Il giornalino dell 'IC Contrada

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IO SCRIVO Numero 1 Febbraio 2013 I Piani Operativi Nazionali esprimono l’attuazione delle azioni di supporto e innovazione finanziate dall’Unione Europea per armonizzare le Politiche di Sviluppo e crescita economica dei Paesi Membri. La Commissione Euro- pea ha approvato i P.O.N. predisposti dal Ministero della Pubblica Istruzio- ne con due tipi di azioni: Fondo Sociale Europeo (F.S.E.), riguardante le competenze per lo sviluppo; Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (F.E.S.R.), riguardante la creazione di ambienti per l’apprendimento. Gra- zie a detti fondi l’offerta formativa della nostra scuola in questi ultimi anni si è arricchita ed articolata. Durante l’anno scolastico 2011/2012 sono stati autorizzati, nonché completati, tre moduli formativi (Obiettivo/Azione C1- FSE 2011-281) laboratoriali rivolti agli alunni della Scuola Secondaria di primo grado. Interventi per lo sviluppo di competenze chiave. Comuni- cazione in lingua inglese: “Easy English”. 50 ore allievi della prima clas- se. Interventi per lo sviluppo di competenze chiave. Comunicazione e competenze digitali: “Comunico e scrivo con la LIM”. 50 ore allievi delle classi seconde. Interventi per lo sviluppo di competenze chiave. Co- municazioni in lingua italiana/giornalismo:”Io scrivo”! 50 ore allievi della classe terza. La finalità principale della nostra istituzione scolastica è stata ed è formare gli alunni in modo che sappiano sviluppare i diversi aspetti della personalità, per vivere con senso di maturità e responsabilità nella società attuale italiana che è integrata nella realtà europea, raggiungere il successo formativo e prepararsi ad essere futuri cittadini inseriti non solo nella società italiana, ma anche in quella europea. La partecipazione con entusiasmo ai piani operativi nazionali ha avuto lo scopo di coniugare in maniera operativa le indicazioni normative con i bisogni dei fruitori del servizio scolastico e con le esigenze emergenti del territorio su cui la scuola stessa opera. Ha nel corso della frequenza esplicitato l’identità culturale e progettuale che si sostanzia nella progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa. Essendo, quindi, la nostra scuola per alunni, genitori, insegnanti ed operatori scolastici il luogo delle relazioni per eccellenza, tutti abbiamo imparato a crescere, a confrontarsi, a misurarsi e rispettarsi. Ma soprattutto abbiamo imparato a conoscere, a riflettere e a superare gli egoismi, ad operare delle scelte, a rispettare le diversità, anzi, a trarne da esse arricchimento. E' stato un lavoro fatto di approfondimento, di spirito critico e di amore per la conoscenza. L’idea di realizzare questo giornalino nasce come naturale prosieguo di un pro- getto PON realizzato con grande successo lo scorso anno: si è deciso di conservarne il titolo, ”IO SCRIVO”, ma di estenderne voci, contributi, soggetti, ispirazioni al più elevato numero possibile di alunni del nostro Istituto Comprensivo, come è giusto che sia, in quanto la pluralità è la caratteristica prioritaria e fondamentale di uno strumento, didattico e culturale, come questo. Con la speranza di risultare graditi, piacevoli, inte- ressanti,…vi auguriamo BUONA LETTURA! Il perché di que- sto “Giornalino” Sommario La 3^ b adotta Benjamen 2 La corrispon- denza con Benjamen 3 Victor Hugo 4 I diritti nega- ti 5 Se il Papa si dimette 6 La forza delle donne 7 Lettura pra- tica Ceneren- tola 8 Il carnevale dei bambini 9 Le ricette di carnevale 10 Lo sport a Contrada 11 Giocherellando 12

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giornalino realizzato dall'istituto comprensivo di contrada (AV)

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Page 1: Il giornalino dell 'IC Contrada

