2015-04-22 | ForumPA

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22/04/2015 di Redazione FORUM PA #RispondiPA: la community discute di open data e trasparenza In un mese e mezzo il portale “social” di domande e risposte lanciato da FORUM PA ha ricevuto 140 quesiti sul tema della fatturazione elettronica. Ora i partecipanti (oltre 300 gli utenti già registrati) possono confrontarsi su un altro tema di grande attualità: “Open data, trasparenza e diritto di accesso”. Le prime domande e risposte sono già on line! Negli ultimi anni i temi dell’open data e della trasparenza si sono guadagnati anche in Italia un’attenzione sempre maggiore da parte del legislatore, di amministrazioni “illuminate”, di comunità sempre più estese di sviluppatori e cittadini attivi. Ma non è ancora abbastanza. Come ha ricordato Gianni Dominici in un recente editoriale, il nostro Paese è ancora lontano dai primi della classe in materia di Open Government Data. I limiti maggiori stanno in un atteggiamento diffuso, per cui i dati aperti e la trasparenza (che, lo ricordiamo, non sono sinonimi) vengono visti troppo spesso come un mero adempimento normativo oppure usati dalla politica come uno slogan da sbandierare quando serve per poi abbandonarlo subito dopo. Che le norme non bastino lo dimostra il fatto che a febbraio scorso sono scaduti i termini stabiliti dal decreto legge 90/2014, convertito dalla Legge 114 dell’11 agosto, per la pubblicazione in formato aperto da parte delle pubbliche amministrazioni del proprio patrimonio informativo. Ma nonostante siano previste sanzioni per gli inadempienti, una ricerca dell'osservatorio egovernment del Politecnico di Milano ha evidenziato che, ad oggi, solo il 41% dei Comuni è formalmente in regola mentre il 66% addirittura non ha in programma di volerlo fare in futuro. Inoltre, due Comuni su tre tra quelli che hanno pubblicato i dati non rispetta le Linee guida dell’Agenzia per l’Italia Digitale sulle modalità di pubblicazione dei dati. Il 63% pubblica dati in un formato non leggibile da un’applicazione informatica (per esempio pdf), solo il 16% rende nota la frequenza di aggiornamento e solo il 32% permette un’interazione da parte degli utenti. Come superare questa impasse, che sembra replicare una scena già vista troppe volte? Quello che serve, non ci stancheremo mai di ripeterlo, è non solo una spinta politica consapevole e duratura ma un’azione di empowerment delle amministrazioni su questi temi e il massimo coinvolgimento di cittadini e imprese nella richiesta di trasparenza e nella fruizione e nel riutilizzo degli open data. Condivisione delle conoscenze e partecipazione sono anche in questo caso le parole chiave per fare il salto di qualità. Ed ecco che entra in scena RispondiPA, il portale di Domande e Risposte che FORUM PA ha lanciato a metà marzo e grazie al quale ciascuno può diventare, volta per volta, fornitore o fruitore di informazioni, ponendo domande o rispondendo a quelle postate da altri utenti. Si possono inoltre votare le risposte più appropriate così come condividere le informazioni sui social media. Uno strumento che punta quindi sull’intelligenza collettiva, sulla valorizzazione delle competenze, sull’interazione tra pari per la creazione di valore. Sono oltre 300 gli utenti già registrati su RispondiPA e il tema di lancio, la fatturazione elettronica, in un mese e mezzo ha ottenuto 140 domande postate da dipendenti pubblici, PMI e professionisti. Ora tocca a “Open data, trasparenza e diritto di accesso”. Le prime domande e risposte sono già on line!

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24/4/2015 #RispondiPA: la community discute di open data e trasparenza | Saperi PA

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22/04/2015 di Redazione FORUM PA

#RispondiPA: la community discute di open data e trasparenza

In  un  mese  e  mezzo  il  portale  “social”  di  domande  e  risposte  lanciato  daFORUM  PA  ha  ricevuto  140  quesiti  sul  tema  della  fatturazione  elettronica.Ora i partecipanti (oltre 300 gli utenti già registrati) possono confrontarsi suun  altro  tema  di  grande  attualità:  “Open  data,  trasparenza  e  diritto  diaccesso”. Le prime domande e risposte sono già on line!  

Negli ultimi anni  i  temi dell’open data e della trasparenza si sono guadagnati anche in Italia un’attenzione sempremaggiore da parte del  legislatore, di  amministrazioni  “illuminate”,  di  comunità  sempre più estese di  sviluppatori  ecittadini attivi. Ma non è ancora abbastanza. Come ha  ricordato Gianni Dominici  in un  recente editoriale,  il nostroPaese è ancora  lontano dai primi della classe  in materia di Open Government Data.  I  limiti maggiori stanno  in unatteggiamento  diffuso,  per  cui  i  dati  aperti  e  la  trasparenza  (che,  lo  ricordiamo,  non  sono  sinonimi)  vengono  vistitroppo spesso come un mero adempimento normativo oppure usati dalla politica come uno slogan da sbandierarequando serve per poi abbandonarlo subito dopo.

Che le norme non bastino lo dimostra il fatto che a febbraio scorso sono scaduti i termini stabiliti dal decreto legge90/2014, convertito dalla Legge 114 dell’11 agosto, per la pubblicazione in formato aperto da parte delle pubblicheamministrazioni  del  proprio  patrimonio  informativo.  Ma  nonostante  siano  previste  sanzioni  per  gli  inadempienti,una  ricerca dell'osservatorio e­government del Politecnico di Milano ha evidenziato  che,  ad oggi,  solo  il  41% deiComuni è formalmente in regola mentre il 66% addirittura non ha in programma di volerlo fare in futuro. Inoltre, dueComuni su tre tra quelli che hanno pubblicato i dati non rispetta le Linee guida dell’Agenzia per l’Italia Digitale sullemodalità di pubblicazione dei dati. Il 63% pubblica dati in un formato non leggibile da un’applicazione informatica (peresempio pdf), solo il 16% rende nota la frequenza di aggiornamento e solo il 32% permette un’interazione da partedegli utenti.

Come superare questa  impasse, che sembra replicare una scena già vista  troppe volte? Quello che serve, non cistancheremo mai di ripeterlo, è non solo una spinta politica consapevole e duratura ma un’azione di empowermentdelle amministrazioni su questi temi e il massimo coinvolgimento di cittadini e imprese nella richiesta di trasparenza enella fruizione e nel riutilizzo degli open data.

Condivisione  delle  conoscenze  e  partecipazione  sono  anche  in  questo  caso  le  parole  chiave  per  fare  il  salto  diqualità. Ed ecco che entra in scena RispondiPA, il portale di Domande e Risposte che FORUM PA ha lanciato a metàmarzo e grazie al quale ciascuno può diventare, volta per volta, fornitore o fruitore di informazioni, ponendo domandeo  rispondendo  a  quelle  postate  da  altri  utenti.  Si  possono  inoltre  votare  le  risposte  più  appropriate  così  comecondividere  le  informazioni  sui  social  media.  Uno  strumento  che  punta  quindi  sull’intelligenza  collettiva,  sullavalorizzazione delle competenze, sull’interazione tra pari per la creazione di valore.

Sono oltre 300 gli utenti già registrati su RispondiPA e  il  tema di  lancio,  la  fatturazione elettronica,  in un mese emezzo ha ottenuto 140 domande postate da dipendenti pubblici, PMI e professionisti.

Ora tocca a “Open data, trasparenza e diritto di accesso”. Le prime domande e risposte sono già on line!