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139. Allegato B ATTI DI CONTROLLO E DI INDIRIZZO INDICE ATTI DI INDIRIZZO: Mozioni: Frassinetti .................................. 1-00137 5171 Melicchio .................................... 1-00138 5172 Formentini ................................. 1-00139 5176 Risoluzione in Commissione: XII Commissione: Troiano ....................................... 7-00206 5177 ATTI DI CONTROLLO: Presidenza del Consiglio dei ministri. Interpellanza: Pettarin ....................................... 2-00299 5183 Interrogazione a risposta in Commissione: Rotta ........................................... 5-01649 5184 Interrogazioni a risposta scritta: Nevi ............................................. 4-02454 5185 Rampelli ..................................... 4-02460 5186 Affari esteri e cooperazione internazionale. Interrogazione a risposta in Commissione: Gallinella .................................... 5-01647 5187 Ambiente e tutela del territorio e del mare. Interrogazione a risposta orale: Pezzopane .................................. 3-00603 5188 Interrogazione a risposta in Commissione: Muroni ........................................ 5-01650 5188 Interrogazioni a risposta scritta: Ascani ......................................... 4-02455 5189 Maggioni ..................................... 4-02457 5190 Beni e attività culturali. Interrogazioni a risposta scritta: Quartapelle Procopio ................ 4-02452 5191 Santelli ........................................ 4-02459 5191 Economia e finanze. Interrogazioni a risposta orale: Squeri ......................................... 3-00601 5192 Mandelli ...................................... 3-00602 5193 Interrogazione a risposta scritta: Gribaudo .................................... 4-02463 5194 Giustizia. Interrogazione a risposta orale: Dadone ....................................... 3-00598 5195 Atti Parlamentari 5169 Camera dei Deputati XVIII LEGISLATURA ALLEGATO B AI RESOCONTI SEDUTA DELL ’11 MARZO 2019 N.B. Questo allegato, oltre gli atti di controllo e di indirizzo presentati nel corso della seduta, reca anche le risposte scritte alle interrogazioni presentate alla Presidenza. PAG. PAG.

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139. Allegato B

ATTI DI CONTROLLO E DI INDIRIZZO

I N D I C E

ATTI DI INDIRIZZO:

Mozioni:

Frassinetti .................................. 1-00137 5171

Melicchio .................................... 1-00138 5172

Formentini ................................. 1-00139 5176

Risoluzione in Commissione:

XII Commissione:

Troiano ....................................... 7-00206 5177

ATTI DI CONTROLLO:

Presidenza del Consiglio dei ministri.

Interpellanza:

Pettarin ....................................... 2-00299 5183

Interrogazione a risposta in Commissione:

Rotta ........................................... 5-01649 5184

Interrogazioni a risposta scritta:

Nevi ............................................. 4-02454 5185

Rampelli ..................................... 4-02460 5186

Affari esteri e cooperazione internazionale.

Interrogazione a risposta in Commissione:

Gallinella .................................... 5-01647 5187

Ambiente e tutela del territorio e del mare.

Interrogazione a risposta orale:

Pezzopane .................................. 3-00603 5188

Interrogazione a risposta in Commissione:

Muroni ........................................ 5-01650 5188

Interrogazioni a risposta scritta:

Ascani ......................................... 4-02455 5189

Maggioni ..................................... 4-02457 5190

Beni e attività culturali.

Interrogazioni a risposta scritta:

Quartapelle Procopio ................ 4-02452 5191

Santelli ........................................ 4-02459 5191

Economia e finanze.

Interrogazioni a risposta orale:

Squeri ......................................... 3-00601 5192

Mandelli ...................................... 3-00602 5193

Interrogazione a risposta scritta:

Gribaudo .................................... 4-02463 5194

Giustizia.

Interrogazione a risposta orale:

Dadone ....................................... 3-00598 5195

Atti Parlamentari — 5169 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 MARZO 2019

N.B. Questo allegato, oltre gli atti di controllo e di indirizzo presentati nel corso della seduta, reca anchele risposte scritte alle interrogazioni presentate alla Presidenza.

PAG.PAG.

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Interrogazione a risposta in Commissione:

Bazoli .......................................... 5-01646 5196

Infrastrutture e trasporti.

Interrogazione a risposta in Commissione:

Paita ............................................ 5-01651 5197

Interno.

Interrogazioni a risposta in Commissione:

Miceli .......................................... 5-01645 5197

Giacomelli .................................. 5-01648 5198

Interrogazioni a risposta scritta:

Caretta ........................................ 4-02448 5199

Pastorino .................................... 4-02462 5200

Istruzione, università e ricerca.

Interrogazione a risposta scritta:

Rostan ......................................... 4-02458 5201

Lavoro e politiche sociali.

Interrogazione a risposta orale:

Costanzo ..................................... 3-00599 5201

Interrogazioni a risposta scritta:

Bignami ...................................... 4-02451 5202

Legnaioli ..................................... 4-02456 5203

Pastorino .................................... 4-02461 5203

Politiche agricole alimentari, forestali e turismo.

Interrogazione a risposta scritta:

Pagano Ubaldo ........................... 4-02453 5204

Salute.

Interrogazioni a risposta scritta:

Bilotti .......................................... 4-02449 5206

Bignami ...................................... 4-02450 5206

Sviluppo economico.

Interrogazione a risposta orale:

Benamati .................................... 3-00600 5207

Interrogazione a risposta in Commissione:

Ruocco ........................................ 5-01644 5208

Apposizione di una firma ad una risoluzione . 5209

Apposizione di una firma ad unainterrogazione ........................................... 5209

Trasformazione di documenti del sindacatoispettivo ..................................................... 5209

Atti Parlamentari — 5170 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 MARZO 2019

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ATTI DI INDIRIZZO

Mozioni:

La Camera,

premesso che:

secondo le stime dell’Ocse l’avventodella robotica e dell’intelligenza artificialesta determinando mutamenti strutturali nelmondo del lavoro, tanto da ipotizzare unavera e propria sostituzione dei ruoli occu-pazionali;

se la nuova tecnologia sta creandoeffetti positivi in campo economico, nelcampo occupazionale sta, invece, creandograve disagio, poiché alimenta la preoccu-pazione che si possa realizzare la « disoc-cupazione tecnologica » profetizzata già al-l’inizio del ’900 da Keynes;

è inevitabile che l’adozione di nuovetecnologie costringerà le aziende ad assu-mere personale in possesso delle compe-tenze necessarie a gestire le nuove strut-ture, ma se anche molti lavori cesserannodi esistere, allo stesso tempo si creerannonuove opportunità lavorative;

i mercati da soli, tuttavia, non sonoin grado di gestire questo processo di tra-sformazione e di adeguamento ai muta-menti tecnologici, motivo per il quale ilruolo delle istituzioni e, in particolare, dellascuola deve essere trainante in questo pro-cesso;

in primo luogo, occorre adeguare ipercorsi didattici con l’obiettivo di svilup-pare l’alfabetizzazione alle nuove tecnolo-gie, fino a raggiungere una formazione checonsenta ai cittadini di saper affrontare unsistema come quello che si prospetta nel-l’immediato futuro, basato su tecnologiesofisticate e intelligenze artificiali;

uno dei modi per arrivare preparatiad affrontare le problematiche sopra trat-tate è quello di iniziare proprio ad inse-gnare ai bambini e ai ragazzi a gestirequesti nuovi meccanismi, attraverso l’ap-prendimento della programmazione infor-matica;

in questo modo si intende scongiu-rare che, alla fine del percorso scolastico, sicreino degli studenti già in difficoltà adinserirsi nel mondo del lavoro, perché ca-renti dei requisiti necessari ad affrontare lenuove dinamiche lavorative;

la programmazione informatica(« coding ») agevola l’uso dei mezzi infor-matici, consentendo agli studenti di intera-gire con essi in modo semplice e imme-diato, e applicata alla didattica come unnuovo metodo di apprendimento, indistin-tamente per le materie scientifiche e lette-rarie, ha un enorme potenziale, in quantoaiuta i ragazzi ad allenare la mente usandola logica, riuscendo a catturare l’attenzioneanche degli alunni più demotivati;

è pertanto necessario che le scuoleincrementino la sperimentazione a partiredalle primarie, adeguandosi in questo modoad altre nazioni europee dove la program-mazione informatica è già stata inserita trale materie obbligatorie;

l’alfabetizzazione digitale, favorendolo sviluppo di abilità e competenze, rap-presenta uno strumento importante ancheper favorire l’inserimento nel sistema del-l’istruzione delle persone svantaggiate;

nei percorsi scolastici e formatividovrà quindi essere inserita, oltre alle abi-lità tradizionali quali la lettura, la scritturae la matematica, anche la programmazioneinformatica;

l’introduzione di questa nuova ma-teria indubbiamente incentiva le compe-tenze scientifiche, ma non dovrà in alcunmodo ridurre l’importanza che hanno nellatradizione scolastica italiana le materie uma-nistiche, che sono i pilastri su cui si basanola cultura e l’identità italiane;

è, pertanto, necessario e urgenteporre questa tematica al centro del dibat-tito, affinché il sistema istruzione nel suocomplesso si prepari ad affrontare questaimportante sfida in modo strutturale e ade-guato, con l’obiettivo di mettere tutti gli

Atti Parlamentari — 5171 — Camera dei Deputati

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studenti, senza distinzione alcuna, in gradodi affrontare questi cambiamenti epocali,

impegna il Governo:

1) ad adottare iniziative per introdurreentro l’inizio dell’anno scolastico 2020/2021 l’obbligatorietà dello studio dellaprogrammazione informatica (« coding »)nelle scuole primarie e secondarie diprimo e secondo grado, nel rispettodell’autonomia organizzativa e didat-tica di ciascuna istituzione scolastica;

2) ad adottare iniziative per prevedereobbligatoriamente percorsi formativinell’ambito dell’alternanza scuola la-voro, anche attraverso la collabora-zione con università, associazioni, or-ganismi del terzo settore e imprese, conl’obbiettivo finale di trasmettere aglistudenti il pensiero computazionale ela logica della programmazione, indi-spensabile per qualunque professioneessi vorranno esercitare, dando cosìvita ad un circolo virtuoso in grado dicontribuire in modo significativo allacreazione della cosiddetta cittadinanzadigitale;

3) ad adottare iniziative per incrementarela formazione obbligatoria dei docentisull’innovazione didattica e lo sviluppodella cultura digitale per l’insegna-mento, l’apprendimento e la forma-zione delle competenze lavorative, cosìcome previsto dal Piano nazionale scuoladigitale.

(1-00137) « Frassinetti, Lollobrigida, Molli-cone, Bucalo, Ciaburro, Ac-quaroli, Bellucci, Butti, Ca-retta, Cirielli, Crosetto, LucaDe Carlo, Deidda, DelmastroDelle Vedove, Donzelli, Ferro,Fidanza, Foti, Gemmato, Lu-caselli, Maschio, Meloni, Mon-taruli, Osnato, Prisco, Ram-pelli, Rizzetto, Rotelli, Silve-stroni, Trancassini, Varchi,Zucconi ».

La Camera,

premesso che:

le competenze trasversali sottoline-ano l’importanza di progettare la forma-zione non soltanto in termini pratici, masoprattutto prendendo in considerazioneun insieme di conoscenze, abilità e com-portamenti utili per incanalare le capacitàdel soggetto nel contesto sociale di riferi-mento, utilizzando specifiche risorse cultu-rali e cognitive. In tal senso, le tecnologiedigitali favoriscono questo processo, facili-tando l’apprendimento e progetti di inclu-sione didattica. Come specificato nel Pianonazionale per la scuola digitale: « (...) letecnologie digitali intervengono a supportodi tutte le dimensioni delle competenzetrasversali (...). Ma si inseriscono ancheverticalmente, in quanto parte dell’alfabe-tizzazione del nostro tempo e fondamentalicompetenze per una cittadinanza piena,attiva e informata, come anticipato dallaraccomandazione del Parlamento europeoe del Consiglio d’Europa e come ancormeglio sottolineato da framework come 21stCentury skills (“Competenze per il 21mosecolo”), promosso dal World economic fo-rum » (pagina 72 del Piano nazionale per lascuola digitale);

in « Trasformare il nostro mondo:l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile »,adottata dai leader globali durante il sum-mit delle Nazioni Unite del 25 settembre2015, si chiede un impegno agli Stati ade-renti a promuovere la crescita intelligente,sostenibile e inclusiva attraverso una stra-tegia in grado di produrre prosperità ebenessere collettivo, di contrastare feno-meni di disuguaglianza e di esclusione so-ciale, coinvolgendo le università, gli enti diricerca e la società civile. In particolare,l’obiettivo 4 si concentra sul « Fornire un’e-ducazione di qualità, equa e inclusiva eopportunità di apprendimento per tutti » el’obiettivo 8 nell’« Incentivare una crescitaeconomica duratura, inclusiva e sosteni-bile, un’occupazione piena e produttiva edun lavoro dignitoso per tutti »;

anche negli « obiettivi di servizio »del Fondo sviluppo e coesione con le prio-

Atti Parlamentari — 5172 — Camera dei Deputati

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rità riconosciute dalla strategia Europa 2020,vengono tracciate le linee di sviluppo per isistemi educativi, individuando, tra gli obiet-tivi fondamentali per le politiche nazionali,la promozione delle competenze essenzialia favorire l’equità, la coesione sociale e lacittadinanza attiva, nonché l’occupabilitàdei giovani;

la Commissione europea nel Digitaleducation action plan del 17 gennaio 2018si pone il problema di come la trasforma-zione digitale stia cambiando il mondo e,quindi, di come aiutare il mondo dell’edu-cation a rispondere a queste nuove esi-genze. La Commissione europea sostiene,infatti, un piano d’azione per l’istruzionedigitale per aiutare cittadini, istituti e si-stemi di istruzione a prepararsi meglio avivere e lavorare in un’era di rapidi cam-biamenti digitali mediante un migliore im-piego delle tecnologie digitali per l’insegna-mento e l’apprendimento, mediante lo svi-luppo delle competenze e delle abilità di-gitali necessarie per vivere e lavorare inun’era di trasformazioni digitali, medianteil miglioramento dell’istruzione e medianteuna previsione e un’analisi dei dati piùattente. Il piano, inoltre, indica come obiet-tivo che il « coding » venga praticato in ogniscuola entro il 2020 e che almeno il 50 percento delle scuole europee prenda parte a« Europe code week », la campagna per ladiffusione del pensiero computazionale;

al pensiero computazionale è dedi-cato il paragrafo 5.4 delle « Indicazioninazionali e nuovi scenari per la scuoladell’infanzia e il primo ciclo », pubblicatedal Ministero dell’istruzione, dell’universitàe della ricerca il 22 febbraio 2018, che loinseriscono tra gli strumenti culturali perla cittadinanza. L’intero documento puntaa garantire a tutte le studentesse e a tuttigli studenti le competenze chiave per af-frontare i cambiamenti e le sfide del loropresente, per proiettarsi al meglio nel fu-turo, per diventare cittadine e cittadiniattivi e consapevoli, capaci di condividerevalori comuni e di confrontarsi positiva-mente con l’altro;

per pensiero computazionale si in-tende un processo mentale che consente di

risolvere problemi di varia natura, se-guendo metodi e strumenti specifici e pia-nificando una strategia. Il pensiero com-putazionale riformula un problema appa-rentemente difficile in uno che si sa diessere in grado di risolvere, magari attra-verso la riduzione, l’inclusione, la trasfor-mazione o la simulazione. Il « coding » è« la palestra » nella quale sviluppare il pen-siero computazionale, l’applicazione deiprincipi del pensiero informatico per larisoluzione di attività o problemi logici piùo meno complessi. Si sviluppa così un pro-cesso logico creativo che, più o meno con-sapevolmente, viene messo in atto nella vitaquotidiana per affrontare e risolvere pro-blemi. L’obiettivo non deve essere quello difar diventare tutti dei programmatori in-formatici, ma di diffondere elementi dipensiero fondamentali per la compren-sione della società moderna, qualunque siail mestiere che gli studenti svolgeranno dagrandi;

in questa nuova visione, il pensierocomputazionale e la creatività digitale ser-vono per sviluppare e praticare compe-tenze e attitudini che possano portare adun uso consapevole della tecnologia, diven-tano una nuova sintassi, tra pensiero logicoe creativo, che forma il linguaggio che siparla con sempre più frequenza nel nostrotempo e fungono da agenti attivi dei grandicambiamenti sociali, economici e compor-tamentali, di economia, diritto e architet-tura dell’informazione, traducendosi in com-petenze di « cittadinanza digitale » essen-ziali per affrontare il nostro tempo edessere utenti consapevoli delle tecnologiedell’informazione e della comunicazione edesercitare appieno i propri diritti di citta-dinanza. Non può esserci uso consapevoledella tecnologia senza il pensiero compu-tazionale e la creatività digitale, capacità dacoltivare e applicare in modo interdiscipli-nare. Le nuove generazioni saranno in gradodi affrontare così la società del futuro nonda consumatori passivi e ignari di tecnolo-gie e servizi, ma da soggetti consapevoli ditutti gli aspetti in gioco e come attori atti-vamente partecipi del loro sviluppo;

a tal proposito, i membri del MoVi-mento 5 Stelle della Commissioni cultura

Atti Parlamentari — 5173 — Camera dei Deputati

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di Camera e Senato hanno commissionatoad una società specializzata in studi pre-visionali una ricerca su come evolverà lacultura italiana fino al 2030. La ricerca,condotta con il metodo Delphi, si è avvalsadella collaborazione di 11 tra i massimiesperti del settore ed ha fornito una riccaserie di risultati che sono stati resi pubbliciin diversi incontri. Tra i risultati emersidalla ricerca, vi è l’elevato rischio previstonel 2030 di una crescente disuguaglianzanelle opportunità di formazione tra per-sone in possesso di elevate competenze emaggiormente in grado di orientarsi nellemigliori opportunità, da un lato, e, dall’al-tro, soggetti meno pronti a cogliere i bene-fici di internet. A supporto di quanto af-fermato, la ricerca indica proprio l’esempiodegli scarsi sforzi portati avanti, negli anni,dalle scuole dell’infanzia in merito allosvolgimento di attività didattiche relative al« coding ». Invero, è proprio da questo or-dine di scuola che risulta fondamentalepartire per educare gli studenti al pensierocomputazionale e poter fornir loro le com-petenze necessarie per affrontare i cam-biamenti e le sfide del loro presente equelle riservate dal loro futuro;

il pensiero computazionale, quindi,è una competenza che risulta funzionale al« cittadino 4.0 » e le relative attività sonosufficientemente versatili, ricche e imme-diate da poter essere applicate alla praticadidattica in ogni disciplina e in ogni ordinedi scuola, con il duplice beneficio di con-tribuire allo sviluppo del pensiero compu-tazionale e della creatività digitale e diapplicarle alla comprensione della disci-plina oggetto dell’attività;

invero, però, non si può non sotto-lineare l’aspetto strumentale della tecnolo-gia, il suo essere mezzo e non scopo. Unadidattica basata sulla tecnologia amplificae potenzia le molteplici possibilità di rin-forzo che la mera lezione frontale nonoffre, anche per l’interesse e la curiositàche il mezzo induce nei giovani, che age-vola l’apprendimento rendendolo efficace.Le diverse metodologie didattiche innova-tive, Eas, Flipped classroom, Tinkering, Ibse,scuola scomposta, il Debate, Problem sol-ving, storytelling, Cooperative learning e così

molte altre presentano l’innegabile meritodi porre lo studente al centro del proprioapprendimento come artefice della costru-zione delle proprie abilità e competenze,un protagonismo che valorizza innegabil-mente la trasversalità dei saperi;

anche l’Istituto nazionale di docu-mentazione, innovazione e ricerca educa-tiva (Indire) ha dato vita ad un progetto diricerca-azione denominato « Avanguardieeducative », il cui obiettivo è di individuarele possibili strategie per diffondere l’inno-vazione nella scuola italiana, ponendo par-ticolare attenzione ai fattori abilitanti e aquelli che ne ostacolano la diffusione. Ilprogetto ha lo scopo di individuare, sup-portare, diffondere e sistematizzare prati-che e modelli educativi volti a ripensarel’organizzazione della didattica, in una so-cietà della conoscenza in continua evolu-zione;

tra i vari modelli di innovazioneeducativa, si consideri l’iniziativa « Scuolasenza zaino », basata sull’adozione di stra-tegie educative volte ad accrescere valoricome l’ospitalità e il senso di appartenenzaad una comunità e di responsabilità. Oltrea fornire le aule degli strumenti necessarialle attività didattiche ed a escludere, quindi,l’utilizzo dello zaino, tale iniziativa pro-pone un rinnovamento della didattica at-traverso una nuova visione degli spazi sco-lastici. Viene così dato il giusto valore pe-dagogico all’ambiente, inteso come un sog-getto che partecipa al progetto educativodedicato agli studenti, prevedendo, ad esem-pio, un’organizzazione degli spazi in areedistinte, con lo scopo di poter diversificareil lavoro scolastico, e consentendo più at-tività in contemporanea, lo sviluppo del-l’autonomia, l’esercizio della capacità discelta ed una molteplicità di pratiche con-divise di gestione della classe;

l’utilizzo delle nuove tecnologie eduna maggiore conoscenza del « coding » ri-chiedono un’organizzazione diversa dellospazio di apprendimento, a partire dallaprogettazione integrata tra gli ambienti,per renderli « interoperabili », garantendola cooperazione e il confronto tra gli stu-denti e permettendo, inoltre, una condivi-

