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ASSOCIAZIONE COSTRUTTORI ANCE COMO 18 – 24 settembre 2017

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ASSOCIAZIONE COSTRUTTORI ANCE COMO

18 – 24 settembre 2017

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8 EconomiaLA PROVINCIA

MARTEDÌ 19 SETTEMBRE 2017

ziose che vengono confermatea favore del pubblico. Per i pri-vati interessati a ristrutturarecasa oppure a costruire unanuova abitazione – spieganogli organizzatori della fiera –saranno offerte consulenzegratuite a cura di esperti Ca-saClima.

Non mancherà poi la visitaguidata a due cantieri di Case-Clima Gold, una a Bellagio el’altra a Calolziocorte. Un’oc-casione per vedere sul campocome un’edilizia con questo ti-po di approccio dia risultatifondamentali sul fronte del ri-spetto dell’ambiente e anchesu quello del costo delle risor-se energetiche. M. Lua.

organizzato il Network Ca-saClimaVillage: si tratta diuno spazio non solo espositi-vo, bensì anche di incontro.Garantirà il confronto fra tec-nici, fornitori e committenti econtribuirà a estendere losguardo al futuro del settore,che si preannuncia con moltenovità.

A completare il program-ma, “Il mondo dei Network”,un incontro fra i rappresen-tanti dei principali CasaClimaNetwork del Nord Italia, e ilconvegno “Ristrutturare Co-mo” a cura delle associazionidi categoria della filiera edilelocale, oltre alle dimostrazio-ni dal vivo dell’Academy. Ci so-no poi delle opportunità pre-

ribadisce la sua natura di fieraapprezzata oltre confine e ol-tre alle numerose realtà italia-ne, non mancheranno le pre-senze dall’estero con Siga Co-ver e Schwörer. In questo mo-do, negli spazi di Lariofieretutte insieme le imprese riu-sciranno a offrire una panora-mica veramente ampia sullesoluzioni più innovative per lasostenibilità in edilizia, nei tregiorni in programma a Erba.

Ma oltre agli stand di vialeResegone si prepara un pro-gramma ricco di incontri co-m’è tradizione, anzi verrà ul-teriormente rafforzato que-st’anno. Insieme si cerca dimettere a fuoco tutto ciò che èemerso per il settore. Spicca inparticolare il convegno orga-nizzato da Fiera Bolzano, dal-l’Agenzia CasaClima e dal Ca-saClima Network Lombardiache vedrà il coinvolgimento diAnit e di Supsi di Lugano.

Molte altre le chance poiper chi vorrà approfondirequesta realtà in perenne svi-luppo. In collaborazione conuna decina di aziende leaderdel settore verrà ad esempio

ErbaSaranno un centinaio

le aziende che esporranno

a Lariofiere

dal 10 al 12 novembre

Le riqualifiche nelnome dell’ambiente si confer-mano una risorsa per l’edili-zia. Prova anche nei numeri diComoCasaclima, la rassegnache si svolgerà a Lariofiere dal10 al 12 novembre.

Sono già oltre 100 le azien-de che hanno aderito all’edi-zione 2017 della fiera dedicataal risanamento e all’efficienzaenergetica, una sfida oggi piùnecessaria che mai e capace didare respiro appunto al com-parto edile. Tra gli espositori,ci sono aziende locali dellaLombardia come molte altreprovenienti da tutta Italia. Trai primi nomi resi noti: Molte-ni, Casa Griffner, RhalpnerBau, Smp Serramenti, Lages,Hoval, Nord Haus, Panasonic,Novello, Emmeform, Wolf Sy-stem, Riwega, Xella Italia eSkyframe.

Non solo: ComoCasaClima

ComoCasaClimaLe riqualificherisorsa dell'edilizia

Materiali in mostra nella passata edizione di ComoCasaClima

Como

La sostenibilità: pro-gettarla, costruirla, viverla. Questo è un nuovo modo di con-cepire l’impresa ed espresso nel titolo che lancia un incontro in Camera di commercio il 5 otto-bre alle ore 14.30.

Alla base la convinzione chegestire un’azienda oggi sia stret-tamente connesso al tema del-l’energia e della sostenibilità del nostro stile di vita. “Compren-dere l’oggi per costruire il doma-ni” sarà in particolare l’inter-vento chiave di Norbert Lant-schner, presidente della Fonda-zione ClimAbita. Seguirà la ta-vola rotonda con imprese ed en-ti del territorio comasco, mode-rata da Elena Stoppioni. L’in-contro in via Parini avviene con Sviluppo Impresa, ha avuto la firma organizzativa di diverse associazioni, il patrocinio della Provincia e lo sponsor dell’im-presa Frigerio. Si tratta di un’ini-ziativa condivisa dal Tavolo so-stenibilità (Ambiente ed ener-gia) coordinato dalla Camera di commercio di Como. La parteci-pazione è gratuita previa iscri-zione sul portale online http://iscrizionionline. co. camcom. gov. it.

SvilupposostenibileIncontroil 5 ottobre

n nA Bellagioe a Calolziocortevisitaai cantieridi Case Clima Gold

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40LA PROVINCIA

MARTEDÌ 19 SETTEMBRE 2017

Lago e Valli

MARCO PALUMBO

L’autorizzazione è allafirma. Il progetto dellavariante della Tremez-zina, modificato secon-

do le prescrizioni della Soprin-tendenza, verrà approvato insettimana».La conferma - con piglio deciso- in esclusiva a “La Provincia”,è di Luca Rinaldi, 59 anni, so-printendente Archeologia, Bel-le Arti e Paesaggio (per le pro-vince di Como, Lecco, MonzaBrianza, Pavia, Sondrio, Vare-se). Ne è passata dunque di acquasotto i ponti da quel 3 dicembre2016, quando sempre attraverso“La Provincia”, lo stesso Rinaldiha bollato senza mezzi terminiquanto elaborato sino a quelmomento (la Soprintendenzaha nel frattempo cambiato sedenel capoluogo meneghino, tra-slocando da piazza del Duomoa corso Magenta). «Quel progetto è una ferita alterritorio, che taglia gli ulivetie i tracciati antichi e che sfioramonumenti importanti», le pa-role di Luca Rinaldi, all’epocatornato da pochi mesi a Milanoin veste di Soprintendente. Pa-role che avevano destato parec-chio scalpore, aprendo un am-pio dibattito che di fatto in que-sti nove mesi abbondanti non siè mai interrotto.

La chiacchierata inizia dun-que dalla domanda forse più

scontata e per attesa dal soprin-tendente.

Quali sono state, dunque, le modifi-

che principali?

Si tratta di un miglioramentogenerale. Finalmente un pro-getto attento alla conservazionedel paesaggio, che è la vera risor-sa di questi luoghi e la cui distru-zione porterebbe gravi danniall’economia e allo sviluppo tu-ristico. Il tracciato è stato mi-gliorato in più punti, soprattut-to attorno alla torre di Spurano,una zona devastata dal progettoiniziale e per cui si era mosso

anche il Fai (Fondo AmbienteItaliano), per il tratto sopra SalaComacina e presso il SacroMonte di Ossuccio, allo sboccodella Val Perlana e allo svincolodi Griante.

Luca Rinaldi fa però subito notare

che « rimangono problemi per il

tratto sopra Mezzegra, che spero

possano essere risolti con il proget-

to esecutivo e con attente mitiga-

zioni dei punti più critici». Obietti-

vo raggiunto, dunque?

È stato un difficile compromes-so, poiché è stato chiesto dimantenere sostanzialmente il

tracciato deciso all’inizio daAnas e Provincia, per non alte-rare troppo il costo preventiva-to e poter accedere subito aifinanziamenti. Sarebbe statoauspicabile prevedere un piùlungo tratto in galleria versoMenaggio. Ma se non ci fossestato questo sforzo comune, sirischiava di andare senza accor-do alla Presidenza del Consigliocon il progetto iniziale, dal no-stro punto di vista assai peggio-re.

