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Ministero dell’Economia e delle Finanze Biblioteca Storica 1915 - 1918 L'ITALIA NELLA GRANDE GUERRA" Libri in mostra per il centenario della Prima Guerra Mondiale

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Ministero dell’Economia e delle Finanze

Biblioteca Storica

1915 - 1918 L'ITALIA NELLA GRANDE GUERRA"

Libri in mostra per il centenario della Prima Guerra Mondiale

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"1915 - 1918 L'ITALIA NELLA GRANDE GUERRA"

Libri in mostra nel centenario della Prima Guerra Mondiale

Biblioteca Storica del Ministero dell'Economia e delle Finanze

La mostra, inserita nel Programma di iniziative per la memoria e

la conoscenza della Grande Guerra della Presidenza del

Consiglio dei Ministri, espone circa 150 libri, gran parte di quelli

presenti nella Biblioteca Storica sul tema della Prima Guerra

Mondiale. Un vasto e vario patrimonio bibliografico che

comprende testi di ricostruzione storiografica, di analisi

economica, di memorialistica, di documentazione militare,

espressioni di pensiero e di arte, e altro ancora, per soddisfare le

esigenze di studio e di ricerca o semplice interesse o curiosità

sull'argomento. Alcuni spazi della mostra sono dedicati alle

immagini: su tre pannelli sono esposte le foto più significative tra

quelle contenute nei libri in mostra, a documentare le trincee e gli

assalti, gli armamenti e i caduti in battaglia. Su un grande

schermo scorrono le riproduzioni digitali dei disegni del

pittore-soldato Pietro Morando, raccolti nel libro "l GIGANTI". Si

tratta di numerosi schizzi, rapidi ed essenziali, che colgono dal

vivo gli aspetti, anche i più crudi, del conflitto: l'attesa estenuante,

la morte fulminea, la prigionia alienante... Il percorso della mostra

segue lo svolgimento degli eventi, a partire dall'entrata in guerra

dell'Italia fino alla stipula dei trattati di pace, attraversando i

principali campi di battaglia sul fronte italiano, per dedicare poi

spazio agli aspetti economici della guerra e del dopoguerra,

ampiamente rappresentati data l'appartenenza istituzionale della

Biblioteca Storica.

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La sofferenza patita dalla popolazione italiana durante il primo conflitto mondiale, nonché

l’impatto sul sistema economico e sociale nazionale, trova riscontro in un ampio catalogo

di analisi, testimonianze e documenti in possesso del Ministero dell’Economia e delle

Finanze.

Il 1° novembre 1917, pochi giorni dopo la tragica disfatta di Caporetto, venne istituito il

Ministero dell’Assistenza Militare e delle Pensioni di Guerra, guidato da Leonida Bissolati.

La struttura, che si occupava dell’erogazione delle pensioni di guerra, fu soppressa il 25

settembre 1919, prima per essere trasformata in Sottosegretariato, poi per essere affidata

all’allora Ministero del Tesoro, con l’istituzione della Direzione Generale delle Pensioni di

Guerra.

Per decenni le storie dei caduti, dei loro genitori e delle loro famiglie, vedove e orfani,

sono state classificate in quei fascicoli.

A 100 anni dall’ingresso dell’Italia nella Grande Guerra teniamo vive quelle storie

attraverso le pagine dei libri protagonisti della mostra, testimonianza di uno spaccato di

storia vissuta da un intero popolo e dalla nascente opinione pubblica nazionale. Per

questo il percorso espositivo, attraverso una selezione di 150 volumi, affianca la

memorialistica d’epoca alla saggistica sugli aspetti militari come su quelli economici,

ripercorrendo nei locali della Biblioteca Storica le tappe del conflitto.

Dai libri custoditi negli scaffali è stata tratta una grande quantità di materiale iconografico e

bibliografico su tutti gli aspetti del Primo Conflitto Mondiale sul fronte italiano, secondo un

filo logico e cronologico. Tra gli scritti in mostra quelli di Napoleone Colajanni, che già nel

1917 analizzava "Le responsabilità e le cause della guerra" e le "Pagine sulla guerra" che

Benedetto Croce dava alle stampe nel 1919, e ancora gli studi di Giorgio Mortara che,

prima di rimanere vittima delle leggi razziali, contribuì alla nascita del servizio studi della

Banca d'Italia e fu attivissimo nella produzione scientifica. Non mancano i volumi che

ricordano il confronto internazionale che scaturì dalle conseguenze della guerra da John

Maynard Keynes con The economic consequences of the peace a William Robert Scott

(Economic problems of peace after war).

Nell’ultima sala il visitatore troverà riprodotte alcune tavole illustrate sulle conseguenze

della guerra, sulla spesa pubblica, la tassazione, i flussi di import export, tratte dal volume

collettaneo del 1925 Italy’s capacity to pay edito dal Provveditorato generale dello Stato

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con saggi di economisti, statistici, demografi tra cui Corrado Gini, Lanfranco Maroi, Livio

Livi, Rodolfo Benini, Franco Rodolfo Savorgnàn, Gino Borgatta, Gaetano Zingali.

Tavole che, a ben vedere, sono tra le prime infografiche italiane e che tornano così alla

luce, a disposizione dei visitatori della mostra e di questo catalogo virtuale, a 90 anni dalla

loro ideazione. Un modo per far emergere gli aspetti più conosciuti così come quelli meno

noti di una guerra che coinvolse l’intera società italiana, e per ricordarci come la Pubblica

Amministrazione rappresenti da decenni un fulcro di studio, analisi, proposte, al servizio

dello Stato e dei cittadini.

Luigi Ferrara

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Alle origini della guerra

La Prima Guerra Mondiale fu combattuta in quasi tutta Europa e vide contrapposti due

gruppi di potenze: da un lato, i cosiddetti imperi centrali rappresentati da Germania,

Austria-Ungheria e Impero Ottomano; dall’altro la “Triplice Intesa” costituita da Francia,

Inghilterra e Russia, a cui aderì nel 1915 anche l’Italia, con la stipula del “Patto di Londra”.

La genesi del conflitto risale all’episodio scatenante del 28 giugno 1914 quando a

Sarajevo un indipendentista serbo, Gavrilo Princip, uccise in un attentato l’Arciduca

Francesco Ferdinando d’Asburgo, erede al trono austroungarico, e sua moglie Sofia. Fu

solo la scintilla che fece esplodere il conflitto, non la causa della guerra che va ricercata,

invece, nella particolare situazione socio-politico-economica dell’Europa dei primi anni del

‘900. Sono gli anni della costruzione e del consolidamento coloniale, dei contrasti tra le

potenze europee alla ricerca di uno sbocco imperialistico, della cosiddetta “corsa agli

armamenti” e della affermazione della propria supremazia politica che doveva portare

inevitabilmente allo scontro armato. La conquista dei mercati internazionali e per

l’egemonia mondiale appare perciò la prima e fondamentale causa del conflitto, anche se

ad essa si aggiungono o si intrecciano, a seconda dei casi, la tradizionale rivalità austro-

russa nei Balcani, gli antagonismi di carattere nazionalistico e le inquietudini di alcuni

nuclei irredentisti.

Lo scoppio della guerra

L’Austria-Ungheria, ad un mese esatto dall’attentato, invase la Serbia. Il conflitto divampò

in tutta Europa e i due blocchi contrapposti si trovarono in guerra. La “Triplice Intesa” si

mobilitò immediatamente e Francia, Inghilterra e Russia intervennero nel conflitto nel luglio

1914. L’unica tra le maggiori potenze a non scendere in campo rimase l’Italia che il 2

agosto proclamò la sua neutralità, sottraendosi agli obblighi della “Triplice Alleanza”, dal

momento che non era stata preventivamente avvisata dell’iniziativa austriaca nei Balcani.

Neutralità che fu interrotta il 26 aprile 1915 quando, sottoscrivendo il Patto di Londra,

l’Italia si impegnò ad entrare in guerra a fianco delle potenze dell’Intesa: Francia,

Inghilterra e Russia. In caso di vittoria, le sarebbero stati concessi tutti i territori ancora

sotto sovranità austriaca compresi all’interno dello spartiacque delle Alpi, confine naturale

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della penisola. In più l’Istria, la Dalmazia sotto sovranità austriaca, il protettorato

sull’Albania e una serie di territori minori.

La fine della guerra

L’intervento americano nell’aprile del 1917 segnò la svolta decisiva del conflitto. L’apporto

delle risorse statunitensi in termini di crediti, mezzi e uomini alle potenze dell’Intesa, si

rivelò decisivo per le sorti della guerra che vide concludere le ostilità nel novembre 1918

con la caduta degli imperi centrali. Fu caro il prezzo pagato dai paesi coinvolti: al termine

del conflitto la Russia contava quasi 2 milioni di caduti, la Germania un milione e 800.000,

la Francia un milione e 400.000, l’Austria-Ungheria un milione e 350.000, l’Inghilterra

950.000, l’Italia 600.000, la Serbia 350.000, per un totale di circa 10 milioni di vittime.

