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ANALISI DI STRUTTURE DI SPRAY IN CAMERE DI COMBUSTIONE
Aldo CogheDipartimento di Energia
Corso di Dottorato congiunto Polimi-Federico II Anacapri: 5-9 Ottobre 2009
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Spray Diagnostics – A.Coghe
Indice della presentazione
1. Introduzione2. Iniezione di combustibili liquidi3. Modalità di iniezione4. Dinamica degli spray5. Grandezze misurabili6. Tecniche di misura7. Banchi prova8. Visualizzazioni9. Diagnostiche ottiche (laser)10.Applicazioni11.Conclusioni
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Spray Diagnostics – A.Coghe
Introduzione
Prestazioni dei M.C.I. (TG, Motori alternativi)massimizzare la potenzaminimizzare le emissioni inquinanti ridurre il consumo (CO2)
Iniezione del combustibile (liquido o gassoso)
Formazione dello sprayatomizzazione
Dinamica dello spraypenetrazione/angolo mescolamento (entrainment) interazione spray/aria interazione spray/parete
Evaporazione dello spray
Combustione dello spray
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Spray Diagnostics – A.Coghe
Perchè “liquidi” ?
Pro :
Massima densità di energia
Minori volumi
Ampia disponibilità (?)
Contro :
Complessa preparazione della miscela
Atomizzazione
Dispersione in camera di combustione
Evaporazione
Combustione
Iniezione combustibili liquidi
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Spray Diagnostics – A.Coghe
Sistemi d’iniezione
I sistemi di iniezione evolvono continuamente, ma sono riconducibili a tre tipologie:
� Iniettori assistiti ad aria (TG, Bruciatori industriali)
� Iniettori a pressione a singolo foro e/o multiforo (Motori Diesel)
� Iniettori a swirl (TG, GDI, Bruciatori industriali)
L’iniettore deve essere progettato per produrre
� Elevata velocità relativa liquido/aria (per favorire l’atomizzazione, tramite elevate pressioni di iniezione o altri meccanismi)
� Caratteristiche geometriche dello spray (angolo, penetrazione, ..) compatibili con la camera di combustione
� “Buona” distribuzione granulometrica delle gocce (SMD ≤ 25-30 µm e DV90 ≤ 50 µm)
� Iniezione continua o pulsata (TG o Motori Alternativi)
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Spray Diagnostics – A.Coghe
Iniettori assistiti ad aria
J. Karnawat Æ A. Kushari, Exp Fluids (2006) 41:649–663
F. Zhao, M.-C. Laia, D.L. Harringtonb, Progress in Energy and Combustion Science 25 (1999) 437–562
Trovano vasto impiego per la loro flessibilità, ma richiedono la doppia alimentazione: aria /liquido
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Spray Diagnostics – A.Coghe
Iniettori a swirl
E. Canepa, et al., Journal of Engineeringfor Gas Turbines and Power, Vol. 128 (2006) 29-39
F. Zhao, M.-C. Laia, D.L. Harringtonb, Progress in Energy and Combustion Science 25 (1999) 437–562
Double swirler leanpremixingprevaporizing
iniettore aria
liquido
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Spray Diagnostics – A.Coghe
Iniettori Diesel
Iniettori tecnicamente complessi per le elevate pressioni (fino a 300 MPa) e le esigenze di controllo
Iniettori multiforo
Piezo-iniettore
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Spray Diagnostics – A.Coghe
Atomizzazione
L’iniettore deve favorire la rottura del getto liquido in piccole gocce per accelerare i processi di:
� Mescolamento con l’aria
� Evaporazione rapida
� Combustione in regime diffusivo e/o premiscelato
Quanto piccole le gocce ?
Quanto dispersa la p.d.f. ?
