2015 IL CAMPANILE DIRedazionale: “...sotto il cielo d’Irlanda” di Loris Brunetta L’Irlanda...

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IL CAMPANILE DI CORONATA R IVISTA DI COLLEGAMENTO CON LE FAMIGLIE DELLA PARROCCHIA ANNO VIII n. 2 / 2015 APRILE /GIUGNO SANTA MARIA INCORONATA E SAN MICHELE ARCANGELO In questo bollettino vi anticipo la volontà di Papa Francesco di aprire, per ottobre, un “anno della misericordia”. Un anno straordinario in cui la Chiesa (in particolare sacerdoti e vesco- vi), vuole aprirsi ad accogliere con dolcezza e perdonare con af- fetto quanti si sentono feriti e prigionieri del male e del peccato. Quanti desiderano guarire e ritrovare la fiducia e la dignità di figli, amati da Dio Padre. Siamo invitati a vivere in prima persona la parabola evangelica del “Padre misericordioso”, più conosciuta come quella del “figliol prodigo”. L A VOCE DEL P ARROCO

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IL CAMPANILE DI

CORONATA R IVISTA DI COLLEGAMENTO C O N LE FA MI GLIE

DEL LA PAR R O C C HIA

ANNO VIII n. 2/2015

APRILE/GIUGNO

S A N T A M A R I A I N C O R O N A T A E S A N M I C H E L E A R C A N G E L O

In questo bollettino vi anticipo la volontà di Papa Francesco di aprire, per ottobre, un “anno della misericordia”. Un anno straordinario in cui la Chiesa (in particolare sacerdoti e vesco-vi), vuole aprirsi ad accogliere con dolcezza e perdonare con af-fetto quanti si sentono feriti e prigionieri del male e del peccato. Quanti desiderano guarire e ritrovare la fiducia e la dignità di figli, amati da Dio Padre. Siamo invitati a vivere in prima persona la parabola evangelica del “Padre misericordioso”, più conosciuta come quella del “figliol prodigo”.

LA VOCE DEL PARROCO

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IL CAMPANILE DI CORONATA

Piazza del Santuario di Coronata 3 16152 Genova Cornigliano

Tel. e Fax 010.6518244 e-mail: [email protected]

sito: www.coronata.it

PER SOSTENERE “IL CAMPANILE DI CORONATA” IBAN: IT82 Z 06175 01430 000000956280

con qualsiasi offerta

Direttore Responsabile Don Andrea Bertoldo

Redazione Loris Brunetta, Carmen Monfreda, Luciana Raineri, Anna Caminata

Responsabile distribuzione Adriano Carli

Hanno collaborato a questo numero: Maddalena Boschetti, Fabrizia Conte, Stefania Lo Buono, Paola Dinapoli, Greta Pettazzi, Adriano Carli, Michele Raineri, Rosalba Tizza, Rosalba Tripepi e Lorena D’Oria.

Il Papa chiede ai sacerdoti di aprire il cuore e la mente all'a-more di Dio, di cui sono ministri, per rifiutare certe forme di rigidità e di severità. C'è più bisogno di comprensione per favo-rire la fiducia nell'amore sconfinato del Padre celeste. Noi sacerdoti della parrocchia ci rendiamo disponibili. Appro-fittatene!! Buon cammino a tutti voi.

Don Andrea

SO

MM

AR

IO

La voce del parroco 1

“...sotto il cielo d’Irlanda” 3

F amigli a e d in torni : Consapevolezza 6

Gruppo Cafarnao: Prima Comunione 7

Spazio ragazzi: il Bivacco Augmentin! 10

Spazio Piccoli: Arrivederci a settembre! 13

Ci siamo anche noi 14

Lettera di Madda agli amici di Coronata 15

Cronaca: Mare nostro 17

Anna dai capelli rossi 20

Poesia in ricordo di Vittoria Conte 28

Libri e Film in primo piano 29

Peccati di gola 30

Anagrafe 31

Vita in Santuario 32

Il calendario 25

Preghiera laica dei migranti 19

C’era una volta il Mese Mariano 22

Una giornata davvero speciale 24

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Redazionale: “...sotto il cielo d’Irlanda”

di Loris Brunetta

L’Irlanda è il primo paese al mondo nel quale la vo-lontà popolare, espressa attraverso un referendum, ha sancito la possibilità di unirsi in matrimonio an-che se gli sposi sono dello stesso sesso.

E’ certamente un risultato clamoroso, adeguatamente preparato e pompato da una parte di stampa favorevole, perché ottenuto in un paese da sempre definito cattolico. I numeri dei partecipanti al voto dicono che, in realtà, la “volontà popolare” ha prevalso solo con il 36% dei voti (contro il 24%) del totale dei votanti, senza tener conto

che oltre il 40% ha espresso la propria contrarietà a questo refe-rendum decidendo di non recarsi alle urne. L’astensione, quindi, ha consentito di veder approvata una legge, controversa e fortemente dibattuta, con poco più di un terzo dei consensi. Fare il bilancio di quest’operazione ad urne chiuse ha poco senso perché in democra-

zia vince chi partecipa e può far valere la propria opinione espri-mendo il voto, chi decide di non partecipare non può che prendere atto di quanto è stato deciso ed adeguarsi, che piaccia o meno.

La notizia ha certamente scosso l’establishment cattolico e la Santa Sede non ha mancato di rendere pubblica la propria contrarietà a questo risultato. Con questa espressa volontà sarà però necessario fare i conti per le possibili ripercussioni sulle conclusioni che ver-ranno tratte dal prossimo sinodo sulla famiglia, già convocato per ottobre. La voce più riformatrice della Chiesa, che spinge verso una più attenta considerazione alle aperture richieste dalla società civile, tornerà a farsi sentire. Si, perché il risultato del voto irlandese porta su un piano prettamente spirituale un legame che dovrebbe trovare una propria collocazione sul piano esclusivamente patrimoniale.