IO SCRIVO

Numero 1 Febbraio 2013

I Piani Operativi Nazionali esprimono l’attuazione delle azioni di supporto

e innovazione finanziate dall’Unione Europea per armonizzare le Politiche

di Sviluppo e crescita economica dei Paesi Membri. La Commissione Euro-

pea ha approvato i P.O.N. predisposti dal Ministero della Pubblica Istruzio-

ne con due tipi di azioni: Fondo Sociale Europeo (F.S.E.), riguardante le

competenze per lo sviluppo; Fondo Europeo di Sviluppo Regionale

(F.E.S.R.), riguardante la creazione di ambienti per l’apprendimento. Gra-

zie a detti fondi l’offerta formativa della nostra scuola in questi ultimi anni

si è arricchita ed articolata. Durante l’anno scolastico 2011/2012 sono

stati autorizzati, nonché completati, tre moduli formativi (Obiettivo/Azione

C1- FSE 2011-281) laboratoriali rivolti agli alunni della Scuola Secondaria

di primo grado. Interventi per lo sviluppo di competenze chiave. Comuni-

cazione in lingua inglese: “Easy English”. 50 ore allievi della prima clas-

se. Interventi per lo sviluppo di competenze chiave. Comunicazione e

competenze digitali: “Comunico e scrivo con la LIM”. 50 ore allievi

delle classi seconde. Interventi per lo sviluppo di competenze chiave. Co-

municazioni in lingua italiana/giornalismo:”Io scrivo”! 50 ore allievi della

classe terza. La finalità principale della nostra istituzione scolastica è stata

ed è formare gli alunni in modo che sappiano sviluppare i diversi aspetti

della personalità, per vivere con senso di maturità e responsabilità nella

società attuale italiana che è integrata nella realtà europea, raggiungere il

successo formativo e prepararsi ad essere futuri cittadini inseriti non solo

nella società italiana, ma anche in quella europea. La partecipazione con

entusiasmo ai piani operativi nazionali ha avuto lo scopo di coniugare in

maniera operativa le indicazioni normative con i bisogni dei fruitori del

servizio scolastico e con le esigenze emergenti del territorio su cui la

scuola stessa opera. Ha nel corso della frequenza esplicitato l’identità

culturale e progettuale che si sostanzia nella progettazione curricolare,

extracurricolare, educativa ed organizzativa. Essendo, quindi, la nostra

scuola per alunni, genitori, insegnanti ed operatori scolastici il luogo delle

relazioni per eccellenza, tutti abbiamo imparato a crescere, a confrontarsi,

a misurarsi e rispettarsi. Ma soprattutto abbiamo imparato a conoscere, a

riflettere e a superare gli egoismi, ad operare delle scelte, a rispettare le

diversità, anzi, a trarne da esse arricchimento. E' stato un lavoro fatto di

approfondimento, di spirito critico e di amore per la conoscenza.

L’idea di realizzare questo giornalino

nasce come naturale prosieguo di un pro-

getto PON realizzato con grande successo lo

scorso anno: si è deciso di conservarne il titolo,

”IO SCRIVO”, ma di estenderne voci, contributi,

soggetti, ispirazioni al più elevato numero possibile di alunni

del nostro Istituto Comprensivo, come è giusto che sia, in quanto la pluralità

è la caratteristica prioritaria e fondamentale di uno strumento, didattico e

culturale, come questo. Con la speranza di risultare graditi, piacevoli, inte-

ressanti,…vi auguriamo BUONA LETTURA!

Il perc

hé di

que-

sto “G

iornal

ino”

Sommario

La 3^ b adotta

Benjamen 2

La corrispon-

denza con

Benjamen 3

Victor Hugo 4

I diritti nega-

ti 5

Se il Papa si

dimette 6

La forza delle

donne 7

Lettura pra-

tica Ceneren-

tola 8

Il carnevale

dei bambini 9

Le ricette di

carnevale 10

Lo sport a

Contrada 11

Giocherellando 12

Page 2: Il giornalino dell 'IC Contrada

Biografia

Benjamen Olubembe

Data di nascita 25/05/1998

Nazione : Kenya

Benjamen vive con suo padre e sua ma-

dre. In casa aiuta a portare

l’acqua,raccogliere la legna da arde-

re e curare l’ orto; suo padre e sua

madre lavorano saltuariamente come

braccianti .All’ in

terno del programma di

Compassion, Benjamen partecipa alle attività

di chiesa, alle classi bibliche e alla scuola biblica e-

stiva. Nella scuola pubblica frequenta le elementari do-

ve il suo rendimento è nella media. Il c

alcio e giocare a

guardie e ladri sono i su

oi passatempi preferiti.