Atti Parlamentari — 5174 — Camera dei Deputati

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sione della conoscenza e delle informazioniche vada oltre l’aula;

si ritiene necessario, però, eviden-ziare un pericolo recente ed estremamenteinsidioso che si concretizza quando la tec-nologia si trasforma in dipendenza. Infatti,tra le fobie in rapida diffusione si cominciaad annoverare la « nomofobia », ossia lapaura incontrollata di non essere collegatialla rete della telefonia mobile e quindi aiservizi grazie alla quale è possibile acce-dere, tra cui i social network. Tale paurapuò comportare intensi stati d’ansia, ma-lessere, irrequietezza ed aggressività, fino agenerare una vera e propria dipendenzapatologica,

impegna il Governo:

1) ad adottare iniziative per integrare neimoduli didattici delle scuole dell’infan-zia e delle scuole primarie il pensierocomputazionale, la creatività digitale, il« coding », la cittadinanza digitale;

2) a promuovere gli elementi fondamen-tali per l’introduzione dello sviluppodel pensiero computazionale per raf-forzare la capacità di analisi e risolu-zione dei problemi e l’utilizzo dei suoistrumenti e metodi, sia attraverso tec-nologie digitali sia attraverso attivitàunplugged, per stimolare un’intera-zione creativa tra digitale e manuale,anche attraverso esperienze di making,robotica educativa e internet delle cose;

3) ad adottare iniziative per prevederespecifiche equipe territoriali formateda docenti, professori universitari e ri-cercatori di didattica e pedagogia, perprogettare e guidare percorsi di educa-zione attiva e consapevole ai media, peradottare e diffondere modelli educativiinnovativi già previsti dal progetto« Avanguardie educative » e per co-struire percorsi didattici in spazi esternialla scuola, all’interno di una rete for-mata dai diversi attori educativi, socialie culturali presenti sui singoli territori,anche al fine di adottare iniziative volteallo sviluppo dell’apprendimento del« coding », utilizzando i fondi europei a

disposizione del Ministero dell’istru-zione, dell’università e della ricerca;

4) ad adottare iniziative per incentivarepercorsi di consapevolezza delle normesociali e giuridiche in termini di « Di-ritti della rete », educazione all’uso po-sitivo e consapevole dei media e dellarete, anche per il contrasto all’utilizzodi linguaggi violenti, alla diffusione delcyberbullismo, alle discriminazioni; adadottare iniziative per educare alla va-lutazione della qualità e dell’integritàdelle informazioni, alla lettura, alla scrit-tura e alla collaborazione in ambientidigitali, alla comprensione e all’uso deidati e all’introduzione all’open go-vernment, al monitoraggio civico e aldata journalism; a prevedere iniziativeper stimolare la creatività e la produ-zione digitale, l’educazione all’uso deinuovi linguaggi del digitale, ai nuovimodelli di lavoro e produzione, allepotenzialità dell’interazione tra fisico edigitale;

5) ad adottare iniziative per prevederepercorsi di formazione tecnologica peril personale docente delle scuole del-l’infanzia e primaria, al fine di suppor-tare l’acquisizione di modelli didatticiinnovativi in grado di superare la di-mensione frontale e trasmissiva dei sa-peri, promuovendo la didattica attiva el’apprendimento interattivo anche at-traverso la simulazione di casi concreti;

6) ad adottare iniziative per valorizzare lospirito d’iniziativa delle alunne e deglialunni attraverso percorsi di didatticamirata in grado di facilitare in manieraefficace e coinvolgente lo sviluppo dellacreatività, del pensiero logico e compu-tazionale, nonché l’acquisizione di com-petenze riferite alla « cittadinanza di-gitale »;

7) ad adottare iniziative volte a contra-stare il fenomeno della « nomofobia »,anche favorendo azioni mirate voltealla prevenzione e alla cura di talepreoccupante nuova fobia.

(1-00138) « Melicchio, Belotti, Gallo, Car-bonaro, Acunzo, Azzolina, Ba-

Atti Parlamentari — 5175 — Camera dei Deputati

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sini, Bella, Casa, Colmellere,Fogliani, Frate, Furgiuele, La-tini, Lattanzio, Mariani, Mar-zana, Nitti, Patelli, Racchella,Sasso, Testamento, Torto, Tuzi,Villani ».

La Camera,

premesso che:

la Convenzione per la prevenzione ela repressione del crimine di genocidio,ratificata dall’Italia con la legge 11 marzo1952, n. 153, riconosce che il genocidio hainflitto gravi perdite all’umanità in tutte leepoche storiche;

la Sottocommissione per i dirittiumani delle Nazioni Unite nel 1973 rico-nobbe che lo sterminio di oltre un milionee mezzo di armeni nell’impero Ottomanoavvenuto negli anni 1915-1917 era da con-siderarsi il primo genocidio del XX secolo,ai sensi della predetta Convenzione;

più di venti Paesi del mondo hannoriconosciuto ufficialmente il genocidio ar-meno;

il Parlamento europeo con la « Ri-soluzione su una soluzione politica del pro-blema armeno », adottata il 18 giugno 1987,riconobbe che i tragici eventi del 1915-1917occorsi agli armeni nel territorio ottomanocostituivano genocidio, e ritenne altresì cheil rifiuto da parte del Governo turco diriconoscere il genocidio commesso dai « Gio-vani turchi » rappresentava un ostacolo al-l’adesione della Turchia alla Comunità eu-ropea;

con la risoluzione del 12 marzo2015 inerente alla « Relazione annuale suidiritti umani e la democrazia nel mondonel 2013 », in vista del 100° anniversario didetto genocidio, il Parlamento europeo chiesea tutti gli Stati membri di provvedere al suoriconoscimento (paragrafo 77);

con la risoluzione del 15 aprile 2015sul centenario del genocidio armeno, ilParlamento europeo, considerando l’impor-tanza di mantenere vivo il ricordo del pas-sato, ritenendo fondamentali verità e me-

moria per la riconciliazione tra i popoli,invitava nuovamente la Turchia a ricono-scere il genocidio armeno, « aprendo così lastrada a un’autentica riconciliazione tra ilpopolo turco e il popolo armeno ». Il Par-lamento europeo invitava altresì Armenia eTurchia « a concentrarsi su un’agenda chemetta in primo piano la cooperazione tra ipopoli » ed « a procedere alla normalizza-zione delle loro relazioni, ratificando eattuando senza condizioni preliminari i pro-tocolli sull’istituzione di relazioni diploma-tiche, aprendo la frontiera e migliorandoattivamente le proprie relazioni, con par-ticolare riferimento alla cooperazione tran-sfrontaliera e all’integrazione economica »;

tra i Paesi membri dell’Unione eu-ropea hanno dato seguito alla richiesta delParlamento europeo: Austria, Belgio, Fran-cia, Germania, Grecia, Lussemburgo, PaesiBassi, Polonia, Repubblica Ceca, Slovac-chia, Svezia e lo stesso ha fatto la Svizzera;

la Camera dei deputati, con la riso-luzione n. 6-00148, approvata il 17 novem-bre 2000, pur richiamando la summenzio-nata risoluzione del Parlamento europeosul riconoscimento del genocidio armeno,si limitava ad impegnare il Governo adadoperarsi per il completo superamento diogni contrapposizione tra popoli e mino-ranze diverse nell’area;

Sua Santità Papa Francesco, il 12aprile 2015, in occasione di una solennecelebrazione in San Pietro, ricordava ilmassacro degli armeni perpetrato dall’im-pero Ottomano ritenuto « il primo genoci-dio del XX secolo ». Il Pontefice richiamavaquanto già espresso nel 2001 da Papa Gio-vanni Paolo II, che in una dichiarazionecongiunta con il Patriarca Karekin II, avevautilizzato il termine « genocidio » per defi-nire il massacro della popolazione armenaavvenuto da parte dell’impero ottomano apartire dal 1915;

il riconoscimento e la memoria dellepersecuzioni e degli orrori occorsi nel XXsecolo deve costituire un monito perenne,affinché il Parlamento sia per sempre ba-luardo della libertà umana e della dignità

Atti Parlamentari — 5176 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 MARZO 2019

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della persona secondo i principi e le dispo-sizioni della Costituzione della Repubblica,

impegna il Governo

a riconoscere ufficialmente il genocidio ar-meno e a darne risonanza internazionale.

(1-00139) « Formentini, Sabrina De Carlo,Delmastro Delle Vedove, Quar-tapelle Procopio, Colucci, Cen-temero, Carelli, Capitanio, Pic-coli Nardelli, Molinari, D’Uva,Zóffili, Cecchetti, Coin, Bor-donali, Ziello, Eva Lorenzoni,Bisa, Paolini, Colla ».

Risoluzione in Commissione:

La XII Commissione,

premesso che:

l’articolo 32 della Costituzione ita-liana recita: « La Repubblica tutela la sa-lute come fondamentale diritto dell’indivi-duo e interesse della collettività, e garan-tisce cure gratuite agli indigenti. Nessunopuò essere obbligato a un determinato trat-tamento sanitario se non per disposizionedi legge. La legge non può in nessun casoviolare i limiti imposti dal rispetto dellapersona umana »;

il concetto di salute, così come adot-tato dall’Oms nella sua carta fondativa del1948, è uno stato di completo benesserefisico, mentale e sociale e non sempliceassenza di malattia;

il richiamo dell’Oms allo stato disalute è da intendere come una condizionedi equilibrio, dinamico, continuamente dacostruire, tra il soggetto e l’ambiente che locirconda;

la legge 13 maggio 1978, n. 180, intema di « Accertamenti e trattamenti sani-tari volontari e obbligatori », nota anchecome « legge Basaglia », dal nome del suopromotore, lo psichiatra Franco Basaglia, èun caposaldo della legislazione nazionalein tema di salute mentale;

tale legge ha avuto il merito di porrefine al trattamento inumano delle persone

con sofferenza psichica, disponendo la chiu-sura degli ospedali psichiatrici (cosiddettimanicomi), passando da una logica di esclu-sione sociale e di emarginazione istituzio-nalizzata ad una di responsabilità verso ilmalato, di umanità, di garanzia dei dirittifondamentali della persona ed inclusioneall’interno della società;

la lungimiranza e l’audacia di que-sta legge è stata riconosciuta anche dallacomunità internazionale, tant’è che l’Orga-nizzazione mondiale della sanità, nel 2003,l’ha indicata come « uno dei pochi eventiinnovativi nel campo della psichiatria suscala mondiale »;

secondo i dati forniti dalla Societàitaliana di psichiatria, dall’approvazionedella legge Basaglia ad oggi sono stati curati20 milioni di italiani, e, secondo l’ultimoRapporto sulla salute mentale – analisi deidati del Sistema informativo per la salutementale – Ministero della salute, del 2016,si stima che oltre 800.000 sono state lepersone che si sono rivolte ai dipartimentidi salute mentale per intraprendere per-corsi di cura e trattamento e di queste sono310 mila circa coloro che sono approdateper la prima volta in un centro di salutementale. L’incidenza è rappresentata dapazienti al di sotto dei 25 anni, a parità disesso;

la Società italiana di psichiatria (Sip),durante l’ultima Giornata della salute men-tale (10 ottobre 2018) ha evidenziato chegià da tempo i giovani – in tutto il mondo,anche se in maniera e con percentualidiverse – sono diventati « bersaglio » delladepressione, con un incremento dei casi del20 per cento in dieci anni. La Sip evidenziainfatti che sono circa 200 mila i giovani trai 12 e i 25 anni che soffrono di disagi varie che di questi, circa il 10 per cento (datiIstat) si dichiara insoddisfatto della propriavita, delle relazioni sia con gli amici checon la propria famiglia e anche della sa-lute. Dati che dimostrano « come un nu-mero estremamente significativo di giovanivive in una situazione di difficoltà emotiva,confermata dalla prevalenza, sempre at-torno al 10 per cento, di forme depressiveo ansiose in questa fascia d’età »;

Atti Parlamentari — 5177 — Camera dei Deputati

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sempre secondo i dati contenuti nelRapporto sulla salute mentale, le presta-zioni erogate nel 2016 dai servizi territo-riali ammontano a 11.860.073 con una me-dia di 15,4 prestazioni per utente, di cuiquasi 4 su 5 effettuate in sede, l’8,2 percento a domicilio e il resto in una sedeesterna;

dai medesimi dati emerge che nel2016 ci sono stati 575.416 accessi al prontosoccorso per patologie psichiatriche, checorrispondono al 2,8 per cento del totale diaccessi a livello nazionale in un anno. Con-siderando il dato non è possibile scorpo-rare coloro che si sono presentati con unadiagnosi pregressa da coloro che l’hannoricevuta in sede di contestuale accesso alpronto soccorso. Su 576.000 casi in prontosoccorso per problemi psichiatrici, il 74,5per cento del totale viene rinviata a casa,mentre solo il 13,2 per cento del totale degliaccessi in pronto soccorso per problemipsichiatrici viene ricoverato in reparto; diquesti, al 27 per cento viene diagnosticatala schizofrenia o altre psicosi funzionali,ovvero le diagnosi a più alta difficoltà dirisoluzione nello spettro dei disturbi dellapsicopatologia;

attualmente, il sistema di preven-zione e cura pubblica della disabilità men-tale, in particolare il sistema dei diparti-menti di sanità mentale, distribuiti sul ter-ritorio nazionale, è sottoposto a enormistress, svolgendo il ruolo di interfaccia pri-maria con persone affette da psicopatolo-gia;

i problemi principali riguardano lamancanza di risorse e personale adeguato,nonché la carenza o l’inadeguatezza dellestrutture: se una parte delle persone cheattualmente si rivolgono al settore privatodovesse scegliere le cure offerte dal sistemasanitario pubblico, questo non riuscirebbead accogliere la domanda di cura;

la dotazione complessiva del perso-nale dipendente all’interno delle unità ope-rative psichiatriche pubbliche, alla data del31 dicembre 2015, risulta pari a 31.586unità, di cui 18,6 per cento medici (psichia-tri e con altra specializzazione), 6,7 per

cento psicologi, 44 per cento infermieri, 9,4per cento operatori tecnici addetti al-l’assistenza/operatori socio-sanitari, 6 percento educatori professionali e tecnici dellariabilitazione psichiatrica, 4,3 per centoassistenti sociali;

le strutture censite nel 2016 sonostate: 1.460 servizi territoriali, 2.282 strut-ture residenziali e 898 strutture semiresi-denziali che si riferiscono a circa il 90 percento dei dipartimenti di salute mentale,mentre il numero dei servizi psichiatrici didiagnosi e cura attivi è stato pari a 285, concomplessivi 3.623 posti letto per ricoveriordinari e 244 posti letto per ricoveri in dayhospital; per quanto concerne invece lestrutture ospedaliere in convenzione cheerogano attività di assistenza psichiatrica,ne sono state censite 22 con un totale diposti letto per degenza ordinaria pari a1.148 e a 19 posti per day hospital. Com-plessivamente, nell’intero Paese, l’offertaper i posti letto in degenza ordinaria, era di9,4 ogni 100.000 abitanti maggiorenni;

gravissime risultano l’assenza e lacontinua diminuzione dei posti letto inregime di acuzie in reparti specializzati dineuropsichiatria infantile per la correttapresa in carico di episodi di break-downminorile che hanno un impatto devastantesulla salute mentale del minore oltre chesulla qualità della vita dell’intera famigliadi appartenenza, spesso sfornita di stru-menti adeguati per affrontare tali dram-matiche situazioni, correlate spesso ad epi-sodi di violenza domestica;

nonostante gli indiscussi meriti dellasuccitata legge Basaglia, permangono al-cune criticità nell’attuale sistema che de-vono essere superate; infatti, si è oggi difronte ad una situazione a macchia dileopardo, con grandi differenze da regionea regione, a seconda delle risorse, dellestrutture e del personale a disposizione;

negli ultimi anni si stanno ulterior-mente approfondendo le ricerche sui di-sturbi legati all’ansia e alla depressione, suidisturbi alimentari (a partire da bulimia eanoressia), sui disturbi pervasivi dello svi-luppo, sui disturbi dello spettro autistico,

