Dott. Giuseppe Scaglione

Ginecologo, Osterico, Ginecologia oncologica, Omeopatia

OMEOPATIA PALUSTRE

“ La palude è una regione ricoperta da acque stagnanti poco profonde, parzialmente ricoperta da vegetazione. Le piante vivono nell’acqua con le sole radici immerse mentre fusto, fiori e foglie sono a contatto con l’aria. Giunchi ed altre vigorose creature vegetali sulle quali non è facile camminare, insetti di ogni specie che volano tra le piante acquatiche, libellule dai colori favolosi, rane che gracidano e si tuffano, bisce silenziose e sinuose, salici che piangono lacrime stagnanti, tamerici “salmastre ed arse.. ”

GABRIELE D’ANNUNZIO

LA PALUDE

Le paludi si formano nelle zone depresse della superficie terrestre, favorite da un terreno impermeabile o molto più spesso dalla mancanza di uno scolo

diretto verso il mare. In senso figurativo “palude, paludoso, paludato” rappresenta il “ristagno intellettuale e morale” oppure “la bassezza morale di

un dato ambiente o di un attività ”.

La spugna è un animale acquatico, marino o d’acqua dolce, la cui storia si perde nella notte dei tempi senza subire rilevanti trasformazioni quasi fosse un

vero e proprio “fossile animale” nato e creato per assorbire e filtrare con l’acqua la vita stessa. Attraverso i suoi pori entrano, assieme all’acqua,

microrganismi, animali e vegetali di cui si nutre : batteri, alghe microscopiche, protozoi, uova, cellule sessuali. E’ una specie di antro vivente, orribile e

carnivoro come un ciclope. In un minuto una spugna di medie dimensioni è capace di filtrare circa due litri d’acqua grazie al corpo fatto a forma di sacco e

alla superficie forata da numerosissimi e microscopici pori. L’acqua interna contenuta nel sacco viene espulsa all’esterno attraverso una larga apertura (osculo) sotto la spinta dei tanti lunghi flagelli posseduti dalle cellule che

tappezzano la cavità interna. Per effetto di tale corrente la “vita acquatica” entra dai pori inalanti ed esce dall’osculo.

DOTT. ALDO ERCOLI

BADIAGA

Organi respiratori

Ghiandole linfatiche

Tiroide

Cute

Dell’apparato respiratorio sono interessate soprattutto le prime vie tanto da essere utilizzata nelle riniti spasmodiche specie su base allergica, forme

pollinotiche stagionali, forme influenzali, sinusite etmoidale e asma bronchiale.

OMEOPATIA: BADIAGA

Altra variante è la dispnea espiratoria (asma bronchiale). La sinusite etmoidale è caratterizzata dal classico intenso dolore a carico dei globi oculari e dei seni

frontali.

Il segno chiave della rinopatia è la corizza acquosa e abbondante che termina con starnuti (D.D. con Senega che inizia con starnuti).

Alla rinite è molto spesso associata (o anche sostituita) una tosse spasmodica pertussoide sempre seguita da starnuti con l’espulsione di mucosità nasali e/o

buccali.

SINTOMO PATOGNOMONICO

La cefalea è pomeridiana (dalle 14 alle 19) è migliorata con il caldo e soprattutto di notte, dormendo. Spesso il paziente riferisce di avere l ’

impressione di un aumento di volume del cranio .

Sia la rinopatia che la cefalea sono peggiorati nel pomeriggio mentre migliorano di notte e con il caldo.

MODALITA’

Le ghiandole linfatiche sono spesso aumentate sia di consistenza che di volume anche se i veri “indurimenti” ghiandolari si riscontrano nei carcinomi della

mammella. La cute e i muscoli presentano una sensibilita dolorosa spontanea, come se fossero

stati percossi (stesso quadro di Arnica). L’infiltrazione indurita del derma e del connettivo sottocutaneo, specie agli arti inferiori è molto sensibile alla palpazione e al freddo. E’ il classico quadro della

cellulite che si presenta in donne corpulente, con tendenza alle cicatrici, cheloidi, spesso con associata dermatite secca del cuoio capelluto .

A carico del sistema endocrino ci si può imbattere sia nella classica sindrome di Flaiani-Basedow ( gozzo, esoftalmo, tachicardia) oppure più frequentemente in un

ipertiroidismo con noduli tiroidei. Il gozzo, quando presente, è più spesso sommerso con conseguente stenosi laringea e dispnea inspiratoria.

Altra importante nota chiave della tireopatia di Badiaga consiste nel fatto che il paziente pur avendo un metabolismo aumentato resta sempre freddoloso),

falsamente pletorico, infiltrato di cellulite.

1- SENEGA : rinopatia con starnuti che precedono la corizza e la tosse 2- CINNABARIS : cefalea o nevralgia da sinusite etmoidale con dolore nei globi oculari che peggiora di notte. 3- IODUM : ipertiroidismo con o senza gozzo e esoftalmo, tachicardia, croup ; in paziente calorosissimo, magro che migliora con il freddo. La cute è olivastra. 4- BROMIUM : distiroidismo con o senza gozzo, in paziente con cute chiara, pletorico. Tumefazione ed aumento di consisten- za ghiandolare. Croup con presenza di muco durante la tosse che tuttavia il paziente non riesce ad espettorare. Asma dei marinai quando scendono a terra. 5- SPONGIA TOSTA : distiroidismo con o senza gozzo, in paziente con capelli chiari, cute bianca e tendenza all’aumento di volume ghiandolare. Accessi di tosse (croup o asma) peggiorati durante il sonno (prima di mezzanotte ) che insorgono in stanza calda con grande arsura e secchezza delle mucose delle vie aeree, migliorati da bevande calde. La tosse è rauca, sibilante come una sega che taglia il legno. 6- BADIAGA : Il gozzo, il tropismo tiroideo, l’interessamento delle prime vie aeree, l’esoftalmo, la stenosi laringea, l’aumento di volume delle ghiandole linfatiche sono tutti sintomi e segni che la spugna delle paludi ha in comune con quella del mare (Spongia Tosta). Differisce nelle modalita� reattive. Badiaga è peggiorato dal freddo e nel pomeriggio, mentre è migliorata dal caldo e soprattutto di notte, dormendo. Di peculiare c’è la corizza che è sempre seguita da starnuti. Sia badiaga che Spongia hanno l’impressione di respirare come attraverso una spugna.