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E’ innegabile, infatti, che la conquista dei diritti civili nei paesi de-mocratici oggi passi anche dalla necessità di dare un riconoscimento a quanti decidano consapevolmente di costituire un legame affettivo con una persona dello stesso sesso con cui hanno condiviso un per-corso di vita e che, sotto il piano civile e patrimoniale, questo legame debba avere delle tutele è materia dibattuta ma non così irragione-vole. Il tentativo di riconoscere la possibilità del “matrimonio”, con l’accezione che noi diamo oggi a questo termine, come è stato fatto in Irlanda, però significa spostare la discussione sul piano dei figli che sono la legittima aspettativa del matrimonio. Se questo è cele-

brato fra persone dello stesso sesso, e non più esclusivo per un uomo ed una donna, la famiglia tradizionale, è chiaro che, per realizzarne l’aspettativa, si consente di andare ad alimentare il mercato dell’embrione e dei gameti che si è

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fortemente affermato in questi ultimi anni e che nasconde, ma non troppo, interessi economici miliardari.

Solo in questo modo si spiega un così forte, ed agguerrito, movimen-to di opinione per dare risposta ad un problema, l’amore omoses-suale, che è vecchio come il mondo. Il mainstream, il pensiero do-minante, moderno, è quello del profitto ed in nome di questo “totem” vengono abilmente creati desideri al solo scopo di proporre nuovi mercati pronti a realizzare queste discutibili brame.

I leader politici che, a torto, si pensa siano i detentori delle leve del potere, sono semplici strumenti esecutivi attraverso cui i mercanti senza scrupoli dei sentimenti umani, sfruttano la sensibilità di per-sone che vivono situazioni di disagio personale per indurne la legit-tima aspirazione ad affermare il proprio diritto ad essere uguale agli altri, senza rendersi conto di essere anch’essi strumenti in mano a poteri forti che muovono l’economia del mondo con l’unico scopo di allargare sempre più la forbice tra i ricchi ed i poveri.

La battaglia che si combatte oggi e che turba la Chiesa e Papa Fran-cesco, è proprio la deriva dell’umanità verso l’ideologia ed il suo as-servimento ai principi economici per cui ogni uomo cessa di essere il “disegno” che Dio ha creato per diventare un “consumatore”.

Dal punto di vista antropologico, poi, ci sarebbe parecchio da ridire riguardo al tentativo di “sentirsi tutti uguali”. La contraddizione sta nei termini poiché quando l’uomo cerca di idealizzarsi in qualcun altro rifiutando se stesso rifiuta la ricchezza della differenza dove sta il senso intimo della vita, la “varietà meravigliosa” la chiama il Co-rano. L’uomo oggi ha perso la capacità di distinguere ciò che è im-portante e duraturo da ciò che è inutile ed effimero, a causa del de-siderio di correre dietro ai falsi miti.

Il risultato del referendum irlandese è stato presentato come una sconfitta per l’universo cattolico senza tener conto che nella cultura cristiana un fatto ben più tragico ed importante come la morte di Cristo sulla croce, salutato come la sconfitta di un’impostura, ha ce-lebrato la vittoria dell’uomo sul peccato! Gesù, sacrificando se stesso ha redento l’uomo, indipendentemente dal suo modo di vivere e di pensare.

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CONSAPEVOLEZZA Quanti colloqui con fidanzati per verificarne l'idoneità! “Perché volete sposarvi in chiesa?”. Dalle risposte, e più dai silenzi, salta subito agli occhi la scarsità di motivazioni cristiane, cioè la scarsa consape-volezza. I corsi di preparazione al matrimonio sono proposti per ovviare a questo problema. A fine corso si ottiene forse una consapevolezza “teorica”. E' già qual-cosa. Però continua a mancare la consapevolezza “esperienziale”, quella che nasce dalla partecipazione regolare alla liturgia domenicale, alla dimestichezza con la Parola di Dio. Fare esperienza di comunità è l'unica strada per vivere la vita cristiana e per una autentica “iniziazione cristiana” dei propri figli. Penso alla consapevolezza personale come alla percezione del valore e delle implicanze di una scelta impegnativa come può essere il ma-trimonio. Ribadire nei documenti ufficiali la dottrina sul matrimonio serve fi-no ad un certo punto e non sembra bastare più. Chi si sposa in chie-sa non rifiuta la dottrina. Semplicemente non si accosta ad essa, la ignora. Però sono coloro che normalmente si presentano a chiedere di celebrare il matrimonio cristiano. Perciò il punto debole e critico è lo scarso grado di consapevolezza personale. Consapevolezza e valore percepito sono direttamente proporzionali. Perciò alla luce delle precedenti costatazioni, che va-lore può avere un matrimonio con così poca consapevolezza? Trovo che nella prassi attuale si sottovaluti questo elemento che, invece, è fondamentale. In realtà continuiamo ad incre-mentare la “fabbrica dei matrimoni nulli”. Perché non met-tere la consapevolezza come criterio e condizione “sine qua non”, per accedere al sacramento?

Considerazion i su FAMIGLIA E DINTORNI. . . di don Andrea Bertoldo

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Redazione

Gruppo Cafarnao : Pr ima Comunione

Eccoci!!! Per tutti quelli che il 24 Maggio non erano presenti alla nostra Prima Comunione Vi riportiamo un po’ delle nostre emozio-ni. Entrando sentiamo il coro cantare, canti che i nostri genitori, assie-me agli animatori del “gruppo canto”, hanno imparato durante le prove serali in parrocchia. Noi siamo emozionati ma i genitori al nostro fianco lo sono senz’altro di più. La gioia degli amici e di tutta l'assemblea è una festa per i nostri oc-chi e tutti siamo molto contenti di essere stati invitati a diventare un solo pane con Gesù! E' bello pensare che l'invito provenga nienteme-no che dal Signore Dio. Per questo lo salutiamo affettuosamente: "Ciao! Oggi ci siamo anche noi". Per far capire a tutti che dall'inizio alla fine della Messa si è una co-sa sola con Gesù, la nostra catechista, Lilla, ha ritagliato dal centro di una grossa pagnotta, che rappresentava Cristo, 10 pezzi di pane

