2015.6.25 - Proposta Dell'Assemblea Partecipativa

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2015.6.25 - Proposta Dell'Assemblea Partecipativa

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    UN PARCO grande come UNA CITTA PISAPARTECIPA ALLA PROGETTAZIONE DEL PARCO URBANO DI CISANELLO

    La proposta dellAssemblea

    25 giugno 2015

  • LA PROPOSTA DELLASSEMBLEA PARTECIPATIVA 25 GIUGNO 2015

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    SOMMARIO

    1. Il processo partecipativo UN PARCO Grande come UNA CITT 3

    1.1. Loggetto del processo partecipativo 3 1.2. Prima dellavvio e le prime fasi del processo partecipativo 5 1.3. Le giornate della partecipazione 7

    2. La proposta dellAssemblea Partecipativa 12

    2.1. Il Parco Urbano, il quartiere di Cisanello e la citt di Pisa 12 2.2. La descrizione dellarea allo stato attuale 13 2.3. Le funzioni prevalenti del Parco Urbano di Cisanello 15 2.3.1. La funzione logistica (protezioni, accessi, mobilit interna, collegamenti) 15 2.3.2. La funzione naturalistica e didattico-culturale 16 2.3.3. La funzione estetica e socio-sanitaria 17 2.3.4. La funzione socio-ricreativa e sportiva 18

  • 1. II PROCESSO PARTECIPATIVO UN PARCO GRANDE COME UNA CITT

    1.1. Loggetto del processo partecipativo

    Un processo partecipativo una procedura che si attiva quando si vogliono racco-

    gliere le idee, i bisogni, le aspettative e le proposte dei cittadini riguardo a un tema o problema su cui ci sia bisogno di avviare un promuovere un cambiamento. La finalit di un processo partecipativo perci quello di coinvolgere i cittadini nelle scelte e interventi che li riguardano e che incidono sulla loro qualit della vita.

    Pu essere utile avviare un processo partecipativo quando:

    si vuole raccogliere informazioni, esperienze, bisogni etc. dei cittadini e di tutti i soggetti portatori di interesse su un determinato tema o questione;

    il tema o la questione dibattuta potenzialmente conflittuale e si rende ne-cessario un processo di riflessione condivisa per cercare una mediazione e/o superare uno stallo che blocca la assunzione ordinaria delle decisioni.

    Un processo partecipativo , generalmente, avviato dallamministrazione pubblica cui compete la decisione amministrativa, ma pu essere indetto anche da altri sog-getti, quali organizzazioni profit o non profit e cittadini. La Legge regionale n. 46/2013, in particolare, stabilisce dei criteri specifici affinch, oltre alle amministra-zioni comunali, possano avviare processi partecipativi locali anche altri enti pubblici, singoli o associati, associazioni e comitati, imprese, scuole e cittadini residenti.

    Il progetto UN PARCO grande come UNA CITT. PisaPartecipa alla progettazione del Parco Urbano di Cisanello stato presentato dal Comune di Pisa, il 30 giugno 2014, nel quadro della l.r. 2 agosto 2013, n. 46, che promuove la partecipazione dei cittadini nellelaborazione delle politiche regionali e locali. LAutorit Regionale per la Partecipa-zione della Toscana ha approvato in via definitiva il progetto, il 23 settembre 2014, con la Deliberazione n. 5, e il trasferimento finanziario stato disposto dal Consiglio della Regione Toscana, il 21 ottobre 2014, con Decreto dirigenziale n. 507.

    Il progetto iniziato ufficialmente il 1 dicembre 2014 e si conclude il 30 giugno 2015, per una durata di sette mesi. stato necessario richiedere un mese di proroga.

    Loggetto del progetto unarea di 50.600 mq, destinata a Parco Urbano e Servizi pubblici e/o complementari, compresa, a Nord, da Via Italo Bargagna e da Via Enrico Novelli detto Yambo, a Sud, da Via di Cisanello, a Ovest, dalla sede cittadina della So-ciet di Pubblica Assistenza e, a Est, da Via Monsignor Aristo Manghi (Com. di Pisa, Del. C.C. n. 11 - Scheda N. 7.5. del Regolamento Urbanistico - Cisanello-Parco Centrale).

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    Larea in condizioni di degrado e da pi parti si sollecita un intervento del Comune. Lobiettivo del processo partecipativo la realizzazione di idee progettuali condi-

    vise, da sottoporre allAmministrazione comunale, la quale con il Protocollo di intesa con la Regione Toscana si impegnata a prendere in considerazione la proposta ed esprimere, con un parere motivato, laccettazione o il respingimento.

    Non si tratta, ovviamente, di una progettazione esecutiva, ma di una raccolta di esigenze ed idee discusse dai cittadini che possono trovare una forma progettuale.

    Se la finalit principale quella di progettare uno spazio verde, in cui i cittadini possano coltivare il benessere fisico, relazionale ed estetico, le associazioni proporre delle attivit culturali, ricreative e sportive e la natura trovare un terreno fertile, il processo partecipativo concorre, altres, a realizzare degli ulteriori obiettivi:

    favorire la tutela dei beni comuni e, in particolare, del verde pubblico;

    promuovere la qualit della vita materiale e spirituale della cittadinanza;

    valorizzare i saperi e le competenze diffuse nella popolazione;

    rafforzare la coesione sociale, mettendo in relazione cittadini e associazioni;

    migliorare il rapporto tra la societ civile e lamministrazione comunale.

