2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei...

93
Projet BEACHMED Phase A Pagina 29 di 206 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri per la valutazione dei fabbisogni di sabbia La necessit di valutare il fabbisogno di sabbia a grande scala per contrastare lerosione delle coste, deriva da unimprescindibile esigenza di pianificazione legata ad una serie di aspetti quantitativi e qualitativi del problema. Conoscere quanta sabbia, di che qualit e dove la stessa si rende necessaria influenza limpostazione delle ricerche dei giacimenti (dimensioni, caratteristiche, localizzazione). La quantit di sabbia necessaria influenza in modo fondamentale la programmazione ed il dimen- sionamento degli interventi e conseguentemente il prezzo del materiale nonchØ la tipologia dei mezzi necessari e le tecnologie da utilizzare. Ai fini di unanalisi generale del problema, si possono distinguere diversi livelli di fab- bisogno cos caratterizzabili: Fabbisogno totale per la manutenzione (Mc/anno): rappresenta la quantit di sabbia o di inerte in genere necessaria a compensare lerosione in tutte quei tratti di litorale che risultano in arretramento; Fabbisogno totale per la ricostruzione (Mc): rappresenta la quantit di sabbia o di i- nerte in genere necessaria alla ricostruzione dei litorali esposti storicamente allerosione fino al raggiungimento di determinate ampiezze preesistenti. Questi fabbisogni sono quantit teoriche che pur corrispondendo alle reali condizioni di perdita (annuale o storica), non corrispondono alle effettive quantit necessarie agli interventi di manutenzione e ricostruzione. Tale circostanza deriva essenzialmente da due fattori: Il primo L legato al fatto che le carenze di sabbia (annuali e storiche) derivano da dise- quilibri (naturali od antropici) che si sono generati in quello che pu essere definito ciclo sedi- mentario. Per quanto a volte difficile se non impossibile, L sempre opportuno valutare lipotesi di intervenire sulle cause dello squilibrio, cercando di generare di nuovo le condizioni di trasporto e sedimentazione originarie.

Transcript of 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei...

Page 1: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 29 di 206

2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA

2.1 Criteri per la valutazione dei fabbisogni di sabbia

La necessità di valutare il fabbisogno di sabbia a grande scala per contrastare l�erosione delle coste, deriva da un�imprescindibile esigenza di pianificazione legata ad una serie di aspetti quantitativi e qualitativi del problema.

Conoscere quanta sabbia, di che qualità e dove la stessa si rende necessaria influenza l�impostazione delle ricerche dei giacimenti (dimensioni, caratteristiche, localizzazione). La quantità di sabbia necessaria influenza in modo fondamentale la programmazione ed il dimen-sionamento degli interventi e conseguentemente il prezzo del materiale nonché la tipologia dei mezzi necessari e le tecnologie da utilizzare.

Ai fini di un�analisi generale del problema, si possono distinguere diversi livelli di fab-bisogno così caratterizzabili:

• Fabbisogno totale per la manutenzione (Mc/anno): rappresenta la quantità di sabbia o di inerte in genere necessaria a compensare l�erosione in tutte quei tratti di litorale che risultano in arretramento;

• Fabbisogno totale per la ricostruzione (Mc): rappresenta la quantità di sabbia o di i-nerte in genere necessaria alla ricostruzione dei litorali esposti storicamente all�erosione fino al raggiungimento di determinate ampiezze preesistenti. Questi fabbisogni sono quantità teoriche che pur corrispondendo alle reali condizioni di

perdita (annuale o storica), non corrispondono alle effettive quantità necessarie agli interventi di manutenzione e ricostruzione.

Tale circostanza deriva essenzialmente da due fattori: Il primo è legato al fatto che le carenze di sabbia (annuali e storiche) derivano da dise-

quilibri (naturali od antropici) che si sono generati in quello che può essere definito ciclo sedi-mentario.

Per quanto a volte difficile se non impossibile, è sempre opportuno valutare l�ipotesi di intervenire sulle cause dello squilibrio, cercando di generare di nuovo le condizioni di trasporto e sedimentazione originarie.

Page 2: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 30 di 206

Il ciclo sedimentario è abbastanza complesso e, come noto, alcuni fattori di squilibrio quali gli sbarramenti artificiali, le difese dei versanti, la regimentazione dei corsi d�acqua, sono elementi strutturalmente utili e quindi non eliminabili dal ciclo. Tuttavia alcuni elementi di squi-librio possono essere rimossi o quantomeno resi nulli ed in particolare: - L�estrazione di inerti dai fiumi (Ex) o dai litorali stessi (qe) possono essere impediti. - Il materiale sabbioso che si accumula sopra flutto ad opere in aggetto sulla costa (imboccatu-

re portuali, moli D1, pennelli D2) può essere portato oltre l�opera (by-pass) ovvero riportato indietro (back-pass) per compensare gli squilibri locali.

- Il rilascio dei sedimento dalle opere di sbarramento (Dp) può essere parzialmente riattivato.

Laddove questi interventi non sono sufficienti, rimane un fabbisogno da soddisfare che

tuttavia deve essere vagliato sotto un altro aspetto che è quello dell�interesse. L�interesse per la tutela e la ricostruzione di una spiaggia rappresenta il secondo fattore

per cui il fabbisogno totale non corrisponde al fabbisogno reale e può essere associato a nume-rosi aspetti tra cui: 1. interesse turistico ricreativo: rappresenta il motivo più ricorrente associato a quello della

difesa in quanto è connesso ad attività con produzione di reddito con indotti economici di notevolissimo rilievo

2. interesse di difesa del centro abitato: rappresenta un motivo di elevata Valencia che in genere è stato affrontato con opere di difesa rigide per l�urgenza richiesta e per assenza di mezzi alternativi

3. interesse ambientale: rappresenta una motivazione più volte espressa ma ancora poco con-siderata se non in forma associata alle prime due ma che si può caratterizzare in maniera molto specifica come per esempio nel caso della difesa degli apparati dunari di particolare pregio

Considerato che solo una parte dei litorali è oggetto degli interessi sopra espressi, ne consegue un definizione dei fabbisogni effettivi così sintetizzabile:

• Fabbisogno effettivo per la manutenzione (Mc/anno): rappresenta la quantità annua di sabbia o inerte in genere necessaria a compensare l�erosione nei soli tratti di litorali giudicati di interesse.

• Fabbisogno effettivo per la ricostruzione (Mc/anno): rappresenta la quantità di sabbia

Page 3: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 31 di 206

o di inerte in genere necessaria alla ricostruzione dei soli litorali di interesse esposti sto-ricamente all�erosione fino al raggiungimento di determinate ampiezze preesistenti. In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo-

nitoraggi a grande scala, studio delle situazioni locali del ciclo sedimentario e scelte politiche per individuare i litorali di interesse per gli interventi di difesa.

2.2 Stato dell’erosione dei litorali e valutazione dei fabbisogni

2.2.1 La Regione Lazio

2.2.1.1 GENERALITÀ La costa laziale si sviluppa per circa 290 Km (escluse isole) di cui circa 220 costituiti da

spiagge. Geograficamente si possono in-

dividuare 6 falcate principali : 1. Foce del Chiarone � Capo Linaro 2. Capo Linaro � Foce del Tevere 3. Foce del Tevere � Capo d�Anzio 4. Capo d�Anzio � Circeo 5. Circeo� Gaeta 6. Gaeta � Foce del Liri-Garigliano

Dalle indagini a lungo termine risulta che oltre 72 Km della costa lazia-le sono in erosione cronica (confronti 1990-1998 con arretramenti superiori a -3,00 mt) e lungo tali tratti sono stati rea-lizzati innumerevoli interventi di prote-zione dall�erosione di diversa tipologia ed efficacia che hanno modificato in maniera a volte anche molto impattante il naturale paesaggio litoraneo.

Il problema della protezione delle coste ha assunto un carattere emergenziale di esigen-za sociale a partire dagli anni �60-�70 per una serie di fattori diretti ed indi-retti tra cui possono essere indicati come principali:

- decremento generalizzato del trasporto solido da parte dei fiumi per effetto di dighe, delle escavazioni di inerti dagli alvei, della protezione del suolo nell�entroterra con conseguente inversione di tendenza di molti litorali (da avanzamento a regressione);

- incremento dell�urbanizzazione della costa con di-struzione delle dune (riserva naturale di sabbia per la compensazione di eventi estremi) e realizzazione di opere rigide nei pressi del-la battigia (muri di conte-nimento, scogliere, ecc.);

- incremento delle affluenze turistiche con nuova richiesta di aree per le attività balneari. La rilettura e l�analisi critica delle esperienze maturate, specie di quelle più recenti, di-

mostra che è possibile affrontare il problema con questa nuova impostazione e con un approccio ancora più avanzato rispetto alle esperienze degli anni �80 con i primi tentativi di difesa morbi-da dei litorali di Terracina, Foce Verde, Formia e Tarquinia.

Fra tali temi affrontati si anticipano in sintesi i seguenti: - Monitoraggi a larga scala: l�esame delle basi cartografiche e delle foto aeree consente un

confronto delle linee di riva e la loro evoluzione nel tempo (analisi diacroniche). Questo si-stema ha consentito di valutare a larga scala lo stato dei litorali e di conse-guenza di definire le macro-esigenze che costituiscono il punto di partenza per i programmi di intervento.

Page 4: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 32 di 206

- Verifica dei sistemi di difesa adottati: per organizzare un programma organico di interventi è necessario uscire dall�ambito delle sperimentazioni a tutto campo ed operare delle scelte di indirizzo giustificate dall�oggettivo esame dei risultati ottenuti con i differenti interventi ese-guiti. Le verifiche eseguite non si limitano alla sola valutazione dei risultati rispetto alla ca-pacità protettiva ed all�efficacia degli interventi ma hanno riguardato anche l�analisi costi-benefici per tener conto dell�effettiva convenienza del sistema adottato. Tale verifica non pre-clude ma ridefinisce il campo delle ulteriori ricerche e sperimentazioni finalizzate all�individuazione delle tecnologie più efficaci.

- Verifica delle risorse naturali: l�esigenza di ingenti quantità di sabbia per ricostruire e man-tenere le spiagge soggette ad erosione, ha spinto alla ricerca di risorse sfruttabili a basso im-patto ambientale ed a basso costo. Dalle attività svolte emerge un quadro di notevoli disponi-bilità potenziali in particolare per quanto riguarda cave marine, non trascurando le risorse si-nergiche legate al dragaggio degli avanporti e le risorse (di più difficile impiego) bloccate nei bacini artificiali dalle opere di sbarramento esistenti.

- Recepimento organico delle nuove competenze in materia: il trasferimento delle compe-tenze in materia di difesa delle coste e di impiego dei materiali di ripascimento (D.lg. 112/19898 � Bassanini ter, D.lg. 152 /1999 Testo sulle Acque, L. 179/2002) ha notevolmente cambiato le moda-lità di approccio con le quali la Regione deve e può affrontare la materia, facilitando forme di ge-stione integrata dei litorali.

Sulla base delle macro-esigenze individuate, delle tipologie di intervento delineate e della verifica di fattibilità degli interventi stessi, è stato possibile impostare una traccia di programma operativo che costituirà lo spunto, dopo i dovuti approfondimenti, per la stesura del programma del Piano Regionale.

2.2.1.2 IL LITORALE Nella zona Nord di Montalto di Castro è stato stimato un trasporto solido longitudinale

netto di circa 60-80.000 mc/anno in direzione Nord-Ovest; tale trasporto longitudinale si pensa alimentato dal tratto in erosione a partire da Capo Linaro (ca. 15 Km), ottenendo una perdita specifica compresa tra di circa 4-5.000 mc/anno per Km di costa.

Questo dato è confermato dalle analisi globali che, nell�ambito delle approssimazioni generali, indi-vidua per tale tratto un trend erosivo medio di 3.000 mc/anno/Km.

Anche gli studi dei fenomeni erosivi nella zo-na di Tarquinia confermano una deriva longitudinale dei sedimenti verso Nord, ma in questo caso risulta dominante la circostanza di un notevolissimo apporto solido artificiale effettuato tra il 1950 ed il 1963 per la realizzazione delle saline. In questo caso quindi, stan-do ai risultati degli studi effettuati, non si tratta di un nuovo fenomeno di erosione del litorale bensì di un naturale riequilibrio di materiale artificial-mente apportato.

Rimane tuttavia la circostanza di un fenomeno erosivo particolarmente intenso in corri-spondenza delle saline e nella zona immediatamente più a Nord (tra Porto Clementino e la foce del Marta); su quest�ultima è attualmente in corso un intervento di ricostruzione e difesa con ri-pascimento di circa 500.000 mc di sabbia estratta da cava marina.

Regione Lazio: Stato dei litorali sabbiosi (1990-98)

deposit43%

erosion33%

stable24%

Page 5: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 33 di 206

Un arco di litorale particolarmente esposto a fenomeni erosivi è quello di S.Marinella, Cerveteri, Ladispoli per il quale può senz�altro confermarsi l�elevato trend riscontrato dalle ana-lisi globali di 18.000 mc/anno/Km. Numerose sono le segnalazioni pervenute dalle Amministra-zioni locali ed in alcuni tratti il limite di battigia lambisce l�abitato. Nel primo semestre del 2003 è stato realizzato un intervento di difesa e ricostruzione sul litorale di Ladispoli con un ripasci-mento di circa 500.000 mc di sabbia estratta da cava marina.

Un rilevante fenomeno di arretramento è in at-to nel tratto di litorale compreso tra Focene e Ostia Li-do, attribuito principalmente alla drastica diminuzione di trasporto solido da parte del Tevere. Per quanto a questa diminuzione venga data da tutti gli Autori un�importanza fondamentale con effetti estesi anche sui litorali a Sud del Circeo, le valutazioni quantitative sono ancora scarse ed incerte. Di sicuro rimane ben vi-sibile la crisi di tutto l�apparato fociale del Tevere che si presenta in arretramento su entrambi i litorali pro-spicienti e con un deficit globale annuo di circa 300.000 mc. Tra il 1999 ed il 2003 questi litorali sono

stati sottoposti ad interventi di difesa e ricostruzione per un totale di circa 2,5 milioni di mc di sabbia estratta da cava marina.

Un�estesa ed articolata area di arretramento è quella compresa tra Capo d�Anzio ed il Circeo con fenomenologie peraltro distinte nelle due sotto aree comprese tra Capo d�Anzio e Torre Astura e fra Torre Astura ed il Circeo. La parte di ponente della prima area è in atto un fenomeno ciclico di avanzamento e arretramento che peraltro mette in crisi le spiagge con limi-tata capacità di recupero (spiagge sotto falesia). Su questi litorali sono stati effettuati tra il 2001 ed il 2003 interventi di ripascimento con prelievo di sabbia da cave marine (200.000 mc) e da depositi all�imboccatura del porto di Anzio (400.000 mc). Sul tratto di litorale di levante, anche in relazione alle opere di sistemazione del bacino del corso d�acqua Loricina, è in corso un mar-cato fenomeno di arretramento dell�ordine di 1mt /anno valutabile fra i 40.000-150.000 mc/anno che, per i fondali di cui trattasi, corrisponde ad una perdita di circa 5-10.000 mc/anno/Km. In questo tratto è stata realiz-zata una barriera soffolta con un ripascimen-to di 100.000 mc di sabbia dragati dall�avanporto di Anzio. Nella seconda area s�individua un�area di accumulo sottoflutto al promontorio di Torre Astura ed un fronte di arretramento di circa 25-30 Km (Foce Verde - Rio Martino - Sabaudia) con un deficit globale di alimentazione di circa 200.000 mc/anno e un corrispondente deficit unitario di circa 7-10.000 mc/anno/Km. Le analisi globali confermano questi dati di natura bibliografica individuando un trend di 6.000 mc/anno/Km a le-

vante di Nettuno e Foce Verde ed un trend sensibil-mente più elevato per un tratto dell�arco di Sabaudia che presenta valori di 14.000 mc/anno/Km. Questi risultati sono stati ulteriormente verificati sulla base uno studio specifico che fra l�altro ha messo in evi-denza lo stato di sofferenza di gran parte dell�apparato dunario esistente. Attualmente sono in corso interventi di difesa a Foce Verde con la realiz-zazione di una barriera soffolta ed un ripascimento già effettuato di 100.000 mc di sabbia estratta da ca-va marina.

Page 6: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 34 di 206

Altri 30 Km di litorale in erosione sono rintracciabili nell�arco di litorale compreso tra il Circeo e Gaeta. Particolarmente studiato è il tratto tra il Circeo e Terracina dove si è dedotto un trasporto longitudinale crescente verso Est con valori di circa 60-90.000 mc/anno all�altezza di Porto Badino.

Supponendo che tale trasporto venga alimentato completamente da questo tratto di lito-rale (12 Km), si è stimato un deficit unitario di 5-7.500 mc/anno/mt. Le analisi globali mostrano un trend sensibilmente minore (2.000 mc/anno/Km) ma tale differenza è spiegabile con il fatto che in quest�ultimo caso il deficit annuo (che si conferma di 50.000 mc) è stato distribuito per uniformità su circa 20 Km. Recentemente il tratto di litorale di Terracina è stato interessato da un ripascimento morbido di circa 300.000 mc estratti da cave marine.

Nell�ultimo arco di litorale compreso tra Gaeta e la foce del Liri-Garigliano si distin-guono due aree soggette ad arretramento costituite dalle spiagge di Vindicio e Santo Janni (Formia) e di Scauri (Minturno) per le quali peraltro non erano state sviluppate stime di erosio-ne. Le analisi globali riportano un trend medio-basso di 3.000 mc/anno/Km.

2.2.1.3 IL FABBISOGNO DI SABBIA Per fabbisogno totale s�intende il quantitativo di sabbia necessario alla ricostruzione di

tutte le spiagge erose a partire da una data di riferimento ed alla loro manutenzione. E� bene precisare che l�introduzione di opere di difesa tendenti a diminuire il trasporto

solido longitudinale non incide sui fabbisogni per la ricostruzione delle spiagge che in ogni caso occorre soddisfare.

Per quanto riguarda la capacità di attenuare i trend erosivi da parte di opere di difesa si mette in evidenza che tale capacità è sempre parziale e che, a parte gli effetti indesiderati, la rea-le stima di questa efficacia è un presupposto indispensabile per la verifica costi-benefici rispetto a soluzioni senza difesa.

Sulla base delle analisi delle linee di costa esaminate (1990, 1992, 1994, 1996 e 1998) risulta confermato un fabbisogno globale per la manutenzione di circa un milione di mc/anno.

La stima del fabbisogno globale per la ricostruzione e la manutenzione dei litorali deve essere corretta in base alle seguenti attività:

- aggiornamento della stima al 2000 ed al 2002 - inserimento di coefficienti riduttivi in corrispondenza di opere di difesa even-

tualmente previste - verifiche a campione con stime effettuate sull�effettivo computo dei volumi - verifiche locali per la rimozione o la neutralizzazione di eventuali manufatti od opere

che favoriscono il trend erosivo (interventi sul ciclo sedimentario) - valutazione del periodo medio ottimale tra una manutenzione e l�altra tenendo conto

degli interventi di ricostruzione previsti E� importante sottolineare che molte situazioni di litorali in crisi latente possono essere

affrontate con programmi di manutenzione prioritari modulati su cicli pluriennali che, oltre a costituire una oggettiva economia, rappresentano interventi di notevole consistenza in termini volumetrici e di spiaggia realizzata.

Il calcolo del fabbisogno per la ricostruzione delle spiagge è stato effettuato sulla base dei parametri standard di ripascimento assunti come segue:

- 300 mc/mt per un avanzamento �assestato� di progetto di circa 30-40 mt - profili tipo con profondità di chiusura = 6,00 mt, altezza scarpa emersa = 1,50 mt, al-

tezza attiva totale = 7,50 mt Si è ritenuto, in prima approssimazione, che un avanzamento �assestato� di 30-40 mt

possa consentire un adeguato sviluppo di attività balneare ed una efficace difesa per eventuali infrastrutture presenti a tergo.

Argomento particolarmente complesso è la valutazione delle opportunità e delle priorità

Page 7: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 35 di 206

degli interventi. Il criterio seguito è stato principalmente quello della difesa di archi di litorale di particolare pregio turistico ed ambientale ma è evidente che alcuni tratti di litorale presentano priorità di difesa e/o indotti turistici di natura diversa da altri. L�ipotesi di fabbisogno per rico-struzione di spiagge viene quindi prospettata come prima ipotesi di ricostruzione di spiagge in crisi strutturale sulla quale occorrerà operare le opportune scelte di priorità ed opportunità.

Sulla base di considerazioni legate alle caratteristiche dei diversi tratti di litorali in ero-sione (pregio turistico principalmente), si delinea un fabbisogno per la ricostruzione dei litorali di circa 8 milioni di mc che interessa circa 26 Km di spiaggia. La stima del fabbisogno per la ricostruzione di litorali in crisi viene corretta in base alle seguenti attività integrative: - aggiornamento della stima in base a sopralluoghi di approfondimento - valutazione dei parametri di priorità per la difesa di infrastrutture e beni ambientali - valutazione dei parametri di opportunità socio-economica - progettazione di massima degli interventi con rideterminazione dei volumi necessari - valutazione delle perdite di posa in opera e di primo impianto (circa 20%)

Tenendo conto di quanto già posto in opera in termini di ripascimento sui litorali laziali (circa 4 milioni di mc), una stima attendibile onnicomprensiva del fabbisogno di sabbia futuro per la ri-costruzione dei litorali di interesse prioritario della Regione Lazio può essere di circa 5 milioni di mc (incluse perdite primo impianto). Anche per quanto riguarda la manutenzione sono state effettuate preliminarmente delle valutazioni in termini globali (fabbisogno totale) riferite alle quantità di sabbia perse annualmente, senza tener conto delle zone dove si ha un recupero. La scelta di effettuare una simile valutazione, apparentemente troppo penalizzante, deriva dalla considerazione che se anche esistono delle zone di spiaggia in avanzamento non è possibile, per ovvi motivi, pensare di compensare le perdite con tali recuperi.

Le perdite risultano complessivamente pari a circa 880.000 mc/anno e riguardano circa 72 Km del litorale laziale, con valori specifici particolarmente elevati in corrispondenza della Foce del Tevere (Roma, Fiumicino).

Il calcolo della manutenzione può essere fatto considerando solo i tratti di interesse prioritario lungo i quali vengono calcolate le perdite. Se si considerano solo i tratti di litorale di interesse prioritario, si ha un fabbisogno netto di circa 300.000 mc/anno di sabbia.

Anche per la manutenzione occorre tener conto delle verifiche e delle quantità integrati-ve citate per il calcolo dei volumi per la ricostruzione. Una stima attendibile onnicomprensiva

Stima del fabbisogno prioritario per la ricostruzione di spiagge in crisi (escluse spiagge insulari)Arco di litorale

Comune Litorale (m)

Tratti di litorale

sabbiosi (m)

Tratti di litorale in erosione * (m)

% in erosione

Tratti prioritari da ricostruire (m)

% da ricostr.

Fabbisogno sabbia stimato

(m3x1000)

Interventi eseguiti

(m3x1000)1 1 Montalto di Castro 17.950 17.850 3.350 19% 600 18% 200 2 1 Tarquinia 19.550 17.750 4.400 25% 1.500 34% 450 450 3 1 Civitavecchia 13.800 50 0 0% - 0% - 4 2 Santa Marinella 21.500 8.300 1.700 20% 500 29% 150 5 2 Cerveteri 4.400 3.100 300 10% - 0% - 6 2 Ladispoli 9.300 7.150 2.300 32% 2.300 100% 700 490 7 2 Fiumicino 25.300 22.900 11.100 48% 1.300 12% 400 430 8 3 Roma 19.350 18.650 9.950 53% 6.600 66% 2.000 2.000 9 3 Pomezia 8.900 8.900 2.800 31% - 0% -

10 3 Ardea 9.000 8.950 3.750 42% - 0% - 11 3 Anzio 14.050 11.900 4.750 40% 600 13% 200 200 12 4 Nettuno 14.750 13.350 2.850 21% 600 21% - 13 4 Latina 13.400 10.650 4.350 41% 1.100 25% 350 100 14 4 Sabaudia 18.750 18.150 5.400 30% 800 15% 250 15 4 San Felice Circeo 12.200 2.150 700 33% 700 100% 230 16 5 Terracina 13.800 11.700 4.200 36% 4.200 100% 1.280 290 17 5 Fondi 10.150 10.050 2.000 20% 2.000 100% 600 18 5 Sperlonga 8.300 6.100 1.400 23% - 0% - 19 5 Itri 1.050 250 0 0% - 0% - 20 5 Gaeta 16.650 5.850 2.650 45% - 0% - 21 6 Formia 10.550 5.300 950 18% 300 32% 90 22 6 Minturno 7.800 6.500 3.000 46% 3.000 100% 900

TOTALE 290.500 215.550 71.900 33% 26.100 36% 7.800 3.960* Standard BEACHMED (linea stabile=+/- 3 m; dati 1996-1998; altezza attiva = 7,5 m )

Page 8: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 36 di 206

per la manutenzione dei litorali laziali può essere compresa tra circa 400-500.000 mc/anno.

Stima del fabbisogno prioritario per la manutenzione di spiagge in crisi (escluse spiagge insulari)Comune Litorale

(mt)Tratti di litorale in erosione *

(mt)

Tratti in erosione

%

Trend erosione su litorale

(mc/Km/anno)

Erosione totale

(mc/anno)

Tratti prioritari da mantenere

(mt)

Perdita annua su litorali prioritari

(mcxanno)

1 Montalto di Castro 17.950 3.350 19% -4.957 37.922 600 6.7922 Tarquinia 19.550 4.400 23% -5.126 33.318 1.500 11.3583 Civitavecchia 13.800 0 0% 0 0 - 04 Santa Marinella 21.500 1.700 8% -3.272 12.926 500 3.8025 Cerveteri 4.400 300 7% -3.954 2.570 - 06 Ladispoli 9.300 2.300 25% -2.622 7.867 2.300 7.8677 Fiumicino 25.300 11.100 44% -8.158 130.941 1.300 15.3358 Roma 19.350 9.950 51% -18.895 212.570 6.600 141.0019 Pomezia 8.900 2.800 31% -7.920 39.598 - 0

10 Ardea 9.000 3.750 42% -8.564 54.379 - 011 Anzio 14.050 4.750 34% -7.043 60.918 600 7.69512 Nettuno 14.750 2.850 19% -7.853 37.695 600 7.93613 Latina 13.400 4.350 32% -7.831 50.905 1.100 12.87214 Sabaudia 18.750 5.400 29% -5.965 52.488 800 7.77615 San Felice Circeo 12.200 700 6% -8.559 18.402 700 18.40216 Terracina 13.800 4.200 30% -4.046 20.636 4.200 20.63617 Fondi 10.150 2.000 20% -5.656 39.023 2.000 39.02318 Sperlonga 8.300 1.400 17% -4.792 20.125 - 019 Itri 1.050 0 0% -1.484 74 - 020 Gaeta 16.650 2.650 16% -6.675 33.039 - 021 Formia 10.550 950 9% -3.617 6.691 300 2.11322 Minturno 7.800 3.000 38% -2.437 6.702 3.000 6.702

290.500 71.900 25% 878.790 26.100 309.311* Standard BEACHMED (linea stabile=+/- 3 mt; dati 1996-1998; altezza attiva = 7,5 mt )

Erosione annua del Litorale Laziale e programma di manutenzione

0

50.000

100.000

150.000

200.000

250.000

300.000

Mon

talto

di C

astro

Tarq

uini

a

Civi

tave

cchi

a

Sant

a M

arin

ella

Cerv

eter

i

Ladi

spol

i

Fium

icin

o

Rom

a

Pom

ezia

Ard

ea

Anz

io

Net

tuno

Latin

a

Saba

udia

San

Felic

e Ci

rceo

Terr

acin

a

Fond

i

Sper

long

a

Itri

Gae

ta

Form

ia

Min

turn

o

Comuni Litoranei

mc/

anno

manutenzione annuaerosione annua

Elaborazione Regione Lazio su CTR e foto aeree - Osservatorio dei Litorali

Page 9: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 37 di 206

2.2.1.4 I RIPASCIMENTI EFFETTUATI Le tematiche riguardanti il ripristino e la salvaguardia dei litorali dall�erosione rientrano

da sempre tra gli oggetti prioritari di interesse gestionale della Regione Lazio. Già con la legge regionale 18 novembre 1977 n. 44 la Regione si era dotata di uno spe-

cifico strumento d�intervento, istituendo uno specifico capitolo di spesa per studi e per la realiz-zazione di opere di difesa delle coste anche a carattere sperimentale, in base al quale, insieme ad alcuni interventi pilota, erano state predisposte un insieme di progettazioni per affrontare le si-tuazioni più degradate con ripascimenti artificiali di sabbia difesi da opere trasversali (pennelli) o longitudinali (barriere soffolte). Fin dagli 1980, infatti, la Regione ha impegnato le proprie ri-sorse ed i propri sforzi in opere di ripascimento costiero, sviluppando ed implementando paral-lelamente le metodologie più innovative ed opportune in questo ambito.

A prova di ciò si riporta di seguito una tabella con la sintesi degli interventi di ripasci-mento morbido/protetto effettuati dalla Regione Lazio lungo il litorale laziale, nel periodo com-preso tra il 1990 e il 2004.

Comune Denominazione intervento anno Importo ml €

Tarquinia Ricostruzione spiaggia mediante ripascimento e opere di difesa (pennelli in sacchi) 1990 1,03

Tarquinia Ricostruzione spiaggia mediante ripascimento e opere di difesa (pennelli in sacchi) 1996 1,49

Tarquinia Ricostruzione spiaggia mediante ripascimento e opere di difesa (pennelli in sacchi) 1999 0,87

Tarquinia (Porto Clementino)

Ricostruzione spiaggia mediante ripascimento e rivisita-zione delle opere di difesa esistenti (pennelli soffolti) 2004 5,8

Ladispoli (Torre Flavia)

Ricostruzione spiaggia mediante ripascimento protetto con pennelli 2003 3,5

Fiumicino (Focene)

Ricostruzione spiaggia mediante ripascimento protetto con pennelli 2003 4,3

Fiumicino (Focene)

Realizzazione barriera soffolta zona radar e ripascimen-to 1995/99 7,76

Roma (Ostia Ponente)

Ricostruzione spiaggia mediante ripascimento protetto da barriera soffolta e pennelli 1997 4,9

Roma (Ostia Ponente)

Ricostruzione spiaggia mediante ripascimento protetto da barriera soffolta e pennelli 1999 2,06

Roma (Ostia Centro)

Ricostruzione spiaggia mediante ripascimento protetto da barriera soffolta e pennelli 2003 4,00

Roma (Ostia Levante)

Ricostruzione spiaggia mediante ripascimento puro 1998/99 8,00

Roma (Ostia Levante)

Ricostruzione spiaggia mediante ripascimento puro 2003 4,00

Anzio (Capo Anzio�Tor Caldara)

Ripascimento con sabbia dragata foce del porto 1998 0,77

Anzio (Capo Anzio�Tor Caldara)

Ricostruzione spiaggia mediante ripascimento morbido 2003 2,50

Nettuno Ricostruzione spiaggia (chiesa Santa Maria Goretti-depuratore) mediante ripascimento e barrire soffolte 1998 2,99

San Felice C. foce Sisto C. Por-tatore

Ricostruzione spiaggia mediante ripascimento e rivisita-zione delle opere di difesa esistenti 90/94 2,53

San Felice C. foce Sisto C. Por-tatore

Ricostruzione spiaggia mediante ripascimento e rivisita-zione delle opere di difesa esistenti 90/95 2,63

Sperlonga Ricostruzione spiaggia a nord di Torre Truglia mediante ripascimento e protezione con sacchi 1996 1,8

Page 10: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 38 di 206

2.2.2 La Regione Toscana

2.2.2.2 GENERALITÀ La Regione Toscana è situata nella parte centro-occidentale dell�Italia ed ha una superfi-

cie di 22 .993 km2 , con una popolazione di 3.536.000 abitanti nel 1999. La costa toscana è bagnata dal mar

Ligure e dal Tirreno Settentrionale su cui si affacciano 5 province e 36 comuni, lun-go 630 chilometri di litorale, con una po-polazione residente di 843.398 abitanti. Sui litorali insiste un considerevole volu-me di attività sociali che dipendono dal mare come via di comunicazione, come risorsa turistica, come sistema produttore di risorse alimentari, come sistema ricetto-re dispersivo e purificatore della materia ed energia residue della produzione socia-le. La sua utilizzazione è comunque diver-sificata e comprende, fra gli altri, 3 parchi naturali regionali, 1 parco naturale nazio-nale, 3 grandi aree industriali, 3 grandi porti commerciali di interesse nazionale e 3 di interesse regionale, oltre 25 porti turi-stici, decine di approdi, spiagge attrezzate tra le più antiche e famose.

Approssimativamente, la metà delle spiagge toscane è colpita da un fenomeno erosivo (più di 3 metri di spostamento nell'ultimo intervallo misurato) che determina la perdita di un patrimonio ambientale ed economico di gran-de pregio. Comparando i tratti in erosione con quelli in avanzamento, il litorale toscano ha perso circa 214.000 mq di spiaggia negli ultimi 20 anni.

Dal punto di vista morfologico il litorale toscano si presenta differenziato in due fonda-mentali tipologie:

• litorali caratterizzati da coste basse e sabbiose, con fondali a debole pendenza e scarsa pro-fondità anche a notevole distanza dalla costa (litorale apuo-versiliese-pisano, litorale livorne-se nel tratto tra Rosignano e San Vincenzo, Golfo di Follonica, costa grossetana tra Casti-glione e Marina di Alberese, tomboli della Laguna di Orbetello e litorale di Capalbio);

• litorali a costa alta, con batimetriche ravvicinate e profondità notevoli già in vicinanza della riva (tratto tra Livorno e Castiglioncello, promontorio di Piombino, Punta Ala, Talamone, Argentario), ad alta e bassa energia (litorali dell�arcipelago, lato ovest e lato est, rispettivamente).

La costa sabbiosa toscana, per le sue caratteristiche morfologiche, è divisibile in sei tratti principali (unità fisiografiche) e la costa insulare (Isola d'Elba)

1. Foce del Magra � Livorno 2. Rosignano Solvay - Piombino 3. Piombino � Punta Ala 4. Punta Ala � Cala Rossa 5. Talamone � Argentario 6. Argentario � Foce Chiarone

Page 11: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 39 di 206

2.2.2.3 IL LITORALE Il tratto di litorale compreso fra la foce del fiume

Magra, principale alimentatore del settore più settentrionale della costa toscana, e il porto di Marina di Carrara ha costituito per lungo tempo una sub-unità fisiografica dato che la struttura portuale impediva scambi di sedimenti con la spiaggia meridionale. Immediatamente a sud di Bocca di Magra sono state costruite, a più riprese, opere di difesa (pennelli e isole artificiali) il cui effetto è stato limitato dalla presenza dei pennelli costruiti alla foce del fiume che allontanano dal litorale i sedimenti che esso riesce a trasportare.

