2 - Canali e Multiplazione · Fabio Martignon: Reti di Calcolatori 10 FDM telefonico in passato...
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2 2 -- Canali e Canali e MultiplazioneMultiplazione
Reti di Calcolatori Reti di Calcolatori prof. F. prof. F. MartignonMartignon
Università degli studi di BergamoUniversità degli studi di BergamoDipartimento di Ingegneria dell’Informazione e Metodi Matematici
Fabio Martignon: Reti di Calcolatori 2
Canali puntoCanali punto--puntopunto
collegamenti permanenti tra un trasmettitore ed un ricevitoreil ricevitore può essere ottimizzato sulla base dell’unico segnale da riceveretrasmissione continua o in trame (problema del sincronismo)
trasmettitore ricevitore
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Canali Canali broadcastbroadcastsono canali nei quali più stazioni possono accedere in parallelo al mezzo condivisoil segnale emesso da una stazione raggiunge tutte le altre
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Canali Canali broadcastbroadcastIl ricevitore può ricevere molti segnali diversi in livello e sincronismo e deve essere in grado di adattarsile trasmissioni sono sempre precedute da un preambolo di sincronismoesempi: reti locali ethernet, sistemi cellulari
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La La multiplazionemultiplazione
La capacità dei mezzi trasmissivi fisici può essere divisa per ottenere più canali di velocità più bassa
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La La multiplazionemultiplazione fisicafisica
la distinzione tra i flussi avviene esclusivamente sulla base di parametri del livello fisico come frequenza, tempo, codice, lunghezza d’onda, ecc.
livellofisico
sotto-livellomultiplazione
sotto-livellotrasporto bit
nodo 1 nodo 2
multiplatore multiplatore
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MultiplazioneMultiplazione a divisione di frequenzaa divisione di frequenzaFDM (FDM (FrequencyFrequency DivisionDivision MultiplexingMultiplexing))
Il mezzo trasmissivo può essere caratterizzato da una banda di frequenze utilizzabili
la banda complessiva può essere divisa in sotto-bande cui associare un canale
fmin fmax
fmin fmax
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MultiplazioneMultiplazione a divisione di frequenzaa divisione di frequenzaFDM (FDM (FrequencyFrequency DivisionDivision MultiplexingMultiplexing))
il segnale relativo ad un canale viene trattato mediante tecniche di modulazione in modo da associarlo a ciascuna sotto-banda
fmin fmax
mod.f
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MultiplazioneMultiplazione a divisione di frequenzaa divisione di frequenzaFDM (FDM (FrequencyFrequency DivisionDivision MultiplexingMultiplexing))
modulatoreAM SSB
modulatoreAM SSB
+
canale 1
canale n
f
f
f1
fnbs
ff1 f2 fn
B
bg
bs = banda del segnalebg = banda di guardia
B = banda complessiva utilizzabile del mezzo trasmissivo
gs bbBn+
=
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FDM telefonicoFDM telefonico
in passato l’FDM veniva usato come tecnica di multiplazione dei canali vocali tra centrali telefonichebanda segnale vocale: circa 4 kHz
300 Hz 3600 Hz
multiplazione di 12 canali da 4 kHz su una banda di 48 kHz(compresa fra 60 e 108 kHz)multiplazione successiva del segnale di 48 kHz (chiamato segnale multiplo) con altri segnali multipli (multiplazione a livelli gerarchici)
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MultiplazioneMultiplazione a divisione di tempoa divisione di tempoTDM (Time TDM (Time DivisionDivision MultiplexingMultiplexing))
E’ una tecnica usata per segnali digitaliDato un canale numerico a velocità C (bit/s) si costruiscono intervalli di tempo di canale (slot) costituiti da multipli del tempo di bit tb=1/C
t... ...
intervallodi canale o slot
tempo di bitpari a 1/C
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TDM (Time TDM (Time DivisionDivision MultiplexingMultiplexing))Un canale (sorgente) può usare un intervallo di canale (slot) ogni Nsi definisce una struttura a trame consecutive costituite da N slot consecutivise si numerano ciclicamente gli slot delle trame, un canale è associato ad un numero di slot
1 2 3 4 5 1 2 3 4 53 4 5 1
trama trama
... ...
slot
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TDM (Time TDM (Time DivisionDivision MultiplexingMultiplexing))
t
durata di tramaT=N ni /C
numero di bit per slot: nidurata slot: Ti=ni/C
...
numero di intervalliN
trama
intervallodi canale(slot) velocità di ciascun canale
c=C/N (bit/s)
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Ipotesi: la sorgente genera i bit esattamente al ritmo cGli ni bit devono essere già disponibili all’inizio dello slot.Chiaramento la sorgente deve attendere ni /c per accumulare gli ni bit (tempo di adattamento)
TDM (Time TDM (Time DivisionDivision MultiplexingMultiplexing))
Scelta della durata di slot (parametro di progetto):
ni numero di bit per slotTi durata di uno slot (Ti=ni/C)
la velocità del canale c non dipende da Ti ma solo da N (c=C/N)Tempo di adattamento: Ta= ni /cc (bit/s)
C (bit/s)
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EsercizioEsercizioSi consideri un canale di velocità C=900 kbit/ssi vogliano ricavare 4 canali di velocità c=200 kbit/s e un canale di velocità 100 kbit/ssi definisca allo scopo una struttura di trama TDM, Assumendo che l’unità minima di multiplazione sia un byte (ottetto).
