Nuovo Ezzelino - Giugno 2009

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Mensile di informazione e di cultura della Pro Loco di Romano d’Ezzelino

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Mensile di informazione e di culturadella Pro Loco di Romano d’Ezzelino

Per la Pro Loco di Romano:Maurizio CarlessoDirettore Responsabile: Dario BernardiSegreteria: Stefania Mocellin

In redazione:Sara Bertacco, Cinzia Bonetto,Maurizio Carlesso, Gianni Dalla Zuanna, Duillio Fadda, Franco Latifondi,Stefania Moccellin, Valeria Orso,Erika Piccolotto, Christian Rinaldo,Silvia Rossi, Maurizio Scotton,Serenella Zen, Giuseppe Bontorin.

Colombara Correr via Foscolo, 9Romano d’Ezzelino (VI)Tel. 0424 36427 - [email protected]

Poste Italiane Spa - Sped. A.P.D.L. 353/2003(conv. in L. 27/02/2004 n. 46)art. 1, comma 1, DCB Vicenza

Tutti i diritti riservati

Quote soci:• ordinario nazionale E 10,00*• ordinario nazionale E 16,00• estero E 22,00• sostenitore E 52,00*quota che non dadiritto a riceverel’organo d’informazione della Pro Loco

ccp. n. 9337772Aut. Trib. Bassano del Grappa 2/1975

Tranne gli originali d’epoca,non si restituiscono le foto.

Foto copertina del mese di maggiodi Adriano Boscato

Giugno 2009

SommarioEditoriale Sulle tracce di Ezzelino…

StoriaEzzelino al potereSe tornassePoesia: Romano d’Ezzelino

Attualità Emozioni, i colori della vitaBreve storia di un emigranteAssemblea dei soci Bancadi Romano e Santa Caterina

Appuntamenti Buon compleanno MinifestivalIl Palio dell’innocenza2° Bocia Panocia

AssociazioniPrometeo

SportU.C. Romano

IncontriIntervista a Paolo Mantovani

RicordiFoto storiche

Notizie in breve

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FILIALE DI ROMANO D'EZZELINO

Via Roma, 6236060 Romano d'Ezzelino (VI)Tel. e Fax 0424 514112

Il 13 giugno Erika Piccolotto segretaria dell’Unpli provinciale è convolata a nozze con Cristian Vergerio

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Il Nuovo Ezzelino Giugno 2009 EDITORIALE - PAG. 3

Sulle tracce di Ezzelino…Una ridente giornata di sole iniziata per la verità molto presto al mattino, ha salutato i consiglieri ed i collaboratori della Pro Loco, dapprima per la collabo-razione prestata agli organizzatori della Marcia San Giacomo On Foot e succes-sivamente per l’appuntamento loro riservato a Soncino. Un tragitto piacevole in autobus ci ha portati a visitare i luoghi in cui Ezzelino III ha proposte le sue gesta ed è morto. Il tutto organizzato in collaborazione con la locale Pro Loco di Soncino che ci ha messo a disposizione una guida che, nell’illustrare le ca-ratteristiche amene del borgo medioevale, ci ha introdotti nel cuore della rocca facendoci visitare ogni angolo della costruzione.

Mirabile lo stato di conservazione e valorizzazione che si è potuto vedere. Un tuffo nel passato vero e proprio ha per-vaso il gruppo, nel superare i battenti del portone d’ingresso che conduceva all’ampio cortile interno, ma soprattutto un fremito particolare quando, entrati nelle prigioni della Roc-ca abbiamo potuto renderci conto delle condizioni in cui vivevano gli “ospiti” del tempo. Area angusta, priva di luce, se si tralascia un flebile riflesso esterno, catena e giaciglio di mattoni, un muro dello spessore di qualche metro, rilevava una struttura veramente inospitale. Siamo usciti in fretta a respirare a pieni polmoni un aria molto più “libera”. La puntuale spiegazione della nostra guida, ci permetteva inoltre di apprezzare gli affreschi e le particolarità della costruzione passando dalla Torre del Capitano alla Torre che ospitava la Cappella e quindi agli alloggiamenti delle truppe. In tema storico anche il museo posto al piano terra che vale da solo una visita a Soncino. Usciti dalla Fortezza abbiamo raggiunto la sede della prima Stamperia Ebraica che aveva avuto sede a Soncino, il pro-fumo d’arancia ha pervaso l’aria nel momento in cui i ca-ratteri mobili venivano puliti prima di essere nuovamente inchiostrati per stampare una nuova pagina di storia; si sto-ria, poiché il nostro Franco, mirabile testimone di tecniche antiche, ci portava in un epoca in cui stampare una pagina era già un successo. Ci sono stati offerti dei preziosi omag-gi ed i ragazzi che erano con noi hanno potuto provare l’ebbrezza di inchiostrare e poi stampare con le proprie mani, una pagina della bibbia.Il gruppo ha poi proseguito la visita alla Festa di Prima-vera, mentre i componenti il Cda della Pro Loco sono stati ad una riunione organizzativa per l’appuntamento

congiunto fissato per il 20/09/2009 a Soncino. In quella data proporremo un gemellaggio tra le nostre Pro Loco al fine di creare delle sinergie nel proporre, ricordare e valorizzare la figura di Ezzelino da Romano. Piacevole anche l’incontro con il primo cittadino di Son-cino che ci ha dappri-ma accolti e salutati e quindi accompagna-ti nella visita alla sua residenza comunale, ponendo particolare rilievo alla cella della Torre Campanaria dove avrebbe “soggiornato” anche Ezzelino da Ro-mano. L’emozione è sta-ta grandissima e la nostra “storica” D.ssa Zen ha su-bito un trasporto dai suoi libri alla realtà di un luogo così significativo.Un piacevole tuffo nel passato con un ponte po-sto tra Romano d’Ezzelino e Soncino. A tutti l’invito a visitare la ridente cittadina ed eventualmente insieme a noi il 20 settembre pros-simo.

Maurizio Carlesso

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Ezzelino al potere

Ezzelino tra i suoi fedeli.Storia illustratan. 202 - sett. 1974.

Serenella Zen e stato a Este, rente i disnove anidopo verse però senpre dato da fareke i soldai dei Da Roman, contro i padovani,pa a prima volta ‘l comandava, Ezein co so pare.

E come senpre, aea fine dee lote restava de na cità poco o gnentefate in toki dee case finestre e portei robava, tanto o poco, tuto queo ke gheva a xente.

El nemico da là, Aldobrandin, dopo el deghèio, el gà vuo na idea e a ghe pareva bonamoear e scampar via (magari xe mejo!)pa rifugiarse in tea Marca de Ancona.

Gnanca la però a via no ‘l ga catàverta del tuto, parké i Celano, altri contiga fato ben presto a farlo copar,anca lori, però, çercando de star sconti.

Vedemo ben ke proprio neçuni, ke fuçe cangrandi o pexo strighein kea società jera sicurie ke anca Ezein Secondo gheva e so bee fadighe.

In kel periodo ai problemi el ghe pensava a Baçandove ke xa tanto ghe iera da farepì ke star su co e recie parké çerti vicentini, a Romangheva calcosa da voer farghe pagare!

Questi a corda co lu tanto i ga tiràstrucando pì posibie e fameje a lu viçineke ‘l casteo de Marostega moear ghe gà tocà,ma pensando ke de sti nemici… bisognava far façine!

Intanto se moveva anca Albericoke gheva fondà a Vicensa na specie de façionanca se no ‘l jera del Monego el preferitopa difendar l’intareçe de a so dominaçion.

A Bressanvido Ezein Terzo so pare ga onorà“sgrendendo i denti e col verso del leon”contro i vicentini ke pa vinçar ga sercàde ciaparlo ae spae e anca de scondion.I do Ezeini, là, partii verso Vicençapa farghea vedar a quei ke gheva contestàse gà catà incastrai, i gà perso a paxiençae i gà fato drio de lori soeo ke tera bruxà.

