19. 1958 - ASSOCIAZIONE PITAGORICA

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I D E A S P I R I TU A L I ST A Stralci stenografici . Leziòne n. 368 del 19. 1 1958 Contiνao nel nos tro rograa veniamo oggi a 9 lare del c oncetto che le varie religioni hno dell ' anima ; è abbastanza curi o s o ed i nt eres s ante il notare c ome , rati cameE te, in quasi tutte le religioni l ' anima sia vi sta in un' iden- tica niera . G ià ress o i totemisti e gli animi sti ed in ge- nere presso quasi tte le re ligi oni p olit ei s te , l'anima era ed è vista c ome "un s offi o'' uno "spiro " e questa concezione dell'anima , come soffio vitale, c ome · "respi ro vitale " è poi pass ata nel la didat ti ca di tut te le re ligi o ni ; difatti ,là più alta e iaginos a des cri zione della fmazi one dl ' anima, noi la troviamo ne l la Genesi dove è Di o ste sso che, accostando la sua bocca alla bocc a della statua di éreta1 con un bacio le comunica "il soffio ". Il concetto è ripreso dalla teogonia ,eca con l ' immane di Pigmalio ne che ima di sè , con il suo soffio , la statua di Galatea. Pr at i c e nte , er.l ontano che si spia il 'ensiero noi troviamo questa conco rdanz a nell'iividuare l ' a come un qualcosa c oncreto e, allo ste sso temo, di impalpabile: c oncreto , perchè un soffi o è concreto ; impalpabile , e rchè non si uò alpare il s offi o, l ' ima è vi s ta duu e c ome qua! c os a di formale , s e non addirittura di co r poreo E' questo che nel le religi oni antiche , a c c ant o cadavere , venivano se p olti gli strenti di lavoro o di c om- b at t iment o: un errier o1 cqn 11 arco e la SJad a; il saggio , con i suoi codici; una bella donna, con collane e v as etti di uuenti . Ora , noi ci trio effettivente, at tr aver s o qu� sta concezione degli tichi , a i ndiv iduare l'ama - ripeto- come qualcosa di formale , se non c orporeo. Voi diret e: per chè foale e non c orporeo? Esi�tono oi che non han f orma un muc chi et t o di s ale è un c orp o , ma non foa ; pos so met- t ere davti a voi l' atomo del cloro di sodio ed io ho il c orpo, ma non ho la fa e così è di un gas elettronic o ; vi- c ev er s a , os so mett ei la costzion e t elep�tica di un'i - dea - cioè il ensi er o , di una " i dea-ma " ed e c c o· che avo- te un foa senz a un corpo . Qualuue c onc etto ,filosofi c o , oetico od tistico prima di es s ere espresso nella creta, sulla tela o sulla car- ta, è u forma e non un c o rp o . L ' idea di un c avallo è una f o a ; d iv ent erà c orpo quando s à scolito o dipinto; e rò , se io nuncio: un caval lo, voi vedete il cavallo , pcrchè · è dall ' aun c i a z i o ne del Verb o che nasce la �oa . Nell ' anti c a concezione: il Verbo, si fece carne, è: il Verbo si fec e for- ma". L ' ima dunque è u f orma o non un coo ; per ò , (e s cusatemi il gioco di'arole ) è u for io rmata con l'i - dea primi gear animata con l' uidca della vit a terrena " . a-

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I D E A S P I R I TU A L I ST A

Stralci s tenograf i ci . L e ziòne n . 368 del 19. 1 • 1958

C ont inuando nel nos tro :programma veniamo oggi a :P9.!: lare del c onc e tto che le var i e religi oni hanno dell ' anima ; è abbas tanza curi os o ed i nt eres s ante i l notare c ome , :prati cameE t e , i n quasi tutte le reli gi oni l ' anima s i a v i s t a i n un' iden­tica maniera . Già :pre s s o i t o temis ti e gli animi s t i ed in ge­nere pre s s o qu asi tutte le religi oni p olit ei s te , l'anima era ed è vis ta c ome "un s offi o'' uno "spir o " e ques ta c onc e zi one dell'anima, c ome s offio vital e , c ome · "respir o vit ale " è poi pass ata nella didat ti ca di tut te le religi o ni ; di fatti , là più alta e immagi nos a des cri zione della formazi one dell ' anima, noi la troviamo nel la G ene s i dove è Dio ste s s o c he , accostando la sua boc c a all a b o c c a della s tatua di éreta1 c on un bacio le comuni ca " i l s o ffio " . Il c onc et to è ripr e s o dalla te ogonia

,grec a con l ' immagine di Pigmalione che anima d i s è , con il suo s offio , la s tatua di G alatea .

