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Interazione cinetica-turbolenza
Interazione cinetica-turbolenza
Alberto Cuoci
Chimica e fluidodinamica della combustioneAnacapri, Villa Orlandi, 5-9 Ottobre 2009
Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica “G. Natta”Politecnico di Milano
Interazione cinetica-turbolenza
Il problema
Modellazione numerica della combustione turbolenta
Schemi cinetici di grandi dimensioni:
- centinaia di specie chimiche
- migliaia di reazioni
Tecniche numeriche sofisticate
Codici di calcolo complessi
Risorse computazionali significative
Elevati gradienti di concentrazione e temperatura
Ampio spettro di scale temporali e spaziali
2
Interazione cinetica-turbolenza
Interazione combustione - turbolenza
Chimica
Slow chemistry
Finite-rate chemistry
Fast chemistry
Fluido-dinamica
Scala di Kolmogorov
Tempo medio di residenza
ττττ (s)
103
100
102
101
10-1
10-4
10-2
10-3
10-5
10-8
10-6
10-7
10-9
le reazioni di combustione, a causa dell’elevato rilascio di
calore, modificano fortemente la densità e la viscosità dei
gas, provocando forti accelerazioni
la turbolenza può portare ad un più efficace mescolamento dei reagenti e quindi migliorare la
combustione; se troppo intensa può tuttavia portare all’estinzione
della fiamma
NOx
Soot
CO
Mixed - Burned
Miscelazione perfetta
3
norm
aliz
ed m
ass
fra
ctio
n
Inlet mixture: C3H8 + AirTemperature: 1800 K
Inlet mixture: C3H8 + AirTemperature: 1800 K
fuel
Adapted from Fox R.O., “Computational Models for Turbulent Reacting Flows”, Cambridge, 2003
Interazione cinetica-turbolenza
Tempi chimici caratteristici 4
α
=
= ∏ji
NS
j j ii 1
r k C velocita’ di reazione
velocita’ di formazione=
= ν∑NR
ji i j
j 1
R r
∂=∂
iik
k
RJ
C
Matrice Jacobiana delle velocita’ di formazione
τ =µi
i
1 Tempi chimici caratteristici
Autovalori della matrice Jacobiana
Come e’ possibile stimare i tempi chimici caratteristici di un sistema reattivo complesso, costituito da NS specie chimiche coinvolte in NR reazioni?
=j 1,...,NR
=i 1,...,NS
==
i 1,...,NS
k 1,...,NS
=i 1,...,NS
Fox R.O., “Computational Models for Turbulent Reacting Flows”, Cambridge University Press, 2003
Interazione cinetica-turbolenza
Parametri caratteristici: Damköhler
Parametro adimensionale in grado di caratterizzare la combustione: Numero di Damköhler
flow
chem
tempo caratteristico moto del fluidoDa
tempo caratteristico di reazione
τ≡ =
τ
Il tempo caratteristico del moto del fluido dipende dal sistema preso in considerazione. Ad esempio nel caso di fiamme premiscelate generalmente si ha
Tempo di vita dei grandi vortici
Tflow
rms'
L
vτ =
Da >> 1
Chimica estremamente veloce, sistema controllato dalla
fluidodinamica
Da << 1
Chimica estremamente lenta, sistema controllato dalla
cinetica
5
Controllo Fluidodinamico Controllo Cinetico
Il tempo chimico caratteristico e’ diverso per ciascuna specie.
Si possono dunque avere due comportamenti asintotici:
Peters N., “Turbulent Combustion”, Cambridge University Press, 2000
Interazione cinetica-turbolenza
Modellazione della turbolenza
RANSReynolds-Averaged Navier-Stokes
Descrivono solo il flusso medio. La turbolenza deve essere modellata.
LESLarge Eddy Simulation
Descrive il moto dei grandi vortici. Le griglie di calcolo sono troppo grandi per descrivere i vortici piccoli, che vengono modellati (modelli di sottogriglia).
Le equazioni vengono risolte tal quali dopo una discretizzazione sufficientemente fine.
