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SommarioEditoriale Saper ascoltare

AppuntamentiIl Palio di sera!42° Palio di Romano

ResocontiDa un’idea a un’impresaIn attesa del tricoloreIl Giardino della memoriaInaugurazione Croce Verde

RiflessioniCaro Diario…Dio sosta tra le sconfittedel mondo per trasformarlecon la sua risurrezioneCogli la prima…vera, a!SOS lingua italiana

CulturaL’estate che ho imparatoad andare in biciScopri la Biblioteca

SocialeL’Uovo di Pasqua

AssociazioniRinnovo direttivi

Notizie in breve

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FILIALE DI ROMANO D'EZZELINO

Via Roma, 6236060 Romano d'Ezzelino (VI)Tel. e Fax 0424 514112

Mensile di informazionee di cultura della Pro Locodi Romano d’Ezzelino

Per la Pro Loco di Romano:Maurizio CarlessoDirettore Responsabile:Dario BernardiSegreteria:Stefania Mocellin

In redazione:Sara Bertacco, Cinzia Bonetto,Maurizio Carlesso,Gianni Dalla Zuanna, Duilio Fadda,Franco Latifondi, Stefania Moccellin,Valeria Orso, Erika Piccolotto,Christian Rinaldo, Silvia Rossi,Maurizio Scotton, Serenella Zen,Giuseppe Bontorin.

Via G. Giardino, 77Romano d’Ezzelino (VI)Tel. 0424 [email protected]

Poste Italiane Spa - Sped. A.P.D.L. 353/2003(conv. in L. 27/02/2004 n. 46)art. 1, comma 1, DCB Vicenza

Tutti i diritti riservati

Quote soci:• ordinario nazionale E 10,00*• ordinario nazionale E 16,00• estero E 22,00• sostenitore E 52,00*quota che non dadiritto a riceverel’organo d’informazione della Pro Loco

ccp. n. 93337772Aut. Trib. Bassano del Grappa 2/1975

Tranne gli originali d’epoca,non si restituiscono le foto.

Marzo2012

Giacomo Poli

Verdiana Poli

Alice Zampierinata l’11 Febbraio 2012

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Il Nuovo Ezzelino Marzo 2012 EDITORIALE - PAG. 3

Saper ascoltareMaurizio Carlesso

Cari soci della Pro Loco, leggendo le parole proposte nella citazione che precede, colgo l’occasione per ringraziare quanti di voi han-no attuato questo modo di operare e vivere le associazioni del territorio di Romano. Mol-ti di voi hanno segnalato, proposto e contri-buito alla corretta gestione del nuovo corso della nostra Pro, ed i risultati sono evidenti. È uno stile di vita quello che abbiamo cerca-to di proporre all’attenzione di voi tutti ma non solo, la Pro Loco ha contribuito e contri-buirà alla continua coesione e collaborazio-ne tra le associazioni. Di recente, molte norme a livello regionale e provinciale, stanno portando alla ribalta il sempre maggior ruolo che questi organismi devono avere nella gestione del territorio. Devono diventare il braccio operativo delle amministrazioni e contribuire alla realizza-zione di importanti eventi che, per mancan-za di fondi e risorse interne, le stesse ammi-nistrazioni non possono garantire. Per ritornare alla citazione di apertura, vor-rei che molti di voi potessero effettivamente ascoltare ciò che non viene detto per poter apprezzare le scelte di fondo delle persone. Non sempre l’ascolto è fatto di aspetti ver-bali, molto più spesso è fatto di relazioni profonde con regole proprie non scritte, ne evidenti. Ci stiamo preparando alla prossima assem-blea associativa in cui andremo a presentare il bilancio consuntivo e preventivo della no-stra associazione e sin d’ora sappiamo che sarà difficile trovare quelle risorse che ne-cessitano per poter continuare nell’opera di una Pro Loco. Lo scorso anno, per segnalarvi

solo un dato su tutti, siamo stati assegna-tari di un contributo comunale di € 200,00 (euro duecento/00) e come molte altre as-sociazioni soffriamo economicamente par-lando della decurtazione del c on t r i -buto provinciale che era di € 450,00, far quadrare i bilanci risulta sempre più un’impresa anche in relazione al fatto che le aziende del territorio che da sempre hanno sostenuto tutto il tessuto sociale delle nostre 86 associazioni, non sono più in grado di farlo. Spesso assistiamo a richie-ste di contributo che vengo-no fatte alla Pro Loco, ma che ci risulta impossibile soddisfare. Aziende, istituti di credito, amministrazio-ni, nessuno riesce più a contribuire alle necessità minime delle associazio-ni. Come dare loro torto? Patto di stabilità che sia o crisi generale, dovremo per forza fare i conti con una situazione che deve restringe-re tempi e forme del servizio che viene dato dalla Pro Loco. Siamo anche ufficio turistico e sede del Consorzio Grappa Valbrenta, mol-te iniziative coordinate con gli enti, ma per fare questo necessitano energie e risorse che in questo momento latitano.Ci auguriamo che la situazione possa evol-vere il una direzione favorevole a tutti e che tutte le associazioni possano riuscire a man-tenere ed incrementare le proprie attività.

“La cosa più importante della comunicazione è ascoltare ciò che non viene detto”

Peter Druker

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Il Nuovo Ezzelino Marzo 2012 APPUNTAMENTI - PAG. 4

Il Palio di sera!AssociazioneCulturale Seriola

In ogni caso è una manifestazione ricca di spunti. Intanto è stato im-postato un programma culturale pa-rallelo a quello ludico che si svolge nel Teatro Parrocchiale grazie alla collaborazione di Noi con Voi e del Centro Studi Ezzelino.Poi al sabato sera 28 aprile c’è la Fa-cella, la fiaccolata sui colli romanesi assieme alle associazioni di volonta-riato di Romano con intento benefico in favore delle “Vie di Natale”. Altra novità sta nella possibilità di noleg-gio biciclette agli Angoli Rustici.Infine le Fiat 500 in piazza assieme alle bancarelle dei prodotti tipici del-

la pedemontana fino a tarda sera del 5 maggio e la possibilità di visita al Museo Parrocchiale oltre che alla mo-stra fotografica dell’Ezzelino Fotoclub nell’ambito della Pittura nella Fornace Panizzon.Per quanto riguarda gli Angoli Rusti-ci questi hanno come minimo comun denominatore i Santi Protettori, in base ai quali le contrade han ricavato il proprio tema di contrada elencati nel programma allegato.

Brevemente è questo il prossimo Pa-lio di Romano. Ulteriori notizie ver-ranno pubblicate nel prossimo nume-

ro de Il Nuovo Ezzelino. Per ora tutti i contradaioli sono invitati ad affidarsi a San Lucio, protettore del bel tempo, perché come si dice a Romano “xè el tenpo che fa i mes’cieri”, e di cielo sereno ne abbiamo fortemente biso-gno, tutti. Se non altro per gratificare le contrade per il gran lavoro svol-to, la Sèriola per l’enorme impegno nel preparare l’evento, i coscrittti del 1994 per l’entusiasmo che ci stanno mettendo e tutte le Associazioni ed Istituzioni che si sono adoperate per la buona riuscita del 42° Palio di Ro-mano! La Sèriola a sua volta ringrazia tutti per l’aiuto, anche San Lucio.

Al 42° Palio gli asini corrono di sera! Sì proprio così, i mussi gareggia-no alla sera del sabato 5 maggio. Il motivo è presto detto: domenica 6 ci son le elezioni amministrative del nostro comune e non si può intralciare il diritto di voto ai residenti con strade chiuse o ingolfate.Tutto sommato la cosa porta un elemento di ulteriore interesse all’even-to organizzato dall’Associazione Culturale Sèriola in collaborazione con la Pro Loco di Romano, il Comune di Romano e la Regione.

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Il Nuovo Ezzelino Marzo 2012 APPUNTAMENTI - PAG. 5

42° Palio di Romano Martedì 1 Maggio SERATA D’AUTORI ore 19.00 Bètola esterna e locanda in piazza ore 21.30 Liscio con i California ore 21.00 Teatro parrocchiale Noi con Voi, incontro con Paolo Malaguti e Crisitna Obber. Coordina il Centro Studi Ezzelino da Romano. La Obber è autrice del libro “Primi Baci”e Malaguti de “Il Sillabario Veneto”e “Sul Grappa dopo la Vittoria”.

