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gemmeteocratiche.altervista.or Na 1:8; 2:6 — Come venne distrutta Ninive? (w07 15/11 9 par. 2) Punti notevoli dei libri di Naum, Abacuc e Sofonia - La Torre di Guardia 2007 2:6: Quali “porte dei fiumi” si aprirono? Questa espressione si riferisce agli squarci nelle mura di Ninive provocati dalle acque del Tigri. Quando, nel 632 a.E.V., gli eserciti alleati di babilonesi e medi attaccarono, Ninive non si sentì particolarmente in pericolo. Protetta dalle sue alte mura, si considerava impenetrabile. Tuttavia, le abbondanti piogge fecero straripare il Tigri. Stando a quanto riporta lo storico Diodoro Siculo, questo fece sì che il fiume “inondasse parte della città e abbattesse le mura”.* Le “porte dei fiumi” furono quindi aperte e, come predetto, Ninive fu conquistata con la stessa rapidità con cui il fuoco divora la stoppia secca. — Naum 1:8-10. Aba 3:17-19 — Anche se prima e durante Armaghedon dovessimo affrontare difficoltà, di cosa possiamo star certi? (w07 15/11 10 par. 10) Punti notevoli dei libri di Naum, Abacuc e Sofonia - La Torre di Guardia 2007 3:17-19. Anche se prima e durante Armaghedon dovessimo affrontare avversità, possiamo star certi che Geova ci darà “energia vitale” mentre continuiamo a servirlo con gioia.

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gemmeteocratiche.altervista.or

Na 1:8; 2:6 — Come venne distrutta Ninive?

(w07 15/11 9 par. 2)

Punti notevoli dei libri di Naum, Abacuc e Sofonia

- La Torre di Guardia 2007

2:6: Quali “porte dei fiumi” si aprirono? Questa espressione si riferisce agli squarci nelle mura di Ninive provocati dalle acque del Tigri. Quando, nel 632 a.E.V., gli eserciti alleati di babilonesi e medi attaccarono, Ninive non si sentì particolarmente in pericolo. Protetta dalle sue alte mura, si considerava impenetrabile. Tuttavia, le abbondanti piogge fecero straripare il Tigri. Stando a quanto riporta lo storico Diodoro Siculo, questo fece sì che il fiume “inondasse parte della città e abbattesse le mura”.* Le “porte dei fiumi” furono quindi aperte e, come predetto, Ninive fu conquistata con la stessa rapidità con cui il fuoco divora la stoppia secca. — Naum 1:8-10.

Aba 3:17-19 — Anche se prima e durante Armaghedon dovessimo affrontare difficoltà, di cosa possiamo star certi? (w07 15/11 10 par. 10)

Punti notevoli dei libri di Naum, Abacuc e Sofonia

- La Torre di Guardia 2007

3:17-19. Anche se prima e durante Armaghedon dovessimo affrontare avversità, possiamo star certi che Geova ci darà “energia vitale” mentre continuiamo a servirlo con gioia.

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Cosa avete imparato su Geova dai capitoli in programma questa

settimana?

“GUAI ALLA CITTÀ DI SPARGIMENTO DI SANGUE” (Naum 1:1–3:19)

“La dichiarazione solenne contro Ninive” viene da Geova Dio, che “è lento all‟ira e grande

in potenza”. Geova è “una fortezza nel giorno dell‟angustia” per quelli che cercano rifugio

in lui, ma Ninive sarà distrutta. — Naum 1:1, 3, 7.

“Geova raccoglierà [ripristinerà] certamente l‟orgoglio di Giacobbe”. Ma come un „leone

che sbranava‟, l‟Assiria ha terrorizzato la nazione del popolo di Dio. Geova „certamente

brucerà il carro da guerra di Ninive. E una spada divorerà i suoi propri giovani leoni forniti

di criniera‟. (Naum 2:2, 12, 13) “Guai alla città di spargimento di sangue”, Ninive. “Tutti

quelli che udranno la notizia intorno a [essa] certamente batteranno le mani” e gioiranno. —

Naum 3:1, 19.

Risposta a domande bibliche:

1:9: Cosa significherà per Giuda l’“assoluto sterminio”

di Ninive? Significherà la liberazione definitiva

dall‟Assiria; “l‟angustia non sorgerà una seconda volta”.

Per Naum è come se Ninive non esistesse più quando

scrive: “Ecco, sui monti i piedi di chi porta buone notizie, di chi proclama la pace. O Giuda,

celebra le tue feste”. — Naum 1:15.

