2004 UNA REALTÀ BRUTALE - CCDU Onlus: Comitato dei ... · ’elettroshock, noto anche come terapia...

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Resoconto e raccomandazioni su elettroshock e psicochirurgia Pubblicato dal Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani Istituito nel 1969 UNA REALTÀ BRUTALE “Trattamenti” psichiatrici dannosi

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Con l’elettroshock, “vi è un danno cerebrale notevole, vi è perdita di memoria,

l’indice di mortalità sale e quello dei suicidi nonscende. Se questi sono i fatti e provengono da unenorme studio, molto ben progettato e condotto, la conclusione sarebbe che non dovremmo fare

l’elettroshock... Non capisco perché si continui a farlo. Non ha senso...”

— Dott. Colin Ross, Psichiatra texano e scrittore,

2004

Resoconto e raccomandazioni su elettroshock e psicochirurgia

Pubblicato dal Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani

Istituito nel 1969

UNA REALTÀ BRUTALE

“Trattamenti” psichiatrici dannosi

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RINGRAZIAMENTI PER LE FOTO: pagina 10: AP Wide World Photos; pagina 19: Shooting Star; pagina 19: AP Wide World Photos; pagina 19: Shooting Star; pagina 20:Jose Luis Pelaez/Corbis

© 2004 CCHR. Tutti i diritti riservati. CITIZENS COMMISSION ON HUMAN RIGHTS, CCHR e il logotipo del CCHR sono marchi di proprietà del Citizens Commission on Human Rights International. Stampato negli U.S.A. Articolo N. 18905-11 ITALIAN

Il CCHR negli Stati Uniti è un ente non a scopo di lucro ed esentasse [501(c)(3)] a beneficio pubblico, riconosciuto dall’Internal Revenue Service.

NOTA IMPORTANTEPer Il Lettore

Di seguito vi sono alcuni fatti che smentiscono lapretesa di alcuni psichiatri di essere l’unicaautorità sul soggetto della salute mentale e sui

“disturbi” mentali:

1. I “DISTURBI” PSICHIATRICI NON SONOMALATTIE. Nella medicina esistono criteri precisi:per definire una condizione come malattia si devedimostrare ed accertare un gruppo prevedibile di sintomi e la loro causa o la comprensione della lorofisiologia (funzione). Brividi e lamentare un dolore osentirsi stanchi sono sintomi. La malaria e il tifo sonomalattie. L’esistenza delle malattie viene comprovatatramite riscontro oggettivo e test fisiologici.L’esistenza delle malattie mentali, invece, non è maistata provata tramite criteri medici.

2. GLI PSICHIATRI SI OCCUPANO SOLO DI “DISTURBI MENTALI”, NON DI MALATTIEACCERTATE. Mentre la medicina ufficiale cura lemalattie, la psichiatria riesce solamente ad occuparsi di“disturbi”. In assenza di una causa o di una fisiologiaconosciuta, un gruppo di sintomi, osservati in differentipazienti, viene definito come disturbo o sindrome. Il dott.Joseph Glenmullen dell’Università di Harvard, affermache in psichiatria “tutte le diagnosi sono solamentedelle sindromi (o disturbi), gruppi di sintomi che sisuppone siano in relazione l’uno con l’altro, non dellemalattie”. Come osserva il dottor Thomas Szasz, professore emerito di psichiatria “Non esistono esamidel sangue o un altro tipo di esami biologici peraccertare la presenza o l’assenza di una malattia mentale, mentre invece tali esami esistono per la maggior parte delle malattie fisiche”.

3. LA PSICHIATRIA NON HA MAI STABILITOLA CAUSA DI ALCUN “DISTURBO MENTALE”.Enti leader nel settore della psichiatria, quali la WorldPsychiatric Association e il National Institute ofMental Health americani ammettono che gli psichiatri

non conoscono né le cause né le cure per i disturbimentali, e neppure che cosa causino ai pazienti i loro“trattamenti”. Sono solo in possesso di teorie e opinionicontrastanti sulle diagnosi ed i metodi e, anche inrelazione ad essi, mancano totalmente di qualsiasi basescientifica. Uno dei passati presidenti della WorldPsychiatric Association aveva dichiarato: “È passato iltempo in cui gli psichiatri consideravano di poter curareil malato mentale. In futuro il malato mentale dovràimparare a convivere con la sua malattia”.

4. LA TEORIA CHE I DISTURBI MENTALIDERIVANO DA UNO “SQUILIBRIO BIOCHIMI-CO” DEL CERVELLO È UN’OPINIONE NONDIMOSTRATA, NON UN FATTO. Una delleteorie psichiatriche prevalenti (vitale per la vendita difarmaci psicotropi) è che i disturbi mentali sianocausati da uno squilibrio biochimico nel cervello. Alpari di altre teorie psichiatriche, non esistono provebiologiche né di altro tipo a sostegno di ciò. Il ricerca-tore Elliot Valenstein, rappresentante di un nutritogruppo di esperti di medicina e biochimica, e autoredel libro Blaming the Brain, dice: “Non esistono testper accertare lo stato biochimico del cervello di unapersona mentre è in vita”.

5. IL CERVELLO NON È LA VERA CAUSA DEIPROBLEMI NELLA VITA. Le persone, nella lorovita, hanno esperienza di problemi e turbamenti chepotrebbero sfociare in problemi mentali, a volte moltogravi. Ma il dire che tali problemi siano causati da“disturbi cerebrali” incurabili, e che essi possanoessere alleviati solamente da pillole pericolose, è disonesto, dannoso e, spesso, letale. Tali farmaci sonospesso più potenti di un narcotico e in grado diportare qualcuno a commettere atti violenti o il suicidio. Essi mascherano la vera causa dei probleminella vita e debilitano l’individuo, negandogli l’opportunità di una vera guarigione e la speranza peril suo futuro.

Questa pubblicazione è stata resa possibile grazie ad una sovvenzione

dell’Associazione Internazionale degli Scientologist

Pubblicata come servizio pubblico dal Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani

LLAA CCRRIISSII DDEELLLLAA SSAALLUUTTEE MMEENNTTAALLEE –– RReessooccoonnttoo ee rraaccccoommaannddaazziioonnii sulla mancanza di scientificità e risultati nel campo della salute mentale

LLAA GGRRAANNDDEE FFRROODDEE –– LLaa ccoorrrruuzziioonnee nneell sseettttoorree ppssiicchhiiaattrriiccoo Resoconto e raccomandazioni sul monopolio della salute mentale

LL’’IINNGGAANNNNOO PPSSIICCHHIIAATTRRIICCOO –– LLaa rroovviinnaa ddeellllaa mmeeddiicciinnaa Resoconto e raccomandazioni sull’impatto psichiatrico nel sistemasanitario

PPSSEEUUDDOOSSCCIIEENNZZAA –– LLee ““ddiiaaggnnoossii”” ppssiicchhiiaattrriicchheeResoconto e raccomandazioni sui pericoli derivanti dalla mancanza discientificità delle diagnosi psichiatriche

SSCCHHIIZZOOFFRREENNIIAA UUnn’’uuttiillee ““mmaallaattttiiaa”” ppssiicchhiiaattrriiccaa Resoconto e raccomandazioni sulle false asserzioni in merito ai distur-bi mentali

UUNNAA RREEAALLTTAA’’ BBRRUUTTAALLEE –– ““TTrraattttaammeennttii”” ppssiicchhiiaattrriiccii ddaannnnoossii Resoconto e raccomandazioni su elettroshock e psicochirurgia

LLAA VVIIOOLLEENNZZAA SSEESSSSUUAALLEE –– AAggggrreessssiioonnee aa ddoonnnnee ee bbaammbbiinnii Resoconto e raccomandazioni sugli abusi sessuali all’interno del sis-tema della salute mentale

CCOONNTTEENNZZIIOONNEE MMOORRTTAALLEE –– LL’’aaggggrreessssiioonnee tteerraappeeuuttiiccaa ddeellllaa ppssiicchhiiaattrriiaa Resoconto e raccomandazioni sull’abuso dei sistemi di contenzionenelle strutture psichiatriche

PPSSIICCHHIIAATTRRIIAA –– CCoommee rreennddee iill mmoonnddoo sscchhiiaavvoo ddeellllaa ddrrooggaa Resoconto e raccomandazioni sull’aumento dell’uso di psicofarmaci

RRIIAABBIILLIITTAAZZIIOONNEE OO DDIIPPEENNDDEENNZZAA?? –– II pprrooggrraammmmii ddii rriiaabbiilliittaazziioonneeResoconto e raccomandazioni sul metadone e altri programmi diriabilitazione psichiatrici dalla droga

DDRROOGGAARREE II BBAAMMBBIINNII –– CCoommee llaa ppssiicchhiiaattrriiaa ppuuòò ddiissttrruuggggeerree uunnaa vviittaa Resoconto e raccomandazioni sulle false diagnosi psichiatriche e lasomministrazione forzata di psicofarmaci ai bambini

DDAANNNNEEGGGGIIAARREE II GGIIOOVVAANNII –– CCoommee llaa ppssiicchhiiaattrriiaa ppuuòò ddiissttrruuggggeerree llaa mmeennttee Resoconto e raccomandazioni sui pareri, valutazioni e programmipsichiatrici nelle scuole

IILL ““TTRRAATTTTAAMMEENNTTOO”” FFOORRZZAATTOO –– MMeettooddii ddii ccoonntteennzziioonnee ppssiicchhiiaattrriiccii Resoconto e raccomandazioni sul fallimento dei programmi di salute mentale

LLAA DDIISSTTRRUUZZIIOONNEE DDEELLLLAA CCRREEAATTIIVVIITTÀÀ –– CCoommee llaa ppssiicchhiiaattrriiaa ppuuòò ddiissttrruuggggeerree ggllii aarrttiissttii Resoconto e raccomandazioni sull’impatto negativo che la psichiatria hasugli artisti e la società

DDIISSSSAACCRRAARREE IILL SSAACCRROO –– PPssiicchhiiaattrriiaa ee rreelliiggiioonnee Resoconto e raccomandazioni sull’influenza negative che la psichiatriaha sul sentimento religioso

LL’’EERROOSSIIOONNEE DDEELLLLAA GGIIUUSSTTIIZZIIAA –– CCoommee llaa ppssiicchhiiaattrriiaa hhaa iinnfflluueennzzaattoo llaa lleeggggee Resoconto e raccomandazioni sull’influenza psichiatrica e psicologicanei tribunali e nel sistema carcerario

AABBUUSSII SSUUGGLLII AANNZZIIAANNII –– CCuurraa oo ttrraaddiimmeennttoo?? Resoconto e raccomandazioni sui trattamenti psichiatrici destinati agli anziani

CCRREEAARREE IILL TTEERRRROORREE –– LLaa ffaabbbbrriiccaa ddeell ccaaooss ssoocciiaallee Resoconto e raccomandazioni sull’uso di strumenti psichiatrici nel terrorismo internazionale

CCRREEAARREE IILL RRAAZZZZIISSMMOO –– IIll ttrraaddiimmeennttoo ddeellllaa ppssiicchhiiaattrriiaa Resoconto e raccomandazioni sui programmi che istigano all’odio

razziale

CCOOMMIITTAATTOO DDEEII CCIITTTTAADDIINNII PPEERR II DDIIRRIITTTTII UUMMAANNIIUUnn ggrruuppppoo iinntteerrnnaazziioonnaallee ddii ttuutteellaa ddeeii ddiirriittttii uummaannii nneell ccaammppoo ddeellllaa ssaalluuttee mmeennttaallee

L ’istruzione è parte vitale di qualsiasi iniziativa rivolta e fermareil progressivo declino della società. Il CCDU si assume questaresponsabilità con particolare impegno. Grazie all’ampia diffu-

sione del sito internet del CCDU, dei libri, riviste ed altre pubbli-cazioni. Un numero sempre maggiore di pazienti, fami-liari, profes-sionisti, legislatori e infinite altre persone vengono a conoscenza dimolti aspetti oscuri e nascosti relativi alla psichiatria. Tutto questo è

qualcosa d’efficace che può essere fatto e viene fatto. Le pubbli-cazioni del CCDU, disponibili in 15 lingue, trattano vari argomentitra i quali: razzismo, istruzione, violenza sessuale, giustizia, riabili-tazione dalla droga, morale, anziani, religione e in molte altre aree espiegano qual è il ruolo di alcune correnti psichiatriche in talifenomeni.

La lista delle pubblicazioni include:

Comitato dei Cittadini per i Diritti UmaniAUMENTARE LA CONSAPEVOLEZZA DEL PUBBLICO

ATTENZIONE: Nessuno deve interrompere l’assunzione di psicofarmaci senza ilconsiglio o l’assistenza di un medico competente.

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INDICEIntroduzione: Distruggere vite ................................2

Capitolo uno: Violenza elettrica ........5

Capitolo due: Effetti devastanti ........9

Capitolo tre: Trattamenti brutali ancora in uso ......................15

Capitolo quattro: Non recare danno ..........................21

Raccomandazioni ............................23

Comitato dei cittadini per i diritti umani Internazionale..............24

UNA REALTÀBRUTALE

“Trattamenti” psichiatrici dannosi

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’elettroshock, noto anche come terapia elettrocon-vulsivante (in sigla ECT o TEC), ed i “trattamenti”di psicochirurgia sono recentemente tornati allaribalta. Eppure, fin dal loro inizio, non sono manca-ti conflitti tra gli psichiatri che hanno una cieca fidu-

cia in questo genere di “terapie” e il gran numero di vittime efamiglie che sono state completamente rovinate da loro.