Il tratto di litorale tra il Porto di Marina di

Page 12: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 40 di 206

Carrara ed il Porto di Viareggio è alimentato da nord, dai sedimenti provenienti dal Magra, e da sud, da quelli provenienti dall'Arno e dal Serchio, e localmente dai corsi d'acqua minori che scendono dalle Alpi Apuane. Le opere a mare costruite alle due estremità, il porto di Marina di Carrara a nord e quello di Viareggio a sud, hanno causato una notevole riduzione della quantità di sedimenti che raggiungono quest'area.

Dal Porto di Viareggio alla Foce dell�Arno, a causa del drift prevalente diretto verso nord, il litorale è alimentato dai materiali provenienti dall'Arno e dal Serchio nella sua parte settentrionale, e solamente da quelli dell'Arno in quella meridionale. Il porto di Viareggio ha bloccato parte dei sedimenti in transito causando una notevole espansione della spiaggia meridionale che si è accresciuta di 278 metri fra il 1938 e il 1997.

A nord dell�Arno l�erosione è stata innescata, principalmente, dal mancato apporto di sedimenti da parte dell�Arno, e, secondariamente, dalla costruzione di un pennello sulla sponda destra della foce che favorisce la dispersione dei sedimenti verso il largo, costituendo anch�esso una causa di erosione per la spiaggia a nord del fiume. Qui, si raggiunge un valore massimo di arretramento della linea di riva di 464,10 metri, con un tasso di �7,73 metri/anno tra il 1938 ed il 1998.

Il lato meridionale della cuspide deltizia dell'Arno davanti all�abitato di Marina di Pisa è sottoposto ad un intenso fenomeno erosivo, bloccato in modo drastico da scogliere parallele ed aderenti. Se la linea di riva è stata fermata, l'erosione è proseguita nei fondali e infatti al piede delle scogliere parallele corre oggi l'isobata dei 6 m.. Tra Tirrenia ed il porto di Livorno la spiaggia risulta in avanzamento in quanto il porto interrompe il flusso di sedimenti che, in questo tratto di costa ha direzione Nord-Sud, provenienti dallo smantellamento del delta dell�Arno. A sud di Livorno la costa si sviluppa con sponde rocciose.

Il litorale sabbioso riprende a Rosi-gnano dove è attualmente alimentato quasi esclusivamente dai materiali di scarico della Società Solvay immessi in mare con il Fosso Bianco.

Il litorale più a sud è alimentato dai sedimenti provenienti dal Fiume Cecina e oggi che questi si sono notevolmente ridotti, è in forte erosione. L'entità degli arretramen-ti è stata particolarmente forte in alcuni pun-ti, come a Punta del Tesorino (70 metri) e a Le Gorette (quasi 100 metri), ma è comun-que rilevante in tutta la costa: mediamente 50 metri dal 1938 al 1981. Per opporsi all'erosione molti operatori turistici che hanno strutture sulla spiaggia hanno costruito abusivamente difese a mare (pennelli, scogliere oblique o aderenti). Negli anni �90 è stato stabilizzato il litorale de Le Gorette con pennelli prolungati in setti sommersi e ripascimento in sabbia e ghiaia, mentre nel 2000 a Punta del Tesorino sono state realizzate alcune spiagge in ghiaia stabilizzate da opere in scogliera. Fra il 1938 e il 1976, in alcuni punti della costa si registra un arretramento della linea di riva che raggiunge i 90 metri; dal 1976 al 1981, si ha una riduzione del fenomeno ma il pro-cesso erosivo continua a colpire l�intero tratto di costa osservato, e la perdita di spiaggia emersa è rilevante soprattutto nel settore posto immediatamente a sud del fosso Cecinella.

L�estremità meridionale del successivo settore, in corrispondenza dell�abitato di Marina di Castagneto, presenta un notevole tasso di antropizzazione e tutta la rimanente spiaggia è orlata

Page 13: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 41 di 206

da un profondo apparato dunare ben conservato. Si tratta di uno dei pochi tratti del litorale to-scano soggetti ad un progressivo avanzamento della linea di riva.

Per quanto riguarda la spiaggia settentrionale di San Vincenzo questa era stata in equilibrio o in avanzamento fino al 1976 grazie all'effetto esercitato dal porto che impediva il passaggio verso sud di buona parte dei materiali in transito.

La costruzione, a più riprese, del porticciolo di San Vincenzo ha causato l'interruzione del drift litoraneo e l'erosione della spiaggia sottoflusso ad esso per un ampio tratto. L'entità dell'erosione non è rilevante dal punto di vista quantitativo (circa 20 metri in media) ma il fatto che alle spalle della spiaggia si trovi un'area densamente urbanizzata rende ogni soluzione più difficile.

I dati disponibili confermano che il litorale sabbioso del Golfo di Baratti fino al pro-montorio di Piombino, è ancora soggetto ad un processo erosivo che, seppur di modesta entità, mette in crisi la spiaggia di dimensioni ridotte, ma facente parte di un sistema costiero di gran-dissimo valore paesaggistico e culturale.

La ricerca di sedimenti da utilizzare per l�alimentazione della spiaggia, effettuata sui fondali più esterni del Golfo, non ha permesso di identificare mate-riali di dimensioni opportune, mentre subito all�esterno dell�affioramento di beach-rock presente al centro del Golfo vi sono sedimenti grossolani di dimensioni idonee. Purtroppo l�estensione dell�affioramento di questi mate-riali è assai limitata e, comunque, la loro utilizzazione potrebbe avvenire solo nel più ampio rispetto dei vincoli esistenti in un�area di grande valore ambientale ed ar-cheologico.

Il litorale sabbioso del Golfo di Follonica ha usufruito storicamente, fino al XIX secolo, degli apporti sedimentari del fiume Cornia, del Pecora e, subordina-tamente, di alcuni corsi d'acqua minori. L'utilizzazione delle portate solide dei due fiumi maggiori per le bonifi-che delle paludi ha sottratto al litorale quasi completa-mente la sua alimentazione causandone un'erosione che in alcuni casi ha comportato l'arretramento della linea di riva di anche 200 metri. La costruzione del porto dell'ENEL sul lato sinistro della foce ha impe-dito ai sedimenti in arrivo di spostarsi sulla spiaggia orientale e bloccato quindi l'erosione in que-sta zona. Nel settore occidentale del Golfo la situazione è ancora peggiore con un'erosione di 60 metri nello stesso periodo e di altri 20 metri fra il 1976 e il 1981. Fra il 1981 e il 2000 continua l�insabbiamento dell�estremità occidentale, con una crescita media della spiaggia di 32.3 metri (2.02 m/anno), ma tutto il rimanente tratto rimane in erosione, con valori estremi dove vengono persi altri 13.3 m di spiaggia (- 0.83 m/anno). Recenti studi hanno fra l'altro messo in evidenza il ruolo che la subsidenza, accentuata negli ultimi anni dal forte emungimento di acqua delle falde, gioca nell'erosione di queste spiagge.

Sebbene posta all'interno del Golfo di Follonica, la spiaggia di Punta Ala costituisce una unità fisiografica a se stante. Globalmente il litorale risulta colpito da un processo erosivo che ha fatto arretrare la linea di riva in media di 2.1 metri (-0.12 metri/anno). In realtà, la situa-zione è assai più complessa dato che la linea di riva nel tratto meridionale, più prossimo a Punta

Page 14: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 42 di 206

Hidalgo, è arretrata mediamente di 7.68 metri (-0.45 metri/anno), mentre alcuni tratti della spiaggia settentrionale risultano in equilibrio ed anche in avanzamento.

Questo ampio tratto di litorale che va da Punta delle Rocchette a Cala Rossa, ha a-vuto un'evoluzione assai rapida in poche cen-tinaia di anni: grazie all'apporto detritico del-l'Ombrone (che per portata solida è il maggio-re fra tutti i fiumi toscani) quello che era un ampio golfo è divenuto una pianura protesa in mare in corrispondenza di una pronunciata cuspide deltizia.

Il settore più occidentale dell'unità fi-siografica, come era prevedibile, ha risentito solo negli ultimi anni di questa situazione che si manifesta prevalentemente con un abbassamento dei fondali, mentre le modeste variazioni della linea di riva sono imputabili più ad interventi locali che al trend evolutivo generale. In particolare la costruzione e il prolungamento dei moli guardiani del porto canale di Castiglione della Pescaia ha ostacolato l'alimentazione delle spiagge occidentali che hanno manifestato negli ultimi anni i primi segni dell'erosione. Le scogliere costruite a sud del porto hanno portato solo in parte ad un avanzamento della linea di riva, riprova anche questa della scarsità dei sedimenti a disposizione.

Una situazione più favorevole si manifesta sulla spiaggia di Marina di Grosseto con un avanzamento della linea di riva di circa 50 metri fra il 1954 e il 1984. Ciò deve essere spiegato però in una visione complessiva di quella che è stata la dinamica del delta dell'Ombrone: la grande quantità di sedimenti depositati alla sua foce negli ultimi secoli, dovuta ad un'espansione delle aree coltivate nel suo bacino, non poté venire dispersa con ugual rapidità dal moto ondoso e si formò così una cuspide molto pronunciata.

Quando il fiume ha ridotto la sua portata solida il delta è entrato in erosione, ma le aree laterali, che costituivano quasi delle insenature in cui l'energia del moto ondoso era minore, han-no continuato a ricevere i sedimenti in maniera sufficiente a garantire l'accrescimento. Questo fenomeno sta però riducendosi d'importanza via via che la cuspide diviene meno prominente e i fondali si abbassano.

La zona di Bocca d'Ombrone, per circa cinque chilometri a nord e tre chilome-tri a sud, ha subito nell'ultimo secolo una ra-pida erosione che, nelle modalità con le quali si è sviluppata, ricorda quella di Bocca d'Ar-no. Complessivamente nell'ultimo secolo si è verificato un arretramento della spiaggia di circa 800 metri alla foce, cui corrisponde u-n'erosione dei fondali fino alla profondità di circa 25 metri.

La spiaggia di Cala Rossa avanza di circa 60 - 80 metri, mentre quella compresa fra Principina e l�Emissario San Rocco a-

vanza, in alcuni tratti, anche più di 100 metri. Sul lungo termine il litorale risulta poi tutto in avanzamento fino ad alcuni chilometri a nord di Castiglione, dal quale, fino a Castiglione della Pescaia, si hanno condizioni di relativa stabilità. Superata Punta Capezzolo la spiaggia risulta in leggera erosione (in genere meno di 10 metri) fino a Punta delle Rocchette.

In questo lungo intervallo di tempo (circa 60 anni) si perdono complessivamente 469.715 m2 di spiaggia, fenomeno dovuto completamente all�erosione della cuspide deltizia, dove spari-scono 671.455 m2, parte dei quali alimentano la spiaggia compresa fra l�Emissario San Rocco e il Porto Canale (+210.269 m2), mentre l�ultimo tratto di costa, quello che giunge fino a Punta

Page 15: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 43 di 206

delle Rocchette, risulta soggetto ad un modesto deficit (-25.108 m2). Il tratto di litorale che va da Talamone all�Argentario presenta una stabilità relativa,

eccezion fatta per le spiagge poste alla foce dei fiumi Albegna ed Osa, dove si fanno già risentire gli effetti delle pur modeste estrazioni effettuate nel loro alveo. La scarsità di campioni per la Baia di Talamone rende difficile una identificazione di flussi sedimentari in quest�area, anche se l�evoluzione morfologica recente indica un movimento delle sabbie da ovest verso est, con una rotazione della linea di riva favorita anche da un�opera a mare posizionata all�estremità meridionale del golfo.

Il lungo arco sabbioso che collega Pog-gio Talamonaccio al Monte Argentario, e costi-tuito dal Tombolo di Campo Regio e dal Tom-bolo della Giannella, è interessato da un flusso sedimentario più consistente, che spinge i se-dimenti da nord verso sud, come dimostrato dall�analisi dei dati sedimentologici e della morfologia dei fondali. I flussi sono comunque modesti e le opere a mare non mostrano un evi-dente insabbiamento asimmetrico. Le scogliere parallele interagiscono più con i flussi cross-shore che con quelli long-shore, creando esili

spiagge pensili che si raccordano esternamente alle opere con un profilo approfondito. L'evoluzione della spiaggia del Tombolo di Feniglia, posto a sud dell�Argentario è stata

direttamente condizionata dalla costruzione del Porto di Cala Galera che ha modificato il pattern di diffrazione delle onde creando una zona riparata verso la quale sono confluiti i sedimenti dalla spiaggia vicina. Lo studio dell�evoluzione a lungo periodo della linea di riva, che ha preso in considerazione il periodo compreso fra il 1954 e il 1998, ha evidenziato come la spiaggia abbia subito modeste variazioni. Nel trato occidentale del Tombolo si è comunque rilevato un consistente avanzamento, verificatosi a spese del tratto di spiaggia imediatamente adiacente, dove è maggiore l�influenza degli effetti del Porto di Cala Galera. Nella parte centrale, invece, si ha una sostanziale stabilità, mentre il tratto orientale appare in erosione, seppur con valori di arretramento medi ovunque inferiori ai 20 metri nell�arco dei 44 anni presi in esame.

Il litorale di Ansedonia è sostanzialmente in equilibrio se non addirittura in ripascimen-to grazie all'alimentazione di queste spiagge affidata ai materiali provenienti da sud su questa unità fisiografica che si estende fino a Bagni S. Agostino (Tarquinia) e riceve i sedimenti dai fiumi Fiora, Arrone, Marta e Mignone.

In conclusione, il quadro generale dello stato dell�erosione della costa toscana viene ri-portato nella tabella che segue e nelle successive elaborazioni grafiche che illustrano la varia-zione lineare della linea di riva confrontata con il tasso di variazione annuo, e le variazioni di areale relativamente ai 44 settori nei quali è stata suddivisa la costa toscana continentale.

Un particolare cenno va fatto nei riguardi delle spiagge dell�isola d�Elba, di elevatissi-mo pregio turistico e ambientale. Le spiagge dell�Isola d�Elba sono delle �pocket beaches�, racchiuse entro promontori rocciosi ed alimentate prevalentemente da piccoli corsi d�acqua e, subordinatamente, dall�erosione dei tratti di falesia limitrofi.

I dati relativi al confronto fra le linee di riva più recenti, indicano che tali spiagge hanno goduto, negli ultimi anni, di una relativa stabilità, ad eccezione di quelle in cui gli interventi an-tropici hanno modificato il quadro morfologico attraverso la costruzione di opere a mare (Golfo di Campo) o direttamente sull�arenile (Sant�Andrea e Lacona). In alcuni casi, comunque, l�equilibrio è solo apparente e dovuto in realtà al fatto che l�erosione ha determinato l'arretra-mento della linea di riva fino a strutture fisse, come muri di sostegno di strade od altri manufatti (Cavo), mentre in altri è il risultato di interventi di ripascimento artificiale (es. Sant�Andrea, Marina di Campo, Nisporto e Nisportino). Il processo di abbandono delle campagne verso atti-vità più redditizie legate all�industria turistica si era già quasi esaurito negli anni �70, ed è certo

Page 16: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 44 di 206

che l�attuale tasso di erosione del suolo, a cui è dovuta la produzione di sedimenti idonei all�alimentazione delle spiagge, deve essere assai inferiore a quello che caratterizzava un territo-rio estesamente utilizzato da attività agricole, quale era quello elbano fino alla metà di questo secolo.

Suddivisione del litorale sabbioso della costa Toscana in settori omogenei

(fonte: Regione Toscana e Università degli Studi di Firenze)

N. Settore Settore Lunghezza settore (m) Periodo Anni Variazione

Areale (mq)

Variazione lineare media

(m)

Tasso di va-riazione

(m/a)

1* Bocca di Magra F. Parmignola 2574 85/98 13 3945 1.9 0.15

2 F. Parmignola Porto di Carrara N 1777 85/98 13 -2542 -1.4 -0.11

3 F.so Lavello - F. Frigido 3433 85/96 11.5 21562 6.3 0.55

4 F. Frigido - F.so Povero-mo 2525 85/96 11.5 -76492 -30.3 -2.63

5 F.so Poveruomo Porto di Viareggio N 16782 85/98 13 128142 7.6 0.59

6 Porto di Viareggio S F. Serchio 7216 85/97 11.7 192672 26.7 2.28

7 F. Serchio F. Morto Nuovo 5151 85/97 11.7 -244710 -47.5 -4..06

8 F. Morto Nuovo -Gombo N 1500 93/97 3.7 -4530 -3.0 -0.82

9 Gombo N - Gombo S 1500 93/97 3.7 -7034 -4.7 -1.27 10 Gombo S - Bocca d�Arno 3000 93/97 3.7 -97530 -32.5 -8.79

11 Marina di Pisa Tenuta di Tombolo 1000 93/97 3.7 2496 2.5 0.68

12 Tenuta di Tombolo Tirrenia 1450 93/97 3.7 -6236 -4.3 -1.16

13 Tirrenia 5133 85/97 11.7 462 0.1 0.01

Page 17: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 45 di 206

Scolmatore F. Arno

14 P.ta del Lillatro Pietrabianca 2203 76/81 5 -9906 -4.5 -0.90

15 Pietrabianca P.le di Bonaposta 2808 81/88 7 -18300 -6.5 -0.93

16 P.le di Bonaposta F.so Mozzo 2809 81/93 12 -5000 -1.8 -0.15

17 F.so Mozzo F. Cecina 2184 81/92 11 12200 5.6 0.51

18 F.Cecina F.so Cecinella 1433 81/90 9 6200 4.3 0.48

19 F.so Cecinella F.te di Bibbona 6465 81/94 13 -83200 -12.9 -0.99

20 F.te di Bibbona Suvericcio 12603 81/94 13 62200 4.9 0.38

21 Suvericcio San Vincenzo 2653 81/95 14 -7600 -2.9 -0.20

22 San Vincenzo Torre Nuova 9695 81/95 14 17600 1.8 0.13

23 Golfo di Baratti 2025 81/96 15 -11867 -5.9 -0.39 24 Piombino Prato Ranieri 15278 81/00 19 3997 0.3 0.01

25 Prato Ranieri Pontile Nuova Solmine 3725 84/00 16 1264 0.3 0.06

26 Pontile Nuova Solmine Foce La Fiumara 1833 83/00 17 1173 0.6 0.09

27 F. Alma Punta Ala 5515 79/96 17 -11471 -2.1 -0.12

28 P.ta delle Rocchette F.so Tonfone 2500 83/99 16 -21149 -8.5 -0.53

29 F.so Tonfone Porto Castiglione d. P. 4600 83/99 16 -40803 -8.9 -0.55

30 Porto Castiglione d. P. Pineta del Tombolo 5250 83/99 16 37683 7.2 0.45

31 Pineta del Tombolo Marina di Grosseto 4050 83/99 16 33056 8.2 0.51

32 Marina di Grosseto Emiss. San Rocco 782 84/99 15 -6582 -8.4 -0.56

33 Emiss. San Rocco Principina a Mare 5240 84/98 14 -10112 -1.9 -0.14

34 Foce F. Ombrone 3436 85/98 13 -178551 -52 -4

35 Marina di Alberese Torre Collelungo 2600 84/98 14 -22836 -8.8 -0.63

36 Torre Collelungo Cala Rossa 2460 84/98 14 55577 22.6 1.61

37 Golfo di Talamone 2120 79/84 5 -5367 -2.5 -0.51 38 F. Osa F. Albegna 5847 79/83 4 14176 2.4 0.61 39 Tombolo della Giannella 8192 79/84 5 4236 0.5 0.10 40 Tombolo di Feniglia W 3690 84/98 14 4318 1.2 0.08 41 Tombolo di Feniglia E 2950 83/98 15 8034 2.7 0.18 42 Spiaggia di Ansedonia 1834 73/84 11 -18693 -10.2 -0.93

43 Lago di Burano Padule di Levante 9400 73/84 11 94676 10.1 0.92

44 Padule di Levante F. Chiarone 2160 73/84 11 -29046 -13.4 -1.22

Totale 191381 -213888 Avanzam. 65% 124728 Erosione 35% 66653

*I dati si riferiscono ad un tratto di 2042 metri a nord della foce del F. Parmignola. Variazione areale, variazione lineare media e tasso di variazione annuale della linea di riva per i 44 set-tori della costa toscana considerati. I dati si riferiscono all’ultimo intervallo di tempo coperto da rilievi (indicato nella quarta colonna) (fonte: Regione Toscana e Università degli Studi di Firenze)

Page 18: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 46 di 206

Confronto fra la variazione lineare media della linea di riva (m, istrogramma) e il tasso di varizione an-nuo (m/anno, linea rossa) (fonte: Regione Toscana e Università degli Studi di Firenze)

Variazione di superficie del litorale, per settori (Fonte: Regione Toscana e Università degli Studi di Firenze)

Nella tabella che segue si riportano la variazione areale, la variazione lineare media ed il

tasso di variazione annuale delle spiagge dell�Isola d�Elba, localizzate nella figura sotto presen-tata.

I dati si riferiscono all�intervallo di tempo compreso fra l'ultimo rilievo cartografico di-sponibile e il 1997, data del rilievo diretto. Alcune spiagge, con tendenze evolutive decisamente opposte, sono divise in settori diversi.

Page 19: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 47 di 206

Suddivisione del litorale sabbioso della costa dell’Isola d’Elba in settori omogenei (Fonte: Regione Toscana e Università degli Studi di Firenze)

N. settore Spiaggia Lunghezza settore (m) Periodo Anni Variazione

areale (mq)

Variazione lineare media

(m)

Tasso di variazione

(m/a) 45 Schiopparello 717 1987-97 10 -2513 -3.5 -0.35 46 Magazzini 439 1987-97 10 -537 -1.2 -0.12 47 Bagnaia 278 1987-97 10 68 0.3 0.02 48 Nisporto 233 1987-97 10 990 4.2 0.42 49 Nisportino 140 1987-97 10 264 1.9 0.19 50 Cavo Nord 159 1987-97 10 -813 -5.1 -0.51 51 Cavo Centro 177 1987-97 10 -273 -1.5 -0.15 52 Cavo Sud 355 1987-97 10 -1037 -2.9 -0.29 53 Barbarossa 163 1987-97 10 -356 -2.3 -0.22 54 Naregno 491 1991-97 6 -1929 -3.9 -0.65 55 Lido Capoliveri S 282 1991-97 6 133 0.5 0.08 56 Lido Capoliveri N 171 1987-97 10 -425 -2.5 -0.25 57 Margidore Est 498 1987-97 10 -302 -0.6 -0.06 58 Margidore Ovest 156 1988-97 9 88 0.6 0.06 59 Lacuna 1257 1987-97 10 -636 -0.5 -0.05 60 Marina di Campo N 890 1996-97 1 -2517 -2.8 -2.83 61 Marina di Campo S 376 1996-97 1 -3326 -8.8 -8.85 62 Fetovaia 201 1996-97 1 40 0.2 0.20 63 Sant'Andrea 125 1987-97 10 -783 -6.3 -0.63 64 Procchio 1052 1987-97 10 -1224 -1.2 -0.12 65 Biodola 577 1991-97 6 2526 4.4 0.73 66 Scaglieri 122 1991-97 6 258 2.1 0.35

Totale 8859 -12304 Avanzamento 22% 1989

Erosione 78% 6870

Variazione areale, variazione lineare media e tasso di variazione annuale della linea di riva per i setto-ri della costadell’Isola d’Elba. I dati si riferiscono all’ultimo intervallo di tempo coperto da rilievi (in-dicato nella quarta colonna) (fonte: Regione Toscana e Università degli Studi di Firenze)

Page 20: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 48 di 206

2.2.2.4 IL FABBISOGNO DI SABBIA Nella tabella sottostante sono riportati dei valori riguardanti il fabbisogno in sabbia ne-

cessario sia al mantenimento delle condizioni attuali per i prossimi 5 anni, sia al ripristino delle spiagge attualmente in erosione.

Come vediamo, i volumi di sabbia necessari per un riequilibrio delle coste toscane am-montano a circa 20.000.000 m3 allo stato attuale senza considerare la necessità di manutenzione periodica.

I volumi necessari al mantenimento sono stati calcolati moltiplicando i dati a nostra di-sposizione sulle variazioni areali dei singoli settori di spiaggia (contenuti all'interno delle schede nell'Allegato B), riportate ad un intervallo dei 5 anni, per le relative profondità di chiusura dei sedimenti.

I singoli valori sono stati infine riuniti per unità fisiografiche. Anche il volume necessa-rio al ripristino è stato, in questa fase, calcolato in maniera approssimativa moltiplicando la pro-fondità di chiusura per la lunghezza del litorale per il valore di larghezza di spiaggia ipotizzato per raggiungere una presunta situazione ideale.

Fabbisogno di sabbia per la Regione Toscana

2.2.2.5 I RIPASCIMENTI EFFETTUATI Già da tempo la Regione Toscana ha impegnato le proprie risorse nelle opere di difesa

dall�erosione e ripristino del litorale, tra cui emergono gli interventi di ripascimento delle spiag-ge.

Si riporta di seguito una tabella riassuntiva degli interventi di ripascimento morbido e protetto effettuati lungo il litorale toscano.

Unità fisiografiche Volume (Mc) necessari per il man-tenimento delle condizioni attuali

delle spiagge per i prossimi 5 anni

Volume (Mc) necessari al ripristino delle spiagge in

erosione

FIUME MAGRA � LIVORNO 3.536.176 8.027.070 ROSIGNANO SOLVAY - GOL-FO DI BARATTI

698.221 1.724.150

GOLFO DI FOLLONICA 26.472 5.123.560 PUNTA DELLE ROCCHETTE - CALA ROSSA

1.122.468 1.682.560

TOSCANA SUD 261.256 5.020.290 TOTALE 5.644.595 21.577.630

Page 21: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 49 di 206

Cod. interven-to Comune o

località (Provincia)

Denominazione del pro-getto

(anno realizzazione) E-ventuali progetti collegati

Finalità dell'intervento Lunghezza tratto di costa interessa-

to (m)

Ampiezza spiaggia

ricostruita (m)

Quantità ma-teriali immessi

(m3)

Costo totale intervento (€)

esclusi manut. e monit.

Tipo materia-le

Proven. materiale

Modalità trasporto materiale

Eventuali opere di protezione

Tipo, materiale costitutivo, sezione

(m2)

Eventuale manutenz.

Anni, quanti-tà (m3)

Eventuale monitorag. attività Anni, costo (€)

2.1 Spiaggia Le Gorette (Li)

1991-1992 Ricostruzione spiaggia balneare

1500 (com. pers. Dott. Cipriani, Regione

Toscana)

74000 Sabbia e ghiaia

Cava fuori alveo

Pennelli prolungati in setti sommersi

(pietrame)

Controllo variazione linea di riva e sezioni trasversali (fre-

quenza annuale)

2.2 Spiagge di

Cecina Mare (Li)

Serie di interventi dal 1988-1991

Ricostruzione della spiaggia balneare e della spiaggia a protezione di

edifici civili e strade litoranee

6000 155000 Sabbia

Pennelli prolungati in setti sommersi e barriere parallele

(pietrame)

Controllo variazione linea di riva e sezioni trasversali

2.3 Marina di

Pisa-Tirrenia (Pi)

Ricostruzione spiaggia balneare e della spiaggia

a protezione di edifici civili e strade litoranee

2600 20-25 Sabbia

Dragaggio tronco ter-minale F.

Arno

Scogliere sommerse e pennelli trasversali

sommersi

2.4 Punta del

Tesorino (Li) 1997-1999 900 90000 2,633,930 Setti sommersi e

barriere

2.5 San Rossore

(Pi) 2000-2001 2300 35000 Ghiaia Setti sommersi

2.6 Rosignano

Marittimo (Li)

Difesa dell'abitato della Mazzata di Punta del Teso-

rino (1999-2000) con ripristino dune

Ricostruzione spiaggia balneare e della spiaggia

a protezione di edifici civili e strade litoranee e

protezione di area di pregio � parco costiero

1500 20 90000 2,169,118 Ghiaia Cave a terra Via terra

Pennelli, barriere sommerse e scoglie-re (massi) sezione

25

No Controllo variazione linea di riva

2.7 Pisa (Pi)

Ripascimento artificiale a protezione della strada

litoranea a Marina di Pisa (2001)

Sostituzione opere rigide con intervento morbido 340 25 36000 760,000 Ghiaia

Dragaggio foci, moli

porti e fiumi Via terra

Pennelli sommersi trasversali (blocchi)

sezione 30 Controllo variazione linea di

riva e batimetria (2002)

2.8 Massa (Massa

Carrara)

Ripascimento di un tratto di costa protetto da opere

di difesa con sabbie draga-te in mare (1997)

Ricostruzione spiaggia balneare 250 50 4000 51,641 Sabbia Cave a mare Via mare

Pennelli emersi e scogliere parallele

soffolte

Si (1999) in-tervento simile

al 1997

Controllo linea di riva, morfo-logia spiaggia emersa, sedi-mentologia spiaggia emersa

(1999) 2.9

Marina di Ronchi

(Massa Car-rara)

Interevento sperimentale di messa in opera di un setto

sommerso in sacchi di sabbia a Marina di Ronchi

(1999)

Ricostruzione spiaggia balneare 1500 50 10000 Sabbia e

ghiaia Cave a terra Via terra Setto sommerso in sacchi

Si (2000-2002) 40.000

mc

Linea di riva, batimetria e se-dimentologia (in corso)

2.10 Massa (Massa

Carrara)

Ripascimento in ghiaia nella Vasca A-

sciutti (1999)

Ricostruzione spiaggia balneare 200 30 20000 129,111 Ghaia (90%)

sabbia (10%) Cave a terra Via terra Pennelli emersi e scogliere parallele

soffolte

Si (2000) 10.000 mc di

ghiaia

Controllo linea di riva, morfo-logia spiaggia emersa, sedi-mentologia spiaggia emersa

(1999-2002)

Page 22: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 50 di 206

2.2.3 La Regione Liguria

2.2.3.1 GENERALITÀ A fronte di un�estensione territoriale regionale ridotta (5400 mq), la costa ligure presenta

un notevole sviluppo (circa 350 km) ed una complessa articolazione amministrativa (è suddivisa in quattro province e 63 comuni).

I litorali della Liguria sono morfologicamente abbastanza omogenei, caratterizzati da ba-cini imbriferi di dimensioni piccole e medie (da poche decine a qualche centinaio di Kmq), con spiagge di varia dimensione intervallate da capi rocciosi che si protendono sul mare dai sistemi montagnosi delle Alpi Marittime e dell�Appennino e che delimitano singole unità fisiografiche.

Fa eccezione l�estremo levante, dove il crinale corre lungo la linea di costa le spiagge so-no pressoché assenti o limitate a piccole pocket beach.

La piattaforma continentale presenta una ridotta estensione e, in corrispondenza delle

principali aste vallive, i fondali sono solcati da numerosi canyon sottomarini che favoriscono l�allontanamento dei sedimenti.

L�intera attuale organizzazione degli insediamenti e dell�economia è incentrata sulla co-sta. L�80% della popolazione ligure (poco più di 1,5 milioni di abitanti) è concentrato nei comuni costieri, dove sono collocate le attività economiche (in Liguria sono presenti tre dei più importanti porti del Mediterraneo) e dove si riversano i flussi turistici delle regioni vicine, la cui presenza, se da un lato costituisce un�importante risorsa economica, dall�altro incide, anche pesantemente, sul-le trasformazioni costiere (ad esempio alimentando una forte domanda di seconde case o di posti barca nei porti turistici).

Nel complesso il litorale accessibile e utilizzabile per la balneazione misura circa 100 km, cioè meno di un terzo del totale.

Su questa risorsa si appoggia l�economia dei centri costieri che, con la principale ecce-zione dei quattro capoluoghi di provincia, vivono soprattutto sul turismo balneare.

Tale risorsa è da tempo minacciata dalla progressiva erosione del mare. Anche nei tratti di costa alta (come ad esempio nelle Cinque Terre) l�erosione provoca problemi soprattutto per la difesa dei piccoli centri abitati e delle coltivazioni a terrazza, in conseguenza delle frane che sono frequenti in una costa alta a tratti abbandonata.

Page 23: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 51 di 206

2.2.3.2 IL LITORALE L�analisi storica dell�evoluzione della costa mostra come ci sia sempre stata una stretta

relazione tra interventi antropici sugli arenili e le maggiori crisi erosive, in particolare con la rea-lizzazione della linea ferroviaria (1857 �1880) che è stata in gran parte costruita a fil di costa e con la creazione e gli ampliamenti dei porti commerciali di Genova e Savona. Negli ultimi trent�anni questi fenomeni diventano più rilevanti. Oltre alla realizzazione di altre grandi infrastrutture (autostrada - raddoppio della linea ferroviaria - tratti di nuova viabilità costiera o ampliamenti dell�esistente via Aurelia) che creano ricadute sulla linea di costa in termini di nuove opere di difesa o consistenti riempimenti a mare (Ospedaletti - Sanremo), le dinamiche costiere vengono squilibrate da tre processi principali:

1) nell�immediato dopoguerra le difficoltà e i costi dei trasporti di materiale inducono ad un forte prelievo di inerti dai principali bacini liguri, attività che verrà definitivamente vietata solo negli anni �70.

2) dopo gli anni �60 lo sviluppo dell�economia turistica porta non solo alla espansione lungo costa dei centri abitati (sono gli anni del cosiddetto boom turistico-edilizio), ma anche alla realizzazio-ne dei primi porti turistici. La loro ubicazione non ponderata rispetto agli effetti sul rimanente litorale, accentua in molti casi i fenomeni erosivi nei litorali di sottoflutto.

Page 24: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 52 di 206

3) sempre dopo gli anni �60, l�importanza economica e la diffusione dell�uso delle spiagge per la balneazione induce Comuni e concessionari a non poter più assistere ai fenomeni di erosione delle spiagge con lo stesso relativo distacco che potevano permettersi le antiche popolazioni che usavano la spiaggia solo per le proprie attività di pesca.

Si diffonde così l�affannosa richiesta di «arginare» con urgenza ed artificialmente l�azione del moto ondoso mediante scogliere e pennelli, finalizzati a difendere singoli tratti di spiaggia. Spesso tale congerie di opere di difesa non solo non produce effetti significativi ma anche produce fenomeni di intorbidamento e ristagno delle acque di balneazione e negativi impatti sul paesaggio.

I fenomeni di inquinamento delle acque riducono anche la difesa naturale costituita dalla pra-teria di posidonia, che segna un costante progressivo arretramento.

E� da rilevare che spesso i comuni sono stati lasciati soli nel combattere questa battaglia, perché lo Stato, secondo la legisla-zione vigente fino a 10 anni fa, era autoriz-zato ad intervenire solo per la «difesa degli abitati». Ciononostante negli ultimi 40 an-ni sono stati spesi in Italia per combattere il fenomeno dell�erosione costiera oltre 5.000 miliardi di euro con il risultato pa-radossale in molti casi di un graduale in-cremento del fenomeno.

La Regione Liguria - cui lo Stato ha conferito recentemente (così come alle altre regioni) la competenza sulla difesa costiera - ha attribuito estrema importanza allo studio del fenomeno dell�erosione e dei mezzi più corretti per contrastarla.

A tal fine, con il Piano Territoriale di Coordinamento della Costa (approvato nel 2000) ha sviluppato studi e indicazioni volti a favorire interventi correttamente programmati e proget-tati e attivare un sistema di «manutenzione» periodica che eviti la necessità degli interventi di emergenza, spesso molto costosi e negativi per l�impatto sull�ambiente.

