25 settembre 2016 - Anno I IV domenica dopo il Martirio...

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LA DOMENICA Diocesi di Milano - Zona Pastorale III - Decanato di Erba IV domenica dopo il Martirio 25 settembre 2016 - Anno I / Num. 3 Noi siamo, benché molti, un solo corpo. PAPA FRANCES CO UDIENZA GENERALE Aula Paolo VI - Mercoledì, 21 settembre 2016 30. Misericordiosi come il Padre Cari fratelli e sorelle, buongiorno! Abbiamo ascoltato il brano del Vangelo di Luca da cui è tratto il motto di questo Anno Santo straordinario: Misericordiosi come il Padre. L’espressione completa è: «Siate misericordiosi come il Padre vostro è misericordioso». Non si tratta di uno slogan ad effetto, ma di un impegno di vita. Per comprendere bene questa espressione, possiamo confrontarla con quella parallela del Vangelo di Matteo, dove Gesù dice: «Voi dunque siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste». Nel cosiddetto discorso della montagna, che si apre con le Beatitudini, il Signore insegna che la perfezione consiste nell’amore, compimento di tutti i precetti della Legge. In questa stessa prospettiva, san Luca esplicita che la perfezione è l’amore misericordioso: essere perfetti significa essere misericordiosi. Una persona che non è misericordiosa è perfetta? No! Una persona che non è misericordiosa è buona? No! La bontà e la perfezione si radicano nella misericordia. Certo, Dio è perfetto. Tut- tavia, se lo consideriamo così, diventa impossibile per gli uomini tendere a quella assoluta perfezione. Invece, averlo dinanzi agli occhi come misericordioso, ci permette di comprendere meglio in che cosa consiste la sua perfezione e ci sprona ad essere come Lui pieni di amore, di compassione, di misericordia. Ma mi domando: le parole di Gesù sono realistiche? È davvero possibile amare come ama Dio ed essere misericordiosi come Lui? Se guardiamo la storia della salvezza, vediamo che tutta la rivelazione di Dio è un incessante e instan- cabile amore per gli uomini: Dio è come un padre o come una madre che ama di insondabile amore e lo riversa con abbondanza su ogni creatura. La morte di Gesù in croce è il culmine della storia d’amore di Dio con l’uomo. Un amore talmente grande che solo Dio lo può realizzare. È evidente che, rapportato a questo amore che non ha misura, il nostro amore sempre sarà in difetto. Ma quando Gesù ci chiede di essere misericordiosi come il Padre, non pensa alla quanti- tà! Egli chiede ai suoi discepoli di diventare segno, canali, testimoni della sua misericordia. E la Chiesa non può che essere sacramento della misericordia di Dio nel mondo, in ogni tempo e verso tutta l’umanità. Ogni cristiano, pertanto, è chiamato ad essere testimone della misericordia, e questo avviene in cammino di santità. Pensiamo a quanti santi sono diventati misericordiosi perché si sono lasciati riempire il cuore dalla divina misericordia. Hanno dato corpo all’amore del Signore riversandolo nelle molteplici necessità dell’umanità sofferente. In questo fiorire di tante forme di carità è possibile scorgere i riflessi del volto misericordioso di Cristo. Ci domandiamo: Che cosa significa per i discepoli essere misericor- diosi? Viene spiegato da Gesù con due verbi: «perdonare» (v. 37) e «donare» (v. 38). La misericordia si esprime, anzitutto, nel perdono: «Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati». Gesù non intende sovvertire il corso della giustizia umana, tuttavia ricorda ai discepoli che per avere rapporti fraterni bisogna sospendere i giudizi e le condanne. È il perdono infatti il pilastro che regge la vita della comunità cristiana. Parrocchie san Vittore - san Dionigi ALBAVILLA e CARCANO

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LA DOMENICADiocesi di Milano - Zona Pastorale III - Decanato di Erba

IV domenica dopo il Martirio25 settembre 2016 - Anno I / Num. 3

Noi siamo, benché molti, un solo corpo.PAPA FRANCESCO

UDIENZA GENERALEAula Paolo VI - Mercoledì, 21 settembre 2016

30. Misericordiosi come il Padre

Cari fratelli e sorelle, buongiorno!Abbiamo ascoltato il brano del Vangelo di Luca da cui è tratto il motto di questo Anno Santo straordinario: Misericordiosi come il Padre. L’espressione

