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1 laura barbirato 2013 laura barbirato 2013 L’intelaiatura entro cui tessiamo la nostra tela…

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L’intelaiatura entro cui tessiamo la nostra tela…

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NUCLEI FONDANTINUCLEI FONDANTI Concetti che ricorrono in vari luoghi delle Concetti che ricorrono in vari luoghi delle

discipline, che le strutturano e generano nuove discipline, che le strutturano e generano nuove conoscenze. Sono di per sé verticali, in quanto conoscenze. Sono di per sé verticali, in quanto ordinano il percorso di ciascuna disciplina. ordinano il percorso di ciascuna disciplina.

aiutano laiutano l’’alunno ad organizzare la propria alunno ad organizzare la propria conoscenza con una progressione conoscenza con una progressione ““a cerchi a cerchi concentriciconcentrici””

facilitano il passaggio da insegnante ad alunnofacilitano il passaggio da insegnante ad alunno stimolano la meta cognizione. stimolano la meta cognizione. Es. di nucleo fondante in storia: il concetto di Es. di nucleo fondante in storia: il concetto di

trasformazione nel tempo. trasformazione nel tempo.

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DISTILLAZIONEDISTILLAZIONE Definire le conoscenze essenziali vuol dire Definire le conoscenze essenziali vuol dire

distillare dalla disciplina le logiche fondamentali distillare dalla disciplina le logiche fondamentali presenti nellpresenti nell’’insegnamento dellinsegnamento dell’’intera disciplina intera disciplina o di una sua parteo di una sua parte

EE’’ un esercizio per riflettere sulla disciplina, sul un esercizio per riflettere sulla disciplina, sul percorso di un curricolo, sulla sequenza di un percorso di un curricolo, sulla sequenza di un modulo o di una unità didattica. La distillazione è modulo o di una unità didattica. La distillazione è (ops, dovrebbe essere..) il focus della (ops, dovrebbe essere..) il focus della discussione nelldiscussione nell’’attività di programmazione tra attività di programmazione tra colleghi nei gruppi disciplinari (dipartimenti), nei colleghi nei gruppi disciplinari (dipartimenti), nei consigli di classe, di interclasseconsigli di classe, di interclasse

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COMPETENZE TRASVERSALICOMPETENZE TRASVERSALI Sono il complemento dei nuclei fondanti: competenze Sono il complemento dei nuclei fondanti: competenze

comuni a più discipline, che di volta in volta assumono comuni a più discipline, che di volta in volta assumono caratterizzazioni specifiche in un contesto di continuità di caratterizzazioni specifiche in un contesto di continuità di significati.significati.

Es: Es: ““Saper generalizzareSaper generalizzare””, sintetizzare,…, sintetizzare,… ““saper selezionaresaper selezionare”” Ma anche Ma anche ““saper leggeresaper leggere”” (analizzare, interpretare…) o (analizzare, interpretare…) o

““saper comunicaresaper comunicare””, , ““rappresentare, porre problemi e rappresentare, porre problemi e progettare soluzioni…progettare soluzioni…””!!

Nelle Nelle indicazioni indicazioni il sapere unitario è, giustamente, uno il sapere unitario è, giustamente, uno degli assi portanti, realizza una sorta di continuità degli assi portanti, realizza una sorta di continuità ““epistemologicaepistemologica”” degli alfabeti della conoscenza. degli alfabeti della conoscenza.

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DIDATTICA BREVEDIDATTICA BREVE Didattica giocata tutta sulla pulizia dei ragionamenti e Didattica giocata tutta sulla pulizia dei ragionamenti e

sulla loro essenzialità, che realizza forti guadagni sulla loro essenzialità, che realizza forti guadagni temporali e porta poi ad una cornice ricompositiva in temporali e porta poi ad una cornice ricompositiva in momenti successivi, anche allmomenti successivi, anche all’’interno di discipline interno di discipline diverse rispetto a quella che ldiverse rispetto a quella che l’’aveva generata. aveva generata.

Es. micropercorsi, meglio se oggetto di esperienza Es. micropercorsi, meglio se oggetto di esperienza diretta e operativa, che portano alldiretta e operativa, che portano all ’’acquisizione di un acquisizione di un concetto da rimettere in gioco poi in mille altre concetto da rimettere in gioco poi in mille altre occasioni richiamando quelloccasioni richiamando quell’’esperienza. esperienza.

Es: laboratorio sui cambiamenti di stato dellEs: laboratorio sui cambiamenti di stato dell ’’acqua: acqua: concetto di identità concetto di identità e cambiamento.e cambiamento.