L�originario concetto di difesa degli abitati (che era alla base dell�azione dello Stato, per cui gli interventi sono finalizzati alla protezione dell�aggressione marina) viene integrato con quello di spiaggia come difesa privilegiata in quanto risorsa turistica (per cui gli inter-venti sono finalizzati al mantenimento o alla creazione di litorale fruibile e rappresentano un in-vestimento che ha ampie ricadute nel comparti economici e sociali).

Il Piano delinea due filoni di azione: a) la sistemazione dei bacini e delle aste fluviali (nonché un trattamento delle coste alte)

funzionale a favorire il ripristino di un maggior trasporto solido a mare b) la realizzazione di un sistema di opere di difesa e di ripascimenti non più caotico, im-

provvisato e controproducente come quello esistente ma adeguatamente studiato per tratti unitari del litorale e in cui il mare sia chiamato a collaborare con l�uomo.

In particolare, la scelta del ripascimento come tipologia d�intervento privilegiata com-porta la necessità di poter disporre di adeguate fonti di materiale idoneo. La ricerca di giacimen-ti marini, unitamente al miglior utilizzo delle risorse a terra (pulizia e risagomatura degli alvei, materiale di scavo derivante dalla grandi opere infrastrutturali) rappresenta quindi una tappa ob-bligata anche per la Liguria, così come per le altre regioni costiere che già da tempo si sono mosse in questa direzione. Il quadro conoscitivo mostra che la salvaguardia dei litorali liguri non può essere affidata solo ad interventi di manutenzione ma deve essere spesso rivolta alla ri-costruzione del litorale stesso.

Page 25: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 53 di 206

Sulla base di queste premesse la Regione Liguria ha ormai intrapreso da anni una politica rivolta al ripristino e spesso al recupero di tratti di costa compromessa anche mediante interventi di tipo strutturale che affianchino le tecniche di ripascimento con opere di difesa idonee a migliorare la stabilità del materiale versato.

I progetti più rilevanti attualmente in corso di realizzazione, promossi dall�Ente regiona-le, sono cinque; essi interessano circa 15 km di costa ed il fabbisogno di materiali, di differente granulometria è stimabile in circa 3.000.000 di m3.

In particolare nella provincia d�Imperia è stato realizzato un progetto di recupero del li-torale di Ventimiglia e Bordighera basato su un ripascimento di circa 500.000 m3 di primo lotto (complessivamente sono previsti ripascimenti per 2.100.000 m3) di ghiaia con diametro medio compreso tra 2 � 20 mm utilizzando materiale proveniente dai corsi d�acqua Roja e Nervia.

La stabilità laterale del ripascimento dovrà essere garantita da opere di difesa trasversali che ne limiteranno il trasporto e garantiranno un litorale ampio mediamente 30 � 40 metri e con uno sviluppo lineare di 5.000 metri. Un altro studio in corso di rea-lizzazione nella provincia d�Imperia interessa quattro settori di litorale compreso tra Ospedaletti � S. Lo-renzo. Questa iniziativa s�inserisce in un programma di più ampio respiro che prevede la riorganizzazione e, ove possibile, il riutilizzo della ex linea ferroviaria litoranea1. Il progetto è mirato al realizzazione di 5.000 metri di spiagge nuove o recuperate. In prima

1 La dismissione della linea ferroviaria è stata affrontata dal citato PTC della Costa con particolare riguardo

proprio al tratto da Ospedaletti a San Lorenzo al Mare, in quanto costituisce un’occasione strategica per la riqualificazio-ne urbana e ambientale del territorio del ponente.

Da sempre la linea è stata una barriera fisica fra i centri rivieraschi ed il mare, nonché una barriera visiva nei tratti dove corre in rilevato. Il tracciato oggetto della dismissione è di circa 25 km di grande qualità ambientale e paesi-stica per le aree interessate sul litorale e per la rilevanza storica , turistica ed economica dei centri urbani attraversati.

Il PRUSST (Programma di riqualificazione urbana e sviluppo sostenibile del territorio), è uno strumento di pro-grammazione negoziata emanato tramite bando dal Ministero del Lavori pubblici nell’Ottobre 1998, al fine di promuove-re programmi di riqualificazione urbana e sviluppo sostenibile del territorio a livello nazionale; tale programma, oggi è lo strumento di attuazione delle previsioni contenute nel PTC della Costa per le aree della ferrovia, in quanto permette di reperire risorse e finanziamenti europei, di accelerare le procedure di approvazione e avvio degli interventi pubblici e privati per la riqualificazione e lo sviluppo sostenibile dell’area interessata.

Con il finanziamento ministeriale del PRUSST è stato realizzato un progetto preliminare per il riuso del sedime ferroviario dismesso con la finalità di trasformare tali aree in pista ciclabile, in uno spazio per la linea di “trasporto pub-blico locale” (tpl) e con la previsione di ampliare i percorsi pedonali litoranei esistenti nonché di aumentare degli accessi al mare.

Tutto comunque rivolto alla valorizzazione del paesaggio e delle risorse culturali, ambientali e turistiche, con la finalità di mantenere una continuità ed una unitarietà di una straordinaria risorsa territoriale costituita dal sedime del-la ferrovia.

Il secondo progetto finanziato con il PRUSST è riferito alla difesa della costa ed è finalizzato ad inquadrare le dinamiche costiere dell’intero tratto e a realizzare nuove spiagge.

Page 26: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 54 di 206

approssimazione è stimabile in circa 500.000 m3 il fabbisogno di sedimenti, anche in questo ca-so riferibili alle ghiaie. Lo studio prevede anche un�esplorazione dei fondali antistanti l�area d�indagine allo scopo d�individuare eventuali cave sottomarine.

A Laigueglia, nella provincia di Savona, l�intervento richiede circa 40.000 m3 di ghiaie

la cui stabilità è garantita da strutture trasversali. Per quanto riguarda la zona di Genova è in via di esecuzione il recupero di circa 1000

metri di litorale ubicato nella zona occidentale della città capoluogo, in un�area in cui l�ampliamento del porto commerciale ha sottratto importanti spazi di spiaggia, da sempre molto frequentati.

Il progetto prevede la realizzazione di alcune �piattaforme � isola� in coincidenza delle sporgenze rocciose e di un pennello nell�estremo settore sottoflutto. Le prime allo scopo di limi-tare il flusso di sedimenti, il secondo al fine di impedire importanti perdite di materiale a causa del drift litoraneo che risulta rivolto verso levante. Anche in questo caso è previsto un cospicuo ripascimento di circa 300.000 m3 di sedimenti riferibili alle ghiaie con diametri medi compresi tra 5 e 20 mm.

Page 27: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 55 di 206

Infine l�intervento di Fiumaretta-Marinella, in provincia di La Spezia, prevede il versa-

mento di 520.000 m3 di sedimento protetto da strutture trasversali. Anche in questo caso si pre-vede di utilizzare per il ripascimento materiale proveniente dal Fiume Magra.

2.2.3.3 INTERVENTI DI RIPASCIMENTO REALIZZATI ED ORIENTAMENTI FUTURI La Liguria ha una conformazione morfologica molto particolare. Il versante ligure sul

mare è costituito da una fascia estremamente ridotta di bacini imbriferi, specie se si considera il settore centrale compreso tra il Capo Sant�Ampelio e Punta del Mesco che su una lunghezza di 210 km per un�estensione totale dell�arco ligure pari a 230 km, è alimentato da bacini con una superficie complessiva di circa 2700 km2 con un rapporto di soli circa 13 km2 per km di fronte.

Page 28: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 56 di 206

Bacini idrografici del versante ligure

Questa caratteristica conferisce alle spiagge della Liguria caratteri molto particolari con

arenili frammentati dalle sporgenze naturali e in genere con profili molto ripidi e granulometrie sostenute.

I materiali fini inferiori a 0,3-0,4 mm, generalmente non sono stabili sulle spiagge e-merse e divengono preponderanti solo nella fascia esterna oltre il fondale di 2-3 m.

I limiti di quelle che erano ritenute le unità fisiografiche storicamente considerate, sono in genere superate a senso unico, da non trascurabili quantità di sedimento sospinte verso levan-te dalla traversia principale dei mari del III quadrante.

La gran parte dei materiali che supera detti limiti, è costituita da sedimento fine che flui-sce lungo la costa emergendo solo nel caso di condizioni favorevoli.

Si vengono così a configurare situazioni sporadiche con la formazione di spiagge sottili come l�arco Laigueglia Alassio o con la scomparsa parziale di Brezza � Tre Ponti a San Remo o infine la spiaggia delle Stelle tra Varigotti e Finale ormai interamente scomparsa.

I due tratti estremi della Liguria compresi tra il confine di stato e Capo Sant�Ampelio e tra la foce del Magra e il confine toscano sono alimentati direttamente da corsi d�acqua di di-mensioni medie.

Il primo su uno sviluppo di soli 10 km riceve i tributi dai fiumi Roja, Nervia e minori con una superficie di 940 km2 e quindi con un rapporto di circa 94 km2/km.

Il secondo, con uno sviluppo di soli 1,5 km, è alimentato direttamente dal fiume Magra con un bacino di 260 km2 ma fa parte di una grande unità fisiografica che comprende un arco di spiagge toscane che si spinge fino al porto di Livorno.

Tuttavia anche queste spiagge sono caratterizzate da sedimenti di granulometria elevata e media.

La capacità di apporto solido dei corsi d’acqua liguri nel tempo

A causa delle mutate condizioni di copertura dei versanti e dei fattori umani, la capacità di trasporto solido a mare è mutata nel tempo.

Dopo un progressivo aumento dall�epoca romana fino ai primi anni del �900, causato dall�estendersi delle pratiche agricole, con il �900 si è verificata una drastica riduzione determi-nata dall�abbandono delle terre, sistemazioni idrauliche, estrazioni di inerti e urbanizzazioni del

Page 29: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 57 di 206

territorio. In conseguenza di questo fenomeno il trasporto a mare di materiale sedimentabile è

progressivamente diminuito da un valore iniziale valutabile intorno a 500 mc/anno km2 di baci-no all'�attuale valore di non più di 200 m3/anno km2.

In conseguenza di questa situazione, già con i primi anni del �900, si determinarono in Liguria i primi fenomeni di arretramento delle spiagge.

Occorre peraltro osservare, che la necessità di alimentazione delle spiagge esistente al-l'inizio del 900 era determinata dalle condizione del litorale, all�epoca privo di strutture artificia-li di contenimento e contrasto del trasporto longitudinale.

In sostanza, pertanto nella situazione naturale iniziale le prominenze dell�articolazione costiera determinavano, accanto ad un rallentamento del flusso detritico litoraneo, che favoriva la formazione delle spiagge addossate agli stessi, anche, a causa degli aggetti limitati, la disper-sione verso i fondali di non ritorno di grandi quantità di sedimento.

Questa situazione naturale è stata inizialmente scalfita con le costruzioni portuali e suc-cessivamente con la costruzione di opere trasversali in scogliera tendenti a migliorare le spiagge esistenti.

Già dal secolo scorso, e in qualche caso, anche negli ultimi anni del precedente, lo spiri-to di osservazione dei tecnici e delle Amministrazioni, specie in provincia di Savona, aveva compreso come il versamento a mare di materiale sciolto determinasse, in particolari situazioni, specie se accompagnato dalla costruzione di opere trasversali, miglioramenti evidenti nella con-sistenza delle spiagge, preziose, anche all'�epoca, per le attività di pesca ed in modo particolare per l�industria cantieristica.

In molte situazioni pertanto, i materiali di scarto dalle cave per la produzione di calce (Finale e Spotorno o di silice (Noli) ed anche da scavi edilizi o stradali, erano normalmente smaltiti a mare a vantaggio delle spiagge.

Versamenti presso la Caprazoppa a Finale (a) e cantieri sulla spiaggia (b)

Nei primi anni dell�ultimo dopoguerra, in una situazione di crisi di trasporti, si era ricor-

si in Liguria a prelievi di sedimento direttamente dalle spiagge e dalle aste terminali dei corsi d�acqua per alimentare la ricostruzione edilizia e delle infrastrutture.

In conseguenza si innescò una disastrosa crisi di tutte le spiagge. Mentre nelle province di Genova e Imperia ed in parte, anche di La Spezia, il problema

fu affrontato secondo gli orientamenti del tempo, dominanti nel resto d�Italia (opere rigide di difesa) in provincia di Savona, per la presenza di un profondo conoscitore di idraulica maritti-ma, ing. Silvio Volta e di un illuminato professore di geologia presso l�università di Genova, Sergio Conti, si intraprese già allora il ricorso a materiale di ripascimento.

Il primo intervento organico del genere riguardò la spiaggia di Savona (1951-53) per il quale era già stato approvato e finanziato un progetto di difesa con scogliere parallele.

Fu proposto, in alternativa, un�operazione di ripascimento mediante il ricorso a detrito

Page 30: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 58 di 206

di cava e materiale di risulta dallo sgombero delle macerie delle costruzioni distrutte dai bom-bardamenti, affiancata ad una normativa intesa ad impedire il prelevamento di inerti dalle spiag-ge e dai corsi d�acqua.

L�intervento ebbe pieno successo e negli anni seguenti, fino ai primi anni�80 , fu seguito in tutta la provincia, da interventi dello stesso tipo spesso affiancati ad opere di contenimento trasversale (pennelli o isole) ricorrendo a materiali di fortuna, in un primo tempo provenienti da scavi e demolizione e nel seguito anche dai grandi lavori di viabilità (nuova sede ferroviaria ed autostradale) con risultati ragguardevoli.

Gli interventi nella provincia di Savona tra gli anni 1950 – 80, l’esempio di Spotorno: 1950 (a) e 1990 (b)

È tuttavia indubbio, che nonostante le attenzioni che le Amministrazioni hanno dedicato

al selezionamento del materiale, sono stati commessi errori che hanno provocato fenomeni sia pure transitori di inquinamento.

Oggi non è certo più possibile continuare con i vecchi metodi, a cui si ricorse con van-taggio, in mancanza di risorse adeguate ed infatti negli ultimi anni la cresciuta sensibilità am-bientale ha condotto ad una normativa per un�attenta selezione dei materiali che ovviamente ha fortemente limitato gli interventi (legge 17\05\89 n183 relativa ai piani di bacino e delibera 27\08\99: direttive concernenti criteri ed indirizzi per attuazione di interventi di difesa del suo-lo).

Resta il fatto che per mantenere l�assetto attuale e ancor più per migliorarlo, come me-glio risulterà dal seguito, non saranno certamente sufficienti gli apporti solidi naturali attuali dei corsi d�acqua.

Si pone quindi la necessità di affrontare seriamente il problema della integrazione dell�apporto solido al mare al fine di assicurare, anche mediante opere strutturali, in primo luogo il mantenimento del patrimonio esistente delle spiagge ed in secondo, il suo sviluppo.

Le spiagge della Liguria strutturate nelle ultime fasi dell�evoluzione geo - morfologica su limitati apporti solidi, possono in generale essere mantenute con modesti volumi integrativi come dimostra la loro evoluzione.

Non solo ma questa caratteristica consente, in particolari situazioni, di creare nuove spiagge o ampliare quelle esistenti con interventi di costo a volte sorprendentemente limitato, come dimostrato dalle nuove spiagge di Bergeggi ormai in vita stabile da oltre 30 anni.

Esistono inoltre ancora in Liguria tratti di litorale privo di spiagge che con opportuni in-terventi strutturali ed operazioni di ripascimento possono essere trasformati in spiagge.

Basta a questo proposito pensare ad esempio, alle possibilità che offrirebbero ad esem-pio l�ampio arco compreso tra il porto di Finale e la spiaggia di Varigotti, il tratto tra Capo Tor-re e Celle Ligure o quello tra Celle e Varazze per tralasciare l�antica spiaggia ormai scomparsa tra Albenga e Ceriale o il recupero della spiaggia di Chiavari.

Page 31: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 59 di 206

I fattori che determineranno, nel prossimo decennio, le necessità di materiale da ripasci-mento

E� evidente che le necessità future non saranno solo relative al mantenimento dell�attuale patrimonio di spiagge.

Già da ora, anche a causa della politica di incentivi offerta dalla regione Liguria, si regi-strano numerose realizzazioni e progetti di intervento strutturali tendenti a migliorare l�assetto delle spiagge attuali, alla realizzazione di nuove o alla ricostruzione di arenili scomparsi.

E� quindi prevedibile che, almeno per un periodo certo superiore al prossimo decennio, le quantità necessarie per i nuovi progetti strutturali rappresenterà la richiesta ben superiore a quanto necessario per il semplice mantenimento del patrimonio esistente.

La previsione delle necessità future ha obbligato a distinguere tra le situazioni che ri-chiedono materiale relativamente grossolano (che rappresentano la maggioranza) o sabbie di fi-ne granulometria.

Le necessità di ripascimento in relazione alle strutturazioni delle spiagge dell’arco ligure

Le spiagge della Liguria sono oggi strutturate secondo modelli diversi che ovviamente richiedono interventi di manutenzione particolari non solo per quanto riguarda il ripascimento ma anche la manutenzione strutturale. Alcune spiagge specie delle provincia di Imperia e Geno-va sono difese da strutture rigide (scogliere parallele) spesso associate a pennelli trasversali.

Le spiagge protette con strutture rigide di Chiavari (a) e Moneglia (b)

Questo tipo di difesa comporta sempre difficoltà nel ricambio idrico e quindi pone pro-blemi igienici e temperatura delle acque, rendendo difficile l�uso balneare ma in generale non richiede se non eccezionalmente operazioni di ripascimento

In alcuni casi la strutturazione è così spinta che sostanzialmente è impedito l�uso balne-are.

L�orientamento attuale della Regione Liguria è rivolto alla ristrutturazione delle stesse secondo modelli più aperti.

La manutenzione in questi casi, è condizionata piuttosto dalla necessità di rifiorimento delle strutture che generalmente è ben più pesante dal punto di vista finanziario.

Le spiagge appoggiate a semplici pennelli o isole che hanno la principale funzione di rallentare il trasporto longitudinale, hanno ottime caratteristiche dal punto di vista igienico e quindi anche per l�uso balneare e, in genere, se ben strutturate, richiedono limitate operazioni di ripascimento; poiché le strutture sono molto intervallate ed investite solo frontalmente dal moto ondoso, hanno solo necessità limitate di manutenzione strutturale.

Infine le poche spiagge sottili presentano necessità del tutto particolari e quindi merita-no un discorso a parte.

Page 32: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 60 di 206

La qualità granulometrica dei materiali da ripascimento nel prossimo decennio Per quanto riguarda la granulometria necessaria, come già osservato, in Liguria preval-

gono nettamente le spiagge ghiaiose o miste o comunque di sabbia relativamente grossolana. Anche per quanto riguarda i due archi ai due estremi, tra punta della Rocca e Capo S.

Ampelio e tra la foce del fiume Magra ed il confine toscano, secondo quanto già previsto nei re-lativi progetti di intervento, saranno necessari materiali piuttosto grossolani.

Materiali di granulometria inferiore alla frazione del millimetro sono necessari solo per poche situazioni come la spiaggia di Alassio e Laigueglia che ha un granulo medio di circa 0,2 mm e che è indispensabile mantenere con le attuali caratteristiche, la nuova spiaggia prevista a San Remo nell�arco Brezza Tre � Ponti, la spiaggia delle Calandre a Ventimiglia e poche altre.

Tralasciando questo problema che tratteremo in seguito la grande maggioranza è carat-terizzata da necessità di materiali di granulometria compresa tra 1 e 10 mm circa.

Valutazione delle necessità di materiali da ripascimento di elevata granulometria (> 0,5mm) in Liguria per operazioni di semplice manutenzione.

Tra Punta della Rocca e Capo S Ampelio Il progetto generale preliminare, recentemente approvato, di cui sono in corso di appro-

vazione gli stralci esecutivi, prevede la ristrutturazione dello intero fronte di circa 6 km per mezzo di pennelli e secche artificiali, con un massiccio versamento di materiale da ripascimento di granulometria compresa tra 4 e 20 mm.

L�integrazione dell�alimentazione artificiale, almeno per i primi anni, è prevedibile in circa 15.000 m3\anno.

Tra la foce del fiume Magra ed il confine Toscano La spiaggia di Ameglia e Sarzana su uno sviluppo di 2500 m, è stata oggetto di un pro-

getto esecutivo che ne prevede la ristrutturazione per mezzo di setti sommersi, in parte in ele-menti prefabbricati, ed il versamento di materiale da ripascimento proveniente, per la massima parte, dalla sistemazione idraulica del fiume Magra .

Il ripascimento successivo di manutenzione è previsto, almeno per i primi anni, in circa 15.000 m3\anno.

Grande arco centrale tra Capo S. Ampelio e Punta Mesco In questo grande arco occorre distinguere tra spiagge protette che, sostanzialmente non

necessitano di ripascimento e spiagge aperte appoggiate a semplici strutture trasversali Nel fascicolo n° 221 del P.T.C. della Costa della Regione Liguria, le spiagge comprese

in questo tratto, sono indicate come litorali sabbiosi o ghiaiosi per un totale di 78 km di cui 4 km riguardano spiagge protette da barriere parallele (alcuni tratti, molto difesi come Riva Ligure e S. Stefano a Mare non sono considerate spiagge); 66 km spiagge aperte e circa 8 km di spiag-ge sottili o suscettibili di essere trasformate.

Quale campione rappresentativo per quanto riguarda le spiagge aperte, si sono prescelte le spiagge di: • Spotorno - tra Bergeggi e il confine con Noli e punta Prodani; spiaggia aperta e

moto bene strutturata con pennelli realizzati in corrispondenza di aggetti costieri naturali e appoggiata ad un grande Capo.

• Bergeggi - tra punta Prodani e punta di Berteggi; completamente artificiale mol-to ben strutturata appoggiata a pennelli e al piazzale del porto di Vado a punta di Bergeg-gi.

• Celle Ligure - tra le punte del Craviolo e del Buffon; strutturata solo con un pennello intermedio.

• Lavagna - strutturata con pennelli e reduce da una lunga storia di erosione.

Page 33: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 61 di 206

Spiaggia di Spotorno Bergeggi occidentale La spiaggia di Spotorno � Bergeggi occidentale tra il confine con Noli e punta Prodani

costituisce un�unità fisiografica molto ben definita con uno sviluppo di 2,7 km. L�esposizione marittima è sensibilmente ridotta per la presenza di capo Noli che attenua

l�intensità della traversia principale da SW. Tuttavia la prevalenza dei mari di libeccio è ancora netta e quindi il flusso detritico è orientato decisamente verso levante.

L�articolazione è strutturata su tre pennelli di cui il primo da ponente molto corto e quindi superabile e due successivi abbastanza lunghi e realizzati su preminenze naturali e quindi molto efficaci.

Infine punta Prodani chiude sostanzialmente ogni fuga di sedimento per flusso longitu-dinale.

L�alimentazione naturale è praticamente costituita dal solo piccolo torrente Crivezzo posto a ponente e da altri minori bacini per un totale di circa 30 km2.

L�evoluzione storica della spiaggia è caratterizzata dalla progressiva costruzione dei tre pennelli da ponente verso levante che già dai primi anni del secolo hanno determinato un lento avanzamento dell�arenile specie nel tratto occidentale.

La crisi generale del dopoguerra, determinata dall�estrazione di inerti direttamente dalle spiagge, che ha portato Spotorno vicino alla realizzazione di scogliere è stata superata da una presa di coscienza delle Amministrazioni pubbliche che hanno in primo luogo proibito le estra-zioni di inerti direttamente dalla spiaggia e dal torrente e successivamente avviato una politica di alimentazione artificiale con materiali di fortuna.

Dai primi anni �50 e fino agli anni �70 sono stati versati all'estremo di ponente quantità molto grandi valutabili in quasi un milione di m3 di materiali detritici provenienti da demolizio-ni e scavi e nell�ultimo periodo soprattutto dai lavori autostradali e ferroviari.

A seguito di queste operazioni la situazione della spiaggia sul finire degli anni 80 regi-strava un avanzamento rispetto all'anteguerra che nel tratto occidentale fino al primo pennello è valutabile in 40-60 m e nel tratto centrale fino al terzo pennello di almeno 15 m.

Tale situazione è rimasta praticamente stabile anche con la quasi completa soppressione dell�alimentazione artificiale fino al �90 con un lieve ritiro solo nella parte compresa tra i tre pennelli.

In questo periodo sostanzialmente l�alimentazione naturale è stata solo integrata dalla erosione del piazzale della vecchia discarica valutabile peraltro in meno di 200-300 m3/anno.

Nell�anno 1991 fu prolungato il secondo pennello e fu effettuato un primo versamento di ripascimento a ponente dello stesso per circa 20.000 m3.

Dal 93 furono effettuati versamenti per complessivi 12.000 m3 (6000 nel �93, 3.000 nel 2001 e 3000 nel 2003 ossia in media 1.200 m3 all'anno tutti concentrati nel tratto compreso tra i tre pennelli).

In sostanza negli ultimi 13 anni sono stati versati artificialmente 32.000 m3 mantenendo sostanzialmente stabile la situazione dell�arenile con un gettito di 2460 m3 all'�anno che rappor-tati allo sviluppo totale di 2,7 km portano un valore di 910 m3/anno per ogni km.

Spiaggia di Bergeggi Borgo Si tratta di una spiaggia completamente artificiale realizzata negli anni �70 e strutturata

su pennelli ed una breve struttura inclinata, su un fronte di 1 km circa e praticamente priva di alimentazione naturale.

L�ultima operazione di ripascimento è stata effettuata nel �94 con il versamento in corri-spondenza dell�apposito fronte di �alimentazione artificiale�, di circa 15.000 m3 di materiale proveniente dalla profilatura del torrente Quiliano. Il materiale, che è stato gradualmente prele-

Page 34: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 62 di 206

vato dalla azione marina, ha mantenuto l�arenile sostanzialmente stabile con un valore quindi di circa 1500 m3\anno per km.

La spiaggia artificiale di Bergeggi in costruzione (1970 – 72) La spiaggia di Celle Ligure Essa è compresa tra punta del Craviolo e punta Buffon è nettamente aperta alla traver-

sia; essa è strutturata con un solo pennello centrale e appoggiata (fino a �tutto il�93) alla punta naturale del Buffon su un fronte di circa 1200 m.

Nell�immediato dopoguerra è stata soggetta a erosione per le solite cause già ricordate a cui si è posto rimedio con operazioni di ripascimento.

Dal �97 al 2004 la spiaggia è stata mantenuta stabile con una serie di versamenti di ripa-scimento per complessivi 15.300 m3 che rapportati ai 7 anni ed allo sviluppo di 1,2 km, fornisce un valore di mantenimento di circa 1800 m3\anno per km.

La spiaggia di Lavagna Posta tra il porto turistico e il pennello di Cavi ha uno sviluppo di circa 3.500 ml.

L�esposizione marittima è completamente aperta alla traversia principale che la investe quasi frontalmente con una limitata inclinazione verso levante; quindi il trasporto detritico è rivolto verso levante.

L�articolazione strutturale è basata su una serie di pennelli trasversali e su un pennello terminale non molto aggettante. L�alimentazione naturale proviene principalmente dal fiume Entella (km2, 250) o meglio da quanto di tale alimentazione riesce a superare l�ostacolo del por-to realizzato alla foce in sponda sinistra, oltre che direttamente dai piccoli bacini retrostanti la spiaggia. Per quanto riguarda l�evoluzione questa spiaggia era già soggetta ad un arretramento negli anni �50 a causa principalmente delle estrazioni di ghiaia dell�asta terminale del fiume En-tella. Intorno agli anni �60 fu iniziata la costruzione del pennello terminale di Cavi e nel periodo successivo e fino al �70 fu effettuata a diverse riprese la discarica di materiale lapideo di fortuna per un volume totale di circa 500.000 m3.

All'inizio degli anni 70 fu proposta la costruzione del porto radicato come si è detto immediatamente a levante della foce dell�Entella.

In tale occasione il Comune commissionò uno studio specifico per esaminare le conse-guenze della realizzazione del porto sul regime della spiaggia2.

Lo studio chiarì con molta precisione le conseguenze che ne sarebbero conseguite e pro-spettò diverse soluzioni di intervento preventivo.

Tuttavia esso fu ignorato e, con la costruzione negli anni 74-75 del porto la situazione precipitò con disastrosi processi erosivi con direzione verso Cavi. Le grandi mareggiate dell�inverno 75-76-77 asportarono tutta la spiaggia nel tratto sottoflutto al porto e fino all�ex ca-

2 studio di sistemazione del litorale del 12/02/1972.di Ing G. Berriolo

Page 35: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 63 di 206

sello ferroviario n. 74, demolirono 600 m di passeggiata a mare e interruppero più volte il tran-sito ferroviario.

Nella seconda metà del �77 si diede inizio alla ricostruzione della spiaggia mediante rea-lizzazione di due pennelli in scogliera (allo Chez � vous e presso il casello 44) con versamento di 140.000 m3 di materiale da ripascimento proveniente dalle cave di Serpentino in Val Grave-glia.

Nell�inverno 78-79 le mareggiate provocarono gravissimi danni alla linea ferroviaria e il Genio Civile OOMM costruì ulteriori pennelli (attualmente ne esistono 13) e effettuò nuovi ver-samenti di ripascimento. Da allora si procede a versamenti annuali di ghiaia prelevati dalla barra di foce del fiume Entella, effettuati dalla società Cala dei genovesi, secondo un accordo con le Amministrazioni comunali per un volume reale stimato in 10.000 m3 all'�anno.

Trascorsi oltre 25 anni evidentemente l�accumulo di materiale alla foce e nei fondali an-tistanti rende oggi possibile un certo passaggio di materiale che supera il porto e riprende ad a-limentare la spiaggia che anche grazie all'armatura con i pennelli, riesce a mantenersi in equili-brio, per altro precariamente, con un gettito artificiale di semplice scavalcamento dell�ostacolo di soli 10.000 m3 all'�anno circa che, rapportato al fronte di spiaggia di 3,5 km, vale circa 2.900 m3\anno per km.

Operando una media pesata delle necessità di ripascimento per le spiagge campione, si trova:

(910x2,7+15000x1 +1800x1,2+2900x3,5 )\(2,7+1,0+1,2 +3,5 )= circa 2000m3\anno per km Rapportando questo valore al fronte di 66 km delle spiagge aperte, di granulometria e-

levata risulta un fabbisogno di alimentazione artificiale di 132.000 m3\anno per l�arco centrale ligure che aggiunti alle necessita di 15.000 m3\anno previsti per ciascuno dei due archi estremi, porta il totale a circa 180.000 m3\anno di materiali di elevata granulometria per il semplice mantenimento del patrimonio esistente.

Si deve considerare a questo proposito, che, a parità di condizioni, ha anche una decisa importanza lo sviluppo del fronte. Tuttavia il campione che comprende sviluppi da 2 a 3,5 Km. può essere considerato rappresentativo delle varie situazioni liguri.

Valutazione delle necessità di materiale da ripascimento per interventi strutturali

I progetti in corso di realizzazione, approvati o in corso avanzato di approvazione da parte della Regione Liguria, elencati in seguito, prevedono i seguenti versamenti di ripascimen-to:

Località m3

(D50 > 0.5 mm)

m3

(D50 < 0.5 mm) Prezzo (�/m3)

XXimiglia-Bordighera 2.100.000 11,4

Laiguelia 25.000 15,5

Laigueglia 140.000 28.0

S. Bartolomeo 47.000 17,2

Borghetto S.S. 55.000 10,8

Pierta- Borgio 213.000 22.0

Celle L. 30.000 18,5

Cogoleto 18.000 18,5

Lavagna 49.000 18,5

Sommano 2.537.000 140.000

Si può ritenere che i progetti di cui sopra potranno essere ultimati nell�arco di circa 3

Page 36: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 64 di 206

anni. I progetti relativi a Ventimiglia � Bordighera e Ameglia � Sarzana potranno usufruire di

materiale risultante dalla sistemazione straordinaria dei corsi d�acqua insistenti sul tratto di lito-rale (operazione che si potrà ripetere ad intervalli ventennali e che ha consentito prezzi molto bassi).

Oltre a ciò esiste tutta una serie di progettazioni in corso tra cui il blocco compreso nell�arco tra Ospedaletti e S. Lorenzo a Mare di cui è in corso l�approvazione del progetto pre-liminare, che, da solo, prevede la necessità di circa m3 716.000di granulometria maggiore di 0,5 mm e il progetto di ricostruzione della spiaggia di Genova Vesima che richiederà un versamento di materiale ghiaioso di oltre 220.000 m3.

Tutto considerato si può ritenere che, per operazioni di ristrutturazione straordinaria con materiale maggiore di 0,5 mm, nel prossimo decennio si dovrà far fronte ad una necessità dell�ordine di circa 800.000 m3\anno

Se si aggiunge quanto visto per l�ordinaria manutenzione, si perviene ad un valore di circa 1.000.000 m3\anno

Quantità di materiale da ripascimento prelevabili dal corsi d’acqua liguri per sovra allu-vionamento.

Uno studio del professor Pietro Maifredi3 fornisce un orientamento attendibile su quan-to sarebbe possibile prelevare �senza compromettere le caratteristiche del corso ed alterarne il profilo di compensazione, ossia di apporti solidi in esubero rispetto al normale profilo�. I valori stimati sono i seguenti:

3 P.Maifredi: Studio sul sistema integrato di approvvigionamento e gestione dei sedimenti utiliz-

zabiliper il ripascimento luglio 2003

Page 37: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 65 di 206

scheda fiume Volumi anni (min) anni (max) m3/anno (max) m3/anno (min)

T1 ROJA 650.000 18 20 36.111 32.500 T2 NERVIA 300.000 18 20 16.667 15.000 T3 VALLECROSIA 10.000 20 25 500 400 T4 ARMEA 40.000 18 20 2.222 2.000 T5 ARGENTINA 350.000 25 25 14.000 14.000 T6 PRINO 50.000 20 20 2.500 2.500 T7 IMPERO 100.000 20 25 5.000 4.000 T8 S. PIETRO 5.000 20 25 250 200 T9 CERVO 3.000 20 25 150 120

T10 MERULA 15.000 20 25 750 600 T11 CENTA 400.000 20 25 20.000 16.000 T12 TPRSERO 2.500 15 20 167 125 T13 VARATELLA 85.000 20 25 4.250 3.400 T14 NIMBALTO 2.000 20 25 100 80 T15 MAREMOLA 37.000 20 25 1.850 1.480 T16 PORA-AQUILA 70.000 20 25 3.500 2.800 T17 FIUMARA 35.000 20 25 1.750 1.400 T18 NOLI 2.000 20 25 100 80 T19 COREALLO 17.000 20 25 850 680 T20 SEGNO 50.000 15 20 3.333 2.500 T21 QUILIANO 120.00.00 20 25 6.000 4.800 T22 LETIMBRO 90.000 20 25 4.500 3.600 T23 SANSOBBIA 250.000 20 25 12.500 10.000 T24 TEIRO 40.000 20 20 2.000 2.000 T25 PORTIGLIOLO 2.000 20 25 100 80 T26 ARRESTRA 15.000 25 25 600 600 T27 LERONE 5.000 20 25 250 200 T28 CERUSA 75.000 25 25 3.000 3.000 T29 LEIRA 55.000 20 20 2.750 2.750 T30 BRANEGA 10.000 20 25 500 400 T31 VARENNA 40.000 20 25 2.000 1.600 T32 PLCEVERA 200.000 20 25 10.000 8.000 T33 BISAGNO 300.000 25 25 12.000 12.000 T34 STURLA 20.000 20 25 1.000 800 T35 NERVIA 3.000 20 25 150 120 T36 POGGIO 3.500 20 25 175 140 T37 SORI 6.000 20 25 300 240 T38 RECCO 15.000 20 25 750 600 T39 BOATE 2.500 20 25 125 100 T40 S.FRANCESCO 1.000 20 25 50 40 T41 ENTELLA 150.000 25 30 6.000 5.000 T42 GROMOLO 9.000 30 30 300 300 T43 PETRONIO 100.000 30 30 3.333 3.333 T44 BISAGNO (MONEGLIA) 2.500 25 25 100 100 T45 DEIVA 80.000 30 30 2.667 2.667 T46 GHIARARO 20.000 25 30 800 667 T47 VARA (Alta valle) 30.000 20 25 1.500 1.200

Totale 3.868.000 187.500 164.202

Page 38: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 66 di 206

Come si può vedere, secondo i risultati di questo studio, mentre esiste ancora la possibi-

lità di prelevamenti straordinari per sistemazioni idrauliche (operazioni però ripetibili solo ad intervalli ventennali) l�intera disponibilità annuale di materiale da ripascimento ricavabile dai bacini del versante ligure, non sarebbe neppure sufficiente a coprire le necessità per la semplice manutenzione, delle spiagge liguri di elevata granulometria.