Rivai così a na pace, però piena de tension e vedendo ke i do fioi, ki co a lengua ki col fèro ognuno jera bon de comportarse da signor;el gà tacà dentro de lu a ragionar so un pensiero.

Da là el se gà sarà in convento;finké co a so firma, el çinque de luglio miedoxentoventitrèdopo vèr avuo pa pensar tuto el so tempo‘l gà diviso ‘l regno in do, come ke fa dee volte i re…

Il Nuovo Ezzelino Giugno 2009 STORIA - PAG. 4

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Il Nuovo Ezzelino Giugno 2009 ATTUALITA’ - PAG. 5

Emozioni: i colori della vita“E stringere le mani per fermare qualcosa che èdentro di me, ma nella mente tua non c’è.Capire tu puoi, tu chiamale se vuoi… Emozioni”

Cinzia Bonetto

Entriamo nel complesso universo emozionale, uno sce-nario interiore colorato, dalle infinite sfumature in cui si intrecciano i racconti e le storie di ognuno di noi.Cosa si intende per emozione? Dove abitano le nostre emozioni?

Studi scientifici dicono che l’emozione è l’attivazione di espressione corporee dovuta al contrasto fra le informa-zioni appena percepite e quelle presenti e già registrate. Esse sono transitorie in quanto “fatto corporeo”, ma di-ventano permanenti quando vengono registrate nel cer-vello come reazione agli stimoli.

Per molti secoli, l’emozione è apparsa come un fattore perturbante del comportamento razionale, considerato, invece, il punto di partenza per spiegare le azioni uma-ne: l’emozione era un attributo connesso alla parte ani-male ed irrazionale dell’essere umano. La visione è assai differente dall’idea che domina la nostra cultura e cioè che il ragionamento sia una cosa “alta” e che le emozioni siano una cosa “bassa”, che le emozioni addirittura siano qualcosa che persino ostacola la conoscenza: in realtà la conoscenza è un intreccio di cognizione ed emozione. La conoscenza e la gestione del controllo e la liberazio-ne consapevole delle proprie emozioni, diventa, invece, uno strumento formidabile, ineguagliabile per raggiun-gere il successo e un potente strumento per migliorare la propria vita di relazione per esprimere al meglio la propria personalità e dirigere un cambiamento.Le emozioni oggi sono considerate il nocciolo e l’origine della soggettività umana: è grazie al fatto di provare sen-timenti che noi sappiamo chi siamo. Le emozioni sono presenti nella vita quotidiana di ognuno, caratterizzando gli eventi, gli oggetti, le relazioni con una particolare “to-nalità” ed intensità. Esse toccano in ogni momento della vita, della veglia e del sonno è difficile svolgere un’attivi-

tà, guardare una per-sona, comporre una frase, senza prova-re emozione.Le emozioni co-lorano l’anima, vivificano la per-sona: pensiamo ad una vita sen-za emozioni… sarebbe come un mondo in bianco e nero… sarebbe una vita senza sapore!Le emozioni ci fanno sentire il sapore della vita e rinforzare il nostro pensiero razionale nonché l’immagine che abbiamo dentro di noi della persona o della situazio-ne che ci invia il messaggio.Pensare che molto spesso con fatica ci si ferma a sentire ciò che stiamo per vivere e l’emozione spesso scivola silenziosamente via …tendiamo a categorizzare gli eventi e i vissuti in scatole già preconfezio-nate senza fermarsi per un attimo a sentire ciò che stiamo provando a livello interiore.

Non siamo responsabili di quanto pro-viamo di fronte agli eventi esterni o ai comportamenti altrui, ma lo siamo per le modalità di risposta che attuiamo e con cui decidiamo di esprimere i nostri senti-menti. La realtà non è quello che ci succe-de, ma il modo in cui noi la interpretiamo e le risposte che noi diamo agli eventi.

Le emozioni oggisono considerate

il nocciolo e l’originedella soggettività umana:

è grazie al fattodi provare sentimenti

che noi sappiamochi siamo.

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Viandante, che percorri distrattamente queste contrade, fermati. Rallenta il tuo passo, sali dietro a me sul dorso di questo destriero alato. In questa notte che avanza, sarai la mia guida, il mio scudiero. Assieme visiteremo queste terre che già percorsi otto secoli or sono. Sorvoleremo le vette dei monti sacri, dove già, impetuosa, passò la storia. Costeggeremo il fiume che si apre tra i monti la via verso il mare. Planeremo sopra i borghi che si sottendono verso il piano, da cui provenivano i miei uomini di masnada più fidati, che sempre mi accompagna-rono nella lotta. Passeremo, discreti, per le strade e per le vie, così diverse da come le conobbi, ma pure così famigliari.

Voglio riscoprire il volto vero del mio paese, non lasciarmi ingannare da false immagini, da quel malvagio sortilegio di questa era matta, che rende tutti i luoghi e tutte le genti uguali, senza distinzione alcuna.

Da qui partii, alla ricerca di gloria e di po-tere, e resi questa terra così famosa, così temuta, che anche Dante, il sommo poeta, la cita nella sua Commedia: “…si leva un colle e non surge molt’alto, là onde scese già una facella che fece alla contrada un grande assalto.” Ricordi? Si parla di me, si parla di noi. Tiranno fui nomato, ma que-sta eredità mi vien da chi male mi volle, e mi dipinse con un’aura tenebrosa e demo-niaca. La cosa non mi offende, ma chiedo: furon migliori di me quelli che ammazza-rono e distrussero nel nome di Dio? Fu-ron più clementi, più pietosi, quelli che distrussero la mia famiglia ed estinsero il mio seme? Lottai e fui sconfitto: questa fu la mia colpa più grande, chè la storia la dipingono i vincitori e non v’è rispetto per chi cade nella pugna. Non tremare, se ti parlo, viandante. Non v’è nessun male-ficio, nessun sortilegio in questo mio ri-

torno, ma solo amore per la mia terra, un sentimento che, purtroppo, raramente mi si riconosce e poi curiosità. Curiosità di vedere, di conoscere, di capire.So che dai miei giorni molti fatti avversi si sono abbattuti su queste case, su questa gente, ma so anche che quelli che chiamo miei discendenti hanno sempre saputo far fronte alle guerre, alle carestie, alle soffe-renze e alle tribolazioni con coraggio, con volontà ed ostinazione.Questa è forse l’eredità di cui vado più fiero, la forza con cui combattere anche le inquietudini e le incertezze di questi gior-ni strani. La notte è breve, non mi resta molto tempo per cui muoviti, sali ed ac-compagnami in questa mia visita. Sento il profumo di casa, della mia terra: mi pare quasi di scorgere volti e gesti già cono-sciuti in passato.

Voglio affondarvi tutti i miei sensi, tutto il mio essere e lasciarmi cullare da que-sta sensazione di benessere. Tornerò poi al mio riposo, ma bada bene, sempre vi-gile, sempre pronto ad accorrere in caso di necessità… quanto è vero che mi chia-mo Ezzelino.

Il Nuovo Ezzelino Giugno 2009 STORIA - PAG. 6

Se tornasse…

Gianni Dalla Zuanna

Romano d’Ezzelino

Da più di trent’anni sto in questo paese,che sa di storia, d’impresa e natura,e il territorio dal clima cortesela testa ha in montagna e il culo in pianura.

Vive una gente qui antica e tenaceche qualche volta sa ancora sognare,giorno per giorno, paziente e capace,graffia la vita, conosce l’osare.