DNSDirect Numerical Simulation
RANS
LES
DNS
tempo
Q(t)
Modellazione dei termini di generazione
Bilancio di materia Equazioni RANS ( ) ²( ) ±'' ''
,k
i k k i k i k kj j
u V ut x x
r wr w w r w
¶ ¶ ¶+ = - + + W
¶ ¶ ¶
% %%
6
Interazione cinetica-turbolenza
Effetto delle fluttuazioni (I)
= −
n aEk(T) AT exp
RT
La velocità di formazione di una generica specie è un termine non lineare rispetto alla composizione e fortemente non lineare rispetto alla temperatura:
i
ii
R k(T) cα= ∏
( ) ( ) ( )R , T R ', T T ' R , T= + + ≠c c c c
La complessità può essere risolta attraverso uno sviluppo in serie di Taylor intorno ai valori medi di temperatura e concentrazione
( ) ( ) ( )= = =
=
∂ ∂ ∂= + + = + + + +∂ ∂ ∂ ∂
∂ ∂+∂ ∂ ∂
∑ ∑∑
∑
2NS NS NS' ' 'i i j
i 1 i 1 j 1c,Ti i jc,T c,T
2 2NS2 '
i2i 1 ic,T c,T
R R 1 RR , T R ', T T ' R , T c T ' c c
c T 2 c c
1 R 1 RT ' c T '
2 T 2 c T
c c c c
+ termini di ordine superiore
7
Legge di Arrhenius
Di conseguenza la velocita’ di reazione media NON coincide con la velocita’ di reazione calcolata in corrispondenza dei valori medi di temperatura e concentrazione:
Interazione cinetica-turbolenza
Effetto delle fluttuazioni (II) 8
Applicando l’operatore di media:
( ) ( )2 2 2NS NS NS
' ' 2 'i j i2
i 1 j 1 i 1i j ic,T c,Tc,T
1 R 1 R 1 RR , T R , T c c T ' c T '
2 c c 2 T 2 c T= = =
∂ ∂ ∂≈ + + +∂ ∂ ∂ ∂ ∂∑∑ ∑c c
(I) (II) (III) (IV)
I termini (II), (III) e (IV) sono direttamente associati alla non linearita’ della velocita’ di formazione rispetto alla temperatura e alla concentrazione.
Essi sono funzione delle fluttuazioni di concentrazione e di temperatura e in generale non possono essere trascurati
Questi termini devono essere modellati, ovvero espressi in funzione delle sole variabili medie
( ) ( ) CR , T R , T C= +c c
Interazione cinetica-turbolenza
Fluttuazioni di temperatura e concentrazione
0
10
20
30
-0.2 -0.1 0 0.1 0.2 0.3
0.6
1
1.4
1.8
-0.2 -0.1 0 0.1 0.2 0.3
R(c
+c’
, T
+T’)
R(c
, T)
δ δ
Ea = 10000 cal/mol Eatt = 50000 cal/mol
concentrazione
temperatura concentrazione
temperatura
Le fluttuazioni di temperatura hanno un effetto estremamente importante, soprattutto sulle reazioni con elevata energia di attivazione
= −
n 2aER AT exp c
RT
Esempio: reazione del secondo ordine
T '
Tδ =
T '
Tδ =
c '
cδ =
c '
cδ =
9
Interazione cinetica-turbolenza
Effetto delle fluttuazioni turbolente (I) 10
T
t
T
t'T T T= +
T
t
T
t'T T T= + '= +T T T
Fast chemistry: CO
Turbulent fluctuations
mean
temperature [K]equivalence ratio
CO
mo
le f
racti
on
Interazione cinetica-turbolenza
Effetto delle fluttuazioni turbolente (II) 11
temperature [K]
equivalence ratio
soo
t vo
lum
e f
racti
on
[p
pm
]
temperature [K]equivalence ratio
NO
mo
le f
racti
on
Slow chemistry: NOx
cycle number
mole
fra
ctio
n
Finite-rate chemistry: Soot
cycle number
volu
me f
ract
ion
Steady value
Steady value
mean
mean
Interazione cinetica-turbolenza
Effetto delle fluttuazioni turbolente (III) 12
Finite-rate chemistry: Soot
mean temperature [K]
volu
me f
ract
ion
Fast chemistry: CO
mean temperature [K]
mole
fr
act
ion
Slow chemistry:NO
mean temperature [K]
mole
fr
act
ion
L’effetto delle fluttuazioni di temperatura e’ piu’ difficile da descrivere nel caso del soot, principalmente a causa della
dipendenza non monotona con la temperatura stessa
Interazione cinetica-turbolenza
Interazione tra cinetica e turbolenza 13
RANS
LES
DNS
time
Y(t)
Modello di interazione cinetica-turbolenza