Benjamen abita ad Emulunya, 40 Km a

nord di Kisumu, in una zona pianeg-

giante dove abitano circa 19.000 per-

sone. Le case hanno il pavimento in

terra battuta, le pareti di fango essica-

to o mattoni e il tetto in lamiera. Ap-

partiene all’etnia degli Abaluhya la

loro lingua è la luhya.

La dieta regionale consiste di mais e

fagioli. Le malattie più comuni in que-

sta zona sono malaria, tifo, AIDS e

malnutrizione. Molti adulti di Emu-

lunya sono disoccupati; alcuni sono

contadini, ma ciò che guadagnano è

insufficiente. In questa comunità

scarseggiano le opportunità di lavoro

e occorre materiale scolastico un siste-

ma educativo affidabile e degli ospe-

dali.

Con il nostro contributo, Benjamen,

ha la possibilità di usufruire di inse-

gnamenti biblici, giochi, gite educati-

ve, pasti nutrienti, corsi di formazione,

lezioni di sostegno e visite mediche

domiciliari per lui e la sua famiglia.

L a terza B adotta Benjamen

ADOTTARE UN FRATELLINO A DISTANZA Io e la mia classe, dal primo anno che siamo arrivati

nella scuola media, abbiamo adottato a distanza Benja-

men Olubembe, un ragazzo di un anno più grande di noi che vive in Kenya, in un villaggio vicino alla città

di Emoluya. Benjamen è nato il 25 maggio 1998, la sua

famiglia è composta dal padre, la madre e altri quattro fratelli più grandi di lui. Da grande vuole diventare un

pilota di elicottero, ha due amici del cuore con i quali

gioca a calcio, la sua materia scolastica preferita è l’inglese, il cibo preferito è il tè con il pane, il colore è

il verde, il racconto è la nascita di Gesù. Benjamen ci

ha detto che va a scuola, dove è stato promosso alla nona classe, cioè al primo anno delle superiori, che

però aiuta i genitori a coltivare un piccolo orticello e a

prendere l’acqua potabile in un pozzo lontano diversi chilometri dal villaggio e che raggiunge a piedi. La casa

dove vive in realtà è una capanna con il tetto di foglie e

le pareti di fango, la dieta alimentare che segue è a base di fagioli e mais. Il suo papà fa il bracciante ma non ha

un lavoro stabile. Noi siamo molto contenti di aiutarlo,

lui ci scrive quasi ogni mese per farci sapere come sta e cosa fa a scuola, ci ha detto anche che la mamma è

molto malata, noi preghiamo perché ritorni a stare bene

e così lui possa essere felice. E’ bello sapere che con il nostro piccolo aiuto rendiamo Benjamen contento, a

volte pensiamo che sia quasi impossibile che lui e la

sua famiglia possano vivere per un mese con i soldi che inviamo (facciamo una colletta di 26 euro, il soste-

gno-base!), mentre noi gli stessi soldi possiamo spen-

derli in un giorno! A volte ci racconta di aver comprato delle coperte, un tavolo, una zanzariera, tutte cose

indispensabili (a proposito:la moneta locale è il KES,o

scellino keniota, e il cambio è: 1 EURO=116,806 KES!!). Sicuramente è una fortuna per il nostro

“fratellino” poter andare a scuola regolarmente, riceve-

re cure mediche adeguate, avere anche dei momenti di svago, tutto questo grazie all’associazione COMPAS-

SION ITALIA ONLUS, che si occupa di adozioni a

distanza da più di trent’anni e che ci ha messo in con-tatto con lui! Speriamo che un giorno tutti i paesi meno

fortunati del mondo, grazie al nostro piccolo contributo

e a quello di tante altre persone, possano trovare la vera felicità, fatta di pace e sviluppo, e che tanti bambini

possano vivere in maniera normale giocando e andando

a scuola, come è giusto che sia, e non costretti a lavora-re o, peggio, combattere, e morire, in guerra.

Chiara Giannattasio, classe 3^B

WWW.icscontrada.gov.it Febbraio 2013

Page 3: Il giornalino dell 'IC Contrada

KE8250168

IT1024645

Cari sostenitori,

Spero stiate bene insieme a tutte le vo-

stre famiglie. Voglio farvi sapere che

sono andato bene agli esami. Nel mio

villaggio la gente si sta preparando alla

raccolta del granoturco. Mia mamma

ancora non sta bene, anche se lo staff

del Centro l’ha portata all’ospedale e

sta migliorando. Tuttavia ha ancora bi-

sogno di preghiere. Grazie del vostro

interessamento e delle vostre preghiere.