Recentemente a Cernobbio, a mar-

gine del Forum Ambrosetti c’è stato

un attacco durissimo dell’onorevo-

le Matteo Salvini contro i ritardi

causati dalla Soprintendenza, uffi-

cio che a suo parere - parole testuali

- «andrebbe soppresso». Non è la

prima volta che il segretario fede-

rale della Lega si scaglia contro gli

uffici di corso Magenta (nuova se-

de). Cosa ne pensa?

Non so che dire. Non sono unpolitico, ma un tecnico specia-lizzato, e risolvo problemi, pen-so nell’interesse della collettivi-tà, difendendo un bene comune,fragile e deperibile, come il pae-saggio dei nostri laghi. Lo slogansull’inutilità dei nostri uffici,come peraltro delle Prefetture,è una costante di quel partito,ma a differenza di quello cheviene raccontato noi lavoriamofianco a fianco con le ammini-strazioni locali, come successocon il Comune di Tremezzina,al fine non di ostacolare, ma dimigliorare progetti che le ma-glie larghe della pianificazioneregionale e spesso la debolezzadegli apparati tecnici di alcuniComuni farebbero passare. Sa-rei lieto di mostrare all’onore-vole Salvini molte decine di casidi scempi edilizi evitati sul lagodi Como. Forse si ricrederebbe.

Dunque, tutto risolto, almeno sul

fronte Soprintendenza. Sullo sfon-

do, peraltro, c’è la candidatura di

Tremezzina a capitale della Cultura

italiana 2020. Una sfida appassio-

nante, che dice?

Apparentemente potrebbesembrare una provocazione,perché in Italia ci sono moltecittà d’arte che aspirano legitti-mamente a questo riconosci-mento. Ma invece, la ritengouna proposta credibile e anchea suo modo geniale, perché quic’è tutto: dal sito Unesco (il Sa-cro Monte di Ossuccio, ndr), alpatrimonio artistico e archeolo-gico, alle Ville e i Musei, ai gran-di alberghi fin de siecle con ilturismo internazionale e infinead uno spettacolare paesaggioche giustamente l’amministra-zione comunale è interessata atutelare».

Da oggi, dunque, si aprirà unnuovo fronte. Un “sì” quello del-la Soprintendenza da mettere incassaforte e custodire con cura.

Luca Rinaldi, soprintendente ad Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per, tra gli altri, il territorio lariano

Il punto

Un sì attesoda due anniCosa succede

8 settembre 2015La conferenza dei servizi

Dopo l’atteso e sospirato via libera

da parte della Soprintendenza (co-

me annunciato ieri a “La Provincia”

dal Soprintendente, Luca Rinaldi),

l’iter del progetto della variante del-

la Tremezzina ha ancora un po’ di

strada da compiere, tanto per rima-

nere in tema. C’è una Conferenza di

Servizi - aperta ormai senza solu-

zione di continuità dall’8 settembre

2015, dopo il fermo “no” in tutte le

sedi istituzionali della stessa So-

printendenza, rappresentata dal-

l’architetto Valentina Minosi - che

va chiusa, con il Consiglio dei Mini-

stri che - ricevuto l’ok da Milano -

trasmetterà il corposo faldone al

Ministero delle Infrastrutture e Tra-

sporti.

L’ultimo attoDa qui all’appalto

Come più volte ricordato nei mesi

scorsi - quando il progetto della va-

riante pareva incagliato tra mille

dubbi e difficoltà - c’è un altro pas-

saggio tecnico che dovrà obbligato-

riamente essere effettuato ovvero

l’esame ultimo e il conseguente il via

libera - formale e sostanziale - del

Consiglio superiore dei Lavori pub-

blici. Solo dopo quest’ultimo nullao-

sta (con tavole tecniche e incarta-

menti al loro posto, l’ok del Consiglio

superiore dei Lavori pubblici do-

vrebbe essere assai celere), il Mini-

stero delle Infrastrutture potrà met-

tere la parola fine alla Conferenza di

Servizi ed emettere così il decreto

d’intesa Stato-Regione che certifi-

cherà la localizzazione dell’inter-

vento. Poi la parola passerà ad Anas

per l’approvazione del progetto de-

finitivo e l’avvio della progettazio-

ne esecutiva. La gara d’appalto rap-

presenta una storia a sé. M. PAL.

L'INTERVISTA LUCA RINALDI. Il soprintendente in esclusiva a La Provincia anticipa il sì al progetto dell’alternativa alla Regina tra Colonno e Griante

«TRACCIATO MIGLIORATOVARIANTE TREMEZZINAAPPROVATA IN SETTIMANA»

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10 Economia

LA PROVINCIA

MERCOLEDÌ 20 SETTEMBRE 2017

edizione di questo progettoche si conferma come un’ini-ziativa di successo del siste-ma camerale lombardo, for-temente apprezzata dallePmi lombarde - ha illustratoGian Domenico Auricchio,presidente di UnioncamereLombardia - Il percorso rea-lizzato in forma sperimentaleper la prima volta in occasio-ne di Expo 2015 si è consoli-dato come un programmastrutturato di accoglienza diqualificati buyer internazio-nali sul territorio regionale».La replica ha quindi adeguatoogni anno i mercati target ecoinvolto nuovi operatoriesteri, proprio per mettere invetrina le eccellenze delleprovince.

«Insieme al sistema came-rale lombardo abbiamo deci-so di replicare l’iniziativa peril terzo anno consecutivo per-ché abbiamo avuto riscontridiretti dalle aziende dell’effi-cacia del progetto per i loroprocessi di internazionaliz-zazione» spiega Sergio Rossi,direttore di Promos. M. Lua.

incontri b2b nei 24 appunta-menti in tutte le province del-la Lombardia. Quello coma-sco porrà le nostre impreseche ruotano attorno al settoredell’edilizia, conoscere le po-tenzialità e le offerte di clientiprovenienti da Qatar, Kuwait,Oman, Indonesia, Singapore,Arabia Saudita, Turchia, In-dia e Polonia. Mercati piutto-sto vivaci e interessati a ciòche si produce qui.

Tra le aziende più rappre-sentative che hanno rispostoall’iniziativa, la Erco con lesue finestre che parlano il lin-guaggio del design, presenteanche con la Mandelli (faran-no anzi il bis il 17 a Cantù).«Per il mercato medio-orien-tale – dice Antonio Corengiadell’azienda di Casnate – laprima tappa e ci rivolgiamosoprattutto al mondo del con-tract. Per quello tedesco, lavolta successiva, puntiamopiù su progettisti e interiordesigner».

Insomma, c’è sempre piùattenzione all’estero, ma inmodo preciso e mirato.

«Siamo ormai alla terza

Vertemate Parte domani la rassegna

avviata con l’Expo 2015

che mette in vetrina

le eccellenze lombarde

Venti aziende coma-sche, legate al sistema casa, aconfronto con i mercati stra-nieri. Si svolgerà domani nel-la sede della Fondazione Mi-noprio in viale Raimondi ilsecondo dei due incontri delprogetto Incoming Buyer sulterritorio comasco.

Un momento rilevante, perpresenza quantitativa e qua-litativa di imprese. Va ricor-dato che questa operazioneconta 66 giornate di eventi inLombardia, 367 buyer prove-nienti da oltre 40 paesi, 1.347imprese lombarde assististe,8.300 incontri b2b, oltre 700accordi conclusi: quindi mol-ta concretezza nelle primedue edizioni del progetto “In-coming di Buyer Esteri” diUnioncamere Lombardia eSistema camerale lombardo,con il supporto di Promos.

