte successiva.
PM – DOTT. BOMBARDIERI: Certo.
AVV. GIAQUINTO: “INTERVENTO CAPITANO MEOLI: Sempre I–Globe
era. CRUDELE GIUSEPPE: Ah, era I–Globe anche per loro? Ok”,
quindi dando atto ovviamente in questo momento che prende
cognizione in quel momento che si trattava di I–Globe anche
per TIS.
PM – DOTT. BOMBARDIERI: La contestazione non va con il
commento, va fatta la contestazione.
Mentre sta leggendo commenta la contestazione, Presidente, ma
non è che può commentare la risposta...
AVV. GIAQUINTO: Scusi Presidente, stiamo in controesame.
T: D’accordo...
AVV. GIAQUINTO: Siamo in controesame, Presidente.
PM – DOTT. BOMBARDIERI: Sì, ma deve leggere la contestazione,
non è che commenta parola per parola... dopo lo commenta.
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Ma intanto leggiamogli...
T: Va beh, comunque...
AVV. GIAQUINTO: Io ho letto il testo integrale, non ho omesso,
né inventato parole.
Io leggo quello che interessa me, poi lei leggerà quello che
interessa lei.
PM – DOTT. BOMBARDIERI: La contestazione va fatta completa,
non è che va fatta per parti.
AVV. GIAQUINTO: Va fatta per quello che interessa la mia
posizione la contestazione, non va fatta per quello che
riguarda la sua posizione.
PM – DOTT. BOMBARDIERI: Le contestazioni non si fanno così, si
fanno...
T: Abbiamo chiarito.
Ha capito qual è il senso...
PM – DOTT. BOMBARDIERI: Presidente chiedo scusa, però io
chiedo... voglio mettere a verbale e valuterà lei se farlo,
che venga data lettura completa della risposta che ha dato in
quell’interrogatorio il teste.
T: Ma così è completa, no?
PM – DOTT. BOMBARDIERI: No, non è completa, perché manca
l’ultima parte.
T: Allora completiamo.
(Incomprensibile per interventi fuori microfono).
AVV. GIAQUINTO: Presidente ma io non ho difficoltà, sono altre
quattro righe, le leggiamo.
T: Però scusate un attimo.
(Incomprensibile per intervento fuori microfono).
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AVV. GIAQUINTO: Ma diamolo per assodato, è un principio che
ovviamente io non condivido, ma diamolo per assodato.
Crudele Giuseppe dopo che il capitano Meoli gli fa il nome di
I–Globe dice “ah, ed è I–Globe anche per loro? Ok, perfetto,
allora torna la cosa perché loro mi dicono ah, quindi era la
stessa loro mi dicono. Abbiamo fatto una verifica sulla I–
Globe” in quel momento lo dice Crudele “che a questo era la
stessa che avevamo noi e che l’I–Globe dal punto di vista
della non so gli F9, gli F16 poi...” siamo in tema di guerra
libica, F16 non vanno confusi ovviamente con gli aerei che
stanno bombardando la Libia.
Crudele Giuseppe aggiunge “gli F24 dice, ci siamo fatti avere
gli F24” e così prosegue.
Se vuole diamo lettura di tutto quanto il verbale di
interrogatorio.
PM – DOTT. BOMBARDIERI: No, basta questo.
AVV. GIAQUINTO: A me il punto che interessa è fare emergere
ovviamente che l’ingegnere Crudele non sapeva che si trattasse
ovviamente di I–Globe anche per TIS, ma che ha appeso che il
nome della società I–Globe... lo ha appreso nel momento in cui
ha fatto l’interrogatorio il 5 ottobre del 2010.
Quindi lei fino a quel momento pare che non sapesse che anche
la società (incomprensibile per sovrapposizione di voci).
DICH – CRUDELE: Ho sbagliato a dire in... io lo sapevo chi
era.
T: Ha capito qual è l’oggetto della contestazione?
DICH – CRUDELE: Sì, ho capito la domanda.
T: Dalla lettura di quel passo sembrerebbe che...
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DICH – CRUDELE: Sì, sì, perché io non lo sapevo.
T: Solo in quel contesto abbia appreso dall’ufficiale di
Polizia Giudiziaria, della Guardia di Finanza...
AVV. GIAQUINTO: Dal capitano Meoli.
DICH – CRUDELE: Ho sbagliato nel senso che io sapevo che I–
Globe era il fornitore di entrambe le società.
T: Quindi lei oggi chiarisce che in realtà lei era già al
corrente.
DICH – CRUDELE: Sì, io sapevo che I–Globe era...
AVV. GIAQUINTO: Che tipo di verifiche avrebbero fatto i
dirigenti TIS sulla società I–Globe?
DICH – CRUDELE: Quello che ho detto.
AVV. GIAQUINTO: Ovvero, se ce lo può ripetere.
DICH – CRUDELE: Che avevo verificato che la posizione IVA
della società era a posto.
Cioè che versavano i contributi.
AVV. GIAQUINTO: Quindi avrebbero anche acquisito
documentazione fiscale a questo proposito?
DICH – CRUDELE: Loro mi parlarono di F24.
AVV. GIAQUINTO: Gliela hanno mai mostrata questa
documentazione fiscale?
DICH – CRUDELE: No.
No, no, fu solo una telefonata e basta.
AVV. GIAQUINTO: Quando colloca questa verifica fiscale sulla
società?
In che periodo lo colloca questo fatto?
DICH – CRUDELE: Beh, questa telefonata avvenne parecchi mesi
dopo l’avviso del traffico, non glielo so dire...
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AVV. GIAQUINTO: Quando ha iniziato il traffico TIS?
DICH – CRUDELE: Ad aprile, se non sbaglio, no?
AVV. GIAQUINTO: Di che anno?
DICH – CRUDELE: 2005.
AVV. GIAQUINTO: E quindi lei in linea di massima quando lo
andrebbe a ricollegare questo evento della verifica fiscale?
DICH – CRUDELE: Guardi non so essere preciso su questa
domanda, perché quello che le posso dire è che sicuramente è
una verifica che hanno fatto a posteriori, dopo diversi mesi
che il traffico era partito.
Se mi chiede se erano quattro, cinque, sei, sette, questo
francamente non glielo so dire.
AVV. GIAQUINTO: Estate o autunno, neanche se lo ricorda?
DICH – CRUDELE: Potrebbe essere l’autunno, potrebbe essere i
primi mesi del 2006.
AVV. GIAQUINTO: Quindi lei in linea di massima lo andrebbe a
ricollegare fra fine 2005 e inizio 2006?
DICH – CRUDELE: Guardi, ripeto, sicuramente dopo che il
traffico è partito.
Se lei mi vuole tirar fuori un mese, non glielo so dire.
AVV. GIAQUINTO: No, infatti io non è che (incomprensibile per
sovrapposizione di voci).
DICH – CRUDELE: Io mi ricordo della telefonata, ma non mi
ricordo quanto tempo...
AVV. GIAQUINTO: Non le chiedo né il giorno, né il mese.
Il periodo le sto chiedendo.
DICH – CRUDELE: Diciamo fine 2005... potrebbe essere nella
seconda metà del 2005, come nella prima metà del 2006.
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AVV. GIAQUINTO: Lei in quel momento era ancora in Fastweb con
i compiti che le erano propri?
DICH – CRUDELE: Io fino a giugno del 2006 mi sono occupato del
traffico premium.
AVV. GIAQUINTO: Quindi fino a giugno 2006 è rimasto in Fastweb
con quell’incarico.
DICH – CRUDELE: Sì.
AVV. GIAQUINTO: Questa verifica che i dirigenti TIS avrebbero
fatto sulla società I–Globe, tecnicamente come... ha un nome
tecnico.
Cioè voi del mestiere come la chiamate questa...
DICH – CRUDELE: No, non è il mio mestiere, io non faccio il
fiscalista, non sono un esperto fiscale.
AVV. GIAQUINTO: È corretto dire che venne fatta una due
diligence sulla società I–Globe?
DICH – CRUDELE: Due diligence è qualcosa di un po’ più
complesso e articolato.
Qua si parla soltanto di una verifica di una posizione IVA
che è una cosa molto più banale, e che non... chiamarla due
diligence mi sembra un po’ un’esagerazione.
AVV. GIAQUINTO: Lei sa se venne fatta dalla società TIS una
due diligence su una società...
