2013 - Libretto CAI La Spezia

89

description

2013 - Libretto CAI La Spezia

Transcript of 2013 - Libretto CAI La Spezia

Page 1: 2013 - Libretto CAI La Spezia
Page 2: 2013 - Libretto CAI La Spezia

INDICE GENERALE

Lettera del Presidente pag. 2

Nuovi soci anno 2012 pag. 3

Eventi per il 150° anniversario del CAI pag. 4

Organigramma pag. 5

Premio Giovanni Spinato pag. 9

Rifugio Calzetta pag. 11

Attività del coro pag. 12

Le Scuole pag. 13

Scuola di Escursionismo pag. 13

Organico Scuola Muzzerone pag. 14

Attività e salite Scuola Muzzerone pag. 15

Programma appuntamenti Scuola Muzzerone 2013 pag. 19

Programma corso alpinismo 2013 pag. 20

Programma corso sci-alpinismo 2013 pag. 22

Gruppo Speleologico Lunenese pag. 24

Commissione Alpinismo giovanile pag. 27

Commissione Cicloescursionismo pag. 28

Commissione sentieri pag. 29

La montagna racconta pag. 31

Accordo Cai e Slow Food pag. 32

Sottosezione Val di Vara-Riviera pag. 33

Pizzo Badile pag. 35

L’arrampicata per bambini pag. 37

Camminare a tutte le età pag. 38

Escursionismo tra terra e cielo pag. 39

Le mie esaltanti scalate con Cassin e Cesare Maestri pag. 40

A Casale dopo l’alluvione pag. 42

Cronache dal centro della terra pag. 44

Il sentiero – Classificazione delle difficoltà pag. 51

9 regole per l’escursionista pag. 53

Regolamento gite pag. 54

Elenco Gite pag. 56

Le gite per l’anno 2013 pag. 60

Sezioni Cai limitrofe pag. 85

In caso di emergenza pag. 87

Page 3: 2013 - Libretto CAI La Spezia

CLUB ALPINO ITALIANOSEZIONE della SPEZIA

FONDATA NEL 1926VIALE G. AMENDOLA, 196 - 19122 LA SPEZIA TEL. 018722873

e-mail: [email protected] - www.cailaspezia.itApertura sede: giovedì ore 21,00 - 23,00 / martedì e venerdì ore 17,00 - 18,30

LETTERA DEL PRESIDENTE

Carissimi Soci,

Nei primissimi mesi del prossimo 2013, l’Assemblea dovrà esprimere il voto per il rinnovodel Consiglio Direttivo della Sezione, contestualmente anche il mio mandato di Presidente(non più eleggibile) decadrà, e, come previsto dallo Statuto Sezionale, passati due trienni,non potrò essere rieletto.In questi ultimi tre anni il lavoro fatto è stato davvero tanto, ma resta ancora molto da faree solo con l’aiuto di tutti Voi si potranno portare avanti i progetti avviati e raggiungere irisultati desiderati. Voi, che rappresentate il fine di ogni attività sociale.Le Varie attività svolte nel 2012 hanno destato notevole interesse e grande partecipazione:ai Presidenti, Coordinatori delle Commissioni, Gruppi e Scuole lascio il compito direlazionarVi le diverse iniziative e il grande lavoro svolto alla prossima assembleaordinaria dei Soci.Consentitemi ora alcuni ringraziamenti.La mia più viva riconoscenza va a tutti quei Soci che con la loro presenza e fattivapartecipazione, hanno permesso lo svolgimento delle molteplici attività della Sezione.A Voi tutti, al Consiglio Direttivo, ai Presidenti, ai Coordinatori delle Commissioni, ai Gruppie alle Scuole che in un modo o in un altro, dimostrate il Vostro attaccamento, la Vostrapassione per la montagna, per il nostro territorio e per la nostra Sezione, va il mioringraziamento più caro e affettuoso.Al futuro Presidente e ai Componenti del prossimo Consiglio Direttivo formulo il mio piùvivo augurio di buon lavoro. Sono sicuro che con l’appoggio di tutti Voi sapranno portarealla Sezione ancor maggior merito e prestigio.Un ultimo sentito ringraziamento va ai nostri Soci Volontari del Corpo Nazionale delSoccorso Alpino e Speleologico che con impegno e spirito di solidarietà, con poche risorsee alle volte in condizioni estreme, operano costantemente nei confronti della collettività edi tutti quelli che frequentano l’ambiente montano.Per quanto mi riguarda, la mia passione e il mio attaccamento alla Sezione nonmancheranno e sarà mia grande soddisfazione continuare a mettere a disposizione la miaesperienza.Permettetemi quindi di abbracciare tutti con affetto, tanta simpatia e amicizia.

Maurizio Cattani – Presidente CAI Sezione della Spezia

Page 4: 2013 - Libretto CAI La Spezia

ANNO 2012

NUOVI SOCI ANNO 2012

Allocca Francesco, Aiello Massimiliano, Amadi Corrado, Angelinelli Elisa, Antonini Lucio,Ascione Anna, Bagnasco Gianluca, Bagnasco Marco, Barani Sara, Barbaria Francesca,Barilari Francesco, Barletta Matteo, Becchetti Massimo, Benedetti Iacopo, Bertolini Marco,Biggi Ornella, Biso Riccardo,Boracchia Matteo, Brenna Fabio, Bruna Francesco, BuglioneDavide,Burroni Chiara, Brusco Patrizia, Cabrino Renzo, Canese Roberto, CapelliniRoberto, Carlotti Ilaria, Casini Sonia, Cavallo Gianluca, Ceratto Marella, CeresolaAlessandro, Ciatti Angelica, Cidale Marco, Cossa ivana, Cozzani Patrizia, Crespo IiviaSusana, Cultrera Valentina, Dall’Asta Susanna, Dal Zot Rossella, Deidda Debora, ErcoliniMassimiliano, Ferrari Sandro, Forlani Giuseppe, Fortini Paolo, Franconi guido, GattiLorenzo, Gerini Silvio, Giorni Laura, Gottardini Daniele, Guatteri Paolo, Guelfi Giancarlo,Iacono andrea, Lodola Marino, Logorio Giulio, Lucani Luca, marchi Tiziano, MasciaClaudia, Mancia Barbara, Martini Roberto, Marulli Stefano, Mazzi Paolo, MuicheliRiccardo, Magoni Elda, Minfuzzi Luca, Moggia Daniele, Moggia Emanuele, MoisèFabrizio, Moretti Roberto, Motto Damiano, Nobile Barbara, Pelati Maria Serena, PensaEnrico, Persia Gianluca, Pescetto Marcello, Piacentini Italo, Pich Luigi, Polinelli Walter,Ratti Ginevra, Ricci Domenico, Riccò Gabriella,Rimondi Flaviana, Rolla Annalisa, RossiEnzo, Ruffino Ermellina, Cantucci Laura, Simili Simone, Sletner per Arne, Somma Patrizia,Spora Mauro, Stacchini Alessandra, Steffanini Beppino, Tardelli Veronica, Tonelli Roberto,Trivelloni Roberta, Veneri Andrea, Villardica Andrea, Vitali Massimiliano.

SOCI VENTICINQUENNALIBerselli Alessandro, Bernardi Marina, Bresciani Luciano, Capasso Fiorella,CasaleAnnamaria, Gibellini Roberta, Macciantelli Ottaviano, Marini Secondo, Marini Simone,Mondini Giovanni,Musetti Luciano, Rinaldi Maria, Ruini tiziano.

SOCI CINQUANTENNALI

Dell’Amico Marisa, Bulla Giuliana.

SOCI SESSANTENNALI

Zucchini Uberto

SOCI SETTANTENNALI

Conti Gianbattista, Odone Franco

Page 5: 2013 - Libretto CAI La Spezia
Page 6: 2013 - Libretto CAI La Spezia

DIRETTIVO

PRESIDENTE VICEPRESIDENTE TESORIERE

Maurizio CATTANI Laila CIARDELLI Franco TOGNETTI

CONSIGLIERI

Silvano ZACCONE, Paolo BRUNETTIN, Paolo LAVAGNINO,

Giuliano SARBIA, Franco TOGNETTI, Paolo TONELLI, Emanuele STEFANELLI

SEGRETARIO

Alessandro BACCHIONI

COLLEGIO REVISORI DEI CONTI

Presidente: Rolando SPEZIA

Revisori: Sandra OLDOINI, Romano REALE

COMMISSIONI ED INCARICHI

SENTIERI

Presidente: Franco TOGNETTI

Coordinatori :

Paolo TONELLI, Luca GALUPPINI, Maurizio CATTANI, Gianmarco SIMONINI,

Franco PALMIERI

Operatori Sentieri

Page 7: 2013 - Libretto CAI La Spezia

Sezione della Spezia

Giovanni MONDINI, Bruno MONTEFIORI, Augusto NOBILI, Roberto NOBILI, GiuseppeCOCCO, Augusto NOBILI, Roberto NOBILI, Carlo BELLATI, Mauro GORI,

Pino SCARPUZZI, Giuseppe COCCO, Donatello MALATACCA, Gennaro DE LUCA,Roberto FAI, Piero BOSSI, Gianmarco SIMONINI, Massimo BECCHETTI, RiccardoMICHELI, Rosanna CAPPELLINI, Renzo CABRINO, Mario NANNETTI, Viviana DI

VIETRI, Maurizio PORTONATO, Stefano RESASCO, Beppe STEFANINI.

Sottosezione Val di Vara Riviera

Luciano BONATI, Paolo LAVAGNINO, Silvano ZACCONE, Claudio PASCUL, RitaGHIGLIONE, Damiano CASSOLA, Claudio PODESTA’, Roberto MORETI, DavideDANERI, Walter POLINELLI, Marco BAGNASCO, Gianluca BAGNASCO, FabioANSELMI, Lorenzo BARILLARI, Damiano MOTTO, Pietro ANDREANI, MatteoANDREANI, Franco CUROTTO, Alberto ROSSI, Sauro TASSORA. Alessandro VIVIANI,Olivia CANZIO, Matteo BARLETTA.

ESCURSIONISMO

Giuliano SARBIA, Riccardo RIBOTTA, Luciano BONATI, Paolo LAVAGNINO, GianlucaTINGHI

Maurizio CATTANI, Athos ZANARINI, Stefano RESASCO, Maurizio PORTONATO

SCUOLA DI SPELEOLOGIA

ISTRUTTORI NAZIONALI DI SPELEOLOGIA

Stefano NICOLINI, Paolo BRUNETTIN

ISTRUTTORI SEZIONALI DI SPELEOLOGIA

Raffaella CAVANA, Anna GELFI, Lucia TRONCONI,

Biagio MARZO, Igor COZZANI, Stefano RATTI, Paolo CHIODAROLI

ALPINISMO

Emanuele STEFANELLI (INA – INAL – IAEE – Istruttore Scuola Interregionale LPV) –Lorenzo RATTI (Istruttore Regionale di Alpinismo) – Nunzio FORMISANO (Istruttore

Regionale di Scialpinismo)

COMMISSIONE ARRAMPICATA

Angelo BONATTI (INAL - Istruttore Scuola Centrale SCASA)

PALESTRA INDOOR DI ARRAMPICATA

Tino AMORE (INAL)

ALPINISMO GIOVANILE

Daniele SIGISMONDI, Laura ROSSI, Piero COCCHEO, Paolo BRUNETTIN, BarbaraESPOSITO, Alessandro BERSELLI

TUTELA AMBIENTE MONTANO (T.A.M.)

Laila CIARDELLI, (OTAM reg.) Piera UGHETTO LA CORSA, (OTAM reg.), Bruno VIVALDI

BIBLIOTECA E CINETECA

Page 8: 2013 - Libretto CAI La Spezia

Luciano BATOLLA

MATERIALI SOCIALI

Luciano BATOLLA, Paolo LAVAGNINO, Giuliano SARBIA

TERRE ALTE

Laila CIARDELLI (ASE-OTAM reg.), Luciano BONATI, Alice GOZZI, Piera UGHETTO(OTAM), LA CORSA, Silvano ZACCONE

CICLOESCURSIONISMO/MOUNTAIN-BIKE

Claudio PODESTA’, Damiano CASSOLA, Egidio CONTE

RELAZIONI ESTERNE ED EVENTI

Silvano ZACCONE, Luciano BONATI, Laila CIARDELLI, Elena DEL BECARO

SENTIERI E SOLIDARIETA’

Angelo BALDELLI, Laila CIARDELLI, Luciano BONATI, Angelo BARBERIS, MaurizioPORTUNATO

SCUOLA DI ARRAMPICATA E ALPINISMO MUZZERONE

DIRETTORE

Ubaldo FIRENZE

VICE DIRETTORE

Angelo BONATTI

ISTRUTTORI NAZIONALI DI ARRAMPICATA LIBERA

Tino AMORE, Lidia BATTISTI, Emanuele STEFANELLI (Istruttore Scuola InterregionaleLPV), Angelo BONATTI (Istruttore Scuola Centrale SCASA), Ubaldo FIRENZE, Mattia DIBONO, Michele MORETTI. Lidia BATTISTI, Emanuele STEFANELLI e Tiziana RAVENNAhanno concluso con esito positivo il corso di formazione IAEE (Istruttori di Arrampicata in

Età Evolutiva)

ISTRUTTORE NAZIONALE DI ALPINISMO

Emanuele STEFANELLI

ISTRUTTORE REGIONALE DI ARRAMPICATA LIBERA

Tiziana RAVENNA

ISTRUTTORE REGIONALE DI ALPINISMO

Lorenzo RATTI

ISTRUTTORE REGIONALE DI SCIALPINISMO

Nunzio FORMISANO

ISTRUTTORI SEZIONALI DI ARRAMPICATA LIBERA, DI ALPI NISMO ESCIALPINISMO:

Luca LAGOMARSINI, Lorenzo TAPONECCO

SCUOLA INTERSEZIONALE DI ESCURSIONISMO “CREUZA DE M A”

(La Spezia – Sarzana)

PRESIDENTE

Page 9: 2013 - Libretto CAI La Spezia

Maurizio CATTANI (AE-EAI)

DIRETTORE VICEDIRETTORE SEGRETARIO TESORIERE

Gianluca TINGHI Edoardo VOGLINO, Laila VENERI

(AE-EAI Istr. Reg. CNSAS) (AE - EAI) (AE)

ISTRUTTORI

Maurizio CATTANI (AE – EAI), Paolo LAVAGNINO (AE - EAI - OP CNSAS),

Arturo POLI (AE), Gianluca TINGHI (AE/AI - Istruttore Regionale CNSAS)

Sergio FERRERO (AE), Laila VENERI (AE), Edoardo VOGLINO (AE), Nilo GIANNINI (AE-EAI),

Lara MUSETTI (AE), Primo TONELLI (AE), Alberto PASSALACQUA (AE), AthosZANARINI (ASE),

Maurizio PORTONATO (ASE), Laila CIARDELLI (ASE), Angelo BALDELLI (ASE),Donatello MALATACCA (ASE)

Viale San Bartolomeo, 665 Via Vittorio Veneto, 9Tel 0187 517516712 Tel 018722969

[email protected]@turistar.it

www.turistar.it

Page 10: 2013 - Libretto CAI La Spezia

CLUB ALPINO ITALIANO

Sezione della Spezia

Il Presidente, su proposta del Consiglio Direttivo assegna il premio

“Giovanni Spinato speciale alla memoria ”

“Per l’entusiasmo nel grande apporto volontaristico che lo ha contraddistinto nel panoramaassociazionistico del C.A.I.”

a Giorgio BENDINELLI

Motivazione:

per l'alta e meritoria opera svolta con grande passione e disinteressato impegno, haconsiderevolmente contribuito: allo sviluppo dell’attività sentieristica e alla conseguentecrescita della Sezione, mettendo sempre in evidenza gli aspetti storici, naturali, ambientalie culturali; a incentivare la frequentazione dell’ambiente montano attraversol’organizzazione e la manutenzione dei sentieri, orientati a valorizzare il territorio, tutto inuno spirito di solidarietà fatto di autentico amore, per la natura e l’ambiente montano cheda sempre contraddistingue i Soci del Club Alpino Italiano.

La Spezia, 16 dicembre 2012Il Presidente

Maurizio CATTANI

Page 11: 2013 - Libretto CAI La Spezia

CLUB ALPINO ITALIANO

Sezione della Spezia

Il Presidente, su proposta del Consiglio Direttivo assegna il premio.

“Giovanni Spinato 2012 ”

“Per l’entusiasmo nel grande apporto volontaristico che lo ha contraddistinto nel panoramaassociazionistico del C.A.I.”

a Rollando SPEZIA

Motivazione:

per la grande passione e il disinteressato impegno dimostrati ha considerevolmentecontribuito, nel suo ruolo di Presidente dei Revisori dei Conti: allo sviluppo e allaconseguente crescita della Sezione, attraverso l’organizzazione di una correttaamministrazione.Inoltre ha sempre tenuto un valido comportamento nella frequentazione della montagnamettendo sempre in evidenza gli aspetti, naturali, ambientali, culturali e sociali, tutto in unospirito di disponibilità di amicizia e solidarietà.

La Spezia, 16 dicembre 2012Il Presidente

Maurizio CATTANI

Page 12: 2013 - Libretto CAI La Spezia

CLUB ALPINO ITALIANO Sezione della Spezia e Sottosezione Val di Vara

RIFUGIO ESCURSIONISTICO MULINO CALZETTA

La struttura è ubicata al di là della strada provinciale per Levanto ed è raggiungibileesclusivamente a piedi, in cinque minuti di percorso, in un ambiente che ha mantenuto neltempo il suo antico fascino. Superato il ponte settecentesco dell’Acquedotto, a doppiaarcata, ed i resti del mulino Duce costruito nel 1859 e situato accanto al torrente, si arrivaal rifugio attraverso il sentiero CAI 06/a. Di proprietà del Parco naturale Montemarcello-Magra, è stato recentemente dato in gestione al Club Alpino Italiano - sezione della Speziaed inaugurato nel maggio 2009. L’edificio, recuperato secondo criteri e canoni di rispettoambientale ed architettonico, vede dopo oltre cinquant’anni il riuso del diaspro sullafacciata di un edificio della Val di Vara. All’interno desta curiosità, a piano terra, unmanufatto in arenaria collocato sotto il pavimento e protetto da un vetro antisfondamento.Non è chiara la destinazione di questa piccola ma significativa opera dell’ingegno umano:forse una tramoggia per la farina di castagne, grano e granturco che il mulino macinava ecomunque una struttura al servizio del processo di macinatura.Al piano inferiore trovano spazio il refettorio ed un piccolo ambiente scaldavivande, aquello superiore i servizi igienici e il dormitorio provvisto di dieci posti letto.La struttura è stata gravemente colpita dall'alluvione tristemente nota che ha martoriato laprovincia della Spezia e la Lunigiana in data 25/10/2011. Sono in corso lavori di recuperoad opera del Parco di Montemarcello e Comune di Pignone. La riapertura del rifugio èprevista per la fine del 2013.

Il rifugio escursionistico Mulino Calzetta, situato a monte dell’abitato di Pignone. StradaProvinciale per Levanto- loc. Frantoio.

Page 13: 2013 - Libretto CAI La Spezia

IL CORO GOLFO DEI POETI ORE 21.00 SI CANTA!

Il nostro coro è nato sulle corriere ….C’era sempre qualcuno che cominciava a intonare uncanto di montagna, presto si aggiungevano altri e poi quasi tutti.

Eravamo felici di camminare e di essere assieme.

Un giorno Valerio, un bravo maestro di violino, si è unito a noi e abbiamo cominciato acantare con una guida. Così è nato il coro “ Golfo dei poeti “ con semplicità e con tantavoglia di passare assieme attimi di serenità.

Negli anni, abbiamo approfittato dell’insegnamento di diversi maestri e attualmente siamoguidati dal nostro Daniele Rossi, giovane e competente musicista, che ci aiuta amigliorare, ci corregge ci invita a ripetere quando sbagliamo ( a volte ce la mette propriotutta ) e non si arrabbia mai anzi, con la sua serenità e il suo sorriso crea un’atmosfera disocievolezza che fa stare bene tutti noi.

Se un buon maestro è una gran cosa non è da meno il contributo di Ermellina che porta,ogni martedì sera, una misteriosa bottiglietta. La posa sul nostro tavolone dove anche ilmaestro appoggia la pianola, e ci guarda. Noi sappiamo che dentro c’è un buon liquorema ogni sera è diverso. Siamo passati dal limoncino al rosolio in un’ascesa studiata ecalibrata. Nei giorni che precedono qualche festività il tavolo si ricopre di molte varianti albere a mangiare.

Che dire siamo fatti così! Siamo convinti che un’ora di serenità sia un regalo della vita. Perquesto desideriamo che altri si aggiungano a noi. Veniteci a trovare sarete ben accetti.

Questa introduzione, un po’ scherzosa e un po’ spensierata non esclude che si canti, chesi migliori e che si riesca a fare dei concerti e a partecipare a rassegne canore.

Durante il periodo natalizio del 2011 siamo andati a Casale di Pignone, zona disastratadall’alluvione, per portare, con la presenza, il senso della nostra partecipazione e unsegnale di speranza e di rinascita. Nel mese di agosto siamo stati invitati ad una rassegnadi cori a Sesta Godano Ci siamo confrontati con gruppi molto ben preparati ma siamoriusciti, anche noi, a prendere un premio. Assieme al gruppo di Cavanella Vara abbiamorealizzato una sequenza filmica su S. Francesco contribuendo alla colonna sonora. Inautunno abbiamo presentato la seconda edizione di Musica e poesia nel bosco e adicembre abbiamo partecipato alla rassegna di canti natalizi Melodie incantate.

Abbiamo pensato di dare inizio ad una ricerca atta a recuperare canti tradizionali dellanostra terra e saremograti a chi ci potràfornire notizie.

Iole.

Il coro Golfo dei Poeti

Page 14: 2013 - Libretto CAI La Spezia

SCUOLE E COMMISSIONI CAI LA SPEZIA

CORSI 2013

ESCURSIONISMO: gennaio-febbraio, escursioni didattiche in ambiente innevatoSCI-ALPINISMO : gennaio-marzo, uscite didattiche sci-alpinistiche ALPINISMO GIOVANILE : gennaio-settembre, uscite didattiche ed escursioni in ambientemontano e ipogeoARRAMPICATA : marzo-aprile, corso di arrampicata libera ALPINISMO : ottobre 2010 - luglio 2011, corso di avviamento all'alpinismo SPELEO: aprile-maggio, corso di introduzione alla speleologia

SCUOLA DI ESCURSIONISMO INTERSEZIONALE CREUZA DE MA -

LA SPEZIA E SARZANA

La Scuola di escursionismo “Creuza de Ma’” propone due Corsi propedeutici: “Uscitedidattiche su neve”e “Escursionismo Avanzato”. Il p rimo Corso si svolgerà nei mesiinvernali, mentre il secondo nei tre mesi successiv i.Scopo di questi due corsi è quello di dare ai partecipanti la possibilità di muoversi insicurezza nell’ambiente montano, sia nella sua veste invernale che estiva e di dispensareil maggior numero di nozioni possibili a chi frequenta la montagna.

USCITE DIDATTICHE SU NEVE

Argomenti delle lezioni teoriche Materiali e attrezzature – Organizzazione di unaescursione – Meteorologia e cartografia -Neve e valanghe –Autosoccorso – Materiali edattrezzature per il superamento di tratti ghiacciati e loro utilizzo.

Lezioni pratiche: Le uscite pratiche si svolgeranno in ambiente innevato per mettere inpratica le nozioni ricevute. I luoghi e le date verranno stabiliti in base alle condizioniclimatiche e all’innevamento.

Page 15: 2013 - Libretto CAI La Spezia

SCUOLA DI ARRAMPICATA LIBERA EALPINISMO “MUZZERONE”

ORGANICO

Direttore: Ubaldo Firenze Vice Direttore: Angelo BonattiIstruttori Nazionali di Arrampicata Libera: Tino Amore, Lidia Battisti, Angelo Bonatti(Istruttore Scuola Centrale), Mattia Di Bono, Ubaldo Firenze, Emanuele Stefanelli(Istruttore Scuola Interregionale LPV)Istruttore Nazionale di Alpinismo: Emanuele StefanelliIstruttore Regionale di Arrampicata Libera: Luca Lagomarsini, Tiziana Ravenna,Lorenzo TaponeccoIstruttore Regionale di Alpinismo: Lorenzo RattiIstruttore Regionale di Scialpinismo: Nunzio FormisanoIstruttori Sezionali di Sci Alpinismo: Gianni Ghiglione, Manuel LodoviciAspirante Istruttore Sezionale di Sci Alpinismo: Federica LibriAspirante Istruttore Sezionale di Arrampicata Liber a: Simone SturlaIstruttori di Arrampicata in Età Evolutiva IAEE: Lidia Battisti, Tiziana Ravenna,Emanuele Stefanelli

Sito Ufficiale Scuola: www.scuoladiarrampicatamuzzerone.it

Gli Istruttori della scuola

Page 16: 2013 - Libretto CAI La Spezia

PRESENTAZIONE

Desiderio della Scuola è far conoscere la montagna in tutti i suoi aspetti e trasmettere latecnica necessaria per viverla serenamente.

Gli Istruttori della Scuola mettono a disposizione di chi già pratica, o di chi desideraavvicinarsi all’alpinismo, all’arrampicata e allo scialpinismo, tutta la loro esperienza e il lorobagaglio di conoscenze per garantire la pratica di queste attività in ragionevole sicurezza,per far acquisire gradualmente, in autonomia, le giuste conoscenze dell’ambientemontano in tutti i suoi aspetti e per infondere le capacità tecniche indispensabili perpraticare le varie attività in modo sicuro per sé, nel rispetto dell’ambiente e degli altri.

“…Per diventare alpinista è indispensabile impararead arrampicare, ma anche a conoscere l’alta montagna.L’alpinismo è uno degli sport più belli che possano esistere,ma praticarlo senza tecnica è una forma più o meno di suicidio...”G. Rébuffat, La montagna è il mio mondo

CORSO DI ARRAMPICATA LIBERA

Si svolge a febbraio/aprile e settembre/novembre nelle piùbelle falesie, italiane e non. La finalità del corso è quella di farconoscere, sperimentare e far vivere agli allievi l’arrampicatalibera, approfondendo l’aspetto della sicurezza e delle tecnichebase del movimento e della progressione.

CORSO ROCCIA

Si svolge ad aprile/giugno nelle falesie di fondo valle e suitinerari in ambiente montano. La finalità del corso è quella difar conoscere l’aspetto tecnico dell’arrampicata approfondendole manovre e l’ autosoccorso della cordata.

