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INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa

18/06/2013

Pagina I

Fiesole

18/06/2013 p. 3 Un muro al Piazzale, addio foto-cartolina AntonioPassanese

Corriere Fiorentino 1

18/06/2013 p. 3 Il giro di escort e i due telefoni di Palazzo Vecchio Mario LancisiTirreno 3

Iniziative ed eventi

18/06/2013 p. XII l'Estate cheverrà Ernesto FerraraRepubblica Firenze 5

18/06/2013 p. 5 Pitti al via, arriva la Turchia «Ma parliamo solo di moda» Chiara Dino,Leonardo Testai

Corriere Fiorentino 8

18/06/2013 p. 14 Sogno Bowie Claudio Bozza,LoredanaFicicchia

Corriere Fiorentino 10

18/06/2013 p. 5 Piazze, cinema e musica da vivere Intorno all'Arno ruotano leidee

Nazione Firenze 12

18/06/2013 p. 17 Raduno in piazza delle Mini Il ricavato servirà al campanile DanielaGiovannetti

Nazione Firenze 13

18/06/2013 p. 24 ELLERA (Fiesole)Unita` Toscana 14

18/06/2013 p. 27 Rondelli, Silvestri & c. protagonisti dell'Estate fiorentina (alrisparmio)

Gabriele RizzaUnita` Toscana 15

18/06/2013 p. 23 Dov'è finita l'arte civica? MaurizioCecchetti

Avvenire 16

Pareti ' compensato azzurro per i l cantiere alla super scalinataPalazzo Vecchio: 60 giorni di v ', Ma non sono ancora iniziati

«Gl'hanno portato il murodi Berlino a Firenze». Piero,pensionato, passeggia su egiù per piazzale Michelange-lo: raccoglie il sudicio lascia-to a terra dai turisti, portavia pezzi di asfalto che si sol-levano dal marciapiede checosteggia la balaustra, «e chespesso fa inciampare donnee bambini», e accennandoqualche frase in un ingleseda autodidatta cerca di far ca-pire ai visitatori che sui gra-dini di quel David non si puòstare seduti. Ma il crucciopiù grande di Piero è quel«sarcofago» che hanno mon-tato sulla scalinata delle Cin-que Paniere - una terrazzaprivilegiata sulla città - dadove, fino alla vigilia di Pa-squa, era possibile osservareFirenze in tutta la sua straor-dinaria maestosità. Il Forte,Santa Croce, i lungarni e ilDuomo, Palazzo Vecchio e ilBargello; e poi la sinagoga,fin su a Fiesole e Settignano:uno spettacolo ritratto in i-lioni di foto tra amici, fidan-zati, sposi o semplici turisti.E con la bella stagione era di-ventato un rito - non solotra le centinaia di sposiniche fissavano qui il loro

LafugaII titolare del chiosco:qui i clienti, chiedonoe si arrabbianoMa io che posso fare?

«giorno più bello» - sedersisullo scalone e attendere iltramonto.A coprire la vista, e a rendereinaccessibile la scalinata oraci sono dei pannelli celesti; esul marciapiede che dà sulpiazzale, Pablito - il titolaredell'omonimo chiosco - harealizzato un piccolo dehors,con cinque tavolini e una de-cina di sedie dello stesso co-lore dei pannelli montati dalComune. «I turisti mi chiedo-no, si arrabbiano, protesta-no, ma io che posso farci?»,dice Pablito mentre si difen-de dal caldo scolandosi unabottiglietta d'acqua. «Io conquesto scherzo ho perso unsacco di clienti - insiste -oramai la gente qui non vie-ne più. E quelli che vengonostanno 5 minuti, il tempo diuna foto, e vanno via». Appe-na sente parlare del «sarcofa-go», torna anche Piero il pen-sionato che si intromette nel-la conversazione e inizia alanciare stilettate: «Questodovrebbe essere il bigliettoda visita di Firenze ma con ilmuro che hanno alzato sulloscalone hanno creato un dan-no. Fino a qualche tempo fac'era un cartello: "Stiamo la-vorando", ma a dir la veritàqui non si è mai visto nessu-no». Anche le spose adessopreferiscono farsi fotografa-re tra le siepi del viale dei Coi-li, «perchè se si arrampicanosulla balaustra con quei vesti-toni poi cadono di sotto...».

Sulla chiusura della scali-nata delle Cinque Paniere è

intervenuto anche il consi-gliere comunale della ListaGalli Alberto Locchi che ave -va presentato una domandad'attualità all'assessoreMeucci: «Occorreranno 60mila euro per il suo risana-mento - spiegherà poi do-po la risposta di ieri dell'as-sessore - più altri 38 milaper la nuova ringhiera metal -lica e 6o giorni di lavoro chenon si sa quando inizieran-no. Sappiamo però che percostruire quello scatolone dilegno hanno già speso 15 mi-la euro» spiega puntando ildito contro una mancata pro-grammazione dei costi daparte di Palazzo Vecchio.

Ma quello del «sarcofago»non è l'unico fronte del Piaz-zale: alle 19 in pochi affolla-no il Piazzale ma spuntano ivenditori abusivi con la ter-razza di Firenze si trasformail suk tra borse, occhiali e cin-te. Poco più in là l'ultimo

«scatolone» in bella vista: ilbar abusivo Galaxy, tornatonelle mani di Palazzo Vec-chio da almeno un anno e inattesa di un nuovo progettodi riqualificazione. Adesso siè trasformato in un ricettaco-lo di immondizia e dietroquei pannelli grigi sono rima-ste poche sedie, qualche ta-volino e qualche bottiglia, ilresto è stato rubato grazie aun varco creato nella prote-zione da dovcui si può age-volmente uscire ed entrare.Lo stesso varco attraversocui a volte i venditori abusivientrano per andare a dormi-re.