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distribuendoli a noi 8 bambini, a lei e a don Andrea. Ciascuno di noi, dopo l’ingresso, ha appoggiato sulla balaustra il Vangelo con so-pra il suo pezzo di pane, col risul-tato di vedere uniti a Gesù, noi bambini, la catechista e don An-drea. Essendo la nostra Messa di Prima Comunione il coro ha cantato "Ci inviti alla tua festa", per indicare che non solo noi ma tutti i presenti avevano risposto alla chiamata del Signore. Sentendoci tutti uniti in Cristo, ab-biamo partecipato, insieme agli adulti, a tutte le fasi della celebra-zione partecipando col canto e la preghiera alla solennità della Pen-tecoste e leggendo un’intenzione

durante la preghiera dei fedeli. Mentre i nostri genitori portavano all’altare il Pane, antico compa-gno di viaggio del viandante, il Calice, testimone della vita, aperto in attesa di ricevere il Vino della gioia, e il cesto della solidarietà, per non dimenticare quelli meno fortunati di noi, abbiamo intonato il canto “Segni del tuo amore” assieme al coro Dopo aver cantato il "Santo" siamo stati attenti a quando don Andrea avrebbe pregato Dio Padre di mandare il Suo Spirito a far diventare Corpo e Sangue di Gesù quel pane e quel vino portati in offerta. Durante la consacrazione abbiamo pensato: "Gesù, questo pane e questo vino siamo tutti noi qui presenti in chiesa. Ti pre-ghiamo di venire da noi e di unirci a Te nella grande pre-ghiera della Messa". Non sapevamo come, ma eravamo certi che, dopo aver ascoltato quello che aveva fatto Gesù nell'ultima Cena, quel-le ostie erano veramente il suo Corpo e quel vino era vera-

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mente il suo Sangue. Al momento del Padre Nostro, abbiamo stretto la mano del nostro vicino e lo abbiamo cantato e recitato sulle note di “The sound of si-lence” di Simon & Garfunkel Noi siamo sicuri che, durante la recita del Padre Nostro, Gesù avrà guardato ognuno di noi, chiedendo al Padre di ascoltare ed esaudire le preghiere dei bambini, che si preparavano a riceverlo per la pri-ma volta nel loro cuore Dopo la preghiera per la pace, abbiamo finalmente ricevuto il Corpo e il Sangue del Signore. Il sacerdote, infatti, ha intinto l'ostia consa-crata nel vino consacrato dentro al calice. Mentre il coro cantava “Creati per Te”, come dedica a noi bambini che avevamo appena ricevuto Gesù, e gli altri presenti in chiesa fa-cevano la Comunione, noi abbiamo chiesto a Gesù di ascoltare le nostre preghiere. Alla conclusione della Messa, prima delle foto e della festa, abbiamo cantato davanti a tutti “Vivi con noi la festa”.

Dopo le fotografie di rito con i nostri parenti siamo andati sul piaz-zale del Santuario dove è avvenuto il lancio dei palloncini. Ognuno di essi conteneva la nostra preghiera a Gesù.

E' bello far festa insieme con Gesù. Grazie, Signore!

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IL CAMPANILE DI CORONATA

di Paola Dinapoli

Lo SPAZIO RAGAZZI e……il bivacco AUGMENTIN!

Ufficialmente dobbiamo ancora salutarci in pratica è quasi un mese che le nostre attività vanno verso la chiusura estiva, verso il riposo meritato di grandi e piccini, saluti che saranno reali la sera del 23 giugno quando con la “Cena sotto le Stelle” daremo il via all’estate. Ci sono stati diversi momenti che ci hanno accompagnato in questo periodo a partire dall’ormai famoso bivacco Augmentin (nome di un notissimo quanto disgustoso antibiotico per bambini) partito il 29 maggio con la benedizione della scarlattina e di altri tipi di simpatici virus che hanno deciso di andare a trovare i nostri bambini pochi giorni prima della partenza. Ma nulla può fermarci e quindi armati di antibiotici e affini abbiamo comunque dato il via ai quattro giorni che hanno visto quasi cinquanta tra bambini, ragazzi e adulti (pochi…

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veramente pochi e più che adulti li definirei attempati!) avventurar-si nel verde delle Case Diocesane di Monteleco per giocare, riflette-re, cercare draghi e paure nascoste, passare qualche ora notturna in bianco ma soprattutto per capire che per stare insieme ci vuole ve-ramente poco: la buona volontà, la preghiera, tanta allegria e …. basta direi che di questi tempi è veramente molto.

La sfida grande di quei giorni è stata “TROVA TUTTO TE STESSO” comunque sia questo TE STESSO simpatico, timido o pauroso, alto basso veloce bravo a calcio o buon amico ma ricordando sempre che al nostro fianco noi abbiamo una persona speciale che non ci lascia mai: GESU’. Grandi novità ci sono state i nostri ragazzi, quelli grandi di età sono stati GRANDI anche nel fare il lo-ro servizio e hanno preso egregia-mente in mano tutta la parte del

gioco dalla spiegazione delle regole all’arbitraggio passando dal ren-dere fantastici giochi come scalpo o la caccia al tesoro o il gioco notturno: per certe cose ci vogliono i GIOVANI coraggiosi e disponi-bili e noi li abbiamo sperando che vogliano continuare ad essere un esempio per i nostri piccoli per diventare ragazzi in gamba! Acc…. ho parlato di scalpo e qui una nota dolente: un imbattibile è stato battuto! Non tutti conoscete questo gioco ma dovete sapere che ci sono dei grandi (senza fare nomi Corrado detto Schitti) che in questi anni so-no risultati imbattibili nei duelli ma quest’anno… THE RIVELATION (al secolo Federico Cozza) ha estratto una forza e un’agilità che lo hanno spiazzato e battuto in più di un duello.

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IL CAMPANILE DI CORONATA

Che dire gli anni passano anche per te Corrado ma rimani sempre un imbattibile per noi anche se credo che ci sia ancora qualche con-to aperto. Per il resto ci vorrebbero pagine per raccontare di ognuno, del pe-renne sorriso di Luca Rinaldi, della velocità che ha messo in crisi più di un grande di Alessandro Soldi, delle barzellette di Cillo, delle no-stre “Vispe Terese” che passeggiavano invece di giocare, dell’elegan-za del Commendator Pizzimbone, e di tutti quelli che ogni volta ren-dono unici e speciali i giorni che trascorriamo insieme. Un grazie particolare alle cuoche Simona, Lilla e Enrica colpevoli di averci fatto ingrassare cinque chili in quattro giorni, al Drago di carta costruito da Giampaolo per la caccia al tesoro che ha fatto passare una fantastica nottata a Bianca e Stefania e al nostro Don che ci ha permesso di avere Gesù Eucarestia con noi per la Liturgia della Domenica. Buona Estate a tutti e alla prossima… speriamo.