2:6: Quali “porte dei fiumi” si aprirono? Questa espressione si riferisce agli squarci nelle

mura di Ninive provocati dalle acque del Tigri. Quando, nel 632 a.E.V., gli eserciti alleati di

babilonesi e medi attaccarono, Ninive non si sentì particolarmente in pericolo. Protetta dalle

sue alte mura, si considerava impenetrabile. Tuttavia, le abbondanti piogge fecero straripare

il Tigri. Stando a quanto riporta lo storico Diodoro Siculo, questo fece sì che il fiume

“inondasse parte della città e abbattesse le mura”.* Le “porte dei fiumi” furono quindi aperte

e, come predetto, Ninive fu conquistata con la stessa rapidità

con cui il fuoco divora la stoppia secca. — Naum 1:8-10.

3:4: In che senso Ninive era come una prostituta?

Ninive ingannava le nazioni promettendo loro amicizia e

sostegno per poi soggiogarle e opprimerle. Per esempio,

quando il re giudeo Acaz fu attaccato dalla coalizione siro-

israelita, l‟Assiria gli diede un certo aiuto. In seguito, però, il

“re d‟Assiria venne contro di lui e gli causò angustia”. —

2 Cronache 28:20.

Lezioni per noi: 1:2-6. Il fatto che Geova si vendichi dei suoi nemici che gli negano esclusiva devozione

mostra che è proprio questa ciò che egli richiede dai suoi

adoratori. — Esodo 20:5.

1:10. Mura imponenti e centinaia di torri non fermarono

l‟adempimento delle parole di Geova contro Ninive. Gli

odierni nemici del popolo di Geova non riusciranno a

sfuggire al Suo giudizio avverso. — Proverbi 2:22;

Daniele 2:44.

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“IN QUANTO AL GIUSTO, CONTINUERÀ A

VIVERE” (Abacuc 1:1–3:19)

I primi due capitoli del libro di Abacuc sono in forma di dialogo tra il profeta e Geova Dio.

Afflitto per ciò che accade in Giuda, Abacuc chiede a Dio: “Perché mi fai vedere ciò che è

nocivo, e continui a guardare il semplice affanno?” Geova risponde: “Ecco, faccio sorgere i

caldei, la nazione aspra e impetuosa”. Il profeta si sorprende che Geova, per punire Giuda,

impieghi “quelli che agiscono slealmente”. (Abacuc 1:3, 6, 13) Gli viene assicurato che il

giusto continuerà a vivere mentre il nemico non sfuggirà alla punizione. Abacuc descrive

inoltre una serie di cinque guai che si abbatteranno sui caldei. — Abacuc 2:4.

Pregando per ottenere misericordia, il profeta intona “canti funebri” in cui rievoca le passate

dimostrazioni della tremenda potenza di Geova, come al

Mar Rosso, nel deserto e a Gerico. Abacuc predice anche

l‟avanzata di Geova e la sua ira distruttiva ad

Armaghedon. La preghiera si conclude con queste parole:

“Geova il Sovrano Signore è la mia energia vitale; ed egli

renderà i miei piedi come quelli delle cerve, e mi farà

calcare i miei alti luoghi”. — Abacuc 3:1, 19.

Risposta a domande bibliche:

1:5, 6: Perché ai giudei sarà sembrato incredibile che i

caldei potessero “sorgere” contro Gerusalemme? Al tempo in cui Abacuc iniziò a

profetizzare, Giuda era sotto la potente influenza dell‟Egitto. (2 Re 23:29, 30, 34) Sebbene i

babilonesi fossero sempre più potenti, il loro esercito non aveva ancora battuto il faraone

Neco. (Geremia 46:2) Oltretutto a Gerusalemme c‟era il tempio di Geova, e lì aveva sede il

trono dei re davidici, la cui dinastia non era mai stata interrotta. L‟“attività” che i giudei

dell‟epoca avrebbero trovato inconcepibile era il fatto che Geova potesse permettere ai

caldei di distruggere Gerusalemme. Nonostante le parole di Abacuc sembrassero loro

incredibili, nel 607 a.E.V. la visione della distruzione di Gerusalemme ad opera dei

babilonesi „si avverò immancabilmente‟. — Abacuc 2:3.