DICH – CRUDELE: No, non lo so.
AVV. GIAQUINTO:... londinese?
DICH – CRUDELE: Ah, sulla... sulla società londinese sì,
perché al ritorno dalla due diligence fatta da Catanzariti, mi
chiamarono per dirmi che la due diligence era andata bene.
AVV. GIAQUINTO: Quando la colloca questa due diligence?
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DICH – CRUDELE: Prima della firma del loro contratto.
AVV. GIAQUINTO: Ovverosia?
DICH – CRUDELE: Se il contratto risulta firmato a dicembre del
2005, prima.
AVV. GIAQUINTO: Quindi prima di dicembre 2005 avrebbero fatto
questa due diligence... del 2004, avrebbero fatto questa due
diligence sulla società londinese.
Di quale società londinese si tratta?
DICH – CRUDELE: Di un loro cliente.
AVV. GIAQUINTO: Lei conosce il nome di questa società?
DICH – CRUDELE: Dagli atti ho visto che era Acumen, se non
sbaglio?
AVV. GIAQUINTO: Quindi lo ha appreso dagli atti?
DICH – CRUDELE: In realtà non ricordo se qualcuno... mi sa
forse loro in una telefonata, mi pare che mi hanno fatto il
nome.
AVV. GIAQUINTO: Ma lei è sicuro di questo, cioè è sicuro del
contesto temporale?
DICH – CRUDELE: Guardi, io sono sicuro della telefonata e del
fatto che la due diligence l’hanno fatta e che l’esito della
due diligence è stato positivo.
AVV. GIAQUINTO: Scusi qual era l’oggetto di quella due
diligence...
DICH – CRUDELE: Se poi l’hanno fatta...
AVV. GIAQUINTO: Qual era il motivo per cui TIS doveva fare
questa due diligence sulla società londinese?
DICH – CRUDELE: Verificare che la società esisteva, che aveva
degli uffici, aveva del personale.
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Aveva una struttura operativa, insomma.
AVV. GIAQUINTO: Ma se io invece le dico che nessuna due
diligence risulta essere stata fatta prima della firma del
contratto?
DICH – CRUDELE: Potrebbe essere.
AVV. GIAQUINTO: Lei però mi ha detto il contrario.
DICH – CRUDELE: No, io ho detto che la due diligence l’hanno
fatta perché me l’hanno riferito.
Se temporalmente l’hanno fatta prima o dopo la firma, io su
questo non posso essere preciso.
AVV. GIAQUINTO: No, lei prima mi ha detto di essere certo che
loro hanno fatto la due diligence prima della firma del
contratto.
DICH – CRUDELE: No, allora scusi...
AVV. GIAQUINTO: Se non ho capito male?
DICH – CRUDELE: Allora ripeto, io sono certo che la due
diligence l’hanno fatta, perché mi hanno chiamato e me ne
hanno parlato.
Ok?
Se poi l’hanno fatta prima o poco dopo, o un po’ dopo questo
non... su questo non ci metto la firma.
AVV. GIAQUINTO: Lei comunque ricollega questa due diligence
alla firma del contratto?
Perché questo è emerso...
DICH – CRUDELE: No, scusi.
La due diligence è un’attività che normalmente un operatore fa
qua ha a che fare con un nuovo soggetto, con un nuovo cliente,
con il quale non ha mai avuto rapporti e quindi approfondisce
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tutta una serie di temi, soprattutto quando si parla di volumi
così importanti.
AVV. GIAQUINTO: La mia domanda è molto semplice.
Che a lei risulti questa due diligence venne fatta in
occasione della firma del contratto, poco prima durante la
firma, o poco dopo...
DICH – CRUDELE: Guardi le ho già risposto.
Ripeto la risposta che le ho già dato la due diligence...
AVV. GIAQUINTO: Lei prima ha detto che era stata fatta prima.
DICH – CRUDELE:... la certezza che la due diligence ce l’ho
perché me l’hanno riferita telefonicamente.
Non le so dire se è stata fatta prima o dopo.
AVV. GIAQUINTO: Io poi le ho chiesto, qual era la ragione di
questa due diligence.
DICH – CRUDELE: Come le ho detto, verificare appunto
l’esistenza della società, del fatto che avesse degli uffici,
il fatto che avesse del personale, che avesse una struttura
operativa e che non fosse una scatola vuota, in buona
sostanza.
AVV. GIAQUINTO: Ma questa verifica era finalizzata alla firma
del contratto?
DICH – CRUDELE: (Incomprensibile).
AVV. GIAQUINTO: Lei prima mi ha detto di sì.
Lei prima ha detto di sì.
DICH – CRUDELE: Le ripeto la stessa risposta, non so collocare
con precisione la data della due diligence.
Però le dico con certezza che questa due diligence è stata
fatta, e credo che questa sia...
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AVV. GIAQUINTO: Lei si ricorda se questa due diligence venne
fatta prima che iniziasse il traffico telefonico?
DICH – CRUDELE: Non lo ricordo.
AVV. GIAQUINTO: Non lo ricorda.
Torniamo un attimo all’argomento che ho trattato prima,
all’argomento della verifica fiscale sulla società che poi lei
ha saputo chiamarsi I–Globe.
Ma lei avrà letto gli atti immagino del processo, ha mai
sentito parlare della società Planetarium?
DICH – CRUDELE: Dagli atti?
AVV. GIAQUINTO: Sì, dagli atti o...
DICH – CRUDELE: Fu menzionata nell’interrogatorio del dicembre
2006.
AVV. GIAQUINTO: Ha saputo qual era il rapporto tra TIS e
questa società Planetarium?
DICH – CRUDELE: No.
AVV. GIAQUINTO: Neanche dagli atti quindi lo ha appreso?
DICH – CRUDELE: Francamente mi sono concentrato sulla parte
che mi riguarda.
AVV. GIAQUINTO: Se io le dicessi che l’unica verifica fiscale
che risulta essere stata fatta dalla società TIS, è quella che
la stessa società TIS ha fatto sulla società Planetarium e non
su I–Globe.
DICH – CRUDELE: Beh?
AVV. GIAQUINTO: Non è che lei confonde, avendo preso atto e
avendo letto gli atti processuali...
DICH – CRUDELE: No, no.
R.G. 21927/10 - 31/03/2011 c/ Berriola Luca e Altri 20
AVV. GIAQUINTO:... di una verifica fiscale comunque fatta
dalla società TIS, visto che non risulta nessuna verifica
fiscale sulla società I–Globe, ma viceversa risulta una
verifica fiscale fatta sulla società Planetarium.
DICH – CRUDELE: A me fu riferito questo.
Se poi l’hanno fatta anche sulla Planetarium, non glielo so
dire.
AVV. GIAQUINTO: Quando sarebbe stata fatta questa due
diligence, il periodo mi deve dire, anche se lei dice di non
ricordare esattamente quando.
DICH – CRUDELE: Guardi, ripeto... io le ho detto... lei me la
può fare anche 10 volte la stessa domanda, ma la risposta non
cambia.
La risposta non cambia.
AVV. GIAQUINTO: A lei non risulta che questa due diligence su
questa società inglese sia stata fatta non per verificare la
possibilità di stipulare il contratto, ma per altre finalità?
DICH – CRUDELE: No.
AVV. GIAQUINTO: Non le risulta?
DICH – CRUDELE: No.
AVV. GIAQUINTO: Le risulta che la società TIS decise di fare
questa due diligence sulla società Acumen, londinese, perché
sollecitati da una banca austriaca?
DICH – CRUDELE: No.
AVV. GIAQUINTO: Ai fini della normativa antiriciclaggio?
DICH – CRUDELE: No, non mi risulta.
AVV. GIAQUINTO: Non le risulta?
DICH – CRUDELE: No.
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AVV. GIAQUINTO: Veniamo un attimo al rapporto fra la società
I–Globe e TIS.
I–Globe rispetto a TIS chi era?
DICH – CRUDELE: Era un fornitore.
AVV. GIAQUINTO: Era il fornitore di cosa?
DICH – CRUDELE: Di... servizi a valore aggiunto.
AVV. GIAQUINTO: Ma I–Globe più avere più centri di transito,
oltre a TIS.
Poteva avere anche altri centri di transito?
DICH – CRUDELE: In teoria sì.
AVV. GIAQUINTO: In pratica li aveva che lei sappia?
