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A cura degli allievi di Palazzo Spinelli: Arca Martina, Biondi Rosa, Calcagno Gloria Anna, Carcuro Stefania, Conti Gemma, Coppola Lorenzo, Dainelli Gaia, Dambrosio Lucia, Galasi Lucia, Izard Natasha Allys, Mambelli Paolo, Rico Nieto Irene, Speciale Gioacchino, Ventura Federica, Vergara Cotés Maria José Coordinamento progettuale: Prof. Paolo Pieri-Nerli CIPRESSI DELLA RIMEMBRANZA Dalla memoria della guerra alla coscienza della pace 1918 - 2 018 la gr ande g uer ra a fir enze

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A cura degli allievi di Palazzo Spinelli:

Arca Martina, Biondi Rosa, Calcagno Gloria Anna, Carcuro Stefania, Conti Gemma, Coppola Lorenzo, Dainelli Gaia, Dambrosio Lucia, Galasi Lucia, Izard Natasha Allys, Mambelli Paolo, Rico Nieto Irene, Speciale Gioacchino,

Ventura Federica, Vergara Cotés Maria José

Coordinamento progettuale:

Prof. Paolo Pieri-Nerli

CIPRESSI DELLA RIMEMBRANZA

Dalla memoria della guerra alla coscienza della pace

1918 - 2 018la g r ande g uer raa fir enze

indice

ANALISIINTRODUZIONE 71 LA GRANDE GUERRA 92 MONUMENTI E PARCHI AI CADUTI IN ITALIA 21 2.1.1 Patrimoni nord Italia 26 2.1.2 Patrimoni centro Italia 31 2.1.3 Patrimoni sud Italia 36 2.2 Toscana 42 2.3 Provincia di Firenze 483 PARCO DELLA RIMEMBRANZA FIRENZE 73 3.1 Parco della Rimembranza di San Miniato al Monte e suoi monumenti 73 3.2 Analisi vincoli Parco 794 CULTURA STORICA DEL VERDE 87 4.1 Cenni storici 87 4.2 Un nuovo culto per gli eroi moderni 95 4.3 Le origini arcaiche del nuovo mito 100 4.4 Considerazioni fi nali 1085 QUADRO INTERNAZIONALE 115 5.1 Memorials in New Zeland, Australia and Canada 115 5.2 La guerra in Spagna 131 5.3 Sitios de memoria, Chile 1376 VALENZA EDUCATIVA DELLA MEMORIA 1497 ANALISI SWOT 159

TESIPREMESSA 1631 MODELLI GESTIONALI DEL VERDE 167 1.1 Commissions Cemeteries and War Memorial 167 1.2 Commoning 173 1.3 Green commoning 1782 PATRIMONI VERDI 183 2.1 Il fl orovivaismo 183 2.2 Analisi associazionismo 190

2.2.1 Il ruolo delle aziende nel mecenatismo 193 2.3 Patrimonio verde a Firenze 1963 EDUCAZIONE AMBIENTALE 2074 CAMBIANO I MILLENNI MA NON I CADUTI 2135.GUERRA E PACE 221 5.1 Economia della pace e consciousness 221 5.2 Iniziative di pace 2286 ANALISI SWOT 233

SINTESIPREMESSA 2351 CONVEGNI PER LA PACE 2372 GREEN ECONOMY E SMART CITY 2413 RI-EDUCARE ALL’AMBIENTE E ALLA CULTURA 2434 PERCORSI DEI CIPRESSI 2475 RECUPERO DEL PARCO DELLA RIMEMBRANZA 2556 PIANO MARKETING 259

