138 Luglio/agosto/settembre 2010

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Nuova sede… sei stupenda! di Ambrogio Ripamonti In caso di mancato recapito restituire a : noivoiloro via S. Maurizio, 2 22036 - ERBA (CO) il mittente si impegna a corrispondere la prevista tariffa Ricorda gli indirizzi internet di Noivoiloro - www.noivoiloro.it - email:[email protected] Spedizione in abbonamento postale 45% art. 2 comma 20/b legge 662/96 filiale di Como Registrazione Tribunale di Como decreto numero 2/96 del 5/2/1996 Dir. Resp.: Alessandro Bertoglio - Redazione: v. S. Maurizio, 2 - ERBA (CO) - Stampa: Grafiche Valsecchi - Confezionamento: Lito Offset Erba N° 138 - LUGLIO/AGOSTO/SETTEMBRE 2010 NOIVOILORO informa Periodico Informativo delle Associazioni e Cooperative Noivoiloro a pag. 4 e 5 Cerimonia Taglio del nastro a pag. 8 Il Melograno compie 25 anni a pag. 19 Corsi di Ballo Noivoiloro stagione 2010/2011 Dopo tante fatiche, specialmente negli ultimi giorni di lavoro in cantiere… sabato 5 giugno 2010 alle ore 17,30 cominciava la cerimonia di inaugurazione della nuova sede. Faceva tanto caldo, eravamo tutti sudati ma felici di esserci, lo si vedeva dagli sguardi di ognuno, era per tutti un momento importante. Ho detto due parole per ringraziare tutta la gente di Noivoiloro, per ricordare quanto di importante ha fatto questa realtà sociale durante i ventiquattro anni di vita insieme. Abbiamo ascoltato le belle parole di alcune canzoni cantate da Joseph, Massimo e Orietta, le belle parole del Sindaco di Erba Marcella Tili, dei campioni dello sport Alberto Cova e Jennifer Isacco e dell’architetto Franco Tagliabue. Poi è arrivato il momento più importante: eravamo più di cento ad aver tra le mani le forbici e… finito di ascoltare l’inno di Mameli suonato divinamente dal corpo musicale Santa Maria Assunta di Parravicino d’Erba… tutti insieme abbiamo tagliato il nastro. Che emozione… la banda davanti a tutti… e noi, a passo di banda, piano piano... entravamo nella corte principale. Si vedeva chiaramente che mancavano alcune rifiniture, l’imbiancatura delle pareti esterne e la pavimentazione della corte (ci scusiamo in modo particolare con le persone che durante questa Grande Festa con fatica spingono le carrozzine. Daremo massima priorità alla stesura della pavimentazione della corte) poi subito è apparsa agli occhi di tutti, la parete del salone polifunzionale: una stupenda vetrata con disegnato in grande le lettere di Noivoiloro NVL. Di fronte, cominciava a intravedersi la sala ristoro con i suoi bellissimi lampadari e… una volta entrati… subito si è notata la grande luminosità del locale. In cucina non si poteva entrare perché era occupata dalle cuoche che insieme a Roberto erano impegnate a preparare i cibi con i nuovi forni, fornelli, griglie e friggitrici. Ma vi garantisco che è una cucina di alta qualità che darà la possibilità a Noivoiloro di organizzare pranzi e cene di diverso tipo e per tanta gente. A parte i servizi igienici il resto della sede era ancora inutilizzabile, ma la cosa più importante era che anche vedendo le parti non finite si poteva intuire che una volta completati i lavori del primo lotto, ci troveremo in una bella sede moderna e funzionale, una nuova sede pronta ad accogliere tanta gente, un centro di aggregazione per tutti dove le persone disabili si sentiranno in modo spontaneo… parte di tutti! La testimonianza di tutto questo è la Grande festa Noivoiloro: in alcuni momenti mi fermavo ad osservare la gente seduta ai tavoli a gustare le prelibatezze dell’ottima cucina Noivoiloro, gli artisti che suonavano e cantavano sul palcoscenico all’aperto, la gente che ascoltava e quella che ballava, i diversi volontari impegnati nelle varie mansioni, alcuni storici e altri alle prime armi, gente nuova che si è unita a Noivoiloro con il loro entusiasmo, il loro desiderio di fare. Ammiravo tutte queste belle persone e guardavo la sede, le luci del palco riflettersi sulla scritta a vetri della sala polifunzionale, quella bella corte non ancora finita, ma comunque una bella corte. Di fronte a me un centro di aggregazione importante per la città di Erba, una grande famiglia, desiderosa di divertirsi, di stare insieme in modo sano, attento e solidale. Pensavo anche al Centro Socio Educativo che in settembre verrà trasferito dalla vecchia sede, pensavo alle fatiche per essere arrivati a questo punto e alle fatiche che dovremo ancora affrontare, pensavo ai sorrisi che ancora potremo offrire e ricevere: vedevo Noivoiloro che continua ad esistere.

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La solidarietà, l’aiuto a chi è in difficoltà ed il servizio sociale, a favore dei disabili e dei giovani, sono lo scopo per cui tanti anni fa è nato Noivoiloro. “Noivoiloro”, scritto unito, esprime la coscienza di una realtà dove tutti abbiamo bisogno di aiuto, tutti abbiamo energia per aiutare.

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Nuova sede… sei stupenda!di Ambrogio Ripamonti

In caso di mancato recapito restituire a : noivoiloro via S. Maurizio, 2 22036 - ERBA (CO) il mittente si impegna a corrispondere la prevista tariffa

Ricorda gli indirizzi internet di Noivoiloro - www.noivoiloro.it - email:[email protected]

Spedizione in abbonamento postale 45% art. 2 comma 20/b legge 662/96 filiale di Como Registrazione Tribunale di Como decreto numero 2/96 del 5/2/1996

Dir. Resp.: Alessandro Bertoglio - Redazione: v. S. Maurizio, 2 - ERBA (CO) - Stampa: Grafiche Valsecchi - Confezionamento: Lito Offset Erba

N° 138 - LUGLIO/AGOSTO/SETTEMBRE 2010

NOIVOILOROinformaPeriodico Informativo delle Associazioni e Cooperative Noivoiloro

a pag. 4 e 5Cerimonia Taglio del nastro

a pag. 8Il Melograno compie 25 anni

a pag. 19Corsi di Ballo Noivoilorostagione 2010/2011

Dopo tante fatiche, specialmente negli ultimi giorni di lavoro in cantiere… sabato 5 giugno 2010 alle ore 17,30 cominciava la cerimonia di inaugurazione della nuova sede. Faceva tanto caldo, eravamo tutti sudati ma felici di esserci, lo si vedeva dagli sguardi di ognuno, era per tutti un momento importante. Ho detto due parole per ringraziare tutta la gente di Noivoiloro, per ricordare quanto di importante ha fatto questa realtà sociale durante i ventiquattro anni di vita insieme. Abbiamo ascoltato le belle parole di alcune canzoni cantate da Joseph, Massimo e Orietta, le belle parole del Sindaco di Erba Marcella Tili, dei campioni dello sport Alberto Cova e Jennifer Isacco e dell’architetto Franco Tagliabue. Poi è arrivato il momento più importante: eravamo più di cento ad aver tra le mani le forbici e… finito di ascoltare l’inno di Mameli suonato divinamente dal corpo musicale Santa Maria Assunta di Parravicino d’Erba… tutti insieme abbiamo tagliato il nastro. Che emozione… la banda davanti a tutti… e noi, a passo di banda, piano piano... entravamo nella corte principale. Si vedeva chiaramente che mancavano alcune rifiniture, l’imbiancatura delle pareti esterne e la

pavimentazione della corte (ci scusiamo in modo particolare con le persone che durante questa Grande Festa con fatica spingono le carrozzine. Daremo massima priorità alla stesura della pavimentazione della corte) poi subito è apparsa agli occhi di tutti, la parete del salone polifunzionale: una stupenda vetrata con disegnato in grande le lettere di Noivoiloro NVL. Di fronte, cominciava a intravedersi la sala ristoro con i suoi bellissimi lampadari e… una volta entrati… subito si è notata la grande luminosità del locale. In cucina non si poteva entrare perché era occupata dalle cuoche che insieme a Roberto erano impegnate a preparare i cibi con i nuovi forni, fornelli, griglie e friggitrici. Ma vi garantisco che è una cucina di alta qualità che darà la possibilità a Noivoiloro di organizzare pranzi e cene di diverso tipo e per tanta gente. A parte i servizi igienici il resto della sede era ancora inutilizzabile, ma la cosa più importante era che anche vedendo le parti non finite si poteva intuire che una volta completati i lavori del primo lotto, ci troveremo in una bella sede moderna e funzionale, una nuova sede pronta ad accogliere tanta gente, un centro di aggregazione per