Possa Dio benedirvi. Sono sicuro che

mia mamma starà meglio.

Abbiamo perso il nostro ministro della

sicurezza interna in un incidente aereo.

Ci stiamo preparando per le elezioni

del presidente e dei senatori. Pregate

per il nostro paese. A scuola ora abbia-

mo la corrente elettrica così possiamo

imparare bene e usiamo la corrente co-

me su dovrebbe. Ti lascio con un ver-

setto di Giacomo 4:8, che dice:

“avvicinatevi a Dio ed Egli si avvicine-

rà a voi”.

Possa Dio benedirvi.

Vostro figlio Benjamin

L a nostra corrispondenza con Benjamen

Page 4: Il giornalino dell 'IC Contrada

Victor H

ugo

Les enfants soldats

À L’École nous sommes en train d’étudier de

l’actualité et comme écrivain francais nous

avons choisi de parler de Victor Hugo parce-

que on a dit que “Hugo ne finit pas d’être mo-

derne ...tout ce qu‟il a dénoncè dans son oeu-

re, depuis la piene de mort et le travail des en-

fants jusqu‟ au respect de la nature et des be-

tes, est aujord‟hui d‟une terrible actualité .

Victor Hugo est un des plus importants respé-

sentants du Romantisme mouvement litteraire

et artistique du début du 19 siècle qui valorise

l‟ espressi profonde des sentiments persomels .

Son chef d‟ouvre est sous dòute le roman “ Les

Miserable “ Dans ce roman Gavroche , un

petit jamin abandonné par sa famille va com-

battre en jouant à cache cache avec la mort .

“Gavroche “ n‟est pas seulement un héros des “

Misérrables” ; aujourd‟hui dans le monde en-

tier, selon Amnesty International, on compte

au moins 300.000 enfants soldats. Ce nombre

ne cesse d‟augmenter car la plupart des pays

qui sont en guerre de-

puis des années voient

leurs adultes dispari-

tre .Alors pour continuer

à combattre on compte

sur les enfants que l‟on

envoie au front . Cer-

tains n‟ont que sept ans.

Parfois les enfants, com-

me Gavroche dans le ro-

man d‟Hugo, rejoignent

volontairement les rangs

de l’armée.

I bambini soldato

A scuola stiamo studiando l‟attualità e come

scrittore francese abbiamo scelto Victor Hugo

perché si dice che „‟Hugo non finisce di essere

moderno. Tutto quello che denuncia nelle sue

opere, dalla pena di morte e il lavoro dei

bambini, al rispetto della natura e degli ani-

mali, è oggi di una terribile attualità‟‟.

Victor Hugo è uno dei più importanti rappre-

sentanti del Romanticismo, movimento lette-

rario e artistico degli inizi del 19° secolo che

valorizza la profonda espressione dei senti-

menti persona.

Il suo capolavoro è senza dubbio il romanzo

„‟I Miserabili‟‟; oggi nel mondo intero, secon-

do Amnesty International, ci sono almeno

300.000 bambini soldato. Questo numero

non cessa di aumentare in maggior parte nei

paesi che sono in guerra da anni e vedono i

loro adulti morire. Allora per continuare a

combattere si conta sui bambini che vengono

inviati al fronte. Alcuni non hanno che sette

anni.

Quando non combattono direttamente, i

bambini sono utili come spie o posatori di

mine; si trovano in prima linea con l‟obbligo

di uccidere per non essere uccisi.

A volte gli danno forti consumazioni d‟alcool

e di sostanze allucinogene per farli diventare

vere macchine da guerra.

Classe 3^ B

Page 5: Il giornalino dell 'IC Contrada

I DIRITTI NEGATI:

LO SFRUTTAMENTO DEI MINORI

I BAMBINI-SOLDATO

Sono circa 250.000 i bambini-soldato nel mondo, al

servizio di guerriglieri che non hanno niente a che

fare con i governi regolari dei loro rispettivi Paesi.

