gemmeteocratiche.altervista · 2017. 11. 27. · longanimità? 4 Nelle Scritture Ebraiche il...
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Na 1:8; 2:6 — Come venne distrutta Ninive?
(w07 15/11 9 par. 2)
Punti notevoli dei libri di Naum, Abacuc e Sofonia
- La Torre di Guardia 2007
2:6: Quali “porte dei fiumi” si aprirono? Questa espressione si riferisce agli squarci nelle mura di Ninive provocati dalle acque del Tigri. Quando, nel 632 a.E.V., gli eserciti alleati di babilonesi e medi attaccarono, Ninive non si sentì particolarmente in pericolo. Protetta dalle sue alte mura, si considerava impenetrabile. Tuttavia, le abbondanti piogge fecero straripare il Tigri. Stando a quanto riporta lo storico Diodoro Siculo, questo fece sì che il fiume “inondasse parte della città e abbattesse le mura”.* Le “porte dei fiumi” furono quindi aperte e, come predetto, Ninive fu conquistata con la stessa rapidità con cui il fuoco divora la stoppia secca. — Naum 1:8-10.
Aba 3:17-19 — Anche se prima e durante Armaghedon dovessimo affrontare difficoltà, di cosa possiamo star certi? (w07 15/11 10 par. 10)
Punti notevoli dei libri di Naum, Abacuc e Sofonia
- La Torre di Guardia 2007
3:17-19. Anche se prima e durante Armaghedon dovessimo affrontare avversità, possiamo star certi che Geova ci darà “energia vitale” mentre continuiamo a servirlo con gioia.
Cosa avete imparato su Geova dai capitoli in programma questa
settimana?
“GUAI ALLA CITTÀ DI SPARGIMENTO DI SANGUE” (Naum 1:1–3:19)
“La dichiarazione solenne contro Ninive” viene da Geova Dio, che “è lento all‟ira e grande
in potenza”. Geova è “una fortezza nel giorno dell‟angustia” per quelli che cercano rifugio
in lui, ma Ninive sarà distrutta. — Naum 1:1, 3, 7.
“Geova raccoglierà [ripristinerà] certamente l‟orgoglio di Giacobbe”. Ma come un „leone
che sbranava‟, l‟Assiria ha terrorizzato la nazione del popolo di Dio. Geova „certamente
brucerà il carro da guerra di Ninive. E una spada divorerà i suoi propri giovani leoni forniti
di criniera‟. (Naum 2:2, 12, 13) “Guai alla città di spargimento di sangue”, Ninive. “Tutti
quelli che udranno la notizia intorno a [essa] certamente batteranno le mani” e gioiranno. —
Naum 3:1, 19.
Risposta a domande bibliche:
1:9: Cosa significherà per Giuda l’“assoluto sterminio”
di Ninive? Significherà la liberazione definitiva
dall‟Assiria; “l‟angustia non sorgerà una seconda volta”.
Per Naum è come se Ninive non esistesse più quando
scrive: “Ecco, sui monti i piedi di chi porta buone notizie, di chi proclama la pace. O Giuda,
celebra le tue feste”. — Naum 1:15.
2:6: Quali “porte dei fiumi” si aprirono? Questa espressione si riferisce agli squarci nelle
mura di Ninive provocati dalle acque del Tigri. Quando, nel 632 a.E.V., gli eserciti alleati di
babilonesi e medi attaccarono, Ninive non si sentì particolarmente in pericolo. Protetta dalle
sue alte mura, si considerava impenetrabile. Tuttavia, le abbondanti piogge fecero straripare
il Tigri. Stando a quanto riporta lo storico Diodoro Siculo, questo fece sì che il fiume
“inondasse parte della città e abbattesse le mura”.* Le “porte dei fiumi” furono quindi aperte
e, come predetto, Ninive fu conquistata con la stessa rapidità
con cui il fuoco divora la stoppia secca. — Naum 1:8-10.
3:4: In che senso Ninive era come una prostituta?