Gocce “piccole” mescolamento “rapido”
Gocce “grandi” mescolamento “lento”
Tempo di rilassamento delle gocce ricavabile da legge di Stokes
f
2pp
p 18
D
µρ
=τ ( )Tff µ=µfp
fp
2p
p /
UU
d18U
ρρ−ν−=
dtd
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Spray Diagnostics – A.Coghe
Caratteristiche degli Spray
Spray: sistema multifase
Gocce
diametri tra 1 e 100 µmvelocità tra 0 e 300 m/stemperature tra ambiente e qualche 102 K
Vaporevapore + gas ambiente + prodotti di combustionevelocità tra 0 e 10 m/stemperatura tra ambiente e 103 K
Scale
lunghezze ∼ 10-2 mtempi ∼ 10-3 s
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Spray Diagnostics – A.Coghe
La distribuzione dei diametri di uno spray è caratterizzabile con un solo parametro: SMD (Sauter Mean Diameter) o D32
Granulometria
J. Karnawat, A. Kushari, Exp Fluids (2006) 41:649–663
( )
( )∫
∫∞
∞
=
0
2
0
3
32
dDDND
dDDND
DTipica funzione di distribuzione dei diametri
( )
( )
N
DD
dDDN
dDDDN
D
N
1i
10
0
010
∑
∫
∫
=
== ∞
∞
Media aritmetica
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Spray Diagnostics – A.Coghe
L’ottimizzazione dell’iniezione di combustibili liquidi richiedeun’accurata conoscenza della dinamica dello spray e del processodi formazione della miscela.
Limitazioni attuali:
� scarse capacità predittive dei codici CFD per fluidi bifase,
� difficoltà intrinseche nell’applicare le più moderne tecniche laser in spray densi (le elevate concentrazioni delle gocce rendono poco penetrabili le regioni più interne degli spray: near field e core).
Nota: nel caso degli spray non stazionari ci si concentra prevalentemente sull’analisi della penetrazione in funzione del tempo, “facilmente” ricavabile da visualizzazioni fotografiche. Questo approccio è troppo rudimentale e non garantisce una descrizione dettagliata della dinamica dello spray.
Dinamica dello spray
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Spray Diagnostics – A.Coghe
Le condizioni iniziali delle gocce (velocità e dimensioni) costituiscono un’informazione fondamentale, ma difficile da ottenere sperimentalmente.
Molti dei processi fondamentali dell’atomizzazione e della dinamica delle gocce (breakup, drag, collisioni, coalescenza) si completano prima che le misure siano possibili, e ciò rende difficile convalidare i modelli più sofisticati.
Possibili approcci:
� Modellare il flusso (bifase) all’interno dell’iniettore
� Utilizzare le informazioni sulla struttura dello spray e la sua interazione con l’ambiente per convalidare i modelli dell’evoluzione dello spray.
Nota: La penetrazione e l’angolo iniziale dello spray sono i parametri più facilmente misurabili in spray densi (Diesel e GDI)
Modellistica degli spray
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Spray Diagnostics – A.Coghe
La regione interna di uno spray è difficilmente osservabile con tecniche ottiche perchè la trasmissività della radiazione luminosa è ridotta a causa dell’elevata concentrazione delle gocce
Spray densi
( )( ) ( ) dxKdxc
I
Iln
L
0
L
0
extvt
0 ∫ ∫+λε=
λλ
( ) ( ) ( )
−
λε−λ=λ ∫∫
L
0
ext
L
0
v0t dxKexpdxcexpIILegge di Beer-Lambert
Estinzione
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Spray Diagnostics – A.Coghe
Andamento dell’estinzione di un fascio luminoso che attraversa unospray Diesel in assenza di evaporazione, in funzione del tempo eper diverse distanze, z, dall’iniettore.
Estinzione
time (ms)
Inte
nsity
(I/I
o)
0
0.2
0.4
0.6
0.8
1
0 0.5 1 1.5 2 2.5 3
Z
Z = 0 37.5 mm
Araneo L., Brunello G., Coghe A. ,Cossali G.E., SAE Paper No. 1999-01-0525
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Spray Diagnostics – A.Coghe
La penetrazione è un parametro integrale che non obbedisce ad una legge universale. La sua misura viene utilizzata per “tarare” i codici delle simulazioni CFD per ciascuna tipologia di spray non-stazionari e determinare, a posteriori, il diametro iniziale delle gocce.
Penetrazione (1/3)
Satoru Sasaki, Hisashi Akagawa and Kinji Tsujimura, SAE Paper No. 980805
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Spray Diagnostics – A.Coghe
Penetrazione (2/3)
0.0 0.5 1.0 1.50
10
20
30
40
50
60 ztip (mm) ρ=1.17 kg/m3
ρ=2.31 kg/m3
ρ=4.62 kg/m3
ρ=6.93 kg/m3
ρ=7.0 kg/m3
ρ=12.0 kg/m3
ρ=20.0 kg/m3
ρ=30.0 kg/m3
ρ=40.0 kg/m3
Time ASI (ms)
La penetrazione di uno spray dipende fortemente dalla densità del gas nella camera di combustione, quindi dalla fase del ciclo a cui si avvia e si completa l’iniezione.