Come ogni anno un ringraziamento do-veroso a tutti quelli che in qualche modo ci aiutano moralmente ed economica-mente.

Un grazie particolare alle “amiche” di Alessandra che ci danno la possibilità, con il loro contributo, di tenere basse le quote di partecipazione dei ragazzi.

Vogliamo ricordare le

“Cantine di Mattelin”!!! Grazie alla generosa offerta le merende sono state molto molto dolci.

La piccola del gruppo ringrazia a nome di tutti.

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Ciao a tutti, anche lo Spazio Piccoli chiude i battenti, insieme allo Spazio Ragazzi, per la pausa estiva. Durante l'anno abbiamo dato appun-tamento in salone ai bimbi della ma-terna, per fare incontrare Gesù ai più piccoli con giochi, merende e labora-tori. Abbiamo fatto il pane, seminato le piantine per la festa della mamma ri-conducendo tutto a Dio come pane di vita nuova. Avremmo voluto fare mol-to di più ma purtroppo abbiamo poche forze per le tante attività da svolgere. Nonostante tutto, durante questi in-

contri abbiamo avuto come supporto il nostro meraviglioso Gruppo Cresima che con gioia ha aiutato i bimbi a camminare lungo questo percorso. Cogliamo l'occasione per augurare a tutti una fantastica estate!!! Riposatevi e fate il pieno di energia perché vi aspettiamo a settembre con tanti giochi e laboratori che vi faranno conoscere in maniera particolare e divertente il nostro grande AMICO GESÙ.

di Stefania Lo Buono

Spazio Picco l i : Arr ivederci a set tembre !

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IL CAMPANILE DI CORONATA

Finalmente è risorto il gruppo dei Ministranti nella nostra parrocchia. Sono ragazzi e ragazze che con amore servono all’altare e tutta la comunità do-vrebbe esserne fiera. Permettetemi di dirvi che sono 55 anni che ho sempre amato e seguito i chie-richetti. Prima nella parrocchia di S. Ambrogio dove nel 1968 abbiamo vinto il primo premio diocesano. Tanti sono padri felici e tra questi c’è anche un Sacerdote. Qui a Coronata con don Pietro il gruppo era efficientissimo; c’erano circa 30 chierichetti. Ora cerchiamo di ritornare ai vecchi tempi. Il prossimo ottobre faremo la vestizione ufficiale e inaugureremo il nostro nuovo stendardo che la nostra cara Luisa Conte sta preparando, fin d’ora la ringraziamo. Permettetemi di ringraziare tutte le mamme dei chierichetti che sono sempre disponibili a sostenerli e ad aiutarli. Un padre Domenicano di venerata memoria P. Innocenzo Pasotti, parroco di S. Giacomo, mi disse: «I chierichetti sono la tua specialità». Fino a quando il Signore mi darà la forza dedicherò tutto il mio tempo con amore.

Grazie a tutti!!!

di Adriano Carli

Ci s iamo anche no i

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Cari amici, sono già trascorsi due mesi dal nostro rientro a Mawouj (Haiti). Il rientro è stato buono, fati-coso, ma senza particolari problemi. Come sempre accade, anche per i ragazzi si sono mi-schiate la felicità di tornare a casa e la nostal-gia degli amici lasciati in Spagna ed in Italia. I ragazzi hanno parlato dell’esperienza in modo esemplare, ognuno con il suo stile, ma sempre sottolineando l’affetto da cui si sono sentiti circondati. Jocelène con-tinua a testimoniare la lezione di solidarietà e di condivisione che è stata per noi tutti questa esperienza. La gente di Mawouj ascolta e riflette. Acheley, al suo ritorno, ha dato lezioni di spagnolo e di ita-liano a tutto il suo quartiere, compreso il suo maestro, e, come pote-vamo prevedere, ci ricorda di rifornirla periodicamente di latte e corn-flakes… Vanessa, raggiante, è rimasta a Mare Rouge fino a due giorni fa con grande gioia della nonna e della mamma che mi continuano a dire la loro gratitudine per tutti coloro che l’hanno aiutata a guarire. Adesso è a Paup per iniziare a prepararsi per l’esame di ammissione a medicina… Jocelène si è rituffata nelle attività di Aksyon Gasmy con ancora più grande lucidità, cosciente del valore che, anche agli occhi di chi vive in altri paesi, hanno i nostri sforzi e le nostre scelte. I ragazzi hanno un grande affetto per lei, Vanessa e Tinene vanno spesso a trovarla e, a volte, si riuniscono a casa sua. Acheley ha trascorso a casa sua due settimane di vacanza a Pasqua. Tinene ha dovuto affrontare una grande prova: all’inizio di marzo è mancata la sua mamma, malata da tempo, che è riuscita ad abbrac-ciarlo al suo ritorno. Adesso è lui, con i fratelli più grandi, che bada ai più piccoli. Siamo al suo fianco anche a nome di tutti voi. Lui è comunque sereno, continua le sue attività per Aksyon Gasmy e per la parrocchia e, adesso, si è anche iscritto ad un corso di musica.