  • PISAPARTECIPA ALLA PROGETTAZIONE DEL PARCO URBANO DI CISANELLO

    1.2. Prima dellavvio e le prime fasi del processo partecipativo

    Sin da prima dellinizio del progetto, sono state realizzate delle attivit preparatorie. Il 23 gennaio 2014 si svolta lAssemblea pubblica Quale futuro per il Parco Urbano

    di Cisanello. Proposte, adesioni e idee per lavvio del processo partecipativo, ai sensi della Legge Regionale 46 del 2 Agosto 2013, in cui il Comune di Pisa ha discusso linizia-tiva con i cittadini e le associazioni del territorio e ha raccolto le adesioni da parte di questultimi interessi organizzati, a supporto della domanda di sostegno.

    Da subito stata attivata la relazione istituzionale con il Dipartimento di Scienze Politiche dellUniversit di Pisa, quale soggetto terzo per la progettazione e la ge-stione del progetto partecipativo. La collaborazione stata, poi, formalizzata con la sti-pula della Convenzione, in data 23 gennaio 2015 (Determina n. 12/48).

    Dal luglio 2014, prima che lAutorit regionale per la Partecipazione approvasse in via preliminare il progetto presentato dal Comune di Pisa, il 30 giugno 2014, sono state avviate delle consultazioni con le associazioni firmatarie e altre che, successivamente, hanno manifestato il loro interesse a partecipare al progetto. Gli incontri avevano lo scopo di raccogliere i consigli per migliorare il progetto da presentare in via definitiva, discutendo gli aspetti metodologici, tempistici e finanziari, e, poi, dopo lapprovazione, concordare iniziative per rendere accessibile il Parco, per quanto necessario allo svolgi-mento del processo partecipativo. Gli incontri si sono svolti, presso il Comune, nelle se-guenti date: 7 luglio, 12 novembre, 22 dicembre, 3 marzo, 30 aprile.

    I primi mesi del progetto sono stati impegnati in molteplici attivit preparatorie: attivit di costituzione del gruppo di lavoro operativo, composto dai referenti del

    Dipartimento di Scienze Politiche e dai dipendenti del Comune di Pisa coinvolti nel pro-cesso: il Responsabile esecutivo del progetto, i Responsabili del CTP, il gruppo Parco Urbano di Cisanello del CTP n. 5, lUfficio Verde e Arredo Urbano, lUfficio Ambiente e lUfficio Supporto giuridico-amministrativo (dal 5 febbraio 2015). L11 febbraio 2015, il gruppo di lavoro operativo stato affiancato dal prof. Fabrizio Cinelli, docente di Strutture verdi e paesaggio del Corso di Ingegneria Edile Architettura dellUniver-sit di Pisa, e dal prof. Stefano Scorrano, docente presso lI.I.S. E. Santoni di Pisa, in ragione della loro partecipazione, con i rispettivi studenti, a supporto volontario del pro-getto, nella fase della progettazione partecipata;

    attivit formative: 1) sul portale "Open Toscana", presso la sede del Consiglio Re-gionale, da parte dei collaboratori del Dipartimento di Scienze Politiche (10-11 ottobre 2014); 2) sulle procedure partecipative e i metodi di facilitazione da parte dei Respon-sabili dei Consigli Territoriali di Partecipazione (21 e 28 aprile 2015);

    attivit ispettive e di sollecitazione, con il sopraluogo nel Parco di Cisanello, al fine di verificarne lo stato, con una rappresentanza delle associazioni e dei cittadini (21 no-vembre 2014) e la richiesta allUfficio Verde di realizzare, prima della Camminata nel Parco, gli interventi necessari a rendere accessibili i percorsi e delimitare il perimetro

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    del Parco e a rimuovere almeno i rifiuti visibili (19 febbraio e 8 aprile 2015); attivit informative: 1) alla 1 Commissione del Consiglio Comunale di Pisa, la

    Commissione Urbanistica, presso la Sala dei Gruppi di Maggioranza (7 novembre 2014); 2) alla cittadinanza, con la presentazione del progetto, nel quadro delliniziativa Partecipo, quindi sono (13 dicembre 2014), la creazione della stanza Un Parco grande come una Citt sul portale Open Toscana (26 gennaio 2015), della pagina Facebook1 e del profilo Twitter2 (27 febbraio 2015), con la spedizione dei pieghevoli a 400 nuclei familiari residenti nel quartiere di Cisanello (13 aprile 2015) e la realizzazione di interviste ad associazioni e ad altri testimoni privilegiati, al fine di condividere idee, valori ed esperienze sulla partecipazione e sul Parco (in corso);

    attivit amministrative e logistiche: 1) lapprovazione degli atti per la stipula della Convenzione con il Dipartimento di Scienze Politiche, laffitto della Leopolda, laffida-mento dei servizi di comunicazione, lerogazione del premio allI.I.S. E. Santoni di Pisa e laffidamento al tavolo delle associazioni della cartellonistica nel Parco.

    Il 26 aprile 2015 si conclusa la selezione dei partecipanti, aperta il 28 marzo con la conferenza stampa dellAssessore. Rispetto ai 90 previsti dal progetto, sono state accolte le richieste di adesione di 117 partecipanti, presentate attraverso la porta aperta, il tavolo delle associazioni e il campionamento casuale stratificato.

    Fig. 1. Elenco dei partecipanti

    1 https://www.facebook.com/parcodicisanello 2 #pisapartecipa

  • PISAPARTECIPA ALLA PROGETTAZIONE DEL PARCO URBANO DI CISANELLO

    Le quote dei tre tipi di adesioni sono cos ripartite:

    39 cittadini attraverso il metodo della porta aperta, per lo pi, espressione delle libere professioni (architetti, agronomi, ingegneri, etc.) e dellUniversit (ricercatori, tecnici, etc.);

    30 cittadini residenti, attraverso un campionamento stratificato, sulla base delle liste dellAnagrafe comunale;

    48 rappresentanti delle associazioni che hanno aderito al progetto, al momento della presentazione e successivamente, a seguito di comunicazioni pubbliche.