CORSO DI ALPINISMO

Si svolge ad ottobre/luglio, ed è dedicato a chi vuolecominciare a affrontare i vari terreni di montagna. La finalità delcorso è quella di trasmettere la tecnica necessaria per vivere imolteplici aspetti della montagna nella maggior sicurezzapossibile.

Page 17: 2013 - Libretto CAI La Spezia

CORSO DI GHIACCIOSi svolge a gennaio/marzo, ed è diretto a chi, avendo nozionibase di progressione su ghiaccio, intende avvicinarsi allatecnica della “piolet-traction”. Il corso si svolgerà su cascate dighiaccio di bassa e media montagna. La finalità del corso èquella di trasmettere la tecnica necessaria per affrontare nelmiglior modo il ghiaccio verticale, approfondendo le tecniche diprogressione della cordata

CORSO DI SCI FUORI PISTA E SCIALPINISMO

Si svolge a gennaio/aprile, ed è diretto a chi, avendo unabuona padronanza nella tecnica dello sci in pista, vuoleavvicinarsi, nella maggior sicurezza possibile, allo scialpinismosu itinerari non impegnativi. La finalità del corso è quella ditrasmettere la tecnica necessaria per affrontare lo scialpinismo,approfondendo gli aspetti legati ai materiali e ai pericoli dellamontagna in veste invernale.

PALESTRA ARTIFICIALE INDOOR DI ARRAMPICATA

La palestra indoor di arrampicata si trovaalla Spezia, presso ilPalazzetto dello Sport G. Mariotti, in Via Della Pianta. Lastruttura è ormai presente al suo interno da più di 10 anni, conuna parete artificiale di oltre 100 m² e una zona riservataall'allenamento di oltre 50 m², con macchinari e attrezzispecifici. Gli ospiti della palestra possono usufruire di unospogliatoio riservato, con docce e servizi.La palestra è rivolta a tutti coloro che intendono essereintrodotti nell’affascinante mondo dell’arrampicata e a coloroche intendono portare avanti il proprio allenamento durante ilperiodo invernale.All’interno della palestra vengono organizzate gare amatorialidi arrampicata e di boulder.La Palestra è aperta al pubblico nel periodo compreso fraOttobre-Maggio nei giorni di martedì, mercoledì , giovedì evenerdì dalle 19.00 alle 21.30 : all'interno sono semprepresenti, Istruttori sia di arrampicata che di alpinismo CAI, a cuifar riferimento per ogni consiglio o indicazione.Correlato alla palestra, il gruppo sportivo "DimensioneVerticale", affiliato UISP, è un punto di riferimento per poterpartecipare, previa iscrizione, a gare di arrampicata e diboulder.

Page 18: 2013 - Libretto CAI La Spezia

ATTIVITÀ DELLA SCUOLA MUZZERONE NEL 2012

Ottobre 2011 – Giugno 2012: gestione palestra indoor di arrampicata a La SpeziaGennaio – Febbraio : stage di Sci fuori pista con oltre 30 persone iscritteFebbraio – Aprile: stage di Sci Alpinismo, che ha riscosso notevole successoLuglio: collaborazione con la Sezione nell’uscita in zona Finale Ligure (escursione –arrampicata)Ottobre – Novembre: 37° Corso di Arrampicata Libera, che ha riscosso un successo oltreogni aspettativa

Alcune delle attività personali degli Istruttori della Scuola (anche con allievi) durante il 2012

Dolomiti – Serrai di Sottoguda (1350 m)Cascata “ La Cattedrale ramo destro ” Diff. II/4+ – Disl. 100m – Esp. Sud

Dolomiti – Serrai di Sottoguda (1350m)Cascata “ Excalibur ” Diff. II/4+ – Disl. 110m – Esp. Nord

Gruppo dell’Adamello – Val Daone (1250m)Cascata “ La regina del lago - Ramo destro ” Diff. II/5 – Disl. 180m – Esp. Est

Gruppo dell’Adamello – Val Daone (1300m)Cascata “ Il sogno del gran scozzese ” Diff. III/5 – Disl. 300m – Esp. Nord Est

Gruppo del Gran Paradiso – Valle di Cogne – Valnontey (1900m)Cascata “ Di fronte al tradimento ” Diff. IV/6 – Disl. 100m – Esp. Est

Gruppo del Gran Paradiso – Valle di Cogne – Valnontey (2050m)Cascata “ Repentance super ” Diff. II/6 – Disl. 220m – Esp. Ovest

Gruppo del Gran Paradiso – Valle di Cogne – Valnontey (1950m)Cascata di “ Patry ” Diff. D+ (II/3+,4) – Disl. 300m – Esp. Nord

Gruppo del Gran Paradiso – Crestaz (AO)Cascata “ Carpe Diem ” Diff. II/4 – Disl. 100m – Esp. Sud - Est

Gruppo del Cervino – Gobba di Rollin (3899m)Salita alla “ Gobba di Rollin ” Diff. MS – Disl. 500m – Esp. Nord Ovest

Val Varaita – Valle di Bellino – Bric Rutund, antecima NE (2426m)Salita al “ Bric Rutund ” Diff. MS – Disl. 700m – Esp. Nord Ovest

Val Varaita – Valle di Bellino – Colle della Marchisa (2950m)Salita al “ Colle della Marchisa ” Diff. MS – Disl. 1100m – Esp. Nord

Finale Ligure – Bric Pianarella – Paretone Via “ Grimonett ” Diff. 6b (5c/A0 obbl.) – Svil. 240 m – Esp. Ovest

Supramonte di Baunei – Aguglia di Goloritzè (Sardegna)Via “ Sole incantatore ” Diff. 6c (6a+ obbl.) – Svil. 140m – Parete Nord Est

Alpi Apuane – Monte Corchia (1677m)Via “ Banda Bailar ” Diff. 5c (5c obbl.) – Disl. 280m – Parete Nord Ovest

Page 19: 2013 - Libretto CAI La Spezia

Alpi Apuane – Pizzo d’Uccello (1781m)Via “ Quando calienta il sol la nela placa ” Diff. 6c/A0 (6a obbl.) – Disl. 200m – Parete Sud

Alpi Apuane – Pania Secca (1711m)Via “ Promenade ” Diff. 5b (5b obbl.) – Disl. 280m – Parete Ovest

Alpi Apuane – Pania della Croce (1859m)Via “ Risognando California ” Diff. 6c (6a+ obbl.) – Svil. 400m – Parete Ovest

Alpi Apuane – Pizzo d’Uccello (1781m)Via “ Oppio Colnaghi ” Diff. TD- (V) – Disl. 660m – Svil. 850m – Parete NordVia “ Diretta dei Pisani ” Diff. TD+ (VI) – Disl. 660m – Svil. 850m – Parete Nord

Alpi Apuane – M. Nona (1297m)Via “ Fantastica ” Diff. 7a – Svil. 250m – Parete Sud Ovest

Alpi Apuane – Torri di Monzone Via “ Jungland ” Diff. 6b – Svil. 250m – Parete EstVia “ Casa Vianello ” Diff. 6c – Svil. 300m – Parete Est

Gran Sasso – Prima Spalla - Corno Piccolo (2655m)Via “ Spigolo delle Guide ” Diff. ED- V+ (max VI) – Svil. 400m – Parete Nord

Alpi Retiche – Gruppo Masino-Bregaglia – Pizzo Badile (3308m)Via “ Cassin ” Diff. TD (max VI) – Svil. 1000m – Parete Nord Est

Alpi Retiche – Gruppo Masino-Bregaglia – Punta Angela - Pizzo Cengalo (3369m)Via “ Spigolo Vinci integrale ” Diff. TD (max VI) – Svil. 600m – Spigolo Sud Sud Ovest

Alpi Retiche – Gruppo Masino-Bregaglia – Pizzo Badile (3308m)Via “ Spigolo Nord ” Diff. D (max V) – Svil. 1100m – Spigolo Nord

Dolomiti Orientali – Gruppo del Catinaccio – Cima Catinaccio (2981m)Via “ Diretta Steger ” Diff. TD V+ (max VI-) – Disl. 600m – Svil. 733m + 70 - PareteEst

Dolomiti Orientali – Rocchetta alta di Bosconero – Cima Catinaccio (2981m)Via “ KCF ” Diff. VII+ (VI/A1) – Svil. 550m – Parete Nord

Dolomiti Orientali – Gruppo del Sella – Piz Ciavazes (2836m)Via “ delle Guide ” Diff. V (max VI-) – Disl. 200m – Svil. 220m – Parete Sud

Dolomiti Orientali – Gruppo del Sella – Piz Ciavazes (2836m)Via “ della Rampa ” Diff. IV – Disl. 200m – Svil. 325m – Parete Sud

Alpi Marittime – Rocca dei Campanili (Mongioie) (1781m)Via “ Trial ” Diff. 6b – Svil. 180m – Parete Sud

Alpi Marittime – Argentera (3297m)Via “ Cresta Sigismondi ” Diff. AD – Disl. 480m – Esposizioni varie

Gruppo degli E’crins – Barres des E’crins (4102m)Via “ Pilier Sud ” Diff. TD- – Disl. 1300m – Pilastro Sud

Page 20: 2013 - Libretto CAI La Spezia

Gruppo del M. Bianco – Monts Rouges de Triolet (3289m)Via “ Kermesse Folk ” Diff. 5c – Svil. 700m – Parete Sud - Ovest

Gruppo del M. Bianco – Anguille du Chardonnet (3824m)Goulotte “ Charlet - Bettembourg ” Diff. III/4 – Svil. 400m – Parete Nord - Ovest

Gruppo del M. Bianco – Les Courtes (3856m)Via degli “ Svizzeri ” Diff. IV/3 – Svil. 800m – Parete Nord

Gruppo del M. Rosa – Roccia Nera (4075m)Goulotte “ Grassi - Bernardi ” Diff. TD+ – Svil. 500m – Parete Nord

Alpi Cozie – Punta Caprera (2763m, Monviso)Goulotte “ Triangolo di Caprera ” Diff. D – Svil. 360m – Parete Ovest

Gruppo del Monte Rosa – Punta Gnifetti (4554m) Via Normale alla Capanna Margherita - PD

Cordillera Orientale (Bolivia) – Monte Acotango (6090m) Via Normale - PD

Cordillera Orientale (Bolivia) – Vulcano Tulupa (4850m) Via Normale - PD

Riguardo la difficoltà pura in falesia, sono state salite diverse vie di 7c/8a (gradi di tuttorispetto in Italia) da parte di diversi nostri Istruttori, che ad oggi risultano essere fra i piùforti e “prolifici” arrampicatori della zona.

GLI APPUNTAMENTI DI QUEST’ANNO

• Gennaio – Aprile 2013: Corso di Sci Alpinismo SA1+ (Uscite Sci Alpinistich e e Alpinistiche)

• Aprile – Giugno 2013: Corso di Alpinismo su roccia

• Febbraio – Marzo 2013: organizzazione di uscite di Sci Alpinismo col “Grup po di Sci Alpinismo Leonardo Fico” in collaborazione c on la Scuola Muzzerone e la sezione CAI: Domenica 10/02/2013 Giornata di sci in pista / fuoripista nel comprensorio di Cervinia – Domenica 24/02/2013 Gita di sci alpinismo e con ciaspole al Monte Sillara – 15-16-17/03/2013 Gita di sci alpinismo sul Monte Etna

• Giugno – Luglio 2013: organizzazione di una gita sezionale in quota

• Settembre – Novembre 2013: 38° Corso di Arrampicata Libera• Collaborazione con la Sezione in uscite didattiche

• Ottobre 2012 – Maggio 2013: apertura e gestione della palestra indoor di arrampicata

Parte integrante della Scuola Muzzerone è anche il Gruppo di Scialpinismo“Leonardo Fico” che organizza attività di scialpini smo durante la stagione invernalee primaverile.

Page 21: 2013 - Libretto CAI La Spezia

CORSO DI ALPINISMO SU ROCCIA AR1 2013

Inaugurazione giovedì 18 Aprile ore 21.00 Sede CAI di La Spezia

I° Lezione teorica : Venerdì 3 maggio (Sede CAI di La Spezia)1. Equipaggiamento e materiali2. Nodi principali

I° Uscita pratica : Domenica 5 Maggio (Ambiente di falesia) uscita valutativa1. Progressione base su roccia e terreno alpinistico

II° Lezione teorica : Giovedì 9 Maggio1. Ancoraggi e Soste2. Tecniche di assicurazione e auto assicurazione (classica, bilanciata e ventrale)3. Progressione della cordata

II° Uscita pratica : Domenica 12 Maggio (Ambiente di montagna) 1. Ancoraggi e soste (ancoraggi artificiali e naturali)2. Posizionamento di protezioni intermedie con ancoraggi artificiali e naturali3. Formazione e progressione della cordata a due e tre componenti

III° Lezione teorica : Giovedì 16 Maggio1. Catena di assicurazione2. Prove di trattenuta dinamica con l’ impiego di diversi freni e mezzo barcaiolo

III° Uscita pratica : Domenica 19 Maggio (Ambiente di montagna) 1. Tecniche di assicurazione e auto assicurazione (classica, bilanciata e ventrale)2. Salita di un itinerario su roccia

IV° Lezione teorica : Giovedì 23 Maggio1. Progressione in conserva corta2. Discesa in corda doppia (utilizzo di discensori e un freno formato da moschettoni) 3. Risalita della corda con nodi autobloccanti

IV° Uscita pratica : Domenica 26 Maggio (Ambiente di montagna) 1. Salita di un itinerario su roccia2. Discesa in corda doppia3. Conserva corta su tratti esposti e creste

V° Lezione teorica : Giovedì 30 Maggio1. Cartografia e orientamento

V° Uscita pratica : Domenica 2 Giugno (Ambiente di montagna) 1. Calata di un ferito con soccorritore da una sosta all’ altra2. Salita di un’ itinerario su roccia

VI° Lezione teorica : Giovedì 6 giugno1. Richiesta di soccorso – Elementi di primo soccorso2. Storia dell’ alpinismo

VI° Uscita pratica : Domenica 9 Giugno (Ambiente di montagna) 1. Recupero del compagno (paranchi)2. Salita di un itinerario su roccia

Page 22: 2013 - Libretto CAI La Spezia

VII° Lezione Teorica : Giovedì 13 Giugno 1. Scelta e preparazione di una salita su roccia2. Valutazione delle difficoltà, pericoli oggettivi e soggettivi

VII° Uscita Pratica : Sabato 15 - Domenica 16 Giugno (Uscita in Dolomiti)1. Salita di due itinerari su roccia

Materiale tecnico personale obbligatorio : casco, imbraco, scarpette d’ arrampicata, 3moschettoni a ghiera tipo HMS,discensore, cordino in kevlar per autobloccante, fettucciain dyneema per longe, zaino (30 - 40 lt)

Per l’iscrizione al corso occorre :tessera CAI (in regola col bollino annuale), esperienza in ambiente di montagna(curriculum alpinistico) e di arrampicata (livello IV/V grado UIAA), certificato medico, etàminima 18 anni

La 1° Uscita pratica sarà valutativa al fine dell ’ ammissione al proseguimento del corso

Quota corso: € 250 (da versarsi all’atto dell’iscrizione) – le spese di viaggio epernottamento sono escluse

Numero allievi: minimo 8 – massimo 14 persone

Per partecipare alle uscite occorre: tessera CAI (in regola col bollino annuale), certificatomedico, età minima 18 anni

Date e uscite: le date e le uscite potranno essere modificate di volta in volta aseconda delle esigenze del corso

Per informazioni : Scuola di Arrampicata libera e Alpinismo “Muzzerone ”: T. 3395894102 – Emanuele Stefanelli(Direttore del corso); T. 3474884190 Ubaldo Firenze (Direttore Scuola )web : http://www.scuoladiarrampicatamuzzerone.it

Sede CAI :T. 0187-22873 (Giovedì dalle ore 21.00, Martedì e Venerdì ore 17.00-18.30web : http://www.cailaspezia.it

EURO P.A.G

DI PAOLO PIVA E ZUNINI SILVIA

antinfortunistica - Attrezzature Ed Articoli

Via Bertucci, 44

19020 BRUGNATO (SP)

tel.: 0187896575

Page 23: 2013 - Libretto CAI La Spezia

CORSO DI SCI ALPINISMO 2013 SA1+

I° Lezione teorica : giovedì 24/01/2013 ore 21,00 Sede CAI di La Spezia 1. Neve e valanghe2. Autosoccorso3. ARTVA, cenni su attrezzi alpinistici (ramponi, piccozza)

I° Uscita pratica : domenica 27/01/2013 (Comprensorio sciistico) - uscita valutativa1. Uso dell’ARTVA – autosoccorso e prove di ricerca di travolto in valanga2. Tecnica sciistica in pista e fuori pista (Valutativa per iscritti senza corso SA1)

II° Lezione teorica : giovedì 31/01/2013 ore 21,00 Sede CAI di La Spezia 1. Materiali e attrezzatura d’alpinismo – sci alpinismo

II° Uscita pratica : domenica 03/02/2013 (Avvicinamento con pelli di foca)1. Tecnica di progressione con piccozza e ramponi

III° Lezione teorica : giovedì 14/02/2013 ore 21,00 Sede CAI di La Spezia 1. Progressione in conserva su terreno misto e creste

III° Uscita pratica : domenica 17/02/2013 (Avvicinamento con pelli di foca)1. Salita in conserva con piccozza e ramponi su terreno misto e cresta

IV° Lezione teorica : giovedì 28/02/2013 ore 21,00 Sede CAI di La Spezia 1. Topografia e orientamento

IV° Uscita pratica : domenica 03/03/2013 (Gita di sci alpinismo)1. Uso della carta /altimetro/bussola e pianificazione del tracciato di rotta (gita di scialpinismo)

V° Lezione teorica : giovedì 07/03/2013 ore 21,00 Sede CAI di La Spezia 1. Tipi di ancoraggi e soste su neve/ghiaccio2. Assicurazione ed auto assicurazione3. Autosoccorso della cordata (paranchi)

V° Uscita pratica : domenica 10/03/2013 (Avvicinamento con pelli di foca)1. Soste e allestimento della corda doppia su neve/ghiaccio2. Auto arresto – trattenuta del compagno in una scivolata o caduta in crepaccio3. Autosoccorso della cordata (paranchi)

VI° Lezione teorica : giovedì 21/03/2013 ore 21,00 Sede CAI di La Spezia 1. Pianificazione di una gita 2. Richiesta di soccorso - Nozioni di primo soccorso

VI° Uscita pratica : domenica 24/03/2013 (Gita di sci alpinismo)1. Progressione con piccozza e ramponi2. Prove di primo soccorso

VII° Lezione teorica : giovedì 04/04/2013 ore 21,00 Sede CAI di La Spezia 1. Meteorologia – Analisi del bollettino valanghe

VII° Uscita pratica : 05-06-07/04/20131. Gita di sci alpinismo di notevole impegno

Page 24: 2013 - Libretto CAI La Spezia

VIII° Lezione teorica : giovedì 18/04/2013 ore 21,00 Sede CAI di La Spezia 1. Catena di assicurazione

VIII° Uscita pratica : 20-21/04/2013 (Palestra di roccia in ambiente di montagna)1. Soste ed ancoraggi su roccia – Manovre di corda (corda doppia, risalita della cordae corda fissa)2. Progressione della cordata – Manovre di autosoccorso della cordata (recupero delcompagno alla sosta, paranchi)3. Manovre di corda (ricongiungimento della cordata, calata del compagno)

Argomenti trattati durante il corso :Pianificazione e condotto di una gita di sci alpinismo – Neve e valanghe, ARTVA –Topografia e orientamento – Tecniche di alpinismo su neve, ghiaccio e roccia –Autosoccorso in valanga, su misto, neve, ghiaccio e roccia – Manovre di corda – Tecnichedi sci

Il corso SA1+ è rivolto a chi, già in possesso di una discreta capacità sciistica e che abbiabuona esperienza in ambiente montano (da valutare nella prima uscita pratica) o hafrequentato un corso SA1, intende avvicinarsi o perfezionare la pratica dello sci alpinismoapprofondendo le tematiche fondamentali per affrontare la montagna in ragionevolesicurezza e le tecniche di soccorso e autosoccorso sui diversi tipi di terreno (neve, misto,ghiaccio e roccia)

Materiale tecnico personale obbligatorio :Sci da sci alpinismo e Pelli di foca (noleggio presso Alp Station di Sarzana o presso sedeCAI di La Spezia) – Ciaspole obbligatorie per gli snowboarder - Scarponi da sci alpinismo -ARTVA, pala e sonda (noleggio presso sede CAI La Spezia) - Zaino adeguato – Ramponie piccozzaAd ogni lezione teorica verrà reso noto il materiale necessario per la gita successiva

Per partecipare alle uscite occorre:tessera CAI (in regola col bollino annuale), certificato medico, età minima 18 anni

La 1° Uscita pratica sarà valutativa al fine dell’ammissione al proseguimento delle uscite. Ipartecipanti durante la prova di di sci in pista dovranno dimostrare di essere in possessodi una discreta tecnica sciisticaLe spese di viaggio e di pernottamento saranno a ca rico dei partecipanti.

Numero partecipanti: minimo 8 – massimo 16 personeDate e uscite: le date e le uscite potranno essere modificate di volta in volta aseconda delle esigenze del corso

Per informazioni:

Scuola di Arrampicata Libera e Alpinismo “Muzzerone ” :T. 3313657282 - Formisano Nunzio (Direttore del Corso - ISA)T. 3474884190 – Ubaldo Firenze (Direttore della Scuola - INAL)T. 3395894102 – Emanuele Stefanelli (INA – INAL – Istruttore Scuola Interregionale LPV)

web : http://www.scuoladiarrampicatamuzzerone.it

Sede CAI: T. 0187-22873 (Giovedì dalle ore 21.00, Martedì e Venerdì ore 17.00-18.30)web : http://www.cailaspezia.it

Page 25: 2013 - Libretto CAI La Spezia

GRUPPO SPELEOLOGICO LUNENSE RELAZIONE 2012

Il 2012, per il Gruppo Speleologico del CAI La Spezia, è certamente definibile come unanno emozionante, pieno d’impegni e risultati di varia natura. Siamo cresciuti, nel numerodi soci che praticano l'attività certo, ma soprattutto come persone che si arricchisconoreciprocamente e che oltre a condividere la passione per la montagna, nel suo versante disuperficie come in quello sotterraneo, amano stare insieme e desiderano costruire un“luogo" condiviso e accogliente. La nostra crescita si deve principalmente ai Corsid’introduzione alla Speleologia (quest'anno abbiamo organizzato l'XI Corso svoltosi framarzo e aprile al quale hanno partecipato sei allievi), diretti e condotti da Istruttori dellaScuola Nazionale di Speleologia CAI, ed anche alla capacità di accoglienza dell'interogruppo e alle molteplici attività praticate dal corpo sociale che lasciano margine dipartecipazione a ogni livello di capacità tecnica dei nuovi arrivati.Il corso d’introduzione costituisce il primo passo per affacciarsi al regno ipogeo e alla suacomplessità: gli allievi sono preparati all'attività affrontando lezioni pratiche, realizzate inpalestre di roccia prima dell'approccio vero e proprio con la grotta, in cui si apprende l'usodegli attrezzi e delle specifiche manovre di progressione su corda in sicurezza. Per poterinoltre capire, e interpretare, quel particolare mondo sconosciuto ai più, il corso prevedeche gli allievi si approccino a discipline diverse, mediante lezioni teoriche, quali la Storiadella Speleologia, la Storia delle Esplorazioni del Monte Corchia, Elementi di Geologia,Speleogenesi, Biospeleologia, Meteorologia, Prevenzione incidenti e allertamento delCNSAS, Abbigliamento e alimentazione, oltre a Rilievo e Cartografia. Una volta conclusala formazione, e terminato il corso, gli allievi decidono se continuare o no la loroesperienza affiancandosi ai soci più esperti nelle attività sezionali di gruppo (che sisvolgono settimanalmente), e che vanno dall'esplorazione alle svariate forme disensibilizzazione sui temi speleologici, alla gestione della vita associativa o alla pratica deltorrentismo, ecc... Fra queste, nell'anno che sta terminando, hanno avuto molto sviluppol'esplorazione dell'Abisso Carriola, tuttora in corso, e l'esplorazione della Buca del Campoche ha portato in novembre alla scoperta del 17° ingresso nel Complesso del MonteCorchia ad opera dei Lunensi.Ma non di sole ‘cavità’ vive lo speleo… e di fatti il corpo sociale del gruppo cerca diimpegnarsi in molteplici attività a sfondo divulgativo ma anche socializzante o di pubblicautilità. Fra le attività di sensibilizzazione ci sentiamo di ricordare gli incontri con gli studentidelle scuole secondarie di 1° grado (scuola media Piaget), il cui incontro per noi è semprefonte di forti emozioni, la partecipazione ad alcune fiere locali dove il Gruppo Lunense hapartecipato con un proprio spazio espositivo, oppure il sostegno alla popolazione diPignone nel post alluvione dello scorso anno. Un appuntamento che pare possa avereinvece caratteristica di "appuntamento fisso" è rappresentato dalla festa sociale delgruppo, solita svolgersi nei mesi di maggio/giugno: Solstizio Ipogeo (quest’anno intitolata60° atto secondo, poiché per la seconda volta ci sembrava bello poter festeggiare il nostrosessantesimo compleanno) occasione di festa e consolidamento fra i soci del Gruppo oltreche di condivisione con le altre realtà territoriali C.A.I., e occasione per divulgare quanto dipertinenza del mondo speleologico (appuntamento quindi al “60° atto terzo”, nel giugno2013 nel parco di Falconara).A metà settembre del 2012, gli Istruttori Nazionali del GSLunense, Paolo Brunettin eStefano Nicolini, sotto l'egida della Scuola Nazionale di Speleologia CAI, hanno condotto

Page 26: 2013 - Libretto CAI La Spezia

rispettivamente gli Esami di accertamento per Istruttori Nazionali e Istruttori di Speleologia.Il poter organizzare un esame della scuola CAI è da considerarsi un riconoscimentodell'attività svolta nella Sezione dai suoi Titolati SNS. Si è trattata di un'esperienza positivaanche se, come sempre accade, non è facile essere chiamati a giudicare tecnicamenteamici che si conoscono da tempo e con i quali si è condiviso l'andar per grotte. Del resto,oggi più che mai, ci viene richiesta una serietà e una professionalità nell'operare all'internodella scuola, e in primis nelle sezioni, che comporta l'assumersi di responsabilità nelvalutare, in modo obiettivo, i candidati futuri istruttori, che in cinque giornate di prove sonostati chiamati a dimostrare la propria adeguatezza tecnica e capacità didattica.Nel 2013 L’attività sezionale del Gruppo Speleologico Lunense potrà svolgersi in tutti igiorni della settimana per l’attività di ricerca esplorativa di Grotte.