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COMPETENZE =COMPITI AUTENTICICOMPETENZE =COMPITI AUTENTICI

Autentico strumento per elaborare (e per Autentico strumento per elaborare (e per ll’’insegnante poter valutare) le tanto insegnante poter valutare) le tanto sbandierate sbandierate competenzecompetenze

Far misurare lFar misurare l’’alunno con compiti reali, alunno con compiti reali, veri, concreti, che gli permettano di veri, concreti, che gli permettano di mettere in azione le cose che sa, attivare mettere in azione le cose che sa, attivare la propria motivazione, sentire messe in la propria motivazione, sentire messe in gioco le proprie personali risorse nella gioco le proprie personali risorse nella ricerca di percorsi risolutivi di problemi. ricerca di percorsi risolutivi di problemi.

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LA DIDATTICA: LA DIDATTICA: MEDIAZIONE E RITUALIMEDIAZIONE E RITUALI

Insegnare significa mediare la conoscenza Insegnare significa mediare la conoscenza perché si renda accessibile (e direi perché si renda accessibile (e direi ““accattivantaccattivantee””) per i nostri alunni) per i nostri alunni

insegnare indicare con linsegnare indicare con l’’indice della mano i indice della mano i segni, che stanno al posto della realtà e ad essa segni, che stanno al posto della realtà e ad essa rimandano rimandano

INSEGNARE è MEDIARE in diversi modiINSEGNARE è MEDIARE in diversi modi

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Il rapporto con la classe riattiva scenari Il rapporto con la classe riattiva scenari della propria infanziadella propria infanzia

I contenuti culturali assolvono ad un ruolo I contenuti culturali assolvono ad un ruolo centrale ma sono sempre e comunque centrale ma sono sempre e comunque offerti offerti attraverso il corpo dellattraverso il corpo dell’’insegnanteinsegnante

SeSe ottiene che gli alunni investano ottiene che gli alunni investano affettivamente su di lui, può trasferire poi affettivamente su di lui, può trasferire poi la carica positiva sui saperila carica positiva sui saperi

LL’’insegnante è leader della classe, con insegnante è leader della classe, con funzione assegnata ma… da conquistare funzione assegnata ma… da conquistare giorno per giorno!giorno per giorno!

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MEDIAZIONEMEDIAZIONE

RealtàRealtà

azioneazione immagineimmagine analogiaanalogia simbolosimbolo

rappresentazionerappresentazionelaura barbirato 2013laura barbirato 2013 99

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Mediatori attivi: Mediatori attivi: azioni fisico/percettive che fanno azioni fisico/percettive che fanno ricorso allricorso all’’esperienza diretta, esperienza diretta, ““operativaoperativa””;;

Mediatori iconiciMediatori iconici: illustrazioni, rappresentazioni : illustrazioni, rappresentazioni grafiche, spaziali; uso di colori, schemi per grafiche, spaziali; uso di colori, schemi per immagini…;immagini…;

Mediatori analogici: Mediatori analogici: fanno ricorso alle metafore, fanno ricorso alle metafore, come la drammatizzazione, il role-playing, lcome la drammatizzazione, il role-playing, l’’uso di uso di modelli (es. il modello del sistema solare);modelli (es. il modello del sistema solare);

Mediatori simbolici: Mediatori simbolici: terminale della terminale della mentalizzazione, utilizzano codici arbitrari come mentalizzazione, utilizzano codici arbitrari come quello verbale e la scrittura, da sempre identificati quello verbale e la scrittura, da sempre identificati come tipici dellcome tipici dell’’istituzione scolastica. Sono gli unici istituzione scolastica. Sono gli unici codici capaci di descrivere anche se stessi .codici capaci di descrivere anche se stessi .

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DIDATTICA:DIDATTICA: È la scelta, organizzazione e È la scelta, organizzazione e

combinazione dei diversi mediatoricombinazione dei diversi mediatori

Come dal cilindro del mago, lCome dal cilindro del mago, l’’insegnante insegnante di volta in volta escogita le di volta in volta escogita le diverse diverse strategie di mediazionestrategie di mediazione, capaci di , capaci di promuovere nellpromuovere nell’’alunno un alunno un ““movimento movimento verso lverso l’’apprendimentoapprendimento”” che non può che che non può che essere lui a fare.essere lui a fare.