Cronologia della guerra

Sono qui raccolte le date dei combattimenti e degli eventi più significativi della Grande

Guerra, con particolare attenzione a quelli che videro coinvolta l’Italia in prima linea.

1914

28 GIUGNO: assassinio a Sarajevo dell’arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono e

di sua moglie Sofia

28 LUGLIO: l’Austria-Ungheria dichiara guerra alla Serbia

1 AGOSTO: la Germania dichiara guerra alla Russia

2 AGOSTO: dichiarazione di neutralità dell’Italia

3 AGOSTO: la Germania dichiara guerra alla Francia e invade il Belgio, in attuazione del

piano Schlieffen

4 AGOSTO: l’Inghilterra dichiara guerra alla Germania

5 AGOSTO: l’Austria-Ungheria dichiara guerra alla Russia, il Montenegro all’Austria-

Ungheria

6 AGOSTO: la Serbia dichiara guerra alla Germania

12 AGOSTO: l’Inghilterra e la Francia dichiarano guerra all’impero Austro-Ungarico

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23 AGOSTO: il Giappone entra in guerra al fianco dell’Intesa

1915

22 APRILE: a Ypres, sul fronte occidentale, i tedeschi utilizzano, per la prima volta, i gas

asfissianti

26 APRILE: la delegazione italiana firma il patto di Londra, che prevede

riconoscimenti territoriali e l’entrata in guerra dell’Italia regia al fianco dell’Intesa.

7 MAGGIO: i sottomarini tedeschi affondano il transatlantico inglese Lusitania. La

Germania sospende l’indiscriminata guerra sottomarina temendo l’ingresso in guerra degli

Stati Uniti.

23 MAGGIO: l’Italia dichiara guerra all’Austria

24 MAGGIO: le truppe italiane si attestano sulla linea del fronte

23 GIUGNO-7 LUGLIO: prima battaglia dell’Isonzo. Ne seguiranno altre 10

18 LUGLIO-3 AGOSTO: seconda battaglia dell’Isonzo

21 AGOSTO: l’Italia dichiara guerra all’Impero Ottomano

5 OTTOBRE: reparti dell’Intesa sbarcano a Salonicco al fine di aiutare l’esercito Serbo; la

Bulgaria si schiera con gli Imperi Centrali

18 OTTOBRE-4 NOVEMBRE: terza battaglia dell’Isonzo

10 NOVEMBRE-2 DICEMBRE: quarta battaglia dell’Isonzo

1916

11-19 MARZO: quinta battaglia dell’Isonzo

15 MAGGIO: gli austriaci lanciano, sul fronte italiano, la Strafexpedition, la

spedizione volta a punire l’alleato traditore, sfondando il fronte ad Asiago

16 GIUGNO: vittoriosa controffensiva italiana

4-8 AGOSTO: sesta battaglia dell’Isonzo, che conduce alla conquista di Gorizia

28 AGOSTO: l’Italia dichiara guerra alla Germania; la Romania si schiera al fianco

dell’Intesa

14-17 SETTEMBRE: settima battaglia dell’Isonzo

16 SETTEMBRE: sul fronte delle Somme fanno la loro comparsa, per mano degli inglesi, i

primi carri armati

9-12 OTTOBRE: ottava battaglia dell’Isonzo

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31 OTTOBRE-1 NOVEMBRE: nona battaglia dell’Isonzo    

22 NOVEMBRE: muore l’imperatore d’Austria-Ungheria Francesco Giuseppe; gli succede    

Carlo I          

1917       

a

nin

ato

   1 FEBBRAIO: la Germania dichiara la guerra sottomarina indiscriminata

   

3 FEBBRAIO: gli Stati Uniti rompono le relazioni diplomatiche con il reich di Guglielmo II    

8 MARZO (23 FEBBRAIO secondo il calendario russo): in Russia comincia la rivoluzione    

15 MARZO: lo zar Nicola II è costretto ad abdicare; viene formato un governo provvisorio    

2 APRILE: gli Stati Uniti dichiarano guerra alla Germania    

12 APRILE-6 GIUGNO: decima battaglia dell’Isonzo    

26 GIUGNO: sbarco in Francia del primo contingente americano    

1 AGOSTO: il papa Benedetto XV lancia un appello per fermare "l’inutile strage"    

18 AGOSTO-12 SETTEMBRE: undicesima battaglia dell’Isonzo    

3 SETTEMBRE: i tedeschi occupano Riga, sul Baltico    

24 OTTOBRE: un poderoso attacco austro-tedesco, sfonda il fronte italiano    

Caporetto    

6 NOVEMBRE (24 OTTOBRE secondo il calendario russo): i bolscevichi di Leconquistano il potere

9 NOVEMBRE: Armando Diaz sostituisce Luigi Cadorna alla guida dello stmaggiore dell’esercito italiano

7 DICEMBRE: gli Stati Uniti dichiarano guerra all’impero Austro-Ungarico    

10 DICEMBRE: Mas italiani, guidati da Luigi Rizzo, affondano la corazzata austriaca    

Wien    

15 DICEMBRE: a Brest-Litovsk Russia e Germania firmano l’armistizio          

1918          3 GENNAIO: il presidente americano Wilson enuncia i suoi "14 punti" per il mantenimento della pace mondiale

3 MARZO: trattato di pace di Brest-Litovsk tra Russia e Germania    

8 MAGGIO: trattato di pace tra Imperi Centrali e Romania

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10 GIUGNO: Luigi Rizzo,alla testa di due Mas, affonda la corazzata austriaca Santo Stefano 15-23 GIUGNO: battaglia del Piave, gli austro-tedeschi battono in ritirata 16 LUGLIO: lo zar Nicola II viene ucciso, insieme a tutta la famiglia, a Ekaterinburg

8 AGOSTO: inizia la battaglia di Amiens: il fronte tedesco viene sfondato

9 AGOSTO: volo di D’Annunzio su Vienna, dove vengono lanciati manifesti tricolori di propaganda 29 SETTEMBRE: la Bulgaria si arrende

24 OTTOBRE: gli italiani trionfano a Vittorio Veneto 30-31 OTTOBRE: la Turchia firma l’armistizio

2 NOVEMBRE: l’ammiraglia della flotta austro-ungarica, Viribus Unitis, viene affondata dagli italiani 3 NOVEMBRE: truppe italiane entrano a Trento e Trieste 4 NOVEMBRE: armistizio, a Villa Giusti, tra Italia e Austria, moti rivoluzionari in Germania 6 NOVEMBRE: nasce la repubblica polacca

9 NOVEMBRE: il Kaiser Guglielmo II abdica; nasce la repubblica di Weimar

11 NOVEMBRE: armistizio tra Intesa e Germania: l’imperatore d’Austria-Ungheria Carlo I

rinuncia al trono: è la fine del glorioso impero Austro-Ungarico

12 NOVEMBRE: nasce la repubblica austriaca

14 NOVEMBRE: nasce la repubblica cecoslovacca

16 NOVEMBRE: nasce la repubblica ungherese

GENNAIO 1919: si apre la conferenza di pace di Versailles.

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ESPOSITORE I 1) Napoleone Colajanni. Le responsabilità e le cause della guerra. (2 ed.), Roma,

Napoli; Rivista popolare, 1917

2) Benedetto Croce. Pagine sulla guerra. Vol. 2; Napoli; Ricciardi, 1919

3) Alcide Ebray. “Chiffons de papier” pour la reconciliation par la vérité. Paris; André

Delpeuch Editeur, 1926

4) Giovanni Giolitti. Memorie della mia vita. Vol. 1; Milano; F.lli Treves, 1922

5) Giovanni Giolitti. Memorie della mia vita. Vol. 2; Milano; F.lli Treves, 1922

6) Alberto Lumbroso. Le origini economiche e diplomatiche della guerra mondiale: la

vittoria dell’imperialismo anglosassone. Vol. 1; Milano; A. Mondadori, 1926

7) Alberto Lumbroso. Le origini economiche e diplomatiche della guerra mondiale:

l’imperialismo britannico dagli albori dell’Ottocento allo scoppio della guerra. Vol. 2;

Milano; A. Mondadori, 1928

8) Benito Mussolini. Dalla neutralità al Piave. Vol. 1; Milano; Hoepli, 1942

9) Benito Mussolini. Dalla neutralità al Piave. Vol. 2; Milano; Hoepli, 1943

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10) Lionel Robbins. The economic causes of war. London; Jonathan Cape, 1939

11) Antonio Salandra. La neutralità italiana (1914): ricordi e pensieri. Milano; A.

