1990 - anno 9 - n. 1 gennaio - e-coop.it · DI VITELLO ORA ANCHE IL SOTTO CONTROLLO n CARNE DI ......

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DOPO L'INIZIATIVA COOP PER LA CARNE DI VITELLO ORA ANCHE IL SOTTO CONTROLLO n CARNE DI MANZO SEVERAMENTE CONTROLLATA, DA FEBBRAIO, NEI PUNTI DI VENDITA DELLA COOP. UN'OPERAZIONE A DIFESA DEL CONSUMATORE. LA GARANZIA COOP PERLA GENUINITA SOTTO IL MARCHIO "PRODOTTI CON AMORE". Alle pagine 2 e 3 dichiarazioni di Guido Tolettl, direttore commerciale di Coop Lombardia e articoli di Carlo Barzona e 5 Di Carote. L...11K11~1 -11~§ Detersivo liquido /p Coop per lavatrice da litri 3 L. 3.000 0 or, sconto ai s Validità dell'iniziativa dal 15 febbraio al 3 marzo 1990 't Il successo della campagna di firme dello Coop PERCHÉ INTERROMPERE LE FAVOLE? Il nuovo supermercato Coop Lombardia di Sesto San Giovanni Anno 9 - N.1 Gennaio 1990 mensile della Coop Lombardia Il nuovo grande punto vendita di Sesto San Giovanni — ultimo na- to di Coop Lombardia — è entrato in funzione dopo l'inaugurazione a cui hanno partecipato i dirigenti e il personale della Coop, le autorità amministrative e pa- recchi invitati. In quel- l'occasione è stato di- stribuito un supple- mento speciale di "Qua- le consumo' dedicato al nuovo punto Coop e al- la cooperazione locale. Nella foto una visione della facciata del super- mercato presa pochi giorni prima della fine dei lavori. Dopo nove anni di vita "Quale consumo" cambia aspetto e si propone al- l'attenzione della nostra base sociale come uno ertrurnerzbst che devo di- ventare pilli ricco, pii) di- namico per dialogare, per scambiare esperien- ze e conoscenze. La Direzione della coo- perativa ha approvato il piano di raf- forz amen to del giornale. In questi nove ri CiUALE VOCE Lo abbiamo fatto nasce- re perché la Coop avesse una voce: 'Quale consu- mo" era, ed è stato, la voce di tutti. La tua vo- ce. E continua ad esser- lo. ni ci siamo proiettati in un processo di sviluppo che ci fa oggi competere da leader nella nostra regione sul terreno della grande distribuzione. I nostri soci in questo pe- riodo sono arrivati a ragguardevoli cifre. Ver- so questi soci, oltre 120 mila, abbiamo degli ob- blighi di informazione sulle nostre scelte, sulla nostra vita di azienda moderna. Per questo è nato il giornale, per que- sto adesso il giornale cambia. In questo muta- mento c'è però un aspet- L'adesione dei consu- matori all'iniziativa lanciata dalla Coop "Non rompiamogli le favole' è risultata posi- tiva oltre ogni aspetta- tiva. Sono, infatti, più di 100.000 coloro the han- to che rende "Quale con- sumo" ancora di più in- teressante: l'essere cioè rimasto uguale a sé stes- so nell'ispirazione di fon- do- Nato per essere giornale di consumatori, "Quale consumo' non è mai ve- nuto meno a questo im- pegno. Ha dibattuto, ha fatto cultura dei consu- mi, con un progetto edi- toriale atipico, eppure per questo ancor più ap- prezzabile, per un'azien- da commerciale. aie. Il giornale resta dunque quello che conoscete ne- gli argomenti che tratte- rà: salute ali- mentare, am- biente, consu- merismo. Ci auguriamo che nella forma nesca ad essere sempre più di- namico e mo- derno, in linea con le richieste emerse dall'in- dagine presso i soci che tempo fa abbiamo realiz- zato. Dando alle stampe questo primo numero della nuova serie di 'Quale consumo'', ci au- guriamo che esso possa raccogliere il consenso e l'attenzione di tutti i so- ci ed inaugurare l'inizio un nuovo rapporto di reciproco scambio di opi- nioni e di idee, che ac- compagni negli anni i nuovi successi che certo non mancheranno alla nostra Cooperative. Antonio Bertolini no sottoscritto la propo- sta di legge d'iniziativa popolare sul "divieto dell'interruzione pub- blicitaria nei program- mi televisivi destinati ai minori degli anni 14". A pagina 3 i Carnevale, una festa prima della penitenza alle pagine 4 e 5 2 Una rassegna del cinema africano alle pagine 6 e 7 3 Sapere come sono fatti i contenitori alle pagine 8 e 9 4 Tanti satelliti nella nostra vita a pagina 12 •••• Iniziativa sconto soci N° 7 SUMO l a2<nl è f ts on muta e;CONSUMO " te la nostra realtà: da a - LA TLIA zienda di me- die dimensio-

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DOPOL'INIZIATIVACOOP PERLA CARNEDI VITELLO

ORAANCHE

IL

SOTTO CONTROLLOn CARNE DIMANZOSEVERAMENTECONTROLLATA, DAFEBBRAIO, NEIPUNTI DI VENDITADELLA COOP.

• UN'OPERAZIONEA DIFESA DELCONSUMATORE.

• LA GARANZIACOOP PERLAGENUINITA SOTTOIL MARCHIO"PRODOTTI CONAMORE".

Alle pagine 2 e 3dichiarazioni diGuido Tolettl,direttorecommerciale di CoopLombardia e articolidi Carlo Barzona e5 Di Carote.

L...11K11~1 -11~§

Detersivo liquido /pCoop per lavatriceda litri 3

L. 3.000 0 or,sconto ai s

Validità dell'iniziativa dal 15febbraio al 3 marzo 1990

't

Il successo della campagna di firmedello Coop

PERCHÉINTERROMPERELE FAVOLE?

Il nuovo supermercato Coop Lombardia di Sesto San GiovanniAnno 9 - N.1 Gennaio 1990mensile della Coop Lombardia

Il nuovo grande puntovendita di Sesto SanGiovanni — ultimo na-to di Coop Lombardia— è entrato in funzionedopo l'inaugurazione acui hanno partecipato idirigenti e il personaledella Coop, le autoritàamministrative e pa-recchi invitati. In quel-

l'occasione è stato di-stribuito un supple-mento speciale di "Qua-le consumo' dedicato alnuovo punto Coop e al-la cooperazione locale.Nella foto una visionedella facciata del super-mercato presa pochigiorni prima della finedei lavori.

Dopo nove anni di vita"Quale consumo" cambiaaspetto e si propone al-l'attenzione della nostrabase sociale come unoertrurnerzbst che devo di-ventare pilli ricco, pii) di-namico per dialogare,per scambiare esperien-ze e conoscenze.La Direzione della coo-perativa ha approvato ilpiano di raf-forz amen to del giornale.In questi noveriCiUALE

VOCE

Lo abbiamo fatto nasce-re perché la Coop avesseuna voce: 'Quale consu-mo" era, ed è stato, lavoce di tutti. La tua vo-ce. E continua ad esser-lo.

ni ci siamoproiettati inun processo di sviluppoche ci fa oggi competereda leader nella nostraregione sul terreno dellagrande distribuzione. Inostri soci in questo pe-riodo sono arrivati aragguardevoli cifre. Ver-so questi soci, oltre 120mila, abbiamo degli ob-blighi di informazionesulle nostre scelte, sullanostra vita di aziendamoderna. Per questo ènato il giornale, per que-sto adesso il giornalecambia. In questo muta-mento c'è però un aspet-

L'adesione dei consu-matori all'iniziativalanciata dalla Coop"Non rompiamogli lefavole' è risultata posi-tiva oltre ogni aspetta-tiva.Sono, infatti, più di100.000 coloro the han-

to che rende "Quale con-sumo" ancora di più in-teressante: l'essere cioèrimasto uguale a sé stes-so nell'ispirazione di fon-do-Nato per essere giornaledi consumatori, "Qualeconsumo' non è mai ve-nuto meno a questo im-pegno. Ha dibattuto, hafatto cultura dei consu-mi, con un progetto edi-toriale atipico, eppureper questo ancor più ap-prezzabile, per un'azien-da commerciale.aie.Il giornale resta dunquequello che conoscete ne-gli argomenti che tratte-

rà: salute ali-mentare, am-biente, consu-merismo.Ci auguriamoche nella formanesca ad esseresempre più di-namico e mo-derno, in lineacon le richiesteemerse dall'in-

dagine presso i soci chetempo fa abbiamo realiz-zato. Dando alle stampequesto primo numerodella nuova serie di'Quale consumo'', ci au-guriamo che esso possaraccogliere il consenso el'attenzione di tutti i so-ci ed inaugurare l'iniziodì un nuovo rapporto direciproco scambio di opi-nioni e di idee, che ac-compagni negli anni inuovi successi che certonon mancheranno allanostra Cooperative.

Antonio Bertolini

no sottoscritto la propo-sta di legge d'iniziativapopolare sul "divietodell'interruzione pub-blicitaria nei program-mi televisivi destinatiai minori degli anni14".A pagina 3

iCarnevale, unafesta prima dellapenitenzaalle pagine 4 e 5

2Una rassegnadel cinemaafricanoalle pagine 6 e 7

3Sapere comesono fatti icontenitorialle pagine 8 e 9

4Tanti satellitinella nostra vitaa pagina 12

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Iniziativa sconto soci N° 7

SUMO

la2<nl èf tson mutae;CONSUMO "te la nostrarealtà: da a - LA TLIAzienda di me-die dimensio-

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PR OD OTTI

CON AMORE

NE] PUNTI VENDITADELLA CATENACOOPERATIVAVERRA INSERITO ILMANZOGARANTITO DACONTINUI E SEVERIESAMI, COME ESTATO FATTO PER LACARNE DI VITELLO.IL SUCCESSO DIUN'OPERAZIONECHE RICHIAMA ILPRINCIPIOGENERALE DELLEGARANZIE DEI"PRODOTTI CONAMORE".

i30

r, fonti Anta bontà9

CONSUMATOREGARANTITO

--'2•••-- •

LA SUA CARNE SOTTO L'OCCHIO DEGLI ESPERTE DELLA COOP

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NOCONTROLLATO

Si apre un nuovo capitolo nella campagna Coopper la difesa del consumatore: le garanzie integra-li vengono estese alle carni bovine nell'ambito del-l'iniziativa dei "Prodotti con amore".Non è passato molto tempo da quando Coop diedeil via alla campagna delle carni garantite. Ricor-date lo spot televisivo "Mettiamo in tavola carne enon acqua"?Apparve al termine della scorsa estate sui giorna-li, sulle televisioni nazionali, suscitando grandeinteresse e un consenso all'iniziativa che sì tra-dusse in un incoraggiante volume delle vendite diqueste carni.La scelta allora fatta — dice Guido ToIetti, diret-tore del settore commerciale di Coop Lombardia— aveva comportato un lungo e paziente lavoroper individuare partner affidabili e disponibili edaveva visto i tecnici della Coop sottoporre alle a-ziende di macellazione protocolli di controllo chesi riferivano solo ai capi più giovani; i vitelli. L'im-pegno preso con i consumatori e stipulato con le a-ziende era però più ampio: estendere la gammadelle carni garantite anche al bovino adulto.Il momento, che doveva necessariamente rispetta-re i cicli di crescita dei capi di bestiame, è final-mente giunto e da febbraio Coop Lombardia è ingrado di offrire nei propri punti vendita un'ampiavarietà di questi prodotti di macelleria. Ma c'è dipiù; per rafforzare il significato di questa scelta lavendita del bovino controllate verrà inserita in u-na campagna che Coop Lombardia promuove persottolineare il carattere di naturalità dell'interaofferta dei prodotti direttamente controllati daCoop.Insieme alla carne, i consumatori troveranno dun-que frutta e verdura coltivate col metodo della lot-ta integrata oltre ai tradizionali prodotti del setto-re generi vari a marchio Coop.Lo sforzo di abbinare qualità e garanzia diventasempre più grande. All'orizzonte già si profila in-fatti una nuova campagna che si terrà prima del-l'estate, per rilanciare in maniera complessival'intera gamma delle carni controllate.11 significato di tutte queste iniziative appare evi-dente, afferma Guido Toletti. In un momento incui la salute individuale è sempre più legata all'a-limentazione, Coop Lombardia intende ampliaremassicciamente la scelta di prodotti sicuri e ga-rantiti per i propri clienti ed i propri soci.