Le ttera d i Madda agl i amici d i Coronata

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Non ha più avuto episodi di dolore alla testa o agli occhi, la salute è stabile. I ragazzi sanno di avere in voi degli amici nuovi. Grazie anche a voi, il tempo di sofferenza per la malattia si è trasformato per Acheley, Vanessa e Wilnet in tempo di serenità e speranza. Tutti noi abbiamo vissuto, in quei giorni, uno dei miracoli di Gesù che passa in mezzo a noi sanando e guarendo, non solo i nostri occhi ed i nostri poveri corpi, ma le nostre anime, le nostre vite, con il suo amore che vuole arrivare a tutti, con il suo Vangelo che vuole capovolgere il nostro modo di pensare la vita. Non dobbiamo avere paura di fare il bene! Aiutiamoci a dare il meglio di noi stessi per aiutare chi ha bisogno di noi, chiediamo al Signore nuove forze e nuova luce per testimoniarlo con le azioni che scegliamo di compiere, per cercarlo lungo tutti i giorni della nostra vita e per imparare a vederlo nei fratelli che ci ha messo accanto. E’ un grande grazie che sento, che sentiamo nel cuore: grazie al Si-

gnore che ci ha dato il meraviglioso dono della vita, grazie per la vita di Acheley, Vanessa, Wilnet, grazie per la vita di ognuno di questi tanti bambini che sembra perduto, sconosciuto, sen-za valore, e per il quale tu, Signore, smuovi montagne di inerzia e di errori

e crei nuovi oceani di coraggio e di bene. Grazie per la nostra propria vita, colma di una bellezza sempre nuo-va, che merita ogni giorno lo sguardo stupito di un bambino e la ri-conoscenza di un figlio, viaggio eterno verso di te, Signore. Grazie ad ognuno di voi per tutto ciò che avete fatto per noi, perché avete reso possibile questo miracolo, perché avete avuto coraggio, perché siete nostri amici. Siete nei nostri cuori e nelle nostre preghiere.

Acheley, Vanessa, Wilnet, Jocelène e Madda

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Giugno è arrivato e finalmente possiamo aprire porte e finestre sull’estate. Le giornate si allungano concedendoci frazioni di ora in più; e que-sto tira su il nostro morale non solo per l’energia che il sole ci rega-la, ma anche perché quella manciata di luce, allontanando la notte, sembra darci l’opportunità di recuperare un po’ del tempo perdu-to… L’estate può quindi essere occasione contemplativa sulla nostra con-dizione di creature che fanno parte di un tutto; e per fare esperienza di questo non è necessario spostarsi di fuso orario, salire in quota o immergersi negli abissi marini. E’ sufficiente accorgersi degli odori dei gelsomini e dei tigli, dell’erba tagliata, del ronzio degli insetti e del volo veloce delle rondini, delle rane e dei grilli, dei gatti in amo-

re, dell’odore dell’asfalto prima e dopo un temporale… Certo, l’estate è anche tempo di va-canze, di bagagli e partenze, di creme solari e guide turistiche. Di compiti per le vacanze e di letture d’ogni tipo e ad ogni ora. Ma il riposo, la sospensione delle consuete attività, non ci esonera dal dovere di tenerci collegati al mondo, facendo attenzione al no-stro prossimo più o meno lontano. Guardando il mare dalle nostre fi-nestre, o dalla spiaggia di sabbia o

di sassi non dimentichiamoci che tra quelle acque proprio nella sta-gione estiva barche della speranza portano migliaia di uomini e donne che “sotto i piedi hanno il mondo e negli occhi chissà quanta cenere e quante lacrime hanno sepolto” * *da “Mare nostro” di Marino e Sandro Severini-Gang

di Anna Caminata

Cronaca: Mare nos tro

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E mentre nei palazzi del potere si scatena la sfida tra chi intende pu-nire chi accoglie, e chi invece promette di premiare chi si impegnerà ad aiutare, noi comuni cittadini, dalle vite più o meno significanti, ragioniamo col cuore, e specie se ci riconosciamo cristiani preghia-mo affinchè il mare nostro porti pazienza e lasci passare questi fra-telli e sorelle disperati. “Perché chi li guida È quel Dio che non ha frontiere Che cammina sull’acqua e sul fuoco E che spezza tutte le catene. E’ il Dio di tutti i colori Che combatte la fame e la guerra E per lui nessuno è straniero Come in cielo così come in terra.”* *da “Mare nostro” di Marino e Sandro Severini-Gang

Se questa estate sapremo guardare al nostro mare con questa pre-ghiera sulle labbra, potremo oltreché scaldarci sotto il sole, riscalda-re il nostro cuore. E tornati a casa, nel fare i nostri bilanci, alle pagine del nostro diario segreto confideremo la disponibilità di spezzare il pane di cui sare-mo stati capaci; che sarà direttamente proporzionale al nostro capi-tale umano.

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APRILE/GIUGNO 2015

Mare nostro, che non sei nei cieli, e abbracci i confini dell’isola e del mondo, sia benedetto il tuo sale, sia benedetto il tuo fondale, accogli le gremite imbarcazioni, senza una strada sopra le tue onde. I pescatori usciti nella notte, le loro reti tra le tue creature che tornano al mattino con la pesca dei naufraghi salvati.

Mare nostro che non sei nei cieli, all’alba sei colore del frumento, al tramonto dell’uva di vendemmia, ti abbiamo seminato di annegati più di qualunque età delle tempeste.

Mare nostro che non sei nei cieli, tu sei più giusto della terraferma pure quando sollevi onde a muraglia e poi le abbassi a tappeto. Custodisci le vite, le visite cadute come foglie sul viale, fai da autunno per loro, da carezza d’abbraccio bacio in fronte di madre e di padre prima di partire.

(Erri De Luca)

Preghiera laica dei migranti

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IL CAMPANILE DI CORONATA

di Anna Caminata

Anna da i cape l l i ross i

E’ proprio vero che non dobbiamo chiedere per chi suona la campa-na perché la campana suona per noi. Succede così che leggendo un nome sugli annunci funebri, avvertia-mo una stretta alla bocca dello stomaco, perché quel messaggio ci comunica che quella persona se ne è andata. Non capiterà più di incontrarla per strada, alla fermata dell’auto-bus, nel negozio degli alimentari. Non sentiremo più la sua voce, il suo modo di parlare e ridere. Non ne indovineremo la presenza scorgendone il tipico mo-do di camminare, di muoversi, inconfondibile tra tanti. Ma quel nome, a partire da questo momento, evocherà un vuoto, un senso di perdita definitiva. Così è stato per Anna Maria Carretto, dai capelli rossi quasi venisse dalla verde Irlanda, paese di fate e folletti.