completa è: «Siate misericordiosi come il Padre vostro è misericordioso». Non si tratta di uno slogan ad effetto, ma di un impegno di vita. Per comprendere bene questa espressione, possiamo confrontarla con quella parallela del Vangelo di Matteo, dove Gesù dice: «Voi dunque siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste». Nel cosiddetto discorso della montagna, che si apre con le Beatitudini, il Signore insegna che la perfezione consiste nell’amore, compimento di tutti i precetti della Legge. In questa stessa prospettiva, san Luca esplicita che la perfezione è l’amore misericordioso: essere perfetti significa essere misericordiosi. Una persona che non è misericordiosa è perfetta? No! Una persona che non è misericordiosa è buona? No! La bontà e la perfezione si radicano nella misericordia. Certo, Dio è perfetto. Tut-tavia, se lo consideriamo così, diventa impossibile per gli uomini tendere a quella assoluta perfezione. Invece, averlo dinanzi agli occhi come misericordioso, ci permette di comprendere meglio in che cosa consiste la sua perfezione e ci sprona ad essere come Lui pieni di amore, di compassione, di misericordia. Ma mi domando: le parole di Gesù sono realistiche? È davvero possibile amare come ama Dio ed essere misericordiosi come Lui? Se guardiamo la storia della salvezza, vediamo che tutta la rivelazione di Dio è un incessante e instan-cabile amore per gli uomini: Dio è come un padre o come una madre che ama di insondabile amore e lo riversa con abbondanza su ogni creatura. La morte di Gesù in croce è il culmine della storia d’amore di Dio con l’uomo. Un amore talmente grande che solo Dio lo può realizzare. È evidente che, rapportato a questo amore che non ha misura, il nostro amore sempre sarà in difetto. Ma quando Gesù ci chiede di essere misericordiosi come il Padre, non pensa alla quanti-tà! Egli chiede ai suoi discepoli di diventare segno, canali, testimoni della sua misericordia. E la Chiesa non può che essere sacramento della misericordia di Dio nel mondo, in ogni tempo e verso tutta l’umanità. Ogni cristiano, pertanto, è chiamato ad essere testimone della misericordia, e questo avviene in cammino di santità. Pensiamo a quanti santi sono diventati misericordiosi perché si sono lasciati riempire il cuore dalla divina misericordia. Hanno dato corpo all’amore del Signore riversandolo nelle molteplici necessità dell’umanità sofferente. In questo fiorire di tante forme di carità è possibile scorgere i riflessi del volto misericordioso di Cristo.Ci domandiamo: Che cosa significa per i discepoli essere misericor-diosi? Viene spiegato da Gesù con due verbi: «perdonare» (v. 37) e «donare» (v. 38). La misericordia si esprime, anzitutto, nel perdono: «Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati». Gesù non intende sovvertire il corso della giustizia umana, tuttavia ricorda ai discepoli che per avere rapporti fraterni bisogna sospendere i giudizi e le condanne. È il perdono infatti il pilastro che regge la vita della comunità cristiana.

Parrocchiesan Vittore - san DionigiALBAVILLA e CARCANO

APPUNTAMENTI SETTEMBRELunedì 26 - (ore 21.00): Incontro del Consiglio Pa-storale Parrocchiale.Martedì 27 - (ore 21.00): Incontro con tutti i volon-tari che operano per il Cine-Teatro “della Rosa”.Mercoledì 28 - (ore 20.30): Incontro della Commis-sione liturgica e di tutti gli animatori della liturgia.Giovedì 29 - (ore 21.00): Incontro di tutti gli anima-tori preadolescenti e adolescenti.

APPUNTAMENTI OTTOBREDomenica 2 - Festa dell’Oratorio a CarcanoDomenica 2 - (ore 16.00): Celebrazione comunitaria del Sacramento del Battesimo.Martedì 11 - (ore 20.30): Santa Messa in suffragio dei defunti del mese (non ci sarà la Messa del Mattino)Venerdì 21 - (ore 20.30): Confessioni per i genitori, padrini e madrine dei cresimandi di domenica 23.Domenica 23 - (ore 17.00): Celebrazione del Sacra-

mento della CRESIMA (È sospesa la Messa delle 18.00).

CATECHESI DELLA INIZIAZIONE CRISTIANA

PER I GENITORI

Dopo la pausa estiva, gli incontri ad AlbavillaRIPRENDERANNO

per i nostri ragazzi con questo calendario:

TERZA elem. - Sabato 8 ottobre, 14.30

QUARTA elem. - Giovedì 6 ottobre, 16.30

QUINTA elem. - Sabato 8 ottobre 14.30

A Carcano: Terza, Quarta e Quinta elementare - Giovedì 6 ottobre, ore 16.30N

OTA

BEN

E

Chiedo agli adulti e ai giovani della nostra Parrocchia di offrirsi con sem-plicità per il ministero del LETTORE.