Ninive ingannava le nazioni promettendo loro amicizia e
sostegno per poi soggiogarle e opprimerle. Per esempio,
quando il re giudeo Acaz fu attaccato dalla coalizione siro-
israelita, l‟Assiria gli diede un certo aiuto. In seguito, però, il
“re d‟Assiria venne contro di lui e gli causò angustia”. —
2 Cronache 28:20.
Lezioni per noi: 1:2-6. Il fatto che Geova si vendichi dei suoi nemici che gli negano esclusiva devozione
mostra che è proprio questa ciò che egli richiede dai suoi
adoratori. — Esodo 20:5.
1:10. Mura imponenti e centinaia di torri non fermarono
l‟adempimento delle parole di Geova contro Ninive. Gli
odierni nemici del popolo di Geova non riusciranno a
sfuggire al Suo giudizio avverso. — Proverbi 2:22;
Daniele 2:44.
“IN QUANTO AL GIUSTO, CONTINUERÀ A
VIVERE” (Abacuc 1:1–3:19)
I primi due capitoli del libro di Abacuc sono in forma di dialogo tra il profeta e Geova Dio.
Afflitto per ciò che accade in Giuda, Abacuc chiede a Dio: “Perché mi fai vedere ciò che è
nocivo, e continui a guardare il semplice affanno?” Geova risponde: “Ecco, faccio sorgere i
caldei, la nazione aspra e impetuosa”. Il profeta si sorprende che Geova, per punire Giuda,
impieghi “quelli che agiscono slealmente”. (Abacuc 1:3, 6, 13) Gli viene assicurato che il
giusto continuerà a vivere mentre il nemico non sfuggirà alla punizione. Abacuc descrive
inoltre una serie di cinque guai che si abbatteranno sui caldei. — Abacuc 2:4.
Pregando per ottenere misericordia, il profeta intona “canti funebri” in cui rievoca le passate
dimostrazioni della tremenda potenza di Geova, come al
Mar Rosso, nel deserto e a Gerico. Abacuc predice anche
l‟avanzata di Geova e la sua ira distruttiva ad
Armaghedon. La preghiera si conclude con queste parole:
“Geova il Sovrano Signore è la mia energia vitale; ed egli
renderà i miei piedi come quelli delle cerve, e mi farà
calcare i miei alti luoghi”. — Abacuc 3:1, 19.
Risposta a domande bibliche:
1:5, 6: Perché ai giudei sarà sembrato incredibile che i
caldei potessero “sorgere” contro Gerusalemme? Al tempo in cui Abacuc iniziò a
profetizzare, Giuda era sotto la potente influenza dell‟Egitto. (2 Re 23:29, 30, 34) Sebbene i
babilonesi fossero sempre più potenti, il loro esercito non aveva ancora battuto il faraone
Neco. (Geremia 46:2) Oltretutto a Gerusalemme c‟era il tempio di Geova, e lì aveva sede il
trono dei re davidici, la cui dinastia non era mai stata interrotta. L‟“attività” che i giudei
dell‟epoca avrebbero trovato inconcepibile era il fatto che Geova potesse permettere ai
caldei di distruggere Gerusalemme. Nonostante le parole di Abacuc sembrassero loro
incredibili, nel 607 a.E.V. la visione della distruzione di Gerusalemme ad opera dei
babilonesi „si avverò immancabilmente‟. — Abacuc 2:3.
2:5: Chi è “l’uomo robusto” e perché “non raggiungerà la sua meta”? I babilonesi, che
con la loro abilità militare conquistavano le nazioni, erano un “uomo robusto” composito,
cui la vittoria aveva dato alla testa, proprio come fa il vino a chi si ubriaca. Quest‟“uomo”
però non sarebbe riuscito a “raccogliere a sé tutte le nazioni”, perché Geova avrebbe usato i
medi e i persiani per farlo cadere. L‟“uomo” dei nostri giorni è composto da potenze
politiche. Anche lui è ubriaco di boria e autocompiacimento, e ha una sete insaziabile di
conquista, ma non raggiungerà la sua meta di “raccogliere a sé tutte le nazioni”. Solo il
Regno di Dio unirà il genere umano. — Matteo 6:9, 10.
Lezioni per noi: 1:1-4; 1:12–2:1. Abacuc pose delle domande sincere e Geova
gli diede le risposte. Il vero Dio ascolta le preghiere dei suoi fedeli
servitori.
2:1. Come Abacuc, dovremmo rimanere spiritualmente svegli e
attivi. Dovremmo anche essere pronti a modificare il nostro modo di ragionare qualora
ricevessimo una “riprensione” o venissimo corretti.