    1.3. Le giornate della partecipazione

    Per la conduzione delle giornate partecipative sono stati scelti degli strumenti e dei

    metodi partecipativi di facile gestione e applicazione, in modo tale che i gruppi di la-voro possano concentrarsi sullapprofondimento dei contenuti e sulle proposte. In generale, le procedure scelte rispondono al bisogno di informare, confrontare, condi-videre, analizzare, scegliere e decidere, delineando quindi un percorso che, dai pi semplici momenti di confronto e condivisione iniziale, conduce, attraverso la pro-gressiva acquisizione di elementi conoscitivi nuovi, alla possibilit/capacit di assu-mere decisioni complesse da parte dei partecipanti come singoli e come assemblea.

    Tutte le giornate di elaborazione progettuale sono supportate da un gruppo di fa-cilitatori. Il facilitatore un professionista e/o un soggetto appositamente formato, che gestisce i gruppi di lavoro e i tavoli di discussione, garantendo che tutti i parteci-panti abbiano la possibilit di esprimere le proprie idee, impressioni e punti di vista sulle questioni in corso di discussione. Ha un ruolo meramente tecnico e di supporto, vale a dire che favorisce le relazioni e la comunicazione allinterno del gruppo ma non pu entrare nel merito dei contenuti e delle decisioni prese dal gruppo.

    I partecipanti alle giornate di progettazione sono stati invitati dagli organizzatori e

    dai facilitatori a conoscere e rispettare le regole alla base della partecipazione: Ascolto: ascolta sempre le idee/opinioni degli altri; Rispetto: rispetta le opinioni degli altri e avanza solo critiche costruttive; Uguaglianza: tutti devono avere la possibilit di parlare ed esprimere idee; Impegno e responsabilit: chi partecipa si impegna a portare avanti le proprie idee e ne responsabile; Sintesi e chiarezza: esprimi le tue opinioni in maniera chiara e sintetica, cos che tutti possono parlare e confrontarsi; Concretezza: fai proposte concrete, sostenibili ed effettivamente realizzabili.

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    Le cinque giornate partecipative si sono articolate secondo il seguente calendario:

    gioved 7 maggio, ore 18.30-22.30: incontro di apertura su finalit, procedure e metodi di conduzione del processo partecipativo;

    gioved 14 maggio, ore 18.30-22.30: incontro conoscitivo sul Parco Urbano di Cisanello e sulle possibili destinazioni funzionali delle aree;

    sabato 16 maggio, ore 9.30-12.30: passeggiata di esplorazione guidata nel Parco;

    gioved 28 maggio, ore 19.00-22.30: discussione sulle destinazioni funzionali prevalenti delle macro aree;

    sabato 6 giugno, ore 10.00-18.00: lavoro di progettazione ai tavoli, condivi-sione delle proposte e redazione del progetto.

    Dopo le quattro giornate di confronto, analisi e lavoro condiviso che si svolge-ranno tra il 7 e il 28 maggio e dopo la giornata di progettazione del 6 giugno, in cui la proposta stata elaborata, discussa e votata dai partecipanti, si costituito un gruppo tecnico, formato dai collaboratori del Dipartimento di Scienze Politiche, dal gruppo di lavoro operativo del Comune di Pisa e da una delegazione di dieci compo-nenti dellarena deliberativa. Il loro compito stato di presentare una proposta tec-nicamente compiuta allAmministrazione comunale, che valuti anche la sostenibilit economica delle idee progettuali, in occasione dellAssemblea pubblica, aperta alla cittadinanza, che si svolger il 25 giugno 2015, presso il Centro espositivo SMS.

    Fig. 2. Il calendario delle giornate partecipative

  • PISAPARTECIPA ALLA PROGETTAZIONE DEL PARCO URBANO DI CISANELLO

    7 maggio 2015

    La giornata del 7 maggio, di avvio dei lavori, si svolta con una presentazione delle

    attivit previste nelle cinque giornate, dei metodi impiegati per la conduzione delle giornate e delle finalit di ciascuna giornata. Ha inoltre previsto una sintetica spiegazione delle regole della partecipazione, finalizzate sia a favorire un contesto il pi possibile democratico, equilibrato e volto alla mediazione delle potenzialit conflittuali, sia a promuovere la partecipazione di tutti i presenti in modo paritario.

    Dopo la presentazione, si svolto un world caf, volto a raccogliere le aspettative, i timori, le opportunit e i rischi del processo partecipativo, nonch a promuovere la conoscenza e lo scambio di opinioni tra i partecipanti. Il world caf un metodo volto a stimolare, in maniera informale e creativa, la conversazione sulle tematiche inerenti al progetto, favorire linterazione e raccogliere punti di vista e idee preliminari tra i partecipanti, che si influenzano reciprocamente. Sulla base di questa tecnica, i parte-cipanti sono stati divisi in otto tavoli di discussione a rotazione e ogni tavolo ha lavo-rato su tre domande stimolo lanciate dal conduttore (una domanda per ciascun turno di discussione). Ogni tavolo era supportato da un facilitatore, con il ruolo di gestire la conversazione e mediare le eventuali conflittualit, e da un referente, con il ruolo di raccogliere le idee dei partecipanti e presentarle ai nuovi partecipanti arrivati ad ogni turno di discussione. Alla fine dei turni di discussione, stata redatta una sintesi del lavoro svolto. La parte conclusiva della serata, infatti, ha visto una restituzione in ses-sione plenaria dei lavori svolti dai singoli gruppi.