Venerdì 4 maggioSERATA DI LEGGENDE VENETEore 19.00 Bètola esterna e locanda in piazzaore 21.00 Teatro parrocchiale Noi con Voi, Leggende e ritualità nelle terre di Ezzelino.Con l’ausilio di una mappa interattiva eproiezioni varie, si va a caccia di streghe, orchi, anguane e fade nella pedemontana veneta,con Roberto Frison e Simone Cavallin del Centro Studi Ezzelino da Romano, coadiuvati dai piccoli attori Mariavercoea Juniorore 21.30 Serata ska-jazz con i veneziani SKA-J

Sabato 5 Maggio PALIO DELLE CONTRADEore 16.00 – 19.00Visita guidata al Museo Parrocchialenella chiesa arcipretale di Romanoore 16.00 In piazza Mostra prodotti tipici,Auto d’epoca con raduno delle FIAT 500.ore 16.30 Apertura locanda in piazza.ore 18.30 Sfilata storica delle contradecon mestieri e costumi d’epoca assiemeal Complesso Bandistico, Majorettese Sbandieratori di Romano d’Ezzelino.Il corteo percorre via Zaghi, Dante, Roma e Bortoli con arrivo al mussodromo allestito nel campo da calcio in via Foscolo. A seguire, cerimoniale dei fantini e via al 42° Palio delle Contrade con la tradizionale corsa dei mussi.ore 21.30 Musica liscio con i Bacco Perbaccoore 22.00Premiazioni del 42° Palio delle Contrade.In caso di maltempo il programma può subire variazioni dell’ultima ora finalizzate allosvolgimento della corsa con gli asini.

Domenica 6 Maggio SS. MESSA E PRANZO DELLE CONTRADEore 10.30 SS Messa in costume,con la collaborazione del Coro Ezzelinoe gli Sbandieratori degli Ezzelini.ore 12.00 Pranzo delle contrade, apertosolo ai contradaioli, con la premiazione degliAngoli Rustici e del concorso deiCommercianti di Romano“Abbina la tua vetrina alla contrada”.Visita guidata al Museo Parrocchiale nella chiesa arcipretale di Romanoin serata Musica coi Remote Funky Peppers.

Contrà Molinettoel vìn (Sant’Urbano: la filiera del vino)Contrà Marchiel fogo (Santa Barbara: le lavorazionie mestieri che necessitano l’uso del fuoco)Contrà Farronati-Signori-Valle1915 - 18 (Madonnina del Grappa:campo militare in una borgata)Contrà Carlessi-Pragalerael dì xè pì beo se te ghe xonti un putèo(San Gerardo: la nascita )Contrà Zaghia lana (Santo Stefano: filiera della lana)Contrà Cà Cornaroa seta (San Giobbe: filiera della seta)Contrà Torretàsi fèmena che qua comando mi!(San Bernadette: vita e difficoltà della donna nella famiglia contadina)

dalle ore 09.00 alle 19.00estempore dell’Ezzelino Fotoclub“Angoli Riflessi” presso gli Angoli Rustici.ore 10.00 Piazzetta Fornace Panizzon.Allestimento forno in ceramica conmodellatura e cottura opera in terracotta dell’artista Carlo Stringa. Inoltre, auto in piazza e bancarelle di Filo Filò.ore 11.30 Apertura locanda in piazza(specialità spezzatino di musso e baccalà alla vicentina)dalle 13.00 alle 14.30pausa Angoli Rustici(ad eccezione dell’Angolo “1915 - 18”)ore 21.00 circaDistruzione del forno ceramicaper estrarre l’opera in terracotta del Palio. ore 21.30Musica liscio con Stefano e i Nevada

In caso di maltempo la 22^ edizione degli Angoli Rustici viene rinviata al 1° maggio.

Lunedì 30 AprileW LA CLASSE!!!ore 19.00Apertura bètola esterna e locanda in piazzaore 21.00Festa delle classi ‘60-’70 con Radio Metrò

Giovedì 26 Aprile APERTURA DEL PALIO IN TEATROore 19.00 Apertura bètola esterna ore 20.45 Teatro parrocchiale Noi con Voi, “Un treno, una valigia, ricordi e poesie”, reading tratto dal libro “Viaggi diversi”,voce narrante Giovanni Rattini,letture Eros Zecchini e Mario Dalla Fina, canzoni Ezio Pesavento Squinz.

MOSTREper tutta la durata della manifestazione:Fornace PanizzonFotografica degli Angoli Rusticia cura dell’Ezzelino FotoclubNazionale di Pitturaa cura del Club Artistico Romanese.

Venerdì 27 AprileANGOLI DIDATTICI PER ELEMENTARIin mattinata Visita guidata delle scuole elementari presso gli angoli-musealidella SETA di contrà Cà Cornaroe della LANA di contrà Zaghiore 19.00 Apertura bètola esterna e locanda in piazza (per tutte le giornate, specialità spezzatino di musso e baccalà alla vicentina)ore 21.30 Musica veneta conHerman Medrano & the Groovy Monkeysore 21.00 Teatro parrocchiale Noi con Voi, Proiezione Fotografica degli Angoli Rusticia cura dell’Ezzelino Fotoclub.

Sabato 28 AprileLA FACELLA DANTESCAore 19.00 Apertura bètola esternae locanda in piazzaore 20.00 La facella: lucciolata sui collidi Romano in favore delle “Vie di Natale”, con pillole di racconti su Ezzelino III,e rientro in centro paese scendendoil Col Bastia come nelle terzine dantesche “là onde scese già una facella che fece alla contrada grande assalto…”ore 21.30 Rock italiano con Radio Liga

Domenica 29 Aprile ANGOLI RUSTICItema generale i Santi Protettori

dalle ore 09.00 alle 19.0022^ edizione Angoli Rustici.Lungo le vie fiorite del paese, addobbate con i colori di contrada, sono visitabiligli angoli rustici (bus navetta gratuito,biciclette a noleggio).Si tratta di momenti di vita passata proposti nel loro habitat come vecchie casecontadine, cortili e campi attraverso lavori e scenette che rappresentano un’opportunità per conoscere storia e tradizioni vissute.

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Il Nuovo Ezzelino Marzo 2012 RESOCONTI - PAG. 6

Anche per il 2011 la Banca di Romano e Santa Caterina ha premiato gli studenti fi-gli di Soci che si sono distinti per impegno e profitto nel concluso anno scolastico 2010/2011. L’apprezzatissima iniziativa, nata ancora negli anni ’80 dalla ex Cassa Rurale ed Artigiana di S. Caterina di Lusiana, ha nel tempo premiato e valorizzato le eccellenze della base sociale prevedendo un concomitante convegno col quale la Banca ha portato testimonianze ed esempi di persone emerse nel mondo della cultura, dell’impresa, della scuola e della musica.

Da un’idea un’impresaBanca di Romano e Santa Caterina dà speranze ai giovani

Carlin StellisaRef. ComunicazioneBanca di Romano e S. Caterina

L’evento avvenuto sabato 10 marzo 2012 presso il Teatro Montegrappa di Rosà aveva in programma un un incontro/testimonianza dal titolo “Da un’idea un’impresa” che ha visto protagonisti Massimiliano Bertolini e Manuel Zanel-la - giovani imprenditori di successo internazionale (inventori di “Zeromo-bile”, “I’mWatch” il primo smartwatch, “Winezero” vino de-alcolizzato) - e altre testimonianze di start up dall’Incubatore d’Impresa della Fondazione La Fornace dell’Innovazione di Asolo.Con l’occasione è stato anche presentato il nuovo Concorso “Un’idea un’impresa” che premierà in futuro la realizzazione di un Progetto Innovativo meritevole in collaborazione con Tower Brokers di As-sicurazione.“La Banca non vuole alimentare inutil-mente i sogni dei futuri giovani impren-ditori – commenta il Presidente Umberto Martini – ma li incoraggia e li affianca con un progetto di aiuto in termini eco-nomici e formativi che verrà a breve pre-sentato pubblicamente ed esteso a tutti i giovani del Comprensorio. La banca da tempo ha riconosciuto il mondo giovani-le come un interlocutore importante del territorio perché rappresenta oltre che il presente anche il futuro”.L’Istituto afferma anche in questo caso un ruolo importante nel territorio, dimo-strando che si può far banca in modo dif-ferente, sostenendo non solo l’economia locale, ma anche le aspirazioni e i progetti innovativi di chi ha il coraggio di mettersi in gioco. Si parte dunque dai giovani che hanno ottenuto buoni risultati per lanciare una sfida al merito, per incentivare propo-ste e per motivare chi magari ha la tenta-zione di rimanere fermo.

149 gli studenti figli di soci premiati distintisi nel percorso di studiodelle scuole superiori (88)e universitari (61), per unaelargizione totale di 35.000 euro:

SCUOLE MEDIE BONTORIN GIORGIA – Romano d’Ezz.,BORDIGNON ANNA - Rosà, BRESOLIN TOMMASO - Cartigliano,CANTELE ELISABETTA - Lusiana, CANTELE MARTA - Lusiana, FARRONATO DANIELE - Romano d’Ezz., FERRAZZI CAMILLA - Pove, FRIGO ELISA - Rosà, GALVAN DAVIDE - Rosà, GROSSELE MARTINA - Rosà, LUNARDON CATERINA - Bassano del Gr., ORSO ANGELA - Romano d’Ezz., PORRO THOMAS - Lusiana, RUBBO FILIPPO MARIA - Lusiana,SCARSELLA FEDERICO ARMANDO - Lusiana, SEGANFREDDO PETRA - Marostica, ZENI GABRIELE – Bassano del Gr.