L’ECT e la psicochirurgia sono valide terapie o sonosemplicemente violenze sotto la parvenza di trattamento?

Chi è rimasto turbato o ha provato ribrezzo osservandouna registrazione video di un vero ECT o di un intervento dipsicochirurgia, conosce trop-po bene la risposta; questeprocedure possiedono tutte lecaratteristiche della torturafisica che appartiene all’arse-nale degli interrogatori delKGB, piuttosto che agli stru-menti disponibili ad un pro-fessionista “medico”.Purtroppo sono pochissimigli individui che hanno visio-nato queste registrazionivideo o che hanno assistito in prima persona a queste proce-dure.

Gli psichiatri che promuovono queste terapie siammantano, in maniera ingannevole, di legittimità medica:lo sfondo medico, gli assistenti vestiti di bianco, gli anestetici,i farmaci miorilassanti e l’attrezzatura dall’aspetto raffinato.Gli effetti della shockterapia sono devastanti, eppure aipazienti o alle loro famiglie non vengono mai esposte tutte leconseguenze cui possono dar luogo simili trattamenti.Tutt’altro: chi solleva obiezioni viene addirittura respinto.

Nei colloqui atti a persuadere il paziente, ignaro e fidu-cioso, non si parla mai del fatto che entrambe le proceduresiano estremamente lucrative per gli psichiatri e per le strut-ture ospedaliere, malgrado il fatto che esse sono il presuppo-sto stesso per ulteriori “trattamenti” psichiatrici dispendiosi e

protratti nel tempo, e di conseguenza garantiscono il businesse gli introiti futuri per gli operatori del settore.

Come Cynthia James [uno pseudonimo], potrebbe testi-moniare che quando tutto il resto fallisce, gli psichiatri fannoprontamente ricorso all’invalidazione o alla paura delle per-sone, per strappare il “consenso” al trattamento.

Nel 2001, Cynthia consultò uno psichiatra per unaforma di depressione; le furono prescritti degli psicofarmaci.Dopo un certo periodo accusò degli effetti collaterali ai far-maci tra i quali dei movimenti incontrollabili del corpo: undiretto risultato del danno al sistema nervoso indotto dai far-

maci. Durante il ricovero perla disintossicazione dagli psi-cofarmaci, le fu proposto l’e-lettroshock. Sebbene Cynthiasi opponesse a questo tratta-mento, gli psichiatri dell’ospe-dale le dissero: “Le tue paurenon sono nient’altro chesuperstizioni cubane” e “senon ti sottoponi a questi trat-tamenti, morirai”. A questopunto accettò la cura e le furo-

no somministrati 5 trattamenti di shock. Suo marito racconta: “Come risultato dei trattamenti

subiti ....la memoria di mia moglie è stata notevolmente dan-neggiata ... Per 42 anni ha parlato l’inglese come seconda lin-gua, senza problemi, ora ha difficoltà a parlarlo e a compren-derlo... Questa esperienza è stata un inganno, una bugia, unatto di forza da parte di prepotenti... La depressione non èstata curata e la memoria è ora piuttosto imperfetta ...siamoarrabbiati per quello che è accaduto. È come se lei fosse stataviolentata davanti ai miei occhi”. 1

Oggigiorno vi è un terrificante livello di disinformazio-ne riguardo l’elettroshock o terapia elettroconvulsivante, pernon parlare della psicochirurgia e la maggior parte di questeinformazioni è divulgata da psichiatri. Ma vi sono anche vociscientifiche fuori dal coro.

INTRODUZIONEDistruggere vite

I N T R O D U Z I O N ED i s t r u g g e r e v i t e

2

“La maggior parte delle persone crede chedopo la morte di Mc Murphy, interpretato daJack Nicholson, nel film “Qualcuno volò sul

nido del cuculo”, l’elettroshock sia stato abolito.La verità è che ogni anno, in tutto il mondo,

sono somministrati centinaia di migliaia di ECT”.– Jan Eastgate

L

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Nel 2004, il neurologo e ricercatore John Friedberg, cheper oltre 30 anni ha studiato le complicazioni dell’elettro-shock, ha affermato: “È molto difficile esprimere a parole checosa causa il trattamento con shock alle persone... distruggel’ambizione delle persone e ... la loro vitalità. Rende le perso-ne piuttosto passive ed apatiche... Inoltre, l’amnesia, l’apatiae la mancanza d’energia sono, a mio parere, la ragione per laquale [gli psichiatri] continuano ancora a praticare l’ECT eda passarla liscia”. 2

Mary Lou Zimmerman è consapevole di aver perso lasua ambizione e vitalità, ma come vittima della psicochirur-gia e non dell’ECT. Nel giugno del 2002, una giuria ha ordi-nato alla Cleveland Clinic, nell’Ohio [USA], di pagare 7,5milioni di dollari alla signora sessantaduenne per un inter-vento di psicochirurgia del 1998. La signora Zimmermanaveva cercato un aiuto per il fatto che si lavava le mani inmaniera compulsiva. Il sito web della clinica, alla quale si erarivolta, sosteneva una percentuale di successo che era del70%, le fu detto che per il restante 30% non c’erano cambia-menti ma che comunque non avrebbe subito danni. 3 Lasignora fu sottoposta ad un intervento durante il quale le futrapanata la testa in quattro punti diversi e le furono rimossedelle parti del cervello, ciascuna dalle dimensioni di unabiglia. Il risultato fu che la signora non riuscì più a cammina-re, a stare in piedi, a mangiare o ad andare in bagno da sola.Il suo avvocato, Robert Linton, ha dichiarato: “Lei ha persotutto, tranne la consapevolezza di quanto ora sia diversa. Ècompletamente invalida e ha bisogno di un’assistenza conti-nua a tempo pieno...”.4

Oggigiorno, solo negli Stati Uniti, sono incassati circa 5miliardi di dollari per la terapia elettroconvulsivante. Ai ses-santacinquenni è somministrato il 360% in più d’elettroshockrispetto ai sessantaquattrenni, dal momento che la Medicare(l’assicurazione sanitaria governativa) entra in vigore ai 65anni d’età. Questo convalida la teoria che l’uso dell’ECT èguidato non dall’indulgenza medica, ma dal profitto e dal-l’avidità di qualcuno. Sebbene la psicochirurgia sia usatameno di frequente, negli Stati Uniti, vengono ancora effet-

tuati circa 300 interventi l’anno e tra questi la lobotomia fron-tale.

Questi trattamenti sono elogiati scientificamente inquasi tutto il mondo; la brutalità dell’elettroshock e della psi-cochirurgia confermano che la psichiatria non è andata oltrealla crudeltà dei primi trattamenti. Questo resoconto è statoscritto per fare in modo che proprio come le frustrate, le san-guisughe, i salassi e le manganellate per tramortire le perso-ne sono illegali, anche questi “trattamenti” vengano aboliti,in quanto aggressioni illecite.

Jan EastgatePresidente, CCDU Internazionale

I N T R O D U Z I O N E D i s t r u g g e r e v i t e

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La “terapia” elettroconvulsivantefu sviluppata a Roma dopo averosservato l’uso dell’elettricità suimaiali prima del loro macello.

Le teorie sovrabbondano, ma lapsichiatria non sa spiegare comefunziona l’elettroshock.

La procedura dell’ECT non è piùscientifica o più terapeutica delcolpire una persona sulla testa conuna mazza.

Nonostante alcuni divieti legislativie varie leggi che ne limitano l’uso,l’ECT è tuttora somministrato.

3

FATTI IMPORTANTI

12

4

La prima vittima di Cerletti fu nonconsenziente, un carcerato. Dopo

che la prima scarica elettrica per-corse il corpo dell’uomo, questi urlò:

“Basta! Mi uccide!”.

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CAPITOLO UNO

C A P I T O L O U N OV i o l e n z a e l e t t r i c a

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ochi conoscono che fu un macello di Romache ispirò la procedura cosiddetta scientifi-ca dell’elettroshock (ECT) o terapia elettro-convulsivante (TEC).

Negli anni ‘30, lo psichiatra UgoCerletti, Direttore del Dipartimento delle

Malattie Mentali e Neurologiche dell’Università diRoma, diede inizio ad una serie di trattamenti speri-mentali d’elettroshocksui cani, mettendo unelettrodo sul muso delcane e un altro nell’ ano.Metà degli animali sottoposti a questa pro-cedura morì per arrestocardiaco.

Nel 1938, Cerlettisperimentò l’elettroshockcollocando gli elettrodialla testa, dopo averosservato in un macelloromano come i maialierano tramortiti con shock elettrico per renderli piùdocili prima di ucciderli. Condusse personalmentecentinaia di applicazioni sui maiali e alla fine scrisse“queste evidenti prove fecero svanire alla fine tuttii miei dubbi, e senza ulteriori indugi diedi istruzio-ni alla clinica di intraprendere l’esperimento sul-l’uomo. Molto probabilmente, se non ci fosse stataquesta circostanza fortuita e fortunata del macellol’ECT non sarebbe nato”.5

La prima vittima di Cerletti fu non consenzien-te, un carcerato. Dopo che la prima scarica elettricapercorse il corpo dell’uomo, questi urlò: “Basta! Mifa morire!”. Un testimone racconta che “il professo-re (Cerletti) suggerì che venisse somministrato unaltro trattamento con un voltaggio più alto”.6

Lo psichiatra tedesco Lothar B. Kalinowsky, erauno degli studenti di Cerletti presenti ai primi elet-troshock sull’uomo, presto diventò uno dei piùappassionati ed accaniti sostenitori. Sviluppò unproprio apparecchio per l’elettroshock e dopo il1938 introdusse la procedura in Francia, Olanda,Inghilterra e più tardi, negli Stati Uniti. Nel 1940l’ECT era usato a livello internazionale.

Un imbroglio pseudoscientifico

Se si domanda aduno psichiatra comefunziona la mente e ilcervello si scoprirà chenon sa darti delle indica-zioni precise. Se sidomanda come “funzio-na” l’ECT ti risponderàche non è sicuro sul per-ché funziona. Tuttavia,sa darti una serie infinita

di teorie a riguardo. Queste teorie includono: ❚ “È un procedimento distruttivo che a volte

consente un miglioramento”.❚ “Produce un benefico effetto neurovegetativo”.❚ “Produce l’esperienza incosciente della morte

e della resurrezione”.❚ “Causa paura alla persone, e questa crea un

recupero (guarigione)”.❚ “ ... porta la personalità giù, verso un livello

più basso e così facilita la guarigione”.7

❚ “Insegna al cervello a resistere alle convulsio-ni” e “soffoca in modo anormale i circuiti cerebraliattivi, stabilizzando l’umore”.8

❚ “Le persone depresse spesso si sentono

Nel 1938 lo psichiatra italiano UgoCerletti, dopo aver osservato in un

macello romano come i maiali erano tra-mortiti con shock elettrico per renderlipiù docili prima di ucciderli, sviluppò

l’ECT per gli esseri umani.

PViolenza elettrica

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colpevoli, e l’ECT soddisfa il loro bisogno di punizione”.9

Prova ad immaginare un cardiochirurgo chedeve eseguire un’operazione di bypass, ma che nonconosce come funziona il cuore, che è a conoscenzadi dozzine di teorie al riguardo, ma di nessun fattoscientifico. Cosa faresti?

Ma c’è di peggio; cosa penseresti se il dottoredicesse al paziente che dall’intervento ci si aspettano,quali conseguenze, i seguenti fenomeni: danni cere-brali, perdita della memoria, l’illusione che i proble-mi siano spariti? Eppure sono proprio questi i risul-tati della shockterapia, stando al foglio informativosull’ECT diffuso nel 2003 dalla FondazioneAmericana per la Salute Mentale.

Quello che disse nel 1942 lo psichiatra, AbrahamMyerson è una testimonianza del risultato che la psi-

chiatria ha a lungo cercato: “La riduzione dell’intelli-genza è un fattore decisivo nella procedura dellacura... il fatto è che alcune delle migliori cure che sipossono ricevere sono quelle riscontrabili in quegliindividui che sono praticamente ridotti ad uno statodi demenza...”.10

La teoria sulla quale si base l’ECT non è andataoltre a quella degli antichi greci, quando curavano iproblemi mentali usando lo shock convulsivo creatoda una droga chiamata elleboro. La proceduradell’ECT non è più scientifica o terapeutica dell’esse-re colpiti sulla testa con una mazza.

L’ECT è un trattamento psichiatrico remunerati-vo che continua a persistere nonostante in alcunipaesi sia bandito o vi siano leggi che ne limitanol’uso, ma soprattutto per il fatto che non ci siano fon-damenti scientifici e il pericolo di danni fisici.