    14 maggio 2015

    Mentre la giornata di avvio aveva come obiettivo principale la condivisone del me-

    todo e il confronto tra i partecipanti, la giornata del 14 maggio stata mirata a dare contributi informativi e conoscitivi sullarea di Cisanello oggetto della progettazione partecipata. Questa ha infatti previsto, nella prima parte della serata, una serie di re-lazioni tecniche da parte degli uffici del Comune di Pisa competenti e coinvolti nel processo (Ufficio Urbanistica, Ufficio Verde e Arredo Urbano, Ufficio Ambiente) e di relazioni informative da parte di Pisamo e Stella Maris, in quanto soggetti che hanno una specifica incidenza sulla futura progettazione del parco. Sono inoltre intervenuti il Prof. Cinelli, agronomo dellUniversit di Pisa e docente di Strutture verdi e paesag-gio del Corso di Ingegneria Edile Architettura dellUniversit di Pisa, e il Professor Scorrano, docente dellIstituto Santoni di Pisa, quali soggetti che contribuiscono al pro-getto, sia in termini di competenza tecnica, sia mettendo a disposizione alcuni stu-denti che supporteranno i tavoli di lavoro nelle giornate di progettazione. A questi sono seguiti gli interventi dei partecipanti, sulla base di una lista redatta tra coloro che ave-vano inviato ai referenti tecnici del progetto unespressa richiesta di intervenire.

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    16 maggio 2015

    La passeggiata di sabato 16 maggio ha costituito un altro momento importante di

    acquisizione e condivisione di informazioni e conoscenze sullarea del Parco di Cisa-nello. La passeggiata ha visto unampia partecipazione (pi di cinquanta persona) ed stara organizzata suddividendo i partecipanti in piccoli gruppi supportati da guide esperte, reperite tra i volontari di WWF, Legambiente e Associazione Pisana Scienze Naturali. Durante la passeggiata sono state illustrate le caratteristiche dellarea ri-guardo al terreno, la flora e la fauna e si sviluppato tra i partecipanti un dialogo informale su possibili interventi e proposte da sviluppare nelle diverse zone del parco.

    Dopo la passeggiata, ciascun partecipanti stato invitato ad inviare le proprie idee, proposte, opinioni etc. ai referenti tecnici del progetto, che, sulla base dei materiali ricevuti, hanno redatto un primo report da far circolare tra i partecipanti per cono-scere e condividere quanto discusso, in maniera informale e per gruppi, durante la passeggiata.

    Con la passeggiata si conclusa la parte pi propriamente informativa e conoscitiva e si passati, con le successive giornate del 28 maggio e del 6 giugno, alla fase di vera e propria progettazione partecipata.

    28 maggio 2015

    Pi specificatamente, la giornata del 28 maggio stata dedicata allanalisi e discus-

    sione delle destinazione funzionali delle aree del Parco, utilizzando come griglia di riferimento le funzioni tipo del verde urbano, proposta dal Prof. Fabrizio Cinelli nel suo intervento di gioved 14 maggio e sulla base di una mappatura dellarea, svolta da WWF, sulla base delle caratteristiche fisiche e naturalistiche dellarea. La mappatura non aveva una funzione orientativa per i gruppi di lavoro, ma costituiva solo una de-scrizione delle caratteristiche attuali dellarea, di cui i partecipanti potevano tenere conto per lidentificazione delle aree e lattribuzione delle rispettive funzioni. Lobiet-tivo di ciascun tavolo era infatti quello di identificare le aree del parco e attribuire a ciascuna area una o pi funzione/i, scegliendo una funzione prevalente per ciascuna area ed eventuali funzioni connesse.

    Sono stati costituiti sei tavoli di lavoro, ciascuno composto da circa 15 partecipanti, supportati da un facilitatore (con il compito di gestire la comunicazione allinterno del gruppo e codificare le proposte emerse dai partecipanti secondo una griglia comune a tutti i tavoli) e da un osservatore (rappresentato da uno studente dellIstituto San-toni, con il compito di supportare il facilitatore, appuntando e verbalizzando, anche graficamente, quanto emerso dal tavolo). Al termine del lavoro, condotto sulla base di planimetrie e lucidi che facilitassero il lavoro di delimitazione e attribuzione delle aree-funzione, ciascun gruppo ha redatto una sintesi, mettendo a votazione le even-tuali decisioni su cui il gruppo non riusciva a trovare una visione condivisa.

  • PISAPARTECIPA ALLA PROGETTAZIONE DEL PARCO URBANO DI CISANELLO

    Le sei proposte emerse dai rispettivi tavoli di lavori sono state confrontate e sinte-tizzate in una proposta unica, che poi stata discussa in plenaria, a seguito della pre-sentazione dellesito di ciascun tavolo di lavoro. LAssemblea partecipativa ha richie-sto e approvato di riservare la giornata del 6 giugno non gi alla definizione di un pro-getto preliminare sul Parco Urbano di Cisanello bens allapprofondimento delle mo-dalit di fruizione, attivit, servizi e funzioni che la cittadinanza auspica siano soddi-sfatte dal Parco, nella sua interezza e, specificamente, al rapporto funzioni e aree.

    6 giugno 2015

    Sulla base del lavoro svolto il 28 maggio e di alcune richieste di parziale modifica