Mondadori, 1928

12) Antonio Salandra. L’intervento (1915): ricordi e pensieri. Milano; A. Mondadori, 1930

13) Augusto Torre. Alla vigilia della guerra mondiale: 1914-1918. Milano; Istituto per gli

studi di politica internazionale, stampa 1942

14) Mario Toscano. Il patto di Londra: storia diplomatica dell’intervento italiano, 1914-

1915. (2 ed.), Bologna; Zanichelli, 1934

15) Mario Toscano. Gli accordi di San Giovanni di Moriana: storia diplomatica

dell’intervento italiano, 1916-1917. Vol. 2, Milano; Giuffrè, 1936

16) Amedeo Tosti. Cronologia della guerra mondiale 1914-1918: con una sintesi degli

avvenimenti ed una bibliografia essenziale. Roma; Tipografia Regionale, 1932

17) Gioacchino Volpe. Il popolo italiano tra la pace e la guerra: (1914-1915). Milano;

Istituto per gli studi di politica internazionale, 1940

18) Les nations de la guerre: l’Italie et les italiens, vol. 4, Collection L.-G. Redmond-

Howard, traduit et adapté de l’anglais par Christian de l’Isle. Paris; P. Lethielleux,

Libraire-Editeur, 1916

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ESPOSITORE II 1) Bertrand Auerbach. L’Autriche et la Hongrie pendant la guerre depuis le debut des

hostilites jusou’a la chute de la monarchie: (Aout 1914 – Novembre 1918). Paris;

Librairie Felix Alcan, 1925

2) Silvio Benco. Gli ultimi anni della dominazione austriaca a Trieste: l’attesa. Part. I,

Milano; Casa editrice Risorgimento, 1919

3) Silvio Benco. Gli ultimi anni della dominazione austriaca a Trieste: l’assedio. Part. II,

Milano; Casa editrice Risorgimento, 1919

4) Andrea Busetto. L’Italia e la sua guerra. (2 ed. numerata), Milano; Studio editoriale

Busetto, 1933

5) Filippo Carli. La ricchezza e la Guerra. Milano; Fratelli Treves editori, 1915

6) Winston S. Churchill. La crise mondiale: Tome I (1911-1915). Paris; Payot, 1925

7) Winston S. Churchill. La crise mondiale: Tome II (1915). Paris; Payot, 1928

8) Winston S. Churchill. La crise mondiale: Tome III (1916-1918). Paris; Payot, 1930

9) Carlo Delcroix. Guerra di popolo. Firenze; Vallecchi, 1923

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10) Carlo Delcroix. Il nostro contributo alla vittoria degli alleati. Firenze; Vallecchi Editore,

1931

11) Henri Froidevaux. La grande route de l’ancien monde: ambitions allemandes,

revendications francaises. Paris; Librairie de la Société du Recueil Sirey, 1918

12) Angelo Gatti. La parte dell’Italia: rivendicazioni. Milano; A. Mondadori, 1926

13) Emil Ludwig. Luglio ’14. Milano; Mondadori, 1930

14) Von Joseph Redlich. Osterreichischeregierung und verwaltung im weltkriege. Wien;

Holder-Pichler-Tempsky A.-G.. New Haven; Yale University Press, 1925

15) J. de Szilassy. Le process de la Hongrie: les relations Franco- Hongroises devant

l’histoire. Paris; Librairie Felix Alcan, 1932

16) Amedeo Tosti. Storia della guerra mondiale: 1914-1916. Vol. 1, Milano; Mondadori,

1937

17) Amedeo Tosti. Storia della guerra mondiale: 1917-1918. Vol. 2, Milano; Mondadori,

1938

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ESPOSITORE III 1) Pietro Morando. I giganti: disegni di guerra. Milano; Alfieri & Lacroix, senza data

MORANDO, Pietro – Nacque a Orti, frazione di Alessandria, il 5 giugno 1889. Non si conosce il nome dei genitori.

Fu battezzato col nome di Pierino Stefano (Marchiando Pacchiola, 1981, p. 6).

Finite le scuole elementari cominciò ad aiutare il padre nel lavoro di muratore e, contemporaneamente, frequentò le scuole serali, sotto la guida di Ettore Filippelli, dedicandosi anche alla lettura di Anton Čechov, Émile Zola e Fëdor Dostoevskij. Rivelate precoci doti di disegnatore, nonostante le ristrettezze economiche della famiglia riuscì a frequentare in modo irregolare l’Accademia Albertina di belle arti di Torino (Sottomano, 1999, p. 15; Vescovo, 1988, p. 15). Nel 1910 intraprese un viaggio a piedi verso Roma e partecipò all’Esposizione della Società di belle arti di Genova. Due anni dopo fu presente all’Esposizione internazionale di belle arti della Società amatori e cultori di Roma. Nel 1913, grazie all’interessamento di Angelo Morbelli, ottenne dalla Provincia di Alessandria una borsa di studio per frequentare l’Accademia di Brera a Milano, con la quale riusciva solo a dormire all’albergo popolare e a malapena nutrirsi.

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Frequentando lo studio di Morbelli, Morando vedeva la traduzione artistica di quel mondo di povertà che iniziava a ritrarre, facendone parte. All’artista interessavano soprattutto il segno analitico di Morbelli e le scene caratterizzate da una visione precisa, da un solo punto di fuga, tralasciando però l’intensità preziosa dei toni chiari del maestro. Trasferitosi nella sua abitazione, venne in contatto con vari pittori, fra cui Cesare Tallone, Gaetano Previati, Giuseppe Pellizza da Volpedo, del quale ammirava la vocazione socialista (Vescovo, 1988, pp. 16 s.). Tornato a Orti, nel 1915 accompagnò Cesare Battisti in varie città per fare propaganda a favore dell’intervento dell’Italia nella prima guerra mondiale; quindi si arruolò come volontario nel corpo speciale degli Arditi. Combatté sul Carso e ottenne tre medaglie al valor militare. Catturato durante la ritirata sul Piave nel luglio 1918, fu internato prima nel campo di prigionia di Nagymegyer (allora in Ungheria e ora in Slovacchia), poi nel campo di punizione di Komárom in Ungheria, dove ritrasse la fame, il colera e le torture. Nel suo «taccuino di trincea» realizzò una serie di disegni, datati fra il 1915 e il 1918, in cui la guerra viene accettata come una «realtà dolorosa» e «anche l’arte è dominata dalla routine squallida della morte » (Passamani, 1968).

Raramente nei suoi disegni, di cui molti eseguiti a carboncino, su fogli di fortuna o su fogli d’album, Morando si fa travolgere dal naturalismo o da compiacimenti estetici. Passamani (1968) parla di «sintetico espressionismo» e Vescovo (1988, pp. 20 s., 30) nota in vari lavori l’influenza del verismo di Giovanni Fattori, del dinamismo di Umberto Boccioni, del cosiddetto periodo negro di Pablo Picasso nonché della scultura di Arturo Martini e di quella romanica di Wiligelmo nel duomo di Modena. Se è vero che Morando racconta sempre l’esatto momento in cui avviene un episodio (Passamani), è certo anche che l’uomo ritratto nei suoi disegni assurge a una dimensione a-storica, diventa il soldato di tutti gli eserciti. L’artista cancella quasi sempre il paesaggio, la natura è assente (Vescovo, 1988, p. 26). Talvolta i disegni illustrano solo singoli particolari anatomici non più legati a un organismo vivente, come Frammenti di uomini eroici ed Eroe del Carso (entrambi del 1917; Rovereto, Museo storico italiano della guerra, ripr. in P. M., 1988, pp. 66 s.). In altri casi, in alcune scene narrative, il teschio si sostituisce al volto: Pane! (1918; Rovereto, Museo storico italiano della guerra, ripr. ibid., p. 162).

Nel 1916 inviò dal fronte alcuni disegni per l’esposizione della Permanente di Milano. Nel dopoguerra frequentò Piero Gobetti, Antonio Gramsci, Felice Casorati, Carlo Carrà, Arturo Martini e Lionello Venturi. Nella prima metà degli anni Venti espose in molte manifestazioni, fra cui l’Esposizione della Società promotrice di belle arti di Torino (1920) e quella di Firenze (1922), l’Esposizione di Brera a Milano (1922 e 1923), la Quadriennale di Torino, la Biennale di Roma nel 1923 e quella di Venezia del 1924.