Fine anni ‘20: Lo psi-chiatra viennese ManfredSakel indusse il coma inun paziente non nutrito,iniettandogli forti dosid’insulina, producendoin questo modo una rea-zione ipoglicemica e cau-sandogli convulsioni.Alcuni studi rivelaronouna contrazione neuro-nale ed un tasso di mor-talità del 5%.1934: Lo psichiatraungherese LadislausJoseph Von Medusa sviluppò lo shock conMetrozol: consistevanell’iniettare una mistu-ra di canfora e olio d’oliva che producevaviolente convulsioni efratture alle ossa.1938: Lo psichiatra ita-liano Ugo Cerletti, dopoaver osservato in unmacello romano come i

maiali erano tramortiti con shock elettrico per render-li più docili prima di ucciderli, sviluppò l’ECT per gliesseri umani. 1975: In un articolo pubblicato in PsychologyToday, il neurologo John Friedberg scrisse che erapossibile dimostrare che l’ECT “è inefficace e chiara-mente dannoso. Causa danni cerebrali che si manife-

stano in maniera grave e, spesso crea perdita perma-nente di memoria, incapacità d’apprendimento e diso-rientamento spazio temporale”. 1976: In California fu approvata una legge che proibi-va l’uso dell’ECT senza il consenso informato delpaziente e abolendo, di fatto, l’uso su bambini minoridi 12 anni. Divenne un modello in tutto il mondo perla riforma legislativa sulla salute mentale.1978: Il dott. Max Fink, professore di psichiatriaall’Università di Stato di New York, sostenitore dell’ECTe beneficiario della somma di 18.000 dollari per duevideo formativi sull’ECT, scrisse che “le complicazioniprincipali della terapia elettroconvulsiva sono decessi,danni cerebrali, peggioramento della memoria e convulsioni spontanee. Possiamo comparare questecomplicazioni a quelle subite dopo aver ricevuto untrauma cranico”.11

1993: Fu approvata in Texas una legge sull’elettro-shock che aboliva l’uso dell’ECT ai bambini minori di16 anni e che obbligava a riportare al Dipartimento diSalute Mentale qualsiasi morte avvenuta dopo 14giorni dalla somministrazione di ECT. 1998: Il Consiglio Regionale del Piemonte, in Italia,passò una risoluzione che afferma che poiché gli psi-chiatri non sanno come “funziona” l’ECT e la sua veri-dicità scientifica è “discutibile”, il suo uso dovrebbeessere proibito almeno sui bambini, sugli anziani esulle donne in gravidanza, e che nessun medico deveessere obbligato a consigliare il trattamento dell’ECT.12

2003: “Lo shock causa danni cerebrali, perdita dellamemoria, disorientamento creato dall’inganno che iproblemi sono spariti e felicità che è il diretto risultatoosservato dopo una lesione cerebrale”. – U.S. MentalHealth Foundation ECT Fact Sheet.

Il trattamento tramiteshock insulinico (a

destra) fu usato insiemeallo shock da metrazolper tutti gli anni ‘30 e‘40. Sotto: l’inventore

dell’ECT Ugo Cerlettisperimenta l’ECT in

un macello di Roma.

RISULTATI NEGATIVILa storia dell’elettroshock

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Apparecchi per ECT: da quando fu sviluppato il primo apparecchio per ECT alla fine deglianni ‘30, questa formadi “terapia” si è rivelata una praticaremunerativa per la psichiatria. Oggigiornosomministrare elettro-shock costa circa cinquemiliardi di dollari (solonegli Stati Uniti).

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Uno studio della Columbia Universitydel 2001 ha riportato che l’ECT ècosì inefficace nel guarire ladepressione che quasi tutti quelli che lo hanno ricevuto hanno unaricaduta entro sei mesi.

Nel 2003, l’assicurazione americanaMedicare ha smesso di coprire lespese dell’elettroshock a “convulsionimultiple” per il fatto che fu scopertoche rappresentava un rischio per ipazienti.

Negli Stati Uniti, circa 300 personeogni anno muoiono a causadell’elettroshock.

Un giudice australiano ha stabilitoche l’uso dell’elettroshock senza ilconsenso del paziente può essereconsiderato “un’aggressione”.

Raramente gli psichiatri chepromuovono l’elettroshock rivelano ai pazienti i reali rischi del trattamento come per esempiola perdita di memoria, danni allecapacità intellettuali e morte.

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FATTI IMPORTANTI

Psichiatri che continuano a somministrare elettroshocka pazienti benché non vi siano valide giustificazioni

mediche o scientifiche per questa pratica. Dopo più disessant’anni, gli psichiatri non sono ancora capaci di

spiegare né come si ritiene che funzioni l’ECT, nécome se ne possono giustificare i notevoli danni.

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Negli Stati Uniti, è utilizzato un modulodi consenso informato per l’elettro-shock nel quale vi è scritto che è possi-bile che la memoria può essere“disturbata” e che avvenimenti recen-

ti come: date, nomi di nuovi amici, manifestazioni enumeri telefonici possono essere difficili da ricordare.In ogni caso questa temporanea amnesia,probabilmente scompa-rirà “entro le successivequattro settimane dal-l’ultimo trattamento” e,soltanto occasionalmen-te, i problemi possonoprolungarsi per mesi”.13

Ma non sarebberod’accordo decine dimigliaia di vittime del-l’elettroshock e una granquantità di letteraturascientifica che dimostrail contrario. Per esempio la californiana DoloresMcQueen della città di Lincoln, è stata sottoposta aduna serie di 20 elettroshock. Tre anni dopo l’ultimaapplicazione, non aveva ancora completamente recu-perato la memoria. Non era in grado di andare acavallo, cosa che faceva da quando era giovane. Nonricordava i viaggi con la sua famiglia, non ricordava inomi dei suoi vecchi amici. Per questa “terapia sicu-ra ed efficace” il suo psichiatria ha impiegato solo 15minuti ad ogni applicazione, per un costo complessi-vo di 18.000 dollari.14

Gli psichiatri sostenitori dell’ECT rassicurano iloro pazienti che il trattamento li aiuterà a migliorarela loro “depressione”, ma numerosi studi hanno sco-

perto che anche se all’inizio il trattamento sembravaaver migliorato la condizione del paziente, dopo 3/6mesi non vi è alcun incisivo cambiamento.15 Uno studio fatto nel 2001 dalla Columbia University haconcluso che l’ECT è così inefficace nel guarire ladepressione che buona parte dei pazienti che lohanno ricevuto hanno una ricaduta entro i sei mesi.16

Nel 2003, l’assicura-zione americana gover-nativa Medicare hasmesso di coprire lespese dell’elettroshock a“convulsioni multiple”dopo che era stato pro-vato che rappresentavaun rischio per i pazienti.

Perdita di MemoriaLa perdita della

memoria e delle capacitàintellettive sono spessodevastanti nelle persone

che hanno subito l’ECT. In California nel 1990, la per-dita della memoria risultava essere l’82% delle 656complicazioni riportate come il risultato dell’ECT.Più del 17% riguardava l’apnea (sospensione delrespiro) e almeno tre persone avevano subito fratturedelle ossa.17

❚ Nel 1995 un sondaggio svolto dal British RoyalCollege of Psychiatrists a psichiatri, psicoterapisti emedici generici, ha confermato che la perdita dimemoria è una complicazione dell’ECT. Su 1344 psi-chiatri intervistati, il 21% ha riferito che possonoesserci “complicazioni a lungo termine e rischio didanni al cervello, perdita di memoria [e] danni del-l’intelletto”.18 Alcuni medici hanno confermato che il

CAPITOLO DUEEffetti Devastanti

“L’ECT è un appuntamento con ildestino, un breve ma fondamentaleepisodio nella tua vita, se ti va male

in pochi secondi può distruggerel’intera qualità della tua vita”.

– Roy Barker, Membro del gruppo di controlloinglese “ECT Anonymous,”, 1995

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34% dei pazienti chehanno visitato dopo seimesi dal trattamentocon ECT “erano debolio peggiorati”. Cin-quanta psicoterapistisono stati ancora piùschietti sulle complica-zioni causate dall’ECT,alcuni dei loro com-menti sono stati: “Puòcausare cambiamentidella personalità edanni alla memoria,rendendo così più diffi-cile la terapia” e “l’elet-troshock, in qualunquemodo venga presenta-to, è di fatto un’aggres-sione...”.19

❚ Nel 2003, MargoBauer ha raccontato lasua esperienza di adole-scente in una letterapubblicata nel giornaleLos Angeles Times”Sonostata aggredita e rovi-nata ed ho passato ilresto della mia vita asopravvivere a questotrattamento draconia-no. Sono stata sottoposta ad elettroshock a 11 e 13anni, i miei ricordi non esistono più. Ho perso lafiducia nelle persone che si prendevano cura di me eche hanno permesso che questo accadesse ...”.20

❚ Un gruppo di controllo inglese, chiamato “ECTAnonymous”, ha commentato il rapporto del RoyalCollege come un “agghiacciante catalogo di grosso-lana incompetenza”. Roy Barker, portavoce del grup-po ha affermato che: “L’ECT è un appuntamento conil destino, un breve ma fondamentale episodio nellatua vita, se ti va male in pochi secondi può distrug-gere l’intera qualità della tua vita”.21

❚ Nel 2000, lo psichiatra Harold A. Sackheim,importante fautore dell’elettroshock, parlando dellafrequenza con la quale i pazienti si lamentano della

perdita di memoria, hadetto: “Come settore,abbiamo riconosciutopiù facilmente la possi-bilità di morte a causadell’elettroshock piutto-sto che la possibilità digravi perdite dellamemoria, nonostante ilfatto che gli effetti colla-terali sulla cognizione[coscienza] siano glieffetti collaterali piùcomuni dell’elettro-shock”.22

❚ Lo scrittore ErnestHemingway, vincitoredel premio Nobel, sitolse la vita poco dopoessere stato sottopostoad una serie d’elettro-shock. Prima della suamorte egli scrisse: “Qualè il senso di rovinare lamia testa e cancellare lamia memoria che è ilmio capitale, e far cessa-re la mia attività? È statauna cura magnifica maabbiamo perduto ilpaziente”.

Un danno cerebrale Normalmente gli elettroshock sono sommini-

strati mettendo gli elettrodi su ogni tempia. Questo èchiamato bilaterale (due lati). L’unilaterale è unavariazione nella quale gli elettrodi sono messi sullostesso lato della testa. Gli psichiatri che effettuanol’ECT asseriscono che vi è un danno minore con elet-troshock, se somministrato unilateralmente.

Nel 1992, Yvonne Jones e Steve Baldwin nell’ar-ticolo ECT: Shock, Lies and Psychiatry, hanno scrittoche le affermazioni su l’elettroshock unilaterale sonofalse, “Questa procedura ipotizza che un lato del cer-vello sia meno prezioso dell’altro... i risultatidell’EEG (registrazione dell’attività elettrica nel cer-

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“Qual è il senso di rovinare lamia testa e cancellare la mia

memoria che è il mio capitale, efar cessare la mia attività? È statauna cura magnifica ma abbiamo

perduto il paziente”.– Ernest Hemingway, vincitore del premio

Nobel

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BRUCIARE IL CERVELLOCome "funziona" l'elettroshock‘apparecchio originale adoperato nel 1938 daUgo Cerletti aveva un voltaggio di 125 Volt. Inseguito, le macchine per shock cominciaronoad erogare fino a 480 Volt, il che significaun’intensità di corrente pari a quattro volte

quella di un’ordinaria presa elettrica domestica statuni-tense. A causa delle contrazioni e convulsioni cerebrali,i pazienti si mordevano la lingua, i denti o le mascelle sifrantumavano e solitamente la spina dorsale, il bacinoe altre ossa si fratturavano.Oggigiorno si usano sostanze anestetizzanti e miorilas-santi e si inietta ossigeno nel cervello per occultare glieffetti esteriori più barbari dell’ECT. Tuttavia l’azioneustionante della corrente elettrica attraverso il cervellodella vittima, seppur invisibile ad occhio nudo, è dan-nosa ora quanto lo era allora.

Ai giorni nostri, quando si somministra una TerapiaElettroconvulsiva, si adottano le seguenti misure.

1.Al paziente è iniettato un anestetico per contra-stare il dolore, ed un agente miorilassante per inter-rompere l’attività muscolare ed evitare fratture allaspina dorsale. Il dott. Clinton LaGrange, anestesista,descrive la procedura eseguita nel 2004: “... quando lopsichiatra è pronto ed è stata fatta la preossigenazioneal paziente per alcuni minuti, somministriamoil...metoexitale (un barbiturico) per farlo addormentare.

Poi mettiamo un laccio emostatico sulla gamba delpaziente... Cosi che siamo in grado di determinare se ilpaziente sta avendo un attacco e il solo modo pervederlo è isolare una parte del corpo bloccando la cir-colazione del sangue così da poter vedere la contrazio-ne dei muscoli. Il laccio emostatico, impedisce al miorilassante di giungere in quella parte del corpo”.28

A questo punto è somministrato un miorilassante,la succinilcolina, per provocare la paralisi. Questo mio-rilassante è usato anche per catturare gli animali, liparalizza, ma rimangono completamente consapevolidi ciò che sta accadendo e possono sentire dolore.29

LeGrange spiega ulteriormente: “Paralizza e rilassai muscoli...di modo che non possano funzionare. Ilpaziente, non è in grado di respirare da solo, “dobbia-mo farlo respirare .... Abbiamo una maschera ed unaborsa con la quale li ventiliamo (somministrazione arti-ficiale di ossigeno)... il paziente non è completamenterilassato...ci sono delle volte in cui può muovere lebraccia o il resto dei muscoli. I muscoli del collo. Stringela mascella”.30

2. Gli elettrodi sono posti bilateralmente sulle tem-pie (da un lato all’altro della testa) o unilateralmente(dalla fronte alla parte posteriore della testa).

