2 ottobre 2016 - Anno I Siate misericordiosi, come il...

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LA DOMENICA Diocesi di Milano - Zona Pastorale III - Decanato di Erba V domenica dopo il Martirio 2 ottobre 2016 - Anno I / Num. 4 Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso. PAPA FRANCES CO UDIENZA GENERALE Piazza san Pietro - Mercoledì, 28 settembre 2016 31. Il Perdono sulla croce Cari fratelli e sorelle, buongiorno! L e parole che Gesù pronuncia durante la sua Passione trovano il loro cul- mine nel perdono. Gesù perdona: «Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno» (Lc 23,34). Non sono soltanto parole, perché diventano un atto concreto nel perdono offerto al “buon ladrone”, che era accanto a Lui. San Luca racconta di due malfattori crocifissi con Gesù, i quali si rivolgono a Lui con atteggiamenti opposti. I l primo lo insulta, come lo insultava tutta la gente, come fanno i capi del popolo, ma questo povero uomo, spinto dalla disperazione dice: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!» (Lc 23,39). Questo grido testimonia l’angoscia dell’uomo di fronte al mistero della morte e la tragica consapevolezza che solo Dio può essere la risposta liberatrice: perciò è impensabile che il Messia, l’inviato di Dio, possa stare sulla croce senza far nulla per salvarsi. E non capiva- no, questo. Non capivano il mistero del sacrificio di Gesù. E invece Gesù ci ha salvati rimanendo sulla croce. Tutti noi sappiamo che non è facile “rimanere sulla croce”, sulle nostre piccole croci di ogni giorno. Lui, in questa grande croce, in questa grande sofferenza, è rimasto così e lì ci ha salvati; lì ci ha mostrato la sua onnipotenza e lì ci ha perdonati. Lì si compie la sua donazione d’amore e scaturisce per sempre la nostra salvezza. M orendo in croce, innocente tra due criminali, Egli attesta che la salvezza di Dio può raggiungere qualunque uomo in qualunque condizione, anche la più negativa e dolorosa. La salvezza di Dio è per tutti, nessuno escluso. È offer- ta a tutti. Per questo il Giubileo è tempo di grazia e di misericordia per tutti, buoni e cattivi, quelli che sono in salute e quelli che soffrono. Ricordatevi quella parabola che racconta Gesù sulla festa dello sposalizio di un figlio di un potente della terra: quando gli invitati non hanno voluto andare, dice ai suoi servitori: «Andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze» (Mt 22,9). Tutti siamo chiamati: buoni e cattivi. La Chiesa non è soltanto per i buoni o per quelli che sembrano buoni o si credo- no buoni; la Chiesa è per tutti, e anche preferibilmente per i cattivi, perché la Chiesa è misericordia. E questo tempo di grazia e di misericordia ci fa ricordare che nulla ci può separare dall’amore di Cristo! (cfr Rm 8,39). A chi è inchiodato su un letto di ospedale, a chi vive chiuso in una prigione, a quanti sono intrappolati dalle guerre, io dico: guardate il Crocifisso; Dio è con voi, rimane con voi sulla croce e a tutti si offre come Salvatore a tutti noi. A voi che soffrite tan- to dico, Gesù è crocifisso per voi, per noi, per tutti. Lasciate che la forza del Vangelo penetri nel vostro cuore e vi consoli, vi dia speranza e l’intima certezza che nessuno è escluso dal suo perdono. Parrocchie san Vittore e san Dionigi ALBAVILLA e CARCANO

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LA DOMENICADiocesi di Milano - Zona Pastorale III - Decanato di Erba

V domenica dopo il Martirio2 ottobre 2016 - Anno I / Num. 4

Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso.PAPA FRANCESCO

UDIENZA GENERALEPiazza san Pietro - Mercoledì, 28 settembre 2016

31. Il Perdono sulla croce

Cari fratelli e sorelle, buongiorno!