Le opere di questi anni subiscono varie influenze pittoriche. Paesaggio alpino (1922; Alessandria, Collezione privata, ripr. in Omaggio, 1999, p. 46), per esempio, risente del divisionismo, in particolare di Pellizza da Volpedo, per la luce calda e l’atmosfera mesta. Talvolta l’artista fa chiari omaggi alla pittura dei suoi maestri divisionisti, con poche varianti nei personaggi e nel paesaggio: si confronti Il ritorno di Morando (1923; Torino, collezione privata, ripr. ibid., p. 47) con Il ritorno dai boschi di Giovanni Segantini (1890; Sankt Moritz, Segantini Museum). Altri lavori risentono del clima del «ritorno all’ordine» e, moderatamente, anche della pittura «metafisica», guardando all’opera dei trecentisti italiani, del Beato Angelico e di Piero della Francesca o direttamente a Casorati, Carrà e Martini: Maternità (1925 circa; Alessandria, Pinacoteca civica, ripr. ibid., p. 53), Annunciazione (1926; Torino, collezione privata, ripr. ibid., 1999, p. 58), Il figliol prodigo (1926; Alessandria, Pinacoteca civica, ripr. in ibid., p. 65). Non mancano, inoltre, citazioni

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molto letterali di personaggi e paesaggi dal suo amico e sostenitore Carrà (Carluccio, 1965).

Nel 1924 alla Mostra di Guerra degli artisti combattenti e mutilati alla villa Reale di Monza ottenne una sala personale. Attraverso la sua arte Morando comunicava in questi anni il proprio dissenso dalla rappresentazione dei soldati «belli nelle loro uniformi» o nudi come pugili, sui piedistalli. La guerra, secondo l’artista, aveva reso un po’ più buoni coloro che l’avevano combattuta (Passamani, 1968). A Milano nel 1925 espose col gruppo degli artisti combattenti alla galleria Pesaro. L’anno seguente entrò nel sindacato fascista delle arti plastiche per le provincie piemontesi. Partecipò, sempre nel 1926, alla Biennale di Venezia (e ancora nel 1928, nel 1932, nel 1948, nel 1950 e nel 1956). Fu presente in varie manifestazioni sul territorio nazionale fino al 1928-1929, quando si recò a San Paolo del Brasile, a Buenos Aires e in altre città del Sudamerica, per organizzare mostre. La sua attività espositiva rimase intensa anche in Italia. Dalla fine degli anni Trenta fino al 1941 prese parte alle mostre sindacali fasciste piemontesi, di Napoli, Firenze e Milano.

Nel 1930 visitò varie capitali europee: Berlino, Monaco e Parigi, dove venne in contatto diretto con l’opera di Picasso. Nel 1931 partecipò sia alla Quadriennale di Roma (dove espose anche nel 1935, nel 1939, nel 1948 e nel 1959) sia alla Promotrice di Torino (dove fu presente anche nei due anni seguenti e in varie edizioni successive). Nel 1935 soggiornò a Roma e intorno al 1937 realizzò alcuni affreschi per la cappella seminterrata della casa del Mutilato di Alessandria (ripr. in Sottomano, 1999, pp. 19 s.), ispirati ai trecentisti italiani filtrati attraverso la pittura di Carrà e Sironi. Espose abbastanza regolarmente anche durante il secondo conflitto mondiale e per tutti gli anni Quaranta.

Tema dominante della produzione pittorica di Morando è l’alienazione dell’individuo, vittima dei gesti seriali che la società gli impone. Tale tematica sociale, costante assoluta dell’artista, si incarnava spesso in personaggi di uomini affranti, umanoidi che rievocano a volte la tristezza del periodo blu di Picasso, nei colori e nei soggetti, e risentono moderatamente anche della scomposizione-ricostruzione dei volumi del maestro spagnolo: si vedano L’erpice (1948; Alessandria, Pinacoteca civica; ripr. in Omaggio, 1999, p. 99) e Contadina (1945; Alessandria, collezione privata, ripr. ibid., p. 101).

Negli anni Cinquanta e Sessanta si segnalano le partecipazioni del 1953 alla Biennale di Brera, alla Permanente di Milano e una personale alla galleria Bergamini di Milano, con un testo di presentazione di Carrà. In questo periodo aumenta il numero di lavori dai colori chiari e i personaggi hanno più frequentemente caratterizzazioni non drammatiche, unite a una costruzione geometrica dei corpi che li rende, raramente, anche giocosi: Suore in terrazza (1962; Valenza, collezione privata, ripr. in Omaggio, 1999, p. 134). Negli anni Settanta, l’attività espositiva di Morando continuò ininterrottamente sia in spazi pubblici sia in gallerie private.

Morì ad Alessandria il 24 settembre 1980.

Le sue opere sono presenti in varie collezioni, fra le quali: la Galleria d’arte moderna di Torino, la Galleria d’arte moderna di Milano, la collezione della Fondazione Davide Lajolo a Milano e i Musei Vaticani. Nell’Archivio bioiconografico della Galleria nazionale di arte moderna di Roma si conservano oltre 130 articoli in cui è menzionato il pittore oltre ad alcuni cataloghi ormai di raro reperimento.

Fonti e Bibl.: L. Bistolfi, P. M. Disegni di guerra (1926), Milano 1933 (con antologia critica); C. Carrà, in Mostra personale di P. M. (catal., galleria Bergamini), Milano 1953, pp. n.n.; L.

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Carluccio, I vagabondi si trasformano in «romei» nelle tele dell’alessandrino M., in Gazzetta del popolo di Torino, 9 ottobre 1965; E. Milano, Artisti della nostra terra: P. M., in La provincia di Alessandria, XIV (1967), 3, p. 19; B. Passamani, P. M., in Disegni di guerra di P. M. (catal.), Bassano 1968, pp. n.n.; Omaggio a P. M. (catal., Rovereto), a cura di A. Mensi, Calliano 1972 (con antologia critica); M. Vescovo, P. M., in N.A.C. Notiziario Arte Contemporanea, 1972, n. 1, pp. 23 s.; P. M., Savigliano 1976; M. Marchiando Pacchiola, Pittore umanitario, in Omaggio a P. M. (catal.), a cura di M. Marchiando Pacchiola, Pinerolo 1981, pp. 5-51 (con documenti e antologia critica); M. Vescovo, in P. M.: uomini e giganti. I disegni del fronte e della prigionia (1915- 1918) della collezione del Museo (catal.), Rovereto 1988, pp. 15-31; R. Tacchella, Artisti alessandrini tra Ottocento e Novecento. Dizionario bio-bibliografico, Torino 1989, pp. 48 s.; Omaggio a P. M. Opere dal 1920 al 1970 (catal., Alessandria), a cura di F. Massucco - A. Repetto, Milano 1999 (con bibl.); F. Sottomano, P. M. 1889-1980. Vita e opere, ibid., pp. 15-35; R. Breda, 1890-1940 Artisti e mostre, Roma 2001, p. 331; P. M.: obliterazioni. 278 disegni sugli scontrini del bar Vittoria di Alessandria (catal., Valenza), Sardigliano 2004; D. Molinari, Il patrimonio figurativo della Camera di commercio di Alessandria, in Rassegna economica della provincia di Alessandria, LVI (2005), 3, p. 48.

Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 76 (2012)

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ESPOSITORE IV

1) Enrico Barone. La storia militare della nostra guerra fino a Caporetto. Bari; Gius.

Laterza & Figli, 1919

2) Leonida Bissolati. Diario di guerra: appunti presi sulle linee, nei comandi, nei consigli

interalleati. Torino; G. Einaudi, 1935

3) Aldo Cabiati. La grande guerra alla fronte di Francia. Bologna; Nicola Zanichelli

Editore, 1940

4) Luigi Cadorna. La guerra alla fronte italiana fino all’arresto sulla linea della Piave e

del Grappa: 24 maggio 1915 – 9 novembre 1917. Vol. 1 e Vol. 2, Milano; Fratelli

Treves, 1921

5) Luigi Capello. Note di guerra: Vodice, Bainsizza, Caporetto, la vittoria finale. Vol. 2,

Milano; Fratelli Treves, 1920

6) Luigi Capello. Note di guerra: dall’inizio alla presa di Gorizia. Vol. 1, Milano; Fratelli

Treves, 1921

7) Giulio Caprin. La grande guerra: 1914-1918, sommario storico. Milano; Istituto per gli

studi di politica internazionale, 1938

Page 31: "1915 – 1918 l'Italia nella Grande Guerra" (PDF, 4.8 Mb)

8) Denys Cochin, et al.. Les organisations de blocus en France pendant la guerre

(1914-1918). Paris; Plon-Nourrit et C.ie, 1926

9) A. De Viti De Marco. La guerra europea: scritti e discorsi. Roma; Edizioni dell’unità,

1918

10) Carlo Geloso. La campagna austro-serba del 1914 (agosto-dicembre). Roma;

Ministero della difesa – Esercito – Ufficio storico, stampa Tipografia Regionale, 1948

11) Ministero della guerra, Comando del Corpo di Stato Maggiore, Ufficio Storico.