2:3; 3:16. Mentre attendiamo con fede l‟imminente giorno di Geova, dobbiamo stare attenti
a non perdere il senso di urgenza.
2:4. Per sopravvivere al giorno di giudizio di Geova ormai prossimo dobbiamo rimanere
fedeli. — Ebrei 10:36-38.
2:6, 7, 9, 12, 15, 19. Chi è avido di guadagno disonesto, chi ama la violenza, chi conduce
una vita immorale e chi pratica l‟idolatria avrà sicuramente la sua parte di guai. Dobbiamo
stare all‟erta per evitare simili tratti e pratiche.
2:11. Se non saremo noi a denunciare la malvagità di
questo mondo, “una pietra stessa griderà
lamentosamente”. È importante che continuiamo a
predicare con coraggio il messaggio del Regno.
3:6. Quando Geova eseguirà il suo giudizio niente lo
potrà fermare, neanche le organizzazioni umane che
sembrano solide come monti e colli.
3:13. Ci viene garantito che ad Armaghedon la
distruzione non sarà indiscriminata. Geova salverà i
suoi fedeli servitori.
3:17-19. Anche se prima e durante Armaghedon
dovessimo affrontare avversità, possiamo star certi che Geova ci darà “energia vitale”
mentre continuiamo a servirlo con gioia.
Quali altre gemme spirituali avete scoperto nei capitoli in programma
questa settimana?
w01 1/11 pp. 8-13 Geova è un Dio di longanimità
In armonia con i principali attributi di Dio
4. (a) Com‟è espresso nelle Scritture Ebraiche il concetto di longanimità? (Vedi anche la nota in
calce). (b) In che modo il profeta Naum descrive Geova, e cosa rivela questo riguardo alla Sua
longanimità?
4 Nelle Scritture Ebraiche il concetto di longanimità viene espresso con due parole che significano
letteralmente “lunghezza di narici” e che nella Traduzione del Nuovo Mondo sono rese “lento
all‟ira”.* Parlando della longanimità di Dio, il profeta Naum disse: “Geova è lento all‟ira e grande
in potenza, e in nessun modo Geova si tratterrà dal punire”. (Naum 1:3) Quindi la longanimità di
Geova non è segno di debolezza e non è illimitata. Che l‟onnipotente Dio sia allo stesso tempo lento
all‟ira e grande in potenza mostra che la sua longanimità è dovuta al fatto che si trattiene con uno
scopo. Egli ha la facoltà di punire, ma si astiene deliberatamente dal farlo subito per dare al
trasgressore la possibilità di cambiare. (Ezechiele 18:31, 32) La longanimità di Geova, perciò, è
un‟espressione del suo amore e dimostra che usa la sua potenza con sapienza.
jd cap. 13 pp. 165-178 “Proclamate questo fra le nazioni”
22. Perché possiamo dire che nel nostro territorio il ministero ha successo?
22 Pur suscitando reazioni diverse, tutti i 12 profeti assolsero il loro
incarico. La cosa più importante non è la reazione della gente al
duplice messaggio che portiamo, ma il fatto che offriamo a Geova “i
giovani tori delle nostre labbra”, il nostro migliore “sacrificio di
lode”. (Osea 14:2; Ebrei 13:15) Poi possiamo lasciare la cosa nelle
mani di Dio. Sarà lui ad attirare quelli che sono davvero pecore. (Giovanni 6:44) Si può essere bravi
proclamatori del messaggio divino indipendentemente da come reagiscono le persone. Possiamo
star certi che “i piedi di chi porta buone notizie, di chi proclama la pace”, sono belli agli occhi di chi
accetta con gratitudine la buona notizia. Ma soprattutto sono belli agli occhi di Geova. (Naum 1:15;
Isaia 52:7) Adesso che il grande giorno di Geova è così vicino, siamo decisi a continuare a fare
quello che Gioele predisse per il nostro tempo: “Proclamate questo fra le nazioni: „Santificate la
guerra! Destate gli uomini potenti!‟” Questa è la guerra di Dio contro le nazioni. — Gioele 3:9.
km 9/14 p. 2 Prendiamo a modello i profeti: Naum
1. Quali lezioni impariamo dal libro di Naum?
1 Le rovine dell‟antica Ninive mostrano che, come aveva profetizzato Naum, Geova “fa vendetta”
contro i suoi nemici, e che nemmeno il suo più accanito avversario può resistergli (Naum 1:2, 6).