TORRENTISMO Da diversi anni il GSL affianca all’attività speleologica il canyoning. Dopo aver partecipato al raduno internazionale del 2011 in Nepal, avremmo volutoreplicare con il raduno internazionale 2012 che si è tenuto in Brasile, ma non ci è statopossibile. Abbiamo comunque avuto modo di percorrere alcune nuove forre, oltre a quellea noi già note, che torniamo a frequentare con cadenza annuale (o quasi), soprattutto inLiguria e in Provenza, senza che vengano mai meno il divertimento e il piacere di visitareluoghi così belli. Abbiamo partecipato al raduno del 2 e 3 giugno “Torrentisti in Garfagnana“ rimanendonepiacevolmente sorpresi. Siamo partiti senza grosse aspettative, più che altro per lacuriosità di vedere come sono queste forre, relativamente vicine a noi, ma maifrequentate. Nei due giorni del raduno abbiamo disceso tre torrenti che, per quanto brevi,ci hanno offerto scorci di grande bellezza e notevole divertimento, il tutto condito da unabuona dose di allegria in compagnia di un gran numero di Torrentisti provenienti da diverseregioni del centro e nord Italia.Dopo anni di torrentismo “fai da te”, inoltre, due membri del GSL (Michele e Paolo) hannopartecipato al corso di canyoning di 2° livello (Associazione Italiana Canyoning) che si ètenuto dal 2 all’8 luglio in Val di Ledro. Tra le lezioni in falesia e le uscite in forra hannoavuto modo di apprendere alcune delle tecniche necessarie per scendere in sicurezza leforre più impegnative, che richiedono attenzioni particolari, per evitare il deterioramentodelle corde o i rischi connessi alla turbolenza delle pozze. A settembre abbiamo sceso altre due nuove forre in Val D’Ossola: Ogliana di Quarata -molto bella, con tratti strettissimi e spettacolari, piuttosto impegnativa in caso di grosseportate ( ma noi l’abbiamo trovata con poca acqua ); Rio Antoliva - decisamente più facilee breve (scelto appositamente vista la giornata grigia), ma sempre piacevole e divertente,con belle formazioni rocciose e splendide pozze d’acqua trasparente dai riflessi verdesmeraldo.Durante le varie gite compiute sui torrenti Liguri e Francesi, effettuate tra aprile esettembre, abbiamo avuto modo di iniziare diversi neofiti a quest’attività e tutti sono statimolto contenti; abbiamo pensato quindi di inserire una facile uscita di canyoning nelcalendario delle gite il prossimo anno.Elenco dei principali torrenti percorsi nel 2012:Liguria: Rio Lerca, Rio Prialunga, Rio Barbaira Toscana: Rio delle Pili, Torrente Ania, Canale LevigliesiPiemonte ( Vald’Ossola ): Ogliana di Quarata, Rio AntolivaLombardia: torrente BaesTrentino: torrente Palvico, Rio Nero, torrente Albola, , Rio ValProvenza: Clue de la Maglia, Vallon de Morghè, Vallon de Carleva, Riou de La Bollene, Clue duRiolan, Clue d’AmenPaolo Chiodaroli

Page 27: 2013 - Libretto CAI La Spezia

CASEIFICIO DI BRUGNATOmozzarelle - ricotta - scamorze - caciotte

stracchini - tomini - yogurt – burro - formaggi affumicati -tutti rigorosamente preparati con latte fresco e genuino BRUGNATO via Regurone 5 - tel. 0187 894103

email [email protected]

Stefano Nicolini e Adriano Roncioni presso grotta di Equi Terme

Page 28: 2013 - Libretto CAI La Spezia

COMMISSIONE ALPINISMO GIOVANILE

L'alpinismo giovanile è una delle attività istituzionali del Club Alpino Italiano. Ha lo scopo dipromuovere e svolgere le attività del CAI con i bambini e i ragazzi dagli otto ai diciassetteanni.La montagna rappresenta uno spazio inviolato dove i ragazzi possono confrontarsi conl'ambiente naturale e conoscere fiori, piante, animali e rocce. Si tratta di un'autenticascuola a cielo aperto come poche altre al mondo. La commissione Alpinismo giovanile del CAI della Spezia propone una serie di attivitàfinalizzate ad obiettivi mirati, che tengono conto delle esigenze specifiche dei più piccoli,edescursioni a misura delle loro capacità e della loro esperienza. Il programma delle uscite è in fase di definizione e verrà divulgato durante l'anno

Bambini in montagna

Page 29: 2013 - Libretto CAI La Spezia

Mountain bike alla Spezia

Page 30: 2013 - Libretto CAI La Spezia

COMMISSIONE SENTIERI

2012: UN ANNO FONDAMENTALE PER LA SENTIERISTICAPrima di tutto occorre rimarcare che il gruppo di persone che opera sui sentieri èsensibilmente cresciuto; rispetto alle istituzioni, poi, il CAI si è posto come l’associazionedi riferimento nelle tematiche del controllo del territorio e ciò si è tradotto in forme dicollaborazione o partenariato. Descriviamo in breve le attività più significative durante il 2012.Dai sentieri costieri a quelli della Val di Vara e dell’Alta Via dei monti liguri i danni causatidall’alluvione sono stati notevoli. Inizialmente abbiamo operato ispezionando tutti i sentieridelle 5 Terre, riportando una relazione documentale dello stato degli stessi. Si è quindicostituito un gruppo di lavoro con il Parco e la Forestale per coordinare i volontari nelrecupero dei sentieri i cui danni non implicassero l’intervento di ditte specializzate e dimezzi meccanici. Il grande lavoro realizzato dai volontari dei borghi delle 5 Terre riguardoalla pulizia e da quelli del CAI riguardo alla segnaletica ha permesso il ripristino di moltisentieri e da ormai un anno sul sito internet del Parco è presente (e periodicamenteaggiornata) la situazione dei sentieri delle 5 Terre. Non possiamo non ricordare il lavoro straordinario di pulizia e segnaletica compiuto nellavallata di Levanto fino al Mesco dal gruppo di volontari CAI di Levanto , che tra l’altrohanno recuperato dei sentieri dismessi (il sentiero del monte Focone e quello da Colladi Gritta al Bardellone ) con grande gioia degli abitanti e dei frequentatori della zona. Nel Parco di Portovenere sono stati recuperati numerosi sentieri abbandonati e segnalaticon la nuova numerazione della Rete Escursionistica Ligure (anch'essa opera dei volontaridella Sezione). Abbiamo poi atteso alla manutenzione dei percorsi più conosciuti ( 1, 1a,AVG ) e abbiamo eseguito una minuziosa opera di monitoraggio del territorio del Parco. In Val di Vara tra i lavori più significativi di quest’anno ricordiamo il ripristino della partealta del sentiero 51 dal Bardellone a Isola ( la parte rimanente è stata recuperata dall’ANA) e la pulizia dei sentieri da Casale a Pignone ( 58c ) e da Pignone al sentiero 1 ( 06/05 )con il contributo importante dei ragazzi dell’Alpinismo Giovanile della sezione CAI diCasale Monferrato .Sull’Alta Via dei Monti Liguri abbiamo completato la manutenzione da Adelano al passodei Solini; abbiamo lavorato sulla tappa dal passo delle Cento Croci a Colla Craiolo esiamo tuttora impegnati sui sentieri di collegamento all’AV: su di essi stiamo adottando lanuova numerazione REL, lasciando anche i vecchi numeri.Un’attività rilevante che stiamo portando avanti su incarico del Comune della Spezia è ilprogetto della segnaletica verticale e delle bacheche informative sull’Alta Via del Golfonell’ambito del territorio comunale ianche in questo caso, in accordo con le linee guidaREL.Durante l’anno è anche continuato il lavoro di raccolta dati per l’implementazione dellaREL.Ricordiamo che abbiamo in corso collaborazioni importanti con il Parco diMontemarcello e con il Parco delle 5 Terre.Infine il Gruppo Sentieri con altri volontari CAI, ha contribuito nello svolgimento di 2importanti manifestazioni sportive sui sentieri provinciali: l’Alta Via Stage Race ( mountainbike ) e il trail Golfo dei Poeti – Portovenere – 5 Terre ( corsa in montagna ).Considerando la diversificazione e la quantità delle attività (per cui si rinnova l’invito ai socia darci una mano!) e gli impegni lavorativi di molti operatori, l’attività sezionale sui sentieripuò essere svolta in tutti i giorni della settimana.

Paolo Tonelli

Page 31: 2013 - Libretto CAI La Spezia

Segnaletica CAI

ABBA STORE – BRUGNATOVia Bertucci, 52 0187897046

Elettrodomestici,Riscaldamento Legna e Pellet, Ferramenta Idraulica,Colorificio,Giardinaggio, Illuminazione, Casalinghi, Articoli da regalo

Page 32: 2013 - Libretto CAI La Spezia

LA MONTAGNA RACCONTA

LE STORIE DELLA SEZIONE

M. Tambura. Ph. Galuppini

Page 33: 2013 - Libretto CAI La Spezia

CAI E SLOW FOOD. UN'INTESA DI GUSTO

La Sezione ha stipulato nel 2010 un protocollo d'intesa con la Condotta Slow Food LaSpezia – Cinque Terre – Val di Vara e Levanto, che dal mese di agosto 2012 ha assunto lanuova denominazione Golfo dei Poeti – Cinque Terre – Val di Vara e Riviera Spezzina, perla creazione di forme di collaborazione fra le due associazioni sul territorio atte asviluppare la cultura di buone prassi in tema di alimentazione. La finalità è di far conoscereai soci CAI la storia della cucina della Lunigiana storica, le produzioni dei produttoripresenti, le Comunità del Cibo Slow Food ed i Presidi . La tessera progetto consente di associarsi a 25 euro anziché cinquantotto fruendo delleriduzioni previste per le entrate alle manifestazioni organizzate da Slow Food. I giovanifino a trenta anni sono associati con la quota ulteriormente ridotta di 10 euro.I soci della Condotta ricevono via e-mail il programma periodico delle attività svolte efruiscono di riduzioni presso attività di ristorazione e le librerie della catena Giunti perl'acquisto di libri . Particolare da non trascurare: la tessera Slow Food, a differenza di quella CAI, ha duratadi dodici mesi decorrenti da quello di ‘iscrizione . Per informazioni rivolgersi sia alla Segreteria della Sezione sia alla sede della Condottasita presso il Museo Etnografico “Giovanni Podenzana” della Spezia in via del Prione n.156, aperta nei giorni di venerdì e sabato dalle ore 17 alle ore 18.30 .

Testaroli al pesto

Page 34: 2013 - Libretto CAI La Spezia

SOTTOSEZIONE VAL DI VARA – RIVIERA

DOPO L’ALLUVIONE LE ANTICHE PERCORRENZE TORNANO A V IVERE

E’ passato un anno da quel pomeriggio del 25 ottobre 2011 che ha portato distruzione emorte in Val di Vara e Cinque Terre. Un anno carico di problemi per i Comuni e le comunitàlocali alle prese con bilanci ridotti e poche risorse, necessarie invece per ripartire. In questo contesto, la generosità di tanti cittadini della nostra Provincia e dell’Italia interaha rappresentato il dato più bello ed esaltante, con numerose raccolte fondi e iniziative asostegno delle popolazioni colpite. Non sono mancati piccoli gesti d'impegno e coraggioanzitutto da parte dei giovani che hanno rappresentato la parte più felice e generosa delvolontariato. Oggi la situazione è ancora lontana dalla normalità, piena di incertezze, fattadi precarietà. Il Club Alpino Italiano, la nostra Sezione, i volontari della Sottosezione si sono mossiall'indomani della calamità portando la propria solidarietà concreta alle comunità: daPignone a Casale, da Borghetto Vara a Brugnato. A Casale, sotto il coordinamento delladottoressa Acordon della Soprintendenza di Genova e l'ausilio di maestranzespecializzate, sono state portate in salvo le opere d'arte della chiesa parrocchiale e sonostate avviate le ricerche della statuetta marmorea della Madonna con Bambino che sitrovava sul ponte Vecchio di Pignone. Gli speleo della Sezione, unitamente a molti soci, sisono adoperati nel recupero di parti del manufatto rovinate nel torrente che sono statequindi raccolte e messe a disposizione del Comune per la ricostruzione . Vorrei, a questo punto, raccontarvi del viaggio all'interno dell'alveo dei torrenti Casale eCassana effettuato su coordinamento del Presidente sezionale Maurizio Cattani e delPresidente della Commissione Sentieri, Paolo Tonelli, poco tempo dopo l'alluvione. Unviaggio che come Sottosezione abbiamo compiuto con il groppo in gola e con l'amarezzache proviene dal veder vanificato il lavoro di anni. Ero quasi tentato quel giorno dipiangere davanti alle rovine del ponte di Sottovilla o alla vista di quel poco che rimanevadel ponte sotto l'abitato di Cassana tanto caro agli amici soci di quella località. In tantatragedia, che non pensavo così immane e sopra ogni immaginazione, con le valli dilavatee le piante trascinate a valle e la mulattiera storica lungo il Casale letteralmente inghiottitadalla furia delle acque, il pensiero è andato alle generazioni che ci hanno preceduto conl'edificazione di queste piccole opere d'arte ancorate alla scogliera lungo il torrente graziea muretti a secco di pregiata fattura. Ho pensato quel giorno che tutto fosse veramenteperduto e le due mulattiere destinate solo al ricordo. Poi, quando non te lo aspetti più, vediarrivare, grazie alla disponibilità di Mirko Ferretti e dell'ANA nazionale, tanti vecchi alpinida tutta Italia e li vedi, con il piccolo ma significativo contributo del Comune, adoperarsi inun'opera titanica: la ricostruzione del sentiero CAI n.51 che da Casale risale a Foce S.Antonio. Un lavoro immane che intendo, a nome della Sottosezione e dei soci che nefanno parte, sottolineare e rimarcare. Duole vivamente che la stampa, solerte a raccontaretalora cose irrilevanti, abbia speso solo qualche riga per un evento che ritengo epico emeritevole di essere ricordato alle generazioni future, un lavoro ciclopico fatto da tantiItaliani come noi. Questo è dopo tutto il nostro Paese, fatto di diversità e identità ma pienodi umanità e senso del dovere . Oggi, il sentiero CAI n. 51 è tornato a vivere con alcuni passaggi arditi e soluzioni tecnicheche hanno tenuto conto della morfologia dei terreni, profondamente modificata. Il SignorPrefetto ha avuto parole di elogio per l'ANA e il CAI che, per parte sua, ha riaperto la partesuperiore del sentiero da Foce S. Antonio alla località Isola completamente ostruito dallepiante cadute e con alcune frane. Spero che questo recupero, anzitutto importante per la piccola comunità della Valle delCasale possa essere apprezzato dalla popolazione oltre il mugugno tipico di noi Liguri. Lomeritano quanti si sono adoperati in mezzo a tante difficoltà per riconsegnare alla

Page 35: 2013 - Libretto CAI La Spezia

comunità uno dei suoi simboli che già con sacrificio avevamo riaperto nel 1998ricostruendo un percorso abbandonato da oltre cinquant’anni. Vorrei, per terminare, ricordare un piccolo, grande miracolo compiuto da altri volontari deiquali i giornali non hanno parlato e non sono usi a farsi fotografare o incensare. Miriferisco agli amici del Circolo ACLI di Cassana, molti dei quali iscritti alla Sottosezione.Franco Curotto, con altri volontari, ha risalito il torrente Cassana ricostruendo la sterrataproveniente da Bardellone, distrutta in più punti. Per somma fortuna quel che resta dellamulattiera settecentesca è ancora al suo posto con i paracarri in pietra e l'acciottolatointegro. Poco sopra l'antico ponte del Cucù in Comune di Levanto è ancora al suo posto,colpito ma non distrutto, che aspetta di essere restaurato dalle persone di buona volontà.Spero che ciò avvenga presto con il concorso di tanti amici prima di dover riconoscere laperdita di un'altra importante testimonianza del nostro passato e della nostra storia. Sotto,più a valle, il manufatto dell'antica ferriera e la morsa sul torrente lì accanto testimoniano illavoro secolare di un popolo, i Liguri, e la loro ingegnosità. Nel ricordo commosso esincero di quanti ci hanno preceduto e insegnato ad amare questa terra per consegnarla aquelli che verranno!

Silvano ZacconePresidente Sottosezione Val di Vara – Riviera

Il piccoloblu offre a tutti i soci CAI il 10 % di riduzione sulle consumazioni oltre alla disponibilitàdell'area attrezzata pic-nic e i servizi della struttura e delle camere. Aperto dal 1° marzo al 1°novembre 7/7 giorni dalle ore 10.00 alle ore 18.00 – con cena su prenotazione nei weekend – efino al 23 dicembre il sabato e la domenica dalle 10.00 alle 18.00. Gruppi su prenotazione tuttol'anno.Info e contatti: Il piccoloblu è in Piazza della Chiesa, 4 Campiglia. Tel. 3336198987 - [email protected]

www.piccoloblu.it

STEFANIA RICCI SPORTv. Briniati, 19 - 19020 Brugnato (SP)tel: 0187 897055Stefania Ricci Sport vende articoli sportivi e accessori per tutti gli sport. Abbigliamento sportivo per bambini, uomini e donne. Vasto assortimento di accessori per tennis, nuoto, calcio, pallavolo, sci e molto altro ancora. Numerosi marchi trattati

Page 36: 2013 - Libretto CAI La Spezia

PIZZO BADILE ( 3308 m ), parete Nord-Est, via CASSI N ( Sviluppo 1000 m, TD )Un sogno coronato!

Da qualche anno ormai inseguivamo questo sogno. Cominciamo la stagione alpinistica suroccia dopo un intero inverno trascorso ad allenarci in palestra e a fare vie di ghiaccioassai impegnative; la fiducia in noi stessi ci porta a concatenare una via dopo l’altra neifine settimana. Il meteo spesso al Nord non è buono e questo fa sì che percorriamo anchetantissimi chilometri per andare a scalare al Gran Sasso. Ci fermiamo a riposare solo unpaio di weekend, i rimanenti li passiamo sempre in montagna, sia sulle nostre Apuane chesulle Alpi o in Dolomiti.Ad Agosto ci riteniamo ormai pronti per affrontare una salita come la Cassin sulla paretenord-est del Badile, una via di più di 1000 metri di sviluppo, assai impegnativa sia dalpunto di vista tecnico che fisico.Decidiamo di prendere le ferie il fine settimana dopo ferragosto, il meteo sembra assaifavorevole. Telefono a un nostro amico e gli propongo la salita. Purtroppo, però, nessunoriesce a venire con lui formando la seconda cordata, così decidiamo di partire in tre. Ilgiorno prima della nostra partenza, inaspettatamente, le previsioni cambiano di netto:danno tempo stabile e buono, ma con arrivo di aria fredda da Nord, che porterà letemperature a scendere di parecchi gradi, con zero termico intorno alla quota di 3000 m,proprio come la vetta del Pizzo Badile!Decidiamo così di cambiare la nostra meta e di andare sempre in zona Badile, ma sulversante italiano e su di una parete rivolta a Sud. Affrontiamo il famoso spigolo Vinci alCengalo (3369 m) in versione integrale, 600 m di sviluppo, difficoltà TD. La scelta si rivelaazzeccata: sia per la bellezza sia per l’esposizione favorevole.Ritornando verso casa, appagati dalla salita e senza più ferie a disposizione, ormairiteniamo che anche per quest’anno il sogno Badile debba essere accantonato.Trascorrono appena un paio di giorni quando ricevo nella mattinata la telefonata di miamoglie sul lavoro: “Tesoro, le previsioni meteo per il fine settimana sono incredibilmentebelle, con lo zero termico oltre i 4000 m, te la senti di affrontare la Cassin?”. Rifletto unistante e rispondo: “sì!”. Telefono ancora una volta all’amico con cui abbiamo condiviso laprecedente salita e lo avviso che noi andiamo; mi prega di potersi unire a noi ed io accettopiù che volentieri, anche se in tre saremo molto più lenti!Questa volta non abbiamo ferie a disposizione e quindi dobbiamo affrontare la salita congrandi sacrifici. Partiamo venerdì pomeriggio, dopo il lavoro, in direzione di Bondo, inSvizzera: arriviamo alle 19.30.Cambiamo velocemente i nostri vestiti e ci apprestiamo ad affrontare le due ore e trenta disentiero per andare a dormire alla base della parete nord-est del Badile. Gli zaini sonoassai pesanti: con noi il necessario per il bivacco, cibo, acqua in abbondanza e tuttol'occorente per la permanenza eventuale di due giorni in parete, senza contare il materialetecnico alpinistico. Intorno alle 22.00 troviamo un grosso masso spiovente che ci offre unconfortevole riparo per passare la notte; siamo solo a poche centinaia di metri da quellastupenda parete. La notte per fortuna passa via veloce e quasi senza accorgercene ciritroviamo ad affrontare la pericolosa cengia d’attacco. Verso le 7.00 cominciamo adarrampicare. È l’alba., siamo la terza cordata in parete e, dietro di noi, sfilano decine dialtri alpinisti provenienti da mezzo mondo.Le difficoltà si fanno subito sentire e così le cordate prendono distanza le une dalle altre.Noi siamo davvero veloci, la parete è spettacolare e incredibilmente verticale e liscia,povera di asperità cui aggrapparsi. La via segue i punti deboli di quel granito fantasticocon logica spietata, degna di uno dei più grandi maestri dell’alpinismo quale Cassin èstato.Dopo appena sei ore ci ritroviamo all’interno dei lisci e difficili camini terminali che ci

Page 37: 2013 - Libretto CAI La Spezia

condurranno verso lo spigolo Nord, ormai fuori dalle difficoltà. Per riuscire a passare, devodavvero tirar fuori il meglio di me e dell’esperienza di più di venti anni d’alpinismo allespalle. Nel primo pomeriggio scorgo i raggi solari sullo spigolo Nord e lì, a ridosso di ungran masso, felice faccio sosta scaldato da quel tepore incredibilmente bello. Ancora qualche centinaio di metri che affrontiamo velocissimi in conserva e, alle 16.30,siamo a ridosso della cuspide di ferro eretta sulla vetta a segnare la quota di 3308 m.Ci abbracciamo gioiosi ed esultiamo, quasi commossi!Tuttavia, come sempre accade in montagna, la via non finisce mai sulla cima ma quandoterminano i pericoli. E così affrontiamo la non facile discesa dal versante italiano, che è poila via normale di salita. Alle 21.00, quando ormai è buio, raggiungiamo il rifugio Giannetti elì ci fermiamo a dormire su materassi stesi sul pavimento (non essendoci più posti letto adisposizione), ma dopo una salita simile siamo pronti a qualsiasi disagio! Durante ladiscesa lungo la via normale al Badile abbiamo fatto conoscenza con altri alpinisti chehanno affrontato lo spigolo Nord, e fortuna vuole che, anche questa volta, riusciamo adavere un passaggio in macchina fino in Svizzera per recuperare la nostra auto.La stagione alpinistica su roccia ora si può davvero ritenere di soddisfazione, grazie aquesta grande salita, coronamento di un sogno inseguito da anni e, finalmente, realizzato.E. Stefanelli, T. Ravenna

Emanuele Stefanelli e Tiziana Ravenna Via Cassin

Page 38: 2013 - Libretto CAI La Spezia

L'ARRAMPICATA PER I BAMBINI

La Commissione Nazionale Scuole di Alpinismo, Scialpinismo e Arrampicata libera delClub Alpino Italiano ha organizzato nel periodo marzo – novembre 2011 il 1° Corso dispecializzazione per Istruttori di Arrampicata in Età Evolutiva, riservato agli Istruttori CAIgià in possesso del titolo INAL o IAL .A questo stage di formazione hanno partecipato anche tre istruttori della nostra scuola diarrampicata libera: Battisti Lidia, Ravenna Tiziana e Stefanelli Emanuele, i quali hannoconseguito la specializzazione IAEE (Istruttore di Arrampicata per Soggetti in EtàEvolutiva) che permetterà loro di organizzare e dirigere corsi sezionali di arrampicata perragazzi di età compresa dai 6 ai 15 anni.Questi corsi avranno obiettivi sia di tipo sportivo sia di natura etica proponendosidi:sviluppare le capacità motorie svolgere l’attività di gioco-arrampicata sviluppare letecniche di arrampicata in ragionevole sicurezza favorire l’apprendimento delle regole di convivenza e dello stare in grupponon fermarsi alla sola esperienza sportiva ma far apprezzare la montagna ai giovani e farecrescere in loro i valori morali e di cultura propri dell’alpinismo e della nostra associazioneoffrire ai giovani delle opportunità per restare in contatto con la vita della Sezione.L’istituzione della figura di istruttore di arrampicata che rivolga il suo insegnamento aigiovani in età evolutiva ha ufficializzato le molteplici esperienze che la nostra scuola haportato avanti da molti anni nell’insegnamento dell’arrampicata ai ragazzi dai 6 ai 15 annisia in collaborazione con le scuole spezzine e l’ufficio scolastico provinciale della Spezia,sia seguendo la preparazione di giovani arrampicatori che frequentano la palestra indoorgestita dalla nostra scuola.

Lidia Battisti

RONCHIERI SPORT ALPINISMO, TREKKING, SPELEOLOGIA

Via Beatrice, 14-54100 MassaTel. 0585 47033 -fax. 0585 470

Bambina che arrampica

Page 39: 2013 - Libretto CAI La Spezia

CAMMINARE, CAMMINARE A TUTTE LE ETÀ.

Nell’ambito della salvaguardia alla salute il CAI organizza già da anni camminate nei giorniferiali dedicate a chi non si sente di affrontare percorsi troppo impegnativi.

Il conduttore è Ernesto Benincasa aiutato da Adele Quadrini.

Le escursioni, studiate in modo da proporre tempi e difficoltà crescenti, hanno avutocadenza mensile, un sabato al mese, e hanno registrato una buona presenza dicamminatori. Alcuni si sono presentati anche in condizioni meteo non buone.

Fra i vari itinerari, ne ricordo uno, in particolare, che prevedeva la sosta in un rifugio doveè stata gustata ottima polenta coi funghi accompagnata da canti ai quali hanno partecipatotutti i presenti.

L’esperienza ha evidenziato alcune criticità: trenta giorni di intervallo tra un’escursione eun’altra non facilitano il formarsi di abitudini e rendono difficile il coagularsi del gruppo. Peril prossimo anno contiamo di stabilire almeno due incontri al mese e non necessariamentedi sabato che, non sempre, è risultato essere il giorno migliore.

Speriamo di poter organizzare anche qualche gita sociale di domenica alle quali, condifficoltà differenziate, possano partecipare tutti indipendentemente dalle condizioni disalute.