3. È posto un apribocca di gomma in bocca alpaziente per fare in modo che i denti non si romponoo che non si mordano la lingua.

4. Viene somministrata una scarica tra i 180 e 480di volt, una corrente che brucia completamente il cervello.

5. Il flusso di sangue al cervello può aumentareanche del 400% per soddisfare la richiesta d’ossigeno.

La pressione sanguigna può aumentare del 200%. Nelcervello è presente una barriera emato-encefalica cheserve a proteggersi da agenti dannosi e sostanze estra-nee. Con l’ECT, tossine dannose “fuoriescono” dai vasisanguigni e vengono a contatto con il tessuto cerebra-le, provocando gonfiore. Le cellule nervose muoiono.L’attività cellulare e la fisiologia del cervello è alterata.

6. Di solito alla maggior parte dei pazienti è som-ministrato da un minimo di sei ad un massimo di dodi-ci shock, uno al giorno, tre volte alla settimana.

7. Le conseguenze sono: perdita di memoria, con-fusione, perdita dell’orientamento spazio-temporale eperfino la morte.

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vello) un mese dopo l’elettroshock unilaterale con-fermano che è possibile scoprire quale lato del cer-vello è stato danneggiato”.23

Nel 2004, il dott. Friedberg ha testimoniato sottogiuramento che la perdita della memoria “avviene inogni singolo caso d’elettroshock... La perdita di memo-ria può essere “permanente ed irreversibile... [è] ...enormemente irregolare e variabile. Questo è ciò chesuccede sempre nei casi di danno cerebrale. È davverodifficile prevedere quale sarà l’esito finale”. 24

Lo psichiatra texano Colin Ross, spiega che la let-teratura esistente sull’elettroshock dimostra che “vi èun danno cerebrale notevole, vi è perdita di memoria,l’indice di mortalità sale e quello dei suicidi non scen-de. Se questi sono i fatti e provengono da un enormestudio, molto ben progettato e condotto, la conclusionesarebbe che non dovremmo fare l’elettroshock...Questo è confermato anche dalla letteratura esistentein materia che sostiene che non è efficace se non duran-te il periodo di tempo del trattamento e che ci sonomolti pericoli, complicazioni e molti danni ...”.25

L’Associazione Psichiatrica Americana asserisceche il tasso di mortalità a causa dell’elettroshock è diuno su 10.000 pazienti. Tuttavia delle statistiche texanerivelano invece che il tasso di mortalità fra gli anziani

in trattamento è di uno su 200.26

Negli Stati Uniti si stima che ogni anno 300 perso-ne muoiono a causa d’elettroshock. Circa 250 di questepersone sono anziani, una categoria di pazienti indife-si e che non danno problemi, dal momento che la per-dita della memoria a seguito d’elettroshock può esserefacilmente attribuita alla “senilità”.

Nel 1990, nel Nuovo Galles del Sud in Australia, ilgiudice John P. Slattery, durante un’inchiesta governa-tiva sul consenso informato per il trattamento con elet-troshock somministrato durante la “Terapia del sonnoprofondo” (una combinazione di psicofarmaci ed elet-troshock) ha dichiarato: “I dottori ... che hanno curatoi pazienti [con elettroshock] senza il loro consenso,contro la loro volontà o in conformità ad un consensoottenuto con l’inganno o la falsità, hanno commessouna violazione dei diritti di questi pazienti e sonoresponsabili di un’aggressione nei loro confronti”.27

Il consenso informato dovrebbe contenere anchequesti fatti e gli psichiatri promotori di questa terapiadovrebbero informare i loro pazienti. Se queste infor-mazioni vengono omesse si commette un’aggressionenei confronti del paziente e questo dovrebbe esserepunito penalmente.

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“Vi è un danno cerebrale notevole, vi è perdita di memoria, l’indice di mortalità sale, l’indice dei suicidi non scende...vi sono molti

pericoli ed effetti collaterali”.

– Dott. Colin Ross, psichiatra texano, 2004

“I dottori ... che hanno curato i pazienti [con elettroshock]senza il loro consenso, contro la loro volontà o in conformitàad un consenso ottenuto con l’inganno o la falsità, hanno

commesso una violazione dei diritti di questi pazienti e sonoresponsabili di un’aggressione nei loro confronti”.

– Giudice John P. Slattery, New South Wales, Australia

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C A P I T O L O D U EE f f e t t i d e v a s t a n t i

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Il dottore svizzero Barthold Bierens de Haan,afferma: “Se gli psichiatri non sanno l’effettoche creano con i loro elettroshock, i pazienti losanno.... Alcuni pazienti raccontano di provarecome prima cosa una paura notevole, che si

trasforma in terrore; in un secondo tempo di avereproblemi di memoria, dai quali spesso non si ripren-dono mai”.

❚ In un articolo pubblicato nel 2003 sul LosAngeles TimesDolphin Reeves ha richiesto una minu-ziosa investigazione sull’uso dell’elettroshock ai citta-dini anziani: “Mio padre fu ricoverato tre volte a NewYork dove fu sottoposto a numerosi elettroshock,incominciando nella prima metà degli anni 80, poi dinuovo nel 1999 e nell’estate del 2002. Aveva 90anni, quando ricevettel’ultimo ricovero dove fusottoposto ad almeno11 elettroshock. Nono-stante mi opponessi aquesti trattamenti, glifurono inflitte scosse alsuo cervello.... Non erapiù in grado di ricordaredove aveva vissuto, lasua memoria era cosìrovinata che il dottoredecise che non potevapiù ritornare a casa sua.Parlai della mia preoccu-pazione a questo dotto-re. Gli spiegai che eropreoccupato per via del-l’età di mio padre e suipossibili pericoli deglishock.

Il dottore mi assi-curòche non c’era peri-colo. Non mi aveva par-lato degli effetti deva-stanti che l’elettro-shock avrebbe creatoalla memoria di miopadre. L’assicurazionesanitaria Medicare pagaper fare l’elettroshock

agli anziani. Io credo che non solo sia un abuso peril paziente ma anche allo stesso sistema dellaMedicare. Io penso che dovrebbe essere intrapresaun’indagine minuziosa sul trattamento e sui mediciche lo fanno”.31

❚ Ad aprile 2003, la neozelandese Carole, rac-contò nei minimi particolari della violenza subita nel2000 con l’elettroshock. Dopo la nascita della figlia,Carole ebbe una depressione. Fu ricoverata in unospedale ed incominciò con una forte quantità di far-maci che non l’aiutarono a ristabilirsi. “Avrei fattoqualsiasi cosa per stare bene”, disse. Dopodiché le fusomministrata una serie di 15 elettroshock. Per quan-to riguardava il “consenso” a fare l’elettroshock,Carole racconta: “gli psichiatri mi dissero che avrei

avuto una perdita tem-poranea della memoria,massimo per due setti-mane.... Ma io non ricor-do più l’esperienza dellanascita della mia bambi-na, le doglie e la gioia diessere madre”.

Carole dimentica igiorni e anche i nomidelle persone. A causadi questa condizione haperso la tutela dellafiglia.32

❚ Nel settembre del1999, una famiglia scoz-zese fu risarcita con82.600 dollari dallaGreater Glasgow HealthBoard (GGHS) con unaccordo extragiudiziario,per la morte del trenten-ne Joseph Doherty che sitolse la vita nel 1992.Joseph era sotto tratta-mento psichiatrico ed erasottoposto ad elettro-shock. Nelle cartelle clini-che era presente il rifiutodi acconsentire a riceverel’elettroshock.33

Il dottore mi assicurò che non c’erapericolo. Non mi aveva parlato deglieffetti devastanti che l’elettroshockavrebbe creato alla memoria di mio

padre. L’assicurazione sanitaria Medicarepaga per fare l’elettroshock agli anziani.Io credo che non solo sia un abuso per

il paziente ma anche allo stesso sistema della Medicare.

DERUBATI DELLA VITACasi documentati

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Le complicazioni della psicochirur-gia, come la perdita del controllointestinale e della vescica, gliattacchi epilettici e le infezioni alcervello, erano già conosciuti allafine degli anni quaranta.

La psicochirurgia cerca di alterarebrutalmente il comportamento,distruggendo tessuti cerebrali per-fettamente sani.

La psicochirurgia ha un tasso dimortalità pari al 10%. Il suicidiodopo un intervento di psicochirur-gia è stato considerato da alcunipsichiatri come un effetto finale“di successo”.

La “stimolazione profonda del cer-vello” (DBS), la “stimolazionemagnetica transcraniale” (TMS) ealtre tecniche simili, sono le piùrecenti sperimentazioni nel tratta-mento della “malattia mentale”.

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FATTI IMPORTANTI

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C A P I T O L O T R ETr a t t a m e n t i b r u t a l i a n c o r a i n u s o

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Adifferenza della chirurgia cerebrale cheeffettivamente allevia dei problemi fisici, lapsicochirurgia rappresenta un brutale ten-tativo di alterare il comportamento tramitela distruzione di un tessuto cerebrale asso-

lutamente sano.La procedura di psicochirurgia più tristemente famo-

sa è la lobotomia. Fu escogitata da Egaz Moniz di Lisbona,Portogallo, nel 1935. Ma fu lo psichiatra americano WalterJ. Freeman a diventarne il maggior rappresentante. Eglieseguì la sua prima lobotomia utilizzando l’elettroshockcome anestetico; quindiintrodusse una piccozzasotto l’orbita oculare del suopaziente per poi spingerladentro il cervello con unmartelletto. A questo puntoil movimento dello stru-mento recideva le fibre deilobi frontali del cervello. Ciòprovocò dei danni irreversi-bili al cervello. Ciò nono-stante Freeman asseriva cheuna simile procedurarimuoveva i componentiemotivi della “malattiamentale” del paziente. In seguito ammise che la lobotomiaproduceva uno stato vegetativo di una persona su ogniquattro trattate. Il venticinque per cento dei pazienti lobo-tomizzati si poteva considerare, affermò Freeman, come“regolati allo stesso livello di un invalido civile o di un ani-male domestico”.

Fra il 1946 e il 1949, il numero di lobotomie si decu-plicò. Lo stesso Freeman condusse o supervisionò 3.500interventi. Viaggiava per gli Stati Uniti in un furgone cheribattezzò “lobotomobile”, promuovendo la lobotomiacome un rimedio miracoloso ed eseguendo gli interventi in

maniera teatrale e in pubblico. I mezzi d’informazionesoprannominarono la sua messinscena itinerante“Operazione Piccozza”.

In quel periodo, la comunità psichiatrica sostenitricedi una simile terapia, persuase i governi del fatto che conla psicochirurgia si potevano ridurre i costi per la salutementale. Un funzionario del Delaware State Hospital, peresempio, fu così impegnato nel propagandarla che auspicòuna riduzione del numero di pazienti psichiatrici del 60%e un conseguente risparmio di 351.000 dollari.

Alla fine degli anni ‘40, gli effetti dannosi e letali dellapsicochirurgia stavanoassumendo le proporzionidi un allarme sociale, sicchéla falsa immagine di unacura miracolosa si fran-tumò in mille pezzi. I cam-panelli d’allarme comincia-rono a squillare quando sicominciarono a ravvisaresintomi di danneggiamen-to come i seguenti.

❚ Il 10% di probabilitàdi suicidio

❚ Infezioni dovute adascessi cerebrali

❚Meningiti (malattie infettive gravi del cervello) ❚ Osteomieliti (malattie infiammatorie infettive delle

ossa) del cranio❚ Emorragie cerebrali❚ Aumento di peso, perdita di controllo intestinale e

della vescica❚ Attacchi epilettici in più del 50% dei pazienti ❚ Cambiamento negativo di personalità, spesso

improvvisoNonostante gli effetti dannosi e letali dell’operazione,

una certa corrente psichiatrica continuò a decantare il suo

CAPITOLO TRETrattamenti brutali

ancora in uso

La psicochirurgia, a differenza degli interventi al cervello di chirurgia, distrugge

tessuti del cervello perfettamente sani.Lo psichiatria Walter J. Freeman ammiseche il 25% dei pazienti lobotomizzati sipoteva considerare come "regolati allostesso livello di un invalido civile o di

un animale domestico".

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uella chesegue è unabreve storia diquesta deva-

stante procedura:

1848: La psicochirur-gia moderna si può farrisalire ad un episodioin cui un operaio delleferrovie di nomePhineas Gage, rimaseferito durante un’esplo-sione da una scheggiadi ferro che gli trapassò

la guancia ed uscì dal cranio. Prima dell’incidenteGage era un gran lavoratore, religioso, equi-librato e con un buon senso degli affari. Dopol’incidente, Gage divenne incostante, insolente,profano, impaziente ed ostinato. Gli psichiatrifurono affascinati da questo improvviso cambia-mento emotivo ed iniziarono a sperimentarel’uso della psicochirurgia per alterare il comporta-mento dei loro pazienti.