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Spray Diagnostics – A.Coghe
Penetrazione (3/3)
( ) α−ρρ=η
lg0z /Dc
z
In assenza di evaporazione, l’utilizzo di opportune grandezze adimensionali fa collassare tutte le curve su due linee asintotiche: η = τ near field; η = τ1/2 far field
0.01 0.1 1 10 1000.01
0.1
1
10
τNS
η NS=τNS
1/2η NS=τNSη NS1200 rpm (HS)
ρ (kg/m3)
1.17
2.31
4.62
6.93
12.0
20.0
30.0
40.0
500 rpm (LS)
ρ (kg3)
1.17
2.31
4.62
6.93
7.0
12.0
20.0
30.0
40.0
( ) β−ρρ=τ
lg0t
0
/Dc
tU
Naber and Sieber, SAE 960034Araneo L. et al., SAE 1999-01-0525
I coefficienti cz, ct, α e β vanno ricavati per interpolazione dei dati sperimentali e dipendono dal tipo di iniettore e dalla legge di iniezione.
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Spray Diagnostics – A.Coghe
La formazione della miscela combustibile è un processo complessoe difficile da analizzare, teoricamente e sperimentalmente.
Esiste una stretta interdipendenza tra getto liquido, moto dell’aria e geometria della camera di combustione
Formazione della miscela
El-Mahallawy F. and El-Din Habik S., “Fundamentals and Technology of Combustion”, Elsevier, 2002
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Spray Diagnostics – A.Coghe
Interazione spray & gasPuò essere studiata con tecniche ottiche, anche in condizioni non stazionarie, misurando il campo di moto del gas e delle diverse classi dimensionali di gocce.
Esempio: spray GDI (hollow-cone). Misure ottenute tramite LDV e PIV
Araneo L., Coghe A., Brunello G., Dondè R., SAE Paper No. 2000-01-1901
G. Rottenkolber, et al., University of Karlsruhe, D-76128 Germany
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Spray Diagnostics – A.Coghe
Entrainment (1/5)
r = 10mm
Z
AIRVELOCITY
0.0 0.2 0.4 0.6 0.8 1.0 1.2-1.5
-1.0
-0.5
0.0
0.5
1.0
1.5case 1
z=2.5 mm z=7.5 mm z=12.5 mm z=17.5 mm z=22.5 mm z=27.5 mm z=32.5 mm z=37.5 mm z=42.5 mm z=47.5 mm
Vr (
m/s
)time (ms)
La misura del campo di moto del gas nell’intorno dello spray consente di valutare la diluizione con l’aria ambiente e la formazione della miscela combustibile.
In getti assialsimmetrici stazionari la diluizione, in massa, cresce linearmente con la distanza dall’iniettore:
D
zK
m
mm ee
e
2/1
00
0
=+
ρρ Ke = cost.
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Spray Diagnostics – A.Coghe
Entrainment (2/5)
Negli spray Diesel non stazionari Ke non è costante e l’entrainment non è funzione lineare della distanza.
81.0
o
e
5.1
0
o
o
e
D
zz B
m
m
ρρ
+≅
Coghe A., Cossali G.E., Araneo L., THIESEL 2000
L’analisi di molti dati sperimentali suggerisce la seguente correlazione
in regime isotermo
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Spray Diagnostics – A.Coghe
Entrainment (3/5)
La misura del campo di moto del gas è ottenibile con strumentazione LDV/PDA o PIV.
Esempio di applicazione della tecnica PIV alla misura del campo di moto nell’intorno di uno spray Diesel.
ρgas = 40 kg/m3ρgas = 7 kg/m3
Araneo L., Brunello G., Coghe A. ,Cossali G.E., SAE Paper No. 1999-01-0525
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Spray Diagnostics – A.Coghe
Entrainment (4/5)
Il confronto dei risultati della portata di entrainment (misurata con LDV) con quelli delle visualizzazioni con Laser Sheet (LSV) ha rivelato una sensibile differenza tra il volume istantaneo dello spray e quello di aria aspirata attraverso la superficie laterale. Questo si può spiegare con l’inglobamento di aria nel fronte dello spray durante la sua penetrazione
0 10
10
20
30
40 6 kg/m3, LDV
6 kg/m3, photo 20 kg/m3, LDV 20 kg/m3, photo
Time (ms)
Araneo L., Brunello G., Coghe A. ,Cossali G.E., SAE Paper No. 1999-01-0525
La differenza è infatti marcata nel transitorio iniziale della propagazione dello spray.