2:5: Chi è “l’uomo robusto” e perché “non raggiungerà la sua meta”? I babilonesi, che

con la loro abilità militare conquistavano le nazioni, erano un “uomo robusto” composito,

cui la vittoria aveva dato alla testa, proprio come fa il vino a chi si ubriaca. Quest‟“uomo”

però non sarebbe riuscito a “raccogliere a sé tutte le nazioni”, perché Geova avrebbe usato i

medi e i persiani per farlo cadere. L‟“uomo” dei nostri giorni è composto da potenze

politiche. Anche lui è ubriaco di boria e autocompiacimento, e ha una sete insaziabile di

conquista, ma non raggiungerà la sua meta di “raccogliere a sé tutte le nazioni”. Solo il

Regno di Dio unirà il genere umano. — Matteo 6:9, 10.

Lezioni per noi: 1:1-4; 1:12–2:1. Abacuc pose delle domande sincere e Geova

gli diede le risposte. Il vero Dio ascolta le preghiere dei suoi fedeli

servitori.

2:1. Come Abacuc, dovremmo rimanere spiritualmente svegli e

attivi. Dovremmo anche essere pronti a modificare il nostro modo di ragionare qualora

ricevessimo una “riprensione” o venissimo corretti.

2:3; 3:16. Mentre attendiamo con fede l‟imminente giorno di Geova, dobbiamo stare attenti

a non perdere il senso di urgenza.

2:4. Per sopravvivere al giorno di giudizio di Geova ormai prossimo dobbiamo rimanere

fedeli. — Ebrei 10:36-38.

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2:6, 7, 9, 12, 15, 19. Chi è avido di guadagno disonesto, chi ama la violenza, chi conduce

una vita immorale e chi pratica l‟idolatria avrà sicuramente la sua parte di guai. Dobbiamo

stare all‟erta per evitare simili tratti e pratiche.

2:11. Se non saremo noi a denunciare la malvagità di

questo mondo, “una pietra stessa griderà

lamentosamente”. È importante che continuiamo a

predicare con coraggio il messaggio del Regno.

3:6. Quando Geova eseguirà il suo giudizio niente lo

potrà fermare, neanche le organizzazioni umane che

sembrano solide come monti e colli.

3:13. Ci viene garantito che ad Armaghedon la

distruzione non sarà indiscriminata. Geova salverà i

suoi fedeli servitori.

3:17-19. Anche se prima e durante Armaghedon

dovessimo affrontare avversità, possiamo star certi che Geova ci darà “energia vitale”

mentre continuiamo a servirlo con gioia.

Quali altre gemme spirituali avete scoperto nei capitoli in programma

questa settimana?

w01 1/11 pp. 8-13 Geova è un Dio di longanimità

In armonia con i principali attributi di Dio

4. (a) Com‟è espresso nelle Scritture Ebraiche il concetto di longanimità? (Vedi anche la nota in

calce). (b) In che modo il profeta Naum descrive Geova, e cosa rivela questo riguardo alla Sua

longanimità?

4 Nelle Scritture Ebraiche il concetto di longanimità viene espresso con due parole che significano

letteralmente “lunghezza di narici” e che nella Traduzione del Nuovo Mondo sono rese “lento

all‟ira”.* Parlando della longanimità di Dio, il profeta Naum disse: “Geova è lento all‟ira e grande

in potenza, e in nessun modo Geova si tratterrà dal punire”. (Naum 1:3) Quindi la longanimità di

Geova non è segno di debolezza e non è illimitata. Che l‟onnipotente Dio sia allo stesso tempo lento

all‟ira e grande in potenza mostra che la sua longanimità è dovuta al fatto che si trattiene con uno

scopo. Egli ha la facoltà di punire, ma si astiene deliberatamente dal farlo subito per dare al

trasgressore la possibilità di cambiare. (Ezechiele 18:31, 32) La longanimità di Geova, perciò, è

un‟espressione del suo amore e dimostra che usa la sua potenza con sapienza.

jd cap. 13 pp. 165-178 “Proclamate questo fra le nazioni”

22. Perché possiamo dire che nel nostro territorio il ministero ha successo?

22 Pur suscitando reazioni diverse, tutti i 12 profeti assolsero il loro

incarico. La cosa più importante non è la reazione della gente al

duplice messaggio che portiamo, ma il fatto che offriamo a Geova “i

giovani tori delle nostre labbra”, il nostro migliore “sacrificio di

lode”. (Osea 14:2; Ebrei 13:15) Poi possiamo lasciare la cosa nelle

mani di Dio. Sarà lui ad attirare quelli che sono davvero pecore. (Giovanni 6:44) Si può essere bravi

proclamatori del messaggio divino indipendentemente da come reagiscono le persone. Possiamo

star certi che “i piedi di chi porta buone notizie, di chi proclama la pace”, sono belli agli occhi di chi

accetta con gratitudine la buona notizia. Ma soprattutto sono belli agli occhi di Geova. (Naum 1:15;