MILLE PIATTI, IMBARAZZO DEPLa versatilità della carnedi manzo, con i suoi moltitagli e le varietà delle loroelaborazioni, si presta apressoché ogni genere del-le diverse tecniche di cot-tura.La più antica è quella co-siddetta a secco. 2 unaforma di arrosto che si av-vale dell'esposizione diret-ta al calore.Può essere alla griglia, al-lo spiedo o su superfici ro-venti. Risale ai tempidella preistoria, quandol'uomo provò a cucinare lacarne ponendola su unapietra arroventata oppuredirettamente a] fuoco, do-po averla trafitta con unospiedo.Da quelle lontane espe-

rienze discende l'attualesistema di cuocere bistec-che, costate, lombate, filet-ti e altre parti ancora ri-correndo all'impiego dipiastre, forni e barbecuenonché l'appena citata pie-tra rovente, di recente ri-scoperta dai fini buongu-stai. Questo metodo di cot-tura si caratterizza per es-sere privo di salse e condi-menti, a parte quello fina-le, da cui la definizione ci-tata di cottura a secco.Con l'evolversi della civil-tà e la comparsa dellapentola, le tecniche di cot-tura si ampliarono. Si eb-be la bollitura in acqua sa-lata e aromatizzata converdure. Il bollito nellesue diverse espressioni,

dal gran bollito piemonte-se al non meno pregiatopot au feu francese, ècertamente uno dei piattipiù popolari e diffusi. Con-sente di utilizzare taglimeno pregiati ed eventualiscarti,Parti colarmente indicatisono il biancostato di pan-cia, di reale e di croce, lapancia, la testa, la coda eil geretto con osso. Graziealla presenza di verdure,questa tecnica di cotturadà vita a un ricco piatto u-nico e permette inoltre direcuperare l'acqua di bolli-tura, il brodo, per l'elabo•razione di varie altre pre-parazioni.A tale proposito, è utile ri-cordare che per ottenere

un buon bollito occorre im-mergere la carne in acquabollente cosicché le protei-ne e le fibre muscolari sicoagulino rapidamente,impedendo la dispersionedelle sostanze solubili eminerali. Per ottenere in-vece un buon brodo occor-re fare il contrario cioè im-mergere la carne in acquafredda. Altra cottura otti-ma per il manzo e assaiimpiegata è quella in u-mido che si caratterizzaper la presenza di sughi econdimenti vari.È una cottura lenta, a bas-sa temperatura, indicataprincipalmente per le par-ti più muscolose e menomagre del manzo, come loacamone, il controgirello, 2

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AZO,IL POSTO GIUSTONELL'ALIMEN-TAZIONE UMANAFa parte integrantedella nostra dieta quo-tidiana, la carne bovinache viene usata in tan-te preparazioni culina-rie per il suo sapore in-tenso e gradevole dovu-to alla presenza di par-ticolari sostanze estrat-tive (purine, xantine,ecc.). Contiene menoacqua della carne di vi-tello perciò ha una con-sistenza più soda ecompatta ed è più riccadi principi nutritiviCome tutte le carni,fornisce proteine ad al-to valore biologico, cioè,ricche degli aminoacidiessenziali, necessari al-l'organismo per la sin-tesi proteica.Il suo valore nutritivovaria secondo i diffe-renti tagli: 100 gr. dicarne magra contengo-no circa 20 gr. di protei-ne, 3,5 gr, di lipidi e120-150 calorie, mentreun'uguale quantità dicarne mista o grassa,ha 15-16 gr. di protei-ne, 20-30 gr. di e200-300 calorie.Comunque, anche que-st'ultimo tipo di carne,proveniente dai tagli ri-tenuti di qualità infe-ricce, copre circa unterzo del fabbisognoquotidiano di un adultoe fornisce, come le partipiù pregiate e più co-stose, ferro, vitaminedel gruppo B e vitami-

na PP,Dunque, una carne conelevato valore nutriti-vo; può essere tranquil-lamente utilizzata cuo-cendola con pochi con-dimenti (olio e burro),insaporita con vino, er-be aromatiche e verdu-re.Per ottenere la suamassima digeribilità, ènecessario lasciar frol-lare la carne per un pe-riodo adeguato dopo lamacellazione; ciò rendepiù tenere le sue fibremuscolari,Si deve cuocere a caloremoderato, evitando chesi formi al suo esternouno strato coriaceo (co-me succede a volte ne-gli arrosti e nelle bi-stecche cotte a fuoco vi-vo) di difficile digestio-ne.La carne di bovino a-dulto, se di buona qua-lità e cucinata nellamaniera giusta, può es-sere consumata da tut-ti.Meglio però non abbi-narla ad altri cibi di o-rigini animali (formag-gio, insaccati, eccetera)ma a verdure e cereali.Deve essere alternata,nella dieta settimanale,con altri prodotti al-trettanto ricchi di pro-teine, come i legumi, ilpesce e le carni bian-che.

Carla Barzanò

-BUONGUSTAIO

OGGI/DOMANI

di Giorgio Vozzo

IL CAMBIAMENTOUna ritirata strategica le ha fattovincere la guerra.E la storia recente della Coca-Colanel suo conflitto con la sua avver-saria Pepsi-Cola.Nel 1985, quando la Pepsi sembra-va aver fatto il sorpasso, Coca-Colaprende una decisione terribile:cambiare la storica formula dellabevanda più diffusa della terra,Tutti i test di mercato confermava-no la bontà della scelta, che tutta-via appena realizzata si dimostròun disastro.Inventata nel 1886 da un farmaci-sta di Atlanta che cercava un rime-dio contro il mal di testa, la Coca-Cola è diventata una leggenda e u-na miniera d'oro, al punto che nel-la sede della società per un secolovigeva una legge chiamata l'undi-cesimo comandamento: "Tu noncambierai la formula".Ma la formula fu cambiata e ilcambiamento provocò un enorme

scontento, si potrebbe dire una sol-levazione generale degli americaniche reagirono come se fosse statacolpita una istituzione nazionale oinfranto un mito religioso.Coca-Cola fa marcia indietro. Riti-ra "la nuova" Coca-Cola e ripropo-ne "la classica".A cinque anni di distanza da quellavicenda, così la ricorda RobertoGoizueta, un nobile di origine cu-bana oggi al vertice della multina-zionale americana: "Ogni decisionecomporta due alternative: il man-tenimento della decisione, oppurela ritirata. Avremmo potuto perse-verare e cercare di imporre la nuo-va formula. Ma avevamo la vecchiaformula come soluzione di ripiego,e reagendo alla svelta abbiamo po-tuto capitalizzare su quel grandesentimento popolare che l'idea delcambiamento aveva scatenato. Co-sì abbiamo fatto e da allora Coca-Cola non ha smesso di crescere".

DALLA NASCITA AL CONSUMO

successo dello compagno di firme della Coop

PERCHÉINTERROMPERE

LE FAVOLE?

il geretto posteriore, il rea-le, lo spinacino, il cappellodel prete e il fusello. A se-conda degli ingredienti delsugo e del tipo di taglio u-tilizzato annovera, fra lesue principali espressioni,la fricassea, un umidobianco legato con una sal-sa a base di panna, uova elimone; il brasato, un umi-do rosso contraddistintodalla aromatica presenzadel vino; lo stracotto, un ti.rido cotto lentamente, percirca 3 o 4 ore, con vino,brodo e acqua e i più popo-lari spezzatini, piccoli pez-zetti di manzo che si spo-sano con molteplici tipi disughi.Dopo i bolliti e gli umidi,

3 si può considerare un altro

genere di cottura, a metàfra quello primordiale asecco e quello umido e sal-sate: è l'arrosto, eseguitoin tegame o in forno o suun fuoco. Inizia con la ro-solatura che provvede a si-gillare le superficie delpeno di carne e si arric-chisce con aromi e spezie.E caratterizzato, poi, dallaformazione di un sugo pro-dotto dalla stessa carne. Euna cottura veloce, a calo-re abbastanza elevato, de-stinata a parti magre, co-me filetto, controfiletto,costata e spalla. Una dellesue più felici espressioni éil classico roast -beef al-l'inglese dal tipico colorerosato.Un posto a sé 10 occupa,

Psicologi, sociologi, in-segnanti, giornalisti,esperti di settore, opi-nion leader, hanno v0-luto motivare la loro a-desione alla raccolta difirme iniziata dallaCoop per la campagna"Non rompiamogli lefavole' dichiarandosidisponibili a sostenerel'iniziativa nel suocomplesso.La legge, infatti, à solo

un primo importanteintervento per concre-tizzare il progetto di u-na nuova Tv per i ra-gazzi, che raccolga isuggerimenti di esper-ti, dopo aver stimolatouna riflessione appro-fondita sulla program-mazione televisiva esulla qualità dei pro-grammi rivolti ai bam-bini.Oltre alla raccolta del-le firme in questi mesila Coop ha promossoincontri, dibattiti, ta-vole rotonde sul tema,nell'ambito delle qualianno state avanzateproposte operative dinuovi programmi chesollecitino un rapporto

attivo e creativo con iragazzi.Tutte le idee coni e-merse e altre che viavia nasceranno saran-no discusse in occasio-ne di un convegno di e-sperti, anche a livelloeuropeo, che la Cooprealizzerà nei prossimimesi dell'anno.In Europa, infatti, esi-stono esperienze digrande rilievo, comequella denominata"Jeune spectateur se.tir, un programma dieducazione all'ascoltocritico e attivo dellatelevisione destinato

ai ragazzi, che consen-te loro di prendere co-scienza dei meccani-smi che presiedono ilrapporto tra Tv e tele-spettatori, attraversol'analisi di trasmissio-ni registrate su video-cassette, contatti conrealizzatoci, ecc.L'interesse destato netnostro paese sul temadel rapporto tra Tv eragazzi è molto vivo;l'on. Nikle dotti ha re-centemente affermatoche -il mondo presen-tato all'infanzia in Tv(e spesso dall'infanzia)appare spesso irreale,stereotipato, in defini-tiva causa ed effetto diuna violenza più sotti-

le ma anche più pro-fonda: la violenza allaverità".La stessa On. Jotti haconfermato la sua di-

sponibilità a riceverenei prossimi giorni u-

na delegazione dellaCoop, desiderando co-noscere i dettagli del-l'iniziativa: aarà que-sta l'occasione perchiedere al Presidentedella Camera che il di-segno di legge da noipresentato venga di-scusso al più presto,

È previsto un incontrocon i dirigenti dellaRai con i quali si dovràanche riflettere, tral'altro, sul fatto che at-tualmente i film, i te-lefilm e gli spettacolidi intrattenimento,cioè i programmi piùVisti dai ragazzi. sono,quanto alla nazionali-tà, soltanto il 14,6% i-taliana, il 52,1% statu-nitense, 22,996 giappo-nese e il 10,4 europea.In collaborazione conla Rai, inoltre, la Cooppromuoverà un'indagi-ne, effettuata dalla so-ciologa Marina D'A-mato, tendente a cono-scere le -caratteristi-che" dei ragazzi da O a14 anni e l'immagineche la Tv dà di questistessi. Anche questo

studio servirà a far co-noscere meglio il "pia-neta ragazzi" per poterrealizzare nuove tra-smissioni per questafascia di età.Il futuro delle trasmis-sioni per i giovani do-vrò essere diverso: lefavole non potrannopiù essere interrottedalla pubblicità nel-l'arnhito di una nuovaTv dei ragazzi.

Irene Pasquali

infine la tecnica della frit-tura. E una cottura rapidarealizzata immergendo lacarne, solitamente impa-nata, in olio piuttosto cal-do. A seconda delle con-suetudini locali, come nelcaso della celebre cotolettaalla milanese, é pure pre-vista la presenza del burroo altri grassi. In questocontesto, si può ricordarequella sorta di Fritturadetta alla borgognona, checonsiste nell'immergerebocconcini di carne in oliobollente, mediantealta forchettina lunga. Emolto elementare, ma èanche il modo migliore perdare risalto alla qualitàdella carne.

Susanna Di Curato

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LA FOLLE E BREVE STAGIONE DELLE MASCHERATE, DELLE SFILATE IN COSTUME

giro d'Italia delle manifestazioni èafFascinante: se Venezia e Viareggiodominano, sono piene di suggestionile tradizioni di Muggia e di Ivrea, maanche di Alghero e Putignano. Nord eSud sembrano in gara.

Il carnevale è il carnevale. Ma è anche il suo con-trario. Da questo paradosso nasce il suo fascino, lasua ambiguità, la carica di trasgressione che portacomunque con ..sé. Perché carnevale può essere ilsuo contrario? E semplice, prima di tutto per il no-me stesso. Carnevale viene dal latino "carnem le-vare", ossia togliere la carne. La carne, si sa, vienetolta dalle tavole proprio quando carnevale fini-sce e inizia la quaresima. Quindi il carnevale hanel nome la sua negazione, del resto le esagerazio-ni della festa che si consuma in questi giorni con-tengono esse stesse il pentimento e la conseguenteespiazione (appunto facendo a meno delle carne edegli altri piaceri materiali, per quaranta giorni).In Italia si dice carnevale, ma all'estero le cose noncambiano: in Inghilterra si dice carnival, in Fran-cia e Spagna carneval, in Germania karneval. C'èdi più: in alcune zone della Francia il personaggio

che nei paesi viene addobbato a raffigurare il car-nevale viene chiamato "caramantran , ossia "care-me entrane', la Quaresima che arriva.In effetti 11 periodo del carnevale non è solo quelloche siamo abituati a festeggiare, bensì è il lungoarco di tempo che va dall'Epifania alla Quaresima.Un periodo comunque di festa, comunque di godi-mento, ma che, all approssimarsi del termine, di-venta sfrenato. Sono gli ultimi tre giorni, i giorni"grassi" quelli in cui è concesso tutto, proprio per-ché si sa che da li a poco scatta il periodo del pen-timento, della penitenza, del momento in cui tuttele cose tornano al loro posto "naturale".Quindi nei giorni finali, quando è davvero carne-vale, si è trasgressivi. E una trasgressione come sideve va esercitata nei confronti del potere e di tut-to ciò che è convenzionale: per cui nelle sfilate tra-dizionali c'è sempre il personaggio che incarna la

Non esiste al mondo u-na tradizione cosi com-posita, ricca di partico-lari diversi da nazionee nazione e anche dacittà a città, come quel-la del carnevale. Il trat-to comune a tutti èquello della festa pienadi esagerazioni. Poi, o-gnuno si regola a modosuo. E vengono fuoripeculiarità interessan-tissime da paese a pae-se.In Italia è impossibilestaccare l'immagine delcarnevale da quella diVenezia: nelle epochepassate, a Venezia, ilsignore della città, il

È IL PERIODODELL'ANNO INCUI TUTTOSEMBRAPERMESSO,LA VERATRASGRESSIONEAVVIENE NEGLIULTIMI TREGIORNI:QUANDO LAGIOIA SISFRENA.

Pagine diLaura Sudi-motti

Doge, accompagnatodalla Sua corte inter-ve-niva alle feste del popo-lo del giovedì grasso, fe-ste in cui si immolavaun toro, si riusciva afar volare gli uomini, esi concludeva con i fuo-chi d'artificio.Ma anche altre città co-me Torino, Ivrea, Fi-renze e Roma non la-sciavano trascorrere in-vano il carnevale: a Fi-renze, al tempo dei Me-dici, comparvero i primigrandi carri maschera-ti, colmi di cittadini fe-stanti a base di "canticarnascialeschi".A Roma, al tempo dei

a è Venezia, ov-viamente, a farla parte de] leo-

ne parlando di carneva-le moderno. Già negliscorsi anni, ma soprat-tutto da un decennio aquesta parte, la cittàlagunare è "il" carneva-le in Italia. Balli, festedi piazza e nei lussuosipalazzi sui Canal Gran-de, manifestazioni tea-trali e infine il granballo in Piazza SanMarco.Sono centinaia di mi-gliaia i turisti che or-mai scelgono di passareil carnevale a Venezia:un periodo in cui tutti

Papi, le campane delCampidoglio suonavanoa festa dando il via allecorse "dei barberi",competizioni infrarri-mazzate dalla gara "deimoccoletti accesi", che ipartecipanti cercavanodi spegnersi a vicenda.A Torino andavano dimoda tornei e cavalca-te.In queste città le tradi-zioni sono notevolmen-te cambiate. Rimango-no intatte invece quelledel carnevale di Vero-na, detto anche "deglignocchi" e di Ivrea, do-ve ogni anno si parteci-pa indossando un ber-retto rosso e assistendo

al corteo della "bellamulinera", ricordandouna fanciulla che, se-condo la tradizione, haliberato la popolazionedalla tirannia del feu-datario.

fanno a gara per essercie presenziare ai mo-menti salienti della fe-sta. Giovani in sacco apelo da tutta Europa,personalità e "ricchi"da tutto il mondo. A Ve-nezia il carnevale non èpiù solo il carnevale, èormai molto di più eforse in questo si avvi-cina allo spirito vero(ambiguo, esagerato)della festa. Venezia nonè solo Venezia.Un carnevale moltosuggestivo si svolge an-che in laguna, all'isoladi Burano, e a Muggia,un piccolo borgo di pe-scatori vicino a Trieste.

