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i luoghi del contemporaneo Direzione generale per il paesaggio, le belle arti, l’architettura e l’arte contemporanee 2012 contemporary art venues

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i luoghi del

contemporaneo

Direzione generale per il paesaggio, le belle arti, l’architettura e l’arte contemporanee

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contemporary art venues

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ISBN 978-88-492-7531-5

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i luoghi del

contemporaneo

Direzione generale per il paesaggio, le belle arti, l’architettura e l’arte contemporanee

2012

a cura di Maria Grazia Bellisario e Angela Tecce

contemporary art venues

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i luoghi del contemporaneo 2012 Ministero per i beni e le attività culturali

Ministro per i beni e le attività culturaliLorenzo Ornaghi

Sottosegretario di StatoRoberto Cecchi

Segretario GeneraleAntonia Pasqua Recchia

Studio e pubblicazione promossi da: Direzione Generale per il paesaggio, le belle arti,l’architettura e l’arte contemporanee,Servizio Architettura e Arte Contemporanee

Direttore Generale: Maddalena Ragni

Direttore Servizio Architettura e Arte Contemporanee: Maria Grazia Bellisario

Collaborazione tecnico-scientifica:Emanuela GarroneMichele Colavito

Collaborazione ai testi:Claudia BorrelliPriscilla GreggiLuciana Berti

Comunicazione:Alessandra Pivetti

Comitato Scientifico:Maddalena Ragni, Direttore Generale PaBAAC Presidente

Maria Grazia Bellisario, Direttore Servizio Architettura e Arte Contemporanee,Coordinatore scientifico

Angela Tecce, Direttore Castel Sant’Elmo, Responsabile del progetto

Maria Vittoria Marini Clarelli, Soprintendente della Galleria Nazionale d’arte moderna econtemporanea

Marta Ragozzino, Soprintendente per i beni storici, artistici edetnoantropologici della Basilicata

Fabio De Chirico, Soprintendente per i beni storici, artistici edetnoantropologici della Calabria

Anna Mattirolo, Direttore MAXXI Arte

Fabrizio Maria Arosio, ISTAT, Responsabile Unità cultura, tempo libero e nuovetecnologie

Cristian Valsecchi, Segretario Generale AMACI

Si ringraziano per la collaborazione scientifica:Annalisa Cicerchia, ISTAT;Celestino Spada, Associazione Economia per la Cultura

Si ringraziano le Direzioni Regionali e gli Istituti del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, gli uffici delle Regioni, delle Province e dei Comuni per la preziosa collaborazione prestata.

Lo studio è stato realizzato da

Coordinamento Scientifico: Carlo Fuortes

Coordinamento Operativo: Alessandro Ricci

Coordinamento del Gruppo di Lavoro: Orietta Rossi Pinelli

Gruppo di lavoro:Giulia Franchi (ha curato la raccolta dei dati e l’elaborazionedelle schede dei luoghi presenti nelle seguentiregioni: Valle d’Aosta, Piemonte, Molise, Campania e Sicilia)

Benedetta Nervi (ha curato la raccolta dei dati e l’elaborazionedelle schede dei luoghi presenti nelle seguentiregioni: Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia,Emilia Romagna, Toscana, Basilicata, e Calabria)

Antonella Veracchi (ha curato la raccolta dei dati e l’elaborazionedelle schede dei luoghi presenti nelle seguentiregioni: Trentino-Alto Adige, Liguria, Umbria,Marche, Lazio, Abruzzo, Puglia e Sardegna).

Si ringraziano tutti i responsabili, i direttori, gliuffici stampa e i collaboratori delle strutturecoinvolte per la loro disponibilità e per avergentilmente concesso l’utilizzo delle immagini perquesta pubblicazione.

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Like architecture before it, contemporary art has in recent years caught the attention not only of the world of culture, but also the mediaand the literary world. Proof lies not only in the many, often vehement debates and discussions surrounding contemporary art, but alsoin the fact it has spread to other sectors of society.Ten years ago, the Ministry for Cultural Heritage and Activities, as a promoter of initiatives to enhance socio-economic growth in Italy,inaugurated a specific department for contemporary art known as the Directorate General for architecture and contemporary art, laterthe PARC Directorate. The Architecture and Contemporary Art Department now plays the same role within the new Directorate Generalfor the Landscape, Fine Arts, Architecture and Contemporary Art; it also acts in accordance with the provisions of the Plan for contemporaryart. Although endowed with limited resources, the Plan supports initiatives increasingly focused on enhancing knowledge and boostingawareness of the role contemporary art policies play in modern society and how they contribute to creating the cultural identity of Italy. The 2012 edition of “Contemporary Art Venues” is part of this scenario. The event – which I strongly supported in my former role asDirector General for the landscape, fine arts, architecture and contemporary art and now in my capacity as Secretary General – is basedon the knowledge that any initiative must include all venues, large or small, that promote and enhance artistic research, architecture, andlandscape awareness in today’s society. More than ever before in the country’s history, Italy feels the need to establish a common institutional platform of publicly-sponsoredmuseums, art galleries and arts centres, similar to those in other European countries. However we shouldn’t forget that this platformcannot function properly without a “map”, as complete and detailed as possible, of the multifaceted presence of contemporary art inItaly; not only museums, but also parks, public buildings or restructuring and restoration work designed to provide new venues, exhibitionspaces, and locations for the production of artistic works, etc.Thorough and comprehensive information about this complex reality will make it possible for the Ministry to draft enhancement projectsand plans, and promote and sponsor, also internationally, creative initiatives and centres of production that are currently underrated. Thejuridical status of “contemporary art venues” are varied and diverse, but this should not hamper good investment policies and projectfinancing especially when they create resonance in local territories; this might be obvious for “stronger” regions, but the concept needsto be implemented locally and internationally.I sincerely hope that in this period of profound crisis and transformation of the socio-economic fabric of our country, the idea to create anetwork of the excellence that exists in the field of contemporary art, whether large or small, can help to stimulate economic growth andcohesion among Italian regions. This is the direction taken by the Ministry in the past few months, a direction to which I am also personallycommitted.

Antonia Pasqua Recchia

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L’arte contemporanea è al centro in questi ultimi anni dell’attenzione non solo nel mondo della cultura ma anche in quello della cronacae dell’informazione, così come lo è da sempre l’architettura. L’attenzione di cui è circondata è dimostrata da dibattiti e da polemiche,spesso veementi, ma anche dalla sua diffusione in ambiti diversi della società attuale.Il Ministero per i beni e le attività culturali, confermando il suo ruolo di promotore di iniziative tese anche allo sviluppo socio-economicodel nostro Paese, ha inteso dedicare uno specifico settore di intervento al contemporaneo, con l’istituzione, ormai dieci anni fa, dell’alloraDirezione Generale per l’architettura e l’arte contemporanee, poi Direzione PARC. Oggi il ruolo è assolto nell’ambito della rinnovataDirezione Generale per il paesaggio, le belle arti, l’architettura e l’arte contemporanee, dal Servizio Architettura e Arte contemporanee,anche attraverso lo strumento del Piano per l’arte contemporanea. Il Piano, pur nei limiti delle attuali dotazioni finanziarie, sostieneiniziative sempre più indirizzate ad una conoscenza approfondita e alla piena comprensione del posto che le politiche di valorizzazionedell’arte contemporanea occupano nella società di oggi e al ruolo che svolgono nella formazione dell’identità culturale del nostro Paese.In questo quadro si inserisce l’edizione 2012 de “I luoghi del contemporaneo” che nasce dalla consapevolezza – che ho fortementedifeso nel precedente incarico di Direttore Generale per il paesaggio, le belle arti, l’architettura e l’arte contemporanee e ancor più oranella mia funzione di Segretario Generale – di come sia fondamentale per qualsiasi azione la conoscenza delle realtà grandi e piccole,che veicolano la ricerca artistica, la produzione architettonica, la coscienza paesaggistica nell’Italia di oggi.In questo particolare periodo storico, più che mai, si avverte in Italia l’esigenza di una piattaforma istituzionale comune di musei, gallerie,e centri d’arte che si avvalgano di finanziamenti pubblici, come avviene in altri Paesi europei, pur tuttavia non dimenticando l’esigenzache tale piattaforma andrebbe necessariamente integrata attraverso la messa a punto di una ‘cartografia’, il più possibile completa ecapillare, della variegata presenza del contemporaneo nel territorio nazionale, non solo musei ma anche parchi, edifici pubblici,ristrutturazioni e restauri finalizzati a nuove destinazioni, luoghi di esposizione e produzione artistica ecc.La conoscenza il più possibile aggiornata di questa complessa realtà consentirà si spera di progettare interventi e azioni di valorizzazioneda parte del nostro Ministero trovando un naturale accordo con la diffusione, anche a livello internazionale, di fucine creative e di aree diproduzione creativa oggi sottostimate. La grande varietà della natura giuridica dei ‘luoghi del contemporaneo’ non dovrà costituire unostacolo ad una buona politica di investimenti e finanziamenti, che abbiano una significativa risonanza nel contesto territoriale e, cosaovvia per le realtà più ‘forti’ ma possibile anche per quelle locali, internazionali.L’auspicio è infine che soprattutto in un’epoca di profonda crisi e di trasformazione del tessuto socio-economico del nostro Paese, l’ideadi messa in rete delle realtà di eccellenza anche nel settore del contemporaneo, grandi o piccole che siano, possa essere di stimolo allaripresa della crescita economica e allo sviluppo della coesione dei nostri territori. È verso questa direzione che soprattutto negli ultimimesi si sta orientando l’azione del Ministero che sento come mio impegno personale.

Antonia Pasqua Recchia

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When I took over this prestigious and challenging post as Director General for the landscape, fine arts, architecture and contemporary artI was truly honoured to be able to reap the fruits of the research launched by Antonia Pasqua Recchia, my predecessor and currentSecretary General of the Ministry of Cultural Heritage and Activities, and carried out with her usual commitment and dedication by MariaGrazia Bellisario, Director of the Contemporary Art and Architecture Department.The results published in this book bear witness to the intense study, analysis and in-depth research about contemporary art in Italy. Wewere fully aware when we launched the study that in this particular moment in time contemporary art is no longer a niche phenomenon,a privilege for a few connoisseurs and experts in this field. On the contrary, it has increasingly become a way for the public at large toacquire a better understanding and appreciation of the many and diverse aspects of art, history of art and, as a result, museums. Clearly Contemporary Art Venues is a very important book because in the past few years the role played by contemporary art, and all theinitiatives and events that revolve around it, has been one of the focuses of the work by the Ministry of Cultural Heritage and Activities.On the one hand the Ministry has dedicated large financial resources to this sector through the Plan for Contemporary Art. On the other,the Ministry was firmly convinced of the need to go ahead with the creation of a national museum of twentieth-century arts, the MAXXIin Rome. Notwithstanding the limitations imposed by the current economic crisis, this museum is a magnificent milestone in our journeyto enhance the culture of contemporary art in Italy.Despite its rather limited resources the Plan for Contemporary Art will continue to sponsor the most important and meaningful initiativeslaunched in Italy to enhance our contemporary artistic heritage and production. Every year the Plan funds new acquisitions, exhibitions,competitions for young artists, designers, and much much more. A decision was also taken to create an Association of Contemporary ArtMuseums (AMACI) which in the past few years has affiliated large and small museums, civic and regional museums and also Statemuseums managed by this Ministry. Apart from the inevitable institutional and budgetary differences, we tried to create a museumnetwork which, against all odds, has already produced results previously considered utopian. For example, the Contemporary Art Day,now in its seventh edition; the numbers are staggering if you consider that 26 AMACI museums and 911 organisations took part in the2011 edition; visitors numbered a total of 241,889 visitors – a 19% increase over the previous edition.These are the reasons that prompted us to produce – almost ten years later – a new edition of Contemporary Art Venues published in2003 by the Directorate General for architecture and contemporary art directed by Pio Baldi and curated by the head of the Departmentof Art, Anna Mattirolo. The book is a goldmine of information to help us continue the absolutely crucial work of coordinating and researchingall the actors involved in this field and making them available on the web. We are, unfortunately, aware that some of the venues includedin this book have, or may have to, reduce their activities or even close their doors to the public.So one of the strongest reasons why we decided to publish this new edition lies in our firm belief and fervent hope that the book will givecontemporary art a tangible and concrete boost during this delicate moment in our history.

Maddalena RagniDirector General for the landscape, fine arts, architecture and contemporary art

Ministry of Cultural Heritage and Activities

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Nell’assumere il prestigioso ed impegnativo incarico di Direttore Generale per il paesaggio, le belle arti, l’architettura e l’arte contemporaneemi sento particolarmente onorata di aver raccolto i frutti di una ricerca avviata da Antonia Pasqua Recchia, mio predecessore in questacarica ed attuale Segretario Generale del Ministero per i beni e le attività culturali, nonché fortemente voluta e condotta, con impegno ededizione, da Maria Grazia Bellisario, Direttore del Servizio Arte e Architettura Contemporanee.I risultati raggiunti, che sono raccolti in questo volume, sono il frutto di un intenso lavoro di ricerca, analisi ed approfondimento chetrovano fondamento nella consapevolezza che, in questo particolare momento storico, l’arte contemporanea in Italia non è più un fenomenodi nicchia, appannaggio di pochi estimatori ed esperti di settore, ma al contrario, sempre più uno degli approcci privilegiati dal grandepubblico per accostarsi all’universo più ampio e variegato dell’arte in genere, della storia dell’arte e dunque dei musei.L’importanza che un volume come “I luoghi del contemporaneo” riveste è ancor più evidente perché la consapevolezza del ruolo dell’artecontemporanea e degli scenari che può presentare è da alcuni anni uno degli elementi caratterizzanti l’azione del Ministero per i beni ele attività culturali il quale da un lato ha destinato risorse rilevanti della sua programmazione a tale settore, attraverso il Piano dell’artecontemporanea, e dall’altro ha fortemente creduto nella creazione di un museo nazionale delle arti del ventunesimo secolo, il MAXXI diRoma, un’istituzione che, al di là delle contingenti vicende legate alla attuale crisi economica, resta una realizzazione di enorme portataper la diffusione della cultura del contemporaneo nel nostro paese. Il Piano dell’arte contemporanea continua, pur nell’esiguità dei fondi disponibili, ad accompagnare su tutto il territorio le iniziative piùsignificative per la crescita del patrimonio e della produzione artistica del nostro tempo. Attraverso tale strumento ogni anno vengonosostenute nuove acquisizioni, esposizioni, concorsi per giovani artisti, designer e tanto altro e si è voluto anche appoggiare una Associazionedi musei d’arte contemporanea, l’AMACI, che negli ultimi anni ha raccolto strutture museali grandi e piccole, musei civici o regionali eanche musei statali, dipendenti dal nostro Ministero, tentando di costituire al di là di inevitabili differenze di carattere istituzionale e dibudget, una rete che ha già dato risultati che potevano sembrare utopici. Valga per tutti il lancio della Giornata del Contemporaneogiunta ormai alla sua settima edizione e che vanta numeri significativi, se si considera che nell’edizione 2011 hanno aderito ventiseimusei AMACI e 911 organizzazioni con un numero complessivo di visitatori pari a 241.889 unità, registrando un aumento rispettoall’edizione precedente, pari al 19%.Ecco dunque perché l’aggiornamento, a distanza di quasi un decennio, de I luoghi del contemporaneo voluta nel 2003 dall’allora DirezioneGenerale per l’architettura e l’arte contemporanee, diretta da Pio Baldi e curato dalla responsabile del servizio arte Anna Mattirolo, checostituisce uno strumento conoscitivo imprescindibile per proseguire questa ormai improcrastinabile attività di coordinamento, relazione,messa in rete dei soggetti coinvolti, pur nella consapevolezza che, purtroppo, attualmente si registra un’inevitabile contrazione delleattività oltre che addirittura la possibilità di chiusura di molte delle strutture prese in considerazione.In quest’ottica, la nuova edizione di questo volume ha, tra le sue motivazioni più forti, la speranza e l’augurio che tutto ciò rappresentiun aiuto concreto nell’attuale momento storico.

Maddalena RagniDirettore Generale per il paesaggio, le belle arti, l’architettura e l’arte contemporanee

Ministero per i beni e le attività culturali

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Contemporary Art Venues: broaden knowledge, encourage growth

Growth and the enhancement of our competitive appeal is a priority for Italy today. Culture, innovation, new projects and creativity arekey words in these processes; increasingly so in today’s global economic crisis.There is a growing need to refine our sensitivities, intercept changes in contemporary culture, support dialogue between different culturesand enlarge our field of observation and action; our policies need to develop a new model of artistic activities focused on the integrationand involvement of an increasingly wider audience and the destruction of all the barriers to fruition: physical, cultural, sensorial.The state administration has traditionally promoted cultural policies focused primarily on the conservation and safeguard of our heritagefrom previous ages, so the attention dedicated to contemporary forms of expression may still appear to be marginal. Limited public resources and organisational choices by MiBAC have run the risk of significantly marginalising activities in this field, weigheddown by the overriding need to safeguard antiquities and the more pressing need for a reduction in public funding. This contrasts withthe increase in people’s interest in contemporary art, a trend that has given rise to dynamic scenarios, cultural initiatives and exhibitions– all activities that have sparked a positive feedback from visitors.To support and enhance growth we need dedicated tools, starting with background knowledge and an analysis of where we are andwhere we want to be in the future.And so we come to this new updated version of “Contemporary Art Venues”. Its aim is to paint a new picture of the status and fruitionof contemporary art in Italy.The goal of the study and updating process commissioned by the Contemporary Art and Architecture Department was to provide a worktool with which to increase our understanding and awareness of contemporary art venues in Italy, and how they affect and interact withcontemporary art worldwide. This goal was achieved by examining all aspects of public and private institutions involved in the productionof contemporary art.In the meantime there have been significant changes in the picture painted in the previous edition published by MiBAC in 2003 andcurated by the former Director General DARC. New places have boosted the supply of contemporary culture in Italy both in numbers andthrough capillary distribution throughout our regions: on the other hand, many other entities have been affected by the economic crisisand have either suspended, closed or changed the activities reported in the previous census.However, the final balance is by and large very favourable: the mapping shows that larger areas of the country are involved, althoughthese activities tend to be concentrated in regions which have always provided more cultural events. In numerical terms there are lessmuseums and venues where art is present in southern Italy; even as far as contemporary art is concerned, this gap in Italian culturalpolicies has always existed but we are now working to close it by organising special initiatives.Our decision to publish a new edition was based on the changes that have taken place in the world of art and the country at large: anincrease in the real and potential demand. The opening of the MAXXI in 2009 – as well as other important local initiatives, including theMACRO, again in Rome – were novel ingredients in the world of modern public museums.Today, our focus on contemporary culture is more structured, reinforcing the latter’s role as a potential engine behind culture and tourism.A supply no longer characterised almost exclusively by traditional venues imbued with the history and culture of Italy, but by a gradualand growing demand for new forms of art.Italy’s cultural dimension is alive and well: it participates in the conservation of ancient art and our immense historical, architectural

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I luoghi del contemporaneo: ampliare le conoscenze, favorire la crescita.

Il nostro Paese ha uno straordinario bisogno di attivare processi di crescita e leve volte a rafforzare il proprio sistema competitivo. Cultura einnovazione, nuova progettualità e creatività, sono parole chiave per questi processi, ancor più in questo momento di forte crisi economica. Si avverte, infatti, in questa fase la crescente esigenza di affinare la sensibilità e la capacità di cogliere le trasformazioni della cultura contemporaneae di sostenere il dialogo tra culture diverse, di ampliare il raggio d’osservazione e d’azione di tutti noi, anche verso politiche che perseguano unnuovo modello di pratiche artistiche rivolte all’integrazione ed al coinvolgimento di fasce sempre più ampie di pubblico, puntando al superamentodi tutte le barriere per l’accesso alla fruizione: fisiche, culturali, sensoriali.Nella tradizione delle politiche culturali promosse dall’amministrazione statale, fortemente legata alle tematiche della conservazione e valorizzazionedel patrimonio delle epoche precedenti, può apparire ancora di fatto marginale l’attenzione alle forme espressive contemporanee.Le limitazioni della spesa pubblica e le scelte organizzative operate per il MiBAC hanno, di fatto, esposto al pericolo di sostanziale dismissione leattività per questo settore, sotto il peso delle imprescindibili esigenze di tutela dell’antico e delle pressanti indicazioni legate al risparmio di risorsefinanziarie. Ciò, in un periodo in cui invece l’attenzione del pubblico al contemporaneo è comunque cresciuta, offrendo scenari di grande vivacità,sia nell’offerta d’iniziative culturali e attività espositive, sia nella risposta positiva dei visitatori.Per sostenere e favorire questi processi di crescita sono necessari strumenti adeguati, a partire da quelli conoscitivi e di analisi delle condizioni dipartenza e degli sviluppi nel tempo.Una nuova e aggiornata edizione de “i luoghi del contemporaneo”, dunque, vuole introdurre una nuova narrazione della diffusione e dellafruizione dell’arte contemporanea nel nostro Paese.La ricerca e il lavoro di aggiornamento promossi dal Servizio Architettura e Arte Contemporanee, hanno inteso fornire uno strumento di lavoroche contribuisca a muoversi con maggiore consapevolezza nella vasta offerta di luoghi d’arte contemporanea italiana, nei riflessi e nelle interazionicon le esperienze internazionali, attraverso uno sguardo ragionato al vasto mondo delle istituzioni pubbliche e private che operano per la produzionee l’offerta nel settore. La precedente edizione, pubblicata dal MiBAC nel 2003, a cura dell’ex Direzione Generale DARC, fotografava una situazione già oggisignificativamente mutata. Nuovi luoghi hanno arricchito l’offerta culturale contemporanea italiana, rilevanti per la numerosità e per la capillarediffusione nei diversi ambiti territoriali regionali; per contro, diversi altri, scontando anche gli effetti della pesante crisi economica in atto, hannosospeso, chiuso o mutato le attività rilevate dalla precedente ricognizione.Il saldo dell’offerta rilevata è comunque sostanzialmente positivo e registra l’evoluzione di questa mappatura in termini di maggiore diffusivitàterritoriale, con alcuni addensamenti negli ambiti regionali da sempre a maggiore concentrazione di offerta culturale. Permane una minorerappresentatività, in termini numerici, di musei e luoghi d’arte nelle aree del Sud d’Italia, che registra, anche nel contemporaneo, il divario territorialeche caratterizza le politiche culturali italiane, e rispetto al quale si sta già operando con iniziative mirate.La scelta di realizzare una nuova edizione nasce quindi dalla consapevolezza dei mutamenti avvenuti, non solo nel mondo dell’arte, manel Paese stesso, con un ampliarsi della domanda reale e potenziale. L’avvio delle attività del Museo MAXXI nel 2009 – e in parallelo, dialtre realtà importanti d’iniziativa locale, tra cui il MACRO, sempre a Roma – ha già rappresentato un forte elemento innovativo nell’offertamuseale contemporanea pubblica. Oggi dunque l’attenzione alle espressioni della cultura contemporanea è più strutturata, e si rafforza con essa il ruolo di potenzialetraino dell’offerta culturale e dei flussi turistici collegati. Un’offerta non più caratterizzata quasi esclusivamente dalla ricerca dei luoghi

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and landscape heritage; it also captures the values and cultural message conveyed in our modern world by history and new forms ofcontemporary art. The Plan for Contemporary Art is the main tool still used by the Ministry for Cultural Heritage and Activities to implement its policies toincrease Italy’s contemporary art heritage and support associated activities in this field. Promotion is one of the specific focuses of thePlan involving dedicated programmes to increment activities and initiatives in support of young artists.Our aim is to discover and increase the art produced by young creatives and offer the most talented – be they Italian or foreign – theopportunity to experiment with new forms of expression for clients and a community of users who are increasingly involved in and awareof their work.The language of art and creativity are tools that help to participate in, and solve, concrete problems associated with the territory thanksto a direct relationship between citizens, the community and institutions. The challenge we face is to ensure that art inputs positively into the difficult process of integration; it must contribute to exchange anddialogue between different cultures in a multicultural scenario that creates important opportunities for dialogue and trusts in the abilityof an artistic language to overcome all barriers. This can be achieved if art creates the premises to exploit a diffuse and shared heritagewithout linguistic and cultural borders.At a time when resources are in short supply, we need to identify and support all forms of integration between operators based on a logicof sharing, on network activities and joint efforts; these commitments are increasingly required in order to gather and disseminatesuccessful initiatives in all fields and turn them into a shared heritage in order to encourage growth.An interactive network between institutions and operators that can converge on objectives aimed at providing high quality culture,especially as regards contemporary art.This book, curated with her usual professional skills and passion by Angela Tecce and the invaluable support of Emanuela Garrone andMichele Colavito, presents all the results of the study commissioned by the PaBAAC Directorate and entrusted after a public tender to theIZI Company, in collaboration with the Association for Cultural Economics. The Technical and Scientific Committee – with positive input by the representatives of ISTAT, the AMACI Association, museum directorsand top managers of ministerial institutes involved in contemporary art – assiduously followed all stages of the study and played a keyrole in decisions regarding selection criteria and methodology.All departments of the Ministry for Cultural Heritage and Activities are increasingly encouraged to examine ideas and proposals, evenfrom other countries, aimed at developing joint initiatives and supporting new creativity. This is the focus – notwithstanding currentrestrictions and limitations – of the PaBAAC Directorate. It is in this direction that the Contemporary Art and Architecture Departmentintends to continue its work, with firm determination and renewed commitment.Our aim was to provide a tool to prompt in-depth reflection about contemporary artistic research in Italy, and not only in Italy. A similarinitiative is underway involving the updating, integration and systemisation of the census of architecture in the second half of the twentiethcentury. The results will soon be posted on the web.We hope it will be a true reflection of the world around us; we realise how important it is to increase and spread social awareness aboutthe importance of our art and architectural heritage to promote the growth – economic and otherwise – of our country.

Maria Grazia Bellisario

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tradizionali della storia e della cultura italiane, ma ormai anche da una progressiva e crescente ricerca delle nuove forme d’arte.L’Italia cerca e trova una sua dimensione culturale viva e partecipe nella conservazione dell’arte antica, nell’immenso patrimonio storico,architettonico e paesaggistico, come anche nella possibilità di cogliere i valori e il messaggio culturale di cui la storia e la nuova produzione diarte contemporanea sono, di fatto, un veicolo essenziale nei nostri giorni.Attraverso il Piano per l’arte contemporanea, il principale strumento con il quale il Ministero BAC ancora oggi attua le politiche d’incremento delpatrimonio e le attività di sostegno dell’arte contemporanea, è prevista un’attenzione specifica alla promozione, con linee di programmaespressamente dedicate all’incremento delle azioni dedicate alla crescita dei giovani artisti.Ciò, nell’intento di far emergere e incrementare la produzione artistica dei giovani offrendo ai migliori talenti opportunità, non limitate all’ambitonazionale, per sperimentare le nuove forme espressive, per una committenza e una comunità di fruitori sempre più consapevoli e partecipi.Il linguaggio dell’arte e la creatività divengono così strumento della partecipazione e per la risoluzione delle problematiche concrete legate alterritorio, grazie al rapporto diretto con i cittadini, tra comunità e istituzioni.La sfida dunque è che l’arte possa intervenire in modo produttivo nel difficile processo di integrazione, nello scambio e dialogo tra culture diversein uno scenario che, in chiave interculturale, crea nuove importanti possibilità di dialogo e punta alle capacità del linguaggio artistico di superaretutte le barriere, permettendo di attingere a un patrimonio ampio e condiviso senza confini linguistici e culturali. In questo momento di fortissima contrazione delle risorse, vanno individuate e sostenute tutte le possibili forme di integrazione tra gli operatoriin una logica di condivisione, lavoro di rete e impegno comune, impegno sempre più necessario per raccogliere e diffondere le iniziative di successoin tutti i campi e farne patrimonio condiviso per la crescita del settore. Una rete interattiva fra soggetti istituzionali e operatori che possa convergere verso obiettivi volti alla complessiva qualità dell’offerta culturale,con specifica attenzione alle forme espressive contemporanee.Questa pubblicazione – che raccoglie i risultati della ricerca affidata dalla Direzione PaBAAC, in esito a una selezione pubblica, alla Società IZI,con la collaborazione dell’Associazione per l’Economia della Cultura – è stata curata con la consueta professionalità e passione, da Angela Tecce,con il prezioso supporto di Emanuela Garrone e Michele Colavito.Il Comitato tecnico scientifico – che ha visto gli efficaci contributi di rappresentanti dell’ISTAT, dell’Associazione AMACI, di direttori di musei e didirigenti di istituti del Ministero impegnati sui temi del contemporaneo – ha seguito attentamente tutto l’iter della ricerca ed ha costituito unpunto di riferimento essenziale per definire criteri di selezione e scelte metodologiche.Il Ministero per i beni e le attività culturali, nelle sue diverse articolazioni, è chiamato sempre più a operare per raccogliere idee e proposte chegiungono anche dalle esperienze internazionali, per costruire insieme progetti e dare il proprio contributo al sostegno della nuova creatività. Èsenz’altro la linea di attività che – pur nei limiti delle contingenze ben note – la Direzione PaBAAC, e per essa, il Servizio architettura e artecontemporanee, intende proseguire e far marciare con impegno e determinazione.Si è inteso oggi fornire uno strumento in grado di svolgere una riflessione di quanto avviene sulla scena della ricerca artistica contemporaneaitaliana, e non solo italiana. Un pari impegno è in corso attraverso l’aggiornamento, la integrazione e la sistematizzazione del censimento dellearchitetture del secondo Novecento, di cui si è in procinto di metter in rete i risultati fin qui conseguiti.Ci auguriamo possa rappresentare una fotografia il più fedele possibile della realtà che ci circonda, consapevoli di quanto sia importante diffonderela consapevolezza sociale del valore del nostro patrimonio d’arte e d’architettura contemporanee, per lo sviluppo, anche economico, del Paese.

Maria Grazia Bellisario

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Creative Places

This book illustrates the results of a year’s research on “contemporary art venues” in Italy. The study, carried out by the Izi Company, wascommissioned by Maria Grazia Bellisario, the Director of the Contemporary Art and Architecture Department. The reader will be quick tonotice that the book is a huge step forward compared to the commendable but now outdated register of art centres published in 2003by the former Directorate General for for architecture and contemporary art.Although there has been a noticeable increase in numbers alone due to the opening of new centres and this extremely detailed study,the overall panorama of contemporary art in Italy is even more impressive. This was possible thanks to new research and classificationmethodologies which allowed us to use a novel system to “interpret” artistic centres in Italy.Compared to the previous interpretative paradigm – which is however used as a basis for this book – the new one allowed us to usesophisticated research techniques to “X-ray” each region and uncover an extremely varied and multifaceted situation: the paradigminvolved a more flexible and “sensible” methodological grid – stretching the interpretative compass beyond the classical dichotomymuseum / territory.Italy has always been known for its dynamic dialectics between museum and territory, centre and “suburbs”, vernacular specificities andinternational languages; these characteristics have a profound effect on the distribution, characteristics and physiognomy of “contemporaryart venues”. Between the most ideological and institutional of these centres, the MAXXI, and the smallest but no less relevant localmuseum, there are countless large and small regional, provincial and municipal centres, private and religious institutes, foundations, etc.Together they create a network, at times close-knit at times looser, but today we prefer to refer to it as a network covering the entirecountry.Apart from the figures – however diversified they may be – in today’s harsh reality what really emerges from this study is the fact thatcitizens and institutions feel the need to use contemporary art to “brand” their region. This choice includes the relatively “easy” optionof building new centres, even important ones, in the region; it also includes the fact that today art is considered a creative language thatexpresses in a more profound manner the contradictions present in contemporary society and that, apart from controversies that aresometimes superfluous, this role is now acknowledged as being its biggest asset. In fact leafing through the pages of this book, the debates that raged in past decades between society, politics and institutions – debateson the credibility and meaning behind contemporary artistic research – now appear unreal and negligible. Facts have also discreditedthose who thought that financing contemporary art was less a priority than other more urgent issues: continually overshadowed becausemaiora premunt, contemporary art finds unusual and irrepressible spaces for freedom of expression; it manages to flourish in unrewardingeconomic and social conditions, often becoming a privileged tool to express the deep-rooted tensions of our age. Proof lies in theextraordinary vitality of young Italian artists and the attention dedicated to them in exhibitions, competitions and national and internationalawards. If, as I believe, Italian citizens consider what is old – and I use this term very broadly – as a monument, a work, a building that containshistory, then participation by citizens and institutions can turn contemporary art into history. Only society can provide a stage for art andturn it into a cultural and historical artefact bearing witness to a specific human environment; the widespread presence of “places” wherecontemporary art can freely speak its own, often cryptic and introspective language becomes the telltale sign and the engine behind thenew and more important role art can play in the changes taking place in our regions. This interpretation, I believe, is corroborated by the

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Luoghi geniali

Vedono la luce, in questo volume, i risultati di un anno di ricerche sui “luoghi del contemporaneo” nel nostro paese, ricerche volute daldirettore del Servizio Arte e Architettura contemporanee, Maria Grazia Bellisario, e affidate alla società IZI. Come ci si potrà rendere contofacilmente, il volume rappresenta un avanzamento cospicuo rispetto al benemerito ma ormai superato regesto dei luoghi d’arte pubblicatonel 2003 dall’allora Direzione generale per l’arte e l’architettura contemporanee. Se l’aumento puramente numerico dei luoghi censiti è notevolissimo, sia per la nascita di nuove realtà che per una più minuziosa indaginecondotta, è ancora più impressionante il panorama del nostro Paese quale si delinea da questo specifico punto di visione grazie allanuova metodologia di ricerca e catalogazione adottata, che ha consentito di ‘leggere’ in modo diverso le realtà artistiche che costellanoil territorio nazionale.Il diverso paradigma interpretativo che caratterizza questo volume rispetto al precedente – al quale sostanzialmente si ricollega – haconsentito di ‘radiografare’ con tecniche di ricerca più sofisticate le singole specificità regionali, venendo a capo di una situazionestraordinariamente variegata attraverso una griglia metodologica che si è fatta più flessibile e ‘sensibile’, allargando il compassointerpretativo al di là della classica dicotomia museo vs territorio.Il nostro Paese si è sempre distinto per una dialettica vivacissima tra museo e territorio, centri e ‘periferie’, specificità vernacolari e linguaggiinternazionali; una caratteristica che influenza profondamente anche distribuzione, caratteristiche e fisionomia dei ‘luoghi delcontemporaneo’. Tra la massima centralità, sia ideologica che istituzionale, del MAXXI e il piccolo museo locale, ma non per questo menorilevante si muove una miriade di piccole e grandi realtà regionali, provinciali, comunali, istituzioni private e religiose, fondazioni ecc., nesortisce una trama a maglie ora strette ora più rade o anche, come oggi si preferisce dire, una rete che copre l’Italia intera.Al di là del dato puramente quantitativo, per quanto diversificato, quello che emerge di davvero significativo da questa indagine è che,nell’aspra realtà dell’Italia di oggi, si senta la necessità, da parte di cittadini e istituzioni, di ‘marcare’ il territorio attraverso l’artecontemporanea. Non dovrebbe essere estranea a questa scelta non soltanto la relativa ‘facilità’ di costruire ex-novo centri anche importantida insediare nel territorio, ma anche il fatto che l’arte di oggi sia considerata il linguaggio creativo che esprime con più profondità lecontraddizioni che si agitano nella nostra società e che, al di là di polemiche a volte superflue, questo sia ormai riconosciuto come il suomerito maggiore.Scorrendo queste pagine appaiono infatti lontanissime e quasi irreali le polemiche che hanno scosso negli ultimi decenni società, politicae istituzioni, e che vertevano in ultima analisi sul senso e la credibilità della ricerca artistica contemporanea. Così come appare, nei fatti,disarcionata la domanda sulla liceità di dedicare finanziamenti all’arte contemporanea quando appaiono tanto più gravi altre urgenze:sempre messa in ombra, perché ‘maiora premunt’, l’arte contemporanea sa trovare spazi inediti e incoercibili di libertà espressiva, e riescea fiorire anche nelle condizioni economiche e sociali più ingrate, diventando spesso strumento privilegiato per esprimere le tensioniprofonde del nostro tempo. E di questo è testimonianza la straordinaria vitalità delle ricerche dei giovani artisti italiani e l’attenzione lorotributata da mostre, concorsi, premi nazionali e internazionali. Se, come credo, per i cittadini italiani l’antico – uso questo termine in senso estremamente lato – è monumento, opera, manufatto in cuila storia si invera, è proprio la partecipazione popolare e istituzionale che può trasformare l’arte contemporanea in storia. In questo sensoè soltanto la società che può dare respiro all’opera d’arte e trasformarla in una testimonianza culturalmente e storicamente attendibiledi uno specifico contesto umano; per questo la presenza disseminata di ‘luoghi’ nei quali l’arte contemporanea può parlare senza vincoli

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cosmopolitan extremism of contemporary language thanks to which the limitations associated with being local do not necessarily limitits tools of expression which, on the contrary, can be gleaned from creative and technological realities that are as distant and sophisticatedas they are widespread. The positive effects of this network can be ascribed to this “common language” of contemporary art: in the futurenot only public, but also private institutions will become tools for cultural and social growth. From this point of view, the complex range of contemporary art venues represents an extremely accurate seismograph of the currentsituation and how it may change in the future; it can also become creatively productive if stimulated by all the good practices that publicentities – working within a general programme of planning and coordination implemented by the State – can adopt, and encourageprivate entities to adopt as well.This was the aim of the new edition of the “contemporary art venues”: not only to photograph a situation, but use this knowledge todraft increasingly focused ministerial policies so that they can trigger new and quicker transformations with a view to achieving anincreasingly advanced balance.I sincerely hope that readers with an eye on the future may discover in these pages that what appears to be a statistical study can insteadreveal so much more; that understanding all aspects of contemporary art in Italy is not only a crucial premise for political and institutionalinitiatives, but bears witness to a network of crystal-clear creativity that continues to flow despite all sorts of difficulties and obstacles.And finally, that contemporary art can be entrusted with a message of hope for the future.

Angela Tecce

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il suo linguaggio spesso così criptico e introverso diventa spia e motore di un suo nuovo e più rilevante ruolo nei processi di cambiamentoanche territoriali. Gioca, mi pare, a favore di questa lettura proprio l’estremismo cosmopolita del linguaggio contemporaneo, grazie alquale la limitatezza del riferimento locale non implica necessariamente una limitatezza di strumenti espressivi, che anzi possono essereattinti a realtà creative e tecnologiche tanto distanti e sofisticate quanto pervasive. E’ proprio grazie a questa “lingua franca” delcontemporaneo che si può contare sulla produttività di questa rete: non solo le istituzioni pubbliche, ma anche quelle private diventanoin prospettiva strumenti di crescita culturale e sociale. L’intero plesso dei luoghi contemporanei rappresenta – in questa prospettiva – non solo un sensibilissimo sismografo della situazioneattuale e dei suoi possibili cambiamenti, ma può diventare creativamente produttivo sotto lo stimolo di tutte le buone pratiche che isoggetti pubblici, all’interno di un piano di coordinamento e pianificazione generale messo in atto dallo Stato, possono adottare e faradottare anche dai privati.È proprio questo l’intento con cui è la nata la nuova edizione dei “luoghi del contemporaneo”: non solo prendere atto di una situazionema utilizzare questa conoscenza per rendere sempre più mirate ed efficaci le politiche ministeriali, in modo che diventino leva di nuove epiù veloci trasformazioni, in vista del raggiungimento di equilibri sempre più avanzati. Mi auguro che le pagine che seguono mostrino, almeno a chi le guardi con occhio lungimirante, quanto lontano possa portare una ricercaapparentemente solo statistica, e dimostrino come la conoscenza delle diverse facce che l’arte contemporanea assume nel nostro Paesenon è solo l’indispensabile premessa di azioni politiche e istituzionali, ma costituisce una preziosa testimonianza di una rete di limpidacreatività che continua a scorrere, nonostante difficoltà e ostacoli di ogni genere, e alla quale può essere affidato un messaggio di speranzaper il futuro.

Angela Tecce

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This publication is ideally linked to the one published in 2003 curated by the former Directorate General for contemporary art andarchitecture, in particular the Office of Information, Dissemination and Public Relations. To a degree, we used the same criteria behind thechoice of methodology and scope because our aim was to achieve certain goals; in fact, this study was designed to provide institutionalparties and people interested in contemporary art exhibition spaces in Italy with an updated, easy-to-use, well documented handbook ofthese venues. The results of the study also provide food for thought, especially for scholars and institutions; the handbook will allow themto assess the strong or weak points of this sector and identify the ones where contemporary art is either progressing or, on the contrary,loosing ground.Each region was studied and censored, one by one. When defining the concept of contemporary we maintained the same chronologicallimits adopted in the smaller 2003 edition. In other words we focused on artistic or cultural assets produced between the second half ofthe twentieth century and the present day. We considered the activities and collections of any public or private institution involvingprimarily – but not exclusively – contemporary art. In the case of private organisations we focused mainly on the ones which were eitheropen to the public or interacted with public organisations.The members of the work group that gathered and collated the data and statistics in this book were all contemporary art experts andscholars; this ensured the methodological accuracy of the final product. The study began with a detailed and much more extensivebibliographical survey than the one adopted in 2003. In some regions, Tuscany, Emilia Romagna or Lombardy, the study used localcatalogues, surveys and studies focusing on enhancing territorial institutions. For other regions – above all the less centralised – the workgroup contacted universities, conservation organisations and local specialists. Furthermore, compared to 2003, most cultural entities haverelatively efficient websites making online survey and data verification much easier and extremely helpful. The work and support of theTechnical and Scientific Committee was also crucial: joint decisions were taken regarding the drafting of the guidelines. Regionalsuperintendencies also played a crucial role in the identification and assessment of venues to be included in the study. Finally, anotherimportant input was provided by ISTAT during the preparation of the assessment criteria. The final selection is the end product of the momentous summary carried out to ensure that the work of each institution was easy tounderstand and useful: the summary also facilitates the comparison of data.The technical sheets illustrate the more salient traits of each institution, their collections and activities as well as their relationship withthe region and the services provided to the public.The picture painted by the study is varied and comprehensive, in keeping with the many artistic languages and expressions characterisingcontemporary culture in the second half of the twentieth century. New and interesting changes emerged regarding clients and commissions,as well as greater dynamism in territories once reluctant to invest in contemporary art initiatives.Overall, the study highlighted a lively and dynamic situation which has, however, not been left unscathed by the profound crisis facingItaly today. In fact quite a few organisations and institutions have either closed or changed their focus; likewise new management modelsdo not always achieve their prefixed goals and objectives. Nevertheless, we must use the knowledge contained in this study, and bend allour efforts to supporting and empowering this rich cultural heritage.

Carlo Fuortes, Orietta Rossi Pinelli

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Questa pubblicazione si ricollega idealmente a quella uscita nel 2003 curata dall’allora Direzione generale per l’arte e l’architetturacontemporanee ed in particolare dall’ Ufficio Informazione, Divulgazione e Relazioni con il pubblico. I criteri ispiratori che ne hanno guidatole scelte di campo e metodologiche sono, almeno in parte, gli stessi perché si è voluto – in questo modo – raggiungere alcuni obiettivi.Con questa ricerca si intende, infatti, offrire sia ad un pubblico interessato alle strutture espositive dell’arte contemporanea in Italia siaalle stesse istituzioni coinvolte, uno strumento aggiornato, di semplice consultazione quanto ben documentato, che consenta una rapidaricognizione delle strutture dedicate all’arte contemporanea. Inoltre gli esiti di questa nuova ricognizione offrono più di uno spunto diriflessione – soprattutto alle istituzioni interessate e agli studiosi del settore – per valutare i punti di forza o di fragilità, le aree in espansioneo in contrazione nel settore della promozione dell’arte contemporanea. Abbiamo intenzionalmente mantenuto gli stessi limiti cronologici adottati nel volumetto del 2003 per definire la nozione dicontemporaneità. Ci siamo, cioè occupati di manifestazioni artistico/culturali prodotte tra il secondo dopoguerra e i nostri giorni. Abbiamopreso in esame quelle istituzioni – pubbliche o private – la cui attività e le cui raccolte siano preminentemente – se non esclusivamente–legate all’arte contemporanea. Abbiamo preso in considerazione, nel caso di strutture private, essenzialmente quelle aperte al pubblico oche per lo meno interagiscano con le strutture pubbliche. Il gruppo di lavoro che ha messo a punto i dati e le analisi di questa pubblicazione, è composto da studiosi specializzati in artecontemporanea, a garanzia del rigore metodologico che si è voluto garantire al prodotto finito. Si è partiti da una ricognizione bibliograficaa tappeto, certamente molto accresciuta rispetto al 2003. Per alcune regioni, tra cui la Toscana, l’Emilia Romagna, o la Lombardia, si sonopotuti utilizzare repertori, ricognizioni, ricerche precedentemente promosse in ambito locale, tese a valorizzare le strutture territoriali. Peraltre regioni, soprattutto quelle centralmente meno organizzate, il lavoro si è avvalso anche di contatti con università, strutture di tutelae specialisti locali. Inoltre, rispetto allo stesso 2003, è stato oltremodo proficuo il rilevamento e la verifica via web, essendosi ormai, quasitutte le strutture culturali, dotate di siti più o meno efficaci. Fondamentale è stato il confronto e il supporto del Comitato Tecnico Scientifico,con cui sono state condivise tutte le scelte e che ha fornite le linee di indirizzo della ricerca. Un ruolo rilevante, inoltre hanno svolto leSoprintendenze regionali che hanno contribuito alla identificazione a alla valutazione dei luoghi da inserire. Utile, infine, il confronto conl’ISTAT per la messa a punto dei criteri di rilevazione dei dati. L’essenzialità dei testi a cui siamo arrivati è stata frutto di un ponderoso lavoro di sintesi a favore di una efficace ed immediatacomprensione della realtà di ogni istituzione; una sintesi che consente anche un’ agile comparazione di dati tra le diverse realtà. Le schede danno conto delle caratteristiche più significative delle rispettive istituzioni, sia in merito alle collezioni che alle differenti attivitàpromosse da ciascuna di esse; inoltre sono stati evidenziati i legami con il territorio, compresi – naturalmente – i servizi offerti al pubblico. Dalla ricerca è emerso un panorama decisamente ricco e variegato, in sintonia con la pluralità delle espressioni artistiche che hannoanimato la cultura del contemporaneo a partire dal secondo Dopoguerra. Sono emerse anche nuove ed interessanti forme di committenzae una maggiore vivacità anche nei contesti territoriali un tempo meno propense ad aprirsi alle sperimentazioni dell’arte contemporanea.Nel complesso, dall’insieme della ricerca, è venuto alla luce un panorama vitale non indenne però dalla profonda crisi che attraversa ilPaese. Non sono poche infatti le strutture che negli ultimi anni hanno chiuso o modificato le loro attività così come l’adozione di nuovimodelli di gestione non sempre riesce a raggiungere gli obiettivi prefissati. Tuttavia la ricchezza culturale che emerge dalla ricerca vasorretta e potenziata con tutti i mezzi, partendo dalla conoscenza.

Carlo Fuortes, Orietta Rossi Pinelli

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indice

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Piemonte 25

Valle d’Aosta 37

Lombardia 41

Trentino Alto Adige 55

Veneto 61

Friuli Venezia Giulia 71

Liguria 75

Emilia Romagna 81

Toscana 89

Umbria 103

Marche 111

Lazio 115

Abruzzo 137

Molise 145

Campania 149

Puglia 161

Basilicata 165

Calabria 171

Sicilia 177

Sardegna 189

Alberghi ad arte 197

Chiese ad arte 201

Cantine ad arte 205

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Bookshop

Caffetteria e ristorazione

Guardaroba

Prenotazione dei biglietti e delle visite

Audioguide

Visite guidate

Attività didattiche

Attività / servizi / percorsi a supporto dei visitatori disabili

Attività / servizi / percorsi a supporto dei visitatori con disabilità sensoriali

Servizi di accoglienza e intrattenimento per l’infanzia

Affitto locali per eventi

Wi Fi gratuito

Postazioni multimediali a disposizione dei visitatori

Archivio / biblioteca

Servizi

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i luoghi delcontemporaneocontemporary art venues

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Courtesy Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea,Rivoli – Torino, 2012. Foto Paolo Pellion, Torino

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1. Cittadellarte - FondazionePistoletto Biella (BI)

2. CeSAC – CentroSperimentale per le ArtiContemporanee e IlFilatoio di CaraglioCaraglio (CN)

3. Fondazione PeanoCuneo (CN)

4. IGAV - Istituto Garuzzoper le Arti VisiveSaluzzo (CN)

5. Fondazione Spinola Bannaper l’artePoirino (TO)

6. Castello di RivaraRivara (TO)

7. Castello di Rivoli. Museod’arte contemporaneaRivoli (TO)

8. Artisti del PassanteTorino (TO)

9. Fondazione Ettore FicoTorino (TO)

10. Fondazione MerzTorino (TO)

11. Fondazione Sandretto ReRebaudengo Torino (TO)

12 GAM. Galleria Civicad’Arte Moderna eContemporanea diTorinoTorino (TO)

13. MAU - Museo d’ArteUrbanaTorino (TO)

14. Nuovi CommittentiTorino (TO)

15. PAV - Parco Arte ViventeTorino (TO)

16. Civica Galleria d’ArteContemporanea “FilippoScroppo” Torre Pelice (TO)

PIEMONTE

Torino e il Piemonte sono, per storia e vocazione, tra iprincipali protagonisti dell’arte contemporanea italiana.Soprattutto negli ultimi anni una serie di esperienze

innovative hanno trovato un fondamentale sostegno nelleistituzioni, ai diversi livelli di governo, aperte a forme dipartenariato interistituzionale e nelle fondazione ex-bancarie,unitamente alla qualificata collaborazione di artisti, gallerie,collezionisti.La crisi del modello di sviluppo basato sulla grande industria,particolarmente evidente a Torino con il declino della FIAT, èstata l’occasione per ripensare il disegno della città e del suosviluppo. In questo contesto un ruolo di primo piano è statoassegnato alla cultura, con particolare attenzione allacostruzione di un vero e proprio “sistema dell’artecontemporanea”. Per volere della Regione nel 1984 apre i battenti il MuseoCastello di Rivoli che – tra i primi in Italia – sperimenta unagestione mista pubblico-privata. Nel breve volgere di annivengono istituite numerose fondazioni: Cittadellarte a Biella(1998), Sandretto Re Rebaudengo (nel 1995 a Guarene d’Alba edal 2002 a Torino), Spinola Banna (Banna Poirino, 2004) e Merz(Torino, 2005). Allo stesso tempo il Comune di Torino provvede aun riassetto generale dei propri musei creando, nel 2002, laFondazione Torino Musei cui afferiscono la GAM, Galleria Civicad’Arte Moderna, e altri tre importanti musei cittadini (PalazzoMadama-Museo Civico d’Arte Antica, la Rocca e il BorgoMedievale e il MAO Museo d’Arte Orientale). Oltre all’apertura di nuovi spazi espostivi sono stati promossisignificativi programmi che hanno contribuito a modificarel’assetto e la percezione della città come, ad esempio, le operecommissionate per il passante ferroviario e i progetti realizzatinell’ambito del programma “Nuovi Committenti”. Manifestazionia carattere internazionale come “Luci d’artista”, giunto allaquattordicesima edizione, e “Artissima” concorrono a fare diTorino un luogo strategico per l’arte contemporanea.A sostenere fortemente le iniziative culturali sono la Compagniadi San Paolo e la Fondazione Cassa di Risparmio di Torino.Quest’ultima, nel 2000, ha costituito la Fondazione per l’ArteModerna e Contemporanea CRT che, nei primi dieci anni, si èdedicata quasi esclusivamente all’acquisto di opere per lacollezione da destinare alla Galleria d’Arte Moderna di Torino(GAM) ed al Castello di Rivoli. Più recentemente il suo raggio diazione si è aperto a nuovi settori: educazione, formazione,promozione e fruizione dell’arte contemporanea.

By vocation, and also their history, Turin and Piedmont areamong the most important protagonists of contemporaryItalian art. Several innovative events, chiefly in recent years,

have been supported by various levels of governments throughinterinstitutional partnerships, by former bank foundations, aswell as by artists, galleries and collectors.The crisis in the car manufacturing industry, which deeplyaffected Turin and FIAT, was an opportunity to rethink the cityand its growth. A key role in this scenario was assigned toculture, in particular the creation of a “system of contemporaryart”.In 1984 the Region inaugurated the Castello di Rivoli Museumwhich was one of the first in Italy to be managed by a public-private partnership. In a few short years numerous foundationswere established: Cittadellarte in Biella (1998) Sandretto ReRebaudengo (in 1995 in Guarene d’Alba, and from 2002 inTurin), Spinola Banna (Banna Poirino, 2004) and Merz (Turin,2005). The Turin Municipality also reorganised its ownmuseums. In 2002, it created the Turin Museum Foundationwhich includes the GAM, the Civic Gallery of Modern Art, andthree other important city museums (Palazzo Madama-CivicMuseum of Ancient Art, the Medieval Fortress and Hamlet andthe MAO, Museum of Oriental Art). Apart from the inauguration of new exhibition spaces, thelaunch of several important programmes helped change theimage and status of the city; for example, the workscommissioned for the railway link and the projects in theprogramme “Nuovi committenti”. International events like “Lucid’artista”, now in its fourteenth edition, and “Artissima” help tomake Turin a strategic venue for contemporary art.The banks, Compagnia di San Paolo and the Fondazione Cassadi Risparmio di Torino, lend enormous support to these culturalinitiatives. In 2000, the latter created the Foundation forModern and Contemporary Art, CRT, which in its first ten yearshas focused almost exclusively on the acquisition of works forthe Gallery of Modern Art in Turin (GAM) and the Castello diRivoli. More recently it has branched out into new areas:education, training, promotion and fruition of contemporary art.

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In una ex manifattura laniera situata lungo il tor-rente Cervo, all’interno di un complesso di ar-cheologia industriale, ha sede dal 1998 la

Cittadellarte. Tentativo riuscito di mettere in praticail “Manifesto Progetto Arte” di Michelangelo Pi-stoletto per un nuovo ruolo dell’artista, che pongal’arte in diretta interazione con tutti gli ambitidell’attività umana e favorisca un cambiamentoresponsabile della società. La Fondazione è artico-lata in diversi settori operativi collegati tra loro, icosiddetti Uffizi, ciascuno dedicato a un’area spe-cifica del tessuto sociale: dalla produzione all’eco-nomica, dalla comunicazione alla politica,dall’educazione all’architettura, dalla spiritualità allavoro, dall’ecologia al nutrimento. L’arte è il de-nominatore comune di ogni attività degli Uffizi diCittadellarte, secondo il motto “Arte al Centro diuna Trasformazione Sociale Responsabile”. Tra letante attività, le mostre e le collaborazioni inter-nazionali, da segnalare i progetti di formazione ein particolare UNIDEE, l’Università delle idee cheogni estate riunisce giovani creativi provenienti datutto il mondo in un denso calendario di wor-kshop, seminari e incontri, e UNIDEE Educational,corso di specializzazione per educatori culturali.

Cittadellarte is located in a former woolfactory along the Cervo river, part of anindustrial archaeology complex. Opened in

1998, it is a successful attempt to implement the“Art Project Manifesto” with which MichelangeloPistoletto wanted to create a new role for artists,a role that would place art in direct contact withall aspects of human activities, as well as boost aresponsible change in society. The Foundation isdivided into several interrelated departments, theso-called Uffizi, each dedicated to a specific areaof our social fabric: production, the economy,communications, politics, education, architecture,spirituality, labour, ecology and nutrition. Art is thecommon denominator of all the activitiesorganised by the Cittadellarte Uffizi, according tothe motto “Arte at the heart of Responsible SocialTransformation”. Exhibitions and internationalcollaborations are among its many activities,especially its training programmes and in particularUNIDEE, the university of ideas where everysummer young creatives from all the worldparticipate in a packed programmes of workshops,seminars and meetings, and UNIDEE Educational,a specialisation course for cultural educators.

Cittadellarte -FondazionePistoletto Biella (BI)Via Serralunga, 27 - 13900 Tel +39 015 28400Fax +39 015 [email protected]

mar-ven su prenotazione 11.00-19.00 sab e dom Chiuso: lunBiglietti: intero t 6,00 ridotto: t 4,00

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Il Cesac, Centro Sperimentale per le Arti Contem-poranee, ha sede nel Convento dei Cappuccinidi Caraglio. Fatta edificare dai frati all’inizio del

Settecento, la chiesa, dedicata a Santa Maria degliAngeli, conserva altari lignei di grande valore, men-tre il Convento dal 1995 è sede dell'AssociazioneCulturale Marcovaldo e degli spazi espositivi delCesac. È possibile visitare il chiostro e il parco cheospita Gartden, collezione di sculture e installa-zioni di importanti artisti contemporanei. L’attivitàespositiva internazionale del Cesac trova spazioinoltre nel Filatoio di Caraglio. La "fabbrica daseta" più antica d'Europa, costruita tra il 1676 e il1678 da Giovanni Girolamo Galleani, oltre a ospi-tare importanti eventi di arte contemporanea, co-stituisce il primo nucleo del Museo del SetificioPiemontese. Per il triennio 2010-2012 la program-mazione del Cesac è stata affidata al collettivo dicuratrici torinese a.titolo e al loro progetto “faremuseo”.

Cesac, the Experimental Centre for ContemporaryArts, is based in the Capuchin Monastery inCaraglio. Built at the beginning of the eighteenth

century, its church, which is dedicated to Saint Mary ofthe Angels, houses wooden altars of great value,whereas the Monastery has been the headquarters ofthe Associazione Culturale Marcovaldo (MarcovaldoCultural Association) since 1995 and is home toCesac’s exhibition spaces. The cloister and park are alsoopen to visitors and host the Gartden, a collection ofsculptures and installations by important contemporaryartists. Cesac’s international exhibition activities alsotake place in Caraglio’s ‘Filatoio’ (silk factory). This isEurope’s oldest silk factory, built between 1676 and1678 by Giovanni Girolamo Galleani, and in additionto hosting important contemporary art events it is thecentrepiece of the Piedmont Silk Factory Museum. Overthe three-year period between 2010-2012 Cesac’sartistic planning was entrusted to a collective of Turinbased curators known as “fare museo” (MakingMuseums) as part of their project of the same name.

CeSAC - CentroSperimentale per leArti Contemporanee eIl Filatoio di CaraglioCaraglio (CN)Via Matteotti, 40 - 12023Tel +39 0171 618300

1 aprile-13 maggio: 14.30-19.00 sab 10.00-19.00 dom e festivi 17 maggio 31 dicembre: 14.30-19.00 gio-sab10.00-19.00 dom e festivi Biglietti: intero t 6,00 ridotto: t 4,00

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26• Convento dei Cappuccini

• Fondazione Pistoletto - Esterno (foto Enrico Amici)• Fondazione Pistoletto - Interno (foto J.E. Sandoval)

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Scopo principale della Fondazione, nata nel1993 per volontà del collezionista RobertoPeano, è di promuovere la scultura e il suo

inserimento nell’ambiente naturale urbano. Perquesto ogni anno viene indetto il Concorso In-ternazionale “Scultura da vivere”, vetrina dellacreatività giovanile in Italia e all’estero che per-mette al primo classificato installare la propriaopera negli spazi verdi della città di Cuneo. LaFondazione organizza inoltre mostre temporaneeall’interno degli spazi espositivi e del proprio giar-dino museale.

The main aim of the Foundation, establishedin 1993 by the collector Roberto Peano, is topromote sculpture and its inclusion in the

natural urban environment. Every year theInternational Competition “Sculture da vivere” isorganised to showcase the work of youngcreatives in Italy and abroad. The winningsculpture is positioned in one of the green areasof the city of Cuneo. The Foundation alsoorganises temporary exhibits in the exhibitionareas of its own museum garden.

Fondazione PeanoCuneo (CN)Corso Francia, 47 - 12100Tel +39 0171 603649Fax +39 0171 [email protected]

Orario variabile

L’Istituto Garuzzo per le Arti Visive è un’or-ganizzazione non-profit nata nel 2005 perpromuovere l’arte contemporanea italiana,

nel nostro paese e all’estero. Particolarmente in-tenso lo scambio con la Cina, con numerose mo-stre organizzate nel paese asiatico a partire dal2006, grazie anche alla collaborazione con il Mi-nistero degli Affari Esteri e l’Istituto Italiano diCultura a Shangai. Dal 2009, nella manica otto-centesca della Castiglia di Saluzzo, un tempo adi-bita a carcere, è stata allestita l’Esposizionepermanente di arte contemporanea italiana conopere della collezione privata dell’Istituto e pre-stiti temporanei di artisti e galleristi; la Castigliaè anche sede di mostre temporanee. Nel 2012l’IGAV ha ideato e realizzato con il MiBAC e ilMAE il “Premio Shanghai” che prevede residenzeper giovani artisti cinesi e italiani emergenti.

The Garuzzo Institute for Visual Arts is a no-profit organisation established in 2005 topromote contemporary Italian art in Italy and

abroad. Exchanges with China are very intense,and starting in 2006 many exhibitions have beenorganised in China thanks to the collaborationbetween the Ministry of Foreign Affairs and theItalian Cultural Institute in Shanghai. Since 2009,the Permanent Exposition of ContemporaryItalian Art is held in the nineteenth-century wingof the Castiglia di Saluzzo, once used as a prison;the expo includes works in the private collectionof the Institute and works on temporary loans byartists and gallery owners. The Castiglia is also avenue for temporary exhibitions. In 2012,together with the MIBAC and MAE, the IGAVdesigned and organised the Shanghai Awardwhich confers residential grants on young, up-and-coming Chinese and Italian artists.

IGAV - IstitutoGaruzzo per le ArtiVisiveSaluzzo (CN)Castiglia, Piazza Castello, 1Tel +39 011 19781500Fax +39 011 [email protected]

Orario variabileBiglietti: intero t 5,00 ridotto: t 2,50

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• Musa Paradisiaca - Tegi Canfari - Giardino Museale dellaFondazione Peano (foto Luisa Bagnasco)• Guardiano Notturno - Gaetano Usciatta - GiardinoMuseale della Fondazione Peano (foto Luisa Bagnasco)

• Francesco Sena - Di mille rivoli, 2009 e Valentina Cipullo,Breath, 2011• Saverio Todaro - Power to the people, 2007 e DomenicoAntonio Mancini - Senza titolo, 2011

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Fondata nel 2004 da Gianluca Spinola nella te-nuta di famiglia a Banna, una frazione di Poi-rino a venti chilometri da Torino, la Fondazione

vuole contribuire alla promozione e alla diffusionedell’arte e della musica contemporanee tramite unarticolato programma di laboratori e residenze de-dicate ai giovani artisti. L’imponente complesso diedifici rurali a corte chiusa che ospita la Fondazione,in parte ancora utilizzati per le attività dell’aziendaagricola, è dominato da un massiccio torrione ri-modernato sulle fondazioni di un’antica casaforte,che risale alla seconda metà del Duecento. Inau-gurato nel 2005, il Centro comprende tre edifici ru-stici del tutto rinnovati, offre spazi individuali ecomuni nonché una residenza per artisti. La sezioneArti visive prevede un programma di formazionepost-universitaria dedicato ad artisti under 35. Ognianno si tengono due o più workshop intensivi conartisti dal profilo internazionale - tra gli altri EvaMarisaldi, Luca Vitone, Massimo Bartolini - e unaserie di incontri e conferenze. Ogni anno viene or-ganizzata una mostra collettiva con una selezionedei progetti proposti dagli artisti del workshopdell’anno precedente.

The Foundation was established in 2004 byGianluca Spinola in the family estate in Banna,a hamlet of Poirino twenty kilometres from

Turin; its aim is to promote and increase awarenessof contemporary art and music by organising anextensive programme of workshops and residentialgrants for young artists. The Foundation, located inan imposing complex of farm buildings withenclosed courtyards, some of which still used forfarming activities, is dominated by a massive towerredesigned on the foundations of an old fortifiedmanor dating to the second half of the thirteenthcentury. Inaugurated in 2005, the centre includesthree completely renovated outhouses whichprovide individual and collective spaces for theartists. The Visual Arts section includes a post-university course dedicated to artists under the ageof 35. Every year two or more intensive workshopsare held with internationally-renowned artists suchas Eva Marisaldi, Luca Vitone and MassimoBartolini, as well as a series of meetings andconferences. A collective exhibition is organisedeach year with a selection of designs proposed byartists who attended the workshop a year earlier.

Fondazione SpinolaBanna per l’artePoirino (TO)Frazione Banna - 10046Tel +39 011 9430540Fax +39 011 9430614info@fondazionespinola-bannaperlarte.orgwww.fondazionespinola-bannaperlarte.com

Orario variabile

Il Castello di Rivara, sede storica sul finire del-l’Ottocento del cenacolo di pittori della Scuoladi Rivara, è un complesso composto da tre edi-

fici indipendenti: il Castello Medievale, la VillaNeobarocca e le Scuderie, immersi in un immensoparco. Dal 1985, sotto la direzione di Franz Palu-detto, il Castello ospita numerosi atéliers e camereper residenze di artisti italiani e stranieri e ungrande spazio espositivo. Alcuni dei più impor-tanti critici e curatori internazionali come RenatoBarilli, Dan Cameron, Angela Vettese e BenjaminWeil hanno contribuito al progetto e all’organiz-zazione. Moltissimi gli artisti coinvolti, da FelixGonzalez-Torres a Dan Graham, da Maurizio Cat-telan a Gordon Matta-Clark, da Stefano Arienti aPaul McCarthy. Con l’inaugurazione nel 2008 diuno spazio dedicato alla collezione ProgettoMuseo d’Arte Italiana 1985-2008, che raccoglieimportanti opere perlopiù realizzate presso il Ca-stello a partire dagli anni Ottanta, e grazie al riccopatrimonio del Centro di Documentazione, il Ca-stello di Rivara ha assunto definitivamente unastruttura di tipo museale.

Towards the end of the nineteenth century theCastle in Rivara was the old seat of the coterieof the Rivara School. The Castle complex has

three independent buildings: the Medieval Castle,the Neo-baroque Villa and the Stables nestling inan enormous parkland. Since 1985, numerousateliers, residential rooms for Italian and foreignartists, and a large exhibition area, are now locatedin the Castle managed by Franz Paludetto. Some ofthe most important international critics andcurators, such as Renato Barilli, Dan Cameron,Angela Vettese and Benjamin Weil havecontributed to the project and the organisation.Many artists have participated: Felix Gonzalez-Torres, Dan Graham, Maurizio Cattelan, GordonMatta-Clark, Stefano Arienti and Paul McCarthy.The Castle in Rivara finally became a fully-fledgedmuseum when the space dedicated to the ItalianArt Museum Project 1985-2008 was inauguratedin 2008; most of the artworks in this project weremade at the Castle starting in the eighties; otherscome from the extensive heritage of theDocumentation Centre.

Castello di RivaraRivara (TO)Piazza Sillano, 2 - 10080Tel +39 0124 31122Fax +39 0124 [email protected] www.castellodirivara.it

14.00-18.00 ven 10.00-13.00/14.00-18.00 sab e dom

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28• Castello di Rivara - Esterno

• Fondazione Spinola Banna

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Appena fuori Torino, all’imbocco della Val diSusa, sorge il Castello di Rivoli, imponenteresidenza sabauda progettata da Filippo

Juvarra per Vittorio Amedeo II del 1718, mai por-tata a termine. È del 1978 la decisione della Re-gione Piemonte di destinare il Castello a Museod’Arte Contemporanea, con il progetto dell’ar-chitetto Andrea Bruno, che sceglie di fissare la si-tuazione del cantiere incompiuto di Juvarra,senza completamenti né rifacimenti. L’aperturadel Museo avviene nel 1984 e da allora la Colle-zione Permanente del Castello di Rivoli viene co-stantemente arricchita grazie a nuoveacquisizioni, donazioni e prestiti a lungo termine.La Collezione documenta i momenti cruciali dellosviluppo dell’arte contemporanea in Italia e al-l’estero dagli anni Cinquanta ad oggi: l’Arte Po-vera con artisti come Giuseppe Penone eMichelangelo Pistoletto, la Transavanguardia,l’Astrattismo lirico di Melotti, la generazione diVanessa Beecroft, Maurizio Cattelan, FrancescoVezzoli, Grazia Toderi. Grande attenzione è dedi-cata alla scena internazionale con figure del ca-libro di Sol Lewitt, Richard Long, James Lee Byars,Olafur Eliasson, Claes Oldenburg, Keith Haring,William Kentridge e molti altri. L’allestimento, inparte cronologico, rispecchia la complessità dellavicenda artistica e la costante evoluzione del lin-guaggio contemporaneo. Il nuovo percorso, chetende alla realizzazione di sale monografiche, fasì che ciascuna sala rappresenti uno o più mo-menti del lavoro di ciascun artista, oppure si offracome occasione di dialogo tra opere di artisti di-versi. La vita del Museo è animata da un riccoprogramma di mostre temporanee e dal rilievodato al Dipartimento Educazione con attività dif-ferenziate dentro e fuori il Castello.

The Castello di Rivoli is located just outsideTurin at the entrance to the Susa Valley; it isan imposing but unfinished residence of the

Savoy family designed by Filippo Juvarra forVittorio Amedeo II in 1718. In 1978 the RegionePiemonte decided to turn the Castle into aMuseum of Contemporary Art designed by thearchitect Andrea Bruno who chose to ‘freeze’ theunfinished worksite designed by Juvarra withouteither completing or renovating it. The museumopened in 1984 ; since then the PermanentCollection of the Castello di Rivoli has beencontinuously enlarged thanks to newacquisitions, donations and long term loans. TheCollection bears witness to key moments in theevolution of contemporary art in Italy andabroad, from the fifties to the present day: ArtePovera with artists such as Giuseppe Penone andMichelangelo Pistoletto, Transavangardia,Melotti’s Lyrical abstraction, the generationincluding Vanessa Beecroft, Maurizio Cattelan,Francesco Vezzoli and Grazia Toderi. Special focuswas on international artists such as Sol Lewitt,Richard Long, James Lee Byars, Olafur Eliasson,Claes Oldenburg, Keith Haring, William Kentridgeand many others. The new layout has mainlymonographic rooms, each one representing oneor more moments in the life of each artist; othersinstead have multi-artist rooms so thatcomparisons can be made. The museum has anextensive programme of temporary exhibitionsand the Education Department hosts manydifferent activities inside and outside the castle.

Castello di Rivoli.Museo d’artecontemporaneaRivoli (TO)Piazza Mafalda di Savoia, 10098Tel +39 011 9565222 [email protected]/

10.00-17.00 mar-ven 10.00-19.00 sab e dom Chiuso: lunBiglietti: intero t 6,50 ridotto: t 4,50

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• Courtesy Castello di Rivoli Museo d’ArteContemporanea, Rivoli - Torino, 2012 (foto Paolo Pellion,Torino)

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Il progetto Artecittà.11 Artisti per il PassanteFerroviario, sostenuto dalla Fondazione CRTper l’arte, con la direzione di Rudi Fuchs, testi-

monia la volontà di riqualificazione urbana attra-verso interventi di arte pubblica che caratterizzala città di Torino. Undici artisti di fama interna-zionale - Anselmo, Kounellis, Kirkeby, Mainolfi,Merz, Paolini, Penone, Pichler, Pistoletto, Rüc-kriem, Zorio.- sono chiamati a realizzare un’in-stallazione per integrare nello spazio urbano ilrecupero del “passante ferroviario” e delle OGR- Officine Grandi Riparazioni Ferroviarie - affasci-nante esempio di archeologia industriale. Giàcompiute nel 2002 la Fontana Igloo di MarioMerz e L’albero-giardino di Giuseppe Penone, enel 2004 l’Opera per Torino del danese Per Kir-keby.

The project, Artecittà.11 Artists for theRailway Link, supported by the CRT for ArtFoundation and directed by Rudi Fuchs,

bears witness to the city’s desire to renovate andregenerate the city using public art installations.Eleven internationally-famous artists - Anselmo,Kounellis, Kirkeby, Mainolfi, Merz, Paolini,Penone, Pichler, Pistoletto, Rückriem and Zorio –were asked to each create an installation for arenovated urban space of the “railway link” andthe OGR - Officine Grandi Riparazioni Ferroviarie– a fascinating example of industrial archaeology.In 2002 the Igloo Fountain by Mario Merz andthe Tree-garden by Giuseppe Penone wereinstalled; in 2004 it was the turn of the Operaper Torino by the Danish artist Per Kirkeby.

Artisti del PassanteTorino (TO)Passante Ferroviario

La Fondazione, che ha sede nella casa in cuiEttore Fico ha vissuto e lavorato, nasce nel2007 per volontà della moglie dell’artista

Ines Sacco Fico con l’obiettivo di promuovere edivulgare l’opera del pittore piemontese nel pa-norama nazionale e internazionale. Importante ilpremio intitolato all’artista, istituito nel 2009 edestinato agli artisti emergenti. Il premio, primaassegnato ad “Artissima” e poi spostatosi aRoma per la Fiera “The Road to ContemporaryArt”, vuole inaugurare una nuova formula di so-stegno all’arte contemporanea al fine di valoriz-zare, in termini strategici e finanziari, la ricercadei nuovi talenti. La Fondazione è inoltre impe-gnata nella costruzione, a Torino, del Museo Et-tore Fico, la cui inaugurazione è prevista per il2013.

The Foundation, located in the house whereEttore Fico lived and worked, was opened in2007 by the wife of the artist Ines Sacco

Fico. The aim of the Foundation is to promote andincrease awareness about the work of the artistfrom Piedmont both in Italy and abroad. Theimportant Award named after the artist wascreated in 2009 and is open to up-and-comingartists. First held during Artissima and thentransferred to Rome for the fair, “The Road toContemporary Art”, the award intends to launcha new formula to support contemporary art andstrategically and financially enhance the searchfor new talent. The Foundation is also committedto building the Ettore Fico Museum in Turin whichshould be inaugurated in 2013.

Fondazione EttoreFicoTorino (TO)Corso Galileo Ferraris, 18 - 10121 Tel +39 011 5620451www.ettorefico.it

Su prenotazione

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• Albero Giardino - Giuseppe Penone(foto Federica Castiglioni © Città di Torino)

• Museo Ettore Fico - Progetto facciata• Fondazione Ettore Fico - Studio dell’artista

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La Fondazione Merz è nata nell’aprile del 2005 eospita il fondo di opere di Mario Merz con loscopo di conservarlo, tutelarlo e renderlo acces-

sibile al pubblico. Sostiene inoltre la ricerca sull’artecontemporanea attraverso una biblioteca, un archivioe un ricco programma di mostre e iniziative culturali.La sede della Fondazione è l’ex centrale termica Of-ficine Lancia, un edificio industriale degli anni Trentarecentemente ristrutturato situato in Borgo SanPaolo, quartiere interessato agli interventi di riquali-ficazione urbanistica e culturale di Torino degli ultimianni. Le mostre della collezione interagiscono con illuogo che le accoglie e la sua intensa memoria; i la-vori si inseriscono in tutti gli spazi, interni ed esterni,dialogano con la struttura, restituendo l’immediatasensazione di trovarsi in un vero e proprio “paesag-gio” e rispettando la poetica dell’artista. “La casa èuna relazione tra lo spazio e il tempo. Il tempo è crea-tore e distruttore di spazio. Lo spazio non è auto-nomo e statico. Lo spazio è controllato dal tempo”(Mario Merz). Alle mostre della Collezione si alter-nano progetti espositivi temporanei di artisti invitatia dialogare e confrontarsi con lo spazio e con il la-voro del protagonista dell’Arte Povera.

The Merz Foundation was established in April2005 to house, preserve and safeguard theworks by Mario Merz and make them available

to the public. The Foundation organises a range ofcultural initiatives and events while the Library andArchives support research on contemporary art. TheFoundation is located in the former power plant ofthe Lancia car factory, a recently restructuredindustrial building dating to the thirties. In the pastfew years, this district of Turin, Borgo San Paolo, hasundergone extensive cultural and urban renovation.The exhibitions of the collection interact with thevenue and its history; the works, located both insideand outside the building, dialogue with the structureand immediately give the visitor the feeling of a“landscape” while respecting the poetics of theartist. “The house is a relationship between spaceand time. Time creates and destroys space. Space isnot independent and static. Space is controlled bytime” (Mario Merz). Temporary exhibits areorganised between one exhibition of the collectionand another; artists are invited to interact and testtheir work against this space as well as against thework of the protagonist of Arte Povera.

Fondazione MerzTorino (TO)Via Limone, 24 - 10141Tel +39 011 19719437Fax +39 011 [email protected]

11.00-19.00 mar-domChiuso: lunBiglietti: intero t 5,00 ridotto: t 3,50

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La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo nascenel 1995 e due anni dopo apre la prima sedenel Palazzo Re Rebaudengo a Guarene d’Alba,

trasformato in spazio espositivo dagli architetti Cor-rado Levi, Alessandra Raso e Alberto Rolla. La sedetorinese, progettata da Claudio Silvestrin, è statainaugurata nel 2002 nell’ex quartiere operaio diBorgo San Paolo. Obiettivo della Fondazione è pro-muovere l’arte contemporanea, spaziando tra arti vi-sive, musica, teatro, cinema, letteratura, e avvicinareai diversi linguaggi un pubblico sempre più ampioattraverso un articolato programma educativo. Lemostre organizzate presentano il lavoro sia di affer-mati artisti internazionali - Doug Aitken, Takashi Mu-rakami, Glenn Brown - sia di giovani artisti, con unosguardo particolare sulla scena italiana - Diego Per-rone, Patrick Tuttofuoco, Giuseppe Gabellone - e alletematiche al centro del dibattito contemporaneo.Contribuisce alla valorizzazione dei giovani artisti, fi-nanziandone i lavori, aiutandoli a produrre i loro pro-getti e offrendo spazi in cui esporre, e ai giovanicuratori con un programma annuale di residenze. LaFondazione invita ogni anno tre giovani curatori stra-nieri a trascorrevi un periodo di ricerca finalizzatoall’organizzazione di una mostra.

The Sandretto Re Rebaudengo Foundation wasestablished in 1995; two years later it opened itsfirst venue in Palazzo Re Rebaudengo in Guarene

d’Alba, redesigned as an exhibition space by CorradoLevi, Alessandra Raso and Alberto Rolla. The locationin Turin, designed by Claudio Silvestrin, wasinaugurated in 2002 in the former blue-collarneighbourhood of Borgo San Paolo. The mission is topromote contemporary art, including visual arts, music,theatre, the cinema and literature, as well as increasethe public’s knowledge and awareness about thesedifferent artistic languages by organising educationalprogrammes. The exhibitions present the work ofinternational artists such as Doug Aitken, TakashiMurakami and Glenn Brown and as work by youngItalian artists - Diego Perrone, Patrick Tuttofuoco andGiuseppe Gabellone - as well as topical issuescurrently debated by the world of contemporary art.The foundation also enhances the work of youngartists by financing and helping them to achieve theirprojects and providing spaces in which to display theirwork; it also organises an annual residency programfor young curators. Each year the Foundation invitesthree young foreign curators to spend some time inItaly with a view to organising an exhibition.

FondazioneSandretto ReRebaudengo Torino (TO)Via Modane, 16 - 10141Tel +39 011 3797600Fax +39 011 [email protected]

20.00-23.00 gio 12.00-19.00 ven-domChiuso: lun, mar, merBiglietti: intero t 5,00 ridotto: t 3,00Giovedì ingresso libero

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• Fondazione Merz (foto Paolo Pellion)

• Esterno Fondazione Sandretto Re Rebaudengo(foto di Maurizio Elia)• Press Play, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino(foto Daniele Solavaggione)

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Il nucleo originario del Museo Civico dellacittà di Torino, che comprende la prima rac-colta pubblica di arte moderna in Italia, nasce

per volontà dei Savoia nel 1863 ed è ospitatoin un edificio presso la Mole Antonelliana, perpoi essere trasferito in un padiglione a corsoGalileo Ferraris. Qui sorge l’attuale edificio pro-gettato da Carlo Bassi e Goffredo Boschetti einaugurato nel 1959. Riaperto al pubblico nel1993 dopo un profondo rinnovamento, dal2003 entra a far parte della Fondazione TorinoMusei. Oggi le sue collezioni, incrementateanche grazie alla Fondazione Guido ed EttoreDe Fornaris e alla Fondazione per l’Arte Mo-derna e Contemporanea CRT, si compongono dioltre 45.000 opere tra dipinti, sculture, installa-zioni e fotografie a cui si aggiungono una riccacollezione di disegni e incisioni e una tra le piùimportanti collezioni europee di film e videod’artista. La GAM ospita inoltre la bibliotecad’arte e l’archivio fotografico della FondazioneTorino Musei e una videoteca. Dall’autunno2009 le opere delle collezioni sono esposte se-condo quattro percorsi tematici che mutano neltempo, assicurando al visitatore una semprenuova visione delle collezioni. A confronto tro-viamo le raccolte storiche con i massimi prota-gonisti dell’Ottocento italiano (Fontanesi,Fattori, Pellizza da Volpedo e Medardo Rosso) edel Novecento (Morandi, Casorati, Martini e DePisis) con le opere delle avanguardie storicheinternazionali e quelle del secondo Dopoguerra.Da segnalare una tra le più importanti raccoltedi Arte Povera, con lavori di Paolini, Boetti, An-selmo, Zorio, Penone e Pistoletto, oltre a unacontinua attività espositiva che guarda soprat-tutto alle ultime tendenze contemporanee.

The original nucleus of the Civic Museum ofthe city of Turin, including the first publiccollection of modern art in Italy, was created

by the Savoia family in 1863 and housed in abuilding near the Mole Antonelliana; it was latermoved to a pavilion in Corso Galileo Ferraris. Theoriginal building was designed by Carlo Bassi andGoffredo Boschetti and inaugurated in 1959. Re-opened to the public in 1993 after beingcompletely renovated, since 2003 it is part of theTurin Museums Foundation. Today its collectionshave been enlarged thanks to the Guido andEttore De Fornaris Foundation and the CRTFoundation for Modern and Contemporary Art.The GAM collections have over 45,000 worksincluding paintings, sculptures, installations andphotographs as well as an extensive collection ofdrawings and engravings and one of the mostimportant European collections of films andvideos. The GAM also has an art library, a videolibrary, and is home to the photographic archivesof the Turin Museums Foundation. Since theautumn of 2009 the works in the collections areexhibited in four thematic tours that are changedevery now and then so that the visitor alwayssees different artworks. The historical collectionswith the most famous Italian protagonists of thenineteenth century (Fontanesi, Fattori, Pellizza daVolpedo and Medardo Rosso) and twentiethcentury (Morandi, Casorati, Martini and De Pisis)can be compared to the works of historicalinternational avant-garde artists as well as workscreated in the second half of the twentiethcentury. The GAM has one of the most importantcollections of the Arte Povera with works byPaolini, Boetti, Anselmo, Zorio, Penone andPistoletto; it also organises many exhibitions thatfocus primarily on the latest trends incontemporary art.

GAM. Galleria Civicad’Arte Moderna e Contemporanea di TorinoTorino (TO)Via Magenta, 31 - 10128 Tel +39 011 4429518Fax +39 011 [email protected]

10.00-18.00 mar-dom Chiuso: lunBiglietti: intero t 10,00 ridotto: t 8,00

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• GAM (foto: G. Buttiglieri)• GAM, Allestimento Collezioni 2011-2013, a cura di D.Eccher, Percorso Anima (foto: Paolo Robino)

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Il MAU- Museo d’Arte Urbana di Torino è ilprimo progetto in Italia di insediamento arti-stico permanente all’aperto in un grande cen-

tro metropolitano, reso possibile grazie alconsenso degli abitanti che ha permesso di rea-lizzare le opere sulle pareti di edifici privati. Natonel 1995 su iniziativa dei promotori del Comitatodi Riqualificazione Urbana, tra cui il PresidenteEdoardo Di Mauro, ha il suo nucleo originario aBorgo Vecchio Campidoglio, quartiere operaio difine Ottocento, non distante dal centro cittadino.Sono ottantacinque le opere murarie a oggi pro-dotte all’interno del Borgo Vecchio, alle quali sisono affiancate, dal maggio 2001, le trentasei in-stallazioni della Galleria Campidoglio. Grande ri-lievo è dato al coinvolgimento nel progetto digiovani artisti, anche grazie allo stretto e conti-nuo rapporto con l’Accademia Albertina.

The MAU- Museum of Urban Art in Turin is thefirst permanent open-air art exhibit project tobe organised in a large city in Italy; the

project was implemented thanks to localinhabitants who let artists create their work onthe walls of private buildings. Established in 1995by the promoters of the Committee for UrbanRenovation, including the President Edoardo DiMauro, it was organised in the old neighbourhoodknown as Borgo Vecchio Campidoglio, a latenineteenth-century blue-collar neighbourhood notfar from the city centre. There are currently 85 wallpaintings or murals in Borgo Vecchio; in May 2001they were joined by 26 installations from the“Galleria Campidoglio”. Young artists are theprotagonists of this initiative, thanks to the closeand continuous collaboration with the AccademiaAlbertina.

MAU - Museo d’ArteUrbanaTorino (TO)Borgo CampidoglioSede amministrativa via Musinè, 19Tel +39 011 [email protected]

Ingresso libero

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Nuovi Committenti è un programma per laproduzione di opere d’arte per lo spaziopubblico che vede la partecipazione diretta

dei cittadini alla concezione di interventi artisticiper i loro luoghi di vita o di lavoro. Ideato dall’ar-tista François Hers e adottato nel 1991 dalla Fon-dation de France di Parigi, dal 2001 il modello èripreso in Italia dalla Fondazione Adriano Olivetti.A Mirafiori Nord, quartiere di circa 25.000 abi-tanti cresciuto a ridosso dello stabilimento Fiat,insegnati, anziani, ragazzi, abitanti del quartieresi sono riscoperti nel ruolo di nuovi committentidi opere d’arte concepite per la collettività: Il La-boratorio di Storia e storie, cappella del Sette-cento trasformata da Massimo Bartolini in unospazio didattico per le scuole, Totipotent Archi-tecture, grande scultura abitabile di Lucy Orta peril nuovo Parco Lineare di corso Tazzoli, Multipla-yer, campo da gioco multifunzionale ideato daStefano Arienti e Aiuola transatlantico, area verderidisegnata da Claudia Losi nel cortile di un com-plesso di edilizia pubblica. La mediazione cultu-rale dei progetti è affidata all’Associazione“a.titolo”.

Nuovi Committenti is a program for theproduction of artworks in public areas; itinvolves citizens in the creation of artworks

in places where they live and work. Conceived bythe artist François Hers and adopted in 1991 bythe Fondation de France in Paris, in Italy thismodel was adopted in 2001 by the AdrianoOlivetti Foundation. In Turin, the approximately25,000 residents of the Mirafiori Nordneighborhood near the Fiat automobile factory -teachers, senior citizens and adolescents - foundthat they had become patrons of new artworkscreated for public spaces: Il Laboratorio di Storiae storie, the seventeenth-century chapelredesigned by Massimo Bartolini and turned intoan educational space for schools; TotipotentArchitecture, a large inhabitable sculpture for thenew park along Corso Tazzoli; Multiplayer, amultifunctional playing field created by StefanoArienti, and Aiuola Transatlantico, a green arearedesigned by Claudia Losi in the courtyard of apublic building. The cultural mediation of theproject has been entrusted to the Association“a.titolo”.