Isaia 52:7) Adesso che il grande giorno di Geova è così vicino, siamo decisi a continuare a fare

quello che Gioele predisse per il nostro tempo: “Proclamate questo fra le nazioni: „Santificate la

guerra! Destate gli uomini potenti!‟” Questa è la guerra di Dio contro le nazioni. — Gioele 3:9.

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km 9/14 p. 2 Prendiamo a modello i profeti: Naum

1. Quali lezioni impariamo dal libro di Naum?

1 Le rovine dell‟antica Ninive mostrano che, come aveva profetizzato Naum, Geova “fa vendetta”

contro i suoi nemici, e che nemmeno il suo più accanito avversario può resistergli (Naum 1:2, 6).

Esaminando più da vicino la profezia di Naum potremo imparare lezioni che ci sono utili nel nostro

ministero.

2. Come possiamo mantenere positivo il tenore del nostro messaggio?

2 Offriamo conforto e speranza: A un primo sguardo il libro di Naum sembra solo una

dichiarazione di condanna contro Ninive, l‟orgogliosa capitale dell‟antica Assiria (Naum 1:1; 3:7).

Comunque questa dichiarazione giunse come una notizia gradita al popolo di Geova. Naum, il cui

nome significa “confortatore”, rassicurò i connazionali giudei che i loro nemici sarebbero stati

presto eliminati. Inoltre Naum confermò che Geova è “una

fortezza nel giorno dell‟angustia” (Naum 1:7). Mentre

predichiamo, portiamo anche noi buone notizie e incoraggiamo

altri a cercare rifugio in Geova (Naum 1:15).

3. Come possiamo imitare Naum nell‟uso di esempi e

similitudini?

3 Usiamo esempi e similitudini: Geova ispirò Naum a

paragonare la fine di Ninive a quella della città egiziana di Tebe

(No-Amon), che era stata precedentemente distrutta dall‟Assiria

(Naum 3:8-10). Quando parliamo ad altri della fine di questo

malvagio sistema di cose, possiamo dare risalto alle profezie bibliche che dimostrano che Geova

adempie la sua parola fino al minimo dettaglio. Per esempio quando i babilonesi e i medi

attaccarono la città di Ninive nel 632 a.E.V., piogge abbondanti fecero straripare il Tigri, facendo

crollare una parte delle impenetrabili mura della città. Ninive fu così conquistata velocemente,

proprio come Geova aveva predetto (Naum 1:8; 2:6).

4. Come possiamo parlare in modo chiaro e comprensibile nel ministero?

4 Parlate in modo chiaro e comprensibile: Naum scrisse in modo descrittivo e drammatico. I suoi

argomenti erano chiari (Naum 1:14; 3:1). Allo stesso modo, desideriamo usare un linguaggio che

sia facilmente comprensibile (1 Cor. 14:9). Alla visita iniziale, spieghiamo chiaramente il motivo

per cui siamo lì. Mentre conduciamo uno studio biblico, aiutiamo la persona a sviluppare fede in

Geova e nella sua Parola, e a capire come le informazioni si applicano a lei personalmente (Rom.

10:14).

5. Quale assicurazione troviamo nella profezia di Naum?

5 La fiducia di Naum nel sicuro adempimento delle promesse di Geova è evidente in tutta la

narrazione del libro biblico che porta il suo nome. Mentre si avvicina la fine del sistema di Satana,

troviamo conforto nella dichiarazione di Dio: “L‟angustia non sorgerà una seconda volta” (Naum

1:9).

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w00 1/2 pp. 14-19 Geova non tarderà

“Anche se [la visione] dovesse attardarsi, attendila; poiché si avvererà immancabilmente. Non

tarderà”. — ABACUC 2:3.

1. Che determinazione hanno dimostrato i servitori di Geova, e questo cosa li ha spinti a fare?

“CERTAMENTE continuerò a stare al mio posto di guardia”. Questa fu la decisione di Abacuc,

profeta di Dio. (Abacuc 2:1) I servitori di Geova del XX secolo hanno dimostrato la stessa

determinazione. Hanno quindi risposto con zelo all‟invito che fu rivolto alla storica assemblea del

settembre 1922: “Questo è il più splendido dei giorni. Ecco, il Re regna! Voi ne siete gli agenti

pubblicitari. Perciò annunciate, annunciate, annunciate il Re e il suo regno”.