Cossali G.E., Coghe A., Araneo L., AIAA J., 39 (6) (2001) 1113-1122
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Spray Diagnostics – A.Coghe
Informazioni molto dettagliate sono oggi ottenibili impiegando la tecnica PIV per l’analisi sperimentale della interazione gas-superficie liquida del getto (local gas entrainment).
Entrainment (5/5)
Satoru Sasaki, Hisashi Akagawa and Kinji Tsujimura, SAE PAPER No. 980805
Diesel spray
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Spray Diagnostics – A.Coghe
Grandezze misurabili
Principali grandezze misurabili in uno spray (in assenza di combustione):
� Morfologia (angolo, volume, penetrazione, struttura fine,…)
� Campo di moto (medio e istantaneo, delle gocce e del gas ambiente)
� Dimensioni delle gocce (valori medi e p.d.f.)
� Frazione liquido/vapore(grado di evaporazione)
� Rapporto aria/combustibile
(puntuale e istantaneo)
Araneo L., Coghe A., Brunello G., Dondè R., SAE Paper No. 2000-01-1901
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Spray Diagnostics – A.Coghe
Tecniche sperimentali
Principali tecniche ottiche impiegabili in uno spray (in assenza di combustione):
� Visualizzazioni (Shadow, Schlieren, Mie scattering, LSV,…)
� Assorbimento/estinzione
� Velocimetria laser (LDV, PIV, …)
� Granulometria laser (PDV, Diffrazione, Estinzione, Polarizzazione,….)
� Misure di composizione: vapore/liquido (Schlieren, LIF,…)
Immagine Schlieren di uno spray GDI (multi-hole injector) in fase di evaporazione
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Spray Diagnostics – A.Coghe
Banchi prova (1/3)
G. Rottenkolber, et al., University of Karlsruhe, D-76128 Germany
� Motori accessibili otticamente (monocilindri sperimentali)� Camere a volume costante contenenti gas a pressione e temperatura
variabile
quartz window
mirror
Optically accessible DAF diesel engine (by R.J.H. Klein-Douwel)
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Spray Diagnostics – A.Coghe
Banchi prova (2/3)
Una camera a volume costante permette un maggiore accesso ottico e facilita l’utilizzo delle diagnostiche laser più sofisticate.
B. Bougie, Appl. Phys. B 80, (2005), pp.1039-1045
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Spray Diagnostics – A.Coghe
Esempio di camera a volume costante in grado di simularecondizioni motoristiche.
Pressione: 1 – 10 bar
Temperatura: 300 - 500 K
Banchi prova (3/3)
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Spray Diagnostics – A.Coghe
La tecnica shadow viene comunemente utilizzata per visualizzare il contorno dello spray e consente di definirne accuratamente l’angolo e la penetrazione.
La differenza di densità tra il liquido ed il gas produce una differenza dell’indice di rifrazione e quindi del cammino ottico di un fascio di luce collimato: l’immagine dello spray appare come un’ombra.
Immagini Shadow
light source
colimatinglens
object (spray in this case)
image relay optics
display
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Spray Diagnostics – A.Coghe
La tecnica di visualizzazione Schlieren è basate su questo principio:
Immagini Schlieren (1/2)
the spray is like a strange lens imposinga new pattern in the light
the background (dc offset) rays focus in axis, because they are at zero spatial frequency, and imagerays focus off-axis
the classic Schlieren knife edgeremoves background but alsopart of the image (can also use a maskwith a dot)
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Spray Diagnostics – A.Coghe
Immagini Schlieren di uno spray (benzina) in condizioni evaporative.
Le visualizzazioni Shadow e Schlieren sono relativamente semplici ma non forniscono dati quantitativi ed integrano su tutto il cammino ottico del fascio attraverso lo spray.
Iniettore GDI multiforo
Immagini Schlieren (2/2)
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Spray Diagnostics – A.Coghe
L’evaporazione può essere studiata qualitativamente con diverse tecniche: Shadow, Schlieren e LES (Laser Elastic Scattering).