Nuovi CommittentiTorino (TO)Quartiere MirafioriTel +39 011 8122634Fax +39 011 [email protected] -www.atitolo.it

Ingresso libero

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• MAU - Style Orange• MAU - Gianni Gianasso

• Lucy Orta, Nuovi Committenti, Torino - Totipotent Architecture,2004-2007, Parco Lineare di Corso Tazzoli (foto Giulia Caira)• Massimo Bartolini, Nuovi Committenti, Torino -Laboratorio di Storia e storie, 2001-2007 - arredi dellaCappella Anselmetti, via Gaidano, Torino (foto Giulia Caira)

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Nato nel 2008 in una grande area ex-indu-striale da un’idea dell’artista Piero Gilardi esviluppato con l’architetto paesaggista

Gianluca Cosmacini, il PAV - Centro sperimentaled’arte contemporanea è insieme uno spazio espo-sitivo all’aria aperta, un museo interattivo, unluogo d’incontro e di esperienze in laboratorio, uncentro di ricerca attento al dialogo tra arte e na-tura. Oltre a Trèfle, installazione ambientale del-l’artista Dominique Gonzalez-Foerster e JardinMandala, giardino progettato dal paesaggista Gil-les Clément, stanno prendendo forma in itinerealtri interventi di natura relazionale e partecipata.Il campo di indagine è l’Arte del vivente, una de-clinazione delle tendenze contemporanee che nelsuo insieme comprende la Bioarte, la Biotech art,l’Arte transgenica e l’Arte cosiddetta ecologica. In-tensa l’attività educativa con workshop e seminaricondotti dagli artisti stessi, oltre a un programmaaperto a tutti, con visite guidate, stage di forma-zione per insegnanti, operatori e studenti di tuttele fasce di età e per il pubblico adulto. Dal 2010 èinoltre indetto annualmente il “PREMIO PAV”,concorso internazionale per la realizzazione di unintervento d’arte ambientale nel parco. Il PAV la-vora fin dalla sua fondazione sui temi dell’acces-sibilità, promuovendo formazione sul tema,elaborando percorsi e strumenti adeguati al pub-blico diversamente abile, conducendo laboratoricon disabili motori e psichici e predisponendo stru-menti per il pubblico ipo-vedente e non-vedente.

The PAV - Experimental Centre of ContemporaryArt – was created by the artist Piero Gilardi in2008 inside a large former industrial district;

developed together with the landscape architectGianluca Cosmacini, the centre is an open-spaceexhibition area, an interactive museum, a place formeetings and workshops and a research centrefocusing on the dialogue between art and nature.In addition to Trèfle, an environmental artinstallation by Dominique Gonzalez-Foerster, andJardin Mandala, a garden designed by landscapeartist Gilles Clément, other relational andparticipatory works are currently being developed.The topic is Living Art - contemporary trendsincluding Bioart, Biotech Art, Transgenic Art and so-called Ecological Art. The centre organiseseducational and training activities involving thepublic in workshops and seminars held by theartists themselves; it also presents a program withguided visits, training courses for teachers,professionals and students of all ages, and for thepublic at large. Since 2010 the internationalcompetition “PREMIO PAV” has also been heldannually to create an environmental artwork in thepark. Since its foundation the PAV has worked toraise awareness regarding accessibility; it organisestraining courses and develops pathways and toolsfor the disabled; it also holds workshops for peoplewith motorial and psychological disabilities andprovides tools for the visually impaired and theblind.

PAV - Parco ArteViventeTorino (TO)Via Giordano Bruno, 31 - 10134Tel +39 011 3182235 [email protected] www.parcoartevivente.it

15.00-18.00 ven 12.00-19.00 sab e dom Chiuso: lun, mar, mer gioBiglietti: intero t 3,00 ridotto: t 2,00

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La Civica Galleria “Filippo Scroppo” di TorrePellice conserva un patrimonio di circa cin-quecento opere di artisti italiani e stranieri

del secondo Dopoguerra, raccolte dall’artista edanimatore culturale Filippo Scroppo (Riesi 1910-Torre Pellice 1993). Nel 1959 Scroppo invita ungruppo di artisti, tra cui Felice Casorati (1883-1963), a partecipare al “Primo autunno pittoricodi Torre Pellice”. La formula è originale: gli ospitidevono donare al Comune una loro opera. Da al-lora, attraverso donazioni di artisti e collezionisti,ed acquisizioni da parte dell’amministrazione co-munale, si è andata costituendo l’attuale colle-zione. La Galleria organizza mostre, incontri eattività didattiche.

Civica Galleria d’ArteContemporanea“Filippo Scroppo” Torre Pelice (TO)Via Roberto D’Azeglio, 10Tel +39 0121 932530 [email protected]

15.30-18.30 mar-gio 10.30-12.30 ven e sab Chiuso: dom e lun

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• PAV- Ingresso

• Michelangelo Pistoletto, Campagna a Torre Pellice, 1961

The “Filippo Scroppo” Civil Gallery ofContemporary Art in Torre Pellice hostsapproximately five hundred works by post

World War II Italian and foreign artists; their workswere collected by the artist and cultural celebrityFilippo Scroppo (b.in Riesi 1910 – d.in Torre Pellice1993). In 1959 Scroppo invited a group of artists,among whom Felice Casorati (1883-1963), to takepart in the “Primo autunno pittorico di TorrePellice”. The formula was quite original: the guestswere invited to donate one of their works to thetown. Since then, donations by artists and artcollectors as well as acquisitions by the Municipaladministration have helped shape the currentcollection. The Gallery organizes exhibitions,meetings and educational activities.

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Torino - Fondazione Ettore Fico

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Aosta - Centro Saint-Bénin

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1. Centro Saint-Bénin Aosta (AO)

2. Nel borgo medievale diEtroublesÉtroubles (AO)

VALLE D’AOSTA

Profondamente legata al suo ricchissimo patrimonio storico,naturale e paesaggistico, la Valle d’Aosta non è ancora

attraversata da un vero e proprio sistema dell’artecontemporanea. La crescita d’ interesse è però dimostratadall’intensificarsi dell’attività espositiva che spesso si situa inedifici storici, ma che sta conquistando anche una serie diluoghi diversificati che si aprono alla cultura contemporanea.Il Centre Saint-Bénin di Aosta, ospitato in un’antica abbaziabenedettina, propone un calendario di eventi dedicati all’artedel XX e XXI secolo, con monografie su grandi artisti come AndyWarhol e collettive realizzate anche in collaborazione con altreistituzioni come la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo.Il Forte di Bard, sede del Museo delle Alpi, suggestivo percorsoche prende a prestito i linguaggi del contemporaneo perraccontare con suoni, video e proiezioni la cultura alpina, ospitamostre temporanee tra cui, dal 2009, l’anteprima italiana deltour mondiale della mostra fotografica Wildlife photographer ofthe year.Interessati all’attività espositiva ad Aosta sono anche laBiblioteca Regionale, nell’Espace Porta Decumana di Aosta, el’Hôtel des Etats, con mostre fotografiche come quella dedicataall’americano Elliott Erwitt.Testimonianza del connubio tra natura, storia e arte, è il borgodi Ètroubles, con il suo museo a cielo aperto tra le vie del Paese,che raccoglie opere relative ai grandi personaggi, comeNapoleone, passati nella Valle del San Bernardo. Grazie allacollaborazione con la Fondation Gianadda di Martigny, il borgoospita anche mostre dedicate all’arte contemporanea.

Although Valle d’Aosta is very proud of its extensivehistorical and natural landscape, it still does not have acontemporary art system. However, proof of its growing

interest in this field are the numerous events held in itshistorical buildings, as well as several diverse locations whichare opening their doors to contemporary culture.The calendar of events organised by the Centre Saint Bénin inAosta, located in an old Benedictine monastery, are alldedicated to art in the twentieth and twenty-first centuries, withmonographic exhibits by famous artists such as Andy Warholand collective exhibitions in collaboration with other institutionssuch as the Sandretto Re Rebaudengo Foundation.The Forte di Bard, home to the Museum of the Alps, is aninspiring itinerary that borrows contemporary languages andsounds, videos and projections to illustrate alpine culture; it alsohosts temporary exhibitions including, from 2009 onwards, theItalian preview of the world tour of the photography exhibitionWildlife photographer of the year.The Regional Library in the Espace Porta Decumana in Aosta,and the Hôtel des Etats are both involved in organisingexhibitions in Aosta, as well as photography exhibitions like theone dedicated to the American Elliott Erwitt.The hamlet of Ètroubles with its open-air museum in the streetsof the town bears witness to this merger of nature, history andart; it includes works by important and famous figures, includingNapoleon, who passed through the Valley of San Bernardo. Incollaboration with the Foundation Gianadda of Martigny, thehamlet also hosts contemporary art exhibitions.

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Fondato intorno all‘anno Mille dai Benedettinidell’Abbazia Piemontese di San Benigno diFruttuaria, il priorato di Saint-Bénin fu tra-

sformato in Collegio di Studi superiori dal PapaClemente VIII nel 1597. Per più di tre secoli il Col-lège Saint-Bénin alimentò la cultura locale eformò la classe dirigente della Valle d‘Aosta. Oggila vasta cappella del Collegio, ricostruita intornoal 1680 accanto al campanile romanico del XIIsecolo, è adibita a sede di mostre d’arte modernae contemporanea, nazionale e internazionale. Tragli eventi più significativi Entre glace et neige.Processi ed energie della natura, esposizione de-dicata al rapporto tra arte e natura, Il Coraggio,in collaborazione con la Fondazione Sandretto ReRebaudengo e la recente monografica su AndyWarhol.

Founded at the turn of the eleventh century bythe Benedictine monks of the PiedmontAbbey of San Benigno in Fruttuaria, the priory

of Saint-Bénin was turned into the College ofFurther Education by Pope Clement VIII in 1597.For over three centuries, the “Collège Saint-Bénin” enriched local culture and helped to createthe ruling class in Valle d’Aosta. Today the largechapel of the College, rebuilt around 1680 nextto the twelfth-century Romanesque bell tower, isused as a venue for exhibitions of modern andcontemporary art, both national and international.Among the most significant events Entre glace etneige. Processi ed energie della natura, anexhibition dedicated to the relationship betweenart and nature, Il Coraggio in collaboration withthe Sandretto Re Rebaudengo Foundation andthe recent monograph exhibition on Andy Warhol.

Centro Saint-Bénin Aosta (AO)Via Bonifacio Festaz, 27 - 11100Tel +39 0165 [email protected] www.regione.vda.it

9.30-12.30/14.30-18.30 tutti i giorni

Biglietti: intero t 5,00 ridotto: t 3,50

Il 20 maggio del 2005, anniversario del pas-saggio a Étroubles di Napoleone, il borgo me-dievale si è trasformato, con la collaborazione

della Fondation Pierre Gianadda di Martigny(Svizzera), in un museo a cielo aperto, una galle-ria d arte permanente che è andata arrichendosidi anno in anno. Un percorso storico-culturalecon ventidue opere che ricordano i personaggitransitati nella valle del Gran San Bernardo. Tragli artisti figurano gli italiani Salvatore Sebaste,Sergio Zanni, Andrea Granchi e Franco Balan, loscultore francese Albert Féraud e lo svizzero HansErni. A partire dal 2007 Étroubles organizza inol-tre nella stagione estiva mostre temporanee de-dicate agli artisti degli ultimi due secoli.

May 20, 2005 marked the anniversary ofNapoleon’s passage through Étroubles;with the collaboration of the Pierre

Gianadda Foundation in Martigny (Switzerland)the medieval village was transformed into anopen-air museum, a permanent gallery of art thatas years go by has acquired more and moreartworks. This is a historical and cultural itinerarywith twenty-two works reminiscent of thepersonalities who have passed through the GranSan Bernardo valley. Artists include the ItaliansSalvatore Sebaste, Sergio Zanni, Andrea Granchiand Franco Balan, the French sculptor AlbertFéraud and the Swiss artist Hans Erni. Since2007, Étroubles has organised temporarysummer exhibitions of works by the artists activein the last two centuries.

Nel borgo medievaledi ÉtroublesÉtroubles (AO)Étroubles, 11014Tel +39 328 1003031Fax +39 [email protected]

Ingresso libero

• Centro Saint-Bénin - Interno

• Museo a cielo aperto - Michel Favre - L'amitié alpine

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Étroubles - Nel borgo medievale di Étroubles

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Martin Creed - Everithing is going to be alright, Work #560, Commissioned by Fondazione Nicola Trussardi, Milan(foto Marco De Scalzi)

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1. GAMeC - Galleria d’ArteModerna eContemporanea diBergamoBergamo (BG)

2. Fondazione Antonio RattiComo (CO)

3. ondazione Pietro RossiniBriosco (MB)

4. Museo d’ArteContemporanea di LissoneLissone (MB)

5. Museo FotografiaContemporaneaCinisello Balsamo (MI)

6. Fondazione ArnaldoPomodoroMilano (MI)

7. Fondazione D’Ars OscarSignorini onlusMilano (MI)

8. Fondazione NicolaTrussardiMilano (MI)

9. Fondazione Prada Milano (MI)

10. Fondazione StellineMilano (MI)

11. HangarBicoccaMilano (MI)

12. Mudima - Fondazione perl’Arte Contemporanea

Milano (MI)13. Museo del Novecento

Milano (MI)14. Museo Diocesano

Milano (MI)15. PAC - Padiglione d’Arte

ContemporaneaMilano (MI)

16. Triennale di Milano Milano (MI)

17. Viafarini Milano (MI)

18. MAGA - Museo ArteGallarateGallarate (VA)

19. Civico Museo Parisi ValleMaccagno (VA)

20. Villa e Collezione Panza -FAIVarese (VA)

LOMBARDIA

L’offerta d’arte contemporanea in Lombardia è ricca e variegatae coinvolge tutto il territorio regionale: istituzioni, musei,gallerie e associazioni compongono questa articolata realtà.

Tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, l’avvento delDivisionismo e, dopo, del Futurismo, ha permesso a Milano diaffermarsi nel panorama internazionale del mercato dell’artecontemporanea. La città è al centro della produzione artistica della Lombardia, anchegrazie alla presenza della Triennale e al rapporto privilegiato con ildesign e con la moda. Proprio in omaggio al mondo della moda, nel2000 è stata inaugurata la grande scultura Ago, filo e nodo, di ClaesOldenburg e Coosje van Bruggen, realizzata per il rifacimento dellaStazione Cadorna e della piazza antistante, divenendo uno deisimboli della Milano contemporanea.Nello sviluppo artistico a Milano, un ruolo molto importante èrivestito dalle gallerie private che, a partire dagli anni Trenta, hannocontribuito a creare un collegamento tra le più vitali avanguardieitaliane ed europee. Le gallerie “il Milione” e “del Naviglio”(tutt’oggi attive) hanno avuto una parte di primo piano nella nascitae nello sviluppo delle principali correnti artistiche italiane delNovecento. Successivamente, negli anni Cinquanta e Sessanta,attorno alla Galleria Pater ed alla Galleria Azimuth si sviluppano leesperienze artistiche di Piero Manzoni, Enrico Castellani e delGruppo T. La Galleria Apollinaire, in stretto legame con Parigi, divieneuno dei capisaldi del Nouveau Réalisme. Anche le mostre pubblichecome il “Premio Lissone” contribuiscono a questo clima di ricercainternazionale e allo sviluppo delle nuove tendenze artistiche. Tuttociò ha dato avvio ad un processo che ha portato alla costituzione diun importante tessuto di gallerie private nella città, oggi sempre piùnumerose. Milano ospita inoltre MiArt. Fiera Internazionale di ArteModerna e Contemporanea.Molto presenti nel settore dell’arte contemporanea sono anche leamministrazioni locali, dalle quali dipende direttamente la gestionedi alcuni luoghi storici della città di Milano, e della Lombardia ingenerale. Vi sono attivi numerosi artisti, che negli anni hanno datovita a Fondazioni che si occupano della tutela, della valorizzazione edella promozione della propria opera. Altre realtà di questo tipo sononate, invece, dall’interesse manifestato nei confronti dell’artecontemporanea dal mondo dell’imprenditoria e della moda.La Regione Lombardia, insieme alla Fondazione Stelline, ha dato vitaad un programma di sviluppo dell’arte contemporanea in Lombardia,LAC Lombardia per l’Arte Contemporanea, che mette in rete i musei,le associazioni e gli artisti presenti sul territorio.LAC promuove numerose iniziative legate al contemporaneo, tra lequali: TWISTER, un progetto internazionale per la produzione el’acquisizione di dieci interventi artistici site specific/site related, di unintervento artistico di rete e Le fabbriche dell’arte, un progetto dimappatura degli studi d’artista a partire dal territorio di Milano.

Lombardy offers a very rich and varied range of contemporary artvenues across the entire region: institutions, museums, galleriesand associations are all part of this multifaceted reality.

Between the late nineteenth and early twentieth centuries, theadvent of Divisionism and, later, Futurism, brought Milan into theinternational limelight of the contemporary art market.The city is the hub of art in Lombardy, thanks to the Triennaleexhibition and its privileged relationship with fashion and design. In2000 the huge sculpture Ago, filo e nodo, by Claes Oldenburg andCoosje van Bruggen, was inaugurated as a tribute to the fashionworld. It was designed to stand in the square in front of therefurbished Cadorna Railway Station and quickly became one of thesymbols of the contemporary city.Private galleries played an important role in the artistic growth ofMilan. Starting in the thirties they helped create a link between themore dynamic avant-garde in Italy and abroad. The galleries “ilMilione” and “del Naviglio” (still open) were in the forefront of thebirth and growth of the main twentieth-century artistic trends inItaly. Later, in the fifties and sixties, art developed thanks to theexhibition of works by Piero Manzoni, Enrico Castellani and GruppoT in the Galleria Pater and Galleria Azimuth . The GalleriaApollinaire, working closely with Paris, became one of thecornerstones of Nouveau Réalisme. Even public exhibitions such asthe “Premio Lissone” contributed to this atmosphere ofinternational research and the emergence of new artistic trends. Allthis sparked a process that led to the creation of a network ofprivate galleries in the city, a trend that is still ongoing. Milan alsohosts MiArt. International Modern and Contemporary Art Fair.Local administrations are also involved in the field of contemporaryart; in fact they manage several historical venues in the city of Milanand Lombardy in general. Over the years, many artists createdFoundations focusing on the protection, enhancement andpromotion of their works. Other foundations focusing oncontemporary art were created by the business and fashion world inMilan.The Regione Lombatdia, together with the Stelline Foundation, haslaunched a development programme for contemporary art inLombardy, LAC Lombardy for Contemporary Art, creating a networkof regional museums, associations and artists.LAC promotes numerous contemporary art initiatives, includingTWISTER, an international project for the production and purchaseof ten site specific/site related artworks, an online art work, and Lefabbriche dell’arte, a mapping project of artists’ studios starting inthe Milan area.

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La Galleria d’Arte Moderna e Contempora-nea (GAMeC) di Bergamo è stata inaugu-rata nel 1991 con l’intento di creare,

insieme all’Accademia Carrara e all’AccademiaCarrara di Belle Arti, un polo nella città dedicatoall’arte. Il Museo ha sede presso un ex conventodel XV secolo, ristrutturato da Vittorio Gregotti,e consta di dieci sale articolate su tre piani, nellequali trovano spazio la collezione permanente,mostre temporanee, progetti ed eventi culturaliper la promozione e la valorizzazione dell’artee della creatività contemporanee. La collezionepermanente è composta da dipinti, sculture, in-cisioni, fotografie, medaglie, opere in video, pel-licole cinematografiche, frutto di donazioni fatteda artisti, collezionisti e istituzioni. La GAMeCsi è inoltre adoperata affinchè la politica delleesposizioni lasciasse un segno nella collezionee si sono così aggiunte negli anni più di trecentoopere di artisti nazionali ed internazionali tra iquali: Gabriele Basilico, Alberto Garutti, GetulioAlviani, Jan Fabre, Vanessa Beecroft, Enzo Cuc-chi, Vedovamazzei, Sislej Xhafa, Adrian Paci,Maurizio Cattelan, Luca Vitone, Peter Coffin,Keren Cytter, Mungo Thomson, Jordan Wolfson,Alfredo Pirri, Gianmarco Montesano. La Galleriasi configura come un luogo di confronto e discambio culturale aperto alla ricerca e ai nuovilinguaggi. Dal 2003 ospita il “Premio biennaleLorenzo Bonaldi per l’Arte - Enterprize”, unicoriconoscimento al mondo concepito per un cu-ratore under 30. Il Premio ha cadenza biennale,alternando l’anno dell’assegnazione con quellodella realizzazione del progetto vincitore. Laprogrammazione di mostre ed eventi dellaGAMeC propone un ricco calendario di attivitàdidattiche per le scuole, i gruppi e le famiglie,laboratori, visite guidate gratuite alle mostre,progetti per non-vedenti e portatori di handi-cap, conferenze, dibattiti, proiezioni, workshop,performance ed eventi collaterali che spazianodalla musica al cinema.

In 1991, in collaboration with the CarraraAcademy and the Carrara Academy of FineArts, the Gallery of Modern and Contemporary

Art (GAMeC) in Bergamo was inaugurated as anurban centre devoted to art. The Museum ishoused in a former fifteenth-century conventrestructured by Vittorio Gregotti. It consists of tenrooms on three floors hosting the permanentcollection, temporary exhibitions, cultural eventsand projects for the promotion and enhancementof contemporary art and creativity. Thepermanent collection has paintings, sculptures,engravings, photographs, medallions, videos andfilms, all donated by artists, collectors andinstitutions. GAMeC has also tried to fulfil itspolicy of ensuring that the exhibitions leave amark on the collection itself; as a rsult more thanthree hundred works by national andinternational artists have been added over theyears. These artists include: Gabriele Basilico,Alberto Garutti, Getulio Alviani, Jan Fabre,Vanessa Beecroft , Enzo Cucchi, Vedovamazzei,Sislej Xhafa, Adrian Paci, Maurizio Cattelan, LukeBonnet, Peter Coffin, Keren Cytter, MungoThomson, Jordan Wolfson, Alfredo Pirri, andGianmarco Montesano. The gallery has beendesigned as a place for discussion and culturalexchanges, open to research and new languages.Since 2003 it has hosted the “Premio BiennaleLorenzo Bonaldi per l’Arte - Enterprize” the onlyaward in the world for curators under 30. Theprize is awarded every other year; in theintervening year the winner’s exhibition projectis implemented. The exhibitions and eventsproposed by GAMeC includes an extensiveprogram of educational activities for schools,groups and families; workshops, free guidedtours to exhibitions, projects for the blind anddisabled, conferences, debates, screenings,workshops, performances and events rangingfrom music to films.

GAMeC - Galleriad’Arte Moderna eContemporanea diBergamoBergamo (BG)Via San Tomaso, 53 - 24121Tel +39 035 270272Fax +39 035 [email protected]

orari e tariffe variabili Chiuso: lun

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• GAMeC - Esterno• GAMeC - Collezione Permanente• GAMeC - Cortile Interno

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La Fondazione nasce nel 1993, con il nome diFondazione Franciacorta Arte Contemporanea,con l’intento di promuovere e divulgare le risorse

culturali e artistiche del territorio bresciano attraversol’arte contemporanea. Dal 1997 ha assunto la suadenominazione attuale, in omaggio a Franco Ambro-setti, suo ideatore, e dal 2001 ha la sua sede per-manente nel Palazzo Panella di Palazzolo sull’Oglio.Nella convinzione che lo studio dell’arte contempo-ranea e l’approfondimento delle tematiche artisticheaccrescano la consapevolezza sull’oggi, la Fonda-zione Ambrosetti organizza mostre e promuove l’at-tività di giovani artisti, cura pubblicazioni, organizzacicli di incontri con artisti e critici. Inoltre, la Fonda-zione Ambrosetti Arte Contemporanea è dal 2004Ente accreditato dal Ministero dell’Istruzione, del-l’Università e della Ricerca per la formazione docenti.

The Foundation, created in 1993, was initially calledthe Franciacorta Contemporary Art Foundation. Itsaim was to use contemporary art to promote the

cultural and artistic resources of the Brescia region andmake them available to the public. The name changetook place in 1997 in honour of its founder, FrancoAmbrosetti. Since 2001 Palazzo Panella in Palazzolosull’Oglio has become the permanent seat of thefoundation. The Ambrosetti Foundation believes thatcontemporary art and the in-depth exploration ofartistic topics enhances awareness and to this end itholds exhibitions, sponsors the work of young artists,publishes literature and organises debates with artistsand critics. Since 2004, the Ambrosetti ContemporaryArt Foundation is also recognised by the Ministry ofEducation, University and Research as a TeacherTraining Institution.

FondazioneAmbrosetti ArteContemporaneaPalazzolo sull’Oglio (BS)Palazzo Panella - Via Matteotti, 53 - 25036Tel +39 030 7403169Fax +39 030 7403170 [email protected] www.fondazioneambrosetti.it

9.00-13.00/14.30-18.30 lun-ven Chiuso: sab e dom

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La Fondazione Antonio Ratti, istituita nel 1985dall’imprenditore e mecenate Antonio Ratti, èuna realtà culturale che opera nel campo del-

l’arte contemporanea e dello studio e conservazionedel tessuto, sia a livello nazionale che internazionale.Nel 1998 viene inaugurato il Museo Tessile dellaFAR - successivamente denominato Museo Studiodel Tessuto, che ospita le collezioni di tessili antichidi Antonio Ratti e che costituisce l’esito finale di unpercorso di raccolta, conservazione, catalogazioneiniziato per finalità personali-professionali e culmi-nato nella consapevolezza della valenza pubblica diciò che si è collezionato. Le Fondazione svolge, inol-tre, attività di ricerca, formazione e riflessione teoricocritica intorno alle principali tematiche culturali le-gate alle arti visive con una particolare attenzioneper l’arte contemporanea. Tra le principali attività cisono il Corso Superiore di Arti Visive diretto da AnnieRatti e nato nel 1995 dal precedente Corso Supe-riore di Disegno, per il quale ogni anno viene invitatoun artista (visiting professor) per approfondire te-matiche legate alle arti visive ed interagire e con-frontarsi con gli studenti, e il recente progetto “LaKunsthalle più bella del mondo”, un ciclo biennaledi conferenze e incontri sulle pratiche espositivedell’arte contemporanea, iniziato nell’ottobre del2010 in la collaborazione con la Camera di Com-mercio di Como. La FAR dispone anche di una bi-blioteca aperta al pubblico, specializzata negli ambitidel tessile e dell’arte contemporanea. Il catalogodelle collezioni è consultabile anche online.

The Antonio Ratti Foundation was establishedby the entrepreneur and patron of the artsAntonio Ratti in 1985. It is a cultural institute

that promotes initiatives in contemporary art aswell as in the study and conservation of textiles,both nationally and internationally. In November1998 the FAR Textile Museum was inaugurated(later called Textile Studio Museum) showcasingthe antique textiles that Antonio Ratti collectedthroughout his life; it is the final result of hispassion for collecting, conserving andcataloguing artworks which began as personal-professional endeavour and ended with the hispersonal awareness of the public value of hiscollection. The Foundation promotes research,professional training as well as theoretical andcritical reflection on issues involving visual artsand especially contemporary art. One of its mainactivities is the Advanced Course in Visual Artsdirected by Annie Ratti which in 1995 developedout of the previous Advanced Course in Design:every year an artist (visiting professor) lecturerson issues related to visual arts, interacting withthe students and holding debates. The recentproject “La Kunsthalle più bella del mondo”, abiennial cycle of conferences and meetings oncontemporary art exhibition practices, began inOctober 2010, sponsord by the Como Chamberof Commerce. The FAR also has a libraryspecialized in textiles and contemporary artwhich is open to the public. The catalogue of thecollections may be consulted online.

Fondazione AntonioRattiComo (CO)Villa Sucota - Via per Cernobbio, 19 - 22100Tel +39 031 3384976Fax +39 031 [email protected]

10.00-13.00/14.00-17.30 lu -venChiuso: sab e domIngresso libero

• Fondazione Antonio Ratti - Villa Sucota (foto GiovannaSilva)

• Fondazione Ambrosetti per l’Arte Contemporanea - Sede

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Inaugurata nel 2000, la sede del Museo d’artecontemporanea di Lissone ospita un nucleo diopere derivanti dal “Premio Lissone” storico

(1946-1967), che divenne negli anni Cinquantae Sessanta un vero e proprio punto di riferimentoper le più avanzate ricerche artistiche a livello in-ternazionale. Tra gli artisti che parteciparono, lecui opere sono presenti all’interno delle collezionipermanenti del Museo, vi sono: Morlotti, Birolli,Tàpies, Appel, Adami, Schifano, Dorazio, Vedova,Moreni, Feito, Klasen, Buri, Schneider, solo per ci-tarne alcuni. Fanno inoltre parte del patrimoniomuseale una sezione di opere dell’artista lisso-nese Gino Meloni e un’ampia sezione di opereacquisite a partire dall’anno 2000. Al rinato Pre-mio Lissone dedicato ai giovani artisti e ripresonel 2002, si affianca a partire dal 2006, con ca-denza biennale, il Premio Lissone Design, con-corso internazionale rivolto ai giovani designerprovenienti da tutto il mondo.

Inaugurated in 2000, the Lissone Museum ofContemporary Art hosts a group of works fromthe historical “Premio Lissone” (1946-1967)

which in the 50s and 60s became a genuinebeacon for the most advanced internationalartistic research. The works by artists whoparticipated in the award are showcased in theMuseum’s permanent collections; they includemasterpieces by Morlotti, Birolli, Tapies, Appel,Adami, Schifano, Dorazio, Vedova, Moreni, Feito,Klasen, Buri and Schneider, to name but a few. Aselection of works by the artist from Lissone, GinoMeloni, is also part of the museum’s heritage,together with a broad section of workspurchased since 2000. The Premio Lissone foryoung artists was revived in 2002; in 2006 thebiannual Premio Lissone Design was also createdfor young designers from all around the world.

Museo d’ArteContemporanea diLissoneLissone (MB)Viale Padania, 6 - 20851Tel +39 039 2145174Fax +39 039 461523museo@comune.lissone.mb.itwww.comune.lissone.mb.itwww.museolissone.it

15.0 -19.00 mar, mer, ven 15.00-23.00 gio 10.00-12.00/15.00-19.00 sab e festiviChiuso: lunIngresso libero

44• Museo d’Arte Contemporanea di Lissone

La Fondazione Pietro Rossini, situata tra le collinedella Brianza, ospita un parco di sculture, connumerose opere realizzate site specific da artisti

del secondo Novecento e un padiglione espositivoprogettato da James Wines dello studio SITE di NewYork. Il parco di sculture nasce dalla raccolta diopere privata dell’imprenditore e collezionista Al-berto Rossini, che ha poi istituito la Fondazione conl’obiettivo di creare un centro di promozione e di-dattica sull’arte contemporanea in stretto legamecon il territorio. Della collezione fanno parte operedi artisti come Cascella, Consagra, César, Melotti,Minguzzi, Milani, Mirko, Nagasawa, Negri, Oppen-heim, Pomodoro, Rambelli e Turcato, per giungereal lavoro di artisti di una generazione più giovanecome Stähler, Dietman e Ievolella.

The Pietro Rossini Foundation is located in thecountryside around Brianza; it hosts asculpture garden with several site-specific

works created by artists in the second half of thetwentieth century, as well as an exhibitionpavilion designed by James Wines of the NewYork studio SITE. The sculpture garden wascreated to showcase the private collection of theentrepreneur and art collector Alberto Rossini; helater established the Foundation as a center forthe promotion of contemporary art andeducation, closely linked to the local region. Thecollection includes works by artists such asCascella, Consagra, César, Melotti, Minguzzi,Milani, Mirko, Nagasawa, Negri, Oppenheim,Pomodoro, Rambelli and Turcato as well as worksby younger artists such as Stähler, Dietman andIevolella.

Fondazione PietroRossiniBriosco (MB)Via Col del Frejus, 3 - 20836Tel +39 335 5378472info@fondazionepietrorossini.itwww.fondazionepietrorossini.it

da aprile a ottobre: 10.00-12.00/15.00-19.00sab e dom

Biglietti: intero t 6,00 ridotto: t 3,00

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• Fausto Melotti, Arte del contrappunto plastico n°1;Giulio Turcato, Oceaniche• Antonio Ievolella, Magica

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IAAttivo dal 2004 è l’unico museo pubblico inItalia dedicato alla Fotografia. si occupadella conservazione, catalogazione, studio

e divulgazione della fotografia, con un’attenzioneparticolare alle evoluzioni della tecnologia e aldialogo con altre forme di espressione artistica.Il patrimonio conservato dal Museo, attualmentecomprende ventisei fondi fotografici, per oltre1.800.000 immagini, che costituiscono uno spac-cato significativo della fotografia dal secondo Do-poguerra, presentando temi importanti quali letrasformazioni del paesaggio contemporaneo, ilritratto, la fotografia sociale, la ricerca artistica.L’attuale piano di implementazione del patrimo-nio fotografico si basa su progetti di committenzaa cui il Museo lavora e su un piano di acquisizionifondamentalmente legato alla attività espositiva.Grazie al contributo della Regione Lombardiasono state catalogate e digitalizzate più di45.000 fotografie che sono disponibili per la con-sultazione on-line.

The Museum of Contemporary Photography isthe only public museum in Italy dedicated toPhotography. Active since 2004, the museum

deals with the preservation, cataloging, study anddivulgation of photography, with particularattention being paid to developments in technologyas well as to dialogue with other forms of artisticexpression. The works housed in the Museumcurrently include twenty-six photographiccollections and over 1,800,000 images; the latterconstitute a significant cross-section of the postSecond World War photography, illustratingimportant issues such as the transformation of thecontemporary landscape, portraits, socialphotography and artistic research. The current planfor the implementation of this photographic legacyis based on patronage projects and on anacquisition plan primarily linked to exhibitionactivities. Thanks to the contribution of theLombardy Region more than 45,000 photographshave been digitized and cataloged and arecurrently available for online consultation.

Museo FotografiaContemporaneaCinisello Balsamo (MI)Villa Ghirlanda - Via Frova, 10 - 20092Tel +39 02 6605661Fax +39 02 [email protected]

15.00-19.00 mer, gio, ven 11.00-19.00 sab e dom Tutte le mattine lun-ven il museo è aperto perscolaresche e gruppi

La Fondazione, costituita nel 1995 e ricono-sciuta dal Ministero dei Beni Culturali e Am-bientali nel 1997, ha ottenuto il riconoscimento

di Museo della Regione Lombardia nel 2007. Loscopo della Fondazione è quello di garantire la cor-retta informazione e catalogazione delle opere diArnaldo Pomodoro, di documentare la sua attivitàdi artista e in generale di promuovere l’arte conun’attenzione particolare alla ricerca delle giovanigenerazioni. La collezione permanente è compostada un nucleo principale di ventotto opere emble-matiche della ricerca artistica di Pomodoro, da luistesso selezionate, e da opere che fin dai primi annidi attività della Fondazione sono state donate daartisti che hanno partecipato alle mostre oltre cheda amici. Tra questi: Magdalena Abakanowicz, Au-relio Amendola, Italo Antico, Nicola Carrino, Salva-tore Cuschera, Cristina Iglesias, Emilio Isgrò, MarcoLodola, Fausto Melotti, Gastone Novelli, Giò Pomo-doro, Aldo Spoldi, Emilio Tadini e Nanni Valentini.La Fondazione Arnaldo Pomodoro ha annunciatola chiusura al pubblico dello spazio di via Solari, ela sospensione di tutte le attività espositive e di-dattiche dal 31.12.2011; a partire dal 2012 conti-nuerà, però, la sua attività nella sua sede storicasui Navigli, vicino allo studio del Maestro, in Vicolodei Lavandai 2/a, visitabile su appuntamento perconsultazione dell’archivio.

The Foundation, established in 1995, wasformally recognized by the Ministry of CulturalHeritage and the Landscape in 1997; in 2007

it was recognized as a Museum of the Region ofLombardy. The purpose of the Foundation is tocatalogue and provide accurate information aboutthe works of Arnaldo Pomodoro, to document hiswork as an artist and in general promote art,especially the research by younger generations. Thetwenty-eight core works in the permanentcollection, selected by the master himself, areemblematic of Pomodoro’s artistic research; thecollection also includes works donated by friendsand artists who participated, from the very start,in exhibitions at the Foundation. Among them:Magdalena Abakanowicz, Aurelio Amendola, ItaloAntico, Nicola Carrino, Salvatore Cuschera, CristinaIglesias, Emilio Isgrò, Marco Lodola, FaustoMelotti, Gastone Novelli, Giò Pomodoro, AldoSpoldi, Emilio Tadini and Nanni Valentini. TheArnaldo Pomodoro Foundation announced it wasgoing to close the premises in Via Solari to thegeneral public, and suspend all exhibitions andeducational activities as of 31.12.2011; from 2012it will continue its activity in its historic home alongthe Navigli, near the Master’s studio on Vicolo deiLavandai 2/a. Consultation of the archives is byappointment only.

Fondazione ArnaldoPomodoroMilano (MI)Vicolo dei Lavandai, 2/a - 20144 MilanoTel +39 02 89075394/5Fax +39 02 89075261info@fondazionearnaldopomodoro.itwww.fondazionearnaldopomodoro.it

Su appuntamento

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• Museo Fotografia Contemporanea – Villa Ghirlanda (fotoBarbara Chiarini)Museo Fotografia Contemporanea - Archivio

• Arnaldo Pomodoro - Sfera n. 1 - 1963 Collezione Fondazione Arnaldo Pomodoro(foto Aurelio Barbareschi)

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La Fondazione nasce nel 2002, dall’attività diD’Ars Agency, organizzazione per la promozionee il sostegno dell’attività di giovani artisti, fon-

data da Oscar Signorini nel 1959. Progetta e orga-nizza eventi culturali, collaborando con istituzioni siapubbliche che private, nazionali e internazionali. Ilbollettino informativo delle attività, pubblicato dal1960, si è trasformato negli anni nel periodico di artie culture contemporanee D’ARS, una delle prime ri-viste d’arte contemporanea italiane, che fu direttadal teorico del Nouveau Réalisme Pierre Restany, dal1984 fino alla sua scomparsa nel 2003. D’ARS fo-calizza l’attenzione sulle avanguardie nazionali e in-ternazionali, rendendo evidenti le sinergie con le altreforme artistiche quali cinema, musica, letteratura earchitettura, con particolare attenzione ai legami trale arti e le nuove tecnologie. La sede espositiva dellaFondazione è lo Studio D’Ars, fondato nel 1975, sto-rico luogo d’incontro per la vita artistica milanese.L’attività espositiva oggi conta più di seicento mostreche hanno visto protagonisti oltre millecinquecentoartisti, tra cui, negli anni Settanta, Piero Manzoni,Agostino Bonalumi, Giulio Turcato, Mario Nigro, Giòe Arnaldo Pomodoro, Enrico Baj, Remo Bianco. Dal1984 è istituito il “Premio Oscar Signorini”, dedicatoai giovani artisti, che promuove la creatività contem-poranea secondo differenti tematiche. La Fondazioneè inoltre responsabile del mim Museum in Motion,museo di arte contemporanea inauguratosi nel 2001nel Castello di San Pietro in Cerro (PC), che pro-muove eventi d’arte contemporanea sul territorioemiliano.

The Foundation was established in 2002 as aresult of the activities of the D’Ars Agency, anorganization founded by Oscar Signorini in

1959 to promote and support the activities ofyoung artists. It plans and organizes culturalevents, collaborating with both national as wellas international public and private institutions. Itsformer news bulletin of cultural activities in 1960was transformed into the D’ARS periodical of artsand contemporary culture, one of Italy’s firstcontemporary art reviews edited by the theoristof Nouveau Réalisme, Pierre Restany, from 1984until his death in 2003. D’ARS focuses on nationaland international avant-gardes highlighting thesynergies with other artistic forms such as cinema,music, literature and architecture, in particular thelink between the arts and new technologies. Theexhibition venue of the Foundation exhibition islocated in the Studio D’Ars, a gallery founded in1975 and a historical meeting place for Milan’sartistic milieu. It has organized over 600exhibitions involving more than 1500 artistsincluding, in the seventies, Piero Manzoni,Agostino Bonalumi, Giulio Turcato, Mario Nigro,Giò and Arnaldo Pomodoro, Enrico Baj and RemoBianco. In 1984 it created the “Premio OscarSignorini” dedicated to young artists; the awardpromotes contemporary creativity on differenttopics. The Foundation is also responsible for theMim-Museum in Motion, the museum ofcontemporary art inaugurated in 2001 in theCastle of San Pietro in Cerro (in the province ofPiacenza) to promote contemporary art events inEmilia.

Fondazione D’ArsOscar Signorini onlusMilano (MI)Studio D’Ars - Via Sant’Agnese, 12/8 - 20123Tel +39 02 860290; +39 02 [email protected]

16.00-19.00 lun-venChiuso: sab e domIngresso libero

Creata nel 1996 e riconosciuta con decreto delMinistero dell’Interno nel 1999, la Fonda-zione Nicola Trussardi è impegnata nella dif-

fusione dell’arte e della cultura contemporanea incontesti molteplici e attraverso i canali più diversi.La Fondazione dal 2003, dopo anni di attività espo-sitiva nella sede di Palazzo Marino, oggi produce epromuove eventi ed esposizioni temporanee neglispazi pubblici della città di Milano, portando a di-sposizione di tutti le ricerche più innovative del pa-norama artistico internazionale. Il programma delleattività principali della Fondazione prevede ognianno due grandi eventi espositivi accompagnati daprogetti che mirano al dialogo e alla contamina-zione tra le espressioni artistiche più avanzate.

Founded in 1996 and acknowledged by adecree of the Italian Ministry of the Interiorin 1999, the Nicola Trussardi Foundation is as

an agency for the dissemination of contemporaryart in various settings and using several channels.After many years of activity in the exhibitionspaces of Palazzo Marino alla Scala, since 2003the Foundation produces and promotes temporaryexhibitions and events in public areas in Milan,making the most innovative international artisticresearch available to the public at large. The mainactivities of the Foundation include two importantannual exhibitions accompanied by other projectsto promote dialogue and cross-contaminationamongst advanced artistic expressions.

Fondazione NicolaTrussardiMilano (MI)Piazza della Scala, 5 - 20121Tel +39 02 8068821Fax +39 02 [email protected] www.fondazionenicolatrussardi.it

Ingresso libero

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• Giò Pomodoro - Le stelle di Pico della Mirandola, 1994

• Michael Elmgreen & Ingar Dragset - Short Cut, 2003Veduta dell'installazione - Ottagono, Galleria VittorioEmanuele, Milano (foto Giulio Buono) - commissionato eprodotto da Fondazione Nicola TrussardiCourtesy Michael Elmgreen & Ingar Dragset; GalleriaMassimo De Carlo, Milano

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La Fondazione Prada nasce dalla passione perl’arte contemporanea di Miuccia Prada e Pa-trizio Bertelli, i quali nel 1993 aprono uno

spazio espositivo per l’arte contemporanea, ini-zialmente denominato PradaMilanoArte, che nel1995 diventa Fondazione Prada: viene inaugu-rato un nuovo programma espositivo che inco-raggia gli artisti a creare opere e installazionipensate per lo spazio. Vengono realizzate le mo-stre di importanti artisti della scena internazio-nale: Anish Kapoor, Michael Heizer, LouiseBourgeois, Dan Flavin e Walter De Maria, SamTaylor Wood, Mariko Mori, Marc Quinn, CarstenHoller, Enrico Castellani, Barry McGee, Tom Fried-man, Andrea Slominsky, Giulio Paolini, FrancescoVezzoli, Steve Mc Queen, Tobias Rehberger, Na-thalie Djuberg, John Wesley, John Baldessari. Unaserie di monografie sugli artisti che espongonocaratterizza l’attività editoriale. Dal 1997 la Fon-dazione è impegnata nella promozione di pro-getti che interessano l’ambiente urbano e la città,come ad esempio l’installazione permanente diDan Flavin a Santa Maria Annunziata in ChiesaRossa a Milano. A partire dal 2001, tenendo fedealla sua vocazione multidisciplinare, la Fonda-zione estende il proprio ambito di interesse, ri-cerca e promozione, all’architettura, alla filosofia,alla scienza e al cinema. Instaura collaborazionicon Rem Koolhas e l’OMA (Office of MetropolitanArchitecture), con l’Università Vita-Salute del SanRaffaele di Milano e Massimo Cacciari, con il Tri-beca Film Festival e con la Biennale di Veneziaper il restauro di pellicole dimenticate o ingiusta-mente trascurate. Nel 2011 la Fondazione haaperto un nuovo spazio espositivo a Venezia, Ca’Corner della Regina, messo a disposizione dallaFondazione Musei Civici e di proprietà del Co-mune di Venezia. La nuova sede veneziana èstata inaugurata con una mostra sulle moltepliciattività della Fondazione Prada.

In 1993, Miuccia Prada and Patrizio Bertelliacted on their passion for contemporary art;they opened an exhibition space dedicated to

contemporary art and named it PradaMilanoArte.In 1995 PradaMilanoArte was reorganized andbecame the Prada Foundation: a new exhibitionprogram was inaugurated encouraging artists tocreate site-specific works and installations.Several exhibitions were held and included worksby important international artists such as AnishKapoor, Michael Heizer, Louise Bourgeois, DanFlavin and Walter De Maria, Sam Taylor Wood,Mariko Mori, Marc Quinn, Carsten Holler, EnricoCastellani, Barry McGee, Tom Friedman, AndreaSlominsky, Giulio Paolini, Francesco Vezzoli, SteveMc Queen, Tobias Rehberger, Nathalie Djuberg,John Wesley and John Baldessari. Its publicationsinclude monographs of artists in its exhibitions.Since 1997 the Foundation has broadened itsfocus to promote projects involving urbanenvironments and the city, for example DanFlavin’s permanent installation for the Church ofSanta Maria Annunziata in Chiesa Rossa inMilan. Faithful to its multidisciplinary mission, in2001 the Foundation extended its own area ofinterest, research and promotion to architecture,philosophy, science, design and the cinema. Itbegan to work with Rem Koolhas and the Officeof Metropolitan Architecture (OMA), with theUniversity of Vita-Salute del San Raffaele inMilan, with Professor Massimo Cacciari and theTribeca Film Festival; its collaboration with theVenice Biennale for the Venice Film Festivalinvolved finding and restoring forgotten oroverlooked films. In 2011 the Foundation openeda new exhibition space in Ca’ Corner dellaRegina, an important palazzo on the Grand Canalprovided by the Municipal Museum Foundationand owned by the Municipality of Venice. Thishistorical Venetian building was inaugurated withan exhibition showcasing the multifacetedactivities of the Prada Foundation.

Fondazione PradaMilano (MI)uffici: Via Spartaco, 8 - 20135; mostre: ViaFogazzaro, 36 - 20135Tel +39 02 54670515Fax +39 02 [email protected]

10.00-19.00 mar-dom (solo durante le mostre)Chiuso: lun

Venezia (VE)Ca’ Corner della Regina - Calle de Ca’ CornerSanta Croce 2215Tel +39 041 8109161Fax +39 041 8109161

10.00-18.00 mer-lunChiuso: mar

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• Vista da strada della torre espositiva• Planivolumetrico dell’intervento• Esploso assonometrico (OMA /AMO Rem Koolhaas, foto OMA /AMO RemKoolhaas e Fondazione Prada, Milano, CourtesyFondazione Prada, Milano)

• Circulation diagram tower: diagramma del sistema dicircolazione (OMA /AMO Rem Koolhaas, foto OMA /AMO RemKoolhaas e Fondazione Prada, Milano, CourtesyFondazione Prada, Milano)

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Fondazione StellineMilano (MI)Palazzo delle Stelline - Corso Magenta, 61 -20123Tel +39 02 [email protected]; [email protected]

10.00-20.00 mar-domChiuso: lunBiglietti: intero t 8,00 ridotto: t 6,00

The Palazzo delle Stelline on Corso Magenta islocated in front of the Church of Santa Mariadelle Grazie and has housed the headquarters

of the Stelline Foundation since 1986. This is ahistoric institution established in Milan in 1986 bythe region of Lombardy and the City of Milan tomaintain and enhance the Palace, as well as toencourage the cultural, social and economicdevelopment of Lombardy and Milan. TheFoundation’s cultural and artistic activities focuson promoting contemporary art. Exhibitions haverecently been organized to showcase the works ofcontemporary international artists (Tony Cragg,Mario Schifano, Gabriele Basilico, Valerio Berruti,Leonard Freed) and new Italian and foreign talents(Beauty not/so Difficult, The City of Leonardo,Looking for the Border, Dreams of a Possible city,United Artists of Italy, Twister, Praise of Simplicity).In addition to the exhibitions, the StellineFoundation continues to promote a program ofinitiatives and research devoted to contemporaryart, museums, associations and artists inLombardy. The program includes publications,research projects, professional training courses,seminars, meetings and the management of aportal dedicated to contemporary art in Lombardy.

Palazzo delle Stelline, in corso Magenta, difronte alla chiesa di Santa Maria delle Grazie,dal 1986 è sede della Fondazione Stelline, sto-

rica istituzione milanese costituita da Regione Lom-bardia e Comune di Milano, per tutelare evalorizzare il Palazzo e incoraggiare lo sviluppo cul-turale, sociale ed economico della Lombardia e diMilano. La proposta culturale e artistica della Fon-dazione è incentrata soprattutto sulla promozionedell’arte contemporanea. Negli ultimi anni sonostate organizzate mostre dedicate ad artisti contem-poranei internazionali (Tony Cragg, Mario Schifano,Gabriele Basilico, Valerio Berruti, Leonard Freed) e anuovi talenti italiani e stranieri (Beauty not/so Diffi-cult, La città di Leonardo, Looking for the border,Dreams of a possible city, United Artists of Italy, Twi-ster, Elogio della Semplicità). Oltre all’attività di ca-rattere espositivo, la Fondazione Stelline prosegueun programma d’iniziative e ricerche dedicate al-l’arte contemporanea, ai musei, alle associazioni eagli artisti presenti sul territorio lombardo, che pre-vede pubblicazioni, progetti di ricerca, corsi di for-mazione, seminari, convegni e gestione del portalededicato all’arte contemporanea in Lombardia.

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HangarBicocca, costituito nel 2004 e dive-nuto Fondazione nel 2008 è un luogo di-namico di produzione, documentazione,

esposizione, promozione e divulgazione dell’artecontemporanea. L’edificio industriale, apparte-nuto al Gruppo Ansaldo, è stato riconvertito al-l’arte contemporanea, grazie anche alcoinvolgimento di artisti che sono intervenutinello spazio con opere site-specific, primo fra tuttiAnselm Kiefer, che, nel 2004, ha realizzato la mo-numentale opera I Sette Palazzi Celesti. Nellospazio, unico e imponente, vengono presentatemostre personali e collettive di artisti riconosciutia livello internazionale e di giovani promesse esi sperimenta la multidisciplinarietà tra tutte learti, visive e performative, e altri campi del saperecontemporaneo.

HangarBicocca, set up in 2004, became afoundation in 2008. It is a dynamic place forthe production, documentation, exhibition

and promotion of contemporary art. The industrialplant, previously owned by the Ansaldo Group,was reconverted into a space for contemporary art.Site-specific works were contributed by artists, firstand foremost the German artist Anselm Kiefer whoin 2004 created the work I Sette Palazzi Celesti.The unique and imposing space presents personaland collective exhibitions of internationallyacclaimed artists and works by young promisingtalents, it also experiments with a multidisciplinaryapproach between all kinds of visual andperforming arts and other fields of contemporaryknowledge.

HangarBicoccaMilano (MI)Via Privata Chiese, 2 - 20126 Tel +39 02 66111573Fax +39 02 [email protected]

11.00-23.00 gio-dom Chiuso: lun, mar e merIngresso libero

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• Anselm Kiefer - I Sette Palazzi Celesti, 2004 (fotoAgostino Osio, Courtesy Fondazione HangarBicocca)

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La Fondazione Mudima, nata nel 1989 e di-retta da Gino Di Maggio, è la prima Fonda-zione italiana per l’arte contemporanea

dedicata alle esperienze internazionali nel settoredell’arte visiva e della musica contemporanea. Inquesti anni l’attività espositiva si è concentratain particolare sul movimento Fluxus, sul NouveauRéalisme, sull’Happening, sull’arte interattiva, suimovimenti Gutai e Mono-Ha e sulla Video-Artecon mostre di grande rilievo diYoko Ono, AllanKaprow, Wolf Vostell, Nam June Paik, JosephBeuys, Imai, Arman, Daniel Spoerri, César, PieroManzoni, importanti concerti: Pianofortissimo,Daniele Lombardi, La Monte Young, eventi di de-sign come Master Domus Academy, e collabora-zioni con alcune delle maggiori istituzioniinternazionali come la Biennale di Venezia per laquale Mudima ha curato diverse grandi esposi-zioni, tra cui “Ubi Fluxus Ibi Motus” e “Asiana”.La Fondazione, inoltre, promuove e organizzameeting e conferenze su temi di cultura contem-poranea e si occupa della pubblicazione di cata-loghi e monografie di artisti.

The Mudima Foundation, set up in 1988 anddirected by Gino Di Maggio, is the first Italianfoundation for contemporary art dedicated to

international experiences in the field of visual artsand contemporary music. Since its foundation,exhibitions have focused above all on the Fluxusmovement, Nouveau Réalisme, Happening,interactive art, the Gutai and Mono-Ha groups andon Video Art. Important exhibitions have beenorganized with works by Yoko Ono, Allan Kaprow,Wolf Vostell,Nam June Paik, Joseph Beuys, Imai,Arman, DanielSpoerri, César and Piero Manzoni.The Foundation has also organised importantconcerts by Pianofortissimo, Daniele Lombardi andLaMonte Young. Other initiatives include designevents such as the Master Domus Academy, andcollaborations with various leading internationalinstitutions such as the Venice Biennale for whichthe Mudima Foundation curated several largeexhibitions including “UbiFluxus Ibi Motus” and“Asiana”. The Foundation promotes and organizesmeetings and conferences on topics ofcontemporary culture and also publishedcatalogues and artists’ monographs.

Mudima - Fondazioneper l’ArteContemporaneaMilano (MI)Via Alessandro Tadino, 26 - 20124Tel +39 02 29409633Fax +39 02 29401455 [email protected]

15.00-19.30 lun-ven Chiuso: sab e festiviIngresso libero

Progettato da Italo Rota e Fabio Fornasari einaugurato nel 2010, il Museo del Nove-cento ha sede nel Palazzo dell’Arengario e

fa capo alla Direzione Centrale Cultura del Co-mune di Milano. Il percorso museale è costituitoda circa quattrocento opere provenienti dalle Ci-viche Raccolte d’Arte milanesi, ordinate cronolo-gicamente, dal Divisionismo al Futurismo, dalloSpazialismo all’Arte Povera, e comprende operedi artisti come Carrà, Soffici, De Chirico, Sironi,Morandi, Fontana, Manzoni, Kounellis. Il Museopromuove la diffusione della conoscenza dell’artedel Novecento, attraverso l’attività espositiva, ladidattica, la conservazione, lo studio e la ricerca.Si propone, inoltre, come vetrina per i giovani ar-tisti italiani, con una particolare attenzione allenuove pratiche artistiche.

Designed by the architects Italo Rota andFabio Fornasari and inaugurated in 2010,the Civic Museum of Contemporary Art is

housed in the Palazzo dell’Arengario and isadministered by the Department of Culture of theMunicipality of Milan. The pathway through themuseum includes approximately four hundredworks from Civic Museums in Milan; they areorganized chronologically from Divisionism toFuturism, from Spatialism to Arte Povera andinclude works by artists such as Carrà, Soffici, DeChirico, Sironi, Morandi, Fontana, Manzoni andKounellis. The Museum promotes the difffusionof twentieth-century art through exhibitions,educational activities, conservation, study andresearch initiatives. It is also a showcase foryoung Italian artists, in particular new artisticpractices.

Museo delNovecentoMilano (MI)Palazzo dell’Arengario - Via Marconi, 1 -20122Tel +39 02 88444061Fax +39 02 [email protected]

14.30-19.30 lun 9.30-19.30 mar, mer, ven e dom 9.30-22.30 gio e sabBiglietti: intero t 5,00 ridotto: t 3,00

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• Wolf Vostell - La Quinta del Sordo, 1974• Veduta parziale della mostra "Mondo Giappone", 2008Fondazione Mudima, Milano

• Sala Fontana (foto Paolo Rosselli)Museo del Novecento, Milano (Copyright Comune diMilano - tutti i diritti di legge riservati)

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La collezione del Museo Diocesano com-prende circa settecento opere, di cui quasiquattrocento esposte, suddivise in diverse se-

zioni. Tra queste, una sezione è interamente de-dicata al Novecento e comprende opere di artisticome Lucio Fontana, Aldo Carpi, William Con-gdon e altri. Il Museo Diocesano ha sempre man-tenuto un’attenzione particolare all’artecontemporanea, dando a numerosi artisti, attra-verso il format di MUDI Contemporanea, la pos-sibilità di tenere una personale del loro lavoro.Le mostre di artisti contemporanei e le attività di-dattiche ad esse collegate, si susseguono duranteil corso dell’anno.

The Museo Diocesano collection includesapproximately seven hundred works; fourhundred, divided into various sections, are

currently on display. One section is completelydedicated to the twentieth century and includesworks by artists such as Lucio Fontana, AldoCarpi, William Congdon and others. The MuseoDiocesano has always paid particular attentionto contemporary art. Using the MUDIContemporanea format, it has given numerousartists the possibility of organising a solo exhibitof their work. The exhibitions of contemporaryartists and related educational activities takeplace throughout the year.

Museo DiocesanoMilano (MI)Corso di Porta Ticinese, 95 - 20123Tel +39 02 89420019Fax +39 02 [email protected]

10.00-18.00 mar-dom orario estivo (luglio-settembre) 19.00-24.00 mar-sabChiuso: lunBiglietti: intero t 8,00 ridotto: t 5,00

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Il Padiglione di Arte Contemporanea (PAC), rea-lizzato nei primi anni Cinquanta dall’architettoIgnazio Gardella, è uno dei primi esempi in Ita-

lia di architettura espressamente progettata perl’arte moderna e contemporanea. Inizialmentepensato per ospitare le Civiche Raccolte del XXsecolo, dal 1979 ha abbandonato la sua destina-zione museale in favore di un uso sistematicodegli ambienti per mostre ed eventi di arte con-temporanea, diventando un luogo di ricerca e do-cumentazione aperto a tutte le tendenze dell’artedel XX e XXI secolo ai suoi diversi linguaggi edalle sue sperimentazioni. La programmazionedegli eventi è stabilita dall’Assessorato alla Cul-tura di Milano in collaborazione con curatori in-ternazionali e prevede mostre personali ecollettive di artisti italiani e stranieri. La cono-scenza dell’arte contemporanea viene ulterior-mente promossa attraverso attività didattiche peradulti e ragazzi, progetti interdisciplinari comeeventi musicali, teatrali, reading e conferenze.

The PAC, Pavilion of Contemporary Art, wasbuilt in the early fifties by the architectIgnazio Gardella; it is one of the earliest

examples of architecture in Italy designedspecifically for modern and contemporary art.Originally conceived to host the Civic ArtCollections of the twentieth century, since 1979it has stepped back from its original museumvocation in favour of a systematic use of itsspaces for contemporary art exhibitions andevents, i.e., a place of research anddocumentation open to all artistic trends of thetwentieth and twenty-first centuries, to theirlanguages and experiments. The programme ofevents is drafted in co-operation with the MilanCulture Department, together with Italian andinternational guest curators; the programmeincludes collective exhibitions of Italian andforeign artists. Knowledge about contemporaryart is further promoted by means of adult andchild-oriented activities and interdisciplinaryprojects such as musical events, theatre, readingsand conferences.

PAC - Padiglioned’ArteContemporaneaMilano (MI)Via Palestro, 14 - 20121Tel +39 02 88446359/46360www.comune.milano.it/pac

14.30 -19.30 lun 9.30-19.30 mar-dom 9.30 -22.30 gio Biglietti: intero t 7,00 ridotto: t 5,50

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• Allestimento sala dedicata all'opera scultorea di LucioFontana (inaugurata ottobre 2011)• William G. Congdon - Crocifisso 46, 1969

• PAC, Padiglione d’Arte Contemporanea, Milano © (foto di Guido Cataldo, 2002)

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Nata a Monza nel 1923, in occasione dellaprima Esposizione Internazionale delle Artidecorative, come manifestazione biennale,

viene trasferita a Milano (dove diviene una ma-nifestazione a cadenza triennale) nel 1933, annodella costruzione del Palazzo dell’Arte di Gio-vanni Muzio, che ne diventa la sede. Fin dall’ini-zio, sotto la guida di importanti personalità comeGiò Ponti e Mario Sironi, la Triennale di Milanoha contribuito all’affermazione dell’unità dellearti e allo sviluppo dell’architettura e del designitaliano, divenendo un punto di riferimento fon-damentale nelle relazioni tra arte, società e im-presa. Negli anni ha esteso i propri settorid’interesse alla moda, al cinema, alla grafica ealla comunicazione auiovisiva. La Triennale, dive-nuta Fondazione nel 1999, nel 2006 ha apertouna nuova sede nel quartiere periferico della Bo-visa, dedicata soprattutto ai giovani, dove si sus-seguono mostre d’arte contemporanea, concerti,rassegne cinematografiche, attività culturali e ini-ziative speciali. Nel 2007, all’interno della sedeprincipale è stato inaugurato il primo museo deldesign italiano - Triennale Design Museum - chepropone un allestimento di oggetti sempre di-verso. La Triennale è un centro per l’innovazionee la ricerca creativa, un sistema integrato di co-municazione e produzione culturale che si rivolgea fasce sempre più ampie e diversificate di pub-blico attraverso grandi mostre, attività didattiche,convegni, seminari, workshop, eventi di comuni-cazione e iniziative speciali. Il Teatro dell’Arte, an-ch’esso progettato da Muzio, ben si raccorda congli altri spazi espositivi ed offre un palcoscenicoal racconto dell’arte e del design, nell’ambito diuna proposta culturale ampia e diversificata.

Established in Monza as a biannual exhibition in1923 during the First International Exposition ofDecorative Arts, the Milan Triennale was

transferred to Milan in 1933 (where it became anevent which took place every three years). When thePalazzo dell’Arte was built by Giovanni Muzio, thebuilding became its permanent location. Under theguidance of important celebrities such as Giò Pontiand Mario Sironi, the Milan Triennale has helped toconsolidate the unity of the arts and the developmentof Italian architecture and design; it is a fundamentalreference point in the relationship between arts,society and enterprises. Over the years it hasbroadened its own areas of interest to fashion, film,graphics and audio-visual communication. TheTriennale became a Foundation in 1999; in 2006 itopened a new branch on the outskirts of Milan in theBovisa neighbourhood. The new centre focusesprimarily on young people; it also organises a seriesof contemporary art exhibitions, concerts, cinemafestivals, cultural activities and special initiatives onan ongoing basis. In 2007, the first museum of Italiandesign – the Triennale Design Museum – wasinaugurated in the main centre; the exhibitions stagedat the museum change continuously. The Triennale isa centre for innovation and creative research, anintegrated system of communication and culturalproduction aimed at an increasingly broader anddiversified public which it attracts by organisingimportant exhibitions, educational activities, meetings,seminars, workshops, communication events andspecial initiatives. The Teatro dell’Arte, also designedby Muzio, is well connected to the other exhibitionareas and provides a stage for discussing art anddesign within the framework of a broad anddiversified cultural proposal.

Triennale di Milano Milano (MI)Viale Alemagna, 6, 20121Tel +39 02 [email protected]

10.30-20.30 mar-dom 10:30-23:00 gio-venChiuso: lunBiglietti: intero t 8,00 ridotto: t 6,50

TTriennale BovisaVia Lambruschini, 31 - 20156 Tel +39 02 36577801

11.00-21.00 mar-dom 11.00-23.00 gioChiuso: lun

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Viafarini Milano (MI)VViafarini DOCVAFabbrica del Vapore - via Procaccini, 4 - 20154 Tel +39 02 45471153Fax +39 02 [email protected]

11.00-19.00 mar-ven 15.00-19.00 sab Chiuso: dom e lun

VIR Viafarini-in-residenceVia Carlo Farini, 35 - 20159 Tel +39 02 [email protected] visite su appuntamento

Viafarini is a no-profit organisation promotingearly twentieth-century contemporary art; itsaim is to enhance the professional growth

of young artists and improve the public’sawareness of contemporary art by organisingexhibitions, educational workshops anddocumentation services about visual arts. Theexhibition space is designed like a “project room”;it promotes young Italian art and provides in-depth information about international art. Since2008, Viafarini, together with the Careofassociation, opened a new venue in the Fabbricadel Vapore where the DOCVA DocumentationCentre for Visual Arts provides documentationservices about visual arts, such as the PortfolioArchives, the specialised Library and Artbox anda database with job offers and studyopportunities. In its old venue located in Via Farini35, the Association also organises VIR Viafarini-in-residence, a residential programme forinternational artists, critics and curators wheredifferent artistic and curatorial experiences areexamined and shown to the public during theend-of-course Open Studio.

Organizzazione non profit, attiva nella promo-zione dell’arte contemporanea dai primi anniNovanta, Viafarini si prefigge di favorire la

cerscita professionale dei giovani artisti e di sensi-bilizzare il pubblico rispetto all’arte contemporaneaattraverso mostre, attività didattica e servizi di do-cumentazione sulle arti visive. Lo spazio espositivoè concepito come una “project room”, promuovela giovane arte italiana e offre una finestra di ap-profondimento sulla scena artistica internazionale.Dal 2008 Viafarini, insieme all’associazione Careof,apre una nuova sede presso la Fabbrica del Vapore,dove viene inaugurato il DOCVA DocumentationCenter for Visual Arts, che offre servizi di documen-tazione sulle arti visive come l’Archivio Portfolio, laBiblioteca specializzata e la banca dati su opportu-nità di studio e lavoro ArtBox. Presso la sede storicadi Via Farini, 35, l’Associazione organizza, inoltre,VIR Viafarini-in-residence, un programma di resi-denza per artisti, critici e curatori internazionali, nelquale esperienze artistiche e pratiche curatoriali di-verse si mettono a confronto e vengono mostrateal pubblico nel momento finale dell’Open Studio.

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La Galleria d’Arte Moderna di Gallarate èstata ideata e fondata nel 1966 da Silvio Za-nella con le acquisizioni delle prime otto edi-

zioni del “Premio Nazionale Arti Visive Città diGallarate”, istituito nel 1950 e giunto oggi allasua XXIII edizione. Le esposizioni promosse dalPremio Gallarate costituiscono, fin dall’inizio, ilmomento più importante per aggiornare il museoe la sua collezione, oltre alle donazioni degli ar-tisti, dei collezionisti e agli acquisti del museostesso. Il MAGa rappresenta una delle più impor-tanti realtà espositive italiane per la ricchezzadella collezione permanente, che comprende piùdi cinquemila opere tra le quali, opere di Carrà,Morlotti, Fontana, Colombo, Munari, Studio Az-zurro e Cecchini. Nel dicembre del 2009 il Mini-stero per i Beni e le Attività Culturali e il Comunedi Gallarate hanno costituito la Fondazione Gal-leria d’Arte Moderna e Contemporanea “SilvioZanella” della Citta’ di Gallarate, come nuovo or-gano di gestione del museo e, nel 2010, a qua-rant’anni dalla sua costituzione, è statainaugurata la nuova sede museale del NuovoMuseo d’arte di Gallarate (MAGa).

The Modern Art Gallery in Gallarate wasconceived and founded in 1966 by SilvioZanella with acquisitions from the first eight

editions of the “Premio Nazionale Arti Visive Cittàdi Gallarate” which started in 1950 and is now inits 23rd edition. From the very beginning, theexhibition sponsored by the “Premio Gallarate” isan important event because the works presentedare used to update the Museum and its collection,along with donations by artists, collectors andacquisitions by the museum itself. The MAGa is oneof the most important Italian exhibition venuesthanks to its permanent collection with over 5000artworks including works by Carrà, Morlotti,Fontana, Colombo, Munari, Studio Azzurro andCecchini. In December 2009 the Ministry forCultural Heritage and Activities and theMunicipality of Gallarate created the “SilvioZanella” Modern and Contemporary Art GalleryFoundation of the city of Gallarate as the newmanagement structure of the museum. In 2010,forty years after it was established, the foundationinaugurated the new venue of the New Museumof Art in Gallarate (MAGa).

MAGA - Museo ArteGallarateGallarate (VA)Via De Magri, 1 - 21013Tel +39 0331 706011Fax +39 0331 [email protected]

10.00-19.30 mar-dom Chiuso: lunBiglietti: intero t 5,00 ridotto: t 3,00

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• MAGA - Esterno• MAGA - Interno

• Viafarini DOCVA - Officine dell'arte, 2011, veduta delleopere esposte in seguito al workshop con Stefano Arienti,cui hanno partecipato Marco Belfiore, Gaia Carboni, SaraEnrico, Emilia Faro, Niccolò Gandolfi, Gabriele Garavaglia,Katja Noppes, Richard Sympson, Felice Serreli, MarcelloSpada, Carloalberto Treccani

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Giuseppe Vittorio Parisi, artista, docente eoperatore di ricerca visiva, nato a Macca-gno nel 1915, d’accordo con la moglie

Wanda Valle, decise di donare al Comune di Mac-cagno la sua ampia collezione di oltre duemilaopere. Oltre alle opere dello stesso Parisi, fannoparte della donazione lavori di Balla, Capogrossi,Consagra, Birolli, Colla, De Chirico, Fiume, Gut-tuso, Picasso e Turcato. Dopo un iter durato ven-t’anni, il Museo è stato aperto al pubblico nel1998. Il singolare edifico museale, è stato proget-tato da Sacripanti e realizzato sul fiume Giona, siconfigura come un “museo-ponte”. Il Museoospita il “Premio Maccagno”, che mette a con-fronto artisti di generazioni e provenienze diverse.

Giuseppe Vittorio Parisi, artist, teacher and visualresearch operator, born in Maccagno in 1915,decided together with his wife Wanda Valle to

donate his large collection of over 2000 artworks tothe Municipality of Maccagno. Apart from works byParisi himself, the donation included works by Balla,Capogrossi, Consagra, Birolli, Colla, De Chirico, Fiume,Guttuso, Picasso and Turcato. After a gestation periodof twenty years, the Museum was opened to thepublic in 1998. The unique museum building, a sortof “museum-bridge” designed by Sacripanti was builtalong the river Giona. The Museum is home to the“Premio Maccagno” merging different generationsof artists from all over the world.

Civico Museo ParisiValleMaccagno (VA)Via Leopoldo Giampaolo, 1 - 21010Tel +39 0332 561202 Fax +39 0332 [email protected]

orario invernale (da inzio ottobre a finemaggio) 10.00-12.00/15.00-18.00 ven, sab edom orario estivo (da inizio giugno a finesettembre): 10.00-12.00/15.00-19.00 gio-dom Gli orari possono variare in base alla mostra incorsoIngresso libero

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La villa settecentesca, circondata da un meravi-glioso giardino all’italiana, è dal 1996 patrimo-nio del FAI, celebre nel mondo per la vasta

collezione di arte contemporanea che GiuseppePanza di Biumo vi ha raccolto a partire dagli anni‘50. La collezione comprende più di cento opere diarte americana contemporanea (anni Sessanta -No-vanta), oltre ad un’importante raccolta di arte afri-cana e precolombiana, ed è una realtà dinamica incontinua evoluzione. Nell’appartamento al primopiano, ogni ambiente è prevalentemente dedicatoad un solo artista: Ford Beckam, Ruth Ann Freden-thal, Phil Sims, David Simpson, Ettore Spalletti. Neirustici è ospitata la collezione d’arte ambientale, coninstallazioni realizzate appositamente da Dan Flavin,Robert Irwin, Maria Nordman e James Turrell, du-rante il loro soggiorno presso la villa. Al piano terradei rustici la scuderia grande è destinata a spazioespositivo grazie al nuovo allestimento progettatoda Gae Aulenti. Le esposizioni temporanee, realizzatesia in Italia che all’estero, testimoniano la volontàdella Fondazione e del collezionista di valorizzare igiovani artisti, attraverso un’intensa attività di ricerca,promuovendo il loro lavoro per accrescerne la cono-scenza.

Since 1996, the eighteenth-century villasurrounded by a magnificent Italian garden isnow a heritage location belong to the FAI [Italian

Environment Foundation]; it is famous the world overfor its large contemporary art collection that GiuseppePanza di Biumo started to put together in the fifties.The collection includes over 100 works bycontemporary American artists (from the 60s to the90s) as well as an important collection of African andPre-Columbian art: it is a dynamic and continuouslyevolving venue. In the first floor apartment, everyroom is almost completely dedicated to a single artist:Ford Beckam, Ruth Ann Fredenthal, Phil Sims, DavidSimpson and Ettore Spalletti. The outhouses play hostto the environmental art collection, with installationscreated by Dan Flavin, Robert Irwin, Maria Nordmanand James Turrell while they sojourned in the villa. Onthe ground floor of the outhouses the large stablesare used as an exhibition area redesigned by GaeAulenti. Temporary exhibitions, either in Italy orabroad, bear witness to the intentions of theFoundation and collector to enhance the work ofyoung artists by carrying out in-depth research andsponsoring their work in order to increase people’sawareness of their art.

Villa e CollezionePanza - FAIVarese (VA)Villa Menafoglio Litta Panza - Piazzale Litta, 1- 21100Tel +39 0332 283960 Fax +39 0332 498315 [email protected]

10.00-18.00 mar-dom e lun festiviChiuso: lun (tranne festivi)Biglietti: intero t 8,00 ridotto: t 3,00

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• Museo Parisi Valle - Esterni• Museo Parisi Valle - Interno

• Villa Panza (foto Giorgio Majno)

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Polo Museale Rovereto ©l’Archivio Fotografico Mart

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1. MUSEION - Museo d’ArteModerna eContemporanea diBolzanoBolzano (BZ)

2. Kunst Merano ArteMerano (BZ)

3. Galleria Civica G.SegantiniArco (TN)

4. Arte SellaBorgo Valsugana (TN)

5. CeAC - Centro d’ArteContemporanea Cavalese- Palazzo FirmianCavalese (TN)

6. MART Rovereto (TN)

TRENTINO ALTO ADIGE

L’interesse per l’arte contemporanea è una dellecaratteristiche delle politiche culturali di questi territori: trail 1955 e il 1989 sono stati aperti in rapida sequenza il

Museion di Bolzano, il Mart a Trento e Rovereto e la GalleriaCivica di Trento. Il Mart si è poi trasferito nel 2002 nellamagnifica nuova sede progettata dall’architetto Mario Botta. Treistituzioni che, nel breve volgere degli anni, sono diventate unpunto di riferimento importante per l’arte contemporanea alivello nazionale e internazionale. Nello stesso periodo prendeavvio l’esperienza di Arte Sella, prova dell’attenzione, semprecostante, al territorio e al patrimonio naturalistico checostituisce l’identità e il fondamento economico dell’interaregione. Negli ultimi trent’anni il sistema dell’arte contemporanea inTrentino Alto Adige è cambiato profondamente. Da unasituazione iniziale, nel quale la maggior parte dei soggetti localioperava sulla base del volontariato, si è passati, in poco tempo,a una situazione ricca e articolata, caratterizzato da un sensibileaumento dell’offerta e da un incremento della domanda e deiconsumi. Ciò è stato possibile grazie alla nascita di un sistemaculturale provinciale decentrato e radicato sul territorio, cheha assunto un ruolo di programmazione, di coordinamento e difinanziamento dei progetti, incrementando la logica di rete,promuovendo e sostenendo tutti i linguaggi della creativitàgiovanile.

Interest in contemporary art is one of the characteristics of thecultural policies of these regions: between 1955 and 1989the Museion in Bolzano, the Mart in Trento and Rovereto and

the Civic Gallery in Trento were opened in quick succession. TheMart was later moved in 2002 to its magnificent new locationdesigned by the architect Mario Botta. In a few short yearsthese three institutions became important reference points fornational and international contemporary art. The Arte Sellainitiative was also launched during that period, testifying to theregion’s ongoing attention to its territory and natural heritage –the identity and economic engine of the entire region.In the last thirty years radical changes have taken place in thecontemporary art system in Trentino Alto Adige. Initially mostoperators were ‘volunteers’, but very quickly the situationchanged and became much more complex and widespread;supply and demand both increased as did people’s desire andenjoyment of art. This was possible thanks to the creation of aprovincial cultural system delocalised and rooted in the region;the system took the lead in planning, coordinating andfinancing projects, boosting the network and promoting andsupporting all the artistic languages used by young creatives.

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Fondato nel 1985 Museion, dapprima Museod’arte moderna, è una Fondazione di cuifanno parte la Provincia Autonoma di Bol-

zano e l’Associazione Museion che ha comescopo la promozione e la valorizzazione dell’artecontemporanea a partire dagli anni Cinquanta,con particolare attenzione alla produzione altoa-tesina. La nuova sede, inaugurata nel 2008 suprogetto dello studio di architettura KSV - Krue-ger, Schuberth, Vandreike di Berlino, è una strut-tura dal forte impatto visivo, caratterizzata dagrandi facciate trasparenti e leggere che mettonoin comunicazione il centro storico e la cittànuova. Il dialogo con la città è coadiuvato dalprogetto Piccolo Museion, una stanza che portal’arte fuori dal museo per avvicinare e coinvol-gere in modo attivo gli abitanti del quartiere cir-costante. Un museo dinamico quindi, attento aigiovani artisti con un programma di residenzenella Casa Atelier, luogo di soggiorno, ma anchelaboratorio e studio per artisti e curatori adia-cente al museo. La collezione di Museion nasceall’inizio degli anni Novanta ed è composta daopere acquisite con i fondi della Provincia, da do-nazioni e da collezioni private (Archivio di NuovaScrittura-ANS e Enea Righi) entrate a far partedel patrimonio museale in forma di prestiti alungo termine. La raccolta spazia dalla pittura allagrafica, dalla fotografia al video, fino alle Nou-velles Tendances e alla sezione Light dedicataall’utilizzo della luce artificiale nell’arte della se-conda metà del XX secolo. Infine particolare ri-salto riveste la sezione Language in Art, cheapprofondisce il ruolo degli elementi linguisticiattraverso opere di artisti come Weiner, Barry, Ko-suth, Nannucci.

Initially founded as a modern art museum in1985, Museion is a Foundation participated bythe Province of Bolzano and the Museion

Association. Its aim is to promote and developcontemporary art starting from the fiftiesonwards, in particular works from the Alto Adigeregion. The new centre, opened in 2008, wasdesigned by the KSV studio - Krueger, Schuberthand Vandreike in Berlin. The strong visual impactof the building depends on the large transparentyet light façades linking the old town centre andthe new town. This dialogue with the city isfacilitated by the Piccolo Museion project, anexhibition room which exports art outside themuseum in order to actively bring it closer ot, andactively involve, local residents. It is a dynamicmuseum helping young artists through itsresidency program in Casa Atelier; this buildingnext to the museum is a place to stay but also aworkshop and studio for artists and curators. TheMuseion collection was created in the earlynineties and includes works purchased withfunds donated by the Province, as well as worksfrom donations and private collections (Archiviodi Nuova Scrittura-ANS - and Enea Righi) whichhave become part of the museum’s assets in theform of long-term loans. The collection includespaintings, graphic artworks, photographs andvideos, Nouvelles Tendances and the Lightsection dedicated to the use of artificial light inart created in the second half of the twentiethcentury. Finally, the Language in Art section isespecially noteworthy; it explores the role oflinguistic elements through the works of artistssuch as Weiner, Barry, Kosuth and Nannucci.

MUSEION - Museod’Arte Moderna eContemporanea diBolzanoBolzano (BZ)Via Dante, 6 - 39100 BolzanoTel +39 0471 22 34 [email protected]

10.00-18.00 mar-dom 10.00-22.00 giov Chiuso: lunBiglietti: intero t 6,00 ridotto: t 3,50

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• Carl Andre, Museion 2011 (foto Othmar Seehauser)• Isa Genzken, Museion 2010 (foto Ivo Corrà)• Museion (foto Othmar Seehauser)

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Nata negli anni Novanta, è solo nel 2001 cheMerano arte si sposta nell’edificio dei Porticimeranesi, di proprietà della Cassa di Rispar-

mio di Bolzano ristrutturato dagli architetti Höller& Klotzner. Nei suoi cinquecento metri quadri disuperficie espositiva, distribuita su tre piani, Me-rano arte ospita mostre temporanee e manifesta-zioni sulle tendenze più attuali di arte figurativa,architettura, letteratura, musica, fotografia e nuovimedia. La sua mission è divenire punto d’incontrointernazionale per tutte le forme espressive delcontemporaneo, sostenere in ambito internazio-nale gli artisti locali e sensibilizzare i più giovani ailinguaggi dell’arte contemporanea.

Founded in the nineties, it was only in 2001that Merano Arte moved to the PorticoBuilding in Merano owned by the Bolzano

Cassa di Risparmio and renovated by thearchitects, Höller & Klotzner. In its 500 squaremeter exhibition area on three floors, MeranoArte hosts temporary exhibits and events on thelatest trends in figurative art, architecture,literature, music, photography and new media.Its aim is to become an international meetingpoint for all contemporary art forms, to supportlocal artists in an international environment andmake the younger generations aware of thelanguage of contemporary art.

Kunst Merano ArteMerano (BZ)Via Portici, 163 - 39012 MeranoTel +39 0473 212643Fax +39 0473 [email protected]

10.00-18.00/11.00-19.00 (lug e ago)Chiuso: lunBiglietti: intero t 5,00 ridotto: t 4,00

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La Galleria Civica G. Segantini di Arco rappre-senta il dipartimento di arte contemporaneadel MAG, Museo dell’Alto Garda, insieme al

Museo di Riva del Garda, dedicato invece all’ar-cheologia e all’arte moderna. La Galleria, intito-lata all’artista arcense Giovanni Segantini (Arco,1858 - Schafberg, 1899), ha sede nel seicentescoPalazzo dei Panni e offre una serie di eventi espo-sitivi e didattici allo scopo di promuovere un la-voro progressivo e continuo sul patrimonioarcheologico, storico e artistico del territorio, uni-tamente alla documentazione di tematiche legateal moderno, connesse alla cultura figurativa delluogo e all’interpretazione sul piano simbolico daparte dell’arte contemporanea di un tema parti-colarmente importante per la cultura locale,quale è quello del paesaggio.

The Galleria Civica G. Segantini in Arco is thecontemporary art department of the MAG,the Museum in Alto Garda, together with the

Riva del Garda Museum focusing more onarchaeology and contemporary art. The Gallery,named after the artist from Arco, GiovanniSegantini (Arco, 1858 - Schafberg, 1899), islocated in the seventeenth-century Palazzo deiPanni and offers a series of exhibitions andeducational events aimed at promotingprogressive and ongoing work on the region’sarchaeological historical and artistic heritage, aswell as topics on contemporary life associatedwith the area’s figurative culture and tocontemporary art’s symbolic interpretation of atopic close to the hearts of its inhabitants: thecountryside.

Galleria Civica G. SegantiniArco (TN)Via Segantini 9 - 38062 ArcoTel +39 0464 583653Fax +39 0464 [email protected]

10.00-18.00 mar-domChiuso: lunIngresso libero

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• MeranoArte - From&T(w)o, 2010 (foto Ivo Corra)• MeranoArte - F come Fellini, 2010 (foto Andreas Marini)

• Galleria Civica G. Segantini - Palazzo dei Panni, Arco

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Arte Sella è una manifestazione internazionaledi arte contemporanea nata nel 1986 adopera di Carlotta Strobele, Emanuele Monti-

beller e Enrico Ferrari, in cui artisti di diversa pro-venienza sono invitati a dialogare con i boschi e iprati della Val di Sella. Il risultato sono opere cheper loro stessa “natura” nascono, crescono e muo-iono come i materiali che le compongono. Mentrele prime edizioni videro come location Casa Stro-bele e il suo parco, è a partire dal 1996 che il pro-getto si è sviluppato lungo una strada forestale sulversante sud del monte Armentera chiamato Arte-Natura. Un sentiero di circa tre chilometri, che fa-vorisce un’immersione tra i suoni e i profumi, leforme e i colori nati da questo felice connubio traarte e natura. Ne è un esempio la Cattedrale Vege-tale, opera monumentale realizzata nel 2002 dal-l’artista italiano Giuliano Mauri. A partire dal 1998ulteriori attività espositive si svolgono a MalgaCosta, un edificio rurale isolato, precedentementeutilizzata per l’allevamento di bovini e per la pro-duzione di prodotti caseari, in cui vengono inoltreospitati gli artisti. A fianco delle attività in Val diSella l’associazione gestisce dal 2006 Spazi Livio-Rossi, un centro espositivo permanente nel centrostorico di Borgo Valsugana. A questi eventi si af-fiancano eventi collaterali quali concerti, spettacoliteatrali e laboratori didattici.

Arte Sella is an international exhibition ofcontemporary art founded in 1986 thanksto the efforts of Carlotta Strobele, Emanuele

Montibeller and Enrico Ferrari. Artists fromdifferent origins are invited to interact with theforests and meadows of the Sella Valley. By theirvery nature the works are born, grow and die, likethe materials they are made of. While the firsteditions were located in the “Casa Strobele” andits park, since 1996 the project has developedalong a forest road on the southern slope ofMount Armentera, known as ArteNatura. Thepath, approximately 3 km long, allows the visitorto experience the sounds, smells, shapes andcolours produced by this halcyon union betweenart and nature. The Vegetable Cathedral is onesuch example; a monumental work produced in2002 by the Italian artist, Giuliano Mauri. Since1998, more exhibitions have been held at the“Malga Costa”, an isolated rural building onceused for cattle breeding and the production ofdairy products and now used as a hospitalitycentre for artists. Apart from its activities in theSella Valley, since 2006 the Association alsomanages Spazi LivioRossi, a permanent exhibitioncentre in the old town centre of Borgo Valsugana.Other fringe events include concerts, plays andeducational workshops.

