12 D RESOCONTO STENOGRAFICO
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Resoconti Parlanientari U527 Assemblea Regionale Siciliana
X Legislatura 3 1 9 “ SED U TA 12 D icembre 1990
RESOCONTO STENOGRAFICO
319" SEDUTA
m e r c o l e d ì 12 DICEMBRE 1990
Presidenza del Vicepresidente DAMIGELLA
I N D I C E
Congedi ........................................................................
Commissioni iegisiafive(Comunicazione di richiesta di parere)
Disegni di legge
(Annunzio di p resen taz ione ).............................................
"Modifiche ed Integrazioni alla legge regionale 5 settembre 1990, n. 34, concernente il riordino degli istituii tegionaii di istruzione artistica, professionale e tecnica» (909/A) (Discussione):
presidenteorbile (DC), re la tore .............. ........................ . ,. .
“Variazioni al bilancio della Regione ed al bilancio del- Azienda delle foreste demaniali della Regione sici
liana per l’anno finanziario 1990 - Assestamento».(B80/A) (Discussione):
presidente ........................................... 11532.11533,11542.
Campione (dc) ......................, , .SCìangula, Assessore per H bilancio e le finanze .. .
COLOMBO (PCI) ....................... 11542. 11544, 11547.G^ÌANO (DC) ................................................. .11543,da A Arcobaleno)* ............................PARISI (PCI)......... ................ ; ; ;
11539,11544, 11533, 11539, 11542,11545. 11549, 11544.
11528
11527
1153111532
115401155011539 11541, 22543, 11548 11550 1154711540 11532
Intel'■'"ogazìonl(Annunzio)(Svolgimenio):
presidente .......................................Assessore per il /err/7or/o e rambiente VÌ22IM1 (PCI)........................................................... ,
11528
1152911530 11530
Sulla m ancata reolizzazlone di alcuni prog etti mdustrloil glò fin an ziati n e irA rea di Siracusa
PRESIDENTE ........ .....................................................LO CURZIO (DC) ..............................................................
1155211551
(*) Intervento corretto dall’oratore
La seduta è aperta alle ore 10.45
COSTA, segretario, dà lettura de! processo verbale della seduta precedente che, non sorgendo osservazioni, si intende approvato.
Congedi.
PRESIDENTE. Comunico che hanno chiesto congedo gli onorevoli; Laudani, Ferrante e Aicllo per oggi; Ravidà per le sedute di oggi e domani.
Non sorgendo osservazioni, i congedi si intendono accordati.
Annunzio di presentazione di disegno di legge.
PRESIDENTE. Comunico che, in data 11 dicembre 1990, è stato presentato dal Presidente della Regione (Nicolosi) su proposta delFAs- sessore per gli enti locali (La Russa) il seguente disegno di legge:
r. 1556 (.5(H))
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X Legislatura 319“ SEDUTA 12 D icembre 1990
— «Istituzione di nuovi servizi presso enti locali. Adeguamento piante organiche e relativa copertura di posti» (957).
Comunicazione di richiesta di parere.
PRESIDENTE. Comunico che è pervenuta dal Governo e che è stata assegnata alla Commissione legislativa «Ambiente e territorio» la seguente richiesta di parere:
— Proposta di piano di ripartizione 1989/90 dei contributi di cui alla legge regionale 17 maggio 1984, n. 31 (851)
— pervenuta in data 6 dicembre 1990— trasmessa in data 11 dicembre 1990.
Annunzio di interrogazioni.
PRESIDENTE. Invito il deputato segretario a dare lettura delle interrogazioni con richiesta di risposta orale presentate.
COSTA, segretario:
«AirAssessore per i beni culturali ed ambientali e per la pubblica istruzione e all’Assessore per il territorio e l’ambiente, premesso che;
— il Sindaco di Agrigento, Sig. Di Mauro, in una recente intervista ha annunciato che il Comune di Agrigento sta provvedendo alla realizzazione, con finanziamento regionale, delle reti idriche e fognanti nella zona “ A” del decreto Gui-Mancini a vincolo di inedificabilità assoluta della ’Valle dei Templi, in località Mad- dalusa;
— le costruzioni al cui servizio dovrebbero essere realizzate le suddette opere per la spesa di alcuni miliardi sono abusive, non sanabili e secondo la vigente legislazione dovrebbero essere demolite;
— deve considerarsi non legale utilizzare i fondi pubblici per realizzare infrastrutture al servizio di costruzioni che si dovrebbero demolire;
per sapere:— come sia possibile che si realizzino le sud
dette opere al servizio di costmzioni abusive oggetto di ordinanza di demolizione;
— se tale episodio non sia meritevole di immediata verifica mediante procedura ispettiva presso l’Ufficio tecnico comunale di Agrigento;
— come sia possibile che la Sovrintendenza ai beni ambientali di Agrigento abbia autorizzato tali opere». (2466)
PiRO.
«Al Presidente della Regione, all’Assessore per il territorio e l’ambiente ed aH’Assessore per l’industria, per sapere:
— se è vero che da due anni sono bloccati presso gli Assessorati Territorio e ambiente e Industria progetti per 250 miliardi già finanziati, corrispondenti ad una previsione occupazionale di un migliaio di posti di lavoro;
— se è vero che si tratta di progetti già finanziati relativi alla PRAOIL, che attende 1 autorizzazione per costruire un impianto di produzione di benzina senza piombo;
— se è vero che si tratta di un progetto della ESSO che attende l’autorizzazione della messa in opera di un impianto di desolforazione del gasolio;
— se è vero che la cementeria di Augusta deve ristrutturare i suoi impianti con nuove tecnologie che abbatterebbero del 50% le emissioni di polveri e di ossidi di zolfo e di azoto;
— se è vero che l’ISAB ha presentato 1 adeguamento di un progetto tecnologico per la costruzione di un impianto GOFINER per realizzare una aggiuntiva sezione di THERMAL CRACKING del costo per l’investimento di 50 miliardi;
— ancora, se è vero che si tratta di un impianto di idrofinazione (MYDROFINER) produrre gasolio con 0 ,2 % di zolfo e olio combustibile con 2% di S, per soddisfare le specifiche richieste previste per il 1992 per l’investimento di 56 miliardi, con un’occupazione di oltre 200 persone per un anno.
Al riguardo occorre che il Governo dellaJRd' gione si renda conto della gravità della situazione siracusana e che smobiliti questo stato “ lacustre” che aggrava la situazione dello svi luppo industriale ed occupazionale;
— inoltre, quali “ strane” strategie s’annidino sotto questo stato di totale immobilismo ed chi giova tutto questo stato di cose;
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ancora, perché si vuole penalizzare Siracusa e la sua provincia e se questa penalizzazione blocca lo sviluppo dell’intera Sicilia la quale, tra mafia e criminalità, crea l'immagine di una Regione ad alto rischio e ad alta tensione sociale;
-- infine, se è vero che alcune di queste iniziative stanno per trasferirsi altrove, fuori dalla Sicilia e forse fuori dall’Italia.
Quanto sopra da me denunciato non riguar- da richieste di finanziamenti bensì di progetti già finanziati, pronti per essere realizzati ma non approvati dai competenti Assessorati sopra indicati e specificatamente individuati.
Ai misteri sopraindicati si aggiunge la cronica carenza delle infrastrutture, la deficienza della situazione ad alto rischio sismico e sociale, la crisi economica che rende la provincia di Siracusa carente degli elementi essenziali dello sviluppo civile.
C iò premesso, per sapere se non intenda disporre l’immediata attuazione dei progetti e l’avvio della loro realizzazione». (2468)
Lo CURZto.
PRESIDENTE. Le interrogazioni ora annunziate saranno iscritte all’ordine del giorno per essere svolte al loro turno.
hivito il deputato segretario a dare lettura del- a interrogazione con richiesta di risposta scritta presentata.
COSTA, segretario:
«Ai Presidente della Regione e all’Assessore per il turismo, le comunicazioni e i trasporti premesso che:
alcuni organi di stampa locali hanno dato notizia deH’avvenuto acquisto da parte dell’Azienda delle Terme di Acireale dell’ex mulino
Leonardi” , oggi in trasformazione in albergo termale;
— secondo tali notizie, l’Azienda delle Ter- e nel 1939 avrebbe già deciso Facquisto del- aibcrgo finito per l’importo di lire 12 milìar-
p uà corrispondere all’impresa “ Venuto e ronterrè” , proprietaria principale, la quale sta
'zzando i lavori di trasformazione;d i" ^"p^na secondo tali notizie, il Consiglio
amministrazione dell’Azienda con successi
vo atto deliberativo ha elevato a 22 miliardi, non si capisce perché, il prezzo per Facquisto e non è escluso ancora che questo importo sia destinato a lievitare, perché nell’ambito dell’area in cui sorge il vecchio stabile in trasformazione esisterebbe un pozzo dalla notevole portata idrica, valutato ben tre miliardi;
per sapere;
se corrispondano a verità le notizie riportate dalla stampa;
quali motivi abbiano indotto l’Azienda delle Terme di Acireale a procedere all’acquisto del complesso ex mulino “ Leonardi” ;
se non ritengano che tale situazione, in rapporto anche alle note precarie condizioni economiche delle aziende termali in Sicilia, determinerà un notevole indebitamento dell’Azienda, ed eventualmente come la stessa intenda farvi fronte;
in caso positivo, quali interventi intendano promuovere, nell’ambito della rispettiva competenza, perché sia chiarita preventivamente questa brutta vicenda di disamministrazione e di sperpero del denaro pubblico;
~7 ritengano utile, infine, inviare degli ispettori per accertare eventuali responsabilità degli organi direttivi in ordine al concreto adempimento delle procedure amministrative esercitate». (2467)
SUSINNI.
PRESIDENTE. L’interrogazione ora annunziata è stata già inviata ai Governo.
Svolgimento di interrogazioni della rubrica «Territorio ed ambiente»
PRESIDENTE, Si passa al punto II dell’ordine del giorno; Svolgimento, ai sensi dell’articolo 159, comma terzo, del Regolamento interno, di interrogazioni della Rubrica “ Territorio e ambiente».
Per assenza dall’Aula dei firmatari, alle interrogazioni n. 855 «Provvedimenti per il dissesto idiogeologico del Messinese, a ' ^ ravato dalle recenti avversità atmosferiche», dell'onorevole Ragno, e n. 1051 «Indagine sulla discarica abusiva di Dentini e, più in generale, sulla dislocazione dei rifiuti tossici nel territorio
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siciliano», degli onorevoli Capodicasa ed altri, verrà data risposta scritta.
Si procede allo svolgimento dell’interrogazione n. 1274 “ Rimozione dei rifiuti raccolti nel- Farea dello Stagnone di Marsala da un gruppo di volontari aderenti ad associazioni naturalistiche», degli onorevoli Vizzini e la Porta.
Invito il deputato segretario a darne lettura.