Si deve considerare a questo proposito che mentre è prevedibile che in futuro, a causa delle nuove sistemazioni idrauliche e dell�ulteriore urbanizzazione dei bacini, il trasporto solido si ridurrà ulteriormente, aumenterà lo sviluppo di arenili e quindi, anche per quanto riguarda la sola manutenzione, il deficit è destinato ad aumentare.

Il problema del reperimento del materiale da ripascimento per interventi strutturali o di manutenzione straordinaria

Materiali di elevata granulometria. Come si è visto la Regione Liguria si troverà a far fronte alla necessità di circa

1.000.000 m3\anno per materiali di granulometria superiore a 0,5 mm. Solo la parte relativa alla manutenzione potrà essere prelevata, almeno in gran parte, dai

corsi d�acqua; per gli interventi strutturali si potrà ancora ricorrere, solo in qualche caso, al ma-teriale risultante dalle sistemazioni straordinarie dei corsi d�acqua stessi, (più o meno trattati se-condo le necessità) ma sempre più, in futuro, si dovrà far ricorso a materiali provenienti da oltre i valichi (con costi di trasporto molto elevati), da cave sottomarine, da scavi per opere di viabili-tà o simili o da frantumazione di materiali di cava.

Il mercato degli inerti in Liguria è sostanzialmente attrezzato per rispondere alle necessità delle quantità necessarie per alimentare l�industria edilizia e i lavori di viabilità.

Poiché ogni intervento strutturale pone la necessità di decine e spesso di centinaia di migliaia di metri cubi di materiali in tempi ristretti, ogni richiesta del genere provoca un turba-mento sul mercato con forte crescita dei prezzi.

E� quindi necessario, da parte dell�Amministrazione Regionale impostare una strategia per far fronte a questo tipo di approvvigionamento oltre a quanto necessario per la semplice ma-nutenzione.

A questo proposito la Regione Liguria sta predisponendo diverse alternative possibili: a) Materiali da sovralluvionamento Sarà ancora possibile impostare qualche altra operazione di utilizzazione di materiali

provenenti da sistemazioni straordinarie di corsi d�acqua, (si tenga presente peraltro che tali o-perazioni sono ripetibili solo ad intervalli ventennali)

A questo proposito si pensa che sarà strettamente necessario legare contrattualmente gli appalti di riprofilatura agli interventi di ripascimento.

b) Materiali provenienti da cave sottomarine Nel caso si rendessero disponibili materiali di granulometria sufficientemente elevata,

da depositi sottomarini, il problema potrebbe essere risolto almeno per quanto riguarda i mag-giori interventi strutturali.

Si sta anche esaminando la possibilità, nel caso fosse possibile ricavare da mare quantità di materiale (generalmente di fine granulometria) in quantità superiore alle necessità relative al-le poche spiagge sottili della Liguria, di operare scambi di sedimento prelevabile dalla fascia li-toranea abbastanza aderente alla costa, di granulometria relativamente elevata, sostituendolo contestualmente con materiale di più fine granulometria prelevato da deposito marino.

Ovviamente una tale ipotesi dovrà essere opportunamente approfondita sia per quanto riguarda gli aspetti ambientali che per quanto attiene ai costi.

c) Utilizzazione di materiali di fortuna provenienti da lavori di viabilità o simili.

Page 39: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 67 di 206

In effetti esiste un�estesa disponibilità di materiali di risulta da lavori stradali o ferrovia-ri o simili che spesso, almeno in parte, presenta caratteristiche petrografiche adatte all�impiego.

Peraltro la disponibilità di questi materiali è strettamente legata ai tempi della realizza-zione del lavoro di estrazione.

E� perciò generalmente molto difficile fare coincidere le disponibilità del materiale con le necessità di impiego in lavori marittimi anche perché la produzione deve essere immediata-mente seguita dallo smaltimento per ragioni logistiche e di costo.

Si sta pertanto esaminando il problema cercando di porre a disposizione delle ditte ese-cutrici dei lavori di viabilità, apposite aree di stoccaggio nelle adiacenze delle fonti dei materiali di scavo, stipulando con le stesse apposite convenzioni, per la separazione (se necessaria) dei vari tipi litologici ed il loro relativo stoccaggio.

In occasione di appalti di lavori di ripascimento sarà perciò possibile porre a disposizio-ne degli appaltatori i materiali stoccati, affidando loro la relativa lavorazione (frangitura, vaglia-tura ed eventuale lavaggio) oltre a trasporto e posa in opera.

Il fabbisogno dei materiali di ripascimento di fine granulometria in Liguria

Come già accennato la morfologia della Liguria è tale per cui le spiagge sottili sono si-tuazioni sporadiche e quasi sempre incomplete.

L�unica vera spiaggia sottile ligure è l�arco di circa 5 km compreso tra il pennello di Laigueglia e capo S. Croce (Alassio).

Esistono inoltre almeno due situazioni che, per la morfologia della costa e dei fondali nonché per la granulometria dei materiali presenti, potrebbero essere trasformate, con adeguate opere strutturali e versamenti di adatti materiali, in spiagge sottili: la ormai quasi scomparsa spiaggia di Brezza � TrePonti (su un arco di 1,5 km) in comune di Sanremo, per la quale esiste già un progetto preliminare e la spiaggia Delle Calandre (su un fronte di circa 2 km ) in comune di Ventimiglia.

Non si può escludere che altre zone litoranee in Liguria possano essere trasformate in tal senso in futuro ma si tratta certo di eventi abbastanza lontani nel tempo.

Sono sostanzialmente queste le uniche situazioni in Liguria che potrebbero utilizzare di-rettamente materiali di fine granulometria.

Tale tipo di sedimento è difficilmente ricavabile dalla lavorazioni di materiale alluvio-nale o di cava in quanto la frantumazione, vagliatura e soprattutto lavaggio (per eliminare le pe-liti) rende i costi proibitivi.

Le alternative di approvvigionamento sono pertanto il ricorso a sabbie provenienti da vasti bacini interni della valle padana o da depositi sabbiosi sottomarini che normalmente com-prendono sedimenti fini o molto fini raramente superiori al millimetro.

In genere quando esiste un luogo di prelevamento marino abbastanza vicino al sito di u-tilizzazione, il costo di tali materiali è nettamente inferiore alle due alternative di provenienza da terra ma solo se il volume prelevato è abbastanza elevato.

Il prelevamento di sedimento da mare richiede infatti l�impiego di mezzi marittimi ed impianti di movimentazione delle sabbie per fluidificazione, molto massicci e costosi per cui, per ottenere prezzi unitari accettabili, è necessario programmare interventi che prevedano la movimentazione di volumi elevati.

Oltre a ciò occorre considerare che, a causa del dolce profilo di questo tipo di spiagge, l�intersezione tra il fondale naturale ed il profilo di equilibrio del materiale di apporto, è molto più elevata rispetto a quanto si verifica nelle spiagge di materiale più grossolano.

Pertanto, a parità di fronte, per ottenere un certo avanzamento è sempre necessaria una quantità di materiale decisamente più elevata.

In conseguenza, gli interventi di ripascimento su spiagge sottili con sabbie prelevate dal

Page 40: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 68 di 206

mare non possono essere programmati, come per le spiagge di materiale più grossolano, con li-mitati interventi annuali o a brevi intervalli di tempo ma è necessario predisporre interventi massicci che prevedano versamento di quantità rilevanti di sedimenti, ad intervalli dell�ordine di almeno 10 anni.

L�intero arco compreso tra il Molo di Laigueglia e Capo Santa Croce dello sviluppo di circa 5 km è costituito da una spiaggia sottile caratterizzata da un profilo molto dolce e una gra-nulometria di circa 0,2 mm.

Essa è soggetta a saltuari squilibri che portano alla quasi scomparsa dell�arenile su ampi fronti che però gradualmente, si riforma con la bella stagione.

In effetti questa situazione è determinata, oltre che dal diradarsi dell�alimentazione nel tempo anche dal fatto che, almeno su ampi tratti, la profondità della spiaggia è troppo ridotta e quindi non è in grado di assorbire le variazioni di battigia che sono proprie delle spiagge sottili.

Attualmente è in corso, in linea sperimentale, un intervento per mezzo di formazione di depressione.

I risultati sembrano positivi nel senso che gli arretramenti che si verificano per ondazio-ni di tipo erosivo, secondo i primi risultati sperimentali, sarebbero contrastati dal funzionamento degli impianti.

Tuttavia è fuori dubbio, almeno a parere di chi scrive, che sarebbe auspicabile un inter-vento di ripascimento abbastanza massiccio per restituire alla spiaggia una profondità tale da consentire le oscillazioni connesse con la sua natura.

Ciò evidentemente nel caso che sia possibile reperire una fonte di prelievo, di adatte ca-ratteristiche, ubicata in posizione abbastanza vicina.

Tale intervento, tenuto conto anche della conformazione molto favorevole dell�intera baia, che esclude importanti fughe di materiali, potrebbe risolvere il problema per molti anni an-che tenendo conto di un avanzamento abbastanza marcato dell�arenile.

Con la relazione di inquadramento della dinamica costiera da Ospedaletti e San Lorenzo al mare 4.

Uno dei progetti preliminari prende in considerazione la ricostruzione dell�antica spiag-gia di Brezza � Treponti che si sviluppa su un fronte di 1,5 km, oggi quasi completamente scomparsa ma caratterizzata da un dolce profilo e fine granulometria, nel tratto a ridosso di Pun-ta San Martino tra il rio Val d�Olivi e le prime propaggini di Capo Verde.

Il progetto prevede la strutturazione della spiaggia con opere trasversali e la ricostruzio-ne dell�arenile per una profondità media di circa 30 metri lineari mediante il versamento di ma-teriali da ripascimento prodotto per frantumazione da materiali di cava terrestre, per un volume di circa 120.000 m3 con granulo medio di 3 mm.

L�impostazione del progetto, per quanto riguarda la granulometria è conseguente all�attuale mancanza della reale prospettiva di usare materiale di origine marina di granulome-tria nettamente inferiore ma di costo unitario ridotto.

In effetti, come specificato nella relazione al progetto, la strutturazione prevista sarebbe in grado di stabilizzare un sedimento con granulo medio attorno a 0,3 � 0,4 mm, ovviamente aumentando convenientemente la quantità.

L�operazione potrebbe essere attuata direttamente ossia prima di procedere al versamen-to da terra come previsto dal progetto o anche successivamente utilizzando la spiaggia di ghiaietto come fondazione della nuova spiaggia sottile.

4 Incarico su concorso internazionale di Regione Liguria a A.T.I. CO.A.STAL Planning e Engi-

neering e C.

Page 41: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 69 di 206

La spiaggia di Brezza – Treponti in situazione invernale (a) ed estiva (b)

Altre iniziative in Liguria da affrontare con versamento di materiale da mare di fine

granulometria non sono attualmente prospettabili (salvo la possibilità di procedere ad operazioni di scambio come accennato al punto precedente).

Tuttavia non si possono escludere altre possibilità, nel caso in cui la ricerca in corso di giacimenti sottomarini fornisse risultati positivi.

Considerazioni sui prezzi dei materiali da ripascimento

Il materiale di elevata granulometria, come risulta dalla tabella precedente, ha prezzi abbastanza variabili in quanto le quotazioni dipendono dalle disponibilità locali e della viabilità di accesso, oltre che, come accennato in precedenza, dal fatto che l�industria locale non è prepa-rata a fronteggiare le punte di richiesta.

Si spazia pertanto dai 9 �\m3 per materiale proveniente dalla sistemazione idraulica del fiume Magra, fornito direttamente sulla spiaggia; 11,4 �\m3 per il grosso intervento di Ventimi-glia- Bordighera per materiale prelevabile dalle aste terminali dei corsi d�acqua sulla base di una sistemazione idraulica, frantumato e vagliato; ai 18,5 �\m3 di Cogoleto e Celle Ligure, e Lava-gna per materiale di cava franto e lavato.

E� evidente a questo proposito il fatto che la disponibilità del materiale abbatte decisa-mente i costi anche quando sia necessario un trattamento e quindi l�impellente necessità degli interventi regionali prospettati per superare le punte dei prezzi.

Per quanto riguarda il materiale di fine granulometria, necessario per gli interventi su spiagge sottili, l�unico esempio è quello relativo a Laigueglia con una previsione di 140.000 m3 a 29 �\m3

Si tratta di materiale proveniente da oltre valico e quindi gravato da un forte onere di trasporto.

E� evidente che tale prezzo non può essere preso in considerazione per interventi strut-turali di una certa importanza.

Non resta a questo proposito che sperare nel reperimento di sabbie di origine marina che dovrebbero comportare prezzi decisamente più ridotti.

Anche in questo caso, come già notato in precedenza, a proposito del ripascimento con materiali grossolani, si può pensare, ove i depositi marini si rivelino di granulometria inferiore a quanto richiesto anche per le spiagge sottili, ad operare uno scambio con sedimenti della fascia aderente alla costa dove più facilmente si può pensare di trovare adatte granulometrie.

Ovviamente il problema dovrà essere affrontato anche sotto l�aspetto ambientale.

Page 42: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 70 di 206

2.2.3.4 STIMA DEI FABBISOGNI DI SABBIA E GHIAIA Le esigenze di materiale per il ripascimento attualmente sono soddisfatte in gran parte,

come si può dedurre dal paragrafo precedente, utilizzando materiale proveniente dalla pulizia degli alvei dei corsi d�acqua per la loro messa in sicurezza. Questa procedura se offre indubbi vantaggi, anche in relazione alle dimensioni grossolane dei sedimenti che devono essere utiliz-zati nei litorali liguri, presentano anche dei limiti oggettivi.

In primo luogo i tempi di ripristino dei depositi torrentizi non sono sufficienti a soddi-sfare le attuali esigenze. Spesso il luogo di prelievo è situato a notevole distanza dal sito d�intervento con tutte le conseguenze logistiche ad esso connesse.

Inoltre questi sedimenti torrentizi presentano sovente granulometrie bimodali con mode centrate sulla frazione ciottolosa (dipendente dall�evento di piena) ed un�altra centrata sulla fra-zione sabbiosa (riconducibile al momento di stanca dell�evento); queste tessiture evidentemente mal si accordano con le caratteristiche tessiturali dei sedimenti di spiaggia che invece presenta-no sempre una discreta classazione.

Sulla base di queste premesse la Regione Liguria ha avviato ormai da tempo studi rivolti al reperimento di ma-teriale idoneo al ri-pascimento da cave sottomarine che ga-rantiscono sicura-mente una maggiore qualità del sedimen-to. Questi studi co-stituiscono appunto il supporto da cui verrà sviluppato l�attuale progetto.

Per quanto riguarda il fabbiso-gno di sabbia, oltre a basarsi sulle reali

stime degli interventi previsti e precedentemente descritti, si sta procedendo al calcolo dei quan-titativi potenziali dei bisogni di tutti i litorali della regione.

Va sottolineato che le spiagge della Liguria sono strutturate su limitati apporti solidi e possono, in generale, essere mantenute con modestissimi volumi integrativi, come dimostra la storia della loro evoluzione. Questa caratteristica consente, in particolari situazioni, di ricreare spiagge o ampliare quelle esistenti con interventi di costo a volte sorprendentemente limitato come è dimostrato ad esempio dalla spiaggia di Bergeggi, ormai in vita stabile da oltre trenta anni. Infatti esistono in Liguria tratti di litorale ormai privi di spiaggia, che con opportuni inter-venti strutturali ed operazioni di ripascimento, possono essere trasformati in spiagge. Basta a questo proposito pensare alle possibilità che offrirebbero ad esempio l�ampio arco compreso tra il porto di Finale L. e la spiaggia di Varigotti, il tratto tra Capo Torre e Celle Ligure o il tratto tra quest�ultima e Varazze, per tralasciare la spiaggia ormai scomparsa, tra Albenga e Ceriale, in provincia di Savona o al recupero della spiaggia di Chiavari ed alla possibilità, individuata da un recente studio, di creare una nuova spiaggia a Rapallo, per avere un panorama delle enormi possibilità di sviluppo. Sulla base di queste considerazioni, la valutazione delle necessità future di materiale da ripascimento presenta una serie di difficoltà nella stima dei quantitativi.

Una determinazione basata solo sui dati relativi alle operazioni di ripascimento registra-

Page 43: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 71 di 206

te negli ultimi anni ed una successiva estrapolazione delle future necessità risulta insufficiente in quanto, ad un esame più approfondito della situazione, si deve concludere che nei prossimi anni, il volume dei materiali necessari sarà governata, in modo molto pesante, più che dai ripa-scimenti stagionali, dalle iniziative per interventi strutturali per il miglioramento di spiagge esi-stenti, per ricostruzione di arenili perduti ed anche per la costruzione di nuovi. D�altra parte, per quanto riguarda il mantenimento delle spiagge esistenti, si ritiene più attendibile una breve ri-cerca su alcune spiagge campione da cui estrapolare i fabbisogni per l�alimentazione integrativa necessaria per il riequilibrio.

La valutazione dei fabbisogni di sabbia si basa comunque sui risultati delle indagini sull�evoluzione storica dei litorali relazionati con le tessiture presenti sulla spiaggia. Al fine di valutare complessivamente lo stato dell�erosione dei litorali liguri e conseguentemente fornire una stima dei quantitativi di sedimento necessari è in via di ultimazione un rilievo morfo � se-dimentario a scala 1:25.000di tutte le spiagge liguri.

I rilievi sono raccolti in una scheda contenente i principali parametri morfosedimentari desunti con le più diffuse metodiche di studio elaborate dalla comunità scientifica, che concor-rono a caratterizzare una spiaggia. Attualmente le indagini sono state realizzate in tutta la riviera di levante e sono in via di ultimazione per quanto riguarda la riviera di ponente.

La scheda per lo studio delle spiagge è suddivisa in due parti, la prima riporta i dati de-sunti dalle indagini di campo, mentre nella seconda sono presentate le elaborazioni per la de-terminazione dello stato del litorale ed il quantitativo di sedimento necessario alla sua riqualifi-cazione.

I dati morfologici sono stati raccolti lungo un profilo trasversale della spiaggia emersa ed in particolare sono stati determinati i parametri morfoquantitativi più significativi (ampiezza ed altezza spiaggia, pendenza, quota e distanza berma di tempesta).

All�interno dei profili sono poi stati realizzati prelievi di sedimento in corrispondenza della battigia e, dove presenti, sulle creste delle berme di tempesta, scelte per la loro significati-vità rispetto alle condizioni energetiche del mare.

I sedimenti sono stati in primo luogo caratterizzati secondo la classificazione proposta da Folk e Ward ed inoltre determinati i principali parametri statistici (media, granulo medio, classazione e skewness) sempre secondo le metodiche proposte dai due autori precedenti.

Nella scheda viene inoltre fornito il posizionamento e le caratteristiche del caposaldo a partire dal quale sono stati sviluppati i profili trasversali di spiaggia, anche allo scopo di poter replicare in futuro queste misure.

Al fine di fornire un quadro più dettagliato possibile delle condizioni di una spiaggia è stato ritenuto opportuna riportare, accanto a parametri propri del deposito sedimentario, degli indicatori delle condizioni meteomarine, per le due ondazioni più importanti. In questo caso so-no state indicate le caratteristiche dell�onda massima con ritorno annuale, quinquennale e de-cennale, indicative delle condizioni più energetiche e infine l�onda media annuale indice delle condizioni ordinarie.

E� stato inoltre considerata l�azione delle ondazioni sulla spiaggia, in particolare la risa-lita delle stesse lungo il profilo di spiaggia. Per fare questo sono stai adottati i parametri di ru-nup. Ricordiamo che il runup R, viene definito come massimo locale o picco dell'altezza istan-tanea dell'acqua alla battigia. Il limite superiore di runup è un parametro estremamente impor-tante per la comprensione dell�ambiente spiaggia andando a determinare la parte attiva, vale a dire soggetta alla dinamica sedimentaria della stessa.

Andando a considerare la risalita dell�onda sul profilo di spiaggia non solo avremo una delimitazione della parte attiva della spiaggia ma altresì sarà possibile definire se il profilo di spiaggia ha uno sviluppo sufficiente per dissipare l�energia dell�onda o se l�onda non perderà energia prima di incontrare il limite a terra della spiaggia (solitamente in Liguria costituito da manufatti: passeggiate, strada litoranea, etc).

La valutazione dello stato erosivo del litorale è stata effettuata attraverso il confronto di

Page 44: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 72 di 206

5 parametri morfo � sedimentari ritenuti indicativi delle condizioni del litorale. I parametri morfologici considerati sono: evoluzione della linea di riva, altezza della

spiaggia, tipologia del profilo (dissipativo o riflessivo). Quelli sedimentologici prendono invece in considerazione i parametri statistici classazione e skewness. Questi parametri sono stati ela-borati attraverso un semplice algoritmo di calcolo applicando un differente valore indice in fun-zione della variazione dei medesimi parametri.

Il valore indice totale ottenuto permette di valutare lo stato erosivo del litorale. In base al punteggio ottenuto sono stati definiti tre gruppi che classificano il litorale e prevedono la tipo-logia d�intervento:

Classificazione Tipologia d'intervento T < 5 Litorale stabile Nessun intervento 5 < T < 10 Litorale sottoposto a blanda erosione Interventi di riequilibrio T > 10 Litorale in erosione Interventi di ricostruzione

Nei tratti costieri dove sono stati individuati fenomeni erosivi si è provveduto ad effet-

tuare una stima dei quantitativi necessari di materiale per il ripascimento, ipotizzando di preve-dere un innalzamento del litorale ed un conseguente avanzamento tali da soddisfare H > Rmax, dove H= altezza spiaggia e Rmax= runup massimo.

Queste stime sono state effettuate utilizzando due differenti procedimenti. Entrambe le metodologie affrontano il problema con rappresentazioni bidimensionali

che analizzano la spiaggia lungo una direttrice costa-largo e stimano il profilo di equilibrio as-sunto dalla spiaggia (Equilibrium Beach Profiles EBP) in funzione del materiale versato sulla stessa. Con questi modelli è quindi possibile ottenere, a partire dall�avanzamento previsto, la quantità di materiale necessaria espresso in m3/m di spiaggia.

Il primo metodo considera un incremento del fondale simulando un aumento dello spes-sore dei sedimenti e conseguentemente un avanzamento della spiaggia che conserverà le stesse caratteristiche del profilo originario. L�incremento totale del deposito sedimentario sarà quindi assimilato a un parallelogramma di sedimento e pertanto, conoscendo la quota e l�avanzamento che s�intende raggiungere, oltre la profondità di chiusura, è possibile calcolare il quantitativo di materiale necessario.

La metodologia proposta da Dean, a partire dalle osservazioni concettuali di Bruun, vi-ceversa, considera il profilo di equilibrio funzione delle caratteristiche del materiale e della dis-sipazione dell�energia del moto ondoso. Il modello di Dean tiene quindi in considerazione i quantitativi di materiale versato e le caratteristiche tessiturali dello stesso; l�efficienza di un ver-samento di materiale sarà quindi funzione anche della tipologia di sedimento. In particolare nel nostro caso è stata adottata quest�ultima metodologia semplificata da Houston.

In attesa dei risultati finali di questo studio, una stima del fabbisogno di inerti per i ripa-scimenti di ricostruzione è riconducibile a quanto indicato per i 5 interventi prioritari delineati nel paragrafo precedente.

Località Lunghezza Li-torale (Km)

Quantità inerte per la ricostruzione dei litorali (Mc)

Ventimiglia-Bordighera 5,00 2.100.000 Ospedaletti S.Lorenzo 5,00 500.000 Laigueglia 1,40 40.000 Vesima 1,00 300.000 Fiumaretta Marinella 2,50 520.000 TOTALE 14,90 3.460.000

Page 45: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 73 di 206

2.2.4 Il Dipartimento de l’Hérault

2.2.4.1 GENERALITA Situato al bordo del Golfo

di Lione, il litorale dell�Hérault è costituito da una costa lineare di circa 80 Km, compresa tra il Grau de Vendres ad ovest e il comune di Grande-Motte ad est. Esso è costituito da un lungo cordone li-toraneo di sabbia interrotto da due punti rocciosi: il Cap d�Agde (co-stituito da rocce vulcaniche) e il Mont Saint-Clair (massiccio cal-careo situato nel comune di Sète). Ad est del Cap d�Agde, diverse lagune litoranee, di dimensione variabile, sono presenti lungo tutta la costa (laguna di Thau, laguna di Vic, laguna dell�Or, �).

Nella zona di studio, i fiumi costieri non sono numerosi. Il limite naturale del diparti-mento è costituito ad ovest dalla foce dell�Aude in prossimità del Grau di Vendres (bacino ver-sante: 4830 km2, portata media: 45.6 m3/s); sul litorale dell�Hérault, sfociano inoltre i seguenti tre corsi d�acqua: l�Orb in prossimità della Valras-plage (bacino versante: 1437 km2, portata media: 22.8 m3/s), l�Hérault in prossimità del Grau d�Agde (bacino versante: 2250 km2, portata media: 52 m3/s) e di minore importanza, il Lez nel comune di Palavas-les-Flots (Agence de l�Eau RMC � Univ. Perpignan, 2000). Il regime idrologico di questi corsi d�acqua è molto va-riabile, con periodi di siccità importanti e piene a volte molto elevate. Infine, anche se non è si-tuato proprio nel territorio dell�Hérault, il Rhône (bacino versante: 98000 km2, portata media: 1510 m3/s) costituisce la risorsa maggiore in termini di apporti dall�entroterra, tanto che la sua influenza si estende fino alla foce dell�Hérault.

A scala regionale, il clima dipende è influenzato dai venti di terra spesso violenti (Tra-montana a ovest e Maestrale a est, rispettivamente venti del settore NO e NE) e dai venti marini principalmente del settore sud e sud-est, più rari, ma la cui intensità può essere comunque im-portante (Agence de l�Eau RMC � Univ. Perpignan, 2000). Questo regime dei venti con la dop-pia componente, continentale e marina, induce un regime delle onde caratterizzato da:

- onde locali (NE a NO) generate dai venti di terra, frequenti, ma con poca energia (fetch debole);

- onde dal settore est a sud-est (più frequenti) generate dai venti di mare, più rare, ma di intensità maggiore e associate e eventi di tempesta.

La deriva lungo il litorale generata dal moto ondoso di sud-est è dominante nella zona di studio (Agence de l�Eau RMC � Univ. Perpignan, 2000). Si tratta, in effetti di onda associate a forte energia che inducono delle correnti litoranee con elevata capacità di trasporto. La deriva litoranea è quindi diretta da nord-est a sud-ovest ad eccezione della zona situata tra Frontignan e il limite est del dipartimento dove c�è l�inversione.

Dal punto di vista dell�uso del suo territorio, il litorale dell�Hérault a conosciuto dei pro-fondi cambiamenti nel corso della metà del ventesimo secolo. Prima del 1950, le zone urbane erano limitate a dei villaggi di pescatori situati di solito non in prossimità della costa, a eccezio-ne di Sète. Il litorale era essenzialmente allo stato selvaggio (Mission Interministérielle d�Aménagement du Littoral, 2003).

Nel 1963, ha inizio la missione Racine; ciò si traduce nella costruzione di numerose o-pere portuali e l�urbanizzazione dei cordoni dunari cui la Grande-Motte è un esempio.

Page 46: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 74 di 206

L�artificializzazione del litorale diviene molto importante. Lo sviluppo del litorale, essenzialmente intrapreso tra gli anni 50 e 80, ha avuto due

conseguenze importanti: o il frazionamento del litorale (opere portuali) a creato dei compartimenti relativamente

indipendenti tra di loro interrompendo il transito dei sedimenti; o la distruzione dei cordoni dunari a diminuito lo stock di sabbia disponibile.

Parallelamente, la gestione e la coltivazione dei fiumi si sono accelerate (dighe, estra-zione dei materiali) diminuendo il volume degli apporti sedimentari verso il mare.

Il sistema costiero che obbediva nel passato a dei funzionamenti naturali a dunque subi-to delle costrizioni importanti. Le manifestazioni locali delle sue evoluzioni (che prima erano molto uniformi) sono ora più evidenti. Queste evoluzioni, che avevano delle conseguenze limi-tate, ora entrano in gioco fortemente poiché minacciano gli interessi socio-economici (Mission Interministérielle d�Aménagement du Littoral, 2003).

Fino agli anni 90, la risposta all�erosione è stata locale; la regione della Languedoc-Roussillon presenta più di 250 opere (SDAGE RMC). L�esecuzione di opere di protezione a lo-calmente permesso di rallentare o interrompere il fenomeno erosivo in alcuni settori, ma gli ef-fetti a medio termine di questo tipo di scelto possono rivelarsi molto importanti: trasferimento delle zone in erosione, impatto sull�ambiente, � Così, i problemi dell�erosione non sono stati definitivamente risolti e la necessità di provvedere alla manutenzione delle opere rappresenta un costo importante. Globalmente, il bilancio di questo sviluppo resta quindi mitigato, tanto dal punto di vista ambientale che economico (Mission Interministérielle d�Aménagement du Litto-ral, 2003).

2.2.4.2 IL LITORALE Il litorale è stato suddiviso in cellule sedimentarie. Queste cellule sono caratterizzate da

un funzionamento idro-sedimentario globalmente omogeneo e autonomo in rapporto ai compar-timenti vicini (SDAGE RMC). Il limite tra due cellule adiacenti di solito è costituito da una di-scontinuità quale un�opera portuale o una foce armata di un fiume. Si possono distinguere 7 cel-lule sedimentarie con caratteristiche sabbiose (Mission Interministérielle d�Aménagement du Littoral, 2003):

1. dal Grau de Vendres alla foce dell’Orb (~6 km): costituiti da sabbia fine (0.2 � 0.4 mm), la spiaggia emersa ha una larghezza di circa 100 m a sud, mentre è più stretta a nord; un limitato cordone dunare è presente a sud della cellula. La spiaggia sommersa ha una pendenza debole (0.5 - 2 %) ed è costituita da 2 a 3 barre a sud e 1 barra a nord. 2. dalla foce dell’Orb alla foce dell’Hérault (~13 km) : la costa è costituita da sabbia fine (0.2 - 0.4 mm) e la larghezza è variabile, maggiore a sud e minore a nord. I cordoni dunari sono ben sviluppati a sud e assenti a nord. La pendenza è lieve (0.7 %), la spiaggia sommersa è costi-tuita da 1 a 3 barre. 3. dalla foce dell’Hérault a Cap d’Agde (diga Richelieu) (~5 km): delle piccole dune sono presenti ad est; la spiaggia sommersa a una pendenza debole (0.4 - 0.7 %) e presenta una barra. Si tratta di una zona altamente urbanizzata. 4. da Cap d’Agde (diga Richelieu) al Lazaret (Sète ovest) (~17 km) : cellula comprendente una costa di sabbia fine in prossimità della laguna di Thau (0.2 � 0.4 mm) con una granulome-tria crescente procedendo verso Sète. La larghezza della spiaggia emersa varia tra 100 metri a ovest e 15 metri a est con un cordone dunare a tratti e presente in alcune zone tra Agde e Mar-seillan e delle dune ben sviluppate a ovest del lido (Marseillan). La pendenza della spiaggia sommersa è debole con 2 barre a ovest della cellula che diventano meno accentuate nel mezzo del lido con la presenza da 1 a 3 barre. Le opere artificiali sono molto importanti ai due estremi di questa cellula. 5. da Lazaret (Sète ovest) al canale del Rhône a Sète (Sète est): costa essenzialmente roc-

Page 47: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 75 di 206

ciosa con rare spiagge ai piedi delle falesie; la zona è molto urbanizzata. 6. dal canale del Rhône a Sète (Sète est) al porto di Palavas-les-Flots (~24 km): cordone litorale di ciottoli e sabbia. La spiaggia emersa è stretta (da 25 a 30 metri e le dune sono assenti. La spiaggia sommersa presenta un profilo pressoché piatto (0.4 - 0.9 %) con 1 o 2 barre. Le ope-re artificiali sono importanti tranne che nella zona centrale della cellula. In questa cellula si assi-ste ad un�inversione della deriva del litorale: a est ha una direzione NE, a SO nella parte ovest (come nelle cellule situate più a ovest e descritte precedentemente) e SO-NE nella parte est (come nelle cellule più a est descritte di seguito). 7. dal porto di Palavas-les-Flots alla diga di l’Espiguette : solo la parte ovest di questa cel-lula (Palavas a La Grande-Motte) fa parte del litorale dell�Hérault. E� costituita da sabbia fine (0.2 � 0.4 mm) nella parte ovest e molto fina (0.1 � 0.2 mm) nella parte est. Per la parte del lito-rale dell�Hérault della cellula, la larghezza della spiaggia è limitata, soprattutto a ovest dove le abitazione sono a ridosso della spiaggia. Le dune sono assenti a ovest, un cordone dunare esiste nella parte centrale e dune artificiali sono presenti nella zona orientale del litorale dell�Hérault. La pendenza della spiaggia sommersa è debole e le barre sottomarine sono assenti a ovest e in numero da 1 a 2 a est (Grand Travers). Le opere artificiali sono molto presenti a ovest e più li-mitate in seguito.

Queste cellule sono descritte in dettaglio nel rapporto dell�Agence de l�Eau RMC � U-

niversité de Perpignan (2000).

2.2.4.3 IL FABBISOGNO DI SABBIA L�evoluzione del tratto di costa nel dipartimento dell�Hérault è ben conosciuto. La de-

scrizione qualitativa delle tendenze evolutive per settori a dato luogo a diverse sintesi che di se-guito si descrivono. Il litorale dell�Hérault beneficia inoltre di un monitoraggio continuo per mezzo di una campagna di misure topo-batimetriche del SMNLR.

La quantificazione dei processi evolutivi si basa su uno studio della velocità di arretra-

Page 48: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 76 di 206

mento della costa, sulla stima dei volumi di sabbia in movimento e dei volumi necessari alla manutenzione dei litorali. La loro quantificazione sul litorale dell�Hérault non è al momento possibile: i differenti lavori intrapresi propongono delle stime e delle metodologie troppo diffe-renti tra di loro per un�analisi quantitativa coerente.

