20120323 repressione finanziaria

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BergamoSette - Venerdì 23 Marzo 2012 7 RUBRICHE Aut. alla pubblicità 243/2001 Tel. 035.542929 - Assistenza 335.6841845 [email protected] Nuovo modello piatto basso ACCESSORI PER DISABILI TECnOBAD www.tecnobadbergamo.it TRASFORMAZIONE vasca da bagno in piatto doccia IN GIORNATA e SENZA DANNI alle piastrelle SOPRALLUOGHI E PREVENTIVI GRATUITI R Bergamo - Via dei Cappuccini, 13 Tel. 035.3591011 - Fax 035.3591179 www.associazionecordonbleu.it [email protected] scuola di arte culinaria Cordon Bleu CUCINA BASE ( 4 lezioni - 280 E ) dal 28 marzo PESCE (3 lezioni) PASTICCERIA (3 lezioni) MONOTEMATICI (1 lezione) BERGAMO Rubrica mensile S.O.S. RISPARMIATORE Il punto sulla «repressione finanziaria» Quello che abbiamo imparato da questa crisi è che i mercati finanziari sono stati resi vulnerabili e fragili da un boom del credito durato oltre un ventennio e che si è poi bruscamente interrotto. In questo contesto la progressiva riduzione della disponibilità di titoli “sicuri” ha spinto tutti nella stessa di- rezione, ovvero comprare i titoli di stato di Stati Uniti e Germania, ma anche di Canada, Norvegia, Svezia, Australia, Svizzera, O- landa e Finlandia che sono paesi solidi, ma con poche emissioni rispetto alle richieste degli investitori. La conseguenza principale di questa corsa alla ricerca della sicurezza è stata la creazione di una bolla nel mercato dei titoli con il massimo rating di affidabilità, con rendimenti reali che, sottratta l’infla- zione, sono caduti in territorio negativo tran- ne che per scadenze lunghe. Ci troviamo quindi in una situazione che può essere definita di “repressione finan- ziaria” perché essendo il tasso di inflazione superiore al tasso di interesse offerto dalle obbligazioni “sicure” è come se sui rispar- miatori ci fosse un’ulteriore tassa occulta da pagare. Difficile da quantificare e difficile da combattere senza aumentare il rischio del proprio portafoglio. Intanto c’è un generale ottimismo che si basa sull’aspettativa che o l’economia andrà bene, oppure ci salveranno le banche cen- *Consulente finanziario indipendente. Per informazioni e approfondimenti tel. 335302605 - www.patrimonialista.it Le domande possono essere inviate via mail a [email protected] Michele Colosio trali, ma in assenza del sostegno di que- st’ultime, che stampano moneta creando inflazione e dando un falso senso di ricchezza alla popolazione, saremmo in una situazione deflazionistica (ossia di calo dei mercati e dei prezzi dei beni). L’alternativa sarebbe non stampare più soldi, tagliare stipendi e costi della bu- rocrazia, ma questa strada è più difficile da realizzare per la classe politica, che preferisce rinviare la questione e non affrontare i veri nodi. Questo vuol dire che gli effetti della crisi non sono ancora passati, ed anzi saranno probabilmente necessari ancora alcuni anni di interventi per tornare a una situazione sostenibile. Nonostante le perplessità sulla tenuta delle economie dei paesi sviluppati, le azioni di società di alta qualità sono oggi un investimento che, a condizione di avere un adeguato orizzonte temporale, potrebbe rivelarsi più conservativo e si- curo dei Titoli di Stato. Le buone azioni infatti pagano dividendi anche superiori al 4%, mentre Svizzera, US, Germania e Canada rendono tra 0,8% e 1,5% su scadenze di 5 anni. Inoltre, per chi ha una visione negativa sul futuro dei sistemi finanziari, le azioni sono superiori perché sono investimenti in attività reali, mentre i titoli di stato sono nominali e se le banche centrali accenderanno le stampanti per ridurre il debito sovrano il loro potere di acquisto si deprezzerà rapidamente. Rubrica quindicinale LO PSICOLOGO RISPONDE I media e la violenza sulle donne