Qui, il giovedì grasso,cerimonia al porticciolocon l'arrivo di re-carne-vale dalle acque a bor-do delle antiche "bisso-ne" veneziane. Il re vie-ne accolto dalle diecicompagnie che organiz-zano il carnevale e por-tato in giro per le callidi Muggia dove si fa fe-sta e si balla con i ritmidelle bande musicalidel luogo e con danzetipiche del '600.

n rapido salto aViareggio e il car-nevale assume

un'altra forma: nellacittà toscana ci vogliono

mesi per preparare i 18carri che animano la fe-sta dando vita alla cele-bre sfilata che si snodaper i viali a Mare. I car-ri, come è noto, propon-gono buffe caricaturedei personaggi della po-litica e del mondo dellospettacolo. Una vota-zione popolare premiail carro più bello.

orniamo al NordT con un carnevale in

alta collina, quellodi Bagolino, in provin-cia dì Brescia. Qui perdue giorni interi 150 in-faticabili ballerini e 10suonatori passano di

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casa in casa a motteg-giare gli abitanti. Tintipossono accodarsi aquesto corteo, veramen-te sfarzoso per i bellis-simi costumi indossatidai ballerini.Tra i carnevali più ca-ratteristici troviamo alsud quello di Putigna-no, in Puglia, sicura-mente il più antico car-nevale della regione.Risale al Medioevo e i-nizia addirittura ilgiorno dopo Natale conla festa delle PropaggiM, dedicata ai rami fe-condi che vengono inne-stati sui vitigni per rin-giovanirli. Poi, nel pe-

I GIORNIDELLA FESTA

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riodo vero e proprio delcarnevale, balli e festeincentrati sulla ma-schera di Farinella.

I n Sicilia il più belcarnevale è quello diAcireale: canti, balli

e soprattutto una sfila-ta di meravigliosi carrie macchine semoventipiene di fiori, mostrimitologici ricoperti diarance e limoni che sfi-lano attorniati dallemacchine più strane.Sempre in Sicilia, a Sa-ponara in provincia diMessina, si festeggia ilcarnevale dell'orso. Unmalcapitato, solitamen-te la guardia comunale,indossa un costume daorso e viene portato alguinzaglio in giro per ilpaese tra i lazzi degli a-bitanti.

In Sardegna il carneva-le significa soprattuttoMaumuthones, la ma-schera tipica festeggia-ta principalmente aMamojada, in provinciadi Nuoro. Per il carne-vale i Maumuthonessfilano accompagnatidagli "issoladores",guardiani che indossa-no un costume da peco-ra, si canta e balla alritmo delle fisarmoni-che.Sempre in Sardegna daricordare il carnevalefesteggiato a Bosa, traAlghero ed Oristano,qui c'è uno dei momentipiù simbolici della fe-sta: il giorno di chiusu-ra si scatena la caccia a"Re Giorgio", simbolodel carnevale, simboloche nessuno troveràmai, perché non esiste:è una messa in scenaallegorica per far capi-re che i festeggiamenti,come sempre avviene,finiscono.5

CIAMBELLEDI ARLECCHINOIngredienti (per 6.8 persone): 600 g di fari-na; 70 g di zucchero semolato; 30 g di lievito di birra;3 uova; 50 g di burro, un decilitro di latte; un decili-tro di panna da cucina; Cointreau; 100 g di fruttacandita a dadini; 70 g di uvetta sultanina; zucchero avelo; cannella in polvere; olio abbondante; sale.

Versate la farina sulla spianatoia, fate la fontana emettetevi a] centro il burro ammorbidito e tagliata apezzetti, lo zucchero semolato, 3 tuorli e un pizzico disale.Incominciate ad impastare unendo a poco a poco lapanna tiepida e metà del latte; alla fine aggiungeteanche il lievito sciolto nel rimanente latte tiepido.Lavorate la pasta fin quando non si attacca più allemani.Fate una palla, mettetela in una terrina infarinata,copritela con un canovaccio e lasciatela lievitare inun luogo tiepido per un'oretta. Nel frattempo mettetecanditi e uvetta in una terrina, copriteli di liquore elasciateli macerare.Trascorso il tempo della lievitazione riprendete la pa-sta e lavoratela ancora energicamente per una deci-na di minuti, unendovi i canditi e l'uvetta ben scolati.Rimettetela in una terrina e lasciatela lievitare perun'altra ora.Riprendete la pasta, sgonfiatela lavorandola ancora,quindi stendetela con il mattarello infarinato allospessore di circa un centimetro, Usando uno stamporotondo o un bicchiere ritagliate la pasta in dischi deldiametro di 7-8 centimetri. Sistemate gli anelli di pa-sta su un vassoio infarinato e scaldate nella padelladei fritti abbondante olio: quando il grasso sarà bencaldo immergetevi 3-4 anelli e cuoceteli per 2 minutiper parte. Sgocciolate ben gonfi e dorati su un fogliodi carta assorbente e spolverizzateli con cannella ezucchero a velo.

Valore nutritivoper porzione:

Proteine gLipidiGlucidi gCalorie Kcal

Un vero concentrato didolcezza... ma anche dienergia e di grassi.

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LE RICETTEDI QUALECONSUMO

BUGIE AL FORNOIngredienti (per 4-6 persone): per la pastabase - 15 g di lievito di birra, 2 cucchiai di acqua tie-pida, 50 g di zucchero, 6-7 cucchiai di latte, 1 cuc-chiaio raso di sale, 60 g circa di burro, 1 uovo intero,280 g di farina.Altri ingredienti - burro sciolto q.b., zucchero, cannel-la in polvere, 1 tuorlo d'uovo, 1 cucchiaio di acqua.

Preparate la pasta base: fate scaldare il latte, unitelo zucchero, il sale, il burro e mescolate finché tuttosi sarà sciolto, poi lasciate intiepidire. Sciogliete illievito nell'acqua tiepida, poi mescolatevi il latte, uni-tevi l'uovo sbattuto e la farina necessaria ad ottenereun impasto morbido, che lavorerete per 10 minuti.Mettetelo in una scodella imburrata, copritelo e la-sciatelo lievitare in luogo tiepido, finché avrà raddop-piato il volume, dividete la pasta in 4 parti e con ilmattarello tirate ognuna formando un rettangolo di30 cm per 7 cm. Spalmate ogni rettangolo con burrosciolto e spolverizzatelo con lo zucchero e la cannella.Arrotolate nel senso della lunghezza i rettangoli cosìpreparati e tagliateli a metà ne] senso orizzontale,poi tirateli in lunghezza, contorcendoli e disponeteli aforma di chiocciola sulla lastra del forno unta.Copriteli e lasciateli lievitare in luogo tiepido, finchési sarà raddoppiato il volume. Spennellateli con iltuorlo d'uovo sbattuto con l'acqua e lo zucchero emetteteli in forno caldo a cuocere per 15-20 minuti,toglieteli e lasciateli raffreddare su una gratella.

Valore nutritivoper porzione:

Proteine g 9 La cottura al fornoLipid g 15 rende questi dolci piùGlucidi g 59 digeribili.Calorie Kcal 391

LE RICETTEDI QUALECONSUMO

LE RICETTEDI QUALECONSUMO

TORTELLI DOLCIIngredienti (per 6 persone): 500 g di farina,50 g di burro, 1/2 cucchiaio di olio, 100 g di zucchero,sale, I uovo intero e 1 tuorlo, marsala. ,Crema: 1/2 li-tro di latte, 2 cucchiai di farina, 4 cucchiai di zucche-ro, 4 tuorli d'uovo, vaniglina.

Impastare gli ingredienti per la pasta, poi stenderlacon il mattarello, molto sottile. Preparare la cremacon il latte, farina, zucchero: far bollire, poi aggiunge-re, ad uno ad uno, i tuorli e la vaniglina; poi far raf-freddare. Tagliare la pasta a rettangoli di circa 6x8cm, mettere sopra ad ognuno un cucchiaino di crema,ripiegare il rettangolo premendo sui tre lati aperti;friggere i tortelli in olio bollente, lasciandoli dorare.Appena cotti cospargeteli di zucchero vanigliato eservite.

Valore nutritivoper porzione:

Proteine g 16Lipidi g 26Glucidi g 96Calorie Kcal 659

Troppe uova per chi haproblemi di colesterolo,ma a carnevale è concessouno strappo alla regola.

E, PERCHÉ NO, DI QUALCHE ABBUFFATAfesta, il suo simbolo, il Re Carnevale. Costui vienesbeffeggiato, portato in giro e additato allo scher-no dei festanti. E, nella notte, a festa finita, inmolti paesi viene allestito un vero e proprio pro-cesso che si conclude con la sua condanna a morte,con tanto di notaio che certifica il testamento. Ilre-potere muore, ma, al tempo stesso, ottiene lasua vittoria. Perché da quel momento inizia pertutti la quaresima, e anche i piaceri minimi vengo-no cancellati.Non dimentichiamo poi che per tutti questi ritualiirriverenti il carnevale impone la maschera, altrosegno di ambiguità, la maschera di Arlecchino ènera e divide il voltoin due parti, una chiara, unascura. Il carnevale è tutto nella maschera di Arlec-chino: volto bianco e nero, vestito festante di millecolori. La tristezza, l'ambiguità e i mille colori del-la festa.

ii4hICH2LATAVOLA SIMASCHERA

E i dolcisi chiamino"zippole"o frittelle sonoi protagonisti.

Il carnevale, festa dipiazza e di banchettiimprovvisati sulle stra-de, nasce come un veroe proprio rito collettivolegato ai Saturnali eLupercali di Roma anti-ca. Successivamente,ne] Medioevo e nel Ri-nascimento la Chiesa,pur condannando le fe-stività pagane, non rie-sce a sopprimerle deltutto e cerca dunque didare alla rappresenta-zione carnevalesca unamotivazione religiosa.Si spiega così l'etimolo-

gia della parola "carne-vale": la festività in cuiè lecito l'eccesso anchein campo alimentare,per lasciare poi spazioalle penitenze quaresi-mali che impongono u-na dieta parca, di ma-trice vegetariana.Nella antica culturacristiana poca o nessu-na indulgenza si riser-va per chi cede all'istin-to della gola, che — siinsegna — ha portatol'uomo in rovina daquando Adamo ha ce-duto alla tentazione del

frutto proibito.Per contro a carnevaleil popolo consuma i cibipropiziatori dell'abbon-danza: carni di selvag-gina, di maiale, polla-me, salumi, formaggistagionati, pane, vino.E per concludere il ban-chetto diventa consue-tudine il dolce: l'ali-mento trasgressivo esuperfluo per eccellen-za.I dolci ancora oggi sim-boleggiano il carnevalenelle molte variantidelle regioni italiane.

LE RICETTEDi QUALECONSUMO

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CORIANDOLI DORATIIngredienti: (per 4-6 persone): 300 g di fari-na; 30 g di burro; 30 g di zucchero; 1/2 bustina di lie-vito in polvere; zucchero al velo; 2 decilitri circa dilatte; olio o strutto abbondanti, sale.

Mescolate la farina con lo zucchero, il lievito e unbuon pizzico di sale; versatela sulla spianatala, fatela fontana e mettetevi al centro il burro a tocchetti.Incominciate a impastare unendo a poco a poco il lat-te: dovrete ottenere una pasta morbida. Lavorate e-nergicamente la pasta per alcuni minuti, poi stende-tela sottile con il mattarello. Ripiegate la sfoglia otte-nuta in due parti, ristendetela e ripiegatela ancora.Ripetete questa operazione per 4 volte. Alla fine sten-dete la pasta dello spessore di circa mezzo centimetroe ritagliatela a rombi.Ponete al fuoco la padella dei fritti con abbondante o-ho; quando sarà caldo immergetevi qualche rombo(tenete presente che durante la cottura aumentano divolume). Cuocete i rombi rigirandoli una sola volta esgocciolateli ben dorati e croccanti su un foglio di car-ta assorbente. Serviteli spolverizzandoli di zucchero avelo.

Valore nutritivoper porzione:

Proteine g 8Lipidi g 17Glucidi

.53

Calorie Kcal 382

L'abbondanza di grassie la frittura possonocreare qualche proble-ma di digestione.

LE RICETTEDI QUALECONSUMO

FRITTELLE D'ARANCIAIngredienti (per 4 persone): 170 g di farina, Icucchiaio di zucchero, 1/2 cucchiaino di sale, 3 cucchiaidi lievito in polvere, 3 uova, 8 cucchiai di vino bianco, 3arance, 2 cucchiai di Curagao o altro liquore.

Mescolare insieme farina, zucchero, sale, lievito. Ag-giungere i tuorli delle uova ed il vino bianco ottenen-do una pasta liscia e colante. Incorporatevi i bianchidelle uova montati a neve. Tagliate ogni arancia in 6-8 fette togliendone i senni, bagnatele nel liquore e co-spargetele di zucchero. Infannate ogni fetta d'aran-cia, immergetele nella pasta e friggetele in strutto (oolio) ben caldo. Appena dorate ritirarle e cospargerledi zucchero a velo vanigliato.

Valore nutritivoper porzione:

Proteine g 11Lipidi g 20Glucidi g 47Calorie Kcal 426

Se non sì vuole esage-rare con le calorie, limi-tersi ad un assaggio.