tutti dove le persone disabili si sentiranno in modo spontaneo… parte di tutti! La testimonianza di tutto questo è la Grande festa Noivoiloro: in alcuni momenti mi fermavo ad osservare la gente seduta ai tavoli a gustare le prelibatezze dell’ottima cucina Noivoiloro, gli artisti che suonavano e cantavano sul palcoscenico all’aperto, la gente che ascoltava e quella che ballava, i diversi volontari impegnati nelle varie mansioni, alcuni storici e altri alle prime armi, gente nuova che si è unita a Noivoiloro con il loro entusiasmo, il loro desiderio di fare. Ammiravo tutte queste belle persone e guardavo la sede, le luci del palco riflettersi sulla scritta a vetri della sala polifunzionale, quella bella corte non ancora finita, ma comunque una bella corte. Di fronte a me un centro di aggregazione importante per la città di Erba, una grande famiglia, desiderosa di divertirsi, di stare insieme in modo sano, attento e solidale. Pensavo anche al Centro Socio Educativo che in settembre verrà trasferito dalla vecchia sede, pensavo alle fatiche per essere arrivati a questo punto e alle fatiche che dovremo ancora affrontare, pensavo ai sorrisi che ancora potremo offrire e ricevere: vedevo Noivoiloro che continua ad esistere.

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Edito da Noivoiloro Coop. Soc. Onlus

Redazione Via S.Maurizio, 2 Erba Tel. 031.640703 Fax 031.642699 e-mail: [email protected] web: www.noivoiloro.it

Dir. responsabile Alessandro Bertoglio

Responsabile di Edizione Ambrogio Ripamonti (Ampo)

CollaboratoriAlessia Ratti, Eros Sormani, Maria Cepparo, Mario Schiatti, Natalina Riva, Paolo Villa, Pinuccia Tagliabue, Simone Massa Pinto, Renzo Sposini, Riccardo Prisinzano, Valerio Anzani.

Grafica e impaginazione: Fabrizio OlmiNoivoiloro Lavoro Cooperativa Sociale Onlus

Stampa Grafiche Valsecchi snc - ErbaPiegaturaLito Offset srl - ErbaConfezionePlast-Co-Inverigo

NOIVOILOROinformaPeriodico Informativo delle Associazioni e Cooperative Noivoiloro

Raccolta Fondi Nuova Sede Noivoiloro

€ 612.230,00Grazie di cuore a tutti!

Noivoiloro Società Cooperativa Sociale Onlus

C/C postale numero 53543732 IBAN IT51Q0832951270000000201670

Causale: Donazione a favore della costruzione Nuova Sede Noivoiloro

Dalla gente e dalle aziende abbiamo raccolto

In occasione della Santa Messa del 6 giugnola Parrocchia di San Maurizio

della città di Erba ha donato un contributo

di euro 5.000,00 alla memoria di Don Gerolamo Magni

Gli amici di Noivoiloro ringraziano

in modo particolare Don Bruno Borelli

per la sua sensibilità e amicizia.

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Gli architetti Franco Tagliabue e Ida Origgi con grande amicizia, passione e professionalità hanno coordinato i lavori di questo importante progetto per tutti noi.Grazie di cuore e complimenti da parte di tutti gli amici di Noivoiloro.

Nuova sede: complimenti alla direzione dei lavori

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Sabato 5 giugno 2010 si è tenuta la cerimonia del Taglio del nastro della nuova sede.

Tantissime le persone che hanno partecipato all’inaugurazione. Il presidente Ambrogio Ripamonti ha delineato i momenti che hanno portato a questo evento. Il Sindaco di Erba Marcella Tili ha testimoniato la sua partecipazione con questo bellissimo discorso: “Oggi è una giornata di festa, una giornata speciale in cui Noivoiloro è protagonista. Ma in cui ci sentiamo protagonisti tutti noi della comunità Erbese: l’inaugurazione della nuova sede Noivoiloro, una nuova casa per Noivoiloro e per gli erbesi. Lo spirito portante di questa associazione, di questa realtà è il fatto di sentirsi parte di una grande famiglia: tante mamme, tanti papà, tanti figli, tanti amici, tutti insieme, tutti straordinari, tutti meravigliosi. E questo non è un fatto scontato in un momento in cui la società tende a relegare alcuni di noi ai margini, in cui purtroppo il pubblico deve chiedere ancora in maniera forte l’aiuto e la collaborazione dei privati. Quello che voi siete riusciti a fare tutti insieme è qualcosa di meraviglioso. È la realizzazione di un sogno il cui merito va a tutti voi. È la realizzazione di un sogno che è stato anche nostro, ma che Ampo aveva scarabocchiato su un foglio di carta, così delineando quella che poteva essere una struttura. Vedere queste mura, questa struttura realizzata è veramente qualcosa

di grande, di incredibile. Questo si deve a tutti voi, alla vostra forza, alla vostra capacità di credere sempre ad andare avanti con tanta professionalità e tanto amore.

Io credo davvero che tutti siamo d’accordo nel dire che voi siete gli ambasciatori dal volto bello della nostra comunità, i portatori di un seme di solidarietà che anche in momenti, non neghiamolo, difficili come questo, riesce sempre a germogliare e a dare questi frutti incredibili. La fatica, il lavoro che

è alla base di tutto questo. Io vorrei aggiungere i mercatini, gli spettacoli di beneficenza, le pesche. Tutto quello che ha portato a realizzare la struttura. È per questo che sono qui, insieme a tanti amministratori: il vicesindaco, l’on Rivolta, Angelo Cairoli, ma ci sono tutti i consiglieri sparsi tra voi.

Da parte mia personale, della Giunta, dell’amministrazione comunale da parte della comunità io vorrei così manifestare ad Ampo e a tutti quelli che fanno parte di Noivoiloro, a tutti quelli che hanno contribuito a vario titolo alla realizzazione di questa struttura, il mio senso di gratitudine e ringraziamento per tutto quello che hanno fatto, che stanno facendo e che farete, perché dovete ancora fare tanto. Abbiamo noi bisogno di voi e voi avete bisogno di tutto il nostro aiuto. Io come amministratore orgoglioso di questa città sono convinta, ma penso che lo siamo tutti noi, che la città si possa dire veramente viva, realizzata quando è intessuta di valori umani forti quando i cittadini si aiutano con senso di abnegazione senza interesse particolare. Allora non posso altro che dire che voi di Noivoiloro state rendendo la nostra città più viva più ricca. Concludo augurando con l’auspicio da parte mia e da parte di tutta l’amministrazione che questi spazi, queste mura siano sempre piene di sorrisi di colori e in particolare dell’amore che riempie i vostri cuori generosi.”

Cerimonia taglio del nastroa cura della redazione

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Sono poi intervenuti due star dello sport che hanno portato la loro esperienza, come Alberto Cova (Medaglia d’Oro Olimpica nei 10000 metri piani ai Giochi di Los Angeles 1984) “È difficile dire due parole: tempo fa ho conosciuto Ampo nella vecchia sede di Noivoiloro, quella che poi cambierete con questa nuova e ho potuto toccare con mano tutto quello che state facendo, come siete organizzati, come fate lavorare i ragazzi, come lavorano i volontari, come raccogliete i soldi. Quindi ho potuto vedere la reale vostra situazione e ho fatto un pensiero: sono un po’ le parole che Ampo ha appena detto e quelle della canzone che abbiamo appena ascoltato.

