20 09 stagione di prosa - Comune di Rovigo · di Luigi Pirandello ... Scene e costumi Paolo...
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sabato 17 gennaio 09 ore 21.00Teatri SPA - Teatro Stabile del Veneto “Carlo Goldoni” con la distribuzione di Arteven - Circuito Teatrale RegionaleStefania Felicioli, Michela Martini, Giancarlo PreviatiLa base de tutodi Stefano Pagin da Giacinto Gallinaregia di Stefano Pagin
martedì 27 gennaio 09 ore 21.00La Contrada - Teatro Stabile di TriesteGianfranco Jannuzzo e Daniela PoggiIl Divo Garry di Noël Coward regia di Francesco Macedonio
martedì 10 febbraio 09 ore 21.00Teatri Uniti e Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’EuropaAndrea Renzi, Toni Servillo, Paolo Graziosi, Gigio MorraTrilogia della villeggiatura di Carlo Goldoni regia Toni Servillo
lunedì 16 febbraio 09 ore 21.00Teatro Stabile di Verona - Teatro Stabile del VenetoUgo Pagliai e Paola GassmanEnrico IV di Luigi Pirandelloregia Paolo Valerio
martedì 3 marzo 09 ore 21.00Khora.teatroAlessandro PreziosiAmleto di William Shakespeareregia Armando Pugliese
lunedì 6 aprile 09 ore 21.00Noctivagus - Teatro Stabile del Friuli Venezia GiuliaMassimo DapportoI due gemelli veneziani di Carlo Goldoniregia Antonio Calenda
venerdì 17 aprile 09 ore 21.00inScena - Compagnia Corrado AbbatiCompagnia Corrado AbbatiAl Cavallino Bianco Operetta di Hans Müller e Erik Charellregia di Corrado Abbati
stagione di prosa 20 09
Il Teatro Sociale riapre la stagione di prosa con l’avvio di un progetto che vuolessere innovativo e che, già da quest’anno, ha l’ambizione di rivolgersi ad unpubblico sempre più eterogeneo. L’obiettivo che ci siamo posti è di apriremaggiormente i luoghi della cultura e dell’arte ai giovani e alle persone chenormalmente ne sono lontani, quasi ai margini, attraverso spettacoli e produzioniche li sappiano affascinare e coinvolgere. Ovviamente tutto questo andrà fatto inmaniera graduale, tuttavia, molti degli spettacoli inseriti nel cartellone 2009 sono ilfrutto di una nuova linea di politica culturale “a portata del cittadino”,maggiormente accessibile e fruibile. Ciò non significa assolutamente ridurre laqualità delle proposte (sono presenti sia testi classici che produzioni venete egoldoniane), anzi permette di offrire allo spettatore la possibilità di riconoscere,apprezzare e applaudire artisti di fama nazionale. Credo che nomi del calibro diAlessandro Preziosi, Massimo Dapporto e Toni Servillo (solo per citarne alcuni), giàgrandi protagonisti del piccolo e grande schermo oltre che stelle affermate delpalcoscenico, renderanno onore al lavoro e all’impegno che questa Amministrazioneha profuso a favore della prosa e, allo stesso tempo, saranno catalizzatori di nuovicontatti e avvicinamenti, che permetteranno di incrementare il contesto culturale diRovigo. Infine, guardando al futuro della nostra città e del Polesine, se è vero chedobbiamo puntare con maggiore fermezza sullo sviluppo culturale e turistico, èaltrettanto vero che lo possiamo fare soltanto se i cittadini, Tutti, si sentirannoprotagonisti assoluti delle scelte e delle progettualità. La stagione di prosa va sicuramente in quella direzione.Un ringraziamento speciale agli spettatori che hanno sempre sostenuto, con la loropartecipazione calorosa, il prestigio e la popolarità del nostro Teatro.