L’ultima guerra dell’Austria-Ungheria (1914-1918): l’anno di guerra 1914. Vol. I,

Roma; Istituto Poligrafico dello Stato, 1934

12) Regio esercito italiano, Comando Supremo. La battaglia del Piave (15-23 giugno

1918). Roma; Tipografia Cuggiani, 1920

13) Cesare Reisoli. La grande guerra sul fronte orientale dal Baltico al Mar Nero.

Bologna; Nicola Zanichelli Editore, 1939

14) Aldo Valori. La guerra italo-austriaca, 1915-1918. (2 ed.), Bologna; Zanichelli, stampa

1925

15) Collana a cura dell’Ufficio storico dello Stato Maggiore dell’esercito del Ministero della

Difesa. L’esercito italiano nella grande guerra (1915-1918):

o Ministero della guerra, Comando del Corpo di Stato Maggiore, Ufficio Storico. Le

operazioni del 1916: la battaglia di Gorizia, l’offensiva autunnale, contemporanee

azioni sul resto della fronte (agosto-dicembre 1916). Vol. III, tomo 3°, Roma; Istituto

Poligrafico dello Stato, 1937

o Ministero della guerra, Comando del Corpo di Stato Maggiore, Ufficio Storico. Le

operazioni del 1916: la battaglia di Gorizia, l’offensiva autunnale, contemporanee

azioni sul resto della fronte (agosto-dicembre 1916). Vol. III, tomo 3°-bis, Roma;

Istituto Poligrafico dello Stato, 1937

o Ministero della guerra, Comando del Corpo di Stato Maggiore, Ufficio Storico. Le

operazioni del 1916: la battaglia di Gorizia, l’offensiva autunnale, contemporanee

azioni sul resto della fronte (agosto-dicembre 1916). Vol. III, tomo 3°-ter, Roma;

Istituto Poligrafico dello Stato, 1937

o Ministero della guerra, Comando del Corpo di Stato Maggiore, Ufficio Storico. Le

operazioni del 1917: l’ampliamento dell’esercito nell’anno 1917, gli avvenimenti dal

gennaio al maggio. Vol. IV, tomo 1°, Roma; Istituto Poligrafico dello Stato, 1940

o Ministero della guerra, Comando del Corpo di Stato Maggiore, Ufficio Storico. Le

operazioni del 1917: l’ampliamento dell’esercito nell’anno 1917, gli avvenimenti dal

gennaio al maggio. Vol. IV, tomo 1°-bis, Roma; Istituto Poligrafico dello Stato, 1939

o Ministero della guerra, Comando del Corpo di Stato Maggiore, Ufficio Storico. Le

operazioni del 1917: l’ampliamento dell’esercito nell’anno 1917, gli avvenimenti dal

gennaio al maggio. Vol. IV, tomo 1°-ter, Roma; Istituto Poligrafico dello Stato, 1939

Page 32: "1915 – 1918 l'Italia nella Grande Guerra" (PDF, 4.8 Mb)

ESPOSITORE V

1) A cura dell’Associazione nazionale combattenti. I bollettini della guerra 1915-1918.

Milano; Edizioni “Alpes”, 1923

2) Ambrogio Bollati. I rovesci più caratteristici degli eserciti nella guerra mondiale 1914-

1918. Torino; Giulio Einaudi, 1936

3) Rodolfo Corselli. La grande guerra ’15-’18 alle fronti italiane. Vol. I, Bologna; N.

Zanichelli, 1942

4) Rodolfo Corselli. La grande guerra ’15-’18 alle fronti italiane. Vol. II, Bologna; N.

Zanichelli, 1942

5) Gabriele D’Annunzio. Notturno. Milano, Verona; Istituto nazionale per la edizione di

tutte le opere di Gabriele D’Annunzio, A. Mondadori, 1931

6) Gabriele D’Annunzio. Per la più grande Italia. Milano, Verona; Istituto nazionale per la

edizione di tutte le opere di Gabriele D’Annunzio, A. Mondadori, 1932

7) Benvenuto Gioda. La guerra mondiale (1914-1918): le grandi operazioni per terra e

per mare, illustrate con 55 schizzi in 12 tavole. Modena; Società tipografica

modenese, Antica tipografia Soliani, 1926

Page 33: "1915 – 1918 l'Italia nella Grande Guerra" (PDF, 4.8 Mb)

8) Benvenuto Gioda. La guerra mondiale (1914-1918): le grandi operazioni per terra e

per mare. Tavole. Modena; Società tipografica modenese, Antica tipografia Soliani,

1926

9) Ministero della Guerra, Comando del Corpo di Stato Maggiore, prefazione di Benito

Mussolini. Testimonianze straniere sulla guerra italiana 1915-1918, del Generale

Adriano Alberti. Roma; edito a cura del Giornale “Le forze armate”, Tipografia

Regionale, 1933

10) Luigi Segato. L’Italia nella guerra mondiale: dal 1915 al novembre 1917. Part. I,

Milano; Vallardi, 1927

11) Luigi Segato. L’Italia nella guerra mondiale: dalla resistenza sul Piave-Grappa a

Vittorio Veneto. Part. II, Milano; Vallardi, 1927

12) Angelo Tanzella. L’album della vittoria. Roma, Milano; Editori Alfieri e Lacroix di Luigi

Alfieri e C., 1920

13) Amedeo Tosti. La guerra italo-austriaca 1915-1918. Milano; Alpes, 1925

14) Dati che possono illustrare lo sforzo fatto dall’Italia nella recente guerra contro gli

imperi centrali. Roma; s.n., 1919

Page 34: "1915 – 1918 l'Italia nella Grande Guerra" (PDF, 4.8 Mb)

ESPOSITORE VI 1) Giovanni Artieri. Il Re, i soldati e il generale che vinse: nuovi documenti sulla prima

Guerra Mondiale. Bologna; Cappelli, 1951

2) G. K. Chesterton. Lettere a un vecchio Garibaldino. Parigi; Thomas Nelson & sons,

senza data

3) Umberto Silvio Ferrari. Ricordi di guerra. Schio; Tipografia “Pasubio” Editrice, 1923

4) A cura di E. M. Gray; prefazione di Giovanni Giuriati. Il Duca d’Aosta cittadino della

riscossa italica. Milano; Ente autonomo della stampa, 1931

5) Hubert Hall. British archivesand the sources for the history of the World war. London,

New Haven; Humphrey Milford Oxford University Press, Yale University Press, 1925

6) Earl Jellicoe; tradotto dall’inglese da Fausto Leva. Il pericolo sottomarino: la politica

dell’ammiragliato nel 1917. Roma; Istituto poligrafico dello Stato, 1936

7) Pietro Maravigna. Guerra e vittoria: 1915-1918. Torino; UTET, 1935

8) Giovanni Mira. Autunno 1918: come finì la guerra mondiale. Milano; A. Mondadori,

1932

Page 35: "1915 – 1918 l'Italia nella Grande Guerra" (PDF, 4.8 Mb)

9) Vittorio Emanuele Orlando. I discorsi dell’On. V. E. Orlando, Presidente del Consiglio

dei ministri: con uno studio di O. Malagodi. Napoli; L’editrice italiana, 1919

10) Italo Plescia. Per la grandezza della patria, 1915-1918 – 1918-1921. Roma; Agar

(Arti grafiche Alfini – Roma), 1923

11) J. A. Salter, C. B. Allied shipping control: an experiment in International

administration. Oxford; Clarendon Press, 1921

12) Soffici. Kobilek: giornale di battaglia. Firenze; Libreria della voce, 1918

13) America’s relation to the World conflict and to the coming peace. Philadelphia; The

American Academy of political and social science, 1917

14) Collana diretta da Angelo Gatti. Collezione italiana di diari, memorie, studi e

documenti per servire alla storia della guerra del mondo:

o Giorgio Bompiani, Clemente Prepositi. Le ali della guerra. Milano; A. Mondadori,

1931

o Gaetano Boschi. La guerra e le arti sanitarie. Milano; A. Mondadori, 1931

o Nicola Brancaccio. In Francia durante la guerra. Milano; A. Mondadori, 1926

o Ettore Bravetta. La Grande Guerra sul mare: fatti, insegnamenti, previsioni. Vol. I,

Milano; A. Mondadori, 1925

o Ettore Bravetta. La Grande Guerra sul mare: fatti, insegnamenti, previsioni. Vol. II,

Milano; A. Mondadori, 1925

o Luigi Cadorna. Altre pagine sulla grande guerra. Milano; A. Mondadori, 1925

o Mario Caracciolo. Le truppe italiane in Francia: (il II° Corpo d’armata – le T.A.I.F.).