Nella regione Languedoc-Roussillon, la missione interministeriale di sistemazione del litorale ha organizzato un gruppo di lavoro attorno alla tematica "erosione" messo sotto la re-sponsabilità del SMNLR, di BRL e dell'intesa Interdépartementale per Démoustication (EID). I lavori terminati nel gennaio 2003 sono stati elaborati per determinare gli orientamenti strategici per la gestione dell'erosione nella regione Languedoc-Roussillon. I passi sono stati i seguenti:

- definizione dei principi strategici condivisi; - diagnosi del rischio (arretramento della caratteristica di costa) e delle sfide socioeconomiche

e patrimoniali; - a partire dalla cartografia incrociata dei rischi e delle sfide, definizione dei settori d'inter-

vento prioritari; - in funzione dell'evoluzione constatata del litorale (forte erosione, stabilità artificiale, accre-

scimento...) e delle caratteristiche del settore (natura, che presenta forti sfide socioeconomi-che...), proposta di modalità di gestione adeguate ad ogni settore (modifica del transito se-dimentario, restauro del funzionamento naturale, arretramento strategico, assenza di gestio-ne).

La cartografia del rischio erosione (cioè la caratterizzazione della natura e dell'intensità

del fenomeno) è stata realizzata a partire da una sintesi dei principali studi esistenti (vedi biblio-grafia). I documenti sui quali si basa questa sintesi sono diversi: si tratta tanto di studi recenti imperniati su alcuni settori del litorale che di sintesi più generali che utilizzano dati che risalgo-no anche al 1935. Un livello di rischio è stato attribuito ad ogni zona del litorale secondo una ripartizione in 6 classi: accrescimento, equilibrio, equilibrio da confermare (equilibrio evidente ma da confermare a causa di una mancanza di dati), erosione, erosione forte e stabilità artificia-le. Questa suddivisione non è sostenuta da un'analisi quantitativa, ma sulla analisi storica o spe-cifico del fenomeno e la sua velocità.

Questi lavori si sono tradotti con l'edizione di carte al 1/130.000 che presentano il ri-

Page 49: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 77 di 206

schio erosione e le zone d'intervento prioritarie, le sfide e le modalità di gestione proposte e con l'integrazione di queste informazioni in un sotto MAPINFO. La figura che segue propone un e-stratto della carta di rischio per il dipartimento del Hérault.

In particolare si evince che nel Hérault: - il 32% della costa è in stabilità artificiale; - il 21% è in erosione; - il 16% è costituito da opere portuali; - l'11% è in erosione forte; - il 7% è in equilibrio da confermare; - il 6% è in equilibrio; - il 5% è di tipo roccioso; - il 2% è in accrescimento.

L�Hérault in gran parte è dunque sottoposto ad un'erosione di vecchia data di cui è te-stimonianza la percentuale di tratto costiero stabilizzato artificialmente. Ampi settori sono inte-ramente artificiali, sia per opere portuali (Sète, Agde...), sia per opere di protezione contro l'ero-sione (Frontignan, Carnon, Palavas...). Secondo la guida tecnica del SDAGE-RMC, il dipartimento può essere diviso in due zone la cui frontiera si situa al livello del Cap di Agde: - a Ovest: "il bilancio è contrastato. Il transito litorale è debole (i pennelli di Farinette spiag-

gia hanno garantito una protezione effettiva della spiaggia dieci anni dopo la loro realizza-zione). Pertanto le opere svolgono un ruolo importante: se permettono di fermare il processo erosivo in modo puntuale, possono avere conseguenze negative sui settori vicini privandoli dei loro contributi naturali (il frangiflutti di Valras ha aumentato l'erosione a sud-ovest) o aumentando l'effetto erosivo dell�attacco delle onde (le dighe di testa della spiaggia di Vias realizzate per lottare contro la sommersione in caso di tempesta, sono all'origine della scomparsa della spiaggia) (SDAGE-RMC)�.

- A est: "l'erosione è predominante (la cellula Frontignan Palavas avrebbe perso 20 ha di spiaggia dal 1945 con un arretramento medio di 0,7 m/anno ed un arretramento massimo di 1,4 m/anno. Il lido di Marseillan a Sète perde da parte sua 0,6 m/anno in media). In questo settore la deriva litorale globalmente est-ovest è più debole (valori da 10.000 a 40.000 m3/anno sono avanzate senza mai essere stati provati). La linea di costa è, nell'insieme, for-temente artificializzata (SDAGE-RMC)�.

I riferimenti bibliografici disponibili sull'evoluzione della caratteristica di costa nella Languedoc-Roussillon sono numerosi. La sintesi delle osservazioni così raccolte ha permesso di elaborare un inventario dei luoghi qualitativo delle tendenze evolutive (Missione Litorale, 2003). Alcune di questi riferimenti propongono bilanci quantitativi la cui analisi resta tuttavia difficile.

I principali riferimenti recenti disponibili su questa tematica sono i seguenti: * Schema d'orientamento per la protezione, il restauro e la gestione delle spiagge della

Languedoc-Roussillon (CEPREL, 1995) " Obiettivi - La realizzazione di questo schema d'orientamento corrispondeva ad una doppia

volontà: → costituire una base di riferimento attorno alla problematica dell'erosione in Languedoc-

Roussillon (inventario dei luoghi); → realizzare un documento d'aiuto alla decisione ad uso delle Comunità locali per venire

in aiuto degli amministratori nella messa in opera di una politica integrata di sistema-zione e di gestione del litorale

" Méthodologie - questo documento fa la sintesi di varie informazioni: → studi e documenti precedenti: studio comparativo di missioni fotografiche aeree, dati

Page 50: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 78 di 206

provenienti da ricerche o da esami generali o specifici, documenti emanati dai servizi dello Stato o dai servizi comunali o dipartimentali;

→ indagini svolte presso gli abitanti dei comuni litorali ed i servizi dello Stato: percezione dei problemi, progetti a breve o medio termine;

→ campagne di terra: diagnosi morfodinamica, diagnosi sullo stato generale del mezzo (vegetazione, aspetto paesaggistico...) ;

→ campagna fotografica aerea e prese di punti di vista obliqui realizzati durante l'estate 1991: informazioni sulla frequenza e le sistemazioni

" Contenuti - questo schema propone due approcci complementari: → una presentazione tematica su scala regionale: carte al 1/400 000 su vari temi (geologia,

idrologia, sedimentologia, climatologia, protezione contro l'erosione, vulnerabilità all'e-rosione...) ;

→ un approccio dettagliato su unità omogenee: carte al 1/25 000 che presentano per parti di litorale, una diagnosi dell'erosione e degli assi di gestione e di sistemazione auspica-bili. Osservazioni: Per Hérault, questo documento riprende e porta dati dello schema diret-

tivo di sistemazione e di gestione delle spiagge dell’Hérault (Conseil Général del Hérault - CEPREL, 1990).

* Evoluzione del litorale della Languedoc-Roussillon del 1945 ai nostri giorni: 1a fase (CETE-IPSEAU, 1997) " Obiettivi: studio dell'evoluzione della caratteristica della costa della Languedoc-Roussillon " Metodologia: fotointerpretazione di foto aeree realizzate negli anni 40 e 90 su tutto il litora-

le " Contenuti: cartografia al 1/25 000 che presenta le varie caratteristiche della costa; valuta-

zione a partire dal raffronto di posizioni successive della caratteristica delle costa delle su-perfici perse o guadagnate sul mare.

* L'evoluzione delle spiagge a ovest del Golfo di Lyon al XX secolo - Cinematica della caratteristica di costa, dinamica sedimentaria, analisi di previsione (Durand, 1999)

Questa tesi di dottorato ha un doppio obiettivo: diagnosi, con lo studio dell'evoluzione della riva ovest del Golfo di Lyon nel corso del XX secolo, e in prospettiva, con prove d'analisi di previsione sulle prospettive d'evoluzione. Quest'analisi si basa su fotografie aeree che abbrac-ciano il periodo 1935-1997 e su profili di spiaggia. Prove di quantificazione dei trasporti sedi-mentari lungo la costa sono state realizzate per mezzo di vari metodi che sono stati comparati. Infine, proposte per una migliore gestione del litorale sono state avanzate.

* Definizione e cartografia delle unità sedimentarie del litorale mediterraneo francese, sinte-si bibliografica (CEFREM, 2001)

Questo studio definisce cellule idrosedimentarie con caratteristiche omogenee su tutto il litorale della Languedoc-Roussillon. Ciò, si sostiene sull'analisi di molti documenti di riferimen-to e sullo studio di molti profili batimetrici forniti dalla SMNLR. Lo studio delle variazioni del-la caratteristica di costa nel corso della seconda metà del 20 XX secolo è condotto per mezzo di fotografie aeree.

Funzionamento e dinamica morfo-sedimentaria del litorale del delta del Rodano (Sabatier, 2001)

Questi lavori presentano: una cronistoria della costruzione del delta del Rodano, una classificazione delle spiagge del delta in funzione della tipologia della prima costa, una cronisto-ria delle sistemazioni costiere. L'evoluzione tra il 1895 e il 2000 della caratteristica di costa e dei fondali poco profondi è descritta per mezzo di fotografie aeree e di indagini topo-batimetriche; lo studio dei processi a breve termine è anche condotto. Il ruolo delle sistemazioni è studiato e simulazioni sono utilizzate per stabilire una diagnosi sull'efficacia delle attrezzature

Page 51: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 79 di 206

e l'evoluzione probabile della caratteristica di costa. * Evoluzione del litorale sabbioso del Golfo di Lyon: 2a fase, constatazione e prospetti-

ve in previsione dell'elaborazione di una strategia di gestione (CETE-IPSEAU, 2002) Questo studio riprende lo studio CETE-IPSEAU realizzato nel 1997 e lo completa alla

luce di nuove fotografie aeree (campagna 1999), dei lavori realizzati dell�università tra il 1997 ed il 2002 e dall�utilizzo di dati complementari (sedimentologia...). E� completata da una carto-grafia a 1/25 000 dell'uso del suolo nel 1942-1944.

Morfodinamica di una costa sabbiosa a maree contenute ed a barre: il Golfo di Lyon (Languedoc-Roussillon) (2002)

Questi lavori si preoccupano di comprendere la zona dei bassi fondali e delle barre sotto costa allo scopo particolare di studiare i processi d'emigrazione dei corpi sedimentari in questo sistema. Questo studio si basa sull'analisi di indagini topo-batimetriche, di misure idrodinamiche (onde, correnti), di prelievi granulometrici, d'indagine sismica per riflessione THR. L'analisi è realizzata a diverse scale temporali; permette di proporre principi di soluzioni per le località in erosione, esaminando soluzioni alternative alle "strutture rigide".

Il delta del Rodano: geodinamica postglaciale (Boyer ed Al, il 2003): Questo lavoro ha permesso di realizzare una carta di sintesi geologica, idrografica e

strutturale e costruire un modello sedimentologico per il delta del Rodano a partire dai dati di-sponibili (bibliografia, mappe geologiche, date di perforazioni) per ricostituire l'architettura e la geometria dei prismi postglaciali e portare elementi di previsione che riguardano l'evoluzione del Golfo di Lyon.

Da alcuni anni, molti studi diagnostici sono stati realizzati su cellule sedimentarie o set-tori particolari. Il loro obiettivo è di fornire informazioni sull'erosione e fare proposte per gestire questo fenomeno. Si possono citare alcuni esempi di studi:

* Studio generale per la protezione e la sistemazione duratura del lido di Sète a Marseil-lan (BCEOM, il 2001):

Questo studio si basa su un'analisi diacronica dell'evoluzione della caratteristica di costa dal 1954 e contiene un atlante 1/5 000.

Studio della protezione del Golfo d�Aigues-Mortes (SOGREAH, studio in corso): Si tratta di un inventario dei luoghi a partire dall'analisi di fotografie aeree e di una pro-

posta di scenari d'azione e di preservazione adeguati ai vari settori della zona compresa tra Grau di Prévost (ovest di Palavas-les-Flots) ed il Rodano.

Studio per la gestione integrata del litorale di Villeneuve-lès-Maguelone a Frontignant-Plage (BCEOM, studio in corso):

Questo lavoro ha per scopo un bilancio dell'evoluzione della caratteristica di costa, u-n'analisi ambientale e paesaggistica, delle proposte di scenari di gestione integrata della zona costiera e la realizzazione di uno schema di sistemazione.

Osservazioni: i documenti preceduti di un asterisco (*) sono stati utilizzati in occasione della sintesi cartografica del rischio erosione (Orientamenti strategici per la gestione dell'ero-sione - Missione Interministeriale di Sistemazione del Litorale).

Alcuni studi citati propongono una stima quantitativa dell'evoluzione del litorale; l'ana-lisi che può essere dedotta resta frammentaria e soltanto indicativa poiché i vari lavori utilizzano metodologie difficilmente comparabili (tecniche, periodo...) e non è stato oggetto di una reale sintesi che potrebbe convalidarle. Le cifre fornite sono generalmente rappresentative di grandi tendenze spazio temporali (molte decine di anni; cellule di molti chilometri); i bilanci non riflet-tono dunque eventi locali o a breve termine. Si possono citare alcuni elementi: - dal “grau” di Vendres alla bocca dell’Orb: lo studio CEFREM (2001) mostra un avan-

zamento nella parte occidentale (nord del �grau�: più di 20 m3/m/anno; spiaggia di Ven-dres: + 85 m dal 1986) ed un arretramento a sud-ovest della spiaggia protetta di Valras (5

Page 52: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 80 di 206

m/anno tra il 1968 ed il 1996). Lo studio CETE (2002) mostra su questo settore un bilancio positivo con un avanzamento di 120 m2/anno ed una velocità d'evoluzione di 0.21 m/anno.

- della bocca dello Orb alla bocca dell’Hérault: - Orb a Grande Maïre: si tratta di un settore stabile ad eccezione della zona della grande

Maïre; si constata accrescimento alle Orpellières (+ 57 m tra il 1968 ed il 1986) (CE-FREM, 2001);

- Grande Maïre a Libron: questo settore subisce un'erosione indicata di 44 m d'arretra-mento medio dal 1986 (-4.4 m/anno) (CEFREM, 2001);

- Libron à l'Hérault: si constata una forte erosione alla Tamarissière che può raggiungere 3 m/anno (CETE, 2002).

Il bilancio globale è di -320 m2/m e la velocità d'evoluzione media di -0.25 m/anno (CETE, 2002).

- della bocca dell’Hérault al Cap d’Agde: l'erosione è maggioritaria (-1.5 a -3 m/anno) con un avanzamento alle due estremità (molo dell�Hérault e molo del porto di Cap d�Agde) (CEFREM, 2001); l'accrescimento raggiunge così 4 m/anno al livello della spiaggia Riche-lieu. Secondo lo studio CETE (2002), i bilanci mostrano un'evoluzione molto limitata di questa zona molto urbanizzata ed artificiale: -50 m2/anno e -0.09 m/anno.

- da Cap d’Agde a Sète: la perdita media annuale tra il 1954 ed il 2000 è di 1.000 m2/anno (BCEOM, 2001). - da Cap d�Agde a Marseillan: è un bilancio erosivo con -190 m2/anno e -0.4 m/anno per

la CETE (2002). Il settore della Môle è stabile per lo studio BCEOM del 2001 mentre appare in erosione (-0.6 m/anno) nello studio del CEFREM (2001). Il settore del Ro-quille è in accrescimento sui dati dello studio BCEOM del 2001 con + 0.5 m/anno ma appare come un settore in erosione per lo studio CEFREM del 2001 (-1.8 m/anno) e per lo studio CETE del 2002 (arretramento constatato di 30 m). Il settore di Port Ambonne al �grau� di Marseillan è in erosione con stime di -0.65 m/anno per la BCEOM (2001);

- del �grau� di Marseillan a Sète: secondo lo studio CETE (2002), il bilancio sarebbe + 4 m2/anno; la relazione CEFREM (2001) segnala che il lido conosce un arretramento a est (-2 m/anno tra il 1968 ed il 1986) mentre il resto del lido è stabile, o in progressione (a est del porto di Marseillan). Le cifre proposte dalla BCEOM (2001) confermano che l'ovest del lido è abbastanza stabile, o in accrescimento per posti (con + 0.3 + a 0.6 m/anno) mentre al centro il lido presentano una tendenza generale all'arretramento (-0.2 a -1 m/anno) salvo un settore centrale in accrescimento (+ 0.2 m/anno); verso Sète, a est della spiaggia della Corniche, al riparo delle opere, è in accrescimento (+ 3m/anno) (BCEOM, 2001). Sulla scala del lido, un arretramento di -0.6 m/anno in media è indica-to (SDAGE-RMC).

- da Frontignan a Palavas-les-Flots: secondo la CETE (2002), il bilancio è negativo con -410 m2/anno ed una velocità d'arretramento di -0.3 m/anno. Questa cellula avrebbe perso secondo la SDAGE-RMC 20.000 m2 di spiaggia dal 1945 con un arretramento medio di -0.7 m/anno ed un arretramento massimo di -1.4 m/anno - zona occidentale (Frontignant, stagno di Ingril): è in accrescimento (+ 0.5 + a 0.95

m/anno) o stabile (est dello stagno di Ingril) (BCEOM, in corso); - zona centrale (degli Aresquiers al �grau� dello Prévost): questo settore vede un'alter-

nanza di settori stabili (ovest dello stagno di Pierre Blanche, Maguelone) ed in erosione (-0.75 a -1.3 m/anno) (BCEOM, in corso).

- dal Grau di Prévost a Grande-Motte: - del �grau� del Prévost a Palavas: questo settore conosce una perdita da 1.000 a 2.000

m3/anno (SOGREAH, 2003); - da Palavas a Carnon: la perdita è di 8.000 m3/anno (SOGREAH, 2003); secondo i bi-

lanci effettuati dalla CETE (2002), l'evoluzione di superficie è di -280 m2/anno e la ve-locità d'evoluzione di -0.7 m/anno;

Page 53: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 81 di 206

- da Carnon alla Grande-Motte: nella zona occidentale, il litorale presenta un forte grado di artificializzazione; il settore di Travers conosce una perdita da 25.000 a 30.000 m3/anno (SOGREAH, 2003). Per la CETE (2002), il bilancio globale è di -220 m2/anno e -0.3 m/anno. Lo studio CETE-IPSEAU del 2002 descritto precedentemente ci fornisce alcuni ele-

menti di sintesi che vengono di seguito ripresi. Il bilancio evolutivo calcolato dalla CETE corri-sponde ad evoluzioni su un'ampia scala temporale (dagli anni 40 alla fine degli anni 90); le ve-locità evolutive sono dunque rappresentative di grandi tendenze spazio-temporali (60 anni; cel-lule da 4 a 13.5 km); i bilanci non riflettono dunque eventi locali o a breve termine.

Aud

e –

O

rb

Orb

Hér

ault

Hér

ault

– C

ap d

’Agd

e

Cap

d’A

gde

– M

arse

illan

pla

ge

Mar

seill

an p

lage

Sète

Sète

Fron

tigna

n Fr

ontig

nan

– Pa

lava

s

Pala

vas –

C

arno

n

Car

non

La

Gra

nde

Mot

te

Lunghezza spiaggia (km) 6 12.6 6 4.5 12 2 13.5 4 8

Evoluzione areale annuale (m2/anno) +120 -320 -50 -190 +4 -200 -410 -280 -220

Evoluzione lineare annuale (m/anno) +0.21 -0.25 -0.09 -0.4 +0.003 -0.8 -0.3 -0.7 -0.3

Fonte: CETE-IPSEAU (2002) A titolo d’esempio si possono confrontare i risultati contenuti nello studio « Le littoral

du Languedoc-Roussillon - Éléments statistiques - octobre 2000 - L’évolution du trait de côte - Daniel Frayssinet, Direction régionale de l‘Environnement » con un’elaborazione indicativa per la valutazione dei volumi annuali di sabbia in erosione, calcolati con «altezza attiva H » compresa tra 6 e 8 m (elaborazione effettuata dall’Osservatorio Regionale dei Litorali della Regione Lazio)

dal 1942-1946 al 1992 Erosione

Mq Accrescimento

Mq Saldo net-

to Mq Saldo

Mc/anno (H=6mt)

Saldo Mc/anno (H=8mt)

Da Grand Travers alla spiaggia di Carnon -122.000 10.000 -112.000 -13.440 -17.920 Da Palavas-les-flots à Maguelone -190.000 48.000 -142.000 -17.040 -22.720 Frontignan -205.000 0 -205.000 -24.600 -32.800 Sète -121.000 40.000 -81.000 -9.720 -12.960 Dal Lido di Sète alla spiaggia di Marseillan -12.000 14.000 2.000 240 320 Capo d'Agde -130.000 10.000 -120.000 -14.400 -19.200 Imboccatura dell’Hérault -160.000 0 -160.000 -19.200 -25.600 Imboccatura dell’Orb -52.000 115.000 63.000 7.560 10.080 Totale -992.000 237.000 -755.000 -90.600 -120.800 Fonte : Service maritime et de la navigation, Service technique central des ports et voies navigables, 1997 (http://www.environnement.gouv.fr/Languedoc-Roussillon/publication/litto/erosion.htm)

Page 54: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 82 di 206

2.2.5 La Generalitat Valenciana

2.2.5.1 GENERALITÀ Il litorale della Comunidad Valenciana copre 454 km di costa ripartito in 60 municipi.

La superficie di questi coincide con il 14% della superficie della Comunidad, in cui risiede il 53% della popolazione totale (4 milioni). Se si considera la fascia di 8 km, la percentuale della popolazione residente aumenta al 70 %.

La densità media abitativa della Comunidad Valen-ciana è di 179 ab/km2 mentre quella relativa alla fascia co-stiera si pone intorno a 662 ab/km2, cifra che raddoppia se si considera la popolazione stagionale estiva.

Di conseguenza, il litorale valenciano è luogo di re-sidenza ed accoglienza per un elevato numero di persone, e sopporta molteplici usi ed attività economiche, a volte in-compatibili l'un l'altro e poco rispettosi della fragilità della zona costiera, caratterizzata da una biodiversità tipica delle aree di transizione terra-mare.

Fortunatamente il litorale Valenciano conta una serie di siti naturali che valorizzano la costa e mantengono la sua singolarità. Gli spazi naturali del litorale sono protetti in lar-ga misura. La costa Valenciana conta nove parchi naturali litoranei, otto zone di protezione speciale per gli uccelli, nu-merose zone umide catalogate, microriserve di interesse flo-reale, siti inclusi nella rete Natura 2.000, oltre ad altri spazi naturali che senza protezione, restano esclusi dai processi di urbanizzazione.

Lungo la costa insistono 40 strutture portuali, ovvero in media un porto ogni 11 km, cosa che contribuisce all�alta densità infrastrutturale ed ai problemi che si pongono in termini di conflitti tra utilizzi non com-patibili. Quattro di quest'impianti sono grandi porti commerciali sui quali sono riposte le attività valenciane di export. Sono quindi punti chiave delle catene logistiche che dovranno adattare i loro impianti alle future domande, in accordo con direttive europee sul trasporto.

Come conseguenza dell�aggravarsi del problema legato alla diminuzione ed in alcuni casi l'annullamento dell'apporto di sedimenti (sabbie e ghiaie) sulla costa a causa della regola-mentazione e delle arginature dei fiumi, dello sviluppo dell'agricoltura intensiva nelle pianure costiere, dell�occupazione urbana della costa che, o hanno invaso le zone attive delle spiagge con costruzioni ed infrastrutture, distruggendo i cordoni dunari, o hanno creato barriere al già scarso trasporto costiero, come è successo con la costruzione e ampliamento di porti e con alcu-na opere di difesa di costa (dighe e pennelli), il 52% della fascia costiera si trova in regressione, particolarmente grave nel 14% della lunghezza totale del litorale.

Questo fatto assume una speciale rilevanza essendo le spiagge, oltre ad una risorsa natu-rale, una risorsa economica di primo ordine per sostenere l'attività turistica di Valencia. Le spiagge occupano il 57% della costa della Comunidad.

La Comunidad Valenciana accoglie circa 13 milioni di turisti all�anno, il turismo copre il 11,6 % del Prodotto Interno Lordo valenciano e genera il 11,5 % di occupazione nella Comu-nidad.

La Generalitat Valenciana, tenendo in alta considerazione il valore ecologico ed econo-mico della sua costa, ha assunto come obiettivo prioritario la promozione di nuove strategie di gestione del litorale, indispensabili per mantenere la competitività della Comunidad che è prin-cipalmente turistica e costiera.

La Generalidad Valenciana possiede una capacità tecnica verificata con la realizzazione di numerosi studi ed attività concrete, che consente inoltre di orientare facilmente le sue risorse

Page 55: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 83 di 206

umane ed organizzative per gli scopi di questa politica. Dal 1982, anno in cui si è trasferita la competenza relativa ai porti, e specialmente dal 1992, anno in cui sono diventate effettive le competenze in materia di coste, la Conselleria de Infraestructuras y Transporte ha sviluppato un lavoro di acquisizione e studio di informazioni specifiche del litorale della Comunidad Valen-ciana, allo scopo di disporre della base informativa necessaria per lo sviluppo efficace delle sue competenze.

Sono stati anche sviluppati una serie di piani di gestione dei litorali, di progetti e di ope-re ed un Sistema di Informazione Costiero, che hanno consentito di conoscere e diagnosticare la complessità dei processi che si sviluppano nell�area litorale e la necessità di una pianificazione integrata nella quale si inseriscono tanto le amministrazioni che le parti sociali.

2.2.5.2 IL LITORALE

La costa valenciana, su 454 km di lunghezza, presenta varie morfologie, risultato degli aggiustamenti tettonici, del livello relativo del mare e della relazione locale tra processi erosivi aerei e marini.

Questa complessa interdipendenza condiziona le diverse sezioni di costa, distinguendo due ovali caratteristici: l'ovale di Valencia (imboccatura del fiume Cenia � Capo di San Anto-nio), che occupa la parte nord e centrale della costa Valenciana, e l'ovale di Alicante, che occu-pa la parte meridionale.

Nell'ovale di Valencia prevale l�andamento regolare e quasi rettilineo della costa, men-

tre nell'ovale di Alicante, più strutturato, l'indice di articolazione aumenta localmente. Eccetto nei settori di alta scogliera, generalmente il mare è breve, condizionando la dinamica di un si-stema costiero senza marea.

Dal punto di vista geomorfologico la costa d'accumulazione (spiagge di sab-bia e ghiaia) rappresenta quasi il 60% del-la sua lunghezza, mentre le scogliere rap-presentano il 29%. I tratti restanti sono oc-cupati da difese costiere, porti o altri tipi di infrastrutture. La diversa morfologia costiera determina un�alta diversità di eco-

Page 56: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 84 di 206

sistemi adattati all�azione ed alla dinamica ondosa, alla salinità ed all�abrasione eolica. Per que-sta ragione, la classificazione delle coste Valenciane si attiene a criteri morfologici e considera separatamente le coste alte e le coste basse.

Si forniscono le seguenti definizioni per la classificazione morfologica:

COSTE ALTE: Comprendono meno di un quarto del litorale co-stiero. Le loro ripide scarpate sono battute dal mare da fondali profondi o da piattaforme sommarie. Per questa ragione i tratti di scogliera si divi-dono generalmente in alti litorali ripidi (la cui parte emersa supera il 10 m) e in scogliere medie (la cui parte emersa è inferiore ai 10 m).

COSTE BASSE: Associate a un retroterra pianeggiante e anche paludoso con una pendenza verso mare inferiore al 6 �, dispongono di un buon numero di spiagge di sabbia e ghiaia in lunghi tratti del litorale Valenciano. In considerazione della loro diversa origine e dinamica am-bientale, si distingueranno in seguito le spiagge di sabbia, di ghiaia, le co-ste a �restinga� e le lagune costiere.

Nel seguente quadro sono associati i tratti di costa e le relative tipologie.

Morfologia Tipo Zone

Litorali ripidi alti

Settore Nord: Versanti orientali della montagna Irta (tra Peñíscola e Alcossebre) e Macizo del Desert (tra Oro-pesa e Benicàssim) Settore Sud: La piana dei Planes del Montgó (tra Denia e Xàbia); a sud della baia di Xàbia fino a Puntal di Mo-raira; a sud di Toix, superata la baia di Altea fino a Be-nidorm; e tra Vila Joiosa e Campello (interrotto da spiagge di ghiaia e sassi)

Coste Alte

Scogliere medie

Settore Nord: All�estremo nord della provincia di Ca-stellón nella costa di Vinarós � Benicarló; qualcuna nei pressi di Irta; e da Oropesa a Benicàssim Sector Sud: Alcuni tratti nei dintorni di Denia, Xàbia, Moraira, costa di Calp, la metà nord della baia d�Altea, nello stesso luogo dell�antica Benidorm, intorno a Vila Joiosa e al Campello e più verso sud nelle punte e nei capi di Santa Pola, Punta Prima, Capo Roig, Punta del Cuervo, Punta della Horadada.

Spiagge sabbiose Nel Golfo di Valencia associate alle principali foci flu-viali; in alcune piccole insenature nell�ovale di Alican-te; e dopo Santa Pola fino a la Mata.

Spiagge di ghiaia Si trovano in diversi tratti del litorale, tra cui la più am-pia a Vila Joiosa, che si prolunga fino a El Campello

Coste Basse

Coste di �restinga� e la-gune costiere

Nell�ovale di Valencia; immediatamente a nord di Peñí-scola; nella Riva di Cabanes � Torreblanca; l��al bufe-ra� di Oropesa; a sud di Benicàssim; la costa di Nules � Moncofa; la palude di Almenara; tra le unità alluvionali delle bocche del Palancia e del Carraixet; da l�imboccatura del Turia fino al piede della montagna di Cullera; dall�imboccatura del Júcar fino a Denia; Nella costa sud; nella baia di Xàbia; in Moraira; e nella chiusura costiera della laguna di Elche.

Page 57: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 85 di 206

Come è stato precedentemente detto, i problemi erosivi della costa Valenciana sono molto com-plessi, le sue cause sono diverse, le ripercussioni molteplici con conseguenze a scala locale e re-gionale molto importanti.

Un�analisi effettuata nel 2002 dal laboratorio de Puertos e Costas dell�Universidad Poli-técnica di Valencia (LPC � UPV) sull�evoluzione storica della linea di riva del litorale Valen-ciano dal 1947, e sulla tendenza attuale, fa emergere i risultati di seguito descritti:

Si può affermare che l�erosione attualmente interessa il 52% del litorale Valenciano ed in modo specialmente grave il 14% della sua costa. Nello studio si è effettuata un'analisi quali-tativa e quantitativa, misurando progressioni ed arretramenti della linea di costa, in termini asso-luti e relativi, nei periodi di tempo considerati, cosa che ha permesso di calcolare i corrispon-denti tassi di accrescimento ed erosione per ogni sezione di costa.

SPIAGGIA DI EL SALER

1947 1957 1965 1972 1977 1981 Profili Origine Relativa Assoluta Relativa Assoluta Relativa Assoluta Relativa Assoluta Relativa Assoluta

P-1 0,00 -20,10 -20,10 -11,10 -31,20 -12,33 - 43,53 +5,11 -38,42 -11,10 -49,52

P-2 0,00 -21,63 -21,63 -8,75 -30,38 -10,82 -41,19 +6,00 -35,19 -13,21 -48,40

P-3 0,00 -19,18 -19,18 -8,54 -27,72 -12,37 -40,09 +6,91 -33,18 -12,48 -45,66

P-4 0,00 -19,55 -19,55 -8,59 -28,14 -11,73 -39,38 +4,84 -35,04 -12,66 -47,70

P-5 0,00 -21,44 -21,44 -9,90 -31,30 -12,66 -43,96 +5,77 -38,19 -16,57 -54,76

P-6 0,00 -21,06 -21,06 -9,00 -30,06 -12,90 -42,96 +4,74 -38,22 -16,57 -54,79

Esempio di tavola utilizzata per misurare regressioni e progressioni della linea di costa

Ciò nonostante i rilievi effettuati sull�evoluzione della linea di costa, poggianti su serie fotografiche che mettono a confronto successive posizioni della linea di costa, fanno porre una domanda: quale linea di costa?

Se la linea di costa è l�intersezione della zona emersa con la lamina d�acqua, occorre te-ner presente che il livello medio del mare (NMM) è variabile nonostante la considerazione per cui il nostro mare, il Mediterraneo, è un mare senza maree.

Evidentemente il Mediterraneo non ha una marea astronomica significativa, i valori dell�escursione di marea sono molto bassi e in linea di principio non si considerano, cosa, tutta-via, che è bene considerare come un grande errore. Se supponiamo un�escursione di marea di 15 cm, che non è nemmeno la massima viva equinoziale, e una pendenza della spiaggia asciutta del 2%, questa variazione del L.M.M. equivale a una variazione della linea di costa di sette metri e mezzo (7,5 m).

Nel caso di marea meteorologica, dobbiamo considerare che le condizioni del tempo non permetterebbero la fattibilità del volo in caso di marea positiva, (elevazione del L.M.M.: basse pressioni, forti venti di Levante, situazione di �gota fría�). Nel caso delle maree negative (abbassamento del L.M.M.: alte pressioni, venti di Ponente), le condizioni climatiche permette-rebbero il volo, dovremmo supporre una discesa del L.M.M. fino a 40 cm e, di conseguenza, un avanzamento della linea di costa, apparente, di venti metri (20 m).

Per questo è plausibile la considerazione per cui la linea di costa restituita non è mai l�intersezione di superficie asciutta con lamina d�acqua; supponiamo che sia la linea zero deter-minata da tecniche di interpretazione fotogrammetriche, cioè la �linea di quota zero�. Attual-mente la Generalidad Valenciana lavora su fotografie aeree recenti per calibrare quali sono que-ste differenze.

Il rilevamento sull�evoluzione della linea di costa è stato realizzato a partire dalla resti-tuzione della stessa in fotografie aeree senza considerare lo stato del mare nello scattare la foto.

Page 58: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 86 di 206

Di conseguenza, le ipotesi del modello fanno sì che l�analisi storica finisca con il definire indif-ferente invece di stabile la situazione di diversi tratti di costa. In altre parole, i risultati ottenuti danno una situazione stabile ma la sensibilità del modello non permette, al momento, di realiz-zare un�affermazione inoppugnabile in questo senso.

D�altra parte, considerando che i processi del litorale coinvolgono simultaneamente i vari tratti all�interno di una stessa Unità Morfologica, e che quindi le opere concluse in un tratto possono influire sull�evoluzione di altri tratti all�interno della stessa unità (dato il grado di inter-venti della stessa unità sulla costa), è ragionevole assumere una certa alea sulle definizioni di �stabilità� nel rilevamento tendenziale realizzato.