Le parole che Gesù pronuncia durante la sua Passione trovano il loro cul-mine nel perdono. Gesù perdona: «Padre, perdona loro perché non sanno

quello che fanno» (Lc 23,34). Non sono soltanto parole, perché diventano un atto concreto nel perdono offerto al “buon ladrone”, che era accanto a Lui. San Luca racconta di due malfattori crocifissi con Gesù, i quali si rivolgono a Lui con atteggiamenti opposti.

Il primo lo insulta, come lo insultava tutta la gente, come fanno i capi del popolo, ma questo povero uomo, spinto dalla disperazione dice: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!» (Lc 23,39). Questo grido testimonia l’angoscia

dell’uomo di fronte al mistero della morte e la tragica consapevolezza che solo Dio può essere la risposta liberatrice: perciò è impensabile che il Messia, l’inviato di Dio, possa stare sulla croce senza far nulla per salvarsi. E non capiva-no, questo. Non capivano il mistero del sacrificio di Gesù. E invece Gesù ci ha salvati rimanendo sulla croce. Tutti noi sappiamo che non è facile “rimanere sulla croce”, sulle nostre piccole croci di ogni giorno. Lui, in questa grande croce, in questa grande sofferenza, è rimasto così e lì ci ha salvati; lì ci ha mostrato la sua onnipotenza e lì ci ha perdonati. Lì si compie la sua donazione d’amore e scaturisce per sempre la nostra salvezza.

Morendo in croce, innocente tra due criminali, Egli attesta che la salvezza di Dio può raggiungere qualunque uomo in qualunque condizione, anche la più negativa e dolorosa. La salvezza di Dio è per tutti, nessuno escluso. È offer-

ta a tutti. Per questo il Giubileo è tempo di grazia e di misericordia per tutti, buoni e cattivi, quelli che sono in salute e quelli che soffrono. Ricordatevi quella parabola che racconta Gesù sulla festa dello sposalizio di un figlio di un potente della terra: quando gli invitati non hanno voluto andare, dice ai suoi servitori: «Andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze» (Mt 22,9). Tutti siamo chiamati: buoni e cattivi. La Chiesa non è soltanto per i buoni o per quelli che sembrano buoni o si credo-no buoni; la Chiesa è per tutti, e anche preferibilmente per i cattivi, perché la Chiesa è misericordia. E questo tempo di grazia e di misericordia ci fa ricordare che nulla ci può separare dall’amore di Cristo! (cfr Rm 8,39).

A chi è inchiodato su un letto di ospedale, a chi vive chiuso in una prigione, a quanti sono intrappolati dalle guerre, io dico: guardate il Crocifisso; Dio è con voi, rimane

con voi sulla croce e a tutti si offre come Salvatore a tutti noi. A voi che soffrite tan-to dico, Gesù è crocifisso per voi, per noi, per tutti. Lasciate che la forza del Vangelo penetri nel vostro cuore e vi consoli, vi dia speranza e l’intima certezza che nessuno è escluso dal suo perdono.

Parrocchiesan Vittore e san DionigiALBAVILLA e CARCANO

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APPUNTAMENTI OTTOBREDomenica 2 - (ore 16.00): Celebrazione comuni-taria del Sacramento del Battesimo.Martedì 11 - (ore 20.30): Santa Messa in suffragio dei defunti del mese (non ci sarà la Messa del Mattino delle 8.30).Venerdì 21 - (ore 20.30): Confessioni per genitori, padrini e madrine dei cresimandi di domenica 23.Domenica 16 - (ore 15.00): Incontro Genitori dei cresimandi di domenica 23 (in Oratorio).Alle ore 16.30: Concerto d’OrganoDomenica 23 - Alla Messa delle 11.00 ci sarà il MANDATO alle catechiste.(ore 17.00): Celebrazione del Sacramento della CRESIMA (È sospesa la Messa delle 18.00).Giovedì 27 - (ore 21.00): Incontro (in Oratorio) per Genitori, padrini e madrine dei battezzandi di domenica 13 novembre.