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INTRODUZIONE

Il “testo” che segue è da intendersi quale raccolta di contributi prodotti dagli allievi e scaturiti dagli approfondi-menti e dalle riflessioni e discussioni maturate all’interno della fase di Workshop del corso in management dei Beni Culturali. Il workshop, della durata di cinque settimane a cavallo dei mesi di giugno-luglio 2017 e alla conclusione del periodo di lezioni, ha come scopo lo sviluppo di un progetto di valorizzazione incentrato su beni culturali locali (un museo, una ricorrenza o un patrimonio specifici, ovvero non puramente didattici) e affrontato con le meto-diche proprie della pratica contemporanea di settore e in particolare della “progettazione integrata”, sviluppata negli ultimi 20-30 anni per i cosiddetti “patrimoni territoriali” ovvero afferenti ad una determinata area geografica che costituisce fondamentale chiave interpretativa per la coerenza del progetto di valorizzazione e per la sua so-stenibilità.Finalità del workshop è innanzitutto praticare un’esperienza di lavoro in gruppo all’interno di spazi dedicati, tempi cadenzati e obiettivi nonché modalità che vengono via via definite e condivise per produrre un progetto di valo-rizzazione pensato e sviluppato dalla classe in coerenza logica con tali assunti e con un certo grado di definizione. Eccetto la scelta del tema e l’attività di indirizzamento e coordinamento, alla classe è lasciato un margine di au-to-gestione (anche in merito ad alcuni specifici approfondimenti ed in parte alle modalità operative) in modo da permettere l’esperienza delle problematiche che sempre e naturalmente si vengono a generare nel confronto fra diverse competenze, culture e caratteri ovvero nel lavoro d’equipe, ove tende a prevalere la spinta motivante per il raggiungimento di un obiettivo costruito assieme. Operativamente l’attività di progettazione si è attenuta alle linee guida e alle richieste formulate all’interno di un “bando di gara”, consegnato all’avvio del periodo di lavoro e qui allegato in calce, in cui oltre ai desiderata della “stazione appaltante”, si esplicitano anche i “deliverables” (o consegne) e le relative scadenze. In questa edizione del workshop lo studio ha affrontato il più ampio tema della “Grande Guerra” (i.e. 1° guerra mondiale 1914-1918) ed il relativo centenario, che si avvia alla conclusione l’anno prossimo, e più specificatamente, quale bene culturale “figlio” di tale momento storico, il Parco delle Rimembranze della città di Firenze sito presso il complesso monumentale di San Miniato al Monte alle Croci.Quest’anno più che nelle edizioni passate, il lavoro si è svolto in concomitanza e coordinamento con altre due classi coordinate e dirette dal Prof. Massimiliano Guetta e dal Prof. Claudio Paolini che si sono interessate rispetti-vamente del progetto di una mostra documentale sulla “Grande Guerra” all’interno del locale “Museo del ‘900” e di studiare e definire gli interventi conservativi di una selezione delle principali sepolture di caduti del 1° conflitto mondiale presso il fiorentino Cimitero Monumentale alla Porte Sante. Per questo motivo i contributi a stampa di questa edizione sono pensati come una “trilogia”, raccolta in un cofanetto e da interpretare come contributo uni-tario e coordinato.In base alle caratteristiche del Parco delle Rimembranze fiorentino e dati gli approfondimenti di analisi e conte-stualizzazione nonché di tesi, è maturata la proposta di valorizzazione che si è articolata in una serie di iniziative

configurate quale “multievento” a tema abbinate ad un vero e proprio intervento di ripristino della consistenza, ac-cessibilità e interpretabilità del bene. Sebbene perfettibili e approfondibili, tali proposte sono da intendersi come esemplificative dei risultati di un metodo di lavoro e dei suoi potenziali, non certo del tutto espressi dati i tempi a disposizione e la mancanza di un più ampio ventaglio di competenze specifiche.Data la natura di alta specializzazione del corso si predilige qui compiere un’esperienza d’”avanguardia”, sebbene sostenuta dalla valutazione di pratiche correnti in ambito nazionale e internazionale, dando consequenzialità pro-gettuale a riflessioni e spunti di ricerca sui valori e sui potenziali espressivi/educativi insiti in ciascun tipo di patri-monio culturale, sia esso materiale che immateriale. In quanto raccolta di contributi, in particolare per la fase di Analisi o studio del patrimonio e per le ricerche abbinate allo sviluppo della Tesi o “idea forza” e della Sintesi progettuale, questo “testo” è anche l’occasione per mettere nero su bianco e lasciare una traccia futura delle molteplici riflessioni, ricerche e discussioni condotte a più riprese all’interno del periodo di lavoro in gruppo. Per questo motivo le differenze di stile rintracciabili ed anche di lingua, data la presenza di studentesse di nazionalità straniera, sono state volutamente lasciate nel rispetto degli originali elaborati dei vari allievi e, nel caso dei contributi in spagnolo o inglese, preceduti da un riassunto in italiano per permettere una più ampia comprensione ma anche per sostenere l’ampliamento delle competenze linguistiche sempre più auspicabile, in generale, e fondamentale nello specifico della materia affrontata.In ultimo non va dimenticata l’esperienza di presentazione al pubblico del lavoro svolto che si realizza in apposita sede tramite la proiezione di una sintesi per testi e immagini che viene realizzata e commentata dagli stessi allievi.