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Ecco la nictioazione che la giuria hadato per l'assegnazione della colomba:

MICKHAIL GORBACIOVE coraggio e la tenacia con cui Gorbaciov sta portan-do avanti la sua Perestrojka hanno aperto una fasenuova nella storia del pianeta crollano i muri delladivisione e de] pregiudizio, è restituita a molti popolila gioia di vivere in pace con i propri vicini, la "casacomune europea" entra nell'orizzonte delle cose possi-bili. Nell'animo di milioni di uomini la solidarietà staprevalendo sulle divisioni, l'amicizia sugli egoismi, lospirito della nonviolenza e della pace sulle minaccedella guerra.L'enorme popolarità che Mickhail Sergheevic Garbo•ciov si è conquistata presso tanti popoli, autorizza lasperanza che ne] prossimo futuro, con la collaborazio-ne di tutti, gli arsenali militari possano essere drasti-camente ridotti; le industrie degli armamenti possa-no essere trasformate in laboratori per lo sviluppo eche prima della fine di questo secolo si realizzi — ne]segno della democrazia — una fase di crescita civile,economica e culturale dell'umanità, senza precedenti.

quaieCorni Lata Regionale Lombardo

5e densne di Andrea PertegstoIltdaxronc

Direttore Adolfo Scalpelliresponsabile

lmpaginazione Franca MalaguiL Maria Rosa Torri

Dis.89 I Giulia Peranzeni

Editrice Coop Viale Famagosu 7iLombardia 21)142 Milano - Tel. 844721

Stampa Coop "Il Guado"Corbatta (Ml) - Te]. 02-9794461-2

AlaffliZZAZiale del Trib. di Milanon. 144 del 14 aprile 1982

Lo cena di Quale Consumo é di bassa quali:51pm lastampa ma di alla qualir4 ocologica..È tutta riciclate.

Associato allaUnione Stampa Periodica italiana

camit,,,, di Antonio Renolini, Sergio renano,Redazione Sergio Ghiringhelli, Manco Maggi.

Daniele Molirasin, Lige Pinferi,Enrico Rossi, Adolfo Scalpelli,Elio Susaoi. Giorgio Vozza

Una "Catomba d'oro' consegnata a Roma al leader sovietico UNA RASSEGNA DI FILM

"Archivio Disarmo' e Coop ipromotori del premio cheho già insignito giornalistie politici con la statuinadi Pericle Fazzini

PREMIO DI PACE AGORBACIOV

E nell'estate del 1986che l'Archivio Disar-mo e le Coop dannovita alla prima edi-zione del premio "Co-lombe d'oro per la pa-

La giuria del Premioé composta da San-dro Pertini (presi-dente), Luigi Ander-lini, Carlo Bo, Fran-cesco Calogero, Vitto-rio Emiliani, MiriamMafai, Alberto Mora-via e Mario Pastore.Il premio consiste inuna scultura in orodi Pericle Fascini, u-no dei maggiori arti-sti de] nostro secolo.Nel 1986 il premio èstato assegnato a Ro-dolfo Brancoli (LaRepubblica), CarloBernardini (direttoredi Sapere). Italo Mo-retti (corrispondentedel Tgl). La colombainternazionale fu as-segnata alla memo-ria di Olof Palme, e-sponente delle social-

democrazie nordiche.L'anno successivo ilpremio fu assegnatoa Francesco Gozzano(Avanti!), al combo-Mano padre Alessan-dro Zanotelli (Nigri-zia) e a GiancarloMon te ri si (specialeTg2). La colomba in-ternazionale andò aMandela, leader delmovimento antiapar-theid e simbolo deldiritto di emancipa-zione dei popoli delTerzo Mondo. Ritiròil premio a suo nomeHarry Belafonte, ilnoto cantante di colo-re, Ambasciatore del-rUnesco.Nel 1988 le colombefurono assegnate aMario TedeschiniUtili (Il Messaggero),Renzo Giacomelli(Famiglia Cristiana)e ad Alberto La Volpe(Tg2). La cerimoniadi premiazione, svol-tasi in Campidoglio,fu particolarmente

suggestiva. Un pale-stinese (Nanna Se-Mora, direttore delquotidiano in linguaaraba di Gerusalem-me) e un israeliano(Victor Shemtov, de-putato alla Enesset)ritirarono congiunta-mente le due colombed'oro.Nelle piazza delCampidoglio quattrobande musicali ese-guirono — in primaassoluta per Roma —l'opera di LucianoSerio dai simboliconome 'Accordo".Quest'anno la pre-missione si è svoltanella stupenda corni-ce di Villa Madama,costruita da Raffaelloalle pendici di MonteMario, rappresentan-za ufficiale del Mini-stero degli Esteri.

Giornalisti premiati!Alberto Cavalieri (e-ditorialista de La Re-pubblica e per moltianni direttore delCorriere della Sera),Maria Vittoria deMarchi (Rinascita) eAntonello Marescal-chi (corrispondentedella Rai da NewYork).Il premio internazio-nale è stato assegna-to al Segretario gene-rale delle Nazioni U-nite Perez de Cuellarche tanto ha contri-buito a spegnere gliincendi dei tanti con-flitti armati. Il pre-mio è stato congegna-to da Giulio Andreot-ti, allora ministro de-gli Esteri. In primaassoluta — a conclu-sione della cerimonia— Claudio CortiGialdino e StefanoMicheletti hanno e-seguito il "Finale"della nona sinfoniadi Bruckner, trascrit-ta e completata perdue pianoforti.I premiati e una de-legazione della giu-ria, accompagnatidai rappresentanti

della Coop, sono poistati ricevuti sia dalPontefice che dalPresidente della Re-pubblica.In occasione della ve-nuta a Roma di Ger-baciov la Coop e l'Ar-chivio Disarmo han-no voluto dare vitaad una edizione stra-ordinaria del Premio.Le mattina del primodicembre, prima direcarsi allo storicoincontro con Giovan-ni Paolo II in Vatica-no, Gorbaciov ha ri-cevuto i rappresen-tanti della Coop, del-l'Archivio Disarmo edella giuria del pre-mio che gli hannoconsegnato a Villa A-bamelek, residenzaufficiale dell'Urss aRoma, alla presenzedella delegazione so-vietica al completo,la statuetta di Peri-cl e Fazzini.L'incontro, partico-larmente affettuoso,è stato occasione perGorbaciov di dare u-na prima valutazionedel suo viaggio in I-talia nella prospetti-va del summit diMalta con il presi-dente degli Stati U-niti.

Ornella Cacciò

Alberto Moravia eIvano Earberini,presidente della Ass.Nos. Cooperative diconsumatori Iprime esecondo do smishmlsi intrattengono conGorbaciov o VillaAhamelek.

Scene dal film Camp deThlareye (CampoThaaroye) del Senegal

Qualcosa, come si dice-va, si sta muovendoproprio in queste ulti-me stagioni: non solo iselezionatori dei grandifestiva) aprono le portedi Venezia o di Cannesa film come il senegale-se Camp de Thiaroyeo il maialino Yeleen,ma anche qualche di-stributore più coraggio-so ed intraprendenteha saggiato il terrenocon qualche cauto espe-rimento di circolazionenelle sale commerciali;mentre rassegne orga-niche come la milaneseIl lontano presenteoffrono un'ampia vetri-na annuale sulle pro-duzioni cinematografi-che del Terzo Mondo.La Coop Lombardia, a-derendo ad un'iniziati-va dell'Assessorato allaCultura del Comune diSesto San Giovanni, siinserisce in questosforzo di conoscere efar conoscere questa ci-nematografia vitale enuova che lotta per lapropria affermazione esviluppo contro condi-zioni oggettive ancoraproibitive.Lo scarso livello evolu-tivo dell'industria e,

VECCHIE E NUOVEFORME DICOLONIALISMO,MODERNITA ETRADIZIONI CHE SIPERDONO NELLANOTTE DEI TEMPI,NUOVI MODELLI DIVITA E DI CULTURA,SONO ALCUNI DEICONTENUTI DIQUESTACINEMATOGRAFIA

nello specifico, di quel-la cinematografica e te-levisiva; la mancanzadi investimenti in cam-po culturale e del so-stegno pubblico (attra-verso 1 istituzione discuole di formazione, ilfinanziamento delleproduzioni, la detassa-zione degli investimen-ti); le difficoltà distri-butive non solo all'e-sterno ma anche all'in-terno del continentetra Stato e Stato; i pe-ricoli di snaturamentoche corrono gli autoriformatisi in Europa ecostretti a lavorare concapitali e strutture diproduzione e post-pro-duzione straniere: sonotutte difficoltà che purenon riescono a fermareuna voglia di cinemache ha dato luogo an-che ad esperimenti or-ganici come in BurkinaFato o nell'Africa Set-tentrionale (Algeria,Marocco, Tunisia) e chetrova espressione neifestival pan-africani diCartagine e di Ouaga-dougou.La rassegna di SestoSan Giovanni è unanuova occasione per ac-costarsi ad un "altro ci-

IN GITANEGLISTATI UNITI

Con l'iniziativa di "È ora di America",svoltasi tra settembre e ottobre, erastato lanciato un concorso a premi cheprevedeva 75 viaggi negli Stati Uniti. Asorteggio avvenuto ecco chi sono i fortu-nati che hanno partecipato al concorsoattraverso i negozi di Coop Lombardia:

Giuseppe Bettini (Peschiera)

Giuseppe Dragarli (Coma)

Orietta Grazioli Baldo (Brescia/Corsical

Ercole Radice (Busto Arsizio)Franco Zagni (Cremona/Porta Po)

Adriano accesili (Lodi)

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Ouedraogo, Cissè, Ousmane, Kaborè:probabilmente questa litania dai suoni esoticie misteriosi non dirà molto al lettore, neppurea quella genericamente appassionato di cosecinematografiche; eppure questi nomi sonolegati ad una delle maggiori novità segnalatesul pigro orizzonte cinematografico degli anni'80. Sono questi infatti i nomi di alcuni degliautori di punta di una cinematografia, chesta lentamente ma tenacemente emergendoin questi ultimi anni, uscendo da quel limbodi invisibilità almeno per gli occhi occidentali,da cui la toglievano solo sporadicamente, esolo per gli addètti ai lavori, i piccoli festivalspecializzati.

CININ N

EME RO

IL CICLO SIPROIETTERÀ ASESTO SANGIOVANNIDiamo di seguito il calendario di massima, dei fil-m che saranno proiettati (tra gennaio e aprile),specificando che gli spettacoli si terra no pressoI'auditorium "De Nicola" di Via Saint-Denis 200 ein una doppia collocazione oraria, in modo da fa-vorire anche la partecipazione dell'utenza scola-stica, alla quale saranno dedicati specifici inter-venti didattici. La manifestazione sarà inoltre in-tegrata da una mostra sul giocatollo africano chesi terrà nell'aprile del prossimo anno,

(Senegal) di Sembene Ousmane - ed. it. Seguiràun incontro con l'attore senegalese Sijiri Bakaba,interprete del film.

(Burkina Fase) di Gaston Kaborè - ed. it.

(Camerun)

(Niger) di Mustapha Diop - ed. it.

(Mali) di Souleymene Cissé - ed. it.

(Burkina Faso) di Idrissa Ouedraogo - ed. it.

(nmisia) di Tayeb Louhichied, orig. con sottot. it.

Serata conclusiva con la proiezione di unanovità cinematografica e la premiazione di unfilm della rassegna scelto dagli spettatori.

Camp de Thítu-oye

Wend Kuuni

Concerto di Francis Bebey

n medico di Gafirè

Yeelen

La scelta

L'ombra della terra

espressivo ricco ed im-mediato come il cinemapuò servirci ad avvici-nare culture, paesaggi,costumi semplicementeignorati o solo intravi-sti come scorci di set ci-nematografici 'bianchi"in cerca di brividi esoti-ci o di identità disper- brttgraduse, accostandoci ad essisenza intermediazioni,senza i filtri precosti-tuiti (anche se a volteinconsci) di una prete-sa superiorità tecnolo-gica e culturale: puòprobabilmente aiutarciad affrontare in modopiù consapevole, menofazioso o schematicoquesto delicato momen-to in cui la società ita-liana, come molti altriPaesi europei prima diessa, si trova ad affron-tare i pressanti proble-mi di integrazione cau-sati dal fenomeno del-l'immigrazione extra-comunitaria.

nema', lontano dai co-dici linguistici e dalleregole dei "generi" con-venzionali del cinemaoccidentale come dal-l'accelerazione esaspe-rata dei ritmi narrativiimposta dall'influenzadella televisione e dellapubblicità,enucleato,pur in una linea di ten-denza che si evolve ver-so temi e modi di e-spressione più comples-si, intorno ai grandi no-di della cultura africa-na attuale: il confrontocon le vecchie e nuoveforme di colonialismo,il contrasto fra tradi-zioni ancestrali e mo-dernità, tra le ereditàmillenarie della culturarurale e i nuovi proble-mi dell'urbanizzazione,la lotta contro la pover-tà, l'assorbimento più omeno traumatico dinuovi modelli di vita edi cultura.L'evidenza di un mezzo

(Guinea Bissau) di Umhan U'Kset - ed, it.

IrDI PRODUZIONE AFRICANA PROIETTATI E POI PREMIATI DAL PUBBLICO

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I COMUNIDEVONOPROVVEDERE ALLARACCOLTADIFFERENZIATA DEICONTENITORI PERLIQUIDI, CONESONERO DELVETRO CHE VIENEGIA AMMASSATOA PARTE ERIUTILIZZATO.

ILPROVVEDIMENTOLEGISLATIVO CHESTABILISCE QUESTEREGOLE,ANALOGHE AQUELLE GIAOPERANTI INALCUN ALTRIPAESI, E STATOPERO' FATTOSLITTARE.

QUO

CONTENITORI METALLICI

C'È UNA LEGGE CHE VUOLE CONTENERE LA QUANTITÀ DEGLI. SCARTI E

L • LIAIN CORSRECUPERE RICICLO

agraming~

Sono ormai alcuni anni che anche in Italia,si fa strada la coscienza della necessità diaumentare le percentuali di prodottiriciclabili, sia come risposta al problema delcontenimento del dispendio di energia, siacome necessità di diminuzionedell'aggressione di quantità esorbitanti dimateriali non riciclabili o noniodegradabili.

E ancora vivo il ricordo di alcuni mesi faquando alcuni paesi nordafricanirifiutarono lo smaltimento dei rifiuti

contenuti in grosse navi italiane o lelamentele ricorrenti delle popolazioni chedevono subire proposte di metodi dismaltimento (discariche o inceneritori) chemostrano la corda. Una delle risposte a tuttociò forse più compatibile con un ambientenaturale migliore, è quella dell'interventonei cicli produttivi delle sostanze di piùdifficile smaltimento (esempio la plastica) edello sviluppo di una grande campagnaculturale per la selezione all'origine (cioènelle nostre case) del rifiuto quotidiano.