Quello che “strada facendo” incontri tante persone e ottieni dei risultati. Però tutto nasce da un sogno, da qualcosa che nasce dal tuo cuore e poi lo metti in testa e cominci a farlo funzionare perché vuoi raggiungere l’obiettivo. Mi sono sentito di poter dire queste cose perché nell’esperienza sportiva è quello che succede. Ho il piacere di essere qui al tuo fianco perché anche se per cose più grandi, più importanti, più vere dedichi la vita a un’esperienza tutto te stesso: nasce

nel tuo cuore, cresce nella tua mente ed ottieni i risultati.”

Parla poi Jennifer Isacco (Medaglia di Bronzo Olimpica nel BOB a 2 alle Olimpiadi di Torino 2006) “Sicuramente l’esperienza sportiva è molto simile a quello che state facendo. La ricerca dell’obiettivo significa mettere tutto quello che si ha e anche un po’ di più per raggiungerlo: soprattutto non essere mai da soli. Uno mette tutto se stesso e tutti gli altri fanno altrettanto e insieme si raggiunge l’obiettivo: questa è la cosa fondamentale.”

E’ stata poi la volta degli architetti Ida

Origgi e Franco Tagliabue: “Ringrazio le imprese che hanno lavorato alla realizzazione della nuova sede, ringrazio tutte le persone: sono più di 100, non posso nominarle tutte. Dentro un edificio così grande, così complesso c’è la passione di tutte queste persone. Noi abbiamo avuto il piacere di lavorare con loro: sono stati bravissimi. Se l’edificio è così bello è tutto merito loro. Noi abbiamo solo coordinato questa avventura. Da erbese, devo essere onesto, ho sempre considerato Noivoiloro come una compagnia di persone molto simpatiche, un po’ scombinata che organizzava tante cose. No, non era vero… Credo invece che quando abbiamo iniziato tanti anni fa questa avventura abbiamo sempre pensato di potercela fare, abbiamo sempre pensato che sarebbe stato difficile, pensavamo di dare il nostro modesto contributo a questa impresa. Devo dire che ci siamo ricreduti su molte cose e soprattutto su una: Noivoiloro ha nelle sue persone una grandissima professionalità, un’enorme capacità di organizzare le cose, e noi questo francamente non lo pensavamo. Per un architetto è sempre molto bello

e molto difficile affrontare un momento come questo perché è un qualcosa legato alla creazione, alla generazione delle forme. Le generiamo, le facciamo crescere insieme al nostro committente e a un certo punto è come mandare all’altare la propria figlia, l’abbandoniamo nelle mani del nostro committente. Mai come in questo caso siamo sicuri di lasciarla in buone mani. Siamo contenti che non sia finito: ci sarà il secondo lotto. Noi vi ringraziamo perché siamo onorati di avervi dato questo servizio. Grazie perché abbiamo imparato molte cose.”

Alle 17.30 Ampo ha dato il via al taglio del nastro. Tutti armati di forbici hanno effettuato il loro taglio. Poi al seguito della banda di Erba ci si è incamminati verso la sede per scoprire le bellissime linee architettoniche.

Il ristorante ha aperto alle 18.30 ed è stato subito preso d’assalto. Alle ore 21.00 si è brindato insieme agli artisti Noivoiloro e a seguire lo spettacolo dei ragazzi del CSE con il gruppo musicale Sulutumana che portavano in scena Il piccolo Principe. Una festa bellissima.

Grazie di cuore a tutti!

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grande festa noivoiloroAlcune immagini delle serate artistiche

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29/7 30/7

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Anghileri Vittorio, Broggi Enrica, Brunelli Vittorio, Vaghi Donatella, Orio Adelmo,Testori EmilianaFraschini Marta, Salvioni Silvia, Tessari Laura Amendolagine Palma, Buonocore Luisa, Dell’Oro Grazia, Bislenghi Paolo, Ferretti Monica, Redaelli Carla, Sartorel Laura, Riva AntonellaGaffuri Maria, Trabucchi Lavinia,Canali Carlo, Casartelli Leonardo, Villa MarinaGarlati Giulia, Tanzi LuigiaBordone Grassi Santa, Loda Paola, Ceci Michelina, Giussani Paolo, Proserpio Giuseppina, Sirco Elena, Stefanoni Rosanna, Pietro TomajerDotti Pierangela, Maret Josianne, Sacco GianfrancoGiudici Antonio, Maggi Davide, Mauri Regina Paola, Proserpio Domenico, Redaelli Enrico, Spinelli MarioToro PatriziaMolteni Elena,Raschetti GiovannaMeroni Renato, Sarti Emiliano, Giacomini LucaFrigerio Lidia, Longoni FrancescoBertacchi Pierluigi, Colombo Giorgio, Colantonio Giuseppe, Proserpio MarioBaruffini Rosanna, Casartelli Carmen, Luisetti Teresa, Riva Savina, Rossini Carmen, Villa NadiaTerraneo LucaBartesaghi Marialba, Cicardi Andrea, Donatelli Serena, Paloschi Anna, Pusterla Casartelli VicenzinaBosisio Eleonora, Gooni Maria RitaAgnasella Enrico, Calastri Michela, Castelletti Monica, Lanfi Silvia, Rivolta Pozzi Veronica, Sorrentino Maria CristinaBellotti Andrea, Frigerio Marco, Kouane Mysona Annabelle, Mizzi Carla, Molteni ChiaraPontiggia Katy, Sallicati NicolaMinari Anna, Pusterla Guido, Simonetta Patrizia, Terzaghi Enrico, Ticozzi AnnaColalongo Orietta, Guarnieri Paolo, Molteni Laura, Monda Matteo, Pasquini Giuliana, Pozzoli Michela, Riboldi Giovanna, Rotunno MarcoPercuoco AnnaritaMauri Maddalena, Moiana Maria Assunta, Zilotto DavideCorti Sergio, Gagliardi Luisa, Marazzina ClaudiaCastelletti Jacopo, Colombo GiovanniAnzani Lina, Baboni Michela, Sangianini Norberto, Zappa RitaCarini Luigi,Fumagalli Roberto, Lumini Stefano, Munerato Marisa, Racuglia Giuseppe, Romanò Marco

Grande successodelle specialità

gastronomiche della Grande Festa Noivoiloro.

Grazie di cuore e complimenti alle donne della cucina

che si sono responsabilizzatenel gestire

il primo e l’ultimo weekend.

Grazie di cuore e complimential Cuoco Roberto Molteni che si è

responsabilizzato nel gestire gli altri cinque weekend della

Grande Festa Noivoiloro.

grande festa noivoiloro

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Rigamonti Marisa, Rigamonti Anna Maria Pina FabrizioMagni Simone, Pellegata DanieleRiva Silvia Beccalli Alessandro, Galli Patrizia, Bonacina Alessandro,Vanossi Anna R.Colombo Tiziana, Lanfranchi Lara, Piloni BrunellaCasartelli Raffaella, Corsolini Claudia, Garofoli Giordano, Ramon Lidio Angelucci Luzzio, Colombo Luciano, Gagliardi M. Bambina, Velluzzi Nello, Viganò Francesca Basile Alessandra, Frigerio Fiorini Marisa, Tombs Vivien, Torta Saro LucianaCantoni Suor Maria Fausta, Esordienti Umberto, Indovino Giuseppe, Sandionigi Claudia, Tacchini Laura, Valsecchi Paola Franzin Irene, Rigamonti AlfonsoGalparoli MarcoOrtelli Paolo, Zappa LucillaBrunato Diego, Cianni RosettaCitterio PaolaMaggi Ostinelli Franca, Mauri Carlo, Sangiorgio Elena, Verganti LuisellaCarnati Adriano, Caspani Genoni Mariangela, Pauletto Sergio, Sala Claudia, Sala Stefano Arioli Elena, Barci Giuseppe, Baruffini Vanina, Ferrari Bedini M.Grazia, Manzoni Marina, Mapelli Alberto, Pioltelli Ambrogio.Castelletti Alice, Favalli Anna, Martini Monica, Mascetti Francesca, Nichesola GiovannaBeccalli Lara, Gorla Greta, Mauri Manuel, Ripamonti ChiaraCasartelli Matteo, Corti Ilaria, Marazzina Giuseppe, Sirtori FrancescoCorti Patrizia, Costantini Giuseppe, Longoni Giancarlo, Paredi Davide, Spagnuolo NandinaBalzarelli Stefano, Barattin Andrea, Bosis LuigiCorti Giuliana, Maspero MirandaAnzani Gianni Bruno, Caccia Augusto, Fornari PaoloBetonica Maurizio, Castelletti Martino, Fontana Giancarlo, Leoni Adelio, Mauri MichelaButera Dimitri, Falavigna Cristian, Garancini Tiziana, Guernieri Sara, Rigamonti ChiaraAlperan Noa, Cavenaghi Luigia RinaBertelè Maria Teresa, Corti Luigi, Magri Valeria, Pozzi Benedetta, Sandri Graziano, Zanoli DeliaArnaboldi Ilaria, Bianco Pietro, Botta Mario,Cappelletti Elena, Corti Luca, Ferraretto Edoardo, Giaquinto Roberta, Manini Eugenio, Tavecchio Anna

25° anniversariocoop.erativail melograno

domenica 4 luglio

E’ stata una grande festa per gli amici della Cooperativa di Solidarietà Sociale

Il Melograno di Erba.