Federico FrigatoAssessore Cultura e Spettacolo del Comune di Rovigo
Il Teatro Sociale credo debba avere in primo luogo la preoccupazione di offrire al suopubblico una stagione di prosa di alta qualità, con testi di grande valore ed interpretiscelti tra i migliori del teatro italiano. E’ così che presento con soddisfazione il fruttodella fatica di quest’anno, come sempre in collaborazione con il circuito Arteven, unastagione matura ed accattivante, che arricchisce di qualità il già foltissimo cartellonedel Teatro Sociale di Rovigo. Questa stagione si caratterizza per una marcata identitàveneta con ben due serate goldoniane, affidate ad altrettanti grandi capocomici: ToniServillo e Massimo Dapporto ed un interessantissimo recupero di un testo di autoreingiustamente trascurato, Giacinto Gallina: “La base de tuto”, nuovo progetto diteatro veneto proposto da Teatri Spa e Teatro Stabile del Veneto Carlo Goldoni conla distribuzione di Arteven; l’adattamento e la regia sono di Stefano Pagin daSerenissima e La base de tuto di Giacinto Gallina. A completare il massiccio apportodi testi classici il pubblico potrà usufruire del Pirandelliano Enrico IV affidato ad unadelle ultime coppie cult della prosa italiana: Ugo Pagliai e Paola Gassman edell’Amleto shakespeariano affidato ad uno dei più prestigiosi volti televisivi diquesti ultimi anni, Alessandro Preziosi. Accanto a questi grandi classici un testo chepuò a sua volta essere considerato un classico, ma che gode di meno popolarità trail grande pubblico: ”Present Laughter” tradotto in italiano come “Il Divo Garry” ovel’arte di Gianfranco Jannuzzo, validamente affiancato da Daniela Poggi, ci permettedi gustare il testo di Noël Coward in una fresca e riuscitissima realizzazione digrande successo. Come ultimo spettacolo, annunciamo con piacere il ritorno aRovigo dell’Operetta, molto richiesta dal nostro pubblico nelle indagini di customersatisfaction, la quale, nell’attesa di una sua difficile ma non impossibile collocazionenella stagione lirica, conclude degnamente la stagione di prosa 2009.
Marcello LippiSovrintendente e Direttore artistico del Teatro Sociale di Rovigo
La base de tuto fu rappresentata per la prima volta al TeatroGoldoni di Venezia il 23 gennaio 1894 e ripropone buonaparte dei personaggi di Serenissima, commedia che Gallinascrive nel 1891: il progetto di Stefano Pagin prevede diutilizzare in un’unica messa in scena i due testi. Serenissimaè il nome di Piero Grossi, vecchio gondoliere attorno al qualesi stringe la categoria dei barcaioli per opporsi alla clamorosanovità dei vaporetti in laguna. È il progresso che avanza equindi la battaglia appare perduta in partenza. Ma èall’interno della sua famiglia che Piero trova maggioriamarezze: la nipote Cecilia ha lasciato Burano per rincorrerel’amore per un pittore inglese, da cui aspetta un figlio,macchiando così la tradizionale onestà della famiglia. Ilnobiluomo decaduto Vidal si fa quindi tramite pressoSerenissima, di un’offerta riparatrice da parte di una riccasignora americana imparentata con il pittore. Ne La base detuto ritroviamo gran parte di questi personaggi, ma l’onestoambiente popolare si è trasformato in una famiglia piccolo-borghese, senza più freni morali, dominata da una marcataconcezione utilitaristica della vita e dei rapporti umani. Aquesta giovane generazione cinica e priva di qualsiasi moralesi oppone il Nobiluomo Vidal, personaggio ben diverso daquello che diceva in Serenissima: «Megio de cusì no la polandar». Vidal non accetta la società in cui il denaro è “la basede tuto” perché per lui la “base de tuto” è “volerse ben”.Una favola sconsolata dunque, in cui non c’è più spazio perl’ottimismo e il calore dei sentimenti e che riflette lacondizione di una società che ha come aspirazione dominanteil benessere, da seguire senza scrupoli di alcun genere e acosto di qualsiasi compromesso.