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La routine didattica La routine didattica è una sequenza di è una sequenza di azione professionale, con una specifica azione professionale, con una specifica struttura operativa (CHI – DOVE – COSA struttura operativa (CHI – DOVE – COSA – COME) e uno specifico SCOPO. Spesso – COME) e uno specifico SCOPO. Spesso sono concatenate tra loro e si sviluppano sono concatenate tra loro e si sviluppano in modo RICORSIVO.in modo RICORSIVO.

Il lavoro in aula Il lavoro in aula (lezione) (lezione) è esso stesso è esso stesso riconoscibile come una routine, che riconoscibile come una routine, che potremmo dividere in quattro fasi, con potremmo dividere in quattro fasi, con andamento ricorsivo.andamento ricorsivo.

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APERTURAAPERTURA

Offre allOffre all’’attività di apprendimento un supporto ordinatoreattività di apprendimento un supporto ordinatore

una cornice (affettiva, sociale, cognitiva, pragmatica…)una cornice (affettiva, sociale, cognitiva, pragmatica…)

  

CONCLUSIONECONCLUSIONE SEQUENZASEQUENZA

Consolidare gli apprendimenti, integrareConsolidare gli apprendimenti, integrare offre alloffre all’’attività di apprendimentoattività di apprendimento

i contenuti affrontati e coordinarli coni contenuti affrontati e coordinarli con un ordine dedicato e razionaleun ordine dedicato e razionale

ll’’attività successivaattività successiva (narrazione, descrizione di processi..) (narrazione, descrizione di processi..)

  

ANDATURAANDATURA

offre a ciascuna fase o sub-routineoffre a ciascuna fase o sub-routine

la durata e i passaggi la durata e i passaggi ““giustigiusti””

  

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Le scelte didattiche Le scelte didattiche in presenza di BESin presenza di BES

Alunni disabili (DvA),Alunni disabili (DvA), con disturbi specifici di apprendimento (DSA), con disturbi specifici di apprendimento (DSA), con deficit di attenzione e iperattività (ADHD), con deficit di attenzione e iperattività (ADHD),

funzionamento cognitivo borderline, funzionamento cognitivo borderline, disagio socio-culturale e linguisticodisagio socio-culturale e linguistico

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1. le sensorialità prevalenti1. le sensorialità prevalenti

va facilitato va facilitato ll’’apprendimento attraverso apprendimento attraverso il il canale visivocanale visivo : organizzatori grafici in : organizzatori grafici in senso lato (diagrammi di flusso, mappe senso lato (diagrammi di flusso, mappe mentali e concettuali, schemi, immagini, mentali e concettuali, schemi, immagini, film, utilizzo di colori. ecc) e il film, utilizzo di colori. ecc) e il canale canale uditivouditivo (registrazione delle spiegazioni, (registrazione delle spiegazioni, audiolibri , libri di testo digitali, sintesi audiolibri , libri di testo digitali, sintesi vocale, lettore umano , ecc).vocale, lettore umano , ecc).

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2. I tempi2. I tempi

FrammentareFrammentare la lezione in micro-unità di la lezione in micro-unità di circa 15circa 15’’, introducendo variazioni per , introducendo variazioni per catturare lcatturare l’’attenzioneattenzione

Vanno concessi Vanno concessi tempi distesitempi distesi per lo per lo studio e le verifiche perché lentezza e studio e le verifiche perché lentezza e affaticamento costituiscono per i BES due affaticamento costituiscono per i BES due dei principali limiti per un buon rendimento dei principali limiti per un buon rendimento scolastico. scolastico.

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3. Organizzazione degli spazi3. Organizzazione degli spazi

Ridurre i distrattoriRidurre i distrattori Variare lVariare l’’organizzazione dei banchi in organizzazione dei banchi in

funzione del tipo di attività o consentire funzione del tipo di attività o consentire agli alunni di spostarsi o riorganizzarsi nel agli alunni di spostarsi o riorganizzarsi nel passaggio da una fase allpassaggio da una fase all’’altra dellaltra dell’’attivitàattività

Contatto visivo costante con gli alunni con Contatto visivo costante con gli alunni con bisogni educativi specialibisogni educativi speciali

Aula come Aula come ““laboratoriolaboratorio””

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4. La comunicazione4. La comunicazione

Parlare Parlare teatralizzandoteatralizzando ed enfatizzando con ed enfatizzando con il non verbale i significati espressi con il il non verbale i significati espressi con il linguaggio verbale, es. variare il tono di linguaggio verbale, es. variare il tono di voce, usare gesti e sguardo…voce, usare gesti e sguardo…