Tanti auguri da Noivoiloro

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Noivoiloro basket: invincibile a Cagliaridi Alberto Santini

Si è concluso domenica 6 giugno il campionato Special Basket riservato ad atleti diversamente abili.

Nella stupenda cornice di Cagliari, la squadra Mondotondo Noivoiloro ha nuovamente sbaragliato la concorrenza, vincendo per il terzo anno consecutivo il titolo di campione di 1° livello.

La grossa novità di quest’anno è stato l’inserimento di giocatori normodotati come partner attivi di gioco, che ha rimescolato le carte e ha permesso uno svolgimento spettacolare ma soprattutto tirato di tutte le partite.

Scopo di tale novità infatti era quello di far partecipare scuole elementari e medie per sensibilizzare i giovani e portarli a conoscenza di questo mondo di cui troppo spesso si è all’oscuro.

Quest’anno Mondotondo ha scelto un partner d’ eccezione, ed è stata la prima squadra a livello nazionale a gemellarsi ufficialmente con una squadra di basket. Il gemellaggio ha coinvolto infatti la squadra del Basket Senna, in particolare con la formazione che milita nella seconda divisione. L’allenatore Passeri Patrizio si è dimostrato sin dalle prime battute entusiasta e molto partecipe a questo progetto che è unico a livello nazionale e che getta le basi per importanti progetti futuri che si terranno nell’anno in corso nelle scuole e negli oratori del comasco.

Ritornando ai risultati ottenuti in terra sarda, ricordiamo la netta vittoria per 36-17 contro la seconda in classifica, Pandha Torino, e la vittoria 22-16 ottenuta contro il Cuore Matto di Torino.

Non c’è modo migliore per festeggiare l’inaugurazione della nuova sede

Noivoiloro, in Via Milano a Erba. Prossimo appuntamento per i ragazzi di coach Gavarini, i giochi nazionali in programma a Monza dal 28 Giugno al 4 Luglio, che decideranno la rappresentativa nazionale in partenza per i futuri giochi Mondiali, in programma ad Atene nel 2011.

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La Quarta Strada ovunque vadoAmarcord di Laura Tiburzi

NOIVOILORO ha un nome emblematico perché ci mette tutti in gioco. Io sono stata coinvolta nell’associazione, in particolare nella Quarta Strada, a diciassette anni. Una telefonata a Ricky, un colloquio, ed è cominciata l’avventura che mi ha portato a conoscere amici che frequento tuttora, e a mettermi in gioco in prima persona, imparando molto sulle potenzialità delle persone.

Poi ho conosciuto la vastità del progetto rimanendo colpita dalla varietà di iniziative ed esperienze che si riuniscono sotto questo nome così capiente e ne sono rimasta affascinata.

I momenti divertenti sono stati moltissimi perchè, pur non conoscendo nessuno al principio, l’aria che si respira al Noivoiloro è molto coinvolgente! Le attività del vulcanico Ricky hanno poi fatto il resto. Tra le mie preferite, la cena al buio dove Massimo e Uber la facevano da padroni mentre l’unica cosa che facevamo noi altri era... inciampare e ridere non riuscendo a

inforcare nulla con le posate!Ora, a distanza di diversi

anni, gli insegnamenti del Noivoiloro sono vivi dentro me e me li porto ovunque vado; in particolare uno, che ripeto spesso a chi incontro nella mia vita quotidiana: la consapevolezza che siamo TUTTI disabili.

Questa considerazione a me ha sinceramente aperto un nuovo modo di concepire i rapporti interpersonali: in modi e tempi diversi, ci troviamo tutti in situazione di difficoltà e dunque necessitiamo da una parte di rispettare le differenze, dall’altra di aver chiaro come la collaborazione di tutti porti a un continuo cambio di equilibri che arricchisce la vita.

Finita l’esperienza della Quarta Strada, con entusiasmo ho danzato con Noivoiloro e ho prestato la mia voce al coro Gospel

percependo grande affetto ed energia intorno.

Il mio augurio per tutti i quartastradini è quello di trovare, allo stesso modo, del tempo per partecipare, anche saltuariamente, alla vita del Noivoiloro per arricchire il più grande patrimonio umano dell’associazione: la GRINTA!

È finito un anno molto impegnativodi Ricky

E siamo giunti alla fine di un altro anno con La Quarta Strada.

Ogni anno fa storia a sé e questo è stato caratterizzato da due fasi distinte. La prima parte dell’anno, fino a Natale, è stata tutto sommato abbastanza frizzante, con un bel po’ di attività e con un buon numero di ragazzi presenti; da gennaio in avanti, invece, è stato tutto un po’ più difficile.

Il numero dei ragazzi presenti è un po’ diminuito, per cui forse è venuto a mancare un po’ di entusiasmo in chi è rimasto.

La cosa è abbastanza comprensibile, visto che è sempre più bello lavorare in tanti che in pochi. Però i ragazzi sono stati bravi a reagire con grinta a questa

situazione, senza lasciarsi scoraggiare troppo.

Abbiamo riflettuto a lungo su cosa si potesse fare per trovare nuovi adolescenti disponibili a venire alla Quarta Strada, perché questo gruppo non può fare a meno di nuovi ingressi per continuare ad esistere ed a fare bene.

La conclusione delle nostre riflessioni è che noi possiamo invitare altri ragazzi ad unirsi a noi, ma sono loro a dover sentire la voglia e la motivazione di entrare a far parte di un gruppo che ha voglia di fare volontariato, che ha voglia di crescere, cercando di stare bene con se stessi e con gli altri.

Per questo motivo, rinnoviamo l’invito a chi ha dai 14 ai 18 anni a provare a vivere

questa esperienza. Alessandra e Vanessa hanno già accettato l’invito, forse lo faranno Alessia, Federica, Magda e Serena ed altri ancora potrebbero aggiungersi.

Vale la pena tentare, perché, come testimoniano gli articoli amarcord, La Quarta Strada è un qualcosa che ti entra dentro e ti accompagna per tutta la vita e sarebbe un peccato lasciarsi scappare questa occasione.

Laura con Cescu e Ilaria

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La storia dei mondiali di calciodi Paolo Manosperti e Fabrizio Paonazzi

In questo piccolo spazio vi voglio raccontare in pillole la storia delle più o meno famose scuderie di Formula 1