Complessivamente, quindi, lo studio indica i risultati che si presentano di seguito:

Se consideriamo le tre grandi unità sopra illustrate, la loro situazione in quanto ad ero-

sione costiera è quella che si definisce di seguito: (1) Costa Nord (foce del fiume Cénia – Porto di Valencia) La costa Nord appartiene alla grande unità morfodinamica del Golfo di Valencia (Delta

Page 59: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 87 di 206

dell�Ebro � Capo di San Antonio) e i suoi sedimenti naturali sono fondamentalmente di origine litogenetica (dal 90 % al 95 %). Si caratterizza per una forte componente longitudinale di tra-sporto di sedimenti Nord-Sud (da 300.000 a 600.000 m3/anno), per i suoi gravi problemi erosivi (più del 75 % della sua costa è erosiva), per una grande quantità di pennelli e difese di riva e un circuito sedimentario cristallizzato in grandi tratti. La mancanza di depositi sottomarini di sedi-menti che siano sfruttabili per la rigenerazione artificiale spiega l�esiguo numero e la bassa qua-lità delle opere di correzione effettuate.

Vinaroz – Peñíscola

La conclusione dello studio nel tratto tra Vinaroz e Benicarló è di tratto Indifferen-te-Regressione; la spiegazione di questa ambivalenza è data dal fatto che in generale la costa è indifferente, ma con tendenza erosiva, o è definibile, in tratti specifici, in regres-sione, con tassi medi vicini a �1 m/anno.

La costa tra Benicarló e Peñíscola è definibile in regressione, con un tasso di arre-tramento medio di -1 m/anno.

Tratto: Vinaroz - Peñíscola Sottotratto

Definizione Tasso

(m/anno) Tendenza

El Puntal - Roca Plana Indifferente Regressione Roca Plana – Spiaggia del Fondalet (tratto nord) Regressione - 1 Roca Plana – Spiaggia del Fondalet ( tratto sud) Progressione +1 Spiaggia del Fondalet (Pouet) Indifferente Regressione Spiaggia del Fondalet (Xica- nord fiume Seco) Regressione -1 Spiaggia Nord di Benicarló (Punta de Riu) Indifferente Regressione Spiaggia del Morrongo Progressione +1 Spiaggia del Gurugu Indifferente Regressione Spiaggia Benicarló - Peñíscola (tratto nord) Regressione -1 Spiaggia Benicarló - Peñíscola Regressione -3 Fronte nord tombolo Peñíscola Regressione -1

Esempio di tavola utilizzata per realizzare la diagnosi

Page 60: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 88 di 206

Alcala de Chivert – Capo d’Oropesa.

In questo tratto di litorale c�è, nell�insieme, una forte variabilità, dato che è sia in-differente, in quanto costa dove si alternano periodi di regressione/progressione o con trat-ti di costa di avanzamento e indietreggiamento continui. Per studiarlo si sono considerati diversi sub tratti definiti in sub unità morfologiche.

Nel tratto corrispondente al delta del fiume Cuevas o San Miguel, la costa, tanto al nord come al sud, non presenta una tendenza evidente e uniforme nel tempo, e si possono constatare periodi di avanzamento e indietreggiamento con tassi medi di ±1 m/anno, tut-tavia, nell�insieme, la costa può definirsi indifferente.

Sul fronte litoraneo di Torreblanca, al nord di Torrenostra, la costa è definibile in regressione, con tassi medi fino a –1,5 m/anno nelle vicinanze di Torrenostra. Più a sud, il tasso medio si va riducendo per finire con l�essere indifferente al nord della Gola del Trenc. L�ambiente della Gola del Trenc può definirsi, nell�insieme, dati alla mano, tratto indifferente.

Il tratto nord del fronte litoraneo di Cabanes, come continuazione dell�ambiente della Gola del Trenc, è indifferente, e così si mantiene fino a Torre de la Sal, tuttavia con un�evoluzione dell�indietreggiamento -avanzamento - indietreggiamento con tassi medi di ±1 m/anno. Al sud di Torre de la Sal la costa può definirsi in regressione, con un tasso medio di -1 m/anno, tendenza che si manifesta fino alla spiaggia del Mojón e anche in Oropesa. Il resto del fronte costiero di Oropesa presenta due tratti differenziati. Inizial-mente la costa è indifferente nell�insieme, ma con la particolarità per la quale la linea re-trocede - avanza - retrocede nei periodi studiati con tassi medi di ±2 m/anno. Più a sud, in valore assoluto, la linea di costa avanza, con evidenza forte sulla spiaggia Morro del Gos, che presenta un�evidente tendenza d�accrescimento con un tasso di +1 m/anno. Cabo de Oropesa – Puerto de Castellón

Il gran numero di interventi realizzati tra la Roca de los Cañones ed il porto di Ca-stellón, riducono l�analisi del tratto alla sola spiaggia del Grao di Castellón, che evidenza un netto stadio di accrescimento, con un tasso medio di +2,5 m/anno. Tuttavia, la ten-denza del tratto nord della spiaggia è di regressione. Puerto de Castellón – Puerto de Sagunto

In questo fronte del litorale noi consideriamo tre tratti: il delta del Mijares e la spiaggia di Burriana in due tratti; non consideriamo la spiaggia Sud di Castellón e Alma-zora a causa della quantità di interventi realizzati nel periodo di rilevamento.

Il delta del Mijares presenta due versanti chiaramente distinti; nel lato nord si evi-denza una regressione, con un tasso di -1,5 m/anno; mentre il lato sud del delta è invece indifferente, anche se con tendenza alla regressione.

La costa tra il delta e il grao di Burriana, che chiameremo spiaggia di Burriana, è chiaramente in regressione, con un tasso medio di -1,5 m/ anno. E invece la spiaggia del Grao de Burriana è nettamente in progressione con un valore medio di +4 m/anno. Porto di Burriana – Porto di Sagunto

L�analisi di questa costa comincia dalla spiaggia di Nules, e precisamente dal suo estremo sud, nelle prossimità della sua scogliera di difesa; la costa presenta un�elevata variabilità con processi di avanzamento - indietreggiamento - avanzamento, una tendenza alla re-gressione e tasso medio di -1 m/anno. Anche la spiaggia di Moncofar presenta, al sud della scogliera, cicli di avanzamento-indietreggiamento la cui risultante è regressiva con un tasso medio di -2,6 m/anno; l�estremità finale di spiaggia è indifferente ma con tendenza alla regressione. La spiaggia di Chilches presenta due tratti; al nord è indifferente; alla fine della zona ur-

Page 61: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 89 di 206

bana, invece, la tendenza è di regressione con un tasso medio di -1,7 m/anno. Questa tendenza si mantiene anche sulla spiaggia di la Llosa, con un tasso medio di -1 m/anno. Sulla spiaggia di Almenara questa tendenza s�inverte, giacché la costa diventa di accre-scimento, anche se con un tasso molto basso, quasi indifferente, un +1 m/anno. La spiaggia di Almenara avanza verso il sud, diventa indifferente e inverte la tendenza in seguito passando a regressione, tendenza che già è materializzata nelle spiagge di Mal-varrosa e Corinto, in Sagunto, con un tasso medio de -1 m/anno di regressione. Da ultimo, le spiagge di Almarda e Canet de Berenguer si definiscono indifferenti, ma con tendenza all�accrescimento, favorita dalla presenza di Porto Siles. Porto di Sagunto – Porto di Valencia

Curiosamente, al sud del porto di Sagunto la costa è praticamente indifferente fino al lato nord dell�emi-tombolo del Puig, sulla spiaggia di Puçol, dove è regressiva con un tasso di -1m/anno. Tutto il fronte dell�emitombolo, da Puçol a Meliana, è antropizzato con interventi di difesa, il cui obiettivo è di fermare l�arretramento di questa singolare formazio-ne del litorale della Comunità Valenciana. La spiaggia al nord di Port-Saplaya è di marcata tendenza all�accrescimento, con un tasso di +1,8 m/anno, e al sud, considerando insieme le spiagge di Alboraia, Cabanyal e Mal-varrosa, la tendenza è sempre di accrescimento, con un tasso medio di +3,47 m/anno. Tra il 1992 e il 1997 il tasso medio nelle spiagge di Malvarrosa e Cabanyal è di +1,2 m/anno.

(2) Costa Centro (Porto di Valencia – Capo di San Antonio). La Costa Centro appartiene alla stessa unità morfodinamica della costa Nord. La com-

ponente longitudinale di sedimenti è meno intensa che sulla Costa Nord. Non si rilevano gravi problemi erosivi generali poiché l�erosione progressiva di El Saler alimenta buona parte della Costa Centro e si notano soltanto problemi locali in qualche punto della zona meridionale.

Porto di Valencia-Capo di Cullera

Le spiagge di Pinedo e di El Saler possono definirsi, attraverso lo studio realizzato, in regressione con tassi medi storici di circa -1,5 m/anno, anche se i monitoraggi compiuti tra gli anni 1992 e 1997 indicano un tasso medio di arretramento di circa � 0,5 m/anno.

Le spiagge la Devesa e Recatí possono essere considerate indifferenti, senza chiara tendenza a progresso o regressione. La stessa considerazione può essere fatta in tutta la costa fino al capo di Cullera, con periodi di avanzamento-regressione che indicano, co-munque, una tendenza all�accrescimento nelle spiagge che si trovano più a sud (del Rey, Bega del Mar e del Dossel). Capo di Cullera – Capo di San Antonio

Tra il capo di Cullera e la foce del Jucar ci imbattiamo nelle spiagge del Raco e San Antonio, entrambe in accrescimento con un tasso medio di +1 m/anno.

A sud dello Jucar si trovano le spiagge del Marenyet, L�estany, Doradp e Silencia, particolari in quanto a profusione di opere di difesa e quindi non considerate nell�applicazione del modello.

Cullera chiude le sue spiagge con Brosquil, che evidenzia un trend molto variabile con un risultato generale che si potrebbe definire, nelle ultime serie, di regressione, con un tasso medio di -1 m/anno.

La spiaggia di Tavernes de Valldigna presenta una forte variabilità, con processi periodici di avanzamento-regressione che non permettono di trarre conclusioni sulla sua tendenza e quindi indifferente. La circostanza si ripete nel tratto nord della spiaggia di

Page 62: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 90 di 206

Xeraco, anch�essa definibile indifferente, salvo il tratto finale, di fronte al centro abitato, che evidenzia una chiara tendenza alla regressione con un tasso de -1 m/anno.

La spiaggia di Gandía (Nord e Grao), presenta una netta tendenza all�accrescimento, con tassi rispettivamente di +1 y +1,5 m/anno, anche se nell�ultima se-rie si coglie una tendenza alla regressione, aspetto, questo, che si è potuto osservare in al-tre spiagge poggianti su opere di difesa.

La costa tra i porti di Gandía e Oliva si può classificare in regressione con un tasso medio di -1,3 m/anno/ tranne il tratto della spiaggia di Oliva e Piles che è indifferente. La tendenza delle spiagge in tutto il tratto è di regressione.

La spiaggia di Aguas Blancas, a sud del porto di Oliva, è considerata in regressio-ne, con un tasso di -1 m/anno; mentre le spiagge del Gorgos e La Devesa, sono definibili indifferenti con una certa tendenza alla regressione.

Nella zona del Molinell, in Denia, la costa presenta un carattere di regressione, con un tasso di -1,2 m/anno, che di-venta indifferente con tendenza al-la regressione nelle spiagge di Els Poblets e Almadraba. La spiaggia di les Basetes, fino alla diga di protezione del porto di Denia, pre-senta un�informazione incompleta poiché non è stato applicato il modello, anche se la tendenza se-gnala accrescimento con un tasso medio vicino a +2 m/anno, inver-tendosi nelle ultime serie a re-gressione.

(3) Costa Sud (Sud del Capo di San Antonio).

Invece di una grande unità morfodinamica molto attiva, questa zona litoranea si caratte-rizza nell�avere piccole unità sedimentarie, con caratteristiche locali molto accentuate e predo-minio del sedimento biogenetico, salvo nell�unità morfodinamica più meridionale, dove l�influenza dei sedimenti d�origine fluviale è determinante. L�esistenza di buoni depositi sotto-marini ha permesso di effettuare rigenerazioni marine che hanno corretto molti problemi erosivi del passato e hanno cambiato morfologia ad alcune spiagge, con ricadute economiche e ambien-tali rilevanti.

Capo di San Antonio – Baia di Benidorm

Tra il Capo di San Antonio e la baia di Benidorm la costa è soprattutto alta o in fa-lesia. Baia di Benidorm

Le spiagge della baia di Benidorm, spiagge di Levante e Ponente, sono di carattere indifferente, e rappresentano un esempio di spiagge basculanti, per cui difficilmente si può marcare una tendenza dato il carattere di alternanza negli estremi delle spiagge. Capo di Santa Pola – Esculls del Mojón

L�ultimo fronte di applicazione del modello è la costa tra il porto di Santa Pola e Capo Cervera in Torrevieja. Dapprima, la spiaggia Santa Pola dell�Ovest è una spiaggia in regressione con un tasso medio di -1,9 m/anno; continua con spiaggia Lisa e le spiagge del Pinet e La Marina, entrambi indifferenti, con tendenza alla regressione.

La spiaggia di Guardamar, al nord della foce del Segura, ha un�evidente tendenza alla regressione, con un tasso di -1,6 m/anno, che si mantiene al sud della foce fino alle Dune di Guardamar, dove la costa diventa indifferente. Il tasso sulla spiaggia di Guarda-

Page 63: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 91 di 206

mar, tra la foce e le dune, diventa di -1 m/anno. Dalle dune fino alla fine del tratto la costa è indifferente.

I precedenti risultati mettono in evidenza che la costa del litorale della Comunidad Va-lenciana è, praticamente nella sua totalità, in regressione; soltanto in coste alte e localmente, l�effetto di appoggio e difesa consente di stabilire tratti in accrescimento. I tratti stabili sono po-chi.

Secondo la precedente sintetica descrizione, quindi, i problemi erosivi delle Coste Centro e Sud possono essere affrontati in maniera convenzionale e debbono essere risolti con interventi localizzati, uti-lizzando tecniche morbide di protezione di coste. Fondamentalmente, si possono risolvere utilizzando i depositi marini del Sud (al solo deposito della Sier-ra Helada restano più di 25 milioni di m3 di sedi-menti di buona granulometria, 0.32<D50<0.38 mm) e assumendo l�erosione della spiaggia di El Saler, che potrebbe fornire vari milioni di m3 di sedimenti, in una ritirata che può essere pianificata senza gravi problemi ambientali o economici.

La Costa Nord, invece, si trova in una situazione completamente diversa; i suoi pro-blemi sono molto più difficili da risolvere e richiedono una strategia di protezione di coste mol-to diversa da quella attuata fino ad oggi. Per la Costa Nord non esiste una soluzione complessiva sicura a corto e medio termine.Sembra evidente che la migliore soluzione a lungo termine è la rigenerazione naturale e artificiale con sedimenti di origine fluviale, ristabilimento del flusso sedimentario litoraneo, installazione di sistemi di travaso in porti, barriere e smantellamento delle difese di scogliera che contrappuntano la Costa Nord.

In ogni caso, a corto e medio termine, sarà necessario sviluppare interventi locali com-patibili con gli obiettivi di lungo periodo per evitare la paralisi sociale e amministrativa della costa stessa.

2.2.5.4 IL FABBISOGNO DI SABBIA Individuare quali sono le necessità di sabbia per la rigenerazione e il mantenimento del-

la costa non è questione semplice. Nel calcolo vanno tenute in debito conto, a priori, diverse se-rie di variabili che determineranno le condizioni per le quali la stima delle necessità di sabbia è valida e utile agli effetti delle previsioni sulla pianificazione degli interventi in materia di difesa, rigenerazione e mantenimento della costa.

Le necessità di sabbia per ogni tratto di costa dipendono, in primo luogo, dalla strate-gia di difesa di coste adottata in ciascuno di questi.

In generale, qualsiasi strategia di intervento può essere compatibile con altra tra le se-guenti: ! Rigenerazione di spiagge: presuppone l�avanzamento della linea di costa con l�apporto alla

spiaggia di sabbie di origine marina o terrestre senza interventi di tipo strutturale che inter-feriscano sul trasporto solido litoraneo;

! Irrigidimento del bordo costiero: presuppone la tenuta della linea di costa con l�aiuto di e-lementi strutturali che trattengano o forzino la deposizione di sedimenti senza apporti ester-ni;

! Alternative miste di intervento: consistono nell�interazione congiunta delle due strategie precedenti;

! Ritirata Pianificata: consiste nel liberare il fronte costiero dalle infrastrutture esistenti dando luogo a una nuova linea di costa e ad un riordinamento urbanistico del tratto di intervento, Si può realizzare con o senza apporti di volumi di sabbia esterni; e

! Abbandono, cioè nessun intervento.

Page 64: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 92 di 206

Ognuna di queste strategie di intervento richiede l�apporto di volumi di sabbia diversi; generalmente maggiori, nel caso di alimentazioni artificiali non accompagnate da elementi strut-turali (p.es. dighe, pennelli), e minori, quando si pongano in essere opere rigide di difesa, fino a poter arrivare a �nulla� in caso di ritirata pianificato o abbandono.

Nel caso della costa Valenciana, con una situazione di erosione generalizzata in alcuni grandi tratti e scarsezza di risorse sedimentarie, la scelta delle strategie applicabili a ogni tratto sarà condizionata, a sua volta, dalla grandezza degli stocks di sabbia attualmente disponibili.

Allo stesso modo, gli aspetti geomorfologici relativi alla dinamica litoranea e alla loro capacità di trasporto in ognuno dei tratti di costa, influiscono nella determinazione di queste ne-cessità di sabbia.

Conviene anche considerare l�influenza che ha, nel calcolo di queste necessità di sabbia, lo stato attuale dei profili di spiaggia in ognuno dei tratti di costa, cioè se sono più o meno vicini ai profili di equilibrio caratteristici in ogni zona e l�avanzamento della linea di costa previsto. Nel caso del fronte litoraneo di La Albufera, al sud della città di Valencia, uno studio realizzato dal LPC - UPV nel quadro di una convenzione con il Ministero dell�Ambiente (MMA) per il monitoraggio delle sue spiagge tra il 1993 e il 1997, conclude che i volumi necessari all�apporto per la rigenerazione del profilo teorico di equilibrio originale, o del profilo senza ricavo di spiaggia asciutta, tra la foce del nuovo letto del fiume Turia e la gola de Pujol (8 km di costa), prendendo come profilo di equilibrio di riferimento il profilo medio esistente nella zona del Pa-rador Nacional, sono i seguenti: ! Otto milioni cinquecentomila metri cubi (8.500.000 m3) di sabbia per rigenerare il profilo

teorico completo; e Tre milioni di metri cubi (3.000.000 m3) per rigenerare il profilo teorico senza ricavo di

spiaggia asciutta. Da ultimo, non si debbono dimenticare le condizioni di contorno esistenti in ogni tratto

della costa, come per esempio fonti di sedimenti in forma di fiumi o by-pass, fognature o barrie-re al trasporto solido litoraneo (TSL), che possono determinare variazioni importanti in qualche caso, al momento della determinazione della durata e della periodicità degli apporti esterni di sabbia realizzati in determinate spiagge.

Come si può constatare, anche se si tratta di calcoli globali, le differenze tra i risultati ottenuti sono molto significative, in funzione delle condizioni realizzate a priori per il calcolo dei volumi.

Attualmente, la Direzione Generale di Porti e Coste della Generalidad Valenciana lavo-ra in un aggiornamento del precedente studio con l�immissione di nuove linee di costa (1995 e 2002) che consentono di completare l�analisi evolutiva della costa Valenciana già effettuata, in-troducendo anche il risultato dei monitoraggi realizzati nelle spiagge di controllo e i dati relativi alla variazione stagionale del livello medio del mare, cosa che permette un�ottima calibratura del modello.

Allo stesso modo si sta lavorando sulla valutazione qualitativa e quantitativa dei giaci-menti marini di sabbia localizzati fino ad oggi sulla piattaforma continentale della costa Valen-ciana, e sulla valutazione (m3 - �) delle strategie possibili per la sua difesa e il suo mantenimen-to

In sintesi, la Generalidad Valenciana sarà in grado di fornire una cifra valida sulle ne-cessità di sabbia per la rigenerazione delle sue coste al completamento della fase B del progetto.

2.2.5.4 I RIPASCIMENTI EFFETTUATI La rigenerazione di spiagge è un elemento essenziale della gestione del litorale, contro il

processo di regressione, e consiste nell�alimentazione artificiale della spiaggia apportando sab-bie di diversa origine.

Tra gli anni 1983 e 2003 si sono completati nella Comunidad Valenciana 105 interventi di rigenerazione di spiagge, ai quali bisogna aggiungere numerose opere di emergenza, con un

Page 65: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 93 di 206

investimento globale di circa 150.000.000 � correnti. In questi 105 interventi si sono mobilitati 13.100.000 m3, dei quali l�85 % ha corrisposto

a volumi di sabbia. La provenienza di questi volumi è stata per la maggior parte (86 %) de ori-gine marina: - Naturale marina 60% - Mista equilibrata 26%

Il giacimento di Sierra Helada in Beni-dorm (Alicante) è stato l�origine di più del 50% dei volumi provenienti da giacimenti marini. Gli studi realizzati stimano le risorse esistenti nel gia-cimento in 24.000.000 m3 di sabbie con una granu-lometria buona per un uso di rigenerazione.

Attualmente, la maggior parte dei dragaggi si effettua nella piattaforma continentale dove le comunità bentoniche sono più abbondanti. Nella Comunidad Valenciana, i dragaggi realizzati fino ad oggi si sono effettuati su giacimenti a profondi-tà inferiori ai 50 m.

2.2.5.5 LA DINAMICA COSTIERA L�analisi della dinamica costiera deve avere come obiettivo la giustificazione di alcuni

criteri fondamentali per stabilire una strategia di mantenimento e di recupero delle coste, soste-nibile a lungo termine sul piano ambientale, sociale ed economico.

Si tratta di analizzare sia le condizionanti fisiche e ambientali che gli aspetti tecnici che influiscono sulle esecuzioni costiere, e necessariamente tenerle presenti per configurare una strategia di protezione di coste che consenta di definire linee stabili di programmazione e recu-pero del flusso sedimentario naturale.

Seguendo la direttrice del programmare uno sviluppo sostenibile a lungo termine, con progettazione e gestione integrata del litorale, si pone in rilievo la necessità di recuperare e pro-teggere il circuito sedimentario marittimo-fluviale.Questo flusso sedimentario costituisce un e-lemento caratteristico-chiave dell�ambiente fisico litoraneo, coinvolge la morfologia e il pae-saggio litorale, gli ecosistemi marino e terrestre, e ha una notevole influenza sulla capacità, pre-sente e futura, di uso e sfruttamento delle risorse naturali del litorale.

D�altro canto, si deve tenere in debito conto il fatto che la forte pressione urbanistica e gli elevati prezzi del suolo sono in molti luoghi il fattore-chiave che determina a medio e lungo termine quelle azioni e reazioni che si producono nella costa tra le opere, e le costruzioni, e il movimento naturale dei sedimenti.

La costruzione di sbarramenti nei letti fluviali, i porti e l�immobilizzo di spiagge e zone dunari con opere di ogni tipo, hanno provocato un insieme di problemi erosivi, ai livelli locale e regionale nella costa di Valencia, di difficile descrizione e ancor più difficile soluzione.

Per quanto attiene alla dinamica litoranea e all�ordine di grandezze dei problemi erosivi che si sono prodotti, possiamo distinguere, sulla costa di Valencia, tre grandi regioni litoranee differenziate:

1. la Costa Nord (foce del fiume Cenia � Porto di Valencia) con gravi problemi erosivi e flusso sedimentario quasi completamente cristallizzato su grandi tratti,

2. la Costa Centro (Porto di Valencia � Capo di San Antonio) alimentata dall�erosione del fronte litorale di El Saler, al sud del Porto de Valencia, con problemi erosivi locali; e

3. la Costa Sud (Capo di San Antonio � Esculls del Mojón) con piccole unità sedimentarie e problemi di ordine locale. In ogni tratto di costa abbiamo una dinamica litoranea e delle condizionanti di base di-

Page 66: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 94 di 206

verse, che richiedono programmi e opere differenziati per conseguire obiettivi simili. Le coste Nord e Centro appartengono alla grande unità morfodinamica del Golfo di Va-

lencia. In questi tratti esiste un forte trasporto longitudinale di sedimenti Nord-Sud, che dimi-nuisce verso il Sud con il cambio d�allineamento della costa.. Sono formate essenzialmente da spiagge di origine litogenetica.

La costa Sud, costituita da tratti di roccia alta e da piccole unità sedimentarie, ha delle spiagge di origine fondamentalmente biogenetica (eccetto la zona meridionale) e connettività sedimentaria debole lungo la costa (eccetto la zona meridionale).

Dei 450 e più km di costa della Comunidad Valenciana, circa il 60 % è costituito da spiagge: più di un quarto, invece, sono rocce alte; per quanto attiene alle prime, più della metà sono di sabbia e le restanti di ghiaia o ghiaia e sabbia.

E� giusto segnalare che nel nostro litorale, dal sud del fiume Cenia fino alle spiagge in prossimità del porto di Denia, è facile trovare particelle sabbiose che provengono dal bacino alto del fiume Ebro, fatto, questo, che indica il lungo cammino effettuato da queste sabbie, che dopo anni di corsa lungo la costa hanno finito per depositarsi a una grande distanza dalla loro roccia madre, alla quale furono strappate dall�azione erosiva delle acque continentali.

Il cosiddetto �Ovale Valenciano� o Golfo di Valencia, costituisce la maggiore unità morfodinamica litoranea naturale del litorale spagnolo; la costa tra il Delta dell�Ebro e il Capo di San Antonio costituisce un�unità morfodinamica evidente di 276 km di lunghezza, apparte-nente a due Comunità Autonome: Catalogna e Comunità di Valencia.(Comunidad Valenciana).

Il sud della Comunidad Valenciana si caratterizza per le sue formazioni di roccia alta ma anche per una discreta quantità di coste di deposito, sparse in un gran numero di cale e baie, e ancora per le importanti formazioni arenose al nord del Capo di Las Huertas, nella baia Ba-hía di Alicante e al sud del Capo di Santa Pola. Nel tempo, importanti formazioni arenose sono state generate dai grandi apporti di sabbia lungo il litorale.

In generale le unità morfodinamiche si definiscono per le barriere totali al trasporto so-lido litoraneo che segnano i loro limiti. Per le unità considerate, il Delta dell�Ebro e il Capo di San Antonio rappresentano queste barriere totali.

Il Delta dell�Ebro è una fonte di materiali che alimenta le coste al suo Nord e al suo Sud, impedendo che i sedimenti del nord passino al sud e viceversa. Il Capo di San Antonio, a sua volta, è una barriera totale al trasporto che impedisce l�afflusso di sedimenti dalle spiagge di Denia fino alla baia di Xàbia e ancora più a sud.

Si possono incontrare anche barriere artificiali, al trasporto solido litoraneo; l�esempio è offerto dal Porto di Valencia, che divide l�unità morfodinamica del Golfo di Valencia in due parti con dinamiche molto diverse.

Il bacino dell�Ebro è la principale fonte naturale di sedimenti che ha alimentato tutte le spiagge del Golfo di Valencia; ciò nonostante, la costruzione di barriere e l�estrazione di inerti (9 milioni di m3 tra il 1977 e il 1987) ha ridotto drasticamente i suoi apporti. Se a ciò si ag-giunge che gli altri letti di fiumi che sfociano nel Golfo di Valencia hanno anch�essi sofferto di forti estrazioni e costruzioni di barriere, si può avere una chiara idea della mancanza di materiali sciolti e del gran deficit di alimentazione sedimentaria naturale di queste spiagge.

Con l�impiego di tecniche geomorfologiche, si sono ricavate le seguenti stime dei vo-lumi di sedimenti depositati nelle principali barriere litoranee:

- Il porto di Castellón tra il 1946 e il 1978 determinò il deposito di 130.000 m3/anno al nord della diga di protezione.

- Il porto di Sagunto, nella stessa epoca, provocò un deposito di 100.000 m3/anno. - Il porto di Valencia, tra il 1886 e il 1987 produsse un deposito medio di 190.000

m3/anno, anche se, tra il 1950 e il 1978, il valore medio fu di 530.000 m3/anno. Sempre in argomento �porti�, si può segnalare che nel caso del porto di Valencia si sti-

mano depositi, nella spiaggia a nord, a effetto delle opere di protezione, di 15 milioni di m3, tra

Page 67: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 95 di 206

il 1898 e il 1978, mentre al sud, nelle spiagge di Pinedo e El Saler, per un tratto di spiaggia di 8 km e oltre, si è stimata una perdita di 8,5 milioni di m3.

Se alla mancanza di alimentazione delle coste si aggiungono gli effetti provocati da altre barriere minori, come ad esempio porticcioli e installazioni nautiche da diporto, canalizzazioni e pennelli, si possono trovare ragioni in più per comprendere la gravità della situazione nel Golfo di Valencia e l�esistenza di precise zone di progressione e regressione, in alcuni casi di partico-lare importanza.

Denominazione Ubicazione Fonti Capacità di tra-

sporto solido (m3/anno)

Azione Umana

Peñíscola

Dalla foce del fiume Cènia (Vinaròs) fino a punta Racó Calent (Peñíscola) (21 km)

Apporti locali del fiume Cènia; Ap-porti dell�erosione della roccia; e ap-porti solidi del fiu-me Ebro

Tra 170.000 e 500.000

Costruzione di barriere nel fiume Ebro e pressione urbanistica.

Sierra de Irta Tra la punta del Racó Calent e Oropesa (50 km)

Apporti dell�Ebro e locali del fiume San Miguel e Chinchilla

Tra 75.000 y 500.000

Sbarramento dei fiumi, esistenza del Porto Sportivo di las Fuentes, i pennelli di Torrenostra e del Porto Sportivo di Oropesa e l�avanzamento del tratto Sud

La Plana Tra il Capo di Oropesa e il Delta del fiume Mijares (20 km)

Apporti locali Tra 130.000 e 550.000

Costruzione di alcuni pennelli, del porto Sportivo di Oropesa e del Porto di Castellón

Nules Tra la foce del fiume Mijares e il Porto di Sagunto (40 km)

Apporti del fiume Mijarese e dei fiumi Becaire, Seco e Pa-lancia

Tra 100.000 e 600.000

Costruzione del porto di Borriana, opere urbanistiche, il porto Sporti-vo di Canet d�En Berenguer e il porto di Sagunto

El Puig Tra il porto di Sagunto e il Porto di Valencia (30 km)

Apporti del fiume Turia, il burrone di de Carraixet, il fiu-me Palancia e una serie di burroni mi-nori.

Tra 100.000 e 500.000

Costruzione del porto di Sagunto, il porto sportivo di Puebla Farnals pennelli della spiaggia di Meliana, la Marina di Port � Saplaya e il Porto di Valencia.

El Saler a Capo di Cullera

Tra il porto di Valen-cia e il Capo di Culle-ra

Apporti fiume Turia Tra 100.000 e 550.000

Costruzione del Porto di Valencia e opera urbanistica.

Capo di Cullera a Capo di San An-tonio

Tra il Capo di Cullera e il Capo di San Anto-nio

Apporti fiumi Turia e Júcar

Tra 100.000 e 550.000

Opera urbanistica e Porto di Gan-día

Capo di San An-tonio � Capo di la Nao

Tra il Capo di San An-tonio e il Capo di la Nao

Apporti del fiume Gorgos e l�erosione delle rocce alte

Capo di la Nao � Punta de Moraira

Tra il Capo di la Nao e Punta de Moraira

Apporti locali e l�erosione delle roc-ce alte

Punta di Moraira � Cabo Cervera

Tra Punta de Moraira e Capo Cervera

Apporti locali e fiume Segura

Sud di Cabo Cer-vera

Zona Sud di Capo Cervera

Apporti fiume Se-gura

2.2.6 La Tunisia

2.2.6.1 GENERALITA L'erosione delle coste e particolarmente delle coste sabbiose, che sono più fragili a cau-

Page 68: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 96 di 206

sa della grande mobilità dei sedimenti, è un fenomeno generale nel mondo. Ciò è principalmente dovuto ad una perturbazione continua del regime idro-

sedimentario delle coste. Questa perturbazione ha generato una penuria in sabbia, che ha inizia-to a manifestarsi dopo la fine della trasgressione postglaciale, e che è stata accentuata nell'epoca contemporanea dalla pressione antropica, in particolare dalla costruzione di dighe lungo gli oueds, la realizzazione di costruzioni anarchiche lungo le coste, l�esecuzione di lavori di prote-zione con scogliere e la realizzazione di porti senza studi di impatto approfonditi sull'evoluzione costiera. L'elevazione osservata del livello del mare peggiorerà probabilmente l'erosione delle spiagge.

Come ovunque nel mondo, le coste tunisine si riducono. Un grande numero delle nostre belle spiagge ha finito per vedere le loro superfici ridursi, altre sono in fase di erosione avanzata. Lo Stato Tu-nisino ha lanciato un programma nazionale per la protezione del litorale contro l'erosione marina e i risultati di questa diagnosi hanno fatto emergere che su 1.300 km lineari di costa ci sono circa un centi-naio di chilometri distribuiti su tutto il litorale che richiederebbero un intervento urgente per la loro pro-tezione e il loro recupero.

Ciò ha condotto ad una gara d'appalto inter-nazionale con contributo di idee per trovare soluzioni nuove e rispettose dell'ambiente per il recupero di una prima sezione relativa a sei zone prioritarie.

Le fasi del programma degli studi relativi al-la prima sezione sono:

- Attualizzazione dei dati naturali che agi-scono sul comportamento della linea di costa;

- Raffinare le soluzioni tecniche adottate per la protezione contro l'erosione marina;

- Riabilitazione delle zone prioritarie toccate dall'erosione marina. Gli obiettivi principali del programma nazionale per la protezione del litorale contro l'e-

rosione marina sono i seguenti: - Garantire la protezione delle infrastrutture e delle costruzioni in bordo di mare, - Ricostituire una spiaggia stabile e propizia alle attività balneari, - Stabilire una conoscenza delle caratteristiche dell'ecosistema costiero: dei suoi para-

metri se-dimentologici ed idrodinamici, dei meccanismi che regolano la sua evolu-zione ed il suo funzionamento come pure fenomeni ed azioni che minacciano il regi-me del suo equilibrio idro-sedimentario.

- Definire una soluzione duratura per il suo recupero e per il mantenimento del suo e-quilibrio con misure di sistemazione, di protezione e di gestione integrate con l'ecosi-stema delle coste,

- Garantire la redditività economica e turistica della zona interessata dalla protezione contro l'erosione marina.

- Realizzare il progetto con un intento di rispetto dell'ambiente. Le località interessate dalla prima sezione del programma sono sintetizzate nella tabella

seguente:

Località Lunghezza costa Interventi da attuare

1 Litorale Nord Est di Jerba 9 km Ripascimento per la ricostruzione delle due barre sommerse e la creazione di una spiaggia artificiale di larghezza 50m

Page 69: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 97 di 206

2 Litorale da Gammarth a Carthage (Tunis Nord) 7 km Ripascimento artificiale delle spiagge, protetto con il mini-

mo di opere necessarie

3 Litorale di Rafraf (Bizerte) 4 km Creazione di spiaggia sospesa per mezzo della realizzazione di celle sommerse ricaricate con sabbia

4 Litorale da Kantaoui a « oued » el Hammem (Sousse Nord) 3 km Demolizione di alcune costruzioni in prossimità della costa

e ricostruzione degli ambienti dunali.