Arte SellaBorgo Valsugana (TN)Corso Ausugum 55/57 - 38051, BorgoValsugana Tel +39 0461 751251Fax +39 0461 [email protected]

Biglietti: intero t 5,00 ridotto: t 3,00

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Fondato nel 2001 per ospitare in permanenteuna collezione di opere d’arte contemporaneatra le quali figurava una sezione dedicata a

Bruno Munari, dal 2008 è esclusivamente uno spa-zio espositivo. Le sale del Centro, site nello storicoPalazzo Firmian, sono da quell’anno dedicate aospitare importanti mostre ed eventi culturali cheseguono una linea di ricerca e di indagine sullenuove valenze artistico-percettive di un territorio,quello alpino, fortemente caratterizzato dalla ri-cerca di una sintesi tra l’esigenza di mantenere lesue tradizioni e la necessità di procedere nel cam-mino dell’innovazione. Il Museo promuove, inoltre,laboratori didattici dedicati a bambini, ragazzi eadulti che approfondiscono le tematiche delle mo-stre, tra cui negli ultimi anni mostre dedicate all’Op-tical art, “Picasso, Mirò, Dalì. I tre grandi di Spagna”e ancora nel 2008 una mostra - evento collateralealla Biennale Internazionale d’ Arte Contempora-nea “MANIFESTA7”.

The centre was founded in 2001 to permanentlyhouse a collection of contemporary artworks,including a section dedicated to Bruno Munari.

Since 2008 it has been exclusively used as anexhibition area and the rooms of the centre, locatedin the historical Palazzo Firmian, have hostedimportant exhibitions and cultural events focusingon the research and exploration of the most recentartistic and perceptive trends of the Alpine region,a region strongly characterised by the search for asynthesis between the need to uphold tradition butalso progress along the path of innovation. Themuseum promotes educational workshops forchildren, young people and adults who would liketo learn more about the topics of the exhibits; inrecent years exhibitions have been dedicated toOptical art, “Picasso, Mirò and Dalì. The threeSpanish greats”; in 2008 a fringe event exhibitionwas organised during the International Biennial ofContemporary Art, “MANIFESTA7”.

CeAC - Centro d’ArteContemporaneaCavalese - PalazzoFirmianCavalese (TN)P.tta Rizzoli, 1 - 38033Tel +39 0462 235416Fax +39 0462 [email protected]

15.30-19.30 mar-dom (Natale e Pasqua) Chiuso: lunIngresso libero

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• Giuliano Mauri - Cattedrale Vegetale, 2001 (CopyrightArte Sella, foto Giacomo Bianchi)

• Due pozzi nel cielo - installazione di HidetoshiNagasawa - parco di Cavalese, 2004• Una sala del museo

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Nato nel 1987, il Mart è uno dei più impor-tanti musei italiani. Originariamente ospi-tato nello storico Palazzo delle Albere a

Trento, dal 2002 ha la sua sede principale a Ro-vereto nel complesso architettonico progettatoda Mario Botta e dal 2009 comprende anche laCasa d’Arte Futurista Depero, il primo e unicomuseo futurista in Italia. Polo culturale che oltre-passa i confini regionali, il Mart fin dalla sua na-scita ha messo al centro delle sue strategiel’attività di ricerca proponendosi come luogo diconservazione, valorizzazione, ricerca, educazionee formazione culturale. Nella sua collezione, unaparte significativa è dedicata al Novecento ita-liano, dal Futurismo alla Metafisica fino al classi-cismo di Valori Plastici; ben documentata l’artedel Dopoguerra con capolavori di Fontana, Burri,Manzoni, Afro, Consagra, Scialoja, Novelli, Ve-dova. Negli ultimi anni, grazie ad un coerenteprogetto di sviluppo delle collezioni, sono statiacquisiti lavori di artisti italiani, esponenti del-l’Arte concettuale e dell’Arte povera come Boetti,Merz, Paolini, Penone e Kounellis. Non mancanoi rappresentanti della Transavanguardia, tra cuiMimmo Paladino, della Pop Art e della MinimalArt e artisti stranieri come Beuys, Naumann , Kie-fer, Long, Cragg, Viola, Beecroft, Abramovic. Il pa-norama della giovane ricerca è stato consolidatonel 2010 con l’ingresso della collezione AGI Ve-rona, con opere di Airò, Arienti, Cattelan, Toderie Chen Zhen. Il Museo inoltre dedica particolareattenzione alla scena artistica contemporaneacon monografiche e Project Room: spazi esposi-tivi sperimentali aperti a lavori inediti, o progettisite specific di giovani italiani e internazionali.Ogni anno il Mart programma una serie di mostrededicate a specifiche figure del panorama ita-liano ed esposizioni interdisciplinari in cuiscienza, sociologia, antropologia, musica, ci-nema, fotografia sono messe a confronto con laproduzione artistica. La doppia anima del Mart,luogo deputato alla conservazione e fruizionedell’arte, ma anche allo studio e alla ricerca scien-tifica, è esplicito nella biblioteca con i suoi ses-santamila volumi e negli archivi documentaricontenuti nell’Archivio del ‘900. Numerosi glieventi organizzati dal Mart: rassegne cinemato-grafiche, concerti, conferenze, workshop con ar-tisti e critici e una ricca offerta di attivitàeducative per scuole e privati.

Founded in 1987, MART is one of the mostimportant Italian museums. Originallylocated in the historic Palazzo delle Albere in

Trento, since 2002 its main venue has been inRovereto in the architectural complex designedby Mario Botta. Since 2009, it also includes theCasa d’Arte Futurista Depero, the first and onlyfuturist museum in Italy. MART is a cultural hubstretching beyond regional borders;, since it wasfounded the museum’s main strategy has beenexploration, acting as a place of conservation,development, research, education and culturaltraining. A significant part of its collection isdedicated to twentieth-century Italian art, fromFuturism to Metafisica and on to the classicismof Valori Plastici; post-war art is also well-represented with masterpieces by Fontana, Burri,Manzoni, Afro, Consagra, Scialoja, Novelli andVedova. In recent years, thanks to a coherentdevelopment project, the museum has purchasedworks by Italian artists, representatives ofconceptual art and Poor Art such as Boetti, Merz,Paolini, Penone and Kounellis. The museum alsohas works by the Transavantgarde movement,including Mimmo Paladino, Pop Art, Minimal Artand foreign artists such as Beuys, Naumann,Kiefer, Long, Cragg, Viola, Beecroft andAbramovic. In 2010 this panorama of work byyoung artists was reinforced by the AGI Veronacollection, including works by Airò, Arienti,Cattelan, Toderi and Chen Zhen. The museumfocuses in particular on contemporary art withmonographs and the “Project Room”:experimental exhibition areas hosting originalworks or site-specific projects by young Italianand international artists. Every year MARTorganises several exhibitions dedicated to specificItalian artists, as well as comparativeinterdisciplinary exhibitions where science,sociology, anthropology, music, cinema andphotography are compared with other forms ofart. MART has two souls: one dedicated to thepreservation and fruition of art, and another tostudy and scientific research. These souls arevisible in the library with its 60,000 volumes andin the documentary archives housed in theArchives of the Twentieth Century. MARTorganises numerous events: film festivals,concerts, conferences, workshops with artists andcritics and a wide variety educational activitiesfor schools and individuals.

MART Rovereto (TN)MART Rovereto, Corso Bettini, 43 - 38068Tel +39 0464 438887numero verde 800 3977 60 [email protected]; [email protected]

10.00-18.00 mar-dom 10.00-21.00 venChiuso: lunBiglietti: intero t 11,00 ridotto: t 7,00

Casa Depero, Via dei Portici - 38068 Rovereto

10.00-18.00 mar-dom Chiuso: lunBiglietti: intero t 6,00 ridotto: t 4,00

Trento (TN)MART Trento, Via R. da Sanseverino, 45 -38100 Tel +39 0461 234860numero verde 800 3977 60

10.00-18.00 mar-dom (dal 1 settembre al 31maggio)Chiuso: lunBiglietti: intero t 6,00 ridotto: t 4,00

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• Polo Museale Rovereto (©l’Archivio Fotografico Mart)• La collezione permanente (©l’Archivio Fotografico Mart)

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Ca’ Giustinian - Sede della Biennale di Venezia (fotoGiulio Squillacciotti) Courtesy la Biennale di Venezia

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1. Fondazione March perl’Arte ContemporaneaPadova (PD)

2. Parco della Scultura inArchitetturaSan Donà di Piave (VE)

3. Ca’ Pesaro - GalleriaInternazionale d’ArteModerna di VeneziaVenezia (VE)

4. Fondazione Bevilacqua LaMasaVenezia (VE)

5. Fondazione Emilio eAnnabianca VedovaVenezia (VE)

6. François PinaultFoundation - PalazzoGrassi e Punta dellaDogana Venezia (VE)

7. Fondazione ScientificaQuerini Stampalia OnlusVenezia (VE)

8. La Biennale di VeneziaVenezia (VE)

9. Peggy GuggenheimCollectionVenezia (VE)

10. Parco del Sojo Arte eNaturaLusiana (VI)

11. Palazzo Forti Verona -Galleria d’Arte ModernaVerona (VR)

VENETO

Alla fine del XIX secolo, il sistema internazionale delmercato dell’arte ruotava intorno a Parigi e l’Italia sitrovava in una posizione marginale. A gettare le basi per

la creazione di un mercato dell’arte contemporanea italiana, èstata l’inaugurazione della Prima Esposizione Internazionaled’arte della città di Venezia (1895). La Biennale di Venezia,costituitasi in fondazione nel 2004, conserva un ruolo daprotagonista nel panorama internazionale dell’arte e dellacultura contemporanea, rappresentando un centro propulsivoper l’arte contemporanea in Veneto.Nella regione, non sono molti i musei specificamente dedicatialla conservazione e alla esposizione dell’arte contemporanea,ad eccezione dei celebri istituti storici che hanno sede inparticolare a Venezia: la Fondazione Bevilacqua La Masa, laPeggy Guggenheim Collection, la Fondazione Querini Stampaliae la civica collezione di Ca’ Pesaro. A questi si sonorecentemente aggiunti i musei della Fondazione Pinault diPalazzo Grassi e di Punta della Dogana (2009) e gli spazi dellaFondazione Emilio e Annabianca Vedova ai Magazzini del Sale(2009).A partire dal 2003, la Regione Veneto ha intrapreso una serie diiniziative di tutela e valorizzazione del patrimonio locale, suscala nazionale ed internazionale, sottoscrivendo il Patto perl’Arte contemporanea (un accordo istituzionale, per l’avvio diazioni congiunte di promozione e d’incremento del patrimoniopubblico). È stato realizzato un censimento delle collezioni e deimusei del territorio per individuare la presenza di opererealizzate nel corso di tutto il Novecento, fino ai giorni nostri.Dalla ricerca emerge che non sempre gli istituti e le collezionidedite al contemporaneo sono adeguatamente valorizzati.

In the late twentieth century Paris was the centre of theinternational art market while Italy’s role was only marginal.The inauguration of the First International Contemporary Art

Exhibition in Venice (1985) laid the groundwork for the creationof a contemporary art market in Italy. The Venice Biennale, whichbecame a foundation in 2004, still plays a leading role in theinternational world of contemporary art and culture, a drivingforce behind contemporary art in the Veneto region.Not many museums in the region are dedicated exclusively tothe conservation and exhibition of contemporary art, except forthe old and famous institutes located in Venice: the BevilacquaLa Masa Foundation, the Peggy Guggenheim Collection, theQuerini Stampalia Foundation and the civic collection in Ca’Pesaro. Other museums have recently joined them: the PinaultFoundation in Palazzo Grassi and at Punta della Dogana (2009)and the spaces of the Emilio and Annabianca VedovaFoundation at the Magazzini del Sale (2009).Starting in 2003, the Regione Veneto launched a series ofnational and international initiatives to protect and enhancelocal heritage by signing the Pact for Contemporary Art (aninstitutional agreement to launch joint initiatives to promoteand increment public heritage). A census was taken of all thecollections and museums in the region to find all the workscreated during the twentieth and early twenty-first century. Thestudy proved that not all institutions and collections dedicatedto contemporary art and culture are sufficiently enhanced andpromoted.

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La Fondazione March, nata a Padova nelmarzo del 2007, si propone come una realtàdinamica e in evoluzione, sin dal nome,

ideato dell’artista Jonathan Monk, che ancora lastruttura al momento dell’atto fondativo (marzo),e allo stesso tempo ne sottolinea il carattere mu-tevole e in divenire (ogni mese la Fondazione as-sume il nome del mese in corso). Inizialmentestrutturata come uno spazio espositivo, la Fon-dazione March si impegna in progetti diversi edeventi diffusi, come il ciclo di conferenze intito-lato “Che cos’è il contemporaneo?”, dove galle-risti, curatori e professionisti dell’arte raccontanole loro esperienze, o il festival itinerante “Cameravideo” dedicato alla video arte emergente. Inol-tre, in collaborazione con il Progetto Giovani delComune di Padova e il Circuito GAI, la Fonda-zione March, promuove la mobilità dei giovaniartisti attraverso un progetto di residenza, OpenArt Programme.

Fondazione Marchper l’ArteContemporaneaPadova (PD)Via Armistizio, 49 - 35142 Tel +39 049 8808331Fax +39 049 [email protected]

10.00-18.00 lun-venChiuso: sab e domIngresso libero

The March Foundation, founded in Padua inMarch 2007, is a dynamic and evolvingfoundation, starting with its name; it was the

brainchild of the artist Jonathan Monk wholinked the name of the organisation to the monthit was founded (March) but also emphasised itschanging and evolving nature (every month theFoundation adopts the name of that month).Originally structured as an exhibition area, theMarch Foundation is now involved in differentprojects and events, for example the series ofconferences entitled “What is ContemporaryArt?” during which gallery managers, curatorsand art professionals talk about theirexperiences, or the itinerant festival “CameraVideo” dedicated to new forms of video art. Incollaboration with the Padua Youth Project andthe GAI Circuit, the March Foundation promotesthe mobility of young artists through a residencyproject: the Open Art Programme.

Il Parco della Scultura in Architettura, è unospazio verde comunale che accoglie sculture diarchitetti, artisti e designers internazionali, tra

i quali Bruno Munari, Aldo Rossi, Toni Follina,Alessandro Mendini, Riccardo Dalisi, Gabriele Ba-silico, Sol LeWitt, Riccardo Licata, Mauro Stac-cioli, Alberto Campo Baeza, Marco Ferreri, DavideMosconi, Ettore Sottsass, A G Fronzoni, Emilio Ta-dini, Bandiera&Tessari ed ogni anno si arricchiscedi nuove opere, grazie al lavoro dell’associazioneARCH+ART. Il Parco è liberamente visitabile tuttol’anno e nel periodo estivo ospita manifestazionied eventi culturali (readings letterari, cineforum,un festival di musica acustica).

The Park of Architectural Sculpture is amunicipal green area hosting sculptures byarchitects, artists and international

designers, including works by Bruno Munari, AldoRossi, Toni Follina, Alessandro Mendini, RiccardoDalisi, Gabriele Basilico, Sol LeWitt, RiccardoLicata, Mauro Staccioli, Alberto Campo Baeza,Marco Ferreri, Davide Mosconi, Ettore Sottsass,A G Fronzoni, Emilio Tadini and Bandiera&Tessari.Every year new works are added thanks to theARCH+ART Association. Visits to the Park are freeall year round; during the summer the Park hostsexhibitions and cultural events (literary readings,film forums and an acoustic music festival).

Parco della Sculturain ArchitetturaSan Donà di Piave (VE)Via Vittorio Veneto, 118 - 30027Tel +39 0421 50444Fax +39 0421 [email protected]

Ingresso libero

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62• Bruno Munari - Scultura per gioco, 1992

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VEN

ETO

Il palazzo barocco, che si affaccia sul CanalGrande, viene lasciato alla città di Venezia dalladuchessa Felicita Bevilacqua La Masa, affinché

sia destinato alla promozione dei giovani artisti. Nel1897, in concomitanza con la seconda Biennale,viene avviata la collezione municipale d’arte mo-derna. Nel 1902 il Comune di Venezia designa Ca’Pesaro quale sede permanente della Galleria Inter-nazionale d’Arte Moderna. Nei primi anni vengonoospitate le mostre collettive dell’Opera BevilacquaLa Masa, che, contrapponendosi alle Biennali, con-tribuiscono a promuovere giovani artisti come Boc-cioni, Casorati, Gino Rossi, Arturo Martini e adarricchire la collezione. Fino agli anni Cinquanta ilComune, insieme ad altri enti pubblici, acquistamolte opere dalle Biennali veneziane. Infine impor-tanti donazioni contribuiscono ad incrementare lacollezione di opere di Morandi, De Chirico, Carràoltre che di Kandinsky, Mirò, Matta. Il Museo, chefa parte della Fondazione Musei Civici di Venezia,offre un percorso espositivo lungo dieci sale alprimo piano del Palazzo. Il piano nobile, decoratocon il grande Ciclo della Vita di Aristide Sartorio, èinvece sede di mostre temporanee a rotazione. Alterzo piano è ospitato il Museo d’Arte Orientale,incluso nel percorso di visita, con biglietto unificato.

The Baroque building overlooking the GrandCanal was left to the city of Venice by theDuchess Felicita Bevilacqua La Masa to be used

as a venue to promote young artists. In 1897, inconjunction with the second Venice Biennale, themunicipality inaugurated its collection ofcontemporary art. In 1902, the Venice Municipalitychose Ca’ Pesaro as the permanent home of theInternational Gallery of Contemporary Art. In its earlyyears, the Gallery housed the collective exhibitionsof the Opera Bevilacqua La Masa, which unlike theVenice Biennale, helps to promote young artists suchas Boccioni, Casorati, Gino Rossi, Arturo Martini andinput into the collection. Until the fifties, theMunicipality and other public agencies purchasednumerous artworks from the Venice Biennale.Important donations also helped to increase thecollection of works by Morandi, De Chirico, Carrà,Kandinsky, Mirò and Matta. The Museum, which ispart of the Venetian Public Museums Foundation,hosts an exhibition through ten rooms on the firstfloor of the Palace. The piano nobile, decorated withthe great Cycle of Human Life by Aristide Sartorio, ishome to rotating temporary exhibitions. The thirdfloor houses the Museum of Oriental Art which isincluded in the full ticket pass.

Ca’ Pesaro - GalleriaInternazionale d’ArteModerna di VeneziaVenezia (VE)Santa Croce, 2076 - 30135 Tel +39 041 721127Fax +39 041 [email protected]

Dal 1 aprile al 31 ottobre 10.00-18.00 mar-dom Dal 1 novembre al 31 marzo 10.00-17.00 mar-dom Chiuso: lun; 25 dicembre; 1 gennaio; 1 maggioBiglietti: intero t 8,00 ridotto: t 5,50

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63• Ca’ Pesaro (foto Giorgia Salinitro)

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L’attività dell’Opera Bevilacqua La Masa, di-venuta Fondazione negli anni Ottanta, ha ini-zio nel 1899, quando la duchessa Felicita

Bevilacqua La Masa lasciò al Comune di Veneziail palazzo di famiglia Ca’ Pesaro, dove ha tuttorasede la Galleria Internazionale d’Arte Moderna.Successivamente la sede venne spostata al Lidoe a Piazza San Marco, ed oggi la Fondazione BLMsi compone di due sedi espositive (la Galleria diPiazza San Marco e Palazzetto Tito), dodici atelier,due foresterie e diversi spazi esterni, dove orga-nizza mostre collettive di giovani artisti e perso-nali dei protagonisti della scena internazionale.Significativo il programma di studi d’artista, con-vegni, presentazioni, seminari e proiezioni,spesso in collaborazione con università e centrid’arte italiani e stranieri. La sua missione è quelladi dare spazio soprattutto alle ricerche artistichedi giovani artisti, in particolare quelli del Trive-neto. Dal 1999, anno del centenario, ricordiamole mostre di: Jean-Michel Basquiat, Louise Bour-geois, Joseph Beuys, Milton Glaser, Shirin Neshat,Frida Kahlo, Sonia Delaunay, Maya Bajevic, YokoOno, William Kentridge, Jim Hodges. Inoltre, laFondazione ospita un programma di residenzeche è tra i più antichi in Europa, infatti già neiprimi anni a Ca’ Pesaro, il terzo piano era desti-nato agli studi e alle residenze gratuite per gli ar-tisti. Mantenendo inalterata la missione dipromozione dei giovani artisti, gli atelier si tro-vano oggi nelle prestigiose sedi di Palazzo Car-minati a San Stae e nel complesso dei SantiCosma e Damiano nell’Isola della Giudecca.

FondazioneBevilacqua La Masa Venezia (VE)Palazzetto Tito, Sede istituzionale - Dorsoduro,2826 - 30123Tel +39 041 5207797/+39 041 5208879Fax +39 041 [email protected]

10.30-17.30 mer-dom e a seconda dellemostre e degli eventi in corso

La Galleria di Piazza San Marco - San Marco, 71/c- 30124Tel +39 041 5237819

Palazzo Carminati, Gli studi degli artisti - SantaCroce 1882/a - 30135

Complesso di SS. Cosma e Damiano, Gli studidegli artisti Giudecca 620 - 30133

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• Palazzetto Tito, mostra personale di Enrico David (fotoLuca Vascon)• Atelier di SS Cosma e Damiano, dove si trovano 5 dei 12studi che tutti gli anni vengono assegnati tramite bando diconcorso

The activities of the Opera Bevilacqua La Masa,which became a Foundation in the eighties,began in 1899 when the Duchess Felicita

Bevilacqua La Masa left the family palace, Ca’Pesaro, to the Municipality of Venice: today it is stillhome to the International Gallery of ContemporaryArt. A little later the Foundation moved to the Lidoand Saint Mark’s Square. The BLM Foundationcurrently consists of two exhibition venues (SaintMark’s Square Gallery and Palazzetto Tito), twelvestudios, two guest houses and many outdoor areasshowcasing collective exhibitions of young artistsand leading international celebrities; the artists’study program is also important, along with themeetings, presentations, seminars and screeningsoften held in collaboration with universities and artcentres from Italy and abroad. The mission of theFoundation is to promote the work of young artists,in particular from the Triveneto region. Since 1999,the Foundations’ centennial year, exhibitions haveincluded works by Jean-Michel Basquiat, LouiseBourgeois, Joseph Beuys, Milton Glaser, ShirinNeshat, Frida Kahlo, Sonia Delaunay, Maya Bajevic,Yoko Ono, William Kentridge and Jim Hodges. TheFoundation also hosts one of the oldest residencyprogrammes in Europe; in fact, even in its earlyyears in Ca’ Pesaro, the third floor was dedicatedto studies and provided free accommodation toartists. In keeping with its aim to promote youngartists, the workshops are now held in theprestigious venue of Palazzo Carminati a San Staeand the complex of Sts. Cosma and Damien on theisland of Giudecca.

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VEN

ETO

Nel giugno del 2009, in concomitanza con la53 Biennale d’Arte di Venezia, è stato inau-gurato, nei cinquecenteschi Magazzini del

Sale alle Zattere, dove Emilio Vedova ha vissuto perpiù di 50 anni, uno spazio espositivo, che ospita laraccolta stabile delle opere del maestro. Il progettoè stato commissionato dalla Fondazione Emilio eAnnabianca Vedova all’architetto Renzo Piano, alquale Vedova era legato da lunga e profonda ami-cizia. La struttura originaria dello spazio non ha su-bito alcun intervento, su un binario fissato al soffittosi muovono dei bracci meccanici che, dal fondo delmagazzino, prelevano le opere del maestro, le so-spendono nell’aria e le portano davanti al pubblico,con un movimento circolare e un ricambio conti-nuo. L’allestimento, quasi una scenografia teatrale,sorprende e permette una lettura ravvicinata delleopere di Vedova, protagoniste assolute dello spazio.La Fondazione, che ha come obiettivo principale lavalorizzazione dell’opera di Emilio Vedova e lo stu-dio della sua figura nella vicenda artistica del XXsecolo, organizza anche mostre di importanti artistidella scena internazionale. Anche l’antico studiodell’artista, è stato recuperato a fini espositivi, edospita le diverse attività culturali della Fondazione.

In June 2009, in conjunction with the 53rd VeniceArt Biennale, an exhibition area was inauguratedin the sixteenth-century Magazzini del Sale alle

Zattere where Emilio Vedova lived for over 50 years:the gallery now hosts the permanent collection ofthe master’s works. the architect Renzo Piano, agreat life-long friend of Vedova, was commissionedby the Emilio and Annabianca Vedova Foundationto design the gallery. The original structure was leftuntouched; mechanical arms fixed to a track on theceiling pick up the master’s works from the storagespace, lift them into the air and put them down infront of the visitors. This circular movement andconstant replacement allows the visitor to seesnumerous works during his visit. The exhibitiondesign, almost a theatre stage, surprises the visitor,letting him get a close-up view of Vedova’s works– a real master of space. The main aim of theFoundation is to enhance Emilio Vedova’s work andillustrate his role as a protagonist of twentieth-century art; the Foundation also organisesexhibitions of other important international artists.Even the artist’s old studio has been renovated asan exhibition space to host the cultural activities ofthe Foundation.

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Palazzo Grassi, uno tra i più noti palazzi vene-ziani, è stato acquistato nel 2005 dall’impren-ditore e collezionista François Pinault, per

esporre la sua ricca collezione privata di opere d’artecontemporanee e moderne, in parte presentata at-traverso le prime esposizioni “Where Are WeGoing?”, “Post-Pop” e “Sequence 1” (2006 - 2007).Fin dal 1984, quando era di proprietà della FIAT, Pa-lazzo Grassi si è affermato come centro internazio-nale per le esposizioni d’arte e ancora oggi ospitagrandi mostre temporanee di cui alcune si basano intutto o in parte sulle risorse della collezione di Fran-çois Pinault. Nel 2007 la Fondazione Pinault si è ag-giudicata, inoltre il concorso bandito dalla città diVenezia per la creazione di un centro d’arte contem-poranea a Punta della Dogana, che, inaugurato nelgiugno del 2009, diviene sede permanente delleopere dalla collezione di François Pinault. La Colle-zione François Pinault è una delle cinque collezionid’arte contemporanea più grandi del mondo ed ècostituita da opere di artisti fra i più importanti a li-vello intrenazionale. I progetti di restauro di PalazzoGrassi, e di ristrutturazione di Punta della Dogana,sono stati realizzati dall’architetto Tadao Ando.

Palazzo Grassi, one of the most famousVenetian palaces, was purchased in 2005 bythe entrepreneur and collector, François

Pinault, to exhibit his large private collection ofcontemporary and modern artworks some of whichwere displayed in the first exhibitions: Where AreWe Going?, Post-Pop and Sequence 1 (2006-2007). Up until 1984, when it was owned by FIAT,Palazzo Grassi became an international artexhibition centre; today it still hosts big temporaryexhibitions, some of which are completely or partlybased on works in François Pinault’s collection. In2007, the Pinault Foundation won the tender bythe city of Venice to build a centre for contemporaryart in Punta della Dogana; the centre wasinaugurated in June 2009 and became thepermanent home for the works of the FrançoisPinault collection. The François Pinault Collection isone of the five largest collections of contemporaryart in the world and includes works by some of themost important artists worldwide. The architectTadao Ando was entrusted with the restoration ofPalazzo Grassi and the restructuring of Punta dellaDogana.

François PinaultFoundation - PalazzoGrassi e Punta dellaDogana Venezia (VE)Palazzo Grassi Campo San Samuele, 3231 - 30124 ; Punta della Dogana Dorsoduro, 2 - 30123Tel +39 041 5231680 Fax +39 041 5286218 www.palazzograssi.it

10.00-19.00 mer-lunChiuso: marBiglietti: intero t 15,00 ridotto: t 10,00t 20,00 ridotto: t 15,00 (due sedi)

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Fondazione Emilio eAnnabianca VedovaVenezia (VE)Dorsoduro, 42 - 30123;Magazzini del Sale Dorsoduro, 266 - 30123; Studio VedovaDorsoduro, 50 - 30123Tel +39 041 5226626Fax +39 041 [email protected]

Orario Fondazione: 9.00-17.00 lun-ven Orario spazi espositivi: variabileBiglietti: intero t 10,00 ridotto: t 5,00

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• Emilio Vedova - Vedova/Piano, 2009 (foto AttilioMaranzano, Berlino)

• Palazzo Grassi (foto © Matteo De Fina)

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La Fondazione, con sede nel Palazzo QueriniStampalia, a pochi passi da piazza SanMarco, è un luogo di produzione culturale,

che ha come principale obiettivo la formazione elo sviluppo dell’individuo. Ospita una bibliotecadove sono conservati e consultabili circa 350.000volumi, un museo di arredamenti settecenteschie neoclassici, sculture e oggetti antichi e una col-lezione di dipinti che vanno dal XIV al XX secoloe spazi espositivi dedicati a mostre di arte con-temporanea e alle numerose attività della Fon-dazione. Negli ultimi anni, la vocazione per l’ artecontemporanea si è manifestata in un articolatoprogramma di eventi. A questo proposito con ilprogetto “Conservare il futuro” artisti contem-poranei sono chiamati a confrontarsi e a dialo-gare con gli spazi della Fondazione traendoneispirazione per nuove espressioni nel segno diuna vitale sperimentazione. In occasione delleBiennali d’Arte sono stati protagonisti Artisti perSarajevo, Nobuyoshi Araki, Boris Mikhailov, Lo-thar Baumgarten, Ilya & Emilia Kabakov, KikiSmith, Mona Hatoum e Marisa Merz, ma anchenegli anni Giulio Paolini, Elisabetta Di Maggio,Remo Salvadori, Margarita Andreu, CandidaHofer, Giuseppe Caccavale, Stefano Arienti, MariaMorganti, Maria Teresa Sartori, George Adeagbo.Dal 1998 al 2003 il progetto, ormai concluso,“SMF 5252” ha contribuito a dare visibilità e so-stegno alle ricerche più interessanti della culturacontemporanea veneta. Attività ormai consoli-date sono il ciclo di incontri e dibattiti sul nostrotempo “Invito al contemporaneo” e la coorga-nizzazione, insieme a Furla e alla Galleria d’ArteModerna di Bologna (dal 2005), del “PremioFurla per l’arte”, nato in Querini Stampalia nel2000 e dedicato agli artisti italiani emergenti ealle ricerche creative più nuove del nostro paese.

The Foundation is located in Palazzo QueriniStampalia, a stone’s throw from Saint Mark’sSquare. It’s a cultural powerhouse focusing on

training and development of individuals. TheFoundation has a library with almost 350,000consultable volumes, and a museum of eighteenth-century neoclassical furniture, sculptures, antiquesand paintings from the fourteenth to the twentiethcentury; it also has an exhibition area dedicated tocontemporary art and the many other activitiesorganised by the Foundation. In recent years itsfocus on contemporary art has been displayedthrough a structured program of events. As part ofthe Preserve the Future Project, contemporaryartists have been asked to meet together andinteract with the premises of the Foundation inorder to draw inspiration for new artworks in thename of vital experimentation. The protagonists ofthe Art Biennale included Artisti per Sarajevo,Nobuyoshi Araki, Boris Mikhailov, LotharBaumgarten, Ilya & Emilia Kabakov, Kiki Smith,Mona Hatoum and Marisa Merz and, morerecently, Giulio Paolini, Elisabetta Di Maggio, RemoSalvadori, Margarita Andreu, Candida Hofer,Giuseppe Caccavale, Stefano Arienti, MariaMorganti, Maria Teresa Sartori and GeorgeAdeagbo. From 1998 to 2003 the “SMF 5252”project (completed), helped raise the profile ofcontemporary Venetian culture as well as supportthe most interesting research projects. Regularactivities now include meetings and debates aboutour age, “Invitation to Contemporary Art”, as wellas the joint organisation together with Furla andthe Bologna Gallery of Contemporary Art of the“Furla Art Prize” (since 2005). The Prize was heldin Palazzo Querini Stampalia in 2000 and dedicatedto emerging Italian artists and to the latest creativeresearch in Italy.

FondazioneScientifica QueriniStampalia OnlusVenezia (VE)Castello 5252 - 30122Tel +39 041 2711411 Fax +39 041 [email protected]

10.00-18.00 mar-dom Chiuso: lunBiglietti: intero t 10,00 ridotto: t 8,00

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• Sasha Waltz & Guest Dialoge Venezia 08 – Carlo Scarpa• Mona Hatoum - Conversation Piece esposta all'internodella mostra "Interior Landscape" che si è tenuta presso laFondazione nel 2009• Mona Hatoum - Hot Spot III espostaall'interno della mostra "Interior Landscape" che si ètenuta presso la Fondazione nel 2009

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VEN

ETO

La Biennale di Venezia è un organismo nonprofit sostenuto dallo stato italiano, ed è daoltre un secolo una delle istituzioni culturali

più prestigiose al mondo. Il nome deriva dalla ca-denza biennale delle sue manifestazioni (con l’ec-cezione della Mostra del cinema). Nata nel 1895con la 1ª Esposizione internazionale d’Arte dellacittà di Venezia, promuove le nuove tendenze ar-tistiche e organizza manifestazioni internazionalidelle arti contemporanee. Oltre alla celebre Bien-nale d’Arte, che è la prima e più antica manife-stazione di questo genere ancora esistente,hanno preso avvio fin dagli anni Trenta, una seriedi altre manifestazioni multidisciplinari dedicatealla contemporaneità: il “Festival internazionaledi musica contemporanea” (1930), la “Mostrainternazionale d’arte cinematografica” (1932),“Festival internazionale del teatro” (1934), la“Mostra internazionale di architettura” (1980) einfine il “Festival internazionale di danza contem-poranea” (1999). Inoltre, per mezzo dell’ASAC,l’Archivio Storico delle Arti Contemporanee, laBiennale cura la conservazione della documen-tazione della sua storia. La Biennale di Veneziaha sede a Ca’ Giustinian, sul Canal Grande, male sue manifestazioni sono diffuse nella città earricchite ogni anno da manifestazioni collaterali.Le sue sedi sono: i Giardini di Castello e l’Arse-nale (arti visive e architettura), il Palazzo del Ci-nema e il Palazzo del Casinò al Lido (cinema), ilTeatro alle Tese e il Teatro Piccolo Arsenale(danza, musica, teatro). Il Padiglione Centrale deiGiardini fu sede delle prime edizioni, ma già dal1907 iniziarono a sorgere nelle sue vicinanze iPadiglioni nazionali, opera di famosi architetti fracui Josef Hoffmann, Carlo Scarpa, James Stirling,Alvar Aalto, Bruno Giacometti, il gruppo milaneseB.B.P.R. Nel 1980, con la prima edizione dellaMostra Internazionale di Architettura diretta daPaolo Portoghesi, si aprì per la prima volta lo spa-zio delle Corderie dell’Arsenale di Venezia, utiliz-zate da allora anche per l’esposizione d’arte. Dal2004, l’ex Ente Autonomo La Biennale di Vene-zia, divenuto nel 1998 Società di Cultura e as-sume la denominazione di Fondazione.

The Venice Biennale is a non-profit organizationsupported by the Italian State and for over acentury it has been one of the most prestigious

cultural institutions in the world. Its name comesfrom the fact its events happen every two years(except for the Film Festival). Founded in 1895when the first International Art Exhibition was heldin Venice, it promotes new artistic trends andorganizes international contemporary art events. Inaddition to the famous Art Biennale, the first andoldest event of this kind still in existence, severalother multidisciplinary events dedicated tocontemporary art have been held since the thirties:the International Festival of Contemporary Music(1930), the International Exhibition ofCinematographic Art (1932), the InternationalTheatre Festival (1934), the International Exhibitionof Architecture (1980) and the International Festivalof Contemporary Dance (1999). Through theHistoric Archive of Contemporary Art (ASAC), theBiennale also preserves documents about its ownhistory. The Venice Biennale is located in Ca’Giustinian along the Grand Canal, but its eventsare held throughout the city and increase every yearwith its fringe events. Its venues are: the CastelloGardens and the Arsenal (visual arts andarchitecture), the Cinema Palace and the LidoCasino (cinema), the Tese Theatre and the SmallArsenal Theatre (dance, music and theatre). TheCentral Pavilion in the Gardens was the venue forthe early editions of the Biennale, but since 1907National Pavilions began to be built nearby; thelatter are designed by famous architects includingJosef Hoffmann, Carlo Scarpa, James Stirling, AlvarAalto, Bruno Giacometti and B.B.P.R., the groupfrom Milan. In 1980, with the first edition of theInternational Exhibition of Architecture directed byPaolo Portoghesi, the Venice Corderie dell’Arsenaleopened its doors for the first time; since then it hasbeen used for art exhibitions. In 1998 the formerIndependent Board of the Venice Biennale wasrenamed The Culture Society and in 2004 becamea Foundation.

La Biennale di VeneziaVenezia (VE)sede: Ca’ Giustinian - San Marco, 1364/A -30124 Tel +39 041 5218711Fax +39 041 [email protected]

Ca’ Giustinian: 9.00-20.30 tutti i giorni Altre sedi (Giardini e Arsenale): orario variabile

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• Ca’ Giustinian - Sede della Biennale di Venezia, 2010(foto Giulio Squillacciotti, Courtesy la Biennale di Venezia)• Gaggiandre - Arsenale - 2010 (foto Giulio Squillacciotti,Courtesy: la Biennale di Venezia)• Corderie - Arsenale - 2010 (foto Giulio Squillacciotti,Courtesy la Biennale di Venezia)

• Padiglione Centrale - Giardini, Venezia - 2010 (fotoGiorgio Zucchiatti) Courtesy la Biennale di Venezia

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Il Palazzo Venier dei Leoni, edificio incompiutoaffacciato sul Canal Grande, ospita la collezioned’arte personale di Peggy Guggenheim (1898–

1979), che vi dimorò a partire dal 1948 per i suc-cessivi trent’anni. Il Palazzo e la collezione sonoaperti al pubblico sin dal 1951 e dal 1980 il Museoè gestito dalla Fondazione Solomon R. Guggen-heim. Il Museo è una delle più importanti realtàitaliane nel campo dell’arte europea e statunitensedella prima metà del XX secolo. La collezione com-prende capolavori del Cubismo, Futurismo, PitturaMetafisica, Astrattismo europeo, Scultura d’avan-guardia, Surrealismo ed Espressionismo Astrattoamericano, di alcuni dei più grandi artisti del XXsecolo. Tra questi Picasso Braque, Duchamp, Léger,Brancusi, Severini, Picabia, de Chirico, Mondrian,Kandinsky, Miró, Giacometti, Klee, Ernst, Magritte,Dalí, Pollock, Gorky, Calder e Marini. Le opere sonoesposte anche all’aperto nel Giardino delle Scul-ture Patsy R. e Raymond D. Nasher. Il Museoespone inoltre ventisei dipinti della CollezioneGianni Mattioli tra cui alcuni capolavori del Futu-rismo italiano, famosi dipinti del primo Morandi eun ritratto di Modigliani e organizza mostre tem-poranee.

From 1948 until her death, Palazzo Vernier Leoni,an unfinished building overlooking the GrandCanal, was Peggy Guggenheim’s home (1898–

1979); it now hosts her personal art collection. Thebuilding and collection have been open to the publicsince 1951 and from 1980 onwards the Museum hasbeen run by the Solomon R. Guggenheim Foundation.The Museum is one of the most important Italianbuildings in the field of European and American artfrom the first half of the twentieth century. Thecollection includes masterpieces of Cubism, Futurism,Metaphysical Art, European Abstract Art, Avant-gardeSculpture, Surrealism and American AbstractExpressionism, as well as works by some of the greatestartists of the twentieth century including: PicassoBraque, Duchamp, Léger, Brancusi, Severini, Picabia, deChirico, Mondrian, Kandinsky, Miró, Giacometti, Klee,Ernst, Magritte, Dalí, Pollock, Gorky, Calder and Marini.The works are also exhibited in the open air in theSculpture Garden sponsored by Patsy R. and RaymondD. Nasher. The Museum also displays twenty-sixpaintings from the Gianni Mattioli Collection includingseveral masterpieces from Italian Futurism, famousearly Morandi paintings and a portrait by Modigliani; italso organises temporary exhibitions.

Peggy GuggenheimCollectionVenezia (VE)Palazzo Venier dei Leoni - Dorsoduro, 701 -30123Tel +39 041 2405411Fax +39 041 [email protected] www.guggenheim-venice.it

10.00-18.00 mer-lunChiuso: marBiglietti: intero t 12,00 ridotto: t 7,00

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Situato sull’Altopiano di Asiago, in un’area ar-cheologica in cui si conservano testimo-nianze del periodo neolitico, il parco deve il

suo nome al Sojo, uno sperone di roccia che leleggende narrano essere frequentato dalle stre-ghe. In questo sito, nel 2000, l’architetto DiegoMorlin, ha inserito un percorso di installazioni diarte contemporanea che si snoda per circa trechilometri e comprende una sessantina di opererealizzate principalmente con materiali naturali.Tra gli artisti che hanno realizzato opere per ilParco: Gianluigi Barcarolo, Vittorio Buset, SeemanGrau, Atsushi Kitaga, Roberto Lanaro, Eva Lar-ssen, Tullio Mazzotti, Margherita Michelazzo, Se-verino Morlin, Bruno Pedrosa, Gino Peripoli,Hiroto Sawada, William Smithe Maurizio Zulian.Nel parco si trova anche un piccolo teatro al-l’aperto dove, occasionalmente, si tengono con-certi e manifestazioni teatrali. Il Parco del Sojo èinserito nel progetto di ecomuseo del Comune diLusiana, insieme ad altri poli sparsi nel territorio.

Located on the Asiago Plateau in anarchaeological area with remains of theNeolithic period, the Park owes its name to

Sojo, a rocky spur which according to legend wasinhabited by witches. In 2000, the architect, DiegoMorlin, placed a series of contemporary artinstallations along the 3 kilometres leading to thepark, including sixty works mainly made of naturalmaterials. Artists who have produced work for thePark include: Gianluigi Barcarolo, Vittorio Buset,Seeman Grau, Atsushi Kitaga, Roberto Lanaro, EvaLarssen, Tullio Mazzotti, Margherita Michelazzo,Severino Morlin, Bruno Pedrosa, Gino Peripoli,Hiroto Sawada, William Smithe and MaurizioZulian. The Park also has a small open-air theatrewhere concerts and theatre events are occasionallyheld. The Sojo Park is part of the eco-museumproject of the Municipality of Luisana, together withother centres in the region.

Parco del Sojo Arte e NaturaLusiana (VI)Via Covolo - 36046Tel +39 0424 [email protected]

dal 1 maggio al 30 settembre 9.00-19.00 dome festivi dal 1 ottobre al 30 aprile 10.00-18.00 dom efestivi Biglietti: intero t 4,00 ridotto: t 2,00

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• Peggy Guggenheim Collection (Foto Andrea Sarti)

• Luther Boys - Donna Seduta - 2004 (foto Ph. Jobin)• Giuseppe Stanislao- Muro Del Pianto - 2000 (foto Ph.Jobin)

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VEN

ETO

La Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Forti èuno dei più noti musei comunali dell’Italiasettentrionale. Donato alla città di Verona nel

1937, venne inizialmente destinato ad esposi-zioni di arte antica e poi, a seguito di un com-pleto restauro, nel 1982 è stata inaugurata lanuova Galleria, destinata a mostre di arte mo-derna. Il Museo organizza numerose rassegnededicate ai personaggi e ai movimenti più impor-tanti del panorama artistico nazionale e interna-zionale: da Gnoli a Cintoli, da Capogrossi a Baj,da Leoncillo a Pozzati, da De Chirico a Tancredi,da Degas a Guttuso, da “Astratta” alle “Scuoleromane”, dagli impressionisti a Modigliani, dagliespressionisti a Magritte, Picasso, Klee, Kandinskye altri. Inoltre la collezione permanente com-prende opere, tra gli altri, di Fattori, Casorati, Bi-rolli, Hayez, Semeghini, Guidi, Dall’Oca Bianca,Trentini.

The Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Forti(Forti Palace Gallery of Modern Art) is one ofthe best-known municipal museums in

Northern Italy. It was donated to the city of Veronain 1937, and was originally used to house ancientart exhibitions. After it was fully renovated in 1982,the new Gallery was opened with the purpose ofhousing modern art exhibitions. The Museumorganises a large number of exhibitions dedicatedto the most important artists and movements onthe national and international art scene, fromCapogrossi to Baj, Leoncillo to Pozzati, De Chiricoto Tancredi, Degas to Guttuso, from the “Abstract”to the “Roman Schools”, the impressionists toModigliani, and from the expressionists toMagritte, Picasso, Klee, Kandinsky and others.Furthermore, the permanent collection includesworks by Fattori, Casorati, Birolli, Hayez,Semeghini, Guidi, Dall’Oca Bianca and Trentini,amongst others.

Palazzo Forti Verona- Galleria d’ArteModernaVerona (VR)Via A. Forti, 1 - 37121Tel +39 045 8001903Fax +39 045 [email protected]

10.30-19.00 mar-domChiuso: lunBiglietti: intero t 6,00 ridotto: t 4,50

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• Palazzo Forti - Eterni

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Art Park Verzegnis - Peter Kogler - Ohne Titel

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1. Galleria Comunale d’ArteContemporanea di MonfalconeMonfalcone (GO)

2. Museo Revoltella. Galleriad’Arte ModernaTrieste (TS)

3. GAMUD - Galleria d’ArteModerna di UdineUdine (UD)

4. Art Park VerzegnisVerzegnis (UD)

FRIULI VENEZIA GIULIA

Nonostante il Friuli Venezia Giulia sia una regionescarsamente popolata secondo un’indagine svolta nel dalMinistero per i Beni e le Attività Culturali nel 2006 risulta

avere una densità museale superiore alla media italiana inrelazione alla popolazione residente e all’estensione delterritorio. I beni dei musei e delle collezioni pubbliche del FriuliVenezia Giulia sono catalogati nel Sistema InformativoRegionale Musei e Collezioni. I dati sono aggiornati attraversoun sistema partecipato dai singoli musei, dalle università e dallesoprintendenze aderenti al Sistema.Le attività di documentazione, archiviazione e studio dell’artecontemporanea del Friuli, di Trieste e delle regioni dell’AlpeAdria, sono affidate, inoltre, al Centro Friulano Arti Plastiche –un’associazione di artisti fondata nel 1961, che nel 1998 haottenuto lo status di “Istituzione regionale”. Al Centro e alle sueattività culturali è stata dedicata un mostra a Pordenone nel2011, nella quale erano rappresentati i migliori artisti friulani etriestini della seconda metà del Novecento, da Dino Basaldella aCandido Grassi, da Afro Libio Basaldella a Giuseppe Zigaina, daMirko a Marcello Mascherini, da Getulio Alviani a GiorgioCeliberti, da Edoardo Devetta ad Armando Pizzinato, da UgoCarà a Dino Predonzani, da Fred Pittino a Dora Bassi, daLuciano Ceschia a Nane Zavagno, da Sergio Altieri a IgnazioDoliach, da Virgilio Tramontin a Massimo Bottecchia, e moltialtri.Per quel che riguarda nello specifico il settore dellacontemporaneità, il Friuli Venezia Giulia è inoltre, una tra leprime regioni in Italia ad aver promosso l’arte digitale nelle suesvariate forme e ad aver catalogato gli artisti digitali giuliani,presenti nel catalogo con una selezione delle loro opere.

In 2006 a study by the Ministry of Cultural Heritage andActivities found that Friuli Venezia Giulia was a sparselypopulated region. Nevertheless, based on its resident

population and the size of the region it has more than theaverage number of museums. The assets in museums and publiccollections in Friuli Venezia Giulia are classified in the RegionalMuseums and Collections Information System. Each museum,together with the universities and superintendencies that arepart of the System, automatically update the data.The Centro Friulano Arti Plastiche is responsible for thedocumenting, filing and studying of contemporary art in Friuli,Trieste and the Adria Alps region. The association of artists wasestablished in 1961 and in 1998 was granted the status of“regional institution”. An exhibition in Pordenone in 2011focused on the association and its cultural activities; theexhibition included the best artists from Trieste and Friuliworking in the second half of the twentieth century: DinoBasaldella, Candido Grassi, Afro Libio Basaldella, GiuseppeZigaina, Mirko, Marcello Mascherini, Getulio Alviani, GiorgioCeliberti, Edoardo Devetta, Armando Pizzinato, Ugo Carà, DinoPredonzani, Fred Pittino, Dora Bassi, Luciano Ceschia, NaneZavagno, Sergio Altieri, Ignazio Doliach, Virgilio Tramontin,Massimo Bottecchia, and many others.As far as contemporary art is concerned, Friuli Venezia Giulia isalso one of the first regions in Italy to have promoted all formsof digital art and classified digital artists from Friuli. These artistsare present in the catalogue with a selection of their works.

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Nel 2002, nell’edificio restaurato del vecchiomercato coperto, è stata inaugurata la Gal-leria Comunale d’Arte Contemporanea di

Monfalcone, uno dei più importanti spazi dedicatiall’arte contemporanea della Regione Friuli Ve-nezia Giulia. La Galleria ospita il Fondo Maran-goni, un corpus di opere del celebre xilografo cheha vissuto ed operato a Monfalcone. Diversesono le mostre dedicate alle nuove generazionidi artisti, con una particolare attenzione alla vi-deoarte. Inoltre, a cadenza annuale, vengono or-ganizzate importanti esposizioni dedicate alfumetto e all’illustrazione in genere. Dal 2004 laGalleria ha iniziato ad acquisire opere su carta digiovani esponenti dell’arte nazionale e interna-zionale, raccogliendo una rilevante collezione didisegni.

The Galleria Comunale d’Arte Contemporaneadi Monfalcone (Monfalcone Municipal Galleryof Contemporary Art) was inaugurated in the

renovated building of an old indoor market in2002, and is one of the most important spacesdedicated to contemporary art from the FriuliVenezia Giulia region. The Gallery is home to theFondo Marangoni, a body of works by the notedeponymous woodcutter who lived and worked inMonfalcone. There are a variety of exhibitionsdedicated to new generations of artists, with aparticular focus on video art. Furthermore itorganises important comic book and broaderillustration exhibitions every year. Since 2004, theGallery has begun to purchase artworks on paperby young national and international artists,thereby amassing a significant collection ofdrawings.

Galleria Comunaled’ArteContemporanea di MonfalconeMonfalcone (GO)Piazza Cavour, 44 - 34074Tel +39 0481 494360 Fax +39 0481 [email protected]

9.30-11.30 lun, mar e gio 9.30-11.30/15.30-17.30 mer e venChiuso: sab e domIngresso libero

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Il Museo venne fondato nel 1872 dal barone Pa-squale Revoltella, che lasciò alla città di Trieste,la sua casa con tutto ciò che conteneva: opere

d’arte, libri e arredi, oltre ad un’ingente disponibi-lità finanziaria per la gestione dell’istituzione e perla promozione e l’educazione dei giovani artisti eartigiani. La sede museale, si è ampliata negli annie, a seguito della ristrutturazione ad opera di CarloScarpa, iniziata nel 1963, comprende oggi anchePalazzo Brunner e Palazzo Basevi. Il Museo Revol-tella, è stato definitivamente riaperto nel 1992,con un percorso che si sviluppa in tutto lo spaziodi circa quattromila metri quadri di esposizione,con trecentocinquanta opere di pittura e sculturadistribuite in sei piani. Le opere esposte sono, tragli altri, di artisti come Giovanni Fattori, DomenicoInduno, Giuseppe De Nittis, Ignacio Zuloaga, MarioSironi, Carlo Carrà, Giorgio De Chirico, Lucio Fon-tana, Manlio Rho, Mario Deluigi, Arnaldo Pomo-doro, Giacomo Manzù, Francesco Hayez. Il Museoospita mostre temporanee di alto livello, spessodedicate ad artisti cittadini o comunque regionali.È inoltre presente una sala auditorium, sede diconcerti, conferenze e spettacoli.

This museum was founded by Baron PasqualeRevoltella in 1872, who bequeathed his houseand all its contents to the city of Trieste, including

his works of art, books and furnishings, as well asgenerous funds for the management of the institutionand for the promotion of educational programs foryoung artists and craftsmen. The museum premiseshave been expanded over the years, and since thecompletion of the renovation work undertaken byCarlo Scarpa, which began in 1963, it now alsoincludes both Palazzo Brunner and Palazzo Basevi. TheRevoltella Museum was permanently reopened in1992 with an itinerary that extends through all fourthousand square metres of the exhibition space, withthree hundred and fifty works, paintings and sculpturesspread out over six floors. The works on display are byartists such as Giovanni Fattori, Domenico Induno,Giuseppe De Nittis, Ignacio Zuloaga, Mario Sironi,Carlo Carrà, Giorgio De Chirico, Lucio Fontana, ManlioRho, Mario Deluigi, Arnaldo Pomodoro, GiacomoManzù, Francesco Hayez, amongst others. TheMuseum hosts temporary exhibitions of exceptionalquality, often dedicated to local artists from the city orthe region. There is also an auditorium in whichconcerts, conferences and shows are held.

Museo Revoltella.Galleria d’ArteModernaTrieste (TS)Via Diaz, 27 - 34123Tel +39 040 6754350/4158Fax +39 040 [email protected]

10.00-19.00 mer-lunChiuso: marBiglietti: intero t 6,50 ridotto: t 4,50

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FRIU

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ENEZ

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IULI

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La GAMUD - Galleria d’Arte Moderna diUdine venne istituita nel 1895 da AntonioMarangoni, uomo d’affari e collezionista con

lo scopo di acquisire opere di giovani artisti performare una raccolta d’arte contemporanea. Lecollezioni sono composte da oltre quattromilaopere tra dipinti, grafica, sculture e disegni di ar-chitettura che documentano la produzione arti-stica da metà Ottocento a fine Novecento. Inoccasione del terremoto del Friuli del 1976 alcuniartisti statunitensi, tra cui Sol Le Witt e FrankStella, donarono le opere che costituiscono la col-lezione F.R.I.A.M. (comitato Friuli art and monu-ment, istituito nel 1967 da parte di alcunepersonalità politiche, diplomatiche e culturalidegli Stati Uniti). La Galleria è stata ospitata finoad ottobre 2011 all’interno del Palamostre, mo-mentaneamente è chiusa in attesa del trasloconella nuova sede di Casa Cavazzini che avverràal termine dei restauri in corso su progetto di GaeAulenti.

GAMUD - the Udine Gallery of Modern Art,was founded in 1895 by AntonioMarangoni, a businessman and art collector

whose intention was to buy works by young artiststo create a collection of contemporary art. Thecollections consist of over four thousand worksincluding paintings, graphic art, sculptures andarchitectural designs, which document artisticproduction from the mid-nineteenth century up tothe end of the twentieth century. When theearthquake of 1976 struck Friuli, several Americanartists, among them Sol Le Witt and Frank Stella,donated the art works which now make up theF.R.I.A.M collection (the art and monumentCommittee of Friuli, established in 1967 by severalAmerican politicians, diplomats and culturalfigures). The Gallery was housed in the Palamostreuntil October 2011, and is temporarily closedpending its relocation to its new premises in CasaCavazzini. This will take place when the on-goingrenovation works being undertaken by GaeAulenti are completed.

GAMUD - Galleriad’Arte Moderna di UdineUdine (UD)Ppiazzale Paolo Diacono, 22 - 33100Tel +39 0432 295891 Fax +39 0432 504219 [email protected]

Dal 1 ottobre al 30 aprile 10.30-17.00 mer-lundal 1 maggio al 30 settembre 10.30-19.00Chiuso: marBiglietti: intero t 5,00 ridotto: t 2,50

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Art Park è un museo all’aperto d’arte con-temporanea, aperto a tutti, ideato e pro-mosso da Egidio Marzona, collezionista

tedesco originario di Verzegnis, che da alcuni anniinvita artisti internazionali a soggiornare in Carniae a realizzare sculture all’aperto di grande scalasu terreni di sua proprietà. All’interno del Parcosono state collocate opere di Bruce Nauman, Ri-chard Long, Sol LeWitt, Laurence Weiner, Dan Gra-ham, Bernd Lohaus, Lothar Baumgarten e MarioMerz ed altri artisti internazionali. L’esposizionefa parte del sistema museale della Carnia.

Art Park is in an open-air contemporary artmuseum that is open to everyone, and wasconceived and promoted by Egidio Marzona,

a German art collector originally from Verzegnis. Forseveral years he has invited international artists tostay in Carnia to create large scale open-airsculptures on the grounds of his residence. Works byBruce Nauman, Richard Long, Sol LeWitt, LaurenceWeiner, Dan Graham, Bernd Lohaus, LotharBaumgarten, Mario Merz and other internationalartists can be found within the Park. The exhibitionis part of the Carnia museum network.

Art Park VerzegnisVerzegnis (UD)Frazione Villa - VerzegnisTel +39 0433 487779Fax +39 0433 [email protected]

Ingresso libero

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• Richard Long - Tagliamento River Stone Circle• Bruce Nauman - Truncated Pyramid

• Casa Cavazzini, via Cavour

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Il parco e il Museo di Villa Croce - Scultura di AndréBücher, Nouveau Monde (foto Mario Parodi, Genova)

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1. Fondazione Pierluigi eNatalina RemottiCamogli (GE)

2. Museo d’ArteContemporanea VillaCroceGenova (GE)

3. La Marrana diMontemarcelloAmeglia (SP)

4. CAMeC - Centro ArteModerna eContemporanea dellaSpeziaSpezia (SP)

5. Fondazione Museo di ArteContemporanea MilenaMilani in memoria di CarloCardazzoSavona (SV)

LIGURIA

In Liguria è recentissima la costituzione, nel febbraio 2012, delCRAC, Centro Regionale per l’Arte Contemporanea, un pianod’intesa per lo sviluppo e la valorizzazione delle espressioni

artistiche contemporanee, prodotte e diffuse nel territorioregionale. Il Centro sarà operativo attraverso il lavoro di un comitatoscientifico coordinato dalla Fondazione regionale per la Culturae lo Spettacolo e composto dai responsabili dei tre principalimusei regionali dedicati all’arte contemporanea: Villa Croce diGenova, Camec di La Spezia, Palazzo Gavotti di Savona(Pinacoteca civica e Museo Fondazione di arte contemporaneaMilena Milani in memoria di Carlo Cardazzo).In particolare, la nuova struttura dovrà promuovere lacollaborazione e il raccordo tra istituzioni pubbliche e private, etra i centri di esposizione e produzione d’arte contemporaneanel territorio ligure, valorizzare le collezioni permanenti deimusei di arte contemporanea, promuovere comuni attivitàespositive e creare una banca dati dei giovani artisti chelavorano sul territorio.A questa triade di musei pubblici dedicati al contemporaneo siaggiungono gli spazi privati come la Fondazione Pierluigi eNatalina Remoti, attiva dal 2008, e la Marrana diMontemarcello, parco arte ambientale nato nel 1996, esempiodell’attenzione al dialogo con il territorio.

In February 2012 the Regional Centre for Contemporary Art,CRAC opened in Liguria. Its inauguration coincided with aproject to develop and enhance contemporary artistic

expressions from all over the region. The Centre will be run by a scientific committee coordinated bythe regional Foundation for Culture and Entertainment. TheCommittee is composed of the directors of the three mainregional museums dedicated to contemporary art: Villa Croce inGenoa, Camec in La Spezia, Palazzo Gavotti in Savona (Civic ArtGallery and Museum Foundation of Contemporary Art MilenaMilani in memory of Carlo Cardazzo).In particular, the new structure will encourage collaboration andinteraction between public and private institutions, and betweencentres for the production and exhibition of contemporary art. Itwill also promote exhibitions and create a database of youngartists in the region.Apart from these three public museums dedicated tocontemporary art, Liguria also has private spaces such as thePierluigi and Natalina Remoti Foundation, established in 2008,and environmental art park Marrana in Montemarcello whichopened in 1996 exemplifying the importance of merging art andthe territory.

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La Fondazione Pier Luigi e Natalina Remottinasce nel 2008 dall’esperienza trentennaledi collezionismo d’arte dei fondatori con l’in-

tento di promuovere e diffondere l’arte e la cul-tura contemporanea nel territorio attraversol’organizzazione di mostre e manifestazioni di ca-rattere nazionale e internazionale, ma anchepremi, presentazioni di libri, conferenze, eventimusicali e rassegne cinematografiche. La colle-zione che vanta, tra gli altri, opere di artisti inter-nazionali come Joseph Kossuth, Paul Mc Carthy,Yves Klein, Man Ray, Grazia Toderi, Keith Haring,Nam Jun Paik, Matthew Barney, ha sede nellachiesa sconsacrata dell’ex convento delle Gianel-line a Camogli, a pochi chilometri da Genova,edificio di inizio Novecento di non particolarepregio storico-artistico fino a quando Pier Luigie Natalina Remotti non pensano di coinvolgereartisti contemporanei nella progettazione di zonecardine dell’edificio. Una nuova aura si instauratra tradizione e innovazione nelle opere di Mi-chelangelo Pistoletto chiamato a far rivivere lafacciata, Alberto Garutti invitato a dialogare conil vecchio altare e ancora Gilberto Zorio e ilGruppo A12 chiamati a intervenire sui pavimentie le balaustre. Sul filo di questo legame tra artee architettura, ogni anno la Fondazione invitauno o più artisti a concepire un progetto site spe-cific per la sede espositiva; ogni volta quindi leopere della collezione si arricchiscono della pre-senza di altri pezzi creati per l’occasione, inne-scando un dialogo sempre nuovo fra presente epassato prossimo, generazioni e linguaggi diversi.Spazio attivo e multidisciplinare, la Fondazioneospita anche mostre temporanee e premi comequello Skiaffino dedicato alla grafica e all’illustra-zione.

The Pier Luigi and Natalina RemottiFoundation was set up in 2008, inspired bythe founders’ thirty years of art collecting

experience. Its aim is to promote and populariseboth art and contemporary culture in the area byorganising national and international exhibitions,and also through prizes, book presentations,conferences, musical events and film festivals. Thecollection boasts works by international artistssuch as Joseph Kossuth, Paul Mc Carthy, YvesKlein, Man Ray, Grazia Toderi, Keith Haring, NamJun Paik and Matthew Barney, amongst others,and is located in the deconsecrated church of theformer convent of the Gianellines in Camogli, afew kilometres from Genoa. The building harksback to the beginning of the twentieth century,and was not of any particular historical or artisticimportance until Pier Luigi and Natalina Remottidecided to involve contemporary artists in thedevelopment of key areas of the building. Theworks of Michelangelo Pistoletto, commissionedto revive the façade, create new atmospherepoised between tradition and innovation. AlbertoGarutti was invited to reinterpret the old altar,while Gilberto Zorio and the A12 Group went towork on the floors and bannisters. Following thethread of this relationship between art andarchitecture, each year the Foundation invites oneor more artists to conceive a site specific projectfor the exhibition space. Each time, therefore, theworks in the collection are enriched by theadditional pieces created for the occasion,sparking a new dialogue between the present andrecent past, between different generations andlanguages. An active and multidisciplinary space,the Foundation also hosts many temporaryexhibitions and awards such as the Skiaffino prizefor graphic arts and illustration.

Fondazione Pierluigie Natalina RemottiCamogli (GE)Via Castagneto, 521 - 16032 CamogliTel +39 0185 [email protected]

15.00-19.00 sab-dom e su appuntamentoChiuso: lun-merIngresso libero

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• Fondazione Pierluigi e Natalina Remotti - Veduta dellafacciata con intervento di Michelangelo Pistoletto -Collana del Terzo Paradiso, 2008 in collaborazione con glistudenti della cattedra di design di Genova(foto Paola Mattioli) Courtesy Fondazione Pierluigi eNatalina Remotti• Fondazione Pierluigi e Natalina Remotti - Piano terra conintervento di Gilberto Zorio - Stella di Camogli, 2008,sullo sfondo: Yves Klein - La terre bleue, 1957 (foto PaolaMattioli) Courtesy Fondazione Pierluigi e Natalina Remotti• Fondazione Pierluigi e Natalina Remotti - Primo pianocon veduta della mostra personale di Tomas Saracenoa soffitto intervento permanente di Tobias Rehberger -Infection 1FR9, 2008

• Fondazione Pierluigi e Natalina Remotti - Primo pianocon veduta della mostra “Ricostruire con l'Arte”a soffitto intervento permanente di Tobias Rehberger -Infection 1FR9, 2008

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LIG

URIA

Il Museo di Villa Croce, inaugurato nel 1985,rappresenta la sede dei musei civici di Genovadedicata all’arte contemporanea. Il suo nome

deriva dall’edificio ottocentesco donato dalla fa-miglia Croce al Comune nel 1952. Il primo pianoè dedicato alle esposizioni temporanee, il se-condo alla collezione permanente che vanta unpatrimonio artistico di più di tremila opere di arteastratta italiana e straniera degli anni 1939-1980; arte genovese e ligure e opere grafiche delsecondo Novecento e infine opere d’arte astrattaprovenienti dalla collezione Maria Cernuschi Ghi-ringhelli. La programmazione annuale è arricchitaspesso da progetti rivolti alla promozione dellaricerca artistica degli artisti emergenti nonchèrassegne di cinema, musica e teatro.

The Villa Croce Museum, established in 1985,is the primary venue for the Genovese civicmuseums dedicated to contemporary art. Its

name is derived from the nineteenth centurybuilding, donated to the Municipality by the Crocefamily in 1952. The first floor is entirely dedicatedto temporary exhibitions, and the second floor tothe permanent collection, which boasts an artisticheritage of over three thousand works of Italianand foreign abstract art from the 1939-1980period. There are also Genovese and Ligurian artand graphic artworks from the second half of thetwentieth century and, finally, abstract artworksfrom the Maria Cernuschi Ghiringhelli collection.Its annual programme is often enriched by projectsaimed at promoting artistic research by emergingartists as well film, music and theatre festivals.

Museo d’ArteContemporanea VillaCroceGenova (GE)Via J. Ruffini, 3 - 16128 Genova Tel +39 010 580069 / 585772Fax +39 010 [email protected]

Mostre: 9.00-18.30 mar-ven 10.00 -18.30 sab-dom Collezioni: 9.00-13.00 mar-ven 10.00-13.00 sab Chiuso: lunBiglietti: intero t 4,00 ridotto: t 2,80

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La Marrana di Montemarcello è un luogo incui ammirare opere di arte ambientale rea-lizzate da artisti internazionali. L’inizio della

sua storia risale al 1996 quando Grazia e GianniBolongaro decisero di trasformare la loro casa diMontemarcello e l’ampio terreno circostante inun punto di ritrovo per gli artisti e gli appassio-nati d’arte contemporanea. Non quindi una gal-leria o un museo, ma uno spazio aperto perincentivare la produzione di opere, ospitare mo-stre dedicate a protagonisti dell’arte attuale o afigure emergenti con una consolidata esperienzainternazionale e infine promuovere, con il PremioPAALMA, la ricerca per migliorare la qualità ur-bana attraverso la collaborazione tra artisti e ar-chitetti. Un museo a cielo aperto in cui i visitatoripossono ammirare tra gli altri opere di MarioAirò, vedovamazzei, Joseph Kosuth, Jannis Kou-nellis, Jan Fabre, Ettore Spalletti, Hamish Fulton.

The Montemarcello Marrana is a place whereenvironmental works of art by internationalartists can be admired. Its history dates back

to 1996, when Grazia and Gianni Bolongarodecided to transform their house in Montemarcelloand the extensive surrounding lands into a meetingpoint for artists and lovers of contemporary artalike. It is therefore neither a gallery nor a museum,but rather an open space to encourage the creationof art, to host exhibitions by both leading figuresof current art and emerging figures withconsolidated international experience, and finally,with the Premio PAALMA, to promote research intoimproving the quality of urban areas through thecollaborative efforts of artists and architects. It hasan open-air museum where visitors can admireworks by Mario Airo, Vedovamazzei, JosephKosuth, Jannis Kounellis, Jan Fabre, Ettore Spalletti,and Hamish Fulton, amongst others.

La Marrana diMontemarcelloAmeglia (SP)Montemarcello, località Marrana - 19030AmegliaTel +39 0187 600158; 02 86463673Fax +39 02 [email protected]

17.00-21.00 sab dom di luglio per gruppida aprile a ottobre su prenotazione Biglietti: intero t 8,00 ridotto: t 5,00

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• Piano terra del museo, sala camino: Gli idoli di Prillwitz,2005/2006 di Daniel Spoerri, per la mostra “DanielSpoerri: dai Tableaux-piège agli Idoli di Prillwitz”, (marzo-giugno 2010) (foto Mario Parodi, Genova) • Scalone del museo per la mostra di Peter Greenaway -“The Children of Uranium”, 2005 (foto Mario Parodi,Genova)

• Ettore Spalletti - Fonte nel giardino di Grazia e Gianni• Luigi Mainolfi - La Casa dei Rovi

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Il CAMeC nasce nel centro storico della Spezia inquello che un tempo era la sede del Tribunale perfornire alla città uno sguardo sulla ricerca artistica

contemporanea attraverso mostre temporanee eraccolte private quali la collezione Giorgio Cozzanie Battolini. La prima offre una panoramica esaustivadel Novecento dall’Espressionismo al Bauhaus, pas-sando per il Surrealismo, la Figurazione del secondodopoguerra, il Gruppo degli Otto, una buona rap-presentanza Informale, il gruppo Cobra. Non man-cano poi testimonianze dello Spazialismo edell’Astrattismo Geometrico fino alle correnti più re-centi, quali l’Arte Cinetica e Programmata, l’Optical,l’Arte Concettuale, l’Arte Povera, Fluxus e la Transa-vanguardia. Altrettanto ricca la collezione del criticoFerruccio Battolini (La Spezia 1923 - 2007) in cuicompaiono protagonisti del panorama artistico ita-liano del dopoguerra insieme ai rappresentanti dellatradizione spezzina. Fulcro però della collezione per-manente del Museo e motivo predominante dellanascita del centro è la conservazione e promozionedel Premio Nazionale di Pittura intitolato al “Golfodella Spezia” che raccoglie l’eredità del concorsoistituito nel 1933 da Filippo Tommaso Marinetti, poiripreso dal 1949 al 1965 e ripristinato nel 2000 concadenza biennale. Il premio è una vetrina per gio-vani artisti e una manifestazione storica che ha rac-colto la complessa vicenda della produzione italianae internazionale da Accardi a Guttuso, da Pintaldi aPrampolini, fino a Reggiani, Sironi, Sughi, Turcato,Vedova, Zwackman.

The CAMeC was established in the historic centre ofLa Spezia, in what was once its main Courthouse.It was intended to provide the city with a perspective

on contemporary artistic research through temporaryexhibitions and private collections such as the GiorgioCozzani and Battolini collections. The former provides anexhaustive view of twentieth century art fromExpressionism to Bauhaus, moving through Surrealism,the post-war Figurative movement, “il Gruppo degliOtto”, as well as strong representation of the Informalart movement and the Cobra group. Spatialism andGeometric Abstractionism are also represented, as aremore recent movements, such as Kinetic andProgrammed Art, Optical Art, Conceptual Art, ArtePovera, Fluxus and the Transavant-garde movement.Ferruccio Battolini’s collection (La Spezia, 1923 – 2007)is equally rich and includes key protagonists from theItalian post-war era alongside art works representativeof the La Spezia tradition. The linchpin of the Museum’spermanent collection, and indeed the main purpose forthe creation of the centre, is the conservation andpromotion of the National Painting Award known as the“Golfo della Spezia”. This award continues the traditionof the competition first launched by Filippo TommasoMarinetti in 1933, then re-launched between 1949 and1965 and revamped in 2000, and is now biannual. Itprovides a showcase for young artists and a historicexhibition, which brings together the complex story ofItalian and international artistic output, from Accardi andGuttuso, Pintaldi to Prampolini, and up to Reggiani,Sironi, Sughi, Turcato, Vedova, and Zwackman.

CAMeC - Centro Arte Moderna e Contemporaneadella SpeziaSpezia (SP)Piazza Cesare Battisti, 1 - 19121 La SpeziaTel +39 0187 734593Fax +39 0187 [email protected]

10.00-13 .00/16.00-19.00 mar-sab 11.00-19.00 dom e festivi dal 21 giu al 31 ago 11.00-14.00/16.00-19.00Chiuso: lunBiglietti: intero t 6,50 ridotto: t 4,00

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• CAMeC La Spezia. Esterno (foto Enrico Amici)

• CAMeC La Spezia. Mostra Tinguely e Munari. Opere inazione (foto Enrico Amici)• CAMeC La Spezia. Rotazione Raccolte permanenti (fotoEnrico Amici)• CAMeC La Spezia. 31 dicembre 2004 (foto Enrico Amici)

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LIG

URIA

The Foundation takes its name from the writerMilena Milani, partner of art critic andcollector Carlo Cardazzo, who wanted to

found an institution in his home town whereworks by twentieth century Italian and foreignartists could be enjoyed by a wider public. Theartists featured, to name but a few, include PabloPicasso, Man Ray, Cy Twombly, Joan Mirò, RenéMagritte, Georges Mathieu, Lucio Fontana, AsgerJorn, Jean Dubuffet, Alexander Calder andMassimo Campigli. The works, which weredonated to the Foundation from her own privatecollection, are now housed in Palazzo Gavotti, theheadquarters of the Civic Gallery, and represent asignificant selection of the most importantlandmarks of international contemporary art.

La Fondazione prende il nome dalla scrittriceMilena Milani, compagna del critico e galle-rista Carlo Cardazzo, che ha voluto creare

nella sua città natale una istituzione finalizzataalla fruizione pubblica di opere di artisti italianie stranieri del XX secolo, tra cui, solo per citarnealcuni, Pablo Picasso, Man Ray, Cy Twombly, JoanMirò, René Magritte, Georges Mathieu, LucioFontana, Asger Jorn, Jean Dubuffet, AlexanderCalder, Massimo Campigli. Provenienti dalla suacollezione privata e donate alla Fondazione, oggiospitate a Palazzo Gavotti, sede della PinacotecaCivica, le opere rappresentano una significativaselezione dei più importanti momenti dell’artecontemporanea internazionale.

Fondazione Museo diArte ContemporaneaMilena Milani in memoria di CarloCardazzoSavona (SV)Piazza Chabrol, 1-2 - 17100Tel +39 019 8387391Fax +39 019 8313316fondazionearte.milenamilani@comune.savona.itwww.comune.savona.it

9.30-13.00 lun-mer 9.30-13.00/15.30-18.30 gio-sab 10.00-13.00 domBiglietti: intero t 4,00 ridotto: t 2,00

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• Giuseppe Capogrossi - Superficie 209• Sala espositiva

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MAR - Museo d’Arte della Città di Ravenna

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1. MAMbo – Museo d’ArteModerna di BolognaBologna (BO)

2. Museo per la Memoria diUsticaBologna (BO)

3. Galleria d’ArteContemporanea VeroStoppioni e Parco dellesculture all’apertoSanta Sofia (FC)

4. Galleria Civica di ModenaModena (MO)

5. Palazzo Ducale -Monocrhomatic LightSassuolo (MO)

6. MIC - MuseoInternazionale delleCeramiche in FaenzaFaenza (RA)

7. MAR – Museo d’Arte dellaCittà di RavennaRavenna (RA)

8. Collezione MaramottiReggio Emilia (RE)

9. Galleria d’Arte moderna econtemporanea VillaFranceschiRiccione (RN)

EMILIA ROMAGNA

L’entità dello sviluppo e della diffusione del contemporaneo inEmilia Romagna, risulta evidente dal gran numero di musei,gallerie, raccolte d’arte, collezioni, fondazioni, parchi artistici,

siti urbani, sedi espositive, mostre, premi, saloni fieristici,organizzazioni istituzionali, accademie e archivi di giovani artisti cheinsistono nelle province del territorio. L’Istituto per i Beni Artistici, Culturali e Naturali della Regione Emilia-Romagna (IBC) si è occupato di censire le realtà culturali legateall’arte contemporanea, con una ricerca realizzata per la prima voltanel 2004 e poi aggiornata nel 2008, che ha permesso la creazionedi una banca dati delle molteplici esperienze all’interno dellaregione.L’interesse per l’arte e per la ricerca artistica dell’Emilia Romagna ètestimoniato da alcune iniziative di particolare rilevanza, comeArteFiera di Bologna. Nata nel 1974, è stata la prima fiera dedicataall’arte contemporanea in Italia e, ancora oggi, rappresenta uno deipiù importanti appuntamenti della scena internazionale.La presenza di artisti, storici dell’arte, intellettuali, e critici che hacontribuito a dar vita alla cultura artistica della regione rende oggivivace ed intensa la promozione dell’arte contemporanea sulterritorio. Negli ultimi anni, si è assistito ad importanti innovazioninel settore museale, come ad esempio il trasferimento e latrasformazione della Galleria d’Arte Moderna di Bologna nelMAMbo (Museo d’arte moderna) e i cambiamenti nella politicadelle acquisizioni e delle esposizioni, ora incentrata sullapromozione della giovane arte. Sono nati parchi e musei di sculturaall’aperto sia in contesti urbani che naturali, così come sono staterealizzate opere site-specific e di arte pubblica. Tra questi, il progettoInvito a: Luciano Fabro, Sol LeWitt, Eliseo Mattiacci, Robert Morris,Richard Serra, promosso dal Comune di Reggio Emilia. Gli artistisono stati invitati a scegliere personalmente i luoghi storici dellacittà dove realizzare le proprie opere, che costituiscono un progetto“museale” aperto a tutti in costante dialogo con lo spazio e la vitadella città. Tra il 2004 e il 2006 a Reggio Emilia sono staterealizzate le opere: Whirls and Twirls di Sol LeWitt, wall-drawing“affrescato” sulla volta della settecentesca Sala di Lettura dellaBiblioteca Panizzi; Less Than di Robert Morris, inserita nel ChiostroPiccolo dei Chiostri di S. Domenico; L’Araba Fenice di Luciano Fabro,progettata per il colonnato che occupa il piano terrenodell’ottocentesco Foro Boario presso la sede dell’Università degliStudi di Modena e Reggio Emilia (ex Caserma Zucchi); Danza diastri e di stelle, di Eliseo Mattiacci, che dialoga con gli edifici diarcheologia industriale dell’area della Gardenia dalla distesa verdeche si estende a sud della ex Fonderia Lombardini, sede dellaFondazione Nazionale della Danza/Compagnia Aterballetto.

Proof of the presence and growth of contemporary art in EmiliaRomagna lies in the many museums, galleries, art collections,collections, foundations, art parks, urban sites, exhibition areas,exhibitions, awards, fairs, institutional organisations, academiesand archives of young artists in this region. In 2004 the Institute for the Artistic, Cultural and Natural Heritageof the Emilia-Romagna region (IBC) carried out a census of culturalcontemporary art events, later updated in 2008; this study led tothe creation of a database of all the events and initiatives held inthe region.Several particularly important initiatives, for example Artefiera inBologna, bear witness to the region’s interest in art and artisticresearch. In 1974 this was the first fair dedicated to contemporaryart in Italy and today still represents one of the most importantevents held worldwide.Artists, art historians, intellectuals and critics helped create theregion’s artistic culture; their dynamic and intense efforts nowfocus on promoting contemporary art across the region.In recent years important changes have been made in the museumsector, for example the transfer and transformation of the Galleryof Modern Art in Bologna into the MAMbo (Museum of ModernArt); other changes include the acquisition and exhibition policieswhich now focus on promoting young artists. Open-air sculptureparks and museums have been opened in urban and naturalsurroundings, and site specific public artworks have also beencreated.These include the project Invito a: Luciano Fabro, Sol LeWitt, EliseoMattiacci, Robert Morris, Richard Serra, sponsored by theMunicipality of Reggio Emilia. The artists were asked to personallychoose the historical sites in the city where they would have likedto create their works: a public open-air “museum” dialoguingconstantly with the city and city life.Between 2004 and 2006 the following works were installed inReggio Emilia: Whirls and Twirls by Sol LeWitt, wall-drawings“frescoed” on the vault of the eighteenth-century Reading Roomof the Panizzi Library; Less Than by Robert Morris, installed in theSmall Cloister of the Cloister of San Domenico; The Araba Fenice byLuciano Fabro, designed for the colonnade on the ground floor ofthe nineteenth-century Foro Boario in the University of Modenaand Reggio Emilia (former Zucchi Barracks); Danza di astri e distelle, by Eliseo Mattiacci, dialoguing with the buildings in theindustrial archaeology present in the Gardenia district stretchingsouth from the green area of the former Fonderia Lombardini, seatof the National Foundation of Dance / Aterballetto Company.

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Il Museo, centro di produzione, sperimentazione,ricerca e innovazione culturale, prende vita dal-l’esperienza della GAM - Galleria d’Arte Moderna

di Bologna, attiva dal 1975 nella sede progettatada Leone Pancaldi nel quartiere Fiera. Nel 2007 èstata inaugurata la nuova sede per l’arte modernae contemporanea nell’ex Forno del Pane di via DonMinzoni, denominata MAMbo - Museo d’Arte Mo-derna di Bologna, come parte del nuovo distrettoculturale della Manifattura delle Arti che comprendeanche la facoltà del DAMS (nell’ex Manifattura Ta-bacchi), la Cineteca (nell’ex Macello) e il Cassero(nell’ex Salara). Il MAMbo è la sede principale del-l’Istituzione Galleria d’Arte Moderna di Bologna, dicui fanno parte Museo Morandi, Casa Morandi,Museo per la Memoria di Ustica, Villa delle Rose eResidenza per artisti Sandra Natali. La collezione delMAMbo ospita opere di artisti contemporanei, par-tendo da chi ha segnato la storia dello SpazioGAM,fino a una raccolta dell’arte dei giorni nostri, nellaquale troviamo: Marina Abramovic, Giovanni An-selmo, Monica Bonvicini, Maurizio Cattelan, LorisCecchini, Gianni Colombo, Tony Cragg, Gilbert &George, Luciano Fabro, Renato Guttuso, MatthewDay Jackson, Eva Marisaldi, Liliana Moro, Luigi On-tani, Gina Pane, Giuseppe Penone, Arnaldo Pomo-doro, Mario Schifano, Grazia Toderi, Gilberto Zorio.La collezione è presentata attraverso quattro per-corsi tematici che ne individuano gli indirizzi princi-pali: Arte Astratta e Informale, Arte e Ideologia, Peruna storia della GAM (1968-2008). Estratti, Focuson Contemporary Italian. Fra i servizi principali si ri-cordano i progetti didattici a cura del Diaprtimentoeducativo, la Biblioteca e le collaborazioni con isti-tuzioni culturali e accademiche.

The Museum, a centre for cultural production,experimentation, research and innovation, traces itsroots back to the GAM – Bologna Gallery of

Modern Art, active since 1975 in the premises designedby Leone Pancaldi, located in the Fiera district.Inaugurated in 2007 in former bread oven buildings inVia Don Minzoni, the new venue for modern andcontemporary art, known as MAMbo – the BolognaMuseum of Modern Art, is part of the new Art Factorycultural district which also comprises the DAMS faculty(in the former Tobacco Works), the Film Library (in theformer Slaughterhouse) and the ‘Cassero’ (in the formerSalt Storehouse). The MAMbo is the main venue of theIstituzione Galleria d’Arte Moderna di Bologna (BolognaGallery of Modern Art Institution), which includes theMorandi Museum, Casa Morandi, Museum for theMemory of Ustica, Villa delle Rose and the Sandra NataliArtists Residence. The MAMbo collection is home toartworks by contemporary artists, ranging from worksby artists who were part of the history of the GAM, upto a collection of art made by current artists, amongwhom we find: Marina Abramovic, Giovanni Anselmo,Monica Bonvicini, Maurizio Cattelan, Loris Cecchini,Gianni Colombo, Tony Cragg, Gilbert & George, LucianoFabro, Renato Guttuso, Matthew Day Jackson, EvaMarisaldi, Liliana Moro, Luigi Ontani, Gina Pane,Giuseppe Penone, Arnaldo Pomodoro, Mario Schifano,Grazia Toderi, Gilberto Zorio. The collection is presentedin four thematic itineraries that pinpoint its main topics:Arte Astratta e Informale(Abstract and Informal Art), Artee Ideologia(Art and Ideology), Per una Storia della GAM(1968-2008) (For a history of GAM),and Estratti, Focuson Contemporary Italian Art. The main services offeredinclude educational projects, care of the EducationDepartment, the Library, and collaborations with culturaland academic institutions.

MAMbo - Museod’Arte Moderna di BolognaBologna (BO)Via Don Giovanni Minzoni, 14 - 40121Tel +39 051 6496611Fax +39 051 [email protected]

12.00-18.00 mar, mer, ven 12.00-20.00 gio, sab, dom e festiviChiuso: lunBiglietti: intero t 6,00 ridotto: t 4,00

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• Veduta di allestimento del Foyer, Collezione PermanenteMAMbo (foto Matteo Monti)• Veduta di allestimento della sezione Arte Astratta eInformale, Collezione Permanente.MAMbo (foto MatteoMonti) • Veduta di allestimento del Foyer, Collezione PermanenteMAMbo (foto Matteo Monti)•Il MAMbo visto dal Giardino del Cavaticcio (foto AnnaRossi)

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Il Museo, inaugurato a Bologna nel 2007, aventisette anni dall’abbattimento del DC9 checausò 81 vittime, è stato realizzato dall’artista

francese Christian Boltanski, per volontà dell’As-sociazione dei Parenti delle Vittime. L’installazionepermanente di Boltanski analizza il concetto ditempo e di memoria, in una dimensione forte-mente evocativa, che pone al centro i resti del ve-livolo e gli oggetti appartenuti alle vittime dellatragedia. Luci, specchi, immagini, suoni e sussurriregistrati amplificano l’aspetto emotivo dell’in-stallazione. Inoltre, una sala con video, intervistee documenti ripercorre le tappe della strage. IlMuseo è sostenuto da: Comune di Bologna, Re-gione Emilia-Romagna, Provincia di Bologna, Mi-nistero della Giustizia, Ministero per i Beni e leAttività Culturali, Fondazione Cassa di Risparmioin Bologna.

The Museum was opened in Bologna in 2007,twenty-seven years after the DC9 crash thatcaused the deaths of 81 people, and was built

by French artist Christian Boltanski on behalf ofthe Family of Victims Association. Boltanski’spermanent installation analyses the concepts oftime and memory in a strongly evocativedimension, placing the remains of the aircraft andthe objects belonging to the victims of the tragedyat its centre. Lights, mirrors, images, recordedsounds and whispers amplify the emotional aspectof the installation. Moreover, a room with videosshows interviews and documents that retrace thestages of the diasaster. The Museum is supportedby the Municipality of Bologna, the Region ofEmilia-Romagna, the Province of Bologna, theMinistry of Justice, the Ministry of Culture, and theFondazione Cassa di Risparmio in Bologna.

Museo per laMemoria di UsticaBologna (BO)Via di Saliceto, 3/22 - 40128Tel + 39 051 [email protected]

10.00-18.00 ven, sab e domChiuso: lun-gioIngresso libero

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La Galleria civica, fondata nel 1990, raccogliecirca trecento opere acquisite durante le varieedizioni del Premio Campigna a partire dal

1955, ed è intitolata al suo ideatore Vero Stop-pioni. Sono presenti, fra gli altri, opere di artistiitaliani e stranieri della seconda metà del Nove-cento: Sughi, Cappelli, Ruffini, Borgonzoni, Pirac-cini, Moreni, Vacchi, Fieschi, Ruggeri, Plessi,Petlin, Berman, solo per fare alcuni nomi. Postoprivilegiato all’interno della raccolta sono leopere di Mattia Moreni, artista che ha avuto unrapporto privilegiato con Santa Sofia. All’internodella Galleria sono esposti infatti cinque autori-tratti degli anni Ottanta e la grande opera poli-materica “Mistura”. Collegato alla Galleria è ilParco di Sculture all’aperto, inaugurato nel 1993,che, in un percorso di circa due chilometri, pre-senta lavori di Mauro Staccioli, Eliseo Mattiacci,Francesco Somaini, Luigi Mainolfi, Nicola Carrino,Anne e Patrick Poirier, Hidetoshi Nagasawa, Cuo-chi Corsello.