Scuderia McLarendi Davide Rizzi

La Mclaren Racing è stata fondata nel 1963 dal pilota neozelandese Bruce Mclaren e ha sede a Woking in Inghilterra. Insieme alla Williams è una delle più prestigiose scuderie britanniche.La Mclaren è una delle più titolate scuderie della storia del campionato di formula uno con 8 titoli costruttori e 12 titoli di piloti ottenuti da Emerson Fittipaldi, James Hunt, Niki Lauda, Alain Prost, Ayrton Senna, Mika Hakkinen, Lewis Hamilton.In Formula Uno, Bruce Mclaren debuttò con la sua monoposto (la M2B) nel 1966. Questa macchina usava materiali molto innovativi ma i risultati non furono soddisfacenti. Solo nel 1968, dopo due anni di apprendistato, il team riuscì a vincere le prime gare con Bruce Mclaren e Denny Hulme. Ma il vero affare per la scuderia era la vendita di vetture da competizione per la formula Can-Am e per altre categorie.La Mclaren decise di partecipare anche alla 500 miglia di Indianapolis vincendola nel 1974 e nel 1976. Inoltre nel 1974 la scuderia strappò alla Brm lo sponsor più munifico: la Marlboro che resterà legato al team fino al 1997. Con queste premesse il 1974 non tradisce le attese e nonostante il ritorno alla competitività della Ferrari, dopo molti anni, la Mclaren vinse per la prima volta il mondiale costruttori e il mondiale piloti con Fittipaldi. In seguito arrivò il mondiale piloti 1976 con James Hunt . All’inizio degli anni 80 la Marlboro intervenne sulla squadra portando al vertice Ron Dennis un team manager delle formule minori. La prima monoposto della gestione Dennis la Mp4-1 progettata da Jon Barnard , è la prima formula uno con telaio in fibra di carbonio e permise alla Mclaren di tornare alla vittoria al gran premio di Gran Bretagna del 1981 con John Watson. Nel 1982 la gestione di Dennis si dimostra subito efficiente con il colpo d’immagine all’ingaggio di Niki Lauda e l’accordo con la Porche per la realizzazione di un motore sovralimentato. Dal 1984 alla fine degli anni 80 arrivarono le soddisfazioni maggiori, Dennis puntò ad avere sempre i migliori piloti formando coppie formidabili come Lauda- Prost. Dennis vuole l’eccellenza in tutto, per mostrare sempre un’immagine vincente. Il resto è storia dei nostri giorni…

Svezia 1958

Dopo la scoppiettante finale del 1954, con la vittoria inaspettata della Germania sulla fortissima squadra ungherese, giungiamo alla sesta edizione del campionato di calcio nel 1958 in Svezia.

Quattro anni prima a Berna, infatti, la FIFA decide di affidare l’organizzazione dell’ evento mondiale al paese scandinavo.

Fu un mondiale con tante assenze importanti, che finirono per favorire quella che poi si rivelerà, effettivamente, come la squadra migliore.

L’Italia, dopo le deludenti prestazioni in Brasile e in Svizzera, mancò addirittura l’appuntamento con la fase finale per la prima volta dal 1930.

A beffarla fu l’Irlanda del Nord, che sconfisse gli azzurri per 2-1 nella partita decisiva a Belfast.

La diffusione della TV e la crescente passione calcistica che ne consegue rendono questo mondiale fortemente atteso da milioni di tifosi in tutto il mondo.

L’incremento del numero delle squadre che ambivano a partecipare al torneo resero necessario, anche per questa edizione, una lunga fase di qualificazione che definì le 16 squadre partecipanti alla fase finale: Argentina, Austria, Brasile, Cecoslovacchia, Francia, Galles, Germania Ovest, Inghilterra, Irlanda del Nord, Jugoslavia, Messico, Paraguay, Scozia, Svezia, Ungheria, URSS.

Assenti compagini blasonate come Italia e Uruguay che attraversavano un momento particolarmente critico, vi furono i debutti di Unione Sovietica e Galles, che andarono a completare il quartetto britannico presente in Svezia.

Non presero parte alla competizione squadre africane e asiatiche, le quali non riuscirono ad accedere alla fase finale a causa di un sistema di qualificazione che le penalizzava a vantaggio delle nazionali del Vecchio Continente.

Nella fase a gironi vi fu il sorprendente flop dell’Argentina, trionfatrice nelle ultime due edizioni della Coppa America e partita alla volta della Svezia con lo slogan «somos los mejores do mundo», che arrivò ultima nel suo gruppo.

Salutarono subito il torneo anche due squadre britanniche e l’Ungheria priva dei suoi migliori elementi quali Puskas e Kocsis, in esilio dopo la rivoluzione rossa del 1956. In semifinale giunsero il Brasile, che poteva contare su un fenomeno diciassettenne di nome Pelé, la Germania Ovest campione in carica, i padroni di casa della Svezia trascinati dagli “italiani” Liedholm, Gren, Hamrin e Skoglund, e la Francia, vera e propria sorpresa del torneo, guidata da Raymond Kopa e Just Fontaine.

Il 29 Giugno del 1958 è il giorno della finalissima:Brasile_ Svezia 5-2

Il Brasile vinse senza faticare troppo: le avversarie più temibili, l’Inghilterra e la Germania Ovest se ne andarono una al primo turno, l’altra in semifinale contro la forte Svezia di Gren, Skoglund e Liedholm.

La finale di Stoccolma vide i padroni di casa passare immediatamente in vantaggio, salvo poi essere sommersi di gol da Pelé e compagni, che alzarono per la prima volta al cielo la Coppa Rimet: furono la prima e, finora, unica squadra non europea a vincere un mondiale nel Vecchio Continente. Questo è il primo titolo della nazionale verde-oro.

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di Marcella Ferroni ed Alberto Riva

Intervista a un “campione della velocità”

Carlo Galli, residente a Civenna, è un famoso pilota di rally, nonché proprietario dell’altrettanto famoso Chalet Gabriele al Piano Rancio. Guardacaso è anche amico della nostra Marcella per cui, continuando il “filo rosso” dello scorso numero, in cui Marcella raccontava di sé e della propria passione per le corse automobilistiche, ci è sembrato naturale chiedere un’intervista a questo “campione nostrano”.

A che età hai incominciato a correre?

Ho iniziato a correre subito a 18 anni, appena ho potuto avere la patente.

Con che macchina correvi?Quando ho incominciato la prima

macchina è stata la Ford Escort, ho avuto subito molti amici che mi hanno aiutato riempiendola di sponsor.

La macchina che ti sarebbe piaciuto guidare?

La macchina che ho sempre desiderato guidare è la Lancia Stratos, tuttavia, malgrado i miei 51 anni sono troppo giovane e quella macchina, quando io ho iniziato a correre non partecipava più ai rally.

Hai corso rally italiani o mondiali?Ho corso in rally italiani ed europei. Ho

vinto il campionato europeo assoluto nel 1992.

Chi era il tuo navigatore?Quando ho vinto il campionato europeo

è stata Giuseppina Sormani, quella che poi sarebbe diventata mia moglie e Gigi Adamoli. Tuttavia il mio navigatore di sempre è Aurelio Corbellini.

Il miglior piazzamento che hai fatto qual’è?

Ho vinto tanti rally, quindi il miglior piazzamento è stato il primo posto; tuttavia quello che ricordo con più affetto è stata la prima vittoria in assoluto al rally di Cremona nel 1988.

La prima volta che vinci è un’emozione molto forte. Ricordo anche con affetto la prima gara che ho vinto a casa mia è stata quella di Lanzo d’Intelvi sempre nel 1988.

Qual’è il rally che ti è piaciuto di più?

Il rally che mi è piaciuto di più è stato una gara di europeo che ho fatto a Zagabria nel 1992. Ci sono gare che non

scordi per la difficoltà e per il valore degli avversari.

Per andare a un rally a che ora ti alzavi?

Molte gare fino a pochi anni fa si svolgevano di notte perché era più facile per gli organizzatori chiedere la chiusura delle strade.

La mattina quindi mi alzavo abbastanza tardi ma poi, durante le prove speciali è capitato di non toccare il letto per due notti e di dormire in macchina appena era possibile.

Quanti meccanici avevi?Il numero di meccanici ideale per

affrontare una gara è di 8. Tuttavia una tale squadra è molto costosa e specialmente nelle prime gare che disputavo mi è capitato di avere anche 2 meccanici.

Qual’era il tuo meccanico preferito?

Ricordo con affetto tutti i meccanici perché hanno fatto tutti bene il loro dovere. Penso che il ruolo del meccanico sia fondamentale per la buona riuscita in una gara.

Quando hai corso la prima gara com’è andata?

La prima volta che ho corso ho fatto un incidente: praticamente ho cercato di abbattere un muro con la macchina. Questo perchè nelle prime esperienze ti senti molto entusiasta e ti sembra di andare molto forte invece chi ha più esperienza ti batte con facilità. Quando cominci ad impratichirti vai davvero forte e capita spesso che si facciano incidenti.

Quale di queste macchine ti ha emozionato di più?