Preziosi insomma i 2mila

Edilizia a MinoprioLe aziende si presentanoai buyer internazionali

La rassegna è nata nell’ambito di Expo ARCHIVIO

Le imprese

Faccia a faccia con i clientiSono soprattutto comasche le

imprese che si sono iscritte agli

incontri con gli operatori esteri a

Vertemate con Minoprio. E che

domani potranno confrontarsi

durante l’iniziativa “Incoming

Buyer Como” di Promos e Unio-

camere. A queste si sono aggiun-

te un gruppo di aziende lecchesi

e sondriesi e pochissime del

territorio circostante.

Queste le imprese che dialoghe-

ranno con i potenziali clienti:

FasTecs; Bentivoglio Luigi;

Officine Mandelli; Erco; Fratelli

Rusconi di Severino e Giovanni

Rusconi; Gl Locatelli; La Fer dei

Fratelli Ramaioli; Abralux Colori

Beghé; Arnaboldi Interiors;

Mantex di Manto Alessandro;

Rete Metaly; Dami Ferruccio;

Sepra; Molteni Carlo & C di Ermi-

nio, Marco e Mario Molteni;

Tecnoplastica group; Mapa Italia,

Italian Stones di Freschi Cristian;

Et; Ael Croci 1911; Architetto

Francesco Uccheddu; FF Sy-

stems.

Si tratta dunque di settori diver-

si, ma che ruotano tutti attorno

al mondo dell’edilizia, aziende

anche di differenti dimensioni e

storia. Tutte ugualmente tese

però verso il futuro, che passa da

un rafforzamento ulteriore

nell’export.

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12LA PROVINCIA

MERCOLEDÌ 20 SETTEMBRE 2017

Focus Casa Bonus fiscali e nuove regole

Bonus e condominiper lavori e spesedetrazioni più alteRiqualificazione energetica. Nuovo intervento dell’Agenzia delle Entrate per chiarire criterie modalità di applicazione dello sconto fino al 75%

COMO

SIMONE CASIRAGHI

Il via libera era arrivatoprima delle vacanze estive: i con-tribuenti che eseguono interventiedilizi di riqualificazione della propria casa, ma non hanno un reddito così elevato per poter de-trarre il 65% del credito d’impostamaturato ( i cosiddetti incam-pienti), hanno avuto la possibilitàdi usufruirne e di cederlo a impre-se o alle banche. Ma L’Agenzia delle Entrate, proprio su questi tema è ulteriormente intervenutala settimana scorsa per chiarire ancora meglio e nel dettaglio co-me poter sfruttare le agevolazioniper il risparmio energetico, sia perle singole unità immobiliari sia per le parti comuni degli edifici condominiali, e spiegando i criterisu come trasferire il credito di in-capienti e condomini.

Tutte nuove regole e criteri dicalcolo che l’Agenzia delle Entrateha organizzato in una nuova guidasulle agevolazioni per il risparmioenergetico in cui distingue tra le

regole in vigore per le spese soste-nute fino al 31 dicembre del 2016e le novità in vigore dal primo gen-naio del 2017 e fino al 2021.

Bonus ecologico per condomini

Tra le novità introdotte, le Entratesegnalano le detrazioni più alte per gli interventi di riqualificazio-ne energetica di parti comuni de-gli edifici condominiali attraversoi quali si raggiungono specifici in-dici di prestazione energetica. Inparticolare, la detrazione, da ri-partire sempre in 10 rate annualidi pari importo, spetta nelle se-guenti misure del 70%, se gli in-

terventi riguardano l’involucro dell’edificio con un’incidenza su-periore al 25% della superficie di-sperdente lorda dello stesso edifi-cio; del 75%, quando gli interventisono diretti a migliorare la presta-zione energetica invernale ed esti-va.

Queste maggiori detrazionivalgono per le spese effettuate trail 1° gennaio 2017 e il 31 dicembre2021 e vanno calcolate su una spe-sa non superiore ammontare a 40.000 euro per ogni singola uni-tà, cioè moltiplicato per il numerodelle unità immobiliari che com-pongono l’edificio.

Resta l’obbligo, per poter usu-fruire di queste maggiori detra-zioni, di sottoporre i documenti dispesa a professionisti abilitati at-traverso l’attestazione della pre-stazione energetica degli edifici. Resta anche la possibilità che L’Enea effettui controlli, anche acampione, su queste attestazioni.L’attestazione false va decadere l’agevolazione.

Il credito degli incapienti

Per le spese sostenute dal 1° gen-naio 2016 al 31 dicembre 2016, silegge nella nota dell’Agenzia delleEntrate, per la riqualificazione energetica di parti comuni dei condomini, i contribuenti che sitrovano nella cosiddetta “no taxarea” (incapienti) possono cedereai fornitori dei beni e dei servizi necessari alla realizzazione degliinterventi un credito pari alla de-trazione Irpef spettante, come pa-gamento di una parte del corri-spettivo.

In particolare, il credito è uti-lizzabile in compensazione, a par-tire dal 10 aprile 2017 e medianteil modello F24, esclusivamente attraverso i servizi telematici del-l’Agenzia delle Entrate. La quotadi credito non fruita nell’anno puòessere riportata nei periodi d’im-posta successivi ma non può esse-re chiesta a rimborso.

Per le spese sostenute dal 1°gennaio 2017 al 31 dicembre 2021 per interventi di riqualifica-zione energetica di parti condo-miniali comuni, compresi quelliche danno diritto alle maggiori detrazioni del 70 e 75%, i condò-mini che della no tax area possonocedere un credito pari alla detra-zione Irpef spettante.

La cessione può essere dispo-sta in favore dei fornitori dei beni edei servizi necessari alla realizza-zione degli interventi; di altri sog-getti privati (persone fisiche, an-che esercenti attività di lavoro au-tonomo o d’impresa, società ed

enti); oppure a istituti di credito eintermediari finanziari (ad esem-pio banche). I soggetti che ricevo-no il credito hanno, a loro volta, lafacoltà di cessione.

La cessione del credito

L’Agenzia nella sua ultima Guidaspiega anche che, per i lavori ese-guiti dal 1° gennaio 2017 sulle particomuni degli edifici condominia-li, per i quali si ha diritto alle detra-zioni più elevate del 70 e del 75%,anche soggetti diversi dagli inca-pienti possono scegliere di cedereil credito. In questo caso il creditopotrà essere ceduto ai fornitori che hanno effettuato gli interven-ti, ma è possibile cederlo anche adaltri soggetti privati (persone fisi-che, anche se esercitano attivitàdi lavoro autonomo o d’impresa,società ed enti). Non possono ce-derlo, invece, alle banche.

Il singolo condomino infinepuò decidere anche di cedere l’in-tera detrazione calcolata o sulla base della spesa approvata dalla delibera assembleare per l’esecu-zione dei lavori anche sotto formadi cessione del credito d’impostaai fornitori, per la quota a lui im-putabile.

Bonus 65% fino a dicembre 2017

Non ci sono grosse novità sul fron-te dell’ecobonus 65% sulle singoleabitazioni per cui sono state pro-rogate le regole dell’anno scorso:fino al 31 dicembre 2017 coloro che eseguono interventi di riqua-lificazione energetica hanno dirit-to a una detrazione fiscale del 65%(dall’Irpef e dall’Ires) da spalmaresu 10 anni.

L’Agenzia ricorda anche chedetrazione vale anche, relativa-mente alle spese effettuate tra il1° gennaio 2016 e il 31 dicembre2017, per l’acquisto, l’installazionee la messa in opera di dispositivimultimediali per il controllo a di-stanza degli impianti che ne con-sentano anche la regolazione.

Le regole per gli incapienti

Credito e no tax areaChi sono gli incapienti

I contribuenti che si trovano nella

cosiddetta “no tax area” (inca-

pienti) possono cedere ai fornitori

dei beni e dei servizi necessari al-

la realizzazione degli interventi la

detrazione Irpef spettante, ma il

il credito va in compensazione, a

partire dal 10 aprile 2017.