NOSTRI RIFIUTI

In Italia con la legge475188 si è tentato didare ordine ed organiz-zazione a questo nuovotipo di risposta al pro-blema, cercando di in-tervenire non sul rifiu-to quando esso è giàprodotto, ma sulla suaformazione, sul suosmaltimento.L'Italia, ultima arriva-ta in questo campo, staperò recuperando inmodo veloce rispettoad altri Paesi europei.Basti pensare, ad e-sempio, alla percen-tuale di vetro riciclatoin Europa nel 1988 inrapporto al consumo

nazionale che la vedecon il 40 per cento neiprimi posti della gra-duatoria.Di recente costituzionesono anche i consorziper il riciclaggio del-l'alluminio, degli ohi e-sausti e di molti altrimateriali pericolosi perl'ambiente. Ultima-mente anche in Italiasi è cominciato ad af-frontare il problemadella plastica, non solocome produzione, masoprattutto come possi-bile riutilizzo dopo unprimo uso.Finalmente le ditteproduttrici del settore

cominciano ad attivar-si e l'attenzione si èanche spostata su unaltro grande settoreproduttore di scarti dilavorazione e di rifiutiin generale, ossia quel-lo degli imballaggi inmateriali plastici.Attualmente si stima,ad esempio, che gliscarti di lavorazione ei prodotti di materialiplastici per imballaggipossano raggiungereanche il 50 per centodel totale prodotto. Echiaro quindi che un'o-perazione di recuperoimprontata all'analisidella tecnologia con la

quale questi materialivengono prodotti siaconsiderata essenziale.La conoscenza dellacomposizione e delcomportamento deimateriali, la definizio-ne delle percentualimassime di alcune so-stanze chimiche sonola base di un buon ri-sultato nel riciclo degliscarti della produzionedi sostanze plastiche,in particolare per im-ballaggio.Ci si comincia a muo-vere anche a livelloscientifico (si ricordi ilconvegno tenuto a Da-vos in Svizzera nell'a-

prile dell'89) fornendoall'industria nuovi stu-di e nuove formule perla produzione di mate-riali più facilmenteriutilizzabili.Tra l'altro, mentre unaparte di questi mate-riali riciclati, per alcu-ne caratteristiche chi-miche, non possono es-sere utilizzati a contat-to con gli alimenti,un'altra parte, vicever-sa, può trovare unosbocco ancora conve-niente, come ad esem-pio le bottiglie di Pet odi Pvc per liquidi dìpulizia o basamenti dialtre bottiglie di Pet o

per il confezionamentodi vassoi o di vaschetteper alimenti.Se tutto ciò che abbia-mo iniziato ad illustra-re troverà piena con-ferma nell'applicazioneconcreta, si imboccheràfinalmente la stradapiù efficace per econo-mizzare risorse natu-rali, diminuire il con-sumo di energia e ri-durre la quantità di ri-fiuti e scarti che le cit-tà devono smaltire.Un vantaggio ed unagaranzia di un ambien-te più pulito.

Massimo Chiesa

IIME IL CITTADINO Iffiew

eoNARelC è una legge, in Italia, che punta a contenere

la quantità di rifiuti pro-capite e pertanto laproliferazione indiscriminata di contenitori

per alimenti. Sulla carta la legge è un passaggioimportante verso l'allineamento del nostro Paesealle legislazioni europee che sono già operanti.Ma qual è lo spirito della legge 475? Innanzituttol'art. 9 istituisce "consorzi obbligatori per il rici-claggio di contenitori, o imballaggi, per liquidi e o-biettivi di riciclaggio" e prevedeva che, partendodal P luglio 1989, sugli imballaggi citati (ovverosu quelli di tutti i generi di liquidi) e sulle etichet-te dovesse essere ben visibile l'invito a non disper-dere il contenitore sul territorio e a riutilizzarlonei limiti•del possibile.La legge prevedeva che, sempre dal .1° luglio, perconsentire di identificare il materiale utilizzatoper la fabbricazione, ogni contenitore dovesse esse-re adeguatamente contrassegnato con una sigla.Questa legge doveva entrare in funzione il 1° lu-

gli° 1989, ma è stata prorogata (come sembra es-sere ormai in Italia una prassi consolidata). Cisembra chiaro che lo slittamento per l'entrata invigore di queste norme, insieme con molte altre,rinvii l'approccio al problema, quello della quanti-tà dei rifiuti prodotti ogni anno, ormai esplosivo.Certo vi sono alcuni ostacoli ancora molto grossida superare prima di poter pensare che l'applica-zione della legge possa cominciare ad interveniresulla questione.Vi sono resistenze da parte delle industrie produt-trici e di confezionamento (problemi tecnologicidella produzione da superare e scorte di magazzi-no da smaltire); vi sono poi problemi per le istitu-zioni che devono promuovere le iniziative di rac-colta e la formazione dei consorzi per il riciclaggio(comuni e regioni); vi è infine il problema dell'edu-cazione del consumatore che deve imparare a sele-zionare i prodotti rispetto ai marchi che riportano.La legge prevede che dal r gennaio del nuovo an-

no i Comuni provvedano alle raccolte urbane diffe-renziate dei contenitori per liquidi. Infatti la posi-zione del marchio che indica la tipologia del mate-riale con cui è fabbricate il contenitore è la condi-zione iniziale che prelude alla raccolta differenzia-ta.Occorre a questo riguardo precisare che saranno e-sonerati da questa nuova disciplina i contenitori invetro, per i quali è già avviata da anni con buonsuccesso una campagna di raccolta e di riciclo. LeRegioni poi dovranno promuovere i consorzi per laraccolta e il riciclo dei contenitori cercando così direalizzare l'obiettivo che la legge 475 affida loro,cioè quello di raggiungere in tre anni di tempo gliobiettivi minimi del recupero del 50 per cento delvetro in commercio, del 50 per cento dei metalli,del 40 per cento della plastica, dei poliaccoppiati edei potiestrusi sul mercato.Purtroppo lo slittamento della legge allontana dipiù il raggiungimento di obiettivi già di per sé 8

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Una delle tante,tantissime coope-rative di consumoche nacquero a ca-vallo tra il secoloscorso e l'attuale.

1"r "La Previdente",un nome che evocatempi duri, difficili

m quando i consumierano scarsi e lacooperazione unostrumento per ga-rantirsi bisogniprimari attraversoil lavoro e la dedi-zione dei soci. Cen•to anni fa nascevaa Novate questacooperativa, cre-sciuta e poi con-fluita a metà deglianni '70 nella Uni-coop Lombardia,oggi Coop Lombar-dia. I nostri soci diNovate hanno vo-luto celebrare que-

Il primo negozio dellacooperativo "Lo Previdente"tel Ponte Tremo visto davia Cascina del Sole(disegno di Virginio Silva)

Novate Milanese

I CENTO ANNI DELLA"PREVIDENTE"

OMAGGIO AIMORTI DI MAUTHAUSEN

La Seziono soci díPissighettone per la mitosociale ho scelto un viaggio oHlaulhausen,Il luogo in cui tonte migliaio

di uomini hanno lasciato lavite dopo la deportazionenazista.Ecco i partecipanti in grupporitralti all'interno del Logor.

....-•.nommulLtermnagell~

NTARE AL RICICLO DEI PRODOTTI

denza settimanale.I temi trattati edibattuti dinnanziad un numerosopubblico di pensio-nati hanno vistointeressanti inter-venti da parte dioratori molto notinelle strutture sa-nitarie bresciane: idottori Gianbatti-sta Guerrini,Franco Sozzi eRiccardo Rizzo,che hanno focaliz-zato l'attenzionesugli aspetti pre-ventivi come fatto-ri favorenti la cor-

TABELLA DELLE PERCENTUALI DI VETRORICICLATO IN EUROPA NEL 19$5 INRAPPORTO AL CONSUMO NAZIONALE

Paese Tonnellateraccolte % riciclata

Austria 98.000 50Belgio 166.000 50Danimarca 46.000 27Finlandia 2.000 3

Francia 676.000 34

Germania 0. 1,176.000 39Gran Bretagna 264.000 15

Grecia 14.000 16Irlanda 9.000 10Italia 610.000 40

Paesi Bassi 261.000 53

Norvegia 3.000 6Portogallo 31,000 13

Spagna 278.000 23Svezia 31.000 22

Svizzera 156.000 22Turchia 40.000 23

Totale 3.861.000 32,7

I MARCHIPER CONTIIirrolt1DI LIQUIDE

Polivinilcloruro = PVCPolietilene e PEPoliedIentereftalato = PETPolipropilene PPPolistirene = PSPoliestrusiCarta = CAAlluminio e ALBanda stagnata = ACCPoliaccoppiati PI

I PRODOTOstessi ardui. infatti raggiungere le percentualipreviste dalla legge significa nella sostanza appor-tare una salutare rivoluzione nella filosofia pro-duttiva dell'industria dei contenitori ed anche de-gli imballaggi, oltre che un radicale cambiamentonella attuale politica di commercializzazione diprodotti liquidi, bevande alimentari incluse.La legge prevede che se tutto ciò non dovesse acca-dere a decorrere daI 31 marzo 1993 verrebbero ap-plicati "contributi di ricicIo" oscillanti tra le 20 e le100 lire (aggiornate al 1993) su ogni confezione ac-quistata dal consumatore.La strada dunque per un migliore utilizzo dell'e-nergia e per un contenimento della produzione dirifiuti non riciclabili è stata tracciata dal parla-mento italiano. Come sempre occorrerà ora unagrande mobilitazione culturale e politica per solle-citare tutti i soggetti interessati a trasformare inrealtà concreta ciò che è stato scritto sulla carta.

9 rit C.

VOGHERA:NASCEL'UNIVER.SITAVERDE

Si è ufficialmente co-stituita nella città diTogliere l'Associazionedell'Università Verdeche ha lo scopo di pro-muovere, attraversocorsi e programmi varia livello scientifico edinterdisciplinare, la/co-noscenza delle realtàambientali in senso la-to ed in particolare delterritorio pavese.L'Associazione ha ilpatrocinio dell'Ammi-nistrazione comunale ela diretta collaborazio-ne del nostro Comitatosoci.La presenza della Co-op, in quanto aziendapopolare che rappre-senta in prima personai consumatori, è signi-ficativa dimostrandol'impegno sui versantidella difesa dell'am-biente e del migliora-mento della qualitàdella vita e della salutecome testimoniano lenumerose iniziative diquesti anni.Il programma dei corsiper il 1990 si sviluppain due momenti distin-ti e complementari.Il primo, che ha cometitolo: "Principi base diecologia e attuali pro-blematiche ambienta-li", inizia con una con-ferenza di Laura Conti,medico e parlamenta-re, lunedì 12 febbraio,e termina martedì IOaprile con Ettore Tibal-di, docente all'Univer-sità di Milano, sul te-ma: "Nord-Sud difesadell'ambiente e sotto-sviluppo: un progettodi cooperazione in Bur-kina Faso", sull'espe-rienza dell'iniziativa diCooperazione & Svi-luppo promossa da Co-op Lombardia lo scorsoanno.Il secondo corso avràcome argomento: "Leimmagini della naturanella filosofia occiden-tale", con 6 conferenzee terminerà nel P se-mestre dell'anno.L'iniziativa è rivolta atutti i cittadini ed inparticolare al mondodella scuola.Per le iscrizioni e le in-formazioni si dovrà farriferimento all'ufficioculturale del Comune eai nostro Supermerca-to, presso l'ufficio Socie Consumatori.La tassa d'iscrizione èdi lire 40.000, ma pergli studenti, i soci Coope i soci della Lega Am-biente è di L. 30.000.Un'altra opportunitàrivolta alla nostra basesociale in direzione diuna maggiore e pun-tuale informazione.

Sergio Telarolí

Si è svolto nel me-se di dicembrescorso a Brescia,promossa dal Set-tore Soci di CoopLombardia in col-laborazione con laVI CircoscrizioneComunale ed ilCircolo CulturalePensionati "Parte-cipare per cono-scere" un corso su"Alimentazione eSalute" rivoltospecificamente al-la terza età, ed ar-ticolato in tre di-verse occasionid'incontro a sca-

della mostra foto-grafica "Tra sognoe bisogno". Guar-dare indietro, aidecenni trascorsi,al "come eravamo"dei nostri consu-mi, è stato indub-biamente un utileesercizio di rifles-sione che ha sti-molato il numero-so pubblico ed hatestimoniato lo sti-le Coop, fatto dimodernissimestrutture commer-ciali, ma anche diproposte culturaliin grado di far ri-flettere sul temaconsumo.

sto avvenimento,che ci riporta alleradici della nostrastoria, con unapubblicazione mo-desta nella forma,ma molto bella neicontenuti, perchéfatta con la passio-ne di chi crededavvero nelle ideeche un secolo fa fu-rono il motore del-la cooperazione.Una ventina di a-gili pagine che ri-percorrono in sin-tesi un lungo pe-riodo della storianovatese ed unalettura che consi-gliamo ai numerosisoci che solo daqualche anno si so-no avvicinati allaCoop, per capiremeglio e sapere dipiù.

retta alimentazio-ne ed il sano pro-cesso digestivodelle persone an-ziane. Nell'ambitodel corso sono in-tervenuti anche E-lio Susani del Set-tore soci di CoopLombardia, Giam-battista Rizzo,presidente del Cir-colo culturale Pen-sionati di Bresciae Angelo Balsamo.presidente dellVI Circoscrizionecomunale che hagentilmente ospi-tato le conferenze.

ili

N

O

"TRASOGNO EBISOGNO"A SESTOSANGIOVANNI

Nell'immediata vi-gilia dell'aperturadel nostro nuovosupermercato, an-che a Sesto SanGiovanni si è te-nuta l'esposizione

BRESCIA TRE INCONTRI SUL TEMA"ALIMENTAZIONE E CONSUMI"

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cordiale incontrapresso le sede di CoopLombardia con Idelegati giapponesi

I GIAPPONESISTUDIANO ILFUNZIONAMENTODEGLI IPERMERCATIE DEI SUPERMERCATIINTEGRATI.ALL'AZIENDALOMBARDAINTERESSANOSOPRATTUTTO IMETODI DIINFORMATIZZAZIO-NE E GESTIONE DELMAGAllINO.