Da qualche anno le televisioni pubbli- che e private trasmettono notizie di com- portamenti delinquenziali, tragedie fami- liari e omicidi descrivendo il fatto con par- ticolari troppo dettagliati, soffermandosi sullo stesso avvenimento per settimane e, in alcuni casi, riducendolo in una tele- novela. Già questo fatto è negativo perchè così facendo trasformano una grave tra- gedia in una commedia. Infatti quello che sorprende è proprio il modo di presentare la notizia, la ripetitività e soprattutto la trascrizione dei fatti. Si sconfina nel sa- dismo. Anche nel passato c’erano delitti e violenze sulle donne, ma in misura minore, e il pubblico veniva informato per dovere di cronaca, senza sfruttare la nostra emo- tività come si fa oggi per “vendere bene” quanto ci propongono. Fatta questa premessa, vorrei dare una lettura psicologica a ciò che spinge l'uomo ad agire queste violenze nei confronti della donna. La risposta più logica è la per- sonalità più debole affettivamente verso la figura femminile, che impedisce di ac- cettare l'abbandono. Infatti il riferimento rimane per questi individui, per tutta la vita, la donna-mamma: non si staccano più da lei, lo fanno solamente spostando il le- game dalla mamma alla moglie. Oggi la donna è più libera psicologi- *Psicologo e psicoterapeuta cognitivo-comportamentale - Via Borgo Palazzo 163, Bergamo Per appuntamenti tel. 3384905220. Per domande o suggerimenti sugli argomenti da trattare scrivete a [email protected] camente ed emotivamente e in grado di vivere “se stessa” in modo indipen- dente. Questo permette loro di deci- dere se mantenere il rapporto con il marito o compagno, oppure interrom- perlo senza nessuna conseguenza o rimorso. È qui che parte il dramma per il maschio: questo abbandono viene vis- suto con sofferenza insopportabile, co- me fosse stato fatto “dalla madre”. Partendo da quanto detto forse vie- ne più facile capire l'indispensabilità per l'uomo della figura femminile. Non parlo solo di affetto, ma di punto di riferimento e di sostegno. È la differente interpretazione delle due figure che spiega il motivo per cui è sempre l'uo- mo che non sopporta di perdere la sua donna, fino a vivere la sua lontananza insopportabile, perchè rappresenta per lui sempre la “mamma”. Allora quando la compagna sulla quale aveva spo- stato la figura materna lo tradisce, è per lui impossibile accettare non tanto il tradimento fisico, ma la paura di per- derla. Da qui le reazioni con rabbia incontrollabile. Se analizziamo quanto accade oggi relativamente a violenze e omicidi per vendicare un tradimento subito, mi viene da pensare che forse le notizie ripetute di questi avvenimenti spingono le “menti fragili” all'imitazione per il desiderio di protagonismo, can- cellando il naturale autocontrollo. Ennio Salamone SHOPPING Bottega a tutta birra in piazza Sant’Anna BERGAMO (ces) Un negozio intero dedicato alla birra. L'idea è venuta a tre gio- vani amici con la passione comune per le “bionde”: in piazza Sant'Anna ha aperto i battenti da pochi giorni “Bg Birra”. All'interno ci sono bottiglie provenienti da tutto il mondo: Belgio in primis, ma anche Inghil- terra, Stati Uniti e Austra- lia. Non mancano, però, le birre a km zero, quelle prodotte dai sette micro- birrifici sorti in questi anni nel territorio bergamasco. Prodotti di qualità che i proprietari di “Birra Bg” vogliono far conoscere agli appassionati orobici. Apri- re un negozio di birra in città è la dimostrazione che, anche in tempi di crisi, le buone idee pos- sono regalare soddisfazio- ni. Giacomo Paganessi, Matteo Forlani e Zain Ot- telli ne sono convinti. La loro bottega è informale e accogliente: la scritta sul muro “Tieni bevuto” è un inno alla convivialità e al gusto di sorseggiare una pinta in compagnia, senza eccessi.