CATECHESI DELLA INIZIAZIONE CRISTIANADopo la pausa estiva, gli incontri ad Albavilla

RIPRENDERANNO per i nostri ragazzi con questo calendario: TERZA elem. - Sabato 8 ottobre, 14.30QUARTA elem. - Giovedì 6 ottobre, 16.30QUINTA elem. - Sabato 8 ottobre 14.30

A Carcano: Terza, Quarta e Quinta elementa-re - Giovedì 6 ottobre, ore 16.30NO

TA B

ENE

Un appuntamento assolutamente da non perdere!

I NUOVI CAMMINI DELLA CATECHESI PER I RAGAZZI

Il cammino di educazione alla fede dei ragazzi si snoda nell’arco di QUATTRO anni e nella nostra Parrocchia inizia ufficialmente con l’anno corrispondente alla

SECONDA ELEMENTARE.Anche l’anno corrispondente alla Seconda Elementare sarà quindi un anno di catechesi a tutti gli effetti, articolato in un incontro settimanale per i ragazzi e in una serie di incontri per i genitori lungo il corso dell’anno.(Quanto prima definiremo giorno e ora dell’incontro).

I GENITORI sono e rimarranno per sempre i primi e insostituibili educatori alla fede dei propri figli. Per rinnovare l’alleanza educativa con la comunità cristia-na i genitori sono invitati ad un primo incontro con don Paolo:

Per la TERZA elem. - Lunedì 10 ottobre, ore 21.00Per la QUARTA elem. - Giovedì 13 ottobre, ore 21.00

Vita dell’ORATORIO

La Festa dell’Oratorio di domenica scorsa è riuscita mol-to bene. Un grazie di cuore a tutti coloro che l’hanno resa possibile e l’hanno vissuta.

L’Oratorio è dedicato all’educazione alla fede dei più picco-li.... Ma per questo servono adulti educatori!!!

Mercoledì scorso si è tenuto l’incontro per tutti gli animatori della liturgia. Beh, mi

aspettavo almeno qualche “New entry!!!” (nuo-va adesione e partecipazione).

C’è sempre comunque la possibilità di offrire la propria disponibilità per il servizio li-

turgico: la comunità ha bisogno di tutti e tutti possono (e dovono!) dare qualcosa!!!

Dalla CENA per AMATRICE abbiamo raccolto 520 €euro

Domenica 30 - “Ingresso” ufficiale di don Paolo nella nostra Parrocchia (chiunque volesse dare una mano a preparare questo momento significativo è certa-mente ben accolto: lun. 3, ore 21, in Oratorio).

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Lettura del profeta Isaia (56, 1-7)Così dice il Signore: «Osservate il diritto e praticate la giustizia, perché la mia salvezza sta per venire, la mia giustizia sta per rivelarsi». Beato l’uomo che così agisce e il figlio dell’uomo che a questo si attiene, che osserva il sabato senza profanarlo, che preserva la sua mano da ogni male. Non dica lo straniero che ha aderito al Si-gnore: «Certo, mi escluderà il Signore dal suo popolo!». Non dica l’eunuco: «Ecco, io sono un albero secco!». Poiché così dice il Signore: «Agli eunuchi che osserva-no i miei sabati, preferiscono quello che a me piace e restano fermi nella mia alleanza, io concederò nella mia casa e dentro le mie mura un monumento e un nome più prezioso che figli e figlie; darò loro un nome eterno che non sarà mai cancellato. Gli stranieri, che hanno aderito al Signore per servirlo e per amare il nome del Signore, e per essere suoi servi, quanti si guardano dal profanare il sabato e restano fermi nella mia alleanza, li condurrò sul mio monte santo e li colmerò di gioia nella mia casa di preghiera. I loro olocausti e i loro sa-crifici saranno graditi sul mio altare, perché la mia casa si chiamerà casa di preghiera per tutti i popoli».