The Civic Gallery, founded in 1990, is acollection of approximately three hundredartworks acquired during various editions of

the Premio Campigna since 1955, and is namedafter its creator, Vero Stoppioni. Among others, theworks of art include those by Italian and foreignartists starting from the second half of thenineteenth century: Sughi, Cappelli, Ruffini,Borgonzoni, Piraccini, Moreni, Vacchi, Fieschi,Ruggeri, Plessi, Petlin, Berman, to name a few. Theworks by Mattia Moreni, who had a specialrelationship with Santa Sofia, occupy a privilegedplace in the collection. Five of his self-portraitsfrom the eighties and the great “Mistura”, anartwork made with various different materials, aredisplayed in the Gallery. The Open-air SculpturePark, inaugurated in 1993 and connected to theGallery, displays artworks by Mauro Staccioli,Eliseo Mattiacci, Francesco Somaini, LuigiMainolfi, Nicola Carrino, Anne and Patrick Poirier,Hidetoshi Nagasawa and Cuochi Corsello,distributed over a circuit approximately twokilometres long .

Galleria d’ArteContemporanea VeroStoppioni e Parcodelle scultureall’apertoSanta Sofia (FC)Viale Roma, 5/a - 47018Tel +39 0543 975428/ 974551/ 981854Fax +39 0543 [email protected]

9.30-12.30/15.00-18.00 sab e domChiuso: lun-venBiglietti: intero t 2,00 ridotto: t 1,00

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• Museo per la Memoria di Ustica © T.M. BOLIS

• Mattia Moreni - Autoritratto n. 3, 1986 - Galleria d'artecontemporanea "Vero Stoppioni" di Santa Sofia (ArchivioComune)

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Attiva dal 1959, la Galleria Civica di Modenarealizza nelle sue due sedi espositive, la SalaGrande di Palazzo Santa Margherita e la Pa-

lazzina dei Giardini, o Palazzina Vigarani, collocataall’interno del Giardino Ducale, mostre tempora-nee dedicate alla fotografia e all’arte. Conserva treimportanti collezioni permanenti: la Raccolta delDisegno Contemporaneo, che comprende più diquattromila fogli di grandi artisti italiani come DePisis, Mafai, Sironi, Afro, Morlotti, Novelli, Morandi,Fontana, fino ad arrivare Penone, Zorio, Arienti,Marisaldi e Cuoghi, la Raccolta Fotografica, costi-tuita da oltre tremilacinquecento fotografie deimaggiori fotografi internazionali contemporanei ela Raccolta di Grafiche di Don Casimiro Bettelli, ri-cevuta in comodato gratuito dalla Curia Mode-nese. Inoltre la Galleria, in collaborazione con ilGAI Associazione Giovani Artisti Italiani, promuovela creatività giovanile attraverso attività dedicateai giovani artisti, invitati a progettare ed esporreun’opera ideata appositamente per gli ampi spaziarchitettonici di accesso alla Galleria Civica di Mo-dena, o pensati ad hoc per luoghi significativi delcentro storico della città.

Active since 1959, the Civic Gallery ofModena hosts contemporary exhibitionsdedicated to photography and art in its two

main exhibition spaces, the Great Hall of PalazzoSanta Margherita and the Palazzina dei Giardini,or Palazzina Vigarani, located inside the DucalGarden. It is home to three important permanentcollections: the Contemporary Design Collection,which includes over four thousand images bygreat Italian artists such as De Pisis, Mafai, Sironi,Afro, Morlotti, Novelli, Morandi, Fontana, Penone,Zorio, Arienti, Marisaldi and Cuoghi; the Collectionof Contemporary Photography, comprised of overthree thousand five hundred photographs by thegreatest contemporary internationalphotographers; and Don Casimiro Battelli’sCollection of Contemporary Graphic Art, loanedwithout charge from the Curia of Modena.Moreover, in collaboration with the GAIAssociazione Giovani Artisti Italiani (Young ItalianArtists Association), the Gallery promotes youthcreativity through activities dedicated to youngartists, who are invited to plan and display a workof art specially conceived for the wide architecturalspaces that access the Civic Gallery of Modena, ordesigned ad hoc for places of importance in thehistorical city centre.

Galleria Civica di Modena Modena (MO)Palazzo Santa Margherita - Corso Canalgrande, 103 - 41121Tel +39 059 2032911/2940Fax +39 059 [email protected]

(suscettibili di variazioni) inverno: 10.30-13.00/15.00-18.00 mar-ven 10.30-19.00 sab, dom e festivi primavera: 10.30-13.00/16.00-19.30 mer-ven 10.30-19.30 sab, dom e festivi Chiuso: lun (in primavera lun e mar)Ingresso libero

Modena (MO)Palazzina dei Giardini - Corso Cavour, 2 - 41121

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Nella splendida Delizia estense edificata daBartolomeo Avanzini per volontà di Fran-cesco I d’Este a partire dal 1634 sulle

strutture preesistenti di un grande palazzo castel-lano che fu di Borso e di Ercole, sono stabilmenteinserite le installazioni ed i dipinti contemporaneicreati appositamente per le stanze del Palazzonel 2001, in occasione della mostra Monochro-matic Light. All’interno dell’Appartamento Stuc-cato, sono ospitate cinquantuno opere di grandiartisti americani ed europei, esponenti di spiccodella Minimal Art come Anne Appleby, LawrenceCarroll, Timothy Litzman, Winston Roeth, DavidSimpson, Phil Sims ed Ettore Spalletti, che nel2005 sono stati donati da Giovanna e GiuseppePanza e figli al Ministero per i Beni e le AttivitàCulturali.

Built on behalf of Francesco I d’Este by thearchitect Bartolomeo Avanzini from 1634 onthe pre-existing structures of a large fortified

palace belonging to Borso and Ercole d’Este, thesplendid Delizia Estense hosts the art installationsand contemporary paintings specifically created forthe Palace room in 2001 for the MonochromaticLight show. Inside the Stuccoed Apartment thereare fifty-one pieces by major American andEuropean artists, from prominent names inMinimal Art such as Anne Appleby, LawrenceCarroll, Timothy Litzman, Winston Roeth, DavidSimpson, Phil Sims and Ettore Spalletti, which weredonated to the Ministry of Cultural Heritage andActivities by Giovanna and Giuseppe Panza, andtheir children in 2005.

Palazzo Ducale -Monocrhomatic LightSassuolo (MO)Palazzo Ducale di Sassuolo - Piazzale dellaRosa - [email protected]

da aprile a ottobre: 15.00-18.00 sab 10.00-13.00/15.00-18.00 dom e festivi apertotutto l’anno e nei giorni feriali per gruppi (min.15 persone) su prenotazioneBiglietti: intero t 4,00 ridotto: t 2,00

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• Facciata della Palazzina dei Giardini (una delle sediespositive)• Allestimento della mostra Vittorio Corsini. Tra voci, carte,rovi e notturni, Palazzina dei Giardini, 2012

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Il MIC di Faenza è uno dei più importanti musei de-dicati alla ceramica di tutto il mondo. Fu fondatonel 1908 da Gaetano Ballardini, alla conclusione

della grande Esposizione Internazionale dedicata adEvangelista Torricelli, lo scienziato faentino inventoredel barometro, che vide confluire a Faenza gli artistipiù noti nel campo delle Arti Applicate, i loro doni co-stituirono il punto di partenza del Museo. La colle-zione comprende oggi le opere delle officine diceramica italiana dal Medioevo all’Ottocento; del Vi-cino Oriente Antico; di area mediterranea in epoca el-lenistica; precolombiana e islamica. Un’ampia sezioneè dedicata alla ceramica moderna e contemporanea.Nel 1932 venne istituito il Concorso della Ceramicad’Arte Contemporanea che dal 1963 ha assunto ca-rattere internazionale, ed ha consentito negli anni diampliare le raccolte museali con opere di artisti e ma-nifatture di tutto il mondo. Dal 1979 funziona un la-boratorio per la ceramica, ideato con la collaborazionedi Bruno Munari, al quale convergono scuole ma-terne, elementari e medie e che vede la partecipa-zione a corsi speciali anche di insegnanti e ceramistiitaliani e stranieri. Dal 2011, inoltre, il Museo si fregiadel riconoscimento di “Monumento testimone di unacultura di pace”, assegnato dall’UNESCO.

The MIC in Faenza is one of the world’s most importantmuseums devoted to Ceramics. It was founded in1908 by Gaetano Ballardini at the end of the great

International Exhibition dedicated to Evangelista Torricelli,the scientist from Faenza who invented the barometer,whereby the most notable names in the field of Applied Artscame together in Faenza. Their contributions were thestarting point of the Museum. Today, the collection includeswork of Italian ceramic workshops spanning from theMiddle Ages to the 19thCentury, from the Ancient Near East,the Mediterranean area during the Hellenistic period andpre-Columbian and Islamic pottery.There is a large sectiondevoted to modern and contemporary ceramics. In 1932,the Concorso della Ceramica d’Arte Contemporanea(Contemporary Ceramic Art Competition) was establishedat an international level and over the years it has allowedthe museum to expand its collections with works by artistsand manufacturers from all around the world.A potterylaboratory has been operating since 1979, designed incollaboration with Bruno Munari, which merges nursery,primary and secondary schools and has seen Italian andforeign schoolteachers and potters participate in specialcourses. Moreover, since 2011, the museum has been ableto boast the recognition of “Heritage for a Culture ofPeace”, awarded by UNESCO.

MIC - MuseoInternazionale delleCeramiche in FaenzaFaenza (RA)Viale Baccarini, 19 - 48018Tel +39 0546 697311Fax +39 0546 [email protected]

orario invernale (1 ottobre-31 marzo): 10.00-13.30 mar-ven 10.00-17.30 sab, dom e festivi orario estivo (1 aprile-30 settembre) 10.00-19.00 mar-dom e festiviChiuso: lunBiglietti: intero t 8,00 ridotto: t 5,00

Inaugurata nel 1829 come Galleria dell’Accade-mia di Belle Arti, la Pinacoteca del Museo d’Artedella Città di Ravenna, dai primi anni Settanta ha

sede presso il complesso monumentale della Log-getta Lombardesca. Sede di numerose ed importantimostre d’arte temporanee, ospita tre collezioni per-manenti: antica con opere dal XIV al XVIII secolo;moderna con opere dall’inizio dell’Ottocento allaprima metà del Novecento; mosaici contemporaneicon opere dalla metà del Novecento ad oggi.Quest’ultima si è costituita e arricchita negli annigrazie alle numerose mostre temporanee allestite apartire dagli anni Ottanta, comprende presenze ar-tistiche regionali e artisti italiani di fama internazio-nale. Al piano terra della Loggetta, inoltre, trovaposto un’ esposizione permanente di Mosaici Con-temporanei, realizzati negli anni Cinquanta da mo-saicisti ravennati su cartoni di artisti di famainternazionale: Afro, Birolli, Cagli, Campigli, Capo-grossi, Tassinari, Chagall, Corpora, Deluigi, Gentilini,Guttuso, Mathieu, Mirko, Moreni, Paulucci, Reg-giani, Saetti, Sandquist, Santomaso, Vedova.

Opened in 1829 as the Gallery of the Academy of FineArts, since the early 1970s the Gallery of the Museumof Art of the City of Ravenna has been based out of

the monumental complex of the Loggetta Lombardesca, thesixteenth century monastery of the adjacent Abbey of St.Maria in Porto, which still retains a magnificent Renaissancecloister with two rows of lodges. Home to numerousimportant temporary art exhibitions, it also houses threepermanent collections: the antique collection with worksfrom the fourteenth to the eighteenth century; the Moderncollection with works from the beginning of the nineteenthcentury to the first half of the twentieth century; the collectionof contemporary mosaics with works from the second halfof the twentieth century to today. The latter was establishedand expanded over the years by numerous temporaryexhibitions held since the 1980s, including regional artisticappearances and internationally renowned Italian artists. Onthe ground floor of the Loggia, there is a permanentexhibition of Contemporary Mosaics made in the 1950s byRavenna mosaicists based on cartoons by internationallyrenowned artists:Afro, Birolli, Cagli, Campigli, Capogrossi,Tassinari, Chagall, Corpora, Deluigi, Gentilini, Guttuso,Mathieu, Mirko, Moreni, Paulucci, Reggiani, Saetti,Sandquist, Santomaso, Vedova.

MAR - Museo d’Artedella Città di RavennaRavenna (RA)Via di Roma, 13 - 48121Tel +39 0544 482477/482356Fax +39 0544 [email protected]

9.00-13.30/15.00-18.00 mar, gio e ven 9.00-13.30 mer e sab 15.00-18.00 domChiuso: lunBiglietti: intero t 3,00 ridotto: t 2,00

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Inaugurata nel 2007 e ospitata negli spazi dellaex sede aziendale, la Collezione Maramotti èuna collezione di arte contemporanea privata

voluta da Achille Maramotti, uomo d’impresa,fondatore di Max Mara e appassionato collezio-nista d’arte. La Collezione è costituita da diversecentinaia di opere realizzate dal 1945 a oggi, dicui oltre duecento in esposizione permanente, fracui opere di Vito Acconci, Francis Beacon, Jean-Michel Basquiat, Alberto Burri, Francesco Cle-mente, Tony Cragg, Tano Festa, Lucio Fontana,Piero Manzoni, Mario Merz, Luigi Ontani, MimmoPaladino, Tom Sachs, Mario Schifano, JulianSchnabel e Bill Viola. Inoltre, vengono organizzatemostre temporanee e realizzati progetti site spe-cific. Attraverso il premio biennale Max Mara ArtPrize for Women, aperto ad ogni forma di espres-sione artistica, la Collezione estende il proprioambito, promuove e sostiene giovani artistedonne residenti nel Regno Unito, offrendo loro lapossibilità di sviluppare il proprio potenziale crea-tivo attraverso la produzione di una nuova opera.

Opened in 2007 and located in the space of theformer company headquarters, the MaramottiCollection is a private collection of

contemporary art that was collected by AchilleMaramotti, an entrepreneur, the founder of Max Maraand a passionate art collector. The collection consistsof several hundred works of art from 1945 to thepresent, including over two hundred on permanentdisplay. It includes works by: Vito Acconi, FrancisBacon, Jean-Michel Basquiat, Alberto Burri, FrancescoClemente, Tony Cragg, Tano Festa, Lucio Fontana,Piero Manzoni, Mario Merz, Luigi Ontani, MimmoPaladino, Tom Sachs, Mario Schifano, Julian Schnabeland Bill Viola. Temporary exhibitions and site-specificprojects are also organised regularly. The scope of thecollection is extended through the biennial Max MaraArt Prize for Women, open to all forms of artisticexpression, and promotes and supports young femaleartists in the United Kingdom, offering them thepossibility to further develop their creative potentialthrough the production of a new work.

Collezione MaramottiReggio Emilia (RE)Via Fratelli Cervi, 66-42124Tel +39 0522 382484Fax +39 0522 [email protected]

14.30-18.30 gio e ven 10.30-18.30 sab e domChiuso: lun-merIngresso libero

Villa Franceschi, un villino balneare dei primianni del Novecento, ospita dal 2005 la Gal-leria d’Arte Contemporanea di Riccione. La

Galleria accoglie la Collezione d’arte civica, for-matasi mediante donazioni, acquisti e importantiPremi, e la prestigiosa Collezione Arcangeli (Fran-cesco Arcangeli, storico dell’arte e poeta italiano1915-1974) di proprietà della Regione Emilia Ro-magna rappresentativa dell’ambiente artisticobolognese del secondo dopoguerra. Sono espo-ste opere di Alberto Burri, Alberto Sughi, VincenzoSatta, Virgilio Guidi, Pompilio Mandelli, MattiaMoreni, Luciano Minguzzi, Renato Birolli e EnnioMorlotti, Enrico Baj, Amleto Montevecchi. Inoltre,afferiscono alla Galleria le opere del Parco Ur-bano di Sculture all’Aperto. La Villa è anche sededi mostre e rassegne temporanee e svolge concontinuità iniziative di divulgazione e didattica.

Villa Franceschi, a small seaside villa datingfrom the turn of the twentieth century, hasbeen the host of the Gallery of

Contemporary Art in Riccione since 2005. TheGallery houses the civic art collection, founded bydonations, purchases, important awards and theprestigious “Archangels Collection” (FrancisArcangeli, Italian art historian and poet 1915-1974) owned by the Region of Emilia Romagnaand is representative of the artistic environmentin Bologna following the Second World War.Displayed are works by Alberto Burri, AlbertoSughi, Vincenzo Satta, Virgilio Guidi, PompilioMandelli, Mattia Moreni, Luciano Minguzzi,Renato Birolli, Ennio Morlotti, Enrico Baj andAmleto Montevecchi. The Villa is also used as avenue for temporary exhibitions and conferencesand continuously carries out art popularizationand educational initiatives.

Galleria d’Arte modernae contemporanea VillaFranceschiRiccione (RN)Via Gorizia, 2 - 47838Tel +39 0541 693534Fax +39 0541 [email protected]

Dal 1 settembre al 24 giugno: 8.30-12.30 mar-ven; 16.00-19.00 mar, gio e dom Dal 25 giugno al 31 agosto: 8.30-12.30 mar egio; 20.00-23.00 mar-dom Chiuso: Dal 1 settembre al 20 giugno: lun e sabDal 21 giugno al 31 agosto: lunBiglietti: intero t 3,00 ridotto: t 2,00

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• Anselm Kiefer, Buch - The Secret Life of Plants, 2002, sulfondo a destra: Ettore Colla, Officina solare, 1964 (foto CesareDi Liborio, Courtesy Collezione Maramotti, Reggio Emilia)• Collezione Maramotti - Ingresso lato Est (foto Cesare DiLiborio, Courtesy Collezione Maramotti, Reggio Emilia)

• Galleria d’Arte moderna e contemporanea VillaFranceschi - Interno

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Veduta dell’open space del 2° piano, opere di: Erick Swenson,Barry X Ball, Tom Sachs, Mark Manders, Kiki Smith, Vito Acconci(foto Carlo Vannini, Courtesy Collezione Maramotti, Reggio Emilia)

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Mimmo Paladino - Una piazza per Leonardo, 2006Project for “Arte all’Arte, Rinascimento - Nascimento”

(foto Ela Bialkowska, Courtesy Associazione ArteContinua, San Gimignano)

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1. Casa Masaccio - Centroper l’arte contemporaneaSan Giovanni Valdarno(AR)

2. Fondazione GiovanniMichelucciFiesole (FI)

3. Centro di CulturaContemporanea Strozzina- Fondazione PalazzoStrozziFirenze (FI)

4. Fondazione StudioMarangoniFirenze (FI)

5. Museo Marino MariniFirenze (FI)

6. Targetti Light ArtCollectionFirenze (FI)

7. Villa RomanaFirenze (FI)

8. Museo di Arte Ambientaledi Poggio ValicaiaScandicci (FI)

9. Hic terminus haeret - ilGiardino di Daniel SpoerriSeggiano (GR)

10. Chiesa di San CristoforoLucca (LU)

11. Fondazione Centro Studisull’Arte Licia e CarloLudovico RagghiantiLucca (LU)

12. Museo dei Bozzetti“Pierluigi Gherardi”Pietrasanta (LU)

13. Centro per l’ ArteContemporanea LuigiPecciPrato (PO)

14. Fondazione Teseco perl’ArtePisa (PI)

15. Mac,n - Museo d’ArteContemporaneae delNovecentoMonsummano Terme (PT)

16. Parco di Pinocchio -Fondazione NazionaleCarlo CollodiPescia, fraz. Collodi (PT)

17. Fattoria di Celle -Collezione GoriPistoia (PT)

18. Palazzo Fabroni – ArtiVisive ContemporaneePistoia (PT)

19. Arte all’Arte. ArteArchitettura PaesaggioSan Gimignano (SI)

20. Complesso Museale SantaMaria della ScalaSiena (SI)

TOSCANA

Nel 2002 la Regione Toscana ha dato avvio allarealizzazione del ‘Sistema Informativo Regionale perl’Arte Contemporanea’, un progetto che intende censire e

mettere in relazione le realtà, i luoghi e le iniziative che sioccupano di quest’ambito presenti sul territorio toscano, al finedi divulgarne e ampliarne la conoscenza. Dal 2007 la gestione eil coordinamento scientifico sono stati affidati al Centro perl’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato che assume così ilruolo di centro di raccordo del sistema regionale per la cultura. IlCentro Pecci, primo museo di arte contemporanea sorto in Italiaprogettato ad hoc per questo tipo di attività, è gestitodall’Associazione “Centro per l’Arte Contemporanea L. Pecci”,aperta a soci pubblici e privati, un’ulteriore novità nel panoramaitaliano dell’epoca. Questo tipo di gestione ha rafforzato neglianni la presenza del Centro sul territorio, tanto che la Regionelo ha indicato quale unico museo regionale.Il patrimonio culturale e naturale della Toscana ha da sempreattratto artisti, italiani e stranieri, che hanno deciso di vivere elavorare in questa regione. Sono numerose le opere d’arteambientale e le installazioni collocate sia in spazi pubblici cheprivati. Dagli anni Ottanta le esperienze artistiche del Giardinodei Tarocchi di Niki de Saint Phalle a Capalbio e della CollezioneGori a Celle, hanno dato avvio ad una tendenza che ha portatoartisti e collezionisti a posizionare le proprie opere nella natura,creando dei parchi di scultura nei quali le opere d’arte siintegrano con il territorio e l’ambiente circostante. Varie iniziative, inoltre, hanno contribuito ad arricchire paesi ecittà con segni contemporanei. È il caso di Volterra 73 (1973),manifestazione di installazioni urbane; Affinità (1994), per laquale, nella cornice medioevale di San Gimignano, sono statiinvitati a realizzare le installazioni gli artisti Luciano Fabro,Eliseo Mattiacci, Nunzio, Giulio Paolini e Jannis Kounellis; Arteall’Arte. Arte Architettura Paesaggio (1996 – 2006) ideata erealizzata dall’Associazione Arte Continua di San Gimignano,che ha dato vita ad un percorso di arte contemporanea che sisnoda nel territorio della provincia di Siena.

In 2002 the Regione Toscana launched the project “RegionalInformation System for Contemporary Art” to map andconnect the places, initiatives and events involving

contemporary art in the region. Another goal of the project wasto disseminate the results and enhance knowledge. Since 2007the management and scientific coordination of the project havebeen entrusted to the Luigi Pecci Centre of Contemporary Artwhich has become the hub of this regional system for culture.The Pecci Centre, the first contemporary art museum in Italydesigned ad hoc for this kind of activity , is managed by theAssociation “L. Pecci Centre for Contemporary Art”, open topublic and private members – another first in Italy. This kind ofmanagement has reinforced the Centre’s influence, so much sothat the Region considers it the only regional museum .The cultural and natural heritage of Tuscany has alwaysattracted Italian and foreign artists who have come to live andwork in this region. Many environmental artworks andinstallations stand in public and private spaces. In the eightiesthe art in the Tarot Garden by Niki de Saint Phalle in Capalbioand the Gori Collection in Celle started a trend that hasprompted artists and collectors to exhibit their works in naturalsettings, creating sculpture parks where artworks merge withthe countryside and landscape. Several initiatives have also helped to embellish towns andcities with contemporary art. For example Volterra 73 (1973), anurban installation event; Affinità (1994) where in the medievalsetting of San Gimignano installations have been arranged byartists including Luciano Fabro, Eliseo Mattiacci, Nunzio, GiulioPaolini and Jannis Kounellis; Arte all’Arte. Arte ArchitetturaPaesaggio (1996 – 2006) conceived and organised by theContinuous Art Association of San Gimignano inaugurated acontemporary art itinerary all over the province of Siena.

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La Galleria Comunale d'Arte Moderna e Con-temporanea è stata istituita agli inizi deglianni Sessanta dal Comune di Arezzo racco-

gliendo le opere provenienti dalle edizioni del“Premio Arezzo di Pittura”, oltre a diverse dona-zioni e lasciti. La nuova sede della Galleria è statainaugurata nel 2003, ospita una collezione per-manente che comprende opere rappresentativedell’arte italiana dal Dopoguerra ad oggi. Tra gliartisti presenti: Carlo Levi, Francesco Menzio,Orfeo Tamburi, Vincenzo Ciardo, Paola Levi Mon-talcini, Giuseppe De Gergorio, Mario Raciti, UgoAttardi, Ennio Calabria, Renzo Vespignani, Al-berto Giaquinto, Sergio Vacchi, Gualtiero Nativi,Corrado Cagli, Vinicio Berti, Valeriano Trubbiani,Sauro Cardinali, Eduard Habischer, etc. Annual-mente viene approvato un programma di mostredi artisti contemporanei.

The Municipal Gallery of Modern andContemporary Art was founded in the earlysixties by the Arezzo Municipality; the works

come either from donations and legacies or havebeen exhibited during various editions of the“Arezzo Painting Award”. The new location of theGallery was inaugurated in 2003; it hosts apermanent exhibition of important Italian artworksfrom the Second World War down to the presentday. Artists on display include: Carlo Levi, FrancescoMenzio, Orfeo Tamburi, Vincenzo Ciardo, Paola LeviMontalcini, Giuseppe De Gergorio, Mario Raciti,Ugo Attardi, Ennio Calabria, Renzo Vespignani,Alberto Giaquinto, Sergio Vacchi, Gualtiero Nativi,Corrado Cagli, Vinicio Berti, Valeriano Trubbiani,Sauro Cardinali, Eduard Habischer, etc. Theexhibition programme of contemporary artworks isapproved year by year.

Galleria Comunaled'ArteContemporanea di ArezzoArezzo (AR)Piazza S. Francesco, 4 - 52100Tel +39 0575 299255Fax +39 0575 [email protected] www.comune.arezzo.it

orario variabile Chiuso: lunBiglietti: intero t 6,00 ridotto: t 4,00

La casa natìa di Masaccio, nel centro storico diSan Giovanni Valdarno, si configura oggi comeun centro culturale dedicato all’arte contem-

poranea: offre spazi espositivi per la creatività gio-vanile, organizza cantieri di arte contemporaneaper il lavoro comune tra giovani e artisti affermatie mostre per valorizzare le esperienze artistiche ediffondere la conoscenza e la sperimentazione deinuovi linguaggi. E’ anche sede della Collezione Co-munale d’Arte Moderna e Contemporanea (visibileperò solo in particolari occasioni espositive) checomprende, oltre alle opere acquistate o donate inoccasione del “Premio Masaccio”, testimonianzedell’attività espositiva dal 1980 a oggi.

Masaccio’s native home in the historical centreof San Giovanni Valdarno, is now a culturalcentre devoted to contemporary art. It offers

exhibition spaces for young creatives, organises sitesfor joint contemporary art work between young andestablished artists. It also holds exhibitions to enhancethe artistic experience and disseminate knowledgeabout these new languages and as well as highlightexperimentation. It is also home to the MunicipalCollection of Modern and Contemporary Art(however, this is only displayed on special occasions);in addition to works purchased or donated during theMasaccio Prize, the collection hosts works displayedduring past exhibitions, from 1980 to the present day.

Casa Masaccio -Centro per l’artecontemporaneaSan Giovanni Valdarno (AR)Corso Italia, 83 - 52027Tel +39 055 [email protected]

15.00-19.00 mar-dom 10.00-12.00/15.00-19.00 dom Chiuso: lunIngresso libero

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• Franz West - Tish mit 12 sessel, 2001 - installazioneCasa Masaccio• Bruce Nauman - Untitled ( fifteen pairs of hands), 1998- particolare della mostra - Casa Masaccio (foto BrunoBruchi)• Mario Airò - Ezdra in My Mind, 1997 - installazione CasaMasaccio

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La Villa Il Roseto, situata sul pendio della col-lina di Fiesole, dal 1958 è stata l’abitazionedell’architetto Giovanni Michelucci. Oggi è

sede della Fondazione che porta il suo nome, for-temente da lui voluta con “lo scopo di contribuireagli studi ed alle ricerche nel campo dell’urbani-stica e della architettura moderna e contempo-ranea, con particolare riferimento ai problemidelle strutture sociali, ospedali, carceri e scuole”.Costituitasi nel 1982 con la Regione Toscana e icomuni di Pistoia e Fiesole, a cui nel 1999 si èaggiunto il Comune di Firenze, comprende l’edi-ficio principale con il giardino e accoglie diversifondi librari insieme a disegni, scritti, modelli, earredi prodotti dall’architetto scomparso nel1990. La Fondazione sin dalla costituzione è unattivo punto di riferimento nella ricerca/progettosui temi dell’architettura, dell’habitat sociale edel rapporto fra spazio e società. Dalla scomparsadell’architetto si occupa inoltre della valorizza-zione delle opere, degli archivi e del pensiero diGiovanni Michelucci.

Villa Il Roseto, located on the slopes of theFiesole hill, was the home of architectGiovanni Michelucci from 1958. Today it hosts

the Foundation that bears his name, which, as hestrongly desired, contributes “to education andresearch in the fields of urban planning and modernand contemporary architecture, with particularreference to problems of social facilities, hospitals,prisons and schools.” Created in 1982 with theRegion of Tuscany and the municipalities of Pistoiaand Fiesole, with the addition of the Municipality ofFlorence in 1999, it encompasses the main buildingand garden, and houses several collections ofliterary material together with drawings, scripts,models, and fittings produced by the architect, whopassed away in 1990. Since its establishment theFoundation has served as a benchmark for researchand projects around the topics of architecture, thesocial habitat and relationships between space andsociety. Moreover, since the passing of the architect,it has dealt with enhancing the value of GiovanniMichelucci’s works, archives and thought.

Fondazione GiovanniMichelucciFiesole (FI)Villa Il Roseto - Via Beato Angelico, 15 - 50014 Tel +39 055 597149Fax +39 055 [email protected]

9.00 -13.00 lun-venChiuso: sab, dom e festiviIngresso libero

Il Centro di Cultura Contemporanea Strozzina(CCCS), inaugurato nel 2007, fa parte dellaFondazione Palazzo Strozzi. Ospita esposizioni

internazionali temporanee legate alle più attualitendenze dell’arte contemporanea, cicli di film evideo, workshop, performance, programmi di lec-ture e promuove la giovane arte italiana anchegrazie al “Premio Talenti Emergenti”, che orga-nizza dal 2008. Oltre alle undici sale che costi-tuiscono lo spazio espositivo della Strozzina,anche il cortile di Palazzo Strozzi è stato oggettodi interventi installativi site specific. Tra gli artistiche sono stati coinvolti: il cinese Wang Yu Yangnel 2008, lo svizzero Yves Netzhammer nel 2009e Michelangelo Pistoletto nel 2010.

The Strozzina Centre of Contemporary Culture(CCCS), inaugurated in 2007, is part of thePalazzo Strozzi Foundation. It hosts

temporary exhibitions of the latest internationaltrends in contemporary art, screens films andvideos, organises workshops, performances andlectures, and promotes young Italian art thanksto the Emerging Talent Award first organised in2008. In addition to the eleven rooms of theexhibition space in the Strozzina Centre, thecourtyard of Palazzo Strozzi also hosts site-specific installations. The artists involved include:the Chinese Wang Yu Yang in 2008, the SwissYves Netzhammer in 2009 and MichelangeloPistoletto in 2010.

Centro di CulturaContemporaneaStrozzina - FondazionePalazzo StrozziFirenze (FI)Palazzo Strozzi, Piazza Strozzi - 50123Tel +39 055 391711Fax +39 055 [email protected]

10.00-20.00 mar-dom 18.00-23.00 gio gratuitoChiuso: lunBiglietti: intero t 5,00 ridotto: t 4,00

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• Villa "Il Roseto" - Sede della Fondazione • Giovanni Michelucci - L'Arca,1987

• Numen/ForUse, Tape Florence, aprile 2011, un progettodella CCC Strozzina per il cortile di Palazzo Strozzi, Firenze(foto Martino Margheri)• Veduta dell’allestimento della mostra collettiva “RealtàManipolate”, CCC Strozzina, Palazzo Strozzi, Firenze (fotoValentina Muscerda)

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La Fondazione Studio Marangoni, fondata nel1989 dal fotografo Martino Marangoni, èuna scuola di fotografia e un centro per la

promozione dell’arte e della fotografia contem-poranea. La FSM ha due sedi: quella originaria diVia San Zanobi 32R, dove si trovano camereoscure, stazioni di lavoro e un’aula digitale, e lanuova sede di Via San Zanobi 19R, fsmgallery,dove si trovano una grande sala espositiva, unaricca biblioteca e un’emeroteca. La Fondazionesvolge un intenso programma di attività culturali,tra cui principalmente l’organizzazione di mostree festival internazionali di fotografia in Italia eall’estero. Oltre ad aver ospitato oltre cinquantamostre nelle sue sale, la Fondazione Studio Ma-rangoni organizza conferenze e incontri in colla-borazione con le istituzioni. Ha inoltre collaboratocon il Ministero dei Beni Culturali in occasionedella firma della Convenzione Europea sul Pae-saggio, celebrata con una mostra di fotografiaalla Sala delle Reali Poste della Galleria degli Uf-fizi.

The Marangoni Studio Foundation (FSM),founded in 1989 by the photographerMartino Marangoni, is a photography school

and centre for the promotion of contemporaryphotographic art. The FSM has two locations: theoriginal location in Via San Zanobi 32R with itsdarkrooms, work stations and digital classroom,and the new venue in Via San Zanobi 19R,known as the fsmgallery, where there is a largeexhibition room, an extensive library and anewspaper library. The foundation has anintensive cultural activities program focusingprimarily on the organisation of exhibitions andinternational photography festivals in Italy andabroad. In addition to having hosted over 50exhibitions, the Marongoni Studio Foundationorganises conferences and meetings incollaboration with local institutions. It has alsocollaborated with the Ministry of CulturalHeritage during the signing of the EuropeanLandscape Convention, commemorated with aphotography exhibition at the ““Sala delle RealiPoste” of the Uffizi.

Fondazione StudioMarangoniFirenze (FI)Via San Zanobi, 32 r - 50129Tel +39 055 280368Fax +39 055 215052 [email protected]

orario variabileIngresso libero

Gli spazi dell’ex chiesa di San Pancrazio diFirenze, convertiti a una vocazione con-temporanea, ospitano dal 1988 il Museo

Marino Marini, che conserva centottantatre operetra sculture, dipinti, disegni e incisioni dello scul-tore pistoiese Marino Marini (1901-1980). Leopere sono tutte eseguite tra il 1916 e il 1977,sono state donate da Marini e da sua moglie inmomenti diversi e documentano alcuni tra i sog-getti più ricorrenti dello scultore: il Cavallo e ca-valiere e la Pomona, la tradizionale figurafemminile tondeggiante e spesso gravida simbolodi fecondità dal tempo degli etruschi. L’allesti-mento sfrutta la luce naturale proveniente da unagrande vetrata absidale e offre una molteplicitàdi punti d’osservazione delle opere, che sonoesposte sui quattro livelli dell’edificio. Oltre a tu-telare, conservare e valorizzare l’opera di MarinoMarini, il Museo promuove manifestazioni cultu-rali ed esposizioni dedicate ad artisti e tematichedal Novecento alla contemporaneità.

Since 1998, the interiors of the former churchof San Pancrazio, now to used to hostcontemporary art, have been home to the

Marino Marini Museum. The Museum has onehundred and eight works including sculptures,paintings, drawings and engravings by thesculptor Marino Marini from Pistoia (1901-1980). The works, all executed between 1916and 1977 and donated by Marini and his wifeduring their lifetime, document some of thesculptor’s most recurrent themes: the Horse andrider, and Pomona, the traditional plump andoften pregnant female figure, an Etruscan symbolof fertility. The exhibition uses the natural lightpouring through a large stained glass windowand offers various standpoints from wherevisitors can view the works on the building’s fourfloors. In addition to protecting, preserving andenhancing Marino Marini’s work, the Museumpromotes cultural events and exhibitionsdedicated to twentieth-century artists and issuesof contemporaneous art.

Museo Marino MariniFirenze (FI)Piazza San Pancrazio - 50123Tel +39 055 219432Fax +39 055 [email protected]/

10.00-17.00 lun, mer-sab Chiuso: mar, dom e festiviBiglietti: intero t 4,00 ridotto: t 2,00

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• Close up - Spaghetti Tornado, 2010 Production Fondazione Brodbeck, Catania, Courtesy Sies +Höke Galerie, Düsseldorf

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La Targetti Light Art Collection, nata nel 1998e ideata da Paolo Targetti e curata da AmnonBarzel è una collezione di opere d’arte con-

temporanea realizzate utilizzando la luce artifi-ciale come strumento espressivo e contenutoprimario. La collezione è ospitata permanente-mente nella rinascimentale Villa La Sfacciata,sede della Fondazione Targetti, che svolge ancheattività legate alla formazione e all’architettura,sempre in relazione con la luce. Si compone diuna trentina di light works, quadri luminosi, tuttidella medesima dimensione (120 x 120 cm) rea-lizzati su commissione da artisti tra cui HidetoshiNagasawa, Fabrizio Plessi e Gilberto Zorio e dilight sculptures, installazioni luminose realizzateda alcuni dei più affermati artisti internazionali edai giovani emergenti vincitori del “Premio Tar-getti Light Art”, una competizione internazionalea cadenza biennale dedicata agli under 40. Mo-stre itineranti della collezione sono state organiz-zate in diversi musei sia in Italia che all’estero.

The Targetti Light Art Collection, established in1998 was designed by Paolo Targetti andcurated by Amnon Barzel; it is a collection of

contemporary artworks made by using artificiallight as an expressive tool and primary content. Thecollection is permanently housed in Villa LaSfacciata built during the Renaissance. The Villahosts the offices of the Targetti Foundation whichalso organises activities related to training andarchitecture, always in connection to light. Thecollection includes thirty light works (luminouspaintings), all the same size (120 x 120 cm), tailor-made by artists including Hidetoshi Nagasawa,Fabrizio Plessi and Gilberto Zorio; it also compriseslight sculptures and light installations created bysome of the most renowned international artistsand up-and-coming young winners of the TargettiLight Art Award, an international competition heldevery two years for young talents under 40.Itinerant exhibitions of the collection have beenorganised in museums in Italy and abroad.

Targetti Light ArtCollectionFirenze (FI)Villa La Sfacciata - Via Volterrana, 82 - 50124Tel +39 055 37911Fax +39 055 [email protected]

orario variabile

Nel 1905, il pittore tedesco Max Klinger ac-quistò la villa neoclassica, situata alla pe-riferia di Firenze, per concedere agli artisti

una prestigiosa sede di lavoro e promozione.Nello stesso anno, il Deutscher Künstlerbundfondò il “Premio Villa Romana”, finalizzato a rea-lizzare un centro di produzione artistica indipen-dente dai percorsi di formazione ufficialefinanziati dallo stato. Ente promotore di Villa Ro-mana e finanziatore del Premio Villa Romana èl’associazione Villa Romana, finanziata soprat-tutto grazie alle sovvenzioni private di istituzioni,aziende e singoli. Il “Premio Villa Romana” è ilpiù antico premio tedesco conferito ad artisti.Ogni anno, a quattro giovani artisti residenti inGermania, viene assegnata una borsa di studioe la possibilità di risiedere e lavorare per diversimesi a Firenze. Il soggiorno a Villa Romana è as-sociato all’allestimento di una mostra in unmuseo o istituto d’arte tedesco, nella quale vienedocumentato il lavoro che l’artista ha svolto insede e i suoi risultati. Le mostre sono accompa-gnate da una pubblicazione.

In 1905 the German painter Maz Klinger boughtthis neoclassical villa on the outskirts of Florenceto give artists a prestigious place to work and

promote their art. That same year, the DeutscherKünstlerbund founded the “Villa Romana Award”to create a centre of artistic production not part ofthe formal State-funded training courses. The WillaRomana Association is the promoter of VillaRomana and sponsor of the Villa Romana Award;the association is funded primarily by large grantsfrom private institutions, enterprises andindividuals. The Villa Romana Award is the oldestGerman award given to artists. Each year, fouryoung artists living in Germany are awardedscholarships and the opportunity to reside andwork in Florence for several months. The time spentat Villa Romana is dedicated to preparing anexhibition in a museum or art institute in Germanyto document the artist’s work at the Villa. Theexhibitions are accompanied by a publication.

Villa RomanaFirenze (FI)Via Senese, 68 - 50124Tel +39 055 221654Fax +39 055 [email protected] www.villaromana.org

14.00-18.00 mar-venChiuso: lun, sab e domIngresso libero

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• Targetti Light Art Collection• Brigitte Kowanz - Lighting - light work per Targetti LightArt Collection

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Il Parco di Poggio Valicaia, a sud ovest di Fi-renze, nei pressi di Scandicci, ospita un museoall’aperto, che punta a riscoprire l’ambiente

naturale attraverso le arti plastiche. Già nel 2000vi era stata collocata un’opera di Paolo Staccioli,artista originario di Scandicci, con l’intento di sot-tolineare la continuità ideale e territoriale traPoggio Valicaia e la sua popolazione, e nel 2003,vengono realizzate tre installazioni ambientali diDario Bartolini, Maria Dompè e Italo Zuffi, con lequail viene inaugurato il nuovo percorso artistico,a cui si aggiunge nel 2004 un’opera di ValentinoMora dei Gabbrielli. I partners europei che con laloro collaborazione hanno dato un contributo si-gnificativo alla realizzazione dell’intero progettosono: lo Yorkshire Sculpture Park di Wakefield(Regno Unito), lo Skulpturlandskap di Bodø (Nor-vegia), Istituto Universitario Olandese di Storiadell’Arte, affiliato al Kroeller Mueller Museum diOetterlo.

The Park in Poggio Valicaia, southwest ofFlorence near Scandicci, hosts an open airmuseum; the objective of the park is to let

people rediscover our natural environment throughplastic arts. In 2000, the park already had anartwork by Paolo Stacciol, an artist originally fromScandicci; the work wanted to emphasise the idealand territorial continuity between Poggio Valicaiaand its population. In 2003, three environmentalinstallations were created by Dario Bartolini, MariaDompè and Italo Zuffi; their works inaugurated thenew artistic pathway; in 2004 a work by ValentinoMora of Gabbrielli was also added. SeveralEuropean partners have contributed significantly tothe implementation of the project: the YorkSculpture Park in Wakefield (United Kingdom), theSkulpturlandskep in Bodø (Norway), the DutchUniversity Institute of Art affiliated to the KroellerMueller Museum in Oetterlo.

Museo di ArteAmbientale di PoggioValicaiaScandicci (FI)Via della Poggiona, 6/A - 50018Tel +39 055 768885parchieverde@comune.scandicci.fi.itwww.comune.scandicci.fi.it/poggio_valicaia

da novembre a febbraio: 9.00-16.30 sab edom marzo e ottobre: 9.00-18.00 mar-dom da aprile a settembre: 9.00-20.00 mar-dom

Il Giardino dei Tarocchi, situato nella campagnanei dintorni di Capalbio, è una gigantescaopera d’arte ambientale ideata e realizzata

dall’artista Niki de Saint Phalle (1930 – 2002) trail 1979 e 1997 e inaugurata nel 1998. Si confi-gura come un parco di scultura tematico in cui legrandi sculture colorate, ricoperte di mosaici inspecchio, vetro pregiato e ceramiche, rappresen-tano le ventidue carte dei tarocchi (Arcani mag-giori). L’opera trova i suoi riferimenti più prossiminel Parque Guell di Gaudí e nel non lontano giar-dino di Bomarzo e rappresenta un’opera d’artecorale, alla quale hanno partecipato artisti difama mondiale, a partire dal marito dell’artista,Jean Tinguely, che ha realizzato le strutture inferro delle imponenti sculture e al quale è dedi-cata una cappella alla fine del percorso del Giar-dino, fino a Mario Botta che ha realizzato lacancellata e il muro del Giardino, così come gentecomune, maestranze locali, che negli anni sonodiventati parte della famiglia della scultrice. Il per-corso, con le sue grandi installazioni percorribili,è un percorso carico di simbolismo e allo stessotempo legato all’aspetto naturalistico del luogoin cui i vividi colori delle sculture brillano sotto laluce del sole.

The Tarot Garden developed between 1979 and1997 is located in the countryside aroundCapalbio; this huge environmental artwork by

the artist Niki de Saint Phalle (1930 – 2002) wasofficially opened to the public in 1998. The hugecoloured sculptures in the theme park are coveredin mirror mosaics, precious glass and ceramics andrepresent the twenty-two tarot cards (the majorarcana). Very similar to Park Guell by Gaudí and theBomarzo garden close by, it is a choral artworkparticipated by internationally-renowned artists,starting with the artist’s husband, Jean Tinguely,who created the iron frames of the massivesculptures and to whom a chapel has beendedicated at the end of the Garden itinerary.Another artist, Mario Botta, created the iron gatesand garden wall. Other artists include locallabourers and ordinary people who over the yearsbecame a member of the sculptress’ extendedfamily. Visitors may step inside the hugeinstallations located along this very symbolicitinerary closely linked to the natural surroundingswhere the vivid colours of the sculptures sparkleand glitter in the sunlight.

Giardino dei TarocchiCapalbio (GR)Località GaravicchioTel +39 0564 895122Fax +39 0564 [email protected]

dal 1 aprile al 15 ottobre: 14.30-19.30 tutti igiorni il primo sabato di ciascun mese dalle ore 9.00alle ore 13.00, per volontà della fondatrice,Niki de Saint Phalle, è stato concesso aivisitatori l’ingresso gratuito.Biglietti: intero t 10,50 ridotto: t 6,00

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• Fontana arbitraria di Gilberto Zorio

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Daniel Spoerri (1930), eclettico artista nel pa-norama contemporaneo, universalmente notoper i suoi tableaux pièges, agli inzi degli anni

Novanta arrivò nel piccolo paese toscano di Seg-giano, dove diede vita ad un parco-museo di scul-ture e installazioni. Il Parco, aperto al pubblico dal1997, si estende per circa 16 ettari e comprende piùdi cento opere, realizzate da cinquanta artisti diversi,oltre che dallo stesso Spoerri. Tra gli artisti presenti:Eva Aeppli, Arman, Till Augustin, Ay-o, Roberto Barni,Erik Dietman, Katharina Duwen, Karl Gerstner, Lu-ciano Ghersi, Alfonso Hüppi, Juliane Kühn, ZoltanLudwig Kruse, Bernhard Luginbühl, Ursi Luginbühl,Birgit Neumann, Luigi Mainolfi, Meret Oppenheim,Dieter Roth, Susanne Runge, Uwe Schloen, KimitakeSato, Pavel Schmidt, Esther Seidel, PatrickSteiner,Jesus Rafael Soto, Paul Talman, André Thom-kins, Jean Tinguely, Roland Topor, Paul Wiedmer. IlGiardino è gestito dalla Fondazione Hic terminushaeret. Il giardino di Daniel Spoerri che opera per lavalorizzazione e la conoscenza dell’arte contempo-ranea, attraverso la promozione, l’ampliamento, lamanutenzione e l’apertura del sito, l’organizzazionedi mostre annuali, con l’obiettivo di promuovere unconfronto attivo fra gli artisti del giardino e i giovaniartisti, e l’offerta di borse di studio annuali a carat-tere residenziale riservate a giovani artisti toscani.

Daniel Spoerri 1930), an eclectic contemporarylandscape artist universally known for histableaux pièges, arrived in the small Tuscan

town of Seggiano in the early nineties where hecreated a park-museum of sculptures andinstallations. The Park, covering roughly 16 hectares,has been open to the public since 1997. It comprisesmore than one hundred works by fifty differentartists, as well as by Spoerri himself. The artistsinclude: Eva Aeppli, Arman, Till Augustin, Ay-o,Roberto Barni, Erik Dietman, Katharina Duwen, KarlGerstner, Luciano Ghersi, Alfonso Hüppi, JulianeKühn, Zoltan Ludwig Kruse, Bernhard Luginbühl, UrsiLuginbühl, Birgit Neumann, Luigi Mainolfi, MeretOppenheim, Dieter Roth, Susanne Runge, UweSchloen, Kimitake Sato, Pavel Schmidt, Esther Seidel,Patrick Steiner, Jesus Rafael Soto, Paul Talman, AndréThomkins, Jean Tinguely, Roland Topor and PaulWiedmer. The garden is managed by the Foundation“Hic terminus haeret. The Garden of Daniel Spoerri”.The Foundation works to enhance appreciation andknowledge of contemporary art through thepromotion, expansion, upkeep and opening of thesite. It organises annual exhibitions to promote activecomparison between the artworks in the garden andyoung artists and offers annual scholarships to youngartists from Tuscany.

Hic terminus haeret -il Giardino di DanielSpoerriSeggiano (GR)Località Giardino - 58038Tel + 39 0564 950026 [email protected]

da Pasqua al 1 luglio: 11.00-20.00 mar-dom 1 luglio-15 settembre: 11.00-20.00 tutti igiorni 15 settembre-31 ottobre: 11.00-19.00 mar-dom da novembre a marzo: su prenotazione Biglietti: intero t 10,00 ridotto: t 8,00

La Chiesa di San Cristoforo, situata nella viaprincipale del centro storico di Lucca, chiusaal culto religioso dagli anni 1939-40 per ren-

derla luogo dedito alla memoria dei soldati luc-chesi caduti in guerra, oggi è un edificio adibitoa ospitare iniziative culturali e mostre d’arte con-temporanea. Le attività ospitate in questo spaziosono organizzate dall’Associazione San Cristo-foro, nata nel dicembre 2010 con il consenso del-l’Arcidiocesi, che le ha messo a disposizionequesto edificio sacro di grande prestigio. I princi-pali scopi dell’Associazione sono la valorizza-zione della crescita spirituale attraverso l’artecontemporanea e la promozione di un fecondodialogo e di una reciproca interazione tra arte, fi-losofia e scienza. Tra le attività dell’Associazione:pubblicazioni, attività di studio, di ricerca scien-tifica e organizzazione di eventi e mostre in Italiae all’estero.

The church of San Cristoforo along the mainstreet in the old town centre of Lucca has beenclosed from 1939-40 and maintained as a

place to honour the memory of soldiers from Luccawho fell during the war. Today the building is usedto host cultural initiatives and contemporary artexhibitions. These activities are organised by theAssociation of San Cristoforo, founded in December2010 with the consent of the Archdiocese whichdonated this very prestigious sacred building. Themain goals of the Association are the promotion ofspiritual growth through contemporary art, thepromotion of mutual interaction and a fruitfuldialogue between art, philosophy and science. TheAssociation’s activities include: publications,studies, scientific research and the organisation ofevents and exhibitions in Italy and abroad.

Chiesa di SanCristoforoLucca (LU)Via Fillungo - 55100Tel +39 0583 957660Fax +39 0583 [email protected]

orario segreteria: 10.00-18.00orario spazio espositivo: 10.00-20.30 (estivo); 10.00-19.30 (invernale)Biglietti: intero t 7,00 ridotto: t 6,00

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• Daniel Spoerri, Il Giardino delle Oche• Daniel Spoerri, I Giocolieri, 1994-95

• Mostra "it is, it isn't" Tony Cragg - Chiesa di SanCristoforo 25 Giugno - 2 Novembre 2011 (foto PaoloCerri)

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Nato per iniziativa della fotografa, critica d’artee giornalista danese Jette Muhlendorph conl’intento di documentare l’attività artistica

degli scultori che si recano a Pietrasanta da tutto ilmondo per realizzare le proprie opere nei laboratoriartigiani locali, il Museo è stato ufficialmente istituitonel 1984 e intitolato nel 2007 a Pierluigi Gherardi,dirigente dell’ufficio cultura comunale. Il Museo deiBozzetti, un’istituzione unica nel suo genere, rap-presenta un vivace contenitore di arte contempora-nea, ma anche un laboratorio di ricerca, un viaggionella storia della scultura a Pietrasanta. La collezioneraccoglie più di seicento opere, prevalentementegessi, realizzati da più di trecento artisti italiani estranieri. Il Museo conserva opere relative alle di-verse fasi di realizzazione dell’opera, dai bozzetti,rappresentazioni in scala ridotta della scultura chesi andrà a realizzare, ai modelli che riproduconol’opera finale nelle sue dimensioni reali. Nella sededistaccata Museo dei Bozzetti 2, inaugurato nel lu-glio 2000 presso gli ex magazzini della Cooperativadi Consumo, si aggiungono all’esposizione varie se-zioni tematiche che esplicitano i molteplici significatidel bozzetto.

The brainchild of the Danish photographer, artcritic and journalist Jette Muhlendorph, theMuseum was set up to document the artistic

activity of sculptors who come from all over theworld to Pietrasanta to create their works in localartisanal workshops. The Museum was officiallyfounded in 1984; in 2007 it was named afterPierluigi Gherardi, the director of the municipaloffice for culture. The Bozzetti Museum is a uniqueinstitution, a dynamic venue of contemporary art,but also a research laboratory; a true journey intothe history of sculpture in Pietrasanta. The collectionincludes more than 600 works, mainly in plaster ofParis, by more than 300 Italian and foreign artists.The Museum houses works illustrating the differentcreative stages, from preliminary designs (reducedscale drawings of the future sculpture) to full-sizemodels of the final work. In the subsidiary BozzettiMuseum 2, opened in July 2000 in the formerwarehouses of the Consumer Cooperative, severalthematic sections have been added to theexhibition; these sections explain the multiplemeanings behind the preliminary designs.

Museo dei Bozzetti“Pierluigi Gherardi”Pietrasanta (LU)Via S. Agostino, 1 - 55045Tel +39 0584 795500Fax +39 0584 [email protected]

orario invernale: 14.00-19.00 mar-sab 16.00-19.00 dom orario estivo: 18.30-20.00; 21.00-24.00 mar-domChiuso: lunIngresso libero

La Fondazione, che ha sede nei locali del com-plesso monumentale di San Micheletto, nascenel 1981 dalla donazione della biblioteca, della

fototeca e dell’archivio dei coniugi Ragghianti allaCassa di Risparmio di Lucca. Rappresenta un luogofondamentale per la ricerca e la consultazione deglistudiosi di Storia dell’Arte. Lo scopo primario dellaFondazione è di offrire uno strumento di studiodell’arte, portando avanti la visione storico-criticadel professor Carlo Ludovico Ragghianti. La Fonda-zione, inoltre, produce esposizioni di scultura, pit-tura, ceramica, architettura e design fino allemoderne espressioni quali la videoarte, sempre ac-compagnate da una pubblicazione che ne illustrae ne approfondisce i contenuti. Il patrimonio dellaFondazione è costituito da circa 52.000 volumi ecollezioni, 800 testate di riviste, oltre 400.000 opu-scoli e cataloghini d’arte e 250.000 immagini ar-chiviate. Conserva, inoltre, una vasta raccolta dipitture, disegni, opere grafiche e soprattutto di scul-ture esposte in permanenza nella sua sede. La Fon-dazione pubblica il periodico “Luk”, che fornisceun resoconto delle iniziative promosse e periodica-mente vengono organizzati incontri e conferenzelegati al tema dell’arte.

The Foundation is located in the premises of themonumental complex of San Micheletto,founded in 1981 by the Ragghianti and the

Savings Bank of Lucca; the couple donated theirlibrary, photo library and archive to the Foundationwhich is a primary centre of research andconsultation for art historians. The key aim of theFoundation is to provide a tool for the study of artbased on the historical and critical vision ofProfessor Carlo Ludovico Ragghianti. TheFoundation also organises exhibitions of sculptures,paintings, ceramics, architecture and designincluding modern artistic mediums such as videoart which is always accompanied by a bookillustrating and explaining its content. TheFoundation’s assets include approximately 52,000volumes and collections, 800 journals, 400,000booklets and catalogues of art, and 250,000archived images. It also has an extensive collectionof paintings, drawings, graphic works andsculptures permanently on display in itsheadquarters. The Foundation publishes theperiodical “Luk” providing information about itsinitiatives. Meetings and conferences about art arealso periodically organised.

Fondazione CentroStudi sull’Arte Licia e Carlo LudovicoRagghiantiLucca (LU)Complesso monumentale di San Micheletto -Via San Micheletto, 3 - 55100 Tel +39 0583 467205Fax +39 0583 [email protected]

Biblioteca: 15.00-18.00 lun-ven 9.00-13.00/15.00-18.00 marMostre: orario variabileChiuso: Biblioteca sab; Mostre lun

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• Complesso monumentale di San Micheletto (fotoLuciano Calzolari)

• Museo dei Bozzetti - Piano terra

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La Biennale Internazionale di Scultura di Carrara,nata nel 1957, ha la sua unicità e specificitànell’essere legata alla scultura. Fu inizialmente

impostata come concorso e l’acquisto delle operepremiate ha costituito il nucleo originario del patri-monio cittadino conservato oggi nel Museo delMarmo. Le prime edizioni non sempre hanno rispet-tato la cadenza biennale, e dal 1973 al 1996 la ma-nifestazione ha subito un arresto dovuto allagenerale crisi del marmo e alla difficoltà di reperire ifinanziamenti necessari. La rinascita si deve alla vo-lontà dell'Associazione Amici dell'Accademia con laBiennale del 1996, curata da Maurizio Calvesi, allaquale furono invitate personalità rappresentativecome Louise Bourgeois, Mario Ceroli, Cèsar, EnzoCucchi, Igor Mitoraj, Robert Morris, Arnaldo e GiòPomodoro. Per la sezione della XI Biennale Interna-zionale di Scultura Città di Carrara 2002 intitolata“Scolpire la parola” è stata realizzata, in una cavadismessa recuperata, una installazione permanente,tuttora visitabile, curata da Marco Nereo Rotelli erealizzata in collaborazione con lo scultore LucianoMassari. Ne “La cava dei poeti” sono scolpiti versidonati da grandi poeti che hanno aderito al progetto.Sempre durante la XI Biennale nel Parco della Padulaè stata posizionate un’esposizione permanente diopere ambientali realizzate per l’occasione. Opererealizzate specificatamente per la mostra hanno co-stituito la parte centrale dell’esposizione anche nellaXIV Biennale del 2010 alla quale hanno partecipatopiù di trenta artisti di diverse nazionalità.

The unique characteristic of the InternationalSculpture Biennale in Carrara, founded in1957, is its focus on sculpture. It began as a

competition, but then the winning group of workswere later purchased and became the town’sheritage: they are now housed in the MarbleMuseum of Carrara. At first the biennale was notan annual event, and from 1973 to 1996 theexhibition was suspended due to the marble crisisand lack of sponsors. Thanks to the AssociationFriends of the Academy the Biennale was reborn in1996. Curated by Maurizio Calvesi, several well-known sculptors were invited to take part in itsrebirth: Louise Bourgeois, Mario Ceroli, Cèsar, EnzoCucchi, Igor Mitoraj, Robert Morris, Arnaldo andGiò Pomodoro. In 2002, a permanent installation,curated by Marco Nereo Rotelli and organised incollaboration with the sculptor Luciano Massari,was created in an abandoned quarry for the sectionof the XI International Sculpture Biennale of Carraraentitled “Sculpting words”: the installation can stillbe visited today. Words gifted by great poets whoparticipated in the project are chiselled in the“quarry of poets”. During the XI Biennale, apermanent exhibition of the environmentalartworks made for this occasion were displayed inthe Parco della Padula. Works made deliberately forthe exhibition formed the core group of artworksexhibited at the XIV Biennale in 2010 which sawthe participation of more than thirty artists frommany different countries.

La Biennale di CarraraCarrara (MS)Teatro degli Animosi - Piazza Cesare Battisti -54033Tel +39 0585 641477Fax +39 0585 [email protected]

orario variabileBiglietti: intero t 8,00 ridotto: t 4,00

La Fondazione Teseco per l’arte, nasce nel 1998,estendendo alla dimensione sociale e culturalele attività del Gruppo Teseco, azienda nel

campo dell’ingegneria ambientale. Promuove lasperimentazione d’avanguardia e la ricerca artisticain una compenetrazione di linguaggi tra impresa ecultura. La collezione d’arte contemporanea, curatada Gail Cochrane, è installata nella Palazzina Dire-zionale degli stabilimenti Teseco e raccoglie operedi artisti internazionali e nazionali come StefanoArienti, Vanessa Beecroft, Alberto Garutti, Eva Ma-risaldi, Patrick Tuttofuoco, Francesco Vezzoli. La Fon-dazione si occupa inoltre dell’organizzazione dimanifestazioni e laboratori culturali.

By setting up the Teseco Foundation for Art(founded in 1998), the Teseco Group gave asocial and cultural dimension to its activities.

The Teseco Group is a environmental engineeringcompany that promotes avant-gardeexperimentation and artistic research through theinterpenetration of language with business andculture. The contemporary art collection, curated byGail Cochrane, is located in the TesecoManagement Building and includes works byinternational and national artists such as StefanoArienti, Vanessa Beecroft, Alberto Garutti, EvaMarisaldi, Patrick Tuttofuoco and Francesco Vezzoli.The Foundation also organises cultural events andworkshops.

Fondazione Tesecoper l’ArtePisa (PI)Stabilimento Teseco - Via Carlo LudovicoRagghianti, 4 - 56124 Ospedaletto (PI)Tel +39 050 987511Fax +39 050 [email protected]/fondazione

15.00-19.00 I e III mar del mese in altri giorni e orari, su prenotazioneIngresso libero

• Stabilimento Teseco - Palazzina direzionale, primo piano,Antonio Catelani, Prolungarsi, 1988 e Andres Serrano,Klans man (Knight I lawk of Georgia of the InvisibleEmpire III),1990 (foto Andrea Abati, CourtesyFondazioneTeseco per l’Arte)

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Il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Peccidi Prato, inaugurato nel 1988 su progetto dell’architetto Italo Gamberini, è stato uno dei

primi casi in Italia di edificio a esclusiva vocazioneper le arti contemporanee. Fin dall’inizio si è di-stinto per una programmazione di attività incen-trate sull’attualità e per la promozione dellaproduzione dell’arte come momento iniziale dellasua valorizzazione. Il Centro Pecci nasce dall’in-contro tra la volontà dell’industriale Enrico Peccidi donare alla città un museo da intitolare allamemoria del figlio Luigi, l’intenzione del Comunedi Prato di costituire un centro di documenta-zione per la conoscenza e la divulgazione del-l’arte contemporanea e la collaborazione didiverse aziende, imprenditori e privati cittadini.Al Centro e’ stata recentemente riconosciuta laqualifica di Museo d’Arte Contemporanea di in-teresse regionale ed è in corso di realizzazioneun progetto di ampliamento ideato dall’architettoolandese Maurice Nio, che sarà ultimato nel2013. Dalla sua apertura ha prodotto una vastaattività espositiva, didattica, di documentazionee informazione sull’arte contemporanea, ha pro-posto e ospitato numerosi spettacoli ed eventimultimediali. Ospita un’importante collezionepermanente composta principalmente da opererealizzate dagli anni Ottanta in poi, frutto di unacorrispondenza tra le esposizioni e le acquisizioni.La collezione, negli anni, ha esteso il proprio am-bito di riferimento cronologico, ampliando le te-stimonianze di correnti diverse e documentandole tendenze e gli artisti che la Toscana ha saputoesprimere dagli anni Sessanta in poi. La colle-zione è temporaneamente chiusa, in attesa di es-sere mostrata in modo più ampio e continuativonella nuova sede. Nel 2010 è stato inaugurato ilMuseo Pecci Milano, uno spazio espositivo di-staccato del Pecci di Prato, che rappresentaun’importante vetrina dove si alternano esposi-zioni della collezione del Centro, mostre, presen-tazioni di progetti editoriali, opere site-specific.

The Luigi Pecci Centre for Contemporary Art inPrato, founded in 1988 as part of a project byarchitect Italo Gamberini, was one of the first

buildings in Italy to be used exclusively forcontemporary arts. From the very start, it stood outwith its programme of activities centred on currentaffairs and the promotion of the production of artas an initial moment of its development. The PecciCentre was established thanks to the willingnessof industrialist Enrico Pecci to donate a museum tothe city (to be named after his son Luigi), theintention of the Prato Municipality to construct adocumentation centre to disseminate and enhanceknowledge about contemporary art, and thecollaboration of several enterprises, entrepreneursand private citizens. The Centre was recentlyawarded the status of regional Museum ofContemporary Art; it is currently in the process ofimplementing an extension project designed by theDutch architect Maurice Nio. The extension will befinished in 2013. From the day it opened, it hasorganised many exhibitions as well as educational,documentation and informative activities aboutcontemporary art; it has also proposed and hostednumerous multimedia shows and events. It hostsan important permanent collection of worksprimarily created from the eighties onwards, manyof which were purchased after the close of thetemporary exhibitions. Over the years, the collectionhas broadened its own area of chronologicalreference to include works by different movementsas well as trends and artists working in Tuscanyfrom the sixties onwards. The collection istemporarily closed, waiting to be displayed in abigger and more permanent venue. In 2010 thePecci Museum was opened in Milan; this exhibitionspace is a subsidiary of the Pecci Museum in Prato;it showcases collections from the Centre, organisesexhibits and presentations of editorial publicationsand site-specific works.

Centro per l’ ArteContemporanea LuigiPecciPrato (PO)Viale della Repubblica, 277 - 59100Tel +39 0574 5317Fax +39 0574 [email protected] www.centropecci.it/

10.00-19.00 mer-lun e festiviChiuso: marBiglietti: intero t 4,00 ridotto: t 3,00

• Rendering del progetto di ampliamento del Centro perl'arte contemporanea Luigi Pecci di Prato (© NIOarchitecten 2009 Courtesy Centro per l'artecontemporanea Luigi Pecci, Prato)• Mario Merz - La spirale appare, 1990 - CollezionePermanente del Centro per l'arte contemporanea LuigiPecci, Prato (foto Carlo Fei, Cortesy Centro perl'arte contemporanea Luigi Pecci, Prato)

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Dal 2000, la Villa Renatico Martini, che inprecedenza aveva già ospitato esposizioniorganizzate dall’amministrazione Comunale

di Monsummano Terme, è sede del Museo d’artecontemporanea e del Novecento “Collezione Ci-vica - Il Renatico”. La collezione permanente è co-stituita da opere di grafica, di pittura e scultura dimaestri del Novecento provenienti dalle esposi-zioni d’arte allestite alla Villa in collaborazione conl’Accademia di Belle Arti di Firenze e legate al-l’ambiente più esteso dell’Accademia nazionale,all’attenzione dell’Università degli Studi di Firenzee alla collaborazione con la Soprintendenza per iBeni Architettonici ed il Paesaggio e per il Patri-monio Storico, Artistico e Demoetnoantropologicoper le provincie di Firenze, Pistoia e Prato. Il Museopromuove, inoltre, progetti e attività per la valo-rizzazione della creatività e della giovane arte, tracui: il Premio Internazionale dell’incisione “Cittàdi Monsummano Terme”, rivolto agli allievi delleaccademie d’arte e l’Archivio Arte Giovani, un Ar-chivio provinciale ad iscrizione gratuita per la do-cumentazione e la promozione del lavoro deigiovani artisti.

Once a venue for exhibitions organised by theMonsummano Terme municipality, in 2000Villa Renatico Martini was turned into the

Museum of Contemporary and Twentieth-CenturyArt “Civic Collection – Il Renatico”. The permanentcollection includes graphic and pictorial works andsculptures by twentieth-century masters; the workscome from exhibitions organised in the Villa incollaboration with the Florence Academy of FineArts and further afield with the National Academy,the University of Florence and in collaboration withthe Superintendency for Architectural Heritage andthe Landscape and for the Historical, Artistic andDemo-Ethno-Anthropological Heritage of theprovinces of Florence, Pistoia and Prato. TheMuseum also promotes projects and activities todevelop creativity and young art, including: theInternational “City of Monsummano Terme”Engraving Award for students of art schools, andthe Young Art Archive, a provincial archive with freemembership to document and promote the workof young artists.

Mac,n - Museo d’ArteContemporanea e delNovecentoMonsummano Terme (PT)Villa Renatico Martini - Via Gragnano, 349 -51015 Tel +39 0572 952140Fax + 39 0572 952140museoarte@comune.monsummano-terme.pt.itwww.museoilrenatico.it

15.30-19.00 (ora solare) lun, gio, ven16.00-19.30 (ora legale) mer, sab e dom:9.30-12.30/15.30-19.00 (ora solare)16.00-19.30 (ora legale) Chiuso: mar, festivi, luglio e agostoBiglietti: intero t 3,00 ridotto: t 2,00

Il Parco di Pinocchio, realizzato e gestito dallaFondazione Nazionale Carlo Collodi, è al con-tempo un parco di divertimento e un vero e pro-

prio museo all’aperto, nel quale le avventure delcelebre burattino vengono fatte rivivere dalle operedi grandi artisti e architetti. Il parco fu inauguratonel 1956 ed era composto dal gruppo bronzeo diEmilio Greco Pinocchio e la Fata e dalla Piazzettadei Mosaici di Venturino Venturi, collocate inun’area a verde progettata dagli architetti RenatoBaldi e Lionello De Luigi. Fu ampliato successiva-mente: nel 1963 con l’edificio (adibito a ristorante)Osteria del Gambero Rosso progettato e realizzatoda Giovanni Michelucci; nel 1972 con il Paese deiBalocchi, un tracciato fantastico nel verde proget-tato e realizzato dal paesaggista Pietro Porcinai per21 sculture in bronzo e acciaio di Pietro Consagrae per le costruzioni di Marco Zanuso, che ripercorregli episodi della storia di Pinocchio; e nel 1987, conil Museo-Biblioteca progettato e realizzato da CarloAnzilotti su un’idea di Giovanni Michelucci. Il Parcoospita attività come mostre, una Biblioteca Virtuale,laboratori di creazione burattini, spettacoli di con-tastorie, giostre d’epoca, spazi gioco.

Pinocchio Park, founded and managed by theNational Carlo Collodi Foundation, is anentertainment park and an open-air museum

where the adventures of the famous puppet relive inworks by great artists and architects. The park, foundedin 1956, had two works: the “Pinocchio and the Fairy”bronze group by Emilio Greco, and the Square ofMosaics by Venturino Venturi positioned in a grassyarea designed by architects Renato Baldi and LionelloDe Luigi. It was enlarged later in 1963 to include theOsteria del Gambero Rosso building (used as arestaurant) designed and created by GiovanniMichelucci. In 1972 it was joined by the Paese deiBalocchi, a fantastic itinerary in the grass designed andcreated by landscape artist Pietro Porcinai with 21bronze and steel sculptures by Pietro Consagra andconstructions by Marco Zanuso: the itinerary retracesepisodes in the story of Pinocchio. In 1987, theMuseum and Library designed and created by CarloAnzilotti, based on an idea by Giovanni Micheluccibecame additional features of the Park which hostsmany different activities including exhibitions, a virtualLibrary, puppet-making workshops, storytellerperformances, vintage merry-go-rounds and play areas.

Parco di Pinocchio -Fondazione NazionaleCarlo CollodiPescia, fraz. Collodi (PT)Via S. Gennaro, 3 - 51012Tel +39 0572 429342Fax +39 0572 [email protected]

1 marzo-1 novembre: 9.00-tramonto tutti igiorni 2 novembre-28 febbraio: 10.00-tramontofestivi e prefestiviChiuso: giorni feriali dal 2 nov al 28 feb salvoponti festiviBiglietti: intero t 11,00 ridotto: t 8,00

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• Leonardo Savioli - Senza titolo, 1956-57,Collezione Civica Il Renatico (fotoMarco Giori, Archiviofotografico Mac,n)

• Il Gatto e la Volpe all'Osteria del Gambero Rosso,dettaglio dalla Piazzetta dei Mosaici di Venturino Venturi(inaug. 1956); Collodi, Parco di Pinocchio". (ArchivioFondazione Nazionale Carlo Collodi, copyr. FNCC)

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La settecentesca Fattoria di Celle, circondatada un grande parco appartiene dal 1970 alcollezionista Giuliano Gori, che vi ha realiz-

zato la prima collezione privata organica d’arteambientale, aperta al pubblico nel 1982. Il Parcoe gli interni degli edifici che fanno parte del com-plesso della fattoria, accolgono più di settantaopere appositamente create per questi spazi daimaggiori artisti della scena contemporanea, in-vitati a Celle per realizzare le proprie opere. Gliinterventi, realizzati specificatamente per gli spazidella fattoria, sono opere inamovibili che non siinseriscono nel paesaggio, ma entrano a farneparte. Tra gli artisti presenti: Robert Morris, Ri-chard Serra, Dani Karavan, Anne e Patrick Poirier,Magdalena Abakanowicz, Richard Long, Sol Le-Witt. La collezione è visitabile nei mesi estivi, se-condo le modalità descritte nel sito internet diriferimento. Inoltre, la Fattoria di Celle ospita ognianno una ricca attività di mostre e performancesia negli spazi al chiuso sia all’esterno nello spa-zio di un teatro-scultura realizzato da BeverlyPepper.

The eighteenth-century Fattoria di Celle,surrounded by a large park, has belonged tocollector Giuliano Gori since 1970. He created

the first private collection of environmental artwhich opened to the public in 1982. The Park andthe interiorsof the Fattoria house more than seventyworks created ad hoc for the museum by majorcontemporary artists who were invited to Celle tocreate their own works. The works, createdspecifically for the Fattoria, are permanent workswhich rather than just fitting in with the landscape,become part of it. The artists include: Robert Morris,Richard Serra, Dani Karavan, Anne and PatrickPoirier, Magdalena Abakanowicz, Richard Long,and Sol LeWitt. You can visit the collection in thesummer and learn more from the website. Everyyear, the Fattoria di Celle also hosts numerousexhibitions and performances either indoors or inthe open-air sculpture theatre designed by BeverlyPepper.

Fattoria di Celle -Collezione GoriPistoia (PT)Via Montalese, 7 - 51030 [email protected]

La collezione è visitabile su appuntamento damaggio fino al 30 settembreChiuso: La collezione è sempre chiusa neigiorni festivi e parzialmente in agostoIngresso libero

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Il settecentesco Palazzo Fabroni è la sede prin-cipale delle attività espositive permanenti etemporanee relative all’arte contemporanea

del Comune di Pistoia. Ospita al primo piano mo-stre appositamente prodotte per questo spazio,mentre al piano terreno e al piano superiore ac-coglie la collezione permanente. Questa com-prende una sezione costituita da fondi originaridel Museo Civico, lasciti di artisti pistoiesi chehanno a lungo operato fuori dalla città natale,secondo una linea comune dell’astrazione: Age-nore Fabbri, Gualtiero Nativi, Mario Nigro, eun’altra formatasi in relazione al progetto espo-sitivo che ha avuto corso nel palazzo a partire dal1990, attraverso la Pop Art, l’Arte Povera, la Mi-nimal Art fino alle più recenti tendenze dell’artecontemporanea.

The eighteenth century Palazzo Fabroni is themain venue for permanent and temporarycontemporary art exhibitions in the

Municipality of Pistoia. The first floor hostsexhibitions created specifically for this space, whilethe permanent collection is located on the groundand upper floor. This collection includes a sectionof the original holdings of the Civic Museum,donations and legacies by artists from Pistoia whoworked for a long time outside their native city.These abstract artists include: Agenore Fabbri,Gualtiero Nativi and Mario Nigro. Anotehr sectionfocuses on the exhibition project implemented inthe building starting in 1990; it includes Pop Art,Poor Art, Minimal Art and recent trends incontemporary art.

Palazzo Fabroni - ArtiVisiveContemporaneePistoia (PT)Via S. Andrea, 18 - 51100 Tel +39 0573 371214Fax +39 0573 [email protected]

12.00-18.00 mar-sab 14.00-18.00 dom e festiviChiuso: lunBiglietti: intero t 6,00 ridotto: t 3,00

• Palazzo Fabroni - Esterno (foto Carlo Chiavacci)

• Celle - Casa del Te

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“Arte all’Arte. Arte Architettura Paesaggio”èun progetto che l’Associazione Arte Con-tinua di San Gimignano ha ideato e rea-

lizzato a partire dal 1996, che ha dato vita ad unpercorso di arte contemporanea nel territorio dellaprovincia di Siena. Arte all'Arte ha avuto dieci edi-zioni, fino al 2006, durante Ie quali sono state rea-lizzate ventitre installazioni permanenti di artisti difama mondiale in diverse comunità locali toscane.Ogni anno, curatori e artisti scelti per l’edizione an-nuale della manifestazione, hanno realizzatoun'opera per ognuno dei comuni aderenti, svilup-pando principalmenti due filoni di ricerca: il rapportotra arte, architettura e paesaggio e tra arte, industriae paesaggio. Nel 2005 si è tenuta l’ultima edizione,un’edizione speciale che ha visto scendere in campotutti i curatori delle passate edizioni per scegliere seiartisti tra gli ottanta che hanno partecipato ad Arteall’Arte. Sei le opere site-specific realizzate da: CaiGuo-Qiang, Olafur Eliasson (Siena), Alberto Garutti(Buonconvento), Anish Kapoor (San Gimignano), To-bias Rehberger (Poggibonsi) e Sislej Xhafa (Montal-cino). Nel frattempo, altre tre opere si sono aggiuntea questo patrimonio pubblico :Fai spazio prendiposto - Making Space, Taking Place (2004) di An-tony Gormley a Poggibonsi, UMoCA (2005) di CaiQuo-Qiang e Aeolian Garden (2005) di JenniferWen Ma a Colle di Va d’Elsa.

“Art to Art. Art Architecture Landscape” is aproject created and implemented by theContinuous Art Association of San

Gimignano. Initiated in 1996, the contemporary artproject is held around Siena. During the ten editionsof Art to Art up to 2006, twenty-three permanentinstallations by internationally-renowned artists wereset up in various locations in Tuscany. Every year, thecurators and artists chosen to participate in theannual edition of the exhibition created an artworkfor the participating municipalities. There were twomain themes: the relationship between art,architecture and the landscape and between art,industry and the landscape. The last edition was heldin 2005; all the curators who had taken part inprevious editions were involved in this special edition.Their task was to choose six artists from amongst theeighty who over the years participated in Art to Art.Six site-specific works were created for this edition bythe artists: Cai Guo-Qiang, Olafur Eliasson (Siena),Alberto Garutti (Buonconvento), Anish Kapoor (SanGimignano), Tobias Rehberger (Poggibonsi) and SislejXhafa (Montalcino). In the meantime, another threeworks became part of this public heritage: “Fai spazioprendi posto - Making Space, Taking Place” (2004)by Antony Gormley in Poggibonsi, “UMoCA” (2005)by Cai Quo- Qiang and “Aeolian Garden” (2005) byJennifer Wen Ma in Colle di Va d’Elsa.

Arte all’Arte. Arte ArchitetturaPaesaggioSan Gimignano (SI)Associazione Culturale Arte Continua - Via delCastello, 11 - 53037 San GimignanoTel +39 0577 907157Fax +39 0577 [email protected]

Opere inserite in diversi contesti urbani,visitabili liberamente

Dal giugno 2008 il Palazzo delle Papesse, sededel Centro Arte Contemporanea del Comunedi Siena, fondato nel 1998, ha cessato la pro-

pria attività per trasferirsi nel complesso museale diSanta Maria della Scala, assumendo il nome diS.M.S. Contemporanea, mantenendo l’obiettivo distudio, diffusione e promozione dell’arte contempo-ranea. Negli anni di attività espositiva, ha alternatola proposta di mostre collettive a carattere storico amostre personali di artisti come Barbara Kruger, An-nette Messager, Christian Boltanski, Jaume Plensa,Carlos Garaicoa, Anya Gallaccio, Elisa Sighicelli, NariWard, Leonardo Drew, Gordon Matta-Clark. OlivoBarbieri, Elger Esser, Carlos Garaicoa, Alfredo Jaar,Judy Linn, Mimmo Paladino, Sergio Prego, MedhatShafik, Elisa Sighicelli e Dan Steinhilber sono tra gliartisti presenti nella raccolta. Attualmente è in corsouna modifica della forma di gestione di tutte le at-tività culturali presenti all’interno del complesso mu-seale, che prevede la costituzione di una fondazionedi partecipazione organizzata in dipartimenti.

In June 2008, the Centre for Contemporary Art of theMunicipality of Siena, founded in 1998 andpreviously hosted in the Palazzo delle Papesse,

suspended its activities and moved to its new home inthe Santa Maria della Scala Museum Complex.Although it has changed its name to S.M.S.Contemporanea, it still maintains the same objectives:the study, diffusion and promotion of contemporary art.During the years as an exhibition centre it oganisedcollective exhibitions and solo exhibitions by artists suchas Barbara Kruger, Annette Messager, ChristianBoltanski, Jaume Plensa, Carlos Garaicoa, AnyaGallaccio, Elisa Sighicelli, Nari Ward, Leonardo Drewand Gordon Matta-Clark. Olivo Barbieri, Elger Esser,Carlos Garaicoa, Alfredo Jaar, Judy Linn, MimmoPaladino, Sergio Prego, Medhat Shafik, Elisa Sighicelliand Dan Steinhilber are among the artists present inthe collection. However a change is currently underwayin the management of all the cultural activities hostedin the museum complex which intends to create aparticipated foundation divided into departments.

Complesso MusealeSanta Maria dellaScalaSiena (SI)Santa Maria della Scala P.zza Duomo, 1 -53100Tel +39 0577 534511Fax +39 0577 [email protected]

10.30-18.30 tutti i giorni (nel periodoinvernale alcune sezioni chiudono alle 16.30)Biglietti: intero t 6,00 ridotto: t 3,50

• Antony Gormley - Fai spazio, prendi posto - MakingSpace, Taking Place, Project for “Arte all’Arte 9”, 2004(Courtesy Associazione Arte Continua, San Gimignano)

• Vista della mostra Gordon Matta-Clark - Santa Mariadella Scala, 06.06.2008 -19.10.2008 - a cura di LorenzoFusi e Marco Pierini (foto Carlo Fei)�����

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Foligno - CIAC - Centro Italiano d’Arte Contemporanea

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1. Fondazione PalazzoAlbizzini Collezione BurriCittà di Castello (PG)

2. CIAC - Centro Italianod’Arte ContemporaneaFoligno (PG)

3. Museo civico di Palazzodella PennaPerugia (PG)

4. Palazzo Collicola ArtiVisiveSpoleto (PG)

5. Palazzo Lucarini - Centroper l’Arte ContemporaneaTrevi (PG)

6. Campo del SoleTuoro del Trasimeno (PG)

7. Rocca di Umbertide -Centro per l’ArteContemporanea Umbertide (PG)

8. CAOS - Centro ArtiOpificio SiriTerni (TR)

UMBRIA

L’Umbria ha aperto il proprio panorama artistico alle recentiricerche contemporanee con il celebre intervento “Sculturenella Città” del 1962. Curato dallo storico dell’arte

Giovanni Carandente, la cittadina umbra si arricchì di operescultoree realizzate da grandi artisti come Alexander Calder,Beverly Pepper, Arnaldo Pomodoro, Pietro Consagra e LynnChadwick. A raccogliere l’eredità di Giovanni Carandente e dellasua collezione è Palazzo Collicola che, dal 2000, assolve il ruolodi centro comunale per le arti contemporanee. Altra figura di riferimento nel panorama umbro è Alberto Burri,protagonista dell’Informale italiano, a cui è dedicata dal 1978 laFondazione omonima di Città di Castello e dal 1990 la sededegli Ex Seccatoi del Tabacco. La destinazione di spazi industrialiin disuso alla cultura è un fenomeno che ritroviamo anche aTerni con il CAOS - Centro per le Arti Opificio Siri, spazio diproprietà del Comune, nato dalla riconversione dell’ex fabbricachimica SIRI e attualmente gestito dalla associazionetemporanea di imprese ACT. Il territorio ternano è, infatti,connotato da testimonianze archeologico-industriali che, nelcorso degli ultimi due secoli, hanno modificato il paesaggio:dalla proto industria alle industrie tessili e meccaniche, fino allasiderurgia e alle industrie chimiche ed elettriche. L’ideaperseguita dalla Provincia di Terni e dalla Regione Umbria èquella di realizzare, sull’esempio di esperienze europee editaliane già avanzate, un ecomuseo, cioè un museo a cieloaperto di archeologia industriale, attraverso il recupero e ilriutilizzo del suo patrimonio industriale.Un’analisi della situazione in Umbria relativa ai musei e centriespositivi legati al contemporaneo restituisce, quindi,un’immagine variegata di forme di governo e recenticostituzioni. Pensiamo alla nascita nel 2007 di Palazzo Lucarinia Trevi gestito in forma mista dal comune e dall’associazionePalazzo Lucarini Contemporary o al CIAC di Foligno, nato nelnovembre 2009 da un accordo di intesa tra la Fondazione Cassadi Risparmio di Foligno e il Comune della stessa città.

Umbria opened the doors of its artistic panorama tocontemporary experiments with the famous event“Sculptures in the City” organised in 1962 by the art

historian Giovanni Carandente during the Spoleto Festival. TheUmbrian city was embellished with sculptures by famous artistsincluding Alexander Calder, Beverly Pepper, Arnaldo Pomodoro,Pietro Consagra and Lynn Chadwick. Palazzo Collicola nowcontinues the legacy left by Giovanni Carandente and hiscollection and since the year 2000 acts as the municipal centrefor contemporary arts.Another important figure in the Umbrian world of art is AlbertoBurri, protagonist of the Informal in Italy. In 1978 Città diCastello named its foundation after him. In 1990 the ExSeccatoi del Tabacco was also given his name. The city of Ternialso uses abandoned industrial locations to promote culture, forexample CAOS - Centro per le Arti Opificio Siri - owned by themunicipality. The Centre is located in the reconverted Sirichemical factory and now temporarily managed by ACTcompanies. The countryside around Terni is famous for itsarchaeological and industrial remains which in the past twocenturies have changed the face of the landscape: from earlyindustries, to textile and mechanical industries, the iron andsteel industry and finally the chemical and electric industries. Theproject by the Province of Terni and the Regione Umbria involvesthe creation of an ecomuseum similar to the ones alreadypresent in Italy and Europe; the ecomuseum is an open-airmuseum of industrial archaeology which recovers and reuses itsindustrial heritage. The museums and exhibition centres of contemporary art inUmbria paint a very varied picture of forms of management andrecently constituted institutions. For example Palazzo Lucarini inTrevi opened in 2007 and is managed by a joint partnershipbetween the municipality and the Palazzo LucariniContemporary Association, or the CIAC in Foligno, inauguratedin 2009 thanks to an agreement between the Cassa diRisparmio Foundation in Foligno and the local municipality.