Le maggiori detrazioniIl limite di 40.000 euro

Le maggiori detrazioni valgo-

no per le spese effettuate tra il 1°

gennaio 2017 e il 31 dicembre

2021 e vanno calcolate su una spe-

sa non superiore ammontare a

40.000 euro per ogni singola uni-

tà.

L’estensione al 2017Il credito cedibile fino al 75%

Per le spese sostenute dal 1° gen-

naio 2017 al 31 dicembre 2021 per

interventi di riqualificazione

energetica di parti condominiali

comuni, compreso il credito del 70

e 75%, i condòmini della no tax

area possono cedere il credito pa-

ri alla detrazione Irpef spettante.

70%GLI INTERVENTI

È lo sconto Irpef se i lavori riguardano l’involucro esterno dell’edificio

75%LA VERIFICA DEI PARAMETRI

L’incentivo è diretto a migliorare la prestazione energetica

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41LA PROVINCIA

MERCOLEDÌ 20 SETTEMBRE 2017

Lago e Valli

TREMEZZINA

MARCO PALUMBO

L’uragano Rinaldi (ap-profittando del fatto che è con-suetudine degli americani dare un nome ai fenomeni meteo particolarmente intensi) si è ab-battuto nuovamente sul pluri-decennale iter della variante della Tremezzina, la “grande opera” da 330 milioni di euro per risolvere i problemi legati al sovraccarico della Statale Regi-na attraverso un percorso quasi interamente in galleria lungo dieci chilometri.

Luca Rinaldi è il Soprinten-dente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio (per le province di Co-mo, Lecco, Monza Brianza, Pa-via, Sondrio, Varese), che ieri - inesclusiva a “La Provincia”- ha annunciato che «il progetto del-la variante della Tremezzina, modificato secondo le prescri-zioni della Soprintendenza, ver-rà approvato in settimana. L’au-torizzazione è alla firma».

L’intervista a La Provincia

Tutto questo dopo l’altra inter-vista a “La Provincia”, quella del3 dicembre scorso, in cui aveva stroncato il progetto di questa attesissima infrastruttura, che collegherà Colonno con Grian-te.

Dunque, ora il corposo faldo-so riprenderà già all’inizio della prossima settimana la strada di La variante Tremezzina correrà a mezza costa della montagna, quasi interamente in galleria

Variante: «E adesso sotto con i lavori»Tremezzina. Soddisfazione per il via libera della Soprintendenza alla strada che toglierà il traffico dalla ReginaIl sindaco Guerra: «Presto un incontro con il ministro Delrio per il cronoprogramma». Il Comitato: «Finalmente»

Roma, sponda Anas, prima di ri-prendere la strada della Confe-renza di Servizi, aperta ormai dall’8 settembre 2015. «Final-mente il tanto sospirato sì è arri-vato. Che fatica - commenta Sergio Rovelli, combattivo presidente del Comitato Pro Statale Regina - Certo che dire un sì netto e chiaro, senza se o senza ma avrebbe sgomberato ilcampo da qualsiasi dubbio resi-duo. Ricordo che noi siamo i pri-mi custodi dell’ambiente. Per noi, intendo i 13 mila aderenti (con firma) al Comitato Pro Sta-tale Regina. Bene l’ok della So-printendenza. Aggiungo però: ora i lavori inizino al più presto. La gente non ne può più di in-contri, vertici, ultimatum e fiu-mi di documenti che inondano le stanze della Soprintendenza. Occorrono i fatti».

Mauro Guerra, il sindaco diTremezzina e parlamentare Pd, ieri in tarda mattinata, ha posta-to sul proprio profilo facebook lafoto di un’auto (d’epoca) che ta-glia il traguardo, con la scritta “Traguardo” in bella evidenza. «In molti chiacchierano e pole-mizzano su giornali e social. Al-tri, come riconosciuto dal So-printendente Luca Rinaldi al Comune di Tremezzina, lavora-no per risolvere i problemi, mi-gliorare i progetti e arrivare alla realizzazione dell’opera - così in una nota inviata nel pomeriggio

- Un grazie al team di progettistidella Provincia, al paesaggista incaricato (per gli approfondi-menti sul tracciato ,ndr) ed ai di-rigenti di Anas per il prezioso la-voro fatto in questi mesi con la Soprintendenza».

Mauro Guerra spiega che «lascorsa settimana, d’intesa con l’onorevole Chiara Braga, avevo già informato il Ministro Gra-ziano Delrio dell’imminente via libera della Soprintendenza al progetto della variante della Tremezzina e concordato con lui un incontro, in sua presenza, con Anas per definire il crono-programma successivo».

Conferenza dei servizi

Cronoprogramma che - va ri-cordato - si concluderà solo do-po che sarà messa la parola fine sulla Conferenza di Servizi cita-ta poc’anzi.

L’ex presidente dell’Associa-zione Provinciale Artigiani (12 anni alla guida dell’Associazionecomasca), Cornelio Cetti, len-nese commenta. «Proprio in questi giorni stavo prendendo contatto con le varie Associazio-ni di categoria, in primis gli arti-giani, per chiedere una nuova mobilitazione per la variante - spiega Cetti - C’è il “sì” della So-printendenza, ma mancano an-cora alcuni passaggi. E’ impor-tante che si faccia presto e bene. Il tempo è prezioso».

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38 ErbaLA PROVINCIA

GIOVEDÌ 21 SETTEMBRE 2017

ERBA

Architetti e ingegneri, imprenditori e commercianti.

Tutti convocati a Palazzo Maj-noni per consigliare il sindaco e aiutarlo a prendere le decisioni più difficili. «Ho scritto a diverseassociazioni di categoria e ordiniprofessionali - spiega Veronica Airoldi - chiedendo loro di inviarerappresentanti a due tavoli di con-fronto che intendo istituire per confrontarmi con esperti su temirilevanti. Il primo tavolo sarà de-dicato al governo del territorio, ilsecondo all’economia».

Le lettere sono già partite. Aentrambi i tavoli sono invitati Unindustria Confartigianato, Cna, Confcommercio, Confeser-centi, Ance e Compagnia delle Opere; al solo tavolo per il governodel territorio gli Ordini di architet-ti e ingegneri, i Collegi dei geome-tri e dei periti, i rappresentanti diLegambiente.

Interlocutori privilegiati

Il primo cittadino - che chiede aogni interlocutore di delegare unoo due rappresentanti per tavolo -non esclude di allargare la squadraad altre associazioni: i tavoli, delresto, saranno informali e verran-no convocati da Airoldi senza unacadenza fissa.

«Il tavolo dell’economia - spie-ga Airoldi nella lettera - ha comeobiettivo quello di trattare, all’in-terno di un progetto più ampio dipromozione del territorio, temati-che di interesse diretto del mondoeconomico quali attività commer-ciali, artigianali e industriali».

Il secondo tavolo, continua ilsindaco, «vuole essere uno stru-mento di confronto relativo alle scelte strategiche di pianificazio-ne urbanistica, infrastrutturale, culturale, turistica e di servizi che

Il sindaco Veronica Airoldi, seconda da sinistra, con gli addetti dell’ufficio urbanistica

Economia e città del futuroAiroldi chiama gli espertiErba. Lettera del sindaco alle associazioni in vista dei “tavoli tecnici”«Dagli industriali agli ambientalisti, importanti i pareri di chi conosce»

possano permettere alla nostra città di diventare attrattiva rispet-to all’esterno e di tornare a essere,concretamente e non solo sulla carta, un punto di riferimento peril territorio circostante».

Entrambi i tavoli saranno «or-ganismi consultivi a supporto del-l’attività del sindaco, da costituirsiper tutta la durata del mandato eda convocarsi periodicamente».