Evaporazione (1/3)
B. Bougie et al., Appl. Phys. B 80, 1039–1045 (2005)
Diesel spray 0.4 ms after SOI
Vaporizing (right column)
Non-vaporizing (left column)
Tempo di esposizione = 100 ns
Condizioni:
Pgas = 4MPa,
Pfuel = 100MPa
Differenze chiaramente visibili ma difficilmente quantificabili.
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Spray Diagnostics – A.Coghe
Due immagini simultanee della diffusione elastica (Mie scattering) e dellafluorescenza possono essere utilizzate per visualizzare le gocce liquide edil vapore di uno stesso spray. Alternativamente si può visualizzare la fluorescenza emessa da composti aggiunti al combustibile, che emettono a a λ diverse in fase liquida o di vapore.
Evaporazione (2/3)
La fluorescenza è stimolata da un fascio laser nel vicino UV e si manifesta a λ più spostate verso il rosso.
Due filtri ottici permettono di separare le emissioni fluorescenti dalla diffusione elastica delle gocce alla lunghezza d’onda del laser.
H. Zhao and N. Ladommatos, Prog. Energy CombusL Sci. Vol. 24, pp. 297-336, 1998
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Spray Diagnostics – A.Coghe
Evaporazione (3/3)
Sistema ottico per misure LIF-PLIEF (Planar Laser Induced Exciplex Fluorescence)
Da queste immagini è possibile ricavare il rapporto di equivalenza della miscela
H. Zhao and N. Ladommatos, Prog. Energy CombusL Sci. Vol. 24, pp. 297-336, 1998
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Spray Diagnostics – A.Coghe
2D-detector
Imaginglens
Flame
Cylindrical lens
Laser beam
Un fascio laser è compresso in un piano di luce che illumina una specifica sezione dello spray.
Una matrice 2-D di sensori (CCD camera) riprende l’immagine prodotta dalla diffusione della luce da parte delle gocce dello spray (Mie scattering).Ottima risoluzione temporale: Laser ∼ 10 nsCamera ∼ 0.1 µs
Visualizzazioni bidimensionali
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Spray Diagnostics – A.Coghe
L’immagine di una sorgente puntiforme (goccia) non appare tale nel piano immagine della camera, ma forma una figura di diffrazione (Airy disk), anche se ottenuta con una lente perfetta, esente da aberrazioni.
Valore limite dovuto alla diffrazione:
( ) 1Mf 44.2d Ndiff λ+=
Risoluzione dell’immagine
L’immagine di una goccia è data dalla convoluzione dell’ Airy disk e dell’immagine geometrica della goccia:
( ) 22diffpi dMdd +=
M = z0/Z0 image magnification
Il diametro effettivo è maggiore di quello reale e indipendente dalla dimensione della goccia per dp < 10 µµµµmSolo per dp > 50 µµµµm la dimensione dell’immagine corrisponde al diametro geometrico.
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Spray Diagnostics – A.Coghe
Consente di ricavare dati quantitativi (campo di moto 2-D) da due immagini fotografiche registrate in rapida sequenza
Utilizza particelle traccianti e ne misura lo spostamento nel piano illuminato da una lama di luce laser, in un intervallo temporale finito.
Particle Image Velocimetry (PIV)
t
xVx ∆
∆=
t
yVy ∆
∆=
2y
2x VVV += Due successivi impulsi laser generano due immagini da
cui si ricava lo spostamento delle particelle.
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Spray Diagnostics – A.Coghe
IA, interrogation area
∆Z0 light-sheet thickness
M = z0/Z0 image magnification
Depth of field: the region in which the image is “acceptably” sharp
Object plane
( ) λ+=δ 2N
2z fM/114
LN D/ff =
Ottica PIV
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Spray Diagnostics – A.Coghe
Un algoritmo numerico (2-D cross-correlation) opera come una traslazione di un’area di interrogazione della prima immagine IA1 nella corrispondente della seconda immagine IA2 e permette di identificare lo spostamento ottimale che realizza la “perfetta” sovrapposizione delle particelle presenti nelle due immagini.