DICH – CRUDELE: Che io sappia, no.
AVV. GIAQUINTO: Non aveva anche Fastweb?
DICH – CRUDELE: Ah, mi dice come traffico che arrivava, sì,
sì, certo.
Io pensavo come sedi sul quale...
AVV. GIAQUINTO: No, no, no, no.
DICH – CRUDELE: Ho inteso male la domanda.
AVV. GIAQUINTO: Forse gliela ho posta male io, perché io non
sono un tecnico quindi...
DICH – CRUDELE: Sì, sì, riceveva traffico da Fastweb e da
Telecom.
AVV. GIAQUINTO: Sa se c’erano anche altri...
DICH – CRUDELE: Non mi risulta.
AVV. GIAQUINTO: Ma il cliente, in questo capo I–Globe, può
disporre...
DICH – CRUDELE: No, non è un cliente, è un fornitore.
R.G. 21927/10 - 31/03/2011 c/ Berriola Luca e Altri 22
AVV. GIAQUINTO: Il fornitore, mi perdoni, può disporre quindi
di più centri di transito abbiamo capito, nel caso...
DICH – CRUDELE: Può ricevere traffico da vari operatori
intende dire?
AVV. GIAQUINTO: Sì.
DICH – CRUDELE: Sì.
AVV. GIAQUINTO: Ma può decidere anche chi privilegiare?
DICH – CRUDELE: Certo.
AVV. GIAQUINTO: Veniamo un attimo a quella telefonata che ci
sarebbe stata con Comito e Catanzariti, nell’ambito della
quale loro avrebbero espresso le loro certezze sulla
fittizietà del traffico telefonico.
È vero che quando, sempre che ovviamente questo sia vero poi
lo andremo a verificare, è vero che comunque lui li ebbe a
tranquillizzare su questo tema?
DICH – CRUDELE: No, la parola “tranquillizzare” che ha
utilizzato, è un verbo impropriamente utilizzato.
Nel senso che io ho preso atto in quella telefonata di quello
che loro mi stavano trasferendo.
Loro mi fecero una domanda, mi chiesero se noi in Fastweb
avevamo fatto lo stesso tipo di verifiche, se avevamo la
stessa cognizione che avevano loro, e io gli dissi di no, che
in Fastweb non era stato fatto assolutamente nulla.
AVV. GIAQUINTO: Quindi disse loro che Fastweb... che per
Fastweb era tutto quanto normale?
DICH – CRUDELE: No, no.
No, io prendevo atto di quello che loro mi dicevano sul
discorso che il traffico era fittizio, così come sul fatto che
R.G. 21927/10 - 31/03/2011 c/ Berriola Luca e Altri 23
avendo fatto quella verifica sulla posizione di I–Globe, per
loro il traffico poteva continuare.
AVV. GIAQUINTO: Io volevo capire una cosa, perché poi da
profano mi interesserebbe capire una cosa, che elementi
potevano avere Comito e Catanzariti per manifestarle con
certezza che si trattava di traffico inesistente?
DICH – CRUDELE: Di traffico fittizio, sì.
AVV. GIAQUINTO: Che elementi potevano avere?
DICH – CRUDELE: Beh, come le ho detto... il fatto che
l’operatore chieda al content provider di incrementare il
traffico on demande, per volumi così importanti e questo si
verificava praticamente senza nessunissimo problema, e senza
nessun ritardo, è un fatto che non esiste della pratica.
AVV. GIAQUINTO: Io però le ricordo...
DICH – CRUDELE: Se vuole le spiego anche tutte le ragioni per
cui questo non può accadere.
AVV. GIAQUINTO: Mi ricordo di una cosa che lei mi ha detto
all’inizio di questo interrogatorio, cioè che lei ha
presentato Focarelli come la persona che era in grado di
muovere centinaia di milioni di euro.
DICH – CRUDELE: Sì, però parliamo di anni e di aggregazione
negli anni.
Io ho detto negli anni, dal 2000 a...
AVV. GIAQUINTO: Lei...
DICH – CRUDELE:... ha fatto centinaia di milioni di euro.
E questo è innegabile, ma non che li fa in un mese.
Mi scusi allora, giusto per dare un’idea anche alla Corte.
R.G. 21927/10 - 31/03/2011 c/ Berriola Luca e Altri 24
Qua stiamo parlando di I–Globe che è una società che se non
sbaglio...
AVV. GIAQUINTO: Presidente mi perdoni io...
DICH – CRUDELE: No, lei mi...
AVV. GIAQUINTO: Io sono libero di decidere le domande...
T: Sì, certo, perché per il momento... poi chiederemo noi...
AVV. GIAQUINTO: Di limitare la portata della risposta alla
domanda che io pongo, poi se il Pubblico Ministero riterrà di
fare altre domande...
T: Poi chiederemo noi dei chiarimenti.
AVV. GIAQUINTO: (Incomprensibile per sovrapposizione di voci).
T: Il Pubblico Ministero in sede di conclusione di esame
Per il momento deve attenersi alle domande...
DICH – CRUDELE: No, siccome mi chiedeva sul volume...
AVV. GIAQUINTO: Vede lei già lo ha detto ieri, Comito e
Catanzariti, quale strumento avrebbero dovuto mettere in atto
per verificare se effettivamente la telefonata era vera o
fittizia.
DICH – CRUDELE: Allora...
AVV. GIAQUINTO: Lei però mi deve rispondere dal punto di vista
tecnico non fare valutazioni, dal punto di vista tecnico.
DICH – CRUDELE: Sì, sì, certo.
Banalmente farsi dire su quali siti web le numerazioni erano
pubblicizzate, banalmente farsi dire a monte il cliente Acumen
con quali operatori era interconnesso.
AVV. GIAQUINTO: Lei ieri ha detto un’altra cosa però.
Avrebbero dovuto ascoltare...
DICH – CRUDELE: No, no, no, no, no.
R.G. 21927/10 - 31/03/2011 c/ Berriola Luca e Altri 25
Questo non l’ho detto io.
AVV. GIAQUINTO: Non l’ha detto lei ieri?
DICH – CRUDELE: No, no.
AVV. GIAQUINTO: Non lo ha detto mai questo lei...
DICH – CRUDELE: Guardi, allora...
AVV. GIAQUINTO: No, lei mi deve dare una risposta.
DICH – CRUDELE: A me è stato chiesto...
AVV. GIAQUINTO: (Incomprensibile per sovrapposizione di voci).
DICH – CRUDELE: A me ieri... avvocato a me ieri è stato
chiesto...
AVV. GIAQUINTO: Scusi Presidente, io non consento che il
dichiarante si metta a colloquiare con me.
DICH – CRUDELE: Lei sta mettendo in dubbio...
AVV. GIAQUINTO: Io faccio una domanda, e lui mi deve dare
una...
T: Certo, però diciamo dobbiamo dargli anche...
AVV. GIAQUINTO: Io gli ho fatto una domanda: lei non lo ha mai
detto, lei nel corso dei suoi interrogatori che bisognava
mettersi all’ascolto per verificare se il traffico era o meno
fittizio.
Non lo ha mai detto lei questo?
DICH – CRUDELE: Guardi, a me è stata fatta una domanda: era
possibile per l’operatore mettersi in ascolto sulle linee?
Ho detto di no, senza un ordine del magistrato, l’operatore
non può ascoltare quello che accade... quello che ha sulle
linee.
Però lei mi ha fatto un’altra domanda: cosa potevano fare per
capire se il traffico era fittizio.
R.G. 21927/10 - 31/03/2011 c/ Berriola Luca e Altri 26
E io le ho risposto dicendo che potevano chiedere su quali
siti quelle numerazioni erano pubblicizzate, e quali erano gli
operatori a monte di Acumen.
AVV. GIAQUINTO: Lei sa se questo loro lo hanno fatto o non lo
hanno fatto, mi perdoni.
DICH – CRUDELE: Questo non lo so.
AVV. GIAQUINTO: E allora come fa a dirlo?
DICH – CRUDELE: No, lei mi ha fatto una domanda.
Cosa avrebbe potuto fare, e io le ho dato una risposta.
AVV. GIAQUINTO: Lei però dà per scontato che loro non lo
abbiano fatto.
Lei come fa a dirlo che loro non lo hanno fatto?
DICH – CRUDELE: No, io non ho dato per scontato nulla.