Riqualificazione

Il tavolo per il governo del territo-rio, in particolare, appare molto importante alla luce della riquali-ficazione delle aree centrali di-smesse che Airoldi conta di avvia-re entro il 2022. L’apertura ad as-

sociazioni e ordini professionaliè un passo concreto nella direzio-ne annunciata a chiare lettere dalprimo cittadino nelle proprie li-nee programmatiche: confrontar-si e collaborare con tutti per «co-struire insieme il futuro della cit-tà».

Un sindaco, ribadisce Airoldi,«non può sapere tutto ma allo stesso tempo ha il compito di fareuna sintesi e di prendere decisioniimportanti. Per farlo ho intenzio-ne di ascoltare di volta in volta i pareri di persone che sono espertein un determinato campo: così avrò un quadro più chiaro su tuttele questioni importanti». Luca Meneghel

nGli organismiconsultivisaranno convocatiperiodicamentein base alle esigenze

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16 ComoLA PROVINCIA

VENERDÌ 22 SETTEMBRE 2017

sone con disabilità. I dettaglidella proposta verranno resinoti nella giornata di oggi.

A breve inoltre si terrà unvertice tra Regione e Comu-ne, annunciato di recente.Obiettivo: fare il punto sul-l’iter che dovrà portare allanuova gara d’appalto neces-saria per affidare la realizza-zione delle opere antieson-dazione, dopo l’addio a Saca-im. La Regione vuole condi-videre con l’amministrazionecittadina, in particolare, gliaspetti architettonici delnuovo progetto. Ci sarannoanche i tecnici della societàInfrastrutture lombarde,braccio operativo dell’enteregionale.

indirizzo portato al tavolodall’assessore all’UrbanisticaMarco Butti. L’idea è quelladi non stravolgere lo spazio edi renderlo fruibile come ter-razza sul lago, in attesa delprogetto che dovrà disegnareil volto definitivo della pas-seggiata.

Nei giorni scorsi era giàstato posizionato un servo-scala, in modo da consentirel’accessibilità anche alle per-

Parliamo dell’area che ospi-tava la biglietteria della Navi-gazione, sul lungolago.

La Regione aveva deciso dilanciare un sondaggio onlinetra i cittadini, per raccogliereidee e suggerimenti sul desti-no dello spazio rimasto libe-ro dopo la demolizione delvecchio manufatto.

Ieri la giunta di PalazzoCernezzi ha affrontato laquestione e ha detto sì a un

La scelta

Dopo il sondaggio online

ieri al tavolo dell’esecutivo

un indirizzo

proposto da Marco Butti

Una soluzione “clas-sica”, nessuna invenzione.Quasi un modo per dire chein quella zona di stranezze sene sono già viste troppe ed èmeglio «andare sul sicuro».

La giunta: terrazza sul lagoal posto dell’ex biglietteria

L’area oggetto del sondaggio lanciato dalla Regione

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Como 17LA PROVINCIA

VENERDÌ 22 SETTEMBRE 2017

Su un punto insiste damesi, fin dall’inizio della cam-pagna elettorale, Mario Lan-driscina: più parcheggi in cit-tà.

Passare dalle parole ai fatti,però, si sta rivelando più diffi-cile del previsto.

Il sindaco ha puntato ini-zialmente sul ritorno dei postiblu nell’area ex Ticosa e si èdetto deciso ad accelerare perraggiungere l’obiettivo. La bo-nifica del sottosuolo tuttavianon si è ancora conclusa e suitempi regna l’incertezza (po-trebbero essere lunghi, comeLa Provincia ha rivelato ieri).L’operazione si ripagherebbein un anno, secondo le stimedei tecnici, ma il nodo è la ne-cessità di un accordo - al mo-mento tutto da costruire - traComune e Villa Saporiti persbloccare la bonifica.

Sindaco e giunta puntanopoi a ripristinare qualche po-sto auto in piazza Roma (altrotema più volte al centro deldibattito in campagna eletto-rale) ma non sono stati chiarititempi e modalità dell’inter-vento.

Sorprese in vista

Ecco allora che tornano in augedue proposte lanciate nel re-cente passato e ipotizzate dainvestitori privati. La prima ciporta nel cortile del collegio La conclusione della bonifica nell’area Ticosa è un’incognita

Parcheggi, il Comune conta sui privatiMa tempi lunghi per i nuovi autosiliProgetti. Nessuna certezza sull’area della Ticosa e sull’ipotesi di un maxi parcheggio al GallioTorna in primo piano l’ex Danzas: un operatore si era detto interessato a creare una struttura

Gallio, dove l’Opera Pia datempo ipotizza la realizzazionedi un autosilo di tre piani fuoriterra, per un totale di circa 300posti.

Il percorso sembrava in di-scesa, sul finire della giuntaLucini, poi un brusco stop inseguito agli approfondimentitecnici che avevano fattoemergere la necessità di unavariante al Pgt e avevano solle-vato dubbi sulla compatibilitàcon il decreto ministeriale inmateria di volumi (l’alternati-va, che sembra però meno pra-ticabile, è una struttura inter-rata).

Nelle prossime ore il temaverrà preso in esame nuova-

mente dall’assessore all’Urba-nistica Marco Butti, il fattocerto è che la proprietà non haabbandonato il progetto (se neoccupa l’architetto comascoStefano Seneca) e semmai nevaluta una parziale modifica,attraverso un ridimensiona-mento.

Le proposte

Il secondo scenario - alternati-vo a quello del maxi parcheggioal Gallio se non altro per lavicinanza tra le due aree - toccail comparto “ex Danzas”. Perquesti 440 metri quadrati traviale Innocenzo, via Venini evia Regina, a due passi dallastazione San Giovanni e dalcentro, l’anno scorso si era ipo-tizzata la rinascita proprio at-traverso la realizzazione di unautosilo.

Una cordata di imprenditoricomaschi aveva bussato a Pa-lazzo Cernezzi nell’estate del2016 dicendosi interessata asviluppare su quei terreni(proprietà Limonta) una strut-tura per la sosta. Tornerà allacarica, probabilmente.

All’inizio del 2012 il consi-glio comunale aveva approvatola proposta per la costruzioneall’ex Danzas di un hotel da 152camere. Ma poi i proponentiavevano cambiato idea e nullasi era mosso. M. Sad.

nDifficilmentenel cortiledel collegiosi farà un autosilofuori terra

nSfumato il pianoper un albergoRiecco l’ideadell’area di sostavicino alla stazione

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41LA PROVINCIA

VENERDÌ 22 SETTEMBRE 2017

CANTÙ

CHRISTIAN GALIMBERTI

A esprimere parecchioscetticismo sono i consiglieri che siedono in minoranza in Consiglio comuna-le.

Se davvero l’am-ministrazione di centrodestra riusci-rà a trovare i fondi per la Canturina Bis,stimata, nella sua in-terezza, in circa 70 milioni di euro, sonopronti a compli-mentarsi. Dubitano tuttavia che succe-derà. Come potreb-be non essere facile, a loro detta,portare a casa la tangenzialina diCantù Asnago. O il più breve tra-gitto tra Cucciago e corso Euro-

Una grande classico della viabilità canturina: le code di ingresso in centro in via per Alzate ARCHIVIO

«Le tangenziali sono solo sogni»Ma l’assessore: «Noi ci proviamo»Cantù. L’opposizione attacca i piani viabilistici del Comune: «Non riuscirete a realizzarle»Maspero ribatte: «Su Canturina bis e Tangenziale di Asnago andremo in Regione e a Roma»

pa. Ma tutto questo, tuttavia, non toglie il desiderio di insegui-re l’obiettivo da parte della Giunta del sindaco Edgardo Arosio. Perché, come replica

l’assessore ai Lavoripubblici DavideMaspero, LegaNord, si va avanti al-la ricerca di finan-ziamenti. Sia in Re-gione che al Mini-stero delle Infra-strutture.