SCUOLE SUPERIORI ARTUSO PAOLO Romano d’Ezz., BAGGIO GIOVANNI –Bassano del Gr., BARONE MARTINA - Bassano del Gr., BATTAGLIN LISA - Conco, BATTOCCHIO GIACOMO - Romano d’Ezz., BERNARDI CHRISS - Cassola, BERNARDI JASON –Rossano V.to, BERTONCELLO SILVIA - Rossano V.to, BERTONCELLO SIMONE - Rossano V.to, BISINELLA CARLOTTA - Rossano V.to, BISINELLA CHIARA - Rossano V.to, BORDIGNON BEATRICE - Romano d’Ezz., BRESOLIN ALICE - Cartigliano, BROGLIO GIACOMO - Lusiana,CALLEGARI GIULIA - Lugo Vic.,CAMPO FEDERICA - Conco,CANTELE FRANCESCA - Lusiana, CANTELE SARA - Lusiana,CAPPOZZO ALICE - Lugo, CAPPOZZO FRANCESCA - Lugo,CECCHIN MARIA - Lusiana, CERANTOLA GIACOMO - Tezze s.B., CITTON FILIPPO - Borso del Gr., COLPO GIADA - Conco, COLPO MARIA - Cogollo del C., COSTENARO BEATRICE - Marostica, DA ROS ANDREA - Bassano del Gr., FARRONATO FRANCESCA - Romano d’Ezz., FAVERO ALBERTO - Mussolente, FERRARO BEATRICE - Rosà’, FERRARO GIORGIA - Romano d’Ezz., FERRARO STEFANIA - Mussolente, FIORESE MONICA - Tezze s. B., FIORESE SABRINA - Tezze,

GRAZIANI ARIANNA - Marostica, GRAZIANI GIULIO - Marostica, GROSSELE RICCARDO - Rosà, LOCANTORE VALERIA - Cartigliano, MAINO ARIANNA - Lugo, MAROLLA RICCARDO - Lusiana, MENEGHETTI GIULIA - Romano d’Ezz, MOCELLIN VANESSA - Campolongo, MORASSUTTI FEDERICO - Mussolente, PAROLIN RACHELE - Asolo, PASSUELLO FEDERICO - Cassola, PELTRAN MONICA - Lugo, PEZZIN CHIARA - Conco, PORRO SARA - Lusiana, POZZAN GIOVANNA - Sarcedo, PRIMON ENGIE - Marostica, RIGON ANDREA - Montecchio Prec., RODIGHIERO ANTONIO - Conco, RONZANI FABIO - Lusiana, RUBBO FRANCESCA - Lusiana, SABBADIN SAMUELE - Loria, SCALCO ARIANNA - Bassano del Gr., SCALCO GABRIELE - Rosà, SCATTOLA FRANCESCA - Rossano V.to, SCETTRO ILARIA - Marostica SIVIERO ELISABETTA - Rossano V.to, SOFFINI ANTONIO - Lugo, TESCARI SARA - Bassano del Gr., TODESCO CARLO - Cassola, TOMIOLA MATTIA - Romano d’Ezz., TORELLI ELISA - Romano d’Ezz., TRENTO PAOLO - Bassano del Gr., VANZO MICHELA - Pove del Gr., VILLANOVA MARTA - Marostica, VILLANOVA JULIA - Lusiana, VISENTIN LUDOVICA - Romano d’Ezz., VOLPATO SARA - Marostica.

UNIVERSITÁ ANDOLFATTO ENRICO - Bassano del Gr., BAGGIO SILVIA - Rosà,BERTACCO BARBARA - Conco, BIZZOTTO ERIKA - Bassano del Gr., BONTORIN MAURO - Romano d’Ezz.,BORGO GIACOMO - Cassola, BROGLIO CAMILLA - Dueville,BROGLIO MARCO - Bassano del Gr.,BROGLIO MAXIMILIAN - Dueville,CITTON MATTEO - Borso del Gr., CIVIERO CHIARA - Bassano del Gr.,

COLPO MICHELE - Cogollo del C., COSTENARO GIOVANNI - Marostica,CRESTANI ALESSIO - Marostica, CRESTANI CRISTINA - Romano d’Ezz.,CRIVELLINI BIANCA - Bassano del Gr., CRIVELLINI IRENE - Bassano del Gr., CUCAROLLO LUCA - Rosà, DISSEGNA ALESSANDRA - Mussolente, DISSEGNA SAMANTHA - Romano d’Ezz., DONAZZAN FRANCESCA - Pove,FARRONATO FRANCESCA - Romano d’Ezz., FERRARESSO FRANCESCO - Lusiana, FIAMMA ANDREA - Romano, FIETTA MARTINA - Cassola,FINOZZI CHIARA - Calvene, FRANCESCHINI ANDREA - Romano, GIRARDI MATTEO - Marostica, GRIGOLETTO SILVIA - Cassola, GUIDOLIN ANDREA - Cassola, GUIDOLIN STEFANO - Cartigliano,IAVERNARO MARCO - Romano d’Ezz., ILLESI MARTINA - Campolongo sul Gr..,LISCIOTTO ELEANA - Rossano V.to,LUNARDON LUIGI - Bassano del Gr.,MARIN ALESSIO - Bassano, MARIN LAURA - Bassano, MOCELLIN MARCO - Campolongo sul Br., PEZZIN MARTINA - Conco, PIGATO PAOLO - Schiavon, PIZZATO PAOLO - Marostica, POZZA SANDRO - Lugo, RESCHIGIAN ALAIN - Borso, RIGONI GIULIA - Conco, RUBBO CHIARA - Lusiana, SABBADIN ANNA - Loria, SARETTA ERIKA - Mussolente, SARTORI ALBERTO - Lusiana, SCOTTON GIORGIA - S.Nazario, SCOTTON VIOLA - S.Nazario, SIMIONI CECILIA - Mussolente, SIMONETTO FEDERICO - Romano, SIMONETTO SOFIA - Romano, SONDA GLORIA - Romano, TESSARI MARTINA - Bassano,TORRESAN LUCA - S. Zenone, TOSIN JESSICA - Rosà, VEDOVOTTO BEATRICE - Borso,VOLPATO GLORIA - Marostica, ZANNONI ARIANNA - Marostica, ZANOTTO TOBIA - Cittadella.

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Il Nuovo Ezzelino Marzo 2012 RIFLESSIONI - PAG. 7

Chi non ha tenuto un diario durante la sua vita? E chi non lo ha tenuto durante l’adolescenza? Il diario come rifugio, risorsa, confidenza, compa-gno, amico ideale, coperta di Linus, sfogo. Diario come deposito di emozioni, di sogni, di bisogni e di desideri. Luogo di elaborazione dei conflitti fra sÈ e il mondo, se stessi e la famiglia, se stessi e la propria identità in mutazione continua.

Il contenitore paziente, dove si sedimentano per depositarsi trasformazioni straordinarie, quasi dei piccoli terremoti da registrare via via ogni giorno nel chiuso della propria camera, piccoli e grandi sciami sismici, dei mutamenti del corpo e dell’anima.

La trasformazione del corpo, la scoperta della sessualità e il rito dellíinnamoramento sono i tre cardini su cui ruotano i pensieri, le paure, le ossessioni, i desideri degli adolescenti.

Se vostro figlio, o vostra figlia, è uno dei pochi fortunati ad avere ancora un simpatico “diario se-greto”, allora è certo che voi genitori vi starete interrogando su quali segreti possano na-scondersi all’interno, o peggio ancora se è il caso di dargli una piccola sbirciatina.

Ecco, partiamo dal presuppo-sto che il diario nasce dal desi-derio di trovare, anche in una casa abitata, che è la propria casa, uno spazio di intimità profonda e di introspezione che si raggiunge con l’uso di questo diario. Inoltre, durante l’adolescenza viene privilegiato l’uso della scrittura, il che è un’ottima abitudine, che permette di tradurre in parole dei corposi stati emotivi.

Molti genitori credono che il diario nasca dal de-siderio di nascondere, coprire, o comunque come sintomo di poca chiarezza; questo in realtà mette in evidenza una diffidenza, che è sentore di una insicurezza genitoriale di fondo, e che deve essere

risolto prima dagli stessi geni-tori e soltanto dopo espressa ai ragazzi.

Evitiamo quindi assolutamen-te di sbirciare o controllare il diario, ancor meno provarne

gelosia; violare la privacy da parte dei ragazzi è un segno spiacevole, mentre violare la privacy da parte dei genitori è davvero una cosa inaccettabi-le, che potrebbe compromettere la relazione con il proprio figlio, che è appunto in un’età di transi-zione e ha bisogno quindi di figure di riferimento, stabili e corrette.

Quindi cari genitori, mettetevi l’animo in pace e cercate di concedere la giusta intimità ai vo-stri figli.