Lei ha fatto una domanda e a domanda io ho risposto.
AVV. GIAQUINTO: I contatori delle centrali giravano?
DICH – CRUDELE: Che significa scusi?
Certo che giravano, perché sennò non potevano essere emesse le
fatture.
AVV. GIAQUINTO: Quindi se giravano vi era un... io parlo da
profano, mi deve scusare, c’era del traffico che passava
quindi se i contatori giravano?
DICH – CRUDELE: C’era del traffico che passava, certo.
AVV. GIAQUINTO: Se il contatore girava e il traffico passava,
l’unico modo per accertare se questo traffico fosse fasullo o
meno era l’ascolto o no?
DICH – CRUDELE: No, le ho già risposto.
AVV. GIAQUINTO: Perché lei a pagina 35 del verbale del 5
ottobre del 2010, il verbale che viene sollecitato su sua
R.G. 21927/10 - 31/03/2011 c/ Berriola Luca e Altri 27
richiesta, perché è lei che chiede di essere interrogato in
quel contesto.
T: Scusi pagina...
AVV. GIAQUINTO: Pagina 34 e 35.
A domanda del dottor Capaldo “però voi siete una società
telefonica, quindi se il traffico è esistente o non è
esistente, avevate modo di accertarlo, voi e Telecom Italia
Sparkle, no? CRUDELE: In realtà no, nel senso che l’unico modo
per accertare se il traffico è vero o falso è quello di
mettersi in ascolto sulle linee. DOTTOR CAPALDO: Beh, in
ascolto, basta mettersi a ascoltare per 10 minuti? CRUDELE: E
non si può. DOTTOR CAPALDO: È? CRUDELE: Dottore non si può, è
un reato, senza l’ordine della Procura nessun tecnico in
Fastweb avrebbe mai fatto una cosa del genere perché avrebbe
fatto un reato”.
DICH – CRUDELE: Allora avvocato posso?
AVV. GIAQUINTO: “DOTTOR CAPALDO: No, ma è... non è soltanto un
ascolto, non c’è un problema soltanto di ascoltare in modo
intellegibile le parole, ma anche un problema di frequenze”
dice il dottor Capaldo.
Risposta dell’ingegner Crudele “no, no, allora... che su
quelle linee passassero delle telefonate, non c’è dubbio,
perché altrimenti i contatori delle centrali non girano. Il
punto qual è che una telefonata può essere fatta da una
persona che alza la cornetta e parla, oppure ci può essere un
generatore di traffico”.
Conferma questo lei?
DICH – CRUDELE: Lo confermo.
R.G. 21927/10 - 31/03/2011 c/ Berriola Luca e Altri 28
AVV. GIAQUINTO: Altra domanda ma lei è proprio sicuro che...
perché mi ricollego a un discorso che è stato fatto sul fatto
che la linea... cioè che la telefonata non arrivava a Tuvalu,
se lo ricorda questo argomento, no?
DICH – CRUDELE: Sì.
AVV. GIAQUINTO: Ma lei è proprio sicuro che il traffico per
essere vero sarebbe dovuto arrivare per forza a Tuvalu?
DICH – CRUDELE: No, no, non ho detto questo.
AVV. GIAQUINTO: Non ha detto questo?
DICH – CRUDELE: No.
Io ho detto che l’utilizzo...
AVV. GIAQUINTO: No, mi deve dare una risposta secca, sì o no
(incomprensibile per sovrapposizione di voci).
DICH – CRUDELE: Io ho detto che le numerazioni erano
utilizzate in modo improprio, e a me risultava che il traffico
anziché essere terminato a Tuvalu, era terminato in Italia.
Questo è quello che ho detto.
AVV. GIAQUINTO: Ma le risulta che nel mercato dei premium
number l’utilizzo di numerazioni geografiche internazionali
fosse una prassi consolidata?
DICH – CRUDELE: (Incomprensibile) traffico premium, sì.
AVV. GIAQUINTO: Era una prassi consolidata quella?
DICH – CRUDELE: Sì.
AVV. GIAQUINTO: Benissimo.
DICH – CRUDELE: Era una parte comunque... se prendiamo
l’intero fatturato, traffico premium in Italia, ci mettiamo
(incomprensibile) quello che si fa con le numerazioni
italiane, e quello che si fa con le numerazioni
R.G. 21927/10 - 31/03/2011 c/ Berriola Luca e Altri 29
internazionali, il rapporto è estremamente sbilanciato con
verso il traffico nazionale.
Cioè quello che arriva dalle numerazioni internazionali è un
traffico assolutamente... risibile.
AVV. GIAQUINTO: Per il mercato italiano?
DICH – CRUDELE: Sul complessivo di quel tipo di business in
Italia.
AVV. GIAQUINTO: Lei ha fatto prima cenno al fatto che fosse un
uso improprio, giusto?
DICH – CRUDELE: Certo, l’instradamento del traffico non è...
AVV. GIAQUINTO: Ma questo uso improprio... allora sono ancora
più diretto, era una prassi o no?
DICH – CRUDELE: Certo, utilizzando le numerazioni
internazionali sì, ma non per... quei volumi che sono passati
su quelle numerazioni, sono volumi che non si sono mai visti
nella storia.
AVV. GIAQUINTO: Era una prassi in uso...
DICH – CRUDELE: Sì, la risposta è sì.
AVV. GIAQUINTO:... ai premium number?
DICH – CRUDELE: Era una prassi in uso, ma non aveva mai
sviluppato fino a quel momento, quei volumi.
AVV. GIAQUINTO: Ma lei parla per Fastweb ovviamente?
DICH – CRUDELE: No, no, io parlo del mercato italiano.
AVV. GIAQUINTO: Lei conosce anche il mercato italiano... cioè
lei conosce anche il mercato che aveva fatto per esempio TIS?
DICH – CRUDELE: Io conoscevo il mercato italiano di quegli
anni del traffico premium.
INTERVENTO: Estero il mercato, non italiano.
R.G. 21927/10 - 31/03/2011 c/ Berriola Luca e Altri 30
DICH – CRUDELE: Stiamo parlando del traffico premium in
Italia, fatto 100 il fatturato complessivo derivante da questo
tipo...
AVV. GIAQUINTO: Ma lei mi sta dando una risposta sul mercato
italiano, qui giustamente mi fanno rilevare che qui si tratta
di mercato estero.
DICH – CRUDELE: Mi scusi si tratta di mercato estero, ma il
traffico arriva in Italia.
Quindi il fatturato è in Italia che si fa.
AVV. GIAQUINTO: Le risulta che paesi come Tuvalu o altri...
gliene faccio cenno, Tonga, Guinea–Bissau avessero gran parte
dei loro introiti dall’affitto a operatori tipo I–Globe e di
questi archi di numerazione internazionale?
DICH – CRUDELE: Mi risulta che queste piccole isole questi
piccoli stati, affittassero numerazioni, cioè dessero in uso
numerazioni di loro proprietà per fare questo tipo di
business.
AVV. GIAQUINTO: Quindi non era una situazione insolita quella
che si verificava...
DICH – CRUDELE: Come le ho già detto, non era insolita la
situazione, ma era assolutamente insolito il volume di
traffico generato su quelle numerazioni.
AVV. GIAQUINTO: Ma lei conosce il fatturato di Telecom e di
TIS?
DICH – CRUDELE: Grosso modo, sì.
AVV. GIAQUINTO: Qual è l’ordine... ci può dare un’indicazione
dell’ordine di grandezza del fatturato.
DICH – CRUDELE: Certo.
R.G. 21927/10 - 31/03/2011 c/ Berriola Luca e Altri 31
T: Con riferimento a quale epoca, a quelli fatti
chiaramente...
AVV. GIAQUINTO: Certo, è ovvio.
DICH – CRUDELE: Immagino che il fatturato globale di Telecom
dovesse essere intorno ai 30 miliardi di euro.
Il fatturato di Sparkle qualche miliardo di euro.
INTERVENTO: 30 miliardi?
DICH – CRUDELE: La cosa che io le faccio notare a questo
punto, visto che lei me l’ha tirata fuori questa...
AVV. GIAQUINTO: Presidente... non intendo... non intendo
entrare nel colloquio con il testimone, anzi con il
dichiarante.
T: Le risposte devono essere a tono.
Ripeto poi se ha modo appunto per chi abbia interesse a...
chiede chiarimenti.