Milano; A. Mondadori, 1929

o Mario Caracciolo. L’Italia e i suoi alleati nella grande guerra: con nuovi documenti.

Milano; A. Mondadori, 1932

o Cesare Caravaglios. L’anima religiosa della guerra. Milano; A. Mondadori, 1935

o Enrico Caviglia. La battaglia della Bainsizza. Milano; A. Mondadori, 1930

o Enrico Caviglia. Le tre battaglie del Piave. Milano; A. Mondadori, 1935

o Emilio De Bono. Nell’esercito nostro prima della guerra. Milano; A. Mondadori, 1931

o Emilio De Bono. La guerra come e dove l’ho vista e combattuta io. Milano; A.

Mondadori, 1935

o Alessandro De Bosdari. Delle guerre balcaniche della grande guerra e di alcuni fatti

precedenti ad esse (appunti diplomatici). Milano; A. Mondadori, 1928

o Eugenio De Rossi. La vita di un Ufficiale italiano sino alla guerra. Milano; A.

Mondadori, 1928

o Gaetano Giardino. Rievocazioni e riflessioni di Guerra: la battaglia d’arresto al

Piave ed al Grappa (10 novembre – 25 dicembre 1918). Studio sul diario personale

di un sottocapo di stato maggiore dell’esercito. Vol. 1, Milano; A. Mondadori, 1929

Page 36: "1915 – 1918 l'Italia nella Grande Guerra" (PDF, 4.8 Mb)

ESPOSITORE VII 1) Norman Angell. Human nature and the peace problem. London; W. Collins sons &

Co., 1925

2) Louis Barthou. Sur les routes du droit. Paris; Bloud et Gay Editeurs, 1918

3) Georges Blondel. La dernière étape: la paix qu’il nous faut. Paris; Librairie de la

société du Recueil Sirey, 1917

4) Francesco Coppola. La pace democratica. Bologna; Nicola Zanichelli, 1921

5) F. Foch. Memorie. Milano; A. Mondadori, 1931

6) L. L. Klotz. De la guerre a la paix: souvenir set documents. Paris; Payot, 1924

7) Ministero della Guerra. Militari caduti nella Guerra nazionale 1915-1918: albo d’oro.

Vol. 10, Lombardia. Roma; Istituto poligrafico dello Stato, 1931

8) Max Montegelas. The case for the Central Powers: an impeachment of the Versailles

verdict. London; George Allen & Unwim Ldt, 1925

9) Gaetano Navarra Crimi. Dalla guerra alla pace: saggi di politica ed economia. Torino,

Genova; S. Lattes & C., Editori, 1925

Page 37: "1915 – 1918 l'Italia nella Grande Guerra" (PDF, 4.8 Mb)

10) Francesco Nitti. L’Europa senza pace. Firenze; R. Bemporad e Figlio, 1921

11) Francesco Nitti. La pace. Torino; Piero Gobetti Editore, 1925

12) Roy Norton. L’uomo di pace. Parigi; Thomas Nelson & sons, senza data

13) Adolfo Rava. Il problema della Guerra e della pace: lezioni di storia delle dottrine

politiche e scienza politica generale. Padova; Cedam, 1932

14) Carlo Schanzer. Il mondo fra la pace e la Guerra. Milano, Roma; Treves-Treccani-

Tumminelli, 1932

15) H. W. V. Temperley. A history of the peace conference of Paris. Vol. 1, London;

Henry Frowde, Hodder & Stoughton, 1920

Page 38: "1915 – 1918 l'Italia nella Grande Guerra" (PDF, 4.8 Mb)

ESPOSITORE VIII 1) Andrè Andreades. Les effets économiques et socials de la guerre en Grece. Paris;

Les presses universitaires de France, New Haven; Yale University press, 1928

2) Norman Angell. The great illusion: a study of the relation of military power to national

advantage. London; W. Heinemann, 1914

3) Norman Angell. The fruits of victory: a sequel to “The great illusion”. London,

Glasgow; Collins Clear-Type press, 1922

4) Ulrico Arnaldi. Rossi, bianchi e tricolori. Firenze; Vallecchi Editore, 1920

5) Arthur Berriedale Keith. War government of the British dominions. Oxford; Clarendon,

1921

6) M. E. Bulkley. Bibliographical survey of contemporary sources for the economic and

social history of the war. Oxford; Clarendon press, 1922

7) Louis Cazamian. La Grande Bretagne et la guerre: esquisse d’une évolution sociale.

Paris; E. Flammarion, 1917

8) Georges T. Danaillow. Les effets de la guerre en Bulgarie. Paris; Les Presses

universitaires de France, New Haven; Yale University press, 1932

Page 39: "1915 – 1918 l'Italia nella Grande Guerra" (PDF, 4.8 Mb)

9) N. B. Dearle. An economic chronicle of the great war for Great Britain & Ireland:

1914-1919. London; Oxford University press, 1929

10) John A. Fairlie. British war administration. New York; Oxford University Press, 1919

11) Enrico Flores. Eredità di guerra. Napoli; Editrice Vedova Ceccoli & Figli, 1925

12) Charle Gide, William Oualid. Le bilan de la guerre pour la France. Paris; Les presses

universitaires de France, New Haven; Yale University press, 1931

13) Marcel Handelsman. La Pologne: sa vie economique et sociale pendant la guerre.

Paris, New Haven; Les presses Universitaires de France, Yale University press, 1933

14) Francis W. Hirst. The consequences of the war to Great Britain. London; Oxford

University press, 1934

15) Rudolf Kjeliens. Die Grossmachte vor und nach dem Weltkriege. Berlin; B. G.

Teubner, 1930

16) D. Gustave Le Bon. Premieres consequences de la guerre: transformation mentale

des peuples. Paris; Ernest Flammarion Editeur, 1920

17) Pierre Lucius. Renovation du capitalisme. Paris; Payot, 1933

18) Ettore Magni. Finanza e vittoria: cronache economiche e finanziarie degli stati

belligeranti e neutrali, introduzione positive a uno studio teoretico. Roma; Tipografia

cooperativa e sociale, 1917

19) Ministero dell’Interno, Direzione generale dell’amministrazione civile. La protezione e

l’assistenza degli orfani di guerra: relazione di S.E. il presidente del Consiglio dei

ministri, Ministro dell’Interno al Parlamento; articolo 6 della legge 18 luglio 1917, n.

1143. Roma; Stabilimento Poligrafico per l’Amministrazione della guerra, 1920

20) Karl Friedrich Nowak; traduzione dal tedesco di Attilio Rinieri De Rocchi. Il crollo delle

potenze centrali. Bologna; Nicola Zanichelli Editore, 1923

21) Karl Friedrich Nowak; traduzione dal tedesco di Attilio Rinieri De Rocchi. Il caos della

media-Europa dopo il crollo delle potenze centrali. Bologna; Nicola Zanichelli Editore,

1924

22) Maffeo Pantaleoni. Politica: criteri ed eventi. Bari; Laterza, 1918

23) G. Leland Waldo, D. Mereness. Introduction to the American official sources for the

economic and social history of the world war. New Haven; Yale University press,

1926

Page 40: "1915 – 1918 l'Italia nella Grande Guerra" (PDF, 4.8 Mb)

24) J. Pirenne, M. Vauthier. La legislation et l’administration allemandes en Belgique.

Paris; Presses universitaires de France, New Haven; Yale University press, 1925

25) Dragolioub Yovanovitch. Les effets economiques et sociaux de la guerre en Serbie.

Paris; Les Presses universitaires de France, New Haven; Yale University press, 1930

Page 41: "1915 – 1918 l'Italia nella Grande Guerra" (PDF, 4.8 Mb)

ESPOSITORE IX 1) Mario Alberti. L’economia del mondo prima durante dopo la Guerra europea. Roma;

Athenaeum, 1915

2) A. Antonucci. La liquidation financière de la guerre et la reconstruction en Europe

centrale. Paris; M. Giard, 1933

3) Louis Aubert. The reconstruction of Europe: its economic and political conditions their

relative importance. New Haven; published for the Institute of politics by the Yale

University press, 1925

4) Franco Ballarini. Le due economie antibelliche 1914 e 1939: crisi e guerre creatrici di

lavoro? Bologna; N. Zanichelli, 1942

5) Otto Baumgarten. Geistige und sittliche Wirkungen des Krieges in Deutschiand.