Non stare fermi maNon stare fermi ma muoversi muoversi (il (il movimento attira lmovimento attira l’’attenzione)attenzione)

Usare Usare poche incisive parole poche incisive parole e ritornare e ritornare spesso sui concetti principali spesso sui concetti principali

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5. Depenalizzare l5. Depenalizzare l’’erroreerrore Errore accettato come non del tutto evitabile e Errore accettato come non del tutto evitabile e

non sempre autocorreggibilenon sempre autocorreggibile cercare il ragionamento che ccercare il ragionamento che c’’è dietro lè dietro l’’errore, errore,

non soltanto sanzionare!non soltanto sanzionare! Non segnalare lNon segnalare l’’errore mentre lerrore mentre l’’alunno sta alunno sta

lavorando, casomai dopo, alla fine e non con lavorando, casomai dopo, alla fine e non con intento sanzionatorio. Non segnare tutti gli intento sanzionatorio. Non segnare tutti gli errorierrori

Consentire tempi personalizzati per le verifiche Consentire tempi personalizzati per le verifiche o accettare un numero inferiore di risposteo accettare un numero inferiore di risposte

Capire lCapire l’’errore aura barbirato errore aura barbirato 20132013 1919

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6. Utilizzare, in modo 6. Utilizzare, in modo personalizzatopersonalizzato

Strumenti compensativi (Strumenti compensativi (““protesiprotesi”” che che bypassino le difficoltà strumentali di base)bypassino le difficoltà strumentali di base)

Misure dispensative (Misure dispensative (““scontisconti”” su attività su attività non essenziali)non essenziali)

Criteri di valutazione personalizzati, Criteri di valutazione personalizzati, collegialmente condivisi e individualmente collegialmente condivisi e individualmente applicatiapplicati

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7. Organizzare il lavoro in 7. Organizzare il lavoro in classeclasse

Favorire la COOPERAZIONE e non la Favorire la COOPERAZIONE e non la COMPETIZIONECOMPETIZIONE

Favorire lFavorire l’’empatiaempatia Utilizzare la pedagogia della narrazione e i Utilizzare la pedagogia della narrazione e i

metodi autobiograficimetodi autobiografici Privilegiare gli stili di apprendimento di Privilegiare gli stili di apprendimento di

ciascuno, accettando anche lavori ciascuno, accettando anche lavori differenziatidifferenziati

Evitare gli imprevisti che creano ansiaEvitare gli imprevisti che creano ansialaura barbirato 2013laura barbirato 2013 2121

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Strategie per lStrategie per l’’apprendimentoapprendimento

Incoraggiare e gratificare lIncoraggiare e gratificare l’’alunno ogni qualvolta alunno ogni qualvolta ci sia lci sia l’’occasione per farlooccasione per farlo

Renderlo sempre consapevole dei propri Renderlo sempre consapevole dei propri progressi, facendogli notare che è in grado di progressi, facendogli notare che è in grado di applicare conoscenze che non possedeva nella applicare conoscenze che non possedeva nella settimana/lezione precedentesettimana/lezione precedente

Privilegiare un insegnamento Privilegiare un insegnamento ““sistematicosistematico””, con , con molte ripetizioni dello stesso concetto, ma con molte ripetizioni dello stesso concetto, ma con modalità diverse affinché queste risultino modalità diverse affinché queste risultino interessanti e motivantiinteressanti e motivanti

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Variare le attività durante la lezione evitando di Variare le attività durante la lezione evitando di incentrarle su una sola abilità, per far sì che incentrarle su una sola abilità, per far sì che ciascuno possa trovare facilmente un suo spaciascuno possa trovare facilmente un suo spaziozio

AllAll’’inizio di ogni lezione ripetere con tutta la inizio di ogni lezione ripetere con tutta la classe quanto è stato presentato durante la classe quanto è stato presentato durante la lezione precedente e cercare di coinvolgere i lezione precedente e cercare di coinvolgere i ragazzi con domande flash (warm up)ragazzi con domande flash (warm up)

Utilizzare il brainstorming di tipo visivo per tirare Utilizzare il brainstorming di tipo visivo per tirare fuori le idee come vengono e collegarle a fuori le idee come vengono e collegarle a posterioriposteriori

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Prima di qualsiasi lettura, o spiegazione, Prima di qualsiasi lettura, o spiegazione, attivare il processo cognitivo attivare il processo cognitivo delldell’’anticipazioneanticipazione:: spiegazione per sommi spiegazione per sommi capi ed estrazione delle capi ed estrazione delle ““parole chiaveparole chiave””