AVV. GIAQUINTO: Lei è al corrente se TIS ha sviluppato una
fase preparatoria alla firma del contratto?
Cioè lei sa come TIS è arrivata a firmare il contratto con I–
Globe?
DICH – CRUDELE: Nel dettaglio no, perché non me ne sono
occupato.
Come ho detto io ho fatto una telefonata e poi loro sono stati
assolutamente autonomi e indipendenti nel portare avanti la
trattativa e ne mai io mi sono permesso di aggiungere una
virgola.
AVV. GIAQUINTO: Quindi non conosce niente su questo tema?
R.G. 21927/10 - 31/03/2011 c/ Berriola Luca e Altri 32
DICH – CRUDELE: Guardi... anche per riallacciarmi a quello che
ho già detto ieri, il mio ruolo è stato assolutamente un ruolo
passivo, nel senso che io...
AVV. GIAQUINTO: Questo già le ha detto ed è chiaro.
Io però le ho fatto una domanda ben precisa.
DICH – CRUDELE: Le sto dicendo.
Io in relazione al business sviluppato da Telecom Italia
Sparkle con il Signor Focarelli, salvo aver fatto quella
telefonata di introduzione, non ho fatto più nulla.
AVV. GIAQUINTO: Quindi lei non sa altro?
DICH – CRUDELE: Se non quello che mi è stato riportato nelle
telefonate.
AVV. GIAQUINTO: Io questo volevo sapere.
Lei sa qual era il ruolo di TIS tra la società londinese
Acumen e I–Globe.
Cioè TIS che ruolo doveva avere?
DICH – CRUDELE: L’equivalente di quello di... di Fastweb.
Cioè far transitare in maniera rigida il traffico che riceveva
dall’estero in VoIP, che riceveva in VoIP.
Farlo transitare sulle macchine della I–Globe.
Così come lo riceveva, lo riconsegnava.
AVV. GIAQUINTO: Ma doveva transitare questo traffico su
internet pubblica?
DICH – CRUDELE: No, questo traffico arrivava da internet
pubblica.
AVV. GIAQUINTO: E dove doveva confluire?
DICH – CRUDELE: In che senso?
R.G. 21927/10 - 31/03/2011 c/ Berriola Luca e Altri 33
Doveva confluire... come ho detto prima, doveva essere
consegnato alla I–Globe.
AVV. GIAQUINTO: In che modo, tecnicamente in che modo?
DICH – CRUDELE: Noi l’abbiamo consegnato utilizzando la
tecnologia TDM.
Mi risulta che invece Sparkle l’abbia fatto utilizzando
tecnologia VoIP.
Quindi non c’è stato... non hanno messo in mezzo un gateway
che traducesse da VoIP a TDM e poi lo riportasse in VoIP, ma è
stato VoIP su VoIP, praticamente.
AVV. GIAQUINTO: Le risulta se l’ingegner Catanzariti ha avuto
contatti con i tecnici di TIS per avviare e per chiedere...
cioè per avvivare questa interconnessione telefonica?
DICH – CRUDELE: Come le ho già detto io non... non so
null’altro di quello che è accaduto in... cioè questi dettagli
che lei ma sta chiedendo fanno parte della operatività
dell’operatore, nei quali io...
AVV. GIAQUINTO: Del quale ovviamente non...
DICH – CRUDELE: Non avevo nessun interesse a entrare.
AVV. GIAQUINTO: Quindi neanche sa quello che è stato fatto
dall’ingegner Catanzariti per poi arrivare alla firma del
contratto.
DICH – CRUDELE: Nel dettaglio assolutamente no.
AVV. GIAQUINTO: Nel dettaglio no.
Sa se dal cliente era stata chiesta una linea dedicata?
DICH – CRUDELE: Per fare cosa, scusi?
AVV. GIAQUINTO: Dedicata.
Cos’è una linea dedicata?
R.G. 21927/10 - 31/03/2011 c/ Berriola Luca e Altri 34
DICH – CRUDELE: Me lo dica lei, non lo so.
AVV. GIAQUINTO: No, io non è che posso dare la risposta.
Faccio una domanda a lei
DICH – CRUDELE: Posta così è una domanda che... come dire...
non mi dice nulla.
AVV. GIAQUINTO: Non lo sa quindi.
DICH – CRUDELE: No.
AVV. GIAQUINTO: Benissimo.
DICH – CRUDELE: Se vuole intendere un collegamento diretto fra
due punti...
AVV. GIAQUINTO: Io non voglio intendere niente, io le ho fatto
una domanda (incomprensibile per sovrapposizione di voci).
DICH – CRUDELE: Non lo so, mi spieghi meglio, perché così
non... è una domanda assolutamente mal posta.
È un collegamento diretto fra due punti, è quello che intende.
Le sto chiedendo, per capire.
È un collegamento diretto fra due punti, intende quello?
AVV. GIAQUINTO: Andiamo avanti.
Andiamo un attimo al tema... io le ho fatto una domanda se lei
ha mai trasferito a TIS, quindi ai dirigenti TIS, le sue
conoscenze circa la fittizietà del traffico.
E lei ha già detto di no.
Ma lei spiega mai a Comito e a Catanzariti come avveniva il
giro di traffico?
DICH – CRUDELE: No.
Non avevo mica bisogno di spiegarglielo io.
AVV. GIAQUINTO: Lei poi è stato sentito pure il 19 ottobre,
giusto?
R.G. 21927/10 - 31/03/2011 c/ Berriola Luca e Altri 35
DICH – CRUDELE: Sì.
AVV. GIAQUINTO: Si ricorda chi era presente il 19 ottobre nel
corso del suo interrogatorio?
DICH – CRUDELE: Il dottor Capaldo, il dottor Bombardieri...
capitano Meoli, il capitano dei ROS, De Lellis se non sbaglio
si chiama, poi c’erano se non sbaglio due marescialli, o
qualcosa del genere non so se della Finanza o dei
Carabinieri.
AVV. GIAQUINTO: Che non vengono menzionati mi sembra.
INTERVENTO: (Incomprensibile per intervento fuori microfono).
AVV. GIAQUINTO: Si ricorda se nel corso di questo suo
interrogatorio del 19 ottobre è stato incalzato dalla Procura,
in ordine al fatto se lei avesse mai indotto in errore i
funzionari TIS.
Se lo ricorda questo passaggio dell’interrogatorio.
DICH – CRUDELE: Io premetto quello che ho detto ieri che in
quell’interrogatorio sono arrivato in una condizione fisica
assolutamente precaria, avevo vomitato, avevo la pressione
bassissima, non mi reggevo in piedi.
Quindi la mia lucidità e la proprietà di linguaggio che ho
utilizzato in quell’occasione, sicuramente deriva... o meglio
(incomprensibile) di linguaggio utilizzato in quella
occasione, deriva anche dalla mia condizione fisica.
Fatta questa premessa, mi ricordo che mi fu... che fui
incalzato su questo punto.
AVV. GIAQUINTO: Si ricorda lei che cosa ebbe a rispondere?
R.G. 21927/10 - 31/03/2011 c/ Berriola Luca e Altri 36
DICH – CRUDELE: Io come ho già detto, in tutta l’attività che
ha fatto TIS nei rapporti con Focarelli, il mio intervento è
stato quello iniziale, quello di introdurre il cliente.
Punto.
Io poi non ho fatto nessun altro tipo di azione nei confronti
di TIS, e questo significa che io non ho fatto nulla per
indurlo in errore.
AVV. GIAQUINTO: Va beh, questa è una valutazione poi che poi
sta a noi fare.
DICH – CRUDELE: La faccio pure io visto che si sta parlando di
me.
AVV. GIAQUINTO: Volevo però chiederle questa domanda le venne
fatta in apertura di interrogatorio, e poi le è stata
riproposta alla fine dell’interrogatorio?
DICH – CRUDELE: Guardi, è agli atti.
Se mi chiede...
AVV. GIAQUINTO: E certo che è agli atti.
DICH – CRUDELE: Io non mi ricordo per filo e per segno la
cronologia delle domande di quell’interrogatorio.
È agli atti.
AVV. GIAQUINTO: Giusto anche perché resti a verbale, che le
viene più volte chiesto da parte della Procura, da parte del
dottor Bombardieri se lei ebbe a riferire in un qualche modo
ai funzionari TIS che il traffico, che si è andato ingenerando
(trascrizione fonetica) era frutto di un’operazione
“fittizia”.
