203 sviluppo cognitivo n

23
LO SVILUPPO COGNITIVO

Transcript of 203 sviluppo cognitivo n

Page 1: 203 sviluppo cognitivo n

LO SVILUPPO COGNITIVO

Page 2: 203 sviluppo cognitivo n

Lo sviluppo

La chiave dell’intelligenza e dello sviluppo mentale sta nelle prime relazioni e nelle esperienze emotive vissute attraverso l’eccitante reciprocità con la madre e non nella acquisizione di capacità isolate dal contesto relazionale.

Page 3: 203 sviluppo cognitivo n

Le emozioni

• Le emozioni hanno lo scopo fondamentale di creare organizzare e orchestrare molte delle funzioni principali della mente.

• Intelletto, capacità scolastiche, senso di Sé, coscienza e moralità hanno tutti radici comuni nelle primissime esperienze emotive.

• Le emozioni sono le artefici di una vasta gamma di operazioni cognitive nel corso di tutta la vita e rendono possibile il pensiero creativo in ogni sua forma.

Page 4: 203 sviluppo cognitivo n

Ricerche in campo neurologico

Studi di imaging del cervello

Ricerche sulle prime fasi dello sviluppo

Stretto legameTra SviluppoAffettivo e cognitivo

Page 5: 203 sviluppo cognitivo n

Cosa è l’intelligenza

• Intelligenza è la capacità di dare una struttura coerente ad un insieme di dati di conoscenza, o di cambiare la struttura d’insieme con cui certi dati ci appaiono già collegati dando origine ad un’altra struttura che risulti più adeguata.

• Nel primo caso l’intelligenza si manifesta come capacità di capire; nel secondo caso l’intelligenza si manifesta come capacità di risolvere problemi. Noi possiamo risolvere problemi nel presente, nel passato attraverso ricostruzioni e nel futuro attraverso previsioni.

Page 6: 203 sviluppo cognitivo n

Jean Piaget

Intelligenza: processo di adattamento alla realtà.

La conoscenza come processo piuttosto che uno stato.

Page 7: 203 sviluppo cognitivo n

Jean Piaget

L’organismo si adatta costruendo forme nuove, l’intelligenza costruisce nuove strutture mentali che servono a comprendere e spiegare l’ambiente.

L’acquisizione della conoscenza è un processo evolutivo.

Conoscenza è adattamento e si costruisce nella relazione individuo-ambiente.

Page 8: 203 sviluppo cognitivo n

Il modello di Piaget

BAMBINO MONDO

CONOSCENZA

Page 9: 203 sviluppo cognitivo n

Il modello di Piaget

Lo sviluppo cognitivo si realizza in base a tre processi universali:

assimilazione: è il processo per cui si incorporano in schemi propri i dati dell’esperienza

accomodamento: gli schemi posseduti vengono modificati per essere adattati a nuovi dati.

adattamento è l’equilibrio tra assimilazione e accomodamento

L’attivazione di questi processi garantisce l’evoluzione delle strutture mentalistrutture mentali.

Page 10: 203 sviluppo cognitivo n

Il modello di Piaget Cambiamento delle strutture strutture

mentalimentali.

Cambiamento della modalità con cui il bambino agisce sulla realtà

Cambiamento della conoscenza del mondo.

Page 11: 203 sviluppo cognitivo n

Gli stadi dello sviluppo

Lo sviluppo cognitivo è un processo continuo in quanto governato da funzioni invarianti di adattamento e equilibrio ma anche discontinuo in quanto con il crescere dell’età si verificano modificazioni strutturali chiamati stadi di sviluppo.Ogni stadio prevede un a forma particolare di organizzazione psicologica con proprie conoscenze ed interpretazioni della realtà.Nel passaggio da uno stadio all’altro le acquisizioni vengono integrate in strutture più evolute.

Page 12: 203 sviluppo cognitivo n

Il modello di Piaget

Teoria stadiale.

Lo stadio è un periodo in cui il pensiero riflette una particolare struttura mentale.

Periodo senso-motorio da 0 a 2 anni

Periodo preoperazionale da 2 ai 6 anni

Periodo operazioni concrete dai 7 agli 11 anni

Periodo operazioni formali dai 11 fino ai 15 anni

Page 13: 203 sviluppo cognitivo n

Stadio sensomotorio

Dalla nascita ai 18 mesiIl bambino conosce il mondo attraverso attività fisiche che può compiere.

Le attività sono mediate da schemi di azione pratici che si coordinano per dar luogo a sequenze.