Gente comunque decisa a vestiretutti i colori dell’arcobaleno, gente che vuole già prima scoprirequale è la meta salendo sul treno.Stanno sui muri di queste contradetracce e memorie dei fieri Ezzelini,quasi un frastuono di lance e di spadedei bianchi Guelfi con i Ghibellini.

Senti anche adesso venir dal profondol’eco sommessa d’opposte passioni:sopra ogni casa un’antenna sul mondo,lungo la strada diverse fazioni.

Tanti son gli anni passati da allora,ma pare un tempo non troppo distante,che in certe notti sentir si può ancoral’inquieta Canizza sul colle di Dante.

Sergio Mocellin

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Il Nuovo Ezzelino Giugno 2009 APPUNTAMENTI - PAG. 7

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Buon compleanno MinifestivalIl Minifestival di Romano con le serate dell’8, 9, e 10 maggio 2009, ha festeggiato i suoi 18 anni di successo presentando oltre 7.000 ra-gazzi del comune di Romano d’Ezzelino e comuni limitrofi.In onore della festa della mamma, la prima serata fu presentata nel lontano 11 maggio 1991 nella palestra comunale di Fellette alla pre-senza di un pubblico entusiasta e con il sostegno dell’Amministra-zione Comunale di Romano. Questa kermesse ebbe un tale successo, che l’anno successivo, nel teatro G. Gnoato di S. Cuore, le serate musicali diventarono due.

Lo scopo del Minifestival è quello di riconoscere il ruolo della mamma nella società civile e nella fa-miglia, di promuovere, attraverso la musica, l’ami-cizia e la cultura musicale nel nostro territorio per bambini/e e ragazzi/e dai tre ai quattordici anni.Dato il successo della manifestazione e per bisogno di spazi, nel 2002, il Minifestival si trasferisce nel palatenda, nell’area Fratelli Scuole Cristiane a Spin di Romano. Qui rimane due anni e nel 2005 si sposta a San Giusep-pe di Cassola, presso l’Auditorium Vivaldi.Grazie al grande entusiasmo del gruppo promotore e alla passione dei ragazzi per la musica, il Minifestival, dal 2005, 14ª edizione, aggiun-gerà una terza serata con lo scopo di ospitare gruppi or-chestrali, corali e solisti pre-senti nel nostro territorio e non solo, i quali si esibiranno in ese-cuzioni più professionali.Ogni anno il tema scenografico è de-dicato a personaggi cinematografici noti o cartoni animati. L’ultima edizione è stata dedicata a Pinocchio.A festeggiare il 18° anno, oltre al coro Minifestival,

alle scuole d’infanzia, alle scuole primarie e se-condarie e ai gruppi orchestrali, hanno partecipato Linda Gnoato, ex Minifestival (concorrente al 43° Zecchino d’Oro nel 2000) e Nicole Zilio (concor-rente al 51° Zecchino d’Oro nel 2008).Il gruppo promotore ringrazia gli insegnanti, le am-

ministrazioni comunali, i dirigenti scolasti-ci e gli sponsor, con l’augurio che

il Minifestival possa diventa-re un appuntamento che

si colloca, come mani-festazione, all’inter-

no del calendario delle tradizioni ufficiali romanesi.

Gruppo Promotore Nuovo Minifestival di Romano

Immagine pubblicitariadel 18° Minifestivaldi Romano 2009.

Alcune scene di recitazionee canto del Minifestival 2009

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Il Nuovo Ezzelino Giugno 2009 ASSOCIAZIONI - PAG. 8

La realtà che ci porta a vivere ogni giorno intensamente ci fa capire come alcune persone meno fortunate di noi possano diventare campioni nella vita attraverso varie attività. Un esempio di formazione ed educazione delle persone diversamente abili attraverso lo sport lo rappresenta la Prometeo associazione nata nel 1991 ad opera del fondatore e attuale presidente Enzo Spoladori. Nata per promuovere la pratica sportiva alle persone con disabilità intellettiva e relazionale attualmente conta un cen-tinaio di atleti suddivisi nei tre settori di punta delle varie discipline.

Le sedi che ospitano nell’ordine calcio basket e atletica leggera sono gli impianti sportivi del Quartiere Cristallo a Fellette, il Centro Giovanile di Bassano e gli impianti sportivi di S.Croce. Basi logistiche che hanno permesso alla società bassanese negli anni attraverso gli allena-menti di conquistare titoli in ambito nazionale ed euro-peo. Per citarne alcuni il titolo di Campioni D’Europa nel Basket, la finale della Supercoppa Europea di calcio dove si sono piazzati se-condi e la conquista della Coppa Uefa. E non da meno per due anni consecutivi detentori della Coppa Italia di Basket. Onorificienze che fanno di questo gruppo un riferi-mento per tutto il territorio bassa-nese e non e per tutti i ragazzi che vivono una situazione di disabilità. Un officina che sforna dei talenti

veri e propri pronti a sfidarsi in vere prove di resistenza fisica e abilità rappresentati anche nel mondo da ragaz-zi con le stesse difficoltà fisiche e mentali.La nuova stagione e ormai prossima all’avvio e la Prometeo e l’unica squadra italiana ad avere tre squadre nei tre livelli. Affiatamento di gruppo e

grandi qualità contraddistinguo-no questo sodalizio che vuole arrivare ancora più in alto dei risultati già conseguiti segno di svolta nell’abbattere le barriere della diversità che non hanno presupposti per esistere. Tra-endo un bilancio sommario i ragazzi della Prometeo sono considerati la più grande realtà sportiva in Italia come collettivo e come risultati conseguiti fino ad ora.

Prometeo

Organigramma societario

Presidente:Spoladori EnzoVice Presidente:De Tommasi MicheleSegretaria:Bozzani MailyResponsabile Settore Cacio: Udino StefanoResponsabile Settore Basket: Farronato FabrizioResponsabile Atletica Leggera:Bordignon Lorena

Christian Rinaldo

Il Presidente Enzo Spoladori.

La squadra Prometeodi Coppa Europa.

Una delle premiazioni che ha visto vincente la Prometeo.

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U.C. RomanoQual é lo sport che ogni qualvolta tu decida di prendere la bicicletta e di sgran-chirti le gambe con una sana pedalata ti immerge in incantevoli paesaggi nel verde della natura? La risposta più plausibile riconduce al ciclismo una disciplina sportiva che l’uomo con il passare degli anni ha fatto valere sotto il profilo uma-no e agonistico. Con l’aprirsi della bella stagione sono in parecchi gli appassionati che si riversano sulle strade per qualche ora di svago e relax chi lo fa per una sana sgambata che permette di mantenere tonica la muscolatura e chi lo fa per pura passione.

I cicloamatori dell’U.C. Romano rappresentano per il territorio bassanese un punto di riferi-mento per gli eletti delle due ruote. La società nata nel 1972 e presieduta dall’attuale presiden-te Alessandro Guidolin opera ad alto livello per far sì che i bambini possano avvicinarsi al mera-viglioso mondo del ciclismo. Il gruppo da circa sei anni e costituito da una folta presenza fem-minile e maschile tutti cicloamatori che spinti da una passione per la bici si ritrovano una volta alla settimana per una sana sgambata tra i colli. Il due volte campione del mondo su pista

Cristiano Citton attuale allenatore della junio-res è una componente importante di questa società. L’U.C. Romano vanta nei suoi trascorsi l’aver forgiato dei giovani che sono diventati dei professionisti: vedi Enrico Zen uno scala-tore nato che aveva iniziato a 11 anni con la società romanese seguito da Martino Maccioni. La società per cui corre attualmente é il C.S.F. Navigare con sede operativa in Emilia Roma-gna. Se fin qui tutto sembra rose e fiori i pro-blemi raffiorano e non sono da sottovalutare. La sede operativa argomento spigoloso vede il so-

dalizio ro-manese da circa tre anni sen-

za un edificio dove poter svolgere delle riu-nioni e conservare il materiale. Questo a causa della decisione dell’amministrazione comunale (quando furono fatti i lavori di restauro all’ex scuola elementare di Romano) di doversi trova-re un’ altra collocazione.Sono passati tre anni e tutt’ora non si riesce a venire a capo del problema.