Al Piazzale Michelangelo èsera, una coppia di turisti ita-lo francesi discute del «sarco-fago» sulla scalinata, con luiche dice a lei: «E pazzesco, in-comprensibile. Hanno rovi-nato una vista da cartolina. AParigi non sarebbe mai suc-cesso!».

Antonio Passanese

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L'altra «scatola»

II bar Galaxy: era abusivo,fu sequestrato e oltre un anno faè tornato nella disporibilità di PalazzoVecchio. Ma, in attesa di un progettodi riqualificazione, versa in uno statodi completo abbandono

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II giro di escorie i due telefonidi Palazzo VecchioNeRe intercettazioni anche utenze del ComuneUn

di Mario LancisiFIRENZE

ion 'o sorpreso in ufficio a fare sesso

Al caffè letterario sull'Amo, giar-dini Capomtetto, don Andrea Bi-galli si infervora contro l'illegali-tà diffusa a Firenze ed indica, al -la sua sinistra, il fiume dovenell'acqua sono state rintraccia-te forti tracce di cocaina («siamola capitale italiana nell'uso dellacoca» grida) mentre, alla sua de-stra, una strana quiete si avvertefuori dall'hotel Mediteranneo, 4stelle sul Lungamo del Tempio,il più grande della città, luogostorico dei convegni del Pdl e te-atro di uno scandalo sessualeche si annuncia come il tomi eri-ione dell'estate. All'hotel Medi-terraneo e a Villa Fiesole (ma pa-re anche in altri alberghi fiorenti-ni, come ha documentato il sito-difirenze), gesti ti dai fratelli Mar-co e Simone Taddei, appassiona-ti di golf e caccia, 140 escort pro-venienti dall'Est e 200 studentes-se, massaie, infermiere e baristeregolarmente sposate, si sonoprostituite con imprenditori,professionisti, commercianti, ri-storatori, gioiellieri, sportivi,qualche giornalista e politico.

L'inchiesta, condotta dal pmGiuseppe Bianco, è iniziata neldicembre del 2011, dalla denun-cia di una moglie sospettosa chesi rivolse alla polizia postale.Che ha scoperto un sito - ancorain funzione - che offre un albumdi escort con relativo cellulare.Uno fa il numero e riceve in ri-sposta il nome dell'albergo e ilnumero della stanza dovel'aspetta la giovane donna pre-scelta.

Sesso bollente in Comune. Finoragli indagati sono dodici e per lo-ro il reato è quello di favoreggia-mento della prostituzione. Mada quando dalle oltre 4mila pagi-ne di intercettazioni è sbucatafuori la storia del sesso bollentetra una escort, Adriana, una42nne rumena molto ambita, lacosidetta Ape regina di questastoriaccia fiorentina, e un fun-zionario di Palazzo Vecchio,amico e collaboratore dell'asses-sore al traffico Massimo Mattei,dimessosi nel frattempo per mo-tivi di salute, la temperatura po-litica dello scandalo si è di colpoinnalzata.

Il punto non sono più le per-versioni sessuali della Firenzebene, di cui in un recente passa-to si è occupato ad esempio ilgiornalista fiorentino RaffaelePalumbo con il libro La tua cittàsulle strade, ma il coinvolgimen-to eventuale di Palazzo Vecchio(due le utenze telefoniche comu-nali comparse nelle intercetta-zioni) e dei politici fiorentini,molti dei quali siedono in parla-mento, nel governo, nelle poltro-ne che contano del potere politi-co regionale e nazionale.

E, come succede in questi ca-si, a maggior ragione in una cit-tà-paese come Firenze, il giocopreferito è quello di spettegolaresui clienti dell'hotel Mediterra-neo: «Sai, c'è anche Tizio, mioDio che puttaniere». Oppure albar vedi la gente prenderselacon i giornali: «Ma che si posso-no scrivere certe cose... Guarda

qui, parlano di vibratori, e similisconcezze, come siamo ridottimale...».Bunga bunga in riva all 'Arno. Ma èinutile girarci troppo intorno,non è questo impasto di perver-sione e di voyeurismo che inquesti giorni conduce a Firenzeil fior fiore degli inviati naziona-li.

Il bersaglio è un altro, è il sin-daco Matteo Renzi, che domeni-ca mattina si è infuriato di brut-to per articoli in cui lo scandalofiorentino, il suo nome e il bun-ga bunga di berlusconiana me-moria venivano mescolati in unpolpettone sessual politico. Conparallelismi forzati e scivolosicome ad esempio tra il GiampiTarantini che procurava belledonne al Cavaliere e"Franchino" Bellini, l'orologiaiofiorentino, che procacciava don-ne spesso al di sopra di ogni so-spetto per i famelici clienti delMediterraneo («tu fai una cenet-tina lì all'aperto ma se per dirticapita ditromb...» ).

Pare che un mesetto fa, quan-do apparvero i primi articoli sul-lo scandalo, Renzi abbia torchia-to i suoi fedelissimi, trai quali fi-gura anche l'ex assessore Mai-lei, e ne abbia ricevuto risposterassicuranti. Tanto che oggi diceche Palazzo Vecchio nella sca-brosa vicenda c'entra solo comeparte lesa perché gli alberghi del-lo scandalo non avrebbero paga-to la tassa di soggiorno.Mi ha strappato le calze .,. Certo èche l'amplesso bollente tra l'altofunzionario del Comune e la bel-la Adriana fa discutere. Lei rac-conta che il focoso funzionario

Fiesole Pagina 3

«tremava, mi ha strappatole cal-ze, siamo andati lì nella stanzadelle conferenze». Ad un certopunto è entrata la donna dellepulizie e di fronte alla scena inat-tesa «le è caduta tutta l'acquaper terra».