Cinzia Bonetto

Caro Diario…Con l’avvento del mondo telematico, dei social newtork e di tutte le reti, molto spesso l’antico diario viene riposto in un cassetto e non usato più per raccontare le piccole avventure di ogni giorno.

violare laprivacy da parte deigenitori è davvero

una cosa inaccettabile, che potrebbe

compromettere la relazione con il

proprio figlio

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Quando nel 1991 Gabriele Farronato, allora direttore de “Il Nuovo Ezzelino”, pubblicava sulle pagine della rivista il primo racconto di Francesco Settin lo definì “un giovane scrittore ro-manese di 21 anni”.

L’estate che ho imparatoad andare in bici

Gianni Dalla Zuanna

Di certo non immaginava che questo ragazzo, infermiere per lavoro, ma scrittore per voca-zione, avrebbe percorso un cammino letterario così im-portante.A quel primo lavoro sarebbero seguiti sulle pagine della no-stra rivista altri due racconti. Con costanza, senza farsi sco-raggiare da tentativi frustrati, dai rifiuti editoriali, Francesco ha perseverato nel suo impe-gno. Ha trovato finalmente il consenso di un editore come Piero Manni che ha pubblica-to tre racconti: “L’annegato”, “Un angelo” e “L’enigma della luna”.Dopo Manni è stata la volta di Piero Graus che ha accolto

a braccia aperte lo scrittore romanese, pubblicando la raccolta di racconti “L’estate che ho imparato ad anda-re in bici”. Graus non è un editore di grandi dimensioni, ma tra gli altri ha pubblicato anche Alda Merini e Idolina Landolfi, la figlia del grande Tommaso.Questa raccolta è stata per me, quando l’ho letta, una

vera sorpresa, piacevolissima. Francesco fa parlare, con il loro linguaggio schietto, sin-cero e spontaneo, bambini e bambine di va-rie epoche, dagli anni sessanta fino ai giorni nostri. Io stesso mi sono ritrovato in molti di quei racconti ed ho rispolverato ricordi che credevo persi ed invece erano ancora lì, aspettavano solo di essere riportati alla luce. Ho capito che questa raccolta non è stata scritta per i bambini, ma per gli adulti che hanno dimenticato cosa voglia dire essere stati piccoli, che non sanno quanto ci sia da ricevere da loro solo a volerli ascoltare.Francesco sa parlare, anzi pensare, sia al ma-schile che al femminile, all’interno dei propri racconti ed è una qualità rara, propria di un animo sensibile, che rende più veritiero il racconto.“L’estate che ho imparato ad andare in bici” è un libro all’apparenza piccolo, può sembra-re semplice, ma è grande nei contenuti e ha

una caratteristica particolare che appartiene alle grandi opere: cattura l’attenzione, ipnotizza il lettore dalla pri-ma pagina fino all’ultima.É una grande soddisfazione per tutti noi che collaboria-mo alla rivista che da que-ste pagine Francesco abbia potuto spiccare il volo e portare in alto il nome del nostro paese.

Il Nuovo Ezzelino Marzo 2012 CULTURA - PAG. 8

Io stesso misono ritrovatoin molti di quei racconti ed ho

rispolverato ricordi che credevo persi

ed invece eranoancora lì

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Maurizio Scotton

Il Nuovo Ezzelino Marzo 2012 SOCIALE - PAG. 9

Il dono di un uovo, all’inizio della Primavera, è un’usanza antichissima.L’uovo in sé ha sempre avuto forti connotati simbolici: nella mitologia pagana il cielo e il pianeta erano considerati due emisferi che anda-vano a creare un unico uovo, mentre gli antichi Egizi consideravano l’uovo come il fulcro dei quattro elementi dell’Universo (acqua, aria, fuoco e terra).

L’Uovo di Pasqua

L’uovo, come simbolo della vita, del rin-novamento della natura, della fecondità, è diventato, di conseguenza, un dono be-naugurante per accogliere l’inizio della stagione primaverile.Infatti, antiche testimonianze raccontano che i persiani avessero l’usanza di scam-biarsi uova di gallina, mentre i greci ed i cinesi furono i primi a decorare le uova.

Con l’avvento del Cristianesimo l’uovo pa-squale diviene il simbolo della Resurrezio-ne, della rinascita dell’uomo in Cristo. Durante la Quaresima, le uova venivano conservate al fine di donarle e consumarle durante il tradizionale pranzo del giorno di Pasqua.

Nel corso dei secoli alle uova vere deco-rate o dorate, si affiancarono quelle realiz-zate in diversi materiali come ad esempio la terracotta, la carta pesta e, solo recente-mente, il cioccolato.Quest’ultimo ebbe una grandissima diffu-sione soprattutto a partire dal XX secolo. Oggi, alla produzione artigianale delle uova di cioccolato, si contrappone quella industriale caratterizzata da una notevole campagna pubblicitaria. Solitamente all’in-terno dell’uovo viene inserito un regalo, idea questa che, specialmente tra i bambi-ni, ha riscosso un notevole successo.Tale operazione commerciale comporta

innanzitutto che la qua-lità del cioc-colato passi in secondo piano, ma sopra t tu t to che si perda inesorab i l -mente il va-lore intrinse-co del dona-re un uovo; si estinguo-no così i r i f e r imen t i legati al Cri-stianesimo… all’attenzione per la Vita.Ma tutt’oggi esistono validi esempi di con-nessione con il significato tradizionale dell’uovo pasquale e, uno di questi è rap-presentato dallo slogan dell’AIL, Associa-zione Italiana contro le Leucemie-linfomi e mieloma, “Diamo vita alla ricerca”.L’AIL, nei giorni 23, 24 e 25 marzo 2012, ha organizzato la XIX Edizione della mani-festazione “Uova di pasqua AIL”, durante la quale i cittadini hanno avuto l’occasione di compiere un importante gesto di solida-rietà nei confronti dei meno fortunati e di coloro che li assistono.A fronte di un contributo di dodici euro si sosteneva l’AIL e, in cambio, si riceveva

un goloso uovo di cioc-colato.La manifestazione “Uova di Pasqua AIL”, posta sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repub-blica e realizzata grazie all’impegno di migliaia di volontari, permetterà anche quest’anno di in-crementare l’attività di ricerca sulle leucemie.Infatti, tutte le edizio-ni di tale evento hanno reso possibile la raccol-ta di fondi destinati al finanziamento di pro-

getti di Ricerca e Assistenza di alto valore scientifico e sociale, contribuendo inoltre a sensibilizzare l’opinione pubblica per lotta contro le malattie del sangue.I rilevanti progressi della Ricerca Scienti-fica e le terapie sempre più efficaci e mi-rate, compreso il trapianto di cellule sta-minali, hanno determinato un grande mi-glioramento nella diagnosi e nella cura dei pazienti affetti da tumori del sangue, ma è necessario il sostegno di tutti per raggiun-gere un obiettivo irrinunciabile: rendere leucemie, linfomi e mieloma sempre più guaribili.

Buonissima Pasqua con le Uova dell’AIL.

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Il Nuovo Ezzelino Marzo 2012 RESOCONTI - PAG. 10

In attesa del tricoloreUomini e istituzioni nel Vicentinoe a Bassano tra 1848 e 1866

Il 17 marzo si sono conclusi ufficialmente i festeggiamenti per i 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Diverse iniziative e manifestazioni si sono susseguite, anche nel nostro territorio. Certe, come questa, hanno trasmesso cultura e storia ad un vasto pubblico.

Giovanna Fogliardi

La mostra documentaria “In attesa del tricolore. Uomini e istituzioni nel Vicentino e a Bassano tra 1848 e 1866” allestita nella Sezione d’Archivio di Stato di Bassano del Grappa, è stata accolta con favore dal pubblico bassanese, tanto che, vi-ste le molte richieste da parte delle scuole e della cittadinanza bassanese, è stata prorogata di un mese, sino al 3 marzo scorso. Inaugurata il 19 novem-bre, l’esposizione pro-poneva un viaggio nella storia ottocentesca bassa-nese e vicentina all’om-bra del governo austria-co, illustrando come per mezzo di una ben organizzata struttura gerarchica nulla, o quasi, sfuggisse al controllo delle autori-tà. Troppo gravosa era la presenza dello straniero, specialmente per la classe media cittadina molto penalizzata da una asfis-siante politica di limitazioni allo sviluppo economico. Grave era la crisi quando nel marzo del 1848, sull’onda delle insurrezio-ni europee ed italiane, anche a Bassano gli animi si accesero, e duemila persone scesero nelle strade inneggiando alla liber-tà. Anche Bassano, al pari di Vicenza, vide l’instaurarsi di una forma autonoma di go-verno, il Comitato provvisorio, presieduto da Luigi Caffo; fu istituita la Guardia Civi-ca, suddivisa in più compagnie, a garanzia dell’ordine pubblico.A distanza di due mesi soltanto, il 5 giugno 1848 a Bassano, erano tornati gli Austriaci e le misure repressive divennero pesanti. Il dissenso nei confronti del dominatore straniero, però, non cessò e l’esposizione ha documentato alcuni significativi episodi relativi agli anni ’50 e ’60 dell’Ottocento, che testimoniano lo spirito patriottico sino