Questi guerriglieri sono spietati e assetati di sangue,

conducono i bambini sui campi minati per sgombra-

re la strada procurando loro ferimenti e mutilazioni

terribili e spesso la morte. Bambini dagli otto ai

quindici anni sono impiegati nei combattimenti bel-

lici o per difficoltà di arruolamento degli adulti o

perché sono più facili da gestire, grazie anche alle

droghe che vengono loro somministrate. Questo

triste fenomeno purtroppo è molto sviluppato in di-

versi Paesi dell’Africa, come il Congo, la Somalia,

il Sudan, l’Uganda, la Sierra Leone. Nel corso di

queste guerre anche le bambine vengono strappate

alle famiglie dai guerriglieri e costrette a fare le

cuoche, le corriere, ma anche a subire abusi sessua-

li. Questi bambini fanno una brutta vita, anzi la loro

è una non-vita, essendo obbligati ad addestrarsi al-

lontanandosi dalla famiglia, e qualche volta pur-

troppo i guerriglieri li rivoltano persino contro i lo-

ro genitori, fratelli, parenti. Esistono per fortuna

numerose organizzazioni internazionali che si occu-

pano di questo fenomeno e cercano sia di processa-

re e condannare i responsabili, sia di re-

stituire questi bambini ad una vita norma-

le, garantendo loro i diritti fondamentali

degni di ogni persona. Sono attive ad e-

sempio Amnesty International e Save the

Children, oltre all’UNICEF, che si occu-

pano di disarmo e reintegrazione, mentre

la Corte Speciale per la Sierra Leone ha

incriminato Thomas Lubanga, ex capo

dei ribelli attivi nell’est del Congo nel 2000. Il pro-

cesso si è aperto il 26 gennaio del 2009 e la princi-

pale accusa è l’arruolamento di bambini sotto i 15

anni. Molte di queste informazioni le abbiamo ap-

prese grazie al nostro testo di narrativa,”Esistiamo

anche noi: storie di ragazzi dai diritti negati”, a cura

di Giuseppe Di Luciano, e il fatto stesso di conosce-

re l’esistenza di questi casi drammatici che coinvol-

gono bambini e ragazzi di molte parti del mondo, e

di interessarci ad essi, è un primo passo importante

nel difficile cammino verso un mondo migliore.

Martin Calabrese, classe 3^A

Page 6: Il giornalino dell 'IC Contrada

Ascol-

tando i di-

scorsi nei luoghi di la-

voro, in palestra, nei bar, alle fer-

mate dell’ autobus, ci si rende con-

to che, in questi tempi strani, tutto

può succedere: il quasi ottantenne

Berlusconi si ricandida alle elezio-

ni, un marito napoletano dà fuoco

alla moglie, al festi-

val di Sanremo non

ci sono le presenta-

trici “bellissime” e

mezze nude, persino

che un asteroide ca-

de in Russia ma nes-

suno, neanche i Ma-

ya, avrebbero potuto

prevedere le dimis-

sioni del Papa.

Il giorno 11 febbraio il bollettino

del Vaticano annuncia che il Ponte-

fice, dopo aver “esaminato la sua

coscienza davanti a Dio”, è arrivato

alla conclusione che le sue forze,

per l’ età avanzata, non sono più

adatte per svolgere in modo ade-

guato il ministero papale. Il bollet-

tino propone anche i ringraziamenti

del Papa per l’amore dimostratogli

durante il suo ministero.

E la domanda sorge spontanea:

“Può il Papa dimettersi?”

Il diritto canonico stabilisce che il

Papa, in piena libertà, può rinuncia-

re al pontificato. In realtà è già suc-

cesso altre volte che un papa si di-

mettesse, l’ ultima circa 700 anni

fa.

La decisione del Sommo Pontefice

ha scatenato numerose polemiche.

Queste dimissioni sono state defini-

te uno choc mondiale, qualcuno ha

paragonato il Papa ad un padre che

abbandona i propri figli, qualcun

altro ha giustificato

tale decisione vista l’

età avanzata ma,

quale che sia la vera

motivazione di que-

ste dimissioni, si

tratta di una scelta

fatta liberamente da

un uomo, anche se è

il Papa, e come tale

va rispettata.

A noi fedeli non resta che augurar-

gli ogni bene e pregare affinché il

Conclave elegga un Papa degno di

essere il successore di Pietro e ca-

pace di guidare i cristiani in questi

tempi così difficili.

