12 C M U D L C M U D L BA DOSSIER LA SPIAGGIA L’INFO LA ... · verso i due seni del Mar...

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IL GOLF LA DISCOTECA L’INFO LA SPIAGGIA A Riva dei Tessali Il Golf club Riva dei Tessali si trova in una vera oasi, nel cuore della Magna Grecia. Il villaggio residenziale, progettato dall’architetto milanese Paolo Caccia Dominioni, si estende ai bordi di un mare blu e si affaccia su una spiaggia bianchissima che si allunga per un centinaio di chilometri da Taranto a Metaponto. Il percorso di 18 buche da campionato, lungo 6284 metri, par 72, SR 130 presenta un tracciato molto aperto con farways larghi e green ondulati, ed è frammezzato da bunker e laghetti che rappresentano avvincenti sfide. Le prime buche sono ritagliate tra il verde degli agrumeti, mentre le altre sono dominate da olivi posizionati strategicamente. di Carmen Carbonara I SERVIZI - L’approdo nel Marina è di quelli all’avanguardia. Chi arriva infatti alla reception, viene subito accompagnato negli alberghi scelti. Sempre nella reception si ha la possibilità di conoscere le offerte turistiche della città, della provincia e degli eventi in corso grazie agli addetti e ad appositi opuscoli informativi. Inoltre è disponibile uno staff medico mul- tispecialistico ed infermieri professionali. All’interno sono previsti una portineria aperta 24 ore su 24 e un servizio informazioni. I servizi a disposizione delle imbarcazioni comprendono: scivolo e sca- lo alaggio, gru mobile fino a tonnellate, 150 posti auto, rimessaggio al- l’aperto, servizio antincendio, ritiro dei rifiuti, servizio meteo, servizi igie- nici e docce, bar, market e rivendita ghiaccio, rifornimento carburante. Mentre nelle immediate vicinanze ci sono: pub, ristorante, farmacia, ban- ca, bancomat, rivendita articoli da pesca, lavanderia a gettoni, erboriste- ria, internet point, ferramenta. Direttamente attraverso il Marina si pos- sono affittare imbarcazioni, tra le più moderne e confortevoli. Attraverso i circoli nautici operanti nell’area del porto, vengono organizzate attività sportive di vario genere. In particolare gare di off-shore, regate veliche, di pesca d’altura, ma anche cor- si di vela e immersioni subac- quee. LE ESCURSIONI - Con i propri mezzi o con quelli messi a di- sposizione dal porto turisti- co, si possono organizzare gi- te ed escursioni. Tra le altre, ci sono le gite guidate attra- verso i due seni del Mar Pic- colo per andare alla scoperta della palude «La Vela», oasi incontaminata del Wwf, e scorgere i fenicotteri e i cigni, oppure gli uccelli che nidifica- no proprio in queste zone pri- ma di migrare. Non può man- care poi un giro nell’incante- vole scenario della costa ta- rantina nel Mar Grande con le sue isole Cheradi, con la possibilità di gustare anche un piacevole menù a bordo dell’imbarcazione. C’è poi anche la possibilità di fare crociere serali, sempre con partenza dal porto turistico. Nel momento clou della se- rata ovviamente non può mancare la cena. Ci sono an- che le mini crociere archeolo- giche nel Mar Piccolo, che vengono svolte in prossimità dei torrenti Cervaro e San Pietro oppure percorrendo itinerari più ampi, quali quel- li della Magna Grecia inol- trandosi fino a Reggio Cala- bria. Infine l’attività di pe- sca-turismo viene svolta su motopescherecci abilitati, a bordo dei quali sarà cucinato anche il pesce una volta pe- scato. IL PROGETTO - Una delle strutture che prossimamente sarà al servizio del diporti- smo nel Mar Piccolo è senza dubbio il cantiere navale di Fincantieri, in disuso da una trentina d’anni e di recente acquisito da un grosso im- prenditore dell’area per sei milioni di euro. Un’operazio- ne completamente sostenuta dalla Banca di credito coope- rativo San Giuseppe di San Marzano, attraverso Agrileasing, che ha compiuto un’operazione forte- mente emotiva in un territorio in cui il mare costituisce forse la principale fonte di reddito. La struttura, una volta recuperata, sarà al servizio sia delle attività industriali che di quelle strettamente cantieristiche (per manutenzione, assistenza e produzione di manufatti) e per l’approdo di