Christian Rinaldo

Il Nuovo Ezzelino Giugno 2009 SPORT - PAG. 9

Un’ invito viene rivoltoa tutti coloro con la passionedel ciclismo vogliosi di entrarea far parte dell’U.C. Romano.

Ogni sabato mattina alle 9il gruppo si ritrovasul parcheggio degli impianti sportivi di S. Giacomo.Per chi volesse aggregarsibasta telefonare al numero335 6544237 e chiederedi Eros Maccioni.

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PaoloMantovaniPresidente GruppoGiovani ImprenditoriConfindustria Vicenzae fondatore della societàTnet Consulting.

Gentili soci, in questo numero proseguiamo nel lavoro iniziato in aprile ed incontriamo un giovane imprendi-tore di “Romano” tra virgolette, perché ora abita a Bas-sano, ma a Romano opera ed ha sede la sua azienda, il nostro ospite è il dott. Paolo Mantovani.Sposato con 2 figli, Tommaso e Alice, è laureato in Eco-nomia e commercio all’università di Trento ed è inscrit-to all’albo dei Dottori Commercialisti di Bassano ed al registro dei Revisori Contabili di Roma.Molte le attività formative che trovano posto nel suo curriculum, ha svolto tra i vari eventi al Master di in-ternazionalizzazione delle aziende “Fare impresa in un mondo che cambia” ed ha partecipato al primo Master per Dottori Commercialisti sempre sull’internazionaliz-zazione delle aziende.Ha vissuto e studiato in Inghilterra, Stati Uniti e Germa-nia. Ha lavorato per la multinazionale Eros & Yang sia

in Italia che all’estero. Grazie a queste esperienze formative e lavorative è ri-uscito a cogliere quali fossero le esigenze del mercato e nel 2000 ha fondato la Tnet Consulting un’azienda di servizi innovativi. Il dott. Mantovani è stato vicepresidente del Gruppo Giovani Imprenditori Confindustria Vicenza ed è attualmente il presidente in carica dello stesso gruppo.

L’INTERVISTAGentile Dr. Matovani, mi ha colpito il fatto che un figlio di imprenditori decida di la-sciare l’azienda di famiglia per poi fondar-ne una sua, com’è avvenuta la scelta?

La scelta di non seguire l’azienda di famiglia, non è stata facile, perché lasciavo il certo per l’incerto diciamo però che le mie esperienze fatte all’estero mi facevano presagire dei segnali di debolezza del settore orafo, settore in cui operava l’azienda di fa-miglia, ed ho avuto l’intuizione legata al fatto che l’informazione nel 3° millennio sarebbe stata essen-ziale e da questa considerazione ed assieme a degli amici e nata la Tnet.

La sua azienda è innovativa e annovera tra i suoi clienti società di livello nazionale e mon-diale, ci spieghi quali sono le caratteristiche?

La Tnet è una “fabbrica” d’informazioni di servi-zio, l’idea di fondo è dare un’informazione capillare e in tempo reale.

Siamo partiti raccogliendo informazioni nelle grandi città fino ad arrivare a tutti gli 8103 comuni d’Italia. Come informazione intendiamo, turni delle farmacie, orari degli uffici pubblici, recapiti degli al-berghi e cosi via.

Queste informazioni le giriamo poi ai nostri clienti attraverso il servizio telefonico, la rete o sup-porti cartacei.

Tra i nostri clienti annoveriamo la Vodafone, Tim, Tiscali, Pagine gialle, Fiat, sostanzialmente la Tnet copre oltre l’ottanta percento dell’informazione na-zionale. Chiamando ad esempio il numero 89 24 24 si chiama un operatore della nostra azienda, la Tnet, che fornirà l’informazione richiesta.

Lei è un imprenditore giovane e rappresenta anche la categoria dei Giovani Imprenditori, come vivete ed affrontate la crisi attuale?

Io spero di avere ancora molti anni davanti perciò con la mente ragiono già al dopo la crisi, tutta la no-

incontri

Il Nuovo Ezzelino Giugno 2009 INCONTRI - PAG. 10

Franco Latifondi

Page 11: Nuovo Ezzelino - Giugno 2009

stra programmazione è orientata in questo senso.Il rallentamento della “locomotive” Stati Uniti,

ha fatto si che ci sia stato un reset a livello globale, e questo ha comportato che nel Veneto, in Italia, ma così pure in tutti i paesi europei, non ci sia più spa-zio per la mediocrità a tutti i livelli, dai dipendenti, agli imprenditori, al mondo della scuola ed anche in ambito politico.

Bisogna fare sistema paese, collaborare a tutti i livelli, banche, scuole ecc. capire quali sono le op-portunità, le sfide e le difficoltà.

Ecco che con questa crisi la formazione è la vera priorità essere preparati è più che mai strategico.

All’interno del Gruppo Giovani Imprenditori ab-biamo proposto quest’anno, un corso di formazione unendo università ed impresa. “Guardiamo oltre” è stato il tema che ci ha permesso di analizzare alcuni aspetti fondamentali per il fare impresa. Ad esem-pio abbiamo studiato la valorizzazione delle risorse umane, la gestione della conoscenza, il rapporto tra imprese e territorio. E’ ovvio che non basta solo que-sto per superare la crisi e far ripartire l’economia, ma è un modo di arricchirci di conoscenze, pronto ad utilizzarle alla prima occasione.

Secondo lei si sarebbe potuto fare qualco-sa per affrontare o limitare gli inevitabili aspetti della crisi?

Non voglio affrontare temi che lascio a chi ha più esperienza, probabilmente però, visto che i pri-mi segnali si avvertivano già molto tempo fa, forse prevenire sarebbe stato meglio che curare. Alcune scelte oculate, ci avrebbero evitato qualche brutta sorpresa.

Quali sono le prospettive per il futuro?Sicuramente ci saranno ancora dei momenti dif-

ficili, gli Stati Uniti ripartiranno ma non potranno più essere da soli il traino per l’economia globale. Pro-babilmente i nuovi paesi emergenti potranno dare un po’ di slancio, ci vorrà del tempo.

Sono convinto, comunque, che le prospettive del futuro dipendano molto dagli imprenditori, io non credo, ad esempio, nel passaggio generazionale, ma solo nella continuità imprenditoriale a prescindere dal settore, ma solo legata alle esigenze aziendali.

Questo è un concetto che può essere utile per far superare alcune difficoltà, se l’uniamo all’innova-zione e alla creatività che da sempre ha contraddi-stinto i nostri imprenditori.

È il suo primo anno da presidente dei gio-vani industriali di Vicenza, qual è il suo bi-lancio?

Non può che essere più che positivo, tra i con-cetti chiave del mio mandato ci sono la formazio-ne e la collaborazione ed entrambi si riconoscono all’interno del corso nato quest’anno “Guardare ol-tre” il quale ha registrato una buo-na partecipazione e sicuramente lo riproporremo i prossimi anni approfondendo temi diversi.

A settembre ci aspetta un ap-puntamento molto importante il 50° di fondazione del nostro gruppo, siamo con orgoglio, tra i gruppi dei Giovani Industriali, con la storia più ricca in Italia, il secon-do o terzo in un’ideale classifica nazionale e, per l’occasione, stia-mo preparando molte iniziative, ma di ciò vi terremo informati nel prossimo futuro. Ringrazio per la disponibilità ed au-guro a lei ed alla Redazione del Nuovo Ezzelino di “Guardare Oltre” e fare Tesoro di ogni possibilità che ci viene riservata ogni giorno.

inco

ntri

incontri PAOLO MANTOVANI

Bisogna faresistema paese,

collaborare a tuttii livelli, banche,

scuole ecc.capire quali sono leopportunità, le sfide

e le difficoltà.