Stuttgard, New Haven; Deutsche Verlags-Anstait, Yale University press, 1927

6) Arthur L. Bowley. Some economic consequences of the great war. London; Thorton

Butterworth, 1930

7) Edwin Cannan. An economist’s protest. London; P. S. King & son, 1927

8) Henry Clay. The post-war unemployment problem. London; Macmillan, 1929

Page 42: "1915 – 1918 l'Italia nella Grande Guerra" (PDF, 4.8 Mb)

9) Henry Clay. The post-war unemployment problem. London; Mcmillan and Co.,

Limited, 1930

10) Luigi De Secli. Vent’anni di storia economica, monetaria e finanziaria attraverso gli

scritti di Mario Alberti. Bari; Società Editrice Tipografica, 1936

11) Ugo Filippi. Problemi del dopo-guerra. L’Italia futura: il carattere è la base di ogni

rinnovamento. Milano; Tipografia Ditta Pietro Agnelli, 1917

12) Eraldo Fossati. Il problema delle riparazioni nei suoi rapporti coll’economia

germanica. Pavia; Facoltà di politica della R. Università, 1926

13) Eraldo Fossati. Le conseguenze finanziarie della guerra: il problema delle riparazioni

e i debiti alleati. Padova; Cedam, 1931

14) Von Phil Johannes Friedrich. Das internationale Schulderproblem. Leipzig;

Akademische Verlagsgesellschaft M.B.H., 1928

15) Alessandro Goerner. L’economia di guerra tedesca: 1914 e 1939. Roma; Tip. F. Falli,

1942

16) Friedrich Hesse. Die deutsche Wirtschaftslage von 1914 bis 1923. Jena; Verlag von

G. Fischer, 1938

17) J. A. Hobson. The conditions of industrial peace. London; G. Allen & Unwin, 1927

18) John Maynard Keynes. The economic consequences of the peace. London;

Macmillan and Co. Limited, 1920

19) Achille Loria. Aspetti sociali ed economici della guerra mondiale. Milano; F. Vallardi,

1921

20) Ernest Mahaim. La Belgique restaurree: etude sociologique. Bruxelles; Maurice

Lamertin, 1926

21) Etienne Mantoux. The Carthaginian peace, or the economic consequences of Mr.

Keynes. London; Oxford University Press, 1946

22) Vittorio Marrama. Di una alternativa all’inflazione nella economia di guerra. Roma;

Edizioni italiane, 1942

23) Walter Meakin. The new industrial revolution: a study for the general reader of

rationalization and post-war tendencies of capitalism and labour. London; Victor

Gollanoz Ltd, 1928

Page 43: "1915 – 1918 l'Italia nella Grande Guerra" (PDF, 4.8 Mb)

24) Alexander Popovics. Das Galdwesem im kriege. Wien; Holder Pichler Tempsky A. G.,

1925

25) Peter L. Robertson. World reorganization or downfall, and the remedy: a composite

picture of the causes of the present disequilibrium in the world. S.l.; S.n., 1932

26) William Robert Scott. Economic problems of peace after war. (II series): The W.

Stanley Jevons lectures at the University college, London, in 1918. Cambridge; at the

University Press, 1918

27) August Skalweit. Die Deutsche Kriegsernahrungswirtschaft. Stuttgard; Deutsche

Verlags-Anstait, 1927

28) Felix Somary. Changes in the structure of world economics since the war. London; P.

S. King, 1931

Page 44: "1915 – 1918 l'Italia nella Grande Guerra" (PDF, 4.8 Mb)

ESPOSITORE X

Italy’s capacity to pay

Nota. Titolo non editoriale impresso sul dorso del volume miscellaneo che comprende i seguenti saggi:

1) Giorgio Mortara. Natural resources and growth of the population of Italy. Roma;

Libreria Provveditorato generale dello Stato, 1925

2) Livio Livi. Italy’s economic and financial effort during the war. Roma; Libreria

Provveditorato generale dello Stato, 1925

3) Livio Livi. The effects of war on the population of Italy. Roma; Libreria Provveditorato

generale dello Stato, 1925

4) Rodolfo Benini e Lanfranco Maroi. Material demage caused to Italy by the war.

Roma; Libreria Provveditorato generale dello Stato, 1925

5) Franco Savorgnan. The territorial results of peace and Italy. Roma; Libreria

Provveditorato generale dello Stato, 1925

6) Gaetano Pietra ed altri. Index numbers of the economic life of Italy in the post-war

period. Roma; Libreria Provveditorato generale dello Stato, 1925

Page 45: "1915 – 1918 l'Italia nella Grande Guerra" (PDF, 4.8 Mb)

7) Corrado Gini. The present economic status of Italy as compared with pre-war years

and its possibilities of future development. Roma; Libreria Provveditorato generale

dello Stato, 1925

8) Corrado Gini. Comparisons of the wealth and national income of several important

Nations (Italy, France, Belgium, United Kingdom and United States) before and after

the war. Roma; Libreria Provveditorato generale dello Stato, 1925

9) Marcello Boldrini. International comparisons on the burden of taxation. Roma; Libreria

Provveditorato generale dello Stato, 1925

10) Direzione generale imposte dirette. Burden of Italian taxation and its incidence upon

the national income. Roma; Libreria Provveditorato generale dello Stato, 1925

11) Direzione generale imposte dirette. Taxes and dues in Italy before and after the war.

Roma; Libreria Provveditorato generale dello Stato, 1925

12) Gino Borgatta. The fiscal burden upon the Italian joint stock Companies. Roma;

Libreria Provveditorato generale dello Stato, 1925

13) Gaetano Zingali. The standard of living and food consumption in Italy. Roma; Libreria

Provveditorato generale dello Stato, 1925

14) Ragioneria generale dello Stato. The Italian budget before and after the war. Roma;

Libreria Provveditorato generale dello Stato, 1925

15) Direzione generale pensioni di guerra. War pensions and allowances and their

influence on the Italian national budget. Roma; Libreria Provveditorato generale dello

Stato, 1925

16) Direzione generale ferrovie dello Stato. Financial aspect of the State railways. Roma;

Libreria Provveditorato generale dello Stato, 1925

17) Gino Borgatta. The italian balance of International payments. Roma; Libreria

Provveditorato generale dello Stato, 1925

18) Ministero Economia Nazionale ed altri. The italian foreign trade before and after the

war. Roma; Libreria Provveditorato generale dello Stato, 1925

19) Francesco Coppola D’Anna. Production costs in Italy and possibilities of commercial

expansion. Roma; Libreria Provveditorato generale dello Stato, 1925

20) Commissariato generale emigrazione. Italian emigration and the remittances of

emigrants. Roma; Libreria Provveditorato generale dello Stato, 1925

Page 46: "1915 – 1918 l'Italia nella Grande Guerra" (PDF, 4.8 Mb)

21) Alberto Pirelli. ltalian possibilities of transfers abroad. Roma; Libreria Provveditorato

generale dello Stato, 1925

22) Virginio Gayda. ltaly's capacity to pay. Roma; Libreria Provveditorato generale dello

Stato, 1925

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MOSTRA FOTOGRAFICA

Tutte le fotografie sono tratte da libri presenti nel catalogo della Biblioteca Storica del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Ogni fotografia riporta testualmente la didascalia del testo di provenienza.

01 - Biplano Farman Pietro Maravigna - Guerra e vittoria: 1915-1918 - Torino,

Unione tipografico editrice torinese, 1927

02 - Nave da guerra a Venezia Pietro Maravigna - Guerra e vittoria: 1915-1918 - Torino,

Unione tipografico editrice torinese, 1927

03 - Aereo da caccia Pietro Maravigna - Guerra e vittoria: 1915-1918 - Torino,

Unione tipografico editrice torinese, 1927

04 - Lo sgombro dei feriti in teleferica Pietro Maravigna - Guerra e vittoria: 1915-1918 - Torino,

Unione tipografico editrice torinese, 1927

05 - "Abbiamo issato i nostri pezzi là dove all'uomo pesava perfino il suo pane nella sua tasca

(G. D'Annunzio)" Pietro Maravigna - Guerra e vittoria: 1915-1918 - Torino,

Unione tipografico editrice torinese, 1927

06 - Imbarco di prigionieri austriaci per l'Asinara Pietro Maravigna - Guerra e vittoria: 1915-1918 - Torino,

Unione tipografico editrice torinese, 1927

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07 - Osservatorio d'artiglieria sul Carso

Pietro Maravigna - Guerra e vittoria: 1915-1918 - Torino, Unione tipografico editrice torinese, 1927

08 - Ultima battaglia sull'Isonzo avanzata delle riserve austriache

Pietro Maravigna - Guerra e vittoria: 1915-1918 - Torino, Unione tipografico editrice torinese, 1927

09 - Una piccionaia automobile Pietro Maravigna - Guerra e vittoria: 1915-1918 - 3^ ed.