Atti Parlamentari — 5178 — Camera dei Deputati

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sulle dipendenze da sostanze, da gioco d’az-zardo patologico, e da nuove forme di di-pendenza tra cui le dipendenze tecnologi-che e altro;

la prevenzione e la diagnosi precocesono strumenti che possono, più di tutti,contrastare l’insorgere di malattie psichi-che e contrastarne lo sviluppo e la dege-nerazione, in particolare nelle primissimefasi della vita, quando il soggetto inizia aformare la propria personalità, e durantel’adolescenza, che rappresenta un periododi particolare fragilità e cambiamento;

proprio in ragione di ciò, la fun-zione dell’assistenza psicologica è di grandeutilità se inserita all’interno delle strutturescolastiche, ove, salvo rare eccezioni, vi-vono la propria quotidianità la totalità digiovani e giovanissimi del nostro Paese: ciòconsentirebbe interventi mirati a preveniree correggere disturbi psichici durante lefasi più delicate della crescita, sfruttandoun’infrastruttura ben radicata e funzio-nante su tutto il territorio nazionale comeil sistema scolastico italiano;

risulta assente uno strumento omo-geneo sul territorio nazionale che si occupidi intercettare e attivare correttamente ipercorsi diagnostico terapeutici assisten-ziali (Pdta) in sede emergenziale-ospeda-liera e che possa trattare e fare un correttoinvio dei casi che necessitano contestual-mente di un intervento urgente anche inregime ambulatoriale, e che non possanosoggiacere alla lista d’attesa, ovvero dei casiin cui non è possibile avvalersi dei postiletto nei servizi psichiatrici di diagnosi ecura (Spdc);

in diverse situazioni l’utilizzo di per-sonale sanitario non corrisponde con quelload alta formazione specialistica iscritta allesezioni corrette dei competenti ordini pro-fessionali in materia di salute mentale;

la legge 29 luglio 1975, n. 405, isti-tutiva dei consultori familiari, ha anche loscopo di assicurare, nell’ambito del serviziodi assistenza alla famiglia, l’assistenza psi-cologica e sociale per i problemi della cop-pia e della famiglia, anche in ordine alleproblematiche minorili; è una delle leggi

del nostro Paese che più contraddistingue illivello di civiltà del nostro sistema sanitarioe socio sanitario che, quasi incredibil-mente, era riuscito ben oltre 40 anni fa adistituire dei presidi territoriali di assistenzae sostegno alle famiglie; la rete dei consul-tori, così come concepita dal legislatore del1975, appare dunque il luogo ideale peruna corretta presa in carico di molte psi-copatologie correlate al ciclo dell’età evo-lutiva, anche nell’ottica di una efficacieprevenzione;

nel 2010 il Ministero della salute hapubblicato il rapporto sull’organizzazione eattività dei consultori, fornendo, a distanzadi 35 anni, una fotografia delle caratteri-stiche strutturali, organizzative e delle at-tività dei consultori familiari al livello na-zionale e regionale. Il quadro emerso datale rapporto, peraltro realizzato anche perverificare lo stato di attuazione del Pro-getto obiettivo materno infantile, rileva chenel 43 per cento delle regioni mancano attiformali relativi al coordinamento e/o l’in-tegrazione tra i consultori familiari e altriservizi territoriali e ospedalieri e che lapresenza di un budget vincolato per l’atti-vità dei consultori è prevista nelle Asl disole sei regioni; emerge, quindi, una sostan-ziale disomogeneità dei modelli operativiindicati dalle leggi regionali, accompagnatadall’assenza o dalla precarietà delle figureprofessionali necessarie a garantire il ruolosistemico di sostegno alle famiglie, alle donnee ai soggetti vulnerabili che i consultoridovrebbero invece garantire;

le carceri costituiscono un luogo incui il problema della salute mentale si ponecon particolare gravità poiché può portareanche all’insorgere di fenomeni di radica-lizzazione violenta che si potrebbero poiripercuotere all’interno della società, unavolta scontata la pena; basti pensare allaviolenza contro le donne, ove chi ha com-messo questi reati spesso non è neppureconsapevole della gravità di ciò che ha fattoed imputa alla vittima la causa della pro-pria, secondo i colpevoli, ingiusta, carcera-zione;

particolarmente importante è anchela funzione di ascolto, di studio del benes-

Atti Parlamentari — 5179 — Camera dei Deputati

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sere organizzativo e di analisi della do-manda all’interno delle organizzazioni com-plesse come i reparti del settore sanitario edelle forze dell’ordine, anche al fine dimettere in atto un’azione di prevenzione edi sostegno al pericolo di burn-out, proble-matica ormai cronicizzata all’interno dellestrutture organizzative ad alta complessità,nonché al fine di formare il personalemedesimo nel trattamento di primo inter-vento di vittime di eventi traumatici;

lo studio di queste problematiche ela ricerca di soluzioni condivise ed efficacinon può che passare per l’incontro tra idiversi attori, istituzionali e non, impegnatiquotidianamente su questi temi;

i bisogni sanitari e i bisogni socialidelle persone con problemi psichici sonooperativamente interrelati e per tale mo-tivo assumono un ruolo decisivo le deter-minanti sociali, culturali, economiche e isti-tuzionali per la produzione di prognosipositive in persone con problemi psichici ecorrelate disabilità sociali;

è necessaria, prioritaria e strategicala presa in carico congiunta tra i servizisanitari specifici delle aziende sanitarie, iservizi sociali degli enti locali, i soggetti delterzo settore, le persone destinatarie di taliservizi, le rispettive famiglie, i civilmenteobbligati; una tale opzione strategica sifonda sull’incremento della sostenibilità, re-sponsabilità, contrattualità del sistema pub-blico e soprattutto dell’utente vulnerabile ilquale deve poter partecipare direttamentee attivamente alla costruzione delle rispo-ste corrispondenti ai suoi bisogni prioritari,in modo da rendere possibile allo stesso discegliere e costruire le modulazioni perti-nenti degli interventi in base alle risorseesistenti; in quest’ambito, il terzo settoresvolge una funzione di particolare rile-vanza e la valorizzazione di elementi dicontatto tra questo e il settore pubblico epotrebbe portare ulteriore giovamento alsistema nel suo complesso;

per trasformare i costi dei L.e.a.sociosanitari in investimenti produttivi disalute, per limitare e superare l’istituzio-nalizzazione o l’isolamento, non più soste-

nibile, delle persone con problemi psichici,alcune regioni hanno sperimentato la me-todologia dei budget di salute che, nelle sueapplicazioni, si è dimostrata efficace edefficiente nel superamento dell’assistenzia-lismo mercantile, escludente e spersonaliz-zato. Ha permesso un controllo di gestioneprogrammatico, economico e attuativo daparte delle aziende sanitarie e degli entilocali, nonché generativo ed implementa-tivo di sostenibilità, risparmio finanziariosul versante della spesa sociosanitaria e diinvestimento produttivo sul versante delbenessere complessivo;

sotto il profilo metodologico, il bud-get di salute (le risorse umane, professio-nali, economiche) è parte fondante e inte-grante del piano terapeutico riabilitativoindividualizzato, promosso, gestito e moni-torato in maniera integrata e concordatatra la singola persona, gli operatori pub-blici, gli enti del terzo settore idonei, glieventuali tutori e/o i civilmente obbligati, lefamiglie, attraverso l’intreccio tra l’inizia-tiva pubblica e le risorse comunitarie, conun approccio distico per la presa in caricodella singola persona nella sua interezza;

sono trascorsi circa 18 anni daquando la Consulta nazionale per la salutementale, creata presso il Ministero dellasalute, ha terminato i propri lavori e datogrande impulso a una discussione moltofertile sul tema della sofferenza psichica,promuovendo una serie di rinnovamenti eaggiornamenti importanti;

oggi si rende necessario e improro-gabile ricreare nuovamente tale organo,con la partecipazione di dirigenti espertidel Ministero della salute e del Ministerodella giustizia, di esponenti delle societàscientifiche più rappresentative a livellonazionale degli operatori del settore, del-l’università e della ricerca, di associazionidi pazienti e di familiari, di referenti delleregioni e degli ordini professionali;

è fondamentale per il prossimo fu-turo definire dei livelli minimi di assistenzae delle procedure standard condivise sututto il territorio nazionale, nonché appron-tare dei sistemi condivisi per affrontare i

Atti Parlamentari — 5180 — Camera dei Deputati

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nuovi disturbi mentali, che ormai sono giàampiamente diffusi su tutto il territorio eche necessitano di interventi incisivi e nonpiù differibili;

per quanto gli investimenti nel be-nessere mentale abbiano un costo di cui sidovrà far carico il bilancio pubblico, glistessi comporterebbero, come evidenziatoda un numero crescente di studi economici,oltre che da una risoluzione in sede euro-pea, nel medio e nel lungo periodo, ri-sparmi ingenti, grazie a conseguenti ridu-zioni delle spese sanitarie e assistenziali,oltre che al miglioramento della qualitàdella vita delle persone con sofferenza psi-chica;

recenti studi di economia sanitariadella London School of Economics, sullabase delle analisi dei costi-benefici degliinterventi psicologici, hanno dimostratocome una programmazione basata su in-vestimenti per la prevenzione e la cura deipiù diffusi disturbi psicologici riduca dra-sticamente la spesa sanitaria e incida si-gnificativamente sul Pil nazionale;

il Rapporto sulla salute mentale, giàcitato, con riferimento al 2016, quantifica ilcosto medio annuo per residente dell’assi-stenza psichiatrica in 75,5 euro, per uncosto complessivo di 3,6 miliardi di euro, dicui 1,7 per l’assistenza ambulatoriale edomiciliare, 472 milioni per l’assistenza se-miresidenziale e 1,4 miliardi per l’assi-stenza residenziale; tuttavia, mancano datie proiezioni sull’impatto che un maggiore epiù efficiente investimento sulla salute men-tale possa apportare anche in termini dispesa pubblica sanitaria e assistenziale nelnostro Paese;

un rapporto dell’Ocse relativo al-l’anno 2015, quantifica il costo dei pro-blemi di salute mentale nel nostro Paesenel 3,3 per cento del prodotto interno lordo:una percentuale inferiore rispetto alle me-dia europea che si assesta al 4,1 per cento,ma comunque ben al di sopra di altri Paesicome ad esempio la Repubblica Ceca ove

l’impatto economico si ferma al 2,5 percento del Pil,

impegna il Governo:

ad adottare iniziative per rimuoverequalsiasi forma di discriminazione, stigma-tizzazione ed esclusione nei confronti dellepersone con disagio e disturbo mentali,promuovendo l’avvio di una campagna na-zionale di comunicazione coordinata dalMinistero della salute;

ad aggiornare, al fine di garantirel’effettiva tutela della salute mentale qualecomponente essenziale del diritto alla sa-lute, i livelli essenziali di assistenza di cui aldecreto del Presidente del Consiglio deiministri 12 gennaio 2017, includendo unospecifico riferimento ai percorsi di curaindividuali in una prospettiva di presa incarico della persona nel complesso dei suoibisogni, per una piena inclusione sociale,secondo i princìpi della « recovery » e sullabase di un processo partecipato volto allacondivisione delle scelte di cura;

ad assumere iniziative per adottareun nuovo piano nazionale per la salutementale, includendovi interventi, azioni estrategie finalizzati alla promozione dellasalute mentale, alla prevenzione e alla dia-gnosi precoce del disagio e dei disturbi,oltre che al contrasto della discriminazionee delle violazioni dei diritti umani e dellelibertà fondamentali;

a promuovere la seconda conferenzanazionale per la salute mentale, per unconfronto vero sulle condizioni del sistemadi cura per la salute mentale, dal qualeuscire con un rinnovato impegno per darepiena e concreta attuazione ai princìpi dellalegge n. 180 del 1978, a partire dal dirittoalla tutela della salute mentale e dai dirittidi cittadinanza, così come indicato dall’ar-ticolo 32 della Costituzione;

ad adottare le iniziative di compe-tenza per verificare il rispetto della nor-mativa in materia di trattamento sanitarioobbligatorio in modo tale che vi sia unifor-mità di trattamento e di applicazione diquesto istituto nei riguardi delle personecon disturbo mentale;

Atti Parlamentari — 5181 — Camera dei Deputati

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ad adottare iniziative per assicurare,in collaborazione con le regioni e le pro-vince autonome di Trento e di Bolzano,nell’ambito della programmazione e del-l’organizzazione dei servizi sanitari e so-ciali, la risposta ai bisogni di cura, di salutee di integrazione sociale attraverso un ap-proccio multisettoriale e intersettoriale, alfine di favorire l’inclusione nelle attività delterritorio, promuovendo l’uso del budget disalute come strumento di integrazione so-ciosanitaria, a sostegno dei progetti tera-peutico-riabilitativi individualizzati nei con-fronti di coloro che si trovino in condizionidi disabilità fisica o psichica tale da ren-dere necessari gli interventi sociosanitariintegrati previsti all’articolo 3-septies deldecreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502,inserito dall’articolo 3 del decreto legisla-tivo 19 giugno 1999, n. 229;

a considerare, come dichiarato dallostesso Ministro della salute in data 13 ot-tobre 2018, la salute mentale quale obiet-tivo prioritario nell’ambito del piano na-zionale prevenzione definendone, inoltre,adeguate risorse, in sede di riparto delladisponibilità finanziarie per il servizio sa-nitario nazionale, visti anche i livelli essen-ziali di assistenza, da destinare alla tuteladella salute mentale;

ad assumere iniziative, per quanto dicompetenza, volte a potenziare e riqualifi-care, sul territorio nazionale, l’attività deiconsultori familiari, potenziandone gli in-terventi sociali a favore delle famiglie, pro-muovendone il ruolo nell’integrazione socio-sanitaria e ampliandone le funzioni, inclu-dendovi anche l’assistenza psicologica e so-ciale alle famiglie, con particolareriferimento al sostegno delle responsabilitàgenitoriali, alla presenza di disabilità o dipatologie gravi, alla protezione dei minori edel loro corretto sviluppo psico-fisico, allapromozione di iniziative di prevenzione edi tutela in caso di violenze, maltrattamentie abusi sessuali, alla mediazione familiarein caso di conflittualità nel nucleo fami-liare e alla prevenzione e il trattamentodelle patologie e delle situazioni di disagiomentale;

ad assumere iniziative, per quanto dicompetenza, per implementare i servizi ter-

ritoriali in un’ottica di prevenzione del di-sagio, mediante l’attivazione di percorsi disensibilizzazione e informazione con l’in-tervento di figure professionali adeguate,come ad esempio gli psicologi della salute,potenziando azioni di ascolto e aiuto allepersone con disagio o disturbo mentale ealle loro famiglie, attraverso l’istituzione dipercorsi o reti di ascolto, anche domici-liare;

a mettere in campo iniziative concretevolte a far fronte alle drammatiche diffe-renze nell’accesso alle cure e ai serviziforniti dai dipartimenti di salute mentalenelle varie regioni, a tal fine prevedendol’inclusione di un set di indicatori specificinei principali strumenti di valutazione delservizio sanitario nazionale, attraverso iquali monitorare l’impegno delle regioninel superamento delle eventuali disugua-glianze evidenziate;

ad attivare presso il Ministero dellasalute una funzione di coordinamento perla tutela della salute mentale nelle condi-zioni di privazione della libertà personale eper la prevenzione e gestione delle misuredi sicurezza detentive derivanti da infer-mità psichiche, al fine di assicurare gliinterventi di monitoraggio, indirizzo e sup-porto per il raggiungimento degli obiettivifissati della legge 30 maggio 2014, n. 81, inraccordo con il Comitato paritetico interi-stituzionale di cui all’articolo 5, comma 2,del decreto del Presidente del Consiglio deiministri 1° aprile 2008.

(7-00206) « Troiano, Di Lauro, D’Arrando,Massimo Enrico Baroni, Bo-logna, Lapia, Lorefice, Mammì,Menga, Nappi, Nesci, Provenza,Sapia, Sarli, Sportiello, Triz-zino, Leda Volpi, Del Monaco,Iovino, Boldi, Foscolo, Paniz-zut, Locatelli, Tiramani, Laz-zarini, De Martini, Ziello, Gior-dano, Giovanni Russo ».

* * *

Atti Parlamentari — 5182 — Camera dei Deputati

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ATTI DI CONTROLLO

PRESIDENZADEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Interpellanza:

Il sottoscritto chiede di interpellare ilPresidente del Consiglio dei ministri, persapere – premesso che:

oltre il 90 per cento dei commerci traEuropa e Cina si svolge via mare, e inparticolare nel Mar Mediterraneo che hariacquisito centralità nei traffici commer-ciali mondiali. Nell’ambito dell’iniziativa« One Belt One Road », nota come « Viadella Seta » (2014), la Cina sta creando unagigantesca infrastruttura per far giungerele proprie merci in Europa, Medio Orientee Nord Africa. La Cina ha acquisito ilcontrollo di alcuni porti del Nord Africa edel Pireo (Grecia), oltre a partecipazionirilevanti in alcuni porti italiani, Vado Li-gure e Gioia Tauro;

i principali porti dell’Italia settentrio-nale, Genova, Venezia, ma soprattutto Trie-ste, sono diventati centrali, non essendo ilPireo in grado di assorbire tutto il trafficotra Cina e Sud Europa;

le strategie di sviluppo del porto diTrieste guardano con necessario interesseai mercati e alle rotte che collegano l’Eu-ropa alla Cina. Tuttavia, negli ultimi mesipressoché tutte le forze politiche italiane,nonché il Governo degli Stati Uniti, hannoespresso il proprio pensiero sulle opportu-nità di investimento di capitali cinesi nelporto di Trieste, manifestando diverse per-plessità in particolare sull’assenza di det-tagli dell’operazione;

si ha notizia di una bozza di intesache dovrebbe essere firmata durante lavisita di Xi Jinping segretario generale delpartito comunista cinese e presidente dellarepubblica popolare il 20-21 marzo in Ita-lia, assieme ad almeno 70 capitani di in-dustria cinesi. La gran parte degli attoricoinvolti, presidenti di regioni, autorità por-tuali e parte dei componenti del Governo

più direttamente interessati, non conosce icontenuti di tale documento;

nella loro visita del 1° febbraio 2019,il viceministro dello sviluppo economico eil sottosegretario per lo sviluppo economicohanno diffuso dichiarazioni non del tuttocondivisibili. Hanno preannunciato la firmadi una intesa il 20-21 marzo 2019 sottoforma di aut aut « ...o si è dentro o si èfuori(...) Con la Cina non si tratta unaquestione alla volta, ma tutte insieme... », edichiarato che la « negoziazione UE (con laCina) è perdente.. »;

è esplicita la posizione di Confindu-stria Pordenone, « concorrenza cinese èspesso sleale e Confindustria si oppone aun ingresso cinese nel commercio senzabarriere. La Cina aggredisce Paesi con pro-blemi di debito pubblico. Serve UE pernegoziare o rischiamo grosso... »;

nel frattempo le autorità portuali ita-liane si muovono in ordine sparso:

nel mese di giugno 2018, il porto diRavenna diventa la sede europea della CmitEurope, società della compagnia stataleChina Merchants Group. A breve uscirà ilbando progetto hub portuale Ravenna, in-vestimento da oltre 260 milioni di euro;

l’11 febbraio 2019, il presidente del-l’Autorità di sistema portuale del MareAdriatico settentrionale e il presidente del-l’Autorità portuale del Pireo, Fu Chengqiu,hanno sottoscritto un memorandum of un-derstanding volto a rafforzare le relazionitra i due enti e potenziare flussi di trafficotra il porto greco e il sistema portuale diVenezia e Chioggia. La China MerchantsGroup è già lì;

il 21 settembre 2018, il Ministro dellosviluppo economico, Luigi Di Maio, l’asses-sore alle attività produttive della regioneFriuli Venezia Giulia e il presidente del-l’Autorità di sistema portuale dell’Adriaticoorientale si sono incontrati. Ciò è legittimo,se non fosse per il luogo in cui è avvenutol’incontro: la città di Chengdu, nella pro-vincia industriale del Sichuan, dove era incorso la fiera Western China Internationalper promuovere proprio la « Belt and RoadInitiative »;

Atti Parlamentari — 5183 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 MARZO 2019

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pochi giorni prima il Ministro dell’e-conomia e delle finanze era in Cina e lastampa nazionale ha evidenziato come trai suoi obiettivi vi fosse anche quello dipiazzare una quota delle emissioni dei titolinecessari a finanziare il debito pubblicoitaliano;

a Trieste si esclude possa accaderequanto accaduto ad Atene dove il Pireo èstato ceduto all’ingrosso alla Cina con ri-sultati che eufemisticamente possono defi-nirsi insoddisfacenti;

la Cina sta acquisendo un progressivocontrollo geoeconomico sugli scambi mon-diali mediante prestiti o creando infrastrut-ture per Governi o enti locali;

tali tematiche acquisiscono ancoramaggiore importanza alla vigilia del se-condo Forum sulla Via della seta, in pro-gramma a fine aprile a Pechino –:

quali siano gli orientamenti del Go-verno in merito alle ipotesi di investimentodi fondi di Pechino nel porto di Trieste epiù in generale, nei porti italiani;

se il Governo non intenda evitare disottoscrivere documenti impegnativi senzaaver ottenuto specifici indirizzi operatividal Parlamento;

se il Governo intenda, in occasione delsecondo forum sulla via della Seta del25-27 aprile 2019 a Pechino, sottoscrivereun memorandum impegnativo e di qualetenore siano gli impegni che il Governostesso intenderebbe eventualmente assu-mere in questa sede;

se non intenda adoperarsi affinchétali iniziative si muovano nel quadro di unastrategia nazionale concordata e coordi-nata tra tutte le autorità coinvolte, in pri-mis le regioni e le autorità portuali inte-ressate, tenuto conto del ruolo che l’Italiariveste dell’Unione europea e nello scac-chiere strategico internazionale.