5 Litorale da Carthage alla Goulette (Tunis Nord) 4 km Eliminazione di una scogliera e di un pennello e ripasci-

mento artificiale.

6 Litorale da Radès a Soliman (Tunis Sud) 11 km Creazione di un terrazzamento tra alcune scogliere esistenti

e ripascimento

2.2.6.2 SVOLGIMENTO DELLE AZIONI Le azioni da svolgere riguardano gli studi, il progetto pilota e la ricerca delle risorse:

Studi - Presentazione dell'inventario delle condizioni esistenti (idrodinamiche e sedimentologi-

che), stabilire le campagne di monitoraggio e di misure topografiche e batimetriche e co-struzione di modelli matematici e digitali del bilancio sedimentario;

- Sviluppo degli scenari di protezione; - Elaborazione di tre fasi: un progetto preliminare sommario (APS), un progetto prelimina-

re dettagliato (APD) ed una documentazione di gara (DAO). Progetti pilota

Allo scopo di sperimentare le nuove tecniche di protezione contro l'erosione marina e studiare la loro efficacia e la loro adattabilità al litorale tunisino, l�APAL ha iniziato delle ope-razioni pilota: A - Progetto pilota di recupero dell'ecosistema di dune della spiaggia di Mahdia

OBBIETTIVI DEL PROGETTO: - Riabilitare il cordone di dune su 800 m lineari al livello della spiaggia di Mahdia; - Proteggere l'ecosistema di dune contro i deterioramenti dovuti alla pressione antropica; - Ricostituire uno spazio biologico di qualità nell'ambito del cordone di dune considerato; - Attuazione di una nuova tecnica ("vidimate") per il recupero delle dune.

CONSISTENZA DEL PROGETTO: - Messa in atto di 3.500 metri di schermi in "vidimate" per attenuare l'azione erosiva del

vento e favorire l�apporto di sabbia nelle parti deteriorate della duna; - Installazione di un recinto in vidimate per la protezione delle dune contro il calpestio dei

villeggianti; - Piantagione di uno schermo verde e rivegetazione della duna; - Sensibilizzazione del pubblico; - Monitoraggio scientifico e tecnico del recupero delle dune con le "vidimate".

B - Progetto pilota di recupero della spiaggia d’Aghir a Jerba

CONSISTENZA DEI LAVORI DI RECUPERO: Allo scopo di rimediare alla situazione esistente e valorizzare questa parte di litorale e

migliorare le condizioni di sfruttamento e proteggerla dalla pesca, sono stati realizzati dei lavori di recupero della zona che sono consistiti in:

- Il setaccio e l'eliminazione di uno strato d'alga di circa 10.000 m3 lungo il litorale, a valle della diga;

- Il dragaggio sotto costa -1.5 m NGT a valle della diga di Aghir. La quantità di sedimento dragato è stimata in 50.000 m3;

Page 70: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 98 di 206

- La ricarica della spiaggia, tra la diga ed il club Raïs. E, allo scopo di ridurre al minimo l'erosione ed il trasporto dei sedimenti:

- La protezione della località con un lavoro leggero che consiste nell�esecuzione, a -2m (NGT) e facendo fronte alla direzione delle onde dominanti, d'un frangiflutti permeabile sommerso formato da una fila di ceppi di legno.

2.2.6.3 LO STUDIO PER LA PROTEZIONE DEL LITORALE NORD DI SOUSSE Qui presentiamo lo studio di protezione del litorale nord di Sousse elaborato dal gruppo

degli uffici studi SCET-TUNISIA/NEDECO nel quadro del Programma Nazionale di Protezio-ne del Litorale contro l'Erosione Marina controllato dalla APAL.

Esiste attualmente un problema d'erosione visibile nella zona costiera situata sul litorale nord di Sousse direttamente a Sud del porto El Kantaoui. Questa zona si estende per circa 2 km a Sud del porto. Lavori del tipo a pennelli sono stati eseguiti nel 1990 a Sud del porto El Kanta-oui associati ad un argine di spiaggia alta e ad una ricarica con sabbia grezza effettuata tra i pennelli. L'erosione è stata rallentata soltanto a livello locale dalla costruzione di questi due pennelli.

La regione di Sousse si situa a Sud del golfo di Ham-mamet, lungo un litorale orienta-to Nord Nord Ovest-Sud Sud Est tra il porto di Hergla a Nord e la punta di Monastir a Sud-Est. Molti piccoli oueds sfociano lungo questo litorale, fra cui l�oued Blibane a Nord ed l�oued El Hammam a Sud, il cui tra-sporto solido è soltanto di alcune

decine di migliaia di m³ all'anno. Il porto turistico El Kantaoui, costruito nel 1974 con un fondale di -4 m, e un bacino in-

terno dragato a -2 m, è situato al Nord. Esso è la causa di un accumulo di sabbia a monte della diga nord del porto di cui una parte potrebbe essere utilizzata per alimentare le spiagge a Sud.

Visto il debole transito litorale, c'è poco accumulo di sedimenti a Nord dei moli di pro-tezione del porto. Tuttavia la sospensione parziale o totale del transito a El Kantaoui a quota tra -4,0 e -4,5 m, ha causato erosioni di spiaggia a Sud dei lavori portuali. Queste spiagge sono state difese da 2 pennelli di 80 m associati ad una pendenza alta della spiaggia, 170 m circa a Sud del

porto El Kantaoui, ed a ricariche con sabbia. La parte della località a Nord del porto El

Kantaoui è delimitata da un hotel. I terrazzi dinanzi alle camere al piano terra, sono circondati da una pa-rete. La spiaggia dà un'impressione stabile ma delle dune si formano contro le pareti dei terrazzi e la sab-bia passa su queste pareti. Un hotel è situato anche appena a Sud del porto. Prima del 1989 e seguito di una tempesta del 1989 la spiaggia era molto arretrata, al punto tale che si è dovuti ricorrere ad un ripasci-mento artificiale. Da allora la spiaggia è abbastanza stabile.

Spiaggia subito a Nord della diga Nord del porto El Kantaoui

Page 71: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 99 di 206

A sinistra, la spiaggia tra la diga Sud del porto El Kantaoui e il primo pennello; erosione pro-

gressiva. A destra, la spiaggia tra i due pennelli a Sud del porto El Kantaoui; erosione progressiva Uno sbocco, probabilmente in disuso, è presente sulla spiaggia in prossimità della strada

(il corallo). In questo punto la costa fa un angolo e presso di bar caffè recentemente costruito è stata realizzata una protezione con scogliera.

Spiaggia a Sud dei due pennelli; erosione intensa e progressiva

Non si dispone di dati abbastanza precisi per potere formulare conclusioni quantitative sul tasso di erosione della spiaggia a Sud del porto El Kantaoui.

È tuttavia possibile avere un'indicazione del tasso di erosione utilizzando calcoli da mo-dello.

Lungo la spiaggia ci sono alcune costruzioni che sono state realizzate sulla DPM. Oggi sarebbe impossibile costruire in questi posti. Queste costruzioni sono principalmente muraglioni di hotel o di giardini per ville private. Si pone particolare attenzione a queste costruzioni poiché si trovano sulla spiaggia ad un livello che corrisponde quasi a quello dell�alta marea. Lo studio dei dati disponibili permette di concludere che i problemi d'erosione hanno soprattutto luogo a Sud del porto El Kantaoui. L'erosione a valle dei moli portuali è un fenomeno ben noto ed è la conseguenza dell�interruzione del trasporto longitudinale della sabbia, di norma si considera che, approssimativamente, la zona d'influenza del molo è pari a 5-7 volte la lunghezza del molo stesso. Questa regola si sposa molto bene con la situazione in argomento: 7 volte la lunghezza del molo dà una zona d'influenza di 1,5 km. I pennelli costruiti successivamente alle opere por-tuali di difesa, accentuano questo processo più a Sud, per cui la lunghezza totale della zona per-turbata e di circa 2 km

Caratteristiche idro-sedimentarie del sito

Meteorologia e tempeste Le temperature minime medie relative a Monastir (stazione di misura poco lontano dalla

località) variano da 7,6° (gennaio) a 21,8° (agosto), le massime da 16,2° a 31,8°. Le temperature estreme assolute sono di 2° in gennaio a 46° in agosto.

La pluviometria media annuale è di 440 mm e varia tra 177 mm e 810 mm. Le piogge possono avere un carattere temporalesco e torrenziale con un massimo quotidiano osservato di 142 mm e mensile di 400 mm.

Page 72: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 100 di 206

Le analisi statistiche dei venti all�aeroporto Skanès-Monastir (Tunisia) permettono di constatare che:

- i venti più frequenti (30 %) hanno una velocità compresa tra 4 e 6 m/s indipenden-temente dalla direzione.

- non esiste una direzione dominante: i venti soffiano in media in con una frequenza sensibilmente identica da tutti i settori.

- i venti dominanti (i più violenti) sono quelli del settore NO-NE da cui ci si attende i avere le onde generate dal vento più intense.

- i venti possono a volte raggiungere velocità da 20 a 25 m/s. - due tempeste, nel 1989 e 1994 hanno fatto arretrare la spiaggia considerevolmente,

ma dal 1994 un avanzamento naturale è in atto. Maree Le maree a Sousse sono del tipo semi-giornaliero ed hanno un'ampiezza media annuale

di 0,30 m. L'escursione massima quotidiana è dell�ordine di 0,50 m. Le istruzioni nautiche citano che un fenomeno di sessa può prodursi dalle 24 alle 48 ore

prima di una raffica di vento, in generale con cattivo tempo, mare calmo e calo barometrico. L'escursione massima è di 0,50 m ed il ciclo completo dura da 10 a 20 minuti.

Le variazioni massime dovute a l'escursione della marea ed ai fenomeni meteorologici sono dell'ordine di 1,00 m.

Lo zero idrografico locale si situa a 0,45 m al di sotto dello zero NGT. Onde L'analisi delle onde al largo della costa Est tunisina mostrano che:

- le onde di ampiezza superiore a 3,60 m sono eccezionali (5% del tempo). Si produ-cono principalmente durante i mesi invernali. Provengono soprattutto dal settore O e N, ma anche dal settore NE e SE.

- Le onde di ampiezza comprese tra 1,50 m e 3,60 m rappresentano il 25% del tem-po. Si producono tutto l�anno e provengono tanto dal settore O e N che del settore NE e SE ed eccezionalmente da Sud.

L'analisi statistica delle onde da boa (1976/77) ha mostrato che: - Le onde più frequenti hanno un'ampiezza inferiore a 0,60 m ed un periodo

dell�ordine di 3 s. - Le onde massime e significative sono stimate pari a:

Onda annuale: H max = 3,2 m Hs = 2,2 m Onda decimale: H max = 4 m Hs = 2,8 m

- L�onda osservata su fondali di -5,00 m è pari o alla metà o ai due terzi di quella a -15,00 m

- Le onde più frequenti provengono dai settori e NE e SE, quindi N e S. Correnti

Le correnti di marea sono molto deboli e sono soprattutto i venti che inducono le cor-renti: - Le velocità delle correnti indotte dai venti marini sono più elevate di quelle create

dai venti terrestri • per un vento marino di 10 m/s, si ha una corrente da 25 a 30 cm/s • per un vento terrestre di 10 m/s, si ha una corrente da 15 a 20 cm/s - Le velocità massime delle correnti di superficie sono dell�ordine di 45-50 cm/s. - La direzione stabilita per i venti è NO per i venti provenienti dai settori E e SE e

per i venti di settore NO e NNE, la direzione è SE Variazioni livello marino L'aumento del livello del mare è stato stimato di 0,50 m per secolo. La pendenza del

profilo costiero va da 1:50 a 1:100. ciò significa che lo spostamento della linea di costa in dire-zione della terra indotto dall�aumento del livello del mare sarà da 25 a 50 m per il prossimo se-

Page 73: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 101 di 206

colo. Topografia e batimetria A Nord del porto turistico El Kantaoui, le isobate di -5 m e di -10 m si situano rispetti-

vamente a distanze 350 m a 600 m e di 750 m a l 000 m dalla costa. A Sud del porto, le isobate di -5 m e di -10 m si situano rispettivamente a distanze 350

m a 1000 m e di 1200 m a l 500 m dalla costa. La pendenza della spiaggia emersa va da 1:50 a 1:100. Caratteristiche sedimentarie In questa zona emergono molti oueds di cui l'oued Blibane a Nord e l'oued El Hammam

a Sud hanno dei deflussi limitati e gli sbocchi sono chiusi da barre sabbiose in periodo di bel tempo. La portata di piena dell'oued El Hammam è stimata tra 300 e 500 m3/s ed i flussi solidi sono dell'ordine di alcune decine di migliaia di m3/anno.

I fondali sono puramente sabbiosi tra la foce e le profondità di -1,5 e -2. Oltre la vege-tazione acquatica si sviluppa ed aumenta con la profondità. Il diametro D50 medio delle sabbie principalmente quarzose è dell�ordine di 0,10-0,15 mm. Si trovano anche sabbie più grezze (a-vanzi di conchiglie) nella zona vegetativa con D50 prossimi a 0,15-0,20 mm, sabbia intrappola-ta tra la vegetazione. Si sviluppano al di là di -1,5-2,0 m e la loro importanza aumenta con la profondità (80% di superficie coperta a -10 m). Esistono 2 tipi di piante che compongono la ve-getazione (le cymodocee e le posidonie):

- che perdono i loro strati in autunno e costituiscono gli avanzi vegetali, - la cui crescita verticale ed orizzontale è all'origine dello sviluppo della vegetazione

e della formazione delle matte. Transiti litorali e trasporto sedimentario Delle sabbie:

- Movimenti nel profilo: la vegetazione agisce attenuando le onde dunque i movi-menti di sabbie nel profilo sono poco rilevanti.

- Movimenti paralleli alla costa: le onde di NE che attaccano il litorale NO-SE, sono frontali ed il transito è trascurabile. Invece, la forte obliquità delle onde di NO e di N-NE inducono un trasporto verso Sud. Le onde da ENE a SE producono un tra-sporto verso Nord. Tenuto conto delle statistiche delle onde, si stima un trasporto risultante verso Sud da 10.000 a 20.000 m3/anno utilizzando la formula di capacità di trasporto litorale del LCHF.

Foto aerea che mostra lo stato del litorale Nord di Sousse nel 1985; erosione visibile a Sud dopo la co-struzione del porto turistico El Kanataoui e prima della posa dei pennelli a Sud

Page 74: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 102 di 206

Foto aerea che mostra lo stato del litorale Nord di Sousse nel 1996; erosione visibile a Sud dei pennelli realizzati nel 1990

Foto aerea che mostra lo stato del litorale Nord di Sousse nel 2002; avanzamento a monte del molo Nord del porto e fra i pennelli a Sud. Erosione più accentuata a Sud dei pennelli

Della vegetazione: La produzione annuale delle foglie può essere ritenuta pari a 6-8 kg/m2/anno. I residui

vegetali sono trasportati sul litorale dal vento, dalle correnti e dalle onde e si accumulano sotto forma di banchette la cui altezza può raggiungere 2 m. essi si accumulano anche dietro ostacoli e zone di calma (bacino portuale) in cui essi vengono a decantare dopo essere stati trasportati in sospensione. Questo tipo di trasporto è realizzato di preferenza tra la zona dei frangenti e la co-sta.

Cambiamento della linea di costa I due pennelli di 80 m intervallati di 190 m (cioè 2 volte la lunghezza del pennello dun-

que teoricamente corretti, associate ad una ricarica in sabbia grezza: 0,2 < D50 <1,25 mm sem-brano avere adempiuto il loro ruolo di protezione della località in questione).

Si nota l�avanzamento delle isobate -1 m e -2 m davanti il pennello più a Sud. La for-mazione delle spiagge si visualizza anche sulle fotografie aeree. Confrontando i rilievi batime-trici (quando eseguiti) e i dati sui volumi di ricarica si potrà quantificare il fenomeno.

Evoluzione della situazione e soluzioni La località del litorale Nord di Sousse appare fra le località prioritarie prese in conside-

razione nel quadro del programma nazionale di protezione del litorale contro l'erosione marina controllato dall�APAL. Questa località è in corso di studio da parte del gruppo degli uffici SCET-TUNISIA/NEDECO ed allo scopo di predire le tendenze evolutive della situazione attua-le e la proposta di soluzioni adeguate per la protezione del litorale Nord di Sousse contro l'ero-sione marina, il gruppo SCET TUNISIA/NEDECO ha utilizzato un modello digitale (Unibest) per la previsione dell'evoluzione della caratteristica di costa. In questo modello il molo Sud del

Page 75: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED – Phase A

Pagina 103 di 206

porto El Kantaoui e i pennelli a Sud di questo sono stati inseriti come condizioni iniziali. Questo modello simula la situazione attuale della spiaggia a Nord di Sousse. Esso permette di d'effet-tuare delle previsioni quantitative sul tasso d’erosione lato Sud del porto El Kantaoui, qualora nessuna misura fosse adottata per riabilitare la spiaggia.

Il diagramma presenta lo sviluppo costiero costruito sul modello della situazione attua-le. La situazione della linea di costa dopo 5 e 10 anni è espressa come un evolvere della situa-zione attuale. Si osservano i punti seguenti:

- Il modello fa apparire un insabbiamento a Nord della diga portuale. Questo corri-sponde alla situazione reale, benché l'ampiezza di questo insabbiamento sia esagerato nelle conclusioni del modello.

- Il modello fa apparire un'erosione leggera tra i pennelli. Quest'erosione corrisponde alla situazione osservata.

- Il modello fa apparire un'erosione a Sud dei pennelli. Quest'erosione corrisponde alla realtà ma il tasso di erosione è troppo elevato. L'arretramento di 20 m della linea di costa calcolata dal modello sarebbe probabilmente di 10 m. Questa sopravvalutazione proviene da una stima troppo forte del blocco del trasporto longitudinale con la diga.

I calcoli su modello digitale (Unibest) permettono dunque di concludere che l'arretramento della costa a Sud dei pennelli raggiungerà 10 a 20 m nei prossimi dieci anni. A Nord del porto El Kantaoui, si avrà, invece, un insabbiamento, mentre tra i pennelli si avrà un'erosione limitata ad alcuni metri.

Da quanto detto, si può dedurre che è necessario adottare misure per proteggere la spiaggia a Sud del porto El Kantaoui contro l'erosione.

La figura rappresenta una delle alternative (ancora da definire) proposte dal gruppo SCET TUNISIA/NEDECO nel quadro dell'esame generale di protezione del litorale tunisino contro l'erosione marina - località n°4: Litorale Del nord di Sousse. Quest'alternativa consiste in una spiaggia sospesa con ripascimento, tra i pennelli a Sud del porto El Kantaoui, ed un ripa-scimento protetto da scogliera sommersa (con varchi) a Sud del secondo pennello, che si pro-lunga verso Sud per la lunghezza della zona d'influenza della diga Nord del porto.

Il diagramma mostra l'evoluzione del modello numerico a lungo termine della spiaggia

Page 76: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 104 di 206

a Sud del porto El Kantaoui adottando quest'ultima soluzione. Il risultato da modello mostra che il ripascimento subisce un'erosione tra i frangiflutti. Il

modello prevede in dieci anni un'erosione da 5 a 10 metri. Il tasso di erosione dipenderà dal po-sizionamento della scogliera sommersa. La durata di vita del ripascimento dietro i frangiflutti previsti, a partire dai calcoli su modello, è dai 15 ai 20 anni al massimo. Dopo 10 anni, occorre-rà effettuare una ricarica di manutenzione per mantenere la larghezza della spiaggia a 20 m so-pra la NGT. Il diagramma fa apparire anche un'erosione della costa immediatamente a Sud dei frangiflutti. Ciò potrà essere evitato soprattutto ottimizzando la posizione dei frangiflutti immer-si.

Evolution de la ligne de la côte après l’engraissement de la plage et la construction de brise-lames immergés devant la côte

-50

0

50

100

150

200

0 1000 2000 3000 4000 5000 6000 7000

Distance le long de la côte (m)

Eros

ion

(-) o

u sé

dim

enta

tion

(+) d

e la

pla

ge (m

)

digues et épisengraissementt=5 annéest= 10 années

engraissement

digues

épis

port

Progetto dell'alternativa proposta dal gruppo SCET TUNISIA/NEDECO per la protezione del litorale Nord di Sousse; la costruzione di frangiflutti sommersi dinanzi alla costa e ripascimento della spiaggia

In conclusione, questo lavoro consiste in un'analisi scientifica della situazione della lo-

calità del litorale Nord di Sousse. Le infrastrutture presenti in questo sito, in particolare il porto

Page 77: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 105 di 206

turistico El Kan-taoui, hanno contribuito per lo più all'enfasi del fenomeno dell'erosione costie-ra. Esiste attualmente un problema d'erosione visibile nella zona costiera situata direttamente a Sud di questo porto. Questa zona si estende fino circa a 2 km a Sud del porto. Lavori con pen-nelli di 80 m di lunghezza sono stati realizzati nel 1990 a Sud del porto associati ad una riprofi-latura della spiaggia alta per circa 170 m; un ripascimento in sabbia grezza (0,2 < D50 < 1,25 mm) è stato realizzato tra i pennelli. La spiaggia protetta a Sud del porto riguarda circa 500 m. L'erosione è stata rallentata soltanto a livello locale dalla costruzione di queste due pennelli.

Le misure eventuali da adottare dovranno portare alla riduzione degli effetti negativi delle dighe portuali ed a diminuire l'erosione costiera a Sud dei pennelli esistenti come predetto dai modelli numerici.

L'adozione di una soluzione che consiste in una spiaggia sospesa con ripascimento, tra i pennelli a Sud del porto El Kantaoui, ed un ripascimento protetto con frangiflutti sommersi (con varchi) a Sud del secondo pennello, che si estende verso Sud oltre la lunghezza della zona d'in-fluenza della diga Nord del porto contribuirà secondo i risultati del modello numerico a proteg-gere la località per una durata media di 30 anni con l'ausilio di ricariche di manutenzione ogni 10 anni.

2.3 La valutazione dei fabbisogni effettivi di sabbia

2.3.1 Generalità Il mare innesca continui processi di trasformazione morfologica sulle spiagge a causa

della sua azione dinamica. Questi possono avere carattere repentino e catastrofico o carattere lento e continuo. La superficie di confine tra terra e mare è in ogni caso soggetta ad un continuo dinamismo in evoluzione e trasformazione.

La fascia attiva che interviene nei fenomeni erosivi non riguarda soltanto la porzione di spiaggia emersa ma anche di quella sommersa, infatti il materiale (ghiaioso o sabbioso), che co-stituisce l�habitat del litorale, si distribuisce lungo la fascia costiera sotto l�azione del moto on-doso e delle correnti marine.

In sostanza, la protezione del litorale è affidata dalla natura al manto di coltre detritica costituito dal complesso spiaggia sommersa, spiaggia emersa e duna.

Si definiscono, quindi, degli assetti naturali della fascia costiera che si possono schema-tizzare nel modo seguente:

1. Assetto invernale in occasione delle grandi mareggiate, in cui avviene un arretra-mento del sedimento della spiaggia emersa a favore dei fondali antistanti con con-seguente arretramento della linea di riva. Ciò pone in essere un meccanismo di dife-sa che consente di assorbire l�energia incidente su una fascia di maggiore profondità spostando verso il largo la linea dei frangenti.

2. Assetto estivo in cui il sedimento sommerso tende ad avvicinarsi alla linea di riva con conseguente avanzamento di quest�ultima.

Come la spiaggia sommersa e la berma sono la prima linea di difesa per assorbire l�energia del moto ondoso incidente, così la duna costituisce in natura una riserva di materiale detritico da porre in circolo in casi di particolare vivacità delle agitazioni marine allo scopo di evitare forti arretramenti.

La conoscenza della potenziale sagoma d�equilibrio relativa alla fascia costiera è, per-tanto, determinata dall�individuazione topo-batimetrica della sezione trasversale della spiaggia in esame che comprende la zona attiva sia dal lato mare che dal lato terra, ed è determinata dai seguenti fattori:

a. La naturale tendenza evolutiva del litorale che determina la distribuzione dei sedi-menti lungo la fascia costiera quantificabile in funzione di un flusso distinto, nelle componenti longitudinale e trasversale alla linea di riva e direttamente correlabile all�esposizione media climatica del sito al moto ondoso;

Page 78: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 106 di 206

b. La struttura tessiturale e chimico-fisica della sabbia �nativa� che condiziona la con-formazione del profilo d�equilibrio.

In situazioni di litorale in erosione si verifica un deficit delle componenti naturali di di-fesa dalla spiaggia che possono essere sintetizzate in due tipi prevalenti:

- L�erosione di tipo reversibile associata in genere al trasporto trasversale verso il largo dovuto alle mareggiate con periodicità stagionale o ciclica pluriennale;

- L�erosione a lungo termine ( o �strutturale�) tipicamente irreversibile associata in ge-nere alla componente longitudinale (parallela alla riva) del trasporto solido costiero.

L�erosione costiera è il risultato di questi due processi in quanto avviene che è rimosso più materiale di quanto può essere depositato.

Un intervento di difesa costiera deve tenere conto della tendenza evolutiva della spiag-gia in esame in modo da poter calcolare preventivamente l�inevitabile naturale adattamento del profilo derivato dall�opera stessa di difesa al profilo di equilibrio della fascia costiera ante ope-ram.

In particolare per gli interventi di ripascimento la funzione di �difesa� è legata proprio all�accrescimento della fascia di spiaggia da quantificare in termini d�estensione non solo della porzione di spiaggia emersa ma anche di quella sommersa al fine di garantire una maggiore di-stanza tra l�azione diretta del moto ondoso e gli elementi d�interesse posti lungo il litorale a ter-go della zona di ripascimento.

Pertanto bisogna considerare: a. Che le operazioni di versamento portano a conformare un profilo evidentemente innaturale

che è destinato ad essere rapidamente modellato dagli agenti atmosferici sino ad assumere una conformazione di equilibro dinamico naturale, che può essere schematizzata nel suo in-sieme secondo il profilo parabolico proposto da Dean (1987), la cui forma dipende essen-zialmente dalle caratteristiche granulometriche dei sedimenti;

b. Che la modellazione del profilo di versamento ad opera del moto ondoso comporta una ridi-stribuzione dei sedimenti in senso trasversale sino alla cosiddetta profondità di chiusura (DOC depth of closure) strettamente correlata alle caratteristiche di esposizione del sito in esame al clima ondoso e che può essere stimata, ad esempio con la relazione di Hallermeier (1981);

c. Che l�eventuale attacco obliquo del moto ondoso incidente la zona di ripascimento compor-ta comunque una �deriva� naturale dei sedimenti che tendono a migrare sottoflutto determi-nando quindi un�inesorabile perdita nel bilancio solido relativo alla zona di versamento.

In generale, per l�analisi dei fenomeni erosivi e per il dimensionamento di dettaglio del-

la sagoma di versamento e del profilo di esercizio degli interventi di ripascimento è necessario

Page 79: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 107 di 206

condurre un�attenta analisi dei profili trasversali naturali del litorale in esame e della distribu-zione granulometrica delle sabbie di ripascimento e di quelle della spiaggia oggetto di difesa.

Di conseguenza è importante pianificare per tempo una serie di indagini di campo (ana-lisi di foto aeree, rilievi batimetrici e topografici, analisi granulometriche ecc.) da attuare nelle fasi di pianificazione della difesa costiera.

Il monitoraggio ha il preciso scopo di verificare su scala reale la fondatezza delle previ-sioni progettuali, al fine di porre in essere le eventuali �correzioni di tiro� rispetto al preventiva-to programma di manutenzione.

Il rilievo periodico delle variazioni morfologiche e sedimentologiche dell�area d�interesse e l�analisi comparata di questi dati con le registrazioni di moto ondoso e dei livelli marini consente di valutare per tempo, in modo oggettivo e con cognizione di causa, eventuali �deviazioni� rispetto alla tendenza evolutiva prevista.

Per una valutazione sistematica ed omogenea dei fenomeni erosivi dei litorali e quindi del fabbisogno di sabbia che sarebbe teoricamente necessario per la difesa degli stessi , occorre dunque avere a disposizione un sistema di rilievo ed elaborazione che abbia le seguenti caratte-ristiche minimali :

- Valencia generale ed uniforme per tutta la fascia costiera considerata - possibilità di caratterizzare in termini quantitativi le variazioni rilevate sulla fascia co-

stiera - facile ripetibilità e confrontabilità dei rilievi

I sistemi di rilevamento oggi disponibili possono essere identificati in due gruppi prin-cipali:

1. Sistemi che analizzano l�intero profilo della fascia costiera costituiti da: a. Sistemi topo-batimetrici a scansione sonar con tecnologia unibeam e multibeam b. Sistemi topo-batimetrici a scansione laser con tecnologia Lidar

2. Sistemi che analizzano la linea di riva, costituiti da: a. Immagini da aereofoto b. Immagini da satellite c. Cartografia

I diversi sistemi presentano pregi e difetti ed in genere laddove si riesce ad aumentare la precisione dei rilievi, diminuisce la flessibilità del sistema e quindi la sua pratica applicabilità per le valutazioni di natura globale.

Il problema è quindi quello di individuare il sistema più efficace per valutare quantitati-vamente, con l�approssimazione sufficiente per problemi di natura pianificatoria, le variazioni volumetriche della fascia litoranea attiva.

2.3.2 Rilevamento dei profili

2.3.2.1 SISTEMI TOPO-BATHYMETRIQUES A SCANSIONE SONAR CON TECNOLOGIA UNIBEAM E MULTIBEAM

Il sistema più utilizzato nel recente passato per il rilievo della fascia costiera, avveniva tramite un�indagine topografica del-la spiaggia emersa effettuata con stazione totale e indagine batime-trica con ecoscandaglio (unibeam) posto sull�imbarcazione tra-guardata da terra per mezzo della stazione totale.

Più recentemente, avvalendosi della tecnologia GPS, è possibile utilizzare per il posizionamento planimetrico ed altimetrico di superficie l�uso di si-stemi satellitari con metodologia Real Time Kinematic (RTK), con acquisizione dei dati integra-ti con la strumentazione di bordo e di terra in real-time (tecnologia OTF).

Page 80: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 108 di 206

Il rilevamento topografico è effettuato con un equipaggiamento, costituito di norma da ricevitore e antenna GPS, radio modem RTK e antenna radio. Il rilevamento batimetrico è, in-vece, compiuto sia con sistema multifascio (multibeam) che con ecoscandaglio.

Rispetto al precedente sistema si ottengono i seguenti vantaggi: • Ripetibilità e confrontabilità di diversi rilievi uti-

lizzando gli stessi parametri. Infatti definite le ca-ratteristiche della stazione RTK di terra, essa reste-rà univoca e potrà essere utilizzata infinite volte riuscendo a coprire distanze fino a 10 Km dal pun-to di ricezione

• Non influenza delle variazioni di marea, poiché sia il rilievo di mare che di terra è univocamente rife-rito allo 0,00 IGM

• Utilizzando la tecnologia multibeam, inoltre, è possibile tracciare il 100% della mappa del fondale marino e , ri-spetto all�ecoscandaglio tradizionale, l�ecoscandaglio multiraggio produce un modello denso d�onde sonore di profondità che coprono un�ampia fascia per ogni linea di rilievo. Ciò consente di generare una mappa batimetrica regolando la spaziatura delle linee di rilievo in modo da avere fasce contigue leggermente sovrapposte. L�intera area da mappare è, quindi, misurata attraverso un model-lo denso di scandagli senza ricorrere all'interpolazione tra gli scandagli stessi. Il maggiore dettaglio e precisione del modello del terreno che si ottiene significa un più ac-curato calcolo dei volumi di dragaggio e quindi una riduzione dei costi per la costruzione dei porti od opere di ripascimento.

In figura è indicata una delle sezioni con i profili ricavati dai monitoraggi effettuati dalla Regione Lazio sul litorale di Ostia (Roma) con tecnologia multibeam dove, fra l�altro, sono fa-cilmente identificabili i parametri altezza scarpa emersa (B= 1,50 mt) e la profondità di chiusura (H=6,00 mt) per un�altezza attiva complessiva di circa 7,50 mt.

Il sistema topo-batimetrico illustrato, anche nella versione più evoluta con tecnologia OTF � MULTIBEAM e antenna GPS a terra, presenta tuttavia problemi per quanto riguarda i seguenti aspetti: - Esigenza di integrare dati multibeam (rilievi a largo fino alla profondità minima 1,50-2,00

mt) con dati unibeam montati su imbarcazioni di basso pescaggio (gommoni o idrogetto) ed infine con dati puntuali a terra ricavati con antenna GPS. Tale circostanza comporta processing particolarmente complessi con rischio di errori

- Tempi di acquisizione e processing piuttosto lunghi,condizionati anche dalle condizioni me-teomarine ( mediamente 5-7 mesi per 50 Km di costa)

- Costi elevati (750-1.000.000 � per 50 Km di costa per una fascia di circa 700-800 mt a mare e

Page 81: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 109 di 206

100-150 mt a terra) In definitiva il sistema si presta molto bene per le esigenze progettuali ma non può esse-

re di fatto impiegato per rilievi ripetitivi estesi su tutta la costa da monitorare per esigenze di pianificazione a grande scala.

2.3.2.2 TECNOLOGIA LIDAR PER LA BATIMETRIA E IL RILIEVO DELLE ZONE COSTIE-RE

I sistemi batimetrici a scansione laser da aereo utilizzano la tecnologia LIDAR per mi-surare la profondità del fondo marino. Un trasmettitore/ricevitore montato su di un velivolo tra-smette l�impulso laser che viaggia in aria fino all�interfaccia aria-acqua dove parte del segnale viene riflesso in dietro verso il ricevitore.

La rimanente parte dell�energia emessa si propaga attraverso la colonna d�acqua e viene riflessa dal fondo marino. La misura della profondità viene determinata direttamente dalla misu-ra dell�intervallo di tempo intercorso tra la ricezione del segnale di superficie e quello del fondo.

Ogni segnale emesso viene poi corretto della fluttuazione della superficie marina dovuta a moto ondoso.

Nelle applicazioni pratiche di questa tecnologia, l�energia del segnale laser viene persa a causa di fenomeni di rifrazione, dif-fusione e assorbimento sulla superficie dell�acqua, sul fondo mari-no e nel percorso attraverso la colonna d�acqua. La combinazione di questi effetti limita la forza del segnale di ritorno dal fondo ma-rino e, di conseguenza, la massima profondità individuabile.

La trasparenza dell�acqua e il tipo di fondo sono i due fat-tori che maggiormente possono limitare la massima profondità raggiungibile. Tipicamente il batimetro LIDAR raccoglie informa-zioni di profondità fino a tre volte la profondità di Secchi.

I principali vantaggi del sistema LIDAR rispetto al sistema topo-batimetrico illustrato in precedenza:

- Maggiore precisione nel rilievo a terra e nella fascia a bassa profondità (maggiore densità di punti rilevati)

- Maggiore velocità di acquisizione (velocità e flessibilità del mezzo aereo contro quel-lo dell�imbarcazione) e di processing (uniformità del dato topografico con quello ba-timetrico) con riduzione dei tempi complessivi (circa 1 mese per 50 Km)

- Minor costo (200.000 � per 50 Km di costa, compresa mob-demob dell�apparecchiatura) suscettibile di sensibili ulteriori riduzioni per rilevamenti più estesi (abbattimento costo mob-demob)

Il sistema si potrebbe presentare come idoneo per rilievi a grande scala (velocità di ac-quisizione ed elevata precisione) pur rimanendo i problemi di una ancora non ben dimostrata capacità nel rilievo subacqueo. Una scarsa efficacia sotto quest�ultimo aspetto comporterebbe la declassazione del sistema al solo rilievo della spiaggia emersa e di conseguenza farebbe insor-gere problemi sulla reale convenienza del sistema stesso in quanto in ogni caso occorrerebbe mettere in campo mezzi più tradizionali per il rilievo batimetrico.