( ) ( ) ( )∑∑= =
++⋅=ΦM
1i
N
1j21 nj,migj,ign,m
• •
• •
• •
• • •
• •
•
IA1 IA2
Tra i due impulsi del laser:
Le particelle blu si sono mosse fuori della IA
Le particelle rosse sono entrate nella IA
First frame Second frame
Particle Image Velocimetry (PIV)
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Spray Diagnostics – A.Coghe
La separazione delle due fasi, gas e gocce, è ottenibile utilizzando traccianti fluorescenti nel gas. Un filtro ottico separa il segnale fluorescente da quello di diffusione elastica (Mie scattering) prodotto dalle gocce.
G. Rottenkolber et al., Spray analysis of a gasoline direct injector by means of simultaneous two phase PIV
Spray flow Gas flow
Applicazione PIV agli spray
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Spray Diagnostics – A.Coghe
PIV in fase evaporativa
La tecnica PIV consente l’analisi dell’entrainment di gas lungo la superficie laterale dello spray anche in condizioni evaporative, pur se con minore risoluzione in prossimità della testa del getto.
Iniettore Diesel a 6 fori
Le misure sono possibili solo da un lato dello spray perché dalla parte opposta la lama di luce laser risulta fortemente attenuata (estinzione).
Dong-Ryul Rhim and Patrick V. Farrell, sae Paper2002-02P-204
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Spray Diagnostics – A.Coghe
Due telecamere poste ad un certoangolo formano un sistema PIV stereoscopico che, sempre con illuminazione a singola lama di luce, consente di valutare anche la terza componente di velocità.
I vettori 3-D vengono ricostruitidalle proiezioni delle due mappe 2-D misurate nel piano della lama di luce.
Laser sheet
Displacement angle
Stereoscopic view angle
Measured velocityat right camera
True velocity
Measured velocityat left camera
Sistema PIV 3-D
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Spray Diagnostics – A.Coghe
Impiega:
Un Laser speciale ad elevata frequenza di ripetizione del doppio impulso (10 kHz)
Camera CMOS ad elevato frame rate (∼ 2 kHz)
Memoria RAM dedicata (∼ 4 GB)
Non ancora adeguato a misure di spray non stazionari !
200 250 300 350 400 450 500 550 600 650 700 750 800 850pix
0
50
100
150
200
250
300
350
400
450
500
550
600
pix
Vector map: Filtered, 41×39 vectors (1599), 547 rejectedBurst#; rec#: 1; 1 (1), Date: 01/01/1970, Time: 01.00.00.000Analog inputs: 0.000; 0.000; 0.000; 0.000
200 250 300 350 400 450 500 550 600 650 700 750 800 850pix
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50
100
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200
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250
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550
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pix
Statistics vector map: Vector Statistics, 39×39 vectors (1521)Size: 640×640 (190,0)
PIV time-resolved
Esempio: getto gassoso con swirl
Sono mostrate tre immagini successive con ∆t ∼ 1 ms
La quarta immagine è la media di 200 immagini istantanee
La successione delle tre immagini indica chiaramente la presenza di una tipica instabilità generata dal moto azimutale: la precessione del vortice
1 2
3
46
Spray Diagnostics – A.Coghe
Una goccia illuminata da due fasci laser, provenienti dalla stessa sorgente, diffonde la radiazione nello spazio e genera frange di interferenza sulla superficie di un fotorivelatore con frequenza (Doppler) proporzionale alla velocità della particella.
Inci
dent
bea
ms
Detector 1
Detector 2
t
LDV-PDV: principio base
Due rivelatori distinti registrano lo stesso segnale, ma con una differenza di fase (ritardo temporale) proporzionale al diametro della goccia (se omogenea e sferica).
Uno strumento basato su questi due fenomeni consente la misura simultanea di velocità e diametro di ogni singola goccia di uno spray.
47
Spray Diagnostics – A.Coghe
Negli strumenti LDV le frange di interferenza vengono generate nella regione d’incrocio di due fasci laser (volume di misura) attraversata dalle particelle traccianti (in aria) o dalle gocce dello spray.
s
Uf xD ∆
=Ux
∆sθθθθ
P
)2/(sinU2
f xD θ
λ=
t
Doppler signal
Una particella che attraversa le frange modulal’intensità della luce diffusa ad una frequenzauguale alla velocità della particella divisa per la distanza tra due frange contigue
frequenza Doppler
( )2/2 θλ
sins =∆
Laser Doppler Velocimetry (LDV)
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Lo schema precedente è detto Velocimetro differenziale e presenta il vantaggio di una grande semplicità e robustezza del sistema ottico. Inoltre, la frequenza Doppler risulta indipendente dall’angolo di osservazione e consente una configurazione con rivelatore posto a 180° (back-scatter).
pinholeUx
Lens
θθθθ
PD
)2/sin(U2
f xD θ
λ=
Velocimetro differenziale
Un filtro spaziale (pinhole) ed una lente garantiscono che solo la radiazione diffusa dalla particella venga ricevuta dal ricevitore, riducendo quindi il rumore dovuto a luminosità ambientale o riflessi.