stagione di prosa 20 09
sabato 17 gennaio 09 ore 21.00
Teatri SPA - Teatro Stabile del Veneto “Carlo Goldoni” con la distribuzione di Arteven - Circuito Teatrale Regionale
La base de tutodi Stefano Pagin da Giacinto Gallinaadattamento drammaturgico da “Serenissima” e “La base de tuto”
con Stefania Felicioli, Michela Martini, Giancarlo Previati
Personaggi e interpreti
Cecilia Stefania Felicioli | Giuditta Michela Martini | Nobiluomo Vidal Giancarlo Previati Carlo Massimo Somaglino | Lisa Silvia Piovan | Bapi Bulo Michele Modesto CasarinAlvise Alessio Bobbo | Norma Nicoletta Maragno
Regia Stefano PaginScene e costumi Paolo Bertinato
Nuovo spettacolo del Progetto per il Teatro Venetoin collaborazione con Città di Venezia - Assessorato alla Produzione Culturale, Regione del Veneto, Fondazione Cassa Marca - Treviso, La Contrada di Trieste
stagione di prosa 20 09
martedì 27 gennaio 09 ore 21.00
La Contrada - Teatro Stabile di Trieste
Il Divo Garry di Noël Coward adattamento di Masolino D’Amico
con Gianfranco Jannuzzoe la partecipazione di Daniela Poggi
Personaggi e interpreti
Garry Essendine Gianfranco Jannuzzo | Liz Essendine Daniela PoggiMonica Reed Paola Bonesi | Morris Dixon Davide CalabreseMiss Erickson / Lady Saltburn Sandra Cosatto | Fred Gualtiero GiorginiHenry Lyppiatt Adriano Giraldi | Daphne Stillington Alberta IzzoJoanna Lyppiatt Danila Stalteri | Roland Maule Maurizio Repetto
Regia Francesco Macedonio Scene Andrea StanisciCostumi Fabio BergamoLuci Andrea ValentiniMusiche Massimiliano Forza
Present laughter, tradotto in italiano come Il Divo Garry, èstato spesso considerato un testo in parte autobiografico. La vicenda ruota attorno al personaggio di Garry Essendine,attore di successo, carismatico e bizzarro, mentre si preparaad affrontare una tournée. Nel corso di una serie di eventiche sfiorano la farsa, Garry deve fronteggiare i tentativi diseduzione da parte di diverse donne, inclusa la giovaneaspirante attrice Dafne e la bella e arrivista Joanna, neosposa di Harry. Destreggiandosi tra la sua protettivasegretaria Monica e la sua gelida ex moglie Liz, Garry siritrova ad essere ossessionato dal giovane e squinternatocommediografo Roland Maule, mentre gli grava addossola paura degli anni che avanzano, con la classica crisi dimezza età.Scritta nel 1939, come corollario alla commedia This happybreed, Present laughter diventa parte di una sorta ditrilogia sulla middle-class inglese che si completa nel 1941con Spirito allegro. Lo stesso Coward interpretò GarryEssendine nella prima edizione dello spettacolo,contribuendo al successo dell'opera. Il ruolo del protagonista con i suoi bellissimi monologhi e lalevatura drammatica di certe scene, offre a chi lo interpretauno dei personaggi più intensi della drammaturgia diCoward.
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Ciò che conquista della Trilogia della Villeggiatura è la suaassoluta originalità, la sua perfetta architettura teatrale. Sottoi nostri occhi, nello svolgimento delle tre commedie,assistiamo, come se si trattasse di un romanzo, allatrasformazione dei personaggi in “persone” i cui destini, le cuiemozioni, ci riguardano e ci toccano profondamente. Questatrasformazione è visibile soprattutto in Giacinta che sembrasottrarsi alla propria rappresentazione per rivolgersi, nei suoimonologhi, direttamente al pubblico, alla vita. I preparativiper la villeggiatura, l’ansia per la partenza, il tempo distesodelle partite a carte, delle conversazioni estive a cui seguonoi silenzi malinconici del rientro in città, hanno una scansionetemporale, un movimento emotivo, un migrare sentimentalefatto di attese e delusioni, di speranze e conflitti, di ottimismoed infelicità. I personaggi che via via incontriamo sembranoraccontarci un oggi animato dalla necessità di “esserci”piuttosto che di “essere”, da una ricerca ostinata e nevroticadella felicità, dall’incapacità di intravedere, all’orizzonte,novità che sostituiscano le abitudini. Goldoni ci offreun’analisi lucida e cruda di questo mondo, che è anche ilnostro. Un mondo in cui i sentimenti e i destini sono spessotrattati con fredda aridità, alla stregua di una partita doppia.