Firenze non sarebbe nuova aibunga bunga del potere politi-co. Negli anni Novanta uscì un li-bretto di Mario Pachi in cui si de-scriveva la Regione come il pa-lazzo dove si facevano più im-brocchi amorosi e amplessi ses-suali. La cosa finì lì, tra sfottò e ri-sate. Questa volta la storia è di-versa. Ci sono ancora molte in-tercettazioni da scartabellare ela Firenze politica trema. Lui,Renzi, è tranquillo, ma nella cit-tà del vizio, sesso e coca a gogò,si annuncia un'estate al crepa-cuore.

(OR I PRO DDZIOR RISERVATA

Uno degli albergatori,intercettato,

Questo non e il buna a bungadi Renzi, quando ci si vedesi fa a scambio di figurine,due le porto anch'io,ce le prestiamo. C'ho la nauseadella puttane, ce ne ho talmentetante in albergo

La ragazza : Tutto che tremava,mi ha strappato le calze, siamo andati lìnella stanza dei.., delle conferenze,..

Lamico : Perché?

La ragazza : mentre mi ha.... è entrata la donnadelle pulizie. Ma a questa qua è caduta tuttal'acqua per terra, era tutto partito li, dico guardase sta arrivando l'ascensore, non c'è nessunoa quest'ora e questo scemo ha lasciato la porta lìaperta, capito?

Un osservatore di calcio . Allora domani alle tre la N. vaai Mediterraneo, hai capito? Quindi avverti o te o qualcheamico tutte e due

L'amicoc eh

La ragazza : E'entrata la donna delle pulizie lì

un giornalistade lUSitodiFirenze,itha dimostrato registrandoun filmato che il girodi escort negli hotelfiorentini prosegueanche dopo l'esplosionedell'inchiesta

L'amico : L. lo voleva sapere

L'osservatore: ecco, tre contro uno, quattro contro uno,cinque contro la N. è in una forma strepitosa,strepitosa, fino a sette li regge

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Presentati contenitori ed eventi della stagione del Comune: senza grandi nomi, ma conmolte interessanti novità. Intanto per il 2014 si parla di Coldplay, Muse e perfino U2

l'Estate,chevefla

Pochi soldi, tante idee in attesa dei botti di fine legislaturaERNESTO FERRARA

- ' cordatevi la parata di star del-'1 l'anno scorso: salvo colpi di

scena, oltre a Jovanotti (che il23 sarà al Franchi e il 24 rice-veràilFiorino d'oro dal sinda-

co Renzi) questa sarà un'estate senzaeffetti speciali. Niente di paragonabilea Madonna o a Bruce Springsteen: fan-tasia al potere per l'Estate fiorentina2013, la terza firmata da Riccardo Ven-trella. Coni concerti all'anfiteatro delleCascine (il 19 giugno ci sono i Lamb-chop, il 25 luglio Bobo Rondelli, poi asettembre Daniele Silvestri), le installa-zioni d'arte contemporanea lungo l'Ar-no, i drink al fresco alla vasca dei cigni,all'Anconella e al giardino dell'Orticol-tura, le jam session al profumo d'Africadel Festival au Desert alle Murate, ilNextech alla Fortezza con Mount Kim-bie. Poi il cinema all'aperto in Santissi-ma Annunziata in collaborazione colPremio Fiesole (quest'anno va al regi-sta di "Brazil" Terry Gilliam), le musi-che yiddish di Sharon Bernstein nelgiardino della Sinagoga, gli aperitivi do-menicali (bio) sempre alle Cascine, unevento per giovani e famiglie che Ales-sandro Bellucci delle Nozze di Figaro hachiamato "Apiedi nudi nel parco".

Forse quella del 2012 sarà irripetibi-le, ma è chiaro che questa alle portesembra essere un'Estate di passaggio,inattesa della rassegna col botto con cuiRenzi pare voglia chiudere la legislatu-

ra: «Quest'anno gettiamole basi perchéFirenze nel 2014 diventi la città delrock», spiega del resto già Ventrella. Esiccome Renzi non è uno che si accon-tenta, girano già le voci su chi potrebbearrivare l'anno prossimo, l'ultimo delprimo mandato di Renzi sindaco: chiparla dei Coldplay, chi dei Muse, chinon dispera addirittura sugli U2. Intan -to tocca accontentarsi di quest'Estategenuina come la torta della nonna e vi-sionaria nel simbolo scelto dagli orga-

nizzatori: un volo di biciclette verso laluna sul cielo di Firenze, in un gioco dicitazioni fra "E.T." "Miracolo aMilano"e i mondiali di ciclismo in programmaper settembre. «Mi fa piacere constata-re come la città abbia investito più sol-di rispetto al passato: 78 sono le do-mande di operatori valide, 25% in piùrispetto al 2012, per 992mila euro di ri-chieste di finanziamento. Il Comuneinvestirà 270mila euro, la stessa cifradel 2012», rivendicano Renzi e l'asses-sore alla cultura Sergio Givone. Tosca-na Energia è il main sponsor.

Si parte dunque domani coi Lamb-chop da Nashville, Tennessee: pionieridel country alternativo e del ritorno delfolk, discografia nutritissima, tocca aloro inaugurare l'anfiteatro che da do-menica 7 comincia con gli aperitivi. Lasettimana dopo, il 23, Jovanotti sbarcaallo stadio, quindi ritira il Fiorino d'oro,come ha annunciato ieri Renzi (suTwitter Lorenzo ringrazia con ironia:«E' un grande onore inaspettato e mol-to gradito. Chi siete? Dove andate? Cheportate? Un fiorino!»). Nel frattempo sicomincia col cinema all'Annunziata inpartnership con laMediateca Regiona-le e il Festival dei popoli. Poi l'Arno cheprende vita con l'arte contemporanea,una cena bianca (a settembre), le fiabeper bambini e un teatrino in legno stileSpeaker's corner. Il Festival au Desertquest'anno è gemellato con Edimbur-go e il suo Fringe. E poi l'estate di SanSalvi tra teatro e impegno civile, l'elet-tronica di Nextech alla Fortezza, i con-certi della Scuola di musica di Fiesole, ladanza al Bargello, Virgilio Sieni nei ce-nacoli, la poesia alle Oblate. Tra le cu-riosità: le irruzioni teatrali alle Cure e aRifredi. Quindi i drink all'aperto: dapiazza Tasso alla spiaggia di San Nic-colò, dalla Loggia del Pesce a Las Pal-mas in piazzaAnnigoni. Una new entryparticolarissima, il Giardino della Sina-goga: ogni giovedì concerti, dibattiti,interviste (il4luglio c'è Fuksas).