Ernesto Benincasa

Il gruppo Seniores a Framura

Page 40: 2013 - Libretto CAI La Spezia

ESCURSIONISMO, FRA TERRA E CIELO, IN MEZZO AGLI DEI

L’escursionismo promosso dalla nostra Sezione, nell’anno 2012, è stato certamente unodei cardini dell’attività complessiva del nostro programma. Le proposte di gita presentatehanno saputo cogliere le esigenze dei soci e ascoltare la crescente domanda, presentenel tessuto sociale, relativa all’esperienza del camminare. Per questo la Sezione hamesso in campo la sempre più consapevole conoscenza del territorio, che si ègradualmente articolata nei diversi settori della cultura che attengono all’ambientemontano.L’escursione offre il piacere del camminare ed è al tempo stesso, conoscenza, processodi identificazione, confronto con l’ambiente naturale e esperienza spirituale. Il valoredell’escursionismo sta proprio nel seguire il sentiero riconoscendone la funzione storica eantropologica.Quest'anno, sono state ben 64 le uscite programmate e, per molte di queste, si èinaugurata una più stretta collaborazione tra le Scuole e il mondo degli escursionisti chehanno avuto così modo di calarsi in grotta, condividere tratti di escursione con lo SciAlpinismo, vedere ed apprezzare il mondo dell’Arrampicata. Ma, soprattutto, è statopossibile costruire una serie di relazioni umane nelle esperienze vissute che hanno messoin evidenza l’importanza dell’amore che noi tutti abbiamo per la montagna.Vale la pena di ricordare il viaggio che, nel mese di Giugno, ci ha portato sulla CostieraAmalfitana, dove abbiamo percorso un tratto del famoso “Sentiero degli Dei”: una via chesi sviluppa a quota 600 tra pareti a picco sul mare e, mentre scendevamo su Positano, travigneti, spalliere di limoni, lecci, rosmarino selvatico, un dubbio si faceva spazio nellamente: “forse gli Dei non ci hanno completamente abbandonati, ma sono li, nascosti nellepieghe della roccia, negli spazi che ospitano i vigneti, pronti per essere richiamati bastavolerlo”.Laila Ciardelli

La Costiera Amalfitana

Page 41: 2013 - Libretto CAI La Spezia

A NOVANTUNO ANNI MARCELLO GOZZI SI CONFESSA

LE MIE ESALTANTI SCALATE CON CASSIN E CESARE MAESTR I

“Volevo fare l’alpino, mi hanno messo nei palombari…Però, finita la guerra, sono tornato agalla ed ho preso ad andare all’insù….”. Ed è salito davvero molto in alto Marcello Gozzi,novantuno anni ad aprile, socio emerito del CAI della Spezia, in gioventù compagno dicordata dei celebri Riccardo Cassin e Cesare Maestri. Racconta: “Sono nato a 50 metridal mare, un mare con la campagna e i monti a ridosso. Ed ho guardato quelli prima chele barche…”. Erano gli anni ante guerra e si usava compiere gite sui monti, comprese le Alpi Apuane, aipiedi delle quali si arrivava con un trenino sbuffante. “Quelle pareti ardite mi hanno subitoaffascinato _ confessa Gozzi _ Lasciavo che altri cogliessero fragole e lamponi. Io cercavosassi isolati a strapiombo su cui arrampicarmi. Avevo quattordici anni e in verità anche unpo’ di paura. Ma poco alla volta prendevo sicurezza. Ho provato ad arrampicare da solo epoi con amici. La corda a quei tempi era un canapone che, se inzuppato dalla pioggia,diventava un bastone. I chiodi si fabbricavano in casa, ritagliando robuste lamiere. Perrisparmiare …ne piantavo pochi. L’amico alpinista Sergio Ceragioli mi cucì le primescarpe. Il tempo di provarle, nell’aprile ’42, e fui chiamato alle armi…Ma non negli alpinicome desideravo”. “Uomo di mare”, Marcello tornò a calzare quelle scarpe nuove a guerra terminata. Ritrovògli amici e le ardite pareti. Tra gli amici: Vinicio Giunta, Renzo Brogi, Ugo Toracca, AnnaMaria Conti, Alberto Terrile (di quattro anni più anziano), Giulio Carletti, Manlio Scotto,Franco Oddone… Tempi spartani, all’insegna del fai da te. Ad esempio: “ Una volta,racconta Marcello, volevamo salire lo spigolo del Sagro in invernale. Ci siamo costruitiramponi di lamiera, curvando e limando gli angoli in testa e in coda in modo da formaredei chiodi… ”. Un’altra volta il nostro Gozzi dovette tornare a casa con una suola di legnoallo scarpone, legata con lo spago, perché quella di cuoio era bruciata. Incautamente, loscarpone inzuppato era stato accostato troppo al fuoco, nel rifugio, dove gli alpinistiavevano sostato per rifocillarsi con una minestrina calda.Negli anni subito dopo la guerra a passione per l’alpinismo prese molti giovani. Tra costoroAugusto Ambrosi, che in Gozzi accese l’interesse per la storia e l’archeologia. Gozziricorda: “ Una volta trovai nella Buca di Equi uno strano ciottolo forato. Lo misi in tasca perpoi mostrarlo all’amico Ambrosi. Ebbene, mi venne in mente di farlo nel momento menoopportuno, mentre ci arrampicavamo su per la Capradossa verso il Pizzo d’Uccello. Ilsasso apparteneva a una civiltà lontana, serviva per filare, faceva da fuso”. Varie lericognizioni compiute da Gozzi, con ritrovamento d’interessanti testimonianze dell’anticapresenza dell’uomo: dalla Pianaccia di Suvero alla Tana della Volpe di Equi e all’“Antropomorfo” del Sillara. L’archeologia come divagazione. Il primo amore restava l’alpinismo, venuto ad assumerelivelli elevati sulle Dolomiti e in Valle d’Aosta. Ecco come cominciò l’avventura fra i grandidi allora…“Un giorno, io, Manlio Scotto e Franco Oddone decidemmo di frequentare la Scuola diGiorgio Graffer al Catinaccio, diretta da Marino Stenico, accademico del Club AlpinoItaliano e già famoso…Ma noi non lo sapevamo…. La sera si preparavano le cordate per ilgiorno dopo. Mi sono sempre trovato con lui, Stenico, dallo spigolo est della Torre delVajolet De Lago. Capivo che mi teneva in considerazione. M’invitò a ritornare. Conservoancora la lettera. Andavamo di solito sul massiccio del Brenta, dove c’era di chesbizzarrirsi... ”.Nel diario di Marcello, dopo il Brenta troviamo una memorabile ascesa solitaria al Dentedel Gigante, nel Monte Bianco di Courmayeur. Poi finalmente, durante un corso peristruttori tenuto al Passo sella, ecco arrivare le esaltanti salite insieme col leggendario

Page 42: 2013 - Libretto CAI La Spezia

Riccardo Cassin, con Carlo Mauri, De Francesch, Baldessari (ufficiale degli Alpini), ancoraMarino Stenico e poi Cesare Maestri. E’il periodo d’oro di Marcello Gozzi alpinista ecomprende le più importanti delle oltre 300 scalate annotate nel suo curriculum: dalle Torridel Sella al Civetta, dal Catinaccio al Popera, dal Brenta al Campanile del Diavolo aiCadini di Misurina su una via aperta da Cassin e Mauri. Che gioia, in seguito, ospitare allaSpezia proprio i grandi Cassin e Mauri, invitati dalla Sezione del Club Alpino!

Luciano Bonati

Marcello Gozzi Croda del Toni

Page 43: 2013 - Libretto CAI La Spezia

A CASALE, DOPO L’ALLUVIONEIL SENTIERO RICONQUISTATO CON LE BRACCIA E COL CUOR E

Un’antica via del sale devastata dall’alluvione del 25 ottobre 2011, letteralmente cancellatain taluni suoi tratti, è stata ricucita a tempo di record e posta in sicurezza. Miracolo di unasinergia dove il lavoro volontario ha coniugato l’impegno e il sudore con un’indiscussaprofessionalità.Si tratta nella fattispecie del percorso che dalla marina di Levanto, scavalcando il crinaledel Bardellone, raggiunge Casale di Pignone, dove le profonde ferite all’abitato e allaperiferia agricola inferte dai canali in piena tardano invece a rimarginarsi.La ritrovata via del sale è marcata con il n. 51 nella mappa sentieristica del CAI ed èlocalmente chiamata “via dei casoni”, ad indicare i casolari sparsi nel bosco dove eranoconferite le castagne per essere seccate e quindi portate a macinare. Conferite peraltropoco lontano, poiché ai ruderi degli essicatoi si accompagnano nel bosco quelli dei mulini.Il rapido intervento sul sentiero cinquantuno è stato preso quale simbolica bandiera dellaricostruzione all’insegna della gratuita opera collettiva, tanto che il Corpo forestale delloStato ha studiato un battesimo speciale, promuovendo un’escursione cui hanno presoparte le massime autorità provinciali unitamente ai rappresentanti delle Associazioniartefici del lavoro: le Sezioni ANA di Vicenza, Treviso, Verona; il Club Alpino Italiano, iVAB, ecc. Il comandante provinciale del Corpo Forestale dello Stato, Benito Castiglia, insieme con ilsindaco di Pignone Antonio Pellegrotti e con il presidente dei Cai della Spezia MaurizioCattani ha guidato l’escursione, partita dalla sella di Sant’Antonio e articolatasi attraversoopportune soste non soltanto nei punti del massimo dissesto idrogeologico dove i volontarisono stati chiamati a dura prova per ricomporre in sicurezza il tracciato, ma anche in sitispecifici che hanno storie da raccontare. Superstiti testimoni – come ha ricordato ilprefetto, Giuseppe Forlani _ di un’intensa antropizzazione del territorio nel corso di secoli.Le colture risalivano per un buon tratto la valle percorsa dal Rio Casale prima di cedere ilposto al castagneto fruttifero, che aveva il proprio emblema nel “Mulino di Michelino”,attivo ancora ai primi del Novecento. Pur scalzati da un ruscelletto diventato impetuosotorrente, i ruderi del manufatto hanno sopportato l’onda d’urto, in quel terribile 25 ottobre,restando aggrappati alla roccia. Una sosta interessante dei gitanti è avvenuta alla Conca dell’Isola, cui fa da guardiano daben 400 anni un castagno appartenente alle terre della Confraternita di Legnaro diLevanto, censito dal Corpo Forestale nell’Albo regionale degli alberi monumentali. Danotare che poco distante zampilla ancora la “Fontana del Vescovo”, dove secondo latradizione si fermò a dissetarsi, durante il viaggio a Levanto, un Vescovo dell’allora Diocesidi Brugnato. Un folto bosco di castagni arrivato a prendere possesso di fasce terrazzate un tempocoltivate, avvolge più oltre la misteriosa Casa Cardinale ai piedi del monte Marveia.L’ultima abitante, un’anziana contadina che viveva sola, fu uccisa a colpi di pietra da unbalordo entrato per derubarla.Anche là sotto, il Rio Casale in piena ha prodotto sconquassi e prima di sconvolgere ilpaese ha divorato il ponte in pietra a Sottovilla, caratteristico nei suoi due archi a tuttosesto diseguali. Luciano Bonati

Page 44: 2013 - Libretto CAI La Spezia

I Volontari e le autorità all'inaugurazione del sentiero 51

Discesa in grotta

in progressione nella Carriola

Page 45: 2013 - Libretto CAI La Spezia

CRONACHE DAL CENTRO DELLA TERRADAL GRUPPO SPELEOLOGICO LUNENSE

L’ATTIVITA’ ESPLORATIVA IN SPELEOLOGIA:

Fra gli scopi istituzionali del Gruppo Speleologico Lunense, le attività di esplorazione e diricerca rappresentano, senza ombra di dubbio, le finalità più accattivanti e stimolantiper coloro che sognano di trovare luoghi sconosciuti in cui nessuno, mai, abbia messopiede e che si trovano paradossalmente dietro la porta di casa di ciascuno di noi.

Molte sono le motivazioni che spingono gli individui verso la speleologia: per alcuni sitratta solo dell’aspetto sportivo o tecnico, per altri del desiderio di avventure e di emozioniforti, la curiosità di sapere cosa c’è oltre o il fare ricerca scientifica, con una vastapossibilità di conoscenze ancora da acquisire. Molto spesso si tratta di una giusta misceladi tutto questo. In ogni caso, lo scopo dello speleologo non è quasi mai soltanto la visita diun ambiente sotterraneo ma piuttosto l’esplorazione di luoghi magici misteriosi: nuovicondotti, pozzi e gallerie, un unico, grande, sistema di grotte esteso e possibilmente ancheprofondo.

Sotto ogni strato di roccia, dal Carso alle Apuane fino a tutta la dorsale Appenninica ed inSardegna c'è l'ignoto. Sconosciuti sono i percorsi degli abissi, ignote le loro origini, la loroconformazione, la loro popolazione animale e vegetale ed il mosaico dell’acquifero carsicodelle nostre regioni. Ci sono montagne vuote, come il Monte Corchia nelle Alpi Apuane,dove chilometri di gallerie, sale grandi da ospitare cattedrali e pozzi profondi, creano unarete di vuoto al di là di ogni immaginazione.

Il mondo ipogeo nasce dal nulla: ogni grotta esiste grazie alla lenta cancellazione dellamateria in cui l'acqua riesce ad insinuarsi. E il nulla modella l'ambiente che si va creandosecondo architetture straordinarie ed ardite. Stiamo parlando di ambienti che, oltre pochimetri dall'ingresso, generalmente ignorano qualsiasi relazione con ciò che vive sullasuperficie esterna.Ma il fare esplorazione, al di là della parte romantica, o di quella godereccia che si spendedavanti ad improvvisati falò al chiarore delle stelle (magari con una bottiglia di buon vinorosso e qualche costoletta da fare sulla brace) richiede svariate la capacità: ad esempioquella di affrontare un mondo in cui le tre dimensioni sono percepite in modoassolutamente diverso che nella realtà quotidiana. Il movimento non avviene mai soltantosu una superficie ma si espande in tutto il volume del vuoto. In Esplorazione, queste abilitàvengono messe a dura prova anche dal fatto che la via su cui muoversi e spostarsi deveessere individuata o costruita per la prima volta, nel pieno rispetto dei principi di sicurezza,sapendo valutare la stabilita' della roccia su cui ci si muove e, possibilmente, creandopercorsi tecnici accessibili ai più. Occorre inoltre sviluppare la giusta sensibilità per intuire la causa delle correnti d'ariarapportandole allo sviluppo della grotta, e possedere grande pazienza per scendere orisalire pozzi profondi ed interminabili, quando si è ad ore (per non dire giorni) dall'aperturadella grotta, o per liberare passaggi stretti ma risolutivi, intasati da sedimentazionimillenarie.Attitudini di destrezza sono necessarie nell'affrontare percorsi dove si può contare solo sulproprio corpo: nelle strettoie, in cui occorre la più grande delle doti di uno speleologo, lacalma, fondamentale per apprezzare l'abbraccio della montagna e nei meandri, dove si e'sospesi in spaccature a volte alte e profonde, che sembrano snodarsi in infinite spirali e

Page 46: 2013 - Libretto CAI La Spezia

perdersi nel buio, attraverso cui si riesce a procedere solo alternando pressioni degli arti odi tutto il corpo in opposizione...È necessario infine saper leggere il proprio corpo, sottoposto a molte ore di spossante econtinuo movimento, e saper dominare la paura nei confronti dell'ignoto tanto quanto lavolontà di esplorare, decidendo di risalire fuori prima che le energie terminino.Quando poi la zona da esplorare è ampia, grande importanza è data alla logistica conl’individuazione e allestimento di campi esterni o interni per punte esplorative di più giorni,e la formazione della squadra di punta (ovvero quella che deve concentrarsinell'esplorazione vera e propria) e di supporto (non secondarie alla prima e che devonooccuparsi del trasporto delle attrezzature e delle razioni di cibo).Un altro ruolo di prestigio è dato al rilievo topografico. Disegnare lo sviluppo della grotta,sia in sezione che in pianta, fatto contestualmente all'esplorazione, è necessario perpoter inserire la grotta nel suo contesto geografico, ed avere informazioni utili per lapianificazione dell'esplorazione. Di fatto la presenza di corsi d'acqua in una grotta puòessere in collegamento con l'orografia esterna, e il clima degli ambienti interni (correntid'aria, umidità ecc.) è connesso con la presenza o meno di ulteriori aperture della cavità odella vicinanza di questa con altri ambienti ipogei.

Nel 2012 le attività esplorative che hanno interessato il gruppo speleologico Lunense sonostate molteplici, consentendo a tutti i soci, indipendentemente dalla capacità tecnica diprogressione, di partecipare: sono stati individuati alcuni buchi soffianti (d'estate) che,disostruiti, hanno portato ad affacciarsi su pozzi in Farolfi; le risalite dei Maremmanicontinuano; Bocciolix è stata ampliata di una sessantina di metri dopo aver forzato unastrettoia; in Cassana si è trovata la prosecuzione di un ramo, mentre Le Gobbie, unavoragine creatasi dal crollo della volta di una cavità, messa in sicurezza, aspetta assiemea Fontana Ricca che riprendano i lavori.L’esplorazione (tuttora in corso e per la quale è stato realizzato un Campo di lavorointergruppale di 9 giorni a cavallo di ferragosto) che sta portando i più soddisfacentirisultati in termini di novità, è senza dubbio quella della ‘Carriola’ (la cui condotta diingresso, apparentemente relitta, è stata scavata nel 2010 rivelando immediatamentepossibilità di prosecuzione). Siamo in Arnetola appena sotto la sommità del Monte Sella (1600 m di quota con unavvicinamento di circa 500 m di dislivello) e un nuovo abisso, quasi verticale costituito daun susseguirsi di pozzi e meandri, sta lentamente rivelando le sue bellezze marmoree aglispeleo lunensi impegnati in quest’avventura, affiancati da altri speleo provenienti dadiverse realtà toscane. L’esplorazione è arrivata ad una quota di circa – 450 metri, senzasoluzione di continuità, promettendo di fare della Carriola uno degli abissi più profondi ditutta l’Arnetola.Gli stati d’animo, durante le varie uscite che hanno coperto tutto il periodoestivo/autunnale, sono stati tanti, a volte piacevoli e stimolanti, a volte deludenti, mal’immensa fatica, i lividi o il rammarico di essere in pochi a fare il lavoro in cuioccorrerebbero molte più braccia, hanno ogni sera lasciato il posto ad un senso diprofonda gratitudine, soddisfazione e gioia davanti ai tramonti ed al panorama che dallaFocetta dell’Acqua Fredda si perde sino al Golfo di La Spezia. Lucia Tronconi INTRATTENIMENTO “GROTTESCO” A FALCONARASull’onda delle attività pomeridiane per ragazzi organizzate nel corso dei festeggiamentidel 60° anniversario atto secondo, il gruppo Speleologico Lunense è stato contattato dallaCooperativa C.O.C.E.A. per offrire lo stesso intrattenimento a Falconara di Lerici, inoccasione dei soggiorni estivi del Comune di Lerici “Verde Mare”. Tutti i mercoledì di luglio,

Page 47: 2013 - Libretto CAI La Spezia

noi, del GSL, ci siamo quindi impegnati a organizzare l’“intrattenimento grottesco ” chetanto successo aveva riscosso tra i giovanissimi aspiranti Speleologi alla nostra festa, ilSolstizio Ipogeo . Un impegno faticoso, ma non nuovo quindi, questo di Falconara che havisto, da una parte, le nostre migliori “forze”, dall’altra, un esercito di agguerritissimi,entusiasti, instancabili bambini e ragazzi tra i sette e i quattordici anni. Uno scontro impari.L’attività si svolgeva nel corso di due ore, ma l’impegno per allestire e smontare il tuttoogni volta era almeno il doppio. Studiato il sito, abbiamo valutato di poter allestire unateleferica, diverse corde su cui imparare le tecniche di progressione in salita e un pontetibetano con scaletta speleo. Un gruppo di noi era incaricato di preparare i ragazzi,facendo indossare i caschi, gli imbraghi, stretti al massimo per loro; gli altri presidiavano levarie attività, curando che il divertimento procedesse nella più grande sicurezza. L’attività,il dispiego di risorse sono stati ampiamente compensati dai sorrisi di grandi, piccini e deiloro famigliari, che, prima preoccupati, poi sempre più divertiti, attendevano con gioia ilnostro appuntamento settimanale. Raffaella Cavana

PARTIRONO IN TANTI, TORNARONO CONTENTI!

CRONACA DI UNA SPELEOGITA – Antro del Corchia, ramo del fiume-fangaia – 11 marzo 2012 – Sezione CAI La SpeziaQuando qualcuno su facebook pubblica il numero dei partecipanti alla gita: “Cinquantatrépiù gli accompagnatori”, i commenti sono vari, ma io già penso e scrivo: “Sarà unsuccesso!”. Domenica mattina, ci basta arrivare alla piazza di Levigliani per renderci conto che siamoveramente tanti. Due giri della piccola corriera e siamo tutti davanti all’entrata della grotta:ovunque, gente che si muove tra le poche auto che sono salite con le attrezzature.Iniziano i veri preparativi: vestire, imbracare, e attrezzare tutti i partecipanti. Con l’impegnoe la disponibilità di ognuno, in breve, ma concitato tempo, tutti sono a posto. Un ultimocontrollo e cominciamo ad appropinquarci all’ingresso, le porte dell’entrata all’antrofinalmente si aprono! Il gruppo della sezione di Sarzana, meno numeroso, ci ha giàpreceduto; anche il gruppo dei più giovani, formato da una decina di bambini tra i sei e idodici anni, è già partito per affrontare un percorso alternativo. Mentre per alcuni dei neofitil’emozione sale, (tra loro alcuni non sanno cosa aspettarsi, altri ne hanno una vaga idea)velocemente ci si divide in due gruppi: un istruttore, alcuni accompagnatori e unaquindicina di speleoescursionisti. Finalmente si apre anche l’ultimo degli accessi alpercorso turistico. Pochi passi, pochi metri, pochi dei più di mille scalini delle passerelleche percorrono una piccolissima percentuale degli oltre 56 km esplorati delle cavità delmonte Corchia, e la nostra vista, primo dei sensi coinvolti in questa esperienza, percepiscee assapora le atmosfere, le prospettive ipogee che ci attendono. In questa prima fasepurtroppo ci accompagna l’inevitabile frastuono dei nostri scarponi sulle passerelle, per ilresto procediamo in silenzio, lo sguardo quando può si alza a osservare, mentre ognitanto ci si ferma per provare a captare quello che l’accompagnatore, in testa al gruppo, ciracconta: sono informazioni sul fenomeno carsico, sulla formazione di diverse concrezionipiuttosto che notizie storiche sulla grotta e sulle esplorazioni che hanno portato allascoperta di questo immenso patrimonio sotterraneo. Prosegue così il giro turistico: c’è chiscatta foto in continuazione mentre i più curiosi approfittano dell’ancora comodaprogressione per chiedere ulteriori informazioni. Occorre un’oretta per completare tutto ilpercorso turistico mentre i due gruppi, partiti separati, si sono ormai riuniti in uno che, inunica soluzione di continuità, giunge alla deviazione che ci condurrà lungo i percorsi del“ramo del fiume”. Inizia l’avventura speleologica vera e propria, per i più preoccupatil’ansia sale, insieme alla curiosità, naturalmente. Chi guida il gruppo ci prepara

Page 48: 2013 - Libretto CAI La Spezia

ironicamente con un bel: “Adesso s’inizia a fare sul serio!”. Ci si dispone saggiamente congli accompagnatori che aprono, inframezzano e chiudono il gruppo e, con un po’ di cautelae circospezione da parte dei novizi, muoviamo i primi passi sui massi e i sassi che dannoinizio alla nostra progressione nel buio, alla sola luce degli impianti d’illuminazione deinostri caschi. L’atmosfera cambia immediatamente, il rumore dei passi è attutito dalterreno sotto di noi (finalmente abbiamo lasciato definitivamente le rumorose passerelle),la maggiore concentrazione nei movimenti toglie spazio alle chiacchere, e, nonostante ilgran numero delle persone che si spostano in uniche file di piccole lucine, tutto ha unaprospettiva sensoriale più profonda e diversa; finalmente tutti i sensi possono assaporarele suggestioni dell’ambiente ipogeo. Parlano i volti: chi con maggior coscienza, chiattraverso sensazioni piacevoli e chi, com’è possibile, meno gradevoli, nessuno si è potutosottrarre alle emozioni che suscita questa esperienza. Avanziamo in ambientirelativamente ampi, qualche meandro e strettoia, diversi traversi, qualche piccolo saltino diroccia dal quale, chi non è avvezzo a utilizzare le attrezzature speleo (in pratica tutti ipartecipanti), è assicurato con una corda all’imbrago e, con le necessarie indicazioni circala tecnica di progressione da utilizzare, abilmente calato in basso dai titolatiaccompagnatori. Non mancano attenzioni e indicazioni nei passaggi più impegnativi,rassicurazioni per i più tesi, cordialità e, quando serve, una battuta della guida del gruppo.Così procedendo, dopo aver anche addentato qualcosa, superiamo gli ultimi traversi perarrivare alla nostra meta, la Fangaia. I primi si devono fermare e attendere l’arrivo delresto del gruppo: sarebbe difficoltoso se non impossibile incrociarsi in senso di marciainverso sui già poco agevoli passaggi dei traversi che abbiamo appena passato. Ormaitutti hanno idea di ciò che rimane da percorrere poiché torneremo per la stessa via, e contranquillità e soddisfazione affrontiamo il ritorno, anche se per alcuni la stanchezza rende ilrientro altrettanto impegnativo. Una volta raggiunto nuovamente il percorso turistico, alcuniinstancabili optano ancora per una velocissima deviazione alle Gallerie della Neve, maalla fine, per tutti, sono le interminabili scale che conducono all’uscita a tagliare l’ultimofiato. Oltrepassiamo una porta...due porte...tre porte ed è la luce solare che ci riaccoglie!Togliamo il casco, i visi paiono sporchi ma sorridenti. Chi avevi perso di vista ti attendefuori pronto a un saluto, un abbraccio, o le ultime foto che documentino affermazioni deltipo: “C’ero anch’io!”, “io ci sono stato!” o semplicemente restino un ricordo personale e digruppo. Finalmente ci si può rilassare, cambiare, pulire, farsi scaldare dai raggi del sole.Con tutta calma ci si prepara a tornare a Levigliani e recuperare le auto, ma soprattuttoall’atto finale di ogni uscita speleo nella zona degna di tale nome: il meritato ristoro dallamitica Piera, epilogo naturale di ogni impresa speleo. Partirono in tanti, tornarono tutti contenti! Barbara EspositoZONA DEL RETROCORCHIA (VERSANTE NORD OVEST DEL MONT E CORCHIA)Il Monte Corchia, in particolare il suo esteso sistema carsico è sempre stata meta diesplorazioni da parte del Gruppo fin dalla metà degli anni 70. Nel corso di una di queste,lungo le Gallerie dei Maremmani (parte del sistema posto a -500 m di profondità) era statainiziata la risalita di un alto camino da parte del gruppo nel 1981. Esplorazione poidimenticata per dedicarsi ad altre parte del sistema. Fu circa un paio d’anni fa che nelcorso di una visita in quella zona, nuovi membri del gruppo ritrovarono le cordeabbandonate trent’anne prima e decisero di riprendere l’esplorazione del grande camino.Oltre 100 metri di risalita portarono solo sotto ad altri pozzi ancora da risalire mentrealcune disostruzioni hanno consentito di esplorare altri tratti in discesa ,a senza mairiuscire a spostarsi troppo in pianta; in pratica abbiamo continuato a salire e scenderelungo la stessa famiglia di fratture senza trovare altre diramazioni. Nel cercare un accessopiù veloce a questa remota zona del complesso carsico, abbiamo cominciato a “esplorare”l’esterno nella zona che non solo noi speleologici chiamiamo Retrocorchia:

Page 49: 2013 - Libretto CAI La Spezia

Alcune grotte erano già state esplorate da altri e andiamo a rivederle; una di queste,Bocciolix, si apre proprio quasi sulla verticale delle nostre risalite, circa 230 metri più inalto (1439 contro 1210) potrebbe quindi essere la grotta più interessante, ma, nonostantenumerose uscite, riuscimmo solo ad approfondirla di una sessantina di metri fermandocisu ambienti troppo stretti per essere superati.Fu normale riprendere a curiosare tutto intorno.Partendo dall’alto trovammo una impressionante bocca con pozzetto da 6 m chiuso dafrana situato poco più in alto (quota di 1576 m) della cava di Retrocorchia. Nei pressi,pochi metri più in alto, abbiamo rinvenuto una stretta fessura profonda una ventina dimetri.Poi, a parte qualche buchetto ancora da allargare abbiamo concentrato la nostraattenzione su una buca lungo la strada di arroccamento che, al momento, è quella che ciha dato le maggiori soddisfazioni. Anche qui tolti un bel po’ di massi incastrati ci siamotrovati sull’orlo di un gran bel pozzo profondo una cinquantina di metri; al suo fondo lagrotta continua con un breve tratto in ripida discesa che sfocia su un’altra verticale la cuiprofondità abbiamo stimato in altri 40 metri. Purtroppo al momento la presenza di moltiblocchi instabili, ne ha impedito la discesa dovendone bonificarne l’accesso per poterscendere in tutta sicurezza.Ancora più in basso siamo andati a vedere quello che i ragazzi del gruppo di Pistoiachiamano Farolfino chiamata invece Buca dei Ganci dai soci del G.S.A. Versiliese. Lafessura, protetta da una grata di ferro, si apre poco dopo l’imbocco del sentiero perMosceta salendo dal passo di Fociomboli. Dopo aver seguito le orme dei Versiliesi(scendendo un paio di pozzi (80/70 e 60) e fermandoci su una fessura da allargare,abbiamo dedicato le nostre attenzioni alla parte più alta della grotta. Prima risalendo uncamino di circa 15 m arrivando di fronte ad una condotta intasata da blocchi instabili e daltetto pieno di radici. Poi allargando una strettoia lungo una bella condotta che, a partequalche metro grande e bello, torna a stringere. Ma questa è storia molto recente (propriomentre questo bollettino sta andando in stampa).Daniele Sigismondi

CAVITÁ ARTIFICIALI

L'attività speleologica non è solo l’esplorazione nel buio degli spazi scavati dall'acqua nelcorso del tempo, ma passa anche attraverso gli artefatti dell'uomo. Essa procede allaricerca delle cavità artificiali, (cunicoli e gallerie nascoste sotto castelli, chiese e palazzi;bunker, cave e miniere, piuttosto che acquedotti o cisterne), non limitandosi solo alla lororiscoperta e a un lavoro di documentazione e rilievo, prima che il tempo o l’uomo lecancellino per sempre. E’ anche un’attività di studio e ricerca tra archivi, biblioteche,tradizioni popolari e leggende che hanno come fine quello del recupero, tutela evalorizzazione dei territori dove si trovano.

Le due cavità esplorate sono le prime e uniche cavità ritrovate, accatastate nella provinciadi Massa, presso il Catasto Nazionale delle Cavità Artificiali. Trattasi di due esplorazionieffettuate in località Montereggio di Mulazzo sito nell’alta Lunigiana:Miniera di Lignite “I Piagi” (CA 18 NT MS) ubicata nei pressi della strada che dall’anticoborgo medievale di Montereggio porta, lungo il percorso delle Maestà, al santuario dellaMadonna del Monte (Dantum WGS84, Long. 9° 50’ 25,1”, Lat. 44° 18’ 7,4”). Sita su unversante del monte Carbone a una quota di 687 m s.l.m., ha uno sviluppo totale di circa 23m.Seguendo la flebile memoria storica rimasta, è stato dapprima ritrovato il luogodell’ubicazione della miniera, l’entrata era completamente ostruita da una franaconsolidata, poi creato un buco entrata di 60 cm, “Buca Fogola&Maucci”. Una volta entrati

Page 50: 2013 - Libretto CAI La Spezia

si sono materializzati, ai nostri occhi, i racconti ascoltati sin da quando eravamo bambini:alla fine di un buco buio, profondo e stretto, simile ad un vicolo cieco, ecco che si apreuna ampia galleria squadrata, sul soffitto un pipistrello appeso, sulla destra un geotritone.Lungo le pareti sono ancora presenti i fori dentro i quali veniva fatto brillare l’esplosivo,ben visibile è la vena carbonifera che ci accompagna sino ad un laghetto, dedicatoall’inventore della speleologia moderna il triestino Walter Maucci. Laghetto che si èprovato a svuotare, dopo 7 giorni il livello dell’acqua era praticamente lo stesso, immersinel lago si è arrivati alla sorgente che lo alimenta. Prima di questo ritrovamento tuttoquello che era rimasto della “cava dal carbon" veniva dalle parole di Tonino Pongan,decano dei maggianti di montereggio, il quale ricordando quei tempi duri e da disperati,parla di come alla nonna Liberata piaceva raccontare, qualche volta anche con un po’ difantasia di quel marinaio/minatore che, tale Benvenuto Angelo di Monterosso, finita laguerra si portò via la sorella Palmira..Al suo interno, la vena carbonifera ci accompagna a un piccolo laghetto, di circa 8 m.Risalente al primo conflitto mondiale fu classificata come stabilimento ausiliario e fu cosìmilitarizzata Vi lavoravano quei marinai della Regia Marina resi rivedibili. La conclusionedella Grande Guerra, col suo bagaglio di lutti, si portò via da Montereggio anche “gliimboscati”, così furono chiamati i marinai-minatori, con le loro esperienze private, umane eminerarie.Presa del torrente Mangiola “Diga di Borgoli” (CA 81 T/MS). Trattasi di una galleria dialimentazione della diga, proprietà Edison S.p.A, di Teglia. Posta a 410 m s.l.m. lungo iltorrente Mangiola, 500 m circa prima di arrivare al vecchio ponte medioevale di SanGiuseppe posto sul bivio Parana Montereggio (Garmin Long. 9°51’406”, Lat. 44°17’956”).Ha uno sviluppo spaziale 2478 m un’altezza di 2,5 m e una larghezza di 1,5 m, la galleriascende di 1 m ogni Km. Vi sono due entrate, una d’ispezione utilizzata da noi e unaall’interno di una vasca di decantazione, gestita da una chiusa. In seguito ai danni subiti,conseguenza dell’alluvione autunno 2011, attualmente la Presa non è attiva e quindi èstato possibile esplorarla, altrimenti è necessario richiedere il permesso alla proprietà.Giacomo Maucci

SPEDIZIONE IN CINA Ottimi risultati per la spedizione italo-franco-cinese nel distretto di Fengshan ( Guangxi,Cina meridionale ). Esplorate più di quaranta grotte. La più estesa, mai visitata dall'uomoeccetto che per la sala iniziale, ha raggiunto uno sviluppo in pianta di oltre 6 km, con 250m di dislivello negativo, verticali fino a 90 m, e gallerie che toccano i 60 m di larghezza. Alsuo interno è stato scoperto un fiume con portata di 300 l/s che drena le acque diun'estesa porzione dello spettacolare carso a coni, ricoperto da aguzzi pinnacoli di calcaree lussureggiante vegetazione, su cui ci si muove all'esterno. Rilevate e documentate moltealtre cavità dalle dimensioni stupefacenti, tra cui numerosi pozzi a cielo aperto uno deiquali di 140 m di diametro, profondo oltre 130 m, tiro unico nel vuoto. In totale sono statirilevati oltre 19 km di grotta.Il meteo non è mai stato dei migliori, le temperature sono scese anche fino ai cinque gradi,la pioggerellina e la nebbia ci hanno accompagnato quasi tutti i giorni, il sole lo abbiamovisto per un totale di tre ore e l'umido dovunque, persino negli alloggi, è tale da costringerea tenere la roba pulita nelle sacche stagne. La compagnia ottima, i locali ospitali e cortesi,il supporto e l'aiuto degli speleologi cinesi e dell'associazione Blu Sky Team sono statieccezionali!

Michele Pazzini

Page 51: 2013 - Libretto CAI La Spezia

CELEBRAZIONI PER L’OTTANTESIMO DI FONDAZIONE DEL GRUPPOSPELEOLOGICO ISSEL

Domenica 7 ottobre 2012 presso il Centro Fauna Troglobia di Quaratica nel Comune diRiccò del Golfo è stato celebrato l'80° di Fondazione del Gruppo Speleologico Ligure “A.Issel” (1932-2012). La giornata si è articolata in due parti, al mattino dalle 10.00 alle 13.00attraverso gli interventi di: Carlo Mazza Sindaco del Comune di Riccò del Golfo, Maurovalerio Pastorino Presidente GSL "ISSEL", Carlo Torricelli Responsabile CentroSpeleomantes Quaratica, Sebastiano Salvidio Docente Universita di Genova, FabrizioOneto GSL "ISSEL", Daniele Sigismondi & Stefano Nicolini GSLunense CAI La Spezia si èfatto il punto sulle ricerche speleologiche che i gruppi "Issel" "Lunense" e il CentroSpeleomantes Quaratica stanno effettuando su territorio della provincia di La Spezia. Nelpomeriggio proiezioni "andar per grotta" a cura del GSLunense, Presentazione Progettoallestimento Biostazione Castè da parte di Carlo Torricelli, ed infine la premiazione deigiovani Speleomantes.Stefano Nicolini

ARDECHE 2012 L'Ardeche è un affluente del Rodano.Lungo il suo corso, tra Vallon Pont d'Arc e St. Martin d'Ardeche, scava nella rocciacalcarea un canyon di circa 30 km, disegnando molteplici meandri racchiusi tra alte paretiche raggiungono talvolta i trecento metri di altezza, interrotti da numerose rapide, escolpendo un arco alto 60 metri sotto il quale le acque continuano a fluire: le Gorgesdell'Ardeche.Questo sito protetto (classificato Riserva Naturale) è accessibile solo a piedi e via fiume,con mezzi non motorizzati.Da un paio di anni, il GSL organizza la discesa delle Gorges in canoa; anche quest'annoha deciso di affrontare le calme acque e la natura selvaggia seguendo la corrente,coprendo il percorso in due giorni e bivaccando a metà strada, nei campeggi ufficiali dellariserva.E' lecito domandarsi: cosa ci fanno una quindicina di speleologi in canoa?Dalla mia percezione di neofita in entrambi le esperienze (speleologia e canoa inArdeche), credo che quello sparuto gruppo di amici, talvolta disordinati ma felici di stareinsieme, cercassero e abbiano trovato (o ritrovato) in quelle gole la bellezza e l'immensitàdel vuoto scavato dall'acqua, del territorio non eccessivamente antropizzato e l'ebbrezzadi poter accedere ad un mondo altrimenti inaccessibile…un po' come nella dimensioneipogea, ma con un po' più di spensieratezza, di spirito edonistico/ludico e voglia di Francia.

Susana Crespo

Ardeche

Page 52: 2013 - Libretto CAI La Spezia

IL SENTIERO - CLASSIFICAZIONE DELLE DIFFICOLTA’

Secondo il vocabolario per sentiero si intende: “una via stretta ed appena tracciata traprati, boschi, rocce, ambiti naturalistici o paesaggi antropici, in pianura, collina omontagna”.Il CAI, allo scopo di definire meglio le diverse tipologie di sentiero e quindi di dare una piùprecisa valutazione delle difficoltà escursionistiche, ha individuato la seguenteclassificazione:Sentiero Turistico (T) - Itinerario con percorsi evidenti, su stradine, mulattiere, comodisentieri generalmente in bassa quota. Solitamente costituiscono l’accesso ad alpeggio erifugi. Richiedono una certa conoscenza dell’ambiente montano e una preparazione fisicaalla camminata.Sentiero Escursionistico (E) - Itinerario che si svolge generalmente su sentieri o sutracce, o anche a quote elevate. A volte possono essere esposti, su pendii erbosi odetritici, su tratti nevosi, con passaggi attrezzati non impegnativi. Richiedono allenamento,senso dell’orientamento e conoscenza della montagna: oltre a calzature edequipaggiamento adeguati.Sentiero per Escursionisti Esperti (EE) - Itinerario che comporta singoli passaggirocciosi di facile arrampicata, o attraversamento di canaloni nevosi, tratti aerei od esposti,passaggi su terreno infido. Richiedono equipaggiamento e preparazione adeguata,esperienza della montagna, passo sicuro, assenza di vertiginiVia Ferrata o Attrezzata per Escursionisti Esperti con Attrezzatura (EEA) - Itinerarioche comporta la progressione utilizzando attrezzature fisse presenti nel percorso (vieferrate, sentieri attrezzati, corde e canapi). Richiedono la perfetta padronanza nell’uso deidispositivi d’autoassicurazione dinamica (sistema dissipatore). Sono considerate il limitemassimo dell’attività escursionistica.

ALPINISMOValutazione d’insieme. E’ una valutazione complessiva del livello di diffi+coltà edell’impegno totale richiesto da un’ascensione, che tiene conto sia dei problemi tecnici deisingoli passaggi, sia delle difficoltà determinate dall’ambiente in cui si svolge la salita.La valutazione d’insieme non rappresenta quindi né la somma né la media delle difficoltàtecniche dei singoli passaggi. L’uso della valutazione d’insieme permette di non doverincludere il fattore rischio. Per cui una via classificata F (facile) può anche presentarerischi oggettivi elevati: la valutazione del rischio è sempre responsabilità e competenza delsingoloalpinista.F = facile. Massima difficoltà su roccia II° gradoPD = poco difficile. Massima difficoltà su roccia III° gradoAD = abbastanza difficileD = difficileTD = molto difficileED = estremamente difficileEX = eccezionalmente difficileDIFFICOLTA’ SU NEVE E GHIACCIOPer questo tipo di ascensioni si considerano le condizioni mediamente buone (non ottime)della montagna. Le inclinazioni dei pendii sono espresse in gradi. Per analogia con levalutazioni d’insieme delle salite su roccia, pur tenendo conto della variabilità deglielementi, si usano le stesse sigle (F, PD, AD.....ecc.).Se l’ascensione si svolge su terreno misto sono indicati anche i gradi dei passaggirocciosi, mettendo comunque in risalto i caratteri dominanti.

Page 53: 2013 - Libretto CAI La Spezia

NOTA: allo scopo di dare immediato risalto a ciascuna escursione, la stessa vieneidentificata, all’interno di questo libretto, con una lettera come indicato sopra.

Page 54: 2013 - Libretto CAI La Spezia

9 REGOLE PER L’ESCURSIONISTA

1. Per le tue escursioni in montagna, scegli itinerari in funzione delle tue capacità fisiche etecniche, documentandoti adeguatamente sulla zona da visitare.Se cammini in gruppo prevedi tempi di percorrenza in relazione agli escursionisti più lenti.2. Provvedi ad un abbigliamento ed equipaggiamento consono all’impegno e allalunghezza dell’escursione e porta nello zaino l’occorrente per eventuali situazioni diemergenza, assieme ad una minima dotazione di pronto soccorso.3. Di preferenza non intraprendere da solo una escursione in montagna e, in ogni caso,lascia detto a qualcuno l’itinerario che prevedi di percorrere, riavvisando del tuo ritorno.4. Informati sulle previsioni meteo e osserva costantemente lo sviluppo del tempo.5. Nel dubbio torna indietro. A volte è meglio rinunciare che arrischiare l’insidia delmaltempo o voler superare difficoltà di grado superiore alle proprie forze, capacità,attrezzature. Studia preventivamente itinerari alternativi di rientro.6. In caso di incidente chiama il Soccorso Alpino seguendo le poche e chiare regole,indicando: il tuo nome e il tuo numero di telefono, cosa è successo, quando, genere delleferite, esattamente dove, altitudine, condizioni meteo, ostacoli nella zona (cavi, fi li, ecc…).7. Non esitare a farti aiutare da una persona esperta.8. Fai attenzione a indicazioni e segnaletica che trovi sul percorso.9. E comunque…Riporta a valle i tuoi rifiuti.Rispetta la flora e la fauna. Evita di uscire inutilmente dal sentiero e di fare scorciatoie.Rispetta le culture e le tradizioni locali ricordandoti che sei ospite delle genti di montagna.

Page 55: 2013 - Libretto CAI La Spezia

REGOLAMENTO GITE

1 - La Gita Sociale è una delle più importanti attività della Sezione e, nel rispetto delpresente regolamento, la partecipazione è aperta a tutti. E’ proposta da uno o più soci che, su incarico della Sezione, assumono la veste diOrganizzatori e/o Accompagnatori e ne curano la preparazione e lo svolgimento adottandoogni accorgimento affi nchè sia effettuata nella massima sicurezza.2 - La preparazione di ogni escursione è affi data ad almeno due Organizzatori/Accompagnatori che sono tenuti a conoscere le condizioni recenti del percorso proposto.Essi devono indicare le difficoltà secondo la classificazione adottata dal CAI e dalla nostraSezione; l’equipaggiamento e le attrezzature necessarie; i tempi di percorrenza e ildislivello in salita. Stabiliscono inoltre eventuali limiti al numero di partecipanti, orari diritrovo e partenza nonchè le quote di partecipazione che riscuoteranno per conto dellaSezione.3 - Gli Organizzatori/Accompagnatori hanno facoltà di escludere dall’escursione queipartecipanti che, per inadeguate attitudini o equipaggiamento, non dessero affidamento dipoter superare le difficoltà previste dall’itinerario, inoltre possono decidere di modifi care ilpercorso programmato, ovvero annullare la gita stessa, qualora ritengano che non vi sianosuffi cienti condizioni di sicurezza (ad es. condizioni atmosferiche avverse o situazioniimpreviste inerenti il percorso che comportino maggiori difficoltà e/o rischi di quelliconosciuti,ecc.).4 - La Commissione Gite e gli Organizzatori/Accompagnatori, adottano ogni precauzioneper tutelare l’incolumità dei partecipanti; questi edotti dei rischi e pericoli inerenti losvolgimento dell’attività alpinistica ed escursionistica, con il solo fatto di iscriversi alla gita,esonerano la Sezione e gli Organizzatori/Accompagnatori da ogni responsabilità perinfortuni, subiti o provocati, che venissero a verifi carsi nel corso delle gite sociali.5 - Tutti coloro che intendono partecipare alle gite escursionistiche e/o alpinisticheproposte sono tenuti alla perfetta conoscenza del presente regolamento, ad assumereesaurienti informazioni dagli Organizzatori/Accompagnatori sulle difficoltà del percorso, suitempi di percorrenza, sull’allenamento necessario, nonché l’abbigliamento e l’attrezzaturadi cui dotarsi, onde poter affrontare nella massima sicurezza ogni escursione.6 - Ad ogni escursione al momento dell’iscrizione, ogni partecipante è tenuto adimpegnarsi a seguire le seguenti regole di comportamento:- possedere un grado sufficiente di preparazione fisica;- avere in dotazione abbigliamento ed attrezzature idonee alle esigenze dell’escursione;- mantenere un comportamento corretto e di massima collaborazione con gliOrganizzatori/Accompagnatori osservando le disposizione da essi impartite;- procedere con andatura adeguata senza mai perdere il contatto con la comitiva, salvospecifiche indicazioni;- seguire esclusivamente il percorso prestabilito. L’allontanamento sancisce l’auto-esclusione dall’escursione ed esonero per gli Organizzatori/Accompagnatori dall’impegnodi accompagnamento e da ogni responsabilità;- dare la massima collaborazione nel caso si incontrino, durante l’escursione, difficoltàinaspettate;7 - I minori possono partecipare alle gite solo se accompagnati da chi ne abbia la patriapotestà ovvero da persona responsabile autorizzata;8 - La quote di iscrizione anticipate non sono rimborsabili salvo in caso di sospensionedella gita. E’ sempre escluso il rimborso delle quote assicurative (per i non soci), quoteversate a titolo di caparra e spese generali. I costi del trasporto sono precalcolati in basealla distanza da percorrere e sono suddivisi fra i partecipanti. GliOrganizzatori/Accompagnatori indicano tali importi e le modalità di pagamento;

Page 56: 2013 - Libretto CAI La Spezia

9 - Nel caso di trasferimento con mezzi propri, la Sezione declina ogni responsabilità pereventuali danni subiti o provocati durante il tragitto in auto, intendendo la gita iniziata efinita rispettivamente nel momento in cui si lasciano e si riprendono le vetture;10 - L’iscrizione, qualora non diversamente indicato, dovrà avvenire entro il giovedìprecedente la gita. Gli Organizzatori/Accompagnatori hanno la facoltà di accogliere orespingere le richieste di partecipazione oltre il termine prestabilito;11- I partecipanti alle escursioni, non iscritti al CAI, con il versamento della quota dipartecipazione, beneficiano della polizza infortuni del CAI.12- Quote. Le iscrizioni sono valide e danno diritto a partecipare alla gita solo seaccompagnate dal pagamento della quota stabilita o dell’eventuale acconto fissato. Leiscrizioni si chiudono entro il termine all’uopo fissato dagli organizzatori o alraggiungimento del numero massimo di partecipanti previsto. La quota si compone delleseguenti voci:spese assicurative: per quanto riguarda la copertura assicurativa prestata per “infortunigite”, se non diversamente indicato, vale la polizza assicurativa collettiva stipulata dal CaiCentrale in vigore al momento dell’evento (visionabile in segreteria); diritti di segreteria;eventuali spese individuali di soggiorno, e trasporto comprese le caparre eventualmenteversate anticipatamente; costi vivi ripartiti per il numero di partecipanti previsto.Sono riconosciuti come costi vivi il viaggio con mezzo collettivo, (i costi del trasporto sonoprecalcolati in base alla distanza da percorrere e sono suddivisi fra i partecipanti), le tariffeguide o accompagnatori professionisti, il rimborso spese al responsabile eall’accompagnatore o corresponsabile della gita, eventuali costi di noleggio attrezzatura.

Page 57: 2013 - Libretto CAI La Spezia

ELENCO GITE 2013

DATE GITA LUOGO DIFF.

06/01/13 La befana a Pignone Pignone T

13/01/13 Anello di Monterosso Riviera E

19/01/13 Lerici – Monte Rocchetta - Lerici Riviera T

20/01/13 Traversata di Tramonti Riviera E-EE

27/01/13 Ciaspolata Monte Tavola A. Tosco Emiliano EEA

03/02/13 Promontorio di Portofino Riviera E-EE

10/02/13 Cervinia Val d’Aosta EAI

10/02/13 Anello di Portovenere Riviera E

17/02/13 Levanto Riviera T

23/02/13 Portovenere – Campiglia Riviera E

24/02/13 Monte Sillara Appennino Tosco Emiliano EAI

02-09/03/13 San Cassiano Settimana Bianca Alta Badia

03/03/13 Levanto– Montaretto – Bonassola –Levanto

Riviera E

03/03/13 Gita Sociale Tanone di Torano (MS) E

10/03/13 Anello del Monte Alpe Alta Val di Vara E

15-17/03/13 Monte Etna Sicilia EAI

16/03/13 Campiglia – La Foce Riviera E

17/03/13 Monte Sillano Appennino Tosco Emiliano EE

24/03/13 Monte Chiappozzo Val di vara E-EE

Page 58: 2013 - Libretto CAI La Spezia

01/04/13 Campocecina - Monzone Apuane occidentali E

07/04/13 Casale – Cassana Val di Vara E

13/04/13 Trekking urbano di Pavia Pavia T

14/04/13 Cala Violina – Massa Marittima Riviera Maremmana T

21/04/13 Val Manubiola Appennino Parmense E

25/04/13 Vinca - Colonnata Alpi Apuane E

27/04/13 Anello del Mesco Riviera T

28/04/13 Passo della Cisa – Groppodalosio Appennino Tosco Emiliano E

01/05/13 Traversata Succiso- passo delCerreto

Appennino Tosco Emiliano E

03-05/05/13 Alta via 5 terre Riviera E

04/05/13 Anello di Bracelli Val di Vara E

05/05/13 Levanto–Monte Bardellone - ColleGritta - Levanto

Riviera E

12/05/13 Cisigliana – Passo della Caprettara Appennino Tosco Emiliano E

18/05/13 Sestri Levante – Punta Manara –Sestri Levante

Riviera T

19/05/13 Spigolo Ovest del Monte Sagro Alpi Apuane EE

25-26/05/13 Sentiero dei quattro confini Appennino Ligure E

02/06/13 Valle degli Alberghi Alpi Apuane EE

09/06/13 Il Gendarme della Nuda Appennino Tosco Emiliano EEA

16/06/13 Monte Fiocca Alpi Apuane EE

23/06/13 Parco Archeologico diI Baratti ePopulonia

Barattti e Populonia E

28/06 –01/07

Il Cadore Cadore

Page 59: 2013 - Libretto CAI La Spezia

05-07/07/13 Val Tournenche Valle d’Aosta E

07/07/13 Monterosso - Levanto Riviera E

14/07/13 Canale Martincano – monteMaggiorasca

Appennino Ligure EE

19-21/07/13 Grossvenediger Alpi dei Tauri occidentali (Austria) PD (A) EE (B)

21/07/13 Anello Monte Rovaio Alpi Apuane EE

28/07/13 Orrido di Botri Toscana EE

02- 04/8/13 Pale di San Martino S.Martino di Castrozza EEA (A) EE (B)

10-12/08/13 Prato Spilla – Iera Appennino Parmense E

18/08/13 Cerreto Alpi Appennino Reggiano E

24-25/08/13 Monte Cusna Appennino Reggiano E

25/08-1/09/13

Settimana Verde San Cassiano Alta Badia

01/09/13 Monte Sillara Appennino Tosco Emiliano E

08/09/13 Levanto – Framura – Levanto Riviera T

08/09/13 Marmitte dei Giganti Alpi Apuane EEA

22/09/13 Rocche di Reo Passo Appennino Ligure EEA

28/09/13 Monte Gottero Appennino Ligure E

29/09/11 Anello di Poggio Baldozzana Alpi Apuane EE

05-06/10/13 Gita Sociale San Canziano (Slovenia) E

06/10/13 Castagnata Sociale

13/10/13 Monte Prana Alpi Apuane E

Page 60: 2013 - Libretto CAI La Spezia

20/10/13 Anello del Molinatico AppenninoParmense E

26/10/13 Borghetto Vara – Roverano Val di Vara E

03/11/13 Anello di Zum Zeri Appennino Tosco Emiliano E

09-10/11/13 Alla Conoscenza delle Terre diSiena

Siena T

17/11/13 Isola Palmaria Parco di Portovenere E

23/11/13 Riccò del Golfo – Beverino – Pian diMadrignano

Val di Vara E

30/11-1/12 La Turbie Francia E

08/12/13 Manarola Riviera E

14/12/13 La Foce- Buonviaggio Riviera E

15/12/13 Pranzo Sociale

Page 61: 2013 - Libretto CAI La Spezia

LE GITE PER L'ANNO 2013

LA BEFANA A PIGNONE 06 GENNAIO

CONDUTTORE: Silvano Zaccone

DESCRIZIONEBreve escursione. Nel pomeriggio la Befana si calerà sul pubblico di Pignone.L’escursione sarà organizzata in collaborazione con la Scuola d’arrampicata dellaSezione.