Esaminando più da vicino la profezia di Naum potremo imparare lezioni che ci sono utili nel nostro
ministero.
2. Come possiamo mantenere positivo il tenore del nostro messaggio?
2 Offriamo conforto e speranza: A un primo sguardo il libro di Naum sembra solo una
dichiarazione di condanna contro Ninive, l‟orgogliosa capitale dell‟antica Assiria (Naum 1:1; 3:7).
Comunque questa dichiarazione giunse come una notizia gradita al popolo di Geova. Naum, il cui
nome significa “confortatore”, rassicurò i connazionali giudei che i loro nemici sarebbero stati
presto eliminati. Inoltre Naum confermò che Geova è “una
fortezza nel giorno dell‟angustia” (Naum 1:7). Mentre
predichiamo, portiamo anche noi buone notizie e incoraggiamo
altri a cercare rifugio in Geova (Naum 1:15).
3. Come possiamo imitare Naum nell‟uso di esempi e
similitudini?
3 Usiamo esempi e similitudini: Geova ispirò Naum a
paragonare la fine di Ninive a quella della città egiziana di Tebe
(No-Amon), che era stata precedentemente distrutta dall‟Assiria
(Naum 3:8-10). Quando parliamo ad altri della fine di questo
malvagio sistema di cose, possiamo dare risalto alle profezie bibliche che dimostrano che Geova
adempie la sua parola fino al minimo dettaglio. Per esempio quando i babilonesi e i medi
attaccarono la città di Ninive nel 632 a.E.V., piogge abbondanti fecero straripare il Tigri, facendo
crollare una parte delle impenetrabili mura della città. Ninive fu così conquistata velocemente,
proprio come Geova aveva predetto (Naum 1:8; 2:6).
4. Come possiamo parlare in modo chiaro e comprensibile nel ministero?
4 Parlate in modo chiaro e comprensibile: Naum scrisse in modo descrittivo e drammatico. I suoi
argomenti erano chiari (Naum 1:14; 3:1). Allo stesso modo, desideriamo usare un linguaggio che
sia facilmente comprensibile (1 Cor. 14:9). Alla visita iniziale, spieghiamo chiaramente il motivo
per cui siamo lì. Mentre conduciamo uno studio biblico, aiutiamo la persona a sviluppare fede in
Geova e nella sua Parola, e a capire come le informazioni si applicano a lei personalmente (Rom.
10:14).
5. Quale assicurazione troviamo nella profezia di Naum?
5 La fiducia di Naum nel sicuro adempimento delle promesse di Geova è evidente in tutta la
narrazione del libro biblico che porta il suo nome. Mentre si avvicina la fine del sistema di Satana,
troviamo conforto nella dichiarazione di Dio: “L‟angustia non sorgerà una seconda volta” (Naum
1:9).
w00 1/2 pp. 14-19 Geova non tarderà
“Anche se [la visione] dovesse attardarsi, attendila; poiché si avvererà immancabilmente. Non
tarderà”. — ABACUC 2:3.
1. Che determinazione hanno dimostrato i servitori di Geova, e questo cosa li ha spinti a fare?
“CERTAMENTE continuerò a stare al mio posto di guardia”. Questa fu la decisione di Abacuc,
profeta di Dio. (Abacuc 2:1) I servitori di Geova del XX secolo hanno dimostrato la stessa
determinazione. Hanno quindi risposto con zelo all‟invito che fu rivolto alla storica assemblea del
settembre 1922: “Questo è il più splendido dei giorni. Ecco, il Re regna! Voi ne siete gli agenti
pubblicitari. Perciò annunciate, annunciate, annunciate il Re e il suo regno”.
2. Cosa poterono dichiarare i cristiani unti quando, dopo la prima guerra mondiale, furono riportati
in una condizione di intensa attività?
2 Dopo la prima guerra mondiale Geova riportò il fedele unto rimanente in una condizione di intensa
attività. Come Abacuc, ogni suo componente poté dichiarare: “Di sicuro mi manterrò sul baluardo;
e vigilerò, per vedere che cosa egli proferirà mediante me”. Le parole ebraiche rese “vigilerò” e
“guardia” sono ripetute in molte profezie.