Torino, UTET, 1935

10 - L'asso Baracca reduce da una incursione Pietro Maravigna - Guerra e vittoria: 1915-1918 - Torino,

Unione tipografico editrice torinese, 1927

11 - Un aeroplano tedesco su di una casa Pietro Maravigna - Guerra e vittoria: 1915-1918 - Torino,

Unione tipografico editrice torinese, 1927

12 - La Dante Alighieri si ormeggia a Fiume Pietro Maravigna - Guerra e vittoria: 1915-1918 - Torino,

Unione tipografico editrice torinese, 1927

Page 60: "1915 – 1918 l'Italia nella Grande Guerra" (PDF, 4.8 Mb)

13 - Gli agitatori dell'interventismo De Ambris Corridoni e Mussolini

Pietro Maravigna - Guerra e vittoria: 1915-1918 - 3^ ed. Torino, UTET, 1935

14 - Ufficiale austriaco che fotografa la nostra linea sul Carso

Pietro Maravigna - Guerra e vittoria: 1915-1918 - 3^ ed.

Torino, UTET, 1935

15 - Messa al campo sul fronte Carnico Pietro Maravigna - Guerra e vittoria: 1915-1918 - 3^ ed.

Torino, UTET, 1935

16 - Fanteria turca nel momento in cui esce di scatto da una trincea

Amedeo Tosti - Storia della guerra mondiale 1914-1916

- vol. 1. Milano, Mondadori, 1937

17 - Re segue l'attacco del Mrzli

Pietro Maravigna - Guerra e vittoria: 1915-1918 - Torino, Unione tipografico editrice torinese, 1927

18 - Aeronave britannica che scorta un trasporto Amedeo Tosti - Storia della guerra mondiale 1914-1916

- vol. 1. Milano, Mondadori, 1937

Page 61: "1915 – 1918 l'Italia nella Grande Guerra" (PDF, 4.8 Mb)

19 - Aeroplano inglese che insegue un Taube tedesco

Amedeo Tosti - Storia della guerra mondiale 1914-1916 - vol. 1. Milano, Mondadori, 1937

20 - Preparazione di reticolati Amedeo Tosti - Storia della guerra mondiale 1914-1916

- vol. 1. Milano, Mondadori, 1937

21 - Feriti tedeschi e inglesi nei pressi di Bapaume Amedeo Tosti - Storia della guerra mondiale 1914-1916

- vol. 2. Milano, Mondadori, 1938

22 - Fabbrica di cannoni di grosso calibro nelle officine Creusot

Amedeo Tosti - Storia della guerra mondiale 1914-1916

- vol. 1. Milano, Mondadori, 1937

23 - Classificazione delle scarpe di ritorno dal fronte secondo la loro misura

Amedeo Tosti - Storia della guerra mondiale 1914-1916

- vol. 1. Milano, Mondadori, 1937

24 - Gli ultimi istanti di Cesare Battisti Amedeo Tosti - Storia della guerra mondiale 1914-1916

- vol. 1. Milano, Mondadori, 1937

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25 - Un treno antiaereo italiano

Amedeo Tosti - Storia della guerra mondiale 1914-1916 - vol. 1. Milano, Mondadori, 1937

26 - Il Dirigibile CITTA' DI JESI colpito da antiaerei austriaci a Pola (1915)

Pietro Maravigna - Guerra e vittoria: 1915-1918 - Torino, Unione tipografico editrice torinese, 1927

27 - Trincea tedesca Amedeo Tosti - Storia della guerra mondiale 1914-1916

- vol. 2. Milano, Mondadori, 1938

28 - La conca di Caporetto Amedeo Tosti - Storia della guerra mondiale 1914-1916

- vol. 2. Milano, Mondadori, 1938

29 - Carro armato tedesco catturato a Villers- Bretonneux

Amedeo Tosti - Storia della guerra mondiale 1914-1916

- vol. 2. Milano, Mondadori, 1938

30 - Trasporto di un ferito in montagna

Amedeo Tosti - Storia della guerra mondiale 1914-1916 - vol. 2. Milano, Mondadori, 1938

Page 63: "1915 – 1918 l'Italia nella Grande Guerra" (PDF, 4.8 Mb)

31 - La settima battaglia dell'Isonzo: tra i due reticolati

Pietro Maravigna - Guerra e vittoria: 1915-1918 - Torino, Unione tipografico editrice torinese, 1927

32 - Ponte delle gabelle: il caporale italiano e l'ungherese

Pietro Maravigna - Guerra e vittoria: 1915-1918 - Torino, Unione tipografico editrice torinese, 1927

33 - Tragica fine di un ufficiale germanico Amedeo Tosti - Storia della guerra mondiale 1914-1916

- vol. 1. Milano, Mondadori, 1937

34 - Il ponte di Ekisisur fatto saltare dai bulgari Pietro Maravigna - Guerra e vittoria: 1915-1918 - Torino,

Unione tipografico editrice torinese, 1927

35 - Un piroscafo silurato dal nemico Amedeo Tosti - Storia della guerra mondiale 1914-1916

- vol. 1. Milano, Mondadori, 1937

36 - 19 Ottobre 1917, La preparazione dell'offensiva tedesca - un 420 pronto e mascherato

Amedeo Tosti - Storia della guerra mondiale 1914-1916 - vol. 1. Milano, Mondadori, 1937

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37 - Ponte di legno su palafitte costruito dal Genio militare sull'Adige a Lusia

Amedeo Tosti - Storia della guerra mondiale 1914-1916 - vol. 1. Milano, Mondadori, 1937

38 - Effetti di gas asfissianti Amedeo Tosti - Storia della guerra mondiale 1914-1916

- vol. 1. Milano, Mondadori, 1937

39 - Passerella austriaca sul Piave Amedeo Tosti - Storia della guerra mondiale 1914-1916

- vol. 1. Milano, Mondadori, 1937

40 - Trento - Le prime truppe italiane in città

Amedeo Tosti - Storia della guerra mondiale 1914-1916 - vol. 1. Milano, Mondadori, 1937

41 - Batteria austriaca di mortai Amedeo Tosti - Storia della guerra mondiale 1914-1916

- vol. 1. Milano, Mondadori, 1937

42 - Una vedetta sul Monte Nero Amedeo Tosti - Storia della guerra mondiale 1914-1916

- vol. 1. Milano, Mondadori, 1937

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43 - Pattuglia austriaca nelle Alpi Giulie Amedeo Tosti - Storia della guerra mondiale 1914-1916

- vol. 1. Milano, Mondadori, 1937

44 - Una trincea francese Amedeo Tosti - Storia della guerra mondiale 1914-1916

- vol. 1. Milano, Mondadori, 1937

45 - Un piroscafo vittima del siluro di un sommergibile

Amedeo Tosti - Storia della guerra mondiale 1914-1916

- vol. 1. Milano, Mondadori, 1937

46 - Avanzata della fanteria bulgara sul fronte macedone

Amedeo Tosti - Storia della guerra mondiale 1914-1916 - vol. 1. Milano, Mondadori, 1937

47 - Fanti italiani su Carso in attesa di un attacco nemico

Amedeo Tosti - Storia della guerra mondiale 1914-1916 - vol. 1. Milano, Mondadori, 1937

48 - In trincea sul monte Monastir Pietro Maravigna - Guerra e vittoria: 1915-1918 - Torino,

Unione tipografico editrice torinese, 1927

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49 - Sentinella con maschera contro i gas Amedeo Tosti - Storia della guerra mondiale 1914-1916

- vol. 2. Milano, Mondadori, 1938

50 - Un posto d'osservazione in montagna Amedeo Tosti - Storia della guerra mondiale 1914-1916

- vol. 2. Milano, Mondadori, 1938

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La Biblioteca Storica è la più antica tra le biblioteche presenti nel

Palazzo delle Finanze.

Erede della Biblioteca del Ministero delle Finanze del Regno di

Sardegna (1857), conserva fondi provenienti da questo e da altri stati

preunitari. Dall'unità d'Italia ad oggi, il patrimonio librario si è progressivamente arricchito di pubblicazioni delle amministrazioni dello

Stato, di periodici e di monografie che riguardano principalmente, ma

non esclusivamente, le discipline giuridiche, economico-finanziarie,

storiche.

Attualmente il patrimonio ammonta a circa 100.000 unità,

prevalentemente libri a stampa prodotti tra la fine del XVIII e la metà del

XX secolo.

Negli ultimi anni la biblioteca è stata oggetto di un'azione di valorizzazione,

recupero del materiale librario e catalogazione informatizzata.

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