ANELLO DI MONTEROSSO 13 GENNAIO

CONDUTTORE: L. Bonati Tel. 0187 769062 – B. Steffanini Cell. 3477622584 - A.Bertonati Tel. 0187 769203

DESCRIZIONE

Monterosso – Sent. n°10 – Sant’ Antonio al Mesco – Sent. n°10 - Torretta ottagonale –Sent. n°1 – Case Lovara – Sent. n°1 – Variante al monte Vè (o Focone) – Vetta del monteVè – Sentieri n°15 – n°16 B – n°16 – Colla dei Bagari (sul sent. n°1) – Sent. n°22 allaCosta Soprammare – Sent. al Santuario della Madonna del Soccorso – Fontona – Sent.n°12 – Colla di Gritta – Tratto di via litoranea sino ad incrociare il Sent. n°9 da Soviore –Sent. n°9 – Monterosso.

Tempo di percorrenza : 6.00 ore Difficoltà: E

Dislivello in salita (m): 600 m Dislivello in discesa (m): 600 m

Mezzo di trasporto: Treno. Ritrovo: Stazione ferroviaria centrale della Spezia ore 9.15

LERICI – MONTE ROCCHETTA – LERICI 19 GENNAIOCOMMISSIONE SENIORES

CONDUTTORE: Ernestino Benincasa Cell.3294512528 – Adele Quadrini – LucianoRubino

DESCRIZIONELerici – località Catene – monte Branzi – monte Rocchetta – La Serra – Lerici

Tempo di percorrenza: 3.30 ore Difficoltà: T

Dislivello (m): 140

Trasporto: Autobus di linea

TRAVERSATA DI TRAMONTI 20 GENNAIO

CONDUTTORE: L. Bonati Tel. 0187 769062 – B. Steffanini Cell. 3477622584 - A.Bertonati Tel 0187 769203

Page 62: 2013 - Libretto CAI La Spezia

DESCRIZIONE Fabiano – Via Litoranea fino al bivio a scendere all’Acquasanta – sent. per Acquasanta –sent. n°11 – Campiglia – Conca d’Albana – Passo dei Banditi – Còrsega – Scalinata (sent.n°11) al Persico – Via del Predào – Navone – Via Provinciale (o dei Banditi) – Fosso delGinestrone – Lama – Costa di Schiara – Sant’Antonio di Schiara – sent. n°4 –Campodonico – Fonte di Nozzano – sent. n°4 B –Vignoli - sent. n°4 B / 4 D – Piane diRebòi – sent. n°4 B – Lama sottana – sent. n°4 B - Fossola - sent. n°4 C – Sella diSant’Antonio – sent. n°4 – Biassa – sent. n°4 – Pegazzano.

Tempo di percorrenza: 6.30 ore Difficoltà : E -EE

Dislivello in salita (m): 700 Dislivello in discesa (m): 700

Mezzo di trasporto: Bus di linea Ritrovo: ore 9.00 Fabiano basso, inizio ViaLitoranea delle 5 Terre

APPENNINO TOSCO EMILIANO MONTE TAVOLA (m 1504) 27 GENNAIO

CONDUTTORE: Ribotta Riccardo Cell. 339 2593760 - PaoloTonelli Cell. 339 6846251

DESCRIZIONEPartenza dal rifugio Lagdei (1254 m); con il sent. n. 725 ci porteremo in localitàRoccobuono dove si inizierà a salire fino a raggiungere la Sella di monte Tavola (1444 m).Da qui saliremo in vetta (1504 m) e scenderemo fin sotto la vetta per la sosta pranzo.Una discesa da una vasta radura (Prati di monte Tavola) ci riporterà in localitàRoccabuono dove si chiude l’anello e, quindi, ripercorreremo a ritroso il sent. n°725 fino alrifugio Lagdei.

Tempo di percorrenza: 5.00 ore Difficoltà: EAI

Dislivello in salita (m): 250 Disl ivello in discesa (m): 250

Mezzo di trasporto: Mezzi propri o Autobus privato

Attrezzatura obbligatoria: Ciaspole, artva, pala, sonda, bastoncini/ramponi e piccozza

PROMONTORIO DI PORTOFINO 03 FEBBRAIO

CONDUTTORE: Stefano Resasco Cell. 3332612006

AVVICINAMENTO: Dalla stazione di Santa Margherita Ligure si raggiunge Paraggi conautobus di Linea

DESCRIZIONEDal parcheggio di Paraggi si risale l’ombrosa valle dell’Acquaviva ove un tempo eranopresenti ben 35 mulini e frantoi. Arrivati a quota 157 m, si abbandona il percorso perseguire a sin. un sent. che ci porta in direzione della località Prato, punto di partenza perscendere verso la Cala degli Inglesi: una piccola e solitaria insenatura incastonata fraenormi massi di conglomerato.

Page 63: 2013 - Libretto CAI La Spezia

Da qui la discesa diventa più difficile, con ripide scalinate, tratti esposti e passaggi suroccia attrezzati con catene, fino ad arrivare alla caletta da cui si ha una bella veduta sututta la costa rocciosa fino alla punta di Portofino. La discesa alla Cala degli Inglesi è daevitare nei periodi umidi o piovosi perché la roccia diventa molto scivolosa quando èbagnata. Dopo una breve sosta, si ritorna indietro per lo stesso percorso e, dalla localitàPrato, si raggiunge il Mulino Gassetta, recentemente restaurato dal Parco di Portofinocome punto di ristoro. Da qui, con sent. più conosciuto, si ritorna a Santa Margherita.

Tempo di percorrenza: 5 ore Difficoltà: E (EE la discesa a Cala degliInglesi)

Dislivello in salita (m): 700 Dislivello in discesa (m): 700

Mezzo di trasporto: Treno e bus di Linea

RIVIERA ANELLO DI PORTOVENERE 10 FEBBRAIO

CONDUTTORE: Luciano Bonati tel. 0187 769062 – Beppe Steffanini Cell. 3477622584

DESCRIZIONESi parte da Portovenere (P.zza Bastreri) e si segue il sentiero n°1 nell’antico percorso cherasenta il Castello Doria. Sul sentiero n° 1 percorriamo la lunga traccia a salire sino allaSella Derby, dove ci spostiamo sull’AVG e successivamente sul sentiero dei Bondoni.Quest’ultimo ci porta, attraverso una fitta macchia mediterranea, alla sorgente Marsignàed in seguito tra le Cave del Piano. Si risale il ripido versante della Castellana per ritrovarel’AVG, su cui raggiungeremo il sentiero n°1 alla Bocca del Cavallin e successivamente ilborgo di Campiglia, La via del ritorno a Portovenere è il sentiero n° 1 sino al bivio “ Rifugio Muzzerone “, dovelasceremo il sentiero n° 1 per scendere al rifugio ed infine per raggiungere Portovenerepercorrendo la via Santa Caterina.

Tempo di percorrenza: 5.30 Difficoltà: E

Dislivello in salita (m) 450 Dislivello in discesa (m) 450

Mezzo di trasporto: Autobus di linea

VAL D’AOSTA - CERVINIA 10 FEBBRAIO

CONDUTTORE: Nunzio Formisano

DESCRIZIONEGiornata dedicata allo sci in pista e fuori pista presso il comprensorio sciistico di Cervinia.

Gruppo A: SciGruppo B: Ciaspole

difficoltà: EAIInformazioni dettagliate verranno comunicate in tempo utile.

Mezzo di trasporto: Bus privato.

Page 64: 2013 - Libretto CAI La Spezia

ANELLO DI LEVANTO FRA STORIA E GASTRONOMIA 17 FEBBRAIOSOTTOSEZIONE VAL DI VARA – RIVIERA

In collaborazione con Condotta Slow Food Golfo dei Poeti – Cinque Terre- Val di Vara – Riviera spezzina

CONDUTTORI: Olivia Canzio – Damiano Cassola – Silvano Zaccone Cell. 3474657039

DESCRIZIONELa gita si propone di far conoscere i tesori nascosti della Levanto medioevale, per poirisalire sulle colline, da cui si gode uno spettacolo unico, con una sosta per il pranzo inuna vecchia osteria . Si parte dalla piazza del Comune e si prosegue per la Chiesa di S. Rocco. Superata laLoggia medioevale si arriva alla chiesa di S. Andrea e da qui al castello. Ridiscese le murasi visita la mostra permanente di cultura materiale posta all'interno dell'Ostello ospitatopresso l'Ospitalia del Mare. Chi intende proseguire con la visita arriva sul lungomare e,superata Villa Rossana, si porta sulla strada panoramica e da qui alla località Crocettae,infine, per il sentiero n° 19 fino alle ex cave di marmo. Si prosegue per Lavaggiorossocon sosta per il pranzo alla tipica osteria “Zita”. Attraverso Lizza e Fossato si ritorna allapiazza del Comune.

Tempo di percorrenza: 2 ore ( il 1° tratto ) – 4 ore ( il 2° tratto ) Difficoltà: E

Mezzo di trasporto: Treno

PORTOVENERE – CAMPIGLIA 23 FEBBRAIO

COMMISSIONE SENIORES

CONDUTTORE: Ernestino Benincasa Cell. 3294512528 – Adele Quadrini – LucianoRubino

DESCRIZIONEPortovenere – costa Camera – sella Derbi – cave della Castellana – Bocca del Cavallin -Campiglia

Tempo di percorrenza : 3.30 ore Dislivello (m): 500

Difficoltà: E Trasporto: Autobus di linea

APPENNINO TOSCO EMILIANO- MONTE SILLARA 24 FEBBRAIO

CONDUTTORE: Nunzio Formisano e Maurizio Cattani

DESCRIZIONEGiornata dedicata allo sci- in pista e fuori pista- ciaspole Da Prato Spilla (1320 m), si saleseguendo il tracciato del sent. n° 705 che superando case Biancani (1527 m) raggiunge ilcrinale principale a quota 1754 m. Ora inizia una lunga traversata, estremamentepanoramica su buona cresta, in qualche tratto affilata. Dopo aver superato la quota del

Page 65: 2013 - Libretto CAI La Spezia

monte Bragalata (1835 m) si discende alla sella del passo del Compione (1791 m) doveun’ultima lunga risalita su facile pendio porta alla vetta del Sillara.Tornati alla sella precedente si discende sui versanti orientali della cresta che conpercorso elementare punta alla sella del monte Torricella (1601 m) e ancora a Prato Spilla.

Gruppo A: Sci Difficoltà: scialpinismoGruppo B: Ciaspole Difficoltà: EAI

Tempo di percorrenza: 6.00 ore

Attrezzatura obbligatoria : sci, ciaspole , ramponi, piccozza, artva, pala, sonda

Dislivello in salita (m): 580 Dislivello in discesa (m) : 580

Mezzo di trasporto: Autobus privato o mezzi propri

SETTIMANA BIANCA: SAN CASSIANO – ALTA BADIA 02- 09 MARZO

Prenotazioni in segreteria tel. 0187 22837Attività in ambiente innevato.Seguirà programma dettagliato.Mezzo di trasporto : Autobus privatoSICILIA MONTE ETNA 15 -16 -17 MARZO

CONDUTTORE: Nunzio Formisano

DESCRIZIONEGita sci alpinismo- ciaspole- monte Etna.

Gruppo A: SciGruppo B: Ciaspole

Informazioni dettagliate verranno comunicate in tempo utile.

Mezzo di trasporto: Bus privato.

LEVANTO – BONASSOLA – LEVANTO IN MOUNTAIN BIKE 03 MARZOVIA MONTARETTOConduttore : Gruppo Mountain bike CAI

DESCRIZIONESi parte dall'Ufficio Turistico sul lungomare di Levanto e si imbocca la strada asfaltata perLizza. Si prosegue per Lavaggiorosso e Groppo per arrivare alla Foce di Dosso dopo lasalita del Pizzo. Si arriva alla Foce di Lavaggiorosso e da qui, superato il Colletto, agli Ortidi Perazzo e per le cave dismesse a Montaretto. Si sosta per il pranzo al ristorante“Lorella” scendendo poi a Carpeneggio fino ad arrivare al Salto della Lepre, dal quale sigode lo spettacolo della costa frastagliata. Arrivati a Bonassola si torna a Levanto per legallerie.

Tempo di percorrenza : 6.00 ore (comprensivo di sosta per il pranzo) Difficoltà: E

Page 66: 2013 - Libretto CAI La Spezia

Dislivello in salita (m): 400 Dis livello in discesa: m. 400

Mezzo di trasporto: In auto fino al punto di partenza con la mountain bike

ANELLO DEL MONTE ALPE – ALTA VAL DI VARA 10 MARZO

CONDUTTORI: Franco Gerini Tel. 0187 500751 – Stefano Resasco Cell. 3332612006

Rieccoci in Val di Vara nella valle del biologico alla scoperta di un monte dallo stranonome: Monte Pu (1050 m)

DESCRIZIONE Da La Spezia ci dirigiamo verso Brugnato, Sestri Lev., San Pietro Vara, Torza, Tavarone,da dove si prende il secondo bivio con segnaletica Giandriali che ci porterà all’aziendaagrituristica Giandriale.Qui inizia la gita che, mediante comoda carrareccia, ci porta sotto il monte Alpe. Da qui siprosegue e, dopo un’ampia pineta, si giunge ai piedi del monte Pu. Si affronta dunque unaripida salita che ci porta alla Sella (segnaletica bolli rossi) con vista estesa sulla Riviera diLevante(per chi se la sente è possibile proseguire fino alla vetta del monte Zenone).Coloro che desiderano restare presso l’agriturismo possono fare una bella passeggiatanell’antica via romana e prenotare il pranzo: T. 0187 840279; cell. 3395324177

Tempo di percorrenza: 5 ore Difficoltà: E

Dislivello in salita (m): 400 Disli vello in discesa (m): 400

Mezzo di trasporto: Auto proprie

CAMPIGLIA – LA FOCE (A.V.G.) 16 MARZOCOMMISSIONE SENIORES

CONDUTTORE: Ernestino Benincasa Cell.3294512528 – Adele Quadrini – LucianoRubino

DESCRIZIONECampiglia –S. Antonio – bivio Bramapane – Osteria Paradiso – Sommovigo – La Foce

Tempo di percorrenza: 3.30 ore Trasporto : Autobus dilinea

Dislivello (m): 165 Difficoltà: T

APPENNINO TOSCO EMILIANO MONTE SILLANO (1847 m) 17 MARZO

CONDUTTORE: Riccardo Ribotta Cell.3392593760 – Maurizio Cattani (A.E)

DESCRIZIONEDal passo di Pradarena (1579 m) ci si inoltra con il Sent. OO nella vallata tra il monteAsinara (1730 m) e il monte Sillano (1847 m) ed attraverso il passo della Comunella (1618m) si raggiunge la vetta del monte Sillano (sosta pranzo). Il percorso di ritorno è lo stesso,

Page 67: 2013 - Libretto CAI La Spezia

per chi lo volesse c’è la possibilità di salire sul monte Asinara. L’escursione si conclude alpasso di Pradarena.

Tempo di percorrenza: 6.00 ore Difficoltà: EE-AI

Attrezzatura obbligatoria: ciaspole, ramponi,piccozza, artva, pala, sonda

Dislivello in salita (m): 450 Dislivello in discesa (m): 450

Mezzo di trasporto:Autobus privato

SORGENTI DEL VARA – MONTE CHIAPPOZZO 24 MARZOSOTTOSEZIONE VAL DI VARA – RIVIERA

Conduttori: Mauro De Antoni Cell. 3883847286 – Paolo Lavagnino – Paolo Tonelli

AVVICINAMENTO: Partenza dalla Spezia. Si segue l’Aurelia fino al casello di Brugnato esi prende la strada per Varese Ligure; da qui si sale la strada che porta al passo del Boccofino a raggiungere Colla Craiolo.DESCRIZIONESi parte da Colla Craiolo e si segue l’AVML fino a prato Pinello sul monte Zatta (1390), siscende sul sent. 5T fino alla cima del monte Chiappozzo. Si risale quindi in direzionemonte Zatta fino a raggiungere il passo del Gatto e di qui si prende lo sterrato sulla destra.Si procede verso la località Pian di Cavallo. Durante il percorso si intercetta il fiume Varanei pressi delle sue sorgenti e si incontra un albero monumentale (faggio di 250 anni).A Pian del Cavallo inizia la strada del Baciccia che tramite comodo sterrato ci riporta aColla Craiolo.

Tempo di percorrenza: 6.00 – 7.00 ore Difficoltà: E / EE

Dislivello in salita (m): 600 Dislivello in discesa (m): 600

Mezzo di trasporto: Mezzi propri o Autobus privato

APUANE OCCIDENTALI. LA REALTÀ DELLE CAVE NEL MONDO APUANO 01 APRILECOMMISSIONE TAM

CONDUTTORE: Laila Ciardelli – Cell. 348-7478928 – Piera Ughetto.DESCRIZIONELa traversata si snoda nelle Apuane occidentali da Campocecina a Monzone. Dal rifugio diCampocecina, raggiungiamo i Prati di Cardeto e Foce Pozzi, ci dirigiamo verso la Torre diMonzone con il sent. n° 174 dove incontreremo il sent. n°40 che ci porterà nella zona dei“Monzonari” fino alla foce di S. Antonio. Da qui attraverseremo in direzione Sud pendiiboscosi sul canale del Rio. Si prosegue scendendo sull’antico abitato di Monzone alto,borgo medioevale ricco di storia e di testimonianze scultoree che si riferiscono alla sferadel sacro e del culto dell’acqua.

Tempo di percorrenza: 5.00 ore Difficoltà: E

Dislivello in salita (m): 200 Dislivello in discesa (m): 1100

Page 68: 2013 - Libretto CAI La Spezia

Mezzo di trasporto: Autobus privato (minimo 30-35 persone) - mezzi propri

CASALE DI PIGNONE – CASSANA DI BORGHETTO VARA 07 APRILEI SENTIERI FERITI DALL’ALLUVIONE DEL 25 OTTOBRE 20 11

CONDUTTORE: L. Bonati Tel. 0187 769062 – B. Steffanini Cell. 3477622584 - A.Bertonati Tel 0187 769203

DESCRIZIONECasale – Sent. n°51 – Ruderi Ponte di Sottovilla – Casa Cardinale – Mulino di Michelino –Fontana del Vescovo – Conca d’Isola Sant’ Antonio al Bardellone – Foce di Bardellone –Sent. n° 49 – Ponte Pè du Cucù – Pè da Vale – Muin du Feràa – Ruderi Punte da l’Ou –Ressadora/Cassana.

Tempo di percorrenza : 6.00 ore Difficoltà: E

Dislivello in salita (m): 390 Dislivello in discesa (m): 405

Mezzo di trasporto: Auto private

TREKKING URBANO DI PAVIA 13 APRILE SOTTOSEZIONE VAL DI VARA – RIVIERA

CONDUTTORI : Silvano Zaccone Cell. 3474657039 – Teresa Ballari

AVVICINAMENTO: In treno, arrivati alla stazione di Pavia, si prosegue per l'area VUL.

DESCRIZIONE Questo insolito trekking urbano è volto a farci conoscere la città di Pavia. Dall'area VUL siprosegue fino alla chiesa di S. Maria in Betlem , punto di sosta lungo il percorso della viaFrancigena, fino ad arrivare all'argine alto del Borgo, la parte più caratteristica della città .Passeremo accanto alle case dei pescatori per arrivare infine al monumento dellelavandaie che, come dice il nome, lavavano un tempo i panni nel fiume.

Tempo di percorrenza: 2 ore Difficoltà: T

Mezzo di trasporto: in treno

RIVIERA MAREMMANA: CALA VIOLINA – MASSA MARITTIMA 14 APRILE

CONDUTTORE: Paolo Tonelli Cell. 3396846251

DESCRIZIONESi parte dalle foci dell’Alma nei pressi di Punta Ala. Attraversando un tratto di costa alta,andiamo su e giù per i promontori che delimitano le Cale Civetta, Violina, Martina, TerraRossa. Cale dal mare trasparente con fondali di alga Poseidonia Oceanica, dalle ghiaiefini e dalle sabbie in grado di...“ suonare” sotto i nostri passi.L’alta parete verde di macchia mediterranea precipita compatta al mare e solo di radoconsente di gettare l’occhio verso Follonica o verso Punta Ala: sono le virtù della RiservaNaturale delle Bandite di Scarlino che stiamo attraversando. Sotto il Poggio la Guardia incontriamo il Sasso di Garibaldi un cippo che ricorda la sua sosta da queste parti prima

Page 69: 2013 - Libretto CAI La Spezia

di riprendere, proprio da Cala Martina, la storica fuga dalle guardie pontificie in direzione diLa Spezia. Concludiamo il nostro cammino al Puntone, frazione balneare di Scarlino.Nel pomeriggio visita alla città di Massa Marittima.

Tempo di percorrenza : 4.00 ore Difficoltà : T

Dislivello in salita (m): 140 Dislivello in discesa (m) : 130

Mezzo di trasporto: Autobus privato

APPENNINO PARMENSE VAL MANUBIOLA , LA VALLE INCANTA TA 21 APRILESOTTOSEZIONE VAL DI VARA - RIVIERA - GRUPPO TERRE ALTE

Conduttori : Silvano Zaccone Cell. 3474657039– Laila Ciardelli Cell.3487478928

DESCRIZIONEDal passo della Cisa si scende lungo un ripido ma non faticoso sentiero nella ValManubiola, toccando le antiche miniere di Corchia, antico borgo medievale che vale lavisita, dove si pranzerà a base di pizza fatta negli antichi testi.

Tempo di percorrenza: 4 ore Difficoltà: E

Mezzo di trasporto: Autobus privato

VINCA – COLONNATA - ALPI APUANE 25 APRILE

CONDUTTORI: Marco Muratori Cell. 3409199057 – Romano Reale

DESCRIZIONE Si parte dal paese di Vinca (808 m) reso tristemente famoso da rastrellamenti edall'eccidio compiuto dalle SS naziste durante la Seconda Guerra Mondiale.Prendiamo quindi il sent. n°38 che, dopo un tratto di carrareccia, si inoltra nel bosco difaggi e abeti e giunge a Foce di Vinca. Da qui lo sguardo spazia sulla cresta est del Sagro,il mare davanti a noi e a ovest la catena delle Apuane. Quindi scendendo a Foce Luccicaraggiungiamo le case del Verghetto e, per facile sentiero circondato dal bosco di castagnisecolari, giungiamo a Colonnata dove ha termine la gita.

Tempo di percorrenza: 6.30 – 7.00 ore Difficoltà: E

Dislivello in salita (m): 500 Dislivello in discesa (m): 750

Mezzo di trasporto: Autobus privato

ANELLO DEL MESCO 27 APRILE COMMISSIONE SENIORES

CONDUTTORE: Ernestino Benincasa Cell.3294512528 – Adele Quadrini – LucianoRubino

DESCRIZIONELevanto – sent. n° 22 – sella di monte Vè – sent. n° 1 – punta Mesco - Levanto

Page 70: 2013 - Libretto CAI La Spezia

Tempo di percorrenza: 3.30 ore Trasporto: Treno

Difficoltà: T

A. TOSCO EMILIANO PASSO DELLA CISA – GROPPODALOSIO 28 APRILE

CONDUTTORE: Roberto Fai Cell. 3498017028

DESCRIZIONESi parte dal passo della Cisa in direzione passo del Cirone. Arriviamo al monte Valoria(1229 m ) e al Groppo del Vescovo (1243 m). Proseguendo sullo 00 arriviamo nei pressidel monte Fontanini (1301 m), svoltiamo a destra in direzione monte Prato del Cavallo;percorriamo un colmo in discesa accanto ad un grande prato dove pascolano allo statobrado fantastici cavalli.Abbandoniamo questa suggestiva valle ed entriamo nel bosco: un tracciato ci conduce inuna radura dove case in pietra, ormai quasi ridotte in ruderi, testimoniano di un anticovillaggio di pastori e contadini chiamato Cà Doretta. Proseguendo oltre verso vallearriviamo a Costa Badine da dove, seguendo un antico sentiero, ammiriamo dall’alto ilTorrente Magra. Giungiamo al termine al paese di Groppodalosio.

Tempo di percorrenza : 5.30 ore Difficoltà: E

Dislivello in salita (m): 250 Dislivello in discesa (m): 750

Mezzo di trasporto: Autobus privato max. 40 posti

TRAVERSATA DA SUCCISO PAESE AL PASSO DEL CERRETO ….01 MAGGIO

CONDUTTORE: Marco Muratori Cell. 3409199057

DESCRIZIONEPartenza dal paese di Succiso nuovo che fa parte del Parco del Gigante dell’AppenninoEmiliano. Con sentiero n° 655 attraverso una bellissima faggeta, giungiamo al rifugio RioPascolo, quindi, proseguendo con sent. N° 675, arriviamo alla Sella Casarola (volendo sipuò raggiungere la vetta dell’Alpe di Succiso (2017 m)).Scendendo sempre per lo stessosentiero si giunge alle Sorgenti del Secchia, ampia conca prativa, e con il sentiero n° 671si arriva al passo dell’Ospedalaccio, quindi al Passo del Cerreto dove ha termine la gita.