(2-00299) « Pettarin ».

Interrogazione a risposta in Commissione:

ROTTA. — Al Presidente del Consiglio deiministri, al Ministro dell’ambiente e della

tutela del territorio e del mare. — Per sapere– premesso che:

il 27 febbraio 2019 è stato emanato undecreto del Presidente del Consiglio deiministri avente ad oggetto l’assegnazione dirisorse finanziarie di cui all’articolo 1,comma 1028, della legge 30 dicembre 2018,n. 148;

nel dettaglio, il decreto assegna le ri-sorse finalizzate alla realizzazione di inve-stimenti strutturali ed infrastrutturali fina-lizzati alla mitigazione del rischio idraulicoe idrogeologico nonché all’aumento del li-vello di resilienza delle strutture e delleinfrastrutture colpite da gravi eventi cala-mitosi, compresi quelli avvenuti in diversicomuni del Veneto;

i beneficiari delle risorse sono i ter-ritori colpiti da rilevanti eventi atmosfericiaccaduti nei periodi dal 25 al 28 giugno2017, dal 4 al 10 agosto 2017 e dal 27ottobre al 5 novembre 2018, per i quali èstato decretato lo stato di emergenza il 22dicembre 2017 e l’8 novembre 2018;

il decreto non comprende i comuni diVerona, Negrar, S. Pietro in Cariano, Colo-gnola ai Colli, S. Martino Buon Albergo,Zevio, Belfiore, Soave, Monteforte D’Al-pone, Cazzano di Tramigna e Illasi colpitida eccezionali avversità atmosferiche neigiorni 1° e 2 settembre 2018 per i quali, inconsiderazione dei gravi danni arrecati, laregione Veneto aveva dichiarato lo stato dicrisi e chiesto lo stato di emergenza che,allo stato, non risulta essere stato concesso;

in sede di legge di bilancio 2019, sonostati presentati al Senato due emendamential disegno di legge n. 981 contrassegnaticon i numeri 1.3342 e 1.3096 finalizzati adestinare 10 milioni di euro per la coper-tura dei danni arrecati nel biennio 2019/2020;

gli emendamenti in questione sonostati respinti dalla Commissione di meritoe, pertanto, non inseriti nel « maxi emen-damento » con il quale il Governo ha postola questione di fiducia sul provvedimento;

è fondata la preoccupazione dei tantiresidenti, famiglie e imprese, nei territori

Atti Parlamentari — 5184 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 MARZO 2019

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colpiti e dei relativi enti locali di fronteall’incertezza se i danni subiti rientrerannoo meno in provvedimenti che ne consenti-ranno la compensazione economica;

si ritiene, pertanto, urgente e neces-sario un appropriato esame del contesto, alfine di non discriminare il territorio vero-nese interessato dagli eventi rispetto adanaloghi accadimenti avvenuti altrove e com-pensati con le risorse assegnate con il de-creto del Presidente del Consiglio dei mi-nistri in questione –:

se per le calamità avvenute nel terri-torio veronese il 1° e 2 settembre 2018siano in corso procedure finalizzate alladeliberazione dello stato di emergenza pro-dromico alla destinazione delle risorse fi-nanziarie a ristoro dei danni subiti dafamiglie e imprese;

in caso positivo, quali siano le ragioniper le quali ancora ad oggi non risultaessere stato deliberato lo stato di emer-genza;

nel caso non fossero in essere le pre-viste procedure, quali siano le ragioni perle quali si ritenga che le calamità in parolanon abbiano caratteristiche tali da poteressere oggetto della deliberazione dello statodi emergenza. (5-01649)

Interrogazioni a risposta scritta:

NEVI, BALDELLI, SPENA, MARTINO,POLIDORI, POLVERINI, BARELLI, BATTI-LOCCHIO e MARROCCO. — Al Presidentedel Consiglio dei ministri, al Ministro delleinfrastrutture e dei trasporti. — Per sapere– premesso che:

dopo oltre due anni e mezzo daglieventi sismici che hanno colpito le regionidell’Italia centrale Abruzzo, Lazio, Marchee Umbria, i cantieri avviati sono ancoratroppo pochi. Risorse insufficienti, diffi-coltà, strozzature burocratiche, norme la-cunose e poco chiare, stanno caratteriz-zando questa lunga fase post-terremoto;

per quanto riguarda la ricostruzioneprivata, nella regione Lazio, per fare unesempio, su 2.379 pratiche aperte per danni

lievi ne sono state istruite appena 510, pocopiù del 20 per cento. Peggio ancora va peri danni pesanti: appena 124 le richieste dicontributo a fronte delle 6.245 attese;

a livello delle quattro regioni, le do-mande di contributo caricate sulla piatta-forma Mude sono solo il 13,7 per centodelle domande potenziali. Peraltro, comedichiarato dallo stesso commissario straor-dinario, « una delle criticità più evidenti èl’inadeguatezza della piattaforma Mude, checontribuisce a causare ritardi e disservizi »;

la vera ricostruzione è ancora di là davenire e ancora oggi i centri storici e gliimmobili del cratere delle quattro regionisono in molti luoghi ancora un cumulo dimacerie;

anche i tempi per la rimozione dellemacerie sono troppo lunghi. A dicembre2018 è scaduto il contratto di servizio conValle Umbra Servizi (Vus). Dopo avere giàrimosso altre 100 mila tonnellate di detriti,i sindaci dei comuni più colpiti del cratereattendono il « via libera » alla proroga, ov-vero alla possibilità di continuare a rimuo-vere le macerie, nonostante siano scaduti itermini per farlo. Si tratta di circa 50 milatonnellate di macerie pubbliche ancora lì.A distanza di tre mesi, il nuovo commis-sario straordinario per la ricostruzione,Piero Farabollini, non ha ancora firmato ilprovvedimento;

come ha spiegato il presidente del-l’Anci Marche, Maurizio Mangialardi: « an-che nel recente incontro con il commissa-rio Farabollini abbiamo ribadito che laricostruzione è partita solo in percentualinon significative per la complessità delleprocedure che complica qualsiasi azione,chiedendo di risolvere il problema delleperimetrazioni e delle macerie che afflig-gono tutti i sindaci del cratere »;

il problema della rimozione delle ma-cerie riguarda principalmente quello dellemacerie di « tipo A », ossia quelle classifi-cate dalla Soprintendenza, perché relativea beni vincolati: c’è in piedi un accordo conil Ministero dei beni e delle attività cultu-rali per cercare di velocizzare e niente dipiù;

Atti Parlamentari — 5185 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 MARZO 2019

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per accelerare la ricostruzione e dareuna risposta al sempre più diffuso senti-mento di abbandono della popolazione col-pita, sono necessarie misure straordinarieper la ripresa economica e la ricostruzionedel tessuto sociale e produttivo delle areecolpite dal sisma, e procedure semplificatee derogatorie per una rapida ricostruzionemateriale e immateriale dei territori –:

quali iniziative si intendano avviareper consentire una reale accelerazione dellaricostruzione dei territori colpiti dal sismadel 2016;

se non si ritenga indispensabile e inquali tempi adottare le iniziative di com-petenza per procedere alla rimozione dellemacerie, anche attivandosi al fine di con-sentire la proroga di cui in premessa, in-dispensabile per uscire finalmente dall’e-mergenza e avviare veramente laricostruzione. (4-02454)

RAMPELLI. — Al Presidente del Consi-glio dei ministri, al Ministro dell’economia edelle finanze, al Ministro per gli affari re-gionali e le autonomie. — Per sapere –premesso che:

con decisione C(2017) n. 8948 del 19dicembre 2017, la Commissione europea haapprovato le modifiche relative al pro-gramma operativo Por Marche Fesr 2014-2020, istituendo l’asse prioritario 8 (« Pre-venzione sismica e idrogeologica, migliora-mento dell’efficienza energetica e sostegnoalla ripresa socio-economica delle aree col-pite dal sisma »);

con suddetta decisione, la Commis-sione ha inteso destinare fondi aggiuntivi atitolo di Fesr, attesa la « necessità di ridurreil rischio idrogeologico e sismico, accre-scere l’efficienza energetica e sostenere laripresa socio-economica dei territori colpitidai terremoti del 2016 e del 2017 »;

con delibera di giunta della regioneMarche n. 1597 del 28 dicembre 2017, èstata recepita la decisione C(2017) n. 8948e sono state adottate tutte le modifiche alPor Fesr Marche, riportate nell’Allegato A)alla delibera, nel quale si legge che la

modifica degli interventi si è resa necessa-ria « per contrastare gli effetti del sismache ha colpito le Marche »;

con delibera di giunta della regioneMarche n. 475 del 16 aprile 2018 la regionestessa, in merito alla decisione della Com-missione riguardante i fondi Fesr aggiun-tivi, ha inteso « adottare le schede di attua-zione del POR FESR Marche 14-20 Asse 8e di inserire tali schede nel “terzo volumedelle Modalità Attuative del ProgrammaOperativo (MAPO)” », affermando che « gliinterventi dell’Asse 8 saranno attuati prio-ritariamente nell’area del cratere » (« cra-tere sismico » individuato dagli Allegati 1 e2 del decreto-legge n. 189 del 2016);

come risulta dalle delibere di giuntaregionale, la regione stessa ha provveduto adestinare cospicui stanziamenti provenientidall’asse 8 del Fesr a titolo di copertura diinterventi riferiti a territori non ricompresinell’area del cratere, come è avvenuto, adesempio, con la delibera di giunta regionalen. 20 del 14 gennaio 2019, con la quale laregione ha destinato euro 3.591.536,56 infavore del programma turistico « #destina-zionemarche », consistente – a titolo esem-plificativo – nella partecipazione della re-gione a numerose fiere turistiche interna-zionali, nonché al finanziamento di eventiartistici e culturali in territori estranei alcratere sismico;

la regione non ha provveduto a for-nire né una motivazione specifica relativa-mente alle ricadute positive dei suddettiinterventi per i comuni colpiti da sisma, néha mai provveduto a effettuare con glistessi una consultazione, al fine di stabilirequali fossero le priorità d’azione e di uti-lizzo dei fondi europei pervenuti a titolo diaiuti per la ripresa post-sisma;

la regione non ha provveduto a for-nire alcuna specificazione in merito allaportata dell’espressione « prioritariamentenell’area del cratere » riferita all’utilizzodei fondi stanziati;

l’ordinamento italiano ed europeo siispira dichiaratamente ai principi di effi-cienza, economicità, buon andamento e im-

Atti Parlamentari — 5186 — Camera dei Deputati

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parzialità delle pubbliche amministra-zioni –:

se sussista un vincolo territoriale didestinazione dei fondi Fesr Marche aggiun-tivi, concessi con decisione C(2017) n. 8948del 19 dicembre 2017, ai comuni rientrantinel cratere sismico, come individuato daldecreto-legge n. 189 del 2016, e, di conse-guenza, se sia possibile effettuare interventieconomici, finanziati con le risorse di cuiall’asse 8, aventi diretta ricaduta in terri-tori estranei al cratere sismico, anche inconsiderazione della mancata formale ecertificata ricognizione delle esigenze deisingoli comuni rientranti nei già citati Al-legati 1 e 2 del decreto-legge n. 189 del2016 nella definizione delle priorità diintervento. (4-02460)

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AFFARI ESTERIE COOPERAZIONE INTERNAZIONALE

Interrogazione a risposta in Commissione:

GALLINELLA. — Al Ministro degli affariesteri e della cooperazione internazionale, alMinistro delle politiche agricole alimentari,forestali e del turismo. — Per sapere –premesso che:

come noto, l’Organizzazione delle Na-zioni Unite per l’agricoltura e l’alimenta-zione, Fao, ha da sempre il suo quartiergenerale a Roma;

essa svolge un ruolo prezioso nel con-tribuire alla elaborazione di politiche eindirizzi volti alla eliminazione della fame,dell’insicurezza alimentare, della malnutri-zione e della povertà, oltre che per soste-nere e promuovere la gestione e l’utilizza-zione sostenibile delle risorse naturali egenetiche a beneficio delle generazioni fu-ture;

le pubblicazioni dei dossier realizzatidall’organizzazione riguardano quindi te-matiche di estremo interesse che dovreb-bero trovare la più ampia diffusione edivulgazione, sia al fine di sensibilizzare

l’opinione pubblica, anche italiana, sia perla conoscenza tra gli addetti ai lavori, qualipotrebbero essere le istituzioni e gli ope-ratori del settore primario;

la sede di un ente delle Nazioni Unitepresso uno Stato membro assume un va-lore particolare per quel Paese che spessorappresenta un partner privilegiato, sia daun punto di vista logistico, sia per il sen-timento di vicinanza che si sviluppa tra lapopolazione locale in favore dell’organiz-zazione, in quanto tale, e dell’ente nellospecifico;

le lingue ufficiali di lavoro delle Na-zioni Unite sono sei, ovvero inglese, fran-cese, spagnolo, russo, cinese e arabo;

le attuali lingue adottate sono stateapprovate dal Consiglio e dalla Conferenzain differenti occasioni;

la lingua russa è stata introdotta condecisione del Consiglio della Fao solo nelnovembre del 2007 durante la sua 130esimasessione;

la lingua araba fu introdotta qualelingua ufficiale nel novembre del 1971 conrisoluzione della Conferenza 16/71 comelingua di lavoro « per scopi limitati » e, solosuccessivamente, adottata come lingua uf-ficiale;

sarebbe opportuno a questo punto, aparere dell’interrogante, che pubblicazionie studi fossero disponibili anche nella lin-gua che ospita il quartier generale del-l’ente –:

quali iniziative il Governo intenda adot-tare affinché la lingua italiana sia intro-dotta quale lingua ufficiale della organiz-zazione internazionale ospitata nel nostroPaese affinché le pubblicazioni, gli studi, lericerche, i dossier vari, nonché il sito del-l’organizzazione delle Nazioni Unite perl’agricoltura e l’alimentazione con sede aRoma possano essere redatti anche in lin-gua italiana. (5-01647)

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Atti Parlamentari — 5187 — Camera dei Deputati

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AMBIENTE E TUTELADEL TERRITORIO E DEL MARE

Interrogazione a risposta orale:

PEZZOPANE, BRAGA e D’ALESSAN-DRO. — Al Ministro dell’ambiente e dellatutela del territorio e del mare. — Per sapere– premesso che:

le criticità ambientali che riguardanol’area della val Pescara, a partire dall’in-quinamento del sito industriale in territo-rio di Bussi sul Tirino, con le conseguentiricadute sul fiume Pescara, necessitano diadeguati interventi di bonifica e messa insicurezza con un corrispondente cronopro-gramma in grado di porre fine all’attualesituazione di stallo che determina preoc-cupazione nelle comunità;

suddette comunità in questi anni hannopurtroppo pagato un prezzo elevatissimoper i danni legati all’inquinamento dei ri-chiamati siti e attendono risposte da partedelle istituzioni preposte;

sono trascorsi oltre due lustri dal-l’anno di individuazione della discarica TreMonti e successivamente delle aree inqui-nate denominate 2a e 2b, oltre a quellerelative al comune di Bolognano;

si tratta di siti che hanno visto ancheindagini della magistratura e che pur-troppo hanno evidenziato una gravissimaviolenza perpetrata ai danni del territorioin questione;

oggi risulta esservi la disponibilità daparte di Edison come più volte pubblica-mente dichiarato a farsi carico e parteattiva negli interventi di risanamento dellacosiddetta discarica Tre Monti attraverso ilmetodo del desorbimento termico, già illu-strato nel corso dei lavori della conferenzadi servizi in via di conclusione;

vi sono quindi il progetto e la dispo-nibilità di corrispondenti risorse ed è stataindividuata tramite gara già espletata, l’as-sociazione temporanea di imprese che do-vrà eseguire i lavori per le aree denominate2a e 2b;

non appena conclusa la valutazionedegli elaborati progettuali da parte del Con-siglio superiore dei lavori pubblici che hagià svolto la sua prima seduta nel mese digennaio 2019, mancherebbe soltanto il vialibera autorizzativo da parte del Ministerodell’ambiente –:

quali iniziative intenda assumere ilGoverno, per quanto di competenza, pervelocizzare gli interventi di bonifica deirichiamati siti e quale azione concertatatra le diverse amministrazioni intenda pro-muovere per superare l’attuale fase di stalloe pervenire rapidamente a un cronopro-gramma concordato per gli interventi ne-cessari in grado di dare risposte alle co-munità locali, assicurando la salubrità deiluoghi e il rilancio in termini di sviluppo.

(3-00603)

Interrogazione a risposta in Commissione:

MURONI. — Al Ministro dell’ambiente edella tutela del territorio e del mare, alMinistro dell’interno, al Ministro della giu-stizia, al Ministro della salute. — Per sapere– premesso che:

un incendio è divampato nella nottetra il 6 e il 7 marzo 2019 in un’azienda chetratta rifiuti, la Be.Ma., a Villa Literno, nelCasertano, nella cosiddetta Terra dei fuo-chi. Le fiamme hanno interessato cumuli dimateriale cartaceo, cartoni pressati, cheerano posti all’esterno dei capannoni, sulpiazzale. Sul posto sono intervenute di-verse squadre dei vigili del fuoco del co-mando provinciale di Caserta, che sonoriuscite a tenere sotto controllo il rogo;

in passato, l’azienda era stata oggettodi ispezioni e controlli ambientali da partedelle forze dell’ordine e dei vigili del fuoco.Già in passato era stata posta sotto seque-stro, perché vi erano stati trovati più rifiutirispetto a quanto prescritto. Era, infatti,stata accertata la presenza di circa 15 milatonnellate di rifiuti a fronte delle duemilaprescritte;

il Presidente del Consiglio parlando aigiornalisti in conferenza stampa a Caserta,al termine della firma in prefettura del

Atti Parlamentari — 5188 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 MARZO 2019

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protocollo d’intesa sulla Terra dei fuochisostenne: « da oggi non è più la terra deifuochi, ma la terra dei cuori », il protocollod’intesa sottoscritto, il 19 novembre 2018nella sede della prefettura di Caserta defi-nisce un piano d’azione mirato contro di-scariche abusive, roghi e traffici illeciti atutela della salute dei cittadini;

il documento è stato firmato dal Pre-sidente del Consiglio, dai Ministri dell’am-biente e della tutela del territorio e delmare, dell’interno, dello sviluppo econo-mico, della giustizia, della difesa, per ilSud, dal Ministro della salute, dal presi-dente della regione Campania;

l’obiettivo del protocollo è tutelare lapopolazione che vive in questo territorioche conta circa 90 comuni e 3 milioni diabitanti che hanno diritto alla tutela dellasalute e a un ambiente salubre, attraversoanche la lotta agli incendi nei siti di stoc-caggio dei rifiuti;

il Vicepremier e Ministro dello svi-luppo economico ha dichiarato: « Adesso èil momento della sorveglianza, dell’aiutodei medici di base grazie al metodo Epicache arricchirà i dati sulla sanità per ilmonitoraggio degli indici tumorali, l’ispet-torato al lavoro, controllare, se serve, leaziende abusive ed illegali che hanno cre-ato scarti di produzione che negli annihanno bruciato o interrato »;

la Corte europea per i diritti del-l’uomo di Strasburgo ha avviato il processocontro il Governo italiano per la situazionenella cosiddetta « Terra dei fuochi ». L’ac-cusa da cui l’Italia si dovrà difendere è dinon aver adottato misure sufficienti perproteggere la salute dei cittadini delle zonecomprese tra le province di Napoli e Ca-serta (Terra dei fuochi) inquinate da disca-riche abusive e incendi di rifiuti –:

a partire defila data della firma delprotocollo, quanto personale appartenentealle forze dell’ordine e ai corpi militari siaregolarmente impegnato per prevenire, con-trastare e reprimere questo gravissimo fe-nomeno, fatto di discariche abusive e in-cendi di rifiuti, che in questi anni hannoavvelenato la Terra dei fuochi con grave

danno ambientale e per la salute dei citta-dini;

di quali dati statistici disponga il Go-verno, a partire dalla firma del protocollo,in relazione alle indagini condotte per in-dividuare i responsabili dei reati ambien-tali;

quale sia il numero dei roghi svilup-patisi nei siti di stoccaggio dei rifiuti e nellediscariche abusive avvenuti a partire dallafirma del protocollo;

se siano stati avviati il censimento, lacatalogazione e il monitoraggio delle areesensibili e se il Governo intenda forniredati al riguardo;

se sia stato avviato il monitoraggiodegli indici tumorali che hanno colpito gliabitanti della « Terra dei fuochi ».