COSTA, segretario-,
«All’Assessore per il territorio e l’ambiente, per sapere;
— se intenda intervenire per chiedere agli amministratori comunali di Marsala di rimuovere i sacelli dei rifiuti raccolti nell aiea dello Stagnone lo scorso 23 ottobre da un gruppo di volontari aderenti ad associazioni naturalistiche: da due settimane, infatti, come dimostra la loto pubblicata dal Giornale di Sicilia in prima pagina, i sacelli di rifiuti costituiscono nuovo motivo di vergogna per PAmministrazione comunale e per la Sicilia;
— se non ritenga che questo episodio sia 1 ulteriore conferma che gli amministratori marsa- lesi non mostrano alcun interesse per la salva- guardia e la valorizzazione dello Stagnone e se questa constatazione possa indurre l’Assessore ad adottare adeguate iniziative sostitutive». (1274)
VIZZINI - L a p o r t a .
PRESIDENTE. L’Assessore per il territorio e l’ambiente ha facoltà di rispondere all interrogazione.
GORGONE, Assessore per il territorio e Vambiente. Signor Presidente, onorevoli colleghi, con riferimento all’atto ispettivo in oggetto si rappresenta quanto segue:
in relazione ai problemi dell’attività di scarico di riPiuti speciali inerti abusivamente condotta nell’area di prc-riserva dello Stagnone di Marsala, in data 27 ottobre 1988 è stato ellct- tuato da parte di funzionari di questo Assessorato un sopralluogo congiunto con rappresentanti della Provincia Regionale di Trapani, del comune di Marsala e delPIspettorato Riparti- mentale delle Foreste di Trapani.
In .sede di sopralluogo si è constatata la presenza di diversi cumuli di materiali inerti sca
ricati lungo la fascia costiera tra Punta S. Teodoro e il quartiere Sappusi.
Pertanto questa Amministrazione ha invitato:— il comune di Marsala, competente ai sensi
deH’art. 8 del D.P.R. numero 915/82, a rimuovere i suddetti rifiuti;
— l’Amministrazione provinciale di Trapani ad effettuare i controlli previsti dall’art. 7 del citato D.P.R. numero 915/82 e ad osservare gli obblighi contenuti nella convenzione con cui la gestione della riserva naturale in questione è stata affidata alla stessa Provìncia Regionale;
— l’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Trapani a vigilare nell’area di riserva ai sensi delle leggi regionali numero 5/84, numero 37/85; numero 14/88.
Quanto precede, alla stregua della vigente normativa; per il futuro sarebbe auspicabile, onorevoli colleghi, che all’Assessorato del Territorio e dell’Ambiente venissero attribuite concrete competenze al riguardo che gli consentissero, oltre che di esercitare una generica attività di controllo e di propulsione nei confronti di altri Enti, anche di intervenire positivamente al fine di potere dare una migliore risposta a quanti si rivolgano all’Amministrazione regionale nella convinzione che la stessa abbia più ampi poteri di quanti in effetti 1 attuale normativa le riservi.
A tal uopo informo gli onorevoli interroganti e l’onorevole Presidente che ho dato disposizione alla competente Direzione regionale di predisporre un apposito disegno di legge.
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare l’onorevole 'Vizzini per dichiararsi soddisfatto o meno delia risposta del Governo.
VIZZINI. Signor Presidente, onorevoli colleghi, anch’io non posso esimermi dalla conp- derazione del fatto che un atto così urgente vie ne discusso in Aula due anni dopo, cosa c e fa passare la voglia di discutere questioni cn certamente due anni fa erano più vive. Petm purtroppo per noi, la questione sollevata l’interrogazione è molto attuale, perché presup pone, non soltanto di accertare se esistono, c me è sembrato ad alcuni funzionari dell sorato del Territorio, cumuli di immondiz'a^_ di rifiuti solidi nell’area dello Stagnone .sto è assolutamente certo e potevo dare io ste
Resoconti Parlamentari 11531 - Assemblea Regionale Siciliana
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le notizie necessarie all’Assessore risparmiandogli questa missione e questa fatica — ma, in realtà, di verificare se esiste la riserva, non tanto come vincolo, come divieto di costruire, di operare e sviluppare altre attività in queU’area, ma come fatto tendente a valorizzare una zona tra le più belle della Sicilia.
Onorevole Assessore, lei parla di poteri dell’Assessorato. Questi poteri l’Assessorato li ha, anche in base alla legge regionale numero 9/86, regolati d’intesa- con le province e con altri organi della Regione; però il potere fondamentale che è suo, appunto, del suo Assessorato, poi non ha prodotto l’effetto che il legislatore si era proposto, che è quello di istituire e di far vivere come una realtà concreta e qualificante per la nostra Regione una riserva nell’area dello S(a- gnone, che è una delle zone più belle della Sicilia, una zona unica, e nella quale non c’è niente! Sono trascorsi nove anni e più dal giorno in cui abbiamo approvato la legge che istituisce i parchi e le riserve, e la situazione, se non è esattamente quella di nove anni fa, è progredita di poco. La questione non interessa nessuno: non interessa le forze politiche, non interessa gli amministratori della provincia, non interessa gli amministratori comunali. Tante volte si parla della precarietà delle Giunte comunali. Io, onorevole Assessore, le comunico che a Marsala c’è una direzione politica che è tra le .più stabili, c’è una specie di monocolore socialista, sostenuto varie volte dalla DC e da altri partiti in posizione di sostegno minoritario. Pertanto non è questo il dato da prendere in considerazione.
Il Comune non ha operato, e non perché versa in una condizione di precarietà, di difficoltà politica, amministrativa. Non è questa la situazione. Così per la provincia; c’è una situazione abbastanza stabile, purtroppo troppo stabile, della Provincia, che varie volte è stata sollecitata ad occuparsi di questo problema. Siamo in una. situazione nella quale non esiste neanche la tabellazione, eppure la Regione ha latto una convenzione, ha dato i soldi, ha affidato i poteri, ha compiuto alcuni atti. Ora le domando: la Regione deve assistere passivamente a questa situazione? Ad episodi come questo che, come dire, è all’estremo, al limite ella denunzia? Probabilmente i giovani che
lanno raccolto le immondizie hanno voluto dar ^ogo ad un atto ironico, anche se civile, ma
atto che in qualche modo voleva stimolare mia reazione un po’ più pronta rispetto a quel- n che noi abbiamo prodotto: discutere questo
documento ispettivo due anni dopo i fatti. Volevano dire, quei giovani, a tutti noi: guardate che avete fatto una legge, la legge è giu.sta, però l’operato degli amministratori pubblici non è adeguato alla legge, che non viene applicata, e lo Stagnone resta in uno stato di abbandono e di degrado. L’Arcivescovo di Mazara del Vallo ha organizzato, onorevole Assessore, e di questo probabilmente lei è a conoscenza, una mostra per denunziare il degrado (che giunge a ingenerare preoccupazioni di ordine sanitario) della contrada Sappugi, perché in alcune zone le acque di alcuni di questi canali che confluiscono e affluiscono nello Stagnone sono diventate delle discariche pubbliche, discariche di fogne.
C’è una situazione, quindi, che richiede, se mi permette, onorevole Assessore, un intervento molto più energico, basato sui poteri a lei attribuiti, cioè quelli di dare applicazione alla legge numero 98 del 1986 e istituire realmente la riserva, approvando il programma che da tanti mesi attende di essere approvato, e promuovendo tutte le iniziative amministrative, politiche e legislative necessarie, per far vivere la realtà importante dei parchi e delle riserve. Lo Stagnone è una delle cose più belle che abbiamo, e purtroppo, anche per colpa dell’Assessorato, perché potremmo fare fclenco degli uomini politici e dei deputati che nel passato hanno diretto questo Assessorato e sono stati anch'essi sollecitati ad intervenire, purtroppo, dicevo, c’è una responsabilità della Regione che risulta con tutta evidenza al di là dell’episodio indicato, che, appunto, riguarda la difficoltà ad istituire realmente la ri.serva. Questa è la ragione per la quale mi dichiaro insoddisfatto. Naturalmente, se ragionassi soltanto nell'ambito del caso segnalato, potrei essere contento del fatto che è stata disposta un’ispezione ed è stato redatto un verbale di contestazione all’amministrazione comunale, però mi pare che il nostro ragionamento debba spostarsi un po’ più in alto e guardare a questo fatto che ho cercato di segnalare con la dovuta attenzione.
Discussione del disegno di legge: «Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 5 settembre 1990, numero 34, concernente il riordino degli istituti regionali di istnizione artistica, professionale e tecnica» (909/A).
PRESIDENTE. Si passa al punto III deU'or- dine del giorno: Discussione di disegni di legge.
Resoconti Parlamentari 11532 - Assemblea Regionale Siciliana
X L egislatura 319“ SEDUTA 12 D ic em b re 1990
Si procede alla discussione del disegno di legge numero 909/A «Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 5 settembre 1990, numero 34, concernente il riordino degli istituti regionali di istruzione artistica, professionale e tecnica», posto al numero 1.
Dichiaro aperta la discussione generale.Ha facoltà di parlare l’onorevole Ordile, re
latore del disegno di legge.
ORDILE, relatore. Signor Presidente, onorevoli colleghi, mi rimetto al testo delta relazione scritta.
PRESIDENTE. Non avendo alcun deputato chiesto di parlare, dichiaro chiusa la discussione generale e pongo in votazione il passaggio all’esame degli articoli.
Chi è favorevole resti seduto, chi è contrario si alzi.
(È approvato)
Invito il deputato segretario a dare lettura dell’articolo 1.
COSTA, segretario-,
«Articolo 1.
1. Il comma 2 dell’articolo 17 della legge regionale numero 34 del 5 settembre 1990 è sostituito dal seguente:
“2. Per la nomina in ruolo del personale di cui aU’articolo 9 in possesso di diploma di laurea, titolo di abilitazione e dell’apposito titolo di specializzazione di cui aH’articolo 10 del decreto del Presidente della Repubblica 31 ottobre 1975, numero 970, ove prescritto, in sede di prima applicazione si prescinde dal titolo di studio specifico previsto dall’articolo 27, comma terzo, del decreto del Presidente della Repubblica 31 maggio 1974, numero 417, purché detto personale abbia, all’entrata in vigore della presente legge, almeno un quinquennio di servizio continuativo quale incaricato di presidenza” ».
PRESIDENTE. Lo pongo in votazione.Chi è favorevole resti seduto; chi è contra
rio si alzi.(È approvato)
Invito il deputato segretario a dare lettura dell’articolo 2 .
COSTA, segretario-,
«Articolo 2.
1. La presente legge sarà pubblicata, nella Gazzetta ufficiale della Regione.
2 . È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della Regione».
PRESIDENTE. Lo pongo in votazione.Chi è favorevole resti seduto; chi è contra
rio si alzi.{È approvato)
Avverto che la votazione finale del disegno di legge numero 909/A sarà effettuata successivamente.
Discussione del disegno di legge; «Variazioni al bilancio della Regione ed al bilancio deir Azienda delle foreste demaniali della Regione siciliana per l ’anno finanziario 1990 - Assestamento». (880/A).