imbarcazioni da diporto. Insomma, dovrebbero sorgere altri posti barca, anche se l’attività prin- cipale sarà indubbiamente quella cantieristica. Carmen Carbonara Il Nafoura è una delle discoteche più conosciute di Puglia e si trova lungo la provinciale che collega Castellaneta alla sua Marina, nel comprensorio della masseria D’Anela, una delle masserie storiche del Tarantino. Classica discoteca estiva all’aperto, si sviluppa attorno ad una grande pista centrale inserita nella natura. Da segnalare il privè «Clorofilla» al quale si accede da una lunga scalinata che sembra portare nella ad un’oasi immersa nella natura più selvaggia. Una sorta di Amazzonia all’italiana, in cui le calde notti d’estate diventano il pretesto per riscoprire madre natura. Info: 099.8431764. I circoli nautici Diversi i circoli nautici che oeprano nel porto di Taranto. Ci sono la Lega Navale Italiana con base nautica (tel. 099.4593801); Sporting Club Marina di Pulsano, associato Fiv (tel. 099.4590919, 335.5238720 o 099.4595696); Circolo Masseria Vaccarella, sempre associato Fiv (tel. 099.4725115 o 099 4527509); Club Del Mon Reve, Fiv (tel. 099.7375747 o 099.7716093); Centro Velico Alto Ionio, Fiv (tel. 099.4535028); Circolo Della Vela Taranto, Fiv ( tel. 099.7793173); Ondabuena, Fiv (099.7354370); Circolo Motonautico Tarantino. Fim (tel. 099.7350681 o 099.352991). Il «Sun Bay» di San Vito è uno dei lidi storici di Taranto. Una volta si chiamava Lido Bruno, oggi è soprattutto un luogo vip. Spiaggia di mattina, luogo per prendere il fresco o assistere a spettacoli la sera. Si trova a soli dieci minuti di auto dalla città. Per chi ci arriva è pronto un comodo parcheggio, un ombrellone, una sdraio e via. È praticamente la pole position dell’estate, una vera terrazza sulle notti festaiole e mondane. Vi transitano cantanti, veline, volti noti dello spettacolo e calciatori, personaggi cittadini in vista e bellezze da strabuzzare gli occhi. Ma soprattutto si trova su un mare limpido e cristallino. Un grande parco divertimenti, un enorme parco tematico, cinque chilometri di spiaggia dorata, un villaggio turistico, ristoranti, centro congressi, talassoterapia e strutture alberghiere d’avanguardia firmate Hilton, cui si aggiungerà presto anche un campo da golf. Tutto questo è Nova Yardinia, la cittadella del benessere e dell’entertainment nella marina di Castellaneta, a pochi chilometri da Taranto, calata in mezzo ad una natura pressochè incontaminata e affaccita su un mare cristallino. Sorge infatti sul confine della riserva biogenetica Stornara, bosco da seme per il pino d’aleppo ed è un autentico paradiso per gli uccelli migratori che svernano sugli argini del fiume Lato. In particolare Felifonte è il parco divertimenti più grande del Centro-Sud; mentre Felisia è una «città vivibile». Le strutture architettoniche sono state ideate Emilio Ambasz, architetto noto in tutto il mondo che lavora secondo l’assunto «green over the grey». Ci sono due ristoranti, non molto distanti da Taranto, in cui vale davvero la pena fare un salto. Uno è «La Strega» di Palagianello in via F.lli Bandiera 61 (tel. 099/8444678), con un menù alla cara che va dai 36 ai 48 euro. Le specialità sono i carciofi farciti e gratinati con pancetta, pan brioche e ventresca all’aceto balsamico; i ravioli di fagiano e fonduta di gorgonzola dolce; il medaglione di maialino da latte con invidia caramellata in salsa di fagioli e lardo croccante. A Martina Franca, città del celebre Festival della Valle d’Itria, c’è invece «Il ritrovo degli amici», un piccolo locale in corso Messapia 8 (tel. 080.4839249) che in estate si proietta all’esterno. L’ambiente è di charme e la cucina è altrettanto ricca di sapori delicati, all’insegna della tradizione del territorio. In menù, piatti di carne, come la tagliata di manzo o il capocollo di Martina Franca. Si paga intorno ai 35 euro. Dove mangiare Marina militare, industria e commercio: a Taranto la ricchezza passa per il porto Dove divertirsi A Nova Yardinia un’oasi di natura, mare e piacere i porti della Puglia D OSSIER Il Nafoura Il ponte girevole è il simbolo di Taranto. Collega l’isola del