2. Cosa poterono dichiarare i cristiani unti quando, dopo la prima guerra mondiale, furono riportati

in una condizione di intensa attività?

2 Dopo la prima guerra mondiale Geova riportò il fedele unto rimanente in una condizione di intensa

attività. Come Abacuc, ogni suo componente poté dichiarare: “Di sicuro mi manterrò sul baluardo;

e vigilerò, per vedere che cosa egli proferirà mediante me”. Le parole ebraiche rese “vigilerò” e

“guardia” sono ripetute in molte profezie.

“Non tarderà”

3. Perché dobbiamo essere vigilanti?

3 Mentre oggi fanno risuonare l‟avvertimento, i servitori di Geova devono essere sempre desti per

prestare attenzione alle parole conclusive della grande profezia di Gesù: “Siate vigilanti, poiché non

sapete quando verrà il signore della casa, se sul tardi o a mezzanotte o al canto del gallo o la mattina

di buon‟ora, affinché, arrivando all‟improvviso, non vi trovi addormentati. Ma quello che dico a voi

lo dico a tutti: Siate vigilanti”. (Marco 13:35-37) Come Abacuc, e in armonia con le parole di Gesù,

dobbiamo essere vigilanti!

4. Che analogia c‟è fra la nostra situazione e quella in cui si trovava Abacuc verso il 628 a.E.V.?

4 Abacuc potrebbe aver completato la stesura del suo libro verso il 628 a.E.V., ancor prima che

Babilonia divenisse la potenza mondiale dominante. Il giudizio di Geova sull‟apostata

Gerusalemme veniva fatto risuonare da molti anni. Tuttavia non c‟era nessuna chiara indicazione di

quando sarebbe stato eseguito. Chi avrebbe creduto che mancavano soltanto 21 anni circa e che

Geova avrebbe usato Babilonia come strumento per eseguirlo? Anche oggi, non sappiamo „il giorno

e l‟ora‟ fissati per la fine di questo sistema, ma Gesù ci ha preavvertito: “Siate pronti, perché in

un‟ora che non pensate viene il Figlio dell‟uomo”. — Matteo 24:36, 44.

5. Perché le parole di Dio riportate in Abacuc 2:2, 3 sono particolarmente incoraggianti?

5 Geova aveva buoni motivi per dare ad Abacuc questo stimolante incarico: “Scrivi la visione, e

disponila in modo chiaro su tavolette, affinché chi vi legge ad alta voce vi legga correntemente.

Poiché la visione è ancora per il tempo fissato, e continua ad ansimare sino alla fine, e non mentirà.

Anche se dovesse attardarsi, attendila; poiché si avvererà immancabilmente. Non tarderà”. (Abacuc

2:2, 3) Oggi la malvagità e la violenza dilagano in tutta la terra, a indicare che siamo proprio alle

soglie del “grande e tremendo giorno di Geova”. (Gioele 2:31) Le parole di Geova — “Non

tarderà” — sono davvero incoraggianti e rassicuranti!

6. Come possiamo sopravvivere al veniente giorno di giudizio?

6 Come possiamo dunque sopravvivere al veniente giorno di giudizio? Geova risponde facendo

questo contrasto fra il giusto e l‟ingiusto: “Ecco, la sua anima si è gonfiata; non è stata retta dentro

di lui. Ma in quanto al giusto, continuerà a vivere per la sua fedeltà”. (Abacuc 2:4)

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Governanti e popoli orgogliosi e avidi hanno macchiato le pagine della storia moderna del sangue

di milioni di vittime innocenti, specialmente nelle due guerre mondiali e nei massacri etnici. Invece

gli unti servitori di Dio che amano la pace hanno perseverato fedelmente. Sono “la nazione giusta

che osserva la condotta fedele”. Questa nazione, insieme ai suoi compagni, le “altre pecore”, segue

l‟esortazione: “Confidate in Geova in ogni tempo, poiché in Iah Geova è la Roccia dei tempi

indefiniti”. — Isaia 26:2-4; Giovanni 10:16.