SE IL PAPA SI DIMETTE…

IL MONDO SEMBRA VI-

VERE MOMENTI DIFFI-

CILI

Erica Iannaccone, classe 2^A

Page 7: Il giornalino dell 'IC Contrada

Sono molti gli av-venimenti che hanno portato alla formazione di una identità femminile più forte e consa-pevole, della lotta per la rivendica-zione di tutti i di-ritti delle donne. Nel 1907, ad e-sempio, si è di-scusso della que-stione femminile e del voto da accor-dare alle donne.

Alla fine del 1908 il PARTITO SOCIALISTA AMERICANO ha deciso di dedicare all’ organizzazione di una manife-stazione per il voto alle donne. Per celebrare la”FESTA DELLE DONNE” è stata scelta la data l’ 8 marzo che fa risalire ad una tragedia accaduta nel 1908, che vede come protagoniste le operaie dell’ industria tessile “COTTON di NEW YORK”. Queste donne il 7 marzo ini-ziarono uno sciopero per protestare contro le terribili condizioni in cui erano costrette a lavorare nell’ opifi-cio . Il proprietario dell’ industria però blocco le porte per impedire alle donne di uscire e qualcuno diede fuo-co alla fabbrica; le 129 operaie morirono bruciate vive, quindi in ricordo di questa tragedia, venne scelta la da-ta come giornata di lotta internazionale a favore delle

donne. Da quel momento nel corso degli anni la donna ha avuto una grande evoluzione a livelli sociali e politici; ciò però non è bastato a fermare la violenza contro il

genere femminile, infatti in Italia, solo nel

2012, si contano un centinaio di donne

ammazzate dai loro mariti, compagni, fidan-zati, familiari, ex-fidanzati. Questi omici-di sono detti FEMINICI-DI perché le vittime so-no solo donne. Il 14 febbraio 2013, in 190 paesi del mondo, tutte le donne scendono in piazza in segno di protesta “DANZANO PER DIRE BASTA ALLA VIOLENZA”. Fermare la violenza contro le donne è una delle 10 ri-chieste contenute nell’ agenda per i diritti umani italiani. Basta parole: è ora di passare ai fatti.

La forza delle donne Le conquiste politiche e sociali del “gentil sesso “e i vari so-

prusi patiti nel corso dei secoli

La donna è un opera

di Dio non rovinarla

<<BALLANDO SUL MONDO>> Un miliardo di donne che ballano per protestare contro i diritti negati

Il 14 febbraio 2013, giorno di San Valentino e ricorrenza dedi-

cata a tutti gli innamorati, quest’anno passerà alla storia per

essere stata la prima volta, in assoluto, che le donne di tutto il

pianeta sono scese nelle piazze e nelle strade a passo di danza,

per manifestare senza alcuna paura o timore contro le violenze

che, molte di loro, purtroppo, sono costrette a subire quotidia-

namente. Lo slogan di questa straordinaria manifestazione “un

miliardo di donne violate nel mondo è un’atrocità, un miliardo

di donne che ballano è una rivoluzione” esprime pienamente il

senso profondo di una tale protesta; le donne, che ogni giorno

sono violate e sono vittime indifese di soprusi e prevaricazioni

di ogni tipo da parte di uomini spregevoli e senza dignità che

per imporre la propria autorità non conoscono un altro mezzo

se non la violenza, hanno fatto sentire la propria voce, utiliz-

zando la musica e il ballo come strumento di lotta e ribellione.

Quest’iniziativa deve dimostrare a tutte le donne del mondo che

insieme e con l’aiuto di chi davvero tiene a loro, si può sconfig-

gere e cancellare definitivamente questo vergognoso fenomeno

che affligge e macchia profondamente la moderna società, nella

quale tanto ci vantiamo di vivere.

Ylenia Saporito, classe 2^A

Serena Pennetti, classe 2^A

Page 8: Il giornalino dell 'IC Contrada

Ci capita a volte di parlare con persone che non ricor-

dano neppure quale sia il loro ultimo libro letto, oppu-

re di assistere a spettacoli di gente che non sa né scri-

vere né parlare. Perché tutto ciò? Trovare una risposta

è facile: nel mondo di oggi quasi nessuno ha tempo

per leggere perché è interessato da altre cose, infatti

oggi la lettura è stata completamente “sommersa” da

videogiochi e computer; ma cosa è meglio di una bella

lettura in tutta tranquillità?