Toni Servillo
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stagione di prosa 20 09
martedì 10 febbraio 09 ore 21.00
Teatri Uniti e Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa
Trilogia della villeggiatura di Carlo Goldoni
con Andrea Renzi, Toni Servillo, Paolo Graziosi, Gigio Morra
Personaggi e interpreti
Leonardo Andrea Renzi | Ferdinando Toni Servillo | Filippo Paolo GraziosiFulgenzio Gigio Morra | Vittoria Eva Cambiale | Guglielmo Tommaso RagnoGiacinta Anna Della Rosa | Sabina Betti Pedrazzi | Paolino Francesco PaglinoCecco Rocco Giordano | Berto Salvatore Cantalupo | Brigida Chiara BaffiRosina Giulia Pica | Tognino Marco D’Amore | Costanza Mariella Lo Sardo
Regia Toni Servillo Aiuto regia Costanza BoccardiScene Carlo SalaCostumi Ortensia De FrancescoDisegno luci Pasquale Mari, realizzato da Lucio SabatinoSuono Daghi Rondanini
Una coproduzione di Teatri Uniti e Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa,nel terzo centenario dalla nascita del grande drammaturgo
Paura di vivere e paura di amare, il tempo che scorre, scivola via enon ti accorgi che la vita è già passata, andata, e ancora non haiiniziato a viverla, hai rimandato aspettando qualcosa o qualcuno.Questo nostro Enrico IV di Pirandello vuole raccontare questo statod’animo personale e universale. La storia di un uomo strano, forsetroppo sensibile che si rifugia nella pazzia per non affrontare unmondo cinico e meschino. La storia di un uomo, che ci parlaguardandoci negli occhi, dentro agli occhi, dentro al cuore. Un uomosolo che rappresenta la nostra solitudine, la paura di vivere, la pauradi amare. Paolo Valerio
Vent’anni dopo la tragica cavalcata in costume nella quale ilprotagonista si è “fissato” nel personaggio di Enrico IV cheinterpretava, Matilde Spina (la donna di cui era innamorato),Belcredi (il suo vecchio rivale in amore), la figlia di lei Frida e il suofidanzato marchese Di Nolli (nipote dello stesso) vanno da Enricoaccompagnati dal dottor Genoni (molto interessato al caso dellasua pazzia) con l’intenzione di farlo rinsavire.Naturalmente l’arrivo di questi ospiti nella villa dove da vent’anniEnrico vive il suo personaggio - nei primi dodici realmente pazzo,negli ultimi otto per dolorosa necessità - con i suoi quattro finticonsiglieri segreti ed il fedele maggiordomo travestito da umilefraticello, crea uno sconvolgimento emotivo in tutti i personaggidella vicenda che, ognuno a suo modo, rivive le emozioni delpassato e lo stridente contrasto con il presente.L’idea del dottore è questa: mettere davanti a Enrico IVcontemporaneamente Frida e la madre Matilde vestite con lo stessocostume del giorno della cavalcata, in modo da rendere evidente ladistanza del tempo e farlo così rinsavire d’un tratto.Nell’allucinante e vivacissimo dialogo che ne segue, la follia apparecome saggezza e la saggezza come inconsapevole follia.
“Perché trovarsi davanti unpazzo sapete cosa significa?Trovarsi davanti uno che vi scrolla dalle fondamenta tuttoquanto avete costruito in voi,attorno a voi, al logica, la logicadi tutte le costruzioni! Eh, che volete? Costruiscono senza logica, beatiloro, i pazzi! O con una logicache vola come una piuma!” Luigi Pirandello da Enrico IV
stagione di prosa 20 09
lunedì 16 febbraio 09 ore 21.00
Teatro Stabile di Verona - Teatro Stabile del Veneto
Enrico IV di Luigi Pirandello
con Ugo Pagliai e Paola Gassman
Personaggi e interpreti
Enrico IV Ugo Pagliai | Matilde Spina, la marchesa Paola GassmanDionisio Genoni, il dottore Roberto Petruzzelli | Tito Belcredi, il barone Alessandro VantiniGiovanni, il maggiordomo Teodoro Giuliani | Landolfo, consigliere Roberto VandelliCarlo di Nolli Giuseppe Lanino | Frida, figlia di Matilde Beatrice ZardiniBertoldo, consigliere Andrea De Manincor | Ordulfo, consigliere Francesco GodinaArialdo, consigliere Francesco Mei
Regia Paolo Valerio Scene Graziano GregoriCostumi Carla TetiMusiche Antonio Di Pofi