Lettera di san Paolo apostolo ai Romani (15, 2-7)Fratelli, ciascuno di noi cerchi di piacere al prossi-mo nel bene, per edificarlo. Anche Cristo infatti non cercò di piacere a se stesso, ma, come sta scritto: Gli insulti di chi ti insulta ricadano su di me. Tutto ciò che è stato scritto prima di noi, è stato scritto per nostra istruzione, perché, in virtù della perseve-

V DOMENICA DOPO IL MARTIRIO (2 ottobre)

ranza e della consolazione che provengono dalle Scritture, teniamo viva la speranza. E il Dio della perseveranza e della consolazione vi conceda di avere gli uni verso gli altri gli stessi sentimenti, sull’esempio di Cristo Gesù, perché con un solo animo e una voce sola rendiate gloria a Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo. Accoglietevi perciò gli uni gli altri come anche Cristo accolse voi, per la gloria di Dio.

Dal Vangelo secondo Luca (6, 27-38)In quel tempo. Il Signore Gesù disse: «A voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male. A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l’altra; a chi ti strappa il mantello, non rifiutare neanche la tunica. Da’ a chiunque ti chiede, e a chi prende le cose tue, non chieder-le indietro. E come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro. Se amate quelli che vi amano, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori amano quelli che li amano. E se fate del bene a coloro che fanno del bene a voi, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e la vostra ricompensa sarà grande e sarete figli dell’Altissimo, perché egli è benevolo verso gli ingrati e i malvagi. Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso. Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sare-te perdonati. Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio».

ANNO SANTO E MISERICORDIA: CON S. PAOLO OLTRE LE OFFESENel declinare nell’anno del Giubileo la misericordia, mista a consolazione e carità, nei rapporti interpersonali difficili ci illumi-nano le parole dell’Apostolo Paolo, rivolte ai cristiani della città multietnica e multireligiosa di Corinto in Grecia. Stanno vivendo all’interno della comunità un momento di divisione a causa di una punizione troppo severa verso un cristiano del luogo, la cui identità Paolo, per delicatezza e privacy, non rivelerà mai: è uno dei gialli del Nuovo Testamento. L’affronto mi-sterioso verso l’Apostolo è stato grave, anche se non assimilabile al più noto caso d’incesto. L’episodio riguarda la prima evange-lizzazione della città (cfr. At 18, 1-18). Ecco le parole: Se poi qualcuno mi ha offeso, non ha offeso soltanto me, ma almeno in parte, per non esagerare, tutti voi. Per quel tale è sufficiente quel castigo che gli è stato impartito dalla maggioran-za, cosicché, al contrario, voi dovreste piuttosto fargli grazia e consolarlo, perché quel tale non sia divorato da una tristezza eccessiva. Perciò, vi esorto a far prevalere nei suoi confronti la carità. L’apostolo si identifica con tutta la comunità, nella quale grazie ad Aquila e Priscilla è ospite grato. Stipendiato, per circa un anno e mezzo, ha lavorato da pellettiere. Paolo chiede alla comunità, schierata a suo favore, di far cessare il duro castigo per il peccatore. L’individuo, pentito, vuol riprendere in pienezza la vita cristiana nella comunità. Paolo si muove tra l’essere com-petente autorità, ma anche paterno pastore. Infatti non vuole né l’esasperazione del colpevole, né il suo annientamento. Pone al castigo un limite di tempo ragionevole, per evitare che sia un ergastolo perenne dell’animo. L’esercizio della misericordia presenta tre componenti indissolubili, in vista della rinascita spirituale: la grazia, la consolazione e la carità. Il primo elemento è l’amore grazioso, cioè gratuito e generoso, come quello di Dio; il secondo è una presenza amica rincuorante, che strappa dalla solitudine in sinergia con lo Spirito Consolatore; l’ultimo è amore oblativo, che si lega al peccatore con affezione e attaccamen-to. La misericordia di Paolo si prolunga in quella della comunità, che lo imita. Attuando il cristallino insegnamento di Gesù sulla misericordia, Paolo e i corinzi si pongono rettamente al cospetto di Cristo Signore, senza essere vittime di Satana, mascherato angelo di luce. La misericordia diventa autentica porta dell’unità e sconfigge ogni satanica divisione della comunità. (II) Don Luciano Spinelli