Praticamente , :per.l ontano che s i spinga il ':pens i er o noi troviamo que st a c on c ordanza ne ll'individuare l ' anima come un qualcosa di c oncret o e , allo s t es s o temI>o, di impalpabile: c oncreto , per chè un s offi o è c o ncret o ; impalpabile , :perchè non si :può :palpare il s of fi o, l ' anima è vis ta durique c ome qua! c os a di formale , s e non addir ittura di c orp oreo •

E' que sto che nelle religi oni antiche , a c c ant o al c adavere , venivano s epolti gli s trument i di lav oro o di c om­batt iment o: un guerrier o1 cqn 11 arc o e la SJ.Jada ; i l saggi o , con i suoi codi ci; una b ella d onna, c on co llane e vasetti di unguenti . Ora , noi ci troviam o effet tivamente , at travers o qu� s ta c oncezione degli antichi , a i ndiv iduare l'anima - ripeto­come qualc os a di f ormale , s e non ai c orporeo. Voi diret e: per chè formale e non c orpore o? Esi�tono �orpi che non han forma� un muc chiet to di s ale è un c orp o , ma non ha forma ; pos s o met­t er e davanti a voi l ' atomo del cloruro di s odio ed i o ho il c orp o, ma non ho la forma e c osì è di un gas elettronic o ; vi­c eversa , :pos so mett ervi la costru z i o ne tel ep�ti c a di un'i -dea - cioè il :pensier o , di una "idea-f'orma " ed e c c o· che avo­t e una: forma s e nz a un c orp o .

Qualunque c oncetto ,filo s ofi c o , :poet i c o od arti s ti c o prima di ess ere espres s o nella creta, sulla tela o sulla car­ta , è una forma e non un c o rp o . L ' idea di un c avallo è una forma ; div ent erà c orpo quando s arà sc ol:pito o di pint o; :pe rò , s e i o annunc i o: un cavallo , voi v edete il cavallo , pcrchè · è dall ' annunciazione del Verb o che nas ce l a �orma . Nell ' anti ca c onc e zi o ne : il Verb o , si fece carne , è: il Verbo s i fece for­ma ".

L ' anima dunque è una f orma o non un c orpo ; per ò , (e s cus atemi i l gio c o di':parole ) è una f orma i:ruformata c o n l'i -dea primigeniar animata c o n l ' uidca del la vit a terrena " . Qua-

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sta informazione della vita te�rena fa sì che questa forma -eh� è l'anima - possa comportarsi nei riguardi del corpo al -l'incirca come un vero e proprio secondo corpo. L'anima, che è una forma solo ideale, può infatti :p'rovocare del le reazioni sensoriali nei co rpi ·fisici e può addirittura operare delle trasformazi oni telecinetiche sugli stessi c�pi fisici: appor_

.. ti ed asporti, movimento di oggetti, e può fare anche di più; può addirittura trasformare la sostanza de i c orpi fisici ed abbia.mo allora la transustanziazione: cioè come linea massima l'Eucarestia e come minima il fuoco alchemico o "polvere di proiezione", Tutto ciò è dato da quel misterioso quid che è invero.identico al misterioso bacio che il Creatore dà alla creatura uomo e a nessun altro.

Quando parliamo del fango della terra che il Cr�at� re plasma a forma d'uomo chi·ediamoci che cosa è questo fango della terra. Non è altro one 1111originale pr9toplasma" che , passato attraverso molteplici forme. e plasmazi oni, viene defi nitiqamente fissato in una plasmazione c.he gli permetterà di essere una sintesi di tutta la creazione: è il bacio che il Creatore dà alla creatura, il bacio che il manifestatore . dà all.a manifestazione.