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APRILE/GIUGNO 2015

Col suo accento tipico del Piemonte compreso tra langa e Roero, il volto disegnato da efelidi e lentiggini… Sapevamo che stava combattendo la sua battaglia con un male che l’affliggeva da anni; ma speravamo che, anche stavolta, potesse far-cela. Che magari la lotta fosse un po’ più dura, ma che prima o poi sareb-be riuscita a tornare a casa… Pur sapendo che la malattia ce l’ha portata via, vogliamo ricordarla intenta alle attività di sempre: devotissima alla figura di Maria, in-tenta ad allestire il banchetto dei ricordi e altri souvenir religiosi, appassionata fotografa, buongustaia e abile in cucina nella prepara-zione di torte dolci e salate. Col nostro negare la prospettiva di perdita avremmo voluto tratte-nerla, quasi che ignorando la gravità dello stato clinico potessimo arrestarne la fine. Anna era parte del nostro quartiere, una tessera tra le tante che co-stituiscono la nostra comunità. E ogni tassello che viene a mancare apre una falla nella rete dei le-gami, diminuendone la capacità nel trattenere il percorso di vita di ciascuno.

Ma vogliamo immaginare che An-na, figlia di ferrovieri e per questo residente nell’omonimo quartiere, ad un certo punto abbia preso un treno per un lungo viaggio. Proprio nei giorni del Corpus Do-mini ci piace pensare che abbia accolto l’invito di un Rabbi che amava i banchetti e che, dopo aver mangiato il pane della terra, con Lui possa finalmente assaporare il pane del cielo.

Ciao Annetta, un forte abbraccio!

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IL CAMPANILE DI CORONATA

di Rosalba Tizza & Michele Raineri

C’era una vo lta i l MESE MARIANO

Forse non tutti sanno che la chiesa di Coronata ha un illustre passato e una storia gloriosa di devozione. Si tratta infatti di uno dei primi e più antichi Santuari Mariani della Liguria in cui l’immagine della Madonna è venerata da più di un millennio con segni di questa devozione of-ferti da umili e da potenti. Ne abbiamo un ri-scontro sia nei quadri della Cappella della Ma-donna sia nelle decine di migliaia di ex-voto purtroppo razziati nelle scorribande di soldate-sche straniere o distrutti dal bombardamento

del 1943. Noi parrocchiani di Coronata, sappiamo essere in un certo senso i “custodi“ di una così grande devozione? Siamo consapevoli della sua preziosità e tanto responsabili da saper passare questa devozio-ne alle nuove generazioni? Fino allo scorso anno tutti i giorni si pregava il Rosario alle 16.30, ma ora non lo si fa più. Ogni prima domenica di agosto cade la fe-sta di NS INCORONATA per la quale un tempo ritornavano per la processione se-rale per le vie della collina anche i coro-natesi abitanti altrove. Lo scorso anno, per la prima volta la processione non si è te-nuta, e alla S. Messa solenne non c’era certo una folla di fedeli. Può essere solo a causa del periodo delle ferie? Forse. Coro-nata è così del tutto spopolata ai primi di agosto? Il cuore della devozione a Maria comunque lo si toccava nel mese di Maggio quando ogni sera la chiesa si riempiva di fe-deli per la recita del S. Rosario.

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Per andare incontro a diverse esigenze si decise poi di farlo all’aper-to: ogni sera in un punto diverso perché la Madonna potesse arriva-re fin sotto casa. Col passare degli anni anche la partecipazione ai Rosari all’aperto si è diradata e così siamo ritornati a pregare nel Santuario nella Cappella della Madonna. Quest’anno volantini e avvisi sono arrivati dappertutto, ma la fre-quenza è stata davvero molto bassa. Maggio è un mese dolce, mite e chiaro eppure sembra che uscire la sera per andare a pregare il S. Rosario (venti minuti davanti a Ma-ria) sia cosa impossibile ai più. Pigrizia? Torpore indifferente? Tele-visione che invade la nostra vita? Non parliamo ovviamente per le persone anziane, o dalla salute malferma o che hanno altri impedi-menti. In tantissime parrocchie di Genova la devozione alla Madonna nel mese di maggio la si vive davvero con entusiasmo e partecipazione diversi.

La Cappella della Madonna, nono-stante la distruzione totale del San-tuario dopo il bombardamento del 1943, è rimasta miracolosamente intatta quasi la Vergine volesse ras-sicurarci sulla sua volontà di rima-nere nella sede che si era scelta mille anni fa per accogliere e ac-compagnare le nostre vite nella gioia e nel dolore. Una sera abbia-mo visto una mamma con la sua bimba: ci è sembrata una cosa bel-lissima. La bimba ricorderà quella piccola sosta davanti alla Madonna perché si sa: i bimbi ricordano e si segnano tutto.

Ci è sembrata una luce di speranza.

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IL CAMPANILE DI CORONATA

Una giornata davvero specia le

Il 27 maggio al Centro di Ascolto, mentre era in corso la distribuzione dei pacchi viveri, abbiamo ricevuto una visita che, per il secondo anno consecutivo, ci ha regalato un vero momento di gioia. Dalla scuola ele-mentare “C. Sbarbaro” di Cornigliano è arrivata la classe 4^. Sono giunti a piedi, ordinatissimi, allegri, attenti e curiosi; contenti di consegnare la loro “busta” frutto di tanti e tanti piccoli risparmi: ora avevano rinun-ciato alle figurine, ora a qualche dolcetto o alle patatine e così via; soldi-no dopo soldino, hanno costruito il loro preziosissimo capitale da offri-re. E ognuno aveva anche il suo dono in mano: chi un pacco di riso, chi lo zucchero, chi i pelati, chi perfino il dentifricio ed era tutto un tripu-dio di voci festose. E noi, in quella gioia, in quella attenzione, abbiamo letto il sostegno dei genitori e ravvisato il lavoro continuo delle inse-gnanti che, quotidianamente hanno seminato per sensibilizzare e aiuta-re a comprendere non solo con la mente ma anche con “l’intelligenza del cuore”. In tal modo le parole solidarietà e attenzione, per chi passa un momento difficile (e oggi può capitare a tutti), non rimangono principi astratti, ma condivisione vissuta. Grazie maestra Claudia e maestra Francesca, grazie genitori e grazie piccoli, ma proprio GRANDI amici del Centro di Ascolto.