PRESIDENTE. Si passa alla discussione del disegno di legge numero 880/A; «Variazioni al bilancio della Regione ed al bilancio deH’Azien- da delle foreste demaniali della Regione siciliana per l’anno finanziario 1990 - Assestamento», posto al numero 2 .
Invito i componenti la II commissione «Bilancio e programmazione» a prendere posto al banco alla medesima assegnato.
PARISI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
PARISI. Signor Presidente, onorevoli eolle- ghi, a parte il fatto che mancano quasi tutti icomponenti della Commissione competente, e assente anche il Governo. Penso, perciò, che sarebbe opportuno rinviare a domani pomerig gio l’esame del disegno di legge in questione- in modo da affrontarlo prima deH’esame del di segno di legge di bilancio.
Resoconti Parlamentari
X Legislatura
- 11533
319“ SEDUTA
Assemblea Regionale Siciliana
12 Dicembre 1990
GRAZIANO. Il Governo è presente; si può disporre una breve sospensione.
PARISI. Intendevo riferirmi all’Assessore per il bilancio, non all’Assessore per i beni culturali.
PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, la seduta è sospesa.
(Lei spdutQ, sospeso alle ore IL. 10, è ripreso alle ore 11,35) >
La seduta è ripresa. Dichiaro aperta la discussione generale del disegno di legge numero 880/A. ,
CAMPIONE. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
Ca m p io n e , signor Presidente, onorevoli colleghi, a nome della Commissione, mi rimetto al testo della relazione scritta.
PRESIDENTE. Non avendo alcun deputato chiesto di parlare, dichiaro chiusa la discussione generale e pongo in votazione il passaggio all’esame degli articoli.
Chi è favorevole resti seduto; chi è contrario si alzi.
(E approvato)
Invito il deputato segretario a dare lettura dcl- l’articolo 1 e dell’annessa Tabella A.
COSTA, segretario:
«Articolo I.1. Nello stato di previsione dell’entrata del
bilancio della Regione per l’esercizio finanziario 1990 sono introdotte le variazioni di cui all’annessa tabella A».
TABELLA A
VARIAZIONI AL BILANCIO DELLA REGIONE PER L’ANNO FINANZIARIO 1990
ASSESTAMENTO
STATO DI PREVISIONE DELL’ENTRATA
Titolo 00 — Avanzo finanziario presuntoCategoria * * * *
Capitoli Denominazione Variazioni (in milioni di lire) Natura fondi
0001 Quota avanzo finanziario relativa ai fondi ordinari della Regione + 470.755 1
0002 Quota avanzo finanziario relativa alle assegnazioni dello Stato e di altri enti + 543.589 2
0003 Quota avanzo finanziario relativa al fondo sanitario regionale + 4.503 3
0004 Quota avanzo finanziario relativa al fondo di solidarietà nazionale di cui all’articolo 38 dello Statuto - 146.914 4
Totale variazioni avanzo + 871.933
Resoconti Parlamentari 11534 - Assemblea Regionale Siciliana
X L egislatura 319“ SEDUTA 12 Dicembre 1990
Titolo 03 — Alienazione di beni patrimoniali, trasferimenti di capitali e rimborso di crediti
Categoria 15 — Rimborso di crediti e di anticipazioni
Capitoli DenominazioneVariazioni
(in milioni di lire) Natura fondi
5425 Rimborsi deH’anticipazione disposta per la copertura finanziaria del minore avanzo di gestione, ecc. - 146.914 1
Totale variaz. rimborso di crediti - 146.914
Totale variazioni entrata -h 725.019
PRESIDENTE. Pongo in votazione la Tabella A.
Chi è favorevole resti seduto; chi è contrario si alzi.
(E approvala)
Pongo in votazione l’articolo 1, con l’annessa Tabella A.
Chi è favorevole resti seduto; chi è contrario si alzi.
(E approvalo)
Invito il deputato segretario a dare lettura dell’articolo 2 e dell’annessa tabella B.
COSTA, segretario:
«Variazioni olla spesa del bilancio della Regione
Articolo 2.1. Nello stato di previsione della spesa del
bilancio della Regione per Pesercizio finanziario 1990 sono introdotte le variazioni di cui all’annessa tabella B».
TABELLA B
VARIAZIONI AL BILANCIO DELLA REGIONE PER L’ANNO FINANZIARIO 1990
ASSESTAMENTO
STATO DI PREVISIONE DELLA SPESA
Amministrazione 01 — Presidenza della Regione
Titolo 01 — Spese correnti
Capitoli “ DenominazioneVariazioni
(in milioni di lire)Natura fondi
10513 Spese per raggiornamento dei pubblici dipendenti e per lo sviluppo della telematica al servizio della pubblica Amministrazione - L.A. 00/90 + 700 1
10723 Fondo da ripartire tra i comuni per l’esercizio delle funzioni trasferite, ecc. + 55.000 1
Resoconti Parlamentari - I 1535 Assemblea Regionale Siciliana
X Legislatura 319^ SEDUTA !2 Dicembre 1990
___________________________ ______________________ segue TABELLA B
Amministrazione 01 — Presidenza della RegioneTitolo 02 — Spese in conto capitale
Capitoli Denominazione Variazioni (in milioni di lire) Natura fondi j
50462 Fondo per investimenti da ripartire fra i comuni, ecc. -{- 20.000 1
Amministrazione 04 — Bilancio e finanze Titolo 01 — Spese correnti
segue TABELLA B
Capiloli
21252
21254
21255
Denominazione
Fondo di riserva per le spese obbligatorie e d’ordine, ecc.
Fondo di riserva per la riassegnazione dei residui passivi di parte corrente eliminati negli esercizi precedenti per perenzione amministrativa e per la utilizzazione delle economie di spesa e delie maggiori entrate accertate su capitoli di parte corrente concernenti assegnazioni dello Stato e di altri enti (interventi dello Stalo)
Fondo per la riassegnazione dei residui passivi di parte corrente eliminati negli esercizi precedenti per perenzione amministrativa e per l’utilizzazione delle economie di spesa e delle maggiori entrate accertate su capitoli di parte corrente (fondo sanitario regionale)
+ 3.583
+ 44.491
+ 4.503
Variazioni (in milioni di lire) Natura fondi
^(ixocoiìti. t 1557(5(X))
Resoconti Parlamentari — 11536
X L egislatura 319“ SEDUTA
AssemJrlea Regionale Siciliana
12 D ic em b r e 1990
segue TABELLA B
Amministrazione 04 — Bilancio e finanze
Titolo 02 — Spese in conto capitale
Capitoli DenominazioneVariazioni
(in milioni di lire)Natura fondi
60751 Fondo occorrente per fra fronte ad oneri dipendenti da provvedimenti legislativi in corso. Spese in conto capitale -E 45.000 1
60763 Fondo per la riassegnazione dei residui passivi delle spese in conto capitale, eliminati negli esercizi precedenti per perenzione amministrativa e per la utilizzazione delle economie di spesa e delle maggiori entrate accertate su capitoli in conto capitale concernenti assegnazioni dello Stato ed altri enti (Interventi dello Stato) -E 481.340 2
60777 Fondo destinato alla predisposizione ed attuazione del progetto di sviluppo per le zone interne dell’Isola di cui alla legge regionale 9 agosto 1988, n. 26 - L.A. 00/90 -E 100.000 1
segue TABELLA B
Amministrazione 04 — Bilancio e finanze
Capitoli DenominazioneVariazioni
(in milioni di lire)Natura fondi
91011 Rimborso dell’anticipazione ottenuta a valere sui fondi ordinari della Regione, ecc. - 146.914 4
segue TABELLA B
Amministrazione 05 — Industria —
Titolo 02 -- Spese in conto capitale — -
Capitoli DenominazioneVariazioni
(in milioni di tire)Natura fondi
65117 Fondo a gestione separata istituito presso l’ESPl per le finalità previste dalfarti- colo 1 della legge regionale 18 febbraio 1986, n. 7 - L.A. 00/90 -E 40.000 1
H537 -
319“ SEDUTA12 DrcEMRRE 1990
Titolo 02 — Spese in conto capitale
Capitoli
69901
69924
Denominazione
Spese per 1 esecuzione di opere pubbliche relative alla costruzione di acquedotti, ecc. - L.A, 00/90
Spese per la realizzazione di opere per l’approvvigionamento idrico. (Interventi dello Stato) - L.A. 00/90
Variazioni (in milioni di lire)
+ 15.000
+ 9.620
Natura fondi
Titolo 01 — Spese correnti
Capitoli
34058
34059
34060
34061
34062
34063
Denominazione
Spese per l’organizzazione di corsi di formazione ecc. - PIM Sicilia, Sottopr. 2. Misura 9
Spese per l’organizzazione di corsi, ecc.- PIM Sicilia, Sottopr. 2. Misura 9. Quota FSE
Spese per l’organizzazione di corsi, ecc.- PIM Sicilia, Sottopr. 2. Misura 9. Quota Stato
Spese per l’organizzazione di corsi, ecc.PIM Sicilia. Sottopr. 3. Misura 7.
Quota Regione
Spese per 1 organizzazione di corsi, ecc.- PIM Sicilia. Sottopr. 3. Misura 7. Quota Stato
Spese per Porganizzazione di corsi, ecc.- PIM Sicilia. Sottopr. 3. Misura 7 Quota FSE
Variazioni (in milioni di lire)
+
+
+
+
-f-
+
55
38
60
478
653
Natura fondi
- 11538 - Assemblea Regionale Siciliana
12 D icembre 1990X L egislatura
319“ SEDUTA
segue TABELLA B
Amministrazione 09 — Sanità ------ ------------ -
Titolo 01 — Spese correnti
Capitoli DenominazioneVariazioni
(in milioni di lire)Natura fondi
42207 Indennità, integrative di quelle statali, ai proprietari di capi bovini, ecc. + 4.492 1
segue TABELLA B
Amministrazione 12 - Turismo, comunicazioni e trasporti
Titolo 01 — Spese correnti
Capitoli DenominazioneVariazioni
(in milioni di lire)Natura fondi
48617 (Nuova Istituzione)Contributi alle aziende, ai comuni e ai loro consorzi esercenti servizio di trasporto pubblico urbano ed extraurbano per il ripiano dei disavanzi di esercizio, relativi ad esercizi decorsi. (Interventi dello Stato). 2.1. - 1.5.2 - 2 - 09.19 - 02.02.03 - 2 - Rubrica - Categoria -L 4.285 2
48629 Contributo alle aziende pubbliche e private, ai comuni ed ai loro consorzi esercenti servizi di trasporlo pubblico urbano ed extraurbano per il ripiano dei disavanzi di esercizio. - L.A. 00/90 -t- 70.000 1
sef>ue TABEM-A B
Amministrazione 12 — Turismo, comunicazioni e trasporli —
Titolo 02 — Spese in conto capitale
Capitoli DenominazioneVariazioni
(in milioni di lire)Natura fonili
88874 Contributi sulle spese di investimento alle aziende pubbliche che gestiscono servizi pubblici di trasporto di persone. (Interventi dello Stato) + 2.629 2
88881 Contributi alle aziende pubbliche e private ed agli enti locali e loro consorzi che gestiscono servizi di trasporlo di persone, sulle spese di investimento. - L.A. 00/90 — 30.000 1
Totale variazioni spese correnti -t- 188.344
Totale variazioni spese in c/capitaìe -t- 6?3.589
Totale variaz- rimborso di prestiti — 146.914
Totale variazioni spesa -t- 725.019
rResoconti Parlaineniaii
X Legislatura
11539
319" SEDUTA 12 D icembre 1990
PRESIDENTE. Comunico che alla tabella B, titolo I, spese correnti sono stati presentati, dagli onorevoli Campione, Mazzaglia ed altri, i seguenti emendamenti;
— capitolo 10766; -f 150.000 milioni;— capitolo 50477; + 50.000 milioni.