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Il punto sulla«repressione finanziaria»

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BergamoSette - Venerdì 23 Marzo 2012 7RUBRICHEAut.alla

pubblicità243/2001

Tel. 035.542929 - Assistenza [email protected]

Nuovo modello

piatto basso

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TRASFORMAZIONE vasca da bagnoin piatto doccia IN GIORNATAe SENZA DANNI alle piastrelle

SOPRALLUOGHIE PREVENTIVI

GRATUITI

R

Bergamo - Via dei Cappuccini, 13Tel. 035.3591011 - Fax 035.3591179

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scuola di arte culinaria

Cordon Bleucucina base

( 4 lezioni - 280 E ) dal 28 marzo

pesce (3 lezioni)

pasticceria (3 lezioni)

monotematici (1 lezione)

b e r g a m o

Rubrica mensileS.O.S. RISPARMIATORE

Il punto sulla«repressione finanziaria»

Quello che abbiamo imparato da questacrisi è che i mercati finanziari sono stati resivulnerabili e fragili da un boom del creditodurato oltre un ventennio e che si è poibruscamente interrotto. In questo contestola progressiva riduzione della disponibilità dititoli “sicuri” ha spinto tutti nella stessa di-rezione, ovvero comprare i titoli di stato diStati Uniti e Germania, ma anche di Canada,Norvegia, Svezia, Australia, Svizzera, O-landa e Finlandia che sono paesi solidi, macon poche emissioni rispetto alle richiestedegli investitori. La conseguenza principaledi questa corsa alla ricerca della sicurezza èstata la creazione di una bolla nel mercatodei titoli con il massimo rating di affidabilità,con rendimenti reali che, sottratta l’infla-zione, sono caduti in territorio negativo tran-ne che per scadenze lunghe.

Ci troviamo quindi in una situazione chepuò essere definita di “repressione finan-ziaria” perché essendo il tasso di inflazionesuperiore al tasso di interesse offerto dalleobbligazioni “sicure” è come se sui rispar-miatori ci fosse un’ulteriore tassa occulta dapagare. Difficile da quantificare e difficile dacombattere senza aumentare il rischio delproprio portafoglio.

Intanto c’è un generale ottimismo che sibasa sull’aspettativa che o l’economia andràbene, oppure ci salveranno le banche cen-

*Consulente finanziarioindipendente. Per informazionie approfondimenti tel. 335302605- www.patrimonialista.itLe domande possonoessere inviate via maila [email protected]

Michele Colosio

trali, ma in assenza del sostegno di que-st’ultime, che stampano moneta creandoinflazione e dando un falso senso diricchezza alla popolazione, saremmo inuna situazione deflazionistica (ossia dicalo dei mercati e dei prezzi dei beni).L’alternativa sarebbe non stampare piùsoldi, tagliare stipendi e costi della bu-rocrazia, ma questa strada è più difficileda realizzare per la classe politica, chepreferisce rinviare la questione e nonaffrontare i veri nodi. Questo vuol direche gli effetti della crisi non sono ancorapassati, ed anzi saranno probabilmentenecessari ancora alcuni anni di interventiper tornare a una situazione sostenibile.

Nonostante le perplessità sulla tenutadelle economie dei paesi sviluppati, leazioni di società di alta qualità sono oggiun investimento che, a condizione diavere un adeguato orizzonte temporale,potrebbe rivelarsi più conservativo e si-curo dei Titoli di Stato. Le buone azioniinfatti pagano dividendi anche superiorial 4%, mentre Svizzera, US, Germania eCanada rendono tra 0,8% e 1,5% suscadenzedi5anni. Inoltre,perchihaunavisione negativa sul futuro dei sistemifinanziari, le azioni sono superiori perchésono investimenti in attività reali, mentre ititoli di stato sono nominali e se le banchecentrali accenderanno le stampanti perridurre il debito sovrano il loro potere diacquisto si deprezzerà rapidamente.