Gli operatori del Centro di Ascolto

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I l ca lendario: appuntamenti d i Vita de l la Comunità di Michele Raineri

Non Ti chiedo, oggi, o Signore, il tempo di fare questo e poi ancora quello; Ti chiedo la grazia di fare coscienziosamente nel tempo che Tu mi dai, quello che Tu vuoi che io faccia. (da” Non ho Tempo” di Michel Quoist) Ho lasciato la stessa introduzione dello scorso anno per ribadire quanto sia importante il concetto di TEMPO in tutti i suoi aspetti. Qualcuno penserà che sono esagerato (dimenticando che sono IL CALENDARIO e occuparmi del TEMPO è il mio lavoro) ma, non so-no solo in questa mia “idea fissa” che però, badate bene, non è una ossessione che rende grama la vita anzi, è un mettersi responsabil-mente di fronte a questa “dimensione” che non si può vedere, né toccare, né afferrare, ma semplicemente si può vivere: come? Michel Quoist, pare un altro fissato (e si chiama come me) ci ha da-to delle indicazioni che vi giro volentieri perché ci tranquillizzano e ci aiutano a capire come usare il Tempo che ci è donato: “Il tempo è uno stupendo regalo che Dio ci fa. Egli ne domanderà il conto esatto. Ma non temere, Dio non è un cattivo padrone. Non ci dà nessun lavoro senza offrirci i mezzi per compierlo. Si ha sempre il tempo di fare ciò che Dio ci dà da fare. Quando ti manca il tempo per eseguire tutto, fermati qualche istante e prega. Poi stabilisci l'impiego della tua giornata sotto lo sguardo di Dio. Tralascia ciò che lealmente sai di non poter portare a termine, anche se gli uomini vi insistono e non comprendono, perché Dio non te lo dà da fare. Tu non hai, quindi, mai troppo lavoro da com-piere. Quando hai scoperto ciò che Dio desidera vederti fare, allora lascia tutto e dedicati interamente a questo compito, Dio ti aspetta là, in quel momento, in quel posto e in nessun altro luogo.” Bello eh? Ora che abbiamo davanti un periodo di vacanza (almeno spero tutti) prendiamoci il lusso di riflettere su queste righe, posso-

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IL CAMPANILE DI CORONATA

no aiutarci a vivere meglio il TEMPO che ancora ci è dato (vale dai 6 ai 106 anni).

Michele

La Comunità è viva nella misura in cui ognuno vi partecipa.

Ecco i prossimi appuntamenti (alcuni già passati ma serve a ricordarceli) Mese di MAGGIO Da venerdì 29 maggio a martedì 2 giugno : Bivacco “Spazio Ragazzi” a Monteleco Domenica 31: SS. TRINITA’ - Chiusura mese MARIANO a Campi ore 21.00 Mese di GIUGNO Sabato 6: ore 15.00 in Santuario Chiusura dell’anno catechistico. Ore 17.00 pro-cessione Eucaristica cittadina del Corpus Domini Domenica 7: Solennità del Corpus Domini. Ore 21.00 ora di Adorazione Vicariale al Santuario Coronata Martedì 23: ore 19.30 Ritorna la cena “sotto il Chiostro” Ore 21.00 nelle Aree Verdi “Festa di Inizio Estate” Mercoledì 24: Festa di S. Giovanni Battista - Patrono di Genova - ore 17.00 Bene-dizione del mare Mese di LUGLIO Mese di AGOSTO Come ogni anno la nostra comunità si prepara a vivere un “secondo mese mariano” ad Agosto con le celebrazioni per la Madonna di Coro-nata titolare del nostro Santuario, per l’Assunta titolare dell’Oratorio e per l’anniversario dell’apparizione di N.S. della Guardia. In questo mese, in cui si parla solo di vacanze, sono bellissime e imper-dibili occasioni di preghiera

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Triduo in preparazione alla Festa di N. S. INCORONATA

Giovedì 30 Luglio – Venerdì 31Luglio – Sabato 1 Agosto – alle ore 20.30 recita S. Rosario in Santuario Domenica 2: Festa della B. V. INCORONATA – S. Messe Ore 8,30 e 10,15 (Segue programma)

*************** Lunedi 10: S. LORENZO titolare del Duomo di Genova - S. Messa in Cattedrale ore 10.30 Guardiamo le stelle cadenti

***************** Triduo in preparazione alla festa di N. S. Assunta titolare dell’Oratorio

Nei giorni Mercoledì 12 / Giovedì 13 / Venerdì 14 alle ore 20.30 recita del S. Ro-sario in Oratorio

Sabato 15: Solennità di N.S. Assunta – S. Messa delle 10,15 in Oratorio

*****************

Giovedì 27 Festa di S. Monica madre di S. Agostino Venerdì 28: S. Agostino : Padre, maestro e legislatore dei Canonici Regolari Latera-nensi

***************** Triduo in preparazione alla festa della Madonna della Guardia

Nei giorni Mercoledì 26 / Giovedì 27/ Venerdì 28 alle ore 20.30 recita del S. Ro-sario Sabato 29: Festa della Madonna della Guardia; ore 8.30 S. Messa in Santuario e supplica.

***************** Mese di SETTEMBRE Sabato 13: ore 15.00 sono aperte le ISCRIZIONI AL CATECHISMO – accompa-gniamo i nostri fanciulli a conoscere GESU’.

* * * * Ci prepariamo alla grande festa patronale di S. Michele: che sia festa di tutta la comunità.

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IL CAMPANILE DI CORONATA

In memoria di Vittoria Conte scritta da una veterana di Coronata, che purtroppo ha dovuto lasciare da qualche anno ma che non ha mai dimenticato il suo paese natale.