all’annessione al regno d’Italia nel 1866.Il percorso della mostra è stato predisposto in tre sezioni: la prima con il panorama istituzionale, sof-fermandosi sulla struttura politica del Lombardo-Veneto, articola-ta in province, distretti e co-muni. Bassano era capoluogo del distretto che c o m p r e n d e v a dodici comuni. Sono stati qui presentati, tra gli

altri, due documenti, il primo del 1857 ed il secondo del 1862, che documentano l’ar-rivo di Francesco Giuseppe a Vicenza – la prima volta accompagnato dalla duchessa bavarese Elisabetta di Wittelsbach , Sissi – e le manifestazioni delle pubbliche autorità preposte all’accoglienza. Il nucleo princi-pale dell’esposizione era costituito dalla seconda sezione, dedicata agli avvenimenti del 1848 a Vicenza ed a Bassano. In parti-colare, proprio perché ospitata nella sede bassanese, si è voluto integrare il percor-so ideato e realizzato dall’Archivio di Stato di Vicenza, da dove la mostra proveniva, predisponendo varie vetrine dedicate a documenti selezionati dall’archivio della Pretura di Bassano (processi politici 1848) e dall’archivio storico del Comune di Bas-sano (Polizia 1848 e 1849). Ad arricchire poi questa parte hanno contribuito concit-tadini bassanesi, i quali hanno offerto carte ed oggetti delle loro collezioni a corredo e ad integrazione di quanto esposto. Non è stato perciò compreso nell’opuscolo-guida alla mostra l’elenco degli appartenenti alla Guardia Civica, come pure altri documenti,

riferiti al caporale del generale Durando, Mattia Manetti, con diario, elmo con l’inse-gna di Pio IX, medaglia al valore e relativo diploma per la partecipazione alla battaglia di Vicenza del 10 giugno. La terza sezione, infine, ha documentato varie manifesta-zioni di ostilità al governo austriaco e, per contro, di adesione all’Italia, verificatesi nella provincia vicentina a partire dal ritor-no degli Austriaci nel Lombardo-Veneto.Numerose sono state le scolaresche che hanno aderito all’invito alla visita, soprat-tutto le terze classi delle scuole medie e le scuole superiori. La didattica della Sezione d’Archivio di Stato di Bassano del Grappa ha all’uopo realizzato un DVD introdutti-vo sulla storia di Bassano della prima metà dell’Ottocento, nell’ottica di facilitare la comprensione del percorso espositivo (Il filmato è tuttavia visibile anche dai singoli visitatori o dai gruppi). Ragazzi e insegnan-ti, mediante la lettura delle carte, sono stati coinvolti nella micro-storia, la storia degli avvenimenti locali, delle istituzioni e della gente comune, che costituisce una tessera della grande storia. La vicinanza tra quanto raccontano le carte e quanto è stato vissuto non troppi anni orsono dai nostri prede-cessori, è stato il mezzo per proporre la riflessione sull’impostazione metodologica per accostarsi alla storia; ecco dunque che i ragazzi hanno avuto la possibilità di es-sere consapevoli che i libri di storia sono scritti per mezzo dell’analisi delle fonti, soprattutto delle carte conservate negli ar-chivi e che chiunque può contribuire ad aggiungere nuovo sapere a quello già in-dagato e pubblicato.L’intento dell’Archivio di Stato bassanese è stato quello di avvicinare i giovani alle fon-ti archivistiche, anche con la proposta di laboratori, che ora sono stati avviati, affin-ché gli archivi non siano visti come luoghi ammuffiti e bui, ma, al contrario, vengano percepiti come organismi vivi, ricchi di sti-moli e dai quali si possono ricavare infor-mazioni preziose sia a fini personali, che per scopi di studio e ricerca.

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Il Nuovo Ezzelino Marzo 2012 CULTURA - PAG. 11

Scopri la Biblioteca…Con questo titolo si presenta il pieghevole, predisposto dalla Bi-blioteca del Comune di Romano d’Ezzelino, che illustra in modo semplice e articolato l’uso che può farne un qualsiasi cittadino che ha intenzione di leggere un libro, un periodico, un quotidiano o che semplicemente vuole scoprire qualche bel film fra i vari DVD a disposizione. Tutto questo può farlo, gratuitamente!

Duilio Faddacon il supporto dellebibliotecarie Debora e Viviana

Mi sembrava doveroso fare un breve ac-cenno su un patrimonio culturale che mol-te volte i cittadini ignorano o dimenticano di avere a disposizione. Spesso entrare in una biblioteca sembra un impresa difficile, soprattutto per i giovani, perché si ha quasi l’impressione di entrare in un tempio, in un luogo sacro e silenzioso al di fuori del tempo, ma così non è!Allora ho pensato di portare sulle pagine del NE alcuni dati statistici e un breve ac-cenno sulle “Istruzioni per l’uso”, presenti nella brochure della Biblioteca comunale, per tentare di far apparire questo luogo meno “distante dai cittadini”.Il primo passo che bisogna fare, intanto, è iscriversi alla propria biblioteca comu-nale: l’iscrizione è gratuita ed è aperta a tutti, bisogna solo compilare il modulo di richiesta. Finita quest’operazione è meglio procurarsi il pieghevole, a disposizione e leggerlo attentamente, perché là sono scrit-te con estrema precisione tutte le regole e le operazioni per ottenere il miglior uso del patrimonio Bibliografico.La Biblioteca di Romano è detta a “scaffali aperti” in modo da consentire a chiunque di consultare direttamente i volumi presen-ti, così pure le Videocassette, i DVD e i CD. Anche la ricerca specifica del libro si può eseguirla con facilità, perché sugli apposi-ti scaffali sono in evidenza le indicazioni per tema in ogni parte della Biblioteca (Es. Narrativa, Poesia, ecc., questi sono solo al-cuni dei temi presenti). Inoltre da alcuni anni a questa parte è a disposizione degli utenti un sistema di ricerca on line, cioè utilizzando la postazione del PC a disposi-zione o direttamente da casa collegandosi a internet.Quindi, come vedete, ci sono diversi modi di utilizzare il patrimonio esistente, si può prendere in prestito, si può consultarlo in loco, si può, e questa è una novità, utiliz-zare il prestito interbibliotecario, cioè at-traverso il catalogo on-line presente. Poi fra i vari servizi disponibili, ultimamente, è nato “Biblioinrete”: questa iniziativa

facilita l’accesso al Servizio Bibliotecario Provinciale Vicentino (SBPV) che consta in un catalogo on line fra 54 Biblioteche, aggiornato in tempo reale. In sostanza, chi desidera leggere un libro può facilmente collegarsi da casa sul suo PC e scegliere, fra le 54 Biblioteche a disposizione, il vo-lume desiderato, prenderlo in prestito ed andarlo a ritirare nella propria Biblioteca comunale o più vicina.Ma quello che sorprende è l’utilizzo del-la Biblioteca e i dati riscontrati che danno l’esatta misura di quanti cittadini si dedica-no alla lettura dei libri a disposizione (dati 2010). E’ chiaro che a fronte di un patri-monio di circa 21400 volumi e un numero di 14600 abitanti, quello che fa pensare è l’utilizzo del prestito che si stabilizza per tutto il 2010 al numero di 13759 libri, di 2856 fra Video/DVD/CD, di 743 riviste/periodici e un flusso di prestiti Interbiblio-tecari (prestante/richiedente/extra) di 3309 tra volumi e altro, con un totale di prestiti di 20577.Inoltre c’è un altro dato che fa riflettere sulla vivacità della nostra Biblioteca, nel 2010 ci sono stati oltre 1000 nuovi ingressi, ossia acquisto di libri appena usciti, CD, DVD ed altro, solo il numero dei periodici, che si attestano in 552 copie, fa pensare quanto nuovo materiale si aggiunge al pa-trimonio Bibliotecario esistente.Nota di merito della Biblioteca comunale è la particolare attenzione ai ragazzi o meglio ai più piccoli utenti, i quali hanno bisogno di un vero e proprio aiuto o indirizzo. Per questo motivo c’è una sezione ragazzi de-stinata ai più giovani e costituita da testi di narrativa dove è possibile accedere con fa-cilità, dove per semplificare ulteriormente la ricerca si è utilizzata la simbologia. Men-tre una sezione importante per Romano è quella parte che riguarda la storia e la cul-tura locale, chi è interessato potrà dilettarsi a leggere storie e leggende sul “Tiranno” Ezzelino o gustarsi le poesie in vernaco-lo, scritte da autori locali, magari tornan-do con la fantasia alla vita contadina del