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La Fondazione Palazzo Albizzini CollezioneBurri nasce nel 1978 per volontà dellostesso Alberto Burri al fine di conservare le

opere dell’artista e come recita lo statuto “perpromuovere gli studi sull’arte del maestro e lasua collocazione nel tempo”. Nel 1981 vieneinaugurata la prima sede espositiva della Fon-dazione nelle sale del Palazzo Albizzini(sec.XV°). Burri stesso sceglie 130 opere che,secondo sue precise indicazioni, vengono collo-cate nelle venti sale del palazzo, ordinate cro-nologicamente dal 1948 al 1989, (“Catrami”,“ Muffe”, “Gobbi”, “Sacchi”, “Legni”, “Ferri”,“Combustioni”, “Cretti“, “Cellotex”, oltre aibozzetti per scenografie e sculture, nonché al-cuni esempi della produzione grafica).Nel 1990 la Fondazione inaugura la secondasede espositiva negli Ex Seccatoi del Tabacco.Un’imponente complesso di archeologia indu-striale (7.5000 mq.) che Burri considera luogoideale per esporre opere di grandi dimensionicome i cicli pittorici e le grandi sculture realiz-zate dalla fine degli anni Settanta (Il Viaggio,1979; Orti 1980; Sestante 1982 etc.) per un to-tale di 128 opere.Nelle sale superiori del Palazzo Albizzini sonosituati gli uffici, la biblioteca informatizzata, l’ar-chivio fotografico e iconografico. Studiosi e stu-denti che ogni anno consultano gli archivi,vengono supportati da personale qualificato.La Fondazione organizza esposizioni, convegni,in collaborazione con enti pubblici e privati nelrispetto dello statuto, collabora con molti ateneiuniversitari offrendo stages a chi ne faccia ri-chiesta.

The “Burri Collection”, housed in the LaFondazione Palazzo Albizzini (Albizzini PalaceFoundation), was founded in 1978 by Alberto

Burri himself in order to preserve his works andalso, as stated in its charter, “to promote studieson the master’s art and his place over time.”Initially the collection consisted of thirty-twoworks, which over time have increased to onehundred and thirty and have been arrangedchronologically from 1948 to 1989 through thetwenty rooms of the Renaissance palace. These arefollowed by Catrami, Muffe, Gobbi, Sacchi, Legni,Ferri, Combustioni, Cretti and Cellotex, (Tars,Moulds, Sacks, Woods, Irons, Combustions, Soiland Vinavil Glue, and Cellotex) in addition to somesketches for sets and some examples of graphicwork. Since 1990 the Foundation has also hadanother exhibition venue, the Ex Seccatoi Tobacco(Old Tobacco Warehouses). Because of its size andarchitecture, this industrial buildings complex, builtbetween the late 1950s and the first half of the1960s for the drying out of tropical tobacco, wasthe perfect venue for exhibiting cycles of paintingsand monumental sculptures, such as Il Viaggio(The Journey) Orsanmichele, Sestante (Sextant),Rosso e Nero (Red and Black), created after 1970.In addition to the exhibition programme, thefoundation periodically organizes conferences andconventions on ancient, modern andcontemporary art..

Fondazione PalazzoAlbizzini CollezioneBurriCittà di Castello (PG)Palazzo Albizzini, Via Albizzini, 1 - 06012Tel +39 075 8554649Fax +39 075 [email protected]

9.30-12.30/14.30-18.30 mar.-sab. 10.30-12.30/15.00-19.00 dom. e fest. (dal 1 ottobre al 31 marzo anticipa la chiusuraalle 18.00)Chiuso: lunedì quando non festivo o prefestivoBiglietti: intero t 6,00 ridotto: t 4,00

Per gli orari di accesso si consiglia diconsultare il sito internet

Ex Seccatoi Tabacco, Via Francesco Pierucci

9.30-12.30/14.30-18.30 mar-sab 10.30-12.30/15.00-19.00 dom e fest. (dal 1 al 31 ottobre fino alle 18.00) dal 1 novembre al 31 marzo 10.30-12.30/15.00-18.00 dom e fest. Chiuso: lunedì quando non festivo o prefestivo

Per gli orari di accesso si consiglia diconsultare il sito internet

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• Palazzo Albizzini, Sala VIII (part.): da sin. Grande Sacco,1957-1958, Ferro, 1959, Legno, 1959. Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri, Città diCastello - © by SIAE 2012• Ex Seccatoi del Tabacco, sala E Ciclo Sestante (part.),1982.Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri, Città diCastello - © by SIAE 2012

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Nato nel novembre 2009 da un accordo diintesa tra la Fondazione Cassa di Rispar-mio di Foligno e il Comune della stessa

città, il CIAC rappresenta il coronamento di undiffuso interesse dimostrato sin dagli anni Ses-santa dalla cittadina umbra per la ricerca artisticacontemporanea. Inizialmente ubicato esclusiva-mente nel centro storico, in quella che un tempofu Centrale del latte e poi Ufficio Postale, il Centropresenta oggi una seconda sede nell’ex chiesadell’Annunziata che ospita l’opera d’arte Cala-mita Cosmica di Gino De Dominicis. Il programmaannuale propone mostre, convegni, conferenzeallestiti per lo più nella sede principale ideata daGetulio Alviani dove un parallelepipedo color rug-gine privo di finestratura si staglia nell’antica cit-tadina in un dialogo architettonico tra passato epresente. Tra le mostre ospitate collettive come“Spazio Tempo Immagine”, personali di giovaniartisti come Chiara Dynys, ma anche affermati ar-tisti come Gabriele Basilico o Gino De Dominicis.

Founded in November 2009 through anarrangement between the Cassa di Risparmiodi Foligno Foundation and the Municipal

Government of the same town, the CIACrepresents the crowning achievement of thewidespread interest in contemporary artisticresearch shown by the Umbrian citizens since the1970s. Initially located exclusively in the historiccentre, in what was once the Milk Processing Plantand then the Post Office, today the Centre has asecond base in the former church of Annunziata,which hosts the art work Calamita Cosmica byGino De Dominicis. The annual programmeproposes exhibitions, conventions, conferences setup mainly in the original venue, created by GetulioAlviani where a rust-coloured parallelepipedwithout any windows is outlined in the old townestablishing an architectural dialogue betweenpast and present. The collective exhibitions hostedinclude “Spazio Tempo Immagine” (Space TimeImage), dedicated to young artists such as ChiaraDynys, but also established artists such as GabrieleBasilico and Gino De Dominicis.

CIAC - CentroItaliano d’ArteContemporaneaFoligno (PG)Via del Campanile, 13 - 06034 Tel +39 0742 357035 Fax +39 0742 357035 info@centroitalianoartecontemporanea.itwww.centroitalianoartecontemporanea.com

10.00-13.00/15.30-19.00 ven-domChiuso: lun-gioBiglietti: intero t 4,00

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Il Museo civico di Palazzo della Penna è una re-sidenza gentilizia cinquecentesca testimone disecolari stratificazioni architettoniche, dal-

l’epoca etrusco-romana fino ad oggi, in cui, oltrealla Collezione Valentino Martinelli, di epoca ba-rocca, e la Collezione Gerardo Dottori, vanta lapresenza di sei lavagne di Joseph Beuys, operetestamentarie del pensiero del grande artista te-desco che vi illustrò per immagini le sue teoriesull’arte nel corso di un incontro pubblico con Al-berto Burri svoltosi la sera del 3 aprile del 1980nei monumentali spazi della Rocca Paolina di Pe-rugia. A disposizione del pubblico è, inoltre,un’ampia appendice documentaria ed iconogra-fica della serata-evento.

The Palazzo della Penna Civic Museum is asixteenth century patrician residence that hasbeen witness to centuries of architectural

stratifications, from the Etruscan-Roman times upto the present day. In addition to the Baroque eraValentino Martinelli Collection, and the GerardoDottori Collection, it boasts the presence of six ofJoseph Beuys’ blackboard slates, works whichtestify the thought of the great German artist, whoillustrated his theories on art through imagesduring a public meeting with Alberto Burri whichtook place on the evening of the 3rd of April 1980in the monumental spaces of the Rocca Paolina inPerugia. Moreover, an extensive documentary andiconographic appendix of the evening event isavailable to the public.

Museo civico diPalazzo della PennaPerugia (PG)Via Podiani, 11 - 06121Tel +39 075 5716233Fax +39 075 5716233infomusei@comune.perugia.itwww.comune.perugia.itwww.perugiacittamuseo.it

10.30-13.30/15.00-18.00 lun-dom maggio-luglio/settembre-ottobre 10.30-13.30/15.00-18.00 mar-dom novembre-marzo 10.30-13.00/15.00-17.30mar-domBiglietti: intero t 3,00 ridotto: t 2,00

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• Museo civico di Palazzo della Penna - Esterno• Museo civico di Palazzo della Penna - Scala elicoidale diF. Minissi

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Palazzo Collicola è un sontuoso edificio gen-tilizio costruito fra il 1717 e il 1730 e abi-tato dai nobili Collicola fino all’estinzione

della famiglia. Acquistato dal Comune di Spo-leto nel 1939, oggi è un centro per le arti con-temporanee diretto da Gianluca Marziani, cheraccoglie l’eredità di Giovanni Carandente. IlMuseo ha le sue fondamenta infatti nella colle-zione che il grande storico dell’arte ha realizzatocon dedizione, documentando l’arte italiana estraniera della seconda metà del Novecento, levicende artistiche spoletine, i grandi sogni pro-gettuali (“Sculture nella città”), i premi e i fe-stival (“Premio Spoleto”, “Festival dei DueMondi”) fino al legame speciale con LeoncilloLeonardi, l’artista che più di altri contribuì allamaturazione culturale della città. Inaugurato nel2000, poi riallestito nel 2010, si snoda su quat-tro livelli e ruota attorno alle varie anime dellarinominata Collezione Collicola: la CollezioneCarandente che annovera opere di grandi artisti(Alexander Calder, Sol LeWitt, Alberto Burri,Pino Pascali), le opere acquisite attraverso il“Premio Spoleto” (1953-1968), il progetto di“Nuove acquisizioni” del 1989, e le donazionidi artisti e collezionisti. La collezione dunquecome punto di partenza per nuove sperimenta-zioni, ricerche, sguardi sul contemporaneo percostruire uno spazio dinamico non solo attra-verso nuove acquisizioni, allestimenti o mostretemporanee, ma anche attraverso il progetto“Collicola on the wall”, che commissiona operesite specific destinate a diventare parte inte-grante della struttura museale come l’interventodi Stencil Graffiti di -sten-& Lex, i murales diSantiago Morilla e Alberto Di Fabio, la scritturapittorica di Luca Barcellona, il disegno moltipli-catorio di Danilo Bucchi e la caffetteria visiona-ria di Veronica Montanino. Il Museo disponeanche di una biblioteca, lascito di Giovanni Ca-randente, che conserva più di settantamila vo-lumi d’arte contemporanea.

Palazzo Collicola is a sumptuous patricianbuilding built between 1717 and 1730,where the Collicola nobles dwelled until the

extinction of the family. Purchased by the city ofSpoleto in 1939, today the Palazzo is a centre forcontemporary arts directed by Gianluca Marziani,who has built upon Giovanni Carandente’s legacy.Indeed, the heart of the Museum is built aroundworks the great art historian collected withdedication, documenting Italian and foreign artfrom the second half of the twentieth century, theartistic events of Spoleto, the big dreams forprojects (“Sculture nella città” - “Sculpture in theCity”), prizes and festivals (“Premio Spoleto”,“Festival dei Due Mondi” – “Festival of TwoWorlds”) up to the special bond with LeoncilloLeonardi, the artist who contributed to the city’scultural growth more than any other. It wasinaugurated in 2000 and then underwentreorganisation in 2010; it extends over four levelsand revolves around the various souls of therenamed Collicola Collection: the CarandenteCollection that includes works by famous artists(Alexander Calder, Sol LeWitt, Alberto Burri, PinoPascali), works acquired through the “PremioSpoleto” (1953-1968), the project “ Nuoveacquisizioni” (“New Acquisitions”) in 1989, anddonations by artists and collectors. As a startingpoint for new experiments and research, thecollection examines the zeitgeist to build adynamic space not only through new acquisitions,exhibitions or temporary exhibitions, but alsothrough the “Collicola on the wall” project, whichcommissions site-specific works aimed atbecoming an integral part of the museum.Examples include sten-& Lex’s installation StencilGraffiti, murals by Santiago Morilla and Alberto DiFabio, Luca Barcelona’s pictorial writing, DaniloBucchi’s multiplicative drawing and VeronicaMontanino’s visionary coffee machine. TheMuseum also has a library, left by JohnCarandente in his will, with more than seventythousand volumes of contemporary art.

Palazzo Collicola ArtiVisiveSpoleto (PG)Piazza Collicola, 1 - 06049 Tel +39 0743 [email protected]

10.30-13.00/15.00-17.30 (museo) mer-dom;(mostre) sab-domChiuso: lun e marBiglietti: intero t 9,50 ridotto: t 6,00

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• Vanessa Beecroft - VB 48.959 2001-2002dalla mostra "COSMOGONIA volume uno: CollezioneSciarretta" (foto Giorgio Benni)• Atelier van Lieshout - Watertower 2006 - dalla mostra"COSMOGONIA volume uno: Collezione Sciarretta" (fotoGiorgio Benni)

• Maurizio Cattelan - Untitled (Black Star) 1996 - dallamostra "COSMOGONIA volume uno: CollezioneSciarretta" (foto Giorgio Benni)

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Palazzo Lucarini è uno spazio espositivo dedi-cato all’arte contemporanea nato nel 2007 aseguito dello scioglimento dell’Associazione

Culturale Trevi Flash Art Museum e successiva con-cessione del palazzo all’Associazione Culturale Pa-lazzo Lucarini Contemporary da parte del comunedi Trevi. La missione perseguita è quella di promuo-vere e diffondere l’arte e più in generale la culturadella contemporaneità nelle sue molteplici manife-stazioni attraverso attività espositive e manifesta-zioni complementari (convegni, attività didattichee workshop) dedicate a un pubblico di giovani eadulti. Tra gli eventi espositivi, personali e collettivedi artisti affermati ed emergenti come “PadiglioneItalia out of Biennale” e “Normal Group (1979-1981)”.

Palazzo Lucarini is an exhibition spacededicated to contemporary art that wascreated in 2007 in the wake of the dissolution

of the Associazione Culturale Trevi Flash ArtMuseum, and subsequent passing of the buildinginto the hands of the Associazione CulturalePalazzo Lucarini by the municipality of Trevi. Themission it pursues is to promote and popularise artand, more generally speaking, the culture of thezeitgeist in its myriad forms through exhibitionsand complementary events (conventions, workshopsand educational activities) dedicated to an audienceof young people and adults. Its events includeindividual as well as collective exhibitions of bothestablished and emerging artists such as “PadiglioneItalia out of Biennale” and “Normal Group (1979-1981)”.

Palazzo Lucarini -Centro per l’ArteContemporaneaTrevi (PG)Via Beato Placido Riccardi - 06039 Tel +39 0742 38 10 [email protected]

15.30-18.30 gio-domChiuso: lun-merIngresso libero

Campo del Sole è un parco con sculture situatoa Tuoro, sulle sponde del lago Trasimeno sortoin tre fasi tra il 1985 e il 1989, sotto la dire-

zione artistica di Enrico Crispolti e su progetto diPietro Cascella, Cordelia Von den Steinen e MauroBerrettini con lo scopo di far convergere in un unicoambiente esigenze di natura urbana, ambientaleed economica anche attraverso il coinvolgimentodiretto di maestranze locali. In un felice connubbiotra arte e natura, ventisette colonne-sculture in pie-tra serena, opera di altrettanti artisti contemporaneiitaliani e stranieri, campeggiano in una zona estre-mamente suggestiva dal punto di vista naturalisticocreando un sinuoso percorso a spirale che invita ilvisitatore a inoltrarsi gradualmente dalla dimen-sione lacustre a quella terrestre e astrale rappre-sentata da un disco solare disposto a terra.

Campo del Sole is a sculpture park located inTuoro along the shores of Lake Trasimeno.The park was set up in three successive

steps between 1985 and 1989 under the artisticdirection of Enrico Crispolti. It was designed byPietro Cascella, Cordelia Von den Steinen andMauro Berrettini with the intention of creating aplace where urban, environmental and economicneeds could merge thanks to the directinvolvement of local labourers. In a happy mix ofart and nature, twenty-seven columns of pietraserena, designed by twenty-seven contemporaryItalian and foreign artists, are placed in anextremely beautiful natural setting, creating aspiral itinerary where visitors gradually move froma lakeside to a inland environment and thenproceed on towards the heavens – represented bya horizontal solar disk resting on the ground.

Campo del SoleTuoro del Trasimeno (PG)Punta Navaccia - 06069 Lido di Tuoro Tel +39 075 825220info@comune.tuoro-sul-trasimeno.pg.itwww.comune.tuoro-sul-trasimeno.pg.it

Ingresso libero

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• Una delle sale interne in occasione della mostra“Premiata Officina Trevana” - 2010, maggio - luglio 2010.Lavoro in primo piano del collettivo Studio++,Senza titolo, 2009 (foto Maria Angela Bacchettoni)

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La Rocca di Umbertide, dopo secoli di utilizzoquale fortezza militare, dal 1991 è stata de-stinata ad ospitare il Centro per l’Arte Con-

temporanea, spazio per progetti espositivi suilinguaggi degli ultimi anni, ma anche sede di unaraccolta il cui nucleo originario è costituito da di-ciannove opere donate al Comune dal concitta-dino Giovanni Ciangottini, pittore e galleristarecentemente scomparso. Tra le attività promossedal centro, un contributo significativo è stato datoai protagonisti della storia umbertidese come Le-oncillo, Baldelli e Cagli e le ceramiche Rometti ePucci.

After may centuries of use as military fortress,since 1991 Rocca di Umbertide has beenused to house the Centre for Contemporary

Art, a space for expository projects on thelanguages emerging in recent years, and is alsothe seat of a collection whose original core wasformed of nineteen works donated to the city byGiovanni Ciangottini, a fellow painter and galleryowner who recently passed away. Among theactivities promoted by the centre, a significantcontribution has been made to the leading figuresof Umbertide art history such as Leoncillo, Baldelliand Cagli and the ceramicists Rometti and Puccis.

Rocca di Umbertide-Centro per l’ArteContemporanea Umbertide (PG) Piazza Braccio Fortebraccio, 1 - 06019 Tel +39 075 9413691 [email protected]

10.00-12.30/16.30-18.30 Chiuso: lun Ingresso libero

Dalla fabbrica chimica alla fabbrica della cul-tura, è il CAOS - Centro per le Arti OpificioSiri, spazio di proprietà del Comune di Terni

nato dalla riconversione dell’ex fabbrica chimicaSIRI attualmente gestito dalla associazione tem-poranea di imprese ACT. In un totale di oltre cin-quemila metri quadri, il centro accoglieesposizioni temporanee, spazi per residenze eproduzioni artistiche, un teatro, un museo ar-cheologico e il Museo d’arte Moderna e Contem-poranea Aurelio De Felice. Quest’ultimo conservaopere realizzate dal dopoguerra a oggi con par-ticolare attenzione a giovani artisti contempora-nei, emergenti o già affermati, legati alladimensione territoriale. Particolare rilievo rivestepoi la sezione dedicata a De Felice e Metelli e lacollezione delle grafiche firmate dai protagonistidell’arte del Novecento europeo, tra cui Chagall,Kandinsky, Mirò, Leger, Cocteau. Ciò che peròcontraddistingue il Caos è la sua particolare at-tenzione all’innovazione e alla formazione riscon-trabile nei laboratori creativi, nei programmi distudio internazionali, nelle residenze creative enei programmi internazionali quinquennali Mi-niatures volti a favorire il dialogo tra artisti delbacino del Mediterraneo e ancora, “Città giar-dino”, progetto finalizzato a promuovere la na-scita di un “Quartiere Creativo”.

From chemical factory to culture factory; this is theCAOS- Centro per le Arti Opificio Siri, a spacebelonging to the municipality of Terni that was

created out of the conversion of the former SIRIchemical factory, which is currently managed by aTemporary Consortium of Companies. Spilling out atotal of over five thousand square meters, the centrehosts exhibitions, spaces for artists’ residencies andproductions, a theatre, an archaeological museumand the Museo d’arte Moderna e ContemporaneaAurelio De Felice. The latter contains works made from the Post WWII period up to the present day, withparticular attention given to young contemporaryartists linked to the city’s territory, whether emergingor already established. The section devoted to DeFelice and Metelli is particularly noteworthy, as is thecollection of graphic art signed by the leading figuresof European Nineteenth Century art, includingChagall, Kandinsky, Miro, Leger, Cocteau. Whatdistinguishes the CAOS, however, is the special focuson innovation and training found in its creativeworkshops, international study programs in creativeresidencies and in its Miniatures international five-year programs aimed at stimulating dialogue amongartists of the Mediterranean basin, as well as “Cittàgiardino”(Garden City), a project aimed at promotingthe creation of a “Creative Neighbourhood”.

CAOS - Centro ArtiOpificio SiriTerni (TR)Via Campofregoso 98 - 05100 Tel +39 0744 [email protected]

10.00-13.00/16.00-20.00Chiuso: lunBiglietti: intero t 5,00 ridotto: t 3,50

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• Werner Graeff - Rotur -Donazione Aurelio De Felice,1986• Aurelio De Felice - VergineAdolescente, 1960 -Donazione Aurelio De Felice,1986• Sala espositiva

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Trevi - Palazzo Lucarini - Una delle sale interne inoccasione della mostra IMUSMIS di Brunella Longo,marzo-aprile 2012 (foto Mara Predicatori)

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Monteciccardo - Centro per l’arte contemporanea “Il Conventino”

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1. Museo Tattile StataleOmeroAncona (AN)

2. Centro per l’artecontemporanea “Il Conventino”Monteciccardo (PU)

3. Fondazione Pescheria-Centro Arti VisivePesaro (PU)

MARCHE

Il sistema museale marchigiano è organizzato a livelloprovinciale così da coordinare le attività dei diversi enti eistituzioni superando la “limitata logica comunale”. Il fine è

quello di sviluppare adeguate economie di scala, migliorarel’efficienza dei servizi e favorire l’integrazione fra Attività e Beniculturali, così come auspicato dalla legislazione regionale (L. R.75/97 e L. R. 6/98). Sono nati, così, il Sistema Museale della Provincia di Macerata,quello di Ancona e lo SPAC, Sistema Provinciale ArteContemporanea di Pesaro e Urbino che portano avanti unprogetto di promozione e valorizzazione dell’artecontemporanea in dodici centri della provincia. È proprio qui,infatti, che si ritrovano le più interessanti esperienze nelcontemporaneo con la Fondazione Pescheria Centro Arti Visive,istituzione comunale nata nel 1996 con l’intento di promuoverel’arte contemporanea e stimolare il dibattito culturale e artisticoa Pesaro. Una sfida coraggiosa e una vera e propria metamorfosi culturaleimposta alla città, a partire dalla scelta di trasformare Pescheria,il vecchio mercato del pesce, in spazio espositivo per leespressioni artistiche d’avanguardia.Altra realtà gestita a livello comunale è Il Conventino diMonteciccardo, museo nato dalle donazioni di alcuni artisti chenegli anni Ottanta parteciparono alla rassegna d’artecontemporanea “Borderline”. Tra le altre piccole realtà interneallo SPAC si possono ricordare il Museo Gualtieri a Talamello, laQuadreria Cesarini a Fossombrone, la raccolta LeonardiCastellani di Urbino, le raccolte di grafica di Urbania, la sezionefotografica ad Acqualagna, il Centro di Scultura contemporaneaa Cagli e infine il centro Tam Trattamento Artistico dei metalli,voluto da Arnaldo Pomodoro a Pietrarubba.Non mancano, infine, nel territorio di Ancona, originali spazidedicati all’arte contemporanea come il Museo della Mail Art aMontecarotto e il Centro per la Documentazione dell’ArteContemporanea a Falconara marittima.

The Marche museum system is managed by the Provincewhich coordinates the activities of several public authoritiesand institutions: a way to avoid being restricted to

“municipal logic”. The objective is to develop sufficienteconomies of scale, improve efficiency and facilitate theintegration of cultural heritage and activities, a goal establishedby regional legislation (L. R. 75/97 and L. R. 6/98).This led to the creation of the Museum System of the Provinceof Macerata, the Museum System of Ancona and theContemporary Art Provincial System of Pesaro and Urbino, SPAC;the scope of these three systems is to promote and enhancecontemporary art in twelve provincial towns. In fact the latterare home to the most interesting contemporary artworksmanaged by the Pescheria Foundation Visual Arts Centre, amunicipal institute established in 1996 to promotecontemporary art and encourage cultural and artistic debate inPesaro. A bold challenge and a real cultural metamorphosis wasimposed on the city, starting with the decision to turn thePescheria, the old fish market, into an exhibition space foravant-garde art.The Convent of Monteciccardo is another venue managed bythe municipality; the museum was created in the eighties thanksto the donation of several artists who participated in thecontemporary art exhibition “Borderline”. Other smaller venuesthat are part of SPAC include: the Gualtieri Museum inTalamello, the Quadreria Cesarini in Fossombrone, the LeonardiCastellani collection in Urbino, the collection of drawings inUrbania, the photographic gallery in Acqualagna, the Centre ofcontemporary Sculpture in Cagli and the Tam Centre – Artistictreatment of metals – set up by Arnaldo Pomodoro inPietrarubba.Finally, unique spaces for contemporary art are also present inthe region of Ancona, for example, the Museum of Mail Art inMontecarotto and the Centre for the Documentation ofContemporary Art in Falconara marittima.

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Nato con la finalità di favorire l'accesso e lafruizione all’arte dei non vedenti ed ipoven-denti, il Museo Omero è oggi la prima ed

unica struttura museale nel panorama internazio-nale che promuove e divulga la lettura tattile e plu-risensoriale delle opere d’arte; è la risposta allemolteplici esigenze di comunicazione artistica nonsolo dei non vedenti, ma in generale di tutti coloroche sentono il bisogno di ritrovare la propria capa-cità di percezione.Nella sezione di Arte Contemporanea possono es-sere esplorate forme in marmo, terracotta, legno,pietra, bronzo, scolpite e modellate da importantiscultori come Giorgio de Chirico, Arturo Martini,Pietro Consagra, Marino Marini, Arnaldo Pomo-doro, Francesco Messina, Valeriano Trubbiani, Giro-lamo Ciulla, Aron Demetz, Loreno Sguanci, EdgardoMannucci, Umberto Mastroianni, André Barelier,Sergio Zanni, Pietro Annigoni, Floriano Bodini, Vit-torio Morelli, Roberto Papini e altri ancora.

The Museum was established with the aim offostering access to and use of art by the blindand visually impaired. The Museo Omero is

now the first and remains the only museum in theinternational scene that promotes and disseminatestouch and multisensory readings of works of art.The Museum is a response to the multiple needs forartistic communication not only of the blind, butmore generally speaking of all those who feel theneed to find their own powers of perception onceagain. In the Contemporary Art section, visitors arefree to explore shapes in marble, terracotta, wood,stone, bronze, carved and shaped by importantsculptors such as Giorgio de Chirico, Arturo Martini,Pietro Consagra, Marino Marini, Arnaldo Pomodoro,Francesco Messina, Valeriano Trubbiani, GirolamoCiulla, Aron Demetz, Loreno Sguanci, EdgardoMannucci, Umberto Mastroianni, André Barelier,Sergio Zanni, Pietro Annigoni, Floriano Bodini,Vittorio Morelli, Roberto Papini and still others.

Museo Tattile StataleOmeroAncona (AN)Mole Vanvitelliana, banchina G. da Chio, 28 -60010Tel +39 071 2811935Fax +39 071 [email protected]

17.00-20.00 mar-ven 9.00-12.00/17.00-20.00 sab e domChiuso: lunedìIngresso libero

Si deve alla rassegna d’arte d’avanguardia‘’Borderline’’ del 1988, la creazione della col-lezione d’arte contemporanea, che dal 2003

costituisce la raccolta del Conventino, un tempoConvento dei Servi di Maria. Da questo eventoprende origine la raccolta, che negli anni si è gra-dualmente arricchita di opere donate da vari artisti,tra i quali Eliseo Mattiacci, Paolo Icaro, HidetoshiNagasawa, Claudio Costa, Antonio Paradiso, Cri-stian Cassar, Gabriele Giorgi, Mimmo Conenna,Mimmo Rosselli. Sculture, installazioni, pitture, fo-tografie, disegni documentano le linee estetiche eartistiche che hanno caratterizzato la ricerca daglianni Sessanta fino ai giorni nostri, con un piccolonucleo di opere firmate da giovani artisti marchi-giani. Alla collezione permanente si affianca unricco calendario di mostre collettive e personali dialto livello, in particolare va ricordato il ciclo “Me-moriale dal Convento” , appuntamento annualenelle celle del Conventino con importanti artistidella scena contemporanea come Enzo Cucchi, Et-tore Spalletti, Mario Merz, Giulio Paolini e JannisKounellis, per un dialogo aperto tra opere e geniusloci, sotto la direzione artistica di Ludovico Pratesi.

We owe the creation of this contemporary artcollection, which since 2003 has beeninstalled in the the Conventino, a former

convent of the Servants of Mary, to the 1988 avant-garde art festival “Borderline’’. It is from this eventthat the collection of artwork sprang up, and hasbeen gradually been enriched over the years withworks donated by various artists, including EliseoMattiacci, Paolo Icaro, Hidetoshi Nagasawa, ClaudioCosta, Antonio Paradiso, Cristian Cassar, GabrieleGiorgi, Mimmo Conenna, and Mimmo Rosselli.Sculptures, installations, paintings, photographs anddrawings, have documented the artistic andaesthetic lines that have characterized the researchfrom the 1960s to the present day, with a small bodyof works signed by young artists from the Marcheregion. The permanent collection is complementedby a rich program of high-level collective and soloexhibitions. Especially noteworthy is the “Memorialedal Convento” cycle, an annual event which is heldinside the cells of the Conventino by artists on thecontemporary scene such as Enzo Cucchi and EttoreSpalletti, Mario Merz , Giulio Paolini and JannisKounellis, to establish an open dialogue between theartworks and genius loci (local genius), under theartistic direction of Ludovico Pratesi.

Centro per l’artecontemporanea “Il Conventino”Monteciccardo (PU)Via Conventino - 61024 Tel +39 0721 910189Fax +39 0721 [email protected]

orario variabile

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112• Jannis Kounellis - Memoriale del convento

• Giorgio De Chirico - Manichini Coloniali, 1969, ArchivioMuseo Tattile Statale Omero

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MAR

CHE

Con il Centro Arti Visive Pescheria, Pesarosi apre alla promozione del contempora-neo, è il 1996 e si sceglie come sede il

vecchio mercato del pesce. Nel 2001 il Centrosi arricchisce di un nuovo spazio espositivo,l’adiacente Chiesa del Suffragio, edificio del Sei-cento a pianta dodecagonale da tempo sconsa-crato, che permette di ampliare la proposta einvitare artisti internazionali a realizzare pro-getti site specific. Due spazi dunque dalle carat-teristiche architettoniche molto differenti chevengono esaltati dal dialogo con le opere di ar-tisti contemporanei come Arienti, Penone,Cragg, Pirri, Hofer, Scipione, Licini, Cucchi,Ghirri, Giacomelli, Basilico e Ontani. Oltre all’at-tività espositiva, il Centro ha favorito la cono-scenza del collezionismo d’impresa e si impegnaalla divulgazione dell’arte contemporanea, at-traverso cicli d’incontri e conferenze e attivitàdidattiche. In un territorio caratterizzato dallaforte presenza di un comparto produttivo legatoal disegno industriale, ma anche alla grafica ealla comunicazione, questo organismo, difficileda trovare in altri musei, mira a promuovere evalorizzare una forma creativa che intervienenella vita quotidiana di ognuno e di cui l’Italiaè un esempio a livello internazionale.

Pesaro opened its doors to promotingcontemporary art with its Centro Arti VisivePescheria, and in 1966 the city’s old fish

market was selected as its venue. In 2001 theCentre was further improved with a new exhibitionvenue, the adjacent church Chiesa del Suffragio, adeconsecrated seventeenth century building thathad a dodecagonal layout. This allowed theCentre’s proposals to be broadened, andinternational artists to be invited to create site-specific projects. The two venues, both with verydifferent architectural features, are thus enlivenedby dialogues with works by contemporary artistssuch as Arienti, Penone, Cragg, Pirri, Hofer,Scipione, Licini, Cucchi, Ghirri, Giacomelli, Basilicoand Ontani. In addition to its exhibition activities,the Centre raises awareness of businesscorporation collections and has committed itself tocontemporary art, through cycles of meetings andconferences and educational activities. Based in aregion with a strong manufacturing sector that islinked to industrial design, as well as to graphicsand communications, this institution seeks to fosterand enhance a creative form that affects everyone’sdaily lives – something that is difficult to find inother museums, but which Italy excels at on aninternational level.

Fondazione Pescheria- Centro Arti VisivePesaro (PU)Corso XI Settembre, 184 - 61121 Tel +39 0721 387651Fax +39 0721 387652centroartivisive@comune.pesaro.pu.itwww.centroartivisivepescheria.it

10.00-12.00/17.30-19.30 mar-domluglio-settembre 10.00-12.00/17.00-22.00mar-domChiuso: lun

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• Il Loggiato• Il Loggiato• Irene Kung, 2009

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Galleria Nazionale d’Arte Modernae Contemporanea - Alfredo Pirri -Passi, 2011-Sala delle colonne(foto Roberto Galasso)

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1. Fondazione Umberto MastroianniArpino (FR)

2. Centro Museale Comunale di ArteContemporaneaTurania (RI)

3. Museo d’Arte ModernaAnticoli Corrado (RM)

4. Raccolta ManzùArdea (RM)

5. Art Forum Würth Capena Capena (RM)

6. >DEPART FoundationFrascati (RM)

7. CIAC - Centro internazionale perl’arte contemporaneaGenazzano (RM)

8. Accademia di Francia a Roma -Villa MediciRoma (RM)

9. Accademia di San LucaRoma (RM)

10. American Academy in RomeRoma (RM)

11. Accademia Tedesca Villa MassimoRoma (RM)

12. Auditorium Parco della Musica -“Auditorium Arte”Roma (RM)

13. Fondazione Adriano OlivettiRoma (RM)

14. Fondazione BaruchelloRoma (RM)

15. Fondazione Bruno ZeviRoma (RM)

16. Fondazione GiulianiRoma (RM)

17. Fondazione La Quadriennale diRomaRoma (RM)

18. Fondazione Pastificio CerereRoma (RM)

19. Fondazione VOLUME! Roma (RM)

20. Galleria Nazionale d’Arte ModernaRoma (RM)

21. Istituto Nazionale per la Grafica-Dipartimento del ContemporaneoRoma (RM)

22. Istituto Polacco di CulturaRoma (RM)

23. Istituto Svizzero di RomaRoma (RM)

24. MACRO Museo d’ArteContemporanea di Roma Roma (RM)

25. MAXXI Museo delle Arti del XXIsecoloRoma (RM)

26. Museo Carlo BilottiRoma (RM)

27. Museo Hendrik Christian Andersen Roma (RM)

28. Nomas FoundationRoma (RM)

29. Palazzo delle EsposizioniRoma (RM)

30. Parco di Villa GloriRoma (RM)

31. Polo Museale Sapienza - MLACMuseo Laboratorio di ArteContemporaneaRoma (RM)

32. Real Academia de Espana enRomaRoma (RM)

33. Opera Bosco - Museo di Arte nellaNaturaCalcata (VT)

LAZIO

La consapevolezza che, per incentivare lo sviluppo culturaledella comunità non ci si debba limitare alla valorizzazionee conservazione dell’eredità del passato, ma occorra

promuovere l’arte del nostro tempo in tutti i suoi linguaggi, hadato impulsi positivi alla regione Lazio, e in particolar modoalla città di Roma.Da tale assunto deriva l’apertura, nella sede dell’ex birreriaPeroni del MACRO, nel 1999, recentemente ampliato da OdileDecq e, soprattutto, il grande investimento, economico eintellettuale, che ha portato all’apertura della sede ampliatada Zaha Hadid del MAXXI, Museo Nazionale delle Arti delXXI. L’intervento dei due grandi architetti internazionali inquesti musei ha contribuito a spostare l’attenzione verso unanuova definizione del rapporto con l’architetturacontemporanea. La stessa funzione è stata assolta dainterventi che hanno arricchito il tessuto urbano qualil’Auditorium di Renzo Piano nel quartiere Flaminio, la nuvoladi Massimiliano Fuksas all’Eur, il Museo dell’Ara Pacis e lachiesa di Richard Meier a Tor Tre Teste. Infine, nel 2011, ilnuovo allestimento della Galleria Nazionale d’Arte Modernacostituisce un altro importante tassello per la conoscenzadell’arte del Novecento, mentre la promozione delcontemporaneo investe anche musei come la GalleriaBorghese che con il progetto “Committenze contemporanee”contribuisce ad arricchire le collezioni del MAXXI.Parallelamente si è andata costituendo, nel corso degli anni,una fitta rete di spazi espositivi privati e fondazioni che, oltre ilpuro collezionismo, si sono impegnati in un’attività dipromozione e valorizzazione degli artisti contemporanei,lavorando sul territorio e promuovendo residenze per giovaniartisti e curatori. Ne sono un esempio la Fondazione PastificioCerere, la Fondazione Volume, con il progetto del “ParcoNomade” nella periferia degradata di Corviale, fino a giungerealle recenti Fondazione Nomas nata nel 2008 , la FondazioneDepart nel 2009 e la Fondazione Giuliani nel 2010.Altre protagoniste della realtà romana sono le Accademie e gliIstituti di cultura stranieri che, con il loro ricco programma diesposizioni, residenze ed eventi, arricchiscono l’offertaculturale della città. Infine è giunta alla quinta edizione la fiera d’artecontemporanea “Roma-The Road to the Contemporary Art”,ora “Roma Contemporary”, mentre il “Festival Roma Europa”è una tradizione ormai consolidata che propone, ogniautunno, un ricco programma di iniziative caratterizzatodall’intreccio dei linguaggi contemporanei (arti visive, teatro,musica, letteratura, etc.).

The awareness that the enhancement and conservation ofthe heritage of the past is not enough to encourage thecultural growth of the community is behind the promotion

of all forms of contemporary art in the Lazio region, andespecially in the city of Rome.This was the reasoning behind the 1999 opening of theMACRO in the former Peroni beer factory, recently enlarged byOdile Decq, and, above all, the huge intellectual and economicinvestment which led to the opening of the MAXXI, theNational Museum of XXI Century Arts enlarged by ZahaHadid. The work of these two famous international architectsshifted the focus towards a new definition of our relationshipwith contemporary art. The same holds true for other workswhich have enriched the urban fabric, for example theAuditorium by Renzo Piano in the Flaminio district, the cloudby Massimiliano Fuksas in EUR, the Ara Pacis Museum and thechurch in Tor Tre Teste by Richard Meier. Finally, in 2011, thenew design of the National Gallery of Modern Art was anotherimportant step towards enhancing people’s knowledge oftwentieth-century art. Contemporary art is also promoted bymuseums such as the Borghese Gallery: its project“Contemporary Clients” contributes to the collections in theMAXXI.At the same time, an important network of private exhibitionspaces and foundations have sprung up in recent years. Apartfrom creating collections they are all engaged in promotingand enhancing the work of contemporary artists; they work allover the region as well as create residential buildings foryoung artists and curators. For example the Pastificio CerereFoundation, the Volume Foundation, with their project for the“Parco Nomade” in the degraded suburban district of Corvialeor, more recently, the Nomas Foundation established in 2008,the Depart Foundation in 2009 and the Giuliani Foundation in2010.Other protagonists of art in Rome are the foreign academiesand cultural institutes; their extensive programme ofexhibitions, resident artists and events enhance the culture onoffer in the city.Finally, the fifth edition of the contemporary art fair “Roma –The Road to Contemporary Art”, now “Roma Contemporary”.Instead the “Festival Roma Europa” is a consolidated traditionwhich every autumn organises excellent initiatives involving amix of contemporary languages (visual arts, theatre, music,literature, etc.).

3, 4, 5, 6, 7, 8, 9,10, 11, 12, 13,14, 15, 16, 17,18, 19, 20, 21,22, 23, 24, 25,26, 27, 27, 28,29, 30, 31, 32

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Nata nel 1993, la Fondazione Mastroianniraccoglie oltre cento opere, tra sculture, di-segni, bassorilievi, arazzi, cartoni e bozzetti

scenografici dell’artista Umberto Mastroianni.Sede dell’archivio personale del maestro, oltre almateriale fotografico e documentario concer-nente la sua attività artistica, ospita anche unasezione “I Mastroianni” dedicata ai Mastroiannidel cinema e della ceramica. Infine, accanto allacollezione permanente, la Fondazione promuoveperiodicamente mostre temporanee e si estendefuori dal museo nella città di Arpino dove alcunesue sculture possono essere ammirate.

Founded in 1993, the Mastroianni Foundationhouses over one hundred art works, includingsculptures, drawings, bas-reliefs, tapestries,

cartoons and stage design sketches by the artistUmberto Mastroianni. It is the centre of themaestro’s personal archives, and in addition to thephotographic and documentary materialsconcerning his artistic activity, it also contains asection “I Mastroianni” dedicated to theMastroianni family members in the world of filmand ceramics. Finally, next to the permanentcollection, the Foundation periodically promotestemporary exhibitions and extends outside of themuseum into the town of Arpino, where some ofhis sculptures can be admired.

Fondazione UmbertoMastroianniArpino (FR)Piazza Municipio, 33 - 03033Tel +39 0775 2191 [email protected]

8.30-13.30 lun, mer, ven e dom 8.30-13.30/15.30-18.30 mar, gio e sabIngresso libero

Il Museo, riaperto nel 2009, raccoglie circa due-cento opere, per la maggior parte lasciti e do-nazioni spontanee, di artisti contemporanei. Il

percorso espositivo si suddivide in quattro grandigruppi: arte straniera del Novecento, arte italianadel primo Novecento, arte italiana del secondoNovecento, avanguardie. Tra i lavori esposti figu-rano Venere di Salvador Dalì, Maternità di JoanMirò, Pittura astratta di André Masson, Dux diMario Sironi, Colloquio segreto di Giorgio De Chi-rico, oltre a opere di Annigoni, Attardi, Fazzini,Mastroianni e Greco.

The museum, reopened in 2009, hostsapproximately 200 artworks; most have either

been bequeathed or donated by contemporaryartists. The itinerary is divided into four sections:foreign twentieth-century art, Italian art in the firsthalf of the twentieth century, Italian art in thesecond half of the twentieth century, avant-garde.Works include Venere by Salvador Dalì, Maternitàby Joan Mirò, Pittura astratta by André Masson,Dux by Mario Sironi, Colloquio segreto by GiorgioDe Chirico, as well as works by Annigoni, Attardi,Fazzini, Mastroianni and Greco.

Centro MusealeComunale di ArteContemporaneaTurania (RI)Via Porta Romana, 20 - 02020 Tel +39 0765 935082 Fax +39 0765 [email protected]

16.00-20.00 sab 8.30-12.30/16.00-20.00 domChiuso: lun-gioBiglietti: intero t 1,55

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• Arpino - Palazzo Spaccamela - Donazione Mastroianni

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LAZI

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Il Civico Museo di Arte Moderna di Anticoli, ospi-tato nel palazzetto Brancaccio, nasce nel 1935come Galleria Comunale d’Arte Moderna per

realizzare una raccolta pubblica di opere d’arte ese-guite sul posto a partire dal 1884 da quegli artistiche arrivarono dall’Europa settentrionale ad Anti-coli e qui soggiornarono aprendo i loro studi in vec-chie stalle dove ritraevano le giovani donne delposto e la campagna romana circostante. Tra i primiad arrivare ad Anticoli sono Ernst Stuckelberg, i pit-tori danesi Niels Andreas Bredal, Oluf Kristian Host,Carl Otto Haslund, mentre tra gli italiani AugustoCorelli, Augusto Bompiani, Carlo Randanini, Ales-sandro Morani, Nino Costa. Probabilmente ancheJean-Baptiste-Camille Corot autore di Agostina nel1886, opera conservata alla National Gallery di Wa-shington, e Giulio Aristide Sartorio. La raccolta ori-ginale si amplierà nel tempo fino a raggiungere leattuali duecento opere che spaziano dall’Ottocentoal Novecento, dalla pittura alla scultura e al disegnocon una sezione dedicata agli artisti anticolani. Tragli artisti in collezione Domenico Spadini, GiuseppeCapogrossi, Arturo Martini, Fausto Pirandello, Ra-fael Alberti, Ercole Drei e Adolfo De Carolis. Tra leattività collaterali, mostre temporanee e visite gui-date su richiesta.

Anticoli’s Civico Museo di Arte Moderna (CivicMuseum of Modern Art), housed in the BrancaccioPalace, was founded in 1935 as the Municipal

Gallery of Modern Art for the purpose of forming a publiccollection of works of art that were executed in the cityitself. The earliest works date back to 1884, and werecreated by artists who came to Anticoli from northernEurope and stayed here, opening their studios in the oldstables where they portrayed the young women of theplace and the surrounding Roman countryside. Amongthe first to arrive in Anticoli were Ernst Stuckelberg, theDanish painters Niels Andreas Bredal, Oluf Kristian Host,Carl Otto Haslund, while the Italians included AugustoCorelli, Augusto Bompiani, Carlo Randanini, AlessandroMorani, and Nino Costa. Jean-Baptiste-Camille Corot,author of Agostina in 1886, which is hanging in theNational Gallery of Art in Washington D.C., and GiulioAristide Sartorio most likely also worked here. The originalcollection expanded over time and rose to the currenttwo hundred works ranging from the nineteenth to thetwentieth centuries, from paintings to sculptures anddrawing, with a section devoted to Anticoli’s own artists.Among the artists in the collection are DomenicoSpadini, Giuseppe Capogrossi, Arturo Martini, FaustoPirandello, Rafael Alberti, Ercole Drei and Adolfo DeCarolis. Additional activities include temporary exhibitionsand guided tours upon request.

Museo d’ArteModernaAnticoli Corrado (RM)Piazza S. Vittoria, 1 - 00022Tel +39 0774 936318 Fax +39 0774 936647 www.anticoli-corrado.it

9.00-13.00 mar-gio 9.00-13.00/16.00-19.00 sab e dom Chiuso: lun

La Raccolta Manzù di Ardea, parte della GalleriaNazionale d’Arte Moderna di Roma, nasce nel1965 come Raccolta Amici di Manzù su idea

della moglie dell’artista Inge Schabel, affiancata daun comitato formato, tra gli altri da Cesare Brandi eAlexandre Rosenberg. L’edificio di stampo raziona-lista che la ospita venne realizzato nel 1967 dall’ar-chitetto Tommaso Porn ed è circondato da un vastogiardino, popolato di sculture bronzee e piante rare.Donata allo Stato italiano nel 1979, è aperta al pub-blico dal 1981 e ospita, per volere dello stesso arti-sta le sue spoglie. La collezione è costituita da piùdi ottanta sculture, bozzetti e medaglie, quasi tuttein bronzo, realizzate da Manzù tra il 1927 e il 1984,e da circa trecentotrenta disegni, incisioni e bozzettidi costumi teatrali eseguiti tra il 1940 e il 1980. Diparticolare interesse è l’Archivio costituito da docu-menti a stampa che vanno dal 1930 al 2000. All’at-tività espositiva si affiancano eventi collaterali comeconferenze, workshop e concerti.

The Manzù di Ardea Colllection, part of the NationalModern Art Gallery in Rome, was first proposed asthe Amici di Manzù (Friends of Manzù) collection

in 1965 by Manzù’s wife, Inge Schnabel, along with acommittee,that included, among others, Cesare Brandiand Alexandre Rosenberg. The rationalist building thathouses it was begun in March of 1967 by the ArchitectTommaso Porn, and is surrounded by a vast garden,populated with bronze sculptures and rare plants.Donated to the Italian State in 1979, the museum hasbeen open to the public since 1981, and, as per theartists’ wishes, it is also where his mortal remains arekept. The Collection includes more than eightysculptures, preliminary drawings, and medallions,almost all in bronze, made by Manzù between 1927and 1984 as well as three hundred and thirty drawings,etchings and sketches of theatrical costumes. Thecollection also holds a complete photographic archiveof the artist’s works and a large archive of press releasesand news-clippings between the 1930’s and the year2000. In addition to the exhibition activities, events suchas conferences, workshops and concerts are also held.

Raccolta ManzùArdea (RM)Via Laurentina Km 32 - 00040Tel +39 06 9135022 www.museomanzu.beniculturali.it

9.00-20.00 mar-domChiuso: lun

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L’Art Forum Würth Capena, inaugurato nel 2006,è la sede espositiva italiana del Gruppo Würth,azienda tedesca leader nella produzione di ele-

menti di montaggio, che dagli anni Novanta affiancaarte e impresa attraverso un programma di esposi-zioni, attività di formazione ed educazione, seminarie conferenze nelle sue dieci sedi europee. Punto dipartenza le circa quindicimila e cinquecento operedella Collezione Würth, fondata negli anni Sessantadal Reinhold Würth. La collezione comprende soprat-tutto opere d’arte del XX e XXI secolo a cui si è re-centemente aggiunta una collezione di pitturatedesca e svizzera del XV e XVI secolo, che apparte-neva ai Principi von Fürstenberg. Tra gli artisti presentiChristo & Jeanne-Claude, José de Guimarães, Pis-sarro, Sisley, Munch, Kirchner, Nolde, Beckmann, Ba-selitz, Kiefer e sculture di Arp, Chillida, Tuchnowski.In Italia, quella dell’Art Forum Würth di Capena, èuna realtà eccezionale. Pochissimi sono infatti i museiinterni alle aziende. Le opere collocate negli spazidella fabbrica contribuiscono a rendere più confor-tevole e stimolante l’ambiente di lavoro e ad offrireun’occasione di arricchimento per tutti. Il GruppoWürth sostiene le arti anche con importanti finan-ziamenti per il restauro del patrimonio pubblico.

The Art Forum Würth Capena, inaugurated in 2006,is the Italian seat of the Würth Group, a leadingGerman company in the production of mounting

elements, which has supported both art and businesssince the 1990s through a program of exhibitions, trainingactivities and education seminars and conferences in itsten European branch locations. The art collection, thefoundations of which were laid by Reinhold Würth in the1960s, today comprises approximately over 15,000works of art. It mainly focuses on painting, graphic artand sculptures created in the period between the end ofthe 19th century and the present day. In addition to this,the late medieval Fürstlich Fürstenberg Collection ofPaintings was recently added to the collection. The artistsrepresented in the collection include such figures asChristo & Jeanne-Claude, José de Guimarães, Pissarro,Sisley, Munch, Kirchner, Nolde, Beckmann, Baselitz, Kieferas well as sculptors such as Arp, Chillida and Tuchnowaski.The Art Forum Würth Capena in Italy is an exceptionalinstitution. There are very few museums that are locatedinside companies. The works displayed inside the spacesof the factory building contribute to a more comfortableand stimulating working environment and provide anopportunity for enrichment for all. The Würth Group alsosupports the arts with substantial funding for therestoration of the public heritage.

Art Forum WürthCapena Capena (RM)Viale della Buona Fortuna, 2 - 00060 Tel +39 06 90103800Fax +39 06 [email protected]

10.00-17.00 lun-sabChiuso: dom e festIngresso libero

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La Fondazione DEPART, nata formalmente nel2009, e un’organizzazione dedicata allo sviluppoe al sostegno dell’arte contemporanea, supporta

attivamente il settore della ricerca, della produzioneartistica, dell’educazione e dell’acquisizione, incorag-giando la crescita degli artisti attraverso la promo-zione di un programma di residenze, di laboratori, disimposi e di borse di studio; inoltre sostiene attiva-mente il settore dello sviluppo urbanistico attraversola pianificazione, la progettazione architettonica e losviluppo culturale attraverso programmi e iniziativerivolte alla comunita. DEPART, presieduta da PierpaoloBarzan, grande appassionato e collezionista d’artecontemporanea, ha una collezione di circa trecentoopere, per la maggior parte realizzate dopo il 2000da giovani artisti internazionali. In attesa di una sualocation, la Fondazione cede in comodato d’uso leopere della collezione e presenta progetti espositiviin musei, istituti, accademie, spazi non profit e altrerealtà in ambito internazionale per dare vita ad unproficuo rapporto di scambio tra pubblico e privato;in particolare a Roma ha instaurato una forte colla-borazione con il Museo Macro di Roma.

The DEPART Foundation, formally established in2009, is an organization focusing on thedevelopment and support of contemporary art.

It actively promotes research, artistic production,education and acquisitions in this field; it also fostersthe growth of artistic talent through the promotionof an in-house residency program, workshops,symposiums and scholarships. It also activelysupports the urban development sector throughplanning, architectural design and culturaldevelopment thanks to community-orientedprograms. DEPART, chaired by Pierpaolo Barzan, atrue art lover and contemporary art collector, has acollection of about three hundred works most ofwhich created since 2000 by young artists from allaround the world. While waiting for its ownpermanent location, the foundation loans artworksfrom its collection and exhibits its projects inmuseums, institutions, academies, non-profit spaces,and other international locations in order to fostera fruitful exchange between the public and privatesectors; in particular, DEPART has forged a closecollaboration with the Macro Museum in Rome.

>DEPART FoundationFrascati (RM)Via Tuscolana, 26 - 00044 Tel +39 06 94550416 Fax +39 06 [email protected]

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• Art Forum Würth Capena - esterno, ingresso• Art Forum Würth Capena - interno con piccoli visitatori(foto: M&H Photostudio, St.Michael, Eppan (BZ)

• Bradley, Joe - Untitled (Diptych) (2007 )• Tiravanija, Rirkrit - Foster, you're dead (2008) - Edition 1/2

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Il Castello Colonna di Genazzano è stato proprietàdella nobile famiglia dei Colonna dal XII al XX se-colo. Lasciato in stato d’abbandono dopo i bom-

bardamenti della II Guerra Mondiale il Castello venneacquistato dal comune di Genazzano nel 1979 chepensò immediatamente di sfruttare le suggestionidel luogo per un evento di arte contemporanea, lamostra “Le Stanze” curata da Achille Bonito Oliva dicui rimane memoria nel mosaico realizzato a piùmani da Francesco Clemente, Giovanni Anselmo, Ali-ghiero Boetti, Pierpaolo Calzolari, Sandro Chia, EnzoCucchi, Nicola De Maria, Jannis Kounellis, MarioMerz, Marisa Merz, Maurizio Mochetti, Mimmo Pa-ladino, Giulio Paolini, Vettor Pisani, Salvo e GilbertoZorio. A questo primo evento seguirono negli anniOttanta altre importanti manifestazioni tra cui, nel1982-83 , il progetto “La Zattera di Babele” curatoda importanti artisti e critici. Negli ultimi anni il CIACaffianca alla programmazione espositiva, l’attenzioneper la video arte ospitando il “Festival del CinemaGiovanile e Indipendente” Inoltre nello spazio de-nominato Colata Room, utilizzato anticamente perla cenere del bucato, ospita interventi site-specific.

The Collona Castle in Genazzano was ownedby the noble Colonna family from the twelfthto the twentieth century. After it was

bombed in World War II, the castle wasabandoned and only in 1979 was it purchasedby the municipality of Genazzano with a view tousing this beautiful location as a contemporaryart venue. The exhibition “Le Stanze”, curated byAchille Bonito Oliva, still lives on in the mosaicjointly created by Francesco Clemente, GiovanniAnselmo, Alighiero Boetti, Pierpaolo Calzolari,Sandro Chia, Enzo Cucchi, Nicola De Maria,Jannis Kounellis, Mario Merz, Marisa Merz,Maurizio Mochetti, Mimmo Paladino, GiulioPaolini, Vettor Pisani, Salvo and Gilberto Zorio.The exhibition was followed by many otherexhibitions throughout the eighties, including theZattera di Babele project (1982-83) curated byimportant artists and critics. In recent years, CIAChas added video art to its exhibition program,hosting the Young and Independent FilmmakersFestival. CIAC also hosts site-specific events inthe Colata Room, formerly used as a laundry.

CIAC - Centrointernazionale perl’arte contemporaneaGenazzano (RM)Piazza S. Nicola, 4 - 00030 Tel +39 06 9579010Fax +39 06 [email protected]; [email protected]

10.00-13.00/16.00-19.00 sab e dom ven su appuntamentoChiuso: lun-gio

L’Accademia di Francia a Roma nasce alla finedel XVII secolo con lo scopo di accogliere gio-vani artisti e vincitori del “Prix de Rome” chia-

mati dal re per accrescere la loro formazione grazieal contatto con Roma e l’Italia. Soppressa durantela Rivoluzione francese e nuovamente istituita nel1795, nel 1803 ottenne come sede Villa Medici sulPincio. Qui ebbero la loro villa in epoca repubblicanaconsoli e generali romani, mentre nel Cinquecentodivenne residenza del cardinale e mecenate Ferdi-nando de’ Medici. A lui si deve gran parte dell’as-setto attuale con la galleria-antiquarium, il giardino,il belvedere e lo Studiolo decorato da Jacopo Zucchi.Fu però solo nel 1961, sotto la direzione del pittoreBalthus che l’istituzione subì una profonda riforma.L’Accademia aprì ai romani i suoi spazi proponendoun calendario di manifestazioni e si emancipò dallatutela dell’Académie des Beaux Arts. La durata delsoggiorno passò da quattro a due anni e scrittori,cineasti, fotografi, scenografi, restauratori e storicidell’arte andarono ad ampliare la cerchia dei borsi-sti, il cui numero passò da 12 a 25. Oggi Villa Mediciospita manifestazioni culturali di livello internazio-nale che spaziano dall’arte alla musica, dal cinemaalla letteratura.

The French Academy in Rome was established at theend of the seventeenth century to host young artistsand winners of the “Prix de Rome” who were

invited by the King to further their training by residingfor some time in Rome and Italy. The Academy wasabolished during the French Revolution and then re-established in 1795; in 1803 it was granted permissionto use Villa del Medici on the Pincio as its venue in Rome.During the Republican Age the Villa was used by Romanconsuls and generals, while in the sixteenth century itwas used by the patron of the arts Cardinal Ferdinandode’Medici. Much of the Villa’s current layout, includingthe antiquarium-gallery, the garden, the belvedere, andthe small study decorated by Jacopo Zucchi, are due tohis efforts. It was only in 1961, however, under thedirection of the painter Balthus, that the institutionchanged radically. The Academy opened its doors to theRomans proposing a program of events and exhibitions;finally it was no longer governed by the Académie desBeaux Arts. Residencies increased from two to fouryears, and writers, film-makers, photographers, setdesigners, restorers, and art historians were added tothe list of scholarship holders, boosting the total numberfrom 12 to 25. Today Villa Medici hosts internationalcultural exhibits ranging from art to music, cinema, andliterature.

Accademia di Franciaa Roma - Villa MediciRoma (RM)Viale Trinità dei Monti, 1 - 00187 Tel +39 06 [email protected]

10.45-13.00/14.00-19.00 mar-domfino alle 21.00 gio Chiuso: lunBiglietti: intero t 9,00 ridotto: t 7,00

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• Genazzano - Castello Colonna (foto Natallia Sitkevich)

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L’Accademia Nazionale di San Luca raccogliel’eredità della Universitas picturae [ac] miniatu-rae, antica istituzione del Cinquecento con sede

nella piccola chiesa di San Luca all’Esquilino, in se-guito trasferita nella chiesa di Santa Martina al ForoRomano e trasformata in Accademia con il primo sta-tuto nel 1593. Dal 1934 la sede è a Palazzo Carpe-gna, vicino Fontana di Trevi, a cui lavorò FrancescoBorromini e del cui intervento ancora permangonoil portico, il fregio e la rampa elicoidale. L’Accademia“ha lo scopo di promuovere le arti e l’architettura,di onorare il merito di artisti e studiosi, eleggendolinel Corpo accademico, di adoperarsi per la valoriz-zazione e la promozione delle arti e dell’architetturaitaliane” attraverso pubblicazioni, mostre d’arte e diarchitettura, presentazioni di libri e convegni. Parti-colare attenzione inoltre viene rivolta ai giovani artistie studiosi con il conferimento di premi e borse di stu-dio. All’interno, la Biblioteca Romana Sarti offre unpatrimonio di oltre cinquantamila volumi, con operedel passato e dell’attualità nel campo della pittura,della scultura e dell’architettura, mentre l’ArchivioStorico conserva materiale documentario a partiredal XVI secolo, nonché una notevole collezione di di-segni provenienti dai concorsi che l’Accademia habandito dal XVII al XIX secolo e dalle donazioni deisingoli accademici. In collezione fondi di architetti delXX secolo come Mario Ridolfi, Mario De Renzi, Mau-rizio Sacripanti, Carlo Chiarini e Carlo Aymonino.

The Accademica Nazionale di San Luca is heir to theUniversitas picturae [ac] miniaturae, the old sixteenthcentury institution originally located in the small

church of San Luca on the Esquiline Hill. Later on it movedto the Church of St. Martin in the Roman Forum before itwas turned into an academy when its first charter wasapproved in 1593. In 1934, it moved yet again to PalazzoCarpegna near the Trevi Fountain. Francesco Borrominiworked here, and to him we owe the portico, frieze, andhis spiral ramp which have survived to the present day.The official aims of the Academy are “to promote the artsand architecture, to honor the merit of artists and scholarsby inducting them as Academics, and to work towardsthe enhancement and promotion of Italian art andarchitecture” through publications, art and architectureexhibitions, book presentations and conferences. Youngartists and scholars are accorded special attention throughthe assignment of specific prizes and scholarships. TheRomana Sarti Library has more than 50,000 volumes,including works about past and present artistic trends inthe fields of sculpture and architecture, while the archivescontain documentary material produced by the Academyfrom the sixteenth century onwards; it also has anoutstanding collection of drawings from donations byindividual scholars and from the competitions held by theAcademy from the seventeenth to the nineteenthcenturies. The collection includes material by twentieth-century architects such as Mario Ridolfi, Mario De Renzi,Maurizio Sacripanti, Carlo Chiarini and Carlo Aymonino.

Accademia di San LucaRoma (RM)Piazza dell’Accademia di San Luca, 77 -00187 Tel +39 06 6798850/06 6798848 www.accademiasanluca.it

Galleria : 10.00-14.00 lun-sab Chiuso: domIngresso libero

L’American Academy in Rome è un’istituzioneculturale statunitense con sede sul Gianicolofondata nel 1894. “Promuove il perseguimento

degli studi e della ricerca avanzata nel campo dellebelle arti e delle discipline umanistiche” attraversoun programma di residenze e un ricco calendario dimostre di livello internazionale. L’Accademia offre in-fatti temporanea ospitalità a studiosi e artisti statu-nitensi che hanno ricevuto il prestigioso “RomePrize” nel campo architettura, design, restauro e con-servazione, architettura del paesaggio, letteratura,composizione musicale, arti visive, studi storici e mo-derni. Oltre ai borsisti, l’Academy ospita illustri artistie studiosi italiani e stranieri, che contribuiscono alloscambio culturale che rappresenta la principale mis-sione istituzionale. All’interno una biblioteca con circacentoquarantamila volumi sull’arte e l’architetturamedievale e rinascimentale, sull’archeologia e la let-teratura classica e una piccola sezione sull’arte e l’ar-chitettura contemporanee.

The American Academy in Rome is an Americancultural institution currently located on theJaniculum Hill: it was founded in 1894 “to

foster the pursuit of advanced research andindependent study in fine arts and humanities”through residency programs and a full calendar ofinternational exhibitions. The Academy alsoprovides temporary residence to American scholarsand artists who have been awarded the prestigiousRome Prize in the fields of architecture, design,restoration, musical composition, visual arts, andhistorical and modern studies. Apart from thescholarship holders, the Academy also hostsrenowned Italian and foreign artists and scholarswho contribute to the Academy’s internationalexchanges – one of its most important institutionalmissions. Its library contains approximately 140,000volumes on medieval and Renaissance art andarchitecture, archeology, classical literature, and asmall section on contemporary art and architecture.

American Academy in RomeRoma (RM)Via Angelo Masina 5, - 00153 Tel +39 06 58461Fax +39 06 [email protected]

9.00-21.00 lun-venChiuso: sab-domIngresso libero

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• La Galleria accademica: la sala dei ritratti degliAccademici e dei concorsi (courtesy Accademia Nazionaledi San Luca, Roma)• La Gipsoteca della Galleria accademica (courtesyAccademia Nazionale di San Luca, Roma)

• Rome, the American Academy in Rome: McKim, Mead &White Building. The arrival of Keith Haring sculptures, 2003.

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La storia dell’Accademia Tedesca Villa Mas-simo è iniziata nel 1910 con l’acquisto dellaproprietà della famiglia dei Principi Massimo

da parte dell’impresario e mecenate prussianoEduard Arnhold, il quale fece costruire una spa-ziosa villa e dieci studi moderni aventi ognunoannessa l’abitazione per gli artisti. Le vicissitu-dini che seguirono sono legate alle due grandiguerre, chiusa, espropriata allo stato tedescocome risarcimento di guerra, venne poi asse-gnata tra il 1945 e il 1956 ad artisti antifascistidotati di talento. Fu così che Villa Massimo di-venne uno dei centri più illustri dell’Avanguardiaitaliana. Qui si incontrarono Leoncillo, MarinoMazzacurati, Renato Guttuso, Emilio Greco, AldoCaron, Ugo Marinangeli. Il 1956 segna la resti-tuzione di Villa Massimo alla Repubblica Fede-rale della Germania, nonostante il dissenso degliartisti italiani che ne occupavano gli studi. Oggil’istituzione, con il suo programma di concerti,conferenze, letture e mostre, rappresenta la ve-trina dell’arte tedesca in Italia. Organizza an-nualmente più di trenta manifestazioni, tra cuila “Festa dell’Estate di Villa Massimo” con il“Viale degli Artisti” a giugno e la presentazionefinale dei dieci borsisti a novembre.

The history of the German Academy VillaMassimo began in 1910, with the purchaseof the property from the aristocratic Massimo

family by the Prussian impresario and patronEduard Arnhold. Arnhold commissioned theconstruction of a large villa to be used for officialevents, and ten modern studios with adjacentprivate residential spaces.The ups and downs thatfollowed were a result of World War I and WorldWar II as the Academy was closed, expropriatedfrom the German state as war reparations, thenhanded over to talented anti-fascist artistsbetween 1945 and 1956; this made Villa Massimoone of the most famous centers for Italian avant-garde. This is where Leoncillo, Marino Mazzacurati,Renato Guttuso, Emilio Greco, Aldo Caron, andUgo Marinangeli all met. In 1956, Villa Massimowas returned to the Federal Republic of Germanydespite the disapproval of the Italian artists livingin the studios. Today the institution, with itsprogram of concerts, lectures, readings andexhibitions, showcases German art in Italy. Everyyear, it organizes more than thirty events, includingthe Villa Massimo Summer Festival, with the“Avenue of the Artists” in June, and the finalexhibit by ten scholarship holders in November.

Accademia TedescaVilla MassimoRoma (RM)Largo di Villa Massimo, 1-2 - 00161 Tel +39 06 4425931Fax +39 06 [email protected]

9.00-13.00/14.00-17.00 lun-gio 9.00-13.00 venIngresso libero

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Inaugurato nel 2002, l’Auditorium Parco dellaMusica è uno spazio polifunzionale progettatodall’architetto Renzo Piano costituito principal-

mente da tre sale che come “casse armoniche”ospitano eventi musicali, una cavea all’aperto, unparco e sale per conferenze, festival e mostre. Que-st’ultime hanno una sede a loro dedicata, l’Audi-torium Arte, spazio espositivo che ospita eventi suipiù disparati linguaggi dell’arte di cui un esempioè la recente rassegna sul movimento Fluxus. L’artecontemporanea è insita in questo luogo, trova spa-zio non solo nel disegno dell’architettura, maanche nel Foyer dove l’artista Maurizio Nannucciha realizzato un’installazione luminosa perma-nente composta da venti scritte in neon rosso eblu: frasi in più lingue che raccontano il rapportotra arte, musica, architettura e linguaggio; citazionidi famosi musicisti, scrittori e filosofi come Platone,Strawinsky, Borges, Russolo, Kandinsky, Lennon,affermano il valore universale del linguaggio del-l’arte e della musica. Tra le altre mostre ospitate:“Scala Mercalli” (Street Art), “Mick Jagger” (foto-grafica), “Kounellis”, “Gianfranco Baruchello”.

Opened in 2002, the Parco della MusicaAuditorium is a multifunctional spacedesigned by Renzo Piano. It consists of three

concert halls, which, like “resonant bodies,” hostmusical events, outdoor concerts, indoor or outdoorconferences, festivals, and exhibitions. The latter havetheir own reserved area, the Auditorium Arte, anexhibition space hosting events involving manydifferent artistic disciplines, including the recentreview of the Fluxus movement. Contemporary art isa integral part of this venue, not only in its design andarchitecture, but also in the Foyer, where the artistMaurizio Nannucci has created a permanent lightinstallation with twenty red or blue neon inscriptions:the written in several languages, they describe therelationship between art, music, architecture andlanguage. The inscriptions also include quotes byfamous musicians, writers and philosophers such asPlato, Stravinsky, Borges, Russolo, Kandinsky, andLennon, all affirming the universal value of art andmusic. Other exhibitions include “Scala Mercalli”(Street Art), “Mick Jagger” (photography),“Kounellis”, and “Gianfranco Baruchello”.

Auditorium Parcodella Musica -“Auditorium Arte”Roma (RM)V.le Pietro de Coubertin, 30 - 00196 Tel +39 06 80241281Fax +39 06 [email protected]

11.00-20.00 10.00-20.00 dom e festivi Ingresso libero

La Fondazione Adriano Olivetti è tra le più lon-geve fondazioni culturali italiane. Nasce nel1962 a seguito della morte dell'imprenditore

e studioso con "lo scopo di promuovere e coordi-nare le iniziative e le attività culturali dirette a rea-lizzare il benessere, l’istruzione e l’educazione deicittadini, attraverso il progressivo diffondersi, in ar-monia con i principi della Costituzione, di formecomunitarie, rispondenti alla configurazione urba-nistica, produttiva, sociale, ambientale e culturaledella collettività". Quattro i principali ambiti d’in-tervento: Istituzioni e società; Economia e società;Comunità e società; Arte, architettura e urbani-stica, in cui la Fondazione promuove programmidi studio e sperimentazione in collaborazione conistituzioni e enti pubblici e privati, nazionali e in-ternazionali. Nell specifico, alla base del pensieroolivettiano, vi è l'idea di patrimonio come risorsacreativa e non solo commemorativa, da incorag-giare con progetti, convegni, seminari, mostre, la-boratori, incontri e presentazioni che analizzano idiversi aspetti della cultura contemporanea inchiave interdisciplinare e promuovono la cono-scenza e la formazione culturale e artistica.

The Adriano Olivetti Foundation is one of the oldestItalian cultural foundations established in 1962after the death of the entrepreneur and scholar.

Its statue recites: “the purpose of the Foundation is topromote, develop and coordinate initiatives andcultural activities designed to achieve the well-being,education, qualification and maturation of citizensthrough the progressive diffusion, in harmony with theprinciples of the Constitution of the Republic of Italy,of forms of community life which correspond to theurban, productive and social fabric of the community”.Its mandate focuses on four main areas: Institutionsand Society; Economics and Society; Community andSociety; and Art, Architecture, and City Planning. TheFoundation sponsors studies, encourages andcoordinates projects, conventions and seminars, andorganizes exhibitions along with other charitableinstitutions and public and private entities both in Italyand abroad. In accordance with the entrepreneur’sideals, our heritage is a creative and not onlycommemorative resource to be encouraged withprojects, conferences, seminars, exhibitions, workshops,meetings and presentations focusing in aninterdisciplinary manner on various aspects ofcontemporary culture and promoting cultural andartistic knowledge and training.

Fondazione AdrianoOlivettiRoma (RM)Via G. Zanardelli, 34 - 00186 Tel +39 06 6877054/06 6834016Fax +39 06 6896193segreteria@fondazioneadrianolivetti.itwww.fondazioneadrianolivetti.it

9.00-13.30/14.30-8.00 lun-venChiuso: sab e dom

Ivrea (TO)Strada Monte Bidasio - 210015Tel +39 0125 627547Fax +39 0125 627547

9.00-13.30 / 14.30-8.00 lun-venChiuso: sab e dom

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• 2008 Auditorium - Scala Mercalli - Il terremoto creativodella Street Art Italiana (foto Musacchio&Ianniello )• 2012 AuditoriumArte - Matta, Un surrealista a Roma -Mostra nel centenario della nascita di Roberto SebastianMatta (foto Musacchio&Ianniello )

• Fondazione Adriano Olivetti - Interno

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La Fondazione Baruchello, istituita nel 1998con sede nella casa-studio dell’artista Gian-franco Baruchello, ha lo scopo di promuovere

la ricerca dell’arte contemporanea nelle sue mol-teplici articolazioni e contaminazioni e diffon-derne la conoscenza attraverso pubblicazioni,seminari, mostre. Inoltre la Fondazione rivolgeparticolare attenzione anche a giovani artisti estudiosi, istituendo borse di studio e residenzed’artista. Al suo interno archivi storici, fondi li-brari, una videoteca e una biblioteca.

The Baruchello Foundation was established in1998 and is located in the studio and homeof the artist Gianfranco Baruchello; its aim is

to foster research in all shapes and forms ofcontemporary art and to disseminate thisknowledge through publications, seminars, andexhibitions. The Foundation also focuses onencouraging young artists and scholars throughscholarships and artist-in-residency programs. TheFoundation has its own historical archives, literaryholdings, video library, and library.

FondazioneBaruchelloRoma (RM)Via di Santa Cornelia 695 - 00188Tel +39 06 [email protected]

Orario variabile

La Fondazione nasce nel 2002 per ricordarelo storico e critico Bruno Zevi, fautore dell’in-tegrazione fra valori democratici e concezioni

architettoniche. Obiettivo principale è incorag-giare e incrementare lo studio della storia dell’ar-chitettura e dell’arte nei suoi legami con il mondoletterario e scientifico, secondo la concezione uni-taria, e decisamente antiaccademica, della cul-tura che Bruno Zevi ha propugnato durante lasua vita. A tal scopo la Fondazione organizzaconferenze, corsi di formazione, presentazioni dilibri; conferisce borse di studio e un “Premio In-ternazionale di architettura, urbanistica e pae-saggistica”; infine promuove e cura la redazione,l’edizione, la diffusione di libri e materiale audio-visivo e informatico. Aperta alla consultazione delpubblico la biblioteca di Bruno Zevi, costituita dacirca quattromila volumi e l’archivio che raccogliela corrispondenza tra Bruno Zevi e architetti, ur-banisti, storici, storici dell’arte, professori, stu-denti e amici, toccando diversi ambiti, dall’attivitàdidattica universitaria, a quella professionale, edi-toriale e politica in un arco cronologico di circaun settantennio (1933-2001). Dalla sua apertura,la Fondazione è stata attiva promotrice di eventiculturali quali convegni, mostre, pubblicazioni,concorsi a diffusione internazionale. Tra le ultimeiniziative promosse, i convegni «Per un’architet-tura frugale» (Città dell’Altra Economia, 2010) e«Progettare per non essere progettati: GiulioCarlo Argan, Bruno Zevi e l’architettura» (MAXXI,2010).

The Foundation was established in 2002 inmemory of the art critic and historian Bruno Zeviwho promoted the merger of democratic values

and architectural concepts. Its main objective is tofoster and increase the study of art and architecturalhistory, including its relationship with the scientificand literary world, in accordance with the unifyingand decidedly anti-academic concepts behind BrunoZevi’s lifelong philosophy. With that goal in mind, theFoundation organizes conferences, study courses,and book presentations; it also awards scholarshipsand an international prize in architecture, urbanplanning and landscaping. Finally, it promotes andcurates the creation, editing and publication ofbooks and audio-visual and digital material. Witharound 4,000 books Bruno Zevi’s library is open tothe public; also open to the public are the archivesof Zevi’s correspondence with architects, urbanplanners, historians, art historians, professors,students, and friends on a wide range of topics: fromteaching at universities, to professional, publishing,and political activities in a timeframe spanningroughly seven decades (1933 – 2001). Since itopened the Foundation has been an active promoterof international cultural events, includingconferences, exhibitions, publications, andcompetitions. Its latest initiatives include thefollowing conferences: “Towards a FrugalArchitecture” (Città dell’Altra Economia, 2010) and“Designing so as not to be designed: Giulio CarloArgan, Bruno Zevi and architecture” (MAXXI, 2010).

Fondazione BrunoZeviRoma (RM)Via Nomentana, 150 - 00162 Tel +39 68601369Fax +39 [email protected]

10.00-13.00 lun, mer e ven

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• La Biblioteca della Fondazione Baruchello - Una sala dilettura

• Mostra "L'architettura in copertina", maggio 2003,Fondazione Bruno Zevi, Roma• Mostra "Roma 1967-70. Asse Attrezzato e Studio Asse,storia e attualità", marzo 2006, Accademia di San Luca,Roma• Convegno "Per un'architettura frugale", 21 gennaio2010, Città dell'Altra Economia, Roma

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Fondata nel 2010 dai collezionisti Giovanni eValeria Giuliani, la Fondazione Giuliani è de-dicata è una fondazione privata non profit

dedicata al sostegno, la ricerca e l’esposizionedell’arte contemporanea in Italia e all’estero, conparticolare attenzione ai giovani artisti. Punto dipartenza la collezione permanente con opere tragli altri di Marina Abramovic, Giovanni Anselmo,Carl Andre, Joseph Kosuth, Sisley Xhafa. Una col-lezione viva, continuamente interrogata, interpre-tata, arricchita dalle molteplici letture degli artistiche vi si confrontano durante le tre mostre an-nuali. Oltre all’attività espositiva, la Fondazioneorganizza incontri, commissiona e produce nuovilavori, pubblica cataloghi monografici, supportae promuove progetti specifici fuori sede, sia aRoma sia all’estero.

Founded in 2010 by the collectors Giovanniand Valeria Giuliani, the Giuliani Foundationis a private, no-profit foundation dedicated to

the sponsorship, research and display ofcontemporary art in Italy and abroad, in particularthe work of young artists. The permanentcollection features works by, amongst others,Marina Abramovic, Giovanni Anselmo, Carl Andre,Joseph Kosuth, and Sisley Xhafa. This dynamiccollection is continually questioned, interpretedand enhanced by the many lectures delivered bythe artists involved in the three annual exhibitions.In addition to the exhibitions, the Foundationorganizes meetings and commissions andproduces new work; it also publishes monographiccatalogues and supports and promotes severalprojects outside Rome and abroad.

Fondazione GiulianiRoma (RM)Via Gustavo Bianchi, 1 - 00153 Tel +39 06 57301091 [email protected]

15.00-19.30 mar-sabChiuso: dom e lunIngresso libero

La Quadriennale di Roma nasce nel 1927 perpresentare, ogni quattro anni in una grandemostra, il panorama delle arti visive in Italia.

La sua storia, scritta dai maggiori artisti, movi-menti, critici, collezionisti degli ultimi ottantaanni, è scandita in quindici capitoli come le espo-sizioni che dal 1931 si sono succedute al Palazzodelle Esposizioni e alla Galleria Nazionale d’ArteModerna. Dagli anni Trenta con protagonistaOppo al rallentamento nel periodo della guerra,dalla ripresa nel ‘48 fino a oggi, la sua storia siintreccia a quella italiana. Dal 2004 la sua sedeè nel Casino nobile e nel Casino ottocentesco diVilla Carpegna. Qui la Fondazione promuove mo-stre, pubblicazioni, incontri e offre servizi di do-cumentazione con il suo Archivio BibliotecaArBiQ, un settore di attività permanente dedicatoalla catalogazione, conservazione, promozionedella ricerca sulle arti visive del XX e XXI secolo.All’interno fascicoli su artisti, foto, filmati e archivipersonali di Carandente, Drei, Mastroianni, Tor-nabuoni, Trombadori, Trucchi, solo per citarne al-cuni. La biblioteca invece conta circa quattro milavolumi, tra cataloghi, saggi e monografie.

The Rome Quadrennial was founded in 1927in order to present one large exhibition ofvisual arts in Italy every 4 years. The 15

chapters in its history were shaped by majorartists, movements, critics, and collectors over thelast 80 years; since 1931, 15 exhibitions (one foreach chapter) have been held at the ExhibitionHall and the National Gallery of Modern Art. Itshistory reflects the history of Italy: from the thirtieswhen Oppo was a protagonist of contemporaryart, to a much quieter period during the war, fromits rebirth in 1948 to the present day. In 2004 itmoved to the Casino Nobile and the smallnineteenth-century building in Villa Carpegna.Here the Foundation sponsors exhibitions,publications, and meetings, and providesdocumentation services through its ArBiQArchives-Library; this permanent sector isdedicated to the cataloguing, preservation, andpromotion of research in the field of twentieth andtwenty-first century visual arts. It also has holdingsof artists, photographs, films and the personalarchives of Carandente, Drei, Mastroianni,Tornabuoni, Trombadori, and Trucchi, to name buta few. The library has about 4,000 volumes,including catalogues, essays and monographs.

Fondazione La Quadriennale di RomaRoma (RM)P.zza di Villa Carpegna snc - 00165 Tel +39 06 9774531Fax +39 06 [email protected]

Mostre: orario variabileArchivi e biblioteca: 9.30-13.30/14.30-17.30lun-gio9.30-13.00/14.30-17.00 ven

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• “Mutiny Seemed a Probability”, 2010installation view (foto: Claudio Abate)

• Il Casino nobile di Villa Carpegna• Sala studio attrezzata dell’Archivio Biblioteca dellaQuadriennale di Roma

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La Fondazione Pastificio Cerere nasce nel2004 come luogo di divulgazione e promo-zione dell’arte contemporanea. La sua storia

però inizia cento anni prima, nel 1905, con la“semoleria-pastificio” Cerere, dea delle messi,una delle fabbriche del quartiere San Lorenzo in-sieme alla birreria Wurer e la vetreria Sciarra.Dopo l’abbandono seguito alla Seconda GuerraMondiale il pastificio divenne luogo prescelto daun gruppo di giovani artisti che vi si insediaronoalla fine degli anni Settanta. Tra questi Nunzio,Pizzi Cannella, Gallo, Ceccobelli, Dessì e Tirelli,protagonisti della cosiddetta “Nuova Scuola Ro-mana” o “Scuola di San Lorenzo”. Oggi il Pasti-ficio Cerere è spazio espositivo, luogo diformazione e ristorante. In uno spazio di circacentocinquanta metri quadri, originariamente de-stinato allo stoccaggio del grano, hanno luogo lemostre, mentre il cortile adiacente viene spessoutilizzato per interventi site specific. A distanzadi trenta anni il Pastificio rappresenta ancora unafabbrica culturale attenta all’educazione e apertaa ospitare giovani artisti e curatori grazie a unprogramma di residenze specifiche.

The Pastificio Cerere Foundation wasestablished in 2004 as a center for thedissemination and promotion of

contemporary art. Its history, however, began ahundred years ago in 1905, with the semolinapasta factory, named Cerere after the goddess ofthe harvest, one of the factories in the San Lorenzoneighbourhood together with the Wurer breweryand the Sciarra glassworks. The pasta factory,abandoned after the second World War, wasoccupied by young artists in the late seventies.Among them Nunzio, Pizzi Cannella, Gallo,Ceccobelli, Dessì and Tirelli, leaders of the so-called “New Roman School” or the “San LorenzoSchool.” Today, the Pastificio Cerere is arestaurant, exhibition space, and education center.Exhibitions are held in a 150 square meter spaceoriginally used to store grain, while the adjacentcourtyard is often used for site-specific exhibitions.Thirty years later the Pastificio is still a culturalfactory dedicated to education and open to groupsof young artists and curators thanks to a specificresidency program created by the Foundation.

Fondazione PastificioCerereRoma (RM)Via degli Ausoni, 7 - 00185 Tel +39 06 [email protected]

15.00-19.00 lun-venChiuso: sab e domIngresso libero

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Da associazione culturale a fondazione e mar-chio editoriale, la Fondazione VOLUME! èuna realtà dinamica, che spicca nel circuito

romano per la varietà e la qualità delle proposteespositive e formative. Dagli interventi site specificche dialogano con lo spazio espositivo della suasede di Trastevere, a cui hanno partecipato artistidi fama internazionale come Sol LeWitt, Kounellis,Paladino, Oppenheim, Boltanski, alle mostre permusei e istituzioni straniere, fino alle tavole ro-tonde, i workshop e i progetti editoriali. Particolareimportanza riveste nella mission la promozione digiovani artisti stranieri e italiani e la creazione diun centro studi comprendente un archivio, una bi-blioteca, una videoteca. Tra i suoi progetti, fioreall’occhiello è il Parco Nomade. Un progetto in fasedi realizzazione che prevede di riqualificare unazona degradata della periferia romana attraversola creazione di un parco in cui arte e paesaggio sifondono in installazioni “nomadi” ossia modulimobili realizzati da artisti proposti dalla Fonda-zione in coppia con architetti di fama internazio-nale destinati a viaggiare e a interagire con altricontesti e paesaggi.

The VOLUME! Foundation evolved from acultural association into a foundation andeditorial brand; it is a dynamic institution that

stands out in Rome for the variety and quality ofits educational and exhibition proposals. In itsvenue in Trastevere site-specific exhibits byinternationally renowned artists such as Sol LeWitt,Kounellis, Paladino, Oppenheim, and Boltanskiinteract with the exhibition space; other initiativesinclude exhibitions for foreign museums andinstitutions, round table discussions, workshopsand publications. A key feature of its mission is thepromotion of young Italian and foreign artists andthe creation of a study centre with an archive,library and video library. Nomad Park is the jewelin the crown of its projects currently underdevelopment in a degraded area on the outskirtsof Rome; renovation of the area includes thecreation of a park where art and landscape mergein “nomadic” installations or mobile modulescreated by artists proposed by the Foundation incollaboration with internationally renownedarchitects; the installations will travel and interactwith other surroundings and landscapes.

Fondazione VOLUME! Roma (RM)Via S. Francesco di Sales, 86/88 - 00165 Tel +39 06 6892431Fax +39 06 [email protected]

17.00-19.30 mar-ven Chiuso: dom e lunIngresso libero

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• Lara Almarcegui - Construction Rubble of Pastificioísexhibition space (2011), mostra personale, 2012 (fotoCinzia De Nigro)• Massimo Grimaldi - veduta dell'istallazione, mostra"Texts", 2011 (foto Cinzia De Nigro)

• VOLUME! - Interno degli spazi di via San Francesco diSales (foto Rodolfo Fiorenza) - Fondazione VOLUME!