I dubbi

Fatica a credere cheil sogno possa diven-tare realtà France-

sco Pavesi, Lavori in Corso: «L’attuale amministrazione è quella che ha governato Cantù per circa vent’anni senza riusci-

re a portare risorse significative sul tema della viabilità. Se oggi saranno in grado di farlo, ap-plaudiremo. Ma i soldi non c’erano nemmeno quando c’era il vento in poppa».

Non ci crede, all’interno dellastessa coalizione civica, nem-meno Ilaria Cappelletti, Can-tù Rugiada: «Ovviamente c’è molto scetticismo. Non so se riusciranno in questo obiettivo: le aspettiamo da anni. Rischia diessere un’altra promessa delle tante che non sono riusciti a mantenere».

Lo dubita anche Filippo DiGregorio, Pd: «La Canturina Bis sarebbe quella che costa 70 milioni di euro? Auguri: se li tro-vano, non siamo contrari. Però èabbastanza conclamato che, di questi soldi, non ce n’è. Siamo

n «Servono soldi,tantissimi soldi»Il Pd offrel’appoggio dei suoiparlamentari

agli annunci. Se potranno anchesoltanto farne un pezzetto, va benissimo, alleggerirà il traffico.Ma credo che i temi da affronta-re siano altri. Io investirei su al-tro».

E aggiunge: «Ad esempio, sul-la banda larga. I moncherini di tangenziale non risolvono il problema. Se possiamo aiutare, siamo qui: ci sono deputati del Pd del territorio che hanno lavo-rato alacremente e hanno otte-

nuto finanziamenti per il lago». Il riferimento è per la variante della Tremezzina, tema seguito dai parlamentari Mauro Guer-ra e Chiara Braga.

Per il Movimento 5 Stelle èRosario Enea a dire: «Ne discu-teremo fra noi, ma, a titolo per-sonale, io sono scettico».

La replica

In Giunta si tira dritto. L’asses-sore Maspero ricorda quanto giàdetto: «Sicuramente per la Can-turina Bis e per i collegamenti verso Cucciago e Cantù Asnago l’interesse è forte. È qui che si concentrano le nostre priorità».

E aggiunge: «Nei prossimigiorni relazioneremo con pun-tualità i passi che stiamo percor-rendo in Regione e al ministero delle Infrastrutture».

Davide Maspero

ASSESSORE

Cantù

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Corriere di Como Venerdì 22 S e t t e m b re 2017 3

Primo piano I nodi dell’ateneo

Politecnico, sì al vertice con il sindaco di Comoper discutere del futuro del polo cittadinoIl rettore: «Con Mario Landriscina rapporto ottimo e improntato alla collaborazione»

L’analisi Lironi: «Servono studenti, soldi e un nuovo corso»Ma da luglio a oggi istituzioni e associazioni non ne hanno ancora discusso

(m.d.) «Se si vuole andareavanti e conservare la pre-senza del Politecnico in cit-tà ci devono essere i numeri,gli studenti in particolare,una proposta di corso inno-vativo e la disponibilità del-le istituzioni a mettere iquattrini necessari: servo-no 5 milioni di euro in 10 an-ni, 500mila euro all’anno».

Enrico Lironi, membrodel consiglio di ammini-strazione della FondazioneAlessandro Volta e presi-dente di Sviluppo Como -ComoNext, la società chegestisce il Parco scientificoe tecnologico di Lomazzotra i cui soci figura la Fon-dazione Politecnico, riassu-me così la situazione del Po-

litecnico in riva al Lario.«Ho partecipato all’incon -

tro di luglio con il rettoredel Politecnico e devo direche le sue parole sono statemolto chiare - aggiunge Li-roni - Resta ha spiegato cheoccorre puntare su un corsotrasversale e innovativo chepossa attrarre studenti, an-che dal resto d’Italia e dal-l’estero, e che possa offriresbocchi lavorativi, che ser-vono soldi e il sostegno delleistituzioni, delle associazio-ni imprenditoriali e delleimprese del territorio. Daluglio a oggi non mi risultache istituzioni e associazio-ni ne abbiano parlato tra lo-ro, si siano cioè sedute at-torno a un tavolo per defini-

(m.d.) «Il rapporto con il sindacoComo è ottimo e improntato al-la collaborazione. Ci siamo vistil’ultima volta a luglio e ci siamoripromessi di rivederci a settem-bre. La segreteria del Politecni-co è già in contatto con quelledell’Università dell’Insubria edel Comune di Como per definireuna data». Ferruccio Resta, ret-tore del Politecnico di Milano,risponde così alla proposta di unvertice sul futuro del polo laria-no del prestigioso ateneo mila-nese chiesto dal primo cittadinodel capoluogo comasco, MarioLandriscina.

L’incontro, che coinvolgeràanche il numero uno della sedecomasca dell’Insubria, il proret-tore Giuseppe Colangelo - il qua-le si è già dichiarato disponibile- dovrebbe dunque tenersi neiprossimi giorni, probabilmentenel mese di ottobre.

Tutto nasce dalle parole di Ma-rio Landriscina, che nei giorniscorsi ha lanciato una sorta diultimatum: «Per noi è impor-tante mantenere il Politecnico aComo e comprendiamo anche lasituazione di concorrenza conMilano così vicina, ma vogliamocapire quali siano i piani per ilfuturo - ha detto il primo citta-dino - Ci dicano che cosa e quan-to serve al Politecnico per resta-re. Se non c’è più interesse è giu-

sto che il Comune punti soltantosull’Insubria».

Il polo lariano del Politecnicoè andato via via perdendo corsi eiscritti. Oggi è strutturato su trepercorsi formativi: il corso dilaurea triennale in Ingegneriainformatica, il successivo bien-nio, con lezioni in lingua inglese,per conseguire la laurea magi-strale e uno dei due anni, il se-condo, del corso di laurea magi-strale in Ingegneria fisica, an-ch’esso in inglese. Lo scorso an-no accademico gli studenti era-no circa 800, una quota minimarispetto alla totalità degli stu-

denti del Politecnico di Milano,pari a oltre 40mila. Il polo terri-toriale di Lecco, nato prima diquello comasco, conta più di1.600 iscritti, con un trend in cre-scita, e offre sei corsi di laureaoltre a un nuovo e attrezzatocampus universitario di 40milametri quadrati.

Il timore, su questo ramo delLario, è che il Politecnico possaarrivare allo smantellamentodel polo comasco. Una decina dianni fa l’ateneo milanese ha tra-sferito da Como al campus dellaBovisa, alle porte di Milano, duecorsi di laurea, quello di Inge-

gneria gestionale e il biennio diDisegno industriale.

Da tempo il Politecnico sta ri-flettendo sul futuro del polo co-masco, del quale si occupa diret-tamente il rettore.

«L’idea che il nostro rettoresta portando avanti è che il Po-litecnico a Como debba avere unproprio ruolo, un valore aggiun-to - afferma Fabio Salice, cantu-rino, docente in riva al Lario edelegato per il polo comasco nelConsiglio del corso di studio inIngegneria informatica - Datempo è in corso una fase di pro-gettualità e pianificazione e tut-ti gli attori stanno analizzandoquali sono le opportunità. A li-vello territoriale vi sono le vo-lontà politiche affinché il polorimanga, ma occorre che abbiaun ruolo ben definito nell’ambi -to dell’assetto, nazionale e in-ternazionale, del Politecnico, edè necessario l’apporto del terri-torio e delle sue istituzioni».

«Gli scenari sono tanti - con-clude il professor Salice - Noi,come docenti, stiamo facendoattività di raccordo tra il terri-torio e il nostro ateneo, però ladecisione finale spetterà al ret-tore, sulla base della sua visionedel Politecnico, e agli altri atto-ri in gioco, dalle istituzioni co-masche alle associazioni im-prenditoriali».