Il Nuovo Ezzelino Giugno 2009 INCONTRI - PAG. 11

Page 12: Nuovo Ezzelino - Giugno 2009

Ricordi Bona migo Mario,f iglio de lla na na,il giorno de lle nozzecon Ada lgisa Moretto.

Ada lgisa Moretto.

Bona migo Maria,

Il Nuovo Ezzelino Giugno 2009 RICORDI - PAG. 12

Page 13: Nuovo Ezzelino - Giugno 2009

Giova nna Guazzo detta Na na,con il f iglio.

La na na portain bra ccio lanipote Nata li n aBona migo.

Z onta Fra ncesco,detto Checo, si sposa con Maria Bona migo.

CARROZZERIACARROZZERIA

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Il Nuovo Ezzelino Giugno 2009 RICORDI - PAG. 13

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Il Nuovo Ezzelino Giugno 2009 ATTUALITA’ - PAG. 14

Aziz Wahbi

Breve storia di un emigrante

La mia nuova vita in ItaliaIn Italia è veramente cominciata la mia nuova vita di immigrato extracomunitario, affrontando da subito un’altra realtà e altri problemi. Le priorità fondamentali che dovevo risolvere erano quattro, e sono le stesse necessità che tutti noi, abbiano dovuto affrontare.Primo trovare un alloggio, poi trovare un lavoro, quindi mettere in regola i documenti ed il per-messo di soggiorno e infine imparare la lingua.L’alloggio lo trovai velocemente da mio fratello; il lavoro, per fortuna, non mancava dieci anni fa in queste zone, e l’ho trovato subito; per il permes-so di soggiorno ho dovuto aspettare, invece, più tempo a causa della burocrazia che tutti conoscia-mo; la lingua, inoltre, che per me è importante per entrare a far parte di una comunità, ho voluto da subito impararla.

La mia storia nel Paese di provenienzaMi chiamo Aziz Wahbi e sono nato in un Paese del Ter-zo Mondo, il Marocco, nel 1972. Vengo da una famiglia povera, con un papà muratore che per mantenere tutti noi si dedicava anche al lavoro nei campi.Sono cresciuto a Casablanca, e mi sono diplomato in Lettere Economiche e Politiche, anche se all’età di set-te anni ho lavorato nel tempo libero per aiutare i miei genitori.

In questi anni in Marocco ho imparato la cultura Araba del mio Paese e la religione Islamica del mio Popolo, e questo aspetto è ancora molto importante per me e per la mia famiglia italiana.

La mia storia di emigranteFin da giovane avevo l’idea di emigrare per cercare una vita migliore in Europa, per cercare un lavoro dignitoso e una nuova opportunità; volevo seguire l’esempio dei miei fratelli maggiori, che erano emigrati in Francia (a Parigi e a Lilla), e anche in Italia (San Nazario, in Val Brenta).I miei fratelli mi parlavano della democrazia e della libertà che c’erano in Europa; mi parlavano di lavoro sicuro e di benessere per loro e per i loro figli. Alla fine sono riuscito a realizzare il mio sogno e nel 1997 sono arrivato in Francia, a Parigi. Qui ho fatto il panettiere per qualche mese ma avevo difficoltà ad ottenere i documenti regolari.Così nel 1998 mi sono spostato in Italia, raggiungendo l’altro fratello che abitava e lavorava nel Bassanese, a San Nazario.

Per questo aspetto ho rice-vuto l’aiuto dei volontari de “La casa a colori” del Centro Scalabrini, perché i corsi di lingua sono molto importanti per noi che veniamo da un al-tro Paese. Io prima conoscevo l’arabo come lingua madre, il francese come seconda lin-gua, un po’ l’inglese, ma se sono venuto in Italia devo sa-pere le regole di una società complessa, le regole dell’eco-nomia, del lavoro, anche le regole della strada e della sa-

nità; ma se non conosco la lingua come faccio a capire le regole?Da subito ho cominciato a fare amicizia con tutti gli altri stranieri che trovavo al Centro Scalabrini, che avevano tutti le stesse difficoltà e le stesse ne-cessità (i documenti, il lavoro, ecc.); la comunità degli immigrati è stata importante perché è ser-vita per affrontare le difficoltà dell’emigrazione: lasciare la Patria, la casa, la famiglia, gli amici e la cultura. Dopo un anno dal mio arrivo in Ita-lia, grazie al lavoro, a mio fratello che conosceva tanta gente e ai tornei di calcetto ho cominciato a conoscere tanti nuovi amici italiani e molti al-tri immigrati di altre nazionalità presenti in Val Brenta. È stato importante questo aspetto perché a me piace conoscere le altre culture, paragonarle alla mia, capire le differenze; solo così si riesce a rispettare i modi di vita, le usanze, la religione degli altri. Nel 1999, inoltre, ho conosciuto Moni-

ka, originaria della Repubblica Ceca e che abitava a Vicenza e ci siamo sposati nel 2001. Anche lei è straniera come me, con una cultura europea e cri-stiana, ma il nostro matrimonio è stato l’esempio della convivenza tra le culture e le religioni; noi due stiamo dimostrando che una società multi-culturale è possibile e la tolleranza e la compren-sione tra le varie culture producono anche buoni frutti; nel 2002, infatti, è nato Adam, che oggi fre-quenta la prima elementare a Valstagna: lui parla italiano, arabo, ceco e dialetto veneto...Sono però anche sempre consapevole che mi trovo in un paese diverso da quello di origine, quindi devo rispettare la legge comune, e capire e conoscere bene l’Italia e gli italiani. Pian piano ho cominciato ad inserirmi nel tessuto sociale del territorio in cui abito; prima con i colleghi di la-voro e i loro amici (ho organizzato una cena di CusCus a casa mia per tutti loro); poi ho favorito l’incontro dei miei connazionali con gli italiani facendo una squadra di calcetto mista per i tor-nei della zona; faccio anche il mediatore inter-culturale per i comuni della Val Brenta quando c’è la necessità; inoltre ho fondato con altri ami-ci l’associazione sportiva “Amal Bassano”; sono impegnato anche in un’attività politica nella Val Brenta con l’obiettivo di un’integrazione vera per gli immigrati.Tutto questo serve a favorire la convivenza tra popoli differenti e lontani sia nello spazio che nella cultura; la mia esperienza di vita in Italia mi ha insegnato che noi viviamo e scriviamo il presente, ma lavoriamo e ci sacrifichiamo per un futuro multiculturale, anche per i nostri figli.

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Il Nuovo Ezzelino Giugno 2009 ATTUALITA’ - PAG. 15

Assemblea dei soci Bancadi Romano e Santa CaterinaPresentati i dati relativi al bilancio 2008

Approvato il bilancio 2008 della Banca di Credito Cooperativo di Romano e Santa Caterina. Lo ha deciso l’Assemblea dei soci riunita nei giorni scorsi anche per modificare alcuni articoli dello Statuto Sociale e del Regolamento Assembleare secondo le nuove dispo-sizioni di Banca d’Italia.L’Istituto di credito conferma la sua valida presenza nel territorio, presentando un bilancio positivo con un utile di esercizio di circa 1 milione e 700 mila euro e con un patrimonio netto che cresce dell’11,1%, passando da 26 a 29 milioni di euro.