“Non tarderà”
3. Perché dobbiamo essere vigilanti?
3 Mentre oggi fanno risuonare l‟avvertimento, i servitori di Geova devono essere sempre desti per
prestare attenzione alle parole conclusive della grande profezia di Gesù: “Siate vigilanti, poiché non
sapete quando verrà il signore della casa, se sul tardi o a mezzanotte o al canto del gallo o la mattina
di buon‟ora, affinché, arrivando all‟improvviso, non vi trovi addormentati. Ma quello che dico a voi
lo dico a tutti: Siate vigilanti”. (Marco 13:35-37) Come Abacuc, e in armonia con le parole di Gesù,
dobbiamo essere vigilanti!
4. Che analogia c‟è fra la nostra situazione e quella in cui si trovava Abacuc verso il 628 a.E.V.?
4 Abacuc potrebbe aver completato la stesura del suo libro verso il 628 a.E.V., ancor prima che
Babilonia divenisse la potenza mondiale dominante. Il giudizio di Geova sull‟apostata
Gerusalemme veniva fatto risuonare da molti anni. Tuttavia non c‟era nessuna chiara indicazione di
quando sarebbe stato eseguito. Chi avrebbe creduto che mancavano soltanto 21 anni circa e che
Geova avrebbe usato Babilonia come strumento per eseguirlo? Anche oggi, non sappiamo „il giorno
e l‟ora‟ fissati per la fine di questo sistema, ma Gesù ci ha preavvertito: “Siate pronti, perché in
un‟ora che non pensate viene il Figlio dell‟uomo”. — Matteo 24:36, 44.
5. Perché le parole di Dio riportate in Abacuc 2:2, 3 sono particolarmente incoraggianti?
5 Geova aveva buoni motivi per dare ad Abacuc questo stimolante incarico: “Scrivi la visione, e
disponila in modo chiaro su tavolette, affinché chi vi legge ad alta voce vi legga correntemente.
Poiché la visione è ancora per il tempo fissato, e continua ad ansimare sino alla fine, e non mentirà.
Anche se dovesse attardarsi, attendila; poiché si avvererà immancabilmente. Non tarderà”. (Abacuc
2:2, 3) Oggi la malvagità e la violenza dilagano in tutta la terra, a indicare che siamo proprio alle
soglie del “grande e tremendo giorno di Geova”. (Gioele 2:31) Le parole di Geova — “Non
tarderà” — sono davvero incoraggianti e rassicuranti!
6. Come possiamo sopravvivere al veniente giorno di giudizio?
6 Come possiamo dunque sopravvivere al veniente giorno di giudizio? Geova risponde facendo
questo contrasto fra il giusto e l‟ingiusto: “Ecco, la sua anima si è gonfiata; non è stata retta dentro
di lui. Ma in quanto al giusto, continuerà a vivere per la sua fedeltà”. (Abacuc 2:4)
Governanti e popoli orgogliosi e avidi hanno macchiato le pagine della storia moderna del sangue
di milioni di vittime innocenti, specialmente nelle due guerre mondiali e nei massacri etnici. Invece
gli unti servitori di Dio che amano la pace hanno perseverato fedelmente. Sono “la nazione giusta
che osserva la condotta fedele”. Questa nazione, insieme ai suoi compagni, le “altre pecore”, segue
l‟esortazione: “Confidate in Geova in ogni tempo, poiché in Iah Geova è la Roccia dei tempi
indefiniti”. — Isaia 26:2-4; Giovanni 10:16.
7. In armonia con la citazione che Paolo fa di Abacuc 2:4, cosa dobbiamo fare?
7 Scrivendo ai cristiani ebrei, l‟apostolo Paolo cita Abacuc 2:4 quando dice al popolo di Geova:
“Avete bisogno di perseveranza, affinché, dopo aver fatto la volontà di Dio, riceviate
l‟adempimento della promessa. Poiché ancora „pochissimo tempo‟, e „colui che viene arriverà e non
tarderà‟. „Ma il mio giusto vivrà per fede‟, e, „se torna indietro, la mia anima non ha piacere in lui‟”.