7. In armonia con la citazione che Paolo fa di Abacuc 2:4, cosa dobbiamo fare?

7 Scrivendo ai cristiani ebrei, l‟apostolo Paolo cita Abacuc 2:4 quando dice al popolo di Geova:

“Avete bisogno di perseveranza, affinché, dopo aver fatto la volontà di Dio, riceviate

l‟adempimento della promessa. Poiché ancora „pochissimo tempo‟, e „colui che viene arriverà e non

tarderà‟. „Ma il mio giusto vivrà per fede‟, e, „se torna indietro, la mia anima non ha piacere in lui‟”.

(Ebrei 10:36-38) Questo non è il tempo di rallentare o di farsi prendere al laccio dal materialismo o

dalla smodata ricerca dei piaceri del mondo di Satana. Cosa dobbiamo fare finché il “pochissimo

tempo” non sarà passato? Come Paolo, noi della nazione santa di Geova dobbiamo „protenderci

verso le cose che sono davanti, proseguendo verso la meta‟ della vita eterna. (Filippesi 3:13, 14) E

come Gesù dobbiamo perseverare per „la gioia che ci è posta dinanzi‟. — Ebrei 12:2.

8. Chi è l‟“uomo” di Abacuc 2:5, e perché non riuscirà nel suo intento?

8 Abacuc 2:5 descrive un “uomo robusto” che, a differenza dei servitori di Geova, non raggiunge la

sua meta, anche se “ha reso la sua anima spaziosa proprio come lo Sceol”. Chi è quest‟uomo che

“non si può saziare”? Con una voracità simile a quella della Babilonia del tempo di Abacuc, questo

“uomo” composito, formato da potenze politiche — fasciste, naziste, comuniste o anche quelle

cosiddette democratiche — combatte guerre per motivi espansionistici. Riempie anche lo Sceol, la

tomba, di anime innocenti. Ma questo perfido “uomo” composito del mondo di Satana, inebriato dal

suo stesso senso di sicurezza e importanza, non riesce a “raccogliere a sé tutte le nazioni e a

radunare a sé tutti i popoli”. Solo Geova Dio può unire tutto il genere umano e lo farà per mezzo del

Regno messianico. — Matteo 6:9, 10.

Il primo di cinque guai drammatici

9, 10. (a) Cosa annuncia quindi Geova per mezzo di Abacuc? (b) Qual è la situazione attuale per

quanto riguarda il guadagno ingiusto?

9 Per mezzo del profeta Abacuc, Geova annuncia quindi una serie di cinque guai, giudizi che

devono essere eseguiti per preparare la terra come dimora dei fedeli adoratori di Dio. Queste

persone di cuore retto „elevano un‟espressione proverbiale‟ che Geova presenta. In Abacuc 2:6 si

legge: “Guai a colui che moltiplica ciò che non è suo — oh fino a quando! — e che rende pesante il

debito su di sé!”

10 Qui viene dato risalto al guadagno ingiusto. Nel mondo che ci circonda i ricchi diventano sempre

più ricchi e i poveri sempre più poveri. Trafficanti di droga e truffatori ammassano grandi fortune,

mentre fra la gente comune molti sono ridotti alla fame. Si dice che un quarto della popolazione

mondiale viva sotto il livello di povertà. In molti paesi le condizioni di vita sono spaventose. Coloro

che desiderano vedere la giustizia sulla terra esclamano: Per quanto tempo si sono moltiplicate

queste iniquità! Comunque, la fine è vicina! Veramente la visione “non tarderà”.

11. Cosa dice Abacuc dello spargimento di sangue umano, e perché si può dire che oggi sulla terra

grava un‟immensa colpa di sangue?

11 Il profeta dice al malvagio: “Poiché tu stesso spogliasti molte nazioni, tutti quelli che rimarranno

dei popoli spoglieranno te, a causa dello spargimento di sangue del genere umano e della violenza

fatta alla terra, alla città e a tutti quelli che vi dimorano”. (Abacuc 2:8) Che immensa colpa di

sangue grava oggi sulla terra! Gesù disse chiaramente: “Tutti quelli che prendono la spada

periranno di spada”. (Matteo 26:52)

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Tuttavia, solo nel XX secolo, le nazioni e i gruppi etnici colpevoli di spargimento di sangue si sono

resi responsabili dell‟uccisione di oltre cento milioni di esseri umani. Guai a coloro che prendono

parte a questi massacri!

Il secondo guaio

12. Qual è il secondo guaio menzionato da Abacuc, e perché possiamo essere certi che il guadagno

disonesto non servirà a nulla?