SCIANGULA, Assessore per il bilancio e le finanze. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
SCIANGULA, Assessore per il bilancio e le finanze. Signor Presidente, onorevoli colleghi, vorrei chiedere ai firmatari degli emendamenti di ritirarli.
In questo disegno di legge non vi sono i margini per potere impinguare di 150 miliardi il capitolo 10766, tranne che gli onorevoli proponenti non individuino una forma di entrata corrispondente.
CAMPIONE. Dallo stanziamento a favore della telematica?
SCIANGULA, Assessoì'e per il bilancio e le finanze. Onorevole Campione, sono 700 i milioni destinati alla telematica. Fra l’altro, quella cui si fa riferimento è una spesa dovuta per pagare I I.V.A. su una legge approvata dall’As- semblca regionale siciliana.
Invito, pertanto, l’onorevole Campione, primo firmatario, a ritirare gli emendamenti. Non VI sono disponibilità finanziarie.
CAMPIONE. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
CAMPIONE. Signor Presidente, onorevoli colleglli, non intendo mettere in difficoltà il Go- ''crno, ma vorrei sottolineare che esiste una si-
relativa al trasferimento di competenze ^dilato nei confronti delle Amministrazioni pro- ''mciali, in relazione a tutti i compiti loro assegnati dalla legge regionale numero 9/86. Si trat-
di una legge approvata da questa Assemblea 1 maniera meritoria, ma a fronte del irasferi- lento di competenze, ivi previsto,non c’è stato necessario corrispondente trasferimento di riorse finanziarie. In particolare, per quanto ri-
yiarda le spese correnti esistono realmente gra- Problemi di gestione. Ella, onorevole As.ses-
sore, domani incontrerà i rappresentanti dell’Unione delle Province. Io la prego in quella sede di valutare la possibilità di ritrovare all’interno del disegno di legge di bilancio — mi rendo conto che all’interno del disegno di legge sulle variazioni di bilancio l’operazione risulta più difficile—- un modo per riequilibrare talune poste di bilancio, in maniera che l’Assemblea non neghi quanto fatto in precedenza.
In precedenza, infatti, abbiamo assegnato competenze, compiti; dobbiamo adesso far fronte alle necessità finanziarie che derivano da questi compiti e dal nuovo ruolo della Provincia. Non possiamo negare quanto già fatto in precedenza! Le chiedo, quindi, in sede di esame del disegno di legge di bilancio (anche in quella sede abbiamo presentato gli emendamenti in discussione, prevedendo una diminuzione in conto capitale’di 50 miliardi e un aumento di 150 miliardi per le spese correnti), dopo avere ascoltato l’Unione delle Province, di fare in modo che questi enti — che hanno, come abbiamo riconosciuto nell’Assemblea regionale, un ruolo essenziale ed una funzione di raccordo tra i fatti locali e la Regione
possano sopravvivere proprio relativamente alla gestione ordinaria. Dichiaro, quindi, anche a nome degli altri firmatari, di ritirare gli emendamenti.
PRESIDENTE. L’Assemblea ne prende atto. Nell ambito della tabella B, dispongo l’accan
tonamento del capitolo 10513, es.sendo in connessione con l’artìcolo 3 .
Così rimane stabilito.Pongo separatamente in votazione i capitoli
10723, 50462, 21252, 21254, 21255, 60751 60763.
Chi è favorevole resti seduto; chi è contrario si alzi.
(Sono approvati)
Dispongo l’accantonamento del capitolo 60777.
Così rimane stabilito.Pongo in votazione il capitolo 91011.Chi è favorevole resti seduto; chi è contrario
si alzi.(E approvato)
Dispongo l’accantonamento del capitolo 65117, nonché dei capitoli 69901 e 69924.
Pongo separatamente in votazione i capitoli 34058, 34059, 34060, 34061, 34062, 34063 42207, 48617.
Resoconti Parlamentari II540 Assemblea Regionale Siciliana
X Legislatura 319“ SEDUTA 12 D icembre 1990
Chi è favorevole resti seduto; chi è contrario si alzi.
(Sono approvati)
Dispongo l’accantonamento del capitolo 48629 e dei seguenti emendamenti allo stesso presentati;
— dagli onorevoli Colombo e Parisi:— capitolo 48629: — 70.000 milioni;
— dall’onorevole Graziano:— capitolo 48629: —■ 70.000 milioni.
Pongo in votazione il capitolo 88874.Chi è favorevole resti seduto; chi è contra
rio si alzi.(E approvato)
Dispongo l’accantonamento del capitolo 88881 e del seguente emendamento allo stesso presentato dagli onorevoli Colombo e Parisi;
— capitolo 88881 + 30.000 milioni.Pongo in votazione la tabella B, ad eccezio
ne dei capitoli accantonati.Chi è favorevole resti seduto; chi è contra
rio si alzi.(E approvata)
Pongo in votazione l’articolo 2.Chi è favorevole resti seduto; chi è contra
rio si alzi.(E approvato)
Invito il deputato segretario a dare lettura dell’articolo 3.
COSTA, segretario:«Presidenza della Regione
Articolo 3.1. La spesa autorizzata a carico dell’eserci
zio finanziario 1990 per le finalità della legge regionale 6 giugno 1990, n. 8, è incrementata di lire 700 milioni e si iscrive al capitolo 10513..»
PRESIDENTE. Lo pongo in votazione.Chi è favorevole resti seduto; chi è contra
rio si alzi.(E approvato)
Preciso che, avendo approvato il predetto articolo, è altresì approvato il capitolo 10513 in precedenza accantonato.
Invito il deputato segretario a dare lettura dell’articolo 4.
COSTA, segretario:
«Assessorato regionale del bilancio e delle finanze
«Articolo 4.1. Per le finalità dell’articolo 14, comma 2,
lettera c, della legge regionale 9 agosto 1988, numero 26, è autorizzata la reiscrizione dell’economia di lire 70.000 milioni relativa all’esercizio 1989, che si iscrive al capitolo 60777 del bilancio della Regione per l’anno finanziario 1990.
2. Per le finalità dell’articolo 9 della medesima legge 9 agosto 1988, numero 26, è altresì autorizzata, per l’anno finanziario 1990, l’ulteriore spesa di lire 30.000 milioni, che si iscrive al capitolo 60777».
PRESIDENTE. Comunico che è stato presentato dal Governo il seguente emendamento;
sostituire il secondo comma con il seguente:«2. Sempre per le finalità dell’articolo 14,
comma 2, lettera c, delta medesima legge 9 agosto 1988, numero 26, è altresì autorizzata, per l’esercizio finanziario 1990, l’ulteriore spesa di lire 30.000 milioni, che si iscrive al capitolo 60777».
PIRO. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
PIRO. Signor Presidente, onorevoli colleghi, onorevole Assessore, l’emendamento che testé ci è stato distribuito supera una delle prime questioni che intendevo sollevare. Infatti l’emendamento a firma del Presidente della Regione fu giustamente riferimento airarticolo 14 e non alfarticolo 9 della legge n. 26/88. A parte questo aspetto formale, c’è un a.spetto sostanziale che intendo evidenziare. Innanzitutto, con far- ticolo in discussione si opera la reiscrizione d> una somma che è andata in economia: 70 miliardi iscritti nell’esercizio 1989 e che si rei- scrivono per l’esercizio finanziario 1990. Stia-
Resoconti Parlamentari 1154Ì Assemblea Regionale Siciliana
X Legislatura 319“ SEDUTA 12 D icem bre 1990
mo parlando della legge regionale relativa alle aree interne.
Col secondo comma dell’articolo 4 si incrementa la somma di 30.000 milioni alla data del 12 dicembre. Nella legge di bilancio che da qui a qualche giorno l’Assemblea esaminerà, sempre a norma dell’articolo 14 della legge n. 26/88, viene operata una rideterminazione degli stanziamenti in funzione del fatto che per gli anni 1989-90 non si è potuta impegnare alcuna somma sul progetto delle aree interne, dal momento che lo stesso si trova ancora, per il parere, all’esame delle Commissioni permanenti dell’ARS e non è entrato in operatività. Allora, comprendo la finalità del primo comma, che è quella di reiscrivere una somma andata in economia, mentre non comprendo la necessità di iscrivere in bilancio 30 miliardi che sicuramente non potranno essere impegnati per l’anno 1990.
Terzo quesito: come si concilia questa manovra con quella contenuta nella legge di bilancio? Insomma, quanti sono i fondi che dobbiamo spostare sulla base della legge delle aree interne, ai sensi dell’articolo 14?
SCIANGULA, Assessore per il bilancio e le finanze. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
SCIANGULA, Assessore per il bilancio e le finanze. Signor Presidente, onorevoli colleglli. Onorevole Piro, intanto questo emendamento prevede un aggiustamento tecnico; quando fu approvato in Giunta regionale il disegno di leggo di assestamento e di variazione al bilancio si ritenne, da parte del Governo, di ripristinare una parte di risorse finanziarie che erano andate in economia, nell’ambito dei 500 miliardi relativi alla legge per le aree interne. Lei sa che la legge n. 26 del 1988 ha stanziato 500 'niliardi nel triennio 1989-91 che, nel corso degli anni, sono diventati 330 miliardi. Allora, nell intendimento del Governo vi era già, in sede di assestamento di bilancio, la volontà di recuperare parte di quelle disponibilità finanziane che erano state sottratte alla legge così co-
era stata concepita dal legislatore, e peral- •"o approvata all’unanimità.Successivamente sono stati portati in Com-
'riissione «finanze» il quadro strategico della programmazione economica, la relazione del residente della Regione e la proposta del Pre
sidente della Regione di trasferire, già nel bi
lancio 1991, un’ulteriore risorsa finanziaria per incrementare i fondi della legge n. 26 del 1988. La disponibilità, poi, è stata dislocata nei triennio, perché, per quanto riguarda il 1992 e il 1993 si è previsto un ulteriore stanziamento per le aree interne; complessivamente, dal calcolo che ho fatto, tra somme già previste dalla legge n. 26/88, somme già previste in questo disegno di legge di assestamento e di variazione, e somme inserite ne! quadro strategico della programmazione economica, vi è, per il triennio, una disponibilità di spesa di circa 1.600 miliardi per le aree interne. Questa è la notizia resa in termini oggettivi.