    pervenute dai partecipanti, la giornata del 6 giugno ha visto un approfondimento del lavoro sulle funzioni prevalenti delle macro aree. In questo caso i tavoli di lavoro sono stati costituiti per macro-funzione (sulla base degli accorpamenti fatti nella giornata del 28 maggio) e ciascun tavolo ha lavorato su una funzione, lasciando per ai parte-cipanti la possibilit di muoversi da un tavolo allaltro, in modo da apportare il proprio contributo sulle diverse funzioni e tematiche di suo interesse. Questo lavoro di appro-fondimenti sulle funzioni si sviluppato seguendo pi obiettivi: 1) identificare come, ciascun partecipante, concepisse la specifica funzione su cui il gruppo lavorava; 2) de-lineare come tale funzione si traduca, sul piano operativo, in interventi, scelte e pro-poste da realizzare sullarea; 3) collocare, sulla base del lavoro svolto nella giornata del 28 maggio, le rispettive aree nel parco. Alla fine del lavoro, per ciascuna funzione stata perci definita una traduzione operativa, individuando i possibili interventi da sviluppare sul parco. Anche in questo caso, la sintesi prodotta da ciascun tavolo stata discussa in sessione plenaria, lasciando ampio spazio ai partecipanti per il dibat-tito. Questo spazio servito anche per raccogliere, su precisa richiesta dei partecipanti, tutti quegli elementi che non sono direttamente connessi alla progettazione del parco, ma che devono essere sicuramente messi al centro della discussione nel momento in cui si passer alla progettazione esecutiva del parco e che quindi lamministrazione deve conoscere (es.: inquinamento acustico e atmosferico, mobilit, traffico, collega-mento parco-citt, gestione del parco etc.). Dopo questa fase di dibattito e condivisione in plenaria, ciascun gruppo-funzione si nuovamente riunito per verbalizzare in forma di report quanto emerso dai lavori della mattina e condiviso in plenaria il pomeriggio. La giornata si perci conclusa con la redazione di un documento, contenente le pro-poste progettuali dei partecipanti, da consegnare allamministrazione comunale.

    Durante la giornata di sabato si sono anche svolte le elezioni per votare un gruppo di dieci referenti, eletti tra i 117 partecipanti e rappresentativi di tutti i partecipanti, che avranno il ruolo di (a) rivedere e perfezionare la proposta progettuale che verr presentata nellassemblea pubblica del 25 giugno 2015, in collaborazione con gli uffici comunali competenti (Ufficio Verde e Arredo urbano) e (b) monitorare l operato del Comune di Pisa in merito alliter politico-amministrativo della proposta.

  • LA PROPOSTA DELLASSEMBLEA PARTECIPATIVA 25 GIUGNO 2015

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    2. LA PROPOSTA DELLASSEMBLEA PARTECIPATIVA

    2.1. Il Parco Urbano, il quartiere di Cisanello e la citt di Pisa

    Nella giornata del 14 maggio sono stati acquisiti alcuni elementi conoscitivi sulla storia e sulle trasformazioni dellarea, nel quadro dellevoluzione urbanistica della citt. Questa contestualizzazione stata ritenuta essenziale e deve essere compiuta in maniera pi accurata in vista della progettazione del Parco Urbano di Cisanello. Non possibile, infatti, definire aspetti fondamentali dellarea interessata se non esami-nando tutte le interrelazioni con il territorio circostante, al fine di favorire dei processi di riappropriazione del Parco da parte di tutti i cittadini del quartiere e della citt. Uno degli obiettivi del processo partecipativo, dunque, deve essere quello di porre al centro della discussione pubblica la stessa esistenza e rilevanza del Parco di Cisanello.

    Fig. 3. Contestualizzazione del Parco Urbano di Cisanello

  • PISAPARTECIPA ALLA PROGETTAZIONE DEL PARCO URBANO DI CISANELLO

    2.2. La descrizione dellarea allo stato attuale

    Un obiettivo metodologico dellAssemblea partecipativa stato di acquisire una

    conoscenza del sito, ovvero delle caratteristiche intrinseche (aspetti di natura am-bientale, difformit interne, eccellenze da tutelare, condizione idrologica, morfolo-gia, etc.) e delle relazioni esterne attuali e potenziali (punti di accesso, viabilit cir-costante, sicurezza, inquinamento acustico e atmosferico, rapporti con la Pubblica Assistenza, sul lato ovest, e con la struttura sanitaria dellUMI 1, sul lato est, etc.).

    Sulla base degli elementi conoscitivi assunti dalle relazioni degli Uffici tecnici co-

    munali e dagli interventi dei partecipanti nella giornata del 14 maggio e da quelli desunti nel sopralluogo presso il Parco Urbano di Cisanello nella giornata del 16 mag-gio, pur nei limiti dovuti allimpossibilit di accedere a tutte le aree, lAssemblea partecipativa ha constatato una disomogeneit che deriva da condizioni di partenza strutturali (ambientali e geo-pedologiche), diversi stadi di naturalizzazione e inter-venti antropici localizzati, differenti a seconda della diversa temporalit di cessa-zione delluso agricolo, e altri recenti finalizzati a funzioni di eliporto e parcheggio dismesse e in via di dismissione. Alcune zone del Parco, inoltre, sono stagionalmente allagate. Il fenomeno rafforzato, probabilmente, dalla scarsa efficienza dei canali di drenaggio e dalla viabilit anulare pi elevata in rilievo. Ci detto, nel Parco possibile individuare caratteristiche specifiche ambientali per le diverse marco aree, i cui confini non sono, tuttavia, rigidamente delimitati e delimitabili:

    A) Una vasta area inghiaiata, con sottofondo stradale, attualmente utilizzata in

    modo sporadico come sosta e parcheggio, adiacente via di Cisanello e confinante con la Pubblica Assistenza e con una delle aree di maggiore pregio del Parco.

    B) Una stretta area lineare boscata, centrale rispetto al sito in direzione est-ovest e comprendente nel margine nord lo stradello sterrato principale sino al secondo pozzo di Acque Spa. Si segnala che il profilo altimetrico dello stradello in parte irre-golare, sia per landamento del terreno sia per possibile presenza di discariche che richiedono unindagine pi approfondita. Questa area vede la presenza nel primo tratto di un canale di raccolta largo circa un metro e, nel secondo tratto, sul lato sud, tende ad allargarsi nel periodo invernale. I partecipanti ritengono che larea abbia un alto valore naturalistico per la ricca biodiversit, come documentato dalla letteratura scientifica disponibile ed acquisita. Allinterno sono presenti il pioppo bianco, il pioppo nero, lolmo, lacero campestre, il salice bianco, il frassino, lalloro, il salicone, il prugnolo, il caprifoglio, la rosa canina e la preziosa e rara liana Periploca graeca.