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Se parti da un dubbio arriverai ad una certezza. Assuntobaconiano che può servire da premessa ad una realizzazionedell'Amleto. Quale contributo può una regia, che non siameramente esecutiva, dare all’approfondimento di questotesto shakespeariano, cercando di evitare le giacche e lecravatte come paravento di un ipotetica modernità? Noi ciproviamo cercando di evidenziare il “gap culturale” chesepara Amleto e i suoi colleghi di studio (Orazio, Rosencranz,Guildestern) a Vittemberg da una corte danese tacciata dacrapule e bagordi e ancora di sottolineare che “il dubbioAmletico” non è tanto un ondeggiamento dell’animo, quantopiuttosto la necessità di far corrispondere la vendetta allacertezza della giustizia, e che il motore che spinge l’evolversidella tragedia è una strenua e affascinante lotta per il potere,negato al protagonista non tanto dall’uccisione del padrequanto dall’aver impalmato da parte dell’assassino, lo zioClaudio, la legittima detentrice di quello stesso potere, suamadre. Parallelamente evidenziando in Polonio e nella suafamiglia la sostanza di una cortigianeria anch’essa alle presecon le sue ambizioni e le sue mosse strategiche, far sì che ipersonaggi non si presentino come stereotipi incorniciati dafunzioni ormai consuete nell’immaginario collettivo, mapresentino qualche curiosità comportamentale che, se da unaparte li rende meno “eroici”, da quell’altra ce li fa conosceresotto un altro aspetto e più partecipi di una dialetticagenerale, senza la quale la tragedia non può esistere.
Armando Pugliese
stagione di prosa 20 09
martedì 3 marzo 09 ore 21.00
Khora.teatro
Amleto di William Shakespearetraduzione Eugenio Montale riduzione e adattamento Armando Pugliese
con Alessandro Preziosie Carla Cassola, Ugo Maria Morosi, Francesco Biscione, Silvia Siravo
Personaggi e interpreti
Amleto Alessandro Preziosi | Gertrude Carla Cassola | Polonio Ugo Maria MorosiClaudio Francesco Biscione | Ofelia Silvia Siravo | Orazio Mino Manni | Laerte Giovanni CartaRinaldo Marco Trebian | Rosencrantz Simone Ciampi | Guildenstern Marco ZingaroPrimo attore - Re Marco Trebian | Secondo attore - Regina Yaser MohamedTerzo attore - Luciano Alessandro Cremona | Quarto attore - Prologo Giovanni CartaOsric Yaser Mohamed | Primo becchino Alessandro Cremona
Regia Armando Pugliese Scene Andrea TaddeiCostumi Silvia Polidori Luci Valerio TiberiMusiche Massive Attack, ZERO P:M
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Un capolavoro della scrittura comica, l'eccezionale virtuosismo sulclassico tema dello sdoppiamento, l'incanto del gioco teatrale deisimili e degli opposti… Carlo Goldoni ne I due gemelli venezianiporta a livelli altissimi il teatro comico usando le tecniche delladrammaturgia settecentesca e la sapienza scenica di chi il teatro loscrive ma sa anche “farlo”, di chi impone agli attori una parte, masolo dopo averla costruita sulle loro personali potenzialità einclinazioni… Ne risulta una commedia che, dall’esordio nel 1747ad oggi, non ha smesso di sorprendere e divertire e non ha maisofferto il peso del tempo.È tutto questo che ci affascina e ci spinge ancora una volta adaffrontare con entusiasmo, e anche con grande senso diresponsabilità, I due gemelli veneziani: se da un lato in questo testoil protagonista trova nel duplice e opposto ruolo di Tonino-Zanettoun banco di prova come pochi nella storia del teatro, dal punto divista registico è di certo interessante confrontarsi con unacommedia che coniuga con tanta sapienza ed equilibrio studioprofondo dei caratteri e virtuosismo comico. Antonio Calenda, concertatore di un allestimento che equilibreràrealismo e fantasia, dirige un cast che saprà armonizzare sensibilitàdi analisi e virtuosismo interpretativo. Nel duplice ruolo uno degli attori più versatili e completi che oggipuò vantare la scena italiana: l’ottimo Massimo Dapporto. Maturonell’espressività, capace di coniugare in ogni ruolo seria analisi delpersonaggio e palpitanti personali slanci interpretativi è l’attoreperfetto per dar vita al paradosso di Zanetto e Tonino, giostrandosicon sicurezza fra i loro opposti caratteri e sintetizzando in un unicocorpo il ruolo di antagonista e protagonista, comico e spalla.