Iniziative ed eventi Pagina 5

DA NASHVILLE , TENNESSEEI Lambchop domani inconcerto. A sinistra, unfilm di Terry Gilliam: ilmaestro riceverà il premioMaestri del cinema

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Iniziative ed eventi Pagina 6

COVONI A COLORICome un anno fa, le spondedel fiume sono spazi perinstallazioni estemporanee

LA NOVITÀOgni giovedì in giardino è"Balagan Cafe" aperto atuttiNella foto: Sharon Bernstein

ELETTRONICA E FUTUROACUSTICO BOBO Mount Kimbie (foto) è unaNello spazio delle Cascine uno delle star del festival che sidei concerti più attesi è quello terrà in settembredi Bobo Rondelli

GIÀ TUTTI AL LAVOROFESTIVALAU DESERT Dai più originali, comeDopo lo straordinario debutto l'Orticoltura, ai tradizionali, idel 2012 si replica: musica bar sono operativi da tempoafricana nel cortile

Iniziative ed eventi Pagina 7

a fiera . nei giorni della rivoln 11

1 ai aria. arnva«Ma parliamo s

chipmoria»

difil . . . .

governo Ankara frena gli i i: qui per fare businessAi nastri di partenza: Pitti Uo-

mo edizione numero 84 si inau-gura con il punto interrogativodella crisi turca. Non a caso, vi-sto che è proprio la Turchia ilpaese ospite di quest'anno. Lacrisi politica lambisce la moda,se non in termini economici, si-curamente per l'imbarazzo cherimbalza tra gli operatori del-l'Itkib, la Camera della modadel Paese, organismo promoto-re della manifestazione che og-gi porterà i 7 stilisti turchi piùin voga del momento. Proprioieri il premier Recep Tayyip Er-dogan ha minacciato che, se leproteste contro la costruzionedel centro commerciale al GeziPark non rientreranno, utilizze-rà l'esercito. Sulla vicenda alcu-ni degli stilisti ospiti - HaticeGökçe nei giorni scorsi sul no-stro giornale e Niyazi Erdogan(oggi nello speciale dedicato aPitti allegato al Corriere Fioren-tino) - si erano espressi in ma-niera dura contro il premier.Ma ieri gli organizzatori dellostand turco legati al Governo,hanno stoppato qualunque al-tra esternazione. «Vogliamoche la nostra presenza qui ser-va solo a parlare della nostramoda al mondo e all'Italia» ci èstato detto. Imbarazzi che siscontrano con le cifre: per lamoda maschile made in Italynel 2012 la Turchia, come le al-tre piazze extra-Ue, è stata ter-reno fertile. Secondo i dati di Si-stema Moda Italia resi noti ieril'export è andato forte ancheverso gli Usa (+19%), la Russia(+3,5%), il Giappone (+19,8%),la Cina (+14,9%). Tutti paesiche avevano inviato un mag-gior numero di compratori allascorsa edizione di Pitti Uomo.

Il mercato Ue rimane il mag-gior acquirente di menswearitaliano (53,3% dei flussi versol'estero), anche se la Francia hafatto segnare un piccolo regres-so (-1,5%) a fronte della vivaci-tà di Germania (+3,5%) e Re-gno Unito (+9,8%).

E alle esportazioni che l'indu-stria italiana della moda ma-schile deve il segno positivodel suo 2012 (+1,6% fatturato,+7,4% per valore della produ-zione): il +3,8% dei flussi inuscita compensa la crisi sem-pre più grave della domanda in-terna (-5,7%), che penalizza an-che le importazioni (-9,3%) ri-portando la bilancia commer-ciale tricolore in attivo di oltreun miliardo e mezzo di euro, ildato più alto dal 2008 . Tenden-ze che sembrano radicalizzarsiper il 2013 : nel primo trime-stre , rivela Smi, il fatturato este-ro continua a crescere(+10,6%) al contrario di quelloitaliano (-7,3%).

Analizzando la performancedei vari segmenti , il 2012 ha vi-

sto un aumento del fatturatoper il vestiario esterno (+2,5%),e per la maglieria esterna cheprosegue nel suo trend favore-vole (+2,9%), mentre camiceria(-3,1%) e cravatte (-2,9%) sonoin calo, come anche l'abbiglia-mento in pelle (- 1,2%). La coni

-posizione del popolo diPitti Uo-mo rispecchierà la tendenza al-l'internazionalità: l'ultima edi-zione estiva ha accolto oltre

17.800 buyer di cui 7.400 este-ri, oltre il quaranta per centodel totale. Verranno dai paesipiù dinamici: Hong Kong,Taiwan, Ucraina, India, Sudafri-ca e Messico. Anche per que-sto, forse, già da tempo il pro-gramma degli eventi in Fortez-za da Basso e fuori conta qual-che vip in meno degli anni scor-si: ai compratori asiatici, quellidei Bric e quelli delle ex repub-bliche sovietiche, non importamolto del glamour. L'unicastar di questa edizione è RogerMoore domani all'Harry's Barper Angelo Galasso. Mentre ipersonaggi da copertina di ca-sa nostra attesi a Firenze sonoFilippo Magnini (testimonialdi Domenico Tagliente) ed Eli-sabetta Canalis (per Happi-ness), entrambi domani fra glistand della Fortezza. Fa un pas-so indietro, infine, la città co-me contenitore di eventi: nellescorse edizioni Stefano Ricciaveva sfilato agli Uffizi ed Er-manno Scervino a Palazzo Vec-chio, quest'anno invece nientelocation fiorentine istituzionaliper gli stilisti.