La macchina che mi ha emozionato di più è stata la delta S4. Una macchina eccezionale che ha vinto tutto nel mondo dei rally. Tra l’altro ho avuto l’occasione di

provarne una versione sperimentale che aveva ben 600 cavalli e che passava da 0 a 100 km orari in 2 secondi e tre decimi. Quest’auto, preparata per il campionato mondiale, non ha mai corso a causa del regolamento che era stato modificato a causa degli incidenti mortali di cui erano rimasti vittima alcuni piloti del campionato mondiale.

Come sei arrivato a correre?Sin da piccolo avevo la passione per

tutto ciò che funzionava a motore. Mi ricordo che appena adolescente ero andato con il motorino a vedere il rally dell’isola d’Elba. Avevo forse 15 anni.

Come è nata in te la passione della corsa e chi ti ha aiutato?

Mi hanno aiutato tanti amici, Marcella compresa. come ho già detto molti amici mi cercavano gli sponsor, qualcuno come Marcella veniva con me durante le gare e faceva parte della mia assistenza.

Hai corso anche in pista?Non ho mai corso in pista perché mi

sembrava troppo facile. La pista è studiata per le corse e dopo un po’ diventa ripetitiva, invece nei rally la strada è sempre diversa.

Qual’è la più grande soddisfazione della carriera?

La più bella soddisfazione è stata quella di sposare mia moglie, che ho incontrato nel mondo delle corse.

Per correre i rally hai dovuto sacrificare qualcosa?

Il rammarico che posso avere è quello di non essere riuscito a dedicare troppo tempo alle corse.

Se avessi avuto più tempo forse sarei riuscito a far diventare la mia carriera di pilota la mia professione. Invece i doveri familiari e lavorativi mi hanno sempre impegnato parecchio.

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Intervista a Don Bruno, parroco di San Maurizioa cura del Centro socio Educativo

NOIVOILOROinformaPeriodico Informativo delle Associazioni e Cooperative Noivoiloro

Si ricorda a tutti i lettori che per ricevere gratuitamente il giornale a casa è necessario richiederlo attraverso la segreteria o il sito internet

tel 031 [email protected]

Quanti anni hai?Ho 64 anni, sono nato il 14 gennaio

e sono quindi, per soddisfare la curiosità astrale della nostra giornalista, un capricorno.

In che paese sei nato?Sono nato a Milano, nella zona

Dergano, che si trova a Nord della città vicino alla Bovisa.

Dove hai fatto il parroco?Ho iniziato la mia vita ecclesiale facendo

il coadiutore a Sesto San Giovanni nella parrocchia di San Carlo, per cinque anni. Poi sono stato trasferito a Milano nella parrocchia di San Martino per 17 anni e lì ho svolto ancora il compito di coadiutore. Infine sono arrivato qui ad Erba nel 1994 come parroco della parrocchia di San Maurizio.

C’era già il Noivoiloro quando sei arrivato a San Maurizio?

Sì, il Noivoiloro c’era già da qualche anno.

L’ho conosciuto che era ancora a casa di Ambrogio.

Che cosa ricordi del Noivoiloro di allora?

Era un bel gruppo di giovani entusiasti e attivi [ora giovani non lo sono più, ma l’attività e l’entusiasmo non mancano di certo ndr]

Ti piace fare il parroco?Si, fare il parroco mi piace moltissimo.Quante chiese ci sono nella tua

parrocchia?In parrocchia praticamente c’è solo

la chiesa parrocchiale e una cappella dedicata all’Immacolata Concezione.

Che gruppi ci sono nella parrocchia di San Maurizio?

Ci sono vari gruppi di preghiera, la società sportiva San Maurizio che è conosciuta un po’ in tutta la città e l’associazione di genitori “la Cometa”.

Cosa fa’ la parrocchia per le persone in difficoltà?

Da parte della parrocchia c’è un sostegno spirituale ed un ascolto delle persone in difficoltà.

Quanti matrimoni e quanti battesimi dei bambini fai ogni anno?

In parrocchia ogni anno ci sono una decina di matrimoni e circa 40 battesimi. Molti arrivano da fuori parrocchia per la devozione a Padre Pio a cui siamo molto legati.

Vuoi raccontarci qualcos’altro di te?

Mi piace tutta la musica, soprattutto quella religiosa. A volte nelle messe mattutine, quando manca l’organista mi “diletto” suonando alcuni accordi con l’organo per introdurre ed intonare il canto dei fedeli.

Che dubbi hai?Nessuno.Ti piace vivere?Sì, per essere utile e fare del bene.Qual è il tuo sogno?Oggi è di costruire l’oratorio nuovo,

la nostra comunità giovanile ne avrebbe bisogno.

Perché hai deciso di fare il prete?Per amore di Gesù e per la gente.

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Il punto di vista degli educatoridi Simone Massa Pinto

In questo numero del giornalino, il punto di vista dell’educatore viene scritto in collaborazione con tutti i partecipanti del Centro Socio Educativo. Il tema di questo articolo è la nuova sede.

Per raccogliere a caldo le impressioni della nuova sede abbiamo chiesto di completare con la prima cosa che passava per la testa in quel momento la frase: “ La nuova sede é...”

Fabrizio, timidamente riferisce che é stata un’emozione vedere la nuova sede in questa distesa di ghiaia e cemento, sapendo a cosa serve questa struttura.

Alberto dice che é molto grande, immensa e ci stanno tante persone.

Giovanni ridendo ci dice che é bella e ci sono tanti gabinetti, cosí non si fa la fila. Effettivamente i bagni sono belli e colorati. Per Marcella la struttura é bella e confortevole. Per Rosetta é luminosa, dalle vetrate entra tanta luce che si riflette su tutte le pareti bianche.

Per Diego é grande ma non troppo. Per Livia é carina, sorridendo mentre lo dice.

Maristella, riferisce che le é sembrata accogliente.

Per Gigi uno dei nostri decani, mancano i maniglioni di sostegno nei bagni e giustamente questa necessitá lo porta a considerare il tutto in modo diverso.

A Marta piace la mensa e l’idea del self service e soprattutto in questi giorni di festa il fatto che si mangi le leccornie preparate per l’inaugurazione (lasagne, stinco di maiale, patatine e cannelloni...)

A Sabrina manca la carta igenica, ops... Ampo....dai non ti preoccupare é stato presto risolto questo piccolo ma grande problema tecnico.

Samantha, sbuffando quasi scocciata della mia domanda risponde che la struttura é piena di emozioni ma anche piena di caldo.

Per Teresachiara la nuova sede é NOIVOILORO. (Brava Teresachiara!!!)

Un’altra voce fuori dal coro ma sicuramente obiettiva (?) é quella di Emanuela che afferma: “Non mi piace e mi manca l’ aria” (effettivamente Emanuela si mette in cannottiera in mensa)

Per Davide, atteggiandosi a critico d’arte, afferma che é una struttura molto moderna e di impatto architettonico.

Le impressioni sono state tante, a volte scontate ma sicuramente sincere. Interessanti le critiche negative, anzi potremmo dire costruttive.

Ampo vediamo di fare qualcosa... se no!!!!!

Comunque AVANTI CON GRINTA e anche da parte del Centro Socio Educativo grazie a tutti per aver partecipato alla inaugurazione e al contributo che avete dato per la realizzazione....

Noi pensiamo che siate stati tutti bravi, anzi bravissimi! (Samantha e Marta al mio fianco nella stesura dell’articolo, mi impongono di scrivere cosí).

Dimenticavo. Ma quanto siamo stati bravi nello spettacolo del Piccolo Principe! e i cantanti? Stupefacenti.

Le ricette di Marta

Insalata di seppie e patate

Ingredienti per 4 persone:1 kg. di seppie, 4 patate, 1 cuore di sedano, olio extravergine d’oliva, aceto di vino bianco, prezzemolo, 1 spicchio d’aglio , sale fino di Cervia, pepe.

Lavate le patate, lessatele in una pentola con abbondante acqua fredda per 30 o 40 minuti, a seconda della grandezza.Scolatele, lasciatele intiepidire, pelatele e tagliatele a tocchetti non troppo piccoli. Lavate le seppie, staccate le sacche dai tentacoli, tagliatele a striscioline regolari e immergete il tutto in acqua bollente aromatizzata con 2 o 3 rametti di prezzemolo, un cucchiaio d’aceto, un pizzico di sale e qualche grano di pepe. Cuocetele per circa 8 o 10 minuti dal momento dell’ebollizione, lasciatele raffreddare nell’acqua di cottura e scolatele. Private il cuore di sedano degli eventuali filamenti, conservate le foglie piu’ tenere, lavatelo, asciugatelo e riducetelo a fettine. Raccogliete il sedano, patate e seppie in una ciotola, conditele con 3 o 4 cucchiai d’olio, una spruzzata d’aceto, l’aglio tritato fine,una macinata abbondante di pepe. Regolate di sale, mescolate e servite.