(5-01650)

Interrogazioni a risposta scritta:

ASCANI. — Al Ministro dell’ambiente edella tutela del territorio e del mare. — Persapere – premesso che:

nella serata di domenica 10 marzo2019 un grande incendio di materiale pla-stico è divampato all’interno del depositoBiondi, azienda privata che si occupa diraccolta, trattamento e recupero di rifiuti,sita nell’area industriale di Ponte San Gio-vanni, a Balanzano, alle porta di Perugia;

sul posto per tutto il pomeriggio hannolavorato 24 uomini del 115 con due auto-botti pompa e tre serbatoi; con loro ancheil funzionario di guardia, l’Arpa per il mo-nitoraggio dell’aria e le forze dell’ordine.Intorno alle 22,30, l’incendio era sotto con-trollo e alle 5 della mattina è stato spento;

il comune di Perugia ha predisposto lachiusura, a titolo precauzionale, delle scuolenel raggio di tre chilometri dall’incendioper la giornata di oggi. Sono stati coinvoltigli istituti di Casaglia, Montebello, PonteValleceppi, Pretola, Collestrada, oltre ovvia-mente a Ponte San Giovanni e Balanzano,dove si trova il deposito andato a fuoco. Ilprovvedimento interessa anche le scuole

Atti Parlamentari — 5189 — Camera dei Deputati

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private presenti nell’area di Ponte San Gio-vanni;

per tutto il pomeriggio, e fino a seratarda, a Perugia un’alta colonna di fumo hasovrastato la zona dei ponti, lambendo ilcentro storico. Il vento spirava da Balan-zano in direzione dell’abitato di Ponte SanGiovanni, ma non sono esenti dal rischio diricadute di materiale tossico i terreni piùdistanti. Per questo motivo, la protezionecivile ha da subito diramato un’allerta, in-vitando i residenti a tenere chiuse porte efinestre e a non uscire di casa. È statasospesa l’attività del macello comunale;

dalle prime analisi dei marcatori am-bientali si capirà l’estensione e la gravitàdelle conseguenze sulla salute pubblica. Ilrischio è che siano state sprigionate dios-sine cancerogene. Intanto, sono al lavoroanche gli inquirenti, per capire la naturadel gesto –:

quali iniziative, per quanto di compe-tenza, il Ministro interrogato intenda adot-tare in relazione al grave caso esposto.

(4-02455)

MAGGIONI. — Al Ministro dell’ambientee della tutela del territorio e del mare. — Persapere – premesso che:

la Convenzione di Washington sul com-mercio internazionale delle specie di faunae flora minacciate di estinzione, più comu-nemente conosciuta come Cites, è un ac-cordo internazionale tra Stati che ha loscopo di proteggere piante ed animali arischio di estinzione, regolando e monito-rando il loro commercio, ovvero esporta-zione, riesportazione e importazione di ani-mali vivi e morti, di piante, nonché di partie derivati;

la Convenzione si basa su un sistemadi permessi e certificati che possono essererilasciati se sono soddisfatte determinatecondizioni e che devono essere presentatiagli uffici doganali abilitati ai controlli deiPaesi interessati allo scambio;

la Convenzione è entrata in vigore nel1975 e vi aderiscono attualmente 183 mem-

bri (Parties), compresa l’Unione europeache è diventata Parte dall’8 luglio 2015;

ogni Stato designa una o più autoritàdi gestione (Management Authority) incari-cate dell’emissione di permessi e certificatiCites, soggetti al parere di una o più auto-rità scientifiche designate a questo scopo, ein Italia l’autorità di gestione responsabileè il Ministero dell’ambiente e della tuteladel territorio e del mare, mentre le autoritàamministrative che, unicamente, possonorilasciare permessi e certificati Cites sono ilMinistero dello sviluppo economico, dire-zione generale per la politica commercialeinternazionale divisione II-Cites per per-messi di importazione ed esportazione, el’Arma dei carabinieri, Servizio Cites pernotifiche di importazione, certificati di ri-esportazione, certificati comunitari, per mo-stre itineranti, di proprietà personale e percollezioni di campioni;

per le imprese che intendono impor-tare e/o esportare esemplari di flora, faunao loro parti e derivati, da e verso Paesiextra Unione europea è necessario proce-dere alla richiesta del relativo permesso alMinistero dello sviluppo economico il quale,una volta completata l’istruttoria per laverifica dei requisiti fissati dalla normativa,la sottoporrà al parere della Commissionescientifica Cites;

con proprio decreto il Ministro del-l’ambiente e della tutela del territorio e delmare, nelle more della rivisitazione deldecreto del Ministro dell’ambiente in data27 aprile 1993, al fine di assicurare l’esple-tamento delle attività della commissionescientifica Cites per l’applicazione della con-venzione di Washington sul commercio in-ternazionale delle specie animali e vegetaliin via di estinzione, ha prorogato l’attivitàdella commissione scientifica Cites – inscadenza il 30 giugno 2018 – fino al 31dicembre 2018 e comunque non oltre lanomina della nuova commissione;

ad oggi la nuova commissione scien-tifica Cites non è stata ancora nominata etale situazione crea alcune difficoltà soprat-tutto alle imprese che operano nel settoredel commercio di pellame che più di altre

Atti Parlamentari — 5190 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 MARZO 2019

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necessitano delle prescritte autorizzazioneper esportazione, riesportazione e impor-tazione di animali vivi e morti –:

quali iniziative di competenza intendaadottare per procedere il prima possibilealla nomina della nuova commissione scien-tifica Cites. (4-02457)

* * *

BENI E ATTIVITÀ CULTURALI

Interrogazioni a risposta scritta:

QUARTAPELLE PROCOPIO, ROSSI eCIAMPI. — Al Ministro per i beni e leattività culturali. — Per sapere – premessoche:

si apprende da notizie a mezzo stampache l’Arabia Saudita possa entrare a farparte del consiglio di amministrazione deisoci fondatori del Teatro alla Scala di Mi-lano, secondo un accordo che prevede unadonazione di 3 milioni di euro per cinqueanni più altri 100 mila euro annui perfinanziare l’accademia per musicisti; l’Ara-bia Saudita è un Paese che più volte hadimostrato il suo totale disinteresse nellatutela dei diritti umani, non solo per laquestione dell’omicidio del giornalistaKhashoggi, le cui atrocità sono state aval-late come nulla fosse, ma anche per lecontinue repressioni contro i dissidenti po-litici, le condanne a morte che continuanoad essere comminate e la presenza di rapitiattivisti ancora oggi in carcere;

risulta difficile comprendere agli in-terroganti come una qualsiasi istituzione diun Paese come l’Arabia Saudita, che nondà alcuna garanzia sul rispetto di dirittifondamentali, possa essere parte, con unaccordo economico e di cooperazione cul-turale, della governance di una grande isti-tuzione culturale italiana come la Scala;

inoltre, i dati mostrano come il Teatrola Scala riceva già numerosi finanziamentipubblici, l’ultimo dato disponibile il 2017attesta un contributo complessivo da partedello Stato di 32,7 milioni di euro, con un

incremento di 1 milione di euro rispetto al2016, e un contributo del comune di Mi-lano e della regione Lombardia rispettiva-mente di 5 e 2,9 milioni di euro –:

quale sia la posizione del Ministrointerrogato su tale questione, considerato ilsuo ruolo come da statuto, nella scelta diuna parte dei componenti del consiglio diamministrazione. (4-02452)

SANTELLI e OCCHIUTO. — Al Ministroper i beni e le attività culturali. — Persapere – premesso che:

il comune di Cosenza ha ottenuto unconsistente finanziamento dalla regione Ca-labria (fondi Cipe delibera n. 67 del 2015)destinato alla « Riqualificazione della con-fluenza dei fiumi Crati e Busento e Rea-lizzazione del Museo di Alarico »;

detto intervento avrebbe dovuto inte-ressare la demolizione dell’edificio « ex Jolly »e la realizzazione del Museo di Alarico;

il progetto preliminare è stato appro-vato con delibera di giunta municipale del21 luglio 2015, previa acquisizione del ne-cessario parere favorevole della Soprinten-denza e della relativa autorizzazione pae-saggistica della provincia di Cosenza e, aseguito della gara d’appalto, è stato succes-sivamente aggiudicato;

il 7 agosto 2018 è pervenuto il richie-sto parere positivo della soprintendenza sulprogetto definitivo e, a seguito dell’autoriz-zazione della provincia di Cosenza si èespresso anche il Ministero;

il Ministero ha invitato il segretariatoregionale a convocare un tavolo tecnico –cui il comune e la provincia di Cosenzahanno aderito – finalizzato a concordaregli aspetti dell’intervento;

il Ministero ha precisato di essere aconoscenza del parere positivo rilasciatodalla Soprintendenza, chiedendo una ulte-riore verifica sulla sussistenza dell’inte-resse culturale del Museo di Alarico;

un dirigente del Ministero per i beni ele attività culturali, Roberto Banchini,avrebbe telefonato ad un funzionario della

Atti Parlamentari — 5191 — Camera dei Deputati

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provincia di Cosenza per esercitare pres-sioni finalizzate al respingimento dell’au-torizzazione;

dopo il rilascio dei pareri e delle au-torizzazioni il comune ha avviato proce-dure di demolizione dell’« ex Jolly », eco-mostro di forte impatto paesaggistico per ilcentro storico della città;

il 29 novembre 2018 il comune diCosenza ha ricevuto dalla direzione gene-rale archeologica, belle arti, paesaggio delMinistero per i beni e le attività culturali lacomunicazione dell’atto di annullamento inautotutela, senza preavviso, del precedenteparere positivo del 7 agosto 2018 dellaSoprintendenza per le province di Catan-zaro, Cosenza e Crotone per intervento inquestione;

gli interroganti hanno appreso cheautorevoli esponenti della maggioranza par-lamentare avrebbero dichiarato nell’imme-diatezza di tale provvedimento che il « Mu-seo di Alarico è morto e sepolto », eviden-ziando una motivazione che appare agliinterroganti squisitamente ideologica av-versa alla costruzione del citato manufattoe mostrando un atteggiamento di gravedisinteresse e parimenti di grave indiffe-renza circa l’impatto ambientale e paesag-gistico dell’opera e, dunque, in ultima ana-lisi, dell’interesse pubblico –:

se il Ministro interrogato sia piena-mente a conoscenza dei fatti di cui inpremessa e se intenda fornire chiarimentiin merito all’istituito « tavolo tecnico », lacui procedura a parere degli interrogantipresenta aspetti di irregolarità formale e osostanziale; in particolare, se non intendachiarire i presupposti giuridici relativi atale tavolo tecnico, che rappresenterebbe aparere degli interroganti una forzatura ri-spetto a una procedura ordinaria attuatadal comune di Cosenza;

se non intenda svolgere gli opportuniapprofondimenti, per quanto di compe-tenza, in ordine al comportamento del fun-zionario del Ministero, Roberto Banchini,che secondo fonti di stampa avrebbe tele-fonato durante l’istruttoria della pratica afunzionari dell’amministrazione della pro-

vincia di Cosenza per esercitare pressionifinalizzate al respingimento dell’autorizza-zione;

se sia a conoscenza dell’iniziativa presadalla direzione generale archeologica bellearti e paesaggio del Ministero per i beni ele attività culturali e se non ritenga chel’espressione del parere discrezionale citatoin premessa e la connessa procedura pre-sentino aspetti di irregolarità formale e/osostanziale;

se risulti che nel decreto d’annulla-mento citato in premessa vi sia menzionedi cittadini che avrebbero sollecitato l’ini-ziativa;

se il Ministro interrogato tenuto contodell’esistenza di una favorevole autorizza-zione paesaggistica alla realizzazione degliinterventi di cui in premessa, della revocain autotutela del parere positivo della so-printendenza del 7 agosto 2018 nonchédella convocazione del menzionato « tavolotecnico », intenda indicare i soggetti suiquali graveranno le eventuali spese aggiun-tive nel caso in cui il tavolo dovesse per-venire a diverse conclusioni. (4-02459)

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ECONOMIA E FINANZE

Interrogazioni a risposta orale:

SQUERI. — Al Ministro dell’economia edelle finanze. — Per sapere – premesso che:

nel settore della distribuzione di car-buranti si sono registrate negli ultimi anniirregolarità fiscali e condotte fraudolenteche possono essere ricondotte sia al con-trabbando sia alla sottrazione dei prodottiad accertamento, in violazione delle pre-scrizioni, divieti e limitazioni stabiliti dallenorme europee e nazionali;

con l’entrata in vigore della legge dibilancio 2018 (legge n. 205 del 2017), sonostate introdotte nell’ordinamento nuovenorme in materia di contrasto all’evasionefiscale e alle frodi fiscali con specifico ri-

Atti Parlamentari — 5192 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 MARZO 2019

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guardo all’ambito della commercializza-zione e distribuzione dei carburanti;

il contrasto all’evasione fiscale e allefrodi fiscali, oltre a determinare benefìci intermini di gettito, rafforza la tutela degliinteressi di mercato, in quanto il mancatopagamento dell’Iva (componente rilevantedel prezzo finale) comporta, di fatto, unvantaggio competitivo di prezzo per gli ope-ratori che evadono tale imposta rispettoagli operatori che agiscono nel rispettodelle regole;

i commi da 937 a 944 dell’articolo 1della legge n. 205 del 2017 introduconomisure di contrasto alla evasione dell’Ivaperpetrata in relazione all’introduzione, nelmercato nazionale, di carburanti acquistatia livello intracomunitario e stoccati pressodepositi fiscalmente riconosciuti;

in particolare, ai sensi del comma937, a partire dal 1° febbraio 2018, l’im-missione in consumo dei carburanti daldeposito fiscale o l’estrazione dal depositodi un destinatario registrato – qualunquesia la fonte di acquisto (nazionale, intraUnione europea o extra Unione europea) –è subordinata al versamento anticipato del-l’Iva con modello F24 senza possibilità dicompensazione;

il soggetto obbligato a versare l’impo-sta è il soggetto per conto del quale ildepositario autorizzato o il destinatario re-gistrato procede all’estrazione dei prodottiin questione;

sono state escluse da tale obbligo, aisensi del comma 940, le immissioni inconsumo effettuate per conto di un sog-getto con specifici requisiti di affidabilità oche presti idonea garanzia;

sono state altresì esclusi (comma 941)i prodotti di proprietà del gestore del de-posito dal quale sono immessi in consumoo estratti, nonché i prodotti immessi inconsumo per conto di un soggetto, titolaredi un diverso deposito fiscale avente capa-cità non inferiore a specifici valori e inpossesso di specifici requisiti o che prestiidonea garanzia;

la ratio, di tale ultima esclusione ri-siede nella volontà del legislatore di bloc-

care alla fonte le evasioni rilevate in sede diestrazione o immissione sul mercato daparte di soggetti terzi rispetto ai gestori deidepositi;

tuttavia, la previsione di tale esclu-sione, in sede di applicazione della norma,ha determinato il proliferare di prevedibilimeccanismi elusivi, in quanto l’esclusionedall’obbligo di pagamento anticipato del-l’Iva per i prodotti di proprietà del gestoredel deposito, ha fatto sì che, dall’entrata invigore della normativa, diversi depositi fi-scali sono divenuti da semplici fornitori diservizio di passaggio, rivenditori dei pro-dotti;

in particolare, l’obbligo può essereeluso attraverso l’estrazione da parte dellostesso titolare del deposito (che dunque hatitolo per non corrispondere l’Iva antici-pata) e la successiva vendita al trader at-traverso l’esenzione per i soggetti ritenutiaffidabili e attraverso il meccanismo dellegaranzie;

la complessità della normativa sulleesenzioni dall’obbligo del pagamento anti-cipato dell’Iva ha generato dubbi interpre-tativi che richiederebbero, se non l’inter-vento del legislatore, quanto meno l’ema-nazione di una circolare ministeriale inter-pretativa e restrittiva delle disposizionirichiamate –:

quali elementi il Governo intenda for-nire alla luce di quanto descritto in pre-messa e con quali tempistiche intenda adot-tare iniziative per arginare un fenomenoche sta di fatto vanificando gli sforzi pro-fusi dal legislatore e gravanti sulle impreseper contrastare l’evasione fiscale e le frodifiscali nel settore della commercializza-zione e della distribuzione dei carburanti.