Nel baci o, mediante il quale uno spirito immortale, divino si trasforma nell'uomo, vi è la transustanziazione, la vera Eucarestia della "manif"estazione terrestre" o, meglio �

. ocra, della "manifestazione corporea" dello spir ito eterno. Nell'uomo tutto 11 creato è a ssunto, perchè nell'uomo tutto il creato coincide; nell'uomo tutto il creato è glorificato , perchè nell'uomo tutto il creato è espresso e l'uomo è l'it -tiostega, è il grande sauro, è l'ameba, è l'essere monocellu­lare, è l'essere pluricellulare; è,soprattutto, essenzialmen­te e incontrovertibilmente, il protoplasma originale che, u -sci to immacolato nella mente di Dio e maculatosi nelle innum! revoli forme, ri torna alla primitiva purezza, attraverso il bacio del Creatore, attraverso ilil soffio" attraverso lo spi­rito. Indubbiamente, quest'o spiri to doveva aver già un suo supporto e questo supporto non poteva essere che la triplice anima della forma: vegetativa, senziente e raziocinante. Come· un tripode che manifesta un'unica fiamma, le tre anime mani -festano un unico spirito e questo spirito è l'essenza, ciò che è eterno, immutabile, sempre sveglio e presente a se stesso , che però non sempre può rivelarsi e manifestarsi attraverso la forma. · ·

Tutte le religioni puntano su que sto vertice della conoscenza, ma tutte si trovano nella materiale impossibilità di fare comprendere questo punto e, per conseguenza, lasciano la fiamma per parlare del tripode; cioè non potendo far com·­prendere la natura dello spirito, cercano di far comprendere almeno la natura dell'anima che,'ripeto, non è corporea, ma formale. Scusate. se insisto su que sto concetto. Ciò che è for_ male significa che è formato e che può quindi esser�· trasfor­mato;· ciò ohe non è formale non può essere trasformato e ciò

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che non può ess ere trasf ormabile è. s olamente lo spiri to di Di o. Tutto , meno Di o , è sus cettibile di evoluzi o ne.

Naturalme nte, dalle prime gros s olane manifesta -zi oni dell ' animismo e del t ot emismo alle supreme c onc e zi o­ni d e lla " gnos i " ben lungo cammino ha c ompiut o la mente dell'uomo e que s t o cammino l ' u omo l ' ha c ompiut o da s olo , p er ch è i eri , c ome oggi e così domani , l ' uomo p otrà giunger vi s empre e unicament e s o l o ; la mia s tess a p ar ola può ess e re di aiut o e di indicazi one , ma nulla di più. L ' ins egnam­ment o di I d e a Spiri tualis ta è una linea purament e di d o cen za che :più che e duc ativa , è i struttiva: s e il buddismo ha f ormat o i buddisti; l ' islamismo ha f ormat o i mus sulmani i l mos ai ci s mo ha format o gli i sraeliti ; il cristi anes imo ha formato i cris tiani ; Idea Spiri tualis ta non :può per ò formar e gli s piritualisti; voi s i e t e s eguac i, aderenti , fra t elli di Idea Spiritualista , ma è as surdo d ire che s iete -spiri tualis ti , spir itualista signifi ca molt o e nulla .

P er l a prima volta vi è una s cu ola che non s egna c on il suo nome i suoi seguaci ; la sua dot tri na è affi data es enzialmente alla c apacità di r agi onamento , alla :pot e nza del lib ero arbitr i o; Idea Spiri tualis ta non ha creat o do� mi e non ha f ormulato pre c et ti , i n quanto ch e il dogma ed il pre cetto fa sì che l ' i ndividu o si i denti fichi e s i cri -s t alli z zi i n una data forma .

Noi v e di a.nio dunque nelle religio ni tot emis te , ani mis t e , p oli t e i ste , l ' anima i denti fi cata in una spe cie di corpo invis i bi le , c on una forma :plasmata sulla forma c orp o­r e a e c i o è con gli s t e ssi bis ogni e le s tes s e nec es s ità del c orpo fis i c o.· P erchè si s eppellis c ono: la balleri na c on gli s trumenti mus i c ali , l'er oe c on gli s trumenti di gu erra , il s aggi o con que lli di ri c er c a ; pcr chè ·nella pira d e i re si immolano i s ervi , i cavalli di bat t agli a e le mogli? Per -chè s i pensa ch e al di là avranno bis .ogno d i quella s t e s s a c orte che avevano nella vita terrena . Noi pos s i amo s orride­re di tutto ques t o e pos siamo parlar e d i b arbari e , ma fi no ad un cert o punt o.