A VITTORIA Cara Vittoria anche tu mi hai lasciata, sei andata a raggiungere il vero Paradiso; le stelle: che per noi umani sono irraggiungibili e la tua “luna rossa” canzone che cantavi sempre… era la tua preferita. Il tuo sorriso e le tue battute spiritose coinvolgevano tutti quelli che ti erano vicino e ti amavano. Ora c’è un vuoto a Coronata; un ridente e bel paese che ti ha dato i natali e ti ha visto crescere nell’orto che curavi con tanto amore. Eri nata di Maggio, mese delle rose, e a distanza di anni, sempre di Maggio, sei volata in cielo. Ora da lassù prega per i tuoi cari e per tutti noi ed io nelle notti stellate guarderò la stella più bella… quella più vicino a Gesù.

Poes ia

di Fabrizia Conte (Rina)

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IN PR IMO PIANO

Su indicazione di Greta Pettazzi

Pollyanna - Eleanor H. Porter Pollyanna Whittier, figlia di un pastore prote-stante, rimasta orfana di entrambi i genitori vie-ne affidata alla sorella della mamma, Miss Polly Harrington. Miss Polly vive da sola con una ca-meriera di nome Nancy. Miss Polly aveva rotto i rapporti con la sorella e non aveva mai voluto conoscere la nipote. Quando le chiedono di prenderla con lei, accetta come atto dovuto nei confronti della sorella, ma è molto fredda e di-staccata. Pollyanna però non si scoraggia mai e cerca di trovare sempre il bello anche nelle cose più brutte facendo un gioco che le aveva inse-gnato il padre chiamato " gioco della felicità". La bambina a poco a poco conquista l'affetto di tutto

il paese e si fa molti amici. Anche la zia cambia diventando più affettuo-sa. Un giorno Pollyanna viene investita da una macchina uscendo da scuola, rimane paralizzata e non può più muovere le gambe ma conti-nua ad essere ottimista e sorridente fino a quando viene operata e ri-prende a camminare La zia si sposa con un medico che era stato suo fi-danzato e Pollyanna ha così una nuova famiglia.

The avangers 2 Avengers: Age of Ultron vede Tony Stark tenta-re di avviare un programma di mantenimento della pace, ma le cose vanno male e gli eroi più potenti della terra, tra cui Iron Man, Captain America, Thor, Hulk, Black Widow e Hawkeye saranno messi a dura prova quando il destino del pianeta si troverà nelle mani della folle e potente nemesi robotica nota come Ultron, che intende debellare il pianeta dalla sua più gran-de minaccia: il genere umano.

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IL CAMPANILE DI CORONATA

di Lorena D’oria

INGREDIENTI: 250 gr. di farina 150 gr. di zucchero 2 uova intere 85 gr. di burro 1 bustina di lievito 3/4 pesche 1 yogurt bianco o alla pesca 1 limone non trattato

PREPARAZIONE:

Tagliate le pesche e bagnatele con il succo di un limone del quale avrete grattugiato la buccia e cospargetele con un poco di zucchero (circa due cucchiai dello zucchero totale). Montate con una frusta (o nella planetaria) le uova con lo zucchero restante, incorporate la farina setacciata, il burro fuso, lo yogurt ed infine il lievito setacciato. Se occorre, aggiungete poco latte. Versate l’impasto in uno stampo da ciambella imburrato ed infarinato. Disponete sopra le fettine di pesche a raggiera premendole legger-mente e versatevi sopra il succo di limone con lo zucchero. Lievi-tando nella cottura l’impasto incorporerà le pesche. Cuocete in forno statico a 180° per 30/40 min. Il tempo di cottura dipende dal tipo di forno (consiglio per la prima mezz’ora di coprire la ciambella con la carta stagnola, poi toglietela per far dorare la torta).

BUON APPETITO A TUTTI!

Peccat i d i go la : “Ciambella a l le pesche d i nonna T ina”

(… a mia madre, che mi ha trasmesso la passione per la cucina!)

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Anag ra fe

La comunità parrocchiale gioisce immensamente coi genitori di coloro che sono rinati in Cristo con il Battesimo:

Ricordiamo coloro che sono tornati alla Casa del Padre. La comunità parroc-chiale esprime a tutti i parenti la più sentita vicinanza spirituale.

Chiocchini Maria Eralda

Rosso Celestina

Frau Aldo Luigi

Anfosso Alba Angloletta

Fornicescu Maria

Bignardi Renata

Salietti Corradina Lidia

Di Stefano Salvatore

Spandra Margherita

Tamagnini Corinna

Riminucci Giuseppe

Barabino Massimo

Sabrina Giorgi

Bruzzone Maria

Pastorino Chiara

Leonardi Attilio

Bordino Faustina

Bruno Solari

Toribio Tancredi

Carretto Anna Maria

VITALE GAIA di DANIELE E GIACALONE MONICA

SAETTONE CLARA - FEDERICO - EDOARDO di PAOLO E MARINI EMANUELA

PINNA JESSICA di EUGENIO E DE NICOLO MARIA

MONTEFIORI ETTORE di MAURO E LA RUSSA STEFANIA

D'ASTICE CRISTIAN di IVAN E MURATORI FRANCESCA

MUNGARI SCHIPANI BIANCA di GIANLUCA E MEROURI MAIA ANTONIA

LOMBARDO EGLE di RAIMONDO E TAVERNITI PAOLA

SALERNO GIORGIA di ALESSANDRO E ALBANESE MONICA

MARENCO IRENE di PAOLO E CAVALLARO ISABEL

ALVAREZ SILVA CARLOS DANIEL di WASHINTON ALVAREZ E NAUCI SILVA

CALDERINI SOFIA - GRETA di ANDREA E MEDICINA MARTA

GALIFI ALESSIO di FILIPPO E MAVISINI SERENA

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Ufficio Parrocchiale: Lunedì, Mercoledì e Ve-nerdì dalle ore 9.00 alle ore 11.30 e dalle ore 15.30 alle ore 18.00. Sante Messe Festive: Ore 8.30 e ore 10.15 in Santuario Feriali: Ore 8.30 in Santuario; inoltre Venerdì ore 16.00 al San Raffaele e Sabato ore 16.15 a Villa Immacolata Liturgia delle ore: Lodi mattutine: ore 8.15 Confessioni: in chiesa: chiamare con il campa-nello. Sacramenti: accordarsi con il parroco.

VITA IN SANTUARIO

REDAZIONE DE “IL CAMPANILE DI CORONATA”

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