Chiara DinoLeonardo Testai

L'exploit

Stefano Ricci,record

da 88.,o .

L'exploit di Stefano Riccie del suo brand vieneannunciato alla vigiliadell'edizione numero 84di Pitti Uomo nel corsodella quale, nella suaboutique (PalazzoTomabuoni Via deiPescioni, 1) presenterà lamostra fotografica dellibro Face it. Continua lacrescita della maisonfiorentina che ha lostabilimento sulle collinedi Fiesole. Il bilancioconsolidato dei 2012 è di88,7 milioni di euro (conun incremento dei 55 percento rispetto al 2011) e laprevisione di crescita peril primo semestre del 2013è del 5o per cento. In Italiai dipendenti della maisonsono 240 (quest'anno laStefano Ricci Spa haassunto solo sul territorionazionale g0 persone). Aquesti vanno aggiunti i11o dipendenti sparsi nelmondo e assunti nellevarie boutique. A Pechino,Mosca, san Pietroburgo,Baku, Xìian, e Macao ilbrand sta aprendo deinuovi monomarca.

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Iniziative ed eventi Pagina 8

AdDi Pitti Immagine,Raffaello Napoleone

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Seiatturato

2 a, del Madeu ícaty, nel settore delleesportazioni. Un segnopositivo che compensale perdite registrate nelmercato interno e cheporta in attivo il settoreper oltre un miliardo emezzo di euro

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art,.,s;i;%s 7,79, 37uropaio allen Europa

aeí moda.In pratica il 53%delle vendite a Paesistranieri vengonoassorbite dal vecchiocontinente. In testaGermania e RegnoUnito. In flessionela Francia

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U7ork in progress L'allestimento in Fortezza per Pitti a tema moto

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aei 'r>rturu J internonel ettore moda.I dati sono relativial 2102. Ma latendenza 2013,secondo il SistemaModa Italia confermala tendenza delloscorso anno

Iniziative ed eventi Pagina 9

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Fiorentina via con i Lambeliop alle•

CascineRenzí• punta al Duca ®Bianco dà

Fiorino a Jovanoffi

Il ritorno della musica live alleCascine, i progetti sull'Arno, il cine-ma in piazza. Obiettivo: reinventa-re la città con la cultura. E un so-gno che potrebbe presto diventarerealtà: David Bowie. All'operazionesta anche lavorando il sindaco Mat-teo Renzi in prima persona, che vor-rebbe bissare il grande successodei Radiohead alle Cascine. Nel ca-so si riuscisse a convincere il DucaBianco (Palazzo Vecchio o unosponsor dovranno mettere mano alportafogli), la location sarà da sce-gliere tra Stadio Franchi e Cascine.Per Bowie sarebbe un grande ritor-no a Firenze - dove la rockstar si èanche sposata- dopo 26 anni: l'ul-tima volta fu un concerto memora-bile al Franchi nel 1987.

Fantasia, sogno e soprattutto cul-tura sono le parole chiave dell'Esta-te Fiorentina 2013 che non a caso,nell'anno dei Mondiali di ciclismo,sceglie come manifesto «II volo del-le biciclette verso la luna sul cielodi Firenze», citazione del film E.Tcon le lettere E.F., ossia Estate Fio-rentina. «La cultura è il respiro diun'anima cittadina, vale la pena in-vestire su di essa sempre di più»,dice il sindaco Matteo Renzi. Perora il Comune investirà la stessa ci-fra del 2012, ossia 27omila euro,ma per fortuna - come ha sottoli-neato lo stesso sindaco - c'è la cit-tà a investire più soldi rispetto alpassato, con il 25% in più di doman-de valide rispetto al 2012, 992mi1aeuro di richieste di finanziamento,il 40%o in più rispetto allo scorso an-no. Con la regia di Riccardo Ventrel-la, e l'occhio vigile dell'assessore al-la cultura Sergio Givone, la kermes-se riaccende i motori lanciando an-

cora l'evento del 23 giugno allo Sta-dio, dove si svolgerà il concerto diJovanotti, che il 24 riceverà a Palaz-zo Vecchio il Fiorino d'oro. Domanisera per l'inaugurazione, ecco l'An-fiteatro in grande spolvero, ad offri-re la cornice al concerto dei Lamb-chop. Eletto insieme a Piazza Santis-sima Annunziata e al Fiume Amo, aluogo simbolo della kermesse.L'Anfiteatro torna così ad esseregrazie alle proposte delle Nozze diFigaro di Alessandro Bellucci il po-lo della musica live (nel cartellonein via di definizione c'è Bobo Ron-delli) ma anche il luogo per le do-meniche riservate alle famiglie. SePiazza Santissima Annunziata saràil centro del cinema, c'è grande atte-sa per il progetto «Riva», che giànel 2012 si riappropriò delle rivedell'Arno, quest'anno esteso ancheai bambini. E domani sulla spiag-gia di San Niccolò, il teatrino di le-gno diventerà il cuore di una sortadi micro mecenatismo popolare,con una serie di installazioni propo-ste dai cittadini. Musica live non so-lo nelle piazze, ma anche alle Obla-te e al Giardino della Sinagoga,ogni giovedì. Integrazione ma an-che internazionalità col «Festivalau Desert» alle Murate. E ancora: ilfestival di musica elettronica Nexte-ch e per la prima volta la collabora-zione con la Scuola di Musica di Fie-sole. Per il terzo anno Virgilio Sie-ni, direttore della Biennale Danza,guiderà gli spettatori in un affasci-nante viaggio alla riscoperta dei ce-nacoli.