12 Il secondo guaio, di cui si parla in Abacuc 2:9-11, ricade su “colui che fa guadagno iniquo per la

sua casa, per porre in alto il suo nido, per liberarsi dalla presa di ciò che è calamitoso!” Il guadagno

disonesto non servirà a nulla, come indica chiaramente il salmista: “Non aver timore perché qualche

uomo guadagna ricchezze, perché la gloria della sua casa aumenta, poiché alla sua morte non può

portare con sé assolutamente nulla; la sua gloria non scenderà insieme a lui stesso”. (Salmo

49:16, 17) È quindi degno di nota il saggio consiglio di Paolo: “A quelli che sono ricchi nel

presente sistema di cose dà ordine di non essere di mente altera, e di riporre la loro speranza non

nelle ricchezze incerte, ma in Dio, che ci fornisce riccamente ogni cosa per nostro godimento”. —

1 Timoteo 6:17.

13. Perché dovremmo continuare a far risuonare l‟avvertimento divino?

13 Com‟è importante che oggi vengano fatti risuonare i messaggi di giudizio di Dio! Quando i farisei

trovarono da ridire sul fatto che le folle acclamavano Gesù come “Colui che viene come Re nel

nome di Geova”, egli replicò: “Vi dico: Se questi tacessero, le pietre griderebbero”. (Luca 19:38-

40) Allo stesso modo oggi, se il popolo di Dio non smascherasse la malvagità che esiste in questo

mondo, „dal muro una pietra stessa griderebbe lamentosamente‟. (Abacuc 2:11) Continuiamo

dunque a far risuonare intrepidamente l‟avvertimento divino!

Il terzo guaio e la questione della colpa di sangue

14. Quale colpa di sangue grava sulle religioni del mondo?

14 Il terzo guaio annunciato tramite Abacuc riguarda la questione della colpa di sangue. Abacuc 2:12

dice: “Guai a colui che edifica una città con lo spargimento di sangue, e che ha solidamente stabilito

una città con l‟ingiustizia!” In questo sistema di cose ingiustizia e spargimento di sangue sono

spesso collegati. In particolare, le religioni del mondo si sono rese responsabili dei più atroci

massacri della storia. Basti menzionare le crociate, che videro i cosiddetti cristiani e i musulmani in

lotta fra loro, l‟Inquisizione in Spagna e nell‟America Latina, la guerra dei Trent‟anni, fra

protestanti e cattolici, in Europa, e le più sanguinose di tutte, le due guerre mondiali del nostro

secolo, iniziate entrambe in paesi della cristianità.

15. (a) Col sostegno o il consenso delle chiese, cosa continuano a fare le nazioni? (b) Le Nazioni

Unite possono porre fine al riarmo del mondo?

15 Uno degli aspetti più orribili della seconda guerra mondiale è stato l‟Olocausto nazista in Europa,

che ha travolto milioni di ebrei e altri innocenti. Solo di recente la gerarchia cattolica in Francia ha

confessato di non essersi opposta all‟invio di centinaia di migliaia di persone nei campi di sterminio

nazisti. Tuttavia le nazioni continuano a prepararsi a spargere sangue, col sostegno o il consenso

delle chiese. Parlando della Chiesa Ortodossa Russa, la rivista Time (edizione internazionale) ha

detto di recente: “La chiesa rinata esercita un‟influenza determinante anche in un campo un tempo

impensabile: la macchina bellica russa. . . . La benedizione dei caccia a reazione e delle caserme è

diventata quasi di ordinaria amministrazione. In novembre, nel monastero Danilovsky di Mosca,

sede del patriarcato russo, la chiesa è arrivata al punto di consacrare l‟arsenale nucleare russo”. Le

Nazioni Unite possono porre fine al riarmo di questo mondo con diabolici strumenti di guerra?

Difficilmente! Secondo il Guardian di Londra, un Nobel per la pace ha fatto questo commento: “La

cosa più sconvolgente è che i cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell‟ONU sono

i cinque maggiori fornitori di armi del mondo”.

Page 9: gemmeteocratiche.altervista · 2017. 11. 27. · longanimità? 4 Nelle Scritture Ebraiche il concetto di longanimità viene espresso con due parole che significano letteralmente “lunghezza

16. Cosa farà Geova alle nazioni guerrafondaie?

16 Geova eseguirà il giudizio sulle nazioni guerrafondaie? Abacuc 2:13 dice: “Ecco, non è da Geova

degli eserciti che i popoli faticheranno solo per il fuoco, e che i gruppi nazionali si stancheranno

semplicemente per nulla?” “Geova degli eserciti”! Sì, Geova ha nei cieli eserciti angelici, e li userà

per ridurre a nulla le nazioni e i popoli guerrafondai!