Per Coop Lombardia, dinuovo, "è ora di Giap-pone". Una delegazionedi Coop Kanagawa,composta da 15 mem-bri, ha visitato di re-cente la nostra Coope-rativa: undici consiglie-ri di amministrazione equattro dirigenti si so-no intrattenuti pressola sede centrale, per unincontro con la Presi-denza, e hanno visitatol'Ipercoop Bonola e ilsupermercato di Bareg-gio, per uno scambio diesperienze con il localeComitato di Sezione so-ci.Dalle prime, generaliprese di contatto di cir-ca 18 mesi fa si è ormaipassati ad incontri dicarattere operativo, neiquali — acquisiti i datie le dinamiche di fondodei due interlocutori —si sta lavorando su ter-

Coop Kanagawa

Sede centrale: Yokohama

N. Soci: 749.000

Dipendenti: 5.890

Magazzini: 2

Laboratori: 1

reni più concretamentetecnici.Per Coop Lombardia,dopo la visita a Yokoha-ma della primavera1989, l'interesse ad ap-prendere la realtà deicooperatori giapponesiriguarda soprattutto imetodi di informatizza-rione e gestione del ma-gazzino. Per Coop Ka-nagawa, invece, al cen-tro dell'attenzione sonol'Ipercoop e i supermer-cati integrati attorno ai1.500 mq.Queste due tipologie disuperficie appaiono tut-tora in termini alquan-to futuribili per la si-tuazione della grandedistribuzione giappone-

è quello riservato alcomplesso delle iniziati-ve sociali realizzatedalla nostra Cooperati-va, sia sui versanti del-l'impegno consumeristae della tutela ambien-tale che su quello, me-no univocamente inter-pretabile, della parteci-pazione e del coinvolgi-mento della base socia-le nelle scelte aziendali,della ideazione e realiz-zazione delle iniziativelocali, del complesso deirapporti economici frasocio e cooperativa.Il confronto su questitemi è per noi ricco diparticolare fascino. Ledifferenze di storia, tra-dizioni, cultura, valoriemergono qui in tuttala loro ampiezza, e ren-dono difficile un reci-proco ed automatico"import-export" di pro-getti ed impostazioni dilavoro fra le due azien-de. E tuttavia, proprioper tali diversità nellematrici di fondo, daquesti incontri ricavia-mo costantemente fortispunti di riflessionesulle nostre esperienzee sul nostro futuro.La disponibilità a guar-dare lontano, ancora u-na volta, è una dellestrade migliori percomprendere meglioquanto ci riguarda piùda vicino.

DOPERATORI DELSOL LEVANTE

KANAGAWA:UNA COOP E IL SUO TERRITORIO

Territorio di attività: Prefettura di Yokohama

Vendite complessive: 1.314 miliardi di lire

Composizione delle vendite: food 85%, no-food 15%

Area di vendita complessiva: 65.766 mq.

Punti vendita: 147 di cui 54 supermercati (insegnaChugata - Ten) e 93 superettes (insegna Shingata-Ten)

Stabilimenti di lavorazione: 3 (processi nellacatena delle carni, del pesce, dei legumi).

se, cooperativa e non,per i probitivi costi deiterreni in primo luogo.Ciò nonostante, nellaprogrammazione dellosviluppo a medio termi-ne, Coop Kanagawa ha

assunto la realtà lom-barda come pietra diparagone, e intende va-

Tersi del rapporto stret-to con Coop Lombardiaper acquisire nuovi ele-menti in termini com-merciali, gestionali, or-ganizzativi.Analogo, forte interesse

1 11:5PDPIAh'Cli.,, 9

:L1x,,;:t •

Il giornale della Coopgiapponese dedicato aCoop Lombardia e allesue realizzazioni come~Arano lo pagine I e3 the riproduciamo

UNA VISJTA IN LOMBARDIA E UN INTENSO CONFRONTO Dl ESPERIENZE

COMUNITÀ EUROPEA a cura di Vera Squarcialupi

A FAVORE DEICONSUMATORI

STRATEGIEALIMEN-TARIPER UNDECENNIO

La strategia alimenta-re degli anni '90 è statoil tema della conferen-za generale della Faoche si è svolta a Roma e

alla quale hanno parte-cipato i rappresentantidi 158 Paesi.Si è trattato infatti didelineare le grandi li-nee della strategia ali-mentare del prossimodecennio in un mondoin cui ogni anno vi sono80 milioni di bocche inpiù da nutrire. E statoanche sottolineato che imodi attuali di svilup-po mettono spesso inpericolo l'ambientementre le tensioni si a-cuiscono sui mercatimondiali, il debito pesasempre di più sui paesiemergenti e i probleminella situazione mon-diale attuale, diven-tano sempre più com-plessi.

La Comunità europea rilancia la sua poli-tica a favore dei consumatori indicando lepriorità che saranno adottate in vista delmercato interno.Anzitutto l'integrazione della politica diprotezione e promozione degli interessidei consumatori nelle altre politiche co-muni, ad esempio la politica agricola chedovrà essere concepita soprattutto comepolitica dell'alimentazione.Dovrà inoltre essere studiato l'impatto delmercato interno sui consumatori dei qualisarà migliorata la rappresentanza a livel-lo europeo con una partecipazione delleassociazioni dei vari Paesi anche alle fasi

della standardizzazione. Sarà inoltre prio-ritario promuovere la sicurezza generaledei prodotti e dei servizi, studiando una e-ventuale legislazione europea che la ga-rantisca, anche per mezzo del sistema co-munitario di informazione che riguarda iprodotti di consumo.E inoltre incoraggiando campagne che mi-gliorino la sicurezza dei prodotti, arrno-nizzando i meccanismi di controllo nazio-nale per le derrate alimentari ma ancheper altri prodotti di consumo, e cercandodi dare una dimensione europea anche al-l'informazione attraverso l'etichettatura ealtre indicazioni. 10

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WIE6Tif POLLO

iblifaliPTINICLT/ONnumero e roteo

PALFIP9 • GENEVA1.15 OCIOBER ltil

Questo è il modello dalsatellite Olympus,messo in orbitadall'Agenzia spazialeeuropeo che vien usatodalla Rei per gliesperimenti di

trasmissione diprogrammi Tv od altodefinizione. Unprossimo satellitechiamato Sani serviròalle trasmissioni Reinormali.

La videoconi cc sista diffondendo graziead apparati sempre

Installaresemplici da

Installare o usare.Usando la retetelefonica più personein diversi luoghi

possono scambiarsi leopinioni senzaspostarsi dallerispettive sedi, senzascendere i soldi neiviaggi e neglialberghi.

LA SALMONELLANELLE UOVAL'allarme per le uo-va contaminate dal-la salmonella che siè scatenato in GranBretagna e che haportato alle dimis-sioni di un sottose-gretario alla sanità,è giunto al Parla-mento europeo dove,

11 Con un'interroga/io-

ne, è stato chiesto senon fosse opportunoche, proprio a livelloeuropeo, fosse decisol'obbligo del lavag-gio delle uova primadi metterle in com-mercio. La rispostaè stata che il lavag-gio delle uova è vie-tato dal 1975.

La maggior partedegli esperti infattiritengono che Turni-dita, conseguente allavaggio, aumenta ilrischio di penetra-zione della salmo-nella attraverso ilguscio dell'uovo.

DI SCENA A GINEVRA ALLA MOSTRA ITU-COM 89Ginevra è città sede di numerosi organi-smi internazionali, L'Union internationa-le des télécommunications, UIT, è una diqueste. Rappresenta tutti gli enti gover-nativi che operano nel settore.Ed è a Ginevra che rUIT organizza la piùimportante esposizione con congresso nelmondo delle telecomunicazioni. Si chiamaTelecom e la prossima edizione è previstadall'8 al 15 ottobre 1991. Quest'anno perla prima volta è stata organizzata ITU-COM 89, fiera e convegno sui nuovi mezzidi comunicazione elettronici.Dominanti sono stati i satelliti. Olympusè entrato in funzione e anche la Rei do-vrebbe trovarsi in grado di competere conle altre reti internazionali.Altra protagonista la Tv ad alta definizio-

ne. Come è ormai noto mentre la Tv tra-dizionale trasmette un numero limitatodi punti che noi vediamo sottoforma di ri-ghe sullo schermo, con l'alta definizionesullo schermo appaiono moltissimi puntiin più, in modo che non si vedono più lerighe e la visione può avvenire su grandischermi. Il problema è la trasmissione. Civogliono sistemi ultra veloci per trasmet-tere questa grande quantità di punti perimmagine. Altro problema è la produzio-ne.Per assurdo ci sono i sistemi di trasmis-sione, ma non ci sono ancora i programmiad alta definizione da trasmettere. Altraproposta ormai alla portata di tante a-ziende e organizzazioni è la videoconfe-renza. Più persone possono collegarsi con

telefono e video con altre persone inun'altra città. Invece di muovere le perso-ne con costosi viaggi, si fanno viaggiaresul filo del telefono la loro voce e la loroimmagine.Per problemi di velocità sulla linea telefo-nica non è possibile trasmettere l'imma-gine in diretta. E allora sullo schermo ap-pare l'immagine dell'interlocutore eomeuna serie di fotografie successive. E di-ventata credibile nel frattempo la mac-china fotografica che utilizza un dischettomagnetico che può contenere 50 immagi-ni. Collegando la macchina al televisoresi possono vedere le immagini su un nor-male televisore a colori. Per il momentonon si possono fare stampe.

Ugo Pinferi

LA FUNZIONE DI OLYMPUS.LA TV AD ALTA DEFINIZIONE C'è,MA MANCANO I PROGRAMMI DATRASMETTERE.NON FAR VIAGGIARE LE PERSONE,MA LE IMMAGINI E LE VOCI.

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cerca persone. Senzafili trasmette sino o sperimentando in

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LE GARANZIEPER IL TURISTAMolto attiva è intanto l'attività della Ceea favore dei consumatori in vista del mer-cato interno che sarà anche quello del tu-rismo al quale è per giunta dedicato ilprossimo Anno Europeo. I ministri dei 12Paesi stanno quindi discutendo della di-rettiva dei viaggi 'lutto compreso” chedovrebbe assicurare al turista una seriedi garanzie.Ma da tempo si registrano difficoltà sualcuni punti che sono la definizione del"tutto compreso" che riguarda aspettiquali l'inclusione nel campo di applicazio-ne soltanto dei viaggi all'estero o di tutti iviaggi e la limitazione nel campo di appli-

catione della direttiva ai "tutto compre-so" la cui durata sarebbe superiore alle24 ore.Un altro scoglio consiste nella responsa-bilità dell'organizzatore e/o del distribu-tore, La direttiva prevede una responsa-bilità oggettiva e illimitata dell'organiz-zatore o del distributore nei confronti delconsumatore per qualsiasi difetto nellaprestazione dei servizi previsti dal con-tratto. I rappresentanti della Gran Bre-tagna ritengono che in questo modo i con-sumatori siano superprotetti e la respon-sabilità dell'organizzatore troppo pesan-te.

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LA COOPPERLECOMUNITÀNOMADI

È stato presentatodalla Lega regio-nale e dall'AcplLazio un progettoper la realizzazio-

ne dì campi di ac-coglienza per le co-munità nomadi.Redatta dagli ar-chitetti Martini eSotgia, la propostasi articola in diver-se soluzioni di in-sediamento percampi attrezzati aRoma e in altre a-ree della regione.

NASCE IL CONSORZIOSVILUPPO E COSTRUZIONICon il supporto della Lega regionalecampana e dell'Associazione delle coope-rative di produzione e lavoro è nata unanuova struttura: iI Consorzio sviluppo ecostruzioni, con sede a Napoli. E pro-gramma che si propone il Cosec è quellodi attuare una politica di gruppo che pos-sa coadiuvare l'espansione delle impreseaderenti alla Lega sul mercato regionaledelle costruzioni.

N

UN CENTROSANITARIOIN SIBERIALa CMB dì Carpi (Modena), una dellemaggiori imprese di costruzioni della Le-ga, realizzerà un nuovo complesso socio-sanitario a lrkutsk, nella Siberia orienta-le. 11 centro, delle dimensioni di 17.000mq. sarà dotato di oltre 200 posti letto e,per la sua realizzazione, saranno stanzia-ti circa 30 miliardi di lire italiane.

NOVITÀ ALLA"COLTIVA" EALL"'AICA"Cambiamenti aivertici nel settoreagro-alimentaredella Lega. Allapresidenza delConsorzio naziona-le vini, "Coltiva", èstato eletto WalterSacchetti, che sosti-tuisce nell'incaricoGiovanni Guazza-

loca. Il nuovo presi-dente dell'AICA,consorzio nazionaleper la commercia-lizzazione dei pro-dotti e dei mezzitecnici per l'agricol-tura, è NatalinoGatti, il qualeprende il posto diMario Tampieri.

PLASTICA EPATATEDopo la plastica de-rivata dal granotur-co ora abbiamo cheanche l'amatissimotubero, che si puòcucinare in 100 mo-di, può produrre un

derivato plastico.Attenzione, si trattadi una plastica utilein quanto ecologica:essendo biodegrada-bile non è dannosa

per l'ambiente.

INTERNO a cura di Andrea Pertegato UN VOLUME DI "MAGO

VESTIMENTIDEL CONADIN EMILIAROMAGNAI programmi di am-modernamento del-la rete di venditadelle cooperativeConad in EmiliaRomagna prevedo-no una forte accele-razione degli inve-stimenti. Per il1989 tra amplia-menti, ristruttura-zioni e nuove aper-ture, saranno 36 lenuove unita di ven-dita interessate,per una superficietotale di 17.152

mq.Le iniziative assun-te in Emilia Roma-gna — che si avval-gono della collabo-razione tecnica delConarr — rappre-sentano il 17 percento sul valore nu-merico, ed il 18 percento sulla superfi-cie di quelle realiz-zate dal Conad nel-l'intero Paese.(Da "La Coopera-zione italiana', n°4, 1989)

"Così cercano di farcicredere" ammicca Filip-po; in realtà nessuno hamai provato a stimolarenei ragazzi l'interesseper fare, per essere pro-tagonisti dei propripiatti. Le mamme cuci-nano, la Tv pubblicizzadelizie preconfezionateed il risultato è che afatica i ragazzi sannomettere insieme unapasta col pomodoro (manon solo loro, a dire ilvero...).La Coop ha promosso ilprogetto "Mago Filippo"nell'ambito della colla-na di libri della "Scato-la degli strumenti", con-vinta delle ragioni diMago Filippo, ragioniche sono tutt'uno con ilprogramma didatticoche Coop da anni pro-muove. Quaderni perfare, strumenti che in-

segnino ad essere attivie non passivi protagoni-sti anche delle attivitàapparentemente mino-ri, quali quelle culina-rie. Alla abilità tra ifornelli di Mago Filipposi sono poi affiancate leconoscenze scientifichedi un'insegnante, LuisaManconi, e di una dieti-sta, Carla Barzanò.Perché oltre a far beneda mangiare è indi-spensabile per Coop da-re suggerimenti, consi-gli nutrizionali che co-niughino la buona tavo-la ad una buona salute.II volume delle ricettedi Mago Mlippo è un'e-scursione approfonditaattraverso tutte le occa-sioni che i ragazzi pos-sono incontrare per cu-cinare in proprio. Fareuna sorpresa ai genito-ri, con gustosi cocktail

ADULTIDALLA STAMPA a cura di Luciano Didero

Quando viaggiandoin posti bellissimi,in città d'arte visentite un po' stra-ni, molto emotivi,turbati, ebbene,siete "colpiti" da u-na curiosa malat-tia che prende ilnome di sindromedi Stendhal; se in-vece subite il mal-tempo, il vento, ilcielo coperto e nericavate cefalee,depressione, aste-nia, irritabilità, al-lora si tratta dellasindrome di Bal-

MALES-SERI ELETTE-RATURA

zac, scrittore fran-cese che ne diedeuna prima descri-zione nel romanzo"il medico di cam-Pagna".Letteratura a partesi tratta di questio-ni serie, per la gui-da per esempio:quando c'è il ventocaldo di sciroccomolti piloti diven-tano inaffidabili: sene sta occupando ilCentro di ricerchedi bioclimatologiamedica dell'Univer-sità di Milano,

USA: DANNI DAALCOL, ALTRE PROVE

Accanto a tutta una serie di dati che con-fermano che al di sopra di certe dosi l'al-col fa male, uno studio recente aggiungeil dato di danni a carico dei muscoli sche-letrici e cardiaci, nel caso di alcolismocronico.Un test ha per esempio dimostrato che il42% degli alcolizzati di un gruppo sottotest sviluppava debolezze gravi a caricodel deltoide, muscolo della spalla; piùgravi i danni al cuore, il cui lavoro dipompaggio diventa inefficiente e irrego-lare.