(3-00601)

MANDELLI. — Al Ministro dell’econo-mia e delle finanze. — Per sapere – pre-messo che:

il 27 febbraio 2019 è stato pubblicatosul sito del Ministero dell’economia e dellefinanze un avviso pubblico di manifesta-zione di interesse per il conferimento di

Atti Parlamentari — 5193 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 MARZO 2019

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incarichi a titolo gratuito della durata didue anni per svolgere attività di consulenzapresso la IV direzione del dipartimento deltesoro del predetto Ministero;

la IV direzione del dipartimento deltesoro del Ministero dell’economia e dellefinanze chiede, quali requisiti di parteci-pazione, « una consolidata e qualificata espe-rienza accademica e/o professionale docu-mentabile (di almeno 5 anni), anche inambito europeo o internazionale, negli am-biti tematici del diritto societario, bancario,pubblico dell’economia o dei mercati finan-ziari o dei principi contabili e bilanci so-cietari »;

la consulenza ha ad oggetto la tratta-zione di tematiche complesse attinenti aldiritto – nazionale ed europeo – societario,bancario e/o dei mercati e intermediarifinanziari, in vista anche dell’adozione e/ointegrazione di normative primarie e se-condarie ai fini, tra l’altro, dell’adegua-mento dell’ordinamento interno alle diret-tive/regolamenti comunitari;

l’articolo 6, comma 7, del decreto-legge n. 78 del 31 maggio 2010, convertito,con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010,n. 122, impone a tutte le pubbliche ammi-nistrazioni limiti stringenti di spesa annuaper studi e incarichi di consulenza, tale percui essa non può essere superiore al 20 percento di quella sostenuta dalla stessa am-ministrazione nel 2009;

la IV direzione del dipartimento deltesoro del Ministero dell’economia e dellefinanze non tiene conto del fatto che, conla legge 27 dicembre 2017, n. 205, è entratoin vigore il principio dell’equo compenso,in forza del quale è fatto preciso obbligo auna serie di « contraenti forti » (tra cui lepubbliche amministrazioni) di garantire alprofessionista incaricato un compenso com-misurato alla quantità e alla qualità dellavoro richiesto ed effettivamente svolto;

il Consiglio di Stato, da ultimo con lasentenza 4780/2018, pronunciandosi su unricorso di un architetto contro il comune diBari, ha ribadito che il compenso profes-sionale non deve essere palesemente irri-sorio e lesivo della dignità professionale;

gli enti che rappresentano e tutelanoil mondo delle professioni hanno immedia-tamente rappresentato al Ministro interro-gato la necessità di tutelare il lavoro eprofessionalità dei singoli professionistiiscritti e, in una logica di collaborazioneistituzionale, i Consigli nazionali degli av-vocati, dei notai e dei commercialisti sisono resi disponibili a supportare l’attivitàdella pubblica amministrazione attraversole proprie strutture ed i propri centri studi,in una logica di confronto e approfondi-mento di tematiche complesse che rien-trano nell’oggetto proprio della professionidi cui sono espressione, senza nulla pre-tendere –:

quali iniziative intenda intraprendereil Ministro interrogato per garantire il ri-spetto della legge n. 205 del 2017 da partedella IV direzione del dipartimento deltesoro del Ministero dell’economia e dellefinanze, onde evitare che sia proprio un’ar-ticolazione centrale dello Stato a disatten-dere un principio di civiltà espresso da unalegge dello Stato. (3-00602)

Interrogazione a risposta scritta:

GRIBAUDO. — Al Ministro dell’econo-mia e delle finanze, al Ministro della giusti-zia. — Per sapere – premesso che:

in data 27 febbraio 2019 veniva pub-blicato sul sito del Ministero dell’economiae delle finanze un bando della direzionegenerale « Sistema bancario e finanziarioaffari legali » del dipartimento del tesoro,la quale intende avvalersi per un supportotecnico a elevato contenuto specialisticonelle materie di competenza della consu-lenza a titolo gratuito di professionalitàaltamente qualificate;

la consulenza avrebbe ad oggetto « latrattazione di tematiche complesse atti-nenti al diritto – nazionale ed europeo –societario, bancario e/o dei mercati e in-termediari finanziari in vista anche dell’a-dozione e/o integrazione di normative pri-marie e secondarie ai fini, tra l’altro, del-l’adeguamento dell’ordinamento interno alledirettive/regolamenti comunitari »;

Atti Parlamentari — 5194 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 MARZO 2019

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per la partecipazione a tale bandosono richieste una: « consolidata e qualifi-cata esperienza accademica e/o professio-nale documentabile (di almeno 5 anni),anche in ambito europeo o internazionale,negli ambiti tematici del diritto societario,bancario, pubblico dell’economia o dei mer-cati finanziari o dei principi contabili ebilanci societari; lingua inglese fluente »;

nei giorni scorsi il Consiglio nazionaleforense, il Consiglio nazionale del notariatoe il Consiglio nazionale dei dottori com-mercialisti e degli esperti contabili hannoscritto lettera pubblica, indirizzata al Mi-nistro dell’economia e delle finanze, e perconoscenza al Ministro della giustizia, Al-fonso Bonafede, per segnalare l’anomaliadi tale bando rispetto alle vigenti norme dilegge;

il decreto-legge 16 ottobre 2017, n. 148,modificando la legge 31 dicembre 2012,n. 247, introduce, con l’articolo 19-quater-decies, il principio dell’equo compenso nelrapporto fra professionisti e grandi com-mittenti, tra i quali la pubblica ammini-strazione; l’articolo 19-quaterdecies afferma,in particolare, al comma 3, che « La pub-blica amministrazione, in attuazione deiprincipi di trasparenza, buon andamentoed efficacia delle proprie attività, garanti-sce il principio dell’equo compenso in re-lazione alle prestazioni rese dai professio-nisti in esecuzione di incarichi conferitidopo l’entrata in vigore della presente legge »;

il bando emanato dal Ministero del-l’economia e delle finanze appare in apertacontraddizione al principio dell’equo com-penso –:

se il Ministro interrogato sia a cono-scenza dei fatti di cui in premessa;

considerato che le competenze richie-ste per la partecipazione al bando sonodegne di un compenso equo e che il bando,secondo l’interrogante, rappresenta di persé una lesione della dignità del lavoro senon ritenga necessario adottare iniziativeper ritirare il bando citato. (4-02463)

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GIUSTIZIA

Interrogazione a risposta orale:

DADONE. — Al Ministro della giustizia.— Per sapere – premesso che:

la casa di reclusione di Alba è statachiusa nel mese di gennaio 2016 a causa diun’epidemia di legionella che ha compor-tato il trasferimento di 122 detenuti in altrestrutture;

nel giugno del 2017, dopo alcuni la-vori di bonifica e messa in sicurezza, hariaperto una sezione della stessa casa direclusione adatta ad ospitare 35 persone;

nello stesso anno l’allora Ministro Or-lando annunciava un cronoprogramma cheprevedeva l’ingresso di tutti i detenuti entrola metà del 2019 con oltre a 4 milioni dieuro di investimento;

nel settembre 2018 tale progetto èstato ultimato e inviato dal dipartimentodell’amministrazione penitenziaria (DAP) alprovveditorato opere pubbliche compe-tente per il Piemonte che lo ha però re-spinto per un vizio di forma (mancanza difirme originali);

secondo una ricostruzione giornali-stica, durante un convegno svoltosi ad Albanel mese di novembre del 2018, il Garanteregionale per i diritti dei detenuti e ilsindaco di Alba esponevano la questione alMinistro Bonafede;

quest’ultimo provvedeva nell’imme-diato, sempre come riportato dalle testategiornalistiche, a telefonare al direttore delDipartimento dell’amministrazione peniten-ziaria il quale a sua volta si impegnava asbloccare immediatamente l’iter burocra-tico;

ad oltre un mese dalla presenza delMinistro interrogato presso la provincia diCuneo, sui giornali compariva un nuovoappello, lanciato dai garanti comunale eregionale dei detenuti, intitolato « Sul fu-turo del carcere di Alba c’è un’incertezzaimbarazzante ». Nell’articolo in questione igaranti ricostruiscono le pregresse situa-

Atti Parlamentari — 5195 — Camera dei Deputati

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zioni concernenti la struttura, lamentandouna sorta di paralisi delle istituzioni;

la casa circondariale di Alba risultaattualmente la più sovraffollata del Pie-monte con una presenza di 45-50 detenutisu una capienza massima di 35; tale pro-blematica ovviamente si riverbera sulla fun-zione rieducativa della pena prevista dallaCostituzione, vista anche la carenza di spaziper svolgere attività socializzanti nonché dimediatori culturali per i detenuti stra-nieri –:

se sia a conoscenza delle ragioni perle quali l’iter dei lavori della casa di reclu-sione di Ala non sia ancora ripartito e,qualora non vi fossero idonei motivi per ilcitato rallentamento dell’iter, cosa intendafare al fine di permettere l’avvio dei lavori.

(3-00598)

Interrogazione a risposta in Commissione:

BAZOLI. — Al Ministro della giustizia. —Per sapere – premesso che:

l’articolo 1, comma 6, della legge n. 3del 2019, ha modificato l’articolo 4-bis,comma 1, della legge n. 354 del 1975, ri-comprendendo tra i cosiddetti reati « osta-tivi » alla sospensione dell’esecuzione di cuiall’articolo 656, comma 5, del codice diprocedura penale, alcuni reati contro lapubblica amministrazione (articoli 314,primo comma, 317, 318, 319, 319-bis, 319-ter, 319-quater, primo comma, 320, 321,322, 322-bis);

tale previsione comporta che la con-danna per una di tali fattispecie, dunque,non potrà più essere « sospesa » e conse-guentemente, potrà consentire l’accesso amisure alternative, ove ricompresa nei ter-mini stabiliti dalla legge, solo a fronte del-l’accoglimento, da parte del magistrato disorveglianza, dell’istanza proposta dal con-dannato durante l’esecuzione della penadetentiva, accoglimento subordinato alla col-laborazione del condannato « a norma del-l’articolo 323-bis, secondo comma, del co-dice penale »;

l’articolo 656, comma 9, lettera a), delcodice di procedura penale, stabilisce il

divieto di sospensione dell’ordine di esecu-zione della pena anche per i reati contem-plati nel catalogo previsto dall’articolo 4-bisdell’O.p. e sue successive modificazioni;

l’estensione di tale previsione anche aireati contro la pubblica amministrazione,così come potrebbe dirsi anche per altrefattispecie, presenta chiari profili di dubbiaincostituzionalità, sia in ordine al principiodi ragionevolezza/eguaglianza, sia in ordinealla compatibilità con la finalità rieduca-tiva, sia in ordine al regime intertemporaleche, alla luce di un diffuso orientamentogiurisprudenziale, risulterebbe assoggettatoal principio del tempus regit actum, e nongià alla garanzia dell’irretroattività, e ha,come immediato portato, quello di appli-care la nuova normativa (emanata senzal’evidentemente necessaria norma transito-ria) anche a chi alla data di entrata invigore della nuova legge era stato già giu-dicato secondo le norme allora in vigore, eaveva, in modo ragionevole, anche fattodelle scelte processuali sulla base di queste,proprio nel solco della ratio delle impor-tanti riforme sulle pene detentive non car-cerarie, efficaci anche in senso social-preventivo;

tale modifica normativa in pejus eretroattiva potrebbe anche violare il dirittodi difesa quando lo stesso implica la pos-sibilità di valutare scelte di tipo processualeche verranno violate da norme entrate invigore successivamente;

la Corte di Strasburgo ha inoltre af-fermato a più riprese il principio che con-duce a ritenere sostanzialmente punitivedisposizioni che abbiano una incidenza af-flittiva sul trattamento giuridico-penale delsingolo, specie se le modifiche intertempo-rali siano tali da determinare un muta-mento qualitativo della sanzione;

appare dunque necessario riparare aquesto grave vulnus, anche in considera-zione della volontà dello stesso legislatoredi riconoscere la valenza del principio diirretroattività della norma penale menofavorevole anche con riferimento al regimedella pena –:

se il Ministro interrogato non ritenganecessario e urgente adottare ogni oppor-

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tuna iniziativa normativa volta a evitare laimplicita retroattività della novazione peg-giorativa, di cui all’articolo 1, comma 6,della legge 9 gennaio 2019, n. 3, preveden-done comunque la vigenza solo pro futuro.

(5-01646)

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INFRASTRUTTURE E TRASPORTI

Interrogazione a risposta in Commissione:

PAITA. — Al Ministro delle infrastrutturee dei trasporti. — Per sapere – premessoche:

con lettera SA.38399 2018/E dell’a-prile 2018 la direzione generale Concor-renza della Commissione europea ha apertoun focus sui motivi che giustificano le esen-zioni fiscali di cui godono le autorità disistema portuale in Italia;

suddetta esenzione fiscale per l’U-nione europea si configurerebbe ai sensidell’articolo 107 del trattato di funziona-mento dell’Unione europea come aiuto diStato;

in data 8 gennaio 2019 MargretheVestager, Commissaria responsabile per laconcorrenza, ha dichiarato: « per garantirecondizioni eque di concorrenza in tuttal’UE, i porti che generano profitti eserci-tando attività economiche vanno tassati allostesso modo degli altri operatori economici– né più, né meno. »;

la Commissione ha quindi invitato l’I-talia ad adeguare la propria legislazioneper assicurare che i porti paghino, a partiredal 1° gennaio 2020, l’imposta sulle societàallo stesso modo delle altre imprese attive;

l’Italia ha due mesi per contestare taleinvito;

le autorità di sistema portuali sonodefinite dal comma 5 dell’articolo 7 deldecreto legislativo 4 agosto 2016 n. 169 entipubblici non economici di rilevanza nazio-nale a ordinamento-speciale;

le autorità di sistema portuale sonouna vera e propria emanazione del Mini-stero delle infrastrutture e dei trasporti esvolgono attività senza scopo di lucro;

del resto, la natura pubblica delleautorità di sistema portuale è ancora piùevidente dalla procedura che porta allanomina del Presidente e del comitato digestione;

preoccupano alcune dichiarazioni ri-lasciate in data 23 gennaio 2019 dal viceministro Edoardo Rixi che sembrano pa-ventare, dietro l’alibi della semplificazione,un mutamento dell’attuale assetto legisla-tivo che regolamenta le autorità di sistemaportuale –:

quale sia stata l’interlocuzione avutafino ad oggi, con atti ufficiali in rispostaalle obiezioni della Commissione europeain merito a tale questione; quale sarà laposizione del Governo italiano in rispostaall’invito ad adeguare la legislazione in ma-teria e se intenda ribadire la natura pub-blicistica delle autorità di sistema portualee la non assoggettabilità dei proventi di cuiall’articolo 13 della legge n. 84 del 1994 aifini dell’imposta sui redditi delle società esui valore aggiunto, scongiurando qualsiasipregiudizio all’attività portuale del Paese.

(5-01651)

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INTERNO

Interrogazioni a risposta in Commissione:

MICELI. — Al Ministro dell’interno. —Per sapere – premesso che:

il Corpo nazionale dei vigili del fuocorappresenta una delle realtà più importantiper la sicurezza dei cittadini e del nostroPaese ed esso, da sempre, soffre la pre-senza di una forte componente di perso-nale precario, costituito dai vigili del fuococosiddetti « discontinui », che si configu-rano come una figura strategica del Corponazionale, pur essendo privi di contratto atempo indeterminato e pur potendo essere

Atti Parlamentari — 5197 — Camera dei Deputati

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richiamati in servizio per non più di 14giorni consecutivi e per un massimo di 160giorni l’anno;

nella XVII legislatura, in data 18 gennaio2017, la I Commissione della Camera deideputati, « Affari costituzionali, della Pre-sidenza del Consiglio e Interni », approvavaall’unanimità, una risoluzione conclusiva didibattito a prima firma dell’onorevole Fianoche impegnava il Governo « a prevedereche, a partire dal 2017, per le immissioni dipersonale permanente in organico, in coe-renza con le vigenti disposizioni sulla sta-bilizzazione, il 50 per cento dell’organicosia attinto dall’Albo dei richiamati in ser-vizio e il restante 50 per cento sia attintodalle graduatorie dei vincitori dei concorsipubblici che dovranno prevedere una ri-serva del 35 per cento dei posti disponibilia favore dei richiamati in servizio iscrittiall’Albo, anche prevedendo a favore di que-sta categoria un limite di età maggiormenteflessibile, alla luce dell’esperienza maturatasul campo », ed inoltre a mettere in praticaogni possibile disposizione che permettal’impiego dei vigili del fuoco « discontinui »in altri servizi ausiliari e di supporto;

all’articolo 1, commi 287 e 289, dellalegge 27 dicembre 2017, n. 205, recante« Bilancio di previsione dello Stato per l’annofinanziario 2018 e bilancio pluriennale peril triennio 2018-2020 », è prevista l’assun-zione straordinaria, nell’arco di un quin-quennio a decorrere dal 2018, di un con-tingente di personale del ruolo iniziale delCorpo nazionale dei Vigili del fuoco, non-ché l’incremento di trecento unità delladotazione organica della qualifica di vigiledel fuoco, con la previsione, all’articolo 1,comma 295, della richiamata legge n. 205del 2017, di una riserva, nel limite massimodel trenta per cento, delle assunzioni ivipreviste al personale volontario del Corponazionale dei vigili del fuoco e deroga allimite di età anche per le assunzioni di cuiall’articolo 19-bis del decreto-legge 9 feb-braio 2017, n. 8;

in attuazione dell’articolo 1, commi 287e seguenti, di detta legge n. 205 del 2017, èstato adottato il regolamento ministeriale26 ottobre 2018, concernente « Assunzioni

straordinarie riservate al personale volon-tario del Corpo Nazionale dei Vigili delFuoco » e, conseguentemente, il 20 novem-bre 2018 è stato pubblicato in GazzettaUfficiale il bando inerente alla proceduraselettiva;

al fenomeno del precariato nel Corponazionale de vigili del fuoco, urge trovaresoluzioni per rendere effettivo il percorsodi stabilizzazione dei discontinui e di va-lorizzazione delle esperienze acquisite percoloro che non possano partecipare alleprove concorsuali, valutando la possibilitàdi una specifica prelazione per l’accesso alruolo degli operatori e degli assistenti daimpiegare in servizi ausiliari e di supporto,anche alla luce degli articoli 70 e 71 deldecreto legislativo 13 ottobre 2005, n. 217recante « Ordinamento del personale delCorpo nazionale dei vigili del fuoco », chedetermina la precedenza in via di selezione« in favore del personale volontario delCorpo nazionale » –:

quali iniziative ritenga di promuovere,al fine di garantire, in tempi rapidi, ladefinizione delle procedure selettive in atto,nonché di giungere urgentemente alle pro-cedure di selezione per le assunzioni stra-ordinarie riservate ai cosiddetti « disconti-nui » del Corpo nazionale dei vigili delfuoco per il 2019, con un necessario au-mento di posti riservati per detto perso-nale, anche in conformità con quanto in-dicato dalla risoluzione del gennaio 2017richiamata in premessa. (5-01645)

GIACOMELLI, MARCO DI MAIO, SCAL-FAROTTO, FIANO, RIZZO NERVO eNARDI. — Al Ministro dell’interno. — Persapere – premesso che:

da notizie a mezzo stampa si è ap-preso che Forza Nuova avrebbe annunciatolo svolgimento di un’iniziativa a Prato allaquale dovrebbe intervenire anche il segre-tario nazionale, Roberto Fiore;

tale iniziativa, prevista per il 23 marzo2019, avrebbe lo scopo di celebrare il cen-tenario della « proclamazione dei principifondamentali dei Fasci italiani di combat-timento », avvenuta in piazza San Sepolcro

Atti Parlamentari — 5198 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 MARZO 2019

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a Milano il 23 marzo del 1919, e la stessasimbologia scelta per annunciare l’inizia-tiva – il numero 100 in evidenza in uncerchio di alloro – richiamerebbe in modoesplicito tale ricorrenza;

l’iniziativa sopra menzionata, a giudi-zio degli interroganti, sarebbe in violazionedi specifiche disposizioni di legge, taluneanche attuative della Costituzione, che pu-niscono non solo ogni ipotesi di riorganiz-zazione del partito fascista ma anche inmodo specifico chiunque « pubblicamenteesalti esponenti, princìpi, fatti o metodi delfascismo, oppure le sue finalità antidemo-cratiche »;

è evidente dunque che tale iniziativa,oltre a risultare inopportuna sul piano po-litico, anche alla luce delle rilevanti conse-guenze che potrebbe determinare per ilmantenimento dell’ordine pubblico, pre-senta secondo gli interroganti profili disicura illegittimità e incostituzionalità;

ad avviso degli interroganti, la sicu-rezza e la legalità quale priorità per ilnostro Paese vengono perseguite innanzi-tutto con il rispetto delle norme poste atutela dell’identità anti-fascista della Re-pubblica, e non certo a parole, via tweet osemplicemente indossando le varie divisedelle forze dell’ordine –:

se il Governo sia a conoscenza dellecaratteristiche di celebrazione del centena-rio dell’iniziativa di stampo fascista annun-ciata e quali iniziative di competenza in-tenda adottare per impedirne lo svolgi-mento, anche alla luce dei profili di ordinepubblico, e garantire il pieno rispetto dellenorme ordinarie e costituzionali poste atutela dell’identità antifascista dellaRepubblica. (5-01648)