La raccolta diretta è cresciuta del 13,2% rispetto all’anno pre-cedente; similmente si è registrato un aumento degli impie-ghi del 11,8% rispetto allo stesso periodo, a dimostrazione ulteriore che la Banca ha mantenuto sempre elevata la di-sponibilità di risorse finanziarie da erogare alle famiglie e alle imprese del territorio che hanno richiesto credito.Il rapporto tra impieghi e raccolta ha raggiunto il 93,3%. “Questo - ha commentato il direttore generale Antonio Trevi-san - conferma la volontà di garantire il principio di “finanza utile” allo sviluppo del tessuto economico locale. Anche sul fronte della rischiosità del credito l’incidenza delle sofferenze su crediti (2,27%) è testimonianza di una politica di pruden-za adottata nell’erogazione e nella gestione creditizia. Dati questi, tutti migliori rispetto la media del sistema bancario nazionale - continua il direttore Trevisan - che dimostrano la validità del nostro modello di fare banca nel territorio anche nei periodi di crisi”. Nel 2008 i soci sono aumentati del 21%, arrivando a quota 2.240.“Continuiamo ad essere, anche in questo periodo difficile, banca di riferimento - ha detto in Assemblea il Presidente della Banca, Umberto Martini -. Il fatto di essere ben radicati, di conoscere bene i nostri soci e clienti e di aver acquisito nell’ultimo periodo la fiducia di molte altre famiglie e aziende ci pone in grado di offrire vantaggi e valore aggiunto. Ci stia-mo dimostrando quindi un partner sicuro, affidabile, concre-to. In questo modo si spiega il fatto che la Banca, con ritmo equilibrato, continua a crescere: più raccolta a testimonian-za della fiducia di famiglie e imprese, più impieghi ovvero più prestiti concessi in modo prudente e ponderato a tutela di tutto il sistema e a protezione dei risparmiatori”.

Nel corso dell’Assemblea il Presidente Martini ha presentato il bilancio socia-le che evidenzia tutti gli interventi della Banca a sostegno delle varie iniziative a favore del volontariato, della cultura, dello sport, con elargizioni per oltre 500.000 euro.A conclusione dei lavori gli oltre 500 soci si sono ritrovati al Palatenda di S. Croce di Bassano per la cena e per godersi gli spettacoli teatrali di due compagnie del territorio: Contrà Castello di Romano ha messo in scena i tempi di Ezzelino III (di cui ricorrono i 750 anni dalla morte) e la compagnia La Canàola di S.Caterina di Lusiana ha presentato le piéce comica C’est la vie.

Comunicatostampa

“Senza attendere la proclamazionedello stato di calamità, comprendendoi gravi disagi causati dalla violenta grandinata che ha colpito la Pedemontanail 27 maggio u.s., la BANCA DI ROMANOE S. CATERINA vuole concretamente intervenire a soccorso di quanti sonostati danneggiati.

Pur non essendo tuttora quantificabile l’entità del danno, alle famiglie e aglioperatori locali, siano essi artigiani, commercianti o coltivatori diretti,la Banca metterà a disposizione unplafond di 5 milioni di euro per categoria,per un totale di 20 milioni di euro.Verranno concessi ad eventuali richiedenti, come da convenzione con i Consorzi Fididi riferimento, prestiti chirografari della durata dai 18 ai 60 mesi max a condizioni particolarmente favorevoli.”

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Il Nuovo Ezzelino Giugno 2009 APPUNTAMENTI - PAG. 16

Per l’Associazione Culturale SiriolaChiara Lerna

Il Palio dell’innocenzaÉ passato qualche giorno dalla fine del 39° Palio di Romano, e quante cose, quanti visi sono rimasti impressi nella nostra mente ma i veri protagonisti, sono stati loro: i bambini del Palio. Forse può sembrare un’affermazione azzardata, ma se ci pensiamo bene, in tutte le contrade, nelle varie scenette, nei lavori svolti la prima domenica, loro c’erano. Non voglio sembrare banale, ma quando guardiamo negli occhi di un bimbo, non si può certo non capire il senso di meraviglia che prova, anche solo mentre guarda un uccellino,

mentre guarda un fiore,o mentre osserva il cielo.E poi quando ti guardano e ti chiedono: “Scusa signora, ma è una mucca vera?” Beh, il Palio è anche questo, fatto di un cuore capace di provare meraviglia davanti alle cose più sem-plici della vita. L’innocenza del Palio.

Questo Palio è stato un Palio che ha voluto mantenere un livello importante per la no-stra società, senza ec-cedere all’impossibile, ma cercando di curare al meglio, il possibile. L’unica nota dolente, è stato il maltempo nella prima domeni-ca, la pioggia proprio no, non ci voleva, ma la tenacia dei Contra-daioli di Romano ha voluto sfidare anche

questo, ed alla fine, i risultati sono stati buoni, basti pensare a tutte quelle persone che sono partite da casa già armate di k-way e ombrelli, questo sta a significare che la voglia e l’entusiasmo nell’animo della gente non è mancata.Il bel tempo ci ha raggiunto nella seconda domenica, la domenica della sfilata e del palio dei nostri mussetti, e sotto il bel sole, tutto si è svolto al meglio. Diamo merito ai contradaioli per la pazienza portata durante la sfilata, diamo merito al pubblico che ha fatto da cornice attorno al mussodromo e diamo merito a chi ha organizzato questo palio, perché non è facile accontentare tutti.

Forse ho dimenticato qualcuno? Ah si, il vincitore del Palio. Matteo Gheno di Contrà Ca’ Cornaro si è aggiudicato il 39° Palio delle Contrade. Un bravo pure a lui. Un grazie a tutte quelle persone che hanno lavorato sotto il capanno-ne, perché palio non vuol dire solo angoli rustici o corsa dei mussi, quando si parla di palio ricordiamoci che ci son persone che lavorano in cucina, persone che lavorano al bar, persone che spazzano il capannone, persone che la-vorano per dare il meglio a tutti. Un grazie lo dedico anche ai ragazzi della classe del ‘91, perché veramente hanno dato l’anima.Grazie di cuore anche a Giovanni Bontorin, che con la sua passione, ogni anno si impegna a organizzare la Mostra Nazionale di Pittura, per dare un tono di colore in più a questo Palio.Un grazie sonoro al Coro Ezzelino, che anche quest’anno si è reso disponibile per regalare note in coro solo per noi; così pure a tutte le associazioni che non sono state citate.Un grazie a tutti, perché palio vuol dire anche questo, col-laborare con chi crede in qualcosa, e se anche a volte ci si scontra, non arrendiamoci, perché uno scontro, a volte, è motivo d’incontro. All’inizio ho scritto che Palio è anche un cuore capace di provare meraviglia davanti alle cose più semplici della vita, bene, allora noi con gli occhi di un bambino impariamo a osservare e a crescere per far si che il 40° Palio, sia il Palio delle meraviglie.

La giornata del Paliovista con occhi da bambino,la lettera di Giovanni Ceccon della contrada Ca’ Cornaro.

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Il Nuovo Ezzelino Giugno 2009 APPUNTAMENTI - PAG. 17

Sì è concluso Scuola Romanotta 2009 ed è stato un gran successo! E la serata conclusiva di venerdì 24 aprile, con il teatro di Romano straripante alle premiazioni del 2° concorso letterario vernacolare “Bocia Panocia” ne è una conferma. Già era stato un gran bel lavoro apprezzato dalle scuole la giorna-ta laboratorio del 7 marzo scorso con “i giochi di una volta” curati da Contrà Zaghi nel plesso di Romano. Poi venerdì mattina 24 aprile ci sono stati più di trecento bambini (sì abbiamo scritto giusto: 300!) alla visita degli angoli rustici di Torre con la filiera del formaggio e Cà Cornaro che presentava la concia della pelle, il corame, la pergamena e la filiera della scarpa. Quello di venerdì mattina è stato un gran lavoraccio, dove si son sudate le proverbiali sette camice ben ripagate dalla soddi-sfazione dei partecipanti.