PIRO. Che significa? Che l’anno prossimo dovremo fare una reiscrizione di queste somme?
SCIANGULA, Assessore per il bilancio e le Jlnanze. Ieri sera ho manifestato al Presidente della Regione la preoccupazione che i 100 miliardi previsti per questo disegno di legge rischiano pur essi di andare in economia, non esistendo le condizioni per l’impegno da parte degli Assessori entro la fine di dicembre del 1990, Mi è stato risposto autorevolmente dal Presidente della Regione, che certamente avrà consultato gli uffici competenti, che la disponibilità relativa al 1990 va mantenuta. Al limite non si tratta di soldi perduti, onorevole Piro, perché andando in economia li recupereremmo, poi, a giugno con l’assestamento di bilancio.
PIRO. Togliendoli da questo capitolo, visto che si doveva stabilire un nuovo stanziamento, si poteva incrementare il fondo per le Province.
SCIANGULA, Assessore per il bilancio e le finanze. Onorevole Piro, ritengo che sia un atto meritorio del Governo l'avcr voluto recuperare risorse finanziarie che, in vario modo, negli anni scorsi erano state sottratte alla legge numero 26 del 1988. Mi sembra un’opera meritoria e politicamente da apprezzare.
Non so come dovremmo meglio comportarci.
PIRO. Mi auguro che questa volontà persista.
PRESIDENTE. Il parere della Commissione sull’emendamento del Governo?
BRANCATI, Presidente della Commissione. Favorevole.
Resoconti Parlamentari — 11542 Assemblea Regionale Siciliana
X Legislatura 319" SEDUTA 12 Dicembre 1990
PRESIDENTE. Lo pongo in votazione.Chi è favorevole resti seduto; chi è contra
rio si alzi.(È approvato)
Pertanto è approvato il capitolo 60777, in precedenza accantonato.
Pongo in votazione l’articolo 4, nel testo risultante.
Chi è favorevole resti seduto; chi è contrario si alzi.
(E approvato)Invito il deputato segretario a dare lettura del
l’articolo 5.
COSTA, segretario'.
«Assessorato regionale dell’industria Articolo 5.
1. Il fondo a gestione separata, istituito presso l’ESPI con l’articolo 2 della legge regionale 26 marzo 1982, numero 23, è ulteriormente incrementato, per le finalità previste dall’articolo 1 della legge regionale 18 febbraio 1986, numero 7, di lire 40.000 milioni che si iscrivono al capitolo 65117».
PRESIDENTE. Comunico che sono stati presentati i seguenti emendamenti, connessi al capitolo 65117 in precedenza accantonato:
— dall’onorevole Graziano:«E altresì incrementato il fondo a gestione se
parata istituito presso l’ESPI con l’articolo 11 della legge regionale 27 maggio 1987, numero 27, di lire 3.000 milioni»;
— dagli onorevoli Colombo e Parisi:aggiungere il seguente articolo 5 bis: «Il
fondo a gestione separata, istituito presso i’E- SPI con l’articolo 11 della legge regionale 27 maggio 1987, numero 27, è incrementato di lire 5.000 milioni».
SCIANGULA, Assessore per il bilancio e le finanze. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
SCIANGULA, Assessore per il bilancio e le finanze. Signor Presidente, ho chiesto la paro
la per invitare gli onorevoli Colombo e Graziano a ritirare gli emendamenti.
COLOMBO. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
COLOMBO. Signor Presidente, onorevoli colleglli, non mi è possibile accogliere l’invito del Governo a ritirare l’emendamento a mia firma, per il fatto che si tratta, come per tutte le altre norme contenute in questo disegno di legge sulle variazioni e sull’assestamento di bilancio, di una norma che lo stesso Governo ha ritenuto urgente. Questo fondo, infatti, alimenta dei corsi di qualificazione che sono in via di esecuzione presso le aziende dell’ESPI, per i quali si esauriscono fra due o tre giorni, all’incirca il 15 dicembre, le disponibilità. Il Governo conosce la situazione, tant’è che ha presentato, nella sede della terza commissione legislativa «attività produttive», un emendamento al disegno di legge riguardante l’Italkali, che poi ha ritirato promettendo di inserirlo nel disegno di legge riguardante l’ESPI, riguardante la questione del «progetto pioggia». Ci troviamo dinanzi ad un Governo che, pur essendo consapevole dell’urgenza del provvedimento che consentirebbe di evitare condizioni di disagio per centinaia di lavoratori deH'Imesi, della Gecomeccanica e deU’Imea, tuttavia non utilizza il disegno di legge in discussione per risolvere anche questo problema.
È una questione che noi parlamentari ci siamo visti costretti a porre come iniziativa parlamentare, appunto perché ci siamo trovati di fronte a questa incertezza continua del Governo nel dare una risposta immediata. Non è possibile, quindi, ritirare femendamento e io credo che il Governo debba riflettere sulla questione di cui trattasi, dato che il provvedimento è effettivamente urgente e credo non troverà nessuno in disaccordo. Si tratta di valutare poi se è più opportuno prevedere uno stanziamento dì 5 o di 3 miliardi. Se ne era previsto uno di 5 miliardi ritenendo che questo fondo dovesse durare oltre il 1991 perché sappiamo che il prossimo anno si andrà alle nuove elezioni, e potrebbero esservi difficoltà per un suo ulteriore finanziamento nel corso della prossima legislatura, Comunque il problema in questo momento non è quello della cifra, ma quello di superare le difficoltà che il Governo sta contrapponendo. Forse l’Assessore Sciangula non
Resoconti Parlamentari 11543
X Legislatura 319“ SEDUTA 12 Dicembre 1990
lo sa, ma la situazione è questa. È una questione della quale il Governo, attraverso l’Assessore per 1 industria, si è fatto carico, e sulla quale il Governo si è impegnato, senza però tiovare il modo di soddisfare questo impegno
PRESIDENTE. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
GRAZIANO. Signor Presidente, onorevoli colleghi, intervengo non tanto per aggiungere altro alle motivazioni enunciate dall’onorevole Colombo, il quale ha puntualizzato con molta attenzione una situazione rispetto alla quale, proprio in sede di assemblea dei lavoratori ma anche in sede di Commissione legislativa, il Governo si è pronunciato ampiamente, quanto per pregare Ponorevole Colombo di ritirare il suo emendamento per mantenere il livello dei 3 miliardi, essendo congruamente dimostrato che con ogni probabilità i tre miliardi sono sufficienti per far fronte alle esigenze finanziarie per l’anno 1991.
SCIANGULA, Assessore per il bilancio e le finanze. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
SCIANGULA, Assessore per il bilancio e le manze. Signor Presidente, onorevoli colleghi, non ho mai voluto fare il «Quintino Sella», pero non ci sono risorse finanziarie. Ho una proposta da avanzare per mettere d’accordo l’o- notevole Colombo e l’onorevole Graziano: mantenere la parte normativa, e perciò, accanto aH’articolo 1 mettiamo l’articolo 11, in mo- 0 che il problema possa essere risolto all’in-
torno dei 40 miliardi.Il Governo è pertanto disponibile ad un ac
cantonamento, se accettate la mia proposta, per preparare una norma che, riducendo gli stanziamenti, introduca il merito. Chiedo, quindi, c c 1 articolo 5 e i relativi emendamenti siano accantonati.
PRESIDENTE. Non sorgendo osservazioni, ®si rimane stabilito.Invito il deputato segretario a dare lettura del-
* articolo 6.
COSTA, segretario:
«Assessorato regionale dei lavori pubblici Articolo 6 .
1. A valere sullo stanziamento del capitolo 69901 è riservata l’ulteriore somma di lire 160 milioni per far fronte agli oneri derivanti dalle disposizioni dell’articolo 17, comma 33, della legge 11 marzo 1988, numero 67, ad integrazione della somma destinata con l’articolo 9 , comma 2 , della legge regionale 17 aprile 199o’ numero 6». ’
PRESIDENTE. Lo pongo in votazione.Chi è favorevole resti seduto; chi è contra
rio si alzi.(E approvato)
Pertanto anche il capitolo 69901 è approvato.Invito il deputato segretario a dare lettura del
l’articolo 7.
COSTA, segretario:
«Articolo 7,1. E autorizzata riscrizione al capitolo 69924
della somma di lire 9.620 milioni, corrispondente alla economia realizzatasi sul capitolo 55334 a seguito della modifica del programma di utilizzazione di contributi del Fondo europeo di sviluppo regionale, di cui alle deliberazioni della Giunta regionale numero 74 del 6 marzo 1990 e numero 148 del 17 maoaio 1990».
PRESIDENTE. Lo pongo in votazione.Chi è favorevole resti seduto; chi è contra
rio si alzi.(E approvato)
Pertanto anche il capitolo 69924 è approvato. Invito il deputato segretario a dare lettura del
l’articolo 8.
COSTA, segretario:
«Assessorato regionale della sanità Articolo 8.
1. Per le finalità di cui aH’anicolo 1 della legge regionale 5 giugno 1989, numero 12. è autorizzata per 1 anno tinanziario 1990 l’ulterìo-
^ i'so co fifi. f. 1558(5(X))
Resoconti Parlamentari 11544 Assemblea Regionale Siciliana
X Legislatura 319* SEDUTA 12 D icembre 1990
re spesa di lire 4.492 milioni che si iscrive a! capitolo 42207».
PRESIDENTE. Lo pongo in votazione Chi è favorevole resti seduto; chi è contra
rio si alzi.(È approvato)
Pertanto anche il capitolo 42207 è approvato.
Invito il deputato segretario a dare lettura dell’articolo 9.
COSTA, segretario:
«Assessorato regionale dei turismo, comunicazioni e trasporti
Articolo 9.1. Per le finalità dell’articolo 7 della legge
regionale 25 maggio 1990, numero 7, è autorizzata per l’esercizio finanziario 1990 l’ulteriore spesa di lire 70.000 milioni, che si iscrive al capitolo 48629.
2. L’assegnazione per contributi in conto capitale di cui al secondo comma dell’articolo 7 della legge regionale 25 maggio 1990, numero 7, è ridotta di lire 30.000 milioni».
PRESIDENTE. Comunico che sono stati presentati i seguenti emendamenti:
— dall’onorevole Graziano;— l ’anicolo 9 è soppresso;
— dagli onorevoli Colombo e Parisi;— Sopprimere il J ° comma;— Sopprimere il 2 ° comma.