    C) Una vasta area, in parte inghiaiata e in parte prativa, utilizzata in passato come eliporto, oggetto di un processo di spontanea rinaturalizzazione. Sono state rinvenute delle macerie edilizie nel primo sottosuolo, che richiederebbero un ulteriore indagine.

  • LA PROPOSTA DELLASSEMBLEA PARTECIPATIVA 25 GIUGNO 2015

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    D) Una grande area boscata, confinante con larea C, via Bargagna e lo stradello centrale. La zona contiene delle depressioni e tende ad allargarsi nel periodo delle piogge. Ha un alto valore ambientale, per la ricca biodiversit, e allinterno sono pre-senti tutte le specie arboree e arbustive di alto valore del Parco Urbano di Cisanello.

    E) Unarea verde depressa, adiacente allo slargo a semicerchio di via Bargagna e delimitata dallarea D e il sentiero principale. La zona allagata nel periodo piovoso e vede una prevalenza di rovi e specie erbacee di minore valore naturalistico.

    F) Una piccola area boscata, delimitata dallarea E, dal confine della Stella Maris e dal sentiero principale. parzialmente allagata e presenta un alto valore naturalistico. Allinterno sono presenti tutte le specie arboree e arbustive di alto valore del Parco.

    G) Una vasta area prativa, delimitata dalle aree A e B, dallUMI1 e da via Cisanello. Il terreno intervallato da depressioni soggette ad allagamenti stagionali, con la pre-senza di alberelli e siepi arbustive ed arboree, lungo i canali di drenaggio.

    Fig. 4. La descrizione dellarea allo stato attuale

    Questa descrizione lesito di un percorso di costruzione, fortemente condivisa, della identit attuale dellarea del Parco Urbano di Cisanello.

  • PISAPARTECIPA ALLA PROGETTAZIONE DEL PARCO URBANO DI CISANELLO

    2.3. Le funzioni prevalenti del Parco Urbano di Cisanello

    Lintento dellAssemblea stato quello di raccogliere le idee riguardante le moda-

    lit di fruizione, attivit, servizi e funzioni che la cittadinanza auspica siano soddisfatte dal Parco, nella sua interezza. emersa una visione progettuale decisamente conser-vativa dal punto di vista naturalistico che impronta linterpretazione delle funzioni. Sono emersi numerosi dissensi su aspetti particolari, anche se emerso lobiettivo condiviso di progettare il Parco in modo esteticamente attrattivo, fruibile e integrato.

    Le proposte raccolte sono state raggruppate in macro funzioni del verde urbano:

    2.3.1. La funzione logistica (accessi, servizi, mobilit interna, collegamenti e protezioni)

    LAssemblea partecipativa ha espresso alcune proposte in merito ad aspetti logi-

    stici relativi agli accessi, alla mobilit interna, ai collegamenti esterni e alle protezioni. I punti di accesso al Parco dovrebbero essere quattro: due disposti su via Bargagna

    e due su via Cisanello, localizzati in modo da realizzare un collegamento con citt. In merito ai parcheggi, si propone di utilizzare gli spazi gi disponibili fuori dal Parco,

    consentendo, tuttavia, la sosta ai portatori di handicap nei pressi degli accessi. Devono essere realizzati dei servizi igienici gratuiti, delle fontanelle per acqua pota-

    bile, dei punti di accesso Wi-Fi a internet, delle fonti di illuminazione e un impianto acu-stico per le comunicazioni ai visitatori del Parco. L si immaginano delle aree di servizio.

    La mobilit allinterno del Parco deve essere assicurata utilizzando il percorso lon-gitudinale centrale gi esistente e aggiungendone un altro, approssimativamente, ad anello, che tenga conto delle peculiarit naturalistiche e delle funzionalit delle dif-ferenti aree, in particolare dei canali di irrigazione e di impluvio. Sono previsti, altres, dei brevi percorsi di ramificazione che permettano di raggiungere tutte le aree del Parco e alcuni di attraversamento che consentano di collegare i due lati lunghi del Parco, da via Bargagna a via Cisanello. proposto un percorso trasversale, da nord a sud, per lattraversamento mediante le biciclette, che non interferisca con quello pedonale.

    La progettazione delle vie di mobilit interne al Parco deve, in ogni modo, far s che sia accessibile ai diversi mezzi di soccorso e manutenzione, in maniera diffusa. Laccessibilit deve essere garantita a tutti i cittadini, su tutto il parco, per evitare di-scriminazioni causate da barriere architettoniche e mancanza di mezzi di trasporto per i disabili. Sono preferibili percorsi in terra battuta o pavimentati con materiali per-meabili (proposto l'utilizzo di resine associato a terra per rendere liscia la superficie).

    I collegamenti esterni del Parco devono essere realizzati attraverso un percorso pe-donale, una pista ciclabile integrata con quella gi esistente di via Bargagna e una pista ciclabile che abbia la funzione di costeggiare il parco unicamente su via Cisanello.

    LAssemblea ha evidenziato la necessit di considerare quale area annessa al Parco

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    stesso l'area attigua tra la rotonda di Cisanello e la sede della Pubblica Assistenza. Le protezioni del Parco sono strutturalmente molteplici e con funzionalit differenti.

    Un primo tipo deve contrastare linquinamento acustico e atmosferico causato dal traffico pesante presente nelle due strade di scorrimento e deve essere realizzato con barriere vegetali, composte da arbusti, siepi e alberi ad alto fusto sempreverdi. Un secondo tipo di protezione concerne la sicurezza dei visitatori del Parco che deve es-sere garantita da un servizio di vigilanza, svolto, in Convenzione con il Comune di Pisa, da un gestore unico di servizio costituito dal coordinamento delle Associazioni. Un terzo tipo, potrebbe essere assicurato dagli stessi visitatori, nella misura in cui ogni parte del Parco Urbano di Cisanello diventi un luogo aperto, accessibile e vivo. Lillu-minazione notturna, a led ecosostenibili, concorre alla sicurezza delle persone e lin-stallazione di cestini dotati di catarifrangenti, potrebbero tracciare le vie di uscita. In-fine, deve essere predisposto un sistema di intervento antincendio e di evacuazione.