(Ebrei 10:36-38) Questo non è il tempo di rallentare o di farsi prendere al laccio dal materialismo o
dalla smodata ricerca dei piaceri del mondo di Satana. Cosa dobbiamo fare finché il “pochissimo
tempo” non sarà passato? Come Paolo, noi della nazione santa di Geova dobbiamo „protenderci
verso le cose che sono davanti, proseguendo verso la meta‟ della vita eterna. (Filippesi 3:13, 14) E
come Gesù dobbiamo perseverare per „la gioia che ci è posta dinanzi‟. — Ebrei 12:2.
8. Chi è l‟“uomo” di Abacuc 2:5, e perché non riuscirà nel suo intento?
8 Abacuc 2:5 descrive un “uomo robusto” che, a differenza dei servitori di Geova, non raggiunge la
sua meta, anche se “ha reso la sua anima spaziosa proprio come lo Sceol”. Chi è quest‟uomo che
“non si può saziare”? Con una voracità simile a quella della Babilonia del tempo di Abacuc, questo
“uomo” composito, formato da potenze politiche — fasciste, naziste, comuniste o anche quelle
cosiddette democratiche — combatte guerre per motivi espansionistici. Riempie anche lo Sceol, la
tomba, di anime innocenti. Ma questo perfido “uomo” composito del mondo di Satana, inebriato dal
suo stesso senso di sicurezza e importanza, non riesce a “raccogliere a sé tutte le nazioni e a
radunare a sé tutti i popoli”. Solo Geova Dio può unire tutto il genere umano e lo farà per mezzo del
Regno messianico. — Matteo 6:9, 10.
Il primo di cinque guai drammatici
9, 10. (a) Cosa annuncia quindi Geova per mezzo di Abacuc? (b) Qual è la situazione attuale per
quanto riguarda il guadagno ingiusto?
9 Per mezzo del profeta Abacuc, Geova annuncia quindi una serie di cinque guai, giudizi che
devono essere eseguiti per preparare la terra come dimora dei fedeli adoratori di Dio. Queste
persone di cuore retto „elevano un‟espressione proverbiale‟ che Geova presenta. In Abacuc 2:6 si
legge: “Guai a colui che moltiplica ciò che non è suo — oh fino a quando! — e che rende pesante il
debito su di sé!”
10 Qui viene dato risalto al guadagno ingiusto. Nel mondo che ci circonda i ricchi diventano sempre
più ricchi e i poveri sempre più poveri. Trafficanti di droga e truffatori ammassano grandi fortune,
mentre fra la gente comune molti sono ridotti alla fame. Si dice che un quarto della popolazione
mondiale viva sotto il livello di povertà. In molti paesi le condizioni di vita sono spaventose. Coloro
che desiderano vedere la giustizia sulla terra esclamano: Per quanto tempo si sono moltiplicate
queste iniquità! Comunque, la fine è vicina! Veramente la visione “non tarderà”.
11. Cosa dice Abacuc dello spargimento di sangue umano, e perché si può dire che oggi sulla terra
grava un‟immensa colpa di sangue?
11 Il profeta dice al malvagio: “Poiché tu stesso spogliasti molte nazioni, tutti quelli che rimarranno
dei popoli spoglieranno te, a causa dello spargimento di sangue del genere umano e della violenza
fatta alla terra, alla città e a tutti quelli che vi dimorano”. (Abacuc 2:8) Che immensa colpa di
sangue grava oggi sulla terra! Gesù disse chiaramente: “Tutti quelli che prendono la spada
periranno di spada”. (Matteo 26:52)
Tuttavia, solo nel XX secolo, le nazioni e i gruppi etnici colpevoli di spargimento di sangue si sono
resi responsabili dell‟uccisione di oltre cento milioni di esseri umani. Guai a coloro che prendono
parte a questi massacri!
Il secondo guaio
12. Qual è il secondo guaio menzionato da Abacuc, e perché possiamo essere certi che il guadagno
disonesto non servirà a nulla?