Il modo differenziale assicura anche una migliore risoluzione spaziale della misura.
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Length Width Height=δ
θπ
λ=δ
2sinDE
F4
L
zL
y DE
F4
πλ=δ
θπ
λ=δ
2cosDE
F4
L
x
Il volume di misura è un ellissoide generato dalla sovrapposizione dei due fasci laser nella loro regione focale. La distribuzione di intensità luminosa è Gaussiananelle 3 direzioni. Le dimensioni geometriche sono definite dai punti a 1/e2 dell’intensità massima.
Measurementvolume
0 1/e 2
δδδδz
δδδδx
δδδδy X
Z
Y
F
θθθθDL
Y
Transmittingsystem
Volume di misura
Dantec Dynamics documentation
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Spray Diagnostics – A.Coghe
I sistemi LDV – PDV risolvono direzione e verso del vettore velocità, individuati dall’orientamento nello spazio delle frange e dalla loro velocità di scorrimento ottenuta mediante una cella di Bragg (frequency shift).
Uno shift in frequenza di un fascio laser rispetto all’altro produce uno scorrimento delle frange a frequenza fissata e la velocità viene così misurata in un sistema di riferimento in moto in direzione e con velocità note.
Velocità positive producono fD > fs, quelle negative fD < fs
fmax
fshift
fmin
f
UUmin Umax
Umin Umax no shift shift
fshiftParticle
fDoppler
+U
-U
Risoluzione direzionale
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Laser Braggcell
Coloursplitter
PM
PM
Fibre manipulators
Single mode polarisationpreserving fibres
Flow
Back scattered light
Multimodefibre
Interferencefilters
Coloursplitter
Single modefibres
Misure simultanee di due componenti della velocità sono possibili con un sistema laser (Argon-Ion) a due colori e due fotoricevitori con filtri appropriati.
La misura della terza componente richiede un secondo velocimetro 1-D.
Dantec Dynamics documentation
Configurazione 2-D in back scatter
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La diffusione non è uniforme in tutte le direzioni e dipende da: indice di rifrazione (relativo al mezzo), polarizzazione e curvatura della superficie della goccia.
L’angolo di deflessione dipende dalla legge di Snell.
La fase dipende dal camminoottico all’interno della goccia.
Ad angoli particolari prevale una tipologia di diffusione:
A 30°- 70° 1°rifrazione
B 80°- 110° riflessione
C 135°- 150° 2°rifrazione
Medium
Partrel n
nn =
La diffusione di radiazione da parte di una goccia avviene per: riflessione, trasmissione o rifrazione (singola o multipla)
Diffusione di luce
Dantec Dynamics documentation
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X
Y
ϕϕϕϕ
Detector 1
Detector 2
Scattering plane
Flow
Zθθθθ
ψψψψ
ψψψψ
Definizioniθ cross angleϕ scattering angleψ elevation angle
Il diametro della goccia è ricavato dalla differenza di fase dei segnali ricevuti da due fotoricevitori posti ad angoli diversi
La velocità della particellaviene ricavata dalla frequenza Doppler misurata da un solo fotoricevitore
( ) DfU22 /sin θ
λ=
Schema ottico LDV - PDV
Dantec Dynamics documentation
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Se la riflessione è il modo dominante
( )ϕψθψθ
λπ
φcoscoscos
sinsin
−=
12
2 pd
Se la rifrazione è il modo dominante
( ) ( )( )ϕψθ+−+ϕψθ+
ψθλ
π−=φ
coscoscos12nn1coscoscos12
sinsinnd2
r2r
rp
In entrambi I casi la differenza di fase varia linearmente col diametro della goccia e dipende solo dalla geometria del sistema ottico (angoli) e dall’indice di rifrazione della goccia (solo per la rifrazione).
Non è necessaria alcuna calibrazione!