da fare a casa
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MultiplazioneMultiplazione a divisione di codicea divisione di codiceCDM (Code CDM (Code DivisionDivision MultiplexingMultiplexing))
La tecnica CDM consiste nel miscelare N flussi di bit previa moltiplicazione di ciascuno di questi per una parola di codice Ci scelta fra le N parole di un codice ortogonalele parole del codice sono costituite da N simboli binari, chiamati chip per distinguerli dai bit di informazione, di durata N volte inferiore al bit di informazione
chip
bit
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Codici ortogonaliCodici ortogonali
segnali ortogonali:
sequenze ortogonali:
0)()( 21 =⋅∫ tsts
0
0)()(
211
210
=⋅
=⋅
∑
∫
=ii
N
i
T
cc
tCtCC1(t)
C2(t)
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Codici ortogonaliCodici ortogonali
⎥⎦
⎤⎢⎣
⎡−
=
⎥⎦
⎤⎢⎣
⎡−
=
nn
nnn HH
HHH
H
2
2 1111
matrici di Hadamard:
{ }{ }{ }{ }1,1,1,1
1,1,1,11,1,1,1
1,1,1,1
3
2
1
0
−−=−−=−−=
=
CCCCEsempio N=4
C0C1C2C3
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CDM (Code CDM (Code DivisionDivision MultiplexingMultiplexing))
+
s1
sN
s2
N sN
N s2
N s1
C1 C1
C2C2
CN CN
kk
N
iii sNCCs ⋅=⋅⎟⎠
⎞⎜⎝
⎛∑=1
In ricezione: estraggo il k-esimo segnale
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MultiplazioneMultiplazione a divisione di lunghezza d’onda a divisione di lunghezza d’onda WDM (WDM (WavelengthWavelength DivisionDivision MultiplexingMultiplexing))
è la stessa cosa che FDM, si chiama WDM per ragioni storiche legate allo sviluppo della fibra otticale diverse portanti ottiche alle diverse lunghezze d’onda sono gestite con dispositivi otticiciascuna portante ottica viene modulata ai limiti delle velocità elettroniche (5-10 Gbit/s)il limite tecnologico è dovuto alla stabilità dei laser in frequenza ed alla scarsa risoluzione dei filtri otticidispositivi commerciali con 16 lunghezze d’onda, ma presto avremo 128 lunghezze d’onda (DWDM)ad esempio la capacità dei cavi transoceanici viene moltiplicata dal numero di lunghezze d’onda
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Accesso MultiploAccesso MultiploE’ l’analogo della multiplazione ma per canali broadcastle stazioni che accedono sono distanti (dunque non fisicamente nello stesso luogo) e devono coordinarsi per accedere al canale broadcast
canale
1canale 2
canale 3
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Accesso multiplo fisicoAccesso multiplo fisico
livellofisico
sotto-livellodi accessomultiplo
sotto-livello ditrasporto bit
nodo 1 nodo 2 nodo 3 nodo 4
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FDMA FDMA FrequencyFrequency DivisionDivision Multiple AccessMultiple Access
E’ analogo a FDMla necessità del coordinamento delle stazioni non crea problemi nel caso di divisione di frequenzaEsempi:
trasmissioni radiofoniche e televisivesistema cellulare TACS (Total Access Cellular System) utilizza una portante modulata FM con banda 25 kHz per ciascun canale
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TDMA TDMA Time Time DivisionDivision Multiple AccessMultiple Access
è l’analogo del TDMè necessario un coordinamento per trovare una base temporale comune alle stazioni (sincronismo di trama)il sincronismo non può essere perfetto: sono necessari tempi di guardia
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Sincronismo di tramaSincronismo di trama
canali broadcast centralicanali broadcast non-centrali
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Canali Canali broadcastbroadcast centralicentraliil punto centrale può essere di riferimento per il sincronismole sue trasmissioni regolari possono sincronizzare le trasmissioni delle altre (ad es. una trasm. ogni trama, o ad intervalli multipli)
riferimento temporale
2τ tempo di propagazioneτ = d/vd : distanzav : velocità della luce nel mezzo
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Canali Canali broadcastbroadcast centralicentralitempo di guardia: )2(max iigT τ=
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Canali Canali broadcastbroadcast centralicentrali
Timing Advance:noti i tempi di propagazione le stazioni possono compensarli con una trasmissione anticipatanecessità di stimare i τ (possono essere variabili)errore di stima: tempi di guardiatecnica usata in GSM
1) prima trasmissione
3) invio stimaritardo
2) stimaritardo
4) trasmissionisuccessive
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Canali Canali broadcastbroadcast non centralinon centrali