GRAZIANO. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
GRAZIANO. Signor Presidente, onorevoli colleghi, intendo illustrare remendamento per rappresentare al Governo l’esigenza che è implicita peraltro nell’emendamento stesso; la proposta di soppressione tende a evidenziare che, con l’intervento previsto dal Governo nel disegno di legge sulle variazioni di bilancio, si tende ad eliminare la disponibilità di 30 miliardi che era destinata per legge agli impianti fissi,
alle infrastrutture, quindi, delle aziende di trasporto relative ad opere fisse e al parco automezzi. Questa decisione finisce col determinare effetti negativi sulle aziende produttrici, appunto, di mezzi di trasporto che dovrebbero poi rifornire il parco automezzi, e nella fattispecie, mi riferisco in modo particolare all’IMEA. Questa mia proposta, quindi, vuole porre in evidenza l’opportunità, essendo questi impegni già stati programmati dal punto di vista produttivo, che, quanto meno, si tenga in considerazione l’esigenza di far fronte alla diminuzione che è in corso durante quest’anno, con una diversa previsione per l’anno successivo.
COLOMBO. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
COLOMBO. Signor Presidente, onorevoli colleghi, abbiamo un modo un po’ contraddittorio di comportarci, al momento di legiferare in quest’Assemblea.
Prima sosteniamo che con la legge di bilancio non si possa far altro che proiettare gli impegni di spesa già previsti dalle leggi o iscrivere in bilancio nei capitoli cosiddetti liberi le somme ritenute necessarie, compatibilmente con le disponibilità; poi, facciamo invece un disegno di legge di variazione di bilancio — che dovrebbe seguire lo stesso binario del bilancio — con norme sostanziali, che riteniamo siano incompatibili nel contesto della legge di bilancio. Certamente ciò è la conseguenza di una necessità nella quale tutti ci troviamo perché una carenza legislativa di questa Assemblea regionale non consente di far fronte a questioni che pure sono urgenti. In altri termini, come abbiamo visto poc’anzi, si inseriscono alcune norme di finanziamento o di ri finanziamento di leggi in disegni di legge come quello sulle variazioni e l’assestamento di bilancio. Adesso però ci troviamo di fronte ad un altro caso: attraverso la norma prevista dall’articolo 9 si cambia totalmente una legge; non si tratta di una norma finanziaria che rifinanzia una legge, come è avvenuto con le norme che abbiamo finora letto e votato.
Infatti, l’articolo 9 del disegno di legge che stiamo discutendo intende impegnare u n ’ulteriore spesa di 70.000 milioni per i contributi di esercìzio alle aziende di trasporto pubblico. Questo, in variazione alla legge che l’Assern bica ha approvato il 25 maggio 1990, cioè a
Resoconti Parlamentari 11545 -
319'* SEDUTA 12 Dicembre 1990
numero 7. Approvando detta legge abbiamo affermalo una cosa molto chiara e precisa che fra 1 altro, era già contenuta nelle precedenti l SSi regionali, cioè che il contributo in conto esercizio si esauriva all’interno della cifra stanziata. La legge citata ha stanziato 200 miliardi per il contributo in conto esercizio. Il comma terzo dell’art. 7 della legge n. 7 del 1990 così recita: «Il contributo per ciascuna azienda è pi opoì zionalmente ridotto ove l ammontare complessivo dei contributi spettanti ai sensi .... superi il finanziamento previsto dalla presente ^e§§e». Questa e una norma di legge che esisteva anche prima, quando la Regione siciliana ha affermato che i contributi spettano alle aziende nella misura in cui sono capienti i finanziamenti che lo Stato trasferisce alla Regione. Quest’anno sono stati erogati l’82,5 per cento dei contributi spettanti, cioè una percentuale pari, se non superiore, a quella liquidata negli anni precedenti, quando la Regione non interveniva con proprie disponibilità finanziarie, ma disti ibuiva soltanto i contributi che venivano trasferiti dallo Stato. Lo Stato ha eliminato la Sicilia dal Fondo nazionale trasporti e siamo stati costretti ad intervenire d’urgenza con questa legge.
Ora, quando nel disegno di legge sulle va- ziazioni di bilancio si vogliono stanziare altri 70 miliardi, onorevole Sciangula, si modifica un principio della legge, non si procede al ri- hnanziamento poiché la legge in se stessa si esauriva.
Se non vi fosse stato il terzo comma e si fossero stanziati 200 miliardi per queste finalità, poi in sede di consuntivo si sarebbe potuto dire che occorrevano altri 20, 30, 70 miliardi e attribuirglieli. La legge ha affermato che nel- anibito di quella cifra devono contenersi i con
tributi. Invece, quando si vogliono concedere altri 70 miliardi, non solo si stravolge la leg- p , ma io dico che si dà più di quello che spet-
perchè, essendo 200 miliardi VS2 per cen- to di quello che spetta, vuol dire che il 100 per cento ammonta a 250 miliardi. Invece, aggiungendone 70, arriviamo a 270 miliardi.
Sollevo, quindi, una questione regolamenta- e. Secondo me questa norma deH’articolo 9 del
c'Segno di legge in esame travalica ciò che è pnsentito tare e non prevede un rifinanziamen- ‘0 consentito dalla legge.
Altra questione è quella relativa al secondo onima dell’articolo 9, che toglie 30 miliardi rondi di investimento, in particolar modo de
stinati airammodernamento del parco rotabile Cioè all’acquisto di autobus. Dal maggio 1990 ad oggi il Governo della Regione, attraverso fAssessorato dei trasporti, doveva fare il piano di riparto per l’assegnazione di questi contributi. E non si può dire in questo caso che si tratti di soldi non utilizzati, perché si tratta di una inadempienza del Governo, che non ha fatto il piano di riparto. Si possono penalizzare, in conseguenza di una inadempienza del Governo, le aziende che vogliono rinnovare o potenziare il proprio parco automezzi e le aziende che producono gli automezzi? Mi pongo questa domanda.
Per questo motivo insisto affinché la norma contenuta neH’articolo 9 del disegno di legge sia soppressa. Avrei potuto capire a proposito del secondo comma, onorevole assessore Scian- guia, se il Governo, non avendo impegnato le somme (rimangono 20 dei 50 miliardi che non sono stati impegnati), le avesse rimodulate trasferendole all’esercizio 1991, senza affermare, però, il principio in base al quale non si rinnova più il parco automezzi dei servizi pubblici in Sicilia. Quindi il primo e il secondo comma dell articolo 9 implicano uno stravolgimento della legge, perché nel primo si affermano cose a cui, secondo la legge, non hanno diritto gli esercenti. Nel secondo si afferma il principio che il parco automezzi non si deve rinnovare e le fabbriche, conseguentemente, devono chiudere. Credo che su tale questione il Governo debba riflettere e non insistere. Vorrei peraltro sottoporre, e la sollevo, per quanto riguarda il primo comma dell’articolo 9 , la questione della legittimità del suo ingresso in questa occasione della discussione de! disegno di legge di assestamento del bilancio.
SCIANGULA, Assessore per il bilancio e le finanze. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
SCIANGULA, Ai'S'ej'jore per il bilancio e le finanze. Signor Presidente, onorevoli colleghi, intervengo in merito all'articolo 9, primo comma, la nonna cui fa riferimento l’onorevole Colombo relativa alla legge numero 7 del 1990, asserendo intanto che si tratta di una norma che ha valore programmatorio. L’onorevole Colombo non conosce — io la ricordo invece — la discussione che si è sviluppata in sede di Commissione «bilancio». La legge numero 7 del
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1990 è nata dal fatto che il D.P.R. numero 415 e poi la «legge finanziaria» del 1990 hanno completamente cassato il contributo dello Stato relativo al Fondo trasporti che, negli anni passati, aveva raggiunto l’ammontare di 250 miliardi. Abbiamo sviluppato un grosso dibattito in Commissione «bilancio» — era presente l’onorevole Vizzini, per il suo partito, onorevole Colombo — giungendo alla conclusione che bisognava sollevare ricorso presso la Corte costituzionale contro il D.P.R. numero 415.
Nello stesso tempo non si poteva lasciare scoperto il settore e, allora, nell’ambito della legge numero 7 del 1990, si formalizzò l’impegno a che il Governo della Regione anticipasse il finanziamento relativamente alle somme che avrebbe continuato a rivendicare nei confronti dello Stato attraverso il ricorso alla Corte costituzionale. Vorrei argomentare la risposta in ragione del fatto che inviterò i firmatari a ritirare l’emendamento. In quella occasione il Governo dichiarò che avrebbe presentato ricorso alla Corte costituzionale contro il D.P.R. numero 415, e che non poteva non dare una risposta al settore attraverso un finanziamento, che non veniva dato nella misura prevista negli anni passati dal Fondo nazionale dei trasporti. Per queste ragioni fu stanziata nella legge numero 7/90 la somma di 200 miliardi e il Governo, in quella occasione, si impegnò a che, nell’ipotesi di un rigetto del ricorso sollevato dalla Regione, e quindi nel caso che fosse completamente chiuso il problema relativo al progetto di rivendicazione delle risorse nei confronti dello Stato, o in presenza di una mancata pronunzia della Corte costituzionale, entro l’anno, in sede di assestamento del bilancio, avrebbe aggiunto la somma che in quel momento non veniva inserita nella legge numero 7 del 1990. Questo, onorevole Colombo, è agli atti della Commissione «bilancio». Essendo scaduto l’anno 1990 ed essendo stato rigettato il ricorso della Regione, era dovere politico del Governo della Regione ripristinare la somma che nella legge numero 7/90 non ha trovalo ingresso, nella misura di 70 miliardi, perché la somma di 250 miliardi era riferita agli anni trascorsi mentre per il 1990 la quantificazione esatta aggiunge un ulteriore finanziamento di 70 miliardi. Lei sa bene, poi, che vi è un riparto realizzato, nel rispetto della legge, a livello di Assessorato del turismo e dei trasporti, lira più lira meno. L’importante è che il Governo — peraltro con il consenso, questa volta, della Commissione «bilan
cio» — abbia mantenuto il suo impegno che era quello di ripristinare la somma che nella legge numero 7/90 non aveva trovato accoglimento.
Per quanto riguarda il secondo comma dell’articolo 9, io dichiaro nella mia piena responsabilità, onorevole Graziano ed onorevole Colombo, che non voglio chiudere alcuna fabbrica; io sono tra coloro i quali auspicano che le fabbriche si aprano, e che quelle che sono in funzione recuperino la produttività e vadano avanti mantenendo i livelli occupazionali. Nel momento in cui si doveva provvedere all’ap- provvigionamento del fondo trasporti relativo alle spese correnti e ai servizi, e si doveva trovare la relativa provvista finanziaria, ci si accorse della presenza in bilancio tra le spese in conto capitale di una somma di 50 miliardi, fino a questo momento non solo non impegnata, ma per la quale non esiste (ha ragione l’onorevole Colombo) nessun piano di riparto, nessun piano di programmazione. Chi parla si trovava, e si trova ancora oggi, nella condizione di vedere che 50 miliardi andavano in economia, perché non è prevedibile ragionevolmente un’ipotesi di impegno di questa somma entro il 31 dicembre 1990.