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La Galleria nazionale d’arte moderna e con-temporanea venne istituita nel 1883 per do-cumentare l’arte “vivente” del nuovo Stato

unitario. Per trenta anni ebbe sede nel Palazzodelle Esposizioni, poi nel 1915 le collezioni ven-nero spostate nell’edificio che Bazzani realizzòalle porte di Roma nel 1911 per il cinquantenariodell’Unità d’Italia. Oggi è un museo che raccontadue secoli di storia e storia dell’arte italiana, ve-risti, simbolisti, macchiaioli, divisionisti si succe-dono nelle sue sale, come in capitoli di un libro,insieme ai maggiori protagonisti nazionali e in-ternazionali del XX secolo come Balla, De Chiricoe Guttuso, Mondrian, Moore, Pollock e ancoraBurri, Colla, Capogrossi, Fontana, Manzoni, Pa-scali, i cinetici acquisiti sotto la trentennale dire-zione di Palma Bucarelli. È degli anniSettanta-Ottanta invece l’estensione sotto la pro-pria competenza delle case-museo dei collezio-nisti Praz e Boncompagni, e degli atelier degliartisti Manzù e Andersen. Nei suoi cento anni distoria la Galleria ha conosciuto diversi allesti-menti legati a differenti direttori e criteri museo-grafici, il più recente è stato inaugurato neldicembre 2011, per valorizzare opere preceden-temente poco visibili e superare la storica divi-sione regionale attraverso un percorsocronologico e tematico che permette una letturatrasversale delle opere. Accoglie il visitatore, al-l’ingresso, un’opera di Pirri in cui una superficiespecchiante ingloba una selezione di sculture ot-tocentesche, esplicito omaggio dell’artista alladoppia identità del museo. Si prosegue con lasala “Scusi ma che arte è questa?” con opere chefecero scandalo. Seguono tre percorsi tematici:“Il mito, la storia la realtà”, “Verso la moder-nità”, dedicato all’arte che va dalla fine dell’Ot-tocento al 1925; “Un altro tempo, un altrospazio”, che comprende tutta l’arte del Nove-cento, fino alla Transavanguardia e all’Arte Po-vera. Si conclude, a ritroso, con sale monografichededicate a Balla, De Chirico, Manzù e Guttuso,pezzi forti della collezione.

The National Gallery of Modern andContemporary Art was established in 1883 todocument the “living” art of the newly unified

State. For thirty years it was located in Palazzo delleEsposizioni; in 1915 the collections were moved tothe building built by Bazzani near Rome in 1911 tocelebrate 50th anniversary of the unity of Italy. Todaythis museum tells the story of two hundred years ofItalian history and art history. Realists, Symbolists,Impressionists, and Divisionists are all represented,following each other like chapters in a book; worksby other important national and internationaltwentieth-century artists - Balla, De Chirico andGuttuso, Mondrian, Moore, Pollock, as well as Burri,Colla, Capogrossi, Fontana, Manzoni, and Pascali -are also on display; their works were acquired underthe thirty-year tenure of director Palma Bucarelli. Inthe seventies and eighties the Gallery took over thehouse-museums of the collectors Praz andBoncompagni, as well as the workshops of theartists Manzù and Andersen. Throughout its 100year history, different designs have been createdunder different directors who followed differentmuseum criteria; the most recent was inauguratedin December 2011 to enhance works which had sofar remained out of the limelight and overcomehistorical regional divisions. A chronological andthematic itinerary was implemented to allowtransversal interpretation of the works. An artworkby Pirri stands at the entrance to welcome visitors;its mirror-like surface envelops a selection ofnineteenth-century sculptures - an explicit homageby the artist to the museum’s double identity. Thencomes the room called “Excuse me, but what kindof art is this?” dedicated to scandalous artworks.This is followed by three, thematically-arrangedpathways: “Myth, the story of reality”, “TowardsModernity” dedicated to art from the latenineteenth century to 1925, and “Another time,another place” which includes art from thetwentieth century including Transavantgarde andPoor Art. Returning to the entrance visitors passthrough the rooms dedicated to Balla, De Chirico,Manzù and Guttuso - the masterpieces of thecollection.

Galleria Nazionaled’Arte Moderna eContemporaneaRoma (RM)Viale delle Belle Arti, 131 - 00197 Tel +39 06 [email protected]

8.30-19.30 mar-domChiuso: lunBiglietti: intero t 8,00 ridotto: t 4,00

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• Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea -Esterno (foto Silvio Scafoletti)

• Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea -Sale espositive (foto Silvio Scafoletti)• Alfredo Pirri - Passi, 2011-Sala delle colonne (foto SilvioScafoletti)• Pino Pascali - Gruppo di personaggi, 1964 (foto SilvioScafoletti)

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L’Istituto Nazionale per la Grafica è un orga-nismo museale, risultato dell’unificazione nel1975 della Calcografia Nazionale e del Ga-

binetto Nazionale delle Stampe. Nasce conl’obiettivo di studiare, conservare e promuovereil patrimonio artistico relativo all’arte grafica, daldisegno preparatorio alla matrice, fino alle provedi stampa e alle stampe stesse considerate intutte le tipologie, comprese le fotografie e i videod’artista. Alla ricchissima collezione di matrici,circa ventitremila dal XV al XXI secolo, si affiancauna raccolta di venticinquemila disegni, per lamaggior parte antichi, ma che offre anche un in-teressante panorama degli ultimi cinquanta annicon opere di artisti che hanno lavorato con l’Isti-tuto o recentemente acquisite tramite donazionie commissioni dirette. Un esempio sono i Cartellidella celebre galleria La Tartaruga, segnali auto-grafi realizzati da artisti come Warhol, Dine o Ha-milton in occasione delle loro mostre dal 1954 al1962. E ancora opere di Arienti, Cucchi, Chia, On-tani, Kounellis, testimonianza della loro parteci-pazione alle mostre della stessa Calcografia edonazioni di opere di Canevari, Lai, Monaci, Cac-cavale, Pessoli, Ricci, Toccafondo e altro ancora.Altrettanto significativo il profilo delle collezionifotografiche, con opere dalla metà del XIX secoloe costantemente aggiornate sulla produzionecontemporanea (Ghirri, Abate, Cresci, Biasucci,Gili). Le collezioni sono affiancate da laboratorispecializzati nel restauro e da una stamperia disecolare esperienza.

The National Graphics Institute is a museumcreated by a merger between the NationalChalcography Museum and the National Cabinet

of Prints. It was created to study, conserve, and promotethe artistic heritage of graphic arts, from preparatorydrawings to the printing plate, test prints and finalprints of all kinds, including artistic photographs andvideos. Together with the vast collection of printingplates, with about 23,000 plates from the fifteenth tothe twentieth century, the collection also features aninteresting collection of 25,000 drawings, mostlyantique; the collection provides an excellent picture ofthe last fifty years with works by artists who workedwith the Institute, or works recently acquired throughdonations or direct commissions. For example the“Cartelli” from the famous La Tartaruga gallery,autographic works by artists such as Warhol, Dine andHamilton executed for their own exhibitions between1954 and 1962. The Institute also has works by Arienti,Cucchi, Chia, Ontani, and Kounellis which bear witnessto their participation in exhibitions held at theChalcography or other works donated by Canevari, Lai,Monaci, Caccavale, Pessoli, Ricci, Toccafondo and manyothers. The photography collection is also important,with pieces dating back to the mid-nineteenth century;this collection is constantly being updated withcontemporary work (Ghirri, Abate, Cresci, Biasucci andGili). Maintenance of the collections takes place inworkshops specialised in restoration, and a printingpress with years of experience.

Istituto Nazionaleper la Grafica-Dipartimento delContemporaneoRoma (RM)Via della Stamperia, 6 - 00187 Tel +39 06 699801Fax +39 06 69921 [email protected]

Mostre: 10.00-19.00 mar-dom Collezione: 10.00-15.00 su prenotazioneChiuso: lunIngresso libero

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• Paolo Canevari - Seme, 2000 - installazione con lapellicola del film in animazione Esodo - Roma, IstitutoNazionale per la Grafica (foto Claudio Abate)• Alex Kremer - Red, 2001 Roma, Istituto Nazionale per laGrafica (foto Alex Kremer)• Andy Warhol - Sedia elettrica, 1967 Roma, IstitutoNazionale per la Grafica(foto Antonio Iorio)• Giuseppe Caccavale - Bisogna e Al Confine, 2010 -poesie di Alfonso Gatto graffite da Giuseppe Caccavale sulsoffitto del salone della Calcografia - Roma, IstitutoNazionale per la Grafica (foto Antonio Idini)

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L Istituto Polacco di Roma, fondato nel 1992,è una missione diplomatica del Ministerodegli Affari Esteri il cui obiettivo principale è

la diffusione della cultura polacca, attraverso undialogo attivo fra Polonia e Italia nel campo del-l’educazione, della ricerca e della vita sociale eculturale. Ricco il programma degli eventi annual-mente proposti, mostre, film, conferenze, spetta-coli e concerti di grandi intellettuali e artistipolacchi contemporanei, ma uno dei principalicampi d’azione dell’istituto é quello dell’edito-ria. Oltre alle presentazioni di libri, presente unabiblioteca che raccoglie oltre tredicimila volumitra letteratura polacca di tutte le epoche, libri perragazzi, e una vasta scelta di saggistica divisa insezioni dedicate alla critica letteraria, storia, filo-sofia, religione, musica, arte, architettura, cinemae traduzioni italiane delle opere di letteratura po-lacca.

The Polish Institute of Culture in Rome, foundedin 1992, is a diplomatic mission of the Ministryof Foreign Affairs aimed at disseminating

Polish culture by establishing active dialoguebetween Poland and Italy in the fields of education,research, and social and cultural life. The Institutehas a full annual program of events includingexhibitions, film, conferences, performances andconcerts by renowned contemporary Polishintellectuals and artists; another of the Institute’sprimary activities is publishing. Apart from thepresentation of books, the Institute also has alibrary with roughly 13,500 books of Polishliterature throughout the ages, as well as children’sbooks and many non-fiction books divided intosections on literary criticism, history, philosophy,religion, music, art, architecture, and the cinema,as well as Italian translations of Polish literaryworks.

Istituto Polacco di CulturaRoma (RM)Via Vittorio Colonna, 1 - 00193Tel +39 06 36000723Fax +39 06 [email protected]

Mostre: 10.00-17.00 lun-gioChiuso: ven-domIngresso libero

L’Istituto Svizzero di Roma (ISR), con sede sulPincio nella villa donata dalla contessa Ma-raini-Sommaruga, venne istituito ufficial-

mente nel 1947 perché fosse “perpetuamente alservizio della cultura, nel segno della collabora-zione tra la Svizzera e l’Italia”. In particolare, inpiù di sessanta anni di attività, l’istituto si è de-dicato, come afferma lo statuto, a “offrire a gio-vani ricercatori e artisti svizzeri la possibilità diapprofondire le loro conoscenze in un centro dicultura classica” e “contribuire allo sviluppo dellerelazioni scientifiche e culturali tra la Svizzera el’Italia”. Alle residenze di artista, si affiancanomostre, convegni, proiezioni, concerti, incontri let-terari, dibattiti, tavole rotonde, performances.

The Swiss Institute of Rome (ISR) is located onthe Pincio in a villa donated by CountessMaraini-Sommaruga; it was officially

established in 1947 to “perpetually serve cultureas a sign of collaboration between Switzerlandand Italy”. In its more than 60 years of activity, theInstitute has focused – as per its missionstatement – on “offering young Swiss researchersand artists the possibility to study in a center forclassical culture” and “contributing to thedevelopment of the scientific and culturalrelationships between Switzerland and Italy”.Along with artist-in-residency programs, theInstitute holds shows, conferences, screenings,concerts, literary gatherings, debates, round tablediscussions, and performances.

Istituto Svizzero di RomaRoma (RM)Via Ludovisi, 48 - 00187 Tel +39 06 420421Fax +39 06 [email protected]

08.00-13.00/14.00-17.00 lun- ven Chiuso: sab e domIngresso libero

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• L’Istituto Polacco di Roma

• Gilles Rotzetter - Shooting Stars, 2011 - veduta dellamostra "Rock the Casbah", Istituto Svizzero di Roma(foto Ela Bialkowska)• Claudia Comte - Scansione/Tensione, 2011 - Design perThe Swiss Cube #3 all’Istituto Svizzero di Roma (foto SnobProduction)

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Il MACRO è nato nel 1999 dalla riconversionedei vecchi stabilimenti della birreria Peroni edè stato recentemente ampliato su progetto

dall’architetto francese Odile Decq. Un corpo di-namico, in dialogo con la città, che con le sueforme sinuose si inserisce nella struttura preesi-stente e, al contempo, ne ridefinisce la morfolo-gia e la percezione. Nel 2002 il MACRO siarricchisce di un’ulteriore sede a Testaccio all’in-terno dell’ex Mattatoio, complesso ottocentescointeressante esempio di “archeologia indu-striale” ancora esistente, a cui poi si aggiungeràLa Pelanda, centro di produzione culturale desti-nato ad attività espositive e formative. La colle-zione, frutto di donazioni e comodati d’uso,abbraccia un periodo che va dagli anni Sessantaal 2000 e comprende opere di esponenti delgruppo Forma 1, come Accardi, Sanfilippo, Perilli,Dorazio, protagonisti della Scuola di Piazza delPopolo come Festa, Schifano, Rotella, Maselli,Pascali, per arrivare infine a Castellani e, con lafine degli anni Ottanta, alla Nuova Scuola Ro-mana di San Lorenzo con Pizzi Cannella, Dessì,Bianchi, Ceccobelli, Tirelli fino alle sperimenta-zioni più recenti di Pintaldi, Erlich, Sissi e Ciracì,oltre che Arthur Duff e Nathalie Junod Ponsard,vincitori del “Concorso Macro 2%”. Oltre adospitare mostre temporanee e work in progress,il Museo si propone come luogo di formazioneed educazione proponendo attività didattiche eresidenze d’artista. Inoltre dispone di una Me-diateca Biblioteca, centro di documentazione einformazione sull’arte contemporanea, con circacinquemila volumi dedicati agli artisti della col-lezione permanente, fondi documentari relativia materiali minori delle mostre a Roma neglianni Sessanta e sulle pittrici operanti a Roma tragli anni Quaranta e gli anni Settanta. Dal 2009è stato associato ai Dipartimenti del MACRO ilCentro Ricerca e Documentazione Arti Visive(CRDAV) che conserva materiale documentario,cataloghi, monografie e materiale fotograficosull’attività espositiva romana in sedi pubblichee private.

The MACRO, opened in 1999 following therestoration and redevelopment of the oldPeroni brewery, was recently enlarged based

on a design by French architect, Odile Decq. Itsdynamic structure dialogues with the city andinvites visitors into the museum the way acontemporary museum should: with sinuousshapes that fit into the existing structureredefining its morphology and image. In 2002another site became part of the MACRO: theformer eighteenth-century slaughterhouse inTestaccio, an interesting example of “industrialarcheology”. It was joined later by La Pelanda, acultural centre used for exhibition and trainingactivities. The works in the MACRO collectioninclude donations and works on loan ranging fromthe sixties to the year 2000. The artworks werecreated by members of the Forma 1 group(Accardi, Sanfilippo, Perilli, Dorazio), famous artistsof the Piazza del Popolo School (Festa, Schifano,Rotella, Maselli, Pascali) as well as Castellani and,in the late eighties, the Nuova Scuola Romana(Pizzi Cannella, Dessi, Bianchi, Ceccobelli, Tirelli),recent experiments by Pintaldi, Erlich, Sissi andCiracì, and Arthur Duff and Nathalie JunodPonsard, winners of the “Macro 2%Competition”. The Museum not only hostsexhibitions and works in progress, it is also a placewhere artists can learn and train by taking coursesor as artists-in-resident. The MACRO has a MediaLibrary, a contemporary art documentation andinformation center with nearly five thousandvolumes about the artists in its permanentcollection; the museum also hosts documentaryholdings of materials used in smaller exhibitionsin Rome in the seventies as well as holdings ofpainters working in Rome between the forties andseventies. Since 2009, the Visual Arts Researchand Documentation Centre (CRDAV) responsiblefor storing documentary material, catalogues,monographs and photographs of Romanexhibitions in public and private venues works incollaboration with the departments of theMACRO.

MACRO Museod’ArteContemporanea di Roma Roma (RM) Via Nizza 138, angolo Via Cagliari - 00198 Tel +39 06 671070400 Fax +39 06 [email protected]

11.00-19.00 mar-dom 11.00-22.00 sab Biglietti: intero t 11,00 ridotto: t 9,00

MMacro TestaccioP.zza Orazio Giustiniani16.00-24.00 mar-domChiuso: lun

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129• MACRO (© Luigi Filetici - Odbc)

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Il MAXXI è il primo museo nazionale dedicatoalle arti del XXI secolo in cui convivono dueidentità: il MAXXI Arte e il MAXXI Architettura.

Progettato da Zaha Hadid Architects e inauguratonel 2010, è caratterizzato da un’architetturafluida che si estende silenziosa nel contesto ur-bano del quartiere Flaminio, nell’area occupataprecedentemente dalla caserma Montello. Curva,luce solare e calcestruzzo sono le parole chiavedi questo gigante che, insieme al vicino Audito-rium di Renzo Piano, dona alla città una nuovaveste contemporanea superando l’idea tradizio-nale dell’edificio-museo. Qui infatti, la trama divolumi e gallerie che si intrecciano e sovrappon-gono permette al visitatore di divenire protago-nista attivo nell’incontro con l’opera e conl’edificio seguendo ogni volta percorsi diversi. La-boratorio di sperimentazione e innovazione, ilMAXXI ospita mostre, installazioni, performance,workshop, convegni e un centro di ricerca -MAXXI B.A.S.E, con biblioteca e archivi. A frontedella sua duplice identità, il MAXXI possiede duedifferenti collezioni. Quella del MAXXI Arte con-sta di trecento opere tra dipinti, installazioni,video, sculture, net-art e fotografie dei più signi-ficativi artisti italiani e stranieri come AlighieroBoetti, Francesco Clemente, William Kentridge,Mario Merz, Gerhard Richter. Il MAXXI Architet-tura invece si muove tra architettura e fotografia.Carlo Scarpa, Pier Luigi Nervi, Paolo Soleri, Ales-sandro Anselmi, Giancarlo De Carlo, Enrico DelDebbio, Carlo Aymonino, Superstudio sono soloalcuni dei nomi presenti, insieme ai fotografiOlivo Barbieri, Gabriele Basilico, Letizia Battaglia,John Davies, Mimmo Jodice, Armin Linke, GuidoGuidi, Walter Niedermayr, Massimo Vitali. Espostein modo permanente, le installazioni di Anish Ka-poor, Sol Lewitt, Maurizio Mochetti, Giuseppe Pe-none e Massimo Grimaldi.

The MAXXI is the first Italian museum dedicated totwenty-first century arts, in which two identities co-exist: MAXXI Art and MAXXI Architecture. Designed

by Zaha Hadid Architects and inaugurated in 2010, thefluid architecture of the MAXXI stands silently amid thestreets of the Flaminio neighbourhood on a sitepreviously occupied by the Montello barracks. Curves,sunlight and concrete are the buzzwords of this giantstructure; together with the nearby Auditorium designedby Renzo Piano, the MAXXI gives the city a newcontemporary look that goes beyond the traditionalconcept of a museum building. In fact, by providing thevisitor with a choice of multiple and diverse itineraries,the crisscross pattern of intertwining and overlappingvolumes and galleries turns him into an activeprotagonist of the design and the building. A furnace ofexperimentation and innovation, the MAXXI hostsexhibitions, installations, performances, workshops,conferences and a research center – the MAXXI B.A.S.E,with a library and archives. Given its dual identity, MAXXIhosts two different collections: MAXXI Art with its threehundred works including paintings, installations, videos,sculptures, net-art and photographs by the mostimportant Italian and foreign artists including AlighieroBoetti, Francesco Clemente, William Kentridge, MarioMerz and Gerhard Richter. Instead MAXXI Architecturefocuses on architecture and photography with works byCarlo Scarpa, Pier Luigi Nervi, Paolo Soleri, AlessandroAnselmi, Giancarlo De Carlo, Enrico Del Debbio, CharlesAymonino and Superstudio, to name but a few.Photographers include Olivo Barbieri, Gabriele Basilico,Letizia Battaglia, John Davies, Mimmo Jodice, ArminLinke, Guido Guidi, Walter Niedermayr and MassimoVitali. The permanent exhibition includes installations byAnish Kapoor, Sol Lewitt, Maurizio Macbeth, GiuseppePenone and Massimo Grimaldi.

MAXXI Museo delleArti del XXI secoloRoma (RM)Via Guido Reni, 4/A - 00196 RomaTel +39 06 39967350/[email protected]

11.00-19.00 mar-ven e dom 11.00-22.00 gio e sab Chiuso: lunBiglietti: intero t 11,00 ridotto: t 8,00

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• MAXXI – Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo,Roma (Foto Francesco Bolis ) Courtesy Fondazione MAXXI• MAXXI – Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo,Roma - Francesco Clemente - Crown, 1988 (FotoFrancesco Bolis ) Courtesy Fondazione MAXXI

• MAXXI – Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo,Roma - Michelangelo Pistoletto - Da Uno a Molti, 1956-1974 (Foto Francesco Bolis ) Courtesy Fondazione MAXXI

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Il Museo Carlo Bilotti con sede nell’Arancieradi Villa Borghese, prende il nome dall’impren-ditore e collezionista che ha donato alcune

opere alla città di Roma per costituirne un museo.Ventitre pezzi, tra dipinti, disegni e sculture, rac-colte in anni di frequentazione di artisti, tra cuiAndy Warhol, presente con un interessante ri-tratto di famiglia, Larry Rivers e Mimmo Rotella.In particolare di Giorgio de Chirico, nucleo por-tante della collezione, sono presenti i soggetti piùfamosi prodotti dall’artista dalla seconda metàdegli anni Venti agli anni Settanta come gli Ar-cheologi, Orfeo, i Cavalli in Riva al Mare, le stradee gli interni metafisici, i Mobili nella Stanza, i Ca-valieri e le vedute veneziane. Il Museo Carlo Bi-lotti è, inoltre, sede di esposizioni temporanee.

The Carlo Bilotti Museum, based in the Orangeryof Villa Borghese, is named after theentrepreneur and art collector who donated

several works to the city of Rome for the purpose ofopening a museum in which to house them. Thereare twenty three pieces, including paintings, drawingsand sculptures, which were collected by meeting withartists such as Andy Warhol, whose work isrepresented by an interesting family portrait, LarryRivers and Mimmo Rotella. In particular, worksdisplayed by Giorgio de Chirico form the keystone ofthe collection. Some of his most important outputfrom the late 1920s to the 1970s is featured, such asArcheologi, Orfeo, Cavalli in Riva al Mare,(Archaeologists”, “Orpheus”, “Horses by the SeaShore)”, the streets and metaphysical interiors, Mobilinella Stanza, i Cavalieri (“Furniture in the Room”,“Cavaliers”) and panoramas of Venice. The CarloBilotti Museum also hosts temporary exhibitions.

Museo Carlo BilottiRoma (RM)Viale Fiorello La Guardia - 00197 Tel +39 [email protected]

9.00-19.00 mar-domChiuso: lunBiglietti: intero t 7,00 ridotto: t 6,00

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Il Museo Hendrik Christian Andersen prende ilnome dall’artista norvegese che vi risiedette fragli anni Venti e Quaranta del Novecento. Una

casa-atelier costituita da un seminterrato-deposito,un piano terra diviso in due grandi saloni-atelier neiquali sono allestite le collezioni permanenti e in cuiun tempo l’artista lavorava e mostrava ai visitatorile opere finite, e un primo piano nobile, già abita-zione dell’artista, adibito attualmente alle mostretemporanee di artisti stranieri dell’Otto e del No-vecento fino alla contemporaneità o artisti italianiresidenti all’estero. Missione del Museo è anchepromuovere, in linea con il progetto utopico di An-dersen della “Città mondiale”, perenne laboratoriointernazionale di idee nel campo delle arti, dellescienze, della filosofia, della religione e della culturafisica, manifestazioni legate specificatamente alleproblematiche urbanistiche e architettoniche. Inmostra oltre duecento sculture di grandi, medie epiccole dimensioni in gesso e bronzo, bozzetti, di-pinti, opere grafiche, materiale d’archivio, fotografied’epoca e libri. Completa l’offerta una postazionemultimediale con touch screen e sonoro sottotito-lato destinata anche al pubblico non udente, alpiano terra è possibile poi effettuare un’esperienzatattile, mentre un audio racconta i momenti salientidella vita dell’artista.

The Hendrik Christian Andersen Museum, isnamed after the Norwegian artist who lived inthis building between the 1920s and 40s. A

studio-house, made up of a basement repository anda ground floor divided up into two studio lounges,houses the permanent collections, and is also wherethe artist exhibited his works to visitors, during theperiod he worked there. In addition, the main floor,which was the artist’s main living quarters, is currentlyused for temporary exhibitions of foreign artists of thenineteenth and twentieth centuries, right up tocontemporary artists and Italian artists living abroad.The Museum’s mission is also to promote apermanent international forum in the areas of arts,sciences, philosophy, religion, and physical culture,meetings designed to address urban and architecturalproblems, along the lines of Andersen’s utopianconcept of the “World City”,. There are over twohundred small, medium and large sculptures ondisplay, in plaster and bronze, as well as sketches,paintings, graphic art works, archived materials,photographs from that time, and books. The exhibitionis capped off by a multimedia touchscreen station withsubtitled audio for those with hearing impairments,and on the ground floor visitors can enjoy a literallyhands-on experience whilst a recording narrates thekey moments in the life of the artist.

Museo HendrikChristian Andersen Roma (RM)Via Pasquale Stanislao Mancini, 20 - 00196 Tel +39 06 3219089Fax +39 06 3219089s-gnam.museoandersen@beniculturali.itwww.museoandersen.beniculturali.it

9.30-19.30 mar-domChiuso: lun

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131• Museo Andersen - Studio

• Museo Bilotti - Esterno• Museo Bilotti - Sala espositiva

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Fondata nel 2008 da Stefano e Raffella Sciar-retta, Nomas Foundation ha l’obiettivo di so-stenere e promuovere la ricerca artistica

contemporanea attraverso mostre di artisti na-zionali e internazionali, talk e seminari con espo-nenti della cultura contemporanea (ReadingRoom), attività di ricerca e formazione in colla-borazione con scuole e accademie presenti sulterritorio (Lab). La collezione ha inizio nei primianni Novanta prendendo avvio dalla Pop Art ita-liana per poi confrontarsi con la giovane arte na-zionale e internazionale. Comune denominatorela forte matrice sociale dell’opera. Oggi la colel-zione conta circa quattrocento lavori di oltre due-cento artisti, tra cui Abramovic, Basilè, Beecroft,Benassi, Beuys, Canevari, Casolaro, Cattelan,Gordon, Jaar, Kounellis, Savini, Schifano, Tran-quilli, Vascellari, Vedovamazzei, Wurm, SislejXhafa, Chen Zhen.

Founded in 2008 by Stefano and RaffaellaSciarretta, the goal of the Nomas Foundationis to sustain and promote contemporary

artistic research by organising exhibitions ofnational and international artists as well as talksand seminars with leading figures ofcontemporary culture (Reading Room), andresearch and training activities in collaborationwith local schools and academies (Lab). Thecollection started in the early nineties with worksby Italian Pop Art artists; it later moved on tonational and international works by young artists.The strong social roots of the artworks is thecommon denominator of the collection which nowhas approximately four hundred artworks signedby over two hundred artists including Abramovic,Basilè, Beecroft, Benassi, Beuys, Canevari,Casolaro, Cattelan, Gordon, Jaar, Kounellis, Savini,Schifano, Tranquilli, Vascellari, Vedovamazzei,Wurm, Sislej Xhafa and Chen Zhen.

Nomas FoundationRoma (RM)Viale Somalia, 33 - 00199 Tel +39 06 [email protected]

14.00-19.00 mar-ven Chiuso: dom e lun

Il Palazzo delle Esposizioni, costruito nel 1883su progetto dell’architetto Pio Piacentini, è ilpiù grande spazio espositivo nel centro di

Roma. Sede storica della Quadriennale, il Palazzoha ospitato, nel corso della sua storia, mostreprevalentemente di arti visive, oggi però dopo gliultimi restauri, con oltre diecimila metri quadriarticolati su tre piani, ospita un ricco calendariodi eventi multidisciplinari, mostre scientifiche e diarte contemporanea, ma anche presentazioni dilibri, conferenze, rassegne cinematografiche, unricco programma di laboratori d’arte per ragazzie ancora corsi e mostre di illustratori promossedallo Scaffale d’arte, biblioteca specializzata ineditoria internazionale d’arte per ragazzi.

Palazzo delle Esposizioni, designed by architectPio Piacentini, was built in 1883 and is thelargest exhibition space in central Rome. As

the historical venue of the Quadriennale, in its longyears as an exhibition venue the Palazzo has chieflyhosted visual arts exhibitions. However, after thelatest renovation, it now offers over 10.000 squaremeters and three floors of exhibition spacescheduled to host numerous multidisciplinaryevents, scientific and contemporary art exhibitions,book presentations, conferences, film festivals,several art workshops for children and exhibitionsof illustrators promoted by Scaffale d’Arte, a libraryspecialized in international art publications forchildren.

Palazzo delleEsposizioniRoma (RM)Via Nazionale, 194 - 00184 Tel +39 06 [email protected]

10.00-20.00 mar-gio e dom 10.00-22.30 ven e sabChiuso: lunBiglietti: intero t 10,00 ridotto: t 8,50intero t 12,50 ridotto: t 10,00 (due mostre)

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• Rossella Biscotti - Le Teste in Oggetto / The Heads inQuestion, 2009 - Prodotto da NomasFoundation Courtesy prometeogallery by Ida Pisani andEur s.p.a (foto Ela Bialowska, Rossella Biscotti, Kevin VanBraak)

• Etienne Chambaud -Lo stato delle sirene - Installationview - Produced by Nomas Foundation, Rome (fotoAltrospazio)

• Palazzo delle Esposizioni - Esterno• Palazzo delle Esposizioni - Interno

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Villa Glori, nata come Parco della Rimem-branza dedicato ai caduti romani per laGrande Guerra, è un’area che si estende dal

Tevere al quartiere Parioli. Un tempo sede di unacolonia estiva per bambini malati, oggi ospitauna “casa-famiglia” per persone affette da Aids.Nel 1997, grazie al progetto “Varcare la soglia”,arte e natura si sono incontrate, luogo della sof-ferenza e luogo della ricreazione si sono inte-grate. All’interno, tra pini, lecci, querce, lauri,aceri, cedri, ippocastani e ulivi, opere di Dompè,Mattiacci, Mochetti, Kounellis, Nunzio, Staccioliconducono il visitatore a varcare la soglia ed en-trare nel “recinto” della struttura di assistenza. Ilnucleo originario è stato ulteriormente ampliatonel 2000 con la realizzazione di due nuovi inter-venti, la Porta del Sole di Uncini e l’Uomo-erbadi Canevari.

Villa Glori, built as a Remembrance Parkdedicated to the Romans that fell during theGreat War, is an area stretching from the

Tiber and to the Parioli neighbourhood. It onceserved as the venue for a summer camp for sickchildren, but now hosts a group home for peoplewith AIDS. In 1997, thanks to the project Varcarela Soglia (Cross the Threshold) merging art andnature, a place of suffering and place ofrecreation. Inside the Villa, artworks by Dompè,Mattiacci, Mochetti, Kounellis, Nunzio andStaccioli are dotted between the pine trees, holmoaks, oaks, laurels, maples, cedar trees, horsechestnuts and olive trees, leading the visitor acrossthe threshold and into the “fence” of the healthfacility. In 2000 the original nucleus was furtherenlarged with two new works; the Porta del Soleby Uncini and Uomo-Erba by Canevari.

Parco di Villa GloriRoma (RM)P.le del Parco della Rimembranza - 00197 Tel +39 60608

dall’alba al tramontoIngresso libero

Il Museo Laboratorio di Arte Contemporaneadella Sapienza Università di Roma, è statoideato e realizzato da Simonetta Lux dal 1985

per promuovere, tutelare, studiare l’arte contem-poranea. Peculiarità di questa istituzione è la suadoppia identità, derivata anche dall’ubicazionenella città universitaria, di ente di ricerca,%ente dialta formazione e spazio espositivo. Alle mostredi affermati e giovani artisti si affiancano infattii corsi di alta formazione per laureati, master, ti-rocini. L’attività espositiva diviene così parte in-tegrante della didattica attraverso l’incontro el’azione propositiva fra artisti e giovani curatori.Infine da non dimenticare l’Archivio della MusicaContemporanea e la Mediateca, archivio audio-visivo, fondato nel 1993 da Bruno Di Marino, cheraccoglie su supporto magnetico tutto ciò che at-tiene alla sperimentazione audiovisiva. In parti-colare l’archivio raccoglie la più completacollezione su nastro magnetico del cinema d’ar-tista italiano, nonché un vasto settore dedicatoalle avanguardie storiche e agli autori storici dellavideoarte.

The Laboratory Museum of Contemporary Artof Rome La Sapienza University was designedand built by Simonetta Lux in 1985 to

promote, safeguard and study contemporary art.The institute has a dual identity due to its locationin the university city: it is a centre of research,advanced training centre and exhibition space. Ithosts exhibitions of successful young artists aswell as advanced training courses for graduates,postgraduates and professional trainees.Exhibitions are an integral part of the teachingprocess involving meetings and positive actioninitiatives between artists and young curators. Lastbut not least, the Archives of Contemporary Musicand Media Library, an audio-visual archiveestablished in 1993 by Bruno di Marino. TheMedia Library has a collection of everything to dowith audio-visual experiments in an electronicformat. In particular, the archives hold the mostcomplete collection of artistic Italian films in anelectronic format as well as a large sectiondedicated to historic avant-garde movements andfamous video artists.

Polo MusealeSapienza - MLACMuseo Laboratorio diArte ContemporaneaRoma (RM)P.le Aldo Moro, 5 - 00185 Tel +39 06 49910653Fax +39 06 [email protected]/museolab

15.00-19.00 lun-venChiuso: sab, dom e festiviIngresso libero

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• Villa Glori (Roma Capitale, Sovraintendenza Capitolina)

• Allestimento della mostra di Nordine Sajot - MLAC 2006• Mostra “Einat Amir. Please”. MLAC 2011. PhotocreditsMLAC

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L’Accademia Reale di Spagna a Roma è statafondata nel 1873 per “promuovere il talentonazionale” offrendo agli artisti spagnoli, e

ora anche a quelli latinoamericani, uno spazio distudio e incontro nella città eterna. Situata sulcolle del Gianicolo, nell’antico convento di SanPietro in Montorio, l’Accademia sorge su quelloche in epoca medievale veniva considerato illuogo del martirio dell’apostolo Pietro e in cui poinel XV secolo venne realizzato il complesso mo-numentale formato dalla chiesa, dal conventocon i due chiostri, in uno dei quali si erge il Tem-pietto del Bramante. L‘istituzione spagnola pro-muove annualmente un calendario dimanifestazioni culturali, principalmente mostre,concerti, conferenze e convegni. È inoltre sede diuna biblioteca specializzata in storia dell’artespagnola.

The Royal Academy of Spain in Rome wasfounded in 1873 to “promote nationaltalent” by offering Spanish artists (and now

Latina American artists) a space to learn and meetin the eternal city. Located in the ancient conventof San Pietro in Montorio on the Janiculum Hill,the academy rises on what in the Middle Ages wasconsidered to be the place where Peter wasmartyred, the same spot where in the fifteenthcentury a monumental complex was built: achurch and convent, two cloisters including theone where Bramante built his Tempietto. TheSpanish institution promotes an annual programof cultural events, chiefly exhibitions, concerts,conferences and meetings. It also hosts a libraryspecialized in Spanish art history.

Real Academia de España en RomaRoma (RM)Piazza San Pietro in Montorio, 3 - 00153 Tel +39 06 5812806Fax +39 06 [email protected]

10.00-13.00/16.00-19.00 mar-domChiuso: lunIngresso libero

Opera Bosco è un Museo di Arte nella Na-tura ideato dall’artista Anne Demijttenaerenel 1996. Un itinerario di arte contempo-

ranea all’aperto su due ettari di bosco nella Valledel Treja dove l’arte dialoga con la natura a bassavoce, rispettandone le regole e seguendone lefasi. Opere fatte di natura e nella natura, sculturee sentieri effimeri che nascono, crescono e mu-tano, per poi scomparire. Accanto alle diciannoveinstallazioni dell’artista, opere di%Costantino Mo-rosin e di giovani dell’Accademia di Belle Arti diRoma e Napoli con cui il Museo collabora da di-versi anni. Oltre a farsi portatore di un messaggioecologico, Opera Bosco è attivo nel campo dellaformazione ed educazione attraverso visite e la-boratori per le scuole e collaborazioni con uni-versità per dare agli studenti l’opportunità distimolare la propria creatività grazie all’incontrocon la natura.

O pera Bosco is a Museum of Art in Naturedesigned in 1996 by the artist AnneDemijttenaere. An open-air itinerary of

contemporary art sprawling over two hectares ofwoodland in the Treja Valley where art speakssoftly to nature, respecting its rules and followingits seasons. Artworks made with nature and innature; sculptures and ephemeral paths that areborn, grow evolve and ultimately disappear.Beside the 19 installations by the artist, there areartworks by Costantino Morosin and young artistsfrom the Academy of Fine Arts in Rome andNaples with which the museum has been workingfor several years. Opera Bosco sends an ecologicalmessage and is active in the fields of training andeducation, with visits and workshops for schoolsand collaborations with universities to givestudents the chance to stimulate their owncreativity thanks to their encounter with nature.

Opera Bosco -Museo di Arte nella NaturaCalcata (VT)Località Colle snc - 01030Tel +39 0761 [email protected]/

da fine marzo a metà dicembre: 11.00-tramonto dom e festiviluglio e agosto e durante la settimana: su prenotazione

Biglietti: intero t 8,00 ridotto: t 5,00

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• Istallazione Mostra - “Botanica - After Humboldt” a curadi Rosa Olivares, 2012 (Opera: Paisaje de hoja di JuanUrrios)• Autorretrato con Giulia, 2008 di Juan Francisco CasasRuiz.

• Anne Demijttenaere - Cavallo

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Opera Bosco - Museo di Arte nella Natura - Porta Nuova eVecchia, Anne Demijttenaere

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• L’Aquila - LiceoScientifico “A. Bafile”Gianni Asdrubali al lavoro

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1. Liceo Scientifico"A.Bafile"L’Aquila (AQ)

2. Museo Nazionaled’AbruzzoL’Aquila (AQ)

3. MUSPAC - MuseoSperimentale d’ArteContemporaneaL’Aquila (AQ)

4. Fondazione PremioNazionale di pittura F. P.Michetti - Museo d’artecontemporanea e modernadella Fondazione MichettiFrancavilla al Mare (CH)

5. Museo civico di ArteContemporanea ePinacoteca CascellaOrtona (CH)

6. Museo Laboratorio d’artecontemporanea Ex-manifattura tabacchiCittà Sant’Angelo (PE)

7. Museo e Archivio degliArtisti AbruzzesiContemporanei (MAAAC)- Castello di NoccianoNocciano (PE)

8. Fondazione MalvinaMenegaz per le Arti e leCultureCastelbasso (TE)

9. Museo Staurós di artesacra contemporanea Isola Del Gran SassoD’Italia (TE)

ABRUZZO

Dopo il sisma del 2009, la Regione Abruzzo sta lentamentericucendo le fila del discorso intorno alla creativitàcontemporanea con l’intento di “rendere l’arte

protagonista della rinascita umanistica della renovatio urbis”. In questo contesto è importante ricordare che, a L’Aquila, hacoraggiosamente riaperto i battenti nel 2011 il MUSPAC -Museo Sperimentale d’Arte Contemporanea, organostrumentale dell’ Associazione Culturale Centro Multimediale“Quarto di Santa Giusta”, in una nuova sede con un riccocalendario di eventi. Il capoluogo abruzzese inoltre èprotagonista di un originale intervento di arte contemporanea,che ha visto invadere luoghi solitamente non deputati all’artecontemporanea come le scuole. È il caso di “Polvere negli occhi,nel cuore sogni”, un progetto, ideato e promosso dall’artistaLicia Galizia, che ha trasformato il Liceo scientifico “A. Bafile” inun piccolo museo di arte contemporanea con una collezionepermanente di ventidue artisti italiani e stranieri.Spostandoci nelle altre province, tra le realtà a gestionepubblica, vi è il giovane Museo delle Arti Contemporanee diNocciano e il Museo Laboratorio d’arte contemporanea Ex-manifattura tabacchi di Città Sant’Angelo. Istituito per volontàdell’Amministrazione comunale, quest’ultimo si avvale dicontributi pubblici e privati grazie ai quali propone laboratoriper bambini e incontri di informazione–formazione dei docenti,spesso animati da artisti di rilevo nazionale.Inoltre, accanto a consolidate manifestazioni per giovani artisticome il “Premio Vasto”, il “Premio Cascella” e il “PremioNazionale di pittura F. P. Michetti”, si stanno affermando nuoverealtà a gestione privata come la Fondazione Malvina Menegaz(2008), che in pochi anni di attività ha già avviato uninteressante programma espositivo e di educazione all’arte.

After the 2009 earthquake, the Regione Abruzzo is slowlyputting contemporary art back on its feet; its aim is to“make art the protagonist of the humanistic rebirth of the

renovation urbis”.In 2011 L’Aquila courageously reopened the doors of theMUSPAC – Experimental Museum of Contemporary Art – part ofthe Multimedia Centre Cultural Association “Quarto di SantaGiusta”. Once relocated to a new venue, the museum organisedan excellent calendar of events. The regional capital of Abruzzoalso branched out into a unique initiative by installingcontemporary art in local schools. For example, “Polvere negliocchi, nel cuore sogni”, a project conceived and promoted bythe artist Licia Galizia who turned the Liceo scientifico “A.Bafile” into a small contemporary art museum with apermanent collection of works by 22 Italian and foreign artists.Publicly managed museums in other provinces include therecently established Museum of Contemporary Arts in Noccianoand the Workshop Museum of contemporary art, Ex-manifatturatabacchi, in Città Sant’Angelo. Created by the municipaladministration, the Workshop Museum is a public-privatepartnership that organises workshops for children andinformative/educational meetings for teachers, often animatedby famous Italian artists.Apart from consolidated events for young artists such as the“Premio Vasto”, the “Premio Cascella” and the “PremioNazionale di pittura F. P. Michetti”, new, privately managedinitiatives are also being organised, for example the Malvina-Menegaz Foundation (2008) which, although very recent, hasalready set up an interesting exhibition and implemented an arteducation programme.

8, 96, 7

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Ideata e promossa da Licia Galizia, artista e do-cente di Storia dell’arte, la Collezione permanentedel Liceo Bafile è frutto di "Polvere negli occhi, nel

cuore sogni", un progetto di un’intera comunità sco-lastica che intende trasformare la scuola superioredel capoluogo abruzzese in un piccolo museo di artecontemporanea che si arricchisce ogni anno del con-tributo di artisti di livello internazionale. Installazioninate anche dalla collaborazione tra artisti e studentiinvadono soffitti, corridoi e angoli della scuola perportare tra le mura scolastiche l’esperienza vitaledell’arte e ricostruire dopo il terremoto uno spaziodi speranza che guarda al futuro. Dall'edizione 2011il progetto si è esteso sul territorio collocando tem-poraneamente tre opere all’interno di alcuni centricommerciali dell’Aquila, diventati ormai luoghi-sim-bolo della vita sociale del post-terremoto. Tra gli ar-tisti in collezione: Carlo Bernardini con La “materia”è il vuoto, Gregorio Botta con Accendere una lam-pada e sparire, Felice Levini con Senza titolo, DanielaMonaci con Siate funamboli della vostra vita!, PieroMottola con Immagini da associare a quindici para-metri estetico emozionali, Cesare Pietroiusti con Pen-sieri non funzionali, Alfredo Pirri con Ex-voto, PieroPizzi Cannella con Gioia o gioiello, Giuseppe Stam-pone con Saluti da L’Aquila.

Conceived and supported by Licia Galizia, an artistand Art History professor, the permanentcollection at the Bafile college is the result of the

“Polvere negli occhi, nel cuore sogni” project. It wasstarted by a whole school community with the aim oftransforming this senior secondary school in theAbruzzo capital into a small contemporary art museum,which is enhanced every year by contributions frominternationally renowned artists. The installations,created through the collaborative work between theartists and the students permeate every ceiling, corridorand corner of the school, bringing the vital experienceof art into the school, and building a beacon of hopefor the future in the aftermath of the earthquake. Sinceits 2011 edition, the project has been extendedthroughout the city area, temporarily setting up threeworks inside some Aquila shopping centres, which havealready become symbols and places of vivacity and ofsocial life, after the earthquake. The artists in thecollection include: Carlo Bernardini with La “materia”è il vuoto , Gregorio Botta with Accendere una lampadae sparire , Felice Levini with Senza titolo, Daniela Monaciwith Siate funamboli della vostra vita!, Pietro Mottolawith Immagini da associare a quindici parametri esteticoemozionali, Cesare Pietroiusti with Pensieri nonfunzionali, Alfredo Pirri with “Ex voto”, Piero PizziCannella with Gioia o gioiello and Giuseppe Stamponewith Saluti da L’Aquila.

Liceo Scientifico “A. Bafile”L’Aquila (AQ)Via Acquasanta, 16, - 67100 Tel +39 0862 404382/411825Fax + 39 0862 [email protected]

08.00-14.00 lun-venChiuso: sab, dom e festiviIngresso libero

Il Museo, istituito agli inizi degli anni Cinquanta nelCastello Cinquecentesco, è attualmente chiuso acausa del terremoto del 2009. Il Ministero per i Beni

e le Attività Culturali ha avviato le pratiche per allestirenei locali dell’ex mattatoio la sede temporanea. Lacollezione spazia dall’archeologia, all’arte medievalee rinascimentale, fino all’oreficeria e all’arte contem-poranea con particolare attenzione alla produzioneabruzzese. La sezione Arte Moderna e Contempora-nea costituita agli inizi degli anni Cinquanta, a seguitodi una campagna di acquisizioni, comprende più diduecento opere, tra pittura, scultura e grafica, eseguitesia da maestri riconosciuti che da personalità emer-genti di ambito nazionale o regionale acquisite attra-verso vari “Premi Michetti”, cui si sono aggiunti neglianni comodati e depositi di varia natura, ma soprat-tutto lasciti, tra cui le donazioni Brindisi (1975), Ca-scella (1983), Spoltore (1983) e Greco (1993). Ilrapporto con il territorio è valorizzato non solo attra-verso attività espositive, ma anche conferenze, con-vegni, pubblicazioni, visite, laboratori, incontri.

The museum, founded at the beginning of the1950s in the Sixteenth Century Castle, is currentlyclosed due to the 2009 earthquake. The Ministry

of Culture has begun procedures to set up a temporaryvenue in the rooms of a former slaughterhouse. Thecollection ranges from archaeology to Medieval andRenaissance art, goldsmith’s art and contemporary art,with a particular focus on art from the region ofAbruzzo. The Modern and Contemporary Art section,assembled in the early 1950s, comprises over two-hundred pieces of artwork including painting, sculptureand graphics, made by both by well known mastersand emerging artists, acquired through various ”PremiMichetti” (Michetti Awards). These have been addedto by loans and donation over the years, especiallybequests, such as the Brindisi donation (1975), theCascella (1983), Spoltore (1983) and Greco (1993)donations. The value of the relationship with theterritory is not only increased through the exhibitionactivity, but also through conferences, conventions,publications, visits, workshops and meetings.

Museo Nazionaled’AbruzzoL’Aquila (AQ)Via Colecchi, 1 - 67100 Tel +39 0862 4874297Fax +39 0862 4874230sbsae-abr@beniculturali.itwww.museonazionaleabruzzo.beniculturali.it

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• Lucilla Catania - Naturale, 2007 - dono dell’AutriceSoprintendenza BSAE dell’Abruzzo, L’Aquila, MuseoNazionale d’Abruzzo

• Tvrko Buric al Centro Commerciale Meridiana• Claudio Adami particolare dell'opera

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Il MU.SP.A.C. Museo Sperimentale d’Arte Con-temporanea, nasce nel 1993 come organo stru-mentale dell’Associazione Culturale Centro

Multimediale “Quarto di Santa Giusta”, fondata daEnrico Sconci nel 1984. Nel corso degli anni, ilMuseo ha cambiato più volte sede. Inizialmente si-tuato nell’ex monastero di S. Maria dei Raccoman-dati (sec. XIV), sede dell’Accademia di Belle Arti concui il MU.SP.A.C. aveva istituito un rapporto di con-tinuità attraverso mostre dedicate ad artisti e inse-gnanti come Bussotti, Bene, Castellani, Mauri eBeuys, fu poi trasferito a Palazzo Baroncelli Cappa.Ora, dopo il terremoto del 2009, è stata costruitauna nuova sede per ricreare e rendere nuovamentefruibile quella parte di collezione permanente e dimediateca andata persa nel sisma. Un punto cul-turale di riferimento, un luogo per ritrovare la pro-pria identità distrutta dalla catastrofe. Tra gli artistidella collezione nomi internazionali come Beuys,Christo, Kounellis, Merz, Patella, Pistoletto, Schifano,Zorio, Gallo, Tirelli. Ma il MU.SP.A.C. non è sola-mente un “raccoglitore”, ma un luogo di ricercacon una propria rivista d’arte e architettura “Arte-tra”, un cineforum, una biblioteca, una videotecae uno spazio per la formazione con attività didatti-che, conferenze e lezioni di storia dell’arte.

The MU.SP.A.C. Experimental Museum ofContemporary Art was founded in 1993 as aninstrumental body of the Cultural Association

Multimedia Centre “Quarto di Santa Giusta”, thathad been established by Enrico Sconci in 1984. Overthe years the museum has changed venue severaltime. Initially it was located in the former monasteryof Santa Maria dei Raccomandati (14th Century), theseat of Academy of Fine Arts with whom MU.SP.A.C.had established an on-going relationship throughexhibitions dedicated to the work of artists andteachers such as Bussotti, Bene, Castellani, Mauriand Beuys. It was later moved to Palazzo BaroncelliCappa. Today, following the 2009 earthquake, a newvenue has been established to recreate and onceagain render accessible those parts of the permanentexhibition and audio-visual library. It is a culturallandmark, a place to rediscover the identity destroyedby the catastrophe. Among the artists are: Beuys,Christo, Kounellis, Merz, Patella, Pistoletto, Schifano,Zorio, Gallo, and Tirelli. However MU.SP.A.C. is notmerely a “collector”, but rather it is a space forresearch with its own art and architecture magazine“Artetra”, a cinema club, a library, a video library andan educational space with learning activities,conferences and lectures on history of art.

MUSPAC - MuseoSperimentale d’ArteContemporaneaL’Aquila (AQ)Via Ficara, Piazza d’Arti - 67100 Tel +39 3382374725; [email protected]

17.00-20.00 mar-sab dom su prenotazione Chiuso: lunIngresso libero

Il Museo d’arte contemporanea e modernadella Fondazione Michetti nasce nel 2006 perraccogliere le oltre duecentosessanta opere

che testimoniano l’iter percorso dalla fondazioneomonima negli ultimi sessantadue anni. È il 1947infatti quando viene istituito il “Premio Nazionaledi pittura F. P. Michetti” per “onorare la memoriadell’artista e concorrere alla rinascita spiritualedi Francavilla al Mare”. De Pisis, Tosi, TommasoCascella, Guidi furono tra i partecipanti dellaprima edizione, seguirono nei successivi appun-tamenti altrettanti grandi artisti e critici che necurarono le rassegne come Bucarelli, Caramel,Barilli, Vettese, Bonito Oliva, Trombadori, Calvesie Daverio solo per citarne alcuni. Nato come ri-conoscimento di pittura, oggi il premio, a cuinegli anni hanno partecipato più di sette mila ar-tisti, esplora anche le tecniche più attuali: foto-grafia, video, scultura, installazione. Ma la storiadella Fondazione si compone anche di altri capi-toli come le mostre monografiche dedicate a Mi-chetti, i convegni, gli incontri, le mostretemporanee.

The Michetti Foundation’s Museum ofcontemporary and modern art opened in 2006with the aim of gathering over 260 pieces of

artwork that bear witness to the route taken by thefoundation of the same name over the last sixty-twoyears. It was in 1947 that the “Premio Nazionale dipittura F.P. Michetti” was established, to “honour thememory of the artist and to contribute to the spiritualrebirth of Francavilla al Mare”. De Pisis, Tosi,Tommaso Cascella, and Guidi were among thosewho participated the first edition, followed in thelater editions by equally well known artists and criticswho oversaw the event such as Bucarelli, Caramel,Barilli, Vettese, Bonito Oliva, Trombadori, Calvesi andDaverio only to mention a few. Today the prize, whichwas conceived as an award for painting, alsoexplores the most up-to-date techniques:photography, video, sculpture, installations, and overthe years more than seven thousands artistsparticipated. However, the history of the Foundationis also characterized by other events, such asmonographic exhibitions dedicated to Michetti,conventions, meetings and current exhibitions.

Fondazione PremioNazionale di pittura F.P. Michetti - Museod’arte contemporaneae moderna dellaFondazione MichettiFrancavilla al Mare (CH)Piazza San Domenico, 1 - 66023Tel +39 085 4912347Fax +39 085 [email protected]

18.00-23.00 mar-dom (in concomitanza del“Premio Michetti”)Chiuso: lun

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•-(foto Giovanni Iovacchini)

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Situata nel cinquecentesco Palazzo Farnese,la pinacoteca raccoglie opere di Michele Ca-scella (1892-1989), nativo di Ortona, del fra-

tello Tommaso (1890-1968) e del padre Basilio(1860-1950). Oltre a mostre d'arte contempora-nea, il palazzo ospita il “Premio d'Arte Cascella”nato cinquantasei anni fa per valorizzare l'artecontemporanea ed esportarla in seguito nellarete internazionale.

Located in the sixteenth-century PalazzoFarnese, the art gallery hosts the works ofMichele Cascella (1892-1989), born in Ortona,

his brother Tommaso (1890-1968) and his fatherBasilio (1860-1950). Apart from the contemporaryart exhibition, the building is also the venue for the“Premio d’Arte Cascella”, first held 56 years agoto enhance contemporary art and export itinternationally.

Museo civico di ArteContemporanea ePinacoteca CascellaOrtona (CH)Passeggiata Orientale - 66026 Tel +39 [email protected]

8.30-13.00/18.00-24.00 mar-gio11.00-12.30/18.00-24.00 sab-domChiuso: lunIngresso libero

Il Museo Laboratorio Ex Manifattura Tabacchi, isti-tuito per volontà dell’amministrazione comunaledi Città Sant’Angelo nel 1998, mira a essere,

come dice lo stesso nome, più che uno spazio espo-sitivo, un laboratorio di idee, un luogo di incontroper gli artisti chiamati poi a instaurare un dialogocon la comunità. Da questi incontri e scambi tra ar-tisti è nata una collezione permanente con operedi Claudio Cambiaghi, Dan Hays, Enzo De Leonibus,Maurizio Savini, Simon Reilly, Sisley Xhafa, SophieUsunier. Infine è una fucina della creatività per i piùpiccoli, ma anche per i loro insegnanti, chiamati at-traverso progetti educativi speciali a collaborare congli artisti e i loro diversi linguaggi.

The Museo Laboratorio Ex ManifatturaTabacchi (Workshop Museum FormerTobacco Factory) was established in 1998 by

the municipal administration of Città Sant’Angelo.As its name suggests, it aims to be more than anexhibition area, but rather a workshop of ideas, ameeting place for artists who are called upon toopen a dialogue with the community. Apermanent collection has been founded out ofthese encounters and exchanges between artists,including works by Claudio Cambiaghi, Dan Hays,Enzo De Leonibus, Maurizio Savini, Simon Reilly,Sisley Xhafa and Sophie Usunier. Furthermore, itacts as a melting pot of creativity forschoolchildren, as well as for their teachers, whohave been asked to work together with the artistsand their different languages through specialeducational projects.

Museo Laboratoriod’arte contemporaneaEx-manifatturatabacchiCittà Sant’Angelo (PE)Vico Lupinato, 1 - 65013Tel +39 085 [email protected]

17.00-20.30 mer-domChiuso: lun e marIngresso libero

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• Bruna Esposito - Passiflora - sala degli attrezzi, 2003(collezione Museolaboratorio)• Barbara Esposito e Franco Fiorillo - Dimensioniambientali

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ABRU

ZZO

Nato nel 1998, con il nome di Museo delleArti - Castello di Nocciano, dal 2006 di-viene Museo e Archivio degli Artisti Abruz-

zesi Contemporanei (MAAAC) in quanto archivioe collezione che spazia dagli anni Sessanta delNovecento ai giorni nostri, attraverso le ricercheinformali, minimali e concettuali e astratto-razio-naliste portate avanti da artisti locali, tra cui per-sonalità affermate come Ettore Spalletti, FrancoSumma, Angelo Colangelo, Elio Di Blasio e RemoBrindisi. Il percorso si snoda tra le sei sale e i bal-latoi che ospitano la collezione permanente perpoi proseguire al pian terreno con mostre edeventi temporanei, convegni, concerti e spetta-coli. Dal 2009 il MAAAC ha avviato una fase pro-gettuale volta a promuovere le forme artistivhepiù innovative e sperimentali diventando la sededi “CORPO: Festival delle Arti Performative”.

Founded in 1998 with the name Museo delleArti - Castello di Nocciano, in 2006 it becamethe Museum and Archive of Contemporary

Abruzzo Artists (MAAAC), as it is an archive andcollection that spans from the 1960s until todaythrough informal, minimalist, conceptual andabstract-rationalist works created by local artists,including such established names such as EttoreSpalletti, Franco Summa, Angelo Colangelo, ElioDi Blasio and Remo Brindisi. The exhibition windsthrough the six halls and along the long balconieswhich house the permanent collection, leading tothe ground floor featuring exhibitions andtemporary events, as well as conferences, concertsand shows. Since 2009, the MAAAC has launcheda project phase aimed at promoting the mostinnovative and experimental artistic forms,becoming the venue of “CORPO: the Festival ofPerforming Arts”.

Museo e Archiviodegli Artisti AbruzzesiContemporanei(MAAAC) - Castello di NoccianoNocciano (PE)Largo Madonna del Piano, 1 - 65010 Tel +39 3479558158Fax +39 085 [email protected]

10.00-12.30 sab 16.00-18.00 dom lun-ven su prenotazioneIngresso libero

La Fondazione Malvina Menegaz per le Arti ele Culture, istituita nel 2008 e precedente-mente intitolata Associazione Amici per Ca-

stelbasso, opera principalmente nel piccolocomune abruzzese promuovendo manifestazioniculturali, concerti, spettacoli teatrali, reading dipoesia, ma soprattutto mostre di arte contempo-ranea. Nel corso degli anni si sono avvicendatinelle sue sale grandi maestri come Fontana, Afro,Baj, Capogrossi, Dubuffet, Hartung, Kline, Pol-lock, Tápies, Turcato, Twombly, Vedova, Boetti,Schifano ma anche artisti contemporanei. Tra gliobiettivi della Fondazione anche l’educazione at-traverso laboratori e visite guidate per i diversipubblici.

The Fondazione Malvina Menegaz per le Arti e leCulture, established in 2008 and previouslyknown as the Associazione Amici per

Castelbasso,, mainly works within this small Abruzzomunicipality promoting cultural events, concerts,theatre shows and poetry readings, but its maininterest is contemporary arts exhibitions. Over theyears, great masters have been exhibited onalternating displays in its halls, such as Fontana, Afro,Baj, Capogrossi, Dubuffet, Hartung, Kline, Pollock,Tápies, Turcato, Twombly, Vedova, Boetti and Schifano,but also contemporary artists as well. Education is alsoone of the Foundation’s aims and it conductsworkshops and guided tours for different audiences.

Fondazione MalvinaMenegaz per le Arti e le CultureCastelbasso (TE)Via XXIV Maggio, 28 - 64020 Tel +39 0861 508000Fax +39 0861 [email protected]

16.00-20.00 mar-ven (sab, dom e festivi finoalle 21.00) 19.00-24.00 mar-dom (in estate)Chiuso: lunBiglietti: intero t 5,00 ridotto: t 3,00

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• Pinacoteca permanente, Sala1: Aperture nei nuovilinguaggi• Pinacoteca permanente, Sala2: Tensioni individuali

• Palazzo Clemente - allestimento mostra di AlighieroBoetti, 2010• Portale di Palazzo Clemente, sede della FondazioneMalvina Menegaz. Opera di Giuseppe Spagnulo, 2008

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Il Museo Staurós, situato nel santuario di SanGabriele, raccoglie opere contemporanee di ca-rattere sacro provenienti per la maggior parte

dalla Biennale di Arte Sacra, manifestazione chenasce per “riparare la frattura tra la Sapienzadella Croce e la cultura contemporanea” attra-verso uno sguardo sui linguaggi dell’arte odiernacome auspicato dal Concilio Ecumenico VaticanoII. Esposte, inoltre, oltre cento opere donate daGiannetto Fieschi tra gli anni Quaranta e gli anniSettanta con opere di Remo Brindisi, Caruso, Bor-gonzoni, Donzelli, Beverly Pepper, Bruno Cecco-belli e Mimmo Paladino, oltre a un ciclo diventicinque opere dell’artista abruzzese MarcelloMondazzi su S. Paolo della Croce.

The Staurós Museum, located in the sanctuaryof San Gabriele, collects contemporary worksof a sacred nature, most of which originate

from the Biennale di Arte Sacra, an event that aroseto “repair the fracture between Knowledge of theCross and contemporary culture” by examining thelanguages of today’s art, as per the wishes of theVatican II Ecumenical Council. More than onehundred works donated by Gianneto Fiesch are ondisplay, covering the period from the 1940s to the1970s with works by Remo Brindisi, Caruso,Borgonzoni, Donzelli, Beverly Pepper, BrunoCeccobelli and Mimmo Paladino, in addition to acycle of twenty-five works by the Abruzzese artistMarcello Mondazzi on St. Paul on the Cross.

Museo Staurós di arte sacracontemporanea Isola Del Gran Sasso D’Italia(TE)Contrada S. Gabriele, 187 - 64045 Tel +39 8619772176Fax +39 [email protected]

10.00-19.00 mar-domChiuso: lunIngresso libero

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• Museo Stauros d'Arte sacra contemporanea - SantuarioSan Gabriele• Museo Stauros con opere di Paolo Borghi, OmarGalliani, Angelo Casciello

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ABRU

ZZO

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Museo Stauros sala con opere di Omar Galliani, GiulianoGiuliani, Gabriele Arruzzo

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Galleria Civica di Arte Contemporanea di Termoli

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1. ARATRO - Archivio delleArti Elettroniche-Laboratorio per l’ArteContemporaneaCampobasso (CB)

2. KALENARTECasacalenda (CB)

3. Galleria Civica di ArteContemporanea di TermoliTermoli (CB)

4. MACI Museo ArteContemporanea IserniaIsernia (IS)

MOLISE

Il rapporto tra il Molise e l’arte contemporanea ha origine allafine degli anni Cinquanta attorno alla figura di Achille Pace,artista termolese, protagonista del Gruppo Uno e ideatore,

con la collaborazione di Palma Bucarelli, Giulio Carlo Argan eNello Ponente, del “Premio Termoli”. Il Premio, ancora oggi unodei più rilevanti sul territorio nazionale, ha portato allacostituzione della collezione la Galleria Civica d’ArteContemporanea di Termoli.Altra figura di riferimento è Gino Marotta, pittore e scultoreoriginario di Campobasso affermato nel panoramainternazionale, nominato Sovrintendente della neonataFondazione Molise Cultura. La Fondazione è stata costituita nel2011 dalla Regione per fare rete tra le diverse realtà molisane,promuovere la crescita culturale e lo sviluppo socio-economicodel territorio, con una particolare attenzione all’artecontemporanea e alle arti performative.Un ruolo importante è oggi svolto dall’Università grazie allapresenza al suo interno di Aratro, archivio delle arti elettronichee laboratorio per l’arte contemporanea, inaugurato nel 2007.Non solo archivio di video e arte digitale aperto a studenti ericercatori, ma motore per seminari, mostre e iniziative chevanno oltre il contesto accademico.Il MACI - Museo Arte Contemporanea Isernia, attivo dal 2004con lo sguardo rivolto a una dimensione internazionale, el’esperienza di Kalenarte, museo all’aperto di artecontemporanea di Casacalenda che dal 1990 raccoglie gliinterventi sul territorio di artisti come Adrian Tranquilli e CostasVarotsos, rappresentano due realtà ormai consolidate nellaregione.A queste si aggiungono i festival e le rassegne come“fuoriluogo”, promossa dalla Galleria Limiti Inchiusi incollaborazione di diverse istituzioni pubbliche e giunta nel 2011alla quindicesima edizione, e “Art Shake” progetto dicontaminazioni artistiche, particolarmente attento alleesperienze del pop surrealism, che è partito da Termoli perraggiungere Roma, Berlino e Barcellona.Sempre più peso, infine, sta assumendo la rete di piccole realtàlocali che insieme promuovono in il lavoro degli artisti molisanicome il Sacrocam di Santa Croce di Magliano, il Pm2 di Bonefroe il nuovo centro Co.Co.Co (Colletorto Contemporary Collection)di Colletorto, riuniti nella Rete Atelier Molise.

The relationship between the Molise region andcontemporary art began in the fifties, promoted by AchillePace, an artist from Termoli and protagonist of “Gruppo

Uno”. Together with Palma Bucarelli, Giulio Carlo Argan andNello Ponente, he organised and founded the “Premio Termoli”,still one of most important in Italy; the artworks became the firstnucleus of the collection in the Civic Gallery of ContemporaryArt in Termoli.Gino Marotta, painter and sculptor from Campobasso, isanother important figure; well-known internationally, he wasnamed Superintendent of the newly-established Molise CulturaFoundation established in 2011 by the Region. The Foundationworks to create a network in Molise and promote culture andregional social and economic growth, especially in the field ofcontemporary and performing arts.The University also plays an important role thanks to Aratro, thearchives of electronic arts and workshop of contemporary art,inaugurated in 2007. The digital video and art archives is alsothe engine behind seminars, exhibitions and initiatives thatreach beyond the academic world. Two consolidated entities in the region are: the MACI –Contemporary Art Museum of Isernia, opened in 2004, focusingon the international scene, and, since 1990, Kalenarte, an open-air museum of contemporary art in Casacalenda, home to theregional works of artists such as Adrian Tranquilli and CostasVarotsos.There are also several regional festivals and exhibitions, forexample “fuoriluogo“ sponsored by the Limiti Inchiusi Gallery incollaboration with several public institutions, and now in itsfifteenth year, or Art Shake an artistic contamination projectfocusing primarily on pop surrealism. Inaugurated in Termoli, itnow extends to Rome, Berlin and Barcelona. The network of small local initiatives, called the Molise AtelierNetwork, is gradually becoming more and more important; itpromotes the work of artists from Molise, for example theSacrocam in Santa Croce di Magliano, the Pm2 in Bonefro andthe new centre Co.Co.Co (Colletorto Contemporary Collection)in Colletorto.

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ARATRO, Centro di arte contemporaneadell’Università degli Studi del Molise, è unospazio dedicato a mostre di arte contem-

poranea, italiana e internazionale, che spazia dal-l’installazione, al video e al digitale, fino allapittura, alla scultura e al disegno, nei loro intreccicon il design, l’architettura, la moda. Oltre all’at-tività espositiva, ARATRO sta creando una colle-zione d’arte contemporanea e un archivio delvideo e dell’arte digitale, consultabile dagli stu-denti e dai ricercatori come una vera e propriamediateca. Obiettivo di ARATRO è inoltre la for-mazione di professionisti in grado di concepire eorganizzare mostre, e ogni anno ospita una espo-sizione realizzata in collaborazione con gli stu-denti del corso “Organizzazione di eventi culturalied artistici” del Corso di Laurea in Scienze dellaComunicazione Pubblica, d’Impresa e Pubblicità.

ARATRO, Centro di arte contemporaneadell’Università degli Studi del Molise (theCenter of Contemporary Arts of the

University of Molise), is a space dedicated toexhibitions of Italian and internationalcontemporary art, ranging from installations tovideo and digital art, up to painting sculpture anddrawing, with an interplay of design, architectureand fashion. In addition to the exhibitions,ARATRO is creating a contemporary art collectionas well as an archive of video and digital art, whichcan be consulted by students and researchers asa media library. ARATRO also aims to trainprofessionals who are able to conceive andorganize exhibitions realized in collaboration withthe students of the “Organization of cultural andartistic events course” in the Bachelor of Sciencecourses in Public Communications, BusinessEnterprises and Advertising.

ARATRO - Archiviodelle ArtiElettroniche-Laboratorio per l’ArteContemporaneaCampobasso (CB)Università degli Studi del Molise, Secondoedificio polifunzionale, Via F. De Sanctis -86100 Tel +39 338 [email protected] www.aratro.net

11.00-19.00 lun-ven

Kalenarte è un museo all’aperto in un piccoloborgo sulle colline del Molise, nato nel1990 da un’idea dell’architetto-artista Mas-

simo Palumbo con il sostegno delle amministra-zioni locali. La specificità del Museo diCasacalenda è il rapporto strettissimo tra arte eterritorio, grazie al quale il contemporaneo si in-nesta nella storia, in luoghi carichi di tradizioni ecultura. Vent’anni di manifestazioni hanno por-tato alla realizzazione di diciotto opere tra cuil’Efesto del giapponese Hidetoschi Nagasawa, ilgigantesco Poeta del greco Costas Varostos el’opera Senza Nome di Adrian Tranquilli. Inoltre,con l’edizione di Kalenarte del 1997 è stata av-viata una Galleria Civica d’Arte Contemporanea,con sede nel sottotetto del Palazzo Comunale,oggi dedicata all’artista Franco Libertucci.

Kalenarte is an open-air museum in a smalltown nestled in the Molise hills. It wasfounded in 1990 from the idea of architect-

artist Massimo Palumbo with the support of thelocal authorities. What makes the Museo diCasacalenda special is the close relationship itsupports between art and the local territory,thanks to which contemporary art is intertwinedin history, in places chock full of traditions andculture. Twenty years of art events have lead to thecreation of eighteen works including Efesto by theJapanese Hidetoschi Nagasawa, the giganticPoeta by the Greek Costas Varostos and the workSenza Nome by Adrian Tranquilli. Moreover, withthe 1997 edition of Kalenarte, a Galleria Civicad’Arte Contemporanea (Civil Gallery ofContemporary Art) is based out of the attic of thePalazzo Comunale (City Hall), which is currentlydedicated to the artist Franco Libertucci.

KALENARTECasacalenda (CB)via Aldo Moro 1, [email protected]

tutti i giorniIngresso libero

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• Carlo Lorenzetti - Arcobaleno, 1993-1999 • Costas Varotsos - Il Poeta, 1997 (foto: PasqualeD'Imperio)

• Aratro - Mostra di Gino Marotta - Naturale-Artificiale,2007

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MO

LISE

La Galleria, con sede nella ex chiesa di S. An-tonio, custodisce oltre quattrocentosessantaopere di pittura, scultura e grafica dal 1959

a oggi. La collezione è il frutto delle edizioni an-nuali del “Premio Termoli”. Questa rassegna, trale più longeve nel panorama artistico nazionale,nacque grazie all’interessamento dell’artista ter-molese Achille Pace, da sempre anima del Pre-mio, che si avvalse alle origini della preziosacollaborazione di Giulio Carlo Argan, Palma Bu-carelli e Nello Ponente. Ripercorrere la storia del“Premio Termoli” significa ripercorrere l’itinerariodell’arte italiana dagli anni Sessanta in poi, conuna particolare attenzione alla ricerca astratta. Incollezione tra gli altri Carla Accardi, Mario Schi-fano, Achille Perilli, Gastone Novelli, Giulio Tur-cato, Remo Brindisi e Virgilio Guidi.

The gallery, based in the former church of SanAntonio, contains more than four hundredand sixty works of art, paintings, sculpture

and graphic art dating from 1959 to today. Thecollection is the fruit of the annual “PremioTermoli” (Termoli Prize). This exhibition, one of thelongest running events on the Italian art scene,came about through the intervention of theTermoli-based artist Achille Pace, who has alwaysbeen the spiritual inspiration for the prize. Heinitially took advantage of the opportunity tocollaborate with Giulio Carlo Argan, PalmaBucarelli and Nello Ponente. To trace the historyof the Premio Termoli is to tracing the history ofItalian art from the 1960s onwards, with aparticular view to abstract art. Pieces by CarlaAccardi, Mario Schifano, Achille Perilli, GastoneNovelli, Giulio Turcato, Remo Brindisi and VirgilioGuidi are included in the collection, amongstothers.

Galleria Civica diArte Contemporaneadi TermoliTermoli (CB)Piazza Sant’Antonio, 2 - 86039Tel +39 0875 712354 [email protected]

17.00-20.00 lun-dom Ingresso libero

Il Museo, ospitato nel Palazzo della Provincia,ha inaugurato nel 2004 con la mostra “L’Artein testa. Storia di un’ossessione da Picasso ai

giorni nostri”. La collezione, che comprende ar-tisti italiani e stranieri, con un partcicolare inte-resse verso la pittura e la figurazione, ha unrespiro internazionale. Figurano tra gli altri Na-bouyoshi Araki, Santiago Sierra, Ottonella Mocel-lin, Vanessa Beecroft, Gianni Motti, FrancescoVezzoli, Ryan Mendoza, Chantal Joffe, MimmoRotella, Mario Schifano, Nam June Paik, StefanoArienti, Davide Cantoni, Thimoty Grrenfield-San-ders, Luca Pignatelli. Il MACI, che nel 2009 haospitato nell’ex deposito ferroviario ribattezzatoOfficina della Cultura e del Tempo Libero la mo-stra dell’americano Donald Baechler, ha accoltola sezione molisana del Padiglione Italiano della54esima Biennale di Venezia. Il Museo è attual-mente chiuso per ristrutturazione, ma le attivitàcontinuano presso l’Officina della Cultura e delTempo Libero in Via Pio La Torre.

The Museum, housed in the Palazzo dellaProvincia, was launched in 2004 with theexhibition "L’Arte in testa. Storia di un’ossessione

da Picasso ai giorni nostri”. (Art on the Brain – Thehistory of an Obsession, from Picasso till Today). Thecollection, which includes works by Italian and foreignartists, with a particular interest in paintings andfiguration, has an international flavour. It boasts artistssuch as Nabouyoshi Araki, Santiago Sierra, OttonellaMocellin, Vanessa Beecroft, Gianni Motti, FrancescoVezzoli, Ryan Mendoza, Chantal Joffe, MimmoRotella, Mario Schifano, Nam June Paik, StefanoArienti, Davide Cantoni, Thimoty Grrenfield–Sandersand Luca Pignatelli. In 2009 the MACI hosted anexhibition by the American Donald Baechler in an oldrailway depot, now renamed the Officina della Culturae del Tempo Libero (Workshop of Culture and FreeTime). It also hosted the Molise section of the ItalianPavilion of the 54th Biennale di Venezia exhibition.The museum is currently closed for renovation, but itsactivities continue at the Officina della Cultura e delTempo Libero in Via Pio La Torre.

MACI Museo ArteContemporaneaIserniaIsernia (IS)Palazzo della Provincia, Via Berta - 86170 Tel +39 0865 441471Fax +39 0865 [email protected]@provincia.isernia.itwww.artemaci.it

9.00-13.00 lun, mer e ven 9.00-13.00/16.00-18.00 mar e gio sab, dom e festivi su prenotazione

147• MACI - Sale espositive

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Napoli - Castel Sant'Elmo, (foto Luciano Basagni,Laboratorio fotografico della Soprintendenza Speciale per

il PSAE e per il Polo Museale della città di Napoli)

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1. ARCOS - Museo di artecontemporanea del SannioBenevento (BN)

2. Hortus ConclususBenevento (BN)

3. La Reggia di Caserta -Collezione Terrae MotusCaserta (CE)

4. CAM - CasoriaContemporary ArtMuseumCasoria (NA)

5. Accademia di Belle Arti diNapoliNapoli (NA)

6. Castel Sant’Elmo - ‘900 aNapoli. Per un museo inprogress (1910-1980)Napoli (NA)

7. Fondazione Morra GrecoNapoli (NA)

8. Metropolitana di NapoliNapoli (NA)

9. MADRENapoli (NA)

10. Museo ArchivioLaboratorio per le articontemporanee HermannNitschNapoli (NA)

11. Museo di CapodimonteNapoli (NA)

12. PAN - Palazzo delle Arti diNapoliNapoli (NA)

13. PLARTNapoli (NA)

14. Museo EmblemaTerzigno (NA)

15. Museo FRAC - FondoRegionale d’ArteContemporaneaBaronissi (SA)

16. Certosa di San LorenzoPadula (SA)

17. Fondazione FilibertoMenna, Centro Studi diArte ContemporaneaSalerno (SA)

CAMPANIA

L’attenzione a Napoli e in Campania verso il contemporaneo è stataininterrotta sin dalla grande stagione nella quale, galleristi come LucioAmelio, Lia Rumma, Peppe Morra e Pasquale Trisorio, avevano fatto

approdare in città il meglio dell’arte contemporanea dagli anni 1960. AlMuseo Pignatelli, è proprio Lucio Amelio, in collaborazione con laSoprintendenza, a dare l’avvio alla fine degli anni Settanta a una serie diimportanti mostre dedicati agli artisti quali Mario Merz, Giulio Paolini, RobertRauschenberg, Jannis Kounellis e Joseph Beuys. Poi, al Museo diCapodimonte, il grande Cretto Nero di Alberto Burri è lo straordinario iniziodi un rapporto del museo con l’arte contemporanea che vede il suo massimofulgore intorno agli anni ottanta e che ha poi permesso la creazione dellasezione permanente di arte contemporanea del Museo. La Collezione TerraeMotus, preziosa raccolta di opere frutto dell’impegno di Lucio Amelio aseguito del terremoto, dal 1992 è ospitata nella Reggia di Caserta dove,oggi, è possibile ammirare l’intera collezione in un nuovo allestimento.Il 1995 segna un momento cruciale per la città di Napoli: la Montagna diSale di Mimmo Paladino invade Piazza del Plebiscito dando il via a quindiciedizioni di grandi installazioni in piazza. Una concezione dell’arte pubblicacome elemento di riqualificazione e crescita per l’intera città che avrebbeportato, dal 2001, a progetti innovativi come le “Stazioni dell’arte”.Concepite e realizzate da grandi architetti e artisti, le stazioni dellametropolitana di Napoli comprendono oltre centottanta installazioni la cuiconservazione è oggi affidata all’Accademia di Belle Arti di Napoli.Nel 2003 prende il via, su iniziativa della Regione Campania e in accordocon le Soprintendenze e i Comuni interessati, la rassegna “Annali delle Arti”.Il progetto, che ha il suo epicentro a Napoli ma che si allarga agli altricapoluoghi, è ricco di mostre personali e collettive, incontri ed eventi ospitatidal Museo di Capodimonte, dal Museo Archeologico Nazionale e da CastelSant’Elmo. Di grande rilievo, in questi medesimi anni, nasce la rassegna “Leopere e i giorni”, ospitata nell’antica Certosa di San Lorenzo a Padula, chepure darà vita ad una raccolta permanente di istallazioni contemporaneenelle antiche celle dei monaci.Nel 2005 vengono inaugurati due nuovi importanti spazi pubblici dedicati alcontemporaneo: il PAN -Palazzo delle Arti Napoli, nel settecentesco PalazzoRoccella, gestito dal Comune; il MADRE a Palazzo Donnaregina,amministrato dalla Fondazione Donnaregina per le Arti Contemporanee,costituito dalla Regione Campania. A questi si è di recente aggiunto, neglispazi del Carcere Alto di Castel Sant’Elmo - ‘900 a Napoli. Per un museo inprogress (1910-1980), dedicato agli artisti partenopei e agli artisti nonnapoletani attivi in città.Alle iniziative pubbliche si aggiungono, nella promozione dell’artecontemporanea, quelle private, come il Museo Hermann Nitsch, dedicato alprotagonista dell’azionismo viennese, e la Fondazione Morra Greco, con lasua ricca collezione e l’intensa attività espositiva e di produzione.Anche fuori da Napoli sono diversi i luoghi che, con interventi pubblici eprivati, sono dedicati all’arte contemporanea. Da Benevento – con lo storicogiardino del Convento di San Domenico, trasformato da Mimmo Paladinonel 1992 nell’Hortus Conclusus, e il più recente ARCOS museo per l’ArteContemporanea nel Sannio – a Terzigno, Casoria e Baronissi.

Focus on contemporary art in Naples and Campania began in thenineties thanks to the dynamism of gallery owners such as LucioAmelio, Lia Rumma, Peppe Morra and Pasquale Trisorio who had

introduced the city to the best contemporary art of the sixties. In theseventies, Lucio Amelio, in collaboration with the Superintendency,began to organise a series of important exhibitions at the PignatelliMuseum; the exhibitions were dedicated to artists such as Mario Merz,Giulio Paolini, Robert Rauschenberg, Jannis Kounellis and JosephBeuys. Later the huge Cretto Nero by Alberto Burri went on display atthe Capodimonte Museum; this was the beginning of an incrediblerelationship between the museum and contemporary art, a relationshipthat flourished in the eighties and later led to the creation of thepermanent contemporary art section in the Museum. Since 1992, partof the Terrae Motus Collection, a precious collection of works saved byAmelio after the earthquake, is now housed in the Royal Palace ofCaserta (where the entire collection can be admired in its new setting).In 1995 the Montagna di Sale by Mimmo Paladino invaded Piazza delPlebiscito in Naples, sparking fifteen editions of large installations inthe square. Public art was considered as a way to re-enhance the cityand create growth; this was to lead in later years to innovative projectssuch as the “Stations of art” held in 2001. Designed and decorated byfamous contemporary artists and architects the subway stations inNaples now host over 180 installations. Conservation of theseinstallations has been entrusted to the Naples Academy of Fine Arts. In2003 the Regione Campania, together with the Superintendencies andmunicipalities involved, initiated the exhibition “Annali delle Arti”. Theproject, held mainly in Naples but also in other regional capitals,includes personal and collective exhibitions, meetings and events in theMuseum of Capodimonte, in the Archaeological Museum and alsoCastel Sant’Elmo. The exhibition “Le opere e i giorni” held in the oldCharterhouse of San Lorenzo in Padula is also part of the project.In 2005 two new important public spaces dedicated to contemporaryart were inaugurated: PAN – Palazzo delle Arti Napoli - located in theeighteenth-century Palazzo Roccella and managed by the towncouncil, and MADRE in Palazzo Donnaregina, administered by theDonnaregina Foundation for Contemporary Arts created by theRegione Campania. More recently, the Naples Museum of theTwentieth Century opened in the Upper Prisons in Castel Sant’Elmo;the museum is dedicated to Neapolitan and non-Neapolitan artistsactive in the city.Apart from these public initiatives in the field ofcontemporary art, private projects include the Hermann NitschMuseum dedicated to the protagonist of Viennese Actionism, or theMorra Greco Foundation with its extensive collection, many exhibitionsand sponsorships. There are also many venues outside Naples wherepublic and private initiatives focus on contemporary art. In Benevento,the historical gardens in the Monastery of San Domenico which since1922 have hosted the Hortus Conclusus by Mimmo Paladino, and themore recent ARCOS museum for contemporary artin the Sannio regionin Terzigno, Casoria and Baronissi.

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ARCOS, primo museo per l’Arte Contempo-ranea nel Sannio, suggerisce già nel nome,scelto da settecentoquaranta internauti at-

traverso un sondaggio, l’immagine degli archi intufo dei sotterranei del Palazzo della Prefetturadi Benevento. Inaugurato nel 2005 con la collet-tiva “O Luna Tu… Il notturno come spazio dellafantasia”, ARCOS ha sede in un’area di millecin-quecento metri quadri adibita a ricovero antiae-reo durante la Seconda Guerra Mondiale e poi adeposito. Gli ampi spazi espositivi sono dedicatialla collezione permanente, in via di acquisizione,e all’allestimento di mostre temporanee incen-trate sugli ultimi quarant’anni di produzione ar-tistica, che invadono spesso anche la città.Grande importanza è data alla divulgazionedell’arte contemporanea verso tutte le fasce dipubblico mediante percorsi didattici, convegni eworkshop.

ARCOS, the name of the first museum ofcontemporary art in the Sannio region waschosen by 744 internet users who

answered an online survey. The name recalls thetufa arches in the basement of Palazzo dellaPrefettura in Benevento. The inaugural exhibitionin 2005, curated by Danilo Eccher, was entitled“O Luna Tu… Il notturno come spazio dellafantasia”. The 1500 square metres of the ARCOSmuseum are located in a Second World War airraid bunker. The museum hosts a permanentcollection (currently being purchased), andtemporary exhibitions of art produced in the lastforty years. The exhibits are also often displayedin the streets of the city. Educational activities,meetings and workshops are organised topromote contemporary art among the public atlarge.

ARCOS - Museo diarte contemporaneadel SannioBenevento (BN)Corso Giuseppe Garibaldi, 1 - 82100Tel +39 0824 312465Fax +39 0824 47360www.artsanniocampania.it

9.30-13:30/16.30-20.30 mar-ven 10.00- 14.00/16.30-21.30 sab e dom Chiuso: lunIngresso libero

Dal 1992 il giardino del Convento di San Do-menico, nel cuore di Benevento, ospitaun’istallazione permanente dell’artista san-

nita Mimmo Paladino. L’Hortus Conclusus, lette-ralmente giardino chiuso, era concepito nelmedioevo come un luogo segreto, dedicato allameditazione. Le opere del protagonista dellaTransavanguardia sono pensate come un insiemearmonico che ripercorre la storia della città conrichiami al passaggio dei Sanniti, dei Romani edei Longobardi, e si sposano con i resti di co-lonne, capitelli e frontoni spezzati generando unriuscito contrasto stilistico. Il Cavallo di bronzodomina l’Hortus dall’alto del muro, il Disco, col-locato al centro dello spazio sembra uno scudocaduto dal cielo dal quale zampilla l’acqua, e poila Conchiglia, una Campana, una Testa equina,il Teschio di Bue, gli Elmi, ogni simbolo reinter-preta in chiave moderna la tradizione di Bene-vento.

Since 1992, the garden of the San DomenicoConvent, at the centre of Benevento, hashosted a permanent exhibition of the Sannite

artist Mimo Paladino. The Hortus Conclusus,meaning “Closed Garden”, was conceived inMedieval times as a secret place dedicated tomeditation. The works of the lead figure of theTransavanguardia (Trans-avantgarde) movementare considered as one harmonious entity, movingthrough the history of the city with allusions to thepassage of the Sannites, the Romans, theLombards, and blended with the remains of othercolumns, capitals and broken pediments, creatinga successful stylistic contrast. The Cavallo di bronzo(bronze Horse) dominates the Hortus from high upon the wall, while the Disco (Discus), centrallylocated in the space, is like a shield that has fallenfrom the sky, spouting water. Then there’s theConchiglia (Shell), the Campana (Bell), the Testaequina (Horse’s head), the Teschio di Bue (Ox skull)and Elmi (Helmets), each symbol interpreting theBenevento tradition from a modern point of view.