Interrogazioni a risposta scritta:

CARETTA. — Al Ministro dell’interno. —Per sapere – premesso che:

nei comuni dell’Alto Vicentino (Ve-neto), negli ultimi mesi, si è assistito unincremento esponenziale di episodi di vio-lenza che hanno portato scompiglio per lestrade e hanno generato una elevata ten-

sione sociale fra i residenti. La gravità dellasituazione ha portato i cittadini a richie-dere a gran voce ai sindacati dei comunicoinvolti di trovare soluzioni per riportarela sicurezza e ripristinare l’ordine pubbliconel territorio;

i sindaci, per ovviare a questa proble-matica, hanno impiegato tempo e risorseper contrastare il dilagare della crimina-lità, investendo in impianti di sorveglianza,dotando di nuovi mezzi e tecnologie lapolizia locale e finanziando progetti fina-lizzati al recupero sociale per quegli indi-vidui identificati nelle fasce a rischio. No-nostante gli innumerevoli sforzi dei sindacidei comuni interessati, l’escalation di disor-dini, che spesso sono sfociati in gravi atti diviolenza, non accenna a diminuire. La cro-nica carenza di forze di polizia nella zonadell’alto Vicentino aggrava ancor di più laproblematica in questione. La scarsità diorganico delle forze dell’ordine non per-mette, infatti, in alcun modo di prevenire,controllare e reprimere i reati che, invece,sono in continuo e progressivo aumento, inuna zona con un bacino di oltre 250 milaabitanti;

in data 9 ottobre 2018, in una letterainviata al Ministro dell’interno, 36 sindacidel territorio rappresentanti di tre consorzidi polizia locale e dei tre presidenti delleassociazioni di categoria, hanno richiestol’apertura di un commissariato di polizia diStato a Schio (VI) che abbia competenza intutto il territorio dell’Alto Vicentino;

è dovere del Governo assicurare lapresenza di una giusta quantità di forzedell’ordine, in modo tale che i cittadini diun territorio vasto come quello in que-stione possano vivere e lavorare in pienasicurezza –:

se il Ministro interrogato sia a cono-scenza dei fatti esposti in premessa e qualiiniziative, per quanto di competenza, in-tenda porre in essere al fine di istituire uncommissariato nel comune di Schio chepossa operare per arginare l’incrementodella criminalità in tutto il territorio del-l’Alto Vicentino. (4-02448)

Atti Parlamentari — 5199 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 MARZO 2019

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PASTORINO. — Al Ministro dell’interno.— Per sapere – premesso che:

su Millennium, mensile edito da « IlFatto Quotidiano » del 1o febbraio 2019, èstata pubblicata un’inchiesta a firma An-drea Sparaciari, « Chi vigila sui vigilan-tes ? ». L’articolo compie un’accurata disa-mina della situazione degli appalti sullasicurezza in Italia, focalizzando l’atten-zione sulle società Italpol e Italservizi, dellafamiglia Gravina;

in data 21 febbraio 2018, l’Autoritàgarante della concorrenza e del mercato,Antitrust, ha avviato un’istruttoria per in-tese restrittive della libertà di concorrenzache vede implicata anche Italpol;

le società dei fratelli Gravina hannoassunto quasi il monopolio degli appaltisulla sicurezza. È il 2015 quando la societàItalpol, in un raggruppamento temporaneodi imprese con Sicuritalia s.p.a., vince unappalto per l’aeroporto di Orio al Serio. Ilbando Sacbo, società di gestione dello scalo,non prevedeva che il vincitore avesse giàalle proprie dipendenze personale in pos-sesso delle speciali certificazioni Enac, ne-cessarie per operare, ma era sufficiente chele avesse alla data di inizio del contratto;

tuttavia, per lavorare in un’aerosta-zione ogni agente deve superare un esamefra le cui prove vi è anche una conoscenzadello scalo in cui opererà, essendo fonda-mentale il requisito della territorialità. Nel2012 i candidati di Italpol che avevanosostenuto l’esame dinnanzi alla commis-sione lombarda, competente per Orio alSerio, non erano risultati idonei; gli stessiagenti, poche settimane dopo, hanno soste-nuto il medesimo esame a Fiumicino esono stati promossi. Interessante rilevareche i componenti della commissione lazialeerano stati scelti da Antonio Greco e Ro-berto Novelli che da lì a poco sarebberoandati a riposo per poi essere assunti pro-prio da Italpol;

ad oggi non sono pubblici i documentiche attestino l’effettivo possesso delle abi-litazioni, degli agenti Italpol operanti aOrio al Serio, per poter lavorare in quelloscalo;

inoltre, si rileva che al momento dellapubblicazione del bando, nel 2010, lo scalobergamasco registrava 7-8 milioni di pas-seggeri l’anno, numero cresciuto fino asuperare la quota di 11 milioni di passeg-geri; ciò nonostante, il numero degli agentiè rimasto invariato anche a fronte dell’a-dozione del programma nazionale sicu-rezza, 2015, in base al quale lo Stato delegaai privati anche delicati compiti quali: ilcontrollo della sicurezza ai varchi e leattività di pattugliamento e sorveglianza;

in molti casi Italpol e Italservizi sonoriuscite a vincere gli appalti facendo ri-corso al Tar e poi al Consiglio di Stato. A talriguardo, emerge che in diverse pronunceera membro del collegio il magistrato Ni-cola Russo, il quale tuttavia avrebbe dovutoastenersi, poiché il fratello minore, AlbertoRusso, è dipendente di Italservizi. Peraltro,Nicola Russo è attualmente indagato, poi-ché accusato di aver ricevuto tangenti dadue imprenditori in cambio di una sen-tenza favorevole in una controversia fi-scale;

anche con riferimento all’azienda peril trasporto romano, Atac, le società dellafamiglia Garavina furono oggetto di inchie-ste. Franco Middei, capo degli affari legalie patrimonio dell’Atac risulta profonda-mente legato al gruppo della famiglia Gra-vina tanto che ha affidato a Italpol e aun’altra società della famiglia (la StandardSystem Engineering) due contratti. Middeiera stato oggetto di licenziamento da partedi Marco Rettighieri, direttore generale del-l’Atac e da lui denunziato penalmente. Tut-tavia, a seguito delle dimissioni di Retti-ghieri, Middei è tornato al vertice dell’uf-ficio legale dell’Atac –:

se sia a conoscenza dei fatti descrittiin premessa e, se alla luce di ciò, nonritenga di valutare se sussistano i presup-posti per avviare l’istruttoria per la revocadelle autorizzazioni di pubblica sicurezzaall’Italpol e alle altre società dei fratelliGravina, ai sensi degli articoli 10 e 11 delTesto unico delle leggi di pubblica sicurezza.

(4-02462)

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Atti Parlamentari — 5200 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 MARZO 2019

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ISTRUZIONE, UNIVERSITÀ E RICERCA

Interrogazione a risposta scritta:

ROSTAN. — Al Ministro dell’istruzione,dell’università e della ricerca. — Per sapere– premesso che:

il decreto legislativo n. 165 del 2001nonché il decreto legislativo n. 150 del 2009attribuiscono al dirigente scolastico i com-piti di direzione e organizzazione dell’isti-tuzione scolastica, nonché di valorizza-zione del personale mediante l’assegna-zione dei docenti alle classi;

lo stesso dirigente scolastico è consi-derato garante della qualità dei processiformativi e viene valutato in merito allaperformance riferita al raggiungimento de-gli obiettivi nazionali e regionali;

ogni provvedimento di assegnazione èsottoposto all’obbligo di motivazione ex ar-ticolo 3 della legge n. 241 del 1990;

è stata sollevata la questione dellariduzione dei poteri del dirigente scola-stico, con la eliminazione della cosiddetta« chiamata diretta », considerata un ele-mento di arbitrio, e l’introduzione di ri-corsi gerarchici contro le decisioni dei di-rigente stesso, con rischio di paralisi e digravi danni al concetto stesso di autono-mia;

la spoliazione del ruolo del dirigentescolastico appare all’interrogante dannosae pericolosa per il sistema dell’istruzione –:

quale sia l’intendimento del Governoin ordine al ruolo del dirigente scolastico ese intenda promuovere, nell’ambito dellesue competenze, iniziative di riforma delruolo del dirigente medesimo che ne assi-curino il peso decisionale e gli spazi diautonomia. (4-02458)

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LAVORO E POLITICHE SOCIALI

Interrogazione a risposta orale:

COSTANZO. — Al Ministro del lavoro edelle politiche sociali, al Ministro dello svi-luppo economico. — Per sapere – premessoche:

la fabbrica della Bcs Automotive (exTrw di Nichelino), produttrice di sistemibloccasterzo elettrici e meccanici, servo-sterzi e Abs e storico partner del gruppoFiat Chrysler Automobiles, è uno degli sto-rici poli industriali di Nichelino e, insiemea Liri e Viberti, l’unico ad essere soprav-vissuto alle precedenti crisi;

la filiera piemontese dei componenti-sti e dei fornitori vale 16 miliardi di euro difatturato annuo;

negli ultimi dieci anni l’impianto diNichelino ha molto sofferto la crisi delsettore automobilistico e ha fatto ricorso apiù riprese alla cassa integrazione;

poco più di un anno fa la fabbrica erapassata dalla proprietà tedesca Trw ai ci-nesi della Luxshare, un colosso dell’infor-matica e uno dei principali partner produt-tivi di Apple;

Luxshare ha affidato lo stabilimentodi Nichelino alla sua divisione automotive,la Bcs-Automotive Interface Solutions, unamultinazionale con oltre 5.500 dipendentiin tutto il mondo e una presenza in 14Paesi;

la contrazione dei volumi del mer-cato, unita all’assenza di progetti e nuovimodelli da parte del maggior e storicocommittente e storico, la Fiat Chrysler Au-tomobiles, ha tuttavia determinato diversedifficoltà all’intero indotto dell’auto;

Bcs Automotive ha firmato il 12 set-tembre 2018 a Torino con i sindacati l’ac-cordo per un anno di contratti di solida-rietà per 140 dei 188 dipendenti dello sta-bilimento ex Sipea, che dunque lavore-ranno a orario e paga ridotti;

il 17 settembre 2018 sono partiti icontratti di solidarietà e, a seguito della

Atti Parlamentari — 5201 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 MARZO 2019

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firma dell’accordo, la Fiom Cgil ha spiegatodi aver sottoscritto i contratti di solidarietà« per difendere l’occupazione e proteggere ilavoratori con un accordo che durerà 12mesi, ma è necessario che la proprietàannunci investimenti per consentire un ri-lancio dell’attività del sito produttivo »;

aziende come l’ex Sipea Trw, che di-pendono quasi esclusivamente dalle com-messe del gruppo Fiat, hanno subito negliultimi anni notevoli perdite di fatturato,nel momento in cui sono venute a mancarele richieste di fornitura;

in data 17 gennaio 2019 si è tenutopresso l’Unione industriale di Torino il pro-grammato incontro tra la direzione azien-dale e le rappresentanze dei lavoratori;

il direttore operativo di Bcs Automo-tive Europa, in rappresentanza dell’azienda,ha dichiarato di considerare « strategico »lo stabilimento di Nichelino;

la dirigenza ha dichiarato di volersuperare l’attuale calo di committenze at-traverso lo spostamento di produzioni pre-cedentemente esternalizzate, l’allargamentodella platea di clienti e ingenti investimentiper il sito di Nichelino, che secondo ilcomunicato sindacale Fiom-Cgil, ammon-teranno a oltre mezzo milione di euro;

a maggio 2019 previsto un nuovo in-contro tra la dirigenza e le rappresentanzesindacali, per valutare le azioni realmentemesse in atto e valutare l’eventuale inter-ruzione dei contratti di solidarietà;

ad oggi e per altri nove mesi in di-pendenti continuano a subire una decurta-zione salariale per effetto dei contratti disolidarietà attualmente in essere –:

se il Governo intenda porre in esserele opportune iniziative di competenza permonitorare la situazione dello stabilimentodi Nichelino, al fine di valutare l’effettivoimpegno anche finanziario garantito daivertici europei di Bcs Automotive;

se il Governo intenda attivarsi per lasalvaguardia dei livelli occupazionali e peril superamento dei contratti di solidarietà,

anche attraverso incontri istituzionali con ivertici europei di Bcs Automotive.

(3-00599)

Interrogazioni a risposta scritta:

BIGNAMI. — Al Ministro del lavoro edelle politiche sociali, al Ministro della sa-lute. — Per sapere – premesso che:

da fonti stampa si apprende delle primecondanne, a Milano, per bancarotta frau-dolenta nell’ambito della vicenda legata alfallimento di Marvecspharma e che è co-stata il posto di lavoro a centinaia di in-formatori scientifici;

a essere condannati sono stati alcuniex membri del consiglio di amministra-zione di Pfizer Italia e Astra Zeneca-Simesa a pene comprese tra i 2 anni e 6mesi e 3 anni;

il fallimento della Marvecs è avvenutoil 14 gennaio 2011: la società, nei quattroanni precedenti al fallimento, aveva as-sunto oltre mille informatori scientifici;

tali assunzioni erano avvenute me-diante cessioni di ramo d’azienda predi-sposte da diverse multinazionali del far-maco tra cui, appunto, Pfizer Italia e AstraZeneca-Simesa. La Marvecs, in cambio diquelle assunzioni « di comodo », avrebbericevuto oltre 100 milioni di euro a titolo diavviamento negativo (badwill);

nella richiesta di rinvio a giudizio del2014 si legge che il consiglio di ammini-strazione di Pfizer aveva autorizzato letrattative che poi si erano concluse conquattro operazioni di cessione di ramod’azienda, tra il 2004 e il 2007, che coin-volgevano anche 700 informatori scienti-fici. Nel 2007 la medesima operazione pareessere stata condotta da Astra Zeneca-Simesa con la cessione di 104 informatoriper una badwill;

agli informatori venne fatto sottoscri-vere un verbale di conciliazione sindacaleche garantiva un patto di stabilità di 36mesi. Ma, a pochi mesi dalle acquisizioni,la Marvecs dichiarava lo stato di crisi,collocando i lavoratori in cassa integra-

Atti Parlamentari — 5202 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 MARZO 2019

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zione e non corrispondendo più le retribu-zioni. La società, inoltre, non avrebbe ver-sato al fondo di categoria né le quote di Tfr,né quelle a titolo di sostituto di imposta,per un totale di oltre 12 milioni di euro(fonte: https://www.fedaiisf.it) –:

quali iniziative di carattere normativointendano assumere, alla luce di quantoaccaduto, per tutelare la categoria degliinformatori scientifici da siffatte opera-zioni e per procedere all’eventuale ricono-scimento dell’attività degli informatori comeprofessione sanitaria;

nel caso specifico, quali iniziative ilGoverno abbia assunto o intenda assumere,per quanto di competenza, a tutela deglioltre 1.000 informatori scientifici che per-sero il posto di lavoro per le vicende de-scritte in premessa. (4-02451)

LEGNAIOLI. — Al Ministro del lavoro edelle politiche sociali, al Ministro dello svi-luppo economico. — Per sapere – premessoche:

a Sansepolcro (AR) da 70 anni operaun maglificio, Cose di Lana, dalla tradi-zione importante con marchi quali « Il Gran-chio », « Bramante » e « Francesca Dei » checostituiscono esempi di pregiata maglieriaitaliana;

a seguito di vicissitudini giudiziarielegate alla crisi derivante dalla perdurantecongiuntura economica negativa, l’aziendaha avuto garantita la continuità produttivacon l’aggiudicazione del ramo aziendale aSupermaglia, operazione fondamentale peril successivo passaggio alla cooperativa Ma-glificio 38, nata dal sacrificio e dalla vo-lontà di 38 dipendenti, per provare a darecontinuità a questa realtà storica e fonda-mentale per la Valtiberina, cercando dipreservare tutti i posti di lavoro e di ga-rantire le ottanta famiglie direttamente coin-volte e al momento della crisi i dipendenti,confluiti in Supermaglia, erano 140, ma tralicenziamenti, pensionamenti ed esodi vo-lontari si sono ridotti ad 82;

a seguito delle dimissioni del consigliodi amministrazione nel mese di dicembre

2018, erano stati nominati dal curatorefallimentare due amministratori delegati, iquali avevano attivato nuovi rapporti congli istituti di credito e acquisito nuove com-messe;

il marchio Cose di Lana era in affittoalla società Supermaglia e solo pochi giornifa, tramite una pec del tribunale di Arezzo,da parte dei curatori della Cose di Lana spain fallimento, è stato comunicato che ilmagistrato incaricato di dirimere la com-plessa situazione non aveva concesso laproroga al contratto di affitto della strut-tura muraria dello stabilimento ubicatonella zona industriale di Santafiora a San-sepolcro, con la restituzione immediata del-l’azienda affittata Cose di Lana spa conmacchinari, marchi, merci e la conseguenteinterruzione di tutti i rapporti di lavoro inessere;

la decisione potrebbe determinare pe-santi danni per i dipendenti, per i gruppiartigiani che lavorano per l’azienda Super-maglia e per i clienti che non vedrannorecapitarsi tutta la merce relativa alla pri-mavera/estate 2019 già pronta per la spe-dizione e difficilmente sostituibile con altramerce;

il patrimonio industriale della Valti-berina si è andato nel tempo costantementeriducendo –:

se il Governo, per quanto di compe-tenza, non ritenga opportuno approfondirela vicenda illustrata in premessa, al fine diadottare ogni utile iniziativa tesa a favorirela continuità della produzione di maglieriadi qualità a Sansepolcro e, di conseguenza,a garantire la tutela dei livelli occupazio-nali coinvolti. (4-02456)

PASTORINO. — Al Ministro del lavoro edelle politiche sociali. — Per sapere – pre-messo che:

nel settore delle agenzie di assicura-zione in gestione libera, fino al 5 luglio2007, è stato sempre sottoscritto un con-tratto collettivo nazionale, Ccnl, con Fisac/Cgil, First/Cisl, Uilca e Fna. In quest’ultimaoccasione, lo Sna, Sindacato nazionale agenti

Atti Parlamentari — 5203 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 MARZO 2019