DIAGNOSI DIFFERENZIALE

E’ il liquido velenoso contenuto nelle ghiandole situate nel dorso del rospo. E’ il rimedio specifico della linfagite, del ristagno linfatico.

Analogia col fatto che l’animale vive in palude dove c’è il ristagno d’acqua.

BUFO O RANA BUFO

In Bufo c’è inoltre una diminuzione progressiva delle facoltà intellettuali che va dalla perdita di memoria all’imbecillità più eclatante, spesso accompagnata

da idee ossessive a sfondo sessuale.

E’ il quadro del ragazzo ritardato (ancor più di Baryta Carbonica) che non solo va molto male a scuola ma presenta anche impulsi sessuali che lo portano alla

masturbazione solitaria, spesso associata a convulsioni epilettiche.

Anche pazienti adulti che assumono atteggiamenti infantili, ritardati, inclini alla masturbazione (possono ridere in maniera inopportuna a sgraziata).

In casi particolari ci possono essere crisi di collera con propensione a mordere (come Stramonium).

Le crisi epilettiche, generalmente notturne, quando avvengono durante la masturbazione o il coito sono una nota chiave di Bufo.

Sulla cute (specie mani e genitali) può presentarsi un eczema vescicolo-papuloso irritante (simile a quello provocato dal liquido velenoso del rospo) di

odore veramente fetido. Tutte le secrezioni in Bufo sono irritanti e di odore putrido.

Linfangite. Adenite. Ingorossamento e gonfiore delle ghiandole linfatiche, dei linfonodi. Flemmone, infiammazione anche grave che non è ben circoscritta, a carattere infiltrante nei tessuti adiacenti, può portare anche a cancrena e necrosi dei tessuti, bisogna agire rapidamente consultando un medico. Eccessiva preoccupazione per la propria salute, ipocondria. Voglia di stare soli, di solitudine. Intorpidimento mentale. Intolleranza alla musica. ( Ambra grisea ) Epilessia che sorge durante le mestruazioni. Palpitazioni, senso di costrizione toracica. Intorpidimento degli arti, andamento barcollante.

SINTOMI E INDICAZIONI TERAPEUTICHE

Il rosmarino della palude

Ledum Palustre grande rimedio di traumi (ferite da punta, punture di insetti) specie in soggetti momentaneamente debilitati, con predisposizione alle

ecchimosi, alle emorragie, alle reazioni allergiche eclatanti.

Ledum appartiene alla famiglia delle piante vulnerarie, ossia rimedi legati al trauma fisico. Sono piante “acefale” senza cioè un grande mentale, in cui la

localizzazione (danno d’organo) e le modalità reattive rappresentano

e linee guida da seguire nella prescrizione.

Inoltre funzionano molto bene in bassa diluizione (5-7 CH) quasi fossero al confine con la gemmoterapia e la fitoterapia .

LEDUM PALUSTRE

LEDUM PALUSTRE

La nota chiave di ogni manifestazione di Ledum (specie nelle forme osteoarticolari) è quello sbalorditivo miglioramento con il freddo .

Specie il gottoso aggravato dal caldo del letto e dal movimento che presenta i tipici dolori notturni miglioati da bagni freddi. Anche i dolori alle piccole articolazioni (artrite reumatoide) che cambiano rapidamente sede sempre

peggiorati dal caldo e dal movimento e molto migliorati dal freddo e dal riposo.

Rimedio non solo di gotta acuta (quadro tipico) ma soprattutto di gotta cronica con l’altra grande nota chiave di una

flogosi articolare che procede dal basso verso l’alto (alluce poi caviglia, poi ginocchia). Addirittura migliora nettamente quei quadri insoliti di sciatalgia in cui i

dolori si irradiano dal basso verso l’alto, fino talora ai glutei.

Nella forma acuta le articolazioni sono gonfie, calde, ma senza alcun rossore ; i dolori sono peggiorati di notte e con il calore del letto. C’è tendenza alle

distorsioni (specie della caviglia), alle ecchimosi, alle emorragie ; sensibilità dolorosa alla pianta dei piedi. Ecchimosi dopo piccoli traumi (per fragilità capillare

o disturbo piastrinico). In Ledum dopo trauma acuto da ferita da punta (ago, spino, hiodo) la cute resta pallida ed il dolore è localizzato alla parte colpita (D.D. con Hypericum in cui il

dolore segue il decorso del nervo).

E’ il rimedio che più di ogni altro ha fatto convincere gli scettici a curarsi con l’omeopatia.

Nella prevenzione delle punture di insetti ; dato sistematicamente due volte al giorno per lunghi periodi già dopo la prima settimana riduce i pomfi fino poi a

dimenticarsi delle zanzare.

Funziona su tutti. Ledum in questa indicazione è un vero e proprio toccasana.

Bibliografia: Dott. Marco Ercoli “ quattro salti in palude “ che si ringrazia

LEDUM PALUSTRIS