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Capire la diversitàdi Mario Schiatti

Compleanni di settembre

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Ciofolo Sara, Redaelli Maria, Loiacono EmanuelaCastelnuovo Fabiola, Colombo Enrica, Corti Agostino, Falchetti Giuseppe, Graemer Hilli, Magni Stefano, Perego Alessandro Bortolotto Paola, Carletto MicheleBianchi Martina, Radice Laura, Redaelli PierangeloArnaboldi Aurora, Ballabio Angelo, Ballabio Mario, De Luca Sara, Feola Fabrizio, Prandi Paolo, Sporzon EmmaFanti Mara, Ghislanzoni Veronica, Rocca Rizzi Anna, Ronchetti Fiorella, Secchi CamillaConti Marco, Fiorentini A. Maria AntoniettaBeccarelli Monica, Meroni Egidio, Moresi Laura, Origgi PierangelaBaruffini Claudia, Binda Anna, Mariani Maurizio, Porro Alessandra, Spreafico Alberto, Stefanoni Stefano Ciceri Maria Grazia, Spinelli Manuela, Valsecchi EnricaDe Gani Alice, Manini AlessandraCurti MassimoBinda Alessio, Costa Eleonora, Mauri ElisaAngelucci Raffaela, Corti Tamara, Giovenzana Francesco, Pellegatta AlbertoCamparini Roberta, Corti Maria, Mungo Giovanni, Porro MarioBernasconi Elena, Colombo Nadia, Fazio Tiziano, Riva Teresina, Salina Clara, Tamagna Sonja RitaBillitteri Claudia, Cavenaghi Raffaella, Cerati Roberto, Proserpio Elisabetta, Tavecchio RosaBaruffini Fabio, Missanelli Velluzzi Maria, Riva PaoloBaldissarro Eugenia, Ceccato Maria Cristina, Giussani Catia, Picciotti Alessandra, Rigozzi Fabio, Ripamonti Ambrogio, Santo Di Rocco GiuseppePrina DesirèeSpreafico AlfredoCasartelli Bianca, Castelletti Luigi, Paonazzi Fabrizio, Valli HelenePaladino Tania, Rossi AlessandraPina GiovanniLanza Roberta, Scorta Angelo, Sottocasa RitaCantaluppi Claudia, Ratti Alessia, Salemi Manuel Brera Franco, Corti Massimo, Eugeni TeresitaGalli Carlo, Ronchetti Fausto De Micheli Guglielmina Binda Mario, Bramanti Elsa, Sorrentino Giuseppe

È un po’ di tempo che sentivo la necessità e la curiosità di scrivere su questo argomento molto importante, anche se in pochi ne parlano.

Sono riflessioni sulle diversità che ci sono in ognuno di noi, diversità variegate che possono essere il modo di vivere, l’aspetto fisico, la cultura, la sensibilità, il modo di proporsi agli altri, vivere senza rendersene conto in un mondo diverso, i diversi modi nel saper accettare quel grande dono che è la vita, che Dio ha dato ad ognuno di noi.

Penso che ognuno di noi viva queste diversità, e su questo che dobbiamo riflettere. Come sono vissute queste diversità? Con angoscia, con un senso di inferiorità, con indifferenza?

Per noi è molto facile notare le diversità quando cominciamo a fare confronti con gli altri.

Penso che proprio perché viviamo le diversità, il nostro cuore ci aiuta ad avere un pensiero di amicizia per chi è molto più in difficoltà.

La curiosità sta nel capire come la vivono quelle persone che hanno salute, bellezza fisica e tante capacità che aiutano a diventare “qualcuno”, e tutte le gioie che la bellezza della vita ti può dare.

Quello che mi domando è se riescano a rendersi conto di quanto nostro Signore è stato generoso con loro, come è giusto che sia, perché siamo tutti esseri umani ognuno con il proprio destino.

Io credo che queste persone cercheranno di meritarsi questo dono portando un sorriso e non solo a quelle persone che sono meno fortunate.

Soffro nel pensare che ci siano persone che nonostante la vita gli stia sorridendo, guardano da un’altra parte.

Persone distanti da tutto ciò che

presenta difficoltà o sofferenze, che non hanno ancora capito quali siano i veri valori della vita.

Quello che però mi fa soffrire di più è percepire una sensazione di fastidio che alcune persone traspirano, come se i “diversi” non dovrebbero farsi vedere in giro. Come dire “Se non li vedo non ci sono e non devo sentirmi in colpa nel guardarli”.

Credetemi, quando ci si sente giudicati da persone che non hanno ancora capito il senso della vita, è molto triste, perché penso che se fossero più attenti al mondo che li circonda si accorgerebbero di avere un cuore che batte come il nostro.

Quando cominceranno ad ascoltare il loro cuore sono sicuro che prima di dare giudizi, si guarderanno allo specchio a riflettere e si chiederanno con quale diritto giudicano gli altri.

Questo passaggio è molto importante se riescono a farlo diventare uno stile di vita: il rispetto per ogni persona.

Se capiranno, le diversità verranno vissute con rispetto e non con paura. Le diversità ci sono, ma ciò che conta è viverle con rispetto. Senza rispetto non può esserci dignità.

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di RickyDiario di bordo maggio/giugno 2010

Frase nel ventodi Ricky

Credo che il massimo si possa sempre raggiungere.

Crederci sarebbe il massimo da raggiungere.

29 maggio 2010 Festa di compleanno in sedeIn questo sabato l’animazione è

doppia, nel senso che i festeggiati sono due. Siccome però io devo portare in piscina il bimbo, lascio detto a Giacomo tutto quello che deve fare. Io riuscirò ad arrivare in sede solo giusto per l’ora di inizio della festa. Comunque non ho dubbi, mi fido di Giacomino. E lui si fida delle mie indicazioni, per cui sa che devono arrivare due bimbe, Giovanna e Lucia, una di 7 e l’altra di 8 anni. Avevo preparato anche un indovinello in rima, usando i loro due nomi per fare le rime. Appena esco dalla piscina, vedo che Giacomo mi ha telefonato, per cui, pensando che possa avere bisogno, lo richiamo. Ma appena risponde, cade la linea e diventa irraggiungibile. Poco dopo arriva una chiamata da Caterina, che era in sede con lui. Gli aveva prestato il telefono e Giacomo, allarmatissimo, mi chiama dicendo: “Ricky, guarda che i festeggiati sono due maschi, si chiamano Alessandro e Lorenzo”. La mia risposta è molto più tranquilla: “E vabbè, cosa cambia, faremo la festa a due maschietti”. Forse non avevo ben chiara la situazione, ma per fortuna Giacomo aveva tutto sotto controllo: “E certo che cambia qualcosa: bisogna rifare l’indovinello!”. E già, ha ragione. Lungo la strada per arrivare in sede, mi invento le rime e, grazie al cielo, la fantasia non mi manca. Giunto in sede stampo il nuovo indovinello e tutto è pronto per una bella festa. Durante il momento della torta, poi, parlo con una delle due mamme dei festeggiati e le confido che ero convinto di dover fare la festa per Giovanna e Lucia. Lei mi guarda e mi dice: “Beh, Giovanna e Lucia sono i nomi delle due mamme”. Da un lato mi sono sentito sollevato, i nomi non me li sono inventati, dall’altro non capivo se avevo fatto una figuraccia o no. Comunque, mi sarebbe piaciuto vedere la faccia di Giacomino quando al posto di due bimbe si è visto entrare due bimbi, sarebbe valso il prezzo del biglietto (ma quale biglietto?).