borgo antico alla città nuova e supera il canale che unisce il Mar Grande al Mar Piccolo. Il ponte, dedicato a San Francesco da Paola, ha sostituito nel 1958 una struttura in legno risalente al 1886. Mentre il canale navigabile fu scavato nel 1481 per proteggere la città dagli attacchi dei Turchi. Il ponte girevole viene aperto periodicamente, facendo ruotare le due metà su un lato, per consentire il passaggio a grosse navi militari. In questi casi, mentre le imbarcazioni sfilano con l’equipaggio sul ponte, familiari e amici salutano i prorpi cari dal lungomare. La manovra di apertura dura meno di tre minuti, ma il passaggio delle navi richiede più tempo. Il momento ha un forte significato simbolico, perchè la città è temporaneamente spezzata in due. (c. car.) I sapori della terra al «Ritrovo degli amici» e da «La Strega» IL BUSINESS I tesori della Taranto colonia di Sparta, sontuosa capitale della Magna Grecia, sono custoditi nel museo archeologico nazionale. Si tratta di una vastissima collezione di ceramiche e terracotte che permette di conoscere le tradizioni funebri, dell’arte della guerra, del ruolo dello sport, dei commerci, della cura per l’eleganza nella Taranto antica. Di stupefacente bellezza è la sezione dedicata all’arte orafa della Taranto ellenistica (IV - II secolo avanti Cristo). Fra i numerosi pezzi in esposizione ci sono un diadema in oro e alcune pietre dure rinvenute in una tomba di Canosa, degli orecchini a testa di leone (nella foto), una teca in argento a forma di conchiglia e uno schiaccianoci. Gli ori di Taranto sono stati esposti con enorme successo di pubblico a Milano, Parigi, Amburgo e Tokio. (c. car.) Al «Sun Bay» LE BELLEZZE ARTISTICHE DEL TERRITORIO Sulle rotte del turismo SEGUE DA PAGINA 11 Marina, un approdo all’avanguardia Si lavora al recupero del cantiere navale Il ponte girevole che unisce la città dei due mari La storia di Taranto è strettamente legata a quella del suo porto, che è di tipo militare, commerciale e industriali, ma con uno spazio più che dignitoso per il diportismo. Nel periodo immediatamente successivo all’Unità d’Italia, lo Stato ritenne necessario collocare a Taranto, nel bacino del Mar Piccolo, l’Arsenale militare della Marina italiana. Mentre solo una minima parte del Mar Grande, con due piccolissimi moli, rendeva possibili le attività portuali di natura non militare. L’ampliamento arrivò negli anni ’60, quando l’attivazione del grande complesso siderurgico dell’Ilva e della raffineria petrolifera Eni rese necessarie strutture ad hoc. Anzi, nel Mar Grande si è arrivati a creare un molo polisettoriale che, insieme al molo Ovest, costituisce una delle opere marittime di maggior rilievo dello scalo tarantino. Naturalmente a favorire lo sviluppo del porto di Taranto in tutti i sensi è stata la sua posizione strategica nel cuore del Mediterraneo, nonché l’ubicazione in un golfo poco esposto a venti e correnti, la profondità adeguata per accogliere navi di ultima generazione e la presenza di strutture e ampi spazi disponibili. Ormai il porto di Taranto è pienamente inserito nei traffici internazionali e intercontinentali di container. È il terzo in Italia e il 18esimo in Europa per volume complessivo delle merci movimentate. Queste consistevano, sino a metà 2001, in rinfuse solide e prodotti siderurgici legati allo stabilimento dell’Ilva e a petrolio greggio e prodotti raffinati dell’Eni. Con l’attivazione, a fine giugno 2001, del terminal container realizzato sul molo polisettoriale e gestito dalla Taranto Container Terminal (società del gruppo Evergreen Marine Corporation di Taiwan) tra i leader mondiali del trasporto marittimo containerizzato, il porto ha assunto una rilevante caratteristica commerciale. Il volume merci dal 1995 (anno di istituzione dell’Autorità portuale) al 2005 è in continua crescita. L’anno scorso si è chiuso con quasi 48 milioni di tonnellate di merci movimentate, ovvero più 9,4% rispetto al 2004. (C. Car.) Gli ori, ovvero lo splendore della Magnia Grecia che fu 12 BA C ORRIERE DEL M EZZOGIORNO U D OMENICA 23 L UGLIO 2006 13 BA C ORRIERE DEL M EZZOGIORNO U D OMENICA 23 L UGLIO 2006