CORSO DICUCINA FONDAMENTALE8 lezioni, di tre ore ciascuna, una volta alla settimana,con une breve parte teorica preliminare a ogni lezioneed esecuzioni pratiche di tutti gli allievi, sotto la guidadell'insegnante.Il corso è articolato in modo tale da rendere gli allieviassolutamente autonomi in cucina facendo loro conosce-re tutti i particolari della tecnica più qualificata.Le lezioni sono infatti suddivise in argomenti diversi:dalle salse e preparazioni di base ai primi piatti, dai pe-sci alle carni, agli ortaggi e uova alla pasticceria.L'ultima lezione è dedicata all'accostamento ideale cibo-vino. Nella stessa lezione finale ha luogo un esame teo-rico con rilascio dell'attestato di frequenza.

GRAN BRETAGNA:AEREI E CIBIDopo due anni di analisi il giudizio sulla qualità dei cibi imbarcatisugli aerei in partenza da Londra non è proprio positivo: ben il24% dei campioni prelevati presentava una carica batterica ecces-siva.Tra le cause, gli ingredienti di qualità modesta e un controllo Ma-deguato del ciclo del freddo.

AMBIENTE PRIMADI TUTTO

La difesa dell'ambiente è il valore "piùeuropeo" in assolute: in tutti i paesi del-la Cee è al primo posto in termini di pre-occupazioni e aspettative.Gli italiani, in testa a questa graduato-ria, hanno aumentato di un ulteriore 4%la percentuale di coloro che ritengonol'ambiente un bene primario, rispetto al-la rilevazione dell'86. Ora gli italianisensibili ai problemi ecologici sono intor-no all'85%.

I corsi si svolgono:il martedì:

dalle 9 alle 12dalle 15 alle 18dalle 19 alle 22;— il venerdì:dalle 9 alle 12

A tutti gli allie-vi viene fornitoil testo su cuiesercitarsi du-rante la setti-mana fra unalezione e l'al-tra.Quota di parte-cipazione riser-vata ai soci Co-opi L. 550.000(IVA inclusa).

CUCINA DI PESCE5 lezioni di tre ore ciascuna, una volta alla settimana.11 corso propone la conoscenza specifica delle diverse ti-pologie di pesci di mare e di acqua dolce.Nel corso delle lezioni gli allievi apprendono in partico-lare le tecniche della pulitura del pesce ed i diversi si-stemi di cottura con realizzazione di ricette di cucinatradizionale e creativa.

I corsi si svolgono:—il giovedì:dalle 15 alle 18.

Agli allievi vengonofornite le dispense conle ricette dei piatti rea-lizzati durante il corso.Quota di partecipazio-ne riservata ai soci Co-op: L. 500.000 (IVA in-clusa).

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Il libro puó essererichiesto presso

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.ILIPPO" NELLA COLLANA COOPUN MAGO SIAGGIRA TRA IFORNELLI. SICHIAMA FILIPPO EHA L'OBIETTIVODICHIARATO DIINSEGNARE AlBAMBINI LADIFFICILE ARTEDELLA CUCINA.

POTREBBESEMBRARE UN TIPOBIZZARRO, UN PO'FUORI DAL TEMPO.I RAGAllI INFATTINON SONOQUELLI DEL FAST-FOOD, DELLEPATATINE EMERENDINE?

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Semifreddo alla mela

naturali alla frutta, cu-cinare uno spuntino perla pausa nello studio,preparare tutto quantoserve per un pic-nic al-l'aperto, in modo gusto-so, semplice e naturale.Ognuna di queste occa-sioni viene ricostruitacon una striscia a fu-metti riccamente illu-strata.Così come le ricette, cheappaiono tutte disegna-te su una parete di cu-cina dentro una lava-gna che riporta ingre-dienti, dosi e suggeri-menti. Difficile davverofare di più e di meglio.E poi questo libro è giàstato sperimentato. Al-cune classi di una scuo-la dell'hinterland mila-nese si sono cimentatecon le ricette ed il risul-tato che ne è scaturitoha sorpreso, perché ha

sfatato il mito che vuolei ragazzi disinteressatialla cucina. Un suggeri-mento dunque ancheper insegnanti e mam-me perché sulla base diquesto manuale stimo-lino i ragazzi a prende-re confidenza con la cu-cina. Naturalmente tut-te le ricette proposte e-scludono l'utilizzo di e-lettrodomestici perico-losi, del fuoco o del for-no,Nei casi fosse necessa-rio è chiaramente indi-cato di rivolgersi ai ge-nitori.Che dire di più? Null'al-tro se non provare a re-alizzare qualcuna dellericette che adesso Filip-po vi propone. Sono ri-cette di un mago: il ri-sultato è garantito.

Daniele Moltrasio -

A SCUOLA DALL'IPCA: I CORSI DEL 1990Al ifORNELLI'La sanità degli uomi-ni sta più nell'aggiu-stato uso della cucina,che nelle scatole e neglialberelli degli speciali",ha scritto FrancescoRedi, quel medico, na-turalista e letterato che

scrisse il celebre diti-rombo "Fiacco in nsca-na". Allora c'è un modoper conoscere l' ''aggiu-stato uso della cucina":andare a scuola di cu-cina. Anche per leccar-si le dita.

L'Istituto per la promo-zione della cultura ali-mentare in collabora-zione con Altopalatopresenta: corsi di cuci-na per il 1990 che ini-zieranno a partire dal16 gennaio.

I corsi saranno suddi-visi a seconda delle va-rie specializzazioni.Per ognuno di essi sidanno di seguito le ca-ratteristiche e tutte leinformazioni organiz-zative e finanziarie.

PRESENTA IL SUO"ANNOACCADEMICO"CON LESPECIALIZZAZIONI ETUTTO CIO' CHEDOVETE SAPERE PERFREQUENTARLO

La segreteria dei corsi épresso la sede dell'IPCAa Milano, in PiazzaAspromonte 15/ALmetrò Loreto 1, dalle9,00 alle 13,00 e dalle14,00 alle 10,30.Telefono:02/2004907.Fare 02/2366148.P otete telefonare o3otarvi di persona perinformazieni eiscrizioni.

13

CORSO DI ALTA CUCINAlezioni, di tre ore ciascuna, una volta alla settimana.

Riservato agli allievi già esperti nella tecnica di cucina enei diversi tipi di cottura ed, in generale, a chi ha giàfrequentato il corso fondamentale. Le lezioni consistonoin applicazioni pratiche con realizzazione di piatti dellegrande cucina classica e creativa con particolare riguar-do alla corretta presentazione dei piatti.Al termine del corso gli allievi sostengono un esame pra-tico e ricevono un attestato di frequenza.

I corsi si svolgono:

— il mercoledì:dalle 15 alle 18dalle 19 alle 22.

A tutti gli allievi vienefornito il testo su cui e-sercitarsi nel corso del-la settimana fra unalezione e l'altra.Quota di partecipazio-ne riservata ai soci Co-op: L. 700.000 (IVA in-clusa)•

I GRANDI CHEFI più famosi cuochi italiani e stranieri, titolari dei più ri-nomati ristoranti europei si alternano nelle giornate dilunedì realizzando un intero menu del loro repertorio. Altermine della lezione gli allievi partecipano al pranzo incui vengono serviti gli stessi piatti realizzati durante lalezione.A questi corsi speciali sono ammessi esclusivamente al-lievi che hanno già partecipato a corsi di cucina organiz-zati da /PCA o Altopalato.

I corsi si svolgono: — il lunedì dalle 9 alle 15.

CORSI DI CUI. -.A RAPIDA5 lezioni di tre ore ciascuna una volta alla settimana.Cinque menu da poter realizzare in breve tempo con laprogrammazione del lavoro e la sequenza delle diverseoperazioni.Parte integrativa di accostamento dei vini adatti allacomposizione dei diversi menu.

Quota di partecipazio-ne riservata ai soci Co-qp: L. 450.000 (IVA in-clusa).

I laboratori di cucino dell'Ipso

CORSI DI PASTICCERIAPasticceria6 lezioni di tre ore ciascuna, una volta alla settimana.

corso illustra, con esercitazioni pratiche, tutta la gam-ma della pasticceria, dagli impasti di base alla c qnfezio•ne delle torte, dalle creme ai dolci al cucchiaio.

I corsi si svolgono:— il mercoledì:dalle 9 alle 12;— il giovedì:dalle 19 alle 22.

Quota di partecipazio-ne riservata ai sociCoup: L. 450.000 (IVAinclusa).

Gelati sorbetti e semifreddi2 lezioni di tre ore ciascuna, una volta alla settimana-Durante il corso vengono eseguiti gelati, torte gelato edolci diversi contenenti gelati; i sorbetti e tutta la gam-ma dei semifreddi e dolci composti con semifreddi.

I corsi si svolgono:— il mercoledì;dalle 9 alle 12;

il giovedì:dalle 19 alle 22.

Quota di partecipazio-ne riservata ai soci Co-up: L. 130.000 (IVA in-clusa).

Il cioccolato3 lezioni, di tre ore ciascuna, una volta alla settimana.Durante il corsa vengono realizzate le diverse fasi dellalavorazione del cioccolato comprese le coperture dei dolci.Vengono inoltre preparati cioccolatini diversi, pralines edolci a base di cioccolato.

I corsi si svolgono:— il venerdì:dalle 9 alle 12.

Quota di partecipazio-ne riservata ai sociCoop: L. 220.000 (IVAinclusa).

Piccola pasticceria3 lezioni di tre ore ciascune, una volta alla settimana.II corso illustra con esercitazioni pratiche, tutta la gam-ma delle friandises e della pasticceria mignon nonché u-na vasta selezione di piccole preparazioni salate per buf-fets e cocktails.

I corsi si svolgono:— il venerdì:dalle 15 alle 1.8.

Quota di partecipa-zione riservata ai sociCoop: L. 220.000 (IVAinclusa).

Il galateo a tavola5 lezioni, di due ore ciascuna, una volta alla settimana.Dall'apparecchiatura della tavola per diverse occasioni,alla decorazione ideale, alla scelta della stoviglieria piùindicata.Una guida per la corretta composizione dei menu.

I corsi si svolgono:— il giovedì:dalle 9 alle 12.

Quota di partecipa-zione riservata ai so-ci Coop: L. 250.000(IVA inclusa).

Corsi professionaliSono previsti corsi settimanali, con cinque ore di lezionegiornaliere, tenuti da famosi chef ed esperti della misto-razione internazionale.I corsi tratteranno della tecnica di cucina con lezionisuddivise per titoli merceologici.Al prima corso farà seguito un secondo di qualificazioneper cuochi di partita che potranno partecipare a specialistages presso la nostra sede o presso ristoranti di grandelivello sia italiani che stranieri.

I corsi si svolgono:— il venerdìdalle 15 alle 18.

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disposizione dellescuole e dei grup-pi sportivi, oltreche, naturalmentedei circa centocin-quanta giovanissi-mi che militanonelle squadre delCavallino. All'i-naugurazione era-

no presenti i diri-genti del comitatosoci di Vigevano edel Cavallino, ilsindaco LuciaRossi, l'assessoreallo sport Cavida-ti e Sergio Ghirin-ghelli, responsabi-le del settore soci

di Coop Lombar-dia. Dai giovani,alla Terza Età.Non va infatti di-menticata la si-gnificativa inizia-tiva svoltasi a set-tembre a Rimini.Per il secondo an-no consecutivo si ésvolto il soggiornomarino per la ter-za età e ha avutoun'ampia parteci-pazione di "socipensionati".La località sceltaè stata Rimini,che ha offertoquindici assolatigiorni di vacanza.All'albergo confor-

In gruppo per lo foto ricordo

Vivevano

SPORT, GIOVANI E ANCHE"TERZA ETÀ"

I N ACCORDO CON L'AMBfENTE

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PROGETTIDA, TERZAETALa vita si allunga. Etutte le previsioni sonoconcordi nel prevedereuna durata inedia del-la vita impensabile inun passato recente.Naturalmente nasconoproblemi, specie neipaesi dove a questalongevità si accompa-gna il calo delle nasci-te.Anche in Italia si parladi allungare l'età pen-sionabile, si fanno iconti su quante risorsepotrà contare il siste-ma previdenziale. Inquesto libro si parlaanche di questi proble-mi.Ma soprattutto si cercadi dare una risposta alproblema di come uti-lizzare positivamentel'esperienza, anche lasaggezza, di tanti uo-mini e donne che ri-schiano di non potermettere a disposizionedegli altri quanto la vi-ta e il lavoro ha loroinsegnato.Non ci sono ricette nellibro. Ci sono però ana-hsi ed esempi rassicu-ranti e ancor più sti-molanti.Gli esempi sono princi-palmente francesi, madalla lettura dei gior-nali sappiamo comeanche in Italia, Comu-ni e Regioni hanno inqualche caso intrapre-so iniziative per coin-volgere gli "anziani" inazioni positive. InFrancia è intervenutopersino lo Stato propo-

Il Comitato dellaSezione soci di Vi-gevano non di-mentica mai i gio-'ani e lo sport.E stato infatti i-naugurato lo scor-so mese di novem-bre il campo dicalcio del nuovo"Centro SocioSportivo Cultura-le Cavallino CoopVigevano", in viaValletta Fogliano,realizzato grazieall'intervento e al-l'impegno di geni-tori, ragazzi, vo-lontari e di CoopLombardia.Il campo sarà a

Xavier GoullIer,Sanando corriere eterzo età. Progetti perla seconda porto dellavita, Edizioni Olivores,Milano, pagine 362,lire 35.000.

nendo ai paesi in via disviluppo di utilizzarequadri, tecnici, diri-genti in pensione perseguire progetti in di-versi campi.Un capitolo del libro èpoi dedicato alle espe-rienze di volontariatoche possono portare al-la creazione di nuoveaziende o di nuovi ser-vizi.Certamente l'attualeregime fiscale del no-stro paese non facilitaquesto impegno, maforse partendo da que-sto aspetto c'è lo spazioper iniziative.Qualcuno superficial-mente può rilevare chein situazioni dove i gio-vani hanno difficoltà atrovare lavoro non ci sideve occupare del lavo-ro degli anziani.In realtà è proprio nonutilizzando appieno Iepotenzialità e la ric-chezza della nazionenel suo insieme chenon si riesce poi a of-frire nuove opportuni-tà di occupazione.Il libro di Gaullier fapoi riferimento anchead esperienze che i no-stri soci conoscono be-ne. La cooperazione, inspecie quella di consu-matori, è stata e conti-nuerà ad essere in gra-do di utilizzare le espe-rienze e le disponibili-tà della terza età nel-l'insieme delle sue atti-vità di tempo libero, disport, di cultura e viadicendo.