    Riguardo alla realizzazione dellUMI 1, lAssemblea partecipativa propone ai propri rappresentanti o, comunque, a cittadini e associazioni di attivare un rapporto di col-laborazione continuativo, sin dalla giornata del 25 giugno 2015, al fine di realizzare il collegamento tra lUMI Parco e il parco previsto dalla variante urbanistica nella futura area della Stella Maris e richiedere di limitare al massimo limpatto del cantiere ne-cessario alla costruzione della struttura sanitaria e dei servizi accessori e larretra-mento della loro recinzione sui lati di via Bargagna, via Manghi, via Cisanello, di almeno tre metri, allo scopo di consentire la realizzazione di un sentiero anulare nel verde.

    2.3.2. La funzione naturalistica e didattico-culturale

    Lassemblea partecipativa ha inteso confermare in maniera unanime limportanza di alcuni principi e orientamenti relativi alla funzione naturalistica e didattico-culturale. Funzione naturalistica:

    - il mantenimento degli elementi naturalistici spontanei gi presenti nellintero Parco Urbano di Cisanello, in particolare nelle aree (B, D, F) che presentano degli aspetti naturalistici di alto valore, anche recuperando le piante che saranno rimosse per la realizzazione del cantiere nellUMI 1;

    - il contenimento e/o leliminazione della vegetazione invasiva e alloctona; - la messa in dimora di nuove piante dovrebbe privilegiare la vegetazione autoctona

    e quella coerente con le specie esistenti, avendo cura di scegliere una vegetazione che renda apprezzabile il Parco durante tutto lanno e secondo le diverse stagioni e ed evitando quella tossica per luomo e responsabile di allergie legate al suo polline.

    - laccessibilit ad ogni area del Parco, con speciale attenzione alle persone disabili. Per altro verso, prevedere una fruizione differenziata in base al valore naturalistico

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    riconosciuto alle diverse aree, ad esempio, regolando laccesso allarea boschiva con prescrizioni di orario, percorsi, etc. pi stringenti rispetto alle aree prative (G).

    - valorizzare gli aspetti idrogeologici gi presenti nelle diverse aree del Parco, in particolare recuperare e migliorare i flussi di acqua dei canali di irrigazione e impluvio;

    - rendere salubre e vivibile il Parco, ad esempio prevenendo le invasioni di zanzare; - costruire luoghi di riparo per animali, in particolare cassette-nido, bat-box, etc.; - prevedere sistemi di raccolta dei rifiuti compatibili con il contesto naturalistico; - la compatibilit di ogni intervento con la funzione naturalistica delle aree B, D, F; - la responsabilit del Comune di Pisa, cui compete la realizzazione e manutenzione; - il concorso delle Associazioni del territorio nella progettazione e gestione di servizi.

    Funzione didattico-culturale:

    - creare bacheche informative e cartelli illustrativi sugli aspetti della flora e della fauna di particolare interesse, da disporre nei punti di accesso e in modo diffuso nel Parco;

    - definire strumenti informativi differenziati per raggiungere pubblici diversi, per et e capacit, con particolare attenzione ai diversamente abili;

    - progettare dei percorsi sensoriali, ad esempio dedicati ai colori, agli odori e alle farfalle, limitando al minimo limpatto degli interventi, con delle strutture leggere;

    - progettare delle aree per i laboratori su piante spontanee, erbe aromatiche, etc.; - creare dei cd. bugs hotel in grado di ospitare, con costi ridotti, delle colonie di

    insetti e animali, oggetto di studio per bambini, studenti, appassionati della disciplina; - prevedere forme di collaborazione tra il Comune di Pisa e il mondo associativo per la

    gestione delle attivit educative e culturali, incoraggiando la costituzione di coordinamento di associazioni che, pur con vocazioni specifiche, assicurino unorganizzazione unitaria;

    - immaginare forme di coinvolgimento gratuito di tutti i fruitori del Parco Urbano di Cisanello, in particolare dei cittadini residenti, nella gestione dei servizi didattici;

    - coinvolgere il mondo accademico per lo studio dei fenomeni ambientali e degli usi sociali nel Parco Urbano di Cisanello e la diffusione della sua conoscenza nella citt.

    2.3.3. La funzione estetica e socio-sanitaria

    Durante la discussione riguardante la funzione estetica e socio-sanitaria che il Parco

    dovr svolgere sono emersi le seguenti proposte, da considerare come prioritarie: - predisporre dei percorsi tabellati che seguano le variazioni stagionali della flora con

    particolare attenzione alle specie, ai colori e ai profumi: ad esempio, il percorso della fiori-tura del prugnolo, in marzo, per lesperienza estetica visiva; quello della fioritura del capri-foglio, in giugno, per lesperienza estetica olfattiva; il risveglio degli alberi, in aprile, con la variet dei colori del fogliame rinato; la caduta autunnale delle foglie, con lesperienza este-tica visiva e olfattiva dellingiallire e dellarrossare e del sentore dellumidit incipiente.