stagione di prosa 20 09
lunedì 6 aprile 09 ore 21.00
Noctivagus - Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia
I due gemelli veneziani di Carlo Goldoni
con Massimo Dapporto
Personaggi e interpreti
Tonino e Zanetto Massimo Dapporto | Rosaura Alessandra RaichiColombina Giovanna Centamore | Il dottore Balanzoni Antonio MeschiniBrighella Francesco Gusmitta | Pancrazio Umberto BortolaniBeatrice Marianna de Pinto | Florindo Carlo Ragone | Lelio Felice CascianoArlecchino Adriano Braidotti | Bargello Lamberto Consani
Regia Antonio Calenda Scene Pierpaolo BisleriCostumi Elena ManniniIdeazione luci Sergio RossiMusiche Germano Mazzocchetti
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Siamo in Austria, sul lago di San Wolfgang, dove è situato l’Hotel Al CavallinoBianco. Il primo cameriere dell’Hotel, Leopoldo, ama la belle proprietaria Gioseffache però non lo degna di uno sguardo perché rivolge le sue attenzioni ad ungiovane cliente italiano, l’avvocato Giorgio Bellati che, come ogni anno, trascorrele sue vacanze sul lago. All’Hotel arrivano Zanetto Pesamenole, ricco industriale,e sua figlia Ottilia. Padre e figlia sono in vacanza in Austria per ritemprarsi, vistoche hanno una causa pendente con un certo Cogoli, industriale padovano.Sebbene il primo incontro fra il giovane Bellati e la bella Ottilia non sia dei piùfelici, Leopoldo intuisce che fra i due potrebbe nascere un amore e così, ancheper allontanare Bellati dalle premure della signora Gioseffa, organizza unincontro vis a vis fra Bellati ed Ottilia ma, pur riuscendo nel suo intento, vienelicenziato in tronco da Gioseffa. Leopoldo parte disperato. Cogoli, intanto, mandaal Cavallino Bianco suo figlio Sigismondo con la speranza che si innamori diOttilia, in modo da finire, con un matrimonio, la causa con Pesamenole.Sigismondo, “figlio di papà”, viziato e un po’ snob, si invaghisce invece diClaretta, una ragazza che ha buffi difetti di pronuncia e che non è certo ricca. Leie il padre, il buffo professor Hinzelmann, possono permettersi un piccolo viaggiosolo ogni tre anni a causa delle loro non floride condizioni finanziarie. A questopunto le cose sono veramente complicate. Leopoldo ama Gioseffa, Gioseffa amaBellati, Bellati ama Ottilia, Ottilia dovrebbe sposare Sigismondo che invece èinvaghito di Claretta e nel bel mezzo di queste tresche amorose arriva l’Arciduca.Leopoldo riesce ad ottenere dal consiglio comunale che l’Arciduca sosti per unanotte Al Cavallino Bianco e Gioseffa, per ringraziarlo, lo riassume. Tutti sipreparano ad accogliere l’Arciduca con il massimo della cortesia ma nel belmezzo della festa Leopoldo fa una gran scenata di gelosia perché Gioseffa stava“amabilmente” conversando con Bellati. Gioseffa si scusa con l’Arciduca checomprende e l’indirizza verso Leopoldo: “non bisogna cercare la felicità lontanoquando la si ha a portata di mano”. Il lieto fine non è lontano.