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IL GOLFLA DISCOTECAL’ INFOLA SPIAGGIAA Riva dei Tessali

Il Golf club Riva dei Tessali si trova in una veraoasi, nel cuore della Magna Grecia. Il villaggioresidenziale, progettato dall’architetto milanesePaolo Caccia Dominioni, si estende ai bordi di unmare blu e si affaccia su una spiaggiabianchissima che si allunga per un centinaio dichilometri da Taranto a Metaponto. Il percorso di18 buche da campionato, lungo 6284 metri, par72, SR 130 presenta un tracciato molto aperto confarways larghi e green ondulati, ed è frammezzatoda bunker e laghetti che rappresentano avvincentisfide. Le prime buche sono ritagliate tra il verdedegli agrumeti, mentre le altre sono dominate daolivi posizionati strategicamente.

di Carmen Carbonara

I SERVIZI - L’approdo nel Marina è di quelli all’avanguardia. Chi arrivainfatti alla reception, viene subito accompagnato negli alberghi scelti.Sempre nella reception si ha la possibilità di conoscere le offerte turistichedella città, della provincia e degli eventi in corso grazie agli addetti e adappositi opuscoli informativi. Inoltre è disponibile uno staff medico mul-tispecialistico ed infermieri professionali. All’interno sono previsti unaportineria aperta 24 ore su 24 e un servizio informazioni.

I servizi a disposizione delle imbarcazioni comprendono: scivolo e sca-lo alaggio, gru mobile fino a tonnellate, 150 posti auto, rimessaggio al-l’aperto, servizio antincendio, ritiro dei rifiuti, servizio meteo, servizi igie-nici e docce, bar, market e rivendita ghiaccio, rifornimento carburante.Mentre nelle immediate vicinanze ci sono: pub, ristorante, farmacia, ban-ca, bancomat, rivendita articoli da pesca, lavanderia a gettoni, erboriste-ria, internet point, ferramenta. Direttamente attraverso il Marina si pos-sono affittare imbarcazioni, tra le più moderne e confortevoli. Attraversoi circoli nautici operanti nell’area del porto, vengono organizzate attivitàsportive di vario genere.

In particolare gare dioff-shore, regate veliche, dipesca d’altura, ma anche cor-si di vela e immersioni subac-quee.

LE ESCURSIONI - Con i proprimezzi o con quelli messi a di-sposizione dal porto turisti-co, si possono organizzare gi-te ed escursioni. Tra le altre,ci sono le gite guidate attra-verso i due seni del Mar Pic-colo per andare alla scopertadella palude «La Vela», oasiincontaminata del Wwf, escorgere i fenicotteri e i cigni,oppure gli uccelli che nidifica-no proprio in queste zone pri-ma di migrare. Non può man-care poi un giro nell’incante-vole scenario della costa ta-rantina nel Mar Grande conle sue isole Cheradi, con lapossibilità di gustare ancheun piacevole menù a bordodell’imbarcazione. C’è poianche la possibilità di farecrociere serali, sempre conpartenza dal porto turistico.

Nel momento clou della se-rata ovviamente non puòmancare la cena. Ci sono an-che le mini crociere archeolo-giche nel Mar Piccolo, chevengono svolte in prossimitàdei torrenti Cervaro e SanPietro oppure percorrendoitinerari più ampi, quali quel-li della Magna Grecia inol-trandosi fino a Reggio Cala-bria. Infine l’attività di pe-sca-turismo viene svolta sumotopescherecci abilitati, abordo dei quali sarà cucinatoanche il pesce una volta pe-scato.

IL PROGETTO - Una dellestrutture che prossimamentesarà al servizio del diporti-smo nel Mar Piccolo è senzadubbio il cantiere navale diFincantieri, in disuso da unatrentina d’anni e di recenteacquisito da un grosso im-prenditore dell’area per seimilioni di euro. Un’operazio-ne completamente sostenutadalla Banca di credito coope-rativo San Giuseppe di SanMarzano, attraverso Agrileasing, che ha compiuto un’operazione forte-mente emotiva in un territorio in cui il mare costituisce forse la principalefonte di reddito.

La struttura, una volta recuperata, sarà al servizio sia delle attivitàindustriali che di quelle strettamente cantieristiche (per manutenzione,assistenza e produzione di manufatti) e per l’approdo di imbarcazioni dadiporto.