Rubrica quindicinaleLO PSICOLOGO RISPONDE

Imedia e la violenzasulle donne

Da qualche anno le televisioni pubbli-che e private trasmettono notizie di com-portamenti delinquenziali, tragedie fami-liari e omicidi descrivendo il fatto con par-ticolari troppo dettagliati, soffermandosisullo stesso avvenimento per settimane e,in alcuni casi, riducendolo in una tele-novela. Già questo fatto è negativo perchècosì facendo trasformano una grave tra-gedia in una commedia. Infatti quello chesorprende è proprio il modo di presentarela notizia, la ripetitività e soprattutto latrascrizione dei fatti. Si sconfina nel sa-dismo. Anche nel passato c’erano delitti eviolenze sulle donne, ma in misura minore,e il pubblico veniva informato per dovere dicronaca, senza sfruttare la nostra emo-tività come si fa oggi per “vendere bene”quanto ci propongono.

Fatta questa premessa, vorrei dare unalettura psicologica a ciò che spinge l'uomoad agire queste violenze nei confronti delladonna. La risposta più logica è la per-sonalità più debole affettivamente verso lafigura femminile, che impedisce di ac-cettare l'abbandono. Infatti il riferimentorimane per questi individui, per tutta la vita,la donna-mamma: non si staccano più dalei, lo fanno solamente spostando il le-game dalla mamma alla moglie.

Oggi la donna è più libera psicologi-

*Psicologo e psicoterapeutacognitivo-comportamentale - ViaBorgo Palazzo 163, Bergamo Perappuntamenti tel. 3384905220.Per domande o suggerimenti sugliargomenti da trattare scrivetea [email protected]

camente ed emotivamente e in grado divivere “se stessa” in modo indipen-dente. Questo permette loro di deci-dere se mantenere il rapporto con ilmarito o compagno, oppure interrom-perlo senza nessuna conseguenza orimorso. È qui che parte il dramma per ilmaschio: questo abbandono viene vis-suto con sofferenza insopportabile, co-me fosse stato fatto “dalla madre”.

Partendo da quanto detto forse vie-ne più facile capire l'indispensabilitàper l'uomo della figura femminile. Nonparlo solo di affetto, ma di punto diriferimentoedisostegno.È ladifferenteinterpretazione delle due figure chespiega il motivo per cui è sempre l'uo-mo che non sopporta di perdere la suadonna, fino a vivere la sua lontananzainsopportabile, perchè rappresenta perlui sempre la “mamma”. Allora quandola compagna sulla quale aveva spo-stato la figura materna lo tradisce, è perlui impossibile accettare non tanto iltradimento fisico, ma la paura di per-derla. Da qui le reazioni con rabbiaincontrollabile. Se analizziamo quantoaccade oggi relativamente a violenze eomicidi per vendicare un tradimentosubito, mi viene da pensare che forse lenotizie ripetute di questi avvenimentispingono le “menti fragili” all'imitazioneper il desiderio di protagonismo, can-cellando il naturale autocontrollo.

Ennio Salamone

SHOPPING

Bottega a tuttabirra in piazzaSant’AnnaBERGAMO (ces) Un negoziointero dedicato alla birra.L'idea è venuta a tre gio-vani amici con la passionecomune per le “bionde”: inpiazza Sant'Anna ha apertoi battenti da pochi giorni“Bg Birra”. All'interno cisono bottiglie provenientida tutto ilmondo: Belgio inprimis, ma anche Inghil-terra, Stati Uniti e Austra-lia. Non mancano, però, lebirre a km zero, quelleprodotte dai sette micro-birrifici sorti in questi anninel territorio bergamasco.Prodotti di qualità che iproprietari di “Birra Bg”vogliono far conoscere agliappassionati orobici. Apri-re un negozio di birra incittà è la dimostrazioneche, anche in tempi dicrisi, le buone idee pos-sono regalare soddisfazio-ni. Giacomo Paganessi,Matteo Forlani e Zain Ot-telli ne sono convinti. Laloro bottega è informale eaccogliente: la scritta sulmuro “Tieni bevuto” è uninno alla convivialità e algusto di sorseggiare unapinta in compagnia, senzaeccessi.