Fatevi avanti con coraggio, siate ge-nerosi nel proporvi, umili nella di-sponibilità ad imparare, sanamente

orgogliosi del compito, consapevoli della bellezza e della responsabilità che la Chiesa vi affida.

T i aspetto mercoledì 28 settembre, alle ore 20.30 in chiesa parrocchiale.

I NUOVI CAMMINI DELLA CATECHESI PER I RAGAZZI

Il cammino di educazione alla fede dei ragaz-zi si snoda nell’arco di QUATTRO anni e nel-la nostra Parrocchia inizia ufficialmente con

l’anno corrispondente alla

SECONDA ELEMENTARE.Anche l’anno corrispondente alla Seconda Ele-mentare sarà quindi un anno di catechesi a tutti gli effetti, articolato in un incontro settimanale per i ragazzi e in una serie di incontri per i genito-ri lungo il corso dell’anno.(Quanto prima definiremo giorno e ora dell’incontro).

NOTA BENE: È chiaro che si può iniziare il cam-mino anche in terza o in quarta elementare... Ma ci saranno sempre da impegnare QUATTRO anni per giungere alla celebrazione della Cresima.

I genitori sono e rimarranno per sempre i primi e insosti-tuibili educatori alla fede dei propri figli. Per rinnovare l’al-leanza educativa con la comunità cristiana i genitori sono invitati ad un primo incontro con don Paolo:Per la TERZA elem. - Lunedì 10 ottobre, ore 21.00Per la QUARTA elem. - Giovedì 13 ottobre, ore 21.00Per la QUINTA elem. - Lunedì 17 ottobre, ore 21.00

Vita dell’ORATORIO

Film: IO PRIMA DI TEDurata: 110’

Genere: DrammaticoOrari: Sabato 24/09 = ore 21.00Domenica 25/09 = ore 17.30 e 20.30Lunedì 26/09 = ore 21.00

Lettura del libro dei Proverbi (9, 1-6)La sapienza si è costruita la sua casa,ha intagliato le sue sette colonne.Ha ucciso il suo bestiame, ha preparato il suo vino e ha imbandito la sua tavola.Ha mandato le sue ancelle a proclamaresui punti più alti della città:«Chi è inesperto venga qui!».A chi è privo di senno ella dice:«Venite, mangiate il mio pane,bevete il vino che io ho preparato.Abbandonate l’inesperienza e vivrete,andate diritti per la via dell’intelligenza».

Prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi (10, 14-21)Miei cari, state lontani dall’idolatria. Parlo come a persone intelligenti. Giudicate voi stessi quello che dico: il calice della benedizione che noi benediciamo, non è forse comunione con il sangue di Cristo? E il pane che noi spezziamo, non è forse comunione con il corpo di Cristo? Poiché vi è un solo pane, noi siamo, benché molti, un solo corpo: tutti infatti partecipiamo all’unico pane. Guardate l’Israele secondo la carne: quelli che mangiano le vittime sacrificali

IV DOMENICA DOPO IL MARTIRIO (25 settembre)

non sono forse in comunione con l’altare? Che cosa dunque intendo dire? Che la carne sacrificata agli idoli vale qualcosa? O che un idolo vale qualcosa? No, ma dico che quei sacrifici sono offerti ai demòni e non a Dio. Ora, io non voglio che voi entriate in comunione con i demòni; non potete bere il calice del Signore e il calice dei demòni; non potete partecipare alla mensa del Signore e alla mensa dei demòni.

Lettura del Vangelo secondo Giovanni (6, 51-59)In quel tempo. Il Signore Gesù disse: «Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo». Allora i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: «Come può costui darci la sua carne da mangia-re?». Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me. Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e mori-rono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno». Gesù disse queste cose, insegnando nella sinagoga a Cafàrnao.

ANNO SANTO E MISERICORDIA: UN RAGGIO DI LUCE DAL SIRACIDEUn passo poco noto del libro veterotestamentario e sapienziale del Siracide ci offre in questo Anno Santo della misericordia un raggio di luce per la nostra conversione personale.

Verso il prossimo l’uomo prova commiserazione, ma ad ogni uomo si volge la misericordia del Signore! Dio rimprovera, corregge, insegna, riconduce, come un pastore il suo gregge. Beati coloro che accorrono alla sua misericordia e che accet-tano i suoi giudizi! (Sir 18, 13-14)