5 giugno 2010 Inaugurazione nuova sedeCome sapete non racconto mai i miei

fatti personali nel diario di bordo, a meno

che non c’entri il Noivoiloro. E questo, in fondo, è un aneddoto abbastanza carino che riguarda l’inaugurazione della Nuova Sede del Noivoiloro. Al mattino, Patrizia (mia moglie) dice al nostro trappolino, Matteo (nostro figlio, ha 20 mesi): “Matteo, stasera ti portiamo alla festa di inaugurazione del Noivoiloro”. La sua risposta è stata decisamente pronta: “Totta” (che tradotto vuol dire “torta”). Per tutto il giorno, quella è stata la parola ricorrente. In ogni momento “Totta”. Anche subito dopo essere uscito dall’acqua, al corso di piscina. E anche quando lo abbiamo svegliato alle 16.30 per prepararlo. Giunti in sede nuova ci siamo fermati davanti al nastro e lui: “Totta”. Ma non si poteva chiaramente passare. Comincia la cerimonia, Ampo parla e lui: “Totta”; poi parla il sindaco e Matteo: “Totta”. C’è la canzone di Joseph, ma a Matteo interessa solo “Totta”. Non gli interessa nemmeno il discorso del sindaco o quelli di Alberto Cova e dell’architetto, lui ha in mente una cosa sola: “Totta”. Un’altra canzone di Joseph, Massimo e Orietta, ma il ritornello non cambia: “Totta”. Si placa un attimino durante l’esecuzione dell’inno nazionale da parte della banda, perché l’inno è sempre l’inno. Ma subito dopo ricomincia: “Totta”. Finalmente si taglia il nastro e ci accodiamo trionfali dietro alla banda verso la nostra “Totta”. Il nostro è uno dei primi scontrini fatti e subito ci dirigiamo verso il cartello “Torte”; esibiamo lo scontrino: “Totta”. “Eh…ci spiace, dobbiamo ancora prenderle, tra pochi minuti ci saranno”. Fagliela capire a lui. Ma, eccole, le torte arrivano! Ri-esibiamo il nostro scontrino: “Eh…ci spiace, ma dobbiamo ancora prendere il coltello”. Povero bimbo, adesso ce le ha lì, sotto gli occhi e non le può mangiare. “Totta” “Totta” “Totta”. Lui non ce la fa più, noi nemmeno, finché arriva il coltello e la prima fetta di torta è stata la nostra. Dovevate vederlo in faccia, mentre se la gustava tutta, pezzo per pezzo. E dopo a posto? No, si è mangiato le lasagne e le penne al ragù. Adesso, ogni giorno, in sede c’è sempre una fetta di “Totta” prenotata.

18 giugno 2010 Organizzazione per la nuova sedeChe Ezio fosse un trattore (nel senso

che non si ferma mai) lo sapevo, ma che fosse anche indistruttibile no.

E tra poco lo saprete anche voi. Infatti, i lavori per la nostra nuova sede sono in continua evoluzione, in quanto man mano che passa il tempo si capisce che cosa serve e come migliorare alcuni aspetti.

E poi c’è sempre da fare. Avendo bisogno di un frigorifero, Guido ne mette a disposizione uno, solo che bisogna andare a prenderlo a casa sua.

Finito il lavoro in sede vecchia, Ezio e Guido vanno a casa di quest’ultimo per caricarlo e portarlo nella nuova sede. Ora, non è che sia il massimo della leggerezza, ma Ezio è un trattore e non si ferma davanti a niente, per cui solleva il frigo, in collaborazione con Guido ed escono dal portone del cortile. Mentre Ezio cammina in retromarcia, tiene d’occhio la strada per controllare che non arrivino macchine da dietro la curva. Ora, è vero che di occhi ne ha due, ma il problema è che non riesce ancora a dirigerli in direzioni differenti, per cui non si accorge del marciapiede ed inciampa. Andare in terra è un attimo e un attimo è anche trovarsi sopra un frigorifero che, ricordo, non è proprio leggerissimo.

Ma il nostro prode, come già detto, non solo è un trattore, ma è anche indistruttibile e se la cava solo con un po’ di mal di schiena e, zoppicando un po’, carica tutto per portare a termine la sua missione. L’ho rivisto dopo tre giorni ed era ancora preciso, come se niente fosse successo.

D’altronde Ezio è un trattore ed è anche indistruttibile!

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Vi elenchiamo alcune delle diverse località che andremo a visitare:Rifugio MARTINA - SAN PRIMO - Rifugio MARINELLA - REZZAGO Rifugio VENINI - VAL D’INTELVI

In PISCINA nel giardino della Fam. Cepparo a PROSERPIO

Bellissime gite per visitare alcune zone turistiche LombardeCHIAREGGIO - VAL MALENCO - PIAN DELLE BETULLE - VALSASSINARifugio MAI TARDI - MADESIMO

Ricordiamo che la vacanza inizia sabato 31 luglio e finisce domenica 8 agosto. In caso di maltempo ci divertiremo all’interno della nuova sede Noivoiloro. Durante le sere, il nostro stare insieme sarà presso la sede nuova, dove verranno organizzate ottime cene e tanta animazione in compagnia. Riguardo la notte verranno organizzate due zone all’interno della sede, una per maschi e una per femmine. Per chi lo desidera può portare la propria tenda, roulotte, camper. Ricordiamo che ci si può iscrivere per tutto il periodo, oppure si può partecipare ad alcuni momenti diurni, serali e notturni.Non vedremo il mare, ma ne vedremo delle belle!

Per ulteriori informazioniContattare la segreteria e chiedere di Ambrogio Ripamonti.tel. 031.640703 - e-mail: [email protected]

VACANZA NOIVOILOROALLA BUONA CI SI DIVERTESONO APERTE LE ISCRIZIONI

La mia avventuradi Tiziana Tosini

La mia avventura è cominciata l’anno scorso con l’iscrizione al corso di danza del ventre.

Così, quasi per caso, mi sono trovata a frequentare un ambiente “diverso” che credevo non esistesse più.

Qui si distribuiscono sorrisi e solidarietà, ognuno sente il bisogno di fare qualcosa e tutti sono accolti con semplicità e naturalezza.

Il 29 maggio al teatro Excelsior di Erba si è tenuto lo spettacolo di danza del ventre F.A.T.A.. Ognuno ha dato il meglio di sé: dalle bravissime insegnanti alle

allieve e alle numerose persone che hanno lavorato sodo perché tutto si svolgesse nel migliore dei modi.

È stata un’esperienza che ha riscosso un gran successo!

Betty ci ha spiegato che F.A.T.A. è l’acronimo di fuoco, aria, terra, acqua.

Io aggiungo che significa soprattutto Fraternità, amore, tenacia, accoglienza.

Perché al Noivoiloro, giorno dopo giorno, si costruisce una scala verso le stelle affinché ognuno ne possa salire ogni

gradino solidamente ancorato alle mani tese di tutti gli altri.

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Luglio/agosto/settembre 2010

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A settembre riprenderanno tutti i nostri corsi di ballo... e non solo!Questa stagione vedrà tantissime novità!

QI GONGTANGO ARGENTINO - Con due nuovi insegnantiDANZA DEL VENTRE - Anche per bambiniDANZE COUNTRYBOOGIE WOOGIEGESTUALITA’ FEMMINILE E REGGAETONBALLI CARAIBICIBALLI CARAIBICI MASTER CLASS - Con Davide FazioLISCIO, DA SALA, STANDARDPREPARAZIONE FISICADANZE IRLANDESIDANZA MODERNA - Fasce di età: Scuola primaria, Scuola media, Scuola Superiore ed oltreYOGADANZA CLASSICA - Propedeutica per fasce di età prescolare, Primary e 2° GRADO per fascia di età Scuola primaria PILATESFLAMENCORUEDA DE CASINO - SALSA CUBANAAEROBICAHIP HOP

Partiremo con un’intera settimana gratuita durante la quale potrai provare tutte le nostre proposte

Tieni d’occhio il sito www.noivoiloro.ita breve pubblicheremo tutte le date e gli orari

Per informazioni ed iscrizioni: tel. 031.640703 - fax 031.642699 - cell. Marialba 347.0418142www.noivoiloro.it - [email protected]

Sedi Corsi Noivoiloro: Via S. Maurizio, 2 - Erba (CO)Via del Lavoro - Erba (CO)

NOVITA’

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Corsi di ballo Noivoiloro Stagione 2010/2011

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