Lei a questa domanda ha sempre risposto di non aver mai detto
ai funzionari questa cosa.
R.G. 21927/10 - 31/03/2011 c/ Berriola Luca e Altri 37
Ma quello che mi preme sottolineare è quest’altro passaggio.
Allorché le venne prospettata la possibilità da parte sua di
avere indotto in errore i funzionari TIS, lei ha mantenuto
questa risposta ferma di (incomprensibile per sovrapposizione
di voci).
DICH – CRUDELE: No, io la respingo, la respingo con fermezza.
AVV. GIAQUINTO: Di non aver mai detto nulla ai funzionari
(incomprensibile per sovrapposizione di voci).
DICH – CRUDELE: Io la respingo con fermezza.
AVV. GIAQUINTO: No, ma forse non è chiaro quello che io voglio
dirle.
T: Avvocato la domanda.
AVV. GIAQUINTO: Lei da pagina 23 a pagina 26 del verbale di
interrogatorio ha avuto una serie di domande su questo tema.
Ha mai detto ai funzionari della Telecom che si trattava di
un’operazione fittizia, lei ha detto no.
DICH – CRUDELE: Mi scusi...
AVV. GIAQUINTO: Aspetti un attimo.
DICH – CRUDELE: È agli atti, legga quello che ho detto e così
facciamo prima, no?
AVV. GIAQUINTO: Io quello che voglio sapere lei ha mantenuto
questa risposta anche nel momento in cui le è stata ventilata
la possibilità di aver tratto in errore, e quindi di doversi
esporre economicamente nei confronti della società Telecom.
È chiara la domanda sì o no?
Lei ha mantenuto questa risposta, questa condotta?
DICH – CRUDELE: Io le ripeto che nei fatti io non ho indotto
in errore nessuno.
R.G. 21927/10 - 31/03/2011 c/ Berriola Luca e Altri 38
Se lei vuole leggere la risposta, facciamo prima.
Io in quel giorno, e le ripeto, ero in una condizione fisica
assolutamente precaria.
Ok?
Ho detto tutto e il contrario di tutto in quel giorno perché
ero a pezzi.
Mi sono espresso in maniera impropria su un sacco di cose e
questo traspare in maniera evidente in quel verbale, perché si
fa fatica anche a leggere in italiano che cosa dicevo.
AVV. GIAQUINTO: No, no, si legge benissimo.
T: Un attimo per cortesia.
AVV. GIAQUINTO: Da pagina 66 e seguenti...
T: Sempre nello stesso verbale di interrogatorio?
AVV. GIAQUINTO: Nello stesso verbale di interrogatorio del 19
ottobre.
T: Sì.
AVV. GIAQUINTO: Risulta questo passaggio, lo devo leggere
perché diciamo certamente...
T: Però mi scusi avvocato, questa è una contestazione, no?
AVV. GIAQUINTO: È una contestazione.
T: A fronte della risposta...
AVV. GIAQUINTO: A fronte di una risposta ambigua che non si...
io personalmente non ho capito quello che... lui si vuole
difendere dal fatto di non aver tratto in errore, lui oggi
sostiene di non aver tratto in errore.
Ma non è questo il punto che a me interessa, a me interessa
nonostante questa ventilata ipotesi che lui abbia tratto in
errore, quindi sia in un certo qual modo civilmente
R.G. 21927/10 - 31/03/2011 c/ Berriola Luca e Altri 39
responsabile nei confronti di TIM per averla tratta in
errore.
DICH – CRUDELE: Ma per carità.
AVV. GIAQUINTO: Nonostante questo rischio da parte sua, ha
mantenuto ferma la risposta data all’inizio
dell’interrogatorio, secondo la quale lui ha mai riferito ai
funzionari TIS che si trattava di un’operazione fittizia,
quindi ha mantenuto ferma questo tipo di risposta.
La domanda è...
T: Questa è la domanda, dice lei ha mantenuto sempre costante
questo atteggiamento?
DICH – CRUDELE: Presidente, ripeto io non mi ricordo... cioè
siamo veramente... facciamo prima a leggere quello che ho
detto.
T: Non lo ricorda, quindi a fronte del mancato ricordo è
possibile la contestazione in senso tecnico, prego.
AVV. GIAQUINTO: Andiamo a leggere...
T: Leggiamo il passo della...
AVV. GIAQUINTO: Allora... dottor Bombardieri, pagina 66.
(Incomprensibile per intervento fuori microfono).
AVV. GIAQUINTO: 66.
A pagina 23 si fanno le domande iniziali, poi si torna
sull’argomento come ho detto...
T: Sì.
AVV. GIAQUINTO: E qui si prospetta la possibilità che abbia
tratto in errore.
R.G. 21927/10 - 31/03/2011 c/ Berriola Luca e Altri 40
“Lei pensa di essere stato l’autore della truffa? Di uno di
quelli che ha indotto Telecom in errore? Questo vorremmo
sapere” domanda del dottor Bombardieri.
“CRUDELE GIUSEPPE: Allora inizialmente sì, potremmo anche dire
che io ho indotto in errore Telecom. DOTTOR BOMBARDIERI: Sulle
personalità di coso... di Focarelli? CRUDELE: Sulla
personalità di Focarelli e sul fatto che sapevo che il
traffico era fittizio. Quindi in questo... DOTTOR BOMBARDIERI:
E ha taciuto questa circostanza? CRUDELE GIUSEPPE: Sì, questo
l’ho taciuto. Io all’inizio ho introdotto questa persona come
una persona diciamo che può fare un business sano, regolare.
Ho taciuto il fatto che sapevo che il traffico era fittizio.
Quindi su questo, diciamo, che non so se si configura una
truffa nei confronti di Telecom. Comunque li ho indotti in
errore. Ecco. Quello però che poi è successo che con il
prosieguo della vicenda e che per le caratteristiche del
traffico e per come è cresciuto, anche loro a un certo si sono
accorti che il traffico era fittizio. Tant’è che me lo dicono
in una telefonata”.
Poi vedremo se questa telefonata è vera o meno.
“Allora io a questo punto ho cercato comunque di rassicurarli
dicendo «no, va beh, ma anche dal lato nostro il traffico sta
crescendo, questi sono molto grossi, sono molto potenti hanno
conoscenze ovunque e quindi secondo me il traffico va bene
insomma». Cioè come dire, era un po’ un gioco delle parti, non
so come spiegarvelo, come spiegarlo bene. Io quello che avrei
potuto fare, se ero come dire in buona fede, era a quel punto
mandare l’email che ne so a Contin, in alto per dire, signori
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qua c’è ormai l’evidenza anche lato Telecom che questo
traffico è completamente fittizio”.
È una sua valutazione. Ma ciò che emerge è che lui non ha mai
riferito anche in questo caso, e in questa situazione, di aver
detto ai funzionari TIS, per quel che mi riguarda l’ingegner
Catanzariti, che si trattava di traffico fittizio.
INTERVENTO: Ma l’ha detto anche ora, non c’è (incomprensibile
per intervento fuori microfono).
AVV. GIAQUINTO: Un attimo, lei ricorda se dopo questo
passaggio venne sospeso il suo interrogatorio?
DICH – CRUDELE: Sì, potrebbe essere perché appunto... ripeto
io proprio non connettevo straparlavo.
AVV. GIAQUINTO: Ricorda su richiesta di chi venne sospeso il
suo interrogatorio?
DICH – CRUDELE: Credo dei miei avvocati o forse del... su
suggerimento della Procura perché... si vedeva che proprio io
non mi reggevo manco sulla sedia.
AVV. GIAQUINTO: Benissimo.
Nonostante questa sospensione lei ha ribadito anche dopo la
sospensione di non aver mai detto ai funzionari TIS che il
traffico era fittizio?
DICH – CRUDELE: Sì, sì, ma io non l’ho detto... l’ho anche
detto qua cioè non è... il punto non è questo avvocato.
Io ribadisco che non ho mai detto ai funzionari di Telecom
che il traffico era fittizio.
AVV. GIAQUINTO: Veniamo un attimo adesso all’argomento della
telefonata.
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Lei ricorda... guardi sto ultimando quindi le... lei ricorda
quando ha parlato per la prima volta di questa telefonata che
ci sarebbe stata fra lei, Comito e Catanzariti?