Claudio BozzaLoredana Ficicchia

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iSopra David Bowie:il suo concerto potrebbeessere l'evento cloudell'Estate Fiorentina.A sinistra: il manifestodell'estate, Jovanottie Kurt Wagner, leaderdei Lambchop, la bandche inaugura l'Anfiteatro

Iniziative ed eventi Pagina 11

Piazza Ss Annunziatasarà il cuore pulsantedel cinema in cittàLa programmazionear 1va rdá 'lRùgg,ìjr$ fest$vat

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Rassegne, .festival e progetti inteCINEMA e musica nelle piazzefiorentine. Da regalare ai fiorenti-ni negli `angoli' più belli della cit-tà. Dopo il felice debutto del2012, il `cuore' cinematografico,in collaborazione con la Mediate-ca Regionale, torna ad essere piaz-za Santissima Annunziata. Laprogrammazione arriva diretta-mente dalla vetrina dei migliorifestival fiorentini, con titoli inedi-ti, con le iniziative di Schermodell'Arte e Festival dei Popoli (tra-dizionale appuntamento estivo) edalle proposte del Premio Fiesolee della Bottega del Cinema.E il menù resta internazionale colFestival au Desert (che si è ormaistabilmente insediato alle Mura-te). Quest'anno riflettori puntatisull'Europa e gemellaggio conEdimburgo curato da Cultcube.Ma il 2013 `battezza' anche la col-laborazione con la Scuola di Musi-ca di Fiesole: panorama dedicatoalla classica che annovera anchel'Homme Armé, il Festival delleOrchestre Giovanili e l'Orchestrada Camera Fiorentina. Non soloclassica, però, perché torna unodei più importanti festival di mu-sica elettronica d'Italia, il Nexte-ch. Terzo anno di esperienza fio-rentina, invece per Virgilio Sieni,direttore della Biennale Danzache guiderà gli spettatori in unviaggio attraverso il movimentotutto ambientato nei più belli, emeno conosciuti cenacoli cittadi-

ni. Tanto spazio naturalmente aitanti «teatri all'aperto» (la Repub-blica ormai insediata a San Salvi,il Bargello e Villa Strozzi) alla let-teratura alle Biblioteca delle Obla-te (poesia e Stendhal per il mesedi settembre), al ciclismo evocatodai Teatri d'Imbarco al «teatro-ci-nema in atelier» di Doc at Ho-me", con qualche punta curiosa:il Teatro dell'Elce aprirà un bar-biere per un giorno alle Cure men-tre Fosca trasformerà una piazzadi Rifredi in un parkour.Lo scorso anno il progetto Riva siriappropriò delle sponde dell'Ar-no e le valorizzò. Quest'anno, re-

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li: ecco il Y r ,sta la centralità della spiaggia diSan Niccolò, ma gli orizzonti siestendono a gran parte dellesponde cittadine con installa-zioni artistiche. Un progettoche ha camminato insiemeall'assessorato e alla commis-sione ambiente e che inglobe-rà anche Forward, che affidaeconomicamente le sue instal-lazioni al virtuoso sistema delmicro-mecenatismo popolare.

INTORNO all'Arno si svolge-ranno tanti altri progetti,dalla tradizionale CenaBianca che chiude asettembre l'Estate airacconti di fiabe perbambini curati dal La-boratorio Nove (an-che all'Orticultura),fino agli interventiformativi propostidal Vivaio del Mal-cantone. Tanti natu-ralmente gli spazisomministrazio-ne: piazza Tasso,il Parco dell'An-conella, la Vascadei Cigni, il Giar-dino dell'Orticul-tura, la spiaggiadi San Niccolò, laLoggia del Pescee Piazza Annigo-ni.

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DOPO L'APPELLO DEL PARROCO PERI RESTAURI. .,

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i, ficavato se al campanilePRIMA adesione all'appellolanciato da don Roberto percompletare il restauro delcampanile di San Romolo. A dareuna mano alla parrocchia diFiesole saranno gli appassionatidelle vetture simbolo del "britishstyle": le Mini che domenicaprossima, 23 giugno, daranno vitaal primo raduno del ColleEtrusco.L'appuntamento è dalle ore 9, inpiazza Mino, dove sono attese uncentinaio di Mini (modelli storicie moderni), provenienti da ogniparte della toscana e varie regioniitaliane, grazie anche allapromozione lanciata dalla pagineweb del Mini club Italia.Concluse le iscrizioni, leautovetture partiranno quindi perun tour panoramico delle collineper tornare, dopo aver raggiunto ilpiazzale Michelangelo, a Firenze,in piazza Mino alle 15 dovesaranno esposte fino alle ore 18.Seguirà una degustazione di vini

offerti dalla Fattoria diMontereggi. Sempre nelpomeriggio si terrà anche lacerimonia di premiazione dellecinque vetture ritenute piùoriginali.A tutti i partecipanti verrà donatoun ricordo dell'evento.«Tutto ciò ci è stato dettato daldesiderio di fare di una giornatadi festa e di divertimento un attodi beneficenza- ha spiegato lasignora Lucia VespertiniCammilli, organizzatricedell'evento- I fondi delleiscrizioni saranno infatti donati alParroco di Fiesole Don Robertoper il rifacimento del campanilestorico della Cattedrale di SanRomolo».L'iniziativa viene realizzata anchegrazie al contributo di: 2P, IFiesolani, Sarallo Sport, PensioneVilla Sorriso, Hair Stylist Art 44 eIl Bobolino.Per Informazioni: 331.6115068.

Daniela Giovannetti

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ELLERA (Fiesole)Musica e buona cucina fino al 25.