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    - predisporre soluzioni ai problemi dovuti all'acqua piovana. Dotazione diffusa dell'area di bat-box e di altri sistemi di lotta biologica per debellare le zanzare;

    - allestire zone di ristoro mentale, dotate di panchine realizzate con materiali rige-nerati, fontanelle di acqua potabile, contenitori per la raccolta dei rifiuti, etc.;

    - realizzare dei percorsi pedonali e dei percorsi ciclabili differenziati, sia lungo il pe-rimetro dell'area sia all'interno del Parco, con superficie lisce naturali (ad esempio, quelle lungo Canale dei Navicelli, in via Don Bosco, presso l'acquedotto mediceo);

    - creare delle zone naturalistiche come habitat di specie vegetali ed animali, in par-ticolare un laghetto, assecondando la conformazione geo-morforlogica del Parco;

    - realizzare una piccola area dotata di una recinzione per sgambatura dei cani, il cui utilizzo deve essere regolamentato e gestito da unassociazione che ne curi il rispetto.

    2.3.4. La funzione socio-ricreativa e sportiva

    LAssemblea partecipativa interpreta la funzione sociale suddivisa in due grandi

    macro-aree: quella aggregativa e quella sportiva, che possono essere compresenti. Per la gestione dei relativi servizi, lAssemblea partecipativa propone laffidamento ad un coordinamento di Associazioni, da costituirsi come associazione di secondo li-vello che dovr distribuire, coordinare e controllare loperato delle associazioni ade-renti. I rapporto tra il Comune di Pisa e quel soggetto gestore unitario dovrebbe es-sere regolato da una Convenzione pluriennale e da una Carta dei Servizi del Parco. Sono sconsigliate, per contro, le scelte della gestione diretta da parte del Comune di Pisa e laffidamento di specifici servizi a differenti Associazioni, senza alcun coordina-mento. LEnte gestore associativo potrebbe essere un agente di cittadinanza sociale, attivando dei tirocini formativi, progetti di servizio civile, iniziative di volontariato, etc.

    Funzione socio aggregativa:

    Il Parco Urbano di Cisanello deve avere la funzione sociale di grande piazza che

    manca al quartiere, diventando un luogo di incontro tra le persone e di attivit socio-culturali. Dovrebbe essere progettato, inoltre, in modo da mettere in relazione tutte le generazioni e i diversi gruppi culturali e sociali. Gli spazi di incontro dovrebbero, prevalentemente, essere spontanei (non attrezzati) e diffusi (non confinati).

    Conseguentemente, si immagina che la socialit sia vissuta lungo i percorsi pedonali, nelle panchine e nelle aree di riposo o studio e, soprattutto, sui prati derba, assolati od ombreggiati da piante ed alberi, su cui sdraiarsi, chiacchierare, giocare o fare un picnic.

    Anche gli spazi giochi per i bambini, progettati per fasce di et differenti, dovrebbero insegnare il rapporto con la natura e la creativit nel contatto con i suoi elementi. A tal fine, si sconsigliano giochi attrezzati con altalene, scivoli, etc. a favore di wild zone con attrazioni naturali da impiegare in modo libero e vario (acqua, sabbia, legna, etc.).

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    Potrebbe essere realizzato anche un piccolo teatro naturalistico per eventi didattici. auspicabile la creazione di due strutture stabili, parzialmente chiuse, anche con

    tensostrutture a seconda delle stagioni, realizzate con concezioni e materiali di bioe-dilizia, per soddisfare due forme di bisogni degli esseri umani: alimentari e culturali.

    Un bar ristoro dovrebbe servire prodotti a km zero, bevande naturali, accomodare i visitatori in aree attrezzate di sedie, tavolini e ripari e allietarli con musica soft.

    Un piccolo centro sociale dovrebbe ospitare mostre darte, presentazioni di libri, dibattiti e conferenze sui temi ambientali, corsi di educazione ai mestieri tradizionali, mercatini tipici, eventi gastronomici, concerti acustici o a basso impatto (unplugged).

    Le aree interessate alla funzione socio-aggregativa, attualmente totalmente prive di vegetazione, richiedono la messa a dimora di alberi da ombreggiatura ed autoctoni, belli e ben distanziati, oltre a divisioni interne con piante, arbusti e siepi. Funzione socio sportiva:

    Lidea di un parco come grande piazza verde ispira anche la progettazione della

    funzione sportiva, con la prevalenza di attrezzature a ridotto impatto ambientale e removibili e sparse sulle aree A e C, attivit ginniche, i vita parcour e altri sport liberi.

    La proposta di un campo polivalente, costruito con strutture di bioedilizia, che accolga sport minori, come il Volley, il Basket e altri giochi di squadra, era stata accolta in una prima fase del processo partecipativo e rigettata dallAssemblea nella votazione finale. Non emersa contrariet per la realizzazione di sport da tavolo o campi per le bocce.

    Lesito del processo partecipativo ha raggiunto lobiettivo estremamente impor-tante di incrociare i risultati delle analisi conoscitive, ed in particolare il quadro delle caratteristiche e delle criticit dellarea, e linsieme delle esigenze espresse, al fine di elaborare unidea progettuale. LAssemblea ha proposto quali esigenze pos-sono e quali non possono essere accolte, fornendo altres alcuni orientamenti in ma-teria di futura gestione del Parco, in quanto ad essa si legano le possibilit di utilizzo.

    Per contro, lAssemblea ha ritenuto non opportuno compiere un tentativo di pro-gettazione preliminare del Parco, consegnando le proprie proposte frutto di un com-plesso lavoro di discussione a coloro che dispongono delle competenze specialisti-che necessarie (tecnico-progettuali, legali, etc.) per elaborare un progetto definitivo.

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    Pisa, 22 giugno 2015

    I rappresentanti dellAssemblea Partecipativa

    Mario Buonamici __________________________________ Gian Pietro Carrozza _______________________________ Francesco Cerrai __________________________________ Simona Ciaramelli _________________________________ Riccardo Ciuti ____________________________________ Deny Del Moretto _________________________________ Ugo Macchia _____________________________________ Chiara Ruggieri ___________________________________ Marco Russo _____________________________________ Leonardo Ulivieri __________________________________