1882: Il direttore del manicomio svizzero GottliebBurckhardt fu il pioniere della psicochirurgia. Rimosseil tessuto cerebrale di 6 pazienti, nella speranza che“potessero essere trasformati da dementi disturbati adementi tranquilli”. Sebbene i suoi 6 pazienti avesse-ro sviluppato altri disturbi come epilessia, paralisi,afasia ed uno morì, Burckhardt si ritenne soddisfattoper il fatto che ora erano tranquilli.

utilizzo. In un articolo sulla psicochirurgia pubblicato nel1996 sul London Times, lo psichiatra inglese Paul Bridges,che aveva diretto qualcosa come 1200 operazioni di psico-chirurgia al Geoffrey Knight Institute a Sud di Londra,difese così la procedura: “Il problema è il pregiudizio... lepersone semplicemente sembrano non amare l’idea dellapsicochirurgia perché ha un suono raccapricciante”.34

Ironicamente, nel 2000, Bridges fu condannato con l’accu-sa di far parte di un giro di pedofilia e per aggressioni ses-suali a due ragazzi, di 15 e 16 anni, uno dei quali proprionel 1996.35

In Russia, presso l’Istituto per il Cervello Umano diSan Pietroburgo, non esisteva nessun pregiudizio in talsenso. Il dott. Sviatoslav Medvedev, supervisionò tra il1997 ed il 1999 più di 100 operazioni di psicochirurgiacome “cura” per giovani tossicodipendenti. Medvedevdichiarò: “Ritengo che l’Occidente sia eccessivamente pru-dente a proposito della neurochirurgia a causa di un osses-sivo senso dei diritti umani”. Il dottore con indifferenza haspiegato il suo metodo: “La tossicodipendenza è una spe-cie d’ossessione. C’è una specie di circuito nel cervello chedeve essere spezzato. Questo è il nostro compito.

Estraiamo un millimetro cubo da un emisfero ed un altromillimetro cubo dall’altro emisfero e questo ferma ladipendenza”.36

Alexander Lusikian, che ha fatto causa all’Istituto nel2002, non è d’accordo: “Mi hanno trapanato la testa senzaanestesia. Hanno continuato a trapanare e cauterizzare[bruciare], scoprendo il mio cervello... il sangue era dap-pertutto... Durante i tre o quattro giorni dopo l’operazio-ne... il dolore alla testa era così terrificante ... quando ildolore è passato un po’, ho sentito [ancora] il desiderio diprendere droghe”. Nel giro di due mesi, Alexander rico-minciò a far uso di droghe.37

Impianti Cerebrali: l’ultimo “Snake Oil”*La storia della psichiatria è costellata di scoperte

fasulle spacciate per ultimi ritrovati nel campo del trattamento mentale e in seguito smascherati come unqualcosa di poco migliore di una misura punitiva brutalee debilitante.

Lo scrittore scientifico Robert Whitaker sostiene:“Raramente la psichiatria non ha promosso ogni nuovaterapia che introduceva definendola altamente efficace.

SCALPELLO DA GHIACCIO NEL CERVELLOLa storia della psicochirurgia

Egas Moniz – il padre dellapsicochirurgia

Q

1848: Affascinati dai cambia-menti avvenuti nell’operaiodelle ferrovie Phineas Gage,dopo che la sua testa era statatrapassata da una scheggia diferro (sotto), gli psichiatri deltempo svilupparono delle teorieche portarono allo sviluppodella psicochirurgia.

entrywound

exitwound

Un calco in gesso di PhineasGage che mostra le ferite

alla testa (freccia).

La genesi della psicochirurgia

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1935: Egas Moniz, professore di neurologia aLisbona, Portogallo, eseguì la prima lobotomia ispira-to da un esperimento eseguito su due scimpanzé aiquali erano stati rimossi i lobi frontali. Moniz condus-se la stessa operazione su esseri umani, e teorizzò chela sorgente dei disturbi mentali potesse essere collo-cata in quella parte del cervello. Moniz disse:“Secondo la teoria che abbiamo appena sviluppato, laconclusione è che per curare questi pazienti dobbia-mo distruggere le disposizioni più o meno fisse delleconnessioni cellulari che esistono nel cervello”.44 Unostudio fatto dodici anni più tardi rivelò che i pazientidi Moniz, dopo la lobotomia, avevano accusato rica-dute, crisi epilettiche e alcuni erano morti. A Moniz fuconferito il Premio Nobel per la psicochirurgia.Sarcasticamente, restò paralizzato nel 1939 da cinquecolpi di pistola alla schiena esplosi da un pazientescontento. Sedici anni dopo, un altro paziente glisparò, uccidendolo.

1946: Lo psichiatria americano Walter J.Freeman eseguì la sua prima lobotomia. Nel 1967 aFreeman venne radiato dall’albo dopo che ammazzòuna paziente con la sua procedura brutale. I decessipost-operatori e la percentuale dei suicidi aumenta-rono del 10%.

Fine anni ‘40: La psicochirurgia fu “perfezio-nata” con una piccola sonda per bruciare i tessuti delcervello. Il risultato, fu comunque distruttivo.

Oggi: Nonostante il fatto che migliaia di perso-ne in tutto il mondo sono morte dopo un interven-to di psicochirurgia e dopo quello che lo stessoPresidente dell’Associazione Psichiatrica Americana,Alan Stone, chiamò “un tragico e sfortunato capito-lo della psichiatria”, gli psichiatri continuano a prati-care la psicochirurgia.

Lo psichiatra Walter J.Freeman somministròmigliaia di lobotomieutilizzando una piccozzae un martelletto, spessocon la stampa lì accantoa guardarlo.

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Qualunque fosse la curadei malati mentali (per-cuoterli, farli sanguinare,vomitare, nutrirli con tiroi-di di pecora, gettarli incontinuamente in acquegelate, inebetirli con shockterapie o gravi lobotomieprefrontali), in un primo momento le terapie “funziona-vano”, poi, quando si scopriva una nuova terapia,improvvisamente erano viste sotto una nuova luce, ed iloro difetti rivelati”.38

Il dottore ricercatore Eliot Valenstein, nel libroBlaming the Brainha scritto: “La lobotomia prefrontale, ilcoma insulinico ed altri trattamenti, oggi totalmenteabbandonati, un tempo erano acclamati come soluzioniefficaci nel trattamento delle malattie mentali, allo stessomodo in cui oggi sono acclamati gli psicofarmaci”.

Nella storia della psichiatria troviamo una serie difalse “scoperte” che in un primo tempo furono elogiatecome ultime conquiste nella cura della malattia mentale ein un secondo tempo dichiarate punizioni brutali e dan-nose.

Con elettroshock e psicochirurgia sotto l’esame sem-pre più critico della gente, la psichiatria sta ora sperimen-tando le ultime “miracolose” tecniche al cervello come la“stimolazione cerebrale profonda”, la “stimolazionemagnetica transcraniale”e la “stimolazione del nervovago”.

La stimolazione cerebrale profonda (DBS) prevede

l’introduzione d’elettrodi all’interno del cervello, collega-ti con una prolunga ad un pacemaker sottocutaneo, postoin regione sotto claveare.39 Impulsi elettrici ad altra fre-quenza sono quindi inviati direttamente all’interno deltessuto cerebrale.La FDAha approvato questa proceduraper pazienti che soffrono del morbo di Parkinson, che èuna reale patologia del cervello, ma gli psichiatri la stan-no usando sperimentalmente su malati “mentali”, fattu-rando intorno ai 50.000 dollari per paziente.40

La stimolazione magnetica transcraniale (TMS) èancora sotto esame clinico negli Stati Uniti, ed è già stata

sanzionata per il suo uso inCanada. Nella TMS, unabobina magnetica vieneposta vicino allo scalpo delpaziente ed un campomagnetico potente e dalrapido cambiamento difase, passa attraverso il cra-nio e le ossa e penetra peralcuni centimetri nella cor-teccia esterna (materia gri-gia esterna) del cervello,inducendo una correnteelettrica.41 Ripetute TMS

possono causare attacchi o convulsioni epilettiche in sog-getti sani, a seconda dell’intensità, frequenza, durata edintervallo della stimolazione magnetica.42

La VNS è una stimolazione di un particolare plessonervoso. Un elettrodo è avvolto attorno al nervo vago, nelnaso e quindi connesso ad un pacemaker impiantato nelpetto del paziente. L’apparato è programmato per pro-durre una stimolazione elettrica nel cervello.43

Solo negli ultimi decenni, numerosi critici hannoeffettuato dei raffronti fra gli esperimenti psichiatrici e la“scienza” priva di alcun giudizio portata avanti dai prati-canti nazisti nei campi di concentramento. Non vi saran-no psichiatri in grado di dissipare tali dubbi, a meno chenon cessino di attribuire un qualsiasi valore scientificoalle proprie tecniche. In virtù del fatto che un periodo sto-rico può essere superato, essi imploreranno un’altra voltache sia concessa loro “un’altra possibilità” ed escogite-ranno dei nuovi trattamenti per simulare un’apparenteprogresso scientifico. Malgrado ciò, in fin dei conti essinon si avvicineranno ad alcuna cura efficace; consegui-ranno al contrario dei nuovi mezzi per perpetrare aggres-sioni e lesioni fisiche nel nome della terapia.

C A P I T O L O T R ETr a t t a m e n t i b r u t a l i a n c o r a i n u s o

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Si continuerà ad utilizzare nuovi trattamentihigh-tech per il cervello per simulare un

progresso scientifico, ma in realtà la psichiatria non s’avvicinerà nemmenoall’identificazione di alcuna causa né delineerà alcuna cura; al contrario

perpetuerà il proprio tradimento e la brutalità nel nome della salute mentale.

* [Snake Oil: “olio di serpente”, proverbiale medicinale fasul-lo, propinato un tempo da venditori senza scrupoli, Ndt]

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gnari del fatto che la psichiatria e i suoi tratta-menti pericolosi non sono fondati sulla scienzamedica, numerosi artisti di spicco, che con i lorodoni hanno arricchito le nostre vite, sono cadutivittima dell’ECT e della psicochirurgia. ❚ Frances Farmer era un’attrice di cinema e teatro

con una carriera ben avviata a Hollywood e aBroadway negli anni ‘30 e ‘40. Il mondo intero rima-se scioccato alle sue rivelazioni di come la psichiatrial’aveva rovinata. In seguito, Jessica Lange raccontò lasua storia nel film, Frances. Angosciata da una serie direlazioni andate storte, Farmer fu ricoverata in un isti-tuto nel 1943. Le furono sommini-strati 90 interventi fra shock insuli-nici ed elettroshock. I suoi raccontiparlano di come fu “stuprata dagliinservienti, mordicchiata dai topi,avvelenata da cibo infetto, incate-nata in celle imbottite, immobiliz-zata da camicie di forza e quasiannegata da bagni gelati”. Il suoultimo “trattamento” fu una lobo-tomia operata dal famigeratoWalter J. Freeman. , il quale conarroganza descriveva tale terapiacome “l’eutanasia della psiche”aggiungendo che “i pazienti ...devono pur sacrificare un po’ dellaloro forza vitale, del loro spiritocreativo e della loro anima”.

In seguito alle operazioni, laFarmer non riacquistò mai le pro-prie capacità e morì in miseriaall’età di cinquantasette anni.

❚ Vivien Leigh, diva di film clas-sici quali “Via col vento” e “Untram di nome Desiderio” fu sotto-posta a diversi ECT in strutture psi-chiatriche inglesi; addirittura uno diquegli interventi le lasciò delle bru-ciature sulle tempie. Suo marito Sir Lawrence Oliverrimase sconvolto per i mutamenti nella personalitàdella Leigh. “Posso descriverli semplicemente dicendo-vi che dopo aver subito quei trattamenti lei non era piùla stessa donna della quale mi ero innamorato.Sembrava un’estranea per me molto più di quanto iostesso non avrei potuto immaginare. Qualcosa dovevaesserle successo, difficile da spiegare ma inequivocabil-mente evidente”.

❚ Judy Garland, una delle attrici americane più ditalento di tutti i tempi, vide la propria carriera e la pro-pria vita rovinate perché cadde vittima degli psicofar-maci che le vennero prescritti e degli elettroshock chesubì.

❚ Bud Powell era un bambino prodigio. Pianista ecompositore, divenne il creatore di quel sound chenoi oggi conosciamo come bebop. Fu sottoposto anumerosi elettroshock e gli furono fatti assumere

psicofarmaci dannosi peril cervello. Morì alla giovane età di quaranta-due anni.

❚ Negli anni ‘60Stevie Wright, il cantantesolista adolescente dellaband musicale numerouno in Australia, gliEasybeats, stava riscuo-tendo un successostraordinario con pezzi

quali “She’s so fine” e“Friday on my mind”.Purtroppo, dai ventunanni, la fama gli venne amancare. Il gruppo sisciolse. Wright finì conassuefarsi all’eroina.Venne poi ricoverato nel-l’ospedale psichiatricoChelmsford a Sydney, dove subì quella combinazioneletale di ECT e psicofarmaci denominata “terapia delsonno”. Il suo cervello venne così gravemente dan-neggiato dai quattordici elettroshock che non fu piùcapace di scrivere canzoni per i dieci anni successivi.Gli anni di creatività perduta per sempre divenneroinsopportabili. Wright finì per vivere grazie ai sussidiassistenziali per persone malate.

ICASI DOCUMENTATI

Celebrita’ distrutte

Frances Farmer

Personalità di spicco e cele-brità come queste (e moltealtre) sono state sottratteviolentemente alla vita dopoaver ricevuto trattamentipsichiatrici. La loro vita èstata avviata alla distruzione.

Vivien Leigh

Judy Garland

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Esistono numerose condizioni fisiche che possono provocaresintomi mentali come l’ansietà e la depressione.