A parte le preoccupazioni personali e le preoccupazioni testé espresse daH’onorevolc Colombo, ho ricevuto pure una lettera del Presidente dell’Espi in cui si profilava l’ipotesi che, togliendo questa disponibilità finanziaria a quel capitolo, si potesse rischiare la chiusura della fabbrica dell’Imea. Però debbo dire, nella mia piena responsabilità, che non è questo che fa rischiare la chiusura della fabbrica dell’Imea, cioè non è uno spostamento di 30 miliardi da rimettere in circolo per il 1990, che fa rischiare alla linea la chiusura. Ciò potrebbe verificarsi per altri fattori, compreso quello che non è stato predisposto nessun piano. Ad oggi — e concludo — non esiste ragionevolmente alcuna possibilità che queste somme possano essere impegnate; non solo: io avevo la possibilità di prelevare tutti i 50 miliardi; ne abbiamo presi solo 30 lasciando 20 miliardi, e dichiaro che questi 20 miliardi andranno in economia perché, entro il 31 dicembre 1990, non saranno impegnati. Nello stesso tempo assumo, nella qualità di Assessore per il bilancio e a nome del Governo della Regione, il seguente impegno: poiché la Giunta di governo ha già approvato il disegno di legge relativo alla integrazione del fondo trasporti per il 1991, se recuperi dovremo operare, li opereremo all mter
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no di quel disegno di legge, aggiungendo alla quota già spettante per il 1991 la quota che viene sottratta per il 1990. È giusto comunque che gli onorevoli colleghi che hanno posto il problema sin d’ora, pongano il problema all’Assessorato di merito ed a chi deve ripartire la somma e predisporre il piano, perché, pur esistendo le risorse finanziarie, non esiste la possibilità di utilizzarle. È questo il pericolo che 1 linea corre: non tanto lo spostamento cartolare di somme che non potrebbero mai essere impegnate. Per queste ragioni, invito gli onorevoli Colombo e Graziano a ritirare i loro emendamenti.
50 miliardi. Sono stato io a proporre tale riduzione. Questa è storia.
COLOMBO. No, onorevole Scianguìa, lei ricorda male.
SCIANGULA, Assessore per il bilancio e le finanze. La Commissione di merito ha esitato la norma con 250 miliardi di stanziamento, onorevole Colombo, questa è storia. Io l’ho ridotto.
GRAZIANO. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
GRAZIANO. Signor Presidente, onorevoli colleglli, prendo atto della dichiarazione del Governo e ritiro remendamento.
PRESIDENTE. L’Assemblea ne prende atto.
COLOMBO. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
COLOMBO. Signor Presidente, onorevoli co leghi, rispetto l’invito del Governo, ma non posso accettarlo per una semplice ragione: perone la Commissione che nel merito ha discus- so del fondo istituito con la legge numero 7 del yyO che ora si vuole impinguare, è la quarta
Commissione di questa Assemblea, e non è la oniniissione «bilancio». In quarta Commissio
ne, quando si è discusso il disegno di legge nel puale si è inserito l’articolo 7, per corrispon- ere i contributi in conto esercizio ed i finan-
Z'anienti in conto capitale, si è fatto un ragionamento molto semplice, da parte dell’Asses- ore al ramo: la valutazione dei parametri per a definizione dei costi, in modo da stabilire le nterenze tra ricavi e costi.
SCIANGULA, Assessore per il bilancio e le ' Mi scusi, un’interruzione. Il disegnoHe ^ arrivato in seconda Commissio-
dalla Commissione di merito prevedeva 250 So' ® emendamento dell’As.ses-
'* bilancio prò tempore, che era il sot- ‘ nitto, a favore di una riduzione da 250 a
COLOMBO. Ricorda male, la previsione era di 250 miliardi, di cui 50 miliardi in conto capitale, ed è rimasta tale. Il problema era che nel 1988 il fondo era stato alimentato dai trasferimenti dello Stato. Sono stati trasferiti circa 230 miliardi. È stato corrisposto alle aziende circa il 90 per cento dei contributi spettanti. Tutti noi abbiamo sempre sostenuto, e per la prima volta l’Assessore l’ha condiviso, che i parametri per la definizione e la differenza tra costi e ricavi erano totalmente infondati e sbagliati, che portavano ad una lievitazione dei contributi da erogare. L’Assessore ha voluto inserire in quell articolo una norma che consentisse la revisione dei parametri di determinazione dei contributi, ritenendo (si parlava di 150 miliardi, in Commissione, nella prima fase della discussione, cifra che è stata portata poi a 200 miliardi) che 200 miliardi fossero più che sufficienti per soddisfare le esigenze di coloro i quali hanno in concessione le autolinee. Certamente ciò non vale per le aziende pubbliche, quelle municipalizzate, il cui deficit è astronomico ed esubera qualunque cifra noi abbiamo erogato a questo titolo. Per questo motivo, insisto per l’approvazione dell’emendamento a mia firma ribadendo che noi stiamo erogando, onorevole Scianguìa, più di quanto lo Stato ci avrebbe trasferito quest’anno. Se non si fosse avuto un taglio per la Sicilia del Fondo nazionale trasporti avremmo potuto godere da parte dello Stato di un trasferimento di circa 240 miliardi, e per legge ne avremmo erogato 240, senza alcuna integrazione. Ora, si vogliono erogare 270 miliardi! Certo si può continuare a dire che la Regione siciliana e sempre una pacchia!
Per questo motivo, insisto ncU’emendamen- to, perché a suo tempo la discussione di merito verteva su 200 miliardi. Perché proprio 200 miliardi? Non perché ne avessimo tanti, ma perché non avevamo ritenuto dì prevederne altri, sulla base di una valutazione effettuata alla luce di determinati parametri che dovevano por*
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tare ad una diminuzione della somma necessaria per soddisfare questa esigenza.
Per quanto riguarda il secondo comma, onorevole Sciangula, la invito a modificarlo, spostando i 50 miliardi all’esercizio 1991. Io non posso essere garantito dalle assicurazioni di questo Governo, che asserisce che nel breve volgere di giorni, di settimane o di mesi, si approverà la legge per rimpinguare nuovamente lo stanziamento in esame. La situazione non mi consente di essere tranquillo, anzi sono tutf altro che tranquillo da questo punto di vista. Ma perché non fare una cosiddetta rimodulazione, e spostare al 1991 i 50 miliardi che la legge numero 7 del 1990 aveva fatto ricadere sul bilancio 1990? Almeno così siamo sicuri. Nel momento in cui approveremo il disegno di legge di cui lei parlava, che il Governo si accinge a presentare, terremo conto della previsione di 50 miliardi.
SCIANGULA, Assessore per il bilancio e le finanze. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
SCIANGULA, Assessore per il bilancio e le finanze. Signor Presidente, onorevoli colleghi, insisto nell’invito prima rivolto all’onorevole Colombo ribadendo che sostanzialmente non è cambiato niente rispetto al disegno di legge esitato dalla Commissione di merito. Fra l’altro la cifra non è stata partorita dalla mia fantasia, ma è stato qualcuno che è competente a individuarla. Chiudo così il discorso per evitare polemiche con i colieghi.
In secondo luogo ho assunto l’impegno che nel disegno di legge esitato dalla Giunta sarà recuperata la somma relativa all’Imea. Però il problema non è lo spostamento di 30 miliardi in più, 30 miliardi in meno, il problema è che i 20 miliardi lasciati nel conto capitale per il 1990, lo posso dire, possiamo anche verbalizzarlo. ..
COLOMBO. Spostiamo tutti e 50 i miliardi!
SCIANGULA, Assessore per il bilancio e le finanze. ...andranno in economia. Allora io propongo: invece di mandare in economia 50 miliardi, mandiamone soltanto 20, e 30 li rimettiamo in circolo attraverso il contributo all’esercizio.
La terza ragione di ordine tecnico è quella che nel disegno di legge di assestamento e di variazione non è prevista nessuna modulazione di spesa. Mi sono limitato a prevedere le somme im- pegnabili nel 1990, anche se tecnicamente potrebbe introdursi la forzatura della rimodulazione. Gli uffici non mi hanno consentito di disporre altre modulazioni a livello di assestamento, perché tecnicamente la variazione deve riguardare l’anno finanziario 1990. Prevedere modulazioni nell’assestamento di bilancio può anche andarmi bene, anzi mi invitate a nozze! Lo stesso vale per l’Assessore che predisporrà l’asse- stamento successivo, però a mio modo di vedere in questa fase va previsto solo Passestamen- to tecnico, e solo due o tre voci che abbiano il carattere della generalità devono trovare ingresso. Questo è un argomento che ha i caratteri della generalità e dell’urgenza. Del resto, concludo, se i parametri dell’Assessore di merito sono quelli concordati in Commissione, o diamo 70 miliardi o non li diamo; e siccome per legge si devono rispettare i parametri, questi 70 miliardi ce li troveremo in economia nel 1991. Allora insisto nell’invito a ritirare l’emendamento, dicendo nel contempo: mettiamo in condizione il settore di non essere completamente azzerato dal mancato intervento dello Stato e della Regione. Se per un rispetto di parametri questa somma risulterà eccessiva, andrà in economia, così come andranno in economia i 20 miliardi; li riutilizzeremo con l’assestamento del 1991. Però, perché precluderci la possibilità di venire incontro ad un settore estremamente importante? Mi riferisco al settore del trasporto privato, che ha più bisogno di aiuto — mi assumo la responsabilità di quello che dico — e così anche il settore del trasporto pubblico, l’azienda di Catania, l’azienda di Palermo, l’Ast e così via di seguito, per essere estremamente chiari. Si tratta di contributi sul chilometraggio: non posso ricevere le organizzazioni sindacali che mi dicono: «State attenti, c’è il rischio che gli operai vengano a manifestare davanti l’Assemblea sotto Natale» e nello stesso tempo venire in Aula e trovare una totale insensibilità rispetto all’accorato appello del Governo a ritirare gli emendamenti. Facciamo di questo un problema di approvazione unanime; al limite esiste in Aula il numero di deputati necessario per bocciarli. Non vorrei che ciò accadesse, però, perché questi due emendamenti non hanno ragione di esistere, stante che il Governo crede pienamente nelle motivazioni che ha addotto.
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319= SEDUTA!2 Dicembre 1990
COLOMBO. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
COLOMBO. Dichiaro di ritirare Eemenda- mento al primo comma.
PRESIDENTE. L’Assemblea ne prende atto. Qual è il parere della Commissione suH’e- mendamento al secondo comma?
BRANCATI, Presidente della Commissione. Contrario, a maggioranza.
PRESIDENTE. Pongo in votazione l’emendamento soppressivo del secondo comma, precisando che, ove accolto, questo comporterebbe anche 1 approvazione dell’emendamento al capitolo 88881.
Chi è favorevole resti seduto; chi è contrario si alzi.
(Non è approvato)
Pongo in votazione l’articolo 9 .Chi è favorevole resti seduto; chi è contra
rio si alzi.(E approvato)
Invito il deputato segretario a dare lettura dei- I articolo 10.