stagione di prosa 20 09
venerdì 17 aprile 09 ore 21.00
inScena - Compagnia Corrado Abbati
Al Cavallino BiancoOperetta di Hans Müller e Erik Charell musiche di Ralph Benatzkyadattamento di Corrado Abbatiedizioni Suvini-Zerboni, Milano
Compagnia Corrado AbbatiAntonella Degasperi, Fabrizio Macciantelli, Carlo Monopoli, Raffaella Montini, Francesca Dulio, Mattia Lanteri, Daniela Pilla, Gabriele Bonsignori, Andrea Roccella,Salvatore Loritto, Roberto Riganello, Matteo Catalini, Lucia Antinori, Francesca Araldi, Lucrezia Bencivenga, Silvia Chizzolini, Paola Lauro, Elisa Mazzoli
Regia Corrado Abbati Direzione musicale Marco FioriniCoreografie Giada Bardelli
Nuova ProduzioneAllestimento dell’Ente Lirico Teatro Giuseppe Verdi di Trieste - inScena
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AbbonamentiPrezzi
Platea e posto palco intero a 140,00Gradinata intero a 119,00Loggia intero a 70,00Loggione intero a 56,00
Abbonamento speciale*
Platea e posto palco ridotto a 112,00Gradinata ridotto a 91,00Loggia ridotto a 56,00Loggione ridotto a 49,00
Biglietti singoliPrezzi
Platea e posto palco intero a 25,00Gradinata intero a 19,00Loggia intero a 13,00Loggione intero a 11,00
Prezzi ridotti*
Platea e posto palco ridotto a 19,00Gradinata ridotto a 16,00Loggia ridotto a 11,00Loggione ridotto a 8,00
Platea e posto palco
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intero
e 140,00
e 119,00
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Platea e posto palco
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Loggia
Loggione
intero
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e 19,00
e 16,00
e 11,00
e 8,00
* Prezzi speciali per studenti fino a 25 anni e pensionati oltre 65 anni
Informazioni
Singole rappresentazioni
Apertura botteghino:
Prenotazioni biglietteria singola:Si possono effettuare le prenotazioni da mercoledì 7 gennaio 2009• e-mail [email protected]• fax 0425 423164
Acquisti on-line sul sito: www.comune.rovigo.it/teatro
Termini e modalità di pagamento • per abbonamenti prenotati: entro il 23 dicembre 2008
pena l’annullamento della prenotazione• per biglietteria singola: entro 10 giorni dalla prenotazione
pena l’annullamento
Modalità:• contanti • bancomat al botteghino • vaglia postale intestato a:
Teatro Sociale, Piazza Garibaldi, 33 - 45100 Rovigospecificando nella causale: Stagione di prosa 2009,turno di abbonamento e posto o singolo posto
Abbonamenti
Diritto di prelazione: riservato agli Abbonati 2007-2008 • personalmente al botteghino• e-mail: [email protected]• fax 0425 / 423164
Apertura e chiusura campagna abbonamenti:
Perché abbonarsi?• per risparmiare sul costo del singolo biglietto• per ricevere la pubblicità direttamente a casa• per avere lo sconto del 20% al bookshop
Per conferma postoRiservato Abbonati 2007-2008Diritto di prelazione gratuito(prenotazione anche on-line, fax)
martedì 9 dicembre 2008mercoledì 10 dicembre 2008
BotteghinoPiazza Garibaldi, 14 Rovigo tel. 0425 25614 - fax 0425 423164 - e-mail: [email protected] Orari: 10.00-13.00 / 16.00-19.30 - Giorni di spettacolo pomeridiani: 10-13 / 15-17Giorni di spettacolo serali: 10-13 / 16-21.30 - Riposo: domenica, lunedì e festività nazionali
Per cambio postoRiservato Abbonati 2007-2008Diritto di prelazione gratuito
giovedì 11 dicembre 2008venerdì 12 dicembre 2008
Nuovi abbonati da sabato 13 dicembre 2008
Chiusura campagna abbonamenti martedì 23 dicembre 2008
Biglietti singoli da mercoledì 7 gennaio 2009 ore 10.00
Condizioni particolari per Associazioni e CRAL aziendali
Su richiesta scritta indirizzata al Teatro Sociale verrà rilasciato:• 1 abbonamento gratuito ogni 10 abbonamenti acquistati• 1 biglietto gratuito ogni 10 singoli acquistati per titolo
Notizie utili
• A spettacolo iniziato è vietato l’ingresso in sala.• Durante gli spettacoli è vietato l’utilizzo di macchine
fotografiche, apparecchi di registrazione audio e video.• E’ necessario disattivare i telefoni cellulari prima di entrare in sala.• La Direzione si riserva la facoltà di apportare alla programmazione annunciata quelle variazioni che
si rendessero necessarie per ragioni tecniche o per cause di forza maggiore.La comunicazione ufficiale delle variazioni verrà in ogni caso effettuata a mezzo stampa.