Così la serata dello stesso venerdì, con il 2° Bocia Panocia, è stata l’apoteosi della stima, del calore e dell’affetto delle famiglie nei confronti di ciò che l’Associazione Culturale Siriola fa assieme alle Scuo-le elementari e medie, al Comune e ai Commercianti oltre all’associazione Barabattoli che ha contribuito con la sua competente giuria.Il bello di questa iniziativa è che tutti si sentono utili: la Siriola, la Scuola, il Comune, i Commercianti, i nonni e i genitori. Scuola Romanotta è proprio una bella scuola di vita.

Ecco le classifiche:

Scuole elementariPremio “Idea Bea” alle classi 4 di San Giacomo con la filastrocca “volta a carta”

Premio Ricerca1° classificato: classe IV di Sacro Cuore con il diario per l’idea poetica di riprodurre il diario rivestito con carta da zucchero e la finezza dell’uso del pennino e dell’inserimento della foto antidata. Complimenti ai ragazzi e alle bellissime storie che hanno scelto di raccontare, tenere ed emozionanti, mai banali, dal sapore autentico; e complimenti agli insegnanti, che hanno saputo impreziosire il già eccellente lavoro dei ragazzi con grande stile, arricchendo un prodot-to che può a buon merito considerarsi, in assoluto, un piccolo capolavoro!

Segnalato: la classe IV B di Romano capoluogo, in

particolare: Pietro Carlesso (IV B di Romano), che ben descrive il suo fucile ad elastici, Christian Bon-torin (IV B di Romano) per il bel racconto, Irene Baggetto (IV B di Romano) per la simpatica organiz-zazione tematica dei proverbi, Martina Chemello (IV B di Romano) per l’originalità dei detti inseriti nella sua ricerca.

Premio Filastrocche e Poesia1° classificato: classe III C di Romano per la simpa-tica filastrocca “in giro pae contrae in serca de un mestier”, idea molto originale, che si radica nel territorio romanese ancora di più grazie alla puntua-le descrizione degli angoli rustici e delle peculiarità di ogni contrada. Bellissima anche la realizzazione, sia della filastrocca su “rotolo di pergamena” corro-so dagli anni, sia del racconto illustrato “mi come me nono”, che narra una storia al contempo tenera, divertente, delicata, che emoziona.Una menzione va dedicata anche alla particolare at-tenzione posta nei confronti del segno grafico per indicare il fonema ea, segno di un impegno che non trascura alcun dettaglio!

Segnalato: la classe IV C di Romano, in partico-lare: Giorgia Farronato e Alessia Dissegna (IV C di Romano) per le ricerche svolte e il bellissimo disegno con cui Alessia illustra la filastrocca di apertura, Matteo Dissegna (IV C di Romano) per aver dato la spiegazione ad ogni proverbio, Luca Gualato e Filippo Farronato (IV C di Romano) per la descrizione dei giochi.

Premio Componimenti1° classificato: classe III B di Romano per l’originali-tà della realizzazione, che rende molto accattivante la lettura dell’elaborato, e per l’affascinante racconto che descrive con dovizia di particolari la scuola dei nostri nonni. Bella l’idea di raccontare l’impegno dei bimbi di 50 anni fa e i sacrifici cui si sottoponevano per avere il privilegio dell’istruzione. Un messaggio che insegna ai nostri ragazzi quali fortune spesso diano per scontate ogni giorno, e quanto la loro istruzione li aiuterà, indo-mani, ad essere uomini e donne consapevoli.

Segnalato: classe III A di Romano, ardua è stata la scelta tra vincitore e segnalato, poiché “l’inverno” è un lavoro che merita tutti i complimenti della giuria. Confezionato con molta cura e attenzione ai dettagli, racconta in modo puntuale e affascinante due dei momenti più importanti per la vita delle famiglie di un tempo: il fiò e l’uccisione del mas-cio, arricchen-do il tutto con bellissimi disegni.

Scuole mediePremio alla filastrocca “El tiran de Roman” della classe III A. Originale e spiritoso, attento all’impor-tante anniversario, dimostra l’affetto dei ragazzi per la loro terra e il suo più illustre rappresentante.Segnalato: Matteo Cecchin e Andrea Lazzarotto, di I A, per i giochi di parole sul ritmo delle filastrocche della tradizione.Lara Gardin della III A, perché dal suo racconto sembra di sentire la voce della nonna che racconta.

2° Bocia Panocia Il bello di questainiziativa è che tutti si

sentono utili: la Siriola,la Scuola, il Comune,

i Commercianti,i nonni e i genitori.Scuola Romanottaè proprio una bella

scuola di vita.

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Il Nuovo Ezzelino Giugno 2009 NOTIZIE IN BREVE - PAG. 18

Greg RunnersL´Associazione Sportiva Dilettantistica Greg Runnersdi Romano d´Ezzelino, ha in programma per il giorno28 giugno 2009 una gita sociale al Parco Giardino Sigurtàa Valeggio sul Mincio (VR).La gita è rivolta agli associati e simpatizzanti, con relative famiglie per un momento di aggregazione socialee di divertimento.

Ritrovo il giorno 28 giugno nel piazzale della Scuola Primariadi Romano Capoluogo alle ore 7.30.Arrivo previsto alle ore 19.30.Il pranzo si terrà in modo libero al sacco.

Quote di partecipazione della spesadovuta per il trasporto e l´accesso al Parco:– € 20,00 adulti– € 17,00 ragazzi dai 5 ai 14 anni– € 12,00 fino a 4 anni

Si raccolgono le conferme di partecipazione con un versamento di una caparra di € 10,00 per ciascun componente entro il 20 giugno 2009 presso i seguenti referenti:

Visentin Gregorio tel. 0424 833581Guadagnini Sonia tel. 339 3907630Crestani Marco tel. 331 3641105Carlin Stellisa tel. 0424 833966 Chemello Fiorenzo tel. 0424 32688Farronato Demis tel. 0424 510411Mocellin Antonio tel. 0424 511306

Gli Alpini di Romano in OrtigaraDomenica 12 luglio gli Alpini di Romano sono chiamati alla classica commemorazione dell’Or-tigara, un evento che è diventato una tradizione nel segno del rispetto ai tanti soldati che qui hanno combattuto e sono caduti. L’8 luglio 1919, poco dopo la fine della Grande Guerra, venne costituita a Milano l’Associazione Nazionale Alpini, che compie quest’anno 90 anni. La prima adunata nazionale ANA avvenne pro-prio qui, nel settembre del 1920, sull’Ortigara, attorno al monumento della colonna mozza, dove gli Alpini si strinsero un’ultima volta attorno ai compagni caduti.

Per la trasferta da Romano a piazzale Lozze sarà a disposizione un pullman.Per informazioni telefonare a: 349 1365182 - 348-2627258

Lo scorso mese di novembre 2008 presso la Volpara di Mussolente la classe 1944 di Romano, si è ritrovata per festeggiare le 64 primavere (inverni). Graditi ospiti, alcuni residenti del comprensorio, sempre rigorosamente del ‘44. Il gioioso gruppo di 44 persone, si è dato appuntamento per il prossimo anno ancora più numerosi.

Classe 1944

Cori a Ca’ Cornaro, 31^ edizioneAnche quest’anno, con la fattiva collaborazio-ne dell’Amministrazione Comunale e con il concorso dei più fedeli sponsor, il Coro Ezze-lino organizza la 31^ edizione della manifesta-zione “Cori a Ca’ Cornaro”.Nella stupenda cornice della settecentesca villa Cornaro, ospiti della congregazione dei Fatebe-nefratelli, le due serate – 3 e 4 luglio – vedranno susseguirsi i seguenti gruppi: ad aprire le serate sarà sempre il Coro Ezzelino, cui seguiranno, per il giorno venerdì 3 luglio la Corale di Bol-zano Vicentino diretta da Massimo Donadel e il gruppo gospel “Note in Blu” diretto da Lodovico Bernardi; il giorno sabato 4 luglio, dopo l’apertu-ra del Coro Ezzelino, si esibiranno il coro “Bian-che Zime” di Rovereto diretto dal maestro Gian-carlo Comar ed il gruppo folk di Montebelluna “I Mercanti Dogali”.