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Daniele Silvestri, uno dei protagonisti dell'Estate Fiorentina

Rondeffi, Silvestri protagonisti311n- 9%tìorentìna (al i )

La rassegna, pur a fronte di risorse limitate,porterà in città eventi ed iniziative per tutti l gusti

Bussa alle porte l'Estate Fiorentina. Co-me sarà? Vivace, diffusa sul territorio,pullulante di occasioni d'ogni tipo, mul-tiforme e creativa. Ma soprattutto al ri-sparmio. Di necessità virtù. Le risorsesono quelle che sono, i così detti grandieventi costano troppo (rinuncia doloro-sa ma obbligata) e i miracoli non si fan-no. Neanche col "logo", un coro di biciche s'innalza in volo verso la luna sulcielo della città, immagine onirica cherichiama E.T. o Miracolo a Milano maanche, più concretamente, i Mondialidi Ciclismo su strada, qui in program-ma a fine settembre. La filosofia cheanima il progetto, supportato come loscorso anno da Palazzo Vecchio percomplessivi 270mila euro (ma le do-mande valide arrivate sono state 78per una richiesta di finanziamento chesfiorava il milione), è riassumibile intre parole: innovazione (dell'offertaculturale), diffusione (palcoscenicisparsi un po' ovunque alla scoperta diluoghi inediti), partecipazione (i resi-denti, i giovani, le famiglie, gli anziani,i bambini e ovviamente i turisti). Per-ché, come di cono i responsabili, coor-dinati da Riccardo Ventrella, «c'è la ne-cessità di vedere lo spazio che abitiamoda punti di vista inusuali e una propo-sta culturale deve servire soprattutto a

questo, a stimolare la partecipazioneattiva». Il via ufficiale giovedì 19 colconcerto dei Lambchop all'anfiteatrodelle Cascine (il programma, in via didefinizione, allerta al momento BoboRondelli il 25/7, una serata per CarloMonni e a settembre Daniele Silvestri)che fa da epicentro alla kermesse insie-me a piazza SS. Annunziata dove si ac-cendono i mille volti del cinema e il cor-so dell'Arno lungo il quale, partendoda San Niccolò, si snoda una serie dipostazioni ricreative e installazioni ar-tistiche. Ritorna alle Murate il Festivalau Desert, si scambiano esperienze colFringe di Edimburgo, si rinnovano lebuone pratiche con Virgilio Sieni e isuoi itinerari danzanti, con la musicaelettronica del Nextech, con le sigleIlomme Armé, Orchestre Giovanili,Orchestra da Camera fiorentina men-tre si affaccia per la prima volta unacollaborazione con la Scuola di musicadi Fiesole. Al tradizionale mosaicoGiardino dell'Orticultura, San Salvi,Bargello, Villa Strozzi, Oblate, piazzaTasso, parco dell'Antonella, Loggiadel Pesce, Vasca dei Cigni alla Fortez-za, piazza Annigoni, si aggiunge unanuova, prestigiosa tessera: il Giardinodella Sinagoga.

GABRIELE RIZZA

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Dov'è finital'arte civica?

DA FIRENZE NUURIZIO CECCHETTI

Fa un certo effetto sentir parla-re di "arte civica", tantopiù sesi parla di arte di cinque o sei

secoli fa. Da molto tempo, per e-sempio, i monumenti cittadini so-no sempre meno "civici" - cioè e-spressione di un patrimonio sto-rico e culturale comune - esempre più "pubblici", nelsenso che hanno la funzio-ne di arredare lo spaziourbano e vengono in ge-nere scelti in base a criteri estrinseci all'ideadi "arte civica", chesono perlopiù e-stetici o funzio-nali a pubbli-cizzare chi spo-sorizza queste o-pere. Lo spaziopubblico, infatti,nell'epoca della co-municazione commer-ciale è ormai appaltato inbuona parte a funzioni chesono "pubblicitarie" dei po-teri che dominano l'organiz-zazione della nostra vita. Maquesto, in fondo, non si puònemmeno dire che sia una novità,il potere ha sempre comunicato at-traverso la scena pubblica, e la mo-stra che in queste settimane si puòvisitare alle Gallerie dell'Accademiaa Firenze ne è una prova. Dal Giglioal David, vuole appunto mostrarecome Firenze, la sua immagine, siaanche un prodotto di quell'arte chei potenti di turno hanno voluto epromosso per celebrare la loro ma-gnificenza. Arte come pubblicità diun ruolo politico, che arriva persi-no a essere il viatico stesso di quelpotere, dove per esempio le corpo-razioni o le cosiddette Arti, detta-vano le scelte del capoluogo tosca-no nel XIII e XIV secolo. Oggi cisentiamo in qualche modo "usur-pati" se ci accorgiamo che i poterieconomici dettano le scelte allapolitica, ci sembra un oltraggio alla

democrazia, ma tra Duecento eTrecento a Firenze le corporazioni,divise fra Arti maggiori e minori aseconda del mestiere prestigioso e-sercitato, avevano parte attiva nelledecisioni politiche sulla città. Si po-trebbe dire: giusto, dal momentoche quelle stesse Arti sommavanouna buona fetta della popolazioneattiva del territorio fiorentino. Perle virtù miracolose di un'immaginedella Vergine, Orsamichele divenneil centro simbolico delle Arti, che e-leggevano ciascuna il proprio san -to protettore; e Firenze tutta avevaper patrono il Battista e per palla-dio la Vergine. Ci si affidava ad arti-sti di gran nome: Giotto, Niccolò di