12 Il secondo guaio, di cui si parla in Abacuc 2:9-11, ricade su “colui che fa guadagno iniquo per la
sua casa, per porre in alto il suo nido, per liberarsi dalla presa di ciò che è calamitoso!” Il guadagno
disonesto non servirà a nulla, come indica chiaramente il salmista: “Non aver timore perché qualche
uomo guadagna ricchezze, perché la gloria della sua casa aumenta, poiché alla sua morte non può
portare con sé assolutamente nulla; la sua gloria non scenderà insieme a lui stesso”. (Salmo
49:16, 17) È quindi degno di nota il saggio consiglio di Paolo: “A quelli che sono ricchi nel
presente sistema di cose dà ordine di non essere di mente altera, e di riporre la loro speranza non
nelle ricchezze incerte, ma in Dio, che ci fornisce riccamente ogni cosa per nostro godimento”. —
1 Timoteo 6:17.
13. Perché dovremmo continuare a far risuonare l‟avvertimento divino?
13 Com‟è importante che oggi vengano fatti risuonare i messaggi di giudizio di Dio! Quando i farisei
trovarono da ridire sul fatto che le folle acclamavano Gesù come “Colui che viene come Re nel
nome di Geova”, egli replicò: “Vi dico: Se questi tacessero, le pietre griderebbero”. (Luca 19:38-
40) Allo stesso modo oggi, se il popolo di Dio non smascherasse la malvagità che esiste in questo
mondo, „dal muro una pietra stessa griderebbe lamentosamente‟. (Abacuc 2:11) Continuiamo
dunque a far risuonare intrepidamente l‟avvertimento divino!
Il terzo guaio e la questione della colpa di sangue
14. Quale colpa di sangue grava sulle religioni del mondo?
14 Il terzo guaio annunciato tramite Abacuc riguarda la questione della colpa di sangue. Abacuc 2:12
dice: “Guai a colui che edifica una città con lo spargimento di sangue, e che ha solidamente stabilito
una città con l‟ingiustizia!” In questo sistema di cose ingiustizia e spargimento di sangue sono
spesso collegati. In particolare, le religioni del mondo si sono rese responsabili dei più atroci
massacri della storia. Basti menzionare le crociate, che videro i cosiddetti cristiani e i musulmani in
lotta fra loro, l‟Inquisizione in Spagna e nell‟America Latina, la guerra dei Trent‟anni, fra
protestanti e cattolici, in Europa, e le più sanguinose di tutte, le due guerre mondiali del nostro
secolo, iniziate entrambe in paesi della cristianità.
15. (a) Col sostegno o il consenso delle chiese, cosa continuano a fare le nazioni? (b) Le Nazioni
Unite possono porre fine al riarmo del mondo?
15 Uno degli aspetti più orribili della seconda guerra mondiale è stato l‟Olocausto nazista in Europa,
che ha travolto milioni di ebrei e altri innocenti. Solo di recente la gerarchia cattolica in Francia ha
confessato di non essersi opposta all‟invio di centinaia di migliaia di persone nei campi di sterminio
nazisti. Tuttavia le nazioni continuano a prepararsi a spargere sangue, col sostegno o il consenso
delle chiese. Parlando della Chiesa Ortodossa Russa, la rivista Time (edizione internazionale) ha
detto di recente: “La chiesa rinata esercita un‟influenza determinante anche in un campo un tempo
impensabile: la macchina bellica russa. . . . La benedizione dei caccia a reazione e delle caserme è
diventata quasi di ordinaria amministrazione. In novembre, nel monastero Danilovsky di Mosca,
sede del patriarcato russo, la chiesa è arrivata al punto di consacrare l‟arsenale nucleare russo”. Le
Nazioni Unite possono porre fine al riarmo di questo mondo con diabolici strumenti di guerra?
Difficilmente! Secondo il Guardian di Londra, un Nobel per la pace ha fatto questo commento: “La
cosa più sconvolgente è che i cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell‟ONU sono
i cinque maggiori fornitori di armi del mondo”.
16. Cosa farà Geova alle nazioni guerrafondaie?
16 Geova eseguirà il giudizio sulle nazioni guerrafondaie? Abacuc 2:13 dice: “Ecco, non è da Geova
degli eserciti che i popoli faticheranno solo per il fuoco, e che i gruppi nazionali si stancheranno
semplicemente per nulla?” “Geova degli eserciti”! Sì, Geova ha nei cieli eserciti angelici, e li userà
per ridurre a nulla le nazioni e i popoli guerrafondai!