In uno studio, è stato scoperto che il 97% dei casi di allucinazioni visiveera di origine fisiologica.

Una pubblicazione californiana delMental Health Medical Evaluationafferma: “I professionisti della salutementale...hanno l’obbligo diriconoscere...la malattia fisica nei loropazienti ...le malattie fisiche possonoprovocare un disturbo mentale nelpaziente...”.

Esistono molte altre funzionalialternative all’elettroshock ed allapsicochirurgia.

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FATTI IMPORTANTI

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Le pratiche invasive e dannose come l’ECT e lapsicochirurgia rappresentano una violazionedella deontologia medica e in particolare quelpunto del giuramento di Ippocrate che cosìrecita: “Non fare nulla di dannoso”. La prima

e principale soluzione per gli abusi psichiatrici descrit-ti in questo opuscolo consiste nel tagliare i fondi allepratiche psichiatriche che portano avanti simili abusi.Se le compagnie assicurative e lo stato non pagasseroaffinché gli psichiatri somministrino shock dannosiper il cervello e psicochi-rurgia, tali metodi verreb-bero rapidamente dimen-ticati.

E non appena ci silibera dallo psichiatra chetrae profitto dal fatto che ilproprio paziente nonconosce trattamenti ef-ficaci, improvvisamenteappaiono alla vista decinedi alternative funzionali.Persone alle quali sonostati “diagnosticati” deidisturbi psichiatrici dovrebbero piuttosto sottoporsi adei minuziosi esami clinici effettuati da un medicocompetente non psichiatra.

Affaticamento, disorientamento, delirio, confusio-ne, incapacità di concentrarsi, dolori inspiegabili e cen-tinaia di altri sintomi possono essere provocati da unaquantità inimmaginabile di condizioni fisiche che glipsichiatri non indagano mai a fondo prima di ordina-re i loro trattamenti inefficaci e debilitanti.

I due studiosi Richard Hall e Michael Popkinhanno elencato ventuno patologie mediche che posso-no ingenerare ansia, dodici che possono causare

depressione, cinquantasei che possono provocaredisturbi mentali generali, oltre a quaranta fra farmaci edroghe che possono comportare “sintomi psichiatrici”.

Nel 1967 essi hanno scritto: “I più comuni sintomipsichiatrici provocati da farmaci sono apatia, ansietà,allucinazioni visive, cambiamenti di umore e di perso-nalità, demenza, depressione, disturbo del pensiero,disturbo del sonno, scarsa concentrazione, cambia-menti nel modo di parlare, tachicardia [aumento deibattiti cardiaci], nicturia [necessità di urinare durante

la notte], tremolio e confu-sione.

“In particolare, la pre-senza di allucinazioni,illusioni o distorsioni visi-ve, indicano una eziologia[causa] fisica, finché nonviene provato il contrario.La nostra esperienza cisuggerisce che questopotrebbe essere il fattorediscriminante più attendi-bile [fra problemi fisici ementali]. Siamo capaci di

definire la specifica causa fisica di 97 pazienti su 100 conallucinazioni visive pronunciate”.45

Charles B. Inlander, presidente della SocietàMedica Popolare (People’s Medical Society),in.Medicine on Trial, ha scritto insieme ai suoi colleghi:“Le persone con disturbi psichiatrici o comportamen-tali, reali o presunti, stanno ricevendo diagnosi inmisura allarmante. Molti di loro non hanno proble-mi psichiatrici ma piuttosto dei sintomi fisici che pos-sono far pensare a problemi mentali e di conseguenzadanno adito a diagnosi scorrette con le conseguentiprescrizioni di farmaci pesanti e ricoveri in strutture

“Gli operatori che lavorano nel campo della salute mentale hanno l’obbligo professionale e

penale di individuare la presenza di malattie fisichenei loro pazienti... malattie fisiche che possono

causare un disturbo mentale in un paziente [oppure] possono aggravare un disturbo mentale.”

– California Department of Mental Health MedicalEvaluation Field Manual, 1991

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CAPITOLO QUATTRONon recare danno

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particolari, il che significa per loro l’ingresso in unlimbo dal quale potrebbero non tornare mai più.”46

Secondo il Medical Evaluation Field Manual (1991)del Dipartmento di salute mentale della California –la cui presentazione e stata assistita dal CCHR – “Glioperatori che lavorano nel campo della salute menta-le hanno l’obbligo professionale e penale di indivi-duare la presenza di malattie fisiche nei loro pazien-ti... malattie fisiche causano un disturbo mentale in unpaziente [oppure] possono aggravare un disturbomentale”.47

Alle persone che si trovano in circostanze dispe-

rate dovrebbe essere fornita assistenza medica adattaed efficace. Alle strutture psichiatriche dovrebbe esse-re richiesto di possedere una serie completa di appa-recchiature diagnostiche che potrebbero evitare piùdel 40% dei ricoveri, scoprendo condizioni fisiche nondiagnosticate.

Senza una protezione dei diritti umani fonda-mentali, vi può esseresoltanto una diminuzio-ne della salute mentale.

Con questa con-traddizione di termini,tra trattamenti psichia-trici brutali e risultati, ècompito della comunitàdenunciare l’abuso psi-chiatrico ed esigereriforme nel campo dellasalute mentale.

Anche le istituzioniscolastiche deputate allaformazione degli psi-chiatri sono responsabi-li della devastazione cui

danno sfogo i trattamenti psichiatrici. Le tasse scola-stiche che ricevono vengono spese per costituire uninsieme di individui privi di scrupoli per i dirittiumani e, in molti casi, per la vita umana.

Giudizio severo? Può darsi. E’ anche vero che lalibertà accademica non può andare fiera di alcun suc-cesso quando il risultato finale è un danno fisico edemotivo di proporzioni epidemiche

Qualsiasi istituzione per la salute mentale e glipsichiatri stessi dovrebbero essere ritenuti responsa-bili delle violazioni dei diritti umani che ogni giornosono commesse nel nome “dell’aiuto”.

Nel 1993, i membri del governo del Texas hanno firmato una innovativa legge

sull’ECT, proibendone l’uso su ragazziminori di 16 anni ed istituendo un

rapporto obbligatorio sull’uso dell’ECT,effetti collaterali e casi di morte. Nel 1999,

in Piemonte, una regione italiana, ilConsiglio Regionale ha approvato una

legge che limita l’uso dell’ECT su bambini,donne incinte ed anziani.

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RACCOMANDAZIONIRaccomandazioni

L’elettroshock e la psicochirurgia dovrebbero essere etichettate per quello che sono (brutalitorture) e dovrebbero essere abolite. Fino a quando questo non accade, dovrebbero essereproibite sui bambini ed adolescenti minori di 18 anni, agli anziani, alle donne in stato digravidanza e sulle persone ricoverate senza il loro consenso.

Le leggi sulla salute mentale dovrebbero prevedere sanzioni penali per chi somministraelettroshock e psicochirurgia senza che il paziente sia consenziente. L’ECT e lapsicochirurgia non dovrebbero essere somministrate senza il consenso informato firmatodalla persona alla quale è stato proposto e, questa procedura dovrebbe essere registrata perassicurarsi che siano state fornite tutte le informazioni appropiate.

Gli psichiatri che somministrano l’ECT e la psicochirurgia dovrebbero essere ritenuti,completamente responsabili, civilmente e penalmente, per le conseguenze provocate sulpaziente, e dovrebbero essere penalmente perseguiti per qualunque danno derivante dailoro trattamenti.

Dovrebbero essere istituite delle strutture per la salute mentale, in sostituzione dellestrutture psichiatriche coercitive, dotate di personale medico e attrezzature di diagnosi ecura medica per sottoporre i pazienti a esami e test onde appurare l’esistenza di qualunqueproblema fisico che possa apparire come disturbo comportamentale. Si dovrebberostanziare dei fondi pubblici e anche privati per questi programmi alternativi, piuttosto cheper gli istituti psichiatrici abusanti che si sono dimostrati inefficaci.

Tutti i disturbi mentali elencati nel DSM-IV, per avere un qualche valore, dovrebberoessere provati e convalidati con mezzi scientifici. Gli enti statali e scolastici, le autoritàgiudiziarie e sociali non dovrebbero fare riferimento ai disturbi mentali del DSM enessuna legislazione dovrebbe considerarlo un testo autorevole per determinare lo statomentale, la competenza, la scolarità o i diritti di nessun individuo.

Dovrebbe essere sporta denuncia su qualsiasi praticante nel campo della salute mentaleche venga trovato ad utilizzare coercizione, minacce o l’inganno per far sì che le persone“acconsentano” a sottoporsi a trattamenti psichiatrici. Una copia della denuncia potrebbeessere inoltrata al CCDU.

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l Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani(CCDU) è stato fondato nel 1969 dallaChiesa di Scientology per indagare edenunciare le violazioni dei diritti umanida parte della psichiatria, e per portareordine nel campo della salute mentale.

Oggi il CCDU conta più di 130 sezioni in 31 paesi.Ha un Comitato di Consulenti, chiamati“Commissioner”, i cui membri sono medici, avvo-cati, educatori, artisti, uomini d’affari e rappresen-tanti dei diritti umani e civili.

Pur non fornendo pareri di carattere medico olegale, lavora a stretto contatto con medici e nesostiene l’attività. Un aspetto fondamentale sulquale il CCDU focalizza la sua attenzione è l’uso“soggettivo” e ingannevole di “diagnosi” che man-cano di un qualsiasi merito scientifico o medico.Basandosi su diagnosi fittizie, gli psichiatri giustifi-cano e prescrivono trattamenti che causano danniduraturi, il che include la somministrazione dipotenti psicofarmaci, che mascherano le vere causedella difficoltà, impedendo, in tal modo, che unapersona abbia la possibilità di un recupero.

Il lavoro del CCDU è allineato alla“Dichiarazione Universale dei Diritti Umani delleNazioni Unite” e in particolare con i seguenti punti:

Articolo 3: “Ognuno ha il diritto alla vita, allalibertà e alla sicurezza della propria persona”.

Articolo 5: “Che nessuno sia soggetto a torturao a trattamento crudele, inumano o degradante oalla punizione”.

Articolo 7: “Tutti sono uguali di fronte allalegge e hanno diritto senza alcuna discriminazionealla protezione da parte della legge”.

Grazie a diagnosi inventate, a vergognose estigmatizzanti catalogazioni, a leggi che favorisco-no il ricovero forzato, ai trattamenti brutali e deper-sonalizzanti, i Diritti Umani di migliaia d’individuisono calpestati ogni giorno.

Il CCDU ha dato l’avvio e il contribuito, a cen-tinaia di riforme, fornendo testimonianze ufficialiin ambito legislativo, tenendo udienze pubblichesulle violenze da parte della psichiatria, lavorandocon i mass media, le forze di polizia e funzionaripubblici in tutto il mondo.

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Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani Internazionale

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IL RUOLO DEL CCDUIL COMITATO DEI CITTADINI PER I DIRITTI UMANI

ha come scopo quello di indagare e denunciare le violazioni dei Diritti Umani daparte della psichiatria, cooperando con altri gruppi e individui che condividono lo

stesso scopo che è quello di portare ordine nel campo della salute mentale. Il CCDUcontinuerà a fare questo, sino a che le pratiche abusive e coercitive della psichiatria

non cesseranno e i Diritti Umani e la dignità saranno stati ripristinati per tutti.

Per ulteriori informazioni:CCHR International

6616 Sunset Blvd.Los Angeles, CA, USA 90028

Telefono: (323) 467-4242 • (800) 869-2247 • Fax: (323) 467-3720www.cchr.org • e-mail: [email protected]

Lucy Johnston Giornalista, Regno Unito, 2001

“Dobbiamo capire e portare a far com-prendere alle persone, come la psichiatria siaguidata da mode passeggere. Nel periododella leucotomia, decine di migliaia di perso-ne ricevettero questo intervento di psicochi-rurgia con il risultato di decine di migliaia dicervelli danneggiati. Questo è avvenuto per-ché, allora, nessuno li fermò. La lotta delCCDU è per quelle persone che sono fra le piùindifese, che non hanno voce in capitolo e chenon possono lottare per sé stesse. Con le suebattaglie è stato in grado di fermare questoabuso”.

Avvocato Jonathan Lubell ex Presidente del Collegio Nazionale degliAvvocati di New York, 2001

“Per molti anni, ho avuto modo di conoscere bene il lavoro del CCDU nell’areadei diritti umani, per ciò che riguarda la cattiva condotta da parte della psichiatria ed

il relativo abuso di psicofarmaci. Ho trovatoche il CCDU lavora inflessibilmente perdenunciare i malfattori ed assicurare la finedelle loro attività. Gli sforzi del CCDU didifendere le vittime di questa cattiva condottae abuso sono stati imponenti. Infine, è chiaroche ciò che motiva il CCDU sono principi chesi basano sull’interesse per i diritti umani”.

Julian WhitakerMedico al Whitaker Wellness Institute, StatiUniti, 2003

“Il CCDU è l’unica organizzazione noprofit che si è concentrata sugli abusi dellapsichiatria e della professione psichiatrica. Laragione molto importante, è che le personenon comprendono quanto non scientifica siala professione psichiatrica. E neppure nessunosi rende conto di quanto sia diventato danno-so questo etichettare le persone, in particolarei bambini. Perciò gli sforzi del CCDU ed i successi che ha ottenuto sono un beneficioculturale di notevole grandezza”.