Tempo di percorrenza : 7.00 ore Difficoltà: E

Dislivello in salita (m): 950 Dislivello in discesa (m): 750

Mezzo di trasporto: Autobus privato

ALTA VIA 5 TERRE 03-05 MAGGIO

CONDUTTORI: Maurizio Portunato Cell. 3316246222 - Stefano Resasco Cell.3332612006 – Donato Malatacca

DESCRIZIONE

Page 71: 2013 - Libretto CAI La Spezia

I Giorno: Portovenere –Santuario di SovioreAutobus di linea fino a Portovenere da dove con il Sentiero n°1 ci dirigiamo verso Campiglia, e daqui a Sant’Antonio, colle del Telegrafo, sella bivio Bramapane, Menhir di monte Capri, valico dellaCigoletta. Si aggira quindi ad Ovest il monte Gagginara arrivando a Foce Drignana, poi Foce delTermine e, infine, al Santuario di Soviore dove sosteremo per cena e Pernottamento.Disl. Salita 1210 m Disl. Discesa 790 m Tempo: 9.00 oreDiff. E

II Giorno : Santuario di Soviore - Santuario d ella VelvaDal Santuario, l’Alta Via prosegue su asfalto a destra verso Levanto: dopo 300 m deviamo per ilBardellone fino alla Cappelletta di San Bernardo. Da lì aggiriamo il monte Bardellone fino alla Focedel Bardellone per scendere alla Foce del Montale e alla Foce di Dosso indi per la Foce diLavaggio Rosso. Aggiriamo il monte Arzè, aggiriamo lo spartiacque e raggiungiamo la sella Suddel monte Guaitarola fino alla Foce di Vaggi per dirigerci verso il Passo del Bracco e a destra sulmonte San Nicolao. Da qui si procede a destra per la Sella dei Lavaggini e, dopo aver aggirato ilmonte Arpesella, al colle della Velva dove sosteremo per la cena ed il pernottamento.Disl. Salita 760 m Disl. Discesa 480 m Tempo: 8 oreDiff. E

III Giorno: Colle di Velva - Passo del BoccoDal colle si va verso Nord – Ovest e a destra si prosegue sullo spartiacque tra la Val di Vara e laVal Petronio verso il monte Alpe arrivando alla sella del Collello indi per la Foce del Zenone, ilPasso di Bargone e salendo verso il monte Porcile. Scendendo, raggiungiamo il passo della Bisciada dove risaliamo al monte Chiappozzo, al monte Zatta passando dal monte Prato Pinello (doveincontriamo l’ A.V.M.L.) e allo Zatta dove termina il 5 T. Proseguiamo con l’A.V.M.L. per scendereal passo del Bocco dove troveremo un bus privato per il ritorno.Disl. Salita 1350 m Disl. Discesa 930 m Tempo: 10 ore Diff. E

VAL DI VARA: ANELLO DI BRACELLI 04 MAGGIO

CONDUTTORE: Luciano Bonati Tel. 0187 769062 – Beppe Steffanini Cell. 3477622584

DESCRIZIONE Bracelli (275 m) – San Maurizio – nuova via carrozzabile per Memola – da Memola (140m) si risale per carrozzabile verso Incavanella (166 m) – raggiunta la fattoriadell’Acquarosa si prende il Sentiero MM per la Madonna del Trezzo. Dal Trezzo si percorrela provinciale Pignone- Piandibarca sino all’inizio dello sterrato per la Costa di San Martino– si segue lo sterrato sul crinale e quindi per traccia di sentiero alla nostra sinistra, siscende sulla riva del torrente Grobbio. Si risale il corso del Grobbio, si attraversa il rio e siprende a salire per la Costa di Cerè sino a raggiungere il crinale a San Maurizio.Cena su prenotazione all’agriturismo “da Luisa”: cell. 3478071967

Tempo di percorrenza: 4.00 ore Difficoltà: E

Dislivello in salita (m): 350 Dislivello in discesa (m): 350

Mezzo di trasporto: Auto private

LEVANTO – COLLE GRITTA – LEVANTO IN MOUNTAIN BIKE 05 MAGGIOVIA MONTE BARDELLONE

CONDUTTORE: GRUPPO MOUNTAIN BIKE - CAI

Page 72: 2013 - Libretto CAI La Spezia

DESCRIZIONESi parte dall'Ufficio Turistico di Levanto sul lungomare e si sale, dopo aver percorso per untratto la statale 332, Pian Pontasco e da qui Pian del Lago ed il Colletto attraverso il sent.n°28. Arrivati alla Foce di Lavaggiorosso si prosegue per Foce di Dosso. Giunti a MonteBardellone si sosta per il pranzo a Cà Melana, confortevole struttura agrituristica collocataai piedi di un pendio. Si ritorna in direzione della strada provinciale per Levanto eMonterosso. Al bivio per Serro si scende a Colle di Gritta e, da qui, attraverso Fontona, aLevanto.

Tempo di percorrenza: 6.00 ore (comprensivo di sosta per il pranzo)Difficoltà: E

Mezzo di trasporto: in auto fino al punto di parten za con la mountain bike

A. TOSCO EMILIANO CISIGLIANA – PASSO DELLA CAPRETTA RA 12 MAGGIO

CONDUTTORE: Roberto Fai Cell. 3498017028

DESCRIZIONE Si parte dal paesino di Cisigliana (sopra Licciana Nardi MS), si imbocca una gradevolesterrata e ci si incammina attraverso un bosco sul sentiero in salita fino ad arrivare ad unprato, dove si trova un piccolo altare dedicato alla Madonna.Si sale fino ad arrivare alla vetta del Torre del Nocciolo (931 m), dove oltre che ammirareun suggestivo panorama sulle vette circostanti, notiamo con interesse i ruderi di un’ anticaTorre risalente a circa mille anni fa.Da questo momento il percorso si svolge lungo tutto il crinale che divide la valle delTaverone dalla valle del torrente Rosaro, attraversiamo così in saliscendi il monte Tersicoli(910 m), il monte Bagliano (987 m), il monte Caverdana (875 m) fino ad arrivare al Passodella Caprettara. Questa strada collega il paese di Comano al paese di Fivizzano.Lungo il tragitto osserviamo buona parte della catena montuosa appenninica dellaLunigiana e le Alpi Apuane.

Tempo di percorrenza: 5.00 ore Difficoltà: E

Dislivello in salita (m): 400 Dislivello in discesa (m): 250

Mezzo di trasporto: Autobus privato

SESTRI LEVANTE – PUNTA MANARA – SESTRI LEVANTE 18 MAGGIO COMMISSIONE SENIORES

CONDUTTORE: Ernestino Benincasa Cell.3294512528 – Adele Quadrini – LucianoRubino

DESCRIZIONESestri Levante – la Cantina – monte Castello – Punta Manara – Sestri Levante

Tempo di percorrenza: 3.30 ore Trasporto: Treno

Difficoltà: T

Page 73: 2013 - Libretto CAI La Spezia

ALPI APUANE: SPIGOLO OVEST DEL MONTE SAGRO 19 MAGGIO

CONDUTTORE: Riccardo Ribotta Cell. 3392593760

DESCRIZIONE Partenza da Foce di Pianza (1300 m) con il sent. n°173 che ci porterà alla foce delFanaletto (1426 m).Qui inizia lo Spigolo Ovest che tra facili roccette e paleo (tratti con passi delicati) ci porteràin vetta al monte Sagro (1748 m), dove effettueremo la sosta pranzo.Si scenderà per la via normale del monte Sagro passando per la Foce della Faggiola siritorna a Foce di Pianza dove termina l’escursione.

Tempo di percorrenza: 5.00 ore Difficoltà: EE

Dislivello in salita (m): 450 Dislivello in discesa (m): 450

Mezzo di trasporto: Mezzi propri

SENTIERO DEI QUATTRO CONFINI – APPENNINO LIGURE 25 – 26 MAGGIO

CONDUTTORE: Giuliano Sarbia Cell. 3493414076

AVVICINAMENTO: Partenza dalla Spezia in direzione Genova tramite l’autostrada A12. Siesce a Isola del Cantone e si prende la direzione per Vobbia e si continua fino araggiungere al località di capanne di Cosola.DESCRIZIONE Percorriamo il sentiero che fa da crinale di confine tra Emilia e Piemonte collegando laLombardia alla Liguria. Alloggeremo in albergo con trattamento di ½ pensione a Capannedi Cosola (1475 m) da dove, il mattino seguente, partiremo percorrendo un sent. a cavallotra la stretta Val Borbera e la selvaggia Val Borreca, per giungere al monte Carmo (1640m) ed alle Capanne di Carrega (1367 m) dove troviamo un bar- trattoria. Si risalgonoquindi le pendici del monte Antola (1597 m) dove si può sostare presso l’omonimo rifugio.Per ripido sentiero immerso nel verde, si cala sull’abitato di Torriglia (750 m) sovrastato dairuderi di un castello del X Secolo. Giunti in paese avremo modo di visitarlo prima dellapartenza per il rientro.

Tempo di percorrenza: 6.00 ore Difficoltà: E

Mezzo di trasporto: Autobus privato Max. 30 posti

ALPI APUANE VALLE DEGLI ALBERGHI 0 2 GIUGNO

CONDUTTORE: Athos Zanarini Cell. 329 6678509 - Anna Maria Moisè Cell. 339.3333596 -

DESCRIZIONEDa Biforco, sopra Forno, si sale ripidamente con il sent. n°167 nella Valle degli Alberghi, aCase Carpano, in un punto estremamente panoramico, e si traversa con il sent. n°170,con tratti in discesa fino a raggiungere la foce della Vettolina. Qui si incontra il sent. n°36

Page 74: 2013 - Libretto CAI La Spezia

che scende dal Passo della Focolaccia e porta alla marmifera della valle Cerignano. Ora siincontra una deviazione con il sent.n°161 che porta sulla strada sopra Forno. Si puòpercorrere quest’ultimo o restare sul n° 36 che riporta direttamente a Biforco.

Tempo di percorrenza : 5.00 – 6 .00 ore Difficoltà: EE

Dislivello in salita (m): 700 Disl ivello in discesa (m): 700

Mezzo di trasporto: Mezzi propriAPPENNINO TOSCO EMILIANO. IL GENDARME DELLA NUDA(18 80 m) 09 GIUGNO

CONDUTTORE: Riccardo Ribotta Cell. 3392593760

DESCRIZIONE Partenza nei pressi di casa Giannino (1030 m) con il sent. T.L.. All’interno del bosco sipassa dalla costiera di Rovaggio (1207 m) si arriva alla Tesa (1604 m) dove troviamo unacuriosa costruzione a forma di igloo in pietra. Da qui si prosegue fino ad una sella dove ciapparirà l’imponente sagoma del Gendarme: un lungo traverso su paleo (con qualchedifficoltà) ci porterà ai suoi piedi. Dopo si scenderà verso il sentiero sottostante (trattodelicato), quindi si aggirerà il gendarme e si risalirà dalla parte opposta (sosta pranzo) .Il cammino riprenderà per facile cresta sino al callare del monte La Nuda (1895 m), da quisi scenderà con il sent. n° 00 percorrendo il Vallone dell’Inferno al bivacco Rosario (1700m) e si arriverà alla fine dell’escursione presso l’ex albergo Belvedere (1269 m).

Tempo di percorrenza : 6.00-7.00 ore Difficoltà: EEA

Dislivello in salita (m): 950 Dislivello in discesa (m): 650

Mezzo di trasporto : Autobus privato

ALPI APUANE. MONTE FIOCCA (1709 m) 16 GIUGNO

CONDUTTORE: Athos Zanarini Cell. 329 6678509 - Anna Maria Moisè Cell.339.3333596.

DESCRIZIONEDalla Valle di Arnetola, (870 m), si sale facilmente nel bosco con il sent. n°31 fino aduscire al ripiano di Passo Sella,1500. Si percorre il crinalone molto largo della cresta N.Wdel Fiocca che man mano si restringe presentando alcuni passaggi impegnativi poi tornaad allargarsi fino alla vetta. Si discende facilmente sul lato di passo Fiocca, (1530 m) econ il sent. n°144 si ritorna a passo Sella costeggiando il versante Nord del Fiocca eancora ad Arnetola per il sent. di salita.

Tempo di percorrenza: 6.00 – 7.00 ore Difficoltà : EE

Dislivello in salita (m): 850 Disliv ello in discesa (m): 850

Mezzo di trasporto: Mezzi propri

PARCO ARCHELOGICO DI BARATTI E POPULONIA 23 GIUGNOIL GOLFO DI BARATTI ELE TOMBE ETRUSCHE DI POPULONIA

Page 75: 2013 - Libretto CAI La Spezia

COMMISSIONE TERRE ALTE

CONDUTTORE: Laila Ciardelli Cell. 3487478928 - Piera Ughetto

DESCRIZIONELa gita si sviluppa nel Golfo di Baratti, alla scoperta della storia dell’antica città diPopulonia e delle bellezze naturalistiche del suo promontorio. Si parte dal Porto di Barattiper raggiungere la Cala di Buca delle Fate, si risale il sent. con tombe ipogee etrusche eantiche cave fino ad arrivare all’acropoli di Populonia: alta su uno sperone di fronte almare, città medioevale ricca di edifici pubblici e sacri. Si ridiscende al mare per la via dellaRomanella.(Se la stagione lo permette è possibile fare il bagno).

Tempo di percorrenza : 5.00 – 6.00 ore Difficoltà: E

Dislivello in salita (m): 200 Dislivello in discesa (m): 200

Mezzo di trasporto : Autobus privato

IL CADORE 28 GIUGNO – 01 LUGLIO

CONDUTTORE: Giuliano Sarbia Cell. 3493414076

AVVICINAMENTO:Partenza da La Spezia direzione Auronzo di Cadore dove alloggeremo in albergo *** convista sul Lago di Santa Caterina. Trattamento di ½ pensione bevande comprese .

DESCRIZIONEI Giorno Durante il viaggio avremo modo di visitare Bassano del Grappa ed il suo famoso ponte, così dapoter arrivar in albergo nel pomeriggio per la sistemazione. II Giorno Un’escursione ci porterà a compiere il giro delle Tre Cime di Lavaredo passando dal lago diMisurina, una delle più belle camminate nelle Dolomiti di Sesto. In alternativa i più esperti potrannopercorrere la Ferrata del Paterno tra trincee, gallerie e splendidi panorami sulle Tre Cime.III Giorno Percorreremo un Sentiero che ci permetterà di attraversare il gruppo dei CADINI di MisurinaIV Giorno Partenza per il rientro a La Spezia .Durante il viaggio avremo modo di fare visita ad alcuniinteressanti dintorni delle nostre escursioni come Pieve di Cadore.

Mezzo di trasporto: Autobus privato

VALLE D’AOSTA VAL TOURNENCHE ….....05 – 07 LUGLIO

CONDUTTORE: Paolo Lavagnino Cell. 3483115580

DESCRIZIONEI Giorno: Al rifugio Tournalin ( 2.30 ore ) con possibilità di salire al monte Cree (1.30 ore).II Giorno: Salita al colle di Nanaz e alla punta Trecane (2.30 – 3.00 ore) per poi scenderenel vallone di Cheneil e pernottare alla Villa del Seminario.III Giorno: Da Cervinia, con giro ad anello, si sale alla Croce di Carrel e, sfiorando ilCervino, si scende dal Pian Maison tornando a Cervinia.

Page 76: 2013 - Libretto CAI La Spezia

Prenotazioni entro Aprile 2013.Pernottamento a Villa del Seminario

Mezzo di trasporto: Autobus privato Difficoltà: E

MONTEROSSO – LEVANTO IN NOTTURNA 07 LUGLIODAI MONTI AL MARE SOTTO LE STELLE -

CONDUTTORE: Luciano Bonati Tel. 0187 769062 – Beppe Steffanini Cell. 3477622584

DESCRIZIONEMonterosso – Sent. n°9 – Madonna di Soviore – attraversamento Sent. n°1 – Sent. n°17(via asfaltata) – Foce di Sant. Antonio – Foce di Bardellone – lasciato il Sent. n°17 siprende la via carrozzabile all’agriturismo “Gli Ulivi” a Cà Vagine – Cena all’Agriturismo –partenza dopo la mezzanotte con lampadine e frontalini per: Foce di Bardellone – Sent.n°19 (via asfaltata) verso la Foce di Montale – incrocio Sent. n°24 – Sent. n°24 – Discesaalla Sorgente del Sambuco – al Santuario di Loreto – a Sorlana – all’antico borgo diMontale, alla Piana di San Gottardo ed infine a Levanto. Rientro in treno alla Spezia nelprimo mattino, oppure “pisolino” e giornata al mare.

Tempo di percorrenza: ore 3.15 da Monterosso a Cà Vagine; ore 3.00 da Cà Vagine aLevanto

Dislivello in salita (m) : 300

Mezzo di trasporto : Treno Difficoltà : E

A. LIGURE. CANALE MARTINCANO – MONTE MAGGIORASCA 14 LUGLIO

CONDUTTORE: Ribotta Riccardo Cell. 3392593760

DESCRIZIONEDa Rocca d’Aveto (1281 m) con il sent. n°192 inizia la nostra escursione nelle splendidefaggete dell’Aveto.Passando per il lago Riane si arriva al passo della Lepre (1406 m). Da qui, prendiamo ilsentiero n°196 che arriva sotto la Rocca del Prete dove inizia l’erta salita del canaleMartincano, prima su ravaneto, poi su un misto di terra e roccia, stringendosi nel trattofinale fra due pareti di roccia. Al termine torneremo su sent. normale che ci condurrà allavetta del monte Maggiorasca ( 1804 m ), dove si sosta per il pranzo .La discesa per un tratto userà il solito sent. poi il sent. n° 196 verso il passo del Tomarlo.Breve escursione (10 min.) al monte Croce di Martincano (1724 m).Il passo del Tomarlo (1458 m) è il termine dell’escursione. Tempo di percorrenza: 5.00 ore Difficoltà: EE

Dislivello in salita (m): 550 Dis livello in discesa (m): 350

Mezzo di trasporto: Autobus privato

AUSTRIA GROSSVENEDIGER (3674 m) 19 – 21 LUGLIOALPI DEI TAURI OCCIDENTALI

Page 77: 2013 - Libretto CAI La Spezia

CONDUTTORE: Stefanelli Emanuele (INA – INAL) – Ravenna Tiziana (IAL)

AVVICINAMENTO: La Spezia -> Parma -> Reggio nell’ Emilia -> Bolzano -> Bressanone-> SS49 -> E66 -> Pragraten (circa 560 km, 7h) -> Servizio Taxi per Rif. Johannishutte(2121m) -> Rif. Defreggerhaus (2962m, 2,15h, Disl. 841m) – Tot circa 10h

DESCRIZIONEI Giorno: (Comitiva A + B) Rif. Johannishutte (2121m) -> Rif. Defreggerhaus (2962m, 2,15h, Disl.

841m)

II Giorno: (Comitiva A) Rif. Defreggerhaus (2962m) -> Ghiacciaio Rainerkees -> Insellatura del

Rainertörl -> ross Venediger (3674m, Disl. 750m, 2,30h) -> Rif. Defreggerhaus (2962m, 4,30h, Diff.

PD)

( Comitiva B ) Escursione in quota

III Giorno: (Comitiva A + B) Rif. Defreggerhaus (2962m) -> Rif. Johannishutte (2121m) ->

Servizio Taxi per Pragraten

Tempo di percorrenza: 4,30h (Comitiva A) difficoltà: PD (A), EE (B)EEA-AI (in ambiente innevato)

dislivello in salita (m): 750 (Comitiva A) dislivello in discesa (m): 750 (Comitiva A)

Mezzo di trasporto: Autobus

Si ricorda che per ragioni assicurative ed organizzative i soci dovranno essere in regolacon il pagamento della quota associativa annuale (bollino).

Per Informazioni o iscrizioni : 3395894102 (Emanuele) – 018722873 (CAI della Spezia)La gita è aperta a tutti i soci CAI. (Comitiva B: esperienze EE – Comitiva A: esperienza alpinistica).L’adesione alla gita avviene mediante versamento caparra di 100 €. Termine iscrizioni giovedì 20giugno.

Gli organizzatori si riservano la facoltà di rifiutare l'iscrizione e di apportare modifiche alprogramma

ALPI APUANE ANELLO MONTE ROVAIO (1060 m) 21 LUGLIO

CONDUTTORE: Paolo Tonelli Cell. 3396846251 - Riccardo Ribotta Cell. 3392593760

DESCRIZIONEPartendo dal paese di Pizzorno (497 m) con il sent. n°138 si raggiunge Colle Panestra(1012 m) , un sent. a sx. percorre a mezza costa i fianchi ripidi e rocciosi del monte Nomedi Gesù. Poi si arriva a Casa Trescola (991 m) dove sulla destra un segno ben evidente ciindica che dobbiamo salire a fianco di un rudere, dopo il quale il sent. diventa benevidente, esce dal bosco, percorre sfasciumi e diventa molto panoramico sulle Panie.Tenendo sulla destra le pareti rocciose del monte si arriva ad una sella erbosa che ci portasulla cresta sommitale e alla vetta del monte Rovaio (1060 m) dove effettueremo la sostapranzo.Scendiamo e prendiamo a sx. e in pochi min. siamo a Casa Bovaio (1045 m) a destradella quale, ai piedi delle pareti strapiombanti del monte, si trova una suggestiva capannadal tetto spiovente fatto di paglia, spettacolare sia per posizione che per modalità

Page 78: 2013 - Libretto CAI La Spezia

costruttive. Scendiamo, poi, mantenendoci a fianco delle pareti del monte per un tratto diroccette che ci porta nel bosco; ad un ometto di sassi e, aiutandoci con un segno su unaroccia con scritto Pasquigliora e Sant’Antonio, a un primo tratto di discesa abbastanzaripida che poi diventa un sent. sempre più agevole. Incrociamo il sent. n°133 Pasquigliorae Casa di Fosco Maraini (1000 m). Breve salita a Colle Panestra e conclusione dell’anello.Riscendiamo con il sent. n°138 concludendo l’escursione al paese di Pizzorno.

Tempo di percorrenza : 7.00 ore Difficoltà: EE

Dislivello in salita ( m ): 600 Dislivello in discesa ( m ): 600

Mezzo di trasporto: Auto private

ORRIDO DI BOTRI 28 LUGLIO

CONDUTTORE: Gianluca Tinghi Cell. 3396660115 – Paolo Lavagnino Cell. 3483115580

DESCRIZIONE Il Canyon più grande e profondo della Toscana è una spettacolare gola di roccia calcarea,con pareti alte sino a 200 m, posto sotto il monte Rondinaio, formato dalle acque del RioPelago.Per percorrerlo dobbiamo attraversare piccoli tratti attrezzati con corde fisse edentrando ed uscendo dalle sue acque gelide.

Tempo di percorrenza: 4.00 ore Difficoltà: EE

Dislivello in salita (m): 200 Dislivello in discesa (m): 200

Mezzo di trasporto: Autobus privato

PALE DI SAN MARTINO – FERRATA BOLVER LUGLI 02- 04 AGOSTOLE SUE FERRATE – IL SUO MAGNIFICO ALTOPIANO

CONDUTTORE: Marco Muratori Cell. 3409199057

DESCRIZIONEI Giorno - Da San Martino di Castrozza con funivia si raggiunge il sent. che ci porterà al rifugioPedrotti alla Rosetta.II Giorno - Gruppo A: partendo dal Rifugio con il sent. n° 701 arriverà al Colverde, base dipartenza per la Ferrata Bolver Lugli 1000 m. Eventuale salita a Cima Vezzana (altri 200 m). Gruppo B: con partenza dal rifugio si raggiunge con il sent. n° 702 il Rifugio Pradidali, quindi conun giro ad anello che toccherà il Ghiacciaio della Fradusta, con il sent. n° 709 si ritornerà alRifugio. III Giorno - Tutti e due i gruppi A e B con il sent. n ° 702 passando dal Col delle Fede raggiungerà San Martino di Castrozza da dove si rientrerà a La Spezia. Ore 4.00 – 4.30

Difficoltà (Gruppo A): EEA Difficoltà (Gruppo B): EE

Tempo di percorrenza: (Comitiva A) 8.00-9.00 ore; (Comitiva B) 5.00 – 6.00 ore

(Comitiva A) dislivello in salita (m): 1000 Dislivello in discesa (m): 1000

(Comitiva B) dislivello in salita (m): 450 Dislivello in discesa (m): 450

Page 79: 2013 - Libretto CAI La Spezia

Mezzo di trasporto: Autobus privato

A. PARMENSE TRAVERSATA PRATO SPILLA – IERA 10-12 AGOSTO LE VIE DELLA TRASUMANZA – COMMISSIONE TERRE ALTE

CONDUTTORE: Laila Ciardelli Cell. 3487478928 – Piera Ughetto – Lucio Battolla.DESCRIZIONELa gita si svolge in due giorni con pernottamento a Prato Spilla o a Rigoso.Da Prato Spilla si sale per un breve tratto lungo la pista da sci, seguendo il segnavia n°705. Dopo qualche centinaia di metri la abbandoniamo per andare a destra in direzionedella Capanna Bianconi, dalla quale saliamo alla sella del monte Torricella. Giunti al vicinospecchio d’acqua del lago Martini, andiamo al passo di Compione o per la crestaspartiacque scavalcando i monti Bragalata e Losanna. Scesi nel versante Lunigianese,proseguiremo la discesa che ci porterà alle Capanne di Compione, Tornini e in Garbia, lamulattiera segue tutto il corso del torrente Bagnone fino a Iera, dove termina la gita.

Tempo di percorrenza (complessivo): 7 ore Difficoltà: E

Dislivello in salita (m): 550 Disliv ello in discesa (m): 1350

Mezzo di trasporto: Autobus privato ( minimo 30-35 persone ) – Mezzi propri

APPENNINO REGGIANO CERRETO ALPI 18 AGOSTOGLI SCHIOCCHI DEL SECCHIA

CONDUTTORE: Maurizio Portonato Cell. 3316246222 – Gianluca Tinghi Cell.3396660115 - 3316241291

DESCRIZIONE Si parte da Cerreto Laghi (1344 m), subito si prende il sent. n°649 passando sopra il lagoPranda e da li ci si innesta nell’Ippovia dei Briganti. Prima il sent. scorre tra i faggi poi manmano a scendere s’incontrano castagni e cerri, ottima anche la vista su Alpe di Succiso eVentasso. Dopo circa 1 ora e 15 s’arriva a Cerreto Alpi (940 m). Visita alla chiesasettecentesca e quindi a scendere con il sent n° 609 troviamo l’antico Mulino. Da quiappena oltrepassato il ponte sul Secchia, parte il sent. denominato “Orrido degliSchiocchi”.Questo sent. è in parte attrezzato con dei cavi metallici, e si affaccia sulla goladell’orrido (da evitare con il terreno bagnato e in presenza di vertigini ).Dopo circa 40 min. arriviamo sulla statale che collega il Passo del Cerreto a Collagna, inbreve tempo arriviamo ad una cantoniera e sempre con il sent. n°609 ritorniamo a CerretoAlpi, indi si prende il sent. n° 649 e, dopo aver incrociato il sent. della Gabellina, arriviamoal lago Pranda 1275 m). Da questo luogo in breve tempo ritorniamo a Cerreto Laghi.