Dobbiamo ricordare che il Libro del Siracide, cioè della Sapienza di Gesù, figlio di Sirac, fu composto a Gerusalemme tra il 180 e il 120, prima che nasca Gesù di Nazareth, quasi certamente da un maestro del Tempio, di origini aristocratiche, con la finalità di dare ai giovani nobili del tempo una vera e completa educazione morale e religiosa. I versetti sopra richiamati rientrano in un testo più ampio espressamente dedicato a presentare i contrasti quotidiani e peren-ni del vivere sulla terra. In questo senso il passo citato all’inizio rende evidente la contrapposizione tra la grandezza del Crea-tore e la limitatezza dell’uomo, sempre fragile e peccatore, la cui conversione è dono di Dio, Buon Pastore, che non punisce severamente, ma guarisce con la medicina sorprendente della misericordia e del perdono, cioè di quell’amore più grande che risolleva e consola dopo l’esperienza infelice del male. Certo, questo eccesso divino della benevolenza, di valore universale, mentre libera e produce nuova linfa vitale all’uomo peccatore, non è per nulla una resa all’egoismo e alla noncuranza umana.Dio è grande, perché scende presso l’uomo ferito e abbattuto e lo riveste della sua forza vittoriosa, ridonandogli un benesse-re complessivo, che gli consente una ritrovata dignità e una buona qualità di vita.

Don Luciano Spinelli

Sante Messe dal 26 settembre al 2 ottobre 2016

Casa parrocchiale Albavilla: tel. 031 62 74 71 / E-mail: [email protected] Casa parrocchiale Carcano: tel. 031 33 53 051 / E-mail: [email protected]

don Paolo, parroco: 347 27 91 736 / E-mail: [email protected] Sito: www.parrocchiadialbavilla.it

La tua chiesa si allieti, o Padre, delle grazie che

copiosamente le doni; si conservi fedele a Cristo Signore e meriti di condi-videre la gloria eterna con lui, che vive e regna nei secoli dei secoli. AMEN.

Date Battesimi per il 2016: 13/11 – 8/12 - per il 2017: 15/1 – 19/2 - 23/4È opportuno telefonare prima per fissare l’incontro dei genitori con il Parroco. Il giorno più propizio per l’incontro è il sabato

pomeriggio, dalle 16.00 alle 17.30, in casa parrocchiale o in chiesa.Il sacramento del Battesimo ha una dimensione profondamente “comunitaria” (a ben vedere è così per tutti i sacramenti), perché costituisce il gesto che introduce all’appartenenza alla Chiesa, comunità di salvezza. Ogni pretesa di celebrazioni ‘private’ o in altre parrocchie segnala la non comprensione di questa imprescindibile dimensione ecclesiale del sacramento.

“L’amore non è una cosa che si può insegnare,

ma è la cosa più importante da imparare”.

Chi volesse ricevere LA DOMENICA in formato digitale (Pdf), lo comunichi a don Paolo inviando

una e-mail a: [email protected]. Normalmente il file sarà inviato nel primo pomeriggio del sabato.

La superbia può stare solo in coloro che credono di avere qualcosa.

(B. Angela Da Foligno)

Sorridi quando porti da mangiare al povero,perché egli ti perdoni il privilegio

che hai di aiutarlo.(san Vincenzo De Paoli)

Lunedì 26 Ss. Cosma e Damiano

8.30 Giancarlo, Enrico, EmiliaMartedì 27 Memoria - S. Vincenzo de’ Paoli

8.30 (Carcano) 8.30 Riva GiancarloMercoledì 28 S. Venceslao, Ss. Lorenzo Ruiz e c.; B. Luigi Monza

8.30 Giovedì 29 Ss. Arcangeli Michele, G abriele e Raffaele

8.30 (Corogna) 18.00 fam. Binda - RadaelliVenerdì 30 Memoria - S. Girolamo

8.30 Giannoni GiovanniSabato 1 Memoria - S. Teresa di Gesù Bambino

18.00 20.00 (a Saruggia)Domenica 2 V dopo il Martirio di s. Giovanni il precursore 8.00 (Corogna) Carlo Barzaghi 8.30 9.45 (Carcano) 11.00 18.00

Lezionario Ambrosiano

Festivo: Anno CFeriale: anno II, Settimana della IV domenica dopo il martirio di san Giovanni il PrecursoreLiturgia delle ore: II settimana

Sono un po’ ‘sorpreso’ (per così dire) che non ci sia nessuna intenzione di ricordo per i defunti, soprattutto alla Messa domenicale, giorno per eccellenza dell’annuncio della risurrezione e ricordo del ‘mondo nuovo’ che già accoglie i nostri cari e ‘patria’ verso cui tutti siamo incamminàti.

Un ringraziamento particolare di cuore a tut-ti coloro che in occasione della Festa della Madonna della Rosa hanno voluto sostenere la Parrocchia ad affrontare le molteplici e sempre crescenti spese di gestione.Abbiamo raccolto 3.244 euro e abbiamo speso per addobbi, fiori ed altro 800 euro. Utile per la parrocchia: 2444 euro.