La prima volta in assoluto.
DICH – CRUDELE: Mi scusi mi sono distratto un attimo.
AVV. GIAQUINTO: Ricorda qual è stata la prima volta in
assoluto in cui ha parlato della telefonata fra lei, Comito e
Catanzariti.
La telefonata in cui loro le avrebbero detto che il
traffico... cioè che se n’erano accorti a un certo punto che
il traffico non era...
DICH – CRUDELE: Intende dire quando ho trasferito il contenuto
della telefonata al mio capo diretto?
AVV. GIAQUINTO: No, no, nel corso degli interrogatori, lei ne
ha fatti abbiamo visto...
DICH – CRUDELE: Credo l’interrogatorio del 5 se non sbaglio.
AVV. GIAQUINTO: Cinque, lei ne ha fatti cinque di
interrogatori.
Uno come persona informata dei fatti, giusto?
DICH – CRUDELE: Sì.
AVV. GIAQUINTO: E poi ha fatto quattro interrogatori.
DICH – CRUDELE: Sì.
AVV. GIAQUINTO: Si ricorda quale è stata la prima volta in cui
ha introdotto questo argomento della telefonata?
DICH – CRUDELE: Credo nell’interrogatorio del 5 ottobre.
AVV. GIAQUINTO: Il?
DICH – CRUDELE: Credo nell’interrogatorio del 5 ottobre.
AVV. GIAQUINTO: È sicuro di questo?
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DICH – CRUDELE: Ho detto “credo”.
Penso di sì.
Penso di sì.
AVV. GIAQUINTO: Non ne fa cenno già...
DICH – CRUDELE: Sì, potrei averne fatto cenno prima, ma non
riportando i contenuti.
AVV. GIAQUINTO: Scusi un attimo.
Non ce parla già nel corso dell’interrogatorio del 12 marzo
2010?
DICH – CRUDELE: Potrei aver fatto cenno, certo, sì, sì.
Non lo escludo, però bisognerebbe vedere in che termini.
AVV. GIAQUINTO: Ora ci arriviamo.
Visto che non lo ricorda Presidente, io mi permetto di
richiamare ciò che l’ingegner Crudele ebbe a riferire al
dottor Di Leo, allorché venne sentito in data 12 marzo 2010.
A pagina 34 dice “questo non glielo so dire” quando dà una
risposta a una domanda del dottor Di Leo “mi ricordo di questa
chiamata, di questa telefonata. Non so se prima o dopo che il
traffico era partito. Questo non glielo so dire con
precisione”.
Quindi lei già...
DICH – CRUDELE: Di quale telefonata sta parlando, scusi?
Perché di telefonate ce ne sono state, bisogna capire poi il
contenuto.
(Incomprensibile per intervento fuori microfono).
DICH – CRUDELE: Certo, io del fatto che avessi introdotto in
Telecom il cliente, penso di averne parlato anche prima del
12.
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Di questo interrogatorio.
AVV. GIAQUINTO: Quindi lei dice che questa telefonata a cui fa
riferimento...
DICH – CRUDELE: Ma guardi, scusi... allora io vengo chiamato
come persona informata sui fatti a parlare... a rendere
testimonianza al dottor Di Leo a dicembre e il mio nome viene
fatto dai funzionari di Telecom, dicono loro che sono io a
avere introdotto... per cui il fatto che io avessi chiamato e
avessi fatto... è una roba che già si sa dal 2006.
AVV. GIAQUINTO: Ma può tornarle utile il fatto che nell’ambito
di questo argomento si parlava dell’audit sulla società
inglese da parte di TIS?
DICH – CRUDELE: Sì, sì, sì, sì, certo.
AVV. GIAQUINTO: Quindi collocare questa telefonata a quella di
cui ovviamente oggi stiamo parlando.
DICH – CRUDELE: Che io abbia riferito dalla telefonata in cui
loro mi riportavano il contenuto dell’audit fatto a Londra,
sì.
AVV. GIAQUINTO: Lei si ricorda se all’epoca la collocò
temporalmente questa telefonata?
DICH – CRUDELE: Potrei averlo fatto... e come però ho già
detto oggi, non ho la certezza di averla collocata
temporalmente in maniera corretta.
AVV. GIAQUINTO: Sì.
Ma si ricorda se anche in quell’occasione ebbe a riferire al
Pubblico Ministero che Comito e Catanzariti ebbero a dirle di
essere preoccupati perché il traffico sembrava fittizio?
DICH – CRUDELE: No, scusi nel momento in cui si fa...
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AVV. GIAQUINTO: (Incomprensibile per sovrapposizione di voci).
DICH – CRUDELE: Mi scusi, nel momento in cui si fa l’audit...
AVV. GIAQUINTO: Lei qui parla di una telefonata avuta con
Comito e Catanzariti.
DICH – CRUDELE: Sì, che è un’altra telefonata però.
AVV. GIAQUINTO: Ora è un’altra telefonata.
Non è quella?
DICH – CRUDELE: Sono due telefonate... no, non ora.
Sono sempre stato coerente.
C’è una prima telefonata in cui fanno l’audit e c’è una
telefonata che avviene molto tempo dopo, dopo che il traffico
è partito, in cui loro mi riferiscono quello che ho già detto
in relazione al traffico.
AVV. GIAQUINTO: Che cosa le... quando lei venne sentito il 12
marzo del 2010, riferì di questa telefonata?
Poniamola così
DICH – CRUDELE: No.
No, perché, come ho già detto io è il 5 ottobre di che decido
di dire i fatti come sono realmente avvenuti.
AVV. GIAQUINTO: Quindi possiamo dare per assodato che lei il
12 marzo non ha fatto alcun riferimento a questa telefonata in
cui Comito e Catanzariti le avrebbero manifestato dubbi,
oppure certezze sulla fittizietà del traffico, giusto?
È giusto?
Lei il 12 marzo non... questa circostanza non l’ha mai
riferita?
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PM – DOTT.SSA PASSANITI: Presidente scusi però, perché
altrimenti viene fuori una cosa che non capisce niente
nessuno.
Prima bisogna fare...
INTERVENTO: A me è sempre chiaro però.
PM – DOTT.SSA PASSANITI: No, bisogna fare al teste la
domanda, poi si fanno tutte le contestazioni e gli si dice
“qui hai detto un’altra cosa, in questo verbale hai detto
quest’altra cosa” ecc.
AVV. GIAQUINTO: No, la domanda è molto semplice.
PM – DOTT.SSA PASSANITI: Non gli si può chiedere che cosa hai
detto nell’interrogatorio di oltre un anno e mezzo fa.
Perché sennò...
AVV. GIAQUINTO: Il 12 marzo del 2010, quando venne sentito dal
dottor Di Leo, lei parlò di questa telefonata nel corso della
quale Comito e Catanzariti le avrebbero riferito di essere
certo...
DICH – CRUDELE: Non ricordo.
Non ricordo con esattezza.
Se lei me lo legge, io posso dirle sì o no.
AVV. GIAQUINTO: Vostro che... oppure si ricorda che cosa ebbe
a dire a proposito dei colloqui...
PM – DOTT. BOMBARDIERI: C’è opposizione alla domanda
Presidente.
Si ricorda cosa ebbe a dire...
AVV. GIAQUINTO: A proposito... ma se lei non mi fa terminare
la domanda, a che cosa si oppone, mi perdoni.
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PM – DOTT. BOMBARDIERI: Alla domanda come è formulata “si
ricorda cosa ebbe a dire a proposito dei colloqui”.
AVV. GIAQUINTO: Ma se non sa il contenuto della domanda.
PM – DOTT. BOMBARDIERI: (Incomprensibile per sovrapposizione
di voci).
AVV. GIAQUINTO: Ma se non conosce il contenuto della domanda.
T: Aspettiamo che circoscrive... sì, dovrebbe specificare la
circostanza, perché...
AVV. GIAQUINTO: La circostanza è...
T:... in termini estremamente generici...
AVV. GIAQUINTO: La circostanza sulla quale stiamo girando è se
nel corso dell’interrogatorio del 12 marzo l’ingegner Crudele
abbia mai riferito di questa telefonata con Comito e
Catanzariti.
PM – DOTT. BOMBARDIERI: Benissimo.
E questo va contestato se l’ha detto o meno.
Lui deve rispondere sui fatti, non su cosa ricorda di aver
detto all’interrogatorio.