Tempo di percorrenza: 6.30 ore

Difficoltà: E (Orrido da evitare se presenti le considerazioni sopra descritte)

Dislivello in salita (m): 850 Dislivello in discesa (m): 850

Mezzo di trasporto: Auto private

APPENNINO REGGIANO MONTE CUSNA (m. 2121) 24 - 25 AGOSTO

Page 80: 2013 - Libretto CAI La Spezia

CONDUTTORE: Laila Ciardelli Cell. 3487478928 - Piera Ughetto

COLLABORATORI: Loredana Acerbi – Lucio Battolla.DESCRIZIONEI giorno : Dal passo delle Radici si imbocca la prima evidente stradina sulla sinistra, che diventasterrata, che porta al passo delle Forbici (1574 m). Dal passo, si prende a sinistra il sent. 00 chesegue il crinale appenninico fino al monte Prado (2054 m), dopo la sosta in vetta, si prosegue perun breve tratto lo 00 per poi scendere al lago Bargetana con il sent. n°631 per arrivare al RifugioBattisti. Si cena e si passa la notte al Rifugio.II giorno : Al mattino dopo, dal Rifugio Battisti si prendono i sent. n°615 e n°607 – in prossimità dail Passone – da dove si raggiunge la vetta del monte Cusna. Per il ritorno al Rifugio si scende dalsent. di mezza costa evitando le Veline (facoltative), si prende il sent. n°633 fino al passo di Boccadi Massa e poi il sent. n°54 che porta a Casone di Profecchia dove si conclude la gita.

Tempo di percorrenza: 5.00 ore primo giorno - 6.30 ore secondo giorno

Dislivello in salita (m): 480 Disl ivello in discesa (m): 680

Mezzo di trasporto: Autobus privato Difficoltà: E

SETTIMANA VERDE 25 AGOSTO- 01 SETTEMBRESAN CASSIANO – ALTA BADIA

Prenotazioni in segreteria tel. 0187 22837Seguirà programma dettagliato.

Mezzo di trasporto: Autobus privato

APPENNINO TOSCO EMILIANO MONTE SILLARA (1861 m) 01 SETTEMBRE

CONDUTTORE: Athos Zanarini Cell. 329 6678509 - Anna Maria Moisè Cell.339.3333596

DESCRIZIONEDa Prato Spilla, (1320 m) si sale in direzione del monte Bragalata, (1835 m) su comodatraccia segnata n° 705. Guadagnato il crinale lo si percorre in direzione Nord, conbellissimo panorama, segnavia 00. Si supera il passo del Compione, ( 1794 m ) e si risalel’ultimo crestone molto largo che porta in vetta al Sillara (1861 m). Si discende ora con ilsent. n°709 al lago Sillara e al lago di Compione. Si imbocca quindi il sent. n° 711 cheporta al lago Verde in prossimità del bivacco Cagnin e ancora il sent. n° 707 al lagoBallano dalla cui diga si intercetta la sterrata che riporta a Prato Spilla.

Tempo di percorrenza: 5.00 – 6.00 ore Difficoltà: E

Dislivello in salita (m): 600 Disli vello in discesa (m): 600

Mezzo di trasporto: Mezzi propri – Autobus privato

LEVANTO – FRAMURA – LEVANTO IN MOUNTAIN BIKE 08 S ETTEMBRE

Page 81: 2013 - Libretto CAI La Spezia

Conduttore : GRUPPO MOUNTAIN BIKE

DESCRIZIONESi parte dall'Ufficio Turistico sul lungomare di Levanto e si sale a Pian Pontasco dove siprosegue per Pian del Lago per sent. e da qui a Castagnola e Costa di Framura . Dopo lasosta all'agriturismo “Foce del Nido” per il pranzo si sale al monte Serro compiendol'anello del monte . Ridiscesi a Setta di Framura ed Anzo si prosegue lungo le galleriedella ex ferrovia fino a Levanto

Tempo di percorrenza: 6.00 ore (comprensivo di sosta per il pranzo)Difficoltà : E

Dislivello (m): 180

Mezzo di trasporto: in auto fino al punto di partenza con la mountain bike

MONTE GOTTERO (1639 m) 28 SETTEMBRECOMMISSIONE SENIORES

CONDUTTORE: Ernestino Benincasa Cell.3294512528 – Adele Quadrini – LucianoRubino

DESCRIZIONE: Passo della Cappelletta (1085 m) – monte Bertola –passo del Lupo –bocca del Lupo – foce dei tre confini – monte Gottero – strada dei Termini – passo dellaCappelletta

Tempo di percorrenza: 4.30 ore Difficoltà: E

Dislivello in salita (m): 550 Disli vello in discesa (m): 550

Trasporto: Mezzi propri

ALPI APUANE ANELLO DI POGGIO BALDOZZANA (1338 m) 29 SETTEMBRE

CONDUTTORE: Athos Zanarini Cell. 329 6678509- Anna Maria Moisè Cell.339.3333596

DESCRIZIONE: L’itinerario parte dal paese di Equi ( 284 m ), con il sent. n°192, chepercorre il solco di Equi su comoda marmifera fino ad un ponticello, dove diventa sent. nelbosco. Giunge quindi alla sterrata per Ugliancaldo che si supera, proseguendo sullostesso sent., in direzione Poggio Baldozzana. A discrezione si prosegue fino alla FoceSiggioli percorrendo la panoramica cresta di Capradossa. Si ritorna indietro e, ad unadeviazione, si imbocca il sent. n°181 per Ugliancaldo: piacevole paesino sdraiato sulcrinale. Dal borgo si ritorna con facile percorso nel bosco numero176, al punto dipartenza.

Tempo di percorrenza : 6.00 – 7.00 ore Difficoltà: EE

Dislivello in salita (m): 1100 Dislivel lo in discesa (m): 1100

Mezzo di trasporto: Autobus privato

Page 82: 2013 - Libretto CAI La Spezia

CASTAGNATA SOCIALE 06 OTTOBRELuogo da definireMezzo di trasporto: Mezzi propri

ALPI APUANE MONTE PRANA (1221) 1 3 OTTOBRE

CONDUTTORE: Athos Zanarini cell. 329 6678509 - Anna Maria Moisè cell.339.3333596

DESCRIZIONE Dal Cimitero di Casoli si percorre il sent. che, transitando dal monte Penna, conduce poicon un percorso in piano al paese di Metato. Con il sent. n°104 di sale ripidamente su unostradello a volte asfaltato e, dopo un tratto di facile sentiero, si porta sotto il versante Ovestdel monte Prana che si risale su una buona traccia di sent. fino ad uscire sulla crestina adestra della vetta, dove sorge una croce di metallo imponente. Si discende ora con il sent.normale n°104 sul lato est del monte e si va ad intercettare il sentiero n°112 che porta aCampo all’Orzo da cui si discende su sent. agevole, a tratti nel bosco fino a Casoli.

Tempo di percorrenza: 6.00 – 7.00 ore Difficoltà: E

Dislivello in salita (m): 800 Dislivello in discesa (m): 800

Mezzo di trasporto: Autobus privato

ANELLO DEL MOLINATICO 20 O TTOBRE

CONDUTTORE: Ernestino Benincasa Cell. 3294512528 – Tel. 0187964909

DESCRIZIONEDal passo del Brattello (950 m) si prende lo sterrato che risale fino alla vetta del monteMolinatico (1549 m), toccando successivamente monte Borracchia (1250 m), monteFerdana (1325 m), Fontana del Gaiardo (1438 m), fra radi boschetti ed ampi prati.Quasi in vista della vetta, si lascia lo sterrato per tracce di sent. lungo le radure. Indi siscende per l’altro versante, inoltrandosi nella fittissima faggeta della Costa delle Garbe.Dopo aver costeggiato un piccolo laghetto artificiale, si raggiunge lo Chalet Molinatico(1200 m): grossa baita facente funzione di bar – ristorante, sita in un’ampia radura aimargini della faggeta, servita da una strada, che risale dal versante parmense.Si prosegue di nuovo dentro il bosco,sino a ricongiungerci con l’iniziale stradello sterratoall’altezza di monte Borraccia (1250 m), che ci riporterà al passo del Brattello.

Tempo di percorrenza : 5.00 ore Difficoltà: E

Dislivello in salita (m): 600 Dislivello in discesa (m): 600

Mezzo di trasporto : Auto private

BORGHETTO VARA – ROVERANO 26 OTTOBRE COMMISSIONE SENIORES

CONDUTTORE: Ernestino Benincasa Cell.3294512528 – Adele Quadrini – LucianoRubino

Page 83: 2013 - Libretto CAI La Spezia

DESCRIZIONEBorghetto Vara – costa Lusera – bivio Madonna del Poggiolo – Santuario di Roverano -Roverano

Tempo di percorrenza: 3.30 ore Trasporto: Autobus di linea

APPENNINO TOSCO EMILIANO ANELLO DI ZUM ZERI 03 NOVEMBRE

CONDUTTORE: Stefano Resasco Cell. 3332612006

DESCRIZIONE Si parte dal Passo dei Due Santi (1392 m) e con il sent. n° 00 si raggiunge facilmenteFontana Gilenta (1129 m) attraversando prima la faggeta e poi un bosco di betulle. Qui sifa una piccola sosta per visitare il monumento dedicato ai partigiani della valle del Verde.Lasciato il sent. n°00, si scende a destra lungo la “Via degli Abati” che percorriamo, conlungo tratto pianeggiante, incontrando dei ruderi di antiche abitazioni pastorali (Capanne diCanosso). Si raggiunge, infine, la loc. Farfarà (1046 m) nei pressi della quale, con unabreve digressione, possiamo ammirare la cascata del torrente Verde.Proseguendo sulla via degli Abati si arriva al lago Verde dove è prevista la sosta pranzo(1044 m). Il lago Verde è un piccolo laghetto di origine glaciale senza immissari, ma maiasciutto, dove spesso si fanno delle gare di pesca sportiva. Nelle vicinanze sorgono dellepiccole abitazioni stagionali, alcune sistemate, altre in stato di abbandono, testimonianzadi antiche attività silvo - pastorali degli abitanti del paese di Cervara. Dal lago ritorniamoindietro circa 200 m e presso Agneda (1082 m) prendiamo una traccia a sinistra nel bosco(sent. GEA) che, attraversando numerosi torrentelli che alimentano il lago Verde, ci riportaal punto di partenza.

Tempo di percorrenza: 5.00 ore Difficoltà: E

Dislivello in salita (m): 400 Dislivello in dis cesa (m): 400

Mezzo di trasporto: Mezzi propri

SU E GIU' LUNGO LE CRETE 09 – 10 NOVEMBREALLA CONOSCENZA DELLE TERRE DI SIENASOTTOSEZIONE VAL DI VARA– RIVIERA

Conduttori : Silvano Zaccone Cell. 3474657039– Teresa Ballari

DESCRIZIONEI giorno: Visita del centro storico di Siena alla ricerca di aspetti inconsueti e pococonosciuti della città. In serata trasferimento nelle Crete Senesi patrimonio Unesco conpernotto.II giorno: Da Buonconvento a Murlo lungo gli antichi percorsi etruschi. Visita di Murlo edell'area archeologica.

Tempo di percorrenza : 3.00 ore il primo giorno – 4.00 ore il secondo Difficoltà: E

Mezzo di trasporto: Autobus privato

Page 84: 2013 - Libretto CAI La Spezia

ISOLA PALMARIA 17 NOVEMBRE

CONDUTTORE: Giuliano Sarbia Cell. 3493414076In collaborazione con l’Associazione culturale “ Dalla Parte dei Forti”

DESCRIZIONEPercorrendo un sent. che si snoda tra macchioni e rovi si giunge all’antica strada asfaltatadell’isola. A sx. si può ammirare la Torre Scola, fortificazione genovese del 1606. Tracorbezzoli, mirto, salvia e ginestre si giunge alla casa del Roccio: ex postazionefotoelettrica da dove si può ammirare l’isola del Tino. Con un sent. che costeggia unmuretto a secco di antichi vigneti, si scende all’ampia insenatura della spiaggia delPozzale. Salendo verso le pendici dell’isola giungiamo, infine, al semaforo nei pressi delForte Cavour, a sinistra del quale scendiamo verso la punta Carlo Alberto dalla quale sitorna al Terrizzo.

Tempo di percorrenza: 3.00 Difficoltà: T

Dislivello in salita (m): 180 Dislivello in discesa (m): 180

Mezzo di trasporto: Bus di linea + battello

RICCO’ DEL GOLFO – BEVERINO – PIAN DI MADRIGNANO 23 NOVEMBRE COMMISSIONE SENIORES

CONDUTTORE: Ernestino Benincasa Cell.3294512528 – Adele Quadrini – LucianoRubino

DESCRIZIONERiccò del Golfo – colle di Cavecchia – discesa a Bonassola – monte Vorrada – colle iFornelli – Beverino Castello – San Cipriano – strada dei Tedeschi – Pian di Madrignano

Tempo di percorrenza: 3.30 ore Difficoltà: E

Dislivello (m): 300 m Trasporto: Autobus di linea

DIPARTIMENTO FRANCESE DELLE ALPI MARITTIME - LA TUR BIE 30/11 – 1/12

CONDUTTORE: Laila Ciardelli – cell-348-7478928 – Piera UghettoIn collaborazione con L’ Associazione culturale Alliance Francaise

AVVICINAMENTO: autostrada La Spezia – Genova - - uscita VentimigliaDESCRIZIONE Primo giorno: arrivo alla Turbie e sistemazione in albergo. Visita al Trofeo delle Alpi-Trofeo diAugusto, imponente monumento romano che si trova a 480 (m) di altitudine nel comune di LaTurbie nel dipartimento Francese delle Alpi Marittime, a breve distanza dal Principato di Monaco. Ilmonumento venne eretto negli anni 7-6 a.C. in onore dell’Imperatore Augusto per commemorare levittorie riportate dai suoi generali per le definitive sottomissioni di 46 tribù alpine.La cittadina di La Turbie è ricca di altre testimonianze storiche e Musei che visiteremo.Secondo giorno: partenza da La Turbie da dove si raggiunge il Col de Guerre. Si prosegue per il.Pont des Demoiselles, si arriva al Co du mont Gross da dove lo sguardo spazia sulla costa Azzurrae per la stessa via si rientra alla Turbie.

Page 85: 2013 - Libretto CAI La Spezia

Tempo di percorrenza 3 ore e 30 Difficol tà E

Dislivello in salita (m) 350 Dis livello in discesa (m) 350

Mezzo di Trasporto autobus privato

MANAROLA 08 DICEMBRE

CONDUTTORE: Luciano Bonati Cell.3381735591

DESCRIZIONETradizionale gita alle Cinque terre in occasione dell’accensione del Presepe di Manarola.Conclusione dell’escursione a Manarola, dove verso le ore 17.00 il CAI organizzerà la“Fiaccolata al Presepe”. Seguirà programma dettagliato.

LA FOCE - BUONVIAGGIO (A.V.G.) 14 DICEMBRECOMMISSIONE SENIORES

CONDUTTORE: Ernestino Benincasa Cell. 3294512528 – Adele Quadrini – LucianoRubino

DESCRIZIONELa Foce –Strà – Sarbia – Montalbano – Valeriano - Buonviaggio

Tempo di percorrenza : 3.30 ore Difficoltà: E

Dislivello complessivo (m): 500 Trasporto: Autobus di linea

PRANZO SOCIALE 15 DICEMBRE

Località da definire

Prenotazioni in segreteria: tel. 0187 22837

Page 86: 2013 - Libretto CAI La Spezia

SEZIONI CAI LIMITROFE

CAI SARZANA - Piazza Firmafede, 13 19038 SARZANA - Tel. 0187 625154

CAI CARRARA - Via L. Giorgi, 1 54033 CARRARA - Tel. 0585 776782

CAI MASSA - Piazza Mazzini, 13 54100 MASSA - Tel. 0585 488081

CAI VIAREGGIO - Via S.M. Goretti, 1/b 55049 VIAREGGIO - Tel. 0584 56226

CAI FIVIZZANO - Palazzo Cojarii, Piazza Medicea FIVIZZANO

CAI PONTREMOLI - Piazza Unità, 1 - 54026 PONTREMOLI - Tel. 0187 830914 - 831167

CAI PARMA - Viale Piacenza, 40 43100 PARMA - Tel. 0521 984901

CAI REGGIO EMILIA - Via dei Mille, 32 42100 REGGIO EMILIA - Tel. 0522 436685

RIFUGI - BIVACCHI - OSTELLI

ALTA VIA DEL GOLFO – PARCO NAZIONALE DELLE 5 TERRE .

Il C.A.I. della Spezia ha un nuovo punto informazioni e punto tappa sul sentiero C.A.I. numero 1: ilrifugio marittimo PICCOLOBLU idealmente collocato a metà cammino tra Riomaggiore ePortovenere.

Rif. Escursionistico CAI “Mulino CALZETTA” comune di Pignone – situato a monte dell’abitatodi Pignone località Frantoio, strada provinciale per Levanto, prenotazione telefonica ai n.3468530803 – 3470092109

Rif. “Muzzerone” Portovenere (SP) – Punto informativo CAI - Un rifugio alpino dotato di 12 postiletto per offrire ospitalità e ristoro agli escursionisti ed ai frequentatori della Palestra di Roccia delMuzzerone. Il rifugio si trova sul Monte Muzzerone, nel lato di fronte all‘Isola Palmaria, lungo ilsentiero del CAI n° 1 e si può raggiungere solo a piedi da Portovenere oppure arrivando daCampiglia, sempre dal sentiero del CAI. In auto si arriva provenendo dalle Grazie in direzione delMonte Muzzerone e lasciando l‘automobile nel tornante a destra dove c‘è la colonnina diemergenza ed il cartello del Parco Naturale.

Contatti: cell. 340.8098720 Ettore - Mail: [email protected]

Il PICCOLOBLU (punto CAI) offre a tutti i soci C.A.I. il 10% di riduzione sulle consumazioni oltrealla disponibilità dell‘area attrezzata pic-nic e dei servizi della struttura e delle camere.

Aperto dal 1 marzo al 1 novembre 7/7 gg dalle h. 10,00 alle 18,00 - con cena su prenotazione neiweek end - e fino al 23 dicembre il sabato e la domenica dalle h. 10,00 alle 18,00.

Gruppi su prenotazione tutto l‘anno.

Info e contatti:

Il PICCOLOBLU è in piazza della chiesa, 4 a Campiglia

tel. 333/6198987 - [email protected] - www.piccoloblu.it

ALPI APUANE

Rif. CARRARA – Campo Cecina - tel. 0585 841972

Rif. DEL FREO PIETRAPANA – Foce di Mosceta - Tel. 0584 778007/(Gestore) 050 21015

Rif. ROSSI - Pania Secca Tel. 0583 710386 (Gestore) 348 3898003

Rif. FORTE DEI MARMI – Alpe della grotta Tel. 0584 777041/(Gestore) 0187 983138

Rif. NELLO CONTI – Campaniletti - Tel. 0585 793059 / (Gestore) 333 8548161

Rif. K2 e CAPANNA GARNERONE – Val Vinca Dep. Chiavi CAI Carrara Tel. 0585 776782

Rif. LA QUIETE – Puntato Tel. 0585 45440 Privato

Page 87: 2013 - Libretto CAI La Spezia

RIf. DONEGANI - Tel. 340 1509327 / 348 6520820

Rif. ORTO DI DONNA - loc. Cava 27 - Tel. 335 573967

APPENNINO TOSCO EMILIANO

Rif. MARIOTTI – Lago Santo Parmense Tel. 0521 889334 / (Gestore) 0521 853733

Rif. BATTISTI – Lama Lite - Tel. 0522 897497 / (Gestore) 0522 343387

Rif. LAGONI – Lagoni - Tel. 0521 889118 / (Gestore) 0521 880196 Privato

Rif. MATTEI e TIFONI – Prati di Logarghena - Tel. 0187 830714 – 0187 831222

Rif. GIOVO – Lago Santo Modenese - Tel. 0536 71556

OSTELLO della GIOVENTU’ – Abetone - Tel. 0573 60117 / 0585 51747

Capanna CAGNIN – Lago Verde - Tel. 0521 610065

Rif. P. CONSIGLIO - Rio Pascolo - Tel. 0522 511576 (C.T.G.) - Tel. 0522 892346 (Succiso nuovo)

Rif. CITTA’ di SARZANA – Lago Acuto - Tel. 0522 431166

Rif. DUCA degli ABRUZZI – Lago Scaffaiolo - Tel. 0534 53390

Fatevi soci del C.A.I. avrete i seguenti vantaggi

1 - Ricevimento della Rivista bimestrale e della Rivista mensile “Montagne a 360°”.

2 - Notevole sconto sulle pubblicazioni delle “Guide dei monti d’Italia” (CAI –TCI) e sulle carte topografiche.

3 - Ingresso gratuito nei Rifugi del CAI con sconto del 50% sui pernottamenti e 10% sulle consumazioni. Reciprocità di trattamento in tutti i Rifugi dei Club Alpini stranieri.

4 - Diritto di frequentare tutte le sedi delle Sezioni e Sottosezioni del CAI.

5 - Consultazione della biblioteca sezionale (libri, guide alpine, carte topografiche e turistiche).

6 - Vantaggiosi ribassi sulle quote di partecipazione alle Gite Sociali.

7 - Diritto di frequentare le Scuole ed i Corsi organizzati sotto il controllo delle Commissioni Nazionali o Internazionali.

8 - Diritto al rimborso delle spese tutte di ricerca, salvataggio e/o recupero (garantito con la semplice iscrizione annuale);

9 - Copertura assicurativa contro gli infortuni con versamento di una quota giornaliera

10 - Diritto di partecipare (con riduzione) ai Campeggi e Accantonamenti organizzati anche da altre Sezioni.

11 - Sconti speciali o entrata gratuita per l’accesso ai Musei Alpini e alle Mostre fotografiche alpine.

12- Per i soci CAI della Sezione della Spezia esenzione dal pagamento del ticket per il Parco delle Cinque Terre.

N.B. – Per avere diritto ai suddetti vantaggi è necessario essere in regola col tesseramento 2013.

IN CASO DI EMERGENZA

Ricordatevi di non andare da soli in montagna edi lasciare sempre indicazioni precise riguardogli itinerari che intendete percorrere.Informatevi dei numeri telefonici di soccorsoalpino e speleologico della zona in cui intendete

Nella preparazione al trasporto cercate di:a. assicurare la respirazione;b. mantenere la circolazione sanguignac. attuare la rianimazione cardiorespiratoria;d. combattere il dolore;e. immobilizzare per il trasporto.

Page 88: 2013 - Libretto CAI La Spezia

praticare l’attività alpinistica, escursionistica ospeleologica.Informatevi del numero telefonico del bollettinonivometeorologico regionale.La vostra imprudenza può mettere arepentaglio la vita dei soccorritori e quelladei feriti.Segnali internazionali di soccorso alpino

Chiamata di soccorsoEmettere richiami acustici od ottici in numero di:sei ogni minuto (un segnale ogni 10 secondi)un minuto di intervalloRisposta di soccorsoEmettere richiami acustici od ottici in numero di:tre ogni minuto(un segnale ogni 20 secondi)un minuto di intervalloLa zona dovrà essere:a. lontana da fili tesi;b. possibilmente sopraelevata;c. facilmente individuabile dall’alto;d. sufficientemente ampia;e. con fondo solido.Allontanare i materiali quali indumenti, zaini ecorde che potrebbero essere sollevati dal flussodel rotore.Non avvicinarsi mai al rotore di coda.

Per valutare lo stato generale del malatoSistema nervoso: il paziente risponde?Sistema respiratorio: il paziente respira?Circolazione sanguigna: il paziente sanguina? Ilsuo polso è palpabile?

Praticate il massaggio cardiaco esterno incaso di arresto cardio-circolatorio i cuisegni sono:a. colore pallido e bluastro della pelle;b. perdita di coscienza;c: arresto respiratorio;d. assenza del polso carotideo;e. pupille dilatate e senza reazione alla luce.

Evitate sempre di somministrare cibo ebevande a qualsiasi tipo di infortunato omalato.

Soccorso medicalizzatoIn caso di incidenti ricordate che lesottoelencate situazioni richiedono un soccorsourgente medicalizzato con elicottero.a. Incidenti con feriti gravi con perdita dicoscienza, difficoltà respiratorie, evidentiemorragie gravi; traumi e ferite al dorso e altorace; amputazione; ustioni ampie.b. Stato di grave malattia; sospetto infarto;sospetto incidente vascolare; terrenopredisponente (diabete ...).c. Bambini o ragazzi feriti; numerosi feriti obloccati; terreno di difficile accesso.

Preparatevi a rispondere alle seguentidomande:1. Che cosa è successo e quando2. Quanti sono i feriti e la natura delle ferite3. La situazione metereologica locale4. Eventuali ostacoli (cavi ...)5. E’ necessario il verricello o quali sono lepossibilità di atterraggio

E’ fatto obbligo a chiunque intercetta unsegnale di soccorso di avvertire il posto dichiamata o la stazione di Soccorso Alpino piùvicina o le guide e gli alpinisti cheincontrassero od il custode del rifugio o il piùvicino posto di polizia

Page 89: 2013 - Libretto CAI La Spezia

CLUB ALPINO ITALIANOSEZIONE DELLA SPEZIA

NOTIZIARIO DELLA SEZIONEANNO 2013

Responsabile : Maurizio Cattani

Editor: Elena del Becaro

Coordinamento : Alessandro Bacchioni

Revisione bozze : Emanuele Stefanelli, Laila Ciardelli, Elena Del Becaro,

Daniele Sigismondi

TESTI DI: Lidia Battisti Michele Pazzini Ernesto Benincasa Daniele Sigismondi Luciano Bonati Emanuele Stefanelli Paolo Brunettin Tiziana Ravenna Raffaella Cavana Iole Tavilla Susana Crespo Paolo Tonelli Paolo Chiodaroli Lucia tronconi Laila Ciardelli Silvano Zaccone Barbara Esposito Giacomo Maucci Stefano Nicolini

In copertina : CAI ieri e oggi 150 anni di Storia – elaborazione grafica di Maurizio CattaniLa Sezione della Spezia del Club Alpino Italiano Ringrazia tutti coloro che in diversi modi hanno contribuito

alla realizzazione di questo notiziarioPubblicazione fuori commercio riservata ai soci del Club Alpino Italiano