Hortus ConclususBenevento (BN)Vico Noce - 82100

9.00-13.00/16.00-20.00 lun-sab 8.00-13.00 dom

150• Hortus Conclusus, particolare

• ARCOS - Interno

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CAM

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La Reggia, progettata da Vanvitelli a partire dal1751, ospita dal 1992, oltre alla ricchissimaPinacoteca, la Collezione Terrae Motus. Una

collezione costruita da Lucio Amelio (Napoli, 1931-1994), gallerista napoletano, per reagire alla tra-gedia del terremoto che colpì Napoli e l’Irpinia nel1980. In quell’occasione arrivarono nel capoluogocampano artisti da ogni parte del mondo, di famaconsolidata e giovani destinati a emergere in fu-turo, e ciascuno realizzò un’opera sull’onda emo-tiva dell’evento catastrofico. A dare inizio allacollezione fu Joseph Beuys con Terremoto in Pa-lazzo. Mesi dopo rispose all’appello Andy Warholcon tre grandi tele con la riproduzione serigraficadella prima pagina del Mattino del 26 novembre1980, dal significativo titolo “Fate presto”. E an-cora Paladino, Tatafiore, Cy Twombly, Barcelò, Ali-ghiero Boetti, Boltanski, Cragg, Cucchi, Di Bello,Haring, Fabro, Gilardi, Gilbert & George, Haring,Kiefer, Kounellis, Mapplethorpe, Merz, Ontani, Pao-lini, Pistoletto, Rauschenberg, Richter, Schifano,Schnabel, Vedova e molti altri. La Collezione, le-gata con un lascito testamentario alla Reggia diCaserta, è stata presentata in occasione del ven-tennale del terremoto con un nuovo allestimento.Negli ambienti fastosamente decorati della Reggiale opere degli artisti contemporanei sono collocatesenza alcuna mediazione. Il rapporto diretto tra leopere e gli spazi antichi sortisce un effetto di esal-tazione reciproca.

Designed by Vanvitelli in 1751, since 1992 the Palacehas been home to the Terrae Motus collection inaddition to its own very rich Picture Gallery. This

collection was built up by Lucio Amelio (Naples, 1931-1994), the great Neapolitan art dealer, in order to reactto the tragedy of the earthquake that struck Naples andthe Irpinia area in 1980. Around the time of this event,numerous artists from all over the world, both renownedand emerging, descended on Campania’s capital, eachcreating a work inspired by the wave of emotions evokedby this catastrophe. Joseph Beuys launched the collectionwith his piece Terremoto in Palazzo. Several months laterAndy Warhol responded to the appeal with threecanvasses made up of silk-screen reproductions of thefront page of the Mattino newspaper of the 26thNovember 1980, with the very meaningful title Fatepresto . Among those who contributed were, Paladino,Tatafiore, Cy Twombly, Barcelò, Alighiero Boetti, Boltanski,Cragg, Cucchi, Di Bello, Haring, Fabro, Gilardi, Gilbert &George, Haring, Kiefer, Kounellis, Mapplethorpe, Merz,Ontani, Paolini, Pistoletto, Rauschenberg, Richter,Schifano, Schnabel, Vedova and many others. Thecollection, which was bequeathed as a gift to the Reggiaof Caserta, was presented to mark the occasion of thetwentieth anniversary of the earthquake as a newexhibition. In the ornately decorated environment of theReggia, the contemporary artists’ works are arranangedwithout any mediation. The direct relationship betweenthe works and antique spaces creates the sense of mutualexaltation.

La Reggia di Caserta- Collezione TerraeMotusCaserta (CE)Parco della Reggia, Via Douhet, 2/a - 81100Tel +39 0823 448084 Fax +39 0823 [email protected] www.reggiadicaserta.beniculturali.it

appartamenti 8.30-19.30 mer-lun mostre 9.00-18.00 mer-lun Chiuso: marBiglietti: intero t 12,00 ridotto: t 6,00

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Il Museo Internazionale di Arte Contemporaneadella città di Casoria è il risultato della collabora-zione tra le autorità della città, la Regione Campa-

nia, la Provincia di Napoli e l’associazioneInternational Contemporary Art Center di Napoli. Fon-dato e diretto dal 2005 da Antonio Martino, il CAMnasce con la volontà di divenire polo culturale, labo-ratorio sperimentale dinamico, luogo di incontro e discambio e un punto di riferimento culturale, vivace estimolante. La collezione permanente è costituita dacirca mille opere di pittura, scultura, fotografia, video,arte multimediale e installazioni di importanti artistiprovenienti da tutto il mondo. Il CAM vanta una dellemaggiori raccolte europee di arte multimediale e diarte orientale e un’interessante raccolta di lavori diartisti napoletani contemporanei. Grande spazio èdato alla divulgazione e all’attività didattica. Intensal’attività espositiva, anch’essa volta a un coinvolgi-mento diretto del pubblico e della città.

The International Contemporary Art Museum of thecity of Casoria is the result of a collaborationbetween the authorities of the city, the Region of

Campania, the Province of Naples and the InternationalContemporary Center of Naples. It was founded in2005 and since that time has been directed by AntonioMartino. The CAM came into being with the aim ofbecoming a cultural hub, a dynamic experimentallaboratory and, above all, a lively, and stimulatingcultural reference point. The permanent collectionconsists of approximately 1,000 works of painting,sculpture, photography, video and installations byimportant artists. The CAM can boast of one of Europe’slargest multimedia and Oriental arts collections, as wellas an interesting collection of contemporary Neapolitanartists. A great deal of space has been given to raisingawareness of art and educational activities. There arealso intense exhibition activities aimed at getting thepublic and the city directly involved.

CAM - CasoriaContemporary ArtMuseumCasoria (NA)Via Duca D’Aosta, 63 - 80026Tel +39 081 7576167Fax +39 081 7576167info@casoriacontemporaryartmuseum.comwww.casoriacontemporaryartmuseum.com

10.00-13.00 mar-ven e dom 17.00-20.00 sab Chiuso: lunBiglietti: intero t 3,00 ridotto: t 2,00

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• Keith Haring - Senza titolo• Cy Twombly - Senza titolo• Joseph Beuys - Terremoto in Palazzo(foto courtesy Soprintendenza di Caserta e Benevento)

• CAM - Sala Napoli�����

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La storia della Galleria è strettamente legata aquella dell’Accademia di Belle Arti di Napoli,fondata nel 1752 e collocata nel 1864 nell’edi-

ficio dell’ex convento di San Giovanni delle Mona-che. La raccolta, nata con fini didattici, fuorganizzata in un museo permanente nel 1895, suiniziativa di Filippo Palizzi, pittore e presidente del-l’Accademia. La Galleria, arricchita dalla donazionedi oltre duecento dipinti da parte dello stesso Palizzi,fu inaugurata solo nel 1916 e, dopo una lunga etravagliata storia, ha riaperto nel 2005, dopo unaaccurata ristrutturazione. La sezione dedicata al No-vecento vede le presenza di artisti che hanno inse-gnato nell’Accademia e hanno dato un contributosignificativo all’arte a Napoli tra gli anni Cinquantae Sessanta, dalle esperienze astratto-geometrichedi MAC, alle varie tendenze dell’Informale fino allesperimentazioni oggettuali di ricordo Neo dadaista.

The history of the Gallery is closely tied to that ofthe Academy of Fine Arts of Naples, founded in1752 and installed in the building of the former

convent of San Giovanni delle Monache in 1864. Thecollection, which was created for educational purposes,was organized into a permanent exhibition in 1895thanks to Filippo Palizzi, a painter and the president ofthe Accademia. The Gallery, further enriched by thedonation of more than two hundred paintings by Palizzihimself, was only inaugurated in 1916 and, after a longand troubled history, reopened in 2005 after a verycareful restructuring. The section dedicated to the 20th

Century features the artists who taught at theAccademia and who made a significant contributionto art in Naples between the 1950s and 1970s, rangingfrom the MAC abstract-geometrics, to the varioustrends of the Informal movmenet, up to the objectionexperimenting of the neo Dadaist memory.

Accademia di BelleArti di NapoliNapoli (NA)Via Costantinopoli, 107 - 80138Tel +39 081 441900 Fax +39 081 [email protected]/galleria

10.00-14.00 mar-sab Chiuso: dom e lunIngresso libero

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La fortezza cinquecentesca che domina la cittàdi Napoli ha svolto varie funzioni nel corso dellasua storia e, ristrutturata nel 1982, ha ospitato

alcune importanti mostre di arte contemporanea. IlCastello, luogo di straordinaria bellezza e sugge-stione, ospita opere site specific realizzate dagli ar-tisti Sergio Fermariello, Eugenio Giliberti, GiancarloNeri e Mimmo Paladino. La collezione di arte con-temporanea si è ampliata con la nascita del museo"’900 a Napoli. Per un museo in progress (1910-1980)" ed è ospitata negli spazi del Carcere Alto diCastel Sant'Elmo. La collezione si compone di circacentosettanta opere realizzate da novanta artisti na-poletani e da artisti italiani e stranieri, che sono statiattivi nella città. ‘900 a Napoli si articola attraversoun percorso cronologico suddiviso per sezioni, dalladocumentazione della Secessione dei ventitré(1909) e del primo Futurismo (1910-1914) ai Cir-cumvisionisti e del secondo Futurismo (anni Venti-Trenta), dalle testimonianze del periodo tra le dueguerre alle esperienze del secondo dopoguerra, dalGruppo ‘Sud’ al Neorealismo, dal gruppo del M.A.C.all’Informale e al Gruppo ’58. Seguono le sezioni ri-servate agli anni Settanta (Poesia visiva e esperienzelegate al sociale) fino agli anni Ottanta segnati in-delebilmente dal terremoto del 23 novembre. CastelSant’Elmo inoltre valorizza l’arte e gli artisti emer-genti attraverso il concorso annuale Un’opera per ilCastello, riproponendo il dialogo tra la fortezza e ilcontemporaneo.

Throughout its long history the sixteenth centuryfortress overlooking the city of Naples has beenused in many ways. Having been restructured

in 1982, it now hosts important contemporary artexhibitions. The breath-taking and magnificent castlecontains site-specific works by the artists SergioFermariello, Eugenio Giliberti, Giancarlo Neri andMimmo Paladino. The contemporary art collectionwas enlarged with the creation of the museum ‘900a Napoli (The 20th century in Naples), Per un museoin progress (For a museum in progress) (1910-1980)and is hosted in the Upper Prisons of CastelSant’Elmo. The roughly 170 works in the collectionwere created by Italian and foreign artists who livedand worked in the city. ‘900 a Napoli is divided intochronological sections, from documents relating tothe Secession of the twenty-three (1909) and earlyFuturism (1910-1914), to the Circumvisionisti andsecond Futurism (20s and 30s), from works createdin the interwar period, to the movements of thesecond half of the twentieth century: the ‘Sud’Group, Neorealism, the M.A.C. group, the Informal,and Group ’58. These are followed by the sectionsdedicated to the seventies (Visual Poetry and socialart) and eighties, forever marked by the earthquakeof November 23. The annual award Un’opera per ilCastello (A work for the Castle) organised by CastelSant’Elmo promotes and enhances the work of up-and-coming artists and renews the link between thefortress and contemporary art.

Castel Sant’Elmo -‘900 a Napoli. Per unmuseo in progress(1910-1980)Napoli (NA)via Tito Angelini, 22 - 80129 Tel +39 081 2294401 Fax +39 081 2294498 [email protected] www.polomusealenapoli.beniculturali.it

8.30-19.30 lun-domBiglietti: intero t 5,00 ridotto: t 2,50

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• Galleria dell'Accademia

• Napoli, Castel Sant'Elmo, ’900 a Napoli. Per un museo inprogress (1910-1980) (foto di Luciano Basagni,Laboratorio fotografico della Soprintendenza Speciale peril PSAE e per il Polo Museale della città di Napoli)

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La Fondazione ha sede sul decumano mag-giore di Napoli, all’interno di quella che fu laPinacoteca del Palazzo dei principi Caracciolo

di Avellino. Il progetto si sviluppa partendo da unnucleo centrale di opere d’arte contemporaneacollezionate da Maurizio Morra Greco e succes-sivamente donate alla struttura in esposizionepermanente, con importanti nomi del panoramainternazionale, alcuni dei quali mai presentati inItalia. L’intenzione principale è quella di creare aNapoli uno spazio per l’arte contemporanea conparticolare attenzione alle nuove generazioni, unvero e proprio laboratorio di ricerca e di speri-mentazione prima ancora che uno spazio espo-sitivo, in grado di coinvolgere artisti giovani egiovanissimi, in un contesto informale. La Fonda-zione attua un’intensa politica di committenza,realizzando progetti espositivi legati alla specifi-cità del luogo, anche grazie a un programma diresidenze per artisti italiani e stranieri e al coin-volgimento di più figure curatoriali. Importantimostre, workshop e cicli di conferenze comple-tano le attività della Fondazione.

The Foundation’s headquarters are located onthe largest of the ancient Greek streetsremaining in Naples, within what had once

been the Picture Gallery of the Princes of Caracciolodi Avellino. The Foundation’s project is developedaround a central core of contemporary art worksthat had been collected by Maurizio Morra Grecoand which were later donated to the institute as apermanent exhibition. The collection features manyoutstanding names from the international scene,some of who had never before been present inItaly. The main aim of the foundations is to carveout a space for contemporary art in Napes withparticular attention being paid to new generations,making it a genuine research and experimentationlaboratory rather than an exhibition space, able toget young and very young artists involved in aninformal setting. The Foundation has implementedan intense patronage policy ordering the stagingof exhibition projects linked to the specificity of thelocation. This is also achieved through an artist in-residence program for both Italians and foreignersand the involvement of many acclaimed curators.Important workshops and conference cycles roundoff the Foundation’s activities.

Fondazione MorraGrecoNapoli (NA)Largo Avellino, 17 - 80138Tel +39 081 210690 / 081 5510343Fax +39 081 19569213info@fondazionemorragreco.comwww.fondazionemorragreco.com

10.00-14.00 lun-ven Chiuso: sab-domIngresso libero

Le Stazioni dell’Arte nascono da un progettopromosso dall’amministrazione comunale,con il coordinamento artistico di Achille Bo-

nito Oliva, per rendere i luoghi della mobilità piùattraenti e offrire a tutti la possibilità di un incon-tro con l’arte contemporanea. La realizzazionedelle stazioni della metropolitana, affidata ad ar-chitetti di fama internazionale, da Gae Aulenti aAlessandro Mendini, ha rappresentato un mo-mento di forte riqualificazione di vaste aree deltessuto urbano. Gli spazi interni ed esterni dellestazioni hanno accolto oltre centottanta opere dinovanta tra i più prestigiosi autori contempora-nei, da Mario Merz a Michelangelo Pistoletto, daJoseph Kosuth a Sol Lewitt, selezionate daglistessi architetti, costituendo così uno degliesempi più interessanti di museo decentrato e di-stribuito sull’intera area urbana. La conservazionee il restauro sono affidati all’Accademia di BelleArti di Napoli.

The Foundation’s headquarters are located on thelargest of the ancient Greek streets remaining inNaples, within what had once been the Picture

Gallery of the Princes of Caracciolo di Avellino. TheFoundation’s project is developed around a centralcore of contemporary art works that had beencollected by Maurizio Morra Greco and which werelater donated to the institute as a permanentexhibition. The collection features many outstandingnames from the international scene, some of who hadnever before been present in Italy. The main aim of thefoundations is to carve out a space for contemporaryart in Napes with particular attention being paid tonew generations, making it a genuine research andexperimentation laboratory rather than an exhibitionspace, able to get young and very young artistsinvolved in an informal setting. The Foundation hasimplemented an intense patronage policy orderingthe staging of exhibition projects linked to thespecificity of the location. This is also achieved throughan artist in-residence program for both Italians andforeigners and the involvement of many acclaimedcurators. Important workshops and conference cyclesround off the Foundation’s activities.

Metropolitana diNapoliNapoli (NA)Stazioni della Metropolitana-Linea 1 e Linea [email protected] www.metro.na.it

6.00-23.00 lun-dom

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• Bjorn Dahlem (foto Danilo Donzelli)• Yorgos Sapountzis (foto Danilo Donzelli)

• Linea 1, Stazione Università - progetto Karim Rashid,opere d’arte Karim Rashid (foto Peppe Avallone)• Linea 1, Stazione Vanvitelli - progetto MicheleCapobianco, opera d’arte Mario Merz (foto Peppe Avallone)

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Il Museo d’Arte Contemporanea Donna Reginasorge nel cuore storico di Napoli, vicino al Mo-nastero di Santa Maria Donnaregina, da cui

prende il nome. Inaugurato (parzialmente) l’11giugno 2005, nel 2007 è stato completato e nesono stati ampliati gli spazi di esposizione se-condo il progetto dell’architetto portoghese Al-varo Siza. L’edificio si sviluppa, su strutturesette-ottocentesche, intorno a due cortili e sovra-sta un tratto di cinta muraria del V-IV a.C. visibilesotto il pavimento della biglietteria. Sul tetto delpalazzo svetta un grande cavallo in tufo diMimmo Paladino, che domina i quartieri circo-stanti. L’esposizione permanente comprendeopere di alcuni dei più noti artisti contemporaneiHorn, Kapoor, LeWitt, Kounellis, Koons e, tra gliitaliani, Fabro, Clemente, Paladino, Serra, constanze monografiche trasformate attraverso pro-getti site specific. Il MADRE ospita importantimostre temporanee, spesso retrospettive a carat-tere monografico dedicate ai grandi nomi del pa-norama internazionale, ma anche focus sulleultime ricerche e sperimentazioni. Il Museo pro-pone inoltre durante il periodo estivo un ricco evivace programma di cinema, musica e teatro.

The Museo d’Arte Contemporanea DonnaRegina (M.A.D.RE – Donna Regina Museumof Contemporary Art) rises up in the historical

heart of Naples. The Museum owes its name to thebuilding that houses it, the Palazzo Donnaregina.On June 10 2005, the MADRE (partially)inaugurated its new premises and in 2007 itsexhibition spaces were expanded in accordancewith a plan drawn up by the acclaimed Portuguesearchitect Alvaro Siza. The building has been builtup on 17th and 18th century structures, around twocourtyards and a stretch of the city walls datingfrom the 4th-5th centuries B.C. is visible througha window, set in the floor below the ticket office.A large tufa horse by Mimmo Paladino rears up onthe roof of the palace, dominating the surroundingquarters. The permanent exhibition includes worksby some of the most acclaimed contemporaryartists - Horn, Kapoor, LeWitt, Kounellis, Koonsand, among the Italians Fabro, Clemente,Paladino, Serra - with monographic roomstransformed through site-specific projects. TheMADRE hosts important temporary exhibitions,often retrospectives with a monographic characterdedicated to the great names of the internationalscene, but also focused on the latest research andexperimentations. The Museum also offers a richand lively program of films, music and theatreduring the summer period.

MADRENapoli (NA)Via Settembrini, 79 - 80139Tel +39 081 19313016Fax +39 081 [email protected]@museomadre.itwww.museomadre.it

10.30-19.30 lun, mer, gio, ven, sab 10.30-23.00 domChiuso: marBiglietti: intero t 7,00 ridotto: t 3,50

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• Museo MADRE - Cortile interno (foto © AmedeoBenestante)•Museo MADRE - Terrazzo - Cavallo - Mimmo Paladino(foto © Amedeo Benestante)

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Inaugurato nel 2008, il Museo occupa gli spazidi un’ex centrale elettrica che forniva energiaal Teatro Bellini. Come indica il nome, Museo

Archivio Laboratorio, si tratta di un luogo multi-funzionale dedicato a forme plurime di arte isti-tuito dalla Fondazione Morra, che ha sede nellostesso edificio, e dedicato al principale protago-nista dell’azionismo viennese Hermann Nitsch.Ospita la collezione storica dell’opera dell’artista,un centro di documentazione/ricerca/formazione,un centro per le arti performative e multimediali,che prevede anche la produzione di opere edeventi, e un Dipartimento per il Cinema Speri-mentale Indipendente, che riunisce i materialivideo delle Azioni realizzate dagli anni Settantaai nostri giorni.

Inaugurated in 2008, the museum is housed inthe rooms of a former electrical power plantthat supplied electrical power to the Bellini

Theatre. As its name indicates, the ArchiveLaboratory Museum is multifunctional locationdedicated to myriad forms of art established bythe Morra Foundation, located in the samebuilding and named after the main figure ofViennese Actionism, Hermann Nitsch. It hosts theartist’s historical collection and a documentation,research and training centre for the performingand multimedia arts that also includes theproduction of works and events, and aDepartment for Independent Experimental Filmsthat gathers together the video materials of theActions created from the 1970s to the presentday.

Museo ArchivioLaboratorio per learti contemporaneeHermann NitschNapoli (NA)Vico Lungo Pontecorvo, 29/d - 80135Tel +39 081 5641655Fax +39 081 [email protected]

10.00-19.00 lun-ven 10.00-14.00 sab Chiuso: domBiglietti: intero t 10,00 ridotto: t 5,00

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Oltre alle collezioni Farnese e borbonica, ilMuseo di Capodimonte presenta una se-zione dedicata all’arte contemporanea che

si snoda fra il secondo e il terzo piano in spazirealizzati nei vecchi ambienti di servizio del sot-totetto della Reggia. Gli incontri internazionalid’arte svoltisi a Capodimonte, tra gli anni Ottantae Novanta, sono stati il punto di partenza per lacostituzione di questa raccolta; prima tappa de-cisiva la mostra antologica di Alberto Burri del1978 per la quale l’artista realizzò il GrandeCretto nero donato al Museo. Seguirono la per-sonale di Andy Warhol, organizzata da LucioAmelio nel 1985, con le immagini serigrafate delVesuvio in eruzione e, l’anno successivo, l’ultimamostra di Joseph Beuys, intitolata significativa-mente Palazzo Regale. Le opere di Merz, Kounel-lis, Kosuth e poi quelle di Cucchi e Paladino, diAlfano, Spalletti, Nitsche, Pistoletto, insieme auna collezione di artisti napoletani contempora-nei, sono andate progressivamente ad accrescerequesta sezione, tanto più significativa perchè col-locata in un Museo di arte medioevale e mo-derna.

In addition to its Farnese and Bourbon collections,the National Museum of Capodimonte, boasts asection dedicated to contemporary art that is

spills out between the second and third floor inspaces developed from the servants rooms locatedjust beneath the roofs of the royal palace. Theinternational meetings that were held between the1980s and 1990s provided the starting point forthe establishment of this collection; the first decisivestep was the anthological exhibition of Alberto Burriof 1978, for which the artist created the blackGrande Cretto which he donated to the museum.This was followed by the solo exhibition featuringAndy Warhol, organized by Lucio Amelio 1985, withthe serigraphic images of Vesuvius erupting and, thefollowing year, the final exhibition by Joseph Beuys,fittingly entitled Palazzo Regale (Royal Palace).Works by Merz, Kounellis, Kosuth and then thoseby Cucchi and Paladino, by Alfano, Spalletti, Nitsche,Pistoletto, together with a collection ofcontemporary artists from Naples, haveprogressively enlarged this section, which is evenmore important since they are situated inside aMuseum of Medieval and Modern Art.

Museo diCapodimonteNapoli (NA)via Miano, 2 - 80131Tel +39 081 7499111 Fax +39 081 7445032 [email protected] www.polomusealenapoli.beniculturali.it

8.30-19.30 gio-mar Chiuso: merBiglietti: intero t 9,00 ridotto: t 5,25

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• Museo Nitsch, Opere napoletane 2010-2012,130.aktion (foto di C. Infantino © F.Morra)• Museo Nitsch, Sala conferenze (© C. Infantino)

• Andy Warhol - Vesuvius, 1985 - Museo di Capodimonte• A. Burri - Il grande Cretto Nero - Museo di CApodimonte

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Dal 2005 lo spazio civico Pan - Palazzo delleArti Napoli, incardinato nella IX DirezioneCentrale - Politiche Culturali, Sportive e del

Tempo libero del Comune di Napoli, ha sede nelsettecentesco Palazzo Roccella, nella centrale viadei Mille. Uno spazio di oltre seimila metri quadri,dislocato su tre piani, che offre sale espositive,punti di consultazione, servizi e strumenti per l’in-contro e lo studio delle opere e dei protagonistidei linguaggi e delle forme dell’arte contempo-ranea, spaziando tra pittura e scultura, architet-tura e fotografia, fino al design al cinema e alfumetto. Un centro di cultura che si articola in trepiani di azione: l’esplorazione della produzioneartistica contemporanea attraverso mostre edeventi espositivi, lo sviluppo di progetti di ricerca,raccolta e trattamento di documenti e archivi delcontemporaneo, la programmazione di rassegne,laboratori ed eventi d’arte. Forte il legame con lacittà anche grazie alla scelta delle tematiche af-frontate e allo sforzo per favorire la riconsidera-zione critica delle esperienze di collezionismoprivato.

The PAN - Palazzo delle Arti Napoli opened inMarch 2005, under the authority of the city ofNaples’ Ninth Central Authority for Cultural,

Sports and Leisure Policies. It is housed in theeighteenth century Palazzo Roccella on the centrallylocated Via dei Mille. The PAN boasts of six thousandsquare meters of space spread across three floors. Itprovides exhibition rooms, research opportunities,services and instruments for learning about theartworks and leading figures of contemporary art,ranging from painting to sculpture, architecture,photography, design, cinema, video art andcartoons. It is a cultural centre that is divided intothree action plans: exploration of contemporaryartistic production through exhibitions and exhibitiveevents; development of research projects, and thecollection and processing of contemporary artdocuments and archives; planning of retrospectives,workshops and artistic events. PAN enjoys strongties to the city, also thanks to the choice of topics ithas dealt with and the effort it has made toencourage the critical reappraisal of how privatecollections are experienced.

PAN - Palazzo delle Arti di NapoliNapoli (NA)Via dei Mille, 60 - 80121Tel +39 081 7958604/01Fax +39 081 [email protected];[email protected]

9.30-19.30 lun-sab 9.30-14.30 dom e festivi Chiuso: marBiglietti: intero t 5,00 ridotto: t 3,00

Il Plart nasce come spazio polifunzionale dedi-cato alla ricerca scientifica e all’innovazionetecnologica per il recupero, restauro e conser-

vazione delle opere d’arte e di design in mate-riale plastico. La collezione, costruita nel corsodi trenta anni dall’imprenditrice Maria Pia In-cutti, comprende circa millecinquecento pezzi inmateriale sintetico tra oggetti di design anonimo- penne, bambole, scatole, lampade – e opere didesigners e artisti contemporanei come Piero Gi-lardi, Gaetano Pesce, Franco Mello, GuidoDrocco, Tony Cragg e molti altri. La Fondazioneaffianca all’attività espositiva quella di centro diricerca per il recupero, la conservazione e il re-stauro delle opere d’arte e di design in plastica,per la quale ha allestito nei suoi spazi un appo-sito laboratorio.

The Plart was established as a poly-functionalspace dedicated to scientific research andtechnological innovation for the recovery,

restoration and conservation of works of art anddesign in plastic. The collection - built up over 30years thanks to the painstaking research carriedout by the entrepreneur Maria Pia Incutti - is madeup of more than 1,500 items in synthetic materialswith anonymously designed objects (pens, dolls,boxes, lamps) and works by contemporarydesigners and artists such as Piero Gilardi,Gaetano Pesce, France Mello, Guido Drocco, TonyCragg and many others. The Plart supports itsexhibition activities with its own research centrefor the recovery, preservation, and restoration ofworks of art in plastics, for which it has set up aspecial laboratory in its own premises.

PLARTNapoli (NA)via Martucci, 48 - 80121 Tel +39 081 19565703Fax +39 081 [email protected]

10.00-13.00/15.00-18.00 mar-ven 10.00- 13.00 sab Chiuso: dom e lunBiglietti: intero t 8,00 ridotto: t 4,00

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• PAN - Scale

• PLART - Allestimenti

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Il Museo è uno spazio che nasce dal voleredell’artista Salvatore Emblema di creare a Ter-zigno, sua città natale, un luogo dedicato al-

l’educazione, allo studio e alla diffusione dell’artecontemporanea. Una Casa-Museo che riunisce leopere più significative dell’artista, con un allesti-mento a rotazione che cambia ogni sei mesi, eaccoglie spazi per laboratori didattici destinatiagli studenti di ogni ordine e grado. Priorità delMuseo è soprattutto l’insegnamento del valoredella trasparenza, concetto chiave nel lavoro diEmblema, come valore artistico ed estetico, maanche come modello di comportamento.

The Museum is a space that was created out of theartist Salvatore Emblema’s desire to create a placethat was devoted to the instruction, study and

dissemination of contemporary art, in his hometownof Terzigno. It is a rare example of an Italian House-Museum, which brings together the most significantworks of the artist, with a rotating display that changesevery six months. It also houses spaces for workshops,aimed at students of various disciplines and levels ofart. In accordance with the ideas of SalvatoreEmblema, one of the main priorities of the museum isto teach the value of transparency, a key concept inEmlema work, not only as an artistic and aestheticvalue, but also as a model of everyday conduct.

Museo EmblemaTerzigno (NA)Via Vecchia Campitelli, 37 - 80040Tel +39 081 8274081Fax +39 081 [email protected]

9.00-13.30/15.00-19.30 lun- ven 9.00-13.30/15.00 -18.00 sab 10.00-14.00 dom Ingresso libero

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Il Museo F.R.A.C. di Baronissi ha come scopoquello di favorire un’ampia catalogazione dellaricerca e della sperimentazione dell’arte con-

temporanea in Campania, al fine di promuoveree sviluppare la cultura come fattore d’identitàdella comunità cittadina e regionale. Il patrimoniodel FRAC è costituito da opere pittoriche, sculto-ree, grafiche, fotografiche, digitali e multimediali,tra gli artisti Peter Ruta, Massimo Giannoni, LuigiCapuano e Nicola Salvatore. Oltre a proporre unafitta attività espositiva, il Museo svolge attività diricerca e archiviazione e dispone di una media-teca accessibile al pubblico.

Baronissi’s F.R.A.C. Museum seeks to promotea broader cataloguing of contemporary artresearch and experiments in Campania, in

order to foster and develop creativity as anidentifying factor in the city and regionalcommunity. Frac’s patrimony is formed of paintedworks of art, sculptures, graphic, photographic,digital and multimedia artworks: the artists itshowcases include Peter Ruta, Massimo Giannoni,Luigi Capuano and Nicola Salvatore. In additionto its dense exhibition activity, the museum carriesout research and archiving activities and possessesa media library that is open to the public.

Museo FRAC - FondoRegionale d’ArteContemporaneaBaronissi (SA)Convento Francescano della Santissima TrinitàVia Convento, snc - 84081Tel +39 089 828210Fax +39 089 [email protected]

9.00-13.00 mar, mer, ven 9.00-13.00/16.00-19.00 lun e gio 10.00-12.00 sab Chiuso: domIngresso libero

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• Installazione di tele di juta, estate 2011, giardino ovest• Ricerca sul paesaggio, 1973• Scultura in rete metallica, dehor del museo

• Allestimento della galleria centrale, in occasionedell’antologica dedicata a Franco Marrocco, marzo 2012• Renato Barisani - Senza titolo, collage e tecnica mista sucarta, 1996, Fondo disegni - Frac Baronissi.©FRAC-Baronissi, 2012

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La Certosa di Padula, inserita dal 1998 nellaLista del Patrimonio Mondiale dell’Umanitàdell’Unesco, è specchio delle diverse fasi sto-

riche e artistiche che ne hanno segnato le vi-cende dal Trecento al XIX secolo. La Certosaospita, oltre al Museo Archeologico della LucaniaOccidentale, interventi paesaggistici sui giardinidelle celle e una vastissima collezione d’arte con-temporanea con oltre cento opere realizzate daartisti di fama internazionale nel corso degli anniin occasione delle manifestazioni “Le Opere e iGiorni” (2002-2004), “Ortus Arti” (2203-2006)e “Fresco Bosco” (2006-2008), curate da AchilleBonito Oliva.

Listed as a Unesco World Heritage Site since1998, the Certosa di Padula, (PadulaCharterhouse) reflects the myriad historical and

artistic phases that have marked the events betweenthe fourteenth century and the nineteenth century.In addition to the Archeological Museum of WesternLucania, the Certosa showcases landscapeinstallations in the gardens of the monk’s cells andan extremely vast collection of contemporary artwith, more than one hundred works created byinternationally acclaimed artists over the years onthe occasion of artistic events such as “Le Opere e iGiorni” (Works and Days) (2002-2004), “Ortus Arti”(2203-2006) and “Fresco Bosco” (2006-2008),curated da Achille Bonito Oliva.

Certosa di SanLorenzoPadula (SA)via Nazionale, 113Tel +39 0975 77745Fax +39 0975 77552 www.comune.padula.sa.it

9.00-20.00 mer-lun Chiuso: marBiglietti: intero t 4,00

Nata nel 1989 per volontà della famigliaMenna, la Fondazione promuove iniziativee progetti volti a diffondere e approfondire

la conoscenza del presente dell’arte, rinnovandola lezione teorica dello studioso salernitano, fra iprotagonisti del dibattito critico del secondo No-vecento. La Fondazione organizza, all’interno deisuoi spazi, una serie di attività sui temi dell’arte,della teoria e critica d’arte, presentando, inoltre,felici relazioni con il pensiero filosofico e le espe-rienze musicali contemporanei. Da segnalare“Arte di sera” programma di incontri e proiezionilegate all’attualità dell’arte contemporanea cheha luogo il venerdì sera, con cadenza quindicinalee un ciclo di mostre e giornate di studi dedicatial rapporto tra gli artisti e alcuni grandi criticicome Harald Szeemann, Gillo Dorfles e lo stessoFiliberto Menna. Prezioso il patrimonio della bi-blioteca e della mediateca.

Set up in 1989 in accordance with the expresswishes of the Menna family, the Foundationpromotes initiatives and projects aimed at

raising awareness of contemporary art andspreading knowledge of it. The foundation alsoseeks to renew the theoretical lessons of thescholar from Salerno, who was among the leadingfigures of the critical debate of the latter half of thetwentieth century. Within its own premises theFoundation organizes a series of activities on thetopics of art, theory and art criticism, encouraginghappy relationships with philosophical thought andcontemporary musical experiences. One especiallynoteworthy element is the “Arte di Sera” (Art atEvening) program of meetings and screenings,which is linked to current developments in art andtakes place on alternate Friday evenings, with acycle of exhibitions and study days dedicated to therelationship between artists and the leading criticssuch as Harald Szeemann, Gillo Dorfles and thesame Filiberto Menna. The heritage retained by theLibrary and the Media Library is very rich.

Fondazione FilibertoMenna, Centro Studidi ArteContemporaneaSalerno (SA)Lungomare Trieste, 13 - 84121 Tel +39 089 254707Fax +39 089 254707info@fondazionefilibertomenna.itwww.fondazionefilibertomenna.it

Biblioteca e mediateca: 16.30- 19.30 lun-gio

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• Jan Fabre (Anversa, 1958) - Sarcofago Candidus, 2003.Puntine da disegno, chiodi, manichino, stoffa, legno.• Certosa di San Lorenzo a Padula - veduta del cortileinterno.

• Fondazione Filiberto Menna, 2012, particolaredell'ingresso (foto Ciro Fundarò)

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Metropolitana di Napoli - Linea 1, Stazione Salvator Rosa,progetto Atelier Mandini (foto Luciano Romano)

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Intramoenia Extrart - Castello Alfonsino di Brindisi - TullioDe Gennaro totale diurno, 2010

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1. Museo Comunale d’ArteContemporanea- PalazzoPino PascaliPolignano a Mare (BA)

2. MACMa - Museo d’ArteContemporanea di MatinoMatino (LE)

3. Fondazione Studio CarrieriNoesiMartina Franca (TA)

4. Intramoenia Extrartvari siti

PUGLIA

Seppure per la Puglia non si possa parlare di un vero eproprio sistema dell’arte contemporanea, tuttavia neltempo sono maturate alcune esperienze gestite a diversi

livelli di governo come il Museo Pino Pascali di Polignano aMare, di proprietà comunale e gestito da una Fondazione che siavvale di finanziamenti erogati da Regione, Provincia e Comune.La struttura museale è dedicata a uno dei maggiori artistipugliesi del Novecento e propone un articolato programmaespositivo promuovendo, inoltre, anche un premio per artistiemergenti.Altra realtà museale pubblica è il MaCMa di Matino, nato nel2011 e dedicato principalmente alla ricerca verbo-visiva.Esempio invece di fondazione attiva nel territorio da diversi anniè la Fondazione Noesi Studio Carrieri, nata dall’esperienzatrentennale della gallerista Lidia Carrieri, che presenta nellapropria collezione opere di artisti come Nicola Carrino, AlfredoJarr, Maurizio Cattelan, Mario Schifano, Orlan, Luca Vitone,Giuseppe Chiari, Joseph Beuys, Mauro Staccioli, Ernest Luthi,Keith Haring.Interessante è, pure, l’attività promossa dall’Associazioneculturale no profit Eclettica _Cultura dell’Arte che, dal 2003,porta avanti un dialogo con il patrimonio storico e paesaggisticoattraverso il progetto Intramoenia Extra Art. Questo si articola inuna serie di interventi sul territorio che mirano a mantenere vivanel presente l’eredità del passato con i linguaggi delcontemporaneo, tesi a esaltare e favorire la conoscenzadell’identità territoriale. In tal modo si cerca di incentivare lapromozione turistica dei luoghi favorendone ladestagionalizzazione in un’ottica di turismo sostenibile miratoalla gestione integrata delle risorse sociali, ambientali edeconomiche.

Even if there is no system of contemporary art in Apulia,there has been a shift in the way local levels of governmentare tackling this issue: for example the Pino Pascali

Museum in Polignano a Mare, owned by the municipality andmanaged by a Foundation financed by the Region, Province andMunicipality. The museum is dedicated to one of the mostfamous twentieth-century artists from Apulia; its exhibitionprogramme also includes an award for up-and-coming artists.Another public museum is the MaCMa in Matino, opened in2011 and dedicated chiefly to oral-visual research. Instead onefoundation that has been active for many years in this area isthe Noesi Studio Carrieri Foundation, developed by the galleryowner Lidia Carrieri with her over thirty years’ experience in thisfield. The Foundation includes in its collection works by artistssuch as Nicola Carrino, Alfredo Jarr, Maurizio Cattelan, MarioSchifano, Orlan, Luca Vitone, Giuseppe Chiari, Joseph Beuys,Mauro Staccioli, Ernest Luthi and Keith Haring.The activities organised by the no-profit cultural associationEclettica_Cultura d’Arte are also very interesting. Since 2003,through its project INTRAMOENIA EXTRA ART the associationhas established a dialogue with the region’s historical heritageand landscape. The events organised in the region are intendedto maintain the legacy of the past alive by using contemporaryart to enhance and facilitate knowledge and understanding ofthe territory. A way to encourage tourism in these areas,especially out of season, and implement sustainable tourismand the integrated management of social, environmental andeconomic resources.

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Il Museo comunale d’arte contemporanea Pino Pa-scali, viene istituito nel 1998 in occasione del tren-tennale della scomparsa dell’artista. Il Museo

lavora su tre fronti: le mostre temporanee, la colle-zione permanente, il “Premio Pino Pascali”. La col-lezione permanente è costituita, tra gli altri, da operedi Pascali, Ghirri, Studio Azzurro, Berengo Gardin, maanche da un “Museo Virtuale” con le più importantiopere dell’artista riprodotte su grandi pannelli foto-grafici, corredati da schede didattiche esplicative.Inoltre, visionabile e consultabile l’Archivio Pascali,formato da materiale documentario, lascito della fa-miglia con scenografie teatrali e televisive, archiviobio-bibliografico, tesi di studio, manifesti, libri, recen-sioni, rassegne stampa, fotografie, filmografia origi-nale, cimeli. Con l’istituzione del Museo nel 1998viene ripreso il prestigioso “Premio Pino Pascali perl’arte contemporanea”, istituito nel 1969 dai genitoridell’artista e interrotto nel 1978. Un premio in cuimilitarono grandi personaggi dell’arte contempora-nea italiana come Palma Bucarelli che ne fu presi-dente, Maurizio Mochetti, Vettor Pisani, VincenzoAgnetti, Luca Patella, Jannis Kounellis tra i primi vin-citori. Nel nuovo statuto si stabilisce che tale Premio,consistente nella realizzazione di una mostra anto-logica e pubblicazione del catalogo, venga assegnatoad anni alterni ad un critico d’arte di chiara fama ead un artista emergente.

The Pino Pascali Museum of Contemporary Art wasset up in 1998 to mark the thirtieth anniversary ofthe artist’s death. The museum operates on three

fronts: temporary exhibitions, the permanent collection,and the “Premio Pino Pascali”. The permanentcollection is comprised of works by Pascali, Ghirri, StudioAzzurro and Berengo Gardin, among others, as well asa “Virtual Museum” with the most important works bythe artist reproduced on large photographic panels,supported by explicit educational explanation cards.Furthermore, visitors may view and consult the PascaliArchive, formed of documentary materials left by thefamily with theatrical and television sets, the bio-bibliographical archive, research essays, posters, books,reviews, press releases, photographs, original films andmemorabilia. Together with the institution of theMuseum in 1998, the prestigious Premio Pino Pascali(Pino Pascali Prize) for contemporary arts wasreinstituted – it had been established in 1969 by theartist’s parents and interrupted in 1978, It was a prizethat involved leading figures of contemporary Italian artsuch as Palma Bucarelli, who was its president, MaurizioMochetti, Vettor Pisani Vincenzo Agnetti, Luca Patellaand Jannis Kounellis, who were among the first winners.In the Museum’s new charter, it was established thatthis Prize, consisting in the realization of an anthologicalexhibition and publication of the catalogue, shall beawarded to a well renowned art critic and to anemerging artist on alternate years.

Museo Comunaled’ArteContemporanea-Palazzo Pino PascaliPolignano a Mare (BA)Via Mulini, 2 - 70044 Tel +39 080 [email protected]

18.00-21:00 mer-sab 11.00-13.00/18.00-21.00 dom e fest Chiuso: lun e marIngresso libero

Il Museo Arte Contemporanea Matino “L. Ga-brieli”, situato all’interno di una scuderia com-pletamente affrescata del Settecento, fa delle

sperimentazioni verbo-visuali privilegiato ambitod’indagine e conta circa seicento opere prove-nienti dalle donazioni L.Gabrieli, V. Balsebre, E.Miglietta, M. Bentivoglio e di vari autori dellapoesia verbo-visiva italiana. Nella sua collezionecentinaia di lavori tra opere uniche, grafiche e librid’artista a tiratura limitatissima esibiscono le ri-cerche di artisti come Eugenio Miccini, LambertoPignotti, Michele Perfetti, Adriano Spatola, Mi-rella Bentivoglio, Lucia Marcucci, Emilio Isgrò,Franco Vaccari, Luciano Caruso, Martino Oberto,William Xerra, Paola Levi Montalcini.

The Museo Arte Contemporanea Matino “L.Gabrieli”, located inside a completelyfrescoed eighteenth century stable, makes the

experiments of words and visual art the privilegedsubject of its investigations, and includes some600 works donated by L. Gabrieli, V. Balsebre, E.Miglietta, M. Bentivoglio as well as from variousauthors of Italian verbal-visual poetry. Its collectionholds one-of-a-kind works, as well as graphicworks with very limited editions that showcase thework of artists such as Eugenio Miccini, LambertoPignotti, Michele Perfetti, Adriano Spatola, MirellaBentivoglio, Lucia Marcucci, Emilio Isgrò, FrancoVaccari, Luciano Caruso, Martino Oberto, WilliamXerra, and Paola Levi Montalcini.

MACMa - Museod’Arte Contemporaneadi MatinoMatino (LE)Via Roma (Palazzo Marchesale Del Tufo)Tel +39 0833 [email protected]

8.30-12.30 lun-sabChiuso: domIngresso libero

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• Missile - Pascali 1964

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La Fondazione Noesi nasce sull’eredità del-l’esperienza dell’Associazione Amici dell’ArteStudio Carrieri, che tra gli anni Settanta, Ot-

tanta e Novanta ha svolto un’intensa attività dipromozione culturale, con particolare attenzioneai movimenti artistici più innovativi. Suo obiettivoè consolidare un programma culturale impron-tato sul fronte dell’arte pubblica, della ricerca edella didattica artistica e mediale. In collezioneopere degli artisti pugliesi più rappresentativisulla scena nazionale e internazionale, a cavallotra gli anni Settanta e Ottanta come Carrino, Co-letta, Paradiso, Zaza; il mondo della performancee della ricerca mediale con Plessi, Kubisch, Orlan,Jarr e la fotografia nel sociale di Cresci, Luthi,Bentivoglio, Cattaneo, Chiari, Desiato, Mainolfi.Oltre alla permanente la Fondazione proponemostre temporanee e conferenze.

The Noesis Foundation was founded on thelegacy of the experience gained by theAssociazione Amici dell’Arte Studio Carrieri,

which carried out intense cultural promotionactivities between the 1970s and 1990s, payingparticular attention to the most innovative artisticmovements. Its goal is to consolidate a culturalprogram with a special emphasis on public art,research and art and media education. Works inthe collection include those by the mostrepresentative artists from Puglia in the nationaland international scene between the 1970s and1980s, such as Carrino, Coletta, Paradiso, Zaza;the world of media performance and researchwith Plessi, Kubisch, Orlan, Jarr and socialphotography by Cresci, Luthi, Bentivoglio,Cattaneo, Chiari, Desiato, Mainolfi. In addition tothe permanent exhibition, the foundationpromotes temporary exhibitions and conferences.

Fondazione StudioCarrieri NoesiMartina Franca (TA)Via Principe Umberto, 49 - 74015 Tel +39 080 [email protected]

18.00-21.00 ven-dom Chiuso: lun-sabIngresso libero

Castelli di Puglia sotto assedio. L’invasore èl’arte contemporanea. Arti visive, danza,performance invadono antiche costruzioni

sottratte ad una fruizione puramente archeolo-gica e ravvicinate al presente mediante un pro-getto pluriennale che è partito nel 2005 dalcastello per eccellenza, Castel del Monte, per ir-radiarsi nei territori del Salento, nelle rocche diBarletta, Bari, Brindisi, Taranto, Daunia. Pedro Ca-brita Reis, Sislej Xhafa, Bill Viola, Luigi Ontani,Botto e Bruno, Jan Fabre, Luca Maria Patella,Mimmo Paladino, Perino&Vele, AES+F Group, ElAnatsui, Moataz Nasr sono solo alcuni degli ar-tisti invitati a lavorare in situ, in dialogo con lepeculiarità architettoniche e antropologiche deiluoghi. Ne scaturisce un progetto più ampio dinomadismo culturale che porta i protagonisti del-l’arte contemporanea a viaggiare, a risiedere nelterritorio e a rinnovarlo con le loro installazioni.Il progetto, organizzato da Eclettica Culturadell’Arte, ha in programma nuovi interventi neiterritori pugliesi e internazionali sul tema dell’ac-qua dal titolo Watershed.

The Castles of Puglia are under siege. The invaderis contemporary art. Visual arts, dance, andperformances are invading old buildings that

have been removed from their purely archaeologicalusage and drawn closer to the present. This is carriedout by using a multi-year project that was started in2005 in that exemplary castle, Castel del Monte,then radiated outwards to the areas of Salento, tothe castles of Barletta, Bari, Brindisi, Taranto andDaunia. Pedro Cabrita Reis, Sislej Xhafa, Bill Viola,Luigi Ontani, Botto e Bruno, Jan Fabre, Luca MariaPatella, Mimmo Paladino, Perino&Vele, AES+FGroup, El Anatsui and Moataz Nasr are just some ofthe artists who have been invited to work on site, indialogue with the anthropological and architecturalfeatures of the locations. The result is a larger projectof cultural nomadism that spurs contemporary artistson to travel throughout, as well as to reside in, thelocal area and to re-invigorate it with theirinstallations. The project, organized by EcletticaCultura dell’Arte (Eclectic Culture of the Art), has aprogram of new interventions for the Puglia regionas well as international ones on the theme of waterentitled Watershed.

Intramoenia Extrartvari siti Tel +39 0883 531953Fax +39 0883 [email protected]

Ingresso libero

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• Alfredo Jaar - Roma Città Aperta, 1988 (foto CesareOrlando)• Rammellzee - Powerhouse, A, 1984 (foto Mimmo Laera)

• Castello di Barletta - El Anatsui - On the ground,underground, 2009, scorcio con particolare• Muro Leccese, Palazzo del Principe - Mimmo Paladino - Carri

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Mathieu Mercier - Cage A Oiseaux, 2004 - vedutadell’installazione alla Fondazione SoutHeritage per l'artecontemporanea (foto Roberto Martino, © & courtesyFondazione SoutHeritage per l'arte contemporanea /Matera)

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1. Fondazione SoutHeritageper l’arte contemporaneaMatera (MT)

2. Museo Nazionale d’ArteMedievale e Modernadella BasilicataMatera (MT)

3. MUSMA - Museo dellaScultura Contemporanea.MateraMatera (MT)

4. Arte PollinoLatronico (PZ)

BASILICATA

La Basilicata, regione con una forte identità storica, artistica enaturalistica, ha maturato un’affinità strettissima con i luoghi ele proposte dell’arte contemporanea. Questo percorso è stato

avviato dalla Regione Basilicata nel 2004, con la firmadell’Accordo di Programma Quadro, che ha permesso di realizzareuna serie di interventi tra i quali, nel 2009, Arte Pollino, unprogetto di sviluppo locale legato all’arte contemporanea nelpaesaggio naturale del Parco Nazionale del Pollino. Inserito nelprogramma “Sensi Contemporanei” tale iniziativa è statapromossa, oltre che dalla Regione Basilicata, anche dal Ministeroper lo Sviluppo Economico, dal Ministero per i Beni e le AttivitàCulturali e dalla Fondazione La Biennale di Venezia.Inoltre, forme di associazionismo spontaneo, in collaborazione conle istituzioni, si sono fatte promotrici, negli anni, di molti interventie attività legate all’arte contemporanea, arrivando alla costituzionedi veri e propri musei. Il MUSMA - Museo della scultura contemporanea di Matera (2006)- è profondamente legato alla storia e al patrimonio culturale eartistico della città. Si configura come un museo “in grotta” inquanto le sale espositive sono costituite dalle ambientazionirupestri ipogee dei Sassi, memore della pluriennale esperienzadelle Grandi Mostre nei Sassi di Matera, organizzate sin dal 1978dal Circolo La Scaletta. In quell’anno, in occasione dellapresentazione degli elaborati del Concorso Internazionale per iSassi, il Circolo Culturale organizzò l’esposizione di undici grandisculture di Pietro Consagra. Iniziò, così, un’esperienza che portòalla costituzione a Matera del Fronte dell’Arte, costituito dagliartisti Consagra, A. Cascella, Bonalumi, Carmi, Castellani,Dadamaino, Dorazio, Franchina, Nigro, Perilli, Pozzati, Rotella,Santomaso e Turcato. A Potenza associazioni come “Opera Prima” (il ComitatoPromotore per il Museo d’arte contemporanea in Basilicata), natonel 1998 con lo scopo di istituire in città un Museo d’artecontemporanea, operano d’intesa con le istituzioni (RegioneBasilicata, Provincia e Comune di Potenza), offrendo alla città ealla regione eventi culturali legati al contemporaneo.Anche il mondo dell’impresa partecipa attivamente alla scenacontemporanea lucana, attraverso la Fondazione SoutHeritage perl’arte contemporanea (2003), che allestisce i propri progetticulturali nei luoghi storici e simbolici della città di Matera e dellaregione, contribuendo alla valorizzazione e promozione dellamemoria storico-architettonica e alla riscoperta della città chediviene fonte d’ispirazione per gli artisti chiamati ad intervenire neivari contesti.

In its long life as a historical, artistic and naturalistic region,Basilicata has also developed a close relationship with theproposals and sites of contemporary art. In 2004 the Regione

Basilicata signed the Framework Programme Agreement whichpaved the way for a series of initiatives including, in 2009, ArtePollino, a local development project for contemporary art in thenatural landscape of the National Pollino Park. As part of the“Sensi Contemporanei” programme, this initiative wassponsored by the Regione Basilicata, the Ministry for EconomicGrowth, the Ministry for Cultural Heritage and Activities and theVenice Biennale Foundation.Over the years, other spontaneous associations worked with theinstitutions to promote many contemporary art activities andinitiatives which sometimes became fully-fledged museums.The MUSMA – Museum of contemporary sculpture of Matera(2006) – is inspired by the city’s history and cultural and artisticheritage. The museum is in a “cave”, in other words theexhibition halls are located in the underground rupestrian cavesof I Sassi, reminiscent of the multi-year experience of the GrandiMostre nei Sassi di Matera, organised since 1978 by the CentreLa Scaletta. In 1978 during the presentation of the drawings ofthe International Competition for I Sassi, the Cultural Centreorganised an exhibition of eleven large sculptures by PietroConsagra. This led to the foundation of the Fronte dell’Arte inMatera created by the artists Consagra, A. Cascella, Bonalumi,Carmi, Castellani, Dadamaino, Dorazio, Franchina, Nigro, Perilli,Pozzati, Rotella, Santomaso and Turcato.In Potenza, associations such as “Opera Prima” (the OrganisingCommittee for the Museum of Contemporary Art in Basilicata,founded in 1998 to create a contemporary art museum in thecity), work with institutions (Regione Basilicata, Province andMunicipality of Potenza) to organise cultural contemporary artevents in the city and region. The business world also contributes actively to thecontemporary art scene in Lucania through the SoutHeritageFoundation for contemporary art (2003). It organises its owncultural projects in historical and symbolic locations in the city ofMatera and the region, helping to enhance and promote thehistorical and architectural memory and rediscovery of the city –a source of inspiration for participating artists.

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Il MUSMA, inaugurato nel 2006, è un museointeramente dedicato alla scultura dalla finedell’Ottocento a oggi, a partire da Medardo

Rosso fino alle più recenti avanguardie. Ha sedenel suggestivo Palazzo Pomarici e la collezioneoltre ad essere ospitata negli spazi museali delpalazzo, trova spazio anche nei vasti ipogei sca-vati, dove il tema dell’esposizione è il connubiotra ambiente e scultura. La collezione comprendecirca quattrocento opere tra sculture, ceramiche,multipli, gioielli, medaglie, disegni, incisioni e librid’arte. Questo patrimonio proviene da donazionidi artisti, di famiglie di artisti, di collezionisti pri-vati, di critici d’arte, di gallerie nazionali ed inter-nazionali e dal Circolo La Scaletta che dal 1978promuove Le Grandi Mostre nei Sassi di Matera.

The MUSMA, inaugurated in 2006, is amuseum dedicated to sculpture from the endof the nineteenth century to the present day,

staring from Medardo Rosso up until the latestavant-garde pieces. Housed in the beautifulPalazzo Pomarici, the collection is not only hostedin the museum rooms of the palace, space wasalso assigned to it in the palace’s vast excavatedhypogea, where the theme of the exhibition is theunion between the environment and sculpture.The collection includes some four hundred works,including sculptures, ceramics, multiples, jewelry,medallions, drawings, engravings and art books.This heritage comes from donations from artists,families of artists, private collectors, art critics, bothnational and international galleries, as well asfrom the Circolo La Scaletta, the association thathas promoted the Great Exhibitions in the Sassi diMatera since 1978.

MUSMA - Museodella SculturaContemporanea.MateraMatera (MT)Palazzo Pomarici - Via San Giacomo (SassoCaveoso) - 75100Tel +39 366 9357768Fax +39 0835 [email protected]

ottobre-marzo: 10.00-14.00 mar-domaprile-settembre: 10.00-14.00/16.00-20.00mar- domChiuso: lunBiglietti: intero t 5,00 ridotto: t 3,50

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L’Azienda Agraria Grani Cavalli di Matera, nel2003 ha costituito la Fondazione SoutHeri-tage per l’arte contemporanea, con lo scopo

di promuovere le arti visive contemporanee, inuno stretto rapporto tra società, arte e impresa.La Fondazione, attiva nel campo dell’arte e del-l’architettura contemporanea, organizza mostre,progetti speciali, seminari e pubblicazioni ed èinoltre attiva nella promozione di nuovi talentiattraverso il project room Next Heritage dandocosì la possibilità a giovani artisti di misurarsi conun contesto europeo. Tra le mostre organizzatededicate ai grandi maestri si ricordano quelle de-dicate a Joseph Beuys e Michelangelo Pistoletto.

In 2003 the company Azienda Agraria GraniCavalli di Matera established the SoutHeritageFoundation for Contemporary Art with the aim

of promoting contemporary visual arts, forming aclose relationship between society, art andbusiness enterprises. The Foundation is active inthe field of contemporary art and organizesexhibitions, special projects, seminars andpublications and is also active in promoting newtalent through the Next Heritage project room,thus providing the opportunity for young artists tocompete within a European context. Among theexhibitions dedicated to the great masters thosededicated to Joseph Beuys and MichelangeloPistoletto should be noted.

FondazioneSoutHeritage perl’arte contemporaneaMatera (MT)Via Francesco Paolo Volpe, 6Tel +39 0835 240348Fax +39 0835 [email protected]

10.30-19.30 mar-sabChiuso: dom e lunIngresso libero

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��• Philippe Rahm - Placebo Paint, 2005 - vedutadell’installazione alla Fondazione SoutHeritage per l'artecontemporanea (foto Roberto Martino, © & courtesyFondazione SoutHeritage per l'arte contemporanea,Matera)

• MUSMA - Ipogeo

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Palazzo Lanfranchi, nel cuore di Matera, a ri-dosso dei Sassi, ospita il Museo Nazionaled’Arte Medievale e Moderna della Basili-

cata. Il percorso museale è suddiviso in quattrosezioni: Arte Sacra, Collezione d’Errico, Arte Con-temporanea, e la sezione Etnoantropologica. Lasezione di Arte Contemporanea si compone di al-cuni dipinti di Carlo Levi (1902-1975) - parte deiquali sono concessi in comodato dalla Fonda-zione Levi di Roma - tra cui il grande pannelloLucania ‘61 e di opere di Luigi Guerricchio (1936-1996), artista materano. Vi sono inoltre opere interracotta dell’artista di Accettura Rocco Molinari,raffiguranti la festa del Maggio di Accettura.

Palazzo Lanfranchi, in the heart of Matera,close to the Sassi, houses the NationalMuseum of Medieval and Modern Art of

Basilicata. The museum is divided into foursections: Sacred Art, the d’Errico Collection,Contemporary Art, and the Ethno-Anthropologicalsection. The section of Contemporary Art consistsof some paintings by Carlo Levi (1902 - 1975) -part of which is on loan by the Levi Foundation inRome - including the large panel Lucania ‘61 andworks by Louis Guerricchio (1936 to 1996 ), anartist from Matera. There are also works interracotta by the artist Accettura Rocco Molinari,representing the festival of May in Accettura.

Museo Nazionaled’Arte Medievale e Moderna della BasilicataMatera (MT)Palazzo Lanfranchi - Piazza Giovanni Pascoli, 1- 75100Tel +39 0835 2562340 Fax +39 0835 [email protected]

9.00-20.00 gio-marChiuso: merBiglietti: intero t 2,00 ridotto: t 1,00

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• Sala espositiva delle opere di Luigi Guerricchio e CarloLevi • Carlo Levi, Lucania '61, part. "Il comizio di RoccoScotellaro", 1961• Sala espositiva Lucania '61, Carlo Levi 1961

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L’iniziativa si propone di valorizzare e far cono-scere l’area naturalistica del Parco del Pollino,attraverso la collocazione di installazioni di arte

contemporanea, realizzate da artisti di fama mon-diale, pensate per dialogare con il paesaggio nelquale sono inserite. Il progetto è parte del pro-gramma “Sensi Contemporanei”, promosso dallaRegione Basilicata, dal Ministero dello SviluppoEconomico, dal Ministero per i Beni e le Attività Cul-turali e dalla Fondazione La Biennale di Venezia.Nel 2009, per la prima edizione, artisti come AnishKapoor, Carsten Holler e Giuseppe Penone, sonointervenuti sul versante lucano del parco creandoopere permanenti di arte ambientale. Anish Kapoorha realizzato l’opera Earth Cinema nel complessotermale di Latronico, nella valle del Sinni; CarstenHöller l’installazione RB Ride a San Severino Lu-cano, nella valle del Frido e Giuseppe Penone il Tea-tro vegetale, lungo una fiumara, a Noepoli in valSarmento. Con l’obiettivo di radicare l’iniziativa epermettere una sua autonomia in prospettiva fu-tura si è inoltre costituita l’Associazione ArtePollino,che promuove ogni forma di espressione artistica,soprattutto contemporanea, attraverso un pro-gramma di iniziative tese a coinvolgere le comunitàlocali. Arte Pollino, che muove dalla convinzione chela cultura sia fattore di sviluppo anche economico,ha ricevuto importanti riconoscimenti a livello na-zionale e internazionale: il “Premio Urbanistica2010” nell’ambito di Urbanpromo, è stato inclusonei dieci migliori progetti italiani candidati al “Pre-mio per il Paesaggio” del Consiglio d’Europa dalMibac, ed è stato anche inserito tra le best practicesa livello di Paesaggio Mediterraneo nell’ambito delprogetto “Pays.Med. URBAN”, finanziato dalla Co-munità europea.

Arte PollinoLatronico (PZ)Regione BasilicataPresidenza della GiuntaVia V. Verrastro, 485100 PotenzaTel +390971668311Fax +390971668336info@artepollinobasilicata.itwww.artepollinobasilicata.it

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• ArtePollino - un altro Sud - Giuseppe Penone - Teatrovegetale, 2009• Carsten Höller, RB Ride, 2007, San Severino Lucano (PZ)(foto Angela Rosati)

This new initiative aims to increase the value of theenvironmental heritage of the Park of Pollino andto make the park better known through

contemporary art installations created by internationallyknown artists, conceived to dialogue with the landscapethat provides the backdrop. The project is part of the“Sensi Contemporanei” (Contemporary Senses)project, promoted by the Region of Basilicata, theMinistry of Economic Development, the Ministry for Artsand Cultural Affairs and the Biennale Foundation ofVenice. In 2009, for the first Edition, artists such as AnishKapoor, Carsten Holler and Giuseppe Penone, workedon the Lucano side of the park by creating permanentworks of environmental art. Anish Kapoor created EarthCinema in the Latrobe thermal complex in the Valley ofSinni, Carsten Höller the installation RB Ride in SanSeverino Lucano, in the Valley of Frido, and GiuseppePenone created Teatro Vegetale alongside a torrent, inNoepoli in Val Sarmento. With the aim of establishingthe initiative and ensuring its autonomy in the futureprospects, the Associazione Arte Pollino has also beenformed, promoting all forms of artistic expression,especially contemporary, through a program ofinitiatives that seeks to involve local communities. “ArtePollino,” which acts from the belief that culture is alsoa factor of economic development, has received majoracknowledgements at the national as well asinternational level, including the Urbanistica 2010 prizein the framework of Urbanpromo. It was included in theten best Italian projects for the “Premio per ilPaesaggio” (Prize for Landscapes) by the Council ofEurope and the Ministry of Culture, and was also placedas among the best practices at the level of theMediterranean Landscape within the “Pays.Med.URBAN” project, funded by the European Community.

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Anish Kapoor - Earth Cinema, 2009, Complesso termaleLatronico (PZ) (foto Angela Rosati)

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Michelangelo Pistoletto - I Temp(l)i Cambiano - TerzoParadiso, 2010 – MARCA, Catanzaro

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1. Galleria Nazionale diCosenza - PalazzoArnone Cosenza (CS)

2. MAB - Museo all’apertoBilotti Cosenza (CS)

3. MAON - Museo d’Artedell’Otto e NovecentoRende (CS)

4. Casa dell Memoria Catanzaro (CZ)

5. MARCA - Museo delleArti Catanzaro Catanzaro (CZ)

6. MACK - Museo ArteContemporanea KrotoneCrotone (KR)

7. MuSaBa - Parco MuseoLaboratorio SantaBarbaraMammola (RC)

CALABRIA

L’attuazione del Progetto Integrato di Sviluppo Regionale‘Arte Contemporanea in Calabria’ è stato individuatocome un’iniziativa “prioritaria e urgente per lo sviluppo

economico del territorio regionale, nonché per le implicazionioccupazionali e i connessi riflessi sociali”. La cultura, ed inparticolare l’arte contemporanea, viene dunque riconosciutacome strumento utile per il progresso sociale, la crescitaeconomica e la promozione del territorio. I musei di arte contemporanea attivi in Calabria, sonoprincipalmente legati ad istituzioni pubbliche e alla figura delgrande artista calabrese Mimmo Rotella, al quale è dedicataanche la Casa della Memoria di Catanzaro. Alcune ricerche condotte di recente hanno evidenziato uncrescente interesse, da parte del pubblico più giovane, versoeventi e manifestazioni di arte contemporanea. Un ulteriorechiaro segno di questa necessità è l’aumento del numero diproposte relative alle attività e alle iniziative culturali di qualità.Si consolidano manifestazioni come Intersezioni, progetto discultura contemporanea che, dal 2005, ogni estate si svolgeall’interno del parco archeologico di Scolacium e che, finora, hacoinvolto artisti come Stephan Balkenhol, Tony Cragg, WimDelvoye, Jan Fabre, Antony Gormley, Dennis Oppenheim, MimmoPaladino, Michelangelo Pistoletto, Marc Quinn e MauroStaccioli. Stanno inoltre nascendo nuove realtà come la FondazioneRocco Guglielmo (2011), che si propone di creare una vera epropria filiera creativa calabrese, investendo sui giovani artisti,collaborando con scuole, università e accademie e interagendocon istituzioni ed imprese, per arrivare al confrontointernazionale.

The implementation of the Integrated Project for RegionalGrowth “Contemporary Art in Calabria” was chosen as a“priority and urgent initiative for the economic growth of

the region, and to enhance employment and associated socialeffects”. Culture, and in particular contemporary art, isacknowledged as a useful tool for social progress, economicgrowth and the promotion of the territory.The museums of contemporary art in Calabria are chiefly linkedto public institutions and the talented artist from Calabria,Mimmo Rotella, to whom the House of Memory in Catanzaro isdedicated.Recent studies have shown increased interest by a youngaudience in contemporary art events and displays. Anotherindication of this trend is the increase in proposals for highquality cultural activities and initiatives.Events such as Intersezioni, a contemporary sculpture project,are becoming widespread across the region: since 2005 thisannual event is held every summer in the archaeological park ofScolacium. To date participation in the event includes artistssuch as Stephan Balkenhol, Tony Cragg, Wim Delvoye, Jan Fabre,Antony Gormley, Dennis Oppenheim, Mimmo Paladino,Michelangelo Pistoletto, Marc Quinn and Mauro Staccioli.New initiatives include, for example, the Rocco GuglielmoFoundation (2011). Its aim is to create a creative network inCalabria by investing in young artists, working with schools,universities and academies, and interacting with institutions andenterprises, with a view to involve international artists.

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La Galleria, ospitata nel cinquecentesco Pa-lazzo Arnone, raccoglie collezioni statali checomprendono opere soprattutto di artisti nati

in Calabria e, in considerazione della storica di-pendenza della Calabria da Napoli, di artisti na-poletani che hanno influenzato gli esiti dellapittura locale. Le opere esposte sono rappresen-tative di momenti significativi dell’arte italiana,in particolare meridionale. Il palazzo è anchesede di varie mostre temporanee dedicate all’artecontemporanea, tra le quali si ricorda quella de-dicata a Umberto Boccioni nel 2009. Dal maggio2010 la collezione della Galleria Nazionale di Pa-lazzo Arnone si è ulteriormente arricchita di tren-totto opere della prestigiosa Collezione Carime,per le quali è stata allestita una nuova ala delcomplesso espositivo, già riorganizzato nel 2008.Palazzo Arnone è anche sede della Soprinten-denza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropo-logici della Calabria.

The gallery, housed in the sixteenth centuryPalazzo Arnone, gathers together statecollections that above all else, include works

by artists who were born in Calabria, and, inconsideration of the historical dependence ofCalabria on Naples, the Neapolitan artists thathave influenced the outcomes of local painting.The works shown are representative of significantmoments of Italian art, particularly southern Italianart. The Palazzo is also home to various exhibitionsdedicated to contemporary art, among whichshould be noted the one that was dedicated toUmberto Boccioni in 2009. As of May 2010, thecollection of the National Gallery of PalazzoArnone was further enriched with thirty-eightworks from the prestigious Carime Collection, forwhich a new wing was built in the exhibitioncomplex, which had already been reorganized in2008. Palazzo Arnone is also the headquarters ofthe Superintendency for the Historical, Artistic andEthno-Anthropological Heritage of Calabria.

Galleria Nazionale di Cosenza - PalazzoArnone Cosenza (CS)Via Gian Vincenzo Gravina, 2 - 87100Tel +39 0984 795639Fax +39 0984 [email protected]

10.00-18.00 mar-domChiuso: lunIngresso libero

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Il Museo all’aperto Bilotti comprende opere diartisti contemporanei, donate alla città dal col-lezionista italo-americano Carlo Bilotti e da

suo fratello Enzo, collocate nell’area pedonale diCorso Mazzini. Si inserisce nel tessuto urbano co-sentino, in quanto situato nella principale arteriacommerciale della città. Tra le opere presenti inquesto percorso cittadino attraverso l’arte con-temporanea: la Grande Bagnante di Emilio Greco,sei sculture di Pietro Consagra, opere di SalvatorDalì, Giorgio De Chirico, Mimmo Rotella, Gia-como Manzù e Sasha Sosno.

The Bilotti Open Air Museum includes works bycontemporary artists, donated to the city by theItalian-American collector Carlo Bilotti and his

brother Enzo, which have been placed in thepedestrian area of Corso Mazzini. It fits in perfectlywith the Cosentino urban fabric, in as much as it islocated in the main commercial thoroughfare of thecity. Among the works present on this walking tourthrough contemporary art: Grande Bagnante the(Large Bather) by Emilio Greco, six sculptures by PietroConsagra, works by Salvador Dali, Giorgio De Chirico,Mimmo Rotella, Giacomo Manzu and Sasha Sosno.

MAB - Museoall’aperto Bilotti Cosenza (CS)Corso Giuseppe Mazzini Tel +39 0984 23303Fax +39 0984 [email protected]

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• Angelo Aligia - 2010 (foto Attilio Onofrio,Soprintendenza BSAE Calabria)

• Mimmo Rotella, Il lupo della Sila, MAB museo all’aperto• Sacha Sosno, I Bronzi di Riace, MAB museo all’aperto• Giacomo Manzù - Testa Di Medusa, MAB museoall’aperto

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CALA

BRIA

Il MAON, Museo d’arte dell’Otto e Novecento,nato nel 1997 e ospitato nello storico PalazzoVitari, è frutto di un progetto del Centro per

l’Arte “Achille Capizzano”, artista del quale cu-stodisce circa venti opere, dalla fine degli anniVenti al Dopoguerra. La raccolta stabile è costi-tuita anche da opere di artisti dell’ultimo Nove-cento, specie di area meridionale e calabrese,nonché da opere donate dal collezionista cosen-tino Luigi Ladaga oggi esposte nel corso delleotto sale del Museo. Tra gli artisti presenti nellacollezione: Mastroianni, Schifano, Ceroli, Boetti epoi ancora Picasso, Braque, Dalì, Ernst, Fontana,Burri e altri. Inoltre nel 2004 il Museo ha acqui-sito il modello del monumento The Children’s BellTower, che sorge a Bodega Bay in California,creato dallo scultore Bruce Hasson e dedicato alpiccolo Nicolas Green ucciso in Calabria nel1994. La creazione di stazioni informatiche inloco e la messa in rete su internet consente laconsultazione dei materiali d’archivio a tutti co-loro che vogliono accedere alla banca dati delcentro.

The MAON, Museum of Nineteenth andTwentieth Century Art, was founded in 1997 andis housed in the historic Palazzo Vitari. It is the

result of a project carried out by the Centro per l’Arte“Achille Capizzano” (Achille Capizzano Centre forthe Arts). It takes its name from the prominent artist,and holds approximately twenty of his works datingfrom the late 1920s to the Post WWII period. Thelong-term collection is also formed of works by artistswho were working toward the end of the twentiethcentury, especially southern Italian artists, as well asCalabrian artists. Works donated by the art collectorLouis Cosentino Ladaga are now displayedthroughout the museum’s eight rooms. The artistsrepresented in the collection include: Mastroianni,Schifano, Ceroli, Boetti and even Picasso, Braque,Dali, Max Ernst, Fontana, Burri and others. Moreover,in 2004 the museum acquired the model of themonument The Children’s Bell Tower that rises up inBodega Bay, California, created by sculptor BruceHasson and dedicated to little Nicolas Green whowas killed in Calabria in 1994. The creation of on-siteIT stations and Internet connections now allows thearchive materials to be consulted by all those whowish to access the Centre’s database.

MAON - Museod’Arte dell’Otto e NovecentoRende (CS)Via Raffaele De Bartolo, 1 - 87036Tel +39 0984 444113 [email protected] http://www.maon.it

10.00-13.00/16.00-19.00 mar-domChiuso: lun

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Nel 2000 viene costituita, per volontà del-l’artista, una Fondazione a lui dedicata: laFondazione Mimmo Rotella, con l’obiettivo

di raccogliere e catalogare le opere e la docu-mentazione relativa alla vita artistica del maestro(1918 – 2006). Il 18 marzo del 2005 viene inau-gurata a Catanzaro la Casa della Memoria, casamuseo che il Maestro ha fortemente voluto tra-sformando quella che era la sua casa natale inun museo, un archivio ed uno spazio espositivoper manifestazioni temporanee.La Casa della Memoria ha come obiettivo prima-rio la divulgazione e la promozione dell’arte con-temporanea e in particolar modo dell’esperienzaartistica del maestro calabrese. Vi si trovanoopere che ripercorrono la carriera di Rotella: foto,cimeli, e una fornita biblioteca specializzata, oltread un maxi schermo, destinato alla didattica.La Fondazione Rotella, ha anche una sede ope-rativa a Milano in via Sangallo, 8.

The Mimmo Rotella Foundation was foundedin 2000 by the express wishes of the artist towhom it is dedicated. Its goal is to collect and

catalogue the books and records relating to theartistic life of the Master (1918 - 2006). TheMunicipality of Catanzaro later purchased hismother’s home and turned it into a museum,archive and exhibition space for temporaryexhibitions. It was thus that La Casa dellaMemoria (the House of Memory) –Rotella Houseopened in March 2005, with the primaryobjective of popularising and promotingcontemporary art and especially the artisticexperience of the Calabrian master. Here we findworks that trace Rotella’s career: photos, relics, aspecialized library as well as a Maxi screenintended for educational use.

Casa della Memoria Catanzaro (CZ)Vico delle Onde, 1 - 88100Tel +39 0961 745868 Fax +39 0961 745868casadellamemoria@fondazionemimmorotella.netwww.fondazionemimmorotella.net

10.00-13.00 lun-venChiuso: sab e domIngresso libero

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173• Mimmo Rotella - Enigma, 1996

• MAON - Sala espositiva, mostra di Umberto Boccioni

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Il MARCA, inaugurato nel 2008, è un polo mu-seale multifunzionale, dove convivono mo-menti artistici diversi, dall’arte antica al

linguaggio contemporaneo, in tutte le sue forme.Sviluppato su tre piani, ospita al pianterreno laPinacoteca e Gipsoteca della Provincia con circacentoventi opere tra dipinti e sculture, una colle-zione permanente che va dal XVI al XX secolocon opere di Antonello de Saliba, Battistello Ca-racciolo, Mattia Preti, Andrea Cefaly e FrancescoJerace. Al primo piano si trovano, invece, le salededicate alle mostre temporanee dei maestridell’arte contemporanea italiana e internazionalein un contesto che spazia da Alex Katz a MimmoRotella; da Antoni Tàpies a Enzo Cucchi. Il pianoseminterrato, che una volta ospitava una delleprime tipografie della città, è invece destinatoagli artisti più giovani, ai laboratori didattici, alleperformances di musica, cinema e teatro. IlMARCA è, inoltre, partner privilegiato di “Inter-sezioni”, il progetto di scultura contemporanea,che dal 2005 si svolge ogni estate al Parco ar-cheologico di Scolacium. La sezione all’aperto delMARCA è il Parco Internazionale della Sculturacon sede nel Parco della Biodiversità Mediterra-nea di Catanzaro che raccoglie alcune testimo-nianze emblematiche degli artisti che hannopreso parte a Intersezioni. Tra le opere esposte inmaniera permanente al Parco: Uomo e Ballerina(2005) di Stephan Balkenhol, Cast Glances(2002) di Tony Cragg, Betoniera (2007) di WimDelvoye, L’uomo che misura le nuvole (1998) diJan Fabre, Seven Times (2006) l’installazione disette opere di Antony Gormely, Testimoni (1998)l’installazione di quattro opere di Mimmo Pala-dino, Totem (2007) di Marc Quinn, Electric Kisses(2009) di Dennis Oppenheim, le due installazionidi Michelangelo Pistoletto Le sponde del Medi-terraneo. Love difference e I Temp(l)i cambiano-Terzo Paradiso entrambe del 2010 e Catanzaro11 (2011) di Mauro Staccioli.

The MARCA, inaugurated in 2008, is amultifunctional museum centre, inhabited byseveral different artistic movements ranging

from ancient art to the contemporary language inall its varied forms. The MARCA museum has threefloors; the ground floor houses the Picture Galleryas well as the Gallery of Plaster Casts of theProvince, with about one hundred twenty worksincluding paintings and sculptures as part of apermanent collection that spans the sixteenth tothe twentieth century with works by Antonello deSaliba, Battistello Caracciolo, Mattia Preti, AndreaCefaly and Francesco Jerace. Located on the firstfloor on the other hand are the rooms fortemporary exhibitions by Italian and internationalmasters of contemporary art, within a context thatranges from Alex Katz to Mimmo Rotella; fromAntoni Tàpies to Enzo Cucchi. The lower groundfloor, which once housed one of the city’s firstoffset printing presses, is aimed at younger artists,with educational workshops and music, cinemaand theatre performances. The MARCA is also aprivileged partner of Intersezioni (Intersections), acontemporary sculpture project that has takenplace every summer since 2005 at theArchaeological Park of Scolacium. The outdoorsection of the park forms MARCA’s InternationalSculpture Park, whose head office is in the Parcodella Biodiversità Mediterranea of Catanzaro,which displays some of the emblematic works ofthe artists who have taken part in Intersezioni. Theworks on permanent display at the Park include:Uomo e Ballerina (Man and Dancer) (2005) byStephan Balkenhol, Cast Glances (2002) by TonyCragg, (2007) Betoniera by Wim Delvoye, L’uomoche misura le nuvole (The Man who MeasuresClouds) (1998) by Jan Fabre, Seven Times (2006),an installation of seven works by Antony Gormely,Testimoni (Witnesses) (1998) an installation offour works by Mimmo Paladino, Totem (2007) byMarc Quinn, Electric Kisses (2009) by DennisOppenheim, two installations by MichelangeloPistoletto Le Sponde del Mediterraneo (The shoresof the Mediterranean), Love Difference and ITemp(l)i cambiano-Terzo Paradiso, both made in2010 and Catanzaro 11 (2011) by MauroStaccioli.

MARCA - Museo delle Arti Catanzaro Catanzaro (CZ)Via Alessandro Turco, 63 - 88100 Tel +39 0961 [email protected]

Orario invernale (21 Ottobre-20 Aprile): 9.30-13.00/15.30-20.00 mar-dom Orario estivo (21 Aprile-20 Ottobre): 9.30-13.00/16.30-21.00 mar-dom Chiuso: lunBiglietti: intero t 3,00 ridotto: t 2,00

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• MARCA - Facciata• Parco Internazionale della Scultura• MARCA - Sala espositiva

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CALA

BRIA

Il Museo ripercorre la storia dell’arte italianadal secondo Dopoguerra ad oggi e sostiene lepratiche artistiche più innovative con un’atti-

vità espositiva incentrata sulla ricerca e sulla spe-rimentazione. Nel 2008 è stata inaugurata lanuova sede di Palazzo Barracco, mentre in pre-cedenza, fin dal 1998, anno della sua istituzione,il MAC era ospitato nelle sale dell’ottocentescopalazzo Fonte Calojro di Crotone. Il nucleo origi-nario della collezione permanente del MACKcomprende due sezioni, denominate Kroton ’98e Contemporanea ’98, la prima costituita da ar-tisti ormai storicizzati dalla critica e dalla storiadell’arte, la seconda, più orientata verso le nuovetendenze dell’arte contemporanea. Con l’aper-tura della nuova sede espositiva la collezione siè ampliata con le opere di Mario Airò, FrancescoArena, Vanessa Beecroft, Alighiero Boetti, Mau-rizio Cannavacciuolo, Nicola Carrino, SandroChia, Enzo Cucchi, Ra di Martino, Bruna Esposito,Stefania Galegati, Franco Giordano, Eva Mari-saldi, Liana Moro, Luigi Ontani, Giulio Paolino,Annie Ratti, Marinella Senatore Grazia Toderi,Nico Vascellari, Zimmer Frei.

The Museum traces the history of Italian art fromthe Second World War to the present day andsupports the most innovative art practices with

an exhibition focusing on research andexperimentation. The new premises of PalazzoBarracco was inaugurated in 2008, whereas theMAC had previously been housed in the rooms ofthe nineteenth century palace Fonte Calojro diCrotone since its establishment in 1998. The originalnucleus of the MACK’s permanent collection iscomprised of two sections, called Kroton ‘98 andContemporary ‘98, the first consisting of artists nowhistoricized by critics and art history, the second,more oriented towards the new trends incontemporary art. With the opening of the newexhibition venue, the collection has been expandedwith works by Mario Airò, Francesco Arena, VanessaBeecroft, Alighiero Boetti, Maurizio Cannavacciuolo,Nicola Carrino, Sandro Chia, Enzo Cucchi, Ra diMartino, Bruna Esposito, Stefania Galegati, FrancoGiordano, Eva Marisaldi, Liana Moro, Luigi Ontani,Giulio Paolino, Annie Ratti, Marinella SenatoreGrazia Toderi, Nico Vascellari, and Zimmer Frei.

MACK - Museo ArteContemporaneaKrotoneCrotone (KR)Palazzo Barracco - Piazza Castello, 20 - 88900Tel +39 0962 905714Fax +39 0962 [email protected]

9.30-12.30/15.00-18.00 lun-venChiuso: sab e dom aperto solo su prenotazioneIngresso libero

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Natura, cultura e turismo si fondono nelParco Museo Santa Barbara, museo a cieloaperto, scuola e laboratorio al tempo

stesso. Nel 1969, gli artisti Nik Spatari e HiskeMaas istituiscono l’Associazione “Museo SantaBarbara”, e nel 1986 la “Santa Barbara Art Foun-dation”, che promuove una serie di iniziative pro-gettuali per completare il MuSaBa. All’interno delParco d’Arte Mediterraneo, in armonia con i restidi un monastero certosino del IV secolo presentinel sito e la natura del luogo, convivono circaquaranta opere d’arte monumentali realizzate daartisti come Mimmo Rotella, Italo Sganga, ChenJin Jong, Barbara Quinn, Cristina Brandi, MotoakiOzumi, Albert Coluccio e Maita, oltre che dallostesso Spatari. Il cuore di MuSaBa è un museo-laboratorio, all’interno del complesso monastico,dove è presente anche la grande opera di SpatariIl sogno di Giacobbe, nella quale si possono tro-vare analogie con l’esistenza dell’artista. Inoltre,giovani artisti provenienti da tutto il mondo, ven-gono qui a trascorrere qualche giorno per stage,incontri studio o per vivere intense emozionid’arte.

Nature, culture and tourism merge in the SantaBarbara Park Museum, an open-air museum,school and workshop all rolled into one. In

1969 the artists Nik Spatari and Hiske Maas set upthe “Museo Santa Barbara” Association and in 1986established the “Santa Barbara Art Foundation”,which promotes a range of project initiativesdesigned to add to the MuSaBa. The Parco d’ArteMediterraneo (Park for Mediterranean Art), whichblends in with the ruins of a fourth century Certosamonastery and the natural environment surroundinghosts approximately forty monumental works of artcreated by artists such as Mimmo Rotella, ItaloSganga, Chen Jin Jong, Barbara Quinn, CristinaBrandi, Motoaki Ozumi, Albert Coluccio and Maita,in addition to Spatari’s own works. The heart ofMuSaBa is its museum-workshop inside themonastery compound, where Spatari’s Il sogno diGiacobbe (Giaccobe’s dream) is also on display, withits analogies to the life of the artist. Furthermore,young artists from all over the world come to spenda few days here for work experience, for workshopmeetings or simply to experience intense artisticallyinspired emotions.

MuSaBa - ParcoMuseo LaboratorioSanta BarbaraMammola (RC)viale Parco Museo Santa Barbara - 89045Tel +39 0964 414220Fax +39 0964 [email protected]

Parco: 9.00 fino ad un’ora prima del tramontoMuseo e i mosaici in progress: da ottobre a marzo 8.00-12.00/13.00-17.00 da settembre ad aprile 8.00-12.00/15.00-19.00 Biglietti: intero t 5,00

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175• Nik Spatari - L'Ombra della Sera

• MACK - opera di Vanessa Beecroft• MACK - opera di Federico Pietrella

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Diego Perrone - Una mucca senza faccia rotola nel cuore,2011 (foto Korim)

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1. MAAC - Museo d’ArteContemporanea -Ospedale delle DonneCaltagirone (CT)

2. Fondazione BrodbeckCatania (CT)

3. Fondazione PuglisiCosentinoCatania (CT)

4. ZO - Centro culturecontemporaneeCatania (CT)

5. Fondazione Fiumara d’ArteCastel di Tusa (ME)

6. Fondazione Horcynus OrcaMessina (ME)

7. Galleria Provinciale d’ArteModerna eContemporaneaMessina (ME)

8. Museo Renato GuttusoBagheria (PA)

9. MUSEUM - Osservatoriodell’Arte Contemporaneain SiciliaBagheria (PA)

10. Fondazione SambucaPalermo (PA)

11. Riso. Museo d’ArteContemporanea dellaSiciliaPalermo (PA)

12. Le Vie dell’Arte nel Parcodelle MadoniePetralia Sottana (PA)

13. Museo d’ArteContemporanea diGibellinaGibellina (TP)

14. Fondazione Orestiadi eMuseo delle Trame delMediterraneoGibellina (TP)

15. Gibellina Nuova e ilGrande CrettoGibellina (TP)

SICILIA

La risposta generosa degli artisti all’appello del sindaco LudovicoCorrao, di Leonardo Sciascia e dei tanti intellettuali dopo ildevastante terremoto della Valle del Belice nel 1968, ha

trasformato Gibellina in un esempio di arte pubblica e impegno civile.Il grande Cretto di Alberto Burri copre e assume in sé le rovine dellacittadina distrutta, mentre la Nuova Gibellina vuole essere unlaboratorio di scultura e architettura contemporanea grazie agliinterventi di artisti ed architetti, l’ultimo, in ordine di tempo, la ChiesaMadre realizzata da Quaroni. Dall’altra parte dell’isola, in provincia di Messina, Fiumara d’arte, ilparco scultoreo più esteso d’Europa, frutto della volontàdell’imprenditore e mecenate Antonio Presti, raccoglie in un territoriodimenticato installazioni di Consagra, Tano Festa, Nagasawa. AllaFondazione di Presti e alla sua poetica del dono si deve anche ilprogetto di riqualificazione estetica e sociale del quartiere periferico diLibrino a Catania.L’arte pubblica, spesso unita alla presenza di alcune figurecarismatiche, caratterizza dunque fin dagli anni ‘80 l’approccio dellaSicilia al contemporaneo. Nel 2005, nell’ambito del progetto per lapromozione dell’arte nelle regioni del sud i “Sensi Contemporanei”,inaugura Le Vie dell’Arte, percorso d’arte in sette tappe nel Parco delleMadonie.Più altalenante l’apporto delle istituzioni pubbliche, talvolta segnatoda difficoltà economiche e da controversie. Nel 2002 la Regione Siciliaistituisce a Palermo il “Museo regionale di Arte Moderna eContemporanea con il compito di raccogliere, conservare, valorizzareed esporre le testimonianze materiali della cultura visiva moderna econtemporanea, favorire la ricerca, nonché svolgere manifestazioni edattività connesse”. RISO vuole essere non solo un museo di livellonazionale e internazionale, attraverso le mostre temporanee e lacostituzione di una collezione permanente, ma il motore di un sistemaregionale integrato con le esperienze più significative della Siciliacontemporanea. Per questo si sancisce da subito la collaborazione conle università e con importanti istituzioni culturali, anche attraverso ladelocalizzazione dell’attività espositiva e l’istituzione del S.A.C.S., losportello per l’arte contemporanea siciliana. Un ruolo decisivo nel sistema dell’arte contemporanea siciliana èsvolto dalle Fondazioni private, quelle storiche come la FondazioneOrestiadi di Ludovico Corrao a Gibellina, e quelle più recenti come lecatanesi Fondazione Brodbeck e Fondazione Puglisi-Cosentino o laFondazione Sambuca a Palermo, impegnate in intensi programmiespositivi ed educativi, in progetti di committenza e residenzeartistiche, e nella creazione di un dialogo tra l’arte siciliana e ilpanorama internazionale. La convivenza tra pubblico e privato in Sicilia è ben rappresentatadalla città di Bagheria con il Museo Guttuso, che ospita tra l’altro lespoglie dell’artista, a gestione comunale e il Museum, creato dalgallerista Ezio Pagano e caratterizzato dalla presenza esclusiva incollezione di artisti siciliani o residenti in Sicilia.