Insomma, dovrebbero sorgere altri posti barca, anche se l’attività prin-cipale sarà indubbiamente quella cantieristica.

Carmen Carbonara

Il Nafoura è una delle discoteche piùconosciute di Puglia e si trova lungo laprovinciale che collega Castellaneta alla suaMarina, nel comprensorio della masseriaD’Anela, una delle masserie storiche delTarantino. Classica discoteca estiva all’aperto,si sviluppa attorno ad una grande pistacentrale inserita nella natura. Da segnalare ilprivè «Clorofilla» al quale si accede da unalunga scalinata che sembra portare nella adun’oasi immersa nella natura più selvaggia.Una sorta di Amazzonia all’italiana, in cui lecalde notti d’estate diventano il pretesto perriscoprire madre natura. Info: 099.8431764.

I circoli nauticiDiversi i circoli nautici che oeprano nel portodi Taranto. Ci sono la Lega Navale Italianacon base nautica (tel. 099.4593801); SportingClub Marina di Pulsano, associato Fiv (tel.099.4590919, 335.5238720 o 099.4595696);Circolo Masseria Vaccarella, sempre associatoFiv (tel. 099.4725115 o 099 4527509); Club DelMon Reve, Fiv (tel. 099.7375747 o099.7716093); Centro Velico Alto Ionio, Fiv(tel. 099.4535028); Circolo Della Vela Taranto,Fiv ( tel. 099.7793173); Ondabuena, Fiv(099.7354370); Circolo MotonauticoTarantino. Fim (tel. 099.7350681 o099.352991).

Il «Sun Bay» di San Vito è uno dei lidi storicidi Taranto. Una volta si chiamava Lido Bruno,oggi è soprattutto un luogo vip. Spiaggia dimattina, luogo per prendere il fresco o assisterea spettacoli la sera. Si trova a soli dieci minutidi auto dalla città. Per chi ci arriva è pronto uncomodo parcheggio, un ombrellone, unasdraio e via. È praticamente la pole positiondell’estate, una vera terrazza sulle nottifestaiole e mondane. Vi transitano cantanti,veline, volti noti dello spettacolo e calciatori,personaggi cittadini in vista e bellezze dastrabuzzare gli occhi. Ma soprattutto si trovasu un mare limpido e cristallino.

Un grande parcodivertimenti, un enormeparco tematico, cinquechilometri di spiaggiadorata, un villaggioturistico, ristoranti, centrocongressi, talassoterapia estrutture alberghiered’avanguardia firmateHilton, cui si aggiungeràpresto anche un campo dagolf. Tutto questo è NovaYardinia, la cittadella delbenessere edell’entertainment nellamarina di Castellaneta, apochi chilometri daTaranto, calata in mezzoad una natura pressochèincontaminata e affaccitasu un mare cristallino.Sorge infatti sul confinedella riserva biogeneticaStornara, bosco da semeper il pino d’aleppo ed è unautentico paradiso per gliuccelli migratori chesvernano sugli argini delfiume Lato. In particolareFelifonte è il parcodivertimenti più grande delCentro-Sud; mentre Felisiaè una «città vivibile». Lestrutture architettonichesono state ideate EmilioAmbasz, architetto noto intutto il mondo che lavorasecondo l’assunto «greenover the grey».

Ci sono due ristoranti, nonmolto distanti da Taranto,in cui vale davvero la penafare un salto. Uno è «LaStrega» di Palagianello invia F.lli Bandiera 61 (tel.099/8444678), con unmenù alla cara che va dai36 ai 48 euro. Lespecialità sono i carciofifarciti e gratinati conpancetta, pan brioche eventresca all’acetobalsamico; i ravioli difagiano e fonduta digorgonzola dolce; ilmedaglione di maialino dalatte con invidiacaramellata in salsa difagioli e lardo croccante.A Martina Franca, cittàdel celebre Festival dellaValle d’Itria, c’è invece «Ilritrovo degli amici», unpiccolo locale in corsoMessapia 8 (tel.080.4839249) che in estatesi proietta all’esterno.L’ambiente è di charme ela cucina è altrettantoricca di sapori delicati,all’insegna della tradizionedel territorio. In menù,piatti di carne, come latagliata di manzo o ilcapocollo di MartinaFranca. Si paga intorno ai35 euro.