~Ferruccio RestaLa nostrasegreteria è giàin contattocon quelledi Comunee Insubria perdefinire la data

~Fabio SaliceNoi, comeprofessori,stiamo facendoattività diraccordo trail territorio eil nostro ateneo

In attesaLa segreteriadel Politecnico, in basea quanto emerso ieri,è già in contattocon quelle dell’Universitàdell’Insubria (foto asinistra) e del Comunedi Como (foto a destra)per definire una datain cui fissare l’i n c o n t rodestinato a mettere deipunti fermi sul rapportotra gli atenei cittadini el’amministrazione. Ciò sirende necessario inparticolare dopol’ultimatum del sindaco

La sede del polo comasco del Politecnico di Milano, tra via Valleggio e via Castelnuovo. Il futuro dell’ateneo in città resta incerto

Enrico Lironi siede nel consiglio di amministrazione della Fondazione Volta

re che tipo di impegno vo-gliono assumersi e quali ri-sorse sono in grado di met-tere in campo».

Il prossimo incontro tra irettori di Politecnico e In-subria e il sindaco di Comorischia allora di non appor-tare novità al quadro attua-le. «Non credo che possanoemergere grosse novità -spiega Lironi - Sarebbe piùurgente un incontro tra isti-tuzioni e associazioni. Se ilLario riesce a mettere incampo le risorse necessarie,se i professori che stanno ra-gionando su un possibilecorso innovativo riescono aconvincere altri loro colle-ghi a venire a Como, se glistudenti arriveranno, allo-

ra si può ipotizzare una pro-secuzione. Queste sono le ri-sposte che il rettore si at-tende».

Non sarà facile, però, re-perire le risorse necessarie.«I soldi ci sono? Non lo so -afferma Lironi - In passatole istituzioni comaschehanno messo molti quattri-ni per l’università, ora peròle condizioni sono cambia-te. La Provincia fatica acampare, la Camera di Com-mercio è alle prese con la fu-sione con quella di Lecco enon potrà facilmente assu-mere impegni onerosi per iprossimi anni, il Comune diComo non so che bilancioabbia e non conosco le dispo-nibilità delle associazioni».

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38 CinturaLA PROVINCIA

SABATO 23 SETTEMBRE 2017

COLVERDE

FORTUNATO RASCHELLÀ

Il nuovo Comune di Col-verde all’indomani della sua isti-tuzione, avvenuta il 4 febbraio 2014 attraverso la fusione di Drez-zo, Gironico e Parè, si era venutoa trovare con tre Piani di governodel territorio.

Ora a distanza di oltre tre annil’amministrazione municipale, capeggiata dal primo cittadino-Cristian Tolettini, è impegnataa unificare i tre documenti urba-nistici in uno solo. A tal fine è giàdisponibili per i residenti la docu-mentazione per la verifica di as-soggettabilità alla valutazione ambientale strategica, la Vas.

I tempiDocumenti che sono consultabilifino al 4 ottobre sul portale webregionale Sivas, nell’ufficio tecni-co comunale e nella sezione Pgtdel sito municipale. Le osserva-zioni ed i pareri dovranno perve-nire entro il 4 ottobre 2017 trami-te Pec all’indirizzo [email protected] oppure a ma-no nella sede dell’Ufficio proto-collo negli orari di apertura al pubblico (tutti i giorni dalle 10 alle12,30, ad eccezione di lunedì aper-to anche dalle 15 alle 17 e di giovedìsolo dalle 10 alle 16».

«L’amministrazione comunale–afferma il sindaco Tolettini- haavviato l’iter di omogeneizzazio-ne dei piani urbanistici dei tre ex

L’ex municipio di Drezzo dove verrà collocato l’Ecomuseo

Urbanistica, Colverde unifica le regole«Nessuna nuova area edificabile»La decisione. A tre anni dalla fusione, vengono riuniti i Pgt di Drezzo, Gironico e Parè

Fino al 4 ottobre si potranno consultare i documenti in Comune. Nascerà anche l’Ecomuseo

Comuni, Drezzo, Gironico e Parè.In pratica si tratta di unificare leforme tecniche e le previsioni ur-banistiche di quelle che oggi sonole tre frazioni del nuovo paese».

«In questo momento ci trovia-mo - aggiunge nella fase di verificadi assoggettabilità alla valutazio-ne ambientale strategica, la cosid-detta Vas, del nuovo Piano di go-verno del territorio. Un passaggiotecnico necessario all’approvazio-ne formale in consiglio comuna-le».

Il principioE spiega: «L’amministrazione co-munale ha come obiettivo quellodi semplificare le procedure urba-nistiche e, almeno in questa fase,di non procedere all’individuazio-ne di nuove aree del paese da edifi-care. Obiettivo è, appunto, quellodi un Piano di governo del territo-rio a consumo zero di suolo a sal-vaguardia e tutela di un territorioricco di aree verdi».

«Il Comune di Colverde peral-tro - ricorda Tolettini - ospita bendue parchi regionali sul proprioterritorio: quello della Spina Ver-de e quello delle Sorgenti del Lura.Quest’ultimo, in particolare, conl’approvazione del nuovo Pgt ver-rà ulteriormente ampliato inclu-dendo nuove aree nelle frazioni diParè e Drezzo. Ricordiamo ancorache le aree verdi protette del paesesono attualmente intorno al 70%». Colverde è così sensibile

alla tutela e alla salvaguardia delproprio territorio che ha già deci-so di ospitare al primo piano delmunicipio dell’ex Comune di Drezzo la sede dell’ecomuseo del-la Val Mulini.

Il tutto al fine di valorizzare lamemoria collettiva della comuni-tà e del territorio dell’intera valledove convergono i territori dei paesi di Uggiate Trevano, Falop-pio, Ronago e della stessaDrezzo.Una decisione che l’amministra-zione di Colverde ha preso a se-

guito della ristrutturazione e dellariqualificazione dello stabile drezzese.

Nell’ecomuseo i principali in-terlocutori diventeranno gli stessiabitanti della valle che da visitato-ri passivi si trasformeranno in fruitori attivi.

L’amministrazione colverdeseha già fatto anche i primi passi nella realizzazione dell’ecomuseostipulando un’apposita conven-zione con l’associazione Pro ValMulini e il Parco Spina Verde.

n Il sindaco:«Sono duei parchi regionalicompresi nel nostro territorio»

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41LA PROVINCIA

SABATO 23 SETTEMBRE 2017

Lago e Valli

TREMEZZINA

MARCO PALUMBO

Il via libera alla va-riante della Tremezzina - atte-so come la classica manna - statutto nelle tre pagine firmatedall’architetto Valentina Mi-nosi (responsabile dell’istrut-toria) e controfirmate dal So-printendente Luca Rinaldi,che ieri di buon mattino sonostate protocollate e visionateda Anas, Provincia e Ministerodelle Infrastrutture e Traspor-ti.

Tre pagine - fatte recapitare

VARIANTE DELLA TREMEZZINA

I punti contestati

330 milioni di spesa

GalleriaComacina

GalleriaSpurano

GalleriaPerlana

GalleriaPerlana 2

PonteAzzano

GalleriaTremezzina

PontePerlana

Svincolodi Griante

Svincolodi Colonno

GALLERIA BONZENIGODI MEZZEGRAGALLERIA BONZENIGODI MEZZEGRA

SANTUARIOOSSUCCIO

TORREDI SPURANOTORREDI SPURANO

di lunghezza

9,8 kmin galleria

8,3 km

Variante Tremezzina«Ecco perché adessosi può fare la strada»Il documento. Tre pagine di conclusioni firmate

dalla Soprintendenza per approvare il progetto

Ma si chiede attenzione per il santuario di Ossuccio

per conoscenza anche alla pre-sidenza del Consiglio dei Mini-stri ed alla sempre temuta Di-rezione generale per il Paesag-gio del Ministero dei Beni Cul-turali- in cui si legge che «que-sta Soprintendenza, per quan-to di propria competenza, ri-tiene ammissibile l’interventoproposto».