17. In che misura la conoscenza di Geova riempirà la terra dopo l‟esecuzione del suo giudizio sui

gruppi nazionali violenti?

17 Cosa avverrà dopo l‟esecuzione del giudizio di Geova su questi gruppi nazionali violenti? Abacuc

2:14 risponde: “La terra sarà piena della conoscenza della gloria di Geova come le acque stesse

coprono il mare”. Che meravigliosa prospettiva! Ad Armaghedon la sovranità di Geova sarà

rivendicata per sempre. (Rivelazione [Apocalisse] 16:16) Egli ci assicura che „glorificherà il

medesimo luogo dei suoi piedi‟, la terra su cui viviamo. (Isaia 60:13) Tutti gli uomini saranno

ammaestrati nel modo di vivere che piace a Dio, così che la conoscenza dei gloriosi propositi di

Geova riempirà la terra proprio come l‟acqua riempie i bacini dei mari. Il quarto e il quinto guaio

18. Qual è il quarto guaio annunciato tramite Abacuc, e come si riflette nella condizione morale del

mondo odierno?

18 Il quarto guaio è descritto in Abacuc 2:15 con queste parole: “Guai a colui che dà ai suoi

compagni qualcosa da bere, unendo a esso il tuo furore e la tua ira, per renderli ebbri, allo scopo di

guardare le loro parti vergognose”. Ciò fa pensare alla corruzione e alla sregolatezza del mondo

odierno. La sua immoralità, favorita persino da organismi religiosi permissivi, ha toccato il fondo.

Flagelli come l‟AIDS e altre malattie trasmesse per via sessuale dilagano in tutta la terra. Invece di

riflettere la “gloria di Geova”, l‟odierna generazione egocentrica sprofonda sempre più nella

depravazione e va verso l‟esecuzione del giudizio di Dio. „Sazio di disonore anziché di gloria‟,

questo mondo traviato sta per bere dal calice del furore di Geova, che rappresenta la sua volontà

riguardo ad esso. „Sulla sua gloria ci sarà l‟onta‟. — Abacuc 2:16.

19. Cosa costituisce l‟introduzione al quinto guaio annunciato da Abacuc, e perché tali parole

valgono anche per il mondo di oggi?

19 L‟introduzione al quinto guaio costituisce un severo monito contro l‟adorazione delle immagini

scolpite. Geova fa pronunciare dal profeta queste parole vigorose: “Guai a colui che dice al pezzo di

legno: „Oh svegliati!‟ alla pietra muta: „Oh destati! Essa stessa darà istruzione‟! Ecco, è rivestita

d‟oro e d‟argento, e in mezzo ad essa non c‟è alcun respiro”. (Abacuc 2:19) Fino a questo giorno sia

nella cristianità che nel cosiddetto mondo pagano la gente si inchina davanti ai crocifissi, alle

madonne, alle icone e ad altre rappresentazioni di uomini e animali. Nessuna di queste cose potrà

svegliarsi per salvare i suoi adoratori quando Geova verrà per eseguire il giudizio. Il rivestimento

d‟oro e d‟argento di questi idoli senza vita è insignificante in paragone alla magnificenza di Geova,

il Dio eterno, e alla gloria delle sue creature viventi. Ci sia consentito di celebrare in eterno il suo

nome incomparabile!

20. Nella disposizione di quale tempio abbiamo il privilegio di

servire con gioia?

20 Sì, il nostro Dio Geova è degno di ogni lode. Con un

sentimento di profonda riverenza verso di lui, diamo ascolto a

quel severo avvertimento contro l‟idolatria. Ma ascoltate!

Geova parla ancora: “Geova è nel suo santo tempio. Fa silenzio

dinanzi a lui, terra tutta!” (Abacuc 2:20) Il profeta aveva

senz‟altro in mente il tempio di Gerusalemme. Oggi, tuttavia, abbiamo il privilegio di adorare

nella disposizione di un tempio spirituale molto più grande, dove il Signore Gesù Cristo è stato

insediato come Sommo Sacerdote. Qui, nel cortile terreno di quel tempio, ci raduniamo, serviamo

e preghiamo, rendendo a Geova l’onore che è dovuto al suo glorioso nome. E che gioia proviamo

nel rendere con tutto il cuore adorazione al nostro amorevole Padre celeste!