s e c o l o scorso.In fon-do leg-gere è r icos t ru-ire con la mente per-sonaggi, fatti e luoghi mai visti e, sicuramente è, un modo per alimentare il nostro cervello; fantastica-re aiuta ad evadere dal quotidiano, assen-tarsi momentaneamente per poi riprendere la vita di tutti i giorni con un po’ di serenità in più.La Biblioteca inoltre è a disposizione delle scuole del territorio per visite guidate ed incontri di promozione alla lettura.Da gennaio 2012 è attualmente attivo il ser-vizio WI-FI cioè la possibilità di collegarsi in internet gratuitamente, con il proprio portatile, nei locali della Biblioteca nelle immediate vicinanze di questa.Prima di chiudere voglio darvi un ultima informazione, che riguarda il numero di iscritti e che risultano a tutt’oggi, esatta-mente a 3672 (dati 2010) , invece gli utenti operativi (coloro che prendono in prestito e che consultano i volumi a disposizione) sono 2599, gli utenti attivi (un prestito in un anno) sono 1712 e infine i nuovi iscritti sono 176. La mia speranza è che, dopo questo breve resoconto, possa nascere anche in voi il desiderio di scoprire la Biblioteca di Ro-mano e quindi usufruire di qualcuno dei servizi che propone. Se ciò avvenisse avrei raggiunto lo scopo di questo mio lavoro e sarebbe anche un bel modo di valorizzare investimenti e risorse pubbliche. In chiusura, voglio ringraziare l’Assessore alla Cultura e all’Istruzione F. Filiaci che ha gentilmente autorizzato questa ricerca e le gentili Signore Bibliotecarie per la trasmis-sione delle notizie riguardanti la Biblioteca nel suo insieme.

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Il Nuovo Ezzelino Marzo 2012 RESOCONTI - PAG. 12

La scritta posta ai piedi dell’olivo sintetizza il significato di questo luogo: “L’albero di olivo, simbolo di pace, tra le rocce del Grappa ed i sassi del Piave a memoria dei caduti di tutte le guerre”.

Il Giardino della memoria

Domenica 18 marzo in una gradevole gior-nata di sole che preannunciava l’imminente arrivo della primavera, l’Associazione Fanti di Romano e l’Amministrazione comunale, hanno inaugurato ufficialmente “Il giardino della memoria”. Una sobria celebrazione dove, all’apertura del giardino e l’intitola-zione di una via al Fante d’Italia, hanno fat-to seguito l’alzabandiera, la deposizione di una corona d’alloro nel vicino monumento ai Caduti ed una sfilata fino alla chiesa per SS messa.

Il piccolo parco, sito all’ingresso della nuova lottizzazione, difronte alle scuole elementari di Romano alto, viene descritto dall’archi-tetto Renzo Forza, come “un progetto ricco di elementi simbolici. Esso prevede all’inizio dell’area la posa della pietra trovata, con la scritta “giardino della memoria”. Da un lato della pista ciclo-pedonale c’è un’area di forma triangolare con al verti-ce la pianta di olivo, simbolo di pace, che

ha una forma alquanto tribolata, in ricor-do della sofferenza di tutti i combattenti che in guerra si sono sacrificati per la pace che oggi noi possiamo godere. Ai piedi della pianta tuttavia spuntano nuovi virgulti che testimoniano la speranza riposta nelle nuo-ve generazioni.La pianta di olivo, simbolo di pace, è con-tornata dalle pietre a forma di guglie prove-nienti dal monte Grappa e da un fiume di ciottoli che rappresentano l’alveo del Fiume Piave e tra le rocce del Grappa ed il fiume Piave sono state poste delle piante di erica di colore rosso, come il sangue dei soldati caduti. Al di là della pista ciclo-pedonale c’è un’oasi di verde con gli elementi simbolici che ricordano il camposanto con le lapidi senza nome dei nostri eroi e con alcune panche per la sosta e la riflessione”.I Fanti ci invitano a visitare questo sito per comprendere appieno le tracce che lo ca-ratterizzano. Per fermarci a gioire della vita, della natura e della pace che i nostri avi

hanno conquistato per noi. Un’area che è, e che rimarrà aperta a tutti.Un monumento ai caduti che non intende esaltare le gesta degli eroi che hanno com-battuto tra il Grappa ed il Piave, quanto, ricordando il loro valore, diventare uno strumento di fiducia nel domani.

La memoria, in questo contesto, ha il grande ruolo di non farci dimenticare certi eventi e di farci comprendere che non si deve ricor-rere alla violenza (di qualsiasi forma) quale strumenti di risoluzione dei contenziosi tra gli uomini. Dialogo, confronto, mediazione, condivisione sono gli unici strumenti che possono risolvere i conflitti fra gli uomini.Un “giardino della memoria” situato di-fronte alla scuola primaria dedicato anche ai bambini perché, come ci insegnano a scuola, si deve conoscere e comprendere il nostro passato per sapere intraprendere la strada giusta verso il futuro e costruire un domani migliore.

foto di:Antonio BordinFotoclub di Romano

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Il Nuovo Ezzelino Marzo 2012 RESOCONTI - PAG. 13

È stato inaugurato a Romano D’Ezzelino alla Colom-bara Correr (ex sede della Pro Loco) il nuovo punto salute della Croce Verde associazione che da 10 anni opera sul territorio nell’ambito del sociale.

Inaugurazione Croce Verde

Alla presenza di numerose autorità tra cui il sindaco Rossella Olivo l’assessore ai servizi sociali David Cei l’assessore alle politiche sociali della regione Ve-neto Remo Sernagiotto e la presidente della Croce Verde dott.ssa Alessandra Cordella é stato tagliato il nastro che darà il via a una serie di iniziative per la salute collettiva dei cittadini.Grazie al prezioso contributo di 10.000 euro messo a disposizione dalla ditta Akzonobel di Fellette per le opere la Croce Verde potrà svolgere un servizio utile agli anziani e non che avessero bisogno della struttura per qualsiasi eve-nienza. Nella sede si potranno svolgere prelievi del sangue stick glicemici vac-cinazioni ecc… fattori molto importanti per chi avesse difficoltà a spostarsi. I mezzi della croce verde inoltre saranno a disposizione per i trasporti delle persone che ne facciano richiesta residenti nel comune di Romano.Nel suo discorso l’assessore Sernagiotto tesse le lodi all’amministrazione roma-nese che si é attivata fin da subito per poter realizzare un’opera così importante nell’attesa di vedere realizzato il centro diurno anziani a S. Giacomo che sor-gerà nell’area dell’ex Cantinon. Dalle parole del primo cittadino accogliere le richieste dei propri cittadini per avere una struttura come punto di riferimento é stata una priorità realizzata in un lasso di tempo minore rispetto alle aspettati-ve. Resta il problema costante del patto di stabilità che blocca le opere in corso rendendo difficile la vita a tutte le amministrazioni comunali.

Christian Rinaldo

Eroismo degliAlpini nella battaglia di Nikolajewkain RussiaSono un Carabiniere e potrei citare migliaia di atti di eroismo compiuti dai militari dell’Ar-ma, sia in pace come in guerra, ma quale fi-glio di un sergente degli Alpini combattente sull’Ortigara voglio ricordare un gesta di su-blime amore compiuto da un Alpino nella cruenta battaglia di Nikolajewka in Russia 69 anni fa, poco lontano dal Don.La temperatura era sotto i 40 gradi, mancava il vestiario ed il vettovagliamento. Vinti dal gelo, scarsamente armati ed accerchiati dai russi, cadevano a terra vinti dal gelo; più di uno a trascinare il commilitone morente con forte spirito di amore, abnegazione ed altrui-smo altissimi. Lottando corpo a corpo, ormai con la sola baionetta nel tentativo di entra-re a Nikolajewka per sottrarsi alla morsa del gelo e quindi al congelamento.Gli atti di eroismo degli Alpini furono molti (senza nulla togliere agli altri combattenti), anche in altri fronti, ma per non dimentica-re l’eroismo di quei soldati, ne cito solo uno avvenuto appunto nella cruenta battaglia suddetta.L’attendente che, pregato dal suo colonnello gravemente ferito di mettersi lui in salvo, se lo caricò sulle spalle e cammina e cammina fino a stramazzare sfinito a terra, rendendosi conto solo a quel punto che era morto. Allo-ra, in uno slancio faticoso e disperato si china su di lui, lo distende amorevolmente e lieve, gli scosta il bavero del pastrano a pezzi per mettergli in mostra la sfilza di nastrini al va-lore. Poi gli si fa sull’attenti, si porta la mano alla fronte e mai saluto militare fu altrettanto da ridestare il grido, il pianto di tutte le step-pe. “Addio mio colonnello”.Io, a questo Alpino, direi mille volte eroe per-ché anche solo a ricordarlo oggi, fa ancora tanto onore al corpo degli Alpini.Per carità, mai più una guerra ma, oggi, dove sono i gesti di amore e altruismo verso il prossimo?Per amare il nostro prossimo non aspettiamo un’altra guerra.Il Giardino della Memoria testé inaugurato a Romano, ci può aiutare a riflettere sull’im-portanza di amare il nostro prossimo.Grazie per lo spazio.