Questo stadio termina con l’acquisizione del pensiero e del linguaggio

Page 14: 203 sviluppo cognitivo n

1° stadio : esercizio dei riflessi (0-1mese)

2° stadio: reazioni circolari primarie e primi adattamenti acquisiti (0-4 mesi

3° stadio: le reazioni circolari secondarie (4-8 mesi)

4° stadio: coordinamento degli schemi secondari e applicazione a situazioni nuove (8-12 mesi)

5° stadio: reazioni circolari terziarie e scoperta di mezzi nuovi con sperimentazione attiva (12-18 mesi)

6° stadio: invenzione di mezzi nuovi mediante combinazione mentale (18-24 mesi)

Stadio sensomotorio

Page 15: 203 sviluppo cognitivo n

Conquiste fondamentali

Nozione di oggetto permanente – capacità di mantenere la conoscenza dell’oggetto nel tempo e di ripetere mentalmente azioni viste

Nozione di spazio, tempo causalità Rappresentazione ossia capacità di

immaginare se stesso e i propri movimenti nello spazio come se li vedesse dall’esterno

Page 16: 203 sviluppo cognitivo n

Stadio pre-operatorio

Dai 2 ai 6 anni

Imitazione differita, gioco simbolico, linguaggio

Ancora non è acquisito pienamente il pensiero logico

Egocentrismo intellettuale Irreversibilità

Page 17: 203 sviluppo cognitivo n

Stadio operatorio concreto

Dai 7 ai 12 anni Le azioni mentali si coordinano tra loro e diventano operazioni concrete Le operazioni sono strutture mentali caratterizzate da reversibilità per cui ad ogni operazione corrisponde una operazione inversa Coordinazione di punti di vista diversi dal proprio

Page 18: 203 sviluppo cognitivo n

Jean Piaget

Periodo operazioni formali

Questa terza fase assume due forme: pensiero ipotetico- deduttivo: l’atto di intelligenza avviene di soluzione di un problema e generalmente di previsione. Il pensiero ha una possibilità più ampia di muoversi nell'ambito del futuro, Acquisizione della capacità di sviluppare procedimenti induttivi. Scoperta induttiva di un rapporto di dipendenza fra due eventi o nella dimostrazione rigorosa dell'esistenza di un tale rapportopensiero complesso: si manifesta come comprensione di elementi “complessi” che richiedono appunto coordinazione di più eventi che si influenzano a vicenda.

Page 19: 203 sviluppo cognitivo n

Il modello di Piaget

Le operazioni mentali del ragazzino non sono più limitate a concetti concreti ma anche a ragionamenti astratti, ad affermazioni puramente verbali o logiche, al possibile come al reale, al futuro come al presente (Freeman, 1993).

In questa fase l’adolescente può utilizzare i risultati ottenuti dalle operazioni per formulare ipotesi facendo riferimento alle relazioni logiche tra le diverse preposizioni proprio come uno scienziato.

Page 20: 203 sviluppo cognitivo n

Il modello di Piaget

La caratteristica del pensiero formale è l’uso di un metodo che si potrebbe definire sperimentale nel trovare la soluzione che consiste nel valutare ogni singola variabile tenendo costanti le altre formulando un piano mentale che riesce a prevedere alcune possibili conseguenze. A questo punto le conoscenze che egli costruirà saranno il frutto di un lavoro deduttivo.

In sintesi, il pensiero formale è un pensiero: intuitivo, ipotetico, flessibile, logico e astratto.

Page 21: 203 sviluppo cognitivo n

Lev S. VygotskijPsicologo russo, il comportamento umano non può essere compreso se non si tiene conto del contesto in cui esso si sviluppa.

Il contesto secondo l’autore è il tessuto socioculturale che circonda l’individuo.

La cultura racchiude un insieme di credenze, valori, conoscenze, abilità modi convenzionali di entrare in relazione con l’altro e soprattutto la cultura è rappresentata da sistemi simbolici condivisi ossia il linguaggio parlato e scritto, il disegno, il calcolo.

Page 22: 203 sviluppo cognitivo n

Lev S. Vygotskij

Lo sviluppo individuale è un processo attraverso cui un soggetto si appropria dei significati e degli strumenti della cultura a cui appartiene e li interiorizza in attività e comportamenti che favoriscono la socializzazione e lo scambio.

Lo sviluppo si realizza in un contesto interattivo.

Page 23: 203 sviluppo cognitivo n

Lev S. Vygotskij

La zona di sviluppo prossimale.

rappresenta la distanza tra il livello di sviluppo attualmente posseduto dal bambino e il livello potenziale più elevato che il bambino può raggiungere.

In altre parole è la differenza tra ciò che il bambino sa fare e ciò che potrebbe fare.

Lo sviluppo è garantito dalla guida di un adulto che assolve una funzione di scaffolding ossia di strutturazione del compito da eseguire.