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CCDU INTERNAZIONALECommissioners e Comitato Consultivo

I Commissioner del CCDU prestano ufficial-mente la loro opera al fine di assistere il CCDU nelsuo lavoro di riforma nel campo della salute men-tale e per far rispettare i diritti dei malati mentali.

Presidente InternazionaleJan EastgateCitizens Commission on Human Rights InternationalLos Angeles

Presidente Nazionale degli Stati Uniti Bruce Wiseman

Membro del Consiglio Isadore M. Chait

Commissioner FondatoriThomas Szasz, professore emerito di psichiatria alla State University Health Science Center di New York

Arte e SpettacoloJason BegheDavid CampbellRaven Kane CampbellNancy CartwrightKate CeberanoChick CoreaBodhi ElfmanJenna ElfmanIsaac HayesSteven David HorwichMark IshamDonna IshamJason LeeGeoff LevinGordon LewisJuliette LewisMarisol NicholsJohn NovelloDavid PomeranzHarriet Schock

Michelle StaffordCass WarnerMiles WatkinsKelly Yaegermann

Politica e LeggeTim Bowles, Esq.Lars EngstrandLev LevinsonJonathan W. LubellLord Duncan McNairKendrick Moxon, Esq.

Scienza, Medicina e Salute Giorgio AntonucciMark BarberShelley BeckmannMary Ann Block Roberto Cestari (Presidente CCDU Italia)Lloyd McPheeConrad MaulfairColeen MaulfairClinton Ray MillerMary Jo PagelLawrence Retief Megan Shields William Tutman Michael WisnerJulian Whitaker Sergej Zapuskalov

IstruzioneGleb DubovBev EakmanNickolai PavlovskyAnatoli Prokopenko

ReligioneRev. Jim Nicholls

BusinessLawrence AnthonyRoberto Santos

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UFFICI DEL CCDU NAZIONALICCDU AustraliaCitizens Commission on Human Rights Australia P.O. Box 562 Broadway, New South Wales2007 Australia Telefono: 612-9211-4787 Fax: 612-9211-5543E-mail: [email protected]

CCDU AustriaCitizens Commission on Human Rights Austria (Bürgerkommission fürMenschenrechte Österreich) Postfach 130 A-1072 Wien, Austria Telefono: 43-1-877-02-23 E-mail: [email protected]

CCDU BelgioCitizens Commission on Human RightsPostbus 55 2800 Mechelen 2, Belgium Telefono: 324-777-12494

CCDU CanadaCitizens Commission on Human Rights Toronto27 Carlton St., Suite 304 Toronto, Ontario M5B 1L2 Canada Telefono: 1-416-971-8555E-mail:[email protected]

CCDU Repubblica Ceca Obcanská komise za lidská práva Václavské námestí 17 110 00 Praha 1, Czech RepublicTelefono/Fax: 420-224-009-156 E-mail: [email protected]

CCDU Danimarca Citizens Commission on Human Rights Denmark (MedborgernesMenneskerettighedskommission– MMK) Faksingevej 9A2700 Brønshøj, Denmark Telefono: 45 39 62 9039 E-mail: [email protected]

CCDU Finlandia Citizens Comission on Human Rights FinlandPost Box 14500511 Helsinki, Finland

CCDU Francia Citizens Commission on Human Rights France (Commission des Citoyens pourles Droits de l’Homme – CCDH) BP 76 75561 Paris Cedex 12, France Telefono: 33 1 40 01 0970 Fax: 33 1 40 01 0520 E-mail: [email protected]

CCHR Germany Citizens Commission on Human Rights Germany – National Office (Kommission für Verstöße derPsychiatrie gegenMenschenrechte e.V. – KVPM) Amalienstraße 49a80799 München, Germany Telefono: 49 89 273 0354 Fax: 49 89 28 98 6704 E-mail: [email protected]

CCDU GreciaCitizens Commission on Human Rights65, Panepistimiou Str.105 64 Athens, Greece

CCDU OlandaCitizens Commission on Human Rights Holland Postbus 36000 1020 MA, Amsterdam Holland Telefono/Fax: 3120-4942510 E-mail: [email protected]

CCDU UngheriaCitizens Commission on Human Rights Hungary Pf. 182 1461 Budapest, Hungary Telefono: 36 1 342 6355 Fax: 36 1 344 4724 E-mail: [email protected]

CCDU IsraeleCitizens Commission on Human Rights Israel P.O. Box 37020 61369 Tel Aviv, Israel Telefono: 972 3 5660699 Fax: 972 3 5663750E-mail: [email protected]

CCDU ItaliaComitato dei Cittadini per iDiritti Umani Viale Monza 120125 Milano – ItaliaE-mail: [email protected]

CCDU Giappone Citizens Commission on Human Rights Japan 2-11-7-7F KitaotsukaToshima-ku Tokyo170-0004, JapanTelefono/Fax: 81 3 3576 1741

CCDU Losanna, SvizzeraCitizens Commission on Human Rights Lausanne (Commission des Citoyens pourles droits de l’Homme – CCDH) Case postale 57731002 Lausanne, SwitzerlandTelefono: 41 21 646 6226 E-mail: [email protected]

CCDU MessicoCitizens Commission on Human Rights Mexico (Comisión de Ciudadanos porlos Derechos Humanos – CCDH)Tuxpan 68, Colonia RomaCP 06700, México DFE-mail:[email protected]

CCDU Monterrey, Messico Citizens Commission on HumanRights Monterrey, Mexico (Comisión de Ciudadanos por losDerechos Humanos – CCDH)Avda. Madero 1955 PonienteEsq. Venustiano Carranza Edif. Santos, Oficina 735 Monterrey, NL México Telefono: 51 81 83480329Fax: 51 81 86758689 E-mail: [email protected]

CCDU NepalP.O. Box 1679Baneshwor Kathmandu, NepalE-mail: [email protected]

CCDU Nuova ZelandaCitizens Commission on Human Rights New Zealand P.O. Box 5257 Wellesley Street Auckland 1, New Zealand Telefono/Fax: 649 580 0060 E-mail: [email protected]

CCDU NorvegiaCitizens Commission on Human Rights Norway (Medborgernes menneskeretti-ghets-kommisjon, MMK)Postboks 8902 Youngstorget 0028 Oslo, Norway E-mail: [email protected]

CCHR RussiaCitizens Commission on Human Rights RussiaP.O. Box 35 117588 Moscow, Russia Telefono: 7095 518 1100

CCDU SudafricaCitizens Commission on Human Rights South Africa P.O. Box 710 Johannesburg 2000 Republic of South Africa Telefono: 27 11 622 2908

CCDU Spagna Citizens Commission on Human Rights Spain (Comisión de Ciudadanos por losDerechos Humanos – CCDH) Apdo. de Correos 1805428080 Madrid, Spain

CCDU Svezia Citizens Commission on Human Rights Sweden (Kommittén för MänskligaRättigheter – KMR) Box 2 124 21 Stockholm, SwedenTelefono/Fax: 46 8 83 8518 E-mail: [email protected]

CCDU TaiwanCitizens Commission on Human RightsTaichung P.O. Box 36-127Taiwan, R.O.C.E-mail: [email protected]

CCDU Ticino, SvizzeraCitizens Commission on Human Rights Ticino (Comitato dei Cittadini per i Diritti dell’Uomo)Casella postale 6136512 Giubiasco, SwitzerlandE-mail: [email protected]

CCDU Regno Unito Citizens Commission on Human Rights United Kingdom P.O. Box 188 East Grinstead, West Sussex RH19 4RB, United Kingdom Telefono: 44 1342 31 3926 Fax: 44 1342 32 5559 E-mail: [email protected]

CCDU Zurigo, SvizzeraCitizens Commission on Human Rights Switzerland Sektion Zürich Postfach 1207 8026 Zürich, SwitzerlandTelefono: 41 1 242 7790 E-mail: [email protected]

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1. Statement on file at CCHR International, 2004.

2. Deposition of Dr. John Friedberg, M.D., 24 Mar. 2004.

3. Peter Page, “Jury Slams Cleveland Clinic, A SingleEvaluation?”, National Law Journal, 24 June 2002.

4. Roger Mezger, “Clinic Found Negligent Couple Get $7.5Million,” Plain Dealer, 13 June 2002; Benedict Carey, “NewSurgery to Control Behavior,” Los Angeles Times, 4 Aug.2003; Peter Page, “Jury Slams Cleveland Clinic,” NationalLaw Journal, 24 June 2004.

5. Ugo Cerletti, “Old and New Information AboutElectroshock,” American Journal of Psychiatry, 1950.

6. Ibid.

7. Leonard Roy Frank, The History of Shock Treatment(Leonard Roy Frank, San Francisco, California, 1978), p. 36.

8. May 2003 ECT factsheet from the Mental HealthFoundation, United Kingdom: “Electroconvulsive Therapy (ECT).”

9. Ibid.

10. Abraham Myerson, in discussion of Franklin G. Ebaugh,et al., “Fatalities Following Electric Convulsive Therapy: AReport of 2 Cases With Autopsy Findings,” Trans AmericanNeurological Association, 68, June 1942, p. 39.

11. John M. Friedberg, M.D., Epitomizing the Myth of MentalIllness, Electroshock — Epitomizing the Myth, Address to theSzasz Symposium Liberty and/or Psychiatry 40 Years After The Myth of Mental Illness, Syracuse, New York, 15 Apr. 2000.

12. Piemonte Regional Council, Turin, Italy, Order of theDay, 22 May 1998.

13. “Consent for Electrotherapy,” Martin Memorial Hospital,Stuart, Florida, 1992.

14. “For Patients, Treatment’s Value Varies,” USA Today, 6 Dec. 1995.

15. Dennis Cauchon, “Stunningly Quick Results Often FadeJust as Fast,” USA Today, 6 Dec. 1995.

16. Pamela Fayerman, “After 130 Shock Treatments: ‘TheyHurt, I Don’t Want It,’ Public Trustee’s Office InvestigatesRiverview Case,” Vancouver Sun, 17 Apr. 2002.

17. “Number of Patients Who Received ConvulsiveTreatment by Target Group (Age and Sex),” A Report to theLegislature in Response to Chapter 1252, Statutes of 1977, 1990Electroconvulsive Therapy (ECT) Report, CaliforniaDepartment of Mental Health, Nov. 1991.

18. “Electric Shock Treatment in British Hospitals,” ECT Anonymous (United Kingdom), Apr. 1996, p. 5.

19. Ibid.

20. “ECT: Memories and Trust Lost,” Letters from readers,Los Angeles Times, 1 Dec. 2003.

21. Press Release, “A new and disturbing analysis of officialreports made in 1992 and 1981 and which are still validtoday,” ECT Anonymous, Oct. 1995.

22. “Memory and ECT: From Polarization to Reconciliation,”Editorial, The Journal of ECT, Vol. 16, No. 2, 2000, pp. 87–96.

23. Steve Baldwin and Yvonne Jones, “ECT: Shock, Lies andPsychiatry,” Changes, June 1992, p. 129.

24. Op. cit., Testimony of Dr. John Friedberg.

25. Testimony of Dr. Colin Ross, M.D., 10 May 2004.

26. The Practice of Electroconvulsive Therapy: Recommendationsfor Treatment, Training, and Privileging (American PsychiatricAssociation, Washington, D.C., 1990), p. 157.

27. Justice John P. Slattery, “Consent and Disclosure,” Reportof The Royal Commission into Deep Sleep Therapy, Vol. 6., p. 96.

28. Op. cit., Deposition of Dr. Friedberg.

29. John Blake, “Paralytics Cannot Be Used as the SoleAgent for the Chemical Capture or Restraint of Animals!”,23 Apr. 2001, Internet address: http://www.uaf.edu.

30. Op. cit., Deposition of Dr. Friedberg.

31. “ECT: Memories and Trust Lost,” Letters from readers,Los Angeles Times, 1 Dec. 2003.

32. Michelle Brooker, “Shock Therapy Scrutinized; PetitionUrges ECT Review,” The Press (New Zealand), 22 Apr. 2003.

33. Max Daily, “Electric Shock Victims Win Historic Victory,”Big Issue (United Kingdom), 3 Oct. 1999.

34. Anjana Ahuja, “Psychosurgery Is Being Used to CombatSevere Mental Illness, but the Results Are Mixed,” LondonTimes, 19 Nov. 1996.

35. United Kingdom General Medical Council report,addressed to CCHR United Kingdom, 2001; “Paedo RingBoss Jailed By Gardai,” The Mirror, 23 Aug. 2000.

36. “Cutting Out Addiction,” The Observer, World Press Review, June 1999.

37. Eugenia Rubtsova, “They Drilled My Head Without AnyAnesthetic,” Novie Izvestia, 19 June 2002.

38. Walter Freeman, and James W. Watts, Psychosurgery(Charles C. Thomas, publisher, Illinois 1942), p. xvi.

39. Robert Whitaker, Mad in America: Bad Science, BadMedicine, and the Enduring Mistreatment of the Mentally Ill(Perseus Publishing, New York, 2002), p. 253.