Giuseppe Bontorin

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Il Nuovo Ezzelino Marzo 2012 RIFLESSIONI - PAG. 14

Guardando questa nostra umanità, ferita, sofferente, a volte disperata, segnata dal male che morsica dentro e fuori l’uomo, mi chiedo: ma Dio non è al centro della storia, dove si è nascosto? Anche i credenti spesso, quasi rassegnati, hanno smesso di pensare che Dio possa intervenire a salvare, a raccogliere, a rialzare, a risanare, a confortare. Sembra quasi che il nostro Dio sia in difficoltà ad adattarsi alle nostre sconfitte.

Dio sosta tra le sconfittedel mondo per trasformarlecon la sua risurrezione

don Delfino

Se sfogliamo attentamente le pagine della Bibbia, leg-giamo che c’è sempre una guerra in atto tra il male e l’umanità, tra il male e Dio che vuole salvare gli uomi-ni. È una lotta che si gioco dentro la libertà dell’uomo e la grande presenza di Dio, dentro le scelte di un popolo e la grande mise-ricordia di un liberatore. Perché questa batta-glia tra il bene e il male, perché il bene non vince il male definitivamente? Domanda che è presente nel cuore di uomini e donne che ogni giorno sono chiamati a confrontarsi con la prova, con una forza che sembra prevalere su ogni energia umana, che a volte sembra il limite ultimo dell’uomo, senza via di ritorno. In certe esperienze di limite, di male, che l’uo-mo vive, pensiamo che esse siano una stra-tegia crudele, come se la sofferenza, il male fossero una condizione per la nostra crescita. Ci è difficile pensare che Dio di giustizia e di bontà, di tenerezza e di misericordia possa privilegiare qualcuno a scapito di altri. Forse lo sforzo che ci è chiesto non è tanto di giudi-care se sia giusto o sbagliato, perché si perché no, ma di cercare di riconoscere Dio nascosto nei volti, o anche nei silenzi: degli oppressi, dei violentati, di chi ha fame e sete, di chi patisce ingiustizie, di chi fa fatica a vivere in questo mondo, di chi è tradito, di chi muore. In questi volti c’è Dio, ed è qui che Dio ci

attende.Scrive Simone Weil: “Dio ci ha abbandonato nel tempo. Dio e l’umanità sono come un amante e una amante che si sono sbagliati circa il luo-

go dell’appuntamento. Ciascuno è lì prima dell’ora, ma sono in due posti diversi, e aspet-tano, aspettano, aspettano…”. La nostra fede ci assicura che Dio è fra le rovine di questo mondo non da impotente a vincere, ma per-ché la sua logica e il suo amore non sono le logiche e gli amori di questo mondo. È questa la strana logica di Dio che muore sulla croce capace di ristabilire le sorti, di capovolgere i destini. È la forza di questo strano amore l’uni-co in grado di sconfiggere ogni forma di male. Dio non è sconfitto dal male, dalla croce , sta lì sopra la croce. Attende che impariamo ad accogliere quella croce come via che porta al suo Amore, perché l’amore è più forte della morte, che dopo ogni croce c’è sempre la ri-surrezione, la liberazione dal male.Cristo ci aiuta non per l’onnipotenza ma per una sofferenza. E questo non perché Dio sia impotente di fronte al male, ma perché ha scelto come segno dell’amore di stare vicino all’umanità più debole e più fragile. L’amore vero tante volte perde, d’altronde non è que-

sta la via che Gesù ci ha indicato: “Chi cerca di conservare la sua vita la perderà; chi invece è pronto a sacrificare la propria vita per me, la troverà”. (Mt 10.39)La Pasqua ci ricorda che nonostante a vol-te ci siano uomini che tentano di vincere su Dio, Lui non è mai sconfitto. Lui vive den-tro il cuore di ogni uomo, nel respiro a volte discontinuo delle nostre speranze, nell’essere accanto a noi nei nostri fallimenti, nelle no-stre prove, sopravvive nel farsi orizzonte della nostra vita.Gli uomini sono sconfitti dal male quando non riescono più a riconoscere la luce della risur-rezione, a seminare nella storia piccoli segni della tenerezza di Dio, a raccontare abbracci di misericordia.Il Risorto continua a farci sentire la sua pre-senza attraverso le sue mani e piedi bucati, il suo costato aperto, si fa sentire attraverso i suoi dolori che sono i nostri dolori, ma illumi-nati dalla forza della vita, della Risurrezione. A noi credenti è affidato il compito impegna-tivo ma meraviglioso, di riscoprire i germi di risurrezione seminati dentro la storia, per poi condividerli con fratelli, per essere liberati dal male ma anche essere piccoli strumenti di li-berazione di sofferenze.Il nostro tempo ha bisogno di persone che hanno negli occhi la luce del Risorto che rie-sce a sciogliere le fragilità umane con gesti di amore, che hanno il sapore della solidarietà, della condivisone, della generosità, della pace, della giustizia.

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Il Nuovo Ezzelino Marzo 2012 ASSOCIAZIONI - PAG. 15

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Rinnovo direttivi

Nella serata di martedì 6 marzo 2012 presso la sede dell’A.I.D.O. in piazzale Cadorna a Romano d’Ezze-lino si è riunita l’assemblea elettiva per il rinnovo del Consiglio Diretti-vo dell’Associazione.

L’incarico di guidare il gruppo spet-terà nuovamente a Chemello Do-menico, eletto Presidente per la dodicesima volta.

Il resto del team A.I.D.O. è risultato essere il seguente:

Vice Presidenti:Pilati Ivo e Luisetto Silvano.

Consiglieri:Bergamo Gianni, Bellò Gaspare, Ferraro Mauro, Rebellato Silvano, Chemello Valeria, Forlin Serena, Torresan Luigina, Zen Secondo, Facchinello Patrizio, Melli Enrico, Reale Ciro, Paternolli Silvana.

Probiviri:Brotto Olinda, Sandro Celso,Zonta Luciano.

Revisori dei conti:Bragagnolo Mario,Carlesso Raffaella, Zilio Onorina.

Tesoriere:Bellò Gaspare.

Segretari:Forlin Serena, Paternolli Silvana.

Eletto il Direttivodel coordinamento “BMG”.

Nella serata di martedì 6 marzo 2012 si sono svolte le elezioni per il rinno-vo delle cariche sociali del Coordina-mento “Brenta Monte Grappa”, orga-nismo che raggruppa insieme otto Associazioni di Protezione Civile con specializzazione nelle attività di an-tincendio boschivo dislocate da nord a sud lungo la Valbrenta.

Nato nell’anno 2000, il Coordinamen-to “Brenta Monte Grappa” si confer-ma uno dei più attivi e più numerosi gruppi associativi locali, composto da 212 volontari sempre disponibili ad intervenire per aiutare gli altri, anche nelle situazioni più difficili.

Alla guida del Coordinamento è stato riconfermato il Presidente Bettiati Cav. Italo, mentre il suo vice sarà nuovamente il Sig. Carraro Bruno dell’Associazione di Solagna.Faranno parte dello Staff Tecnico tut-ti i Presidenti delle otto Associazioni appartenenti al Coordinamento.Nella stessa serata sono stati eletti anche i Revisori dei Conti e i collabo-ratori di segreteria.

Un augurio dunque a tutti gli incari-cati affinché possano continuare l’ot-timo lavoro finora svolto.

Lo scorso 23 febbraio si sono tenu-te presso la sede sociale le elezioni per il rinnovo del Consiglio diret-tivo dell’Associazione Volonta-ri Antincendi Boschivi, Prote-zione Civile.

È con piacere che segnaliamo il ri-sultato delle votazione che premia il lavoro sin qui fatto dal Presi-dente Giovanni Chemello che è stato riconfermato per il prossimo triennio.

Risultano inoltre elettii seguenti volontari che formanoil nuovo consiglio direttivo:Levorato Maurizio,Tonin Moreno,Zuccato Giovanni,Farronato Calisto,Todesco Moreno,Tonin Ferruccio.

SegretarioAgostino Zappia

All’importante associazione Ezzeli-na giungano gli auguri di un buon lavoro anche da parte della Pro Loco di Romano.

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Il Nuovo Ezzelino Marzo 2012 RIFLESSIONI - PAG. 16

Cogli la prima…vera, a!

Chissà se Ezzelino III ha mai usato il termine “cri-si”. Probabilmente è un pensiero poco serio, for-se anche un modo irri-spettoso di spendere del tempo in un periodo, appunto, di crisi.Certo è che la parola in questione, o qual-che sua antica cugina, ammesso che sia mai stata pronunciata dalle tiranniche labbra, non dev’essere mai uscita a prendere il carezzevo-le sole della primave-ra tra i colli del nostro comune. Primo perché Ezzelino era nato in primavera, e per uno

che doveva assolutamente trovarsi quel giorno, in quel posto, a quell’ora (mezzogiorno del 25 aprile 1194) per volere del destino e dei sogni di sua madre, l’avvio della bella stagione, non poteva che portare fortuna. O almeno buo-ni oroscopi e segni.