Secondo le statistiche il 62% degli italiani non legge

neanche un libro all’anno, l’Italia sta andando “alla

deriva”! Nel sud Italia la lettura è una pratica quasi

inesistente!

La lettura invece è sempre stata fondamentale per

l’uomo: la capacità di leggere e di scrivere ha permes-

so all’uomo di svilupparsi ed evolversi; insomma la

capacità di leggere è una delle qualità più preziose che

possediamo e, inoltre, essa permette di arricchire il

“nostro bagaglio culturale”. Gli studiosi ritengono la

lettura necessaria per una buona crescita culturale, in

poche parole leggere ci fa vivere al 100%, in pienez-

za! La lettura non è solo un piacere, ma è anche

un’ottima produttrice di ricchezza e progresso; ci sono

tantissimi aggettivi per descriverla: divertente, entu-

siasmante, coinvolgente, bellissima, commovente,

riflessiva, … insomma è un’azione di cui non do-

vremmo farne a meno!

LETTURA PRATICA “CENERENTOLA”.

[ LE STATISTICHE SONO IMPIETOSE ]

Alla fine del 1800 in alcune città italiane furono pubbli-

cate le prime copie “delle avventure di Pinocchio”, uno

dei libri più famoso al mondo di Carlo Lorenzini, in arte

Collodi, era già allora uno scrittore molto affermato, ma

non si sarebbe mai aspettato che la “Storia di un buratti-

no”, questo il primo titolo, avrebbe riscosso così tanto

successo negli anni che seguiranno. Qualche settimana fa

a Napoli e in altre città, pinocchio ha festeggiato i primi

130 anni dalla sua nascita editoriale e molti centri cultu-

rali hanno voluto mettere in risalto la grandezza di questo

personaggio capace ancora oggi di parlare al cuore di

tutti i ragazzi del mondo ai quali attraverso le sue mara-

chelle trasmette piccole lezioni di vita. La nostra classe

per il corrente anno scolastico ha scelto di adottare il li-

bro di pinocchio e leggendo le pagine del testo abbiamo

compreso quanto ancora oggi sia attuale e significa la

figura del burattino di legno. Quanti di noi ragazzini in

realtà si comportano?

Sicuramente tanti e per questo il burattino più famoso di

tutti i tempi è diventato un nostro amico.

Buon compleanno Pinocchio.

PINOCCHIO COMPIE 130 ANNI

I NOSTRI CONSIGLI PER UNA BUONA LETTURA

E’ un pallone da calcio il simbolo

del sogno di decine di migliaia di

ragazzi che ogni anno dell’Africa

tentano l’avventura verso

l’Europa e le sue prestigiose so-

cietà calcistiche. Ma è facile che il

sogno si trasformi in incubo. La

storia di Daniel -fortunatamente a

lieto fine- è uno spaccato di que-

sta realtà.

Una storia commo-

vente d’amicizia,

speranza e rispetto

per la natura e per

gli animali in un

libro adatto sia ai

ragazzi sia ai loro

genitori.

Erica Iannaccone, classe 2^A

Classe 1^A

Un sogno in fuorigioco L’unico e

insuperabile

Ivan

Page 9: Il giornalino dell 'IC Contrada

Pulcinella

Pulcinella

è una delle

maschere

italiane p

iù diverte

nti origin

aria

di Napoli

(in Campan

ia) ha un

ca-

rattere ma

leducato,

infatti ma

ngia

sempre e s

olo spaghe

tti col su

go;

è burlone pazzo

e chiacchier

one

con una co

rporatura

goffa e bu

ffa.

Infine ha dei

pantaloni

e una

giacca bia

nchi accom

pagnati da

una

maschera nera

con un nasone sul

viso non t

oglie mai.

Il carnevale dei bambini

Descrizione fisica e caratteriale della

maschera del Veneto. Colombina.

Colombina è la più conosciuta fra le

servette, nacque nel ‘500.

Fu chiamata Colombina perché portava

sotto il braccio un paniere in cui si in-

travedevano due colombe. Colombina è

molto vanitosa e un po’ civettuola e ci

tiene ad avere sempre un aspetto ordi-

nato ed attraente.