T: Questo è esatto.
AVV. GIAQUINTO: No, non è cosa di...
PM – DOTT. BOMBARDIERI: (Incomprensibile per sovrapposizione
di voci).
AVV. GIAQUINTO: È se lui abbia mai detto
T: Però non accavallate le voci, perché altrimenti...
PM – DOTT. BOMBARDIERI: Posso Presidente.
Lui non può dire cosa ricorda di aver detto
all’interrogatorio, lui dice ricorda di aver telefonato, di
averlo detto prima, no.
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Gli contesti il fatto.
Glielo contesti.
AVV. GIAQUINTO: Per tagliare la testa al toro, leggiamo quello
che ha dichiarato, perché io contesto a questo punto ciò che
ha dichiarato in quell’interrogatorio su questa circostanza
precisa, di quello che sarebbe stato il contenuto di una
telefonata avuta con Comito e Catanzariti.
E vediamo quello che ebbe a dire all’epoca.
A pagina 33.
“DOTTOR DI LEO: Scusi, con Catanzariti in questi mesi non si è
sentito mai? Io con Catanzariti, tenga presente, che noi
abbiamo (incomprensibile) telefonici” e si riferiva a dei
contatti eventualmente intercorsi tra di loro.
“Ma io non ho nessun problema, allora io dopo che ho fatto
quella telefonata a insomma Catanzariti, presentando diciamo,
introducendo il Focarelli, non l’ho più chiamato. È stato lui
a chiamarmi con Comito”, quindi veniamo alla famosa
telefonata.
“Credo una o due volte, anche per dirmi, credo una volta, per
dirmi che stavano facendo un audit no, sul cliente e io gli
chiesi anche quando ho saputo questa cosa di farmi sapere
l’esito, nel senso che se c’erano delle cose strane, delle
cose che come dire a loro non quadravano, di farmelo sapere.
Cioè non ho più avuto, cioè non ho mai avuto da parte loro
come dire un avviso «guarda che questi qua secondo noi c’è
qualcosa che non va, c’è qualcosa...» in azienda mai nessuno
mi aveva detto stai attento”.
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Io deduco da questa sua dichiarazione che Comito e Catanzariti
non le abbiano mai detto di avere dubbi sulla fittizietà del
traffico telefonico.
DICH – CRUDELE: La risposta è quella che ho già detto ieri.
Io c’è un momento in cui decido di dire tutte le cose come
sono andate e tutto quello che ho detto prima ovviamente è una
costruzione artificiosa.
AVV. GIAQUINTO: Quindi lei dice io non ho raccontato il vero
quando ho detto questa cosa.
DICH – CRUDELE: Certo.
AVV. GIAQUINTO: Allora se andiamo a prendere il suo verbale
del 5 ottobre, il verbale nel corso del quale avrebbe detto la
verità quindi, no, giusto, il 5 ottobre.
DICH – CRUDELE: Sì.
AVV. GIAQUINTO: Pagina 66, 67 e 68.
“Sì, no, è chiaro che con Zito ci eravamo messi d’accordo nel
senso che mai poi in realtà io non è che dovevo... cioè quello
che vi ho raccontato era sostanzialmente i fatti per come si
sono svolti tranne ovviamente ho omesso il fatto che sapevo
che si trattava di traffico fittizio”.
A pagina 67 aggiunge “Cioè io quello che sostanzialmente
dovevo omettere nel racconto” ovviamente si riferisce a quello
che ha detto negli interrogatori fatti prima, no “era il
fatto che sapevo che si trattava di un traffico fittizio,
sapevo che avrei preso dei soldi, anzi che all’epoca li avevo
già presi i soldi insomma, a fronte dell’opera che non ho
svolto, presentazione ecc., però tutto il resto poi
corrisponde a verità”.
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E aggiunge, sempre a pagina 67 “tutte queste cose qua sono
tutte cose che sono accadute. Per dirvelo in altre parole, se
io non avessi preso, se non fossi stato messo al corrente
dell’origine fittizia del traffico e non avessi preso il
compenso io, vi avrei raccontato esattamente le stesse cose”.
Poi ovviamente ognuno di noi trarrà le proprie considerazioni.
PM – DOTT. BOMBARDIERI: Certo.
Presidente, però vorrei far chiarire all’avvocato, così lo
chiariamo per tutti, che quando parla di aver raccontato, dice
nella pagina prima, si riferisce all’interrogatorio di
dicembre del 2006 perché dice “sono venuto a Roma, prima
dell’interrogatorio e vengo a Roma mi metto d’accordo con
Zito” e tutte queste cose qua.
Quando dice di raccontato, lui dice... l’ha spiegato anche
ieri, che avrebbe raccontato quella storia quando è venuto a
Roma e non si riferisce agli interrogatori a quelli di marzo
2010 dopo che era stato arrestato.
Quindi che sia chiaro questo.
Sennò si fa confusione, perché leggiamo l’interrogatorio
(incomprensibile per sovrapposizione di voci).
AVV. OLIVA: Ma chiedo scusa, ma c’è la sede del riesame in cui
il Pubblico Ministero facendo queste domande, potrà far dire
al teste a cosa si riferiva.
Ma non si può (incomprensibile per sovrapposizione di voci).
PM – DOTT. BOMBARDIERI: Ma non è che è possibile contestare
tutto quello che si vuole, che si dice... bisogna considerare
quello che ha detto il teste non...
T: Questo qua è chiaro.
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(Incomprensibile per sovrapposizione di voci).
PM – DOTT. BOMBARDIERI: Ma lei dice che ha detto una cosa...
T: Comunque Pubblico Ministero ascolti.
Lei avrà poi modo in sede di conclusione dell’esame di tornare
sul punto...
PM – DOTT. BOMBARDIERI: Sicuramente Presidente.
Però la domanda non può essere... indurre in errore e in
confusione il teste, Presidente.
AVV. GIAQUINTO: Mi perdoni, non è mia intenzione indurre in
errore il teste.
Io ho letto, lei poi ha la facoltà di leggere quello che
vuole.
Nessuno glielo nega.
Io ho letto una parte dell’interrogatorio, dalla quale emerge
che lui sostanzialmente ha sempre detto la verità, omettendo
soltanto fatti relativi alla sua posizione personale.
PM – DOTT. BOMBARDIERI: (Incomprensibile per sovrapposizione
di voi).
T: Comunque sentiamo un attimo, scusate, il chiarimento adesso
del teste su questo determinato profilo.
DICH – CRUDELE: Io l’ho detto chiaramente, cioè fino a un
certo... a una certa data ho dovuto... ho sostenuto una tesi,
ho fatto una ricostruzione dei fatti non vera, e poi dal 5 in
avanti io ho preso una decisione, ho raccontato i fatti così
come sono andati realmente.
Poi è chiaro che io non sono un registratore che... o un
computer che memorizza in maniera precisa le date, le parole
ecc..
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Quindi un margine di imprecisione in quello che ho detto e ho
dichiarato, c’è.
Però la sostanza dei fatti e delle cose che ho raccontato è
quella.
T: Benissimo.
Altre domande avvocato?
AVV. GIAQUINTO: A questo punto io non avrei altre domande da
porre all’ingegner Crudele però ci sarebbe l’ingegner
Catanzariti che intende fare una dichiarazione spontanea sia
per integrare ciò che ha riferito due udienze fa, sia per
aggiungere altri particolari che potrebbero essere utili al
Tribunale per comprendere determinati passaggi.
Vi ringrazio.
DICHIARAZIONI SPONTANEE DELL’IMPUTATO: CATANZARITI ANTONIO
IMP – CATANZARITI: Volevo innanzitutto chiarire il senso del
mio intervento di lunedì scorso.
Secondo l’ingegner Crudele la fittizietà del business sarebbe
stata dimostrata anche dal fatto che il traffico premium che
veniva consegnato a I–Globe era associato a numerazioni Tuvalu
e questo traffico non veniva consegnato nelle isole del
Pacifico, ma su delle piattaforme delle macchine risponditrici
che erano collocate in Italia.
Questo è completamente falso.
Il provvedimento dell’Autorità Garante della Concorrenza e del
Mercato che ho letto l’altro giorno e che era relativa a
un’indagine svolta su traffico premium generato da clienti
residenziali Telecom Italia e associato a numerazioni
geografiche satellitari, dimostrava che la terminazione di