40. Benedict Carey, “New Surgery to Control Behavior,” Los Angeles Times, 4 Aug. 2003.

41. Ibid., Benedict Carey; Montgomery, Jr., Erwin, “DeepBrain Stimulation—A Sophisticated Therapy for Parkinson’sDisease,” WebMD website, Internet address:http://my.webmd.com/content/Article/2/1700_51708.htm,2002.

42. Samuel K. Moore, “Electronic Antidepressant Up forReview,” Spectrum Online, 9 June 2004, Internet address:http://www.spectrum.ieee.org, accessed: 23 June 2004; Mark S. George, “Stimulating the Brain,” Scientific American,Sept. 2003.

43. Ibid.

44. Ibid.

45. Richard C. W. Hall, M.D. and Michael K. Popkin, M.D.,“Psychological Symptoms of Physical Origin,” FemalePatient, Vol. 2, No. 10, Oct. 1977.

46. Ibid., p. 14.

47. Lorrin M. Koran, Medical Evaluation Field Manual,Department of Psychiatry and Behavioral Sciences, StanfordUniversity Medical Center, California, 1991, p. 4.

RIFERIMENTIRiferimenti

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RINGRAZIAMENTI PER LE FOTO: pagina 10: AP Wide World Photos; pagina 19: Shooting Star; pagina 19: AP Wide World Photos; pagina 19: Shooting Star; pagina 20:Jose Luis Pelaez/Corbis

© 2004 CCHR. Tutti i diritti riservati. CITIZENS COMMISSION ON HUMAN RIGHTS, CCHR e il logotipo del CCHR sono marchi di proprietà del Citizens Commission on Human Rights International. Stampato negli U.S.A. Articolo N. 18905-11 ITALIAN

Il CCHR negli Stati Uniti è un ente non a scopo di lucro ed esentasse [501(c)(3)] a beneficio pubblico, riconosciuto dall’Internal Revenue Service.

NOTA IMPORTANTEPer Il Lettore

Di seguito vi sono alcuni fatti che smentiscono lapretesa di alcuni psichiatri di essere l’unicaautorità sul soggetto della salute mentale e sui

“disturbi” mentali:

1. I “DISTURBI” PSICHIATRICI NON SONOMALATTIE. Nella medicina esistono criteri precisi:per definire una condizione come malattia si devedimostrare ed accertare un gruppo prevedibile di sintomi e la loro causa o la comprensione della lorofisiologia (funzione). Brividi e lamentare un dolore osentirsi stanchi sono sintomi. La malaria e il tifo sonomalattie. L’esistenza delle malattie viene comprovatatramite riscontro oggettivo e test fisiologici.L’esistenza delle malattie mentali, invece, non è maistata provata tramite criteri medici.

2. GLI PSICHIATRI SI OCCUPANO SOLO DI “DISTURBI MENTALI”, NON DI MALATTIEACCERTATE. Mentre la medicina ufficiale cura lemalattie, la psichiatria riesce solamente ad occuparsi di“disturbi”. In assenza di una causa o di una fisiologiaconosciuta, un gruppo di sintomi, osservati in differentipazienti, viene definito come disturbo o sindrome. Il dott.Joseph Glenmullen dell’Università di Harvard, affermache in psichiatria “tutte le diagnosi sono solamentedelle sindromi (o disturbi), gruppi di sintomi che sisuppone siano in relazione l’uno con l’altro, non dellemalattie”. Come osserva il dottor Thomas Szasz, professore emerito di psichiatria “Non esistono esamidel sangue o un altro tipo di esami biologici peraccertare la presenza o l’assenza di una malattia mentale, mentre invece tali esami esistono per la maggior parte delle malattie fisiche”.

3. LA PSICHIATRIA NON HA MAI STABILITOLA CAUSA DI ALCUN “DISTURBO MENTALE”.Enti leader nel settore della psichiatria, quali la WorldPsychiatric Association e il National Institute ofMental Health americani ammettono che gli psichiatri

non conoscono né le cause né le cure per i disturbimentali, e neppure che cosa causino ai pazienti i loro“trattamenti”. Sono solo in possesso di teorie e opinionicontrastanti sulle diagnosi ed i metodi e, anche inrelazione ad essi, mancano totalmente di qualsiasi basescientifica. Uno dei passati presidenti della WorldPsychiatric Association aveva dichiarato: “È passato iltempo in cui gli psichiatri consideravano di poter curareil malato mentale. In futuro il malato mentale dovràimparare a convivere con la sua malattia”.

4. LA TEORIA CHE I DISTURBI MENTALIDERIVANO DA UNO “SQUILIBRIO BIOCHIMI-CO” DEL CERVELLO È UN’OPINIONE NONDIMOSTRATA, NON UN FATTO. Una delleteorie psichiatriche prevalenti (vitale per la vendita difarmaci psicotropi) è che i disturbi mentali sianocausati da uno squilibrio biochimico nel cervello. Alpari di altre teorie psichiatriche, non esistono provebiologiche né di altro tipo a sostegno di ciò. Il ricerca-tore Elliot Valenstein, rappresentante di un nutritogruppo di esperti di medicina e biochimica, e autoredel libro Blaming the Brain, dice: “Non esistono testper accertare lo stato biochimico del cervello di unapersona mentre è in vita”.

5. IL CERVELLO NON È LA VERA CAUSA DEIPROBLEMI NELLA VITA. Le persone, nella lorovita, hanno esperienza di problemi e turbamenti chepotrebbero sfociare in problemi mentali, a volte moltogravi. Ma il dire che tali problemi siano causati da“disturbi cerebrali” incurabili, e che essi possanoessere alleviati solamente da pillole pericolose, è disonesto, dannoso e, spesso, letale. Tali farmaci sonospesso più potenti di un narcotico e in grado diportare qualcuno a commettere atti violenti o il suicidio. Essi mascherano la vera causa dei probleminella vita e debilitano l’individuo, negandogli l’opportunità di una vera guarigione e la speranza peril suo futuro.

Questa pubblicazione è stata resa possibile grazie ad una sovvenzione

dell’Associazione Internazionale degli Scientologist

Pubblicata come servizio pubblico dal Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani

LLAA CCRRIISSII DDEELLLLAA SSAALLUUTTEE MMEENNTTAALLEE –– RReessooccoonnttoo ee rraaccccoommaannddaazziioonnii sulla mancanza di scientificità e risultati nel campo della salute mentale

LLAA GGRRAANNDDEE FFRROODDEE –– LLaa ccoorrrruuzziioonnee nneell sseettttoorree ppssiicchhiiaattrriiccoo Resoconto e raccomandazioni sul monopolio della salute mentale

LL’’IINNGGAANNNNOO PPSSIICCHHIIAATTRRIICCOO –– LLaa rroovviinnaa ddeellllaa mmeeddiicciinnaa Resoconto e raccomandazioni sull’impatto psichiatrico nel sistemasanitario

PPSSEEUUDDOOSSCCIIEENNZZAA –– LLee ““ddiiaaggnnoossii”” ppssiicchhiiaattrriicchheeResoconto e raccomandazioni sui pericoli derivanti dalla mancanza discientificità delle diagnosi psichiatriche

SSCCHHIIZZOOFFRREENNIIAA UUnn’’uuttiillee ““mmaallaattttiiaa”” ppssiicchhiiaattrriiccaa Resoconto e raccomandazioni sulle false asserzioni in merito ai distur-bi mentali

UUNNAA RREEAALLTTAA’’ BBRRUUTTAALLEE –– ““TTrraattttaammeennttii”” ppssiicchhiiaattrriiccii ddaannnnoossii Resoconto e raccomandazioni su elettroshock e psicochirurgia

LLAA VVIIOOLLEENNZZAA SSEESSSSUUAALLEE –– AAggggrreessssiioonnee aa ddoonnnnee ee bbaammbbiinnii Resoconto e raccomandazioni sugli abusi sessuali all’interno del sis-tema della salute mentale

CCOONNTTEENNZZIIOONNEE MMOORRTTAALLEE –– LL’’aaggggrreessssiioonnee tteerraappeeuuttiiccaa ddeellllaa ppssiicchhiiaattrriiaa Resoconto e raccomandazioni sull’abuso dei sistemi di contenzionenelle strutture psichiatriche

PPSSIICCHHIIAATTRRIIAA –– CCoommee rreennddee iill mmoonnddoo sscchhiiaavvoo ddeellllaa ddrrooggaa Resoconto e raccomandazioni sull’aumento dell’uso di psicofarmaci

RRIIAABBIILLIITTAAZZIIOONNEE OO DDIIPPEENNDDEENNZZAA?? –– II pprrooggrraammmmii ddii rriiaabbiilliittaazziioonneeResoconto e raccomandazioni sul metadone e altri programmi diriabilitazione psichiatrici dalla droga

DDRROOGGAARREE II BBAAMMBBIINNII –– CCoommee llaa ppssiicchhiiaattrriiaa ppuuòò ddiissttrruuggggeerree uunnaa vviittaa Resoconto e raccomandazioni sulle false diagnosi psichiatriche e lasomministrazione forzata di psicofarmaci ai bambini

DDAANNNNEEGGGGIIAARREE II GGIIOOVVAANNII –– CCoommee llaa ppssiicchhiiaattrriiaa ppuuòò ddiissttrruuggggeerree llaa mmeennttee Resoconto e raccomandazioni sui pareri, valutazioni e programmipsichiatrici nelle scuole

IILL ““TTRRAATTTTAAMMEENNTTOO”” FFOORRZZAATTOO –– MMeettooddii ddii ccoonntteennzziioonnee ppssiicchhiiaattrriiccii Resoconto e raccomandazioni sul fallimento dei programmi di salute mentale

LLAA DDIISSTTRRUUZZIIOONNEE DDEELLLLAA CCRREEAATTIIVVIITTÀÀ –– CCoommee llaa ppssiicchhiiaattrriiaa ppuuòò ddiissttrruuggggeerree ggllii aarrttiissttii Resoconto e raccomandazioni sull’impatto negativo che la psichiatria hasugli artisti e la società

DDIISSSSAACCRRAARREE IILL SSAACCRROO –– PPssiicchhiiaattrriiaa ee rreelliiggiioonnee Resoconto e raccomandazioni sull’influenza negative che la psichiatriaha sul sentimento religioso

LL’’EERROOSSIIOONNEE DDEELLLLAA GGIIUUSSTTIIZZIIAA –– CCoommee llaa ppssiicchhiiaattrriiaa hhaa iinnfflluueennzzaattoo llaa lleeggggee Resoconto e raccomandazioni sull’influenza psichiatrica e psicologicanei tribunali e nel sistema carcerario

AABBUUSSII SSUUGGLLII AANNZZIIAANNII –– CCuurraa oo ttrraaddiimmeennttoo?? Resoconto e raccomandazioni sui trattamenti psichiatrici destinati agli anziani

CCRREEAARREE IILL TTEERRRROORREE –– LLaa ffaabbbbrriiccaa ddeell ccaaooss ssoocciiaallee Resoconto e raccomandazioni sull’uso di strumenti psichiatrici nel terrorismo internazionale

CCRREEAARREE IILL RRAAZZZZIISSMMOO –– IIll ttrraaddiimmeennttoo ddeellllaa ppssiicchhiiaattrriiaa Resoconto e raccomandazioni sui programmi che istigano all’odio

razziale

CCOOMMIITTAATTOO DDEEII CCIITTTTAADDIINNII PPEERR II DDIIRRIITTTTII UUMMAANNIIUUnn ggrruuppppoo iinntteerrnnaazziioonnaallee ddii ttuutteellaa ddeeii ddiirriittttii uummaannii nneell ccaammppoo ddeellllaa ssaalluuttee mmeennttaallee

L ’istruzione è parte vitale di qualsiasi iniziativa rivolta e fermareil progressivo declino della società. Il CCDU si assume questaresponsabilità con particolare impegno. Grazie all’ampia diffu-

sione del sito internet del CCDU, dei libri, riviste ed altre pubbli-cazioni. Un numero sempre maggiore di pazienti, fami-liari, profes-sionisti, legislatori e infinite altre persone vengono a conoscenza dimolti aspetti oscuri e nascosti relativi alla psichiatria. Tutto questo è

qualcosa d’efficace che può essere fatto e viene fatto. Le pubbli-cazioni del CCDU, disponibili in 15 lingue, trattano vari argomentitra i quali: razzismo, istruzione, violenza sessuale, giustizia, riabili-tazione dalla droga, morale, anziani, religione e in molte altre aree espiegano qual è il ruolo di alcune correnti psichiatriche in talifenomeni.

La lista delle pubblicazioni include:

Comitato dei Cittadini per i Diritti UmaniAUMENTARE LA CONSAPEVOLEZZA DEL PUBBLICO

ATTENZIONE: Nessuno deve interrompere l’assunzione di psicofarmaci senza ilconsiglio o l’assistenza di un medico competente.

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Con l’elettroshock, “vi è un danno cerebrale notevole, vi è perdita di memoria,

l’indice di mortalità sale e quello dei suicidi nonscende. Se questi sono i fatti e provengono da unenorme studio, molto ben progettato e condotto, la conclusione sarebbe che non dovremmo fare

l’elettroshock... Non capisco perché si continui a farlo. Non ha senso...”

— Dott. Colin Ross, Psichiatra texano e scrittore,

2004

Resoconto e raccomandazioni su elettroshock e psicochirurgia

Pubblicato dal Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani

Istituito nel 1969

UNA REALTÀ BRUTALE

“Trattamenti” psichiatrici dannosi

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