PER ILCORPO ELA MENTEDall'Homo sapiensall'homo ec Mogie us:potrebbe essere il sot-totitolo di Ecologicadoni estic a.Bon ton verde e al-tre divagazioni unlibro di Fulco Pratesiallegato al numero dinovembre della "Nuo-va Ecologia" e prodot-to in collaborazionecon le Coop, che è sta-to presentato dallaCoop e dal Wwf allastampa il 7 novembrescorso.Il libro raccoglie leproposte, le provoca-zioni, le divagazioni, iconsigli del presidentedel Wwf, indirizzati achi voglia riconvertireil proprio stile di vitain senso ecologico."Utilizzando paradossie metafore, far pensa-re, stimolare ragiona-menti diversi, minarecertezze, luoghi comu-ni, tradizioni ossifica-te, posizioni invetera-te e spesso nocive":questo, nelle parole diPratesi, l'obiettivo dellibro.L'autore punta l'indicecontro i microcompor-tamenti, gli atti quoti-diani, i tic e le manieche, magari inconsa-pevolmente da partedi chi li pratica, osta-colano il bene ecologi-co collettivo". Il bene,cioè, dei propri simili,delle piante e degli a-nimali, dei paesaggi edell'habitat in sensolato.

Felce PreMal, IceresieDo esmtica. Hen Ton verde ealbe divegnxioni, allegaten "La ecologici",novembre 1999 incenai...mien. con le Coup,• lbmircirdeni di Sergio

Non ci stupiremo,quindi, di trovare verie propri diktat, scher-zosi ma non troppo,sui temi "eco-domesti-ci" più svariati: comefarsi la barba, perchépreferire il bagno alladoccia, come convienelavarsi i denti, perchévanno riabilitate lamaglia di salute e lacravatta, come affron-tare le diete, la sonno-lenza pomeridiana, ilsesso, la morte e ledroghe quotidiane (fu-mo, caffè, the),E poi, ancora, qualimezzi di trasporto pri-vilegiare, come tra-scorrere il cosiddetto"tempo libero" in modocompatibile con unasana coscienza ecologi-ca. Infine, come de-streggiarsi tra la cuci-na e tutte le attivitàdomestiche, rispar-miando energia e evi-tando le lusinghe delconsumismo.Insomma, dalla tavolaal gabinetto, passandoper il balcone, per lacura degli animali do-mestici, per gli eco-comportamenti duran-te le feste comandate,fino ai sistemi per evi-tare oggetti utili in ap-parenza ma, in realtàdiabolicamente scomo-di, nel libro di Pratesisi possono trovare tut-ti i consigli per curare,oltre all ecologia delcorpo, anche quelladella mente.

Antonella Belfiori

tavole, al relax inspiaggia e alle e-scursioni nei din-torni romagnoli, sìè unita la cordiali-tà e la spigliatez-za degli accompa-gnatori che, con a-nimazioni e fanta-sia hanno piace-volmente intratte-nuto il simpaticogruppo dei parte-cipanti.Particolarmenteapprezzato è sta-to, inoltre, il ser-vizio assistenzialeed infermieristicoquotidiano com-pletamente gra-tuito,

ASSOCIAZIONEPER IL TEMPO LIBERO

OrganizzazionetecnicaBONOLATOURSCOOPTURISMO

Di Atene si dice, forsenon a torto, che è di-ventata ormai un in-quinato agglomerato dicemento; e la magica a-cropoli è in gran partericostruita, suoi interipezzi sono racchiusi neimusei, né l'imponenzadei templi è paragona-bile a quella degli ana-loghi edifici greci di Si-cilia,Ma se la città manca diun centro storico rina-scimentale — non vadimenticato che perquattro secoli fu un pa-esotto dominato daiTurchi —, in compensooffre chiese bizantine eil mercato orientale, ilcaratteristico quartiere

A cura di U o Pinferi

della Plaka e decine ditaverne; soprattutto,ha un ritmo e una viva-cità levantina che po-che capitali possiedono.Assolti i doveri dell'eru-dizione con una visitaai musei (il Benaki,Bizantino, il Naziona-le), conviene scoprirel'Atene umana sedendoal tavolo di una "uzerì",dove a ogni oragli ate-Mesi bevono il loro di-stillato aromatizzatod'anice insieme a spun-tini "mezedaki": gam-beretti, pomodori, for-maggio, carciofi,Qui, come al porto delPireo e nei mercati vici-no a piazza Omonia, sicoglie davvero il polso

urrA GRECIA11~1Partenza: 27 aprile.Durata: 7 giorni / 6 notti,Trasporto: Volo speciale Olympic Airways +pullman G.T.

Programma:1° giorno: Italia/AtenePartenza da Milano Malpensa con volo OlimpieAirways per Atene. Arrivo, assistenza e trasferi-mento in albergo. Cena e pernottamento.2° giorno: ArgolidePrima colazione in albergo. Partenza per Corintocosteggiando il golfo di Saronico. Sosta sul cana-le di Corinto e proseguimento per Micene. Visitadei resti dell'antica città e della tomba di Aga-mennone. Nel pomeriggio, proseguimento per E-pidauro, (Via Nauplia) per la visita del museo edel famoso teatro.Rientro a Corinto, cena e pernottamento in al-bergo.3° giorno: AteneAl mattino giro panoramico della città con visitadettagliata del complesso dell'Acropoli. Pranzo inalbergo. Pomeriggio a disposizione. Cena pressoil tipico ristorante "Old Stables", rientro in alber-go e pernottamento.4' giorno: Capo SounionMattinata a disposizione. Pranzo in hotel e pro-seguimento per Capo Sounion percorrendo lastrada panoramica lungo la meravigliosa costadell'Attica. Sosta a Vouliagmeni, cena e pernot-tamento in albergo.5' giorno: DelfiPartenza per Delfi via Tebe, Livadia e Arachova.Visita del museo, del teatro e del Tempio di Apol-lo. Seconda colazione. In serata rientro in alber-go. Cena e pernottamento.

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SALISBURGO VIENNA

Partenza: 27/4190.Durata: 5 giorni / 4 notti.Trasporto: pullman G.T.

Programma:

r giorno: Milano/SalisburgoRitrovo dei partecipanti nella prima mattinata(luogo da definire) e partenza in pullman G.T.per Salisburgo. Sosta ad Innsbruck e pranzo inristorante. Proseguimento per Salisburgo, arrivo,sistemazione in hotel; cena e pernottamento.

2° giorno: Salisburgo/ViennaPrima colazione e pranzo a Salisburgo. In matti-nata visita con guida della città. Nel pomeriggiotrasferimento a Vienna. Arrivo, sistemazione inhotel, cena e pernottamento.

3° giorno: ViennaPrima colazione, pranzo e pernottamento in ho-tel. Mattinata dedicata alla visita della città conguida. Pomeriggio libero. Cena al Donauturrn, ilristorante girevole posto sulla torre del Danubio.

4' giorno: ViennaPrima colazione, pranzo e pernottamento in ho-tel. Intera giornata dedicata alla visita della cit-tà ed all'escursione al Bosco Viennese con guida.Serata e cena in una tipica "Heurigen" (taverna)a Grl nz in g/N eusti ft.

5° giorno: Vienna/MilanoDopo la prima colazione partenza per Milano.Sosta a Villach per il pranzo in ristorante. Prose-guimento del viaggio ed arrivo in serata a Mila-no. Fine dei nostri servizi.

Quota individuale di partecipazione(gruppo minimo 45 persone) L. 690.000Supplemento camera singola(salvo disponibilità locale) L. 130.000

La quota comprende:Viaggio in pullman G.T. Milano/Salisburgo/Vien-na/Milano — sistemazione in hotel 4 stelle (clas-sificazione locale), in camera doppia con serviziprivati — trattamento di pensione completa, co-me da programma, compresi i pranzi in ristoran-te — visite ed escursioni come da programma,con guida locale in lingua italiana — accompa-gnatore italiano per tutta la durata del viaggio— polizza assicurativa individuale — borsa por-tadocumenti.La quota non comprende:Bevande ai pasti, mance ed extra personali in ge-nere — ingressi a Musei, Palazzi, Castelli ecc. o-ve previsti — tutto quanto non espressamenteindicato o considerato facoltativo.Documenti necessari: carta di identità validaper l'espatrio o passaporto individuale in corso divalidità.

Organizzazionetecnica

coopturismo

fr giorno: Crociera nel Golfo di SaronicoIntera giornata di crociera con soste alle isole diEgina, Poros e Hydrnzo a bordo, vino incluso.Rientro in albergo, cena e pernottamento.7° giorno: AteneIn mattinata visita del museo archeologico di A-tene. Pranzo in albergo e pomeriggio a disposi-zione. Cena a base di pesce con bevande inclusea Microlimano, porticciolo dei Pireo. Rientro inalbergo, cena e pernottamento.8° giorno: Atene/ItaliaTrasferimento all'aeroporto, assistenza per le o-perazioni di imbarco e partenza per l'Italia.

Quota individuale di partecipazione(gruppo minimo 30 persone) L. 800.000Supplemento camera singola(salvo disponibilità locale) L. 88.000

La quota comprende:Trasporto aereo con volo speciale Olimpie Air-ways — Pullman gran turismo per tutta la dura-ta del tour — Trattamento di pensione completa— Visite con guida in italiano come da program-ma — Assicurazione sanitaria — Trasferimentiin arrivo ed in partenza ad Atene — Assistenzapersonale specializzato in loco.La quota non comprende:Bevande ed extra in genere — Tutto quanto nonespressamente indicato o considerata facoltativo.

Documenti necessari: carta di identità validaper l'espatrio o passaporto individuale in corsodi validità.

Organizzazionetecnica

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LE PROPOSTE TURISTICHE DELLA COOP TEMPO LIBERO

la E AUSTRIAVIENNA ESALISBURGOTRA MOZART E STRAUSS

della città e l'animo e-stroverso dei suoi abi-tanti,E da Atene, la possibili-tà di scoprire cose inte-ressanti in qualunquedirezione si vada.A sud, lungo il golfo diSaronico le cui isole, o-gnuna con una diversacaratteristica naturalee architettonica, meri-tano una crociera per lafrizzante gioia di vivereche le accomuna, si ar-riva attraverso il cana-le di Corinto di Argoli-de. Visita a Micene, laleggendaria e tragicacittà dì Agamennone, ea Epidauro dove tuttivanno per verificarel'eccezionale acustica

del magnifico teatro delIV secolo a.C., il meglioconservato di tutta laGrecia; da non perderele vestigia del tempio diEsculapio, il dio dellamedicina, con annessibagni e palestre, dimo-re di serpenti sacri eportici degli infermi,A nord, il santuario diBeffi è forse il più sug-gestivo di tutta la Gre-cia antica: ombelico delmondo, sede dell'oraco-lo di Apollo, a parte lereminiscenze scolasti-che è da vedere per ilsuo paesaggio di sel-vaggia bellezza.

Fiorella Fumagalli

Adagiata in un'ampiavalle dominata dagliscoscesi picchi delle Al-pi, Innsbruck è una cit-tà davvero attraente: lacapitale del Tiralo, conle cupole verdi e i tettirossi della città vecchiache conserva benissimoil suo originario aspettobarocco, meriterebbegià di per sé un viaggio.Ma anche una semplicesosta può gratificare ilturista, visto che da uncapo all'altro dell'abita-to c'è solo mezz'ora apiedi.Attraverso l'enclave ba-varese di Berchtesga-den tappa a Salisburgo,la città di Mozart (nondimenticare di rifornir-

si degli omonimi dolcet-ti, cioccolato in varistrati che racchiudonouna pallina di pasta dipistacchio).Dominata dalla Fe-stung Hohensalzburg,la fortezza che si rag-giunge con una funico-lare dal cimitero dellaChiesa di S. Pietro, lacittà si scopre senzatroppa fatica con unapasseggiata lungo la ri-va sinistra del Salzach,che allinea i monumen-ti più significativi: lacasa dei musicista, lechiese gotiche, i castellibarocchi, l'abazia diSan Pietro e la chiesadei Francescani consplendide madonne del

Quattrocento, il Duo-mo, progettato e co-struito da artisti italia-ni.Quindi la capitale, con isuoi vecchi caffè entratia far parte della cultu-ra mitteleuropea, veromuseo all'aria apertacon le sue architetturebarocche, la gotica cat-tedrale di Santo Stefa-no, la residenza impe-riale della Hofburg, legrandiose costruzionidel Ring, i palazzi liber-ty, le collezioni d'arte.Il caso, la sorpresa sonouna vera forza a Vien-na. La musica, profon-damente innata neiviennesi, trabocca dallacittà. Ascoltare i Wie-

ner Sàngerknaben can-tare (la domenica mat-tina) nella cappella del-l'Hofburg è un eventomemorabile; cosi seder-si ai caffè cittadini onelle osterie dei sobbor-ghi, dove addentare il"backhendl", l'imman-cabile polio fritto, tracolossali bevute, musi-che e canti popolari.

F. F.

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