17. In che misura la conoscenza di Geova riempirà la terra dopo l‟esecuzione del suo giudizio sui
gruppi nazionali violenti?
17 Cosa avverrà dopo l‟esecuzione del giudizio di Geova su questi gruppi nazionali violenti? Abacuc
2:14 risponde: “La terra sarà piena della conoscenza della gloria di Geova come le acque stesse
coprono il mare”. Che meravigliosa prospettiva! Ad Armaghedon la sovranità di Geova sarà
rivendicata per sempre. (Rivelazione [Apocalisse] 16:16) Egli ci assicura che „glorificherà il
medesimo luogo dei suoi piedi‟, la terra su cui viviamo. (Isaia 60:13) Tutti gli uomini saranno
ammaestrati nel modo di vivere che piace a Dio, così che la conoscenza dei gloriosi propositi di
Geova riempirà la terra proprio come l‟acqua riempie i bacini dei mari. Il quarto e il quinto guaio
18. Qual è il quarto guaio annunciato tramite Abacuc, e come si riflette nella condizione morale del
mondo odierno?
18 Il quarto guaio è descritto in Abacuc 2:15 con queste parole: “Guai a colui che dà ai suoi
compagni qualcosa da bere, unendo a esso il tuo furore e la tua ira, per renderli ebbri, allo scopo di
guardare le loro parti vergognose”. Ciò fa pensare alla corruzione e alla sregolatezza del mondo
odierno. La sua immoralità, favorita persino da organismi religiosi permissivi, ha toccato il fondo.
Flagelli come l‟AIDS e altre malattie trasmesse per via sessuale dilagano in tutta la terra. Invece di
riflettere la “gloria di Geova”, l‟odierna generazione egocentrica sprofonda sempre più nella
depravazione e va verso l‟esecuzione del giudizio di Dio. „Sazio di disonore anziché di gloria‟,
questo mondo traviato sta per bere dal calice del furore di Geova, che rappresenta la sua volontà
riguardo ad esso. „Sulla sua gloria ci sarà l‟onta‟. — Abacuc 2:16.
19. Cosa costituisce l‟introduzione al quinto guaio annunciato da Abacuc, e perché tali parole
valgono anche per il mondo di oggi?
19 L‟introduzione al quinto guaio costituisce un severo monito contro l‟adorazione delle immagini
scolpite. Geova fa pronunciare dal profeta queste parole vigorose: “Guai a colui che dice al pezzo di
legno: „Oh svegliati!‟ alla pietra muta: „Oh destati! Essa stessa darà istruzione‟! Ecco, è rivestita
d‟oro e d‟argento, e in mezzo ad essa non c‟è alcun respiro”. (Abacuc 2:19) Fino a questo giorno sia
nella cristianità che nel cosiddetto mondo pagano la gente si inchina davanti ai crocifissi, alle
madonne, alle icone e ad altre rappresentazioni di uomini e animali. Nessuna di queste cose potrà
svegliarsi per salvare i suoi adoratori quando Geova verrà per eseguire il giudizio. Il rivestimento
d‟oro e d‟argento di questi idoli senza vita è insignificante in paragone alla magnificenza di Geova,
il Dio eterno, e alla gloria delle sue creature viventi. Ci sia consentito di celebrare in eterno il suo
nome incomparabile!
20. Nella disposizione di quale tempio abbiamo il privilegio di
servire con gioia?
20 Sì, il nostro Dio Geova è degno di ogni lode. Con un
sentimento di profonda riverenza verso di lui, diamo ascolto a
quel severo avvertimento contro l‟idolatria. Ma ascoltate!
Geova parla ancora: “Geova è nel suo santo tempio. Fa silenzio
dinanzi a lui, terra tutta!” (Abacuc 2:20) Il profeta aveva
senz‟altro in mente il tempio di Gerusalemme. Oggi, tuttavia, abbiamo il privilegio di adorare
nella disposizione di un tempio spirituale molto più grande, dove il Signore Gesù Cristo è stato
insediato come Sommo Sacerdote. Qui, nel cortile terreno di quel tempio, ci raduniamo, serviamo
e preghiamo, rendendo a Geova l’onore che è dovuto al suo glorioso nome. E che gioia proviamo
nel rendere con tutto il cuore adorazione al nostro amorevole Padre celeste!