Pietro Gerini, Ambrogio Lorenzetti(che a Siena dipinse la celebre alle-goria del Buon Governo, dove lagiustizia e il rispetto del bene co-mune regnano nella figura del vec-chio dalla barba e i capelli canuti,seduto in trono, che rappresenta ilComune di Siena), Biagio D'Anto-

nio, Filippino Lippi, Luca dellaRobbia, l'Orcagna, Andrea Pisa-

no, il Pollaiolo, e naturalmentetutti i grandi artisti fiorentini

apparsi sulla scena tra fineMedioevo e Rinascimen-

to, fino alla realizzazio-ne del David di Mi-

chelangelo collocatoaccanto a Palazzo

Vecchio come"custode" di u-na legittimità

politica che - se-condo uno sche-

ma oggi un po' con-sunto - si divideva fra

istanze "democratiche"(il comune) e altre consi-

derate più o meno autori-tarie (la signoria). A Firenze,

come sottolinea Andrea Zorzinel catalogo edito da Giunti, «lo

spazio politico fu molto piùcomposito» e il comune era solo

uno dei soggetti operanti sulla sce-na pubblica: societates di vario ge-nere, il Popolo secondo le sue arti-colazioni, le Arti, le Parti, i signori...Alla fine sembrò che Lorenzo de'Medici, con la sua raffinata culturae le sue doti di comando, potesseportare a sintesi un cammino ini-ziato con l'annessione di Fiesole daparte dei milites, l'aristocrazia ca-valleresca, che segnala nascita delComune, cui seguì l'azione del Po-polo a metà del XIII secolo, chemette a frutto le energie delle fami-glie di origine popolana nel segnodella concordia e della pace (giuri-sti, notai, mercanti, banchieri am-ministrarono la res publica con lamassima attenzione alla fiscalità,alla giustizia, alle opere civili: unmodello anche per oggi?). Il primosegnale forte di questa raggiuntaautonomia fu il conio del fiorinod'oro, che aveva incise su un latol'immagine del giglio e sull'altro lafigura di Giovanni Battista. Furonosecoli, come scrive in catalogo Ma-ria Monica Donato, dove si formòun vero e proprio lessico verbale epittorico, che ebbe, per esempio, lafunzione di comunicare la separa-zione dalla storia stessa della cittàdi coloro che si erano macchiati diazioni contro il bene comune e le i-stituzioni. Era il caso appunto della"pittura d'infamia' accompagnatada distici sentenziosi: così per ilDuca d'Atene («Avaro traditore epoi crudele / lussurioso ingiusto espergiuro») oppure Bonaccorso diLapo, traditore in favore dei Gian-galeazzo Visconti («Superbo avarotraditor bugiardo / lussurioso in-grato e pien d'inganni»). Seguivanoimmagini come quella di SantAga-ta e la cacciata del Duca d'Atenedell'Orcagna, affresco ritrovato nel-

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l'Ottocento durante la demolizionedell'antico carcere del Comune diFirenze lungo via Ghibellina. Aquesto lessico si affianca quello do-ve il governo cittadino diventa an-che depositario della podestas giu-diziaria, e lo afferma proprio attra-verso le immagini nelle sedi delleMagistrature e dei documenti uffi-ciali, ma anche attraverso il rac-conto delle storie dei processi, do-ve si seguiva passo passo l'iter giu-diziario fino all'esecuzione dellacondanna, come nella tavola di-pinta da un anonimo fiorentinoche narra il caso di Giovanni Rinal-deschi, messo a morte per aver ol-traggiato il tabernacolo con l'An-

Horne paladino dei beni storici e artisticiSingolare figura di intellettuale vittorìano, artista,conoscitore d'arte, scrittore e paladino della tutela deibeni storici e culturali, Herbert Percy Horne (Londra1864-Firenze 1916) resta ancora oggi un personaggiopoco studiato rispetto al ruolo che esercito nellacultura del suo tempo.Acquistò Palazzo Corsi nel 1911e lo trasformo in un museo con opere, tra le altre, diGiotto, Simone Martini, Giambologna. Oggi, a PalazzoCorsi, una stanza al piano terra allestita con materialiinediti aiuta a entrare nel personaggio. Horne arrivo inItalia con l'intento di scrivere un libro su Botticelli, enel 1896 si stabili a Firenze. La piccola mostra s'intitola«Horne & Friends. Firenze un sogno da salvare» (acura di E. Nardinocchi e M_ Casati) e presenta carte,libri, stupende impaginazioni grafiche, disegni e unavideoinstaliazione (a cura diVincenzo Capalbo eMarilena Bertozzi) che traccia la storia di Horne.Tra lecose inedite esposte c'e anche la bozza del volume cheHorne scrisse su Botticelli, edito nel 1908, e lo studioper la copertina di "The Burlington Magazine", rivistad'arte che fondò nel 1903 con Bernard Berenson ealtri. Horne diede anche un impulso decisivo alla tuteladella Firenze antica, all'epoca minacciata da progetti dìdemolizione da parte dell'amministrazione cittadina. Unprecursore, quindi, della ormai diffusa tutela dei centristorici, (M.C.)

nunciazione della Vergine sopra ilportale meridionale della chiesa diSanta Maria degli Alberghi. Ritornala strettissima relazione fra vita ci-vile e religiosa, che costò, con lascomunica, la vita allo stesso Savo-narola, il quale regnò su Firenze in-seguendo il mito di una repubblica"eletta", dove il governo agiva ri-spettando la visione etica e religio-sa cristiana (con tutti i rischi teo-cratici che sappiamo).

L nIPnODUZIONE nISEFNPTA

Firenze, Gallerie dell'AccademiaDAL GIGLIO AL DAVID

Fino all'8 dicembre

Le Arti e i Mestieri,il rapporto con i santipatroni, la politicadell'immagine: un temapiù che mai attuale

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FilippinoLippi, «Figuramaschileappesaper unpiede»(XV secolo);a sinistra, < anGiovanniBattista»,copertinadel codice«ConstitutumArtisMonetariorum»;in basso,bottegadi AndreaPisano,«AllegoriadellaGiustizia»(1335-38)

La comunicazione fra potere e societànei secoli del Comune e della Signoriadei Medici. Una grande mostra

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