After the devastating earthquake in the Belice region in 1968,the generous response by artists to the appeal by the MayorLudovico Corrao, by Leonardo Sciascia and by many other

intellectuals, turned Gibellina into an example of public art and civilcommitment. Alberto Burri’s Great Cretto covered and embracedthe ruins of the town, while New Gibellina became a workshop forcontemporary sculpture and architecture thanks to the work ofartists and architects; the last, in chronological order, is the MotherChurch designed by Quaroni.On the other side of the island, in the province of Messina, Fiumarad’arte, the biggest sculpture park in Europe, was set up by theentrepreneur and patron of the arts Antonio Presti; installations byConsagra, Tano Festa and Nagasawa stand in a forgotten corner ofthe island. The Foundation sponsored by Presti and his poetics ofendowment are also behind the project for the aesthetic and socialregeneration of the suburban district of Librino in Catania.Since the eighties, public art, often linked to the presence of severalcharismatic figures, has defined Sicily’s approach to contemporaryart. In 2005, the Vie dell’Arte, a seven-step itinerary in the MadoniePark, was inaugurated as part of the “Sensi Contemporanei”project to promote art in the southern regions of the island.The contribution of public institutions has been more intermittent,at times hampered by economic difficulties and controversy. In2002 the Regione Sicilia created the “Regional Museum of Modernand Contemporary Art in Palermo; the museum was tasked withcollecting, preserving, enhancing and exhibiting material proof ofmodern and contemporary visual culture, facilitating research andorganising events and related activities”. RISO is not just a nationaland international museum; its temporary exhibitions and thecreation of a permanent collection are behind the regional systemwhich gathers together the most important and meaningfulcontemporary artworks in Sicily. This led to an immediatecollaboration with universities and important cultural institutions,the delocalisation of exhibitions and the creation of the agency forcontemporary Sicilian art, SACS. Private Foundations play a key role in the contemporary art systemin Sicily; historical foundations such as the Orestiadi Foundationestablished by Ludovico Corrao in Gibellina, and more recent ones– the Brodbeck Foundation and the Puglisi-Cosentino Foundation inCatania or the Sambuca Foundation in Palermo; these foundationsorganise numerous exhibitions and educational programmes,commission artworks and sponsor artistic grants, They also create alink between Sicilian art and the international art world.The Guttuso Museum in the city of Bagheria is an excellent exampleof a public private partnership managed by the town council; it ishere that the artist wished his ashes to be preserved. Anotherexample is the Museum created by the gallery owner Ezio Pagano,an exclusive venue for collections by Sicilian artists or artists living inSicily.

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Con sede nel tardosettecentesco Ospedaledelle Donne, il Museo ospita dal 1996 leopere più significative del ceramista calta-

gironese Gianni Ballarò (1914-1991) e altre col-lezioni di diversi artisti contemporanei. In mostraopere provenienti dalla Rassegna nazionale dellaCeramica, organizzata dal Comune di Caltagi-rone a partire dagli anni Ottanta, cui si sono ag-giunte acquisizioni e donazioni. Varie edeterogenee sono la provenienza e la matrice cul-turale degli artisti, alcuni di origine locale, comeFranco Cannilla e Dino Caruso, altri con respironazionale, come Luigi Mainolfi, Luigi Ontani, Lu-cilla Catania, Ettore Consolazione, Aldo Rontinie Paul Klerr. Interessante la sezione “Art brut inSicilia” con dipinti di Francesco Cusumano, TuriVolanti e Francesco Giombarresi, artista conta-dino portato alla ribalta da Leonardo Sciascia.

Situated in the late eighteenth centuryWomen’s Hospital since 1996, the museumhouses the most important works of the

Caltagirona ceramist Gianni Ballarò (1914-1991)as well as other collections by variouscontemporary artists. There are works on displayfrom the National Pottery Exhibition, which hasbeen organised by the Caltagirona municipalitysince the eighties, with newly acquired works anddonations added to it over time. The backgroundsand cultural origins of the artists are varied andmixed, with local artists, such as Franco Cannillaand Dina Caruso, and others aspiring for nationalrecognition such as Luigi Mainolfi, Luigi Ontani,Lucilla Catania, Ettore Consolazione, Aldo Rontiniand Paul Klerr. Also of interest, is the sectionnamed “Art Brut in Sicilia” (Outsider Art in Sicily),with paintings by Franceso Cusumano, Turi Volantiand Francesco Giombarresi, a rural artist madefamous by Leonardo Sciascia.

MAAC - Museo d’ArteContemporanea -Ospedale delleDonneCaltagirone (CT)Via Regina Elena, 19Tel +39 0933 21083Fax +39 0933 [email protected] www.comune.caltagirone.ct.it

9.30-13,30 lun, mer, gio 9.30-13.30/16.00-19.00 mar, ven, sab 9.30-12.30/16.00-19.00 dom

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La Fondazione Brodbeck si trova all'interno di uncomplesso postindustriale situato nel cuoredella vecchia Catania. Il suo obiettivo è di tra-

sformare l’intera cittadella in cui si inserisce, un'areadi seimila metri quadri con quindici capannoni chesi affacciano su tre piccole corti, in un polo di riferi-mento per l’arte contemporanea, innovativo nellamodalità di produzione e presentazione delle operee nella capacità di attivare sinergie interne. Attual-mente sono stati ristrutturati seicento metri quadridestinati a spazi per mostre temporanee, residenzed'artista, foresteria e un laboratorio progettuale; unmodulo operativo che, arricchito della presenza dellacollezione “Paolo Brodbeck”, verrà esteso all'interocomplesso la cui ristrutturazione è prevista nel pros-simo quinquennio. Oltre all'intensa attività esposi-tiva la Fondazione sostiene programmi di residenzaper artisti mettendo a loro disposizione alloggi-stu-dio e dando loro la possibilità di utilizzare un’areaper le grandi produzioni abitualmente difficili da rea-lizzare in Italia proprio per la mancanza di spazi ade-guati. Da settembre 2010, inoltre, la Fondazioneospita una sede distaccata della Galleria S.A.C.S.(Sportello per l'Arte Contemporanea della Sicilia),spazio che propone opere degli artisti siciliani pre-senti nell’archivio creato dal Museo Riso.

The Brodbeck Foundation is located in aformerly operational industrial complex in theheart of old Catania. Its aim is to transform the

whole district surrounding it, an area of sixthousand square metres with fifteen factorywarehouses overlooking three small courtyards, intoa reference point for contemporary art. It isinnovative in its methods of producing andpresenting works and its ability to stimulate internalsynergy. Currently an area of six hundred squaremetres has been renovated, intended for temporaryexhibitions, artists’ residences, guest rooms and aproject workshop. This is a working module which,enhanced by Paolo Brodbeck’s collection of works,will be expanded to take up the whole complex, andthe renovation of the entire complex is planned totake place over the next five years. In addition to itsintense work with exhibitions, the Foundation alsomaintains residential schemes for artists, providingthem with studio lodgings and giving them theopportunity to use an area for larger productions,which are usually difficult to create in Italy due tothe lack of sufficient space. Furthermore, as ofSeptember 2010, the Foundation includes aregional headquarters for the S.A.C.S. Gallery,(Office for Sicilian Contemporary Art), a spacedisplaying works by Sicilian artists who are part ofthe archive created by the Riso Museum.

Fondazione BrodbeckCatania (CT)Via Gramignani 93 - 95121Tel +39 095 7233111Fax +39 095 2933777 [email protected]

10.00-18.00 mar-dom Chiuso: lun

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• Luigi Ontani, Il piatto del petto e del putto, 1996, (foto:V. Piluso, in Archivio Fotografico Musei civici)

• Joao Maria Gusmao e Pedro Paiva - retto 2011,Installation view (foto Marisa Cutrona)• Fondazione Brodbeck - Cortile

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SICI

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Costituita nel 2004 da Alfio Puglisi Cosen-tino, la Fondazione ha sede a Palazzo Valle,un edificio tra i più rappresentativi del Ba-

rocco siciliano. L’atrio accoglie il visitatore condue opere permanenti di Giovanni Anselmo e diJannis Kounellis, storici esponenti dell’Arte po-vera. La corte interna, destinata alle opere scul-toree, ospita un grande pilastro elicoidale inmetallo, dello stesso Jannis Kounellis e un’impo-nente opera di Carla Accardi del 2010. La Fon-dazione organizza esposizioni temporanee, comequella destinata al confronto tra Burri e Fontana,incontri, convegni, attività di studio e di ricerca.Grande importanza è data ai servizi educativi conlaboratori e progetti speciali destinati alle diversefasce di pubblico e in particolare ai più giovani.

Established in 2004 by Alfio Puglisi Cosentino,the Foundation is located in Valle palace, abuilding that numbers among the best

representations of Sicilian Baroque architecture.The atrium welcomes visitors with two permanentworks by Giovanni Anselmo and Jannis Kounellis,historic representatives of Arte Povera. The internalcourtyard, dedicated to works of sculpture, housesa helix shaped metal pillar, also by JannisKounellis, as well as an imposing work by CarlaAccardi from 2010. The Foundation organisestemporary exhibitions, such as that designed tomake a comparison between Burri and Fontana,as well as meetings, conventions, studio activitiesand research. Great importance has been placedon educational programmes, with on-goingworkshops and special projects aimed at differentaudiences and especially the very young.

Fondazione PuglisiCosentinoCatania (CT)Via Vittorio Emanuele, 122 - 95131 Tel +39 095 7152228Fax +39 0957 153835info@fondazionepuglisicosentino.itwww.fondazionepuglisicosentino.it

10.00-13.00/16.00-19.30 mar-dom Chiuso: lun e da giugno a settembreBiglietti: intero t 8,00 ridotto: t 5,00

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Il Centro Culture Contemporanee Zo è statofondato dalla cooperativa Officine, costituitanel 1997 da un gruppo di giovani operatori

culturali catanesi, e ha sede in una ex raffineriadi zolfo che fa parte di un insieme di edifici indu-striali risalenti al secolo scorso, da qualche annoriqualificati. Zo è un Centro per le arti e le culturecontemporanee; uno spazio per la programma-zione e la produzione nell’ambito della musica,delle arti performative ed elettroniche, della scrit-tura e delle arti visive. Lontano dall’idea di spaziomuseale, luogo aperto alla contaminazione, allaliminalità fra i diversi linguaggi espressivi e allasperimentazione culturale, Zo fa della modularitàe della versatilità un punto di forza, stimolandonuove modalità di fruizione degli eventi e la for-mazione di un nuovo pubblico, con uno sguardoparticolare all’area mediterranea.

The Zo Centre for Contemporary Culture wasfounded by the Officine co-operative, formedup in 1997 by a group of young cultural

promoters from Catania. It is based out of a formersulphur refinery, which is part of a group ofindustrial buildings harking back to the last century,the use of which has been redefined over the pastfew years. Zo is a centre for arts and contemporaryculture, a space for planning and producing music,performing arts and electronic arts, as well aswritten and visual arts. Distancing itself from theclassical notion of what a museum space should be,Zo is a place that is open to contamination, toliminality between various expressive languagesand cultural experimentation. It makes modularityand versatility its strengths, encouraging new waysof taking full advantage of events, and the creationof a new audience, with a particular focus on theMediterranean area.

ZO - Centro CultureContemporaneeCatania (CT)P.le Asia, 6 - 95129Tel +39 095 [email protected]

Orario variabile

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• Fondazione Puglisi Cosentino - Prospetto• Fondazione Puglisi Cosentino - Interno

• Zo - Centro Culture Contemporanee - Esterno

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Il Parco nasce nel 1986 per volontà di Antonio Pre-sti, imprenditore e mecenate siciliano che scegliedi dare vita a un museo all’aperto in un territorio

dimenticato; quello della fiumara, a secco da secoli,nei pressi di Tusa, in un’ampia vallata tra i Monti Ne-brodi. Ad aprire il percorso La materia poteva non es-serci di Pietro Consagra, omaggio al padre di Prestiin cui due figure astratte si fronteggiano, formandoun misterioso geroglifico in cemento alto 18 metri.Seguono la Finestra sul mare, gigantesca cornice az-zurra in cemento dedicata da Tano Festa al fratelloscomparso, e le sculture di Paolo Schiavocampo, An-tonio di Palma, Hidetoshi Nagasawa e Italo Lanfre-dini. Pannelli policromi in ceramica di Piero Dorazio eGraziano Marini decorano la caserma dei carabinieridi Castel di Lucio e alla ceramica è dedicato anchel’imponente Muro realizzato da quaranta artisti ce-ramisti internazionali. Ultima opera inaugurata nel2010 su un’altura di Motta d’Affermo la Piramide-38° parallelo di Mauro Staccioli. Ad Antonio Presti ealla sua Fondazione si deve anche il progetto di artepubblica del Museo internazionale Terzocchio Meri-diani di Luce - Sole di Mezzanotte, finalizzato alla ri-qualificazione estetica e sociale del quartiere perifericodi Librino a Catania.

The park was created in 1986 by Antonio Presti, aSicilian patron of the arts and entrepreneur whodecided to create an open-air museum in the

forgotten land of Fiumara, which had lain barren forcenturies, near Tusa, in a wide valley nestled betweenthe Nebrodi Mountains. The itinerary starts off withPietro Consagra’s La materia poteva non esserci (Mattermight not have existed) a homage to Presti’s father, inwhich two abstract figures stand face to face, and forma mysterious 18 metre hieroglyph made of cement. Thisis followed by Finestra sul mare (Window Over the Sea),a gigantic blue cement frame that Tano Festa dedicatedto his late brother, and the sculptures of PaoloSchiavocampo, Antonio di Palma, Hidetoshi Nagasawaand Italo Lanfredini. Polychrome ceramic panels by PieroDorazio and Graziano Marini adorn the Castel di Luciopolice station, and the very imposing Muro (Wall),created by forty international ceramic artists, is alsodedicated to the art of ceramics. Mauro Staccioli’sPiramide-38° parallelo (The Pyramid - 38th Parallel) wasthe last work to be unveiled in 2010, on the high groundof Motta d’Affermo. Antonio Presti and his Foundationalso have to be thanked for Meridiani di Luce - Sole diMezzanotte (Meridian of Light - The Midnight Sun) apublic art project by the Terzocchio InternationalMuseum, aimed at redefining the aesthetic and socialuses of the suburban district of Librino in Catania.

Fondazione Fiumarad’ArteCastel di Tusa (ME)Via Cesare Battisti, 4 - 98070 Tel +39 0921 334295antoniopresti@fondazionefiumaradarte.orgwww.ateliersulmare.com www.librino.org

Ingresso libero

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Il Parco, che ha insieme carattere culturale, scientificoed ambientale, è ispirato al romanzo Horcynus Orcadi Stefano D’Arrigo (1975), ambientato nello stretto

di Messina nei giorni dell’armistizio del 1943. Si svi-luppa in più sedi attorno allo stretto, animandolo conspazi creativi, scientifici e multimediali, biblioteca, spe-rimentazioni visivo-teatrali, percorsi interattivi multidi-sciplinari, spazi per l’arte contemporanea, istallazioniimmersive, ambienti attrezzati a studiare e “osservare”i fenomeni caotici dello Stretto. Le arti visive, con unaparticolare attenzione all’area del Mediterraneo, fannoparte sin dalle origini degli interessi della Fondazione.Oggi la Fondazione continua nell’indagine sui linguaggiartistici mediterranei attraverso rassegne personali ecollettive dedicate ad artisti italiani e stranieri, la com-missione di progetti temporanei o permanenti e la crea-zione di un archivio di video d’artista dedicato all’artecontemporanea arabo-mediterranea. La collezioned’arte, ogni anno arricchita da nuovi contributi, tra-sforma gli spazi storici della Torre degli Inglesi e deltratto di costa antistante al Tiro a Volo, intrecciando unfervido dialogo con il paesaggio dello Stretto.

The Park, which is of a jointly cultural, scientific andenvironmental nature, was inspired by the novelHorcynus Orca by Stefano D’Arrigo (1975), set in

the Strait of Messina in the days of the 1943 armistice.Scattered across several centres around the Strait, itbreathes life into it with creative scientific andmultimedia spaces, a library, various visual-theatricalexperiments, interactive multidisciplinary itineraries,spaces for contemporary art, engaging installations andareas set up to study and “observe” the chaoticphenomena of the Strait. Since its inception, the visualarts and the Mediterranean have been the key focus ofthe Foundation. Today, the Foundation continues itsinvestigation into the artistic language of Mediterraneanartists through personal and collective, temporary andpermanent exhibitions and the creation of an archiveof artists’ videos, focussing on contemporary Arab-Mediterranean art. Enriched every year with newcontributions, the art collection transforms the historicspaces of Torre degli Inglesi and the stretch of coastlineopposite to Tiro a Volo, weaving a fervent dialogue intothe extraordinary landscape of the Strait.

Fondazione HorcynusOrcaMessina (ME)Torre Faro, Capo PeloroTel +39 090 325236Fax +39 090 [email protected]

10.00-18.00 lun-ven Chiuso: sab e dom

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• La porta della bellezza - dettaglio - AAVV e gli studentidel quartiere di Librino (Archvio fotografico FondazioneAntonio Presti - Fiumara d'Arte)•Parco di sculture Fiumara d'Arte - Piramide 38° Parallelo- Mauro Staccioli (Archvio fotografico Fondazione AntonioPresti - Fiumara d'Arte)

• Parco Horcynus Orca - Giardino delle sabbie• Parco Horcynus Orca - Sale cinquecentescheinstallazione di Mounir Fatmi

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La Galleria d’Arte Moderna e Contempora-nea è allestita dal 1998 all’interno del Pa-lazzo della Provincia Regionale di Messina.

Introducono il percorso Nero 2177, tela estro-flessa di Agostino Bonalumi (1967) e il Politticodel 1987 di Alighiero Boetti. Tra le opere espo-ste uno dei celebri Half Dollar (1966) di FrancoAngeli, un Concetto spaziale di Lucio Fontanadel 1956, il Viaggio a Mosca (1988) su lamieradi Mimmo Rotella, oltre ai lavori di artisti comeGiuseppe Migneco, Felice Casorati, Giò Pomo-doro, Corrado Cagli, Giuseppe Santomaso, TotiScialoja, Mario Mafai. La Galleria ospita, inoltre,una serie di documenti, foto e cimeli dell’Archi-vio Quasimodo, raccolti nella mostra perma-nente intitolata “La vita non è sogno”. Nel2006 l’intento di promozione e valorizzazionedei beni artistici di cui la Galleria dispone è sfo-ciato nella pubblicazione di un catalogo com-pleto del patrimonio provinciale.

The Modern and Contemporary Art Gallery hasbeen situated in the Provincial RegionalPalace of Messina since 1998. The itinerary

begins with Nero 2177 (Black 2177), anextraflexed canvas by Agostino Bonalumi (1967)and il Polittico (the Politician) by Alighiero Boettifrom 1987. Franco Angeli’s Half Dollar (1966) isamongst some of the famous works of art ondisplay, as well as a Spatial Concept by LucioFontana from 1956, the Viaggio a Mosca (Trip toMoscow) (1988) on sheet metal by MimmoRotella, as well as works by artists such asGiuseppe Migneco, Felice Casorati, Giò Pomodoro,Corrado Cagli, Giuseppe Santomaso, Toti Scialojaand Mario Mafai. Furthermore, the gallery housesa series of documents, photos and relics from theQuasimodo Archive, brought together in thepermanent exhibition called “La vita non è sogno”(Life is Not a Dream). In 2006 the intention topromote and to add value to the artefacts held bythe Gallery culminated in the publication of acomplete catalogue of the province’s heritage.

Galleria Provincialed’Arte Moderna e ContemporaneaMessina (ME)Via XXIV Maggio - 98122Tel +39 090 7761217-7761320-748Fax +39 090 7761217-466beniculturali@provincia.messina.itwww.provincia.messina.it

9.00-13.00 lun, mer, ven 9.00-13.00/15.00-17.30 mar e gio Chiuso: sab e dom

Aseguito degli interventi di restauro enuova destinazione degli spazi del com-plesso monumentale di Villa Cattolica, il

Museo presenta un allestimento che permettedi fruire, al piano nobile, di una collezione checomprende opere di artisti diversi per poetica elinguaggio e che traccia uno scenario culturaledi estremo interesse, con particolare riferimentoall’arte italiana del secolo scorso. Tra gli altriCarlo Levi, Antonietta Raphäel Mafai, SalvatoreScarpitta, Carla Accardi, Corrado Cagli e MarioSchifano. Al centro è l’opera di Renato Guttuso,attorno ad essa, lavori e documenti che testi-moniano influenze, tangenze, sodalizi, amiciziecon artisti, scrittori, poeti della cultura italianadel secondo Novecento. Dal 1990 le spoglie diRenato Guttuso sono deposte nell’arca monu-mentale, ideata dall’amico scultore GiacomoManzù e ubicata nel giardino della villa, propriodi fronte al mare. Nuove sezioni sono dedicatealla fotografia, al disegno e al cartellonismo ci-nematografico.

Following restoration work and a redefinitionof the use of the spaces of the monumentalcomplex of Villa Cattolica, the museum layout

is such that now on the top floor one can enjoy acollection made up of works by artists who are verydifferent in their poetic expression and language.This exhibit also outlines a very interesting culturalpicture, with specific reference to Italian art fromthe last century. The artists featured include CarloLevi, Antonietta Raphael Mafai, Salvatore Scarpitta,Carla Accardi, Corrado Cagli and Mario Schifano.Guttuso’s work is centrally positioned, surroundedby works and documents that give testament to hisinfluences, tangents, solidarities as well as hisfriendship with artists, writers and poets of theItalian cultural movement of the second half of the1900s. Since 1990, the remains of Renato Guttusohave been interred in the monumental archconceived by his friend and sculptor, GiacomoManzù, located in the garden of the villa, facingthe sea. New sections have been set aside forphotography, drawings and cinema poster art.

Museo RenatoGuttusoBagheria (PA)Villa Cattolica - Via Rammacca, 9 - 90011 Tel +39 091 943902 Fax +39 091 [email protected]

orario invernale: 9.00-13.00/14.30-19.00 mar-dom orario estivo: 9.00-14.00/15.00-19.30 mar -dom Chiuso: lunBiglietti: intero t 5,00 ridotto: t 4,00

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• Giò Pomodoro - Carro e sole, 1974• Giuseppe Migneco - Ballo di contadini, 1973

• Museo Renato Guttuso - Esterno

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Il primo nucleo della collezione di Museum,inaugurato nel 1997, si è formata durante l’at-tività della galleria privata di Ezio Pagano a Ba-

gheria, attiva tra il 1965 e il 1994. La caratteristicadella collezione è quella di essere dedicata esclu-sivamente ad artisti siciliani e ad artisti stranieriche risiedono ormai da diversi anni in Sicilia. In-centrata su pittura e scultura, presenta anche di-verse installazioni e fotografie, e guarda ora anchealla videoarte. Le opere sono rappresentative dellericerche di artisti come Emilio Isgrò, Antonio San-filippo, Carla Accardi e Pietro Consagra, ma anchedelle generazioni più giovani. Il catalogo, pubbli-cato nel 1997 e aggiornato nel 2005, presentatesti, tra gli altri, di Enrico Crispolti, Eva Di Stefanoe Gillo Dorfles. Da anni Museum lavora inoltre allacreazione dell’Archivio degli artisti siciliani del XXsecolo, che a oggi conta oltre quattromila voci, re-gistrando l’esistenza di coloro che hanno lavoratonel campo delle arti visive nell’isola, e fuori diessa, tra il 1880 e il 1980.

The core of Museum’s collection, established in1997, took shape during the running of theprivate gallery of Ezio Pagano in Baghiera,

between 1965 and 1994. The distinguishing featureof the collection is that it is dedicated exclusively toSicilian artists and foreign artists who have lived inSicily for some years. Specialising in paintings andsculpture, it also displays different installations andphotographs and is now also focusing on video art.The works are representative of studies by artists suchas Isgrò, Sanfilippo, Accardi and Consagra, but alsoby artists from younger generations. The catalogue,published in 1997 and updated in 2005, includestexts by Enrico Crispolti, Eva Di Stefano and GilloDorfles, amongst others. For several years Museumhas also been working on the creation of the Archiveof Sicilian artists of the 20th Century, which todayboasts over four thousand entries, documenting theexistence of those who have worked in the field ofvisual arts on the island, and aside from this,documents artists from 1880 to 1980.

MUSEUM -Osservatorio dell’ArteContemporanea in SiciliaBagheria (PA)Via Luigi Cherubini, 12 - 90011 Tel +39 091 968020 Fax +39 091 968020 [email protected]

17.00-20.30 mar-dom Chiuso: lun e festiviBiglietti: intero t 5,00 ridotto: t 3,00

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Nata nel 2009 su iniziativa di Marco e RossellaGiammona, e Paolo Falcone, la Fondazione sipresenta come “sistema diffuso” per l’arte

contemporanea attraverso partnership nella città, inSicilia e sul territorio nazionale, come testimonia lapresenza alle ultime due edizioni della Biennale diVenezia. Cuore della Fondazione è Palazzo Becca-delli Bologna, Principi di Sambuca, nel quartiere po-polare della Kalsa nel centro storico di Palermo dicui la Fondazione Sambuca vuole essere un propul-sore per lo sviluppo. Attraverso una rete di relazionile attività della Sambuca coinvolgono anche luoghiinsoliti come Carlotta, Roll Royce Silver Shadow del1977, e Liberty Tug, rimorchiatore varato nel 1948,ambasciatore delle Fondazioni Palazzo Intelligentee Sambuca per i mari del Mediterraneo. Centro diricerca e di sperimentazione dell’arte contempora-nea attraverso mostre, conferenze, seminari e pub-blicazioni, la Fondazione invita artisti italiani estranieri di fama internazionale a produrre progettipensati appositamente per gli spazi della Fonda-zione. I lavori realizzati vanno a costituire il nucleodella collezione permanente che oggi conta le in-stallazioni di Tomas Saraceno, Luca Trevisani, Sho-bha, Laboratorio Saccardi.

Created in 2009 as a result of Marco and RossellaGiammona’s initiative, as well as that of PaoloFalcone, the Foundation is a “widespread

system” for contemporary art made up of partnershipsin the city, in Sicily and throughout Italy, as demonstratedby its presence at the last two editions of the Biennaledi Venezia. The centre of the Foundation remainsPalazzo Beccadelli Bologna, belonging to the Princes ofSambuca and located in the Kalsa quarter of Palermo’shistoric centre, which the Foundation intends topromote. Through a network of contacts, the SambucaFoundation’s activities also involve unusual places likeCarlotta, Roll Royce Silver Shadow of 1977, and LibertyTug, a tugboat launched in 1948, the ambassador ofthe Foundations Palazzo Intelligente and Sambuca peri mari del Mediterraneo. Consisting of a centre forresearch and experimentation in contemporary artthrough exhibitions, conferences, seminars andpublications, the Foundation invites Italian andinternationally renowned foreign artists to produceprojects designed specifically for the Foundation’sspaces. The work carried out must form the core of thepermanent collection, which currently has installationsof Tomas Saraceno, Luca Trevisani, Shobha andLaboratorio Saccardi.

Fondazione SambucaPalermo (PA)Palazzo Sambuca - Via Alloro, 36 - 90133Tel +39 091 6101220Fax +39 091 [email protected]

Orario variabile

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• MUSEUM - Prospetto• Particolare di una sala del MUSEUM, in primo pianoinstallazione di Carla Accardi (foto Saverio Genovese)

• Palazzo Sambuca - Corte grande• Palazzo Sambuca - Cavallerizza

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La sede espositiva è Palazzo Riso, imponentefabbrica di fine Settecento il cui progetto è at-tribuito a Venanzio Marvuglia. Quasi distrutto

nel corso della Seconda Guerra Mondiale, dopoun lungo periodo di abbandono e degrado, il Pa-lazzo è stato restaurato negli anni Novanta dallaSoprintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali diPalermo e ospita, dal 2004, Riso, il Museo d’ArteContemporanea della Regione Siciliana. La sededel Museo, tuttavia, non è solo il palazzo paler-mitano, ma l’intera Sicilia. Riso si presenta infatti,a partire dal progetto “5venti” del 2008, comemuseo diffuso e motore di un sistema regionaleintegrato che coinvolga le esperienze più signifi-cative della Sicilia contemporanea: Palermo, Gi-bellina, Castel di Tusa, Siracusa, Catania e altre.La collezione presenta opere di artisti siciliani che,dal secondo Dopoguerra in poi, hanno inciso nelrinnovamento dei linguaggi dell’arte contempo-ranea e sono stati di riferimento per le avanguar-die in Sicilia e non solo, accanto a opere di artistiitaliani e internazionali che hanno lavorato nel-l’isola. Da protagonisti storici come Antonio San-filippo, Pietro Consagra e Carla Accardi, ad artistidi fama internazionale quali Giovanni Anselmo,Paola Pivi e Luca Vitone, fino alle nuove produ-zioni commissionate da Riso nell’ambito del pro-getto diffuso “5venti”. La promozione dell’artecontemporanea e l’intensificazione degli scambitra la scena artistica regionale e quella interna-zionale sono affidate a SACS, Sportello per l’ArteContemporanea in Sicilia. L’attività di SACS pre-vede la costituzione e il continuo aggiornamentodi un archivio di artisti siciliani, un programma divisite di curatori internazionali e uno di residenzeper artisti siciliani, oltre a workshop, conferenze,presentazioni e al supporto per mostre all’estero.

The venue that hosts the museum’s exhibitionsis Palazzo Riso, an imposing factory from thelate eighteenth century, the design of which

was attributed to the architect VenanzioMarvuglia. Almost totally destroyed during theSecond World War, after a long period of neglectand degradation in the 1990s the building wasrestored by the Palermo Superintendence ofCultural and Environmental Heritage and since2004 it has been home to Riso, il Museo d’ArteContemporanea della Regione Siciliana. (RISO,Contemporary Art Museum of Sicily). The Museumis not, however, only based in the Palace inPalermo, but rather throughout the whole regionof Sicily. Since the 2008 “5venti” project, the Risois a broad-ranging museum and the driving forceof an integrated regional system involving themost significant experiences of contemporarySicily: Palermo, Gibellina, Castel di Tusa, Siracusa,Catania and others. The collection features worksby Sicilian artists, who, from the Second World Waronwards, had an impact on the renewal ofcontemporary artistic languages and have been areference point for the avant-garde in Sicily andelsewhere, along with works by Italian andinternational artists who have worked on theisland. Its contributors range from historic playerslike Antonio Sanfilippo, Peter and Carla AccardiConsagra, with internationally renowned artistssuch as Giovanni Anselmo, Paola Pivi and LukeBonnet, up to the new productions commissionedby Riso as part of the popular “5venti” project. Thepromotion of contemporary art and theintensification of trade between the regional andinternational art scene have been entrusted toSACS, Sportello per l’Arte Contemporanea inSicilia (Office for Contemporary Art in Sicily).SACS's activities provide for the creation andcontinuous updating of an archive of Sicilianartists, a program of visits by international curatorsand artists as well as a residence program forSicilian artists, in addition to workshops,conferences, presentations and support forexhibitions abroad.

Riso. Museo d’ArteContemporanea della SiciliaPalermo (PA)Corso Vittorio Emanuele, 365 - 90314Tel +39 091 320532Fax +39 091 6090166 [email protected] www.palazzoriso.it

10.00-20.00 mar,-mer, sab-dom 10.00-22.00 gio-ven Chiuso: lunBiglietti: intero t 6,00 ridotto: t 3,00

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• Palazzo Riso, Palermo. Corti interne (AFR: Archiviofotografico Palazzo Riso; foto di Fabio Sgroi)• Palazzo Riso, performance di Giuliana Lo Porto (AFR:Archivio fotografico Palazzo Riso; foto di Fabio Sgroi)• Palazzo Riso, performance di Sissi 2011 (AFR: Archiviofotografico Palazzo Riso; foto di Fabio Sgroi)

• Palazzo Riso, D. Openheim, mostra “EssentialExperience” (AFR: Archivio fotografico Palazzo Riso; foto diFabio Sgroi)

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Nell’ottobre 2005 è stato inaugurato Le Viedell’Arte, progetto di un percorso d’artecontemporanea in sette tappe attraverso

le principali strade di collegamento dell’area pro-tetta del Parco delle Madonie. L’iniziativa è natanell’ambito di “Sensi Contemporanei”, progettoper la promozione e diffusione dell’arte contem-poranea e la valorizzazione di contesti architet-tonici e urbanistici nelle Regioni del Sud d’Italia,e ha portato le opere di sette artisti di fama in-ternazionale - Johanna Grawunder, KonstantinGrcic, Domenico Mangano, Gabriele Picco, RobPruitt, Ettore Spalletti e Vedovamazzei - lungo inodi strategici di attraversamento del Parco indi-viduati dal fotografo paesaggista SalvatoreGozzo. La riscrittura del paesaggio madonita, coninstallazioni pensate sulla base delle peculiaritànaturali, paesaggistiche, storiche, antropologiche,geologiche, morfologiche del luogo che le acco-glie, consente una lettura e una conoscenzanuova del territorio. Le opere sono al momentofruibili solo in parte.

The Le Vie dell’Arte (Roads of Art) wasinaugurated in October of 2005 as a projectinvolving a seven-step contemporary art itinerary

through the main roads connecting the protected areaof the Parco delle Madonie. The initiative was part ofthe “Sensi Contemporanei” (“ContemporarySenses”) project for the promotion and disseminationof contemporary art and the enhancement ofarchitectural and urban settings in the regions ofSouthern Italy, and distributed the works of seveninternationally renowned artists - JohannaGrawunder, Konstantin Grcic, Domenico Mangano,Gabriele Picco, Rob Pruitt, Ettore Spalletti andVedovamazzei - along the strategic crossing points ofthe park, identified by the landscape photographerSalvatore Gozzo. The rewriting of the Madonielandscape, conceived with installations designed onthe basis of natural, scenic, historical, anthropological,geological and morphological characteristics of thelocation hosting them, contributes to a new readingand awareness of the territory. The works are currentlyonly partially accessible.

Le Vie dell’Arte nelParco delle MadoniePetralia Sottana (PA)Corso Paolo Agliata, 16 - 90030 Tel +39 092 1684011Fax +39 092 [email protected]

Ingresso libero

La collezione d’arte contemporanea di Gibel-lina si è formata attraverso il contributo dinumerosi artisti fra i più importanti del pa-

norama nazionale ed internazionale, come PietroConsagra, Carla Accardi, Emilio Isgrò, GiuseppeUncini e moltri altri, giunti su iniziativa dell’allorasindaco Ludovoco Corrao. Il Museo, aperto nel1980 grazie alla donazione Nino Soldano, ospitauna ricca collezione che contiene ad oggi più di1800 opere fra dipinti originali, grafiche e scul-ture. Una sala del Museo è interamente dedicataa Mario Schifano con le dieci tele del Ciclo dellaNatura, realizzate nel 1984 nel corso di un labo-ratorio dedicato alla città, e una ai bozzetti delleopere architettoniche e artistiche presenti nellacittà. Gli spazi dedicati alle mostre temporaneepermettono la ciclica esposizione delle molteopere conservate nei magazzini. Nel 2009 è stataistituita la sezione didattica “Di.Gib.art . Gibellinadidattiche per il contemporaneo”.

The contemporary art collection of Gibellina wasformed through contributions from many ofthe most important artists of the national and

international scene such as Pietro Consagra, CarlaAccardi, Isgrò Emilio, Giuseppe Uncini, and manyothers, who had here arrived upon the initiative ofthe then Mayor Ludovoco Corrao. The museumopened in 1980 thanks to the Nino Soldanodonation, and houses a rich collection that nowcontains over 1800 original works includingpaintings, sculptures and graphics. One room of themuseum is entirely dedicated to Mario Schifanowith his ten paintings of the Ciclo della Natura(Cycle of Nature), made in 1984 during a workshopdedicated to the city, and another to the preliminaryplans of architectural and artistic works in the city.The space dedicated to temporary exhibitionsallows many works stored in warehouses to bedisplayed on a cyclical basis. In 2009 theeducational Di.Gib.art Gibellina didattiche per ilcontemporaneo (Di.Gib.art. Gibellina education forcontemporary art) section was formed.

Museo d’ArteContemporanea di GibellinaGibellina (TP)Viale Segesta - 91024Tel +39 0924 67428Fax +39 0924 [email protected]

9.00-13.00/16.00-19.00 mar-sab Chiuso: dom e lun

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• Collesano, Isnello, Gratteri, Cefalù (Madonie centro-nord) -Località Pianetti, S.P. 28 - Johanna Grawunder - Madonie longue• Petralie (Madonie centro-sud) - Cozzo Gimmeti, S.P. 54, Km.26,8 - Konstantin Gricic, You are here

• Mario Schifano - Il campo di pane, 1984

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La notte tra il 14 e il 15 gennaio del 1968, unterribile terremoto nella Valle del Belice provocò1150 vittime, 98.000 senzatetto e distrusse

completamente sei paesi, tra cui il centro storico diGibellina. Sulle macerie della vecchia città AlbertoBurri ha concepito il Grande Cretto, un vero e pro-prio monumento alla memoria, gigantesca rielabo-razione dei cretti realizzati dall’artista negli anniSettanta. L’opera ambientale, che ricopre quasi do-dici ettari, è composta da più di centoventi blocchidi cemento altri circa un metro e sessanta, realizzatiraccogliendo e compattando le macerie del centrostorico. I ruderi sono ricoperti da un manto di ce-mento bianco le cui gigantesche fessure servono dacamminamenti e ripercorrono due delle antiche ar-terie della città. Il progetto, avviato nel 1984, è ter-minato cinque anni dopo. La nuova Gibellina sorgeinvece a diciotto chilometri dalla città vecchia ed èstata progettata come una vera e propria città d’arteda Marcello Fabbri, sul modello delle città giardino,grazie all’iniziativa dell’allora sindaco Ludovico Cor-rao. L’intervento di artisti come Consagra, Venezia,Quaroni, Pomodoro e molti altri in ogni piazza estrada hanno trasformato Gibellina in un laboratoriodi scultura e architettura contemporanea. Da segna-lare la Casa del Farmacista e il Sistema delle Piazzedi Purini e Thermes, l’Edificio Comunale di Gregottie Samonà, la Chiesa Madre di Ludovico Quaroni eil grande Spazio Urbano di Unghers che costituiscel’ingresso al Teatro di Pietro Consagra.

During the night between 14th and 15th ofJanuary 1968, a terrible earthquake struckthe Belice Valley affecting 1,150 victims,

leaving 98,000 homeless and completelydestroying six towns, including the historic centreof Gibellina. It was on the ruins of the old city thatAlberto Burri designed the Grande Cretto, agenuine monument to the memory of the event,a huge reworking of the cracks created by theartist in the 1970s. The environmental work, whichcovers nearly twelve hectares, has more than onehundred twenty concrete blocks standing about ametre and sixty centimeters high, made bycollecting and compacting the rubble of the oldtown. The ruins are covered by a blanket of whitecement whose gigantic cracks serve as pathwaysand trace two of the ancient streets of the city. Theproject was begun in 1984 and ended five yearslater. The new Gibellina rises up some eighteenkilometers from the old town and has beendesigned as a true city of art by Marcello Fabbri,along the lines of the garden city, thanks to theinitiative of then Mayor Ludovico Corrao. Theinvolvement of artists such as Consagra, Venice,Quaroni, Tomato and many more, havetransformed every square and street in Gibellinainto a sculpture and contemporary architectureworkshop. Especially noteworthy was the Casa delFarmacista (Home of the Pharmacist) and theSistema delle Piazze (System of Squares) by Puriniand Thermes, the Municipal Building by Gregottiand Samona, the Chiesa Madre (Mother Church)of the Ludovico Quaroni and the great SpazioUrbano (Urban Space) by Unghers that forms theentrance to the Teatro (Theare) by Peter Consagra.

Gibellina Nuova e il Grande CrettoGibellina (TP)

www.comune.gibellina.tp.it

• Grande Cretto di Alberto Burri sui ruderi di Gibellina

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Costituita nel 1992 con la donazione di Lu-dovico Corrao e in seguito arricchita danuove acquisizioni e donazioni, la Fonda-

zione ha proseguito nell’esperienza culturale cheha portato a Gibellina artisti di fama internazio-nale dopo il terremoto del 1968. Impegnata nelrealizzare manifestazioni culturali di teatro, artivisive, poesia e musica, organizza ogni anno larassegna “Orestiadi di Gibellina”. Il Baglio Di Ste-fano, suggestiva sede della Fondazione Orestiadi,accoglie il Museo delle Trame Mediterranee, untentativo di interpretazione aperta della storiamediterranea e delle radici comuni delle culturedi questo mare. Il Museo presenta insieme traccedella cultura alta e di quella materiale, muoven-dosi tra arcaico e contemporaneo. La raccolta diarte contemporanea si divide infatti tra il Museodelle Trame e il Granaio, che documenta il con-tributo degli artisti alla ricostruzione della città,attraverso le macchine spettacolari di Arnaldo Po-modoro, opere degli artisti della Transavanguar-dia – Paladino, Cucchi, Germanà – e di quelli diForma Uno, Consagra, Accardi, Dorazio, Turcato,Sanfilippo, oltre alle presenze significative, tra itanti, di Beyus, Matta, Scialoja, Corpora, Isgrò,Schifano, Angeli, Boero, Alighiero Boetti, Longo-bardi, Vigo, Nunzio, Bob Wilson, Rotella. Nel cor-tile è collocata la Montagna di Sale di MimmoPaladino realizzata per le Orestiadi del 1990. LaFondazione dà per vocazione grande spazio aiprogetti educativi e ai momenti di dialogo escambio con gli altri paesi del Mediterraneo,tanto da ricevere nel novembre 2011 il “PremioICOM Italia” per il miglior progetto di mediazioneculturale.

Built in 1992 by a donation from LudovicoCorrao and further enriched by newacquisitions and donations, the Foundation

has continued the cultural experience that broughtseveral artists of international fame to Gibellinaafter the terrible earthquake of 1968. Committedto bringing about cultural events in the form oftheatre, visual arts, poetry and music, theFoundation organizes the “Orestiadi Gibellina”festival every year. The Baglio Di Stefano complex,the evocative headquarters of the OrestiadiFoundation, houses the Museo delle TrameMediterranee (Museum of Mediterranean Stories),an attempt at interpreting the Mediterraneanhistory and the common roots of the cultures ofthis sea. The Museum presents traces of high andmaterial cultures, moving between the archaic andthe modern. The collection of contemporary art isin fact divided between the Museo delle Trameand the Granaio (Granary), which documents theartists’ contribution to the reconstruction of thecity through the spectacular machines by ArnaldoPomodoro, works of the Transavanguardia(Transavantgarde) movement - Paladino, Cucchi,Germanà - and those of Forma Una, Consagra,Accardi, Dorazio, Turcato, Sanfilippo, as well as thesignificant presence of Beyus, Matta, Scialoja,Corpora, Isgrò, Schifano, Angeli, Boero, AlighieroBoetti, Lombards, Vigo, Nunzio, Bob Wilson,Rotella, among others. The Montagna di Sale (SaltMountain) by Mimmo Paladino is located in thecourtyard, made by the artist for the Orestiadi in1990. As part of its vocation the Foundation hostsa large amount of educational projects andopportunities for dialogue and exchange withother Mediterranean countries, so much so as thatin November 2011 it received the “Premio ICOMItalia”, the prize for the best cultural mediationproject.

Fondazione Orestiadie Museo delle Tramedel MediterraneoGibellina (TP)Loc. Baglio Di Stefano snc - 91024 Tel +39 0924 [email protected]

9.00-13.00/15.00-18.00 mar-dom Chiuso: lunBiglietti: intero t 5,00 ridotto: t 2,50

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• Fondazione Orestiadi - Casa Baronale

• Fondazione Orestiadi - Ingresso Museo Sciamanod'Oriente e Sciamano d'Occidente di Salvatore Cuschera• Fondazione Orestiadi - Sezione multimediale particolaredella Biblioteca Siculo Araba degli Stalker• Fondazione Orestiadi - Granaio galleria d'artecontemporanea

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Fondazione Orestiadi - Cortile del Baglio Di Stefanosullo sfondo Montagna di Sale di Mimmo Paladino

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MACC Museo Arte Contemporanea Calasetta

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1. MACC Museo ArteContemporaneaCalasettaCalasetta (CI)

2. MAN - Museo d’ArteProvincia di NuoroNuoro (NU)

3. Museo NivolaOrani (NU)

4. Orgosolo, Paese-Museod'arteOrgosolo (NU)

5. Museo d’ArteContemporanea “su logude s’Iscultura”Tortolì (OG)

6. Museo Stazione dell’ArteUlassai (OG)

7. Museo d’ArteContemporanea a cieloaperto di UlassaiUlassai (OG)

SARDEGNA

La Sardegna è nell’immaginario comune terra di civiltàmillenarie, gelosa custode di antiche tradizioni, ma ancheluogo di sperimentazioni precoci nel campo dell’arte

contemporanea avviate da singoli artisti. È il caso di CostantinoNivola, scultore attivo negli Stati Uniti nel secondo Dopoguerra,che nel marzo del 1958 organizza a Orani, suo paese natale,una performance collettiva per i vicoli del piccolo centrobarbaricino. È nel 1981invece, che Maria Lai a Ulassai, proponeLegarsi alla montagna, un intervento nel quale tutte le case delpaese e le montagne circostanti, ispirandosi ad un’anticaleggenda locale, vengono legate con un nastro celeste lungooltre dieci chilometri. A quel primo intervento ne seguiranno,negli anni a venire, molti altri trasformando il piccolo centrodell’Ogliastra in un vero e proprio museo all’aperto. Attorno aqueste due figure cardini dell’arte sarda contemporanea sononati nel 1995 il Museo Nivola e nel 2006 Stazione dell’artegestiti dalle fondazioni omonime. Altri esempi di arte pubblicasono i murales di Orgosolo apparsi sulle mura del paese apartire dal 1969. Il continuo dialogo tra innovazione, tradizionee territorio che caratterizza tutti questi interventi è anche allabase della mission del Museo Man, ente della provincia diNuoro, nato nel 1999. Un felice esempio di come un piccolomuseo in un luogo con uno spiccato sentimento di identitàcome la Barbagia, possa creare in un tempo relativamente breveun sistema culturale ed educativo ampio con un conseguenteindotto economico-culturale.Altro interessante caso di osmosi e fertile contaminazione traidentità storica e futura nel sistema insulare sardo sarà, almenoda quanto si evince dal progetto, il Museo dell’Arte Nuragica edell’Arte Contemporanea di Cagliari commissionato nel 2009all’architetto anglo-iracheno Zaha Adid. Una costruzionefuturistica in cemento armato dalle forme fluide che emerge nelpaesaggio naturalistico circostante dando avvio a un dialogo trapassato e presente.

In most people’s minds Sardinia is a land with an ancientculture, jealous custodian of old traditions, but also a placewhere in the past individual artists began to experiment with

contemporary art. For example Costantino Nivola, a sculptoractive in the United States in the second half of the twentiethcentury. In March 1958 he organised a collective performance inthe small winding streets of Orani, his native town. In 1981 inUlassai, Maria Lai proposed the event “Legarsi alla montagna”:inspired by a local legend, all the villages and mountains aroundthe town were tied together by a blue ribbon over 10 kilometreslong. Many other events followed over the years, turning thesmall town in the Ogliastra region into a true, open-air museum. The work of these two key figures of contemporary Sardinian artled to the opening of the Nivola Museum and, in 2006, theStation of art, managed by their respective foundations. Otherexamples of public art are the murals in Orgosolo which beganto appear on the walls of the town in 1969. The constant linkbetween innovation, tradition and territory of all these initiativesis also the premise of the mission of the Man Museum, aprovincial institution in Nuoro set up in 1999. A successfulexample of how a small museum in a region with a very strongidentity like Barbagia can create, in a relatively short space oftime, a diffuse cultural and educational system as well as induceeconomic and cultural growth.Judging from the project for the Museum of Nuraghe Art andContemporary Art in Cagliari, entrusted to the Anglo-Iraqiarchitect Zaha Haadid in 2009, this will be another interestingcase of osmosis and fertile contamination between the historicaland future identity of the Sardinian island system. A futuristicreinforced cement building with fluid forms rising up out of thenatural landscape to create a link between past and present.

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Piccolo museo sul mare dell’Isola di Sant’An-tioco, allestito all’interno dell’ex mattatoiocomunale, ospita dal 2000 la collezione di

Ermanno Leinardi, importante artista sardo co-fondatore nel 1966, con Italo Utzeri, Ugo Ugo eTonino Casula, del Gruppo Transazionale. Costi-tuita attraverso scambi con altri artisti, la raccoltarispecchia buona parte delle tendenze artisticheche si svilupparono in Europa negli anni Sessantae Settanta del Novecento. Un percorso dall’artecostruttivista e astratta a quella concreta e infor-male attraverso due piani espositivi e un ballatoioche corre longitudinalmente al museo dove èpossibile ammirare una serie di opere di grandeformato che si snodano a circa 6 metri dal suolo.Tra gli artisti in collezione, nomi internazionalicome Michel Seuphor, Sonia Delaunay, Jean Lep-pien, Yves Popet, J.F. Dubreuil, Charles Bezie, maprestigiosi anche gli artisti italiani come GiuseppeCapogrossi, Lucio Fontana, Bice Lazzari, MauroReggiani, Luigi Veronesi, Piero Dorazio, ErmannoLeinardi, Achille Pace, Nicola Carrino e molti altri.In programma anche mostre temporanee a atti-vità educative per avvicinare la piccola comunitàlocale all’arte astratta.

Since 2000 this small museum by the sea onthe Island of Sant’Antioco, set up within theformer municipal slaughterhouse, has housed

the collection of Ermanno Leinardi, an importantSardinian artist, and co-founder of the GruppoTransazionale in 1966 with Italo Utzeri, Ugo Ugoand Tonino Casula. Established throughexchanges with other artists, the collection reflectsmany of the artistic trends that developed inEurope during the 1960s-1970s. Its itineraryranges through constructivist and abstract art tothe concrete and informal through two exhibitionfloors and a balcony that runs along the museum,where you can see a series of large scale worksthat wind up to about 6 metres from the ground.Among the artists in the collection, there areinternational names such as Michel Seuphor, SoniaDelaunay, Jean Leppien, Yves Popet, J.F. Dubreuil,Charles Bezie, and also Italian artists such asGiuseppe Capogrossi, Lucio Fontana, Bice Lazzari,Mauro Reggiani, Luigi Veronesi, Piero Dorazio,Ermanno Leinardi, Achille Pace, Nicola Carrino andmany others. The program also includes temporaryexhibitions and educational activities to draw thesmall local community closer to abstract art.

MACC Museo ArteContemporaneaCalasettaCalasetta (CI)Via Savoia - 09011 Tel +39 0781 840717Fax +39 0781 [email protected]

da giugno ad agosto: 18.00-21.00 mar-domda settembre a maggio: 17.00-20.00 sab10.00-13.00 dom Chiuso: lunBiglietti: intero t 3,00 ridotto: t 2,00

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Il Museo MAN, nasce nel 1999 nel territoriomontano della Barbagia con la missione di va-lorizzare il territorio sul quale il Museo opera

e allo stesso tempo aprire lo sguardo della co-munità sulla realtà artistica circostante, daigrandi maestri ai giovani emergenti, proponendomostre e attività educative per avvicinare i diversipubblici all’arte. Alla sede iniziale nel vecchio pa-lazzo della Provincia, si sono aggiunte le vicinecase Dedola e Deriu in dialogo con Piazza Sattaprogettata dall’artista Costantino Nivola, unospazio dall’architettura essenziale, giardino disculture che accompagna il visitatore nell’entrataal museo. La sede storica ospita la collezione per-manente con opere di Giuseppe Biasi, Mario De-litala, Francesco e Giovanni Ciusa, FrancescaDevoto, Antonio Ballero, le altre due sono adibitea uffici, laboratori didattici, esposizioni, bookshope bar. In progetto un ulteriore ampliamento conl’annessione del contiguo ex-albergo Sotgiu, perla realizzazione di un performing art centre checoniughi le esigenze espositive con quelle di la-boratorio di produzione artistica.

The MAN museum opened in 1999 in themountain region of Barbagia with the missionof enhancing the area around the museum

and at the same time opening the eyes of thecommunity to the surrounding artistic reality, fromthe great masters to young emerging talents,offering exhibitions and educational activities todraw in a diverse public. At the initial site in theold Provincial palace, the nearby Dedola and Deriuhouses were later added to adjoin Piazza Satta, aspace designed with essential architecture by theartist Costantino Nivola with a garden full ofsculptures that accompany the visitor whenentering the museum. The historical venue housesthe permanent collection with works by GiuseppeBiasi, Mario Delitala, Francesco and GiovanniCiusa, Francesca Devoto and Antonio Ballero,while the other two buildings are used as offices,workshops, exhibition halls, a bookshop and a bar.A further expansion is planned with theannexation of the adjacent building of the formerSotgiu hotel, for the construction of a performingarts centre that combines exhibition requirementswith a workshop for artistic production.

MAN - Museo d’ArteProvincia di NuoroNuoro (NU)Via Satta, 27 08100 Tel +39 0784 252110Fax +39 0784 [email protected]

10.00-13.00/15.30-19.30 mar-dom Chiuso: lunBiglietti: intero t 3,00 ridotto: t 2,00

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190• MAN Nuoro (foto Max Solinas)

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SARD

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Inaugurato nel 1995, il Museo Nivola sorge aOrani, per promuovere e valorizzare l’opera delloscultore sardo Costantino Nivola (1911-1988)

che conquistò notorietà in America per la tecnicadel sand-casting collaborando con architetti comeLe Corbusier. Il percorso espositivo si sviluppa a par-tire dal cortile d’ingresso, caratterizzato da un’an-tica fontana che rimanda all’origine della struttura:il lavatoio comunale risalente ai primi decenni delNovecento. Dal vascone si diparte una canalettad’acqua che attraversa il cortile, per riversarsi nelparco, riunendo insieme le materie prime amate daNivola, fonti permanenti della sua ispirazione: laterra, la pietra, la calce, il cemento, la natura stessadella sua terra che si estende attorno. Dal cortile,con sculture monumentali in marmo, bronzo e tra-vertino, si accede alla struttura dell’ex lavatoio chepresenta al suo interno un’antologia significativadella produzione di Nivola dalla fine degli anni Cin-quanta al 1988. Il Museo si arricchirà a breve di ul-teriori spazi dedicati all’esposizione permanente,alle mostre temporanee e alla realizzazione di la-boratori didattici. Saranno anche presenti una bi-blioteca specialistica, un archivio, un auditorium,un book-shop e una caffetteria.

Inaugurated in 1995, the Nivola Museum was setup in Orani to promote and enhance the work ofthe Sardinian sculptor Costantino Nivola (1911-

1988) who gained notoriety in America for hissand-casting technique, working with architects likeLe Corbusier. The exhibition route takes the visitorfrom the entrance courtyard, characterised by anancient fountain that dates back to the origin ofstructure, the communal washhouse from the earlydecades of the twentieth century. A water channelextends from this large basin that crosses thecourtyard and pours into the park, bringing togetherthe raw materials loved by Nivola which inspiredhim : the earth, stone, lime, cement, the very natureof land that stretches around the museum. From thecourtyard, with its monumental sculptures inmarble, bronze and travertine, we enter thestructure of the former washhouse that contains asignificant anthology of Nivola’s output from thelate 1950s to 1988. The Museum is further enrichedwith additional spaces dedicated to the permanentexhibition, temporary exhibitions andimplementation of the educational workshops.There will also be a specialised library, an archive,an auditorium, a bookshop and a café.

Museo NivolaOrani (NU)Via Gonare, 2 - 08026 Tel +39 0784 730063 Fax +39 0784 [email protected]

da giugno a settembre: 9.00-13.00/16.00-21.00 mar-domda ottobre a maggio: 9.00-13.00/16.00-20.00mar-dom Chiuso: lunBiglietti: intero t 2,50 ridotto: t 1,50

Immerso nel cuore della Barbagia, Orgosolo èun piccolo centro in provincia di Nuoro chedeve la sua fama soprattutto ai murales che ne

adornano le case. Qui trovano voce e spazio didenuncia l’ingiustizia e la sofferenza dei detenuti,Gramsci accanto a Guernica, l’emancipazionefemminile a fianco della siccità, la Resistenza e lapubblicità. Un progetto iniziato nel 1969 con unmurales ironico e provocatorio del gruppo mila-nese Dioniso. Oggi i primi murales non esistonopiù, ma nel tempo il paese si è arricchito di centi-naia di affreschi. Francesco del Casino e PasqualeBuesca sono solo alcuni dei protagonisti di questastoria che ognuno è libero di scrivere passandotra i vicoli del paese. Caratteristica comune di unimportante numero di murales è la ripresa dellostile cubista o dei codici espressivi dei muralistimessicani degli anni Venti. Colori brillanti, figurepesanti e squadrate popolano le facciate accantoad altri stili, il trompe-l’oeil e il Surrealismo. Unlinguaggio semplice e diretto, spesso legato a unafrase, a volte anche in dialetto orgolese, o cita-zione letteraria, per raccontare protagonisti, scenee contraddizioni del mondo in cui viviamo.

Nestling in the very heart of the Barbagia,Orgosolo is a small town in the province ofNuoro that owes its fame primarily to the

murals on the walls of its houses. The murals tell ofthe injustice and sufferings of prisoners, they speakof Gramsci, Guernica, female emancipation,drought, the Resistance and advertisements. Theseworks are part of a project that began in 1969 withan ironic and provocative mural about the Milanesegroup Dionisio. The early murals are long gone, butover the years the town has been filled withhundreds of frescoes. Francesco del Casino andPasquale Buesca are just two of the protagonists ofthe town’s history, which anyone can help to writein the town’s winding streets. Common features ofmany of these paintings include the revival of thecubist or expressive style of Mexican murals in thetwenties. Bright colours and heavy-set, square-shaped figures adorn the façades next to morerecent artistic styles, trompe-l’oeil and Surrealism.A simple, direct style, often linked to a phrase,sometimes in local dialect or in the form of a literaryquote, tells the story of the protagonists, events andcontradictions of the world we live in.

Orgosolo, Paese -Museo d'arteOrgosolo (NU)Piazza Caduti, 1 - 08027 Tel +39 [email protected]

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• La Fonte, 2007-08 - da modello primi anni 80 - Orani, Parco del Museo Nivola(foto Roberto Moro)• Interno del padiglione delle sculture del Museo Nivola (fotoGiorgio Dettori, Archivio Fondazione Costantino Nivola)

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Nato nel 1995, il Museo ha sede ammini-strativa nel centro di Tortolì, nell'ex mer-cato civico, dove si svolgono le mostre

temporanee; ma la sua vera identità è quella dimuseo a cielo aperto che si estende lungo le viedel paese fino al territorio circostante. ''Su logude s'Iscultura'' nasce, infatti, come Parco scultura,progetto a cui hanno contribuito negli anni artistinazionali e internazionali come Mauro Staccioli,Antonio Levolella, Umberto Mariani, Maria Lai,Ascanio Renda, Pietro Coltella, Alfredo Pirri, Mas-simo Kaufmann e Hitetoski Nagasawa. Operemonumentali che dialogano con il contesto pae-saggistico e culturale dell'Ogliastra.

Opened in 1995, the administration officesare located in the former public market inthe centre of Tortolì and it is here that the

museum hosts its temporary exhibitions. The realmuseum is not indoors, however, but outside inthe city streets and the surrounding countryside.‘’Su logu de s’Iscultura’’ was actually created as asculpture park as part of project involving Italianand International artists including Mauro Staccioli,Antonio Levolella, Umberto Mariani, Maria Lai,Ascanio Renda, Pietro Coltella, Alfredo Pirri,Massimo Kaufmann and Hitetoski Nagasawa.Their monumental works dialogue with thecultural and natural landscape of the region ofOgliastra.

Museo d’ArteContemporanea “su logu de s’Iscultura”Tortolì (OG)Corso Umberto, 36 - 08048 Tel +39 0782 600700 [email protected]; [email protected]

10.00-12.30/17.0-20.00 Chiuso: dom

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Fondazione dedicata all’opera e all’insegna-mento dell’artista sarda Maria Lai, “Stazionedell’arte” è un crocevia, luogo emblematico

di arrivi e partenze. Luogo di esposizione, ricercaed educazione dove poter imparare a leggere ecapire la grammatica dell’arte contemporanea.Una vecchia stazione ferroviaria collocata a pochichilometri dal paese composta da tre caseggiati.All’interno, circa un centinaio di opere d’arteesposte a rotazione, significative del percorso av-viato dall’artista, proprio ad Ulassai, circa ven-t’anni prima con lo straordinario interventoambientale Legarsi alla montagna nel quale tuttele case del paese e le montagne circostanti, ispi-randosi ad un’antica leggenda locale, sono statelegate con un nastro celeste lungo oltre dieci chi-lometri. A quel primo intervento ne seguironoaltri tale da configurare il paese un vero e propriomuseo all’aperto di arte contemporanea. Oltre acustodire e valorizzare l’opera di Maria Lai, laFondazione promuove studi e ricerche, convegni,seminari, corsi di educazione alla lettura dell’artevisiva attraverso l’opera I luoghi dell’arte creatadalla stessa artista. Su questo tema infine, invitaartisti, docenti e studiosi dell’arte ad elaborarealtri possibili alfabeti per leggere le opere d’artein relazione a tutte le altre espressioni artistiche:musica, letteratura, teatro con la consapevolezzadi contribuire allo sviluppo dell’essere umano. In-fine promuove lo studio e promozione di stru-menti di elevazione culturale, sociale edeconomica della comunità ogliastrina residentee di quella emigrata all’estero.

Afoundation dedicated to the work andteachings of the Sardinian artist Maria Lai,“Stazione dell’arte” (Station of Art) is a

crossroads, a symbolic place of arrivals and departures.It is a place of exhibition, research and educationwhere you can learn to read and understand thegrammar of contemporary art. It is housed in an oldtrain station located a few kilometres from the villageconsisting of three blocks. Inside, there are about ahundred works of art displayed on rotation as part ofthe significant itinerary initiated by the artist in Ulassaisome twenty years earlier with the extraordinaryenvironmental work Legarsi alla montagna (To be tiedto the mountain) in which all the houses in the townand the surrounding mountains were tied with a blueribbon over ten kilometres long, inspired by an ancientlocal legend. This first installation was followed byothers intended to shape the town, making it a realoutdoor museum of contemporary art. In addition topreserving and enhancing the work of Maria Lai, thefoundation promotes research and studies,conferences, seminars, educational courses to readvisual art through the work I luoghi dell’arte (Placesof art) created by the same artist. Finally on this theme,it invites artists, art teachers and scholars to developother possible scripts to read the works of art inrelation to all other art forms: music, literature, theatrewith the knowledge of contributing to thedevelopment of the human being. It ultimatelypromotes the study and promotion of tools for raisingthe cultural, social and economic aspect of the resident‘Ogliastra’ community and that which emigratedabroad.

Museo Stazionedell’ArteUlassai (OG)Loc. ex Stazione Ferroviaria - s.p. 11 - 08040 Tel +39 0782 [email protected]

Dal 1 maggio al 30 settembre 9.00-21.00 lun-dom dal 1 ottobre al 30 aprile 9.00-19.00 mer-dom Biglietti: intero t 5,00 ridotto: t 3,00

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• Tortolì - Opera di Mauro Staccioli

• Maria Lai - Errando•Stazione dell'arte Ulassai

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Armoniosamente fuse con le architetture tra-dizionali del paese e con gli incontaminatipaesaggi dell’Ogliastra, le numerose instal-

lazioni di arte contemporanea sedimentatesi neltempo fanno di Ulassai un vero e proprio museo acielo aperto. Un ideale percorso si sviluppa sul ter-ritorio, dalla Stazione dell’arte, attraverso il tessutourbano fino al paesaggio circostante, attraverso leopere di Maria Lai, spesso monumetali, che inva-dono le strade e le facciate degli edifici con soggettispesso legati alla tradizione sard. Ne sono esempiol’opera La strada del rito, calchi in cemento coloratoraffiguranti i pani e i pesci propri della tradizioneulassese, fissati sui muri di una strada vicinale lungacirca sette chilometri; Le capre cucite, che rappre-sentano capre cucite e lenzuola al vento, realizzatecon graffe metalliche e infisse su un muro all’in-gresso del paese per una lunghezza di millecinque-cento metri ed un’altezza di venti. E ancora, unagrande lavagna di forex nero di 10 metri x 5 con lascritta “L’arte ci prende per mano” sul muro di unapiazza antistante le Scuole elementari; piccoli libridi terracotta, con incisi pensieri sull’arte, distribuitisulle facciate delle case di una strada del centrostorico; il Muro del groviglio che conduce verso legrotte “Su Murmuri” nel quale, per circa un chilo-metro e mezzo, intricati grovigli si susseguono apensieri sull’arte e la dignità umana e il grande Ilvolo del gioco dell’oca, opera fondamentale diMaria Lai che, di 3 metri x 4, installata sulla paretedi una edificio che ospita le scuole materne ed ilcentro di aggregazione sociale, rappresenta un sin-golare gioco dell’oca nel quale dietro la metodicadel gioco si cela uno straordinario strumento didat-tico di conoscenza dell’arte contemporanea. Digrande valore anche il “lavatoio”, edificio costruitoall’inizio del Novecento, detto anche “fontana chesuona”, a seguito dell’intervento operato al suo in-terno da Costantino Nivola nel 1988. Affiancanol’opera dell’artista oranese, altre due fontane rea-lizzate da altri due grandi artisti: Guido Strazza eLuigi Veronesi. Il tutto costituisce la mirabile trasfi-gurazione artistica di un luogo che nei secoli harappresentato il simbolo delle donne sarde e delloro duro lavoro quotidiano. L’opera è stata ultima-mente completata con la sistemazione della piazzaantistante secondo un progetto di Guido Strazza.

Harmoniously blending with the traditionalarchitecture of the town and with the pristinelandscapes of Ogliastra, the numerous

contemporary art installations embedded over timemake the Ulassai a real open-air museum. An idealroute winds through the territory from the Stazionedell’arte, through the urban fabric to the surroundinglandscape, through the often monumental works ofMaria Lai that invade the streets and facades of thebuildings with subjects that are often tied to Sardiniantradition. Examples include: the works La Strada delRito (The Road of the Rite), casts in coloured cementdepicting the loaves and fishes from Ulassai tradition,fixed on the walls of a local road about 7 km long; theLe Capre Cucite (The Sewn Goats), which representsewn goats and sheets in the wind, made with metalclips and attached on a wall at the entrance of thetown 1,500 metres long and 20 metres high. Anotherwork consists of a large black forex blackboardmeasuring 10 x 5 m with the words “Art takes us bythe hand” on the wall of a square in front of theelementary schools. In another example, small claybooks engraved with thoughts about art are spreadout on the facades of the houses in a street in thehistoric centre. The Muro del groviglio (Wall of theEntanglement) that leads to the “Su Murmuri” caveswhere intricate tangles give way to thoughts on artand human dignity for about a kilometre and a half.There is also the great Gioco del volo dell’oca (GooseFlight Game), a fundamental work by Maria Lai,measuring 3m x 4m and installed on the wall of abuilding that houses the kindergarten and the socialcentre, representing a unique ‘goose game’, which canbe used as an extraordinary teaching tool for improvingknowledge of contemporary art. Also of great value isthe ”Lavatoio” (wash-house), a building built in theearly twentieth century, also called the ”Fontana chesuona” (fountain that plays) after the installationcreated within it by Costantino Nivola in 1988.Alongside the work of the Oran-based artist, there aretwo other fountains made by two other great artists:Guido Strazza and Luigi Veronesi. All of this is thewonderful artistic transfiguration of a place that hasfor centuries been the symbol of Sardinian women andtheir daily hard work. The work was recently completedwith the rearrangement of the square opposite inaccordance with Guido Strazza’s design.

Museo d’ArteContemporanea a cielo aperto diUlassaiUlassai (OG)Tel +39 0782 [email protected]

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• Maria Lai - Le capre cucite• Maria Lai - La scarpata• Maria Lai - Il volo del gioco dell'oca

• Costantino Nivola e Maria Lai - Fontana che suona,1988

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appendice

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Castel di Tusa - La stanza del profeta (Omaggio a Pier PaoloPasolini) - Antonio Presti, Dario Bellezza, Adele Cambria

(Archvio fotografico Fondazione Antonio Presti - Fiumara d'Arte)

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alberghi

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hotels and art

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More and more hotels have decided to promote and safeguard contemporary artworks. In most cases choosingthe works to be purchased and put on display depends on the interior design of the areas open to guests.However in recent years the task entrusted to contemporary art has been more than just decorative.

In fact hotels have adopted a new approach towards contemporary art: rather than just choosing a painting or sculptureto embellish a wall or beautify a garden, hotels now involve artists in the refurbishment of old areas or the design andconstruction of new ones, lending a new dimension to the way clients and visitors can enjoy these works.Visitors to the website of “Atelier sul mare” located in Castel di Tusa near Cefalù - perhaps the most famous andcertainly the first “art hotel” - find themselves challenged with the question: “Did you ever sleep in an artwork?”, anexcellent example of the philosophy behind this project. The “Atelier sul mare” is an “act of devotion to beauty”, oneof the many initiatives launched by Antonio Presti – the Sicilian patron of the arts who also opened the nearby SculpturePark “Fiumara d’arte”. The twenty rooms designed so far by internationally-renowned artists (Nagasawa, Mochetti,Plessi, Dorazio, Staccioli Icaro, Lai, etc). are complete only when the guest occupies the room. In the words of AntonioPresti “only when you enter and live in the room is the artwork really finished; your presence and use of the room ispart of the work itself”.This new concept is visible in two hotels by the sea, the “Capri Palace” hotel in Anacapri and the “Art Hotel GranParadiso” in Sorrento. Their site specific artworks are supplemented by an intensive programme to promote contemporaryart. The programme includes visits to the houses of the artists, exhibitions and meetings with artists and critics, anddebates and discussions on contemporary art held in local schools. In the reception area of the historic “Albornoz Palace” hotel in Spoleto, home to the Festival of the Two Worlds, there’sa wall drawing by Sol Lewitt, the American artist who spent so much time in the city. The hotel continues to involveartists in the design of works for its interior and exterior, including contemporary art produced for the theatre and filmindustry - often on display during exhibitions in the gardens.

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Sono sempre più numerosi gli alberghi che promuovono e conservano opere d’arte contemporanea. Nella maggiorparte dei casi la scelta dei lavori da acquisire ed esporre è funzionale alla necessità di arredare gli spazi dedicatiall’ospitalità, eppure, negli ultimi anni, si tende ad affidare all’arte contemporanea un compito più ampio di quello

meramente decorativo.Si va affermando, infatti, un approccio differente all’arte contemporanea da parte delle strutture alberghiere: non piùun’opera da appendere alla parete o una scultura da collocare in un prezioso giardino, bensì progetti complessi tesi arealizzare ambienti nei quali la fruizione e la partecipazione all’opera assumono nuove connotazioni. “Hai mai dormito in un’opera d’arte?” è la domanda che compare sul sito dell’“Atelier sul mare”, a Castel di Tusa neipressi di Cefalù, forse il più noto e sicuramente tra i primi “hotel d’arte”, che riassume la filosofia di questo progetto.L’”Atelier sul mare” è un’altra delle tante iniziative promosse da Antonio Presti – il mecenate siciliano cui si deve, tral’altro, il vicino Parco di sculture “Fiumara d’arte” – come “atto di devozione alla bellezza”. Le venti stanze finora rea-lizzate da artisti di fama internazionale (Nagasawa, Mochetti, Plessi, Dorazio, Stacciali, Icaro, Lai ecc), trovano effettivocompimento proprio quando l’ospite-fruitore soggiorna nella stanza poiché, come sottolinea Antonio Presti, “è soloentrando e abitando la camera che l’opera sarà pienamente realizzata: la presenza e l’uso della stanza sarà parte in-tegrante dell’opera”. Ad incarnare tale concezione sono gli alberghi come “Capri Palace” ad Anacapri e l’“Art Hotel Gran Paradiso” di Sor-rento i quali coniugano la committenza di opere d’arte site specific con un ricco programma di attività di promozionedell’arte contemporanea, che prevede residenze di artisti, mostre e incontri, partecipazione a programmi di diffusionee mediazione dell’arte contemporanea rivolti alle scuole del territorio. A Spoleto, la città del Festival, lo storico “Albornoz Palace”, noto per la presenza di un dipinto murale di Sol Lewitt –l’artista americano che tanto ha frequentato quei luoghi – continua a coinvolgere artisti nella creazione di opere per isuoi spazi interni ed esterni, estendendo l’interesse per la produzione del contemporaneo al teatro e al cinema cuisono dedicate rassegne ospitate nel parco del resort.

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Roma - Chiesa di Dio Padre Misericordioso nel quartiere di Tor Tre Testea Roma (1998-2003), architettura di Richard Meier

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chiese

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churches and art

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The announcement that the Vatican will have its own pavilion at the next Biennale in Venice (2013) is a stepforward along the long road marking the approach of the Catholic Church towards contemporary art, a processinitiated by Pope Paul VI in his famous Letter to Artists (1964). Pope John Paul II also asked artists to create

“Beauty and Wonder”, and for the Jubilee in 2000 sponsored the project “50 Churches for Rome 2000” (1993): theconstruction of new churches in the Roman suburbs. In 2009 the relationship between beauty and truth was reiteratedby Pope Benedict XVI who encouraged young artists to become active participants in this process.Although these proposals did not trigger regular events promoting contemporary religious art in sacred venues, inrecent decades numerous artists and architects have been asked to design several ecclesiastical buildings. As a resultsacred spaces were reinterpreted by designing and building new liturgical furnishings reflecting the principles introducedby the Second Vatican Council. One of the first permanent contemporary artworks installed in a religious building wasdesigned in 1996 by Dan Flavin for the church of Santa Maria Annunziata in Chiesa Rossa (Milan); the church, designedby Giovanni Muzio in 1932, was completed in 1960. Contemporary art can also be frequently found in much older churches. David Tremlett worked in the chapel of SantaMaria dei Carcerati in the centre of Bologna (2003), while Parmiggiani, Kounellis, Nagsawa and Spalletti designed newliturgical furnishings for the Cathedral in Reggio Emilia (2011). In 2011, Arienti and Airò were asked by the architectsLeggeri and Renzi to help design liturgical furnishings for the presbytery of the church of San Giacomo in Sendrina(2011).The construction of new churches was a chance to revive the dialogue between art and architecture; two of the manyexamples are the Roman churches of Santa Maria Madre del Redentore (1978) by Pierluigi Spadolini with liturgicalfurnishings by Ceroli, or the Church of the Santo Volto di Gesù (by Piero Sartogo and Nathalie Grenon with works byCarla Accardi, Eliseo Mattiacci, Mimmo Paladino, Pietro Ruffo, Marco Tirelli and Giuseppe Uncini). Instead, the sanctuarydedicated to Padre Pio da Pietralcina, with works by Arnaldo Pomodoro and Mimmo Paladino, was designed by RenzoPiano.The winning design of the Jubilee competition - the church of God the Merciful Father by Richard Meier – is located inTor Tre Teste in the Roman suburbs. The church marked a turning point in the regeneration of the neighbourhood.

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L’annunciata presenza di un padiglione del Vaticano alla prossima edizione della Biennale di Venezia (2013), segnaun passo in avanti nel lungo percorso di apertura della Chiesa Cattolica all’arte contemporanea già avviato daPaolo VI con il celebre Discorso agli artisti (1964). Anche Giovanni Paolo II si era nuovamente rivolto agli artisti

chiedendo di suscitare “bellezza e stupore” e, in previsione del Giubileo del 2000, diede avvio al progetto “50 Chieseper Roma 2000” (1993), finalizzato alla costruzione di nuove chiese situate nella periferia romana. Papa BenedettoXVI ha recentemente ribadito la necessità di porre in relazione bellezza e verità, proponendo ai giovani artisti una par-tecipazione attiva. Seppure queste proposizioni non abbiano dato luogo ad interventi sistemici per la promozione delle arti contemporaneein contesti di fede, in questi ultimi decenni numerosi artisti e architetti sono stati chiamati a lavorare per diversi edificiecclesiastici. Lo spazio sacro è stato, quindi, reinterpretato realizzando nuovi arredi liturgici, seguendo quanto predi-sposto dal Concilio Vaticano II. Tra i più significativi interventi permanenti di arte contemporanea in edifici religiosi èl’installazione luminosa di Dan Flavin, realizzata per la chiesa di Santa Maria Annunciata in Chiesa Rossa a Milano(1996), progettata da Giovanni Muzio nel 1932 e completata nel 1960. È frequente trovare esempi di arte contemporanea anche in chiese antiche: David Tremlett ha lavorato nella Cappelladi Santa Maria dei Carcerati nel centro di Bologna (2003), mentre la Cattedrale di Reggio Emilia si è arricchita di nuoviarredi liturgici ad opera di Claudio Parmiggiani, Jannis Kounellis, Hidetoshi Nagasawa e Ettore Spalletti (2011). E ancoraStefano Arienti e Mario Airò sono stati chiamati dagli architetti Tullio Leggeri e Guglielmo Renzi per collaborare all’ade-guamento liturgico del presbiterio della chiesa di San Giacomo a Sendrina (BG), (2010).La costruzione di nuovi edifici di culto è stata l’occasione per riproporre il dialogo tra arte e architettura. Un esempio,tra i molti, sono le chiese romane: Santa Maria Madre del Redentore (1978) di Pierluigi Spadolini, con arredi liturgicidi Ceroli, e la Chiesa del Santo Volto di Gesù di Piero Sartogo e Nathalie Grenon, con opere di Carla Accardi, EliseoMattiacci, Mimmo Paladino, Pietro Ruffo, Marco Tirelli, Giuseppe Uncini. All’architetto Renzo Piano si deve, invece, ilsantuario dedicato a San Pio da Pietrelcina, dove sono state collocate opere di Arnaldo Pomodoro e Mimmo Paladino.A Tor Tre Teste, periferia di Roma, è situata la chiesa di Dio Padre Misericordioso progettata da Richard Meier, vincitoredel concorso per il Giubileo del 2000. L’opera dell’architetto statunitense è stato il punto di partenza per il processo diriqualificazione del quartiere.

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Brunate di La Morra - Cappella di Sol LeWitt e DavidTremlett, collezione della famiglia Ceretto, 1999

(foto Tino Gerbaldo)

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cantine

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wineries and art

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Wine production facilities have always been carefully designed. The first châteaux in the Bordeaux region, forexample, which began to be built in the sixteenth century were complex structures with diverse functionswhich included field work as well as housing for the labourers. However, in recent years the growth of the

wine industry, as well as greater focus on the identity of the countryside and overall image of wine companies basedon precise marketing strategies, has prompted many of them to ask internationally-renowned artists and architects todesign unique facilities in which to produce and store their wine.Futuristic or eco-sustainable structures made of stone, glass or steel; true works of art designed by architects such asRenzo Piano, Mario Botta, Massimilano Fuksas, Jean Nouvel, Santiago Calatrava, Frank O.Gehry and Gae Aulenti haveleft their unmistakable mark on the countryside of regions including Chianti, Trentino Alto Adige, the Napa Valley inCalifornia, the south of France, or Spain.The trend started in California, but quickly caught on in Italy, especially in regions like Tuscany where most “signaturewineries” were located, but it also spread to Trentino Alto Adige, Piedmont, Campania, Umbria and Basilicata. In theearly nineties architecture exploited new advanced technologies to create unique functional facilities used to producehigh quality wine; these complexes also revived an age-old dialogue with the landscape and territory. Modern patrons of the arts, wine producers chose to call famous architects or exploit the talent of artists to decorateexisting buildings, for example the Cerreto Chapel in the Langhe region decorated by David Tremlett and Sol Lewitt. In-stead the wine company Ca’ del Vent in the Brescia region decided to invest in a collection; over the years it has de-veloped an important collection of artworks by Italian and foreign artists including Jannis Lounellis, Arman and VettorPisani whose works are on display either inside the winery or outdoors in the fields.

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Iluoghi di produzione del vino sono frutto di un’attenta progettazione. Già nel XVI secolo i primi château bordelesierano strutture complesse che assolvevano funzioni eterogenee, dal lavoro agricolo all’alloggio della manodopera.Tuttavia, negli ultimi decenni, la crescita del settore enologico, la maggiore attenzione all’identità dei luoghi e al-

l’immagine complessiva dell’azienda, secondo precise strategie di marketing, hanno spinto numerose imprese vinicolea chiamare artisti e architetti di fama internazionale, per realizzare complessi edilizi dove produrre e conservare il vino. Strutture avveniristiche o eco-sostenibili, di pietra, cristallo o acciaio, vere e proprie opere d’arte realizzate da architettitra cui Renzo Piano, Mario Botta, Massimilano Fuksas, Jean Nouvel, Santiago Calatrava, Frank O. Gehry, Gae Aulenti,che hanno lasciato la loro impronta inconfondibile tra le colline del Chianti, nel Trentino Alto Adige, ma anche nellaNapa Valley, in California, nel sud della Francia, in Spagna.Il fenomeno ha avuto origine in America ma presto si è diffuso anche in Italia. Proprio in Toscana si concentra il maggiornumero di “cantine d’autore”, ma anche il Trentino Alto Adige, il Piemonte, la Campania, l’Umbria e la Basilicata sisono dotate di queste strutture. A partire dai primi anni Novanta l’architettura, unita alle accresciute possibilità messea disposizione dalla tecnologia, diede luogo a edifici funzionali a rendere qualitativamente elevato il prodotto enologico,e tesi a mantenere vivo il dialogo con il paesaggio e il territorio. Come moderni mecenati, i produttori di vino hanno scelto, di volta in volta, di affidarsi ai grandi architetti e artisti,anche per intervenire su edifici preesistenti come la Cappella Ceretto nelle Langhe, decorata da David Tremlett e SolLewitt. Ca’ del Vent, nel bresciano, ha scelto, invece, la strada del collezionismo: negli anni ha riunito un’importanteraccolta di opere di artisti italiani e stranieri, tra cui Jannis Kounellis, Arman e Vettor Pisani, le cui opere sono collocateall’interno della cantina e nel vigneto.

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L’obiettivo de “I luoghi del contemporaneo - 2012”è fornire un’ampia ricognizione dei centri cheoperano nel settore del contemporaneo sull’interoterritorio nazionale, proponendosi come strumentoutile al visitatore o all’appassionato di artecontemporanea, come anche capace di indicarenuovi campi di ricerca specialistica, insieme alladefinizione di possibili nuovi percorsi delcontemporaneo.Il presente volume dà conto di musei pubblici eprivati e istituzioni assimilabili;; fondazioni;strutture espositive permanenti e aperte al pubblicoche si avvalgono anche di finanziamenti pubblici.rilevati, selezionati e schedati secondo criteri emetodi, che pur nelle non irrilevanti differenze, sonoriconducibili all’approccio ed alla logica unitari chehanno guidato la ricerca.L’edizione 2012 è uno strumento che vuole dunqueessere innovativo, non un mero aggiornamento diquanto pubblicato nel 2003, e parte dalpresupposto che, soprattutto negli ultimi anni, ilsettore del contemporaneo in Italia sta assumendoun sempre crescente rilievo, accanto a realtà giàconsolidate da tempo e presenti sul territorioitaliano. In questo senso le politiche della DirezioneGenerale per il paesaggio, le belle arti, l’architetturae l’arte contemporanee, attivate anche attraverso ilPiano per l’arte contemporanea, sono indirizzate aduna conoscenza più approfondita e alla pienacomprensione del posto che esse occupano nellasocietà di oggi e al ruolo che svolgono nellaformazione dell’identità culturale del nostro paese;ruolo che trova un suo fondamentale compimentonel rapporto dialettico che l’architettura, ma anchel’arte, ha con il contesto storico, ambientale epaesaggistico.

“Contemporary Art Venues– 2012” is a usefultool for visitors and contemporary artenthusiasts; it provides a comprehensive list ofcontemporary art centres in Italy, indicates newfields of specialised research, and presentspotentially new itineraries of contemporary artvenues. This book provides information about publicand private museums and similar institutions;foundations; publicly financed permanentexhibition venues open to the publicsurveyed, selected and classified according tocriteria and methods which, although different,are all based on the approach and unitary logicadopted by the study.The 2012 edition is an innovative tool and notmerely an updated version of the previousedition published in 2003. Its premise is basedon the increasingly important role played bycontemporary art in Italy in recent yearstogether with the already consolidated realityof Italian heritage.The policies of the Directorate General for theLandscape, Fine Arts, Architecture andContemporary Art implemented in the Plan forcontemporary art are intended to provide morein-depth and comprehensive informationregarding their status in modern society andthe role they play in creating Italy’s culturalidentity, a role expressed to the full in thedialectic relationship between architecture – as well as art – and the country’s historical,environmental and landscape heritage.