COSTA, segretario:
«Articolo 10.Disposizioni varie
1. La dotazione finanziaria dell’anno 1990 del progetto 07.09 - “ Finanziamento di attività e interventi conformi agli indirizzi di piano o collegati all’emergenza’’ (codice 7091), di cui ai- 1 elenco numero 5 de! bilancio della Regione?oon'’fon"? ?''"^"2'ario 1990 e per il triennio 1990-1992, e aumentata di lire 45.000 milioni».
PRESIDENTE. Lo pongo in votazione.Chi è favorevole resti seduto; chi è contra
rio si alzi.(E approvato)
Invito il deputato segretario a dare lettura dell’articolo 11 e delle annesse tabelle C e D.
COSTA, segretario:
«Articolo 11.Variazioni airentrata e alla spesa del bilancio
dell Azienda delle foreste demaniali della Regione siciliana
1. Negli stati di previsione deH’entrata e della spesa del bilancio dell’Azienda delle foreste demaniali della Regione siciliana per l’esercizio finanziario 1990 sono introdotte, rispettivamente, le variazioni di cui alle annesse tabelle C e D».
t a b e l l a c
VARIAZIONI AL BILANCIO DELL’AZIENDA FORESTE DEMANIALI PER L’ANNO FINANZIARIO 1990
ASSESTAMENTO
STATO Di PREVISIONE DELL’ENTRATA
Capitoli Denominazione Variazioni (in miUoni dì tire)
Titolo 00 — Avanzo finanziario presunto
0001 Avanzo finanziario presunto - 4.974
Totale variazioni avanzo — 4.974
Totale variazioni entrata - 4.974
Resoconli Parlamentari - 11550 - Assemblea Regionale Siciliana
X Legislatura 319" SEDUTA 12 Dicembre 1990
TABELLA D
VARIAZIONI AL BILANCIO DELL’AZIENDA FORESTE DEMANIALI PER L’ANNO FINANZIARIO 1990
ASSESTAMENTO
STATO DI PREVISIONE DELLA SPESA
Capitoli Denominazione Variazioni (in milioni di lire)
Titolo 02 — Spese in conto capitale
2005 Ricostituzione di boschi deteriorati e distrutti da incendi, rimboschimento, coniferamento e latifoglia- mento, nonché piccole opere di bonifica connesse: risarcimenti, cure colturali e recinzioni - 4.974
Totale variazioni spese in conto capitale — 4.974
I Totale variazioni spesa - 4.974
PRESIDENTE. Pongo in votazione la tabella C.
Chi è favorevole resti seduto; chi c contrario si alzi.
(E approvata)
Pongo in votazione la tabella D.Chi è favorevole resti seduto; chi è contra
rio si alzi.(E approvata)
Pongo, quindi, in votazione l’articolo 11, con le annesse tabelle C e D.
Chi è favorevole resti seduto; chi è contrario si alzi.
(E approvato)
Si riprende l’esame delParticolo 5 e dei relativi emendamenti in precedenza accantonati.
Comunico che è stato presentato dalla Commissione il seguente emendamento:
— sostituire la cifra «40.000» con «37.000».Preciso che, approvando il predetto emenda
mento, si approva anche l’emendamento presentato airarticolo 5 dall’onorevole Graziano.
COLOMBO. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
COLOMBO. Signor Presidente, dichiaro di ritirare l’emendamento a mia firma.
PRESIDENTE. L’Assemblea ne prende atto.Pongo in votazione l’emendamento della
Commissione.Chi è favorevole resti seduto; chi è contra
rio si alzi.(E approvato)
Pongo in votazione l’articolo 5 nel testo risultante.
Chi è favorevole resti seduto; chi è contrario si alzi.
(E approvato)
Invito il deputato segretario a dare lettura dell’articolo 12.
COSTA, segretario:
«Articolo 12.1. La presènte legge sarà pubblicata nella
Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana ed trerà in vigore il giorno successivo alla sua puu blicazione.
Resoconti Parlamentari
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319“ SEDUTA12 Dicembre 1990
2 È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della Regione».
PRESIDENTE. Lo pongo in votazione.Chi e favorevole resti seduto; chi è contra
rio SI alzi.(E approvato)
Avverto che alla votazione finale dei disegno di legge si procederà in una successiva seduta.
Sulla mancata realizzazione di alcuni progetti industriali già finanziati nell’area di Siracusa.
LO CURZIO. Chiedo di parlare ai sensi del- I articolo 83 secondo comma del Regolamento interno.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
LO CURZIO. Signor Presidente, onorevoli colelghi, desideravo porre all’attenzione del Governo della Regione e del Presidente dell’Assemblea una situazione estremamente pesante che si verifica in sede regionale e nella provincia di Siracusa, la mia provincia, per un im- motivato blocco di progetti industriali, già finanziati per oltre 250 miliardi, rimasti fermi in attesa di attuazione. Faccio questa denuncia a nome anche del gruppo parlamentare della Democrazia cristiana e dei colleghi Brancati, Bur- garetta Aparo e degli altri deputati delia mia provincia anche se non li ho direttamente interpellati, per conoscere, signor Presidente, se e v'ero che da due anni sono bloccati presso gli Assessorati del Territorio e dell’ambiente, da Una parte, e per altra parte presso l’Assessorato dell’Industria, progetti già finanziati per 250 miliardi, che elencherò sommariamente, corri- pondenti ad oltre 2000 possibilità di posti di avoro. Uno di questi è quello presentato dalla 'aoil, che attende l’autorizzazione per costruire
Un impianto di produzione di benzina senza piombo. Abbiamo parecchie iniziative induslria-
particolare per quanto riguarda le moinerie di quella parte della Sicilia. Un altro progetto è quello della Esso standard italiana,
le attende l’autorizzazione alla messa in ope- a di un impianto di desolforazione del gaso- •0. Anche questo progetto, che corrisponde a irca 35 miliardi, pur essendo stato finanziato, n e stato purtroppo messo in opera con le
opportune e preventive iniziative da parte del- 1 Assessorato del Territorio.
Desideravo conoscere ancora i motivi de 11’impedimento che riguarda un altro progetto relativo alla cementeria di Augusta che intende ri- smutturare i propri impianti ormai obsoleti. Lor signori sanno che una cementeria alle volte è sottoposta ad una continua corrosione, per il ti- fX) di produzione che essa effettua negli impianti, e per un processo di inquinamento che colpisce fisicamente le persone che vi lavorano Nuove tecnologie abbatterebbero del 50 per cento le emissioni di polveri e di ossidi di zolfo e di azoto. Anche questo tipo di iniziativa signor Assessore, è bloccata, pur essendo stata finanziata, senza essere esitata da parte del- 1 Assessorato del Territorio e dell’ambiente Mi SI dice che questo progetto è connesso con iniziative dell’Assessorato deìl’Industria, ma questo non sta a me denunciarlo. In ogni ca.so. a seguito di questo richiamo, compete al Governo e specificamente agli Assessori per l'Indu- stria e il territorio sbloccare questi progetti.
Desideravo poi conoscere se è vero che l'I- sab ha presentato — l’Isab è un’altra
R i- !■‘ocomi. f. 1559
. - . --------- ii-iiia grossa.grossissima azienda petrolifera di raffinazione di questi prodotti che vengono da! Golfo Persico l’adeguamento di un progetto tecnologico per la costruzione di un impianto Gofiner per la realizzazione di un’aggiuntiva sezione di i hermal Cracking del costo per l’investimento di oltre 50 miliardi. Anche quest’iniziativa potrebbe produrre effetti positivi per l’occupazione.
Chiedo infine se sia vero, e concludo, che SI tratta di un impianto di idroraffinazione My- drofiner per produrre gasolio con io 0,2 di zolfo e olio combustibile con il 2 per cento di S per soddisfare le specifiche esigenze previste, relative al 1992, per rinve.stimento di 56 miliardi con oltre 200 posti di lavoro.
Queste iniziative, signor Presidente della Regione, signor Presidente dell’Assemblea, sono già finanziate, io non capisco perché non debbano superare la fase degli «scambi» da parte di questi Assessorati. Se parlasse un deputato deH’opposizione potrebbe quasi gridare alto scandalo! Cosa c è sotto, quali sono i motivi, dato che sono iniziative, onorevoli colleghi, che producono Lavoro e investimenti? Appartenendo alla maggioranza, in un partito libero come quello a cui appartengo, questo quesito lo pongo con stile, con garbo, ma anche con forza al Governo della Regione. Vorrei conoscere, quindi, quali
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Strane strategie si annidano sotto questo stato di totale immobilismo e a chi giova questo stato di cose. Conoscere ancora perché si vuole penalizzare Siracusa e la sua provincia, questa parte della zona industriale della Regione e se questa penalizzazione blocchi lo svilv^po dell’intera Sicilia, creando così, tra mafia e criminalità, l’immagine di una Regione ad alto rischio e ad alta tensione sociale, alle volte provocata dallo strano immobilismo del Governo.
Desidero infine sapere se è vero che alcune di queste iniziative stanno per trasferirsi ■— ecco la denuncia grave che faccio - - altrove, fuori dalla Sicilia e forse fuori dall’Italia, perche non ottengono le previste autorizzazioni che gli organi competenti della Regione dovrebbero dare. Se ciò si dovesse verificare, sarebbe uno smacco gravissimo. Quanto da me sopra denunciato non riguarda richieste di finanziamento, onorevoli colleghi, bensì progetti già pronti per essere realizzati ma non approvati dagli Assessorati cui poc’anzi ho accennato, e cioè quelli del Territorio e deU’Industria. Ai misteri sopraccennati sì aggiunge la cronica carenza deh le infrastrutture, la situazione ad alto rischio sismico e sociale, la crisi economica che rende carente la provincia di Siracusa degli elementi essenziali dello sviluppo civile.
Sono questi i quesiti che pongo al Governo e gradirei avere una immediata risposta perche la situazione pesante nella provincia di ^racu- sa in questa parte stupenda della nostra Regto- ne, non fa che appiattire il nostro sviluppo e creare grosse ripercussioni negative.
PRESIDENTE. Onorevole Lo Curzio, mi permetto di suggerirle di predisporre atti ispettivi in modo da ottenere risposte alle domande che ha posto.
Onorevoli colleghi, la seduta è rinviata a giovedì 13 settembre 1990, alle ore 16.00, con il seguente ordine del giorno:
I — Comunicazioni
n — Discussione dei disegni di legge;
numero 897/A: «Bilancio di previsione della Regione siciliana per l’anno finanziario 1991 e bilancio pluriennale per il triennio 1991-1993».
numero 886/A; «Rendiconto generale d e l l ’ Amministrazione della Regione e dell’Azienda delle foreste demaniali per l’esercizio finanziario 1989».
La seduta è tolta alle ore 13,00.
DAL SERVIZIO RE.SOCONTI Il Dirctlorc
Dott.ssa Loredana Cortese
Grafiche Renna S.p .A . - Palermo