Quando v oi portate s ulle t ombe d e i vostri amati un f as ci o di fi ori , non vi compor t ate nella s t e s sa maniera del s acerdote di Moloc che sulla t omba del re immolava gli s chi avi? Il f as c i o d i fi ori non s ono for s e ancora un ri chi a m o anc estrale? I l cadavere non s a che farne dei fio!i che­s ono anche loro c ad aver i! Eppure , v oi attribuit e all ' anima gli s tessi s ent imenti e gli s t e s s i piaceri che aveva il co� p o fis i c o.

Di e cimi la anni or s ono pens avat e c osì e d è altret tant o logi c o che conti nuiate a pera are cos ì s e , nel frà.ttem p o , non è avve nuta in voi un ' evoluzione ; per ò , l ' anima è'"".' un ' altra c os a : è il s offi o , è l o s pirit o , è l ' eterno , è il cre at ore. Innalziamo pure t omb e e maus olei e chiudiamovi , c ome germe pre zi os o , i l c orpo che fu animat o; ri c ordiamoci , per ò , che quel c orpo animat o ora n on l o è più e che l ' anima

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che l o ha animat o ha tutto da g uadagnare e nulla d a p e rd er e nell o sci ogliersi, i l più rap id amente pos s ibile, dalle abitu dini de lla vita t erre na. H o detto che ·i t o t emis ti , gli animi sti , i p oli t ei s ti l ' anima la ve dono c os ì ; diamo ora uno s gu ard o a c ome la v ed ono1 in ge nere, i t ei s t i puri ed i mon2 t e i s ti : per i mono t e isti. 11anima s i s cind e i n tre natur e: l ' idea, l ' i nt e l lett o e la carità; quindi , per i mono tei s ti , per i t e i s t i , l'anima non è più una f orma c o sì come non è più un c orpo, ma è . "l ' ide a" ne c es s ariament e le gata con "l'i­d e a ar cheti :pìca11 le gata al primo mot.ore del la carità e del -l ' univer so che è Di o. I l t e i s t a c i o è vede l ' anima c ome un "attrib ut o" c ome qu.alc osa che Di o ha emanat o da s è fuori d e l t empo e d el l o s pa zio ed h a richi amat o a s e s t e s s o nell o spa­z i o e nel temp o e c o s ì l ' anima s i tr ova per il monot eista al di là. del t empo e d el l o spazi o ; i ndubbiamente t que s ta i d e a è più alta e meno c o ns olatric e . N e l primo modo, ci s e ntiamo i nos tri mor t i accanto; nel s e c o nd o, sappiam o c he noi s i am o i morti e l oro s ono i vivi ; s empr e ·nel primo modo, noi li chi � mi amo nelle nos tre vi c e nd e; nel s e c ondo, d ob b i am o dimenti­c arci dfùle nos tr e v:L c end e per pnssRre -=i.11'..) l or o· ; anc ora nel -prj Tl"" ,,,nrin ri.; ".?i.::tmci• 'TIR.dr ... '"-_:_Ci., ai utami ! Mentr e nel s e c o ndo , di ciamo: madre mi a, p os s o aiutarti ? C ome vedete, i rapp or ti s i inv ertono,

o o o

Domande vari e :

D. - P e r definire l ' anima , c ome è vis t a d ai monotei s ti , hai adoper at o la trinità : " I de a-I ntellet t o-Cari tà" :pri--ma avevi .ac c e nnat o al s upporto d e ll o spiri t o e l o avevi i d en t i fi c at o nella tr ipli c e · anima della f orma "v eget ativa,s enzi en te ,razio cinante n. Si :pos s ono far e ollimare le due tri nità?