Colombina non ha peli sulla lingua e

riesce sempre a sorprenderti, talvolta è

bugiarda ma sempre a fin di bene. Il suo

eterno fidanzato è Arlecchino che deve

star ben attento, se cerca di fare lo

sdolcinato con qualche altra sua collega

come Corallina o Ricciolina, sa lei come

farlo rigare dritto. Il suo modo di fare

così vivace e malizioso nasconde un ca-

rattere volitivo ed una naturale furbi-

zia che fanno di Colombina un personag-

gio simpaticamente sbarazzino molto

amato dal pubblico, proveniente da Ve-

nezia una grande città molto conosciuta

anche per il Carnevale e per le sue ma-

schere particolari

Classe

4A Scuola primaria

Page 10: Il giornalino dell 'IC Contrada

Frittelle al cioccolato (ingredienti per 6

persone)

400 G di farina

2 bicchieri di latte

100 g di zucchero

Zucchero a velo

30 g di burro

1 bustina di vanillina

Lievito

Olio di semi

Un pizzico di sale

Per salsa al cioccolato

200 g di cioccolato fondente

400 ml di latte

LE TRADIZIONI ALIMENTARI PER CARNEVALE NEL MIO PAESE

Mezzo kg di fantasia, 500 g

d’allegria, 200 g di coriandoli e 100 g

di stelle filanti, aggiungere 3 cucchiai

di risate, mezzo litro di bontà e infine,

un pizzico di pura felicità.

Mescolare tutti gli ingredienti e

aggiungere pian pianino la bontà.

Infine trovare un posto, adatto e

scatenarsi alla pazza gioia, cosi

verrà fuori una festa speciale, fat-

ta appositamente per il tuo bel

carnevale.

ZEPPOLE (ingredienti)

1 kg di farina

1 kg di patate

50 g di burro o 4 cucchiai di

olio

4 cucchiai di zucchero

1 cucchiaino di sale

4 uova intere

4/5 cucchiai di latte tiepido

1 + 1/2 cubi di lievito di birra

Tortelli di carnevale (ingredienti)

300 g di farina

70 g di burro

5 uova

60 g di zucchero a velo

3 dl di olio di semi

1 cucchiaino di fior di arancia

Sale

Classe

5A Scuola primaria

Page 11: Il giornalino dell 'IC Contrada

L’equitazione a Contrada

Chi l’avrebbe mai detto! A Contrada paesino a

pochi chilometri da Avellino, sono presenti di-

versi centri sportivi. Tra questi spicca il centro

di equitazione, non è molto grande e si svilup-

pa ai piedi di una collina, proprio di fronte a

Faliesi. Appena si arriva c’è una grande salita

che costeggia prima il campo all’aperto poi le

scuderie e, più in alto, il Club House e infine le

case del custode. Pur essendo piccolino il

centro ha tutti i comfort e le attrezzature per

una buona attività sportiva. Le scuderie sono

aperte e ogni cavallo ha il suo box, che tutti i

giorni va pulito perché i quadrupedi hanno bi-

sogno di essere puliti sul mantello e sotto gli

zoccoli. Si tratta di

animali molto abitu-

dinari e per questo

pretendono di vivere

la loro giornata con

orari e lavori presta-

biliti. Nel maneggio

si svolgono varie at-

tività tra cui: Il turi-

smo equestre, l’ippoterapia e l’equitazione a-

gonistica. Il turismo equestre consiste nel fare

passeggiate per campi e boschi. L’ippoterapia

è l’equitazione dedicata ai bambini diversa-

mente abili che durante la terapia vengono se-

guiti da un dottore e un istruttore, sembra che

queste terapie siano molto efficaci, in quanto il

cavallo è un animale molto empatico. Che per

questo lega molto con i suoi “amici”. Nel cen-

tro è presente un bravo istruttore, egli ha il

compito di allenare i suoi allievi per poi farli

gareggiare prima a li-

vello regionale e poi a

livello nazionale. L’

attività principale del

centro è l’endurance

che consiste di percor-

rere un tratto chilome-

trato e vince il cavallo

con i battiti cardiaci più

bassi e il miglior tempo. Come si vede una

grande opportunità viene offerta nel piccolo

centro di Contrada.

Le vaste attività dell’equitazione a Contrada

Chiara Manzione, classe 1^A

Page 12: Il giornalino dell 'IC Contrada

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