Se nel testo ci sono Se nel testo ci sono termini nuovi o difficilitermini nuovi o difficili, , spiegarli prima, sottolinearli poi quando si spiegarli prima, sottolinearli poi quando si incontranoincontrano

ControllareControllare spesso se quanto è stato spesso se quanto è stato spiegato è sufficientemente chiarospiegato è sufficientemente chiaro

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In caso si dettino appunti, fornire fotocopie o fileIn caso si dettino appunti, fornire fotocopie o file Molto utile lMolto utile l’’uso della LIM che consente di uso della LIM che consente di

consegnare il file multimediale della lezioneconsegnare il file multimediale della lezione Accertarsi che lAccertarsi che l’’alunno riesca a scrivere sul alunno riesca a scrivere sul

diario i compiti assegnati, eventualmente grazie diario i compiti assegnati, eventualmente grazie anche allanche all’’aiuto del compagno di bancoaiuto del compagno di banco

Utilizzare quando possibile il lavoro di gruppo o Utilizzare quando possibile il lavoro di gruppo o a coppie, che consente di sfruttare le capacità di a coppie, che consente di sfruttare le capacità di problem-solvingproblem-solving

Se necessario, fornire materiale registrato per Se necessario, fornire materiale registrato per riascoltare le lezioniriascoltare le lezioni

Esistono software per la didattica metacognitiva!Esistono software per la didattica metacognitiva!

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Se si forniscono fotocopie:Se si forniscono fotocopie:

Aumentare lAumentare l’’interlineainterlinea a 1,5- 2 a 1,5- 2 Utilizzare un Utilizzare un carattere carattere uguale o maggiore di 14uguale o maggiore di 14 Utilizzare Arial (carattere senza Utilizzare Arial (carattere senza ““graziegrazie””) e ) e

scrivere in stampato maiuscolo, tuttavia meglio scrivere in stampato maiuscolo, tuttavia meglio concordare col ragazzo lconcordare col ragazzo l’’uso del tipo e della uso del tipo e della dimensione del carattere perché è soggettivo. Il dimensione del carattere perché è soggettivo. Il grassetto, le sottolineature, e il testo giustificato grassetto, le sottolineature, e il testo giustificato per molti alunni peggiorano la leggibilità: fornendo per molti alunni peggiorano la leggibilità: fornendo un file lun file l’’alunno potrà modificare autonomamente alunno potrà modificare autonomamente la formattazione oltre che eventualmente farsi la formattazione oltre che eventualmente farsi leggere il testo leggere il testo

2626Laura Barbirato 2013Laura Barbirato 2013

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Occorre operare una Occorre operare una semplificazione semplificazione sintattica e lessicale del testosintattica e lessicale del testo::

Non utilizzare testi di più di 150/200 paroleNon utilizzare testi di più di 150/200 parole Non utilizzare parole sconosciute o complesseNon utilizzare parole sconosciute o complesse Utilizzare frasi brevi Utilizzare frasi brevi Esplicitare sempre soggetto e oggettoEsplicitare sempre soggetto e oggetto Utilizzare possibilmente verbi attivi al modo finitoUtilizzare possibilmente verbi attivi al modo finito Distinguere chiaramente le informazioni Distinguere chiaramente le informazioni

principali dalle secondarieprincipali dalle secondarie Evidenziare graficamente i passaggi principali Evidenziare graficamente i passaggi principali Alleggerire sempre e comunque lAlleggerire sempre e comunque l’’entità della entità della

parte scritta a favore di schemi e immaginiparte scritta a favore di schemi e immagini2727Laura Barbirato 2013Laura Barbirato 2013

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Le mappe e gli schemiLe mappe e gli schemi

INSEGNARE a costruire le mappeINSEGNARE a costruire le mappe Non utilizzare più di 8-10 parole chiaveNon utilizzare più di 8-10 parole chiave Fare uso dei colori e degli organizzatori Fare uso dei colori e degli organizzatori

graficigrafici Insegnare ad usare i software per Insegnare ad usare i software per

costruire le mappecostruire le mappe Lasciare sotto gli occhi la mappa durante Lasciare sotto gli occhi la mappa durante

ll’’interrogazione oraleinterrogazione orale

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laura barbirato 2013laura barbirato 2013 2929

VI AUGURO CHE IL VOSTRO ORRIZONTE SI RISCHIARI…

E VI CONDUCA….

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AD UN RADIOSO FUTURO!