Dovemangiare

Marina militare, industria e commercio:a Taranto la ricchezza passa per il porto

Dovedivertirsi

A Nova Yardiniaun’oasi di natura,mare e piacere

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Il Nafoura

Il ponte girevole è il simbolo di Taranto. Collega l’isola del borgo antico alla città nuovae supera il canale che unisce il Mar Grande al Mar Piccolo. Il ponte, dedicato a San

Francesco da Paola, ha sostituito nel 1958 una struttura in legno risalente al 1886.Mentre il canale navigabile fu scavato nel 1481 per proteggere la città dagli attacchidei Turchi. Il ponte girevole viene aperto periodicamente, facendo ruotare le duemetà su un lato, per consentire il passaggio a grosse navi militari. In questi casi,mentre le imbarcazioni sfilano con l’equipaggio sul ponte, familiari e amici salutanoi prorpi cari dal lungomare. La manovra di apertura dura meno di tre minuti, ma il

passaggio delle navi richiede più tempo. Il momento ha un forte significato simbolico,perchè la città è temporaneamente spezzata in due. (c. car.)

I sapori della terraal «Ritrovo degli amici»e da «La Strega»

IL BUSINESS

I tesori della Taranto colonia di Sparta, sontuosa capitale della Magna Grecia, sonocustoditi nel museo archeologico nazionale. Si tratta di una vastissima collezione

di ceramiche e terracotte che permette di conoscere le tradizioni funebri, dell’artedella guerra, del ruolo dello sport, dei commerci, della cura per l’eleganza nellaTaranto antica. Di stupefacente bellezza è la sezione dedicata all’arte orafa dellaTaranto ellenistica (IV - II secolo avanti Cristo). Fra i numerosi pezzi inesposizione ci sono un diadema in oro e alcune pietre dure rinvenute in unatomba di Canosa, degli orecchini a testa di leone (nella foto), una teca in argento

a forma di conchiglia e uno schiaccianoci. Gli ori di Taranto sono stati esposticon enorme successo di pubblico a Milano, Parigi, Amburgo e Tokio. (c. car.)

Al «Sun Bay»

L E B E L L E Z Z E A R T I S T I C H E D E L T E R R I T O R I O

Sulle rotte del turismo

SEGUE DA PAGINA 11

Marina, un approdo all’avanguardiaSi lavora al recupero del cantiere navale

Il ponte girevole che unisce la città dei due mari

La storia di Taranto è strettamente legata a quella del suoporto, che è di tipo militare, commerciale e industriali, ma conuno spazio più che dignitoso per il diportismo. Nel periodoimmediatamente successivo all’Unità d’Italia, lo Stato ritennenecessario collocare a Taranto, nel bacino del Mar Piccolo,l’Arsenale militare della Marina italiana. Mentre solo unaminima parte del Mar Grande, con due piccolissimi moli,rendeva possibili le attività portuali di natura non militare.L’ampliamento arrivò negli anni ’60, quando l’attivazione delgrande complesso siderurgico dell’Ilva e della raffineriapetrolifera Eni rese necessarie strutture ad hoc. Anzi, nel MarGrande si è arrivati a creare un molo polisettoriale che, insiemeal molo Ovest, costituisce una delle opere marittime di maggiorrilievo dello scalo tarantino. Naturalmente a favorire losviluppo del porto di Taranto in tutti i sensi è stata la suaposizione strategica nel cuore del Mediterraneo, nonchél’ubicazione in un golfo poco esposto a venti e correnti, laprofondità adeguata per accogliere navi di ultima generazione ela presenza di strutture e ampi spazi disponibili. Ormai il portodi Taranto è pienamente inserito nei traffici internazionali eintercontinentali di container. È il terzo in Italia e il 18esimo inEuropa per volume complessivo delle merci movimentate.Queste consistevano, sino a metà 2001, in rinfuse solide eprodotti siderurgici legati allo stabilimento dell’Ilva e a petroliogreggio e prodotti raffinati dell’Eni. Con l’attivazione, a finegiugno 2001, del terminal container realizzato sul molopolisettoriale e gestito dalla Taranto Container Terminal(società del gruppo Evergreen Marine Corporation di Taiwan)tra i leader mondiali del trasporto marittimo containerizzato, ilporto ha assunto una rilevante caratteristica commerciale. Ilvolume merci dal 1995 (anno di istituzione dell’Autoritàportuale) al 2005 è in continua crescita. L’anno scorso si èchiuso con quasi 48 milioni di tonnellate di merci movimentate,ovvero più 9,4% rispetto al 2004. (C. Car.)

Gli ori, ovvero lo splendore della Magnia Grecia che fu

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