Relazione fase – diametro (1/2)
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Spray Diagnostics – A.Coghe
Esiste un’ambiguità dovuta alla peridicità della fase (2π) che può essere risolta con l’impiego di tre fotoricevitori. Si ottiene:
� Migliore risoluzione nella misura dei diametri
� Maggiore “range dinamico” dello strumento� Riconoscimento delle gocce non sferiche (da scartare)
dmax
ΦΦΦΦ
ΦΦΦΦ1-2
ΦΦΦΦ1-3
360°
0d
dmeas.
ΦΦΦΦ 1-2 ΦΦΦΦ 1-3
ψψψψ
ϕϕϕϕ
Detector 1
Detector 3
Detector 2
Relazione fase – diametro (2/2)
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Il sistema ottico di trasmissione dei fasci laser è identico a quello del sistema LDV.
I sistemi di ricezione commerciali utilizzano tre fotoricevitoriintegrati in un’unica ottica a grande apertura.
Configurazione del sistema PDV
U1
U2
U3
A B C
Una maschera con tre aperture, una per ciascun fotoricevitore, definisce gli angoli di osservazione.
Le diverse maschere permettono di selezionare il “range” di misura dei diametri.
A small size rangeB medium size rangeC large size range
Dantec Dynamics documentation
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Spray Diagnostics – A.Coghe
La diffusione elastica di luce da parte di particelle di dimensioni maggiori del micron (Mie scattering) è caratterizzata da una intensità che cresce con D2. Pertanto in uno spray le gocce grandi sono più “visibili” da un sistema ottico di quelle più piccole.
Mie Scattering
Intensità della diffusione in avanti con angolo di 2° rispetto alla direzione di incidenza.
Gocce di uno spray
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Araneo L, Tropea C., SAE Paper 2000-01-2047, 2000
0 2 4 6 8 10 120
50
100
150
200
250
Axi
al v
eloc
ity (
m/s
)
Time (ms)
Il grafico mostra l’andamento temporale delle velocità di singole gocce, misurate sull’asse dello spray, in prossimità dell’ugello.
E’ solo un campione statistico, ma significativo della dinamica dello spray.
Applicazione LDV in spray
Spray DieselSingola iniezione
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Araneo L. et al., ICOLAD 2005
Influenza dell’apertura del filtro spaziale nell’ottica di ricezione di un sistema PDV.
Andamento della velocità delle gocce in funzione del tempo a 40 mm dall’iniettore, 1 mm fuori asse.
Pinj = 500 bar, Pg = 7 bar (air), durata iniezione = 2 ms.
Applicazione PDV in spray
Sensibilità delle misure anche a minime variazioni dei parametri del sistema ottico
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Araneo et al., SAE Paper 2000-01-1901
Effetto della pressione in camera sulla distribuzione radiale dei diametri medi delle gocce (D10) a 30 mm dall’ugello
Si osservano sensibili variazioni dei diametri per effetto della pressione e della temperatura in camera.
Misure riferite ad un preciso intervallo temporale ∆t = 1 – 1.5 ms a partire dall’avvio dell’iniezione.
Applicazione PDV in spray GDI (1/2)
Pressure swirl atomizer
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Applicazione PDV in spray GDI (2/2)
Diametro di Sauter misurato con PDV al variare della pressioni di iniezione:
D32 diminuisce al crescere dell’angolo dello spray e della pressione di iniezione.
GDI swirl injector
F. Zhaoa, M.-C. Laia, D.L. Harringtonb, Progress in Energy and Combustion Science 25 (1999) 437–562
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Conclusioni
Negli ultimi anni si è osservata una rapida crescita, per numero e tipologia, delle tecniche laser utilizzate per la diagnostica dei processi di combustione nei motori a combustione interna.
In particolare si è assistito allo sviluppo di nuove e più sofisticate tecniche ottiche applicate allo studio del processo di formazione della miscela combustibile.
Questo processo è molto importante perché controlla le successive fasi di combustione e di formazione delle emissioni inquinanti.
La varietà delle diagnostiche proposte ed impiegate rende molto difficile una loro descrizione dettagliata ed esauriente, in quanto richiederebbe una approfondita conoscenza dei fenomeni fisici che controllano l’interazione radiazione – materia, oltre a nozioni di ottica, elettronica, statistica, etc…
Questa presentazione non ha quindi la pretesa di essere esaustiva, ma ha inteso presentare sinteticamente alcuni problemi e mostrare i potenziali risultati ottenibili con le tecniche moderne.