R, - Si, l' i deP �orr-i s:pondr: ::ill 1 anima vegetati va è l ' ani_rn<> �""�.:.te1.tiYo. inftl.tt i si effet tua totalme nte attrav ers o �'idea legata al la linea ar cheti pic a ; l ' int el le t to s i colle ga all ' anima s enzi e nte e qui ndi a tutti i rappor t i s ens ori età s entimenti ; ma l ' int elletto s ent e e fa s e nt ire la c ari tà ed è i l. s uprem o vertic e ch e risp onde alla ragi one e che è la mass i m a :pos s ibi li t à d i pr ender e tut t o c on s è . C h e im:por t a - di c e 11innamo�ato -. s e l e i non m i ama, pur chè s i a i o a d amarla. I l mi s.tic o non si p r e o c c upa d i es s er e amato da Di·o, m a s i :pre o c­cupa d i amarl o. Che c osa :può desi d er ar e i:nfat t o Adamo? Solo cli riav.ere que l l ' Eva che gli fu s ot tratta .

�. - Nella le zi one :pr e c e d ente hai parag onato l'ani­ma all ' ani lina che c ol ora un l i qui d o, :per ò , hai pure :pre s e nt.§. to 11 anima come un s offio divino , e ci ò pr0su:pp one la f ac oltà di agire liberamente . Pun; �1'1ii:i.rire .

·

R • •• ]Vl'i ri f eris c o al mi o :primitivo parago ne: vi ho parlat o di una mand orla,· l ' h o des critta Gd h o s p iegat o che lo s copo d ell'es i s tenza de lla mand orla è i l pi c c o li s s imo punt i no

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germinativo che , c ol mar cir e , f a nas c ere una nuova pianta di mandorl o . Que s to puntino germinativo è il s offio divino . Se sbuccia.mo la mand orla , tr oviamo la polpa e in que s ta s t a a s è il micr os c o pic o puntino , ma e s s o non è la p olpa.

D. - Sb aglio s e c ons ider o all ora l' anima c ome un 1itrai t d ' unio n"?

R. - I nfat t i è un me zzo di unione ; è un me z z o fra ·l ' imponder abile e d il ponder abile , fra l ' inc onos cibile ed il c onos cibile. I l c ompit o dell ' anima è di riuscir e ad impe dire agli impuls i e s t erni cioè agli impuls i del corp o fis i c o di a­vere il s opravvent o e permet tere quindi agli impuls i int erni

. di dominare s empre più e me glio l' indi vi duo. Quando par li amo. dell ' .es terno c i rif eriam o al co rp o fis ic o ed al me z z o ambie n­t e ; quando parliamo degli impulsi int er ni , c i r if er iamo al di vino imponderabile e d all ' inc onos cibile c io è al nos t r o io rea l e , il quale ci guid a e ci gover na fin t anto ch e lo pu ò fare in qì:lant o il suo guidare e governare si t rova in tropp o net to c ontras t o con le aspiraz ioni , i d e s iderata e d anche c on le l eggi che gov ernano il piano f is ic o ; infatt i l ' impuls o del l o spir ito è d i spe z z are la f orma , mentr e l e leggi che hanno er e§ t o ques ta f orma v oglio no mantener e que s ta f orma. La visione antr opologic a e pe s s imis t ica di s ant ' Agos t ino è l ogic a ; e pu� t a sul c ontras t o , fra il piano fis ic o , l ' iperfis ico e quoll o s piri tuale c h e non p oss ono c ollimare e combac iare.

b e ne.

D. - -Ohe c os ' è il liber o arbitrio ?

R. - E' la c apacità d e ll ' u omo di e s s er lib er o nel

D . - Ma s e ciò che ac cade , ac c ade appunto in funzio ne di leggi che hanno quella d eterminat a a z ione , dove pos sia mo tr ovare il lib ero arbitrio'?.

R . - Le l e ggi che hanno determinato l ' a zione hanno determinat o anche la line a che è s empr e mor ale, non la mor al e ne l sens o comune , ma la grande morale della cos ci e nza e del c os t ume spir itual e.