La cittadinanza, che ha sempre dimostrato di gradire questa manifestazione che crea lustro e porta culture diverse ne nostro territorio, è invitata a partecipare, per trascorrere serate all’insegna del gusto artistico e del diverti-mento.

Il coro Ezzelino

Associazione Nazionale del Fantesezione di Romano

Si è concluso domenica 22 marzo scorso il tesseramento 2009 dell’Associazione Nazionale del Fante, sezione di Romano d’Ez-zelino, guidata dal Presidente Calisto Farronato.Per l’occasione è stata celebrata una Santa Messa presso la Chiesa di Romano, seguita da una breve cerimonia davanti al Monumento dei Caduti, alla presenza del Presidente pro-vinciale, delle autorità locali e dei numerosi associati. I pre-senti si sono poi ritrovati presso L’Antica Trattoria Pedrocchi per il pranzo sociale.Nel ringraziare tutti per la disponibilità dimostrata a favore della sezione, il Presidente Farronato ha ricordato i prossimi appun-tamenti: il 14 giugno si svolgerà il pellegrinaggio in Val Magna-boschi, il 26 luglio l’appuntamento sarà a Tonezza del Cimone mentre il 2 agosto in Cima Grappa.

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Il Nuovo Ezzelino Giugno 2009 NOTIZIE IN BREVE - PAG. 19

In ricordo di Visentin Teofilo Un papà, un personaggio,un uomo... !Il giorno 4 febbraio 2009 è mancato il nostro papà conosciuto da tutti come Tilo Visentin. Da tempo conviveva con vari proble-mi di salute che accettava con serenità. Ha dedicato la sua vita alla famiglia e al lavoro, e nonostante l’età, era sempre pieno di inizia-tive e progetti per il futuro. Tornando a casa eravamo

certi di trovarlo disponibile ad ascoltare il racconto del-la nostra giornata, sapevamo di avere una spalla forte su cui appoggiarci nei momenti di sconforto e un giudice imparziale a cui chiedere consiglio. Era nato a Romano il 6 maggio del 1926 ed è sempre vissuto nella casa in via Carlessi dove era nato. Amava il suo Paese e i suoi compaesani, tanto che non c’era per lui luogo migliore dove vivere.Vi ringraziamo per l’affetto che avete dimostrato nei suoi confronti partecipando così calorosamente ai mo-menti di preghiera.

I figli

Il 16 aprile scorso, a 100 anni dalla nascita a Romano Alto, è stato ricordato Toni Polo. Ai numerosi figli e alla signora, una nuvola di nipoti, si sono aggiunti molti amici ed estimatori di Toni.Don Antonio Polo, primo cugino, ha concelebrato con il parroco e poi nell’omelia ha messo in fila un elenco di valori che Toni, nella sua vicenda umana, ha incarna-to e testimoniato, perché potessero essere tramandati. Da giovanissimo impegnato nell’associazionismo cattolico e in quello di categoria, la “Coltivatori diretti” (un suo discorso nel ’48 ad un congresso nazionale ha lasciato traccia), più tardi si è occupato anche di vita civica e delle famiglie numerose. Nel 1983 ha ricevuto un grazie particolare: la nomina a Gran Cavaliere di S. Bovo, nomina che ha parti-colarmente gradito, perché si trattava del santo patrono dei contadini e dei loro animali.Dopo la santa messa la festa è continuata la casa in Via Carlessi con allegria, ricor-di, citazioni, recite e momenti di intensa commozione. Chi scrive, che ha conosciu-to Toni sul finire degli anni ’50 e ha avuto poi con lui una frequentazione costante nel tempo, ha avuto la gioia e l’onore di essere tra i presenti. Da sottolineare che, un altro grande amico, Giovanni Parolin, che doveva essere presente a questo momento celebrativo, proprio il 16 aprile, ha preferito andarlo a festeggiare in quell’altra casa, che tutti ci aspetta.

Eusebio Vivian

Punti rinnovo sociE’ possibile ricevere il Nuovo Ezzelino, organo ufficiale dei soci sostenitori.La quota associativa è di E 16 per i nazionali e di E 22 per gli esteri.

Colombara sede Pro LocoUffici Postali, Centri Parrocchiali,Banca di Credito Cooperativo.

RomanoEdicola Pirandello, Profumeria Elisir,Tabaccheria e Cartoleria Mirò, Mario Bragagnollo (Moletta),Giovanni Bontorin (pittore), Foto Gastaldello / Arduino,Frutta e Verdura da Silvana, Agostini Gianni.

San GiacomoEdicola Cartoleria Zilio Giovanni,Bar Ca’ Mauri, Bocciofila Ezzelina.

FellettePanificio Bosa, Edicola Cartoleria Brillante,Happy Bar, Trattoria Conte Chantal.

Sacro CuoreSpeedy Bar (Autolavaggio Scotton).

Ci hannolasciato

Giovanna Ganassin83 anni

10 giugno 2009

Lorenzo Zilio87 anni

20 maggio 2009

Giorgio Carlesso48 anni

29 maggio 2009

Giovanni Ferraro78 anni

20 maggio 2009

Luigi Zen55 anni

22 maggio 2009

Bruno Trollo74 anni

25 maggio 2009

Flavio Perdicchia39 anni

27 maggio 2009

Antonio Zen 85 anni

7 maggio 2009

Camillo Bortignon66 anni

5 maggio 2009

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< BASSANO DEL GRAPPA (VI)Via Cogo, 34 - Tel 0424 382767

< BASSANO DEL GRAPPA (VI)V. le Vicenza, 93/E - Tel 0424 504777

< BASSANO DEL GRAPPA (VI)Via Capitelvecchio, 32 - Tel 0424 886961

< BORSO DEL GRAPPA (TV)Piazza Canal, 12 - Tel 0423 910310

< CARTIGLIANO (VI)Via Monte Grappa, 1 - Tel 0424 829862

< LUGO DI VICENZA (VI)Via Sioggio, 30 - Tel 0445 861636

< MAROSTICA (VI)Vill. Giovanni Paolo II, 6 - Tel 0424 470570

< ROMANO D’EZZELINO (VI)Via G. Giardino, 3 - Tel 0424 512333

< ROSÀ (VI)Piazza Mons. Ciffo, 1 - Tel 0424 582469

< ROSSANO VENETO (VI)Via Venezia, 23/25 - Tel 0424 541215

< S. CATERINA DI LUSIANA (VI)Via S. Caterina, 21 - Tel 0424 407168

< SOLAGNA (VI)Piazza IV Novembre, 9 - Tel 0424 816088 www.bccromanosantacaterina.com

< TEZZE SUL BRENTA (VI)Via San Pio X, 1/a - Tel 0424 562058

< CAMPOLONGO SUL BRENTA (VI)Piazza Roma, 1 - Sportello bancomat

< BASSANO DEL GRAPPA (VI)Via Cogo, 34 - Tel 0424 382767

< BASSANO DEL GRAPPA (VI)V. le Vicenza, 93/E - Tel 0424 504777

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< BORSO DEL GRAPPA (TV)Piazza Canal, 12 - Tel 0423 910310

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< MAROSTICA (VI)Vill. Giovanni Paolo II, 6 - Tel 0424 470570

< ROMANO D’EZZELINO (VI)Via G. Giardino, 3 - Tel 0424 512333

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