Tg = 2 max[τij]
non c’è il riferimento centraletrasmissioni diverse possono combaciare in un punto ed essere distanti in un altro
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EfficienzaEfficienza
dipende dal rapporto Tg/Ti
l’efficienza scende:all’aumentare delle distanze (aumenta Tg) all’aumentare della velocità del canale Cal diminuire della durata dello slot
ig
i
ggi
i
nCT
TTTT
T
+=
+=
+=
1
1
1
1η
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CDMACDMACode Code DivisionDivision Multiple AccessMultiple Access
non è possibile avere trasmissioni sincrone e quindi non si riesce a conservare l’ortogonalità dei codicisi usano codici a bassa correlazione per qualunque sfasamento temporaleusato nel sistema UMTS (telefonini di 3a
generazione)
0)()( 210
≠⋅∫ tCtCT
)()( 210
∆+⋅∫ tCtCT
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Sistemi Sistemi radiomobiliradiomobili
BS
MS
cella
uplink
downlink
MS = Mobile StationBS = Base Station
Uplink = tratta da MS a BSDownlink = tratta da BS a MS
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Accesso radioAccesso radio
Il problema dell’accesso radio è relativo al modo con il quale gli utenti della stessa cella condividono le risorse radio
downlink: multiplazione dei canali verso gli utenti
uplink: accesso multiplo delle stazioni mobili
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Accesso radioAccesso radio
Sistemi di prima generazione: TACS (Europa) AMPS (Stati Uniti)
FDM/FDMA (downlink/uplink)
Sistemi di terza gen.:UMTS (Europa e ???)
CDM/CDMA
Sistemi di seconda gen.:GSM (Europa) D-AMPS (Stati Uniti)
multi-carrier TDM/TDMA
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Riuso di frequenzaRiuso di frequenzaI canali disponibili non bastano per tutti gli utentisoluzione: usare più volte gli stessi canali in celle diverse (riuso spaziale)il riuso degli stessi canali genera interferenza co-canaleil riuso è possibile in celle sufficientemente distanti da far sì che l’interferenza sia tollerabile (buona qualità del collegamento)
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Riuso di frequenzaRiuso di frequenza
l’interferenza è la caratteristica fondamentale dei sistemi cellulari Di solito si assume che la qualità sia buona se il rapporto tra potenza del segnale e potenza dell’interferenza SIR (Signal-to-Interference Ratio) sia maggiore di una soglia, SIRmin
2132
12
12
31
23
112
1321
3
13
221
21
3
13
3
1
2
1
323
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ClusterClusterL’insieme delle portanti disponibili viene diviso in K gruppiad ogni cella viene assegnato un gruppo in modo tale da massimizzare la distanza tra celle che usano lo stesso gruppoefficienza di riuso = 1/KValori di K possibili: K=1,3,4,7,9,12,13, …
3 215 6
74
2311
2 734
3 215
4
15 64
315 6
74
3
4
215
67 2 1
32 1
21
2312
3 112
1 321
3
13 22
121 3
13
3
1
213
23
K = 7 K = 3
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ClusterCluster
dato il valore di SIRmin tollerato dal sistema, è possibile stimare l’efficienza massima del sistema, ovvero il K minimo utilizzabilepotenza ricevuta:
η−⋅⋅= dGPP tr
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ClusterCluster
dr
D
d1
d2d3
d4
d5 d6
Ip.: stesse antenne (G) e stessa potenza (Pt)
∑
∑
=
−
−
=
−
−
=
=⋅⋅
⋅⋅=
6
1
6
1
i i
i it
t
dd
dGPdGPSIR
η
η
η
η
caso peggiore d = rapprossimazione di = D
η
η
η −
−
−
⎟⎠⎞
⎜⎝⎛=≅
RDrSIR 1
61
6
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ClusterClusterIl SIR dipende solo dal rapporto di riuso R=D/r (e da η) e non dalla potenza assoluta trasmessa e dal raggio della cellafissato SIRmin si può calcolare Rmin
noto Rmin si può ottenere K osservando che:
quindi:3
2RK =
( )3
6 /2
min
ηSIRK =
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EsercizioEsercizioSi dimensioni il cluster di un sistema che tollera SIRmin = 18 dB nel caso i cui l’esponente di attenuazione della distanza η sia pari a 3.9
( ) ( ) 99.631.636
36 9.3/2/2
min =⋅
==ηSIRK
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RipassoRipassodB
scala logaritmicapotenze
10/10
10
log10dBP
dB
P
PP
=
=
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RipassoRipassoal prodotto in scala lineare corrisponde la somma in dBal rapporto la differenza
dBdB
dBdB
APAPPGPG
−→+→⋅
/
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RipassoRipasso
valori notevoli
dBdB
dBdB
dB
30100020100
101054.99
98
→→
→→→
dBdB
dBdB
dB
77.7675
3322477.43
32
→→
=+→⋅=→→