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Sante Messe dal 3 al 9 ottobre 2016

Casa parrocchiale Albavilla: tel. 031 62 74 71 / E-mail: [email protected] Casa parrocchiale Carcano: tel. 031 33 53 051 / E-mail: [email protected]

don Paolo, parroco: 347 27 91 736 / E-mail: [email protected] Sito: www.parrocchiadialbavilla.it

Esaudisci, o Dio di instancabile amore,

i desideri della tua Chiesa in preghiera: proteggila e confortala adesso coi doni della tua provvidenza e pre-parale in cielo il tesoro dell’eternità beata. Per Cristo nostro Signore.

Date Battesimi per il 2016: 13/11 – 8/12

per il 2017: 15/1 – 19/2 – 23/4È opportuno telefonare prima per fissare l’incontro dei genitori con il Parroco. Il giorno più propizio per l’in-contro è il sabato pomeriggio, dalle 16.00 alle 17.30,

in casa parrocchiale o in chiesa.

Avrei potuto anche accontentarmi,ma è così che si diventainfelici!

Per ricevere LA DOMENICA in formato digitale (Pdf) (già un bel gruppetto lo ha fatto e li ringra-

zio), lo comunichi a don Paolo inviando una e-mail a: [email protected]. Normalmente il file sarà inviato nel primo pomeriggio del sabato.

A questo proposito: molti hanno manifestato il loro apprezzamento sia per LA DOMENICA che per il

foglietto per la Messa domenicale e feriale. Dovrebbe es-sere facilmente comprensibile che per la stampa di questi sussidi abbiamo dovuto dotarci di ‘macchine’ abbastanza sofisticate e costose, che serviranno naturalmente anche per la catechesi, l’Oratorio, ed ogni altra necessità. Un piccolo aiuto ‘straordinario’ ci farebbe molto comodo!!!!

Lunedì 3 Feria - Per l’impegno dei cristiani nel mondo

8.30 Martedì 4 Festa - San Francesco d’Assisi

8.30 (Carcano) 8.30 Mercoledì 5 Feria - Per l’educazione cristiana

8.30 Giovedì 6 Feria - Per le vocazioni sacerdotali

8.30 (Corogna) 18.00 fam. Zappa e CogliatiVenerdì 7 Memoria - B. Vergine Maria del Rosario

8.30 Anzam GiuseppeSabato 8 Vigiliare della V domenica dopo il Martirio

18.00 Corti PaolaDomenica 9 V dopo il Martirio di s. Giovanni il precursore 8.00 (Corogna) 8.30 9.45 (Carcano) 11.00 18.00

Lezionario Ambrosiano

Festivo: Anno CFeriale: anno II, Settimana della V domenica dopo il martirio di san Giovanni il PrecursoreLiturgia delle ore: III settimana

CONGRATULAZIONI E AUGURISe è giusto e significativo suonare le campa-ne per chiedere la preghiera della comunità per un fratello o sorella che sono morti, altrettanto significativo e bello è coinvolgere la comunità alla nascita di una nuova vita. Quando nasce un bimbo/a se avvisate in parrocchia (dando nome e indirizzo), suoneremo le campane alle 12.20.

Il seme è la Parola: la fede è il grembo, la terra dell’uomo che accoglie il seme;

la carità è il frutto che nasce dal seme.(C. M. Martini)