La le ggo di vita v orrà che tu ti nutra por chè , s e non ti nutri , mu ori , ebbene , allo spirit o non imp ort a nient e che il tu o c or p o mangi e beva , por chè l o spirit o n on ha bis o­gno di mangiare e b er e : lo s pirito è a s e s tante. I l Fat t ore , il Creat ore , che è creat ore de ll o spirit o e del c orp o , ha di­s p o s t o delle leggi s p e cifiche p er cu i tutti i c orpi devono as sumere cib o. Ma chi vive s o l o por mangiare ha s oltanto cic -chi impulsi anc e s trali ed è s oltant o nelle s et te passio ni. Vi· vend o s oltant o ne llo pas s i oni s c ate nate , l ' impuls o intor no è s offoc at o , . è dis t rut to o il c ontras t o pare ce s s are per chè d o­mina as s o lut o il c orp o ; 11il c orp o d omina la monte 1 1 direbbe s ant ' Agos tino . Il c ontras t o , per ò , non cess a , ma si tras feris ce : non abbiamo cio è più il c ontras t o Dio e c orp o , ma abbiamo quelle delle pas s io ni , fra l or o , c i oè di un folle dominio tu! t o trasp ortat o nell a c arne. I l lib er o arbitrio è la fac oltà "d el l'anima razio nale" che s e gna la r es p onsab ilità.dell' u omo,

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por chè è appunt o 1 1 anima r azi onale che avverte l ' u omo ch e i n­g olfand osi nell e pas s i o ni s i abbrutis ce , e perde la vis ione d e ll o s pirit o o he è c onos c e nza o c os c i ent e , v o c e d ella ragio­ne . I l lib er o arbitri o è la ragi o ne , capace d i s c elta . S e tu ti get ti tutt o nel mondo della c arne , :pu oi pens are di aver p o s to fino al c ontr as t o c o n l o s pir it o . Ma infine che c os a vu o: l e l ' i ndivi du o ? Du e c o s e , che s ono la stes s a c os a : ess 0re e -terno e d es s ere feli c e . Ora , o gnuno individua la f e licità s e ­cond o le sue c u:pacit� di :perc e zi o ne : per i l mis tic o , la feli­cità è Di o ; p er il bu ont emp one , la f e li c i tà s arà una buona mangi ata ; qui ndi , i l mist i c o farà ogni c os a per m et t ers i sul-e la s trada de l r aggiu ngiment o de i beni dello s pirit o ; il buon­t emp one s i metterà sulla s trada dei b eni della c ar ne , d e i pi!! c er i . Noi p os si am o d e finire feli ce il mis ti c o ; p e r quant o non lo sia in t o t o (mancand ogli la c onfermazi one ohe è anc ora al di là ) per ò , la c arne non l o disturba :più. , i l m ond o non l o iQ t er e s s a più , le :pass i oni tac ci o no , gli impuls i , i desi deri e gli aneliti s i s ono spent i vi è i n lui i l s i le nzi o d ella t om­ba , vi è la mort e : rimane s o l o la fi amma d e ll o s pir it o , che § ma Di o e vu o l e es s ere ' amat o da Di o .

Nel piano d ella mat eri a , � e s ta felicità non s i r a� giunge mai ; ne ll e pas s i o ni , si raggiunge s empre s olo la guer­ra . Per raggiungere la pac e , bis o gnerebb e o he una s o la passi o ne d omi nas s e , il c he è irn:p os s i bile per chè o l e s ette :pas si oni tacci ono tutt e o urlano tutte . I l :pr ed omi ni o di una pas s i one è i ndivi duat o dal l e altr e e c os ì entrano tutte in gu erra . L o i ndivi duo , i l ' nat o , :può raggiung er e :pac e e fe li cità s ol o ne l­lo s tat o " li b er o nel bene " c ome di ce Luter o . Ec c o c he c os a è i l lib er o arbi tri o .

Noi non d obbiamo vedere la Pr ovvi denz a c ome c olei ch e ci dà tu tt o . E ' anc ora la Provvi d e nza quella che ci fa :per d er e l ' impi e go , ci pr end e tut t e le ricche z z e e ci r i du c e nella mis eria ; que s to è l ' asp et t o del la Provvid enz a non ama -t o , ma è pur l ' as pett o de lla Provvid enz a che ama .

I . S .