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di assicurazione, ha firmato un contrattoche prevedeva l’istituzione di un ente bila-terale denominato Enbass;

nel periodo che va da suddetta data al4 febbraio 2011 avviene una scissione inseno allo Sna, da cui deriva la nascita diun’altra organizzazione datoriale: Unapass,Unione nazionale agenti professionisti diassicurazione;

i primi problemi si sono verificati almomento dell’applicazione del rinnovo delCcnl, siglato il 4 febbraio 2011 da Sna eUnapass e da Fisac/Cgil, Fiba/Cisl, Uilca eFna. Il rinnovo prevedeva sia aumenti sa-lariali sia il pagamento di una misura unatantum a copertura del periodo di vacanzacontrattuale. Tuttavia, lo Sna, per ragionistatutarie, non approvava il rinnovo. Daquesto è derivata una grande confusione,infatti gli agenti aderenti ad Unapass hannoapplicato integralmente il rinnovo del Ccnl,mentre per quanto riguarda gli agenti ade-renti allo Sna non vi è stata una applica-zione omogenea;

il momento decisivo, dal quale scatu-riscono gli attuali problemi, è riconducibileal mese di novembre 2014 quando, da unaparte, il 20 del mese Unapass firma conFisac/Cgil, Fiba/Cisl, Uilca e Fna il rinnovodel Ccnl con previsione di aumenti salarialie il pagamento di una tantum e arretratiper il periodo di vacanza contrattuale, dal-l’altra, il 10 dello stesso mese, lo Sna firmaun nuovo Ccnl con due organizzazioni sin-dacali non presenti in categoria e non rap-presentative dei lavoratori del settore. Nellospecifico: Fesica Confsal, Federazione sin-dacati industria commercio e artigianato, eFisals Confsal, Federazione italiana dei sin-dacati autonomi dei lavoratori stranieri;

quest’ultimo contratto prevede au-menti salariali minimi sulle tabelle retri-butive previste dal Ccnl del 5 luglio 2007 enon prevede nessun pagamento di arretratiin considerazione del lungo periodo di va-canza contrattuale. Inoltre, prevede l’isti-tuzione di un nuovo ente: Ebisep, entebilaterale del settore privato;

il 18 dicembre 2017 Unapass, che nelfrattempo ha cambiato la denominazione

in Anapa (Associazione nazionale agentiprofessionisti di assicurazione), con Fisac/Cgil, First/Cisl, Uilca e Fna ha provvedutoa rinnovare il Ccnl con scadenza il 30giugno 2020 e aumento medio a regime dicirca 35 euro, mentre il 5 febbraio 2018Sna con Fesica Confsal e Confsal Fisals harinnovato il Ccnl con scadenza 1° aprile2023 e aumento medio a regime di circa 20euro;

ad oggi le differenze tabellari, compa-rando i due Ccnl, vanno da un minimo di146,72 euro mensili ad un massimo di457,78 euro mensili a parità di inquadra-mento cui vanno aggiunte le differenzelegate al diverso valore dello scatto di an-zianità. Da questo derivano ulteriori e so-stanziali differenze di trattamento relativeal pagamento di altre voci retributive comestraordinari, lavoro supplementare, paga-mento festività e altro nonché differenzenormative, quali ad esempio distribuzionedegli orari di lavoro, procedure e provve-dimenti disciplinari, periodo di preavvisoin caso in caso di licenziamento o dimis-sioni –:

se sia a conoscenza di quanto espostoin premessa e se ritenga opportuno assu-mere, per quanto di competenza, informa-zioni sulla situazione contrattuale degliagenti di assicurazione verificando che tuttii lavoratori siano nelle condizioni di poterfruire della disciplina del Ccnl più adatto arispondere alle loro esigenze, nonché allepeculiarità delle mansioni e delle attivitàsvolte. (4-02461)

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POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI,FORESTALI E TURISMO

Interrogazione a risposta scritta:

UBALDO PAGANO. — Al Ministro dellepolitiche agricole alimentari, forestali e delturismo. — Per sapere – premesso che:

il Consiglio oleicolo internazionale(Coi), fondato nel 1959 sotto il patrociniodelle Nazioni Unite, rappresenta la più

Atti Parlamentari — 5204 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 MARZO 2019

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importante organizzazione intergoverna-tiva mondiale nel settore olivicolo, e riuni-sce i produttori, i consumatori e gli opera-tori del settore dell’olio di oliva e delle oliveda tavola di 28 Paesi che, nel complesso,rappresentano il 98 per cento della produ-zione mondiale di olio di oliva;

l’Italia è uno dei Paesi fondatori delCoi;

il Coi è impegnato a favore di un’oli-vicoltura sostenibile e responsabile e costi-tuisce un forum di confronto a livello mon-diale sulle linee di azione per affrontare lesfide del presente e del futuro;

in particolare, esso:

favorisce la cooperazione tecnica in-ternazionale attraverso progetti di ricerca esviluppo, attività di formazione e trasferi-menti di tecnologia, la crescita del com-mercio internazionale di olio di oliva eolive da tavola;

fissa e aggiorna le norme commer-ciali e si adopera per il miglioramento dellaqualità dei prodotti;

lavora per una maggiore integra-zione della dimensione ambientale nelleattività del settore olivicolo/oleario;

promuove il consumo mondiale diolio d’oliva e olive da tavola mediante cam-pagne innovative e programmi specifici,anche mediante azioni in stretta collabo-razione con il settore privato;

pubblica statistiche e informazionichiare e puntuali sul mercato mondialedell’olio di oliva e delle olive da tavola;

riunisce periodicamente i rappre-sentanti dei Governi, che riflettono sui pro-blemi del settore e sulle priorità di azionedel Coi;

diversi organi di stampa, nonché ilpresidente di Italia Olivicola, Gennaro Si-colo, riportano notizie afferenti a un con-solidamento dell’asse tra Spagna e Tunisia,in vista del rinnovo delle cariche del Coi,per una proroga dell’attuale assetto chevede come direttore esecutivo del Coi, Ab-dellatif Ghedira, rappresentante dei pro-

duttori del Paese nordafricano, e comedirettore aggiunto lo spagnolo Jaime Lillo;

il settore oleicolo italiano, già dura-mente colpito dagli effetti della grave dif-fusione della Xylella, e da eventi calamitosiche hanno drasticamente ridotto la produ-zione nazionale, avanza da diversi mesiproposte per il rilancio del settore, quali:

la realizzazione di un piano olivi-colo nazionale;

un incremento delle risorse per ilfondo di solidarietà nazionale;

interventi urgenti per risarcire gliagricoltori danneggiati dall’emergenzaXylella;

un’organica riforma dei reati ali-mentari;

l’istituzione dell’obbligo della regi-strazione telematica degli oli commercia-lizzati;

maggiore trasparenza sulle etichettee maggiori controlli sulle importazioni;

per affrontare con più incisività lacrisi dell’intero comparto, per accrescere lacompetitività del settore oleicolo italiano eper far valere le ragioni del nostro Paesenell’interesse esclusivo di una visione del-l’olivicoltura legata alla qualità del pro-dotto, alla salute dei consumatori e al va-lore aggiunto per i produttori, sarebbe fon-damentale per l’Italia, anche in virtù degliaccordi pregressi, guidare il Consiglio olei-colo internazionale (Coi) –:

se siano fondate le indiscrezioni ri-portate dagli organi di stampa e riportatein premessa;

quali iniziative il Governo intenda adot-tare per sostenere la candidatura italianaalla guida del Consiglio oleicolo internazio-nale (Coi). (4-02453)

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Atti Parlamentari — 5205 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 MARZO 2019

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SALUTE

Interrogazioni a risposta scritta:

BILOTTI. — Al Ministro della salute. —Per sapere – premesso che:

nella notte tra sabato 23 e domenica24 febbraio 2019 è stato trasportato daun’ambulanza presso il pronto soccorsodell’ospedale Amico Gaetano Fucito di SanSeverino un ragazzo di 20 anni di origineIvoriana che lavora e vive in provincia diSalerno. Il ricorso d’urgenza alle cure sa-nitarie era causato da problematiche respi-ratorie. Da quanto risulta da organi distampa e da testimonianze dirette al pa-ziente sarebbe stato riservato un tratta-mento tutt’altro che consono ai livelli mi-nimi di assistenza garantiti da servizio sa-nitario nazionale. In particolare, uno deglioperatori presenti avrebbe pronunciato ri-petutamente frasi ingiuriose di chiaro in-tento razzista al punto da costringere ilgiovane a rifiutare le cure per poi rivolgersinella notte stessa ad altra struttura sani-taria. Il fatto, così documentato dall’inte-ressato con video rilanciato sui social net-work, ha destato sgomento ed è stato ri-proposto anche da testate nazionali. L’epi-sodio è stato stigmatizzato dai sindaci deicomuni di San Severino e Pellezzano, co-muni che fanno riferimento alle comunitàpresso cui il giovane vive ed è perfetta-mente inserito. Nella giornata successiva ildirettore sanitario predisponeva un’inda-gine interna che avrebbe in poche ore sol-levato il personale medico e paramedico daogni tipo di responsabilità, mentre il ra-gazzo confermava i fatti discriminatori –:

di quali elementi disponga il Ministrointerrogato in merito a quanto esposto inpremessa e quali iniziative di competenzaintenda adottare per assicurare la corret-tezza dei comportamenti del personale sa-nitario e tutelare la dignità e il decoro delservizio pubblico prima ancora della salute.

(4-02449)

BIGNAMI. — Al Ministro della salute. —Per sapere – premesso che:

di recente, numerosi organi di stampahanno riportato la notizia relativa al « vialibera », da parte dell’Agenzia italiana delfarmaco, per la prescrizione della triptore-lina a totale carico del servizio sanitarionazionale;

la triptorelina è un potente farmacoantitumorale e ha, tra i suoi effetti colla-terali, quello di sospendere la pubertà;

secondo fonti stampa, l’Agenzia delfarmaco si direbbe convinta che l’antitu-morale possa essere usato senza problemi« considerati l’efficacia di triptorelina nelsospendere la pubertà e il profilo di sicu-rezza del trattamento, il beneficio eviden-ziato nei diversi aspetti della condizioneclinica, e l’assenza di alternative terapeu-tiche più efficaci e/o sicure » (https://www.sa-nitainformazione.it/);

sull’utilizzo della triptorelina esistonotuttavia diversi dubbi. Primo tra tutti, quelloche riguarda le motivazioni per sospenderelo sviluppo della pubertà nell’adolescentein presenza di diagnosi di disforia di ge-nere. Permane più di una perplessità inordine a possibili compromissioni della de-finizione morfologica e funzionale del cer-vello o a un disallineamento tra sviluppofisico e cognitivo, data la potenza del far-maco nel bloccare la pubertà e, dunque, lastrutturazione dell’identità sessuale se-condo il sesso biologico;

secondo il dossier diffuso nei mesiscorsi da Scienza & Vita e dal Centro studiRosario Livatino, tali quesiti non verreb-bero chiariti nemmeno dall’unico studiodisponibile in letteratura, un dossier olan-dese su 55 giovani transgender (https://www.avvenire.it);

tra l’altro, la relazione con cui il Co-mitato nazionale per la bioetica ha espressoparere favorevole non è esente da perples-sità di natura sia deontologica che clinica;

la carenza di letteratura scientifica,inoltre, così come la difficoltà di diagnosidella disforia di genere che fluttua trapatologia, condizione psico sociale e libera

Atti Parlamentari — 5206 — Camera dei Deputati

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scelta, sono ulteriori elementi di riflessionein un quadro di insieme, rispetto alla te-matica, notevolmente complesso e che, aparere dell’interrogante, non può giustifi-care la fretta con cui si è giunti alla deci-sione di porre a carico del servizio sanita-rio nazionale la prescrizione di triptorelinaper la disforia di genere;

nella citata relazione compare la po-stilla a firma della professoressa AssuntinaMorresi che obietta come « allo stato at-tuale delle conoscenze, infatti, non ci sonoevidenze della efficacia della TRP per iltrattamento della DG nei minori nella fasedell’adolescenza. Al contrario, dalle audi-zioni e dalla letteratura di settore sonoemersi pesanti dubbi e perplessità che, po-sti all’attenzione del CNB e degli espertiauditi non hanno avuto risposta, e nonhanno trovato spazio nel documento fi-nale » –:

se il Ministro interrogato intenda adot-tare le iniziative di competenza affinché siaapprofondita ulteriormente la questione esia sospesa temporaneamente l’applica-zione della decisione dell’Aifa di cui inpremessa, anche alla luce delle perplessitàemerse nella relazione del Comitato nazio-nale per la bioetica. (4-02450)

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SVILUPPO ECONOMICO

Interrogazione a risposta orale:

BENAMATI e MORETTO. — Al Ministrodello sviluppo economico. — Per sapere –premesso che:

la legge 4 agosto 2017, n. 124 (leggeannuale per il mercato e la concorrenza),entrata in vigore il 29 agosto 2017, prevede,all’articolo 1, commi 59 e 60, la cessazionedel regime « di maggior tutela » nel settoredel gas naturale e dell’energia elettrica, conla finalità di estendere il mercato liberofavorendo regimi di sana concorrenza tragli operatori, obbligandoli a fornire offertetrasparenti e « certificate », e di mettere iconsumatori nella condizione di scegliere

in maniera chiara e consapevole, tra leofferte luce e gas, quelle che siano ritenutepiù vantaggiose e affidabili;

il mercato elettrico nazionale è con-traddistinto da una grande frammentarietàdi venditori attivi che risultano essere 410(la classifica dai primi venti gruppi pervendite nel mercato libero è esposta nellatavola 2.47 estratta dalla relazione annualedell’Autorità di regolazione per energia retie ambiente) con il gruppo Enel in primaposizione e il gruppo Eni in seconda;

sempre dalla relazione dell’Autorità ilgrado di concentrazione nazionale nel mer-cato libero appare ancora basso, ma inaumento: nel 2017 l’indice HHI (indice diconcentrazione di un settore) è sì salito da623 a 806, ma rimane lontano dalla sogliadi 1.500 a partire dalla quale il mercatoviene giudicato moderatamente concen-trato;

la legge sulla concorrenza prevede, alcomma 80 dell’articolo 1, che al fine digarantire la stabilità e la certezza del mer-cato dell’energia elettrica, entro novantagiorni dall’entrata in vigore della legge,venga istituito presso il Ministero dello svi-luppo economico l’elenco dei soggetti abi-litati alla vendita di energia elettrica aclienti finali e che a decorrere dalla datadell’istituzione di tale elenco, le condizioninecessarie per lo svolgimento delle attivitàdi vendita di energia elettrica a clienti finalisono l’inclusione e la permanenza nell’e-lenco stesso;

ai due commi successivi, si prevedeinoltre che il Ministro dello sviluppo eco-nomico, su proposta dell’Autorità di rego-lazione per energia reti e ambiente, stabi-lisca con decreto, da emanarsi entro no-vanta giorni dalla data di entrata in vigoredella legge, i criteri, le modalità e i requisititecnici, finanziari e di onorabilità per l’i-scrizione nell’elenco stesso che deve esserepubblicato nel sito internet del Ministerodello sviluppo economico e aggiornato men-silmente;

l’Autorità, con delibera 762/2017/I/eeldel 16 novembre 2017, ha approvato laproposta al Ministro dello sviluppo econo-

Atti Parlamentari — 5207 — Camera dei Deputati

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mico in merito ai criteri, requisiti e moda-lità per l’ammissione dei soggetti esercentila vendita di energia elettrica nell’elencoprevisto dalla legge sulla concorrenza, aifini della successiva predisposizione del re-lativo decreto ministeriale;

dopo la redazione del decreto da partedel Ministero, questo è stato inviato alConsiglio di Stato il quale ha espresso unparere positivo con poche osservazioni alriguardo;

le previsioni incluse in tale decretosono fondamentali per il corretto funzio-namento del libero mercato e per la tuteladei consumatori da soggetti non qualificatie senza i necessari requisiti di serietà eonorabilità;

il provvedimento risulta ancora fermoal Ministero dello sviluppo economico, no-nostante fosse prevista la sua emanazioneentro novanta giorni dall’entrata in vigoredella legge sulla concorrenza, ovvero entroil mese di novembre 2017 –:

se il Governo abbia intenzione di pro-seguire nel percorso delineato dalla legge 4agosto 2017, n. 124, indicando tempi certiper l’emanazione del decreto citato in pre-messa per garantire che tutti gli adempi-menti di sua competenza previsti dalla leggestessa siano portati a termine. (3-00600)

Interrogazione a risposta in Commissione:

RUOCCO, DE LORENZO, GALLO, AN-GIOLA, GIANNONE, SARLI, SPORTIELLOe CAPPELLANI. — Al Ministro dello svi-luppo economico. — Per sapere – premessoche:

dall’ultimo bollettino statistico dell’I-vass per l’anno 2017 emerge che il ramoresponsabilità civile auto è caratterizzatoda forti sperequazioni operate dalle com-pagnie assicurative sulla base della zonageografica di residenza dell’assicurato;

la sinistrosità e l’ammontare dei ri-sarcimenti danni, nonché gli importi medidegli stessi, non rispecchiano la necessariacorrelazione con l’ammontare dei premi

riscossi per provincia e con il costo medioa polizza;

la situazione è paradossale laddove amedesime condizioni e stili di guida corri-sponde un diverso premio sulla base dellasola diversa provincia di residenza;

secondo i dati tratti dal citato docu-mento e dalla rilevazione Istat sul numerodi incidenti stradali su base regionale ri-sultano: per la Campania 139.143 contratti,9.922 incidenti ed un premio medio di euro538; per la Lombardia 286.852 contratti,32.552 incidenti e premio medio di euro385,6;

quindi, a fronte di un coefficiente dirischio della Campania del 7,13 per cento edell’11,34 per cento della Lombardia, ilpremio medio della prima è 1,4 volte mag-giore del premio medio della seconda;

comparando le città di Bari e Brescia,con similarità statistiche, si registrano iseguenti dati: Brescia, premio medio euro374,3 (da euro 337,3 della I classe di meritoad euro 769,7 della XVIII classe), per 40.185contratti; Bari, premio medio euro 438,3(da euro 410,32 ad euro 836) per 38.441contratti; il tasso di frequenza dei sinistriin entrambi i casi s’attesta al 5,8 per cento;

anche la relazione del 2013 dell’Agcomevidenziava un ingiustificato aumento del60 per cento del premio medio per i con-tratti stipulati a Napoli, rispetto a quelliconclusi a Milano;

la sperequazione territoriale dei costidella responsabilità civile auto e, in specialmodo, la mancata individuazione di para-metri valutativi tassativi, oggettivi ed effet-tivamente paritari comportano fattualmenteuna profonda distorsione dell’assetto con-correnziale dell’intero settore;

ciò si ripercuote sulla spesa media procapite per famiglia, per la quale la coper-tura assicurativa obbligatoria per autovei-coli e motoveicoli assume al Sud d’Italiaun’incidenza esorbitante rispetto ad altribeni di prima necessità;

la medesima penalizzazione riguardai mezzi industriali, ove si ripete la pena-

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lizzazione per la provincia di residenza delproprietario o sede legale dell’azienda, piut-tosto che sui tragitti stradali percorsi e lamerce trasportata –:

se il Ministro interrogato abbia con-tezza di questa grave e perdurante situa-zione di iniquità e opacità, che affliggeeconomicamente famiglie e imprese del Me-ridione, compromettendone la capacità dispesa e la competitività, e quali iniziativeurgenti intenda adottare, per quanto dicompetenza, per ripristinare la correttadistribuzione dei rischi tra gli assicurati eassicurare la fissazione del corrispondenteammontare dei premi assicurativi.

(5-01644)

Apposizione di una firma ad unarisoluzione.

La risoluzione in Commissione Nitti ealtri n. 7-00192, pubblicata nell’allegato Bai resoconti della seduta del 26 febbraio2019, deve intendersi sottoscritta anche daldeputato Lattanzio.

Apposizione di una firma ad unainterrogazione.

L’interrogazione a risposta in Commis-sione Zardini e altri n. 5-01643, pubblicatanell’allegato B ai resoconti della seduta del7 marzo 2019, deve intendersi sottoscrittaanche dal deputato Nardi.

Trasformazione di documenti del sinda-cato ispettivo.

I seguenti documenti sono stati così tra-sformati su richiesta dei presentatori:

interrogazione a risposta in Commis-sione Benamati e Moretto n. 5-00587 del 2ottobre 2018 in interrogazione a rispostaorale n. 3-00600;

interrogazione a risposta in Commis-sione Dadone n. 5-01160 del 9 gennaio2019 in interrogazione a risposta orale n. 3-00598;

interrogazione a risposta scritta Ruoccoe altri n. 4-02430 del 7 marzo 2019 ininterrogazione a risposta in Commissionen. 5-01644;

interrogazione a risposta scritta Co-stanzo n. 4-02432 del 7 marzo 2019 ininterrogazione a risposta orale n. 3-00599.

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Stabilimenti TipograficiCarlo Colombo S. p. A.

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