• La Direzione si impegna a trovare adeguata collocazione agli spettatori in caso di spostamenti dovuti a esigenze tecnico-artistiche o a motivi di forza maggiore.
• Il Teatro riserva ai portatori di handicap motorio alcuni posti facilmente raggiungibili. Gli interessati potranno presentare richiesta e idonea documentazione agli Uffici:Piazza Garibaldi, 33 tel. 0425 27853.
• Al botteghino è aperto il bookshop.• Newsletter: nel sito www.comune.rovigo.it/teatro è possibile iscriversi alla newsletter per ricevere
notizie riguardo le attività dell’Assessorato alla Cultura.
Visite guidate al Teatro Sociale
Si possono effettuare visite guidate al Teatro Sociale di Rovigodal lunedì al venerdì concordando modalità e orari con l’ufficio promozione e immagine.Per prenotazioni e-mail: [email protected]
Istruzioni di sicurezzaSi portano a conoscenza del gentile pubblico alcunisistemi di prevenzione di cui il Teatro Sociale è dotatoe le conseguenti norme comportamentali di sicurezza:• sistemi di sicurezza integrati (impianto di
rilevazione e segnalazione degli incendi, impiantosonoro e impianto di spegnimento automatico);
• personale addetto di piano preparato per lagestione delle emergenze;
• una squadra dei vigili del fuoco;• piani e cartellonistica per l’evacuazione.
Comportamento da seguire:• è vietato fare uso di accendini e fumare;• raggiungendo il proprio posto a sedere individuare:
1) la posizione degli addetti alla gestione delleemergenze di piano contraddistinti da divisa ecartellino colorato;
2) la posizione delle uscite di sicurezza;• chiunque rilevi fatti anomali che possano far
presumere un incombente situazione di pericolodeve avvisare immediatamente gli addetti allagestione di emergenza di piano senza infonderepanico agli spettatori;
• è vietato prendere iniziative di alcun genere inquanto potrebbero compromettere l’incolumità delpubblico.
FASE DI ALLERTABREVE SEGNALE ACUSTICO INTERMITTENTEseguito da messaggio vocale trasmesso attraversoimpianto fonico indicante:• il problema verificatosi;• la comunicazione di servizio.Comportamento da seguire:• rimanere al proprio posto in attesa di un nuovo
messaggio di istruzione o il messaggio di ritornoalla normalità.
SEGNALE ACUSTICO CONTINUOComportamento da seguire:• abbandonare in maniera ordinata l’edificio
seguendo i cartelli indicanti le vie di uscita inconformità alle istruzioni impartite dagli addettialla gestione di emergenza di piano senzaattardarsi per reperire oggetti personali;
• raggiungere con ordine dall’esterno il punto diraccolta individuato di fronte all’ingressoprincipale del teatro;
• gli spettatori non in grado di muoversiautonomamente attendano con calma l’arrivodegli addetti incaricati.
Libretto ideato e curato da Milena Dolcetto
Illustrazione di copertina: Alessandro RaiseRealizzazione grafica: FANCYGRAFICA - RovigoStampa: Europrint - Rovigo
Il Teatro Sociale di Rovigo è a disposizione degli aventi diritti per le fonti iconografiche che non è stato possibile individuare
In stampa il 18 novembre 2008Stampato su carta Gardapat Kiara 13 (patinata senza legno, senza aggiunta di imbiancanti ottici)
Sindaco di RovigoFausto Merchiori
Assessore alla Cultura e SpettacoloFederico Frigato
Sovrintendente e Direttore ArtisticoMarcello Lippi
Dirigente Settore Cultura e Servizi Generali Domenico Santaniello
Funzionario Settore Cultura e SpettacoloAngela Baruchello
Segretario ArtisticoAndrea Attucci
Funzionario AmministrativoLaura Cuozzo
Funzionario ContabileLucia Toffanin
Promozione e ImmagineMilena Dolcetto
Ufficio Stampa del Comune di RovigoPaola Gasperotto
Segreteria e amministrazioneIlaria ViaroRoberta PonzettoOtello GalassoMara LazzarinNatalia FavaroSandra AndreottiMonica LucianoMonica ScaranelloPaola Gallo
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