Le prescrizioni

Un si’, quello annunciato in an-teprima a “La Provincia” dalSoprintendente Luca Rinaldi,accompagnato tuttavia da al-

cuni distinguo, nel senso che lavariante - 9,8 chilometri di lun-ghezza da Colonno a Griante -si potrà realizzare secondo gliuffici di Corso Magenta «a con-dizione che nelle successive fa-si progettuali e realizzative sia-no approfonditi e modificati alcuni aspetti».

Il riferimento è ai nodi “cal-di del tracciato” più volte enunciati nel corso degli ultimimesi (e non solo) ovvero il «tratto in corrispondenza del-la Torre di Spurano (detta an-che Torre del Barbarossa, di

proprietà del Fai), quello a cie-lo aperto in Comune di Mezze-gra (in corrispondenza di Bon-zanigo) e l’imbocco di Griante,peraltro già oggetto di signifi-cative modifiche.

Se vogliamo la novità piùcorposa che emerge dalle trepagine a firma del Soprinten-dente è rappresentata dai rilie-vi mossi alla porzione di trac-ciato in corrispondenza del Sa-cro Monte di Ossuccio, dove - silegge testualmente - «prima dell’avvio del cantiere dovran-no essere prodotti i rilievi dellostato di conservazione delleCappelle e del Santuario, da sottoporre a verifica di questoistituto (la Soprintendenza, ndr)».

Non è tutto, perchè nel con-tempo «dovrà essere prodottoil monitoraggio degli edifici edelle murature che compongo-no il percorso sacro».

La Soprintendenza - parti-colare tutt’altro che trascura-bile - ha riconosciuto la bontàdel lavoro svolto dall’ingegnerArturo Montanelli (il consu-lente paesaggistico nominatoda Anas), che ha operato in stretta sinergia con lo staff diprogettisti della Provincia,guidati dall’ingegner BrunoTarantola, a buon diritto con-siderato il “papà“ del progettovariante della Tremezzina.«L’odierna ipotesi progettuale

- scrive Luca Rinaldi - proponemodifiche che seppur merite-voli di ulteriori affinamentinella fase esecutiva del proget-to, determinano un sensibilemiglioramento del tracciato stradale, tali da superare sumolti fronti le criticità in pre-cedenza rilevate».

Appalti nel 2018

Pensieri e parole impensabilisolo nove mesi fa, quando inuna lunga intervista a “La Pro-vincia”, il Soprintendente ave-va usato la scure per demolirel’allora progetto della variante.Cosa accadrà adesso? «Anas,Ministero, Presidenza del Consiglio e Provincia hanno ri-cevuto il parere della Soprin-tendenza - spiega il sindaco diTremezzina e parlamentare Pd, Mauro Guerra - Ho giàconcordato con il ministroGraziano Del Rio e con Anas unincontro ai primi di ottobre perorganizzare al meglio il crono-programma che dovrebbe por-tarci a progettazione esecutivae successivo appalto nel 2018».Un’ultima annotazione: perquanto riguarda gli uliveti pre-visti a margine del tracciatostradale (altro tema sensibile),«si ritiene necessario il coin-volgimento dei privati - quindievitando l’esproprio - onde fa-vorire il mantenimento della vocazione agricola dei luoghi».

I protagonisti

Che cosaè cambiatoin nove mesi

Il Soprintendente

«L’odierna ipotesi progettuale

propone modifiche che seppur

meritevoli di ulteriori affinamen-

ti nella fase esecutiva del proget-

to, determinano un sensibile mi-

glioramento del tracciato, tali da

superare le criticità rilevate».

Il sindaco Guerra

«Ho già concordato con il ministro

Graziano Del Rio e con Anas un in-

contro ai primi di ottobre per or-

ganizzare al meglio il cronopro-

gramma che dovrebbe portarci a

progettazione esecutiva e succes-

sivo appalto nel 2018».

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38LA PROVINCIA

DOMENICA 24 SETTEMBRE 2017

Lago e Valli

TREMEZZINA

MARCO PALUMBO

Sì, è vero che il Soprin-tendente Luca Rinaldi ha fi-nalmente rotto gli indugi, «rite-nendo ammissibile l’interven-to»- cioè dando l’ok al progetto della variante della Tremezzi-na, nove mesi dopo averlo stroncato - ma e’ altrettanto ve-ro che solo la progettazione ese-cutiva potrà dissipare definiti-vamente dubbi e perplessità.

E, leggendo le tre pagine diparere (con annesso via libera) fatte recapitare venerdì di buonmattino a tutti gli enti interes-sati, pare ormai evidente che l’ultimo vero nodo del conten-dere - all’interno di un tracciato

La galleria che dovrebbe essere realizzata a Bonzanigo: il problema è il tratto scoperto

Variante, non è tutto ok«Resta il problemadel nodo di Mezzegra»Viabilità. Nel testo del via libera della Soprintendenza

si evidenzia come il tratto a cielo aperto a Bonzanigo

rimanga critico: «Si passa ancora sul vecchio tracciato»

evidentemente complesso - è rappresentato dal tratto a cielo aperto in località Bonzanigo di Mezzegra.Tratto cui la respon-sabile dell’istruttoria Valenti-na Minosi e il Soprintendente Rinaldi dedicano un lungo e ar-ticolato paragrafo.

Il punto

«Il tratto a cielo aperto in Co-mune di Mezzegra rappresentaancora una porzione critica a causa delle limitate variazioni apportate all’andamento del tracciato», si legge, senza di-menticare il fatto che dovrà es-sere valutata «la possibilità diestendere la galleria artificiale nel tratto retrostante la chiesa di Sant’Abbondio».

E ancora: «Il percorso dinuova realizzazione per la ricu-citura dei sentieri storici dovrà essere inteso come strada agro-silvo-pastorale (utilizzo limita-to ai proprietari dei terreni agricoli per le manutenzioni)», con tanto di «muri di conteni-

mento a secco» e «sezione stra-dale massima di 3 metri». Comea dire: non solo il tracciato, ma anche le opere complementari dovranno essere a “impatto ze-ro”.

Rinaldi riconosce comun-que che in quel di Mezzegra «la miglioria proposta riguardante la traslazione altimetrica della strada è stata valutata positiva-mente».

Insomma il lavoro “di cesel-lo” portato avanti dall’ingegnerArturo Montanelli (consu-lente paesaggistico nominatoda Anas) e dallo staff di proget-tisti della Provincia guidato dal-l’ingegner Bruno Tarantola ha sicuramente contribuito a sbloccare una situazione chetra ottobre e dicembre dello scorso anno sembrava finita in un vicolo cieco, tanto per rima-nere in tema. La progettazione esecutiva - ìè in capo ad Anas.

Tornando al tratto a cieloaperto di Mezzegra (ben 8,1 dei 9,8 chilometri di variante della

Tremezzina sono in galleria), grande attenzione dovrà poi es-sere dedicata «alla cabina elet-trica ed alla vasca antincen-dio»”, dettagli all’apparenza, ma importanti nel quadro ge-nerale dell’opera, considerato che entrambe «dovranno esse-re ruotate a seguire il naturale andamento del versante».

Le altre insidie

Insomma, il traguardo è stato finamente tagliato, ma per la cerimonia di premiazione (prendendo come spunto una qualsiasi gara sportiva) manca ancora un po’ di tempo.

Di sicuro, bisognerà fare pre-sto e bene, tenendo conto anchedel fatto che altri punti del trac-ciato - come quello in prossimi-tà della Torre di Spurano, di proprietà’ del Fai - potrebbero nascondere nuove insidie.

nApprezzaticomunquegli aggiustamentia tuteladel paesaggio

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