Un contributo all�accertamento di tali aspetti sarà dato dall�attività 1 del progetto BEA-CHMED.

2.3.3 Rilevamento delle linee di riva

2.3.3.1 CONSIDERAZIONI GENERALI Nei paragrafi che seguono vengono brevemente illustrati i sistemi più usati di rileva-

zione della linea di riva a grande scala che non siano ottenuti tramite rilievi topografici diretti o

Page 82: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 110 di 206

come quelli illustrati in precedenza. I sistemi di rilievo della linea di riva nel seguito illustrati, presentano numerosi van-

taggi legati alla loro scala già adeguata alle stime di natura pianificatoria, alla loro disponibilità in quanto legati ad attività di interesse generale e spesso risultano indispensabili in quanto unica documentazione storica. Gli inconvenienti sono rappresentati dalla imprecisione intrinseca di tali rilievi, dalla problematica confrontabilità fra sistemi diversi e dalla difficile trasformazione di un dato areale (differenza tra due linee di riva) in un dato volumetrico (perdita-acquisto di sabbia). Il semplice confronto tra linee di riva in effetti non tiene conto delle effettive condizioni dell�intero profilo (emerso e sommerso) e quindi del reale assetto morfologico della fascia atti-va.

Tuttavia la linea di riva rappresenta, anche con tutti i limiti di effettiva e completa rap-presentatività del fenomeno erosivo, un elemento fondamentale ed indispensabile per la valuta-zione sintetica del litorale e, di fatto, è impossibile non tenerne conto. Questo vale in misura an-cor maggiore se si tiene conto che la massima sensibilità antropica (imprenditoriale e sociale) è legata a questo parametro più che a qualunque altro e senza un adeguato riscontro con tale fatto-re viene a mancare quella promozione politica indispensabile per una strategia di difesa delle coste (finanziamenti, gestione integrata, programmazione, partecipazione privata, ecc.).

Nell�ambito del progetto BEACHMED verrà profuso un particolare sforzo per cercare metodologie in grado di associare a questo parametro di elevata rappresentatività sociale, un a-deguato significato fisico ed una Valencia quantitativa sufficiente per le valutazioni globali del fabbisogno di sabbia.

2.3.3.2 CARTOGRAFIA I sistemi basati sull�analisi della cartografia prodotta per la restituzione generale del ter-

ritorio, possono essere distinti in tre prodotti principali: 1. Rilievi aereofotogrammetrici : permettono un buon livello di aggiornamento e garantisco-

no una copertura continua del territorio; i prodotti cartografici da essi ottenibili permettono di aggiornare sia le variazioni della linea di costa (prodotti bidimensionali raddrizzati) sia le variazioni altimetriche attraverso la generazione (semiautomatica) di modelli tridimensiona-li della superficie (Modelli Digitale del Terreno). Per realizzare un sistema di monitoraggio in �continuo� è necessario prevedere l�esecuzione di voli periodici; la quota di volo dovrà essere stabilita sulla base dei requisiti di precisione del prodotto da aggiornare.

2. Cartografia raster: si ottiene tramite scansione di una cartografia esistente su supporto car-taceo e successiva georeferenziazione tramite inserimento di punti di controllo noti. Le geo-referenziazione deve avvenire tramite la misura di tutti i punti del reticolo. Il prodotto si può successivamente vettorializzare per ottenere una carta equivalente alla precedente come ti-pologia ma in generale di qualità metrica inferiore poiché alle imprecisioni della carta si sommano quelle indotte dallo scanner, spesso non trascurabili.

3. Fonti cartografiche storiche: i criteri generali per la georeferenziazione di cartografie sto-riche, per le quali non sono note o quantificabili semplicemente le procedure di trasforma-zione dai sistemi cartografici cui sono riferite a quello di riferimento, si possono basare su due diversi approcci: a) ottenere per l�intera mappa originale una trasformata (analizzando le deformazioni locali) che renda possibile ed accettabile la sovrapposizione alla cartografia di riferimento; b) georeferenziare localmente una mappa di minore estensione estratta dall�originale dove si possano assumere trascurabili (ai fini del lavoro) le deformazioni.

La procedura di georeferenziazione si basa sulle seguenti fasi: a) Digitalizzazione della mappa tramite scanner di risoluzione adeguata b) Estrazione di alcuni punti di controllo significativi per la sovrapposizione con la

cartografia di riferimento

Page 83: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 111 di 206

c) Operazioni necessarie alla sovrapposizione pixel-pixel della carta raster sulla cartografia di riferimento

d) Se la cartografia di riferimento è di tipo raster la visualizzazione della sovrap-posizione va gestita tramite programmi per il trattamento delle immagini che permettono la gestione dei colori.

e) Se la cartografia di riferimento è di tipo numerico la sovrapposizione va gestita in ambito in CAD o GIS.

2.3.3.3 IMMAGINI DA AEROFOTO L�uso di foto aeree per l�analisi dell�evoluzione di fenomeni naturali è vantaggioso ri-

spetto alla cartografia da restituzione fotogrammetrica; la presa fotografica risulta più fedele alla reale situazione del territorio all�epoca del volo e non risente di eventuali errori di restituzione o di interpretazione da parte dell�operatore.

La scelta dei fotogrammi d�interesse va operata valutando sul piano di volo la loro co-pertura al suolo sia allo scopo di ottimizzare la mosaicatura che l�acquisizione dei GCP (Ground Control Point), punti riconoscibili sull�immagine e su di una cartografia di riferimento sulla quale misurare le coordinate, necessari per la successiva georeferenziazione. In considerazione del fatto che la maggior parte del territorio di interesse delle fasce costiere risulta essere pianeg-giante, le immagini possono essere georeferenziate singolarmente e successivamente mosaicate.

In alternativa, utilizzando opportuni programmi di gestione delle immagini digitali dalle foto aeree si possono realizzare fotopiani od ortofoto (se è disponibile un DTM) per un confron-to più rigoroso con la cartografia attuale. In questo caso, è consigliabile realizzare la digitalizza-zione dei fotogrammi ad una risoluzione più alta rispetto a quella richiesta nel prodotto finale ed eseguire con attenzione la fase di filtraggio per il miglioramento della qualità radiometrica. I prodotti raddrizzati e georeferenziati possono essere mosaicati e sovrapposti in modalità auto-matica sulla cartografia di riferimento. La scansione dei fotogrammi va eseguita preferibilmente a partire dai negativi. La risoluzione di scansione va adeguata ai requisiti di precisione del pro-dotto finale. Nella seguente Tabella sono indicate le dimensioni del pixel a terra ottenibili digi-talizzando con scanner di diversa risoluzione fotogrammi acquisti a scale diverse.

RISOLUZIONE GEOMETRICA

(punti/inch) DIMENSIONE PIXEL

(µ) SCALA FOTOGRAMMA

1000 5000 10000 20000 40000 DIMENSIONE PIXEL A TERRA (m)

100 256,0 0,26 1,28 2,56 5,12 10,24 200 128,0 0,13 0,64 1,28 2,56 5,12 400 64,0 0,06 0,32 0,64 1,28 2,56 600 42,7 0,04 0,21 0,43 0,85 1,71 1000 25,6 0,03 0,13 0,26 0,51 1,02 2000 12,8 0,01 0,06 0,13 0,26 0,51 3500 7,3 0,01 0,04 0,07 0,15 0,29

A titolo di esempio vengono indicate le fasi necessarie alla georeferenziazione e mosai-catura di fotogrammi aerei (23x23 cm) acquisiti a scala 1:42000:

• Scansione ad una risoluzione di 800 dpi a 256 toni di grigio (dim. Pixel circa 1,5 m);

• Applicazione dei filtri per il miglioramento dei toni di grigio e della definizione;

Page 84: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 112 di 206

• Utilizzo della sola parte centrale dell�immagine che presenta meno deformazio-ni;

• Misura di circa 10-20 GCP sulla CTR 10.000; • Georeferenziazione (errore medio sui residui dei punti di verifica di circa 3-5

metri) • Mosaicatura in automatico tramite programmi specifici.

2.3.3.4 IMMAGINI DA SATELLITE Le immagini dai satelliti tipo LANDSAT e SPOT, risultano utili per realizzare prodotti

multitemporali a bassa risoluzione sui quali basare le analisi comparative per determInare varia-zioni a grande scala della linea di costa. Le immagini possono essere acquisite direttamente co-me prodotti georeferenziati o ortorettificati ed il loro costo aumenta con la precisione del pro-dotto finale (comunque sempre dell�ordine di 10-30 metri in planimetria). Nel caso in cui sia necessario procedere alla georeferenziazione di un numero notevole di immagini può risultare opportuno prevedere una opportuna procedura di georeferenziazione. Bisogna notare che è pos-sibile definire una procedura per la georeferenziazione automatica di sequenze temporali di im-magini satellitari

Attualmente sono disponibili immagini satellitari ad alta risoluzione che in alcuni casi risultano essere competitive con le foto aeree a piccola-media scala. Nella Tabella seguente so-no riportate le risoluzioni spaziali dei sensori satellitari pancromatici. La successiva Tabella ri-porta le scale dei prodotti cartografici realizzabili a partire da diverse risoluzioni geometriche.

A titolo di esempio vengono indicate le fasi necessarie alla georeferenziazione di una immagine multispettrale IKONOS: • Dimensione pixel 4x4 metri al suolo • Georeferenziazione tramite circa 60 GCP misurati su CTR 10000 (in corrispondenza di par-

ticolari strutturali e esenti da variazioni territoriali) • Verifica della qualità (rms tra 4 e 0.3 metri) • Ortorettifica tramite DTM per migliorare la precisione nelle zone collinari/montuose

L�aggiornamento tramite immagini da satellite georeferenziate risulta efficace per le va-riazione della linea di costa (a breve e medio termine) solo se vengono utilizzati i dati da satelliti ad alta risoluzione; il vantaggio principale consiste nella teorica disponibilità in continuo del da-

PAN sensors Resolution (m)

Launch Date

KVR-1000 2 1966 KFA-3000 2 1989 MOMS-02 5 1996

EYEGLASS TM 1 1996 HRMSI 5 1998

ORBVIEW-3 1 1998 IKONOS-1 1 1998

QUICKBIRD 0.8 1998 IKONOS-2 1 1998

HRG 5 1999 AVNIR-2 2.5 2001

HRG 5 2007

Risoluzione Spaziale (m)

Scala cartografica

1x1 1:5.000 2x2 1:10.000

10x10 1:50.000 100x100 1:500.000

Page 85: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 113 di 206

to (funzione del tempo di rivisitazione del satellite); attualmente i nuovi sensori consentono di programmare acquisizioni a scadenze prefissate sulle proprie zone di interesse.

Il continuo sviluppo di questa tecnologia, la disponibilità di immagini frequenti e di alta confrontabilità nonché il costo relativamente contenuto, rappresentano fattori che fanno di que-sto tipo di rilevamento un sistema di grande interesse potenziale.

Il maggior limite è costituito dalla precisione che va verificata in relazione alla effettiva capacità di individuazione di una linea di riva sufficientemente attendibile.

2.3.4 Impiego delle linee di riva per la valutazione dei fabbisogni totali di sabbia

2.3.4.1 LA METODOLOGIA IMPIEGATA DALLA REGIONE LAZIO Una volta ottenute delle linee di riva con i sistemi illustrati in precedenza e rese omogenee

tra loro, il sistema di analisi e comparazione è rappresentato dalle diacroniche. Il sistema si basa sul confronto delle linee di riva rilevate in momenti differenti e sulla stima

degli arretramenti e degli avanzamenti in punti predeterminati (progressive). Adottando dei metodi specifici di valutazione delle variazioni (metodo dei cerchi tangenti,

metodo delle perpendicolari, ecc.) è possibile di determinare e quantificare le variazioni plani-metriche dei litorali.

L�informazione areale che si ottiene è, salvo gli errori di tracciamento, un attendibile strumento di interpretazione di variazione della fascia costiera pur dovendo considerare alcuni elementi fra cui la marea, le condizioni meteo e la stagionalità dei rilievi. Per quanto riguarda quest�ultimo aspetto occorre evidenziare che un avanzamento od un arretramento potrebbero semplicemente derivare dall�aver confrontato un profilo invernale con uno estivo ed in tal caso le variazioni riscontrate non corrisponderebbero ad alcun mutamento di natura strutturale. La sistematicità dei rilievi dovrebbe tuttavia mettere in evidenza le differenze tra una oscillazione stagionale ed un trend pluriennale costante.

Conoscendo alcuni parametri della morfologia costiera delle diverse località (profondità di chiusura, pendenza della battigia, ecc.) risul-ta possibile stimare an-che in termini volume-trici i mutamenti regi-strati.

I limiti del si-stema sono legati agli errori delle basi utilizza-te , all�approssimazione nel tracciamento delle linee di riva, all�algoritmo utilizzato per il calcolo degli spo-stamenti, all�algoritmo

impiegato per calcolare le variazioni volumetriche, agli effetti della marea, delle condizioni me-teo, del periodo di rilievo e così via.

I rilievi calcolati è opportuno inoltre che vengano verificati confermando i trend riscon-trati con l�esperienza diretta in loco ed occorre altresì tener conto dei ripascimenti avvenuti e delle altre anomalie locali che possono aver influenzato il tratto di costa, indipendentemente dai fenomeni erosivi.

Sul sistema di tracciamento e confronto delle diacroniche, la regione Lazio ha sviluppa-to una specifica esperienza i cui risultati sono stati raccolti nell�ALLEGATO 1 a cura del CEN-TRO di MONITORAGGIO della Regione Lazio.

Page 86: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 114 di 206

2.3.4.2 IL CALCOLO DELLE TENDENZE EROSIVE La metodologia illustrata nel paragrafo precedente e nell�Allegato permette di calcolare,

con le approssimazioni del caso, le quantità di sabbia perdute o guadagnate in ciascun punto predefinito nel transitorio di tempo considerato.

Riportando le quantità cumulate su un grafico , si ottiene una rappresentazione signifi-cativa in termini globali dei fenomeni erosivi che riesce a mettere in evidenza non solo i tratti di litorale in erosione ma anche l�intensità del fenomeno e le sue connessioni con le realtà fisiche che caratterizzano il territorio costiero (costa rocciosa, foci di fiumi, ecc.)

Nel caso della Regione Lazio , il grafico di bilancio mette in evidenza un bilancio posi-tivo di tutta la costa (400.000 mc/anno medi nel periodo 90-96), ma con numerose zone soggette a un fenomeno erosivo con diversi gradi di intensità. Si rileva in particolare la situazione della cuspide fociale del Tevere (tra Fiumicino e Roma) dove si assiste ad un deficit annuo globale di circa 250.000 mc

Un�analoga elaborazione, impiegando peraltro trend medi calcolati per diversi intervalli temporali, è stata effettuata per i dati disaggregati per settori del litorale della Toscana. I risulta-ti evidenziano gli stati erosivi in prossimità del Serchio, dell�Arno e dell�Ombrone ed una perdi-ta in sedimento complessiva dell�ordine di 370.000 Mc/anno.

Grazie a questo sistema di rappresentazione è possibile evidenziare i singoli tratti di li-torale in crisi con le intensità medie di erosione per ciascuna zona.

Page 87: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 115 di 206

2.3.5 Le attività per la valutazione dei fabbisogni totali previste in BEACHMED Nel contesto della fase B del progetto la Regione Toscana e l�Università di Firenze stu-

dieranno i sistemi di rilevamento dell'erosione costiera a grande scala La Regione Toscana e l�Università di Firenze si occuperanno di elaborare la pubblica-

zione Sistemi di rilevamento dell'erosione costiera con uno schema introduttivo ed i documenti per la gara d'appalto, finalizzati al Progetto Pilota della Fase C.

Il progetto pilota prevista per la fase C è sviluppato anche dalla Regione Toscana e dall�Università di Firenze. Con i risultati ottenuti nello studio citato, i partner potranno scegliere il sito ed i metodi più indicati per valutare la reale efficace dei sistemi di rilevamento a grande scala comparati con i rilievi di dettaglio topografici e batimetrici

La fase iniziale del lavoro prevede un periodo di ricerca bibliografica e di studio per ca-ratterizzare i migliori metodi di rilevamento da provare durante il progetto e condurre alla scelta dei migliori metodi da confrontare tra di loro.

L�obiettivo diretto è la caratterizzazione di metodi di rilevamento considerati più idonei ad essere confrontati allo scopo di caratterizzare i migliori sistemi di rilevamento a grande scala dell'erosione costiera.

2.3.5.1 I SISTEMI DI RILEVAMENTO I sistemi di rilevamento delle spiagge emerse e della linea di riva presi in considerazione

sono: 1. Airborne e terrestre Lidar: la tecnologia Lidar si è sviluppata per ottenere ri-

lievi topografici ad alta definizione. Attraverso un scanner laser riflettente, è prodotta una nuvola di punti tridimensionali della superficie rilevata. Questa tecnologia può sviluppato anche su di un aereo o un elicottero.

2. Aereofotogrammetria: consente la creazione dei piani quotati del terreno con un numero elevato di punti, attraverso utilizzo delle fotografie aeree elaborate.

3. Fotografia da satellite: satelliti, come Ikonos e Quick Bird 2, consentono di ar-rivare a precisazioni comunque sub-metriche su una carta, al punto da potere essere utilizzati per l'individuazione della linea di riva.

4. GPS : la tecnologia GPS consente di fare rilevamenti tridimensionali ad alta

Page 88: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 116 di 206

precisione. Questo tipo di rilevamento costituisce certamente la base per il con-fronto con altre metodologie dal punto di vista della precisione in ambito 3D. Durante il progetto, si verificheranno anche le modalità di rilevamento GPS più appropriate da utilizzare nel campo dei rilievi costieri, sia per quanto attiene il rilevo planimetrico della linea di costa, sia per quello plano-altimetrico di preci-sione.

5. Video Sistemi: questa metodologia consente di ottenere, attraverso l�utilizzo di immagini digitali acquisite in maniera continua da una fotocamera, le informa-zione sulla posizione della linea di riva e sulla morfologia dei fondali marini sottocosta.

6. Foto aeree e foto digitali: si valuterà l�utilizzazione di foto aeree e digitali per la posizione della linea di riva e la creazione di modelli digitali del terreno per mezzo dell�utilizzo di softwares specifici di elaborazione e tecniche di posizio-namento particolari.

I sistemi di rilevamento batimetrici presi in considerazione sono: 1. Airborne Marine Lidar : questa è una tecnologia relativamente recente che

implica il sistema Lidar tradizionale, in quanto con una frequenza particolare del laser è possibile fare dei rilievi dei fondali marini sotto costa.

2. Ecoscandaglio – Multibeam- Swath : oltre all�utilizzo dell�ecoscandaglio, sa-ranno valutati sistemi di rilievo batimetrico con multibeam che attraverso più sonde allineate consente l�acquisizione di fasce continue del fondale. Si posso-no avere risultati analoghi con sistemi swath, che funzionano con il sistema dell�interferometria.

2.3.5.2 LE IMPRESE FORNITRICI Nel contesto della fase C dedicata al progetto pilota, le principali imprese fornitrici dei

servizi di monitoraggio, rilevamento e forniture, sono state identificate e contattate, per una prima valutazione delle caratteristiche tecniche. Si è chiesta una stima di massima sui costi per l'esecuzione dei rilevamenti e la fornitura dei materiali, come le foto da satellite.

Per quanto riguarda le tecnologie innovatrici come ad esempio Airborne Marine Lidar è possibile fare già alcune considerazioni. Questo sono tecnologie che attualmente non sono di-sponibili in Italia e sono poco disponibili ance a livello europeo. Ciò si traduce costi, non soltan-to per la fase di rilievo, ma anche per la mobilizzazione.

Per quanto riguarda l�individuazione di chi realizzerà i lavori, anche se una gara d'ap-palto sarà necessaria, è ovvio che, considerata la peculiarità di queste metodologie, in genere, si è in presenza di una sola impresa fornitrice a livello mondiale in grado di fornire il servizio ri-chiesto.

2.3.5.3 METODI DI CONFRONTO E DI STIMA DELL‘EROSIONE Il fatto di potere utilizzare tali tecnologie di rilievo in intervalli di tempo limitati, avrà

un'importanza considerevole, per confrontare morfologie di terreno identiche sottoposte a conti-nui cambiamenti.

Un'altra possibilità potrebbe essere quella di determinare parametri di confronto che permettono il confronto anche di rilievi non contemporanei.

La messa a punto di metodologie di confronto di tecnologie diverse è uno degli obiettivi principali del progetto. In tale direzione, la collaborazione con l�Università di Firenze è stata stipulata, per garantire un approccio scientifico e più approfondito su questi argomenti.

Il confronto tra le metodologie non ha soltanto l'obiettivo di mettere in evidenza le pre-cisazioni, ma anche la loro applicabilità logistica nei rilevamenti costieri, il costo d'utilizzo, l'u-

Page 89: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 117 di 206

tilità effettiva, la quantità dei dati ottenuti, la loro densità, ecc. Per preparare metodi di confronto definitivi bisogna definire di alcune convenzioni per

quanto riguarda la descrizione degli elementi morfologici e la modalità di rilievo. - definizione della linea di riva, in funzione della variazione temporale (stagionale,

quotidiane), sia naturali che antropiche. - definizione dell'erosione costiera lineare, areale e volumetrica - definizione dell'erosione costiera temporale - definizione della precisione ricercata - definizione dei riferimenti geodetici considerati - definizione della zona di monitoraggio L'obiettivo di arrivare ad una maggiore conoscenza degli argomenti suddetti potrà esse-

re anche l�obiettivo ad alcuni rilievi. Sarà importante ad esempio fare il monitoraggio della variazione della posizione della

linea di riva secondo la morfologia del terreno e delle variazioni del livello del mare. Informazioni che provengono dalla bibliografia e da rilievi ad hoc saranno allora presi

in considerazione. Per quanto riguarda la scelta di un riferimento per determinare l'erosione costiera, potrà

essere utile verificare la creazione di un software adeguato. Questo, condiviso anche con altri partner del progetto, permetterebbe di calcolare in modo omogeneo i valori d'erosione partendo dalla linea di riva, con la possibilità anche di suddividere la costa in diversi tratti di lunghezza arbitraria.

La zona di litorale della Toscana (Italia) compresa tra la città di Viareggio e Livorno è stata scelta come l�area dove si potrebbero verificare le metodologie di rilevamento. Questa se-zione ha una lunghezza di trenta chilometri circa e, al massimo, due chilometri di larghezza; considerando come larghezza quella che va dal limite interno della spiaggia fino ad una profon-dità di dieci metri circa.

2.4 La valutazione dei fabbisogni effettivi di sabbia

2.4.1 Generalità La valutazione dei fabbiso-

gni di sabbia per la ricostruzione dei litorali è generalmente legata ai trat-ti di costa più soggetti al fenomeno erosivo e che devono essere protetti per ragioni particolari (turismo, habitat naturale, infrastrutture litora-li, ecc.).

Sovrapponendo le sezioni di costa in erosione e le sezioni di co-ste strategiche per la politica territo-riale, si ottengono per sovrapposi-zione le sezioni di litorale da rico-struire.

Ove ci sono fenomeni d'erosione a lungo termine, c'è anche il bisogno di una ricostru-zione della spiaggia.

Le modalità di ricostruzione possono variare e dipendono in particolare dalle esigenze della nuova spiaggia. Ad esempio, se la finalità della nuova spiaggia è principalmente turistica, occorre determinare la sua dimensione, per mezzo di un'analisi costi/benefici, rispetto al van-

Page 90: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED – Phase A

Pagina 118 di 206

taggio economico che ne deriva. In questo caso, occorre valutare i vantaggi tenuto conto che il rendimento effettivo è costante oltre una certa dimensione, mentre i costi di ripascimento au-mentano, anche se in modo decrescente.

Il grafico riprende il caso di una spiaggia della Regione Lazio dove le capacità d'acco-glienza delle infrastrutture turistiche non rende interessante l'attrezzatura delle spiagge per una larghezza oltre 80-90 m. I vantaggi sono stati calcolati in questo caso come redditi grezzi per le attività balneari su cinque anni di sfruttamento.

Per un'analisi più completa, occorrerebbe adottare un più elevato numero di parametri come, ad esempio, tutta l'attività economica indotta, la valutazione della relazione tra il vantag-gio imprenditoriale ed il vantaggio sociale, l'ammortamento per periodi più ampi, i costi di ma-nutenzione, ecc..

Sulla base di questo tipo di analisi, è possibile valutare i fabbisogni generali di sabbia per la ricostruzione dei litorali sulla base dei volumi calcolati per un ripascimento ottimale ed economicamente motivato. Le necessità di mantenere il litorale, può essere dedotto dalle ten-denze erosive che caratterizzano ogni zona.

2.4.2 Attività per la valutazione dei fabbisogni effettivi previste in BEACHMED Gli aspetti connessi al rapporto tra spiagge in erosione e spiagge da ricostruire, coin-

volgono scelte di politica territoriale complesse nella loro articolazione e molto diversificate in funzione dei litorali.

Come detto in precedenza, una delle fasi fondamentali per determinare le priorità di in-tervento ricostituivo o manutentivo dei litorali è legata alla individuazione dell’interesse che i singoli tratti di spiaggia rivestono.

Usualmente l’interesse viene valutato sulla base di un sistema informativo qualitativo

derivato dall’esperienza e dalla conoscenza dei luoghi. Tali informazioni sono e restano indi-spensabili per saggiare la verosimiglianza di qualsiasi altro sistema di valutazione. Tuttavia un sistema del genere risulta carente di quegli elementi quantitativi che servono per definire uno strumento decisionale di natura generale e territoriale.

I sistemi per valutare la priorità degli interventi di ripascimento e manutenzione pos-sono essere impostati su diverse basi concettuali tra cui quella legata ai principi della Rischio

Page 91: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 119 di 206

Territoriale e quella legata ai principi del Costo/beneficio. Il primo sistema è connesso principalmente ad un concetto di difesa del territorio , del-

le infrastrutture e degli abitanti esposti al pericolo di danni da parte delle mareggiate. Il secondo sistema privilegia il punto di vista del ripascimento come investimento per

incrementare, stabilizzare o ricostituire un bene territoriale (spiaggia) che a fronte di un costo di ricostruzione o mantenimento, genera benefici economici associati all�indotto del turismo bal-neare.

2.4.2.1 IL RISCHIO TERRITORIALE I metodi del Rischio Territoriale si basano sulla intersezione di aree definite secondo il

sistema di VARNES la cui relazione fondamentale è:

Rischio = Pericolosità x Valore Esposto x vulnerabilità

Ad ogni area del territorio interessato viene associato un valore dei tre parametri di VARNES ( P, VE, v) il cui prodotto fornisce il valore del rischio. A maggiori valori di rischio corrisponde una maggiore priorità di intervento nell�area.

La Pericolosità corrisponde ad una rappresentazione areale della probabilità (valore a-dimensionale) di un evento calamitoso in grado di generare danni. Tipica è la rappresentazione dell�area interessata da mareggiate (incluso sopralzo, altezza d�onda e run-up) con diversi tempi di ritorno (ad esempio 30, 50, 100 anni).

Il Valore Esposto corrisponde ad

una stima economica del valore venale delle aree del territorio preso in esame. Il valore può essere associato ai beni che in-sistono nell�area (infrastrutture, case, re-perti archeologici, strutture turistico-ricettive, ecc.) , alla natura agricola della stessa area (coltivazioni) ovvero ai pregi ambientali ivi presenti (vegetazione au-toctona, dune, aree naturali, ecc.).

La vulnerabilità corrisponde alla quota percentuale del Valore Esposto (va-lore adimensionale) che viene danneggiata dall�evento calamitoso. Moltiplicando il Valore Esposto per la vulnerabilità si ottiene il danno.

Nell�ambito del progetto BEACHMED verranno effettuate delle analisi territoriali su aree campione, individuando i parametri Pericolosità, Valore Esposto e vulnerabilità . Verranno quindi sviluppate cartografie sperimentali del �rischio costiero� come tentativo di strumento de-cisionale finalizzato alla determinazione del fabbisogno effettivo.

2.4.2.2 LE ANALISI COSTI/BENEFICI Questo genere di analisi portano essenzialmente a determinare il rapporto tra il costo di

un intervento di ripascimento o manutenzione ed i benefici ottenuti in senso economico. Il sistema si può applicare in contesti infrastrutturati dove è possibile quantificare un in-

dotto economico legato alla creazione od alla stabilizzazione di una spiaggia. Il sistema non da informazioni sul rischio del danno per eventuale mareggiate e rispet-

to al concetto di priorità per individuare i litorali su cui intervenire, si inserisce un criterio di �maggiore convenienza�.

Page 92: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 120 di 206

Il criterio di �maggiore convenienza� ha una sua validità intrinseca e può essere adotta-to a sé stante oppure in serie con il metodo del Rischio Territoriale per confrontare , nel caso di litorali ad alto rischio, l�opzione intervento con quella di delocalizzazione delle infrastrutture a rischio.

A titolo di esempio si riportano dei parametri macro economici sui flussi turistici stra-nieri (assoluti) e locali (balneari) con associati dei valori medi di spesa (Regione Lazio 1998).

Con questi dati, supponendo che con la ricostruzione e la manutenzione di tutte le spiagge laziali ritenute di interesse prioritario, si induca, in una ipotesi molto cautelativa, un in-cremento dell�1 % del flusso turistico straniero ed un incremento del 5% del flusso turistico lo-cale balneare laziale, si ottiene un ricavo totale incrementale pari ad oltre 90 milioni di euro.

PARAMETRI MACRO-ECONOMICI (Regione Lazio dati 1998)

MERCATO TURISTICO ESTERO ARRIVI STRANIERI PRESSO STRUTT. RICETTIVE (14,39% naz.) 4.461.000 PRESENZE STRANIERE PRESSO STUTT. RICETTIVE (9,80%) 11.812.000,0 PERNOTTAMENTI MEDI PRO CAPITE LAZIO 2,6 SPESA MEDIA TURISTI PERNOTTANTI (UIC1998) € 68,17 SPESA MEDIA TURISTI PERNOTTANTI ( FAES-FORMEZ 1995) € 103,29

UTENZA LOCALE RICHIAMATA DAI CENTRI BALNEARI PRESENZE TOTALI GIORNALIERE TURISTICHE COMUNI COSTIERI LAZIA-LI PER OGNI TIPO DI SISTEMAZIONE (1995)

46.058.407

PRESENZE MEDIE ANNO TURISTICHE COMUNI COSTIERI LAZIALI PER OGNI TIPO DI SISTEMAZIONE (1995)

1.919.100

GIORNATE DI PRESENZA MEDIE PER TURISTA 24 SPESA MEDIA GIORNALIERA TURISTA BALNEARE PER SERVIZI NON AL-BERGHIERI COLLEGATI ALLA SPIAGGIA ED AL FITNESS IN LIRE (FAES-FORMEZ 1995)

€ 36,15

IPOTESI DI SVILUPPO DEL MERCATO LAZIALE A SEGUITO DI RECUPERO DI SPIAGGE E DI INTERVENTI PROMOZIONALI INTEGRATI RECUPERO DELLA QUOTA DI MERCATO ARRIVI STRA-NIERI ( BASE 1998)

1% 44.610,0

DURATA DEI PERNOTTAMENTI MEDI DEGLI STRANIERI NEL LAZIO

2,6

PERNOTTAMENTI STRANIERI 118.120 SPESA MEDIA TURISTI PERNOTTANTI ( MEDIA UIC1998-FAES-FORMEZ 1995)

€ 85,73

RICAVO INCREMENTALE DA PRESENZE STRANIERE € 10.126.769,47

RECUPERO DELLA QUOTA DI MERCATO PRESENZE LO-CALI ( BASE 1998)

5% 2.302.920,4

SPESA MEDIA GIORNALIERA TURISTA BALNEARE PER SERVIZI NON ALBERGHIERI COLLEGATI ALLA SPIAGGIA ED AL FITNESS IN LIRE (FAES-FORMEZ 1995)

€ 36,15

RICAVI INCREMENTALI DA PRESENZE LOCALI € 83.255.137,20

RICAVI INCREMENTALI TOTALI ANNUI € 93.381.906,66

Page 93: 2. I FABBISOGNI DI SABBIA PER LA DIFESA COSTIERA 2.1 Criteri … · In definitiva il calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa delle coste richiedono mo- nitoraggi a grande scala,

Projet BEACHMED � Phase A

Pagina 121 di 206

Una cifra del genere copre da sola tutto l�intervento di ricostruzione programmato dalla Regione Lazio (circa 50 milioni di euro) e l�onere manutentivo (circa 3 milioni di euro per an-no) ne rappresenta circa il 3%.

E� quindi importante verificare l�attendibilità di tali cifre, integrando l�analisi con valu-tazioni più specifiche (verifiche del tasso di ricettività turistica, verifica delle infrastrutture di-sponibili, ecc.) al fine di fornire utili strumenti decisionali ed indicazioni per una eventuale po-litica concessoria mirata.

2.5 Sintesi dei risultati

Sulla base dei dati forniti dai partner si è stimato in prima analisi il fabbisogno di sabbia suddiviso per:

- ricostruzione totale e parziale dei litorali (fabbisogno totale e prioritario) - manutenzione annua prevista Come indicato nella tabella sottostante si può evincere che i partner hanno impiegato

per la ricostruzione dei valori unitari compresi tra 0,23 e 0,33 Milioni di m3/km, mentre per la manutenzione (stima dell�erosione) i valori sono compresi tra 0,01 e 0,02 Milioni di m3/km/anno. Si può ben notare la differenza tra la scelta di voler considerare per la ricostruzio-ne e la manutenzione tutte le spiagge in erosione o solo quelle valutate come prioritarie (valore turistico, caratteristiche ambientali, ecc.).

Ove non sia stato possibile ottenere dati attendibili sui fabbisogni stimati si è proceduto ad applicare i criteri dei coefficienti medi sopraindicati, ed evidenziati nella tabella.

Fabbisogno di sab-bia per la ricostru-zione totale delle

spiagge in erosione

Fabbisogno di sabbia per la ricostruzione delle

spiagge prioritarie in ero-sione

Criterio di ricostruzione Manutenzione Criterio di

manutenzione

MIL m3 Litorale (km) MIL m3 Litorale (km) MIL m3/km MIL m3/anno MIL m3/km

Regione Lazio 21,50 72 7,80 26,00 0,30 0,3 0,01 Regione Toscana 21,50 66 0,33 1,1 0,02 Regione Liguria 3,40 15,00 0,23 0,3 0,02 Département de l'Hérault 15,00 50 0,30 0,8 0,02 Comunidad Valenciana 63,00 236 0,27 3,3 0,01

Uno degli obiettivi del progetto BEACHMED sarà la standardizzazione dei criteri per il

calcolo dei fabbisogni di sabbia per la difesa dei litorali.