Secondo, perché 780 anni fa, 29 marzo 1232, dunque sempre in pri-mavera e nell’attuale Friuli, Ezzelino incontrava il grande aggancio della sua vita, Federico II, l’imperatore, che magari oggi avrebbe co-minciato con il concedergli la sua amicizia su Facebook su un profilo dal nickname tipo Fede Stupor Mundi per poi coltivare, come allora, una proficua collaborazione “professionale”.

Va detto anche che, sempre in primavera, ma in una fase più avanza-ta e in periodi più caldi della sua vita, Ezzelino ricevette una scomu-nica e che contro di lui fu bandita una crociata… ma anche allora, il grintoso, probabilmente usò altre parole per reagire alle difficoltà.

Buona primavera ezzelina 2012, fitta di appuntamenti da affrontare con giusto “piglio”.

Serenella Zen

SOSlingua italianaQuante volte ci siamo lamentati delle scarse competenze maturate dai nostri alunni in am-bito scolastico e della loro preparazione asso-lutamente inadeguata? Lo sgomento di fronte al generale decadimento culturale è un fatto concreto, innegabile e pare allargarsi a mac-chia d’olio. Istituto primario nel vicentino. Le insegnanti, da qualche tempo, come prassi annuale, sono impegnate nella scelta dei testi da adottare per le classi future. Molteplici i criteri di valutazio-ne: si analizzano le linee guida di ogni testo, il metodo accolto, le immagini, la struttura. Al vaglio anche il grado di presa sul lettore. L’inda-gine è gravosa, i libri sono tanti. Impensabile riuscire a scorrere con dovizia ogni fila di parole. Così ci si raccoglie intorno a sche-mi ben definiti, ma si tralasciano alcuni aspetti giudicandoli scontati...quelli che potremmo chiamare “dettagli grammaticali”. E si finisce per accorgersi di aver adottato un testo zeppo di errori...ortografia, morfologia, sintassi. Apo-strofi aggiunti indiscriminatamente o taciuti, mancata concordanza fra soggetto e predicato, accozzaglia di tempi verbali diversi all’interno di un periodo. La segnalazione mi incuriosisce. Sbircio il nome dell’autore e mi si svelano tre firme. Spo-sto l’occhio sull’editore e noto che si tratta di un’etichetta importante. Mi chiedo di questo passo dove andremo a finire. Basta uno sguar-do al mondo della carta stampata per verificare lo stato di salute della nostra lingua italiana. Ma che a palesare i sintomi del “morbo” sia un testo scolastico mi par grottesco e davvero pericoloso. La sequenza di errori tradisce un’as-soluta incapacità a scrivere, tanto più grave se considerato che il lavoro è stato redatto a sei mani. E la casa editrice? A quale ruolo è prepo-sta? Non dovrebbe in qualche modo fungere da garante? Sono sconcertata...

Debora Marcon

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Il Nuovo Ezzelino Marzo 2012 NOTIZIE IN BREVE - PAG. 17

Mario Chemello “Baldi”, ha resistito bene: martedì 10 aprile 2012 sarà centenario. I fa-migliari sono felici di poterlo festeggiare domenica 15 aprile con la S. Messa delle ore 10.30 nella Chiesa Parrocchiale di Romano. Seguirà un rinfresco nel bar patronale e chi vorrà potrà unirsi a parenti ed amici per gli auguri e le congratulazioni per il prestigioso traguardo raggiunto. Anna Chemello e famiglia

E…100, Mario Chemello “Baldi” diventa centenario

Lunedì 5 Marzo il cuore di Don Lorenzo Zonta ha cessato di battere. Un infarto grave gli ha concesso una settimana di vita, lucida, con il funerale di una sorella.Don Lorenzo era nato a Romano d’Ezzelino nel 1933. Ordi-nato nel 1957, giovane prete, divenne insegnante di lettere nel seminario minore di Thiene e iniziò la Facoltà di Lettere dell’Università di Padova. Il corpo insegnante del minore era in quegli anni l’antenna sensibile che avvertiva i tempi nuovi: il Concilio, il ’68. Troppo presto, troppo forte, per cui nel 1967 venne sciolto e rinnovato. Don Lorenzo continuò l’insegnamento prima di lettere nel collegio Atestino, poi di religione all’Istituto Poloni a Monselice. Intanto nel 1972 era stato nominato arciprete di valle San Giorgio, a Baone. L’insegnante divenne pastore e promosse il cammino di crescita della comunità. Era appena partita la riforma liturgica e Don Lorenzo l’avviò con entusiasmo, avvalendosi soprattutto della sua capacità musicale. I suoi interessi si estendevano agli aspetti sociali e civili; forte l’impegno per ottenere l’autorizzazione a costruire nell’area del Parco Colli un nuovo quartiere che consentisse ai giovani di rimanere in paese. Ma il ricordo più profondo di lui è legato alla sua capacità di rapporti personali e alla sua carità. Dopo quasi vent’anni, nel 1991, ricevette la nomina di parroco di Tombelle: una parrocchia giovane in pieno sviluppo di insediamenti urbani. Questo comportò un notevole impegno per le strutture: dall’ampliamento della scuola materna, alla nascita dell’asilo nido e soprattutto alla erezione del centro parrocchiale, che ha inaugurato già in carrozzella a causa del diabete. Ma l’attività principale di Don Lorenzo era la cura della vita spirituale della comunità. E come a valle San Giorgio tanta carità, tanta cura delle relazioni personali. Nel 2009 le condizioni di salute gli consigliaro-no di lasciare la comunità: si ritirò in Casa del clero e poco dopo all’Opsa. Un soggiorno fatto di lettura (tra libri e quotidiani) e musica (suonando il pianoforte).

Don Lorenzo Zonta

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Il Nuovo Ezzelino Marzo 2012 NOTIZIE IN BREVE - PAG. 18

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Il Nuovo Ezzelino Marzo 2012 NOTIZIE IN BREVE - PAG. 19

Cihannolasciato

Maria Zontaved. Forner

84 anni27 febbraio 2012

Tullia Canilved. Lessio

89 anni29 febbraio 2012

Don Lorenzo Zonta

79 anni5 marzo 2012

Francesco Forza

97 anni27 febbraio 2012

Antonia Camazzolaved. Bellò79 anni

17 febbraio 2012

Natalino Ferraro

69 anni12 febbraio 2012

Teresa Marangonived. Tonin

79 anni1 febbraio 2012

Egidio Antonio Grandotto

81 anni14 febbraio 2012

Anna Maria Onisto

86 anni3 febbraio 2012

Valerio Zen

56 anni13 febbraio 2012

Fabio Tonetto

43 anni8 febbraio 2012

Giovanna Visentinin Bortignon

76 anni12 febbraio 2012

Luigi Storti

94 anni9 febbraio 2012

Punti rinnovo sociE’ possibile ricevere il Nuovo Ezzelino, organo ufficiale dei soci sostenitori.La quota associativa è di E 16 per i nazionali e di E 22 per gli esteri.

Sede ProlocoVia G. Giardino 77, San Giacomo

Uffici Postali,Centri Parrocchiali,Banca di Credito Cooperativo.

San GiacomoEdicola Cartoleria Zilio Giovanni,Bar Ca’ Mauri, Bocciofila Ezzelina.

FellettePanificio Bosa,Edicola Cartoleria Brillante,Happy Bar, Trattoria Conte Chantal.

Sacro CuoreSpeedy Bar (Autolavaggio Scotton).

RomanoEdicola La Coccinella, Profumeria Elisir,Tabaccheria e Cartoleria Mirò,Giovanni Bontorin (pittore),Foto Gastaldello / Arduino,Frutta e Verdura da Silvana.

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< BASSANO DEL GRAPPA (VI)Via Cogo, 34 - Tel 0424 382767

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< BASSANO DEL GRAPPA (VI)Via Capitelvecchio, 32 - Tel 0424 886961

< BORSO DEL GRAPPA (TV)Piazza Canal, 12 - Tel 0423 910310

< CARTIGLIANO (VI)Via Monte Grappa, 1 - Tel 0424 829862

< LUGO DI VICENZA (VI)Via Sioggio, 30 - Tel 0445 861636

< MAROSTICA (VI)Vill. Giovanni Paolo II, 6 - Tel 0424 470570

< ROMANO D’EZZELINO (VI)Via G. Giardino, 3 - Tel 0424 512333

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< ROSSANO VENETO (VI)Via Venezia, 23/25 - Tel 0424 541215

< S. CATERINA DI LUSIANA (VI)Via S. Caterina, 21 - Tel 0424 407168

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