(Modello di combustione turbolenta)
Finite rate chemistry: PAH e soot
Fast chemistry: CO Slow chemistry: NOx
Eddy-Dissipation (ED)Steady Laminar Flamelet
Model (SLFM)
Post-processamento cinetico basato sul disaccoppiamento tra
chimica e fluidodinamicaInterazioni tra cinetica e
turbolenza particolarmente forti
Ret
loca
l a
mo
un
t
RANS
DNS
LES
Pollutant formationPollutant formation
Interazione cinetica-turbolenza
Modelli di combustione turbolenta
Reaction rates approach (RRA)
viene modellato solo il termine di reazione
il termine di reazione può essere calcolato off-line (all’esterno del codice fluidodinamico) e memorizzato in opportune librerie (flamelet approach) oppure deve essere calcolato on-line(EDC, PASR)
costo computazionale molto alto
buona accuratezza
Primitive variables approach (PVA)
devono essere determinati solo i campi di opportuni scalari, le variabili primitive
non vengono risolti i bilanci di temperatura e di materia sulle singole specie nel dominio di calcolo
la struttura della fiamma viene determinata off-line in funzione delle variabili primitive e memorizzata in opportune librerie
costo computazionale inferiore rispetto all’approccio Reaction Rates
1. Eddy Break-Up2. Eddy Dissipation
2. Eddy Dissipation – Finite Rate
Infinitely Fast Chemistry
1. Fast Chemistry – PDF mixture fraction
1. Eddy Dissipation Concept2. Transported PDF Flamelet Model
3. PASR
Finite Rate Chemistry
1. Flamelet Approach
Reaction Rates Approach (RRA)
Primitive VariablesApproach (PVA)
14
Interazione cinetica-turbolenza
Metodi RRA 15
Reaction Rate Approach
1.Eddy Break-Up Model
2.Eddy Dissipation Model
3.Eddy-Dissipation / Finite-Rate Model
4.Eddy Dissipation Concept Model
Interazione cinetica-turbolenza
Eddy Dissipation Break-Up (EBU) 16
Equazione di trasporto
Termine di reazione
ε= ρ ωκ
'' 2F EBU FR C
ε ≈κ τmix
1tempo di mescolamento
( ) ( ) '' 2F
'' 2 '' 2 '' 2TF F F
T
Rt Sc Sc
ω ∂ µ µρω + ∇ ρ ω = ∇ + ∇ω + ∂
v
''2 ''2 ''2 ''2F F F FR P D Kω ω ω ω= + +
= FO
RR
r=
+F
PR
R1 r
F rO (1 r)P+ → +Reazione irreversibile one-step
Velocita’ di reazione
Varianza della frazione massiva del fuel
velocita’ di formazione
termine di produzione
termine di dissipazione
termine di interazione con la cinetica
Spalding D.B., “Development of the Eddy Break-Up Model of turbulent combustion”, 16th Symposium
(International) on Combustion, 1976
Interazione cinetica-turbolenza
Eddy Dissipation Break-Up (EBU) 17
( ) ( ) '' ''F O
'' '' '' '' '' ''TF O F O F O
T
Rt Sc Sc
ω ω ∂ µ µρω ω + ∇ ρ ω ω = ∇ + ∇ω ω + ∂
v
Termine di reazione '' '' '' '' '' '' '' ''F O F O F O F OR P D Kω ω ω ω ω ω ω ω= + +
Equazione di trasporto
termine di produzione
termine di dissipazione
termine di interazione con la
cinetica
Controllo Cinetico
Controllo Fluidodinamico
Tempo di mixing
Numero di Da
Il contributo di interazione con la cinetica nel termine di reazione
ha un peso notevole
Il termine di interazione con la cinetica puo’
essere trascurato
Libby A.L., Williams F. A., “Turbulent Reacting Flows”, Academic Press, 1994
Interazione cinetica-turbolenza
Eddy Dissipation (ED)
±=%
%F ED FR Ce
r wk
Fenomeni diffusivi limitantivelocità di reazione determinata dalla velocità di
miscelazione dei vortici di combustibile e ossidante, supposti distinti
velocità di reazione del Fuel
velocità di reazione dell’ossidante
velocità di propagazione della fiamma
( )min F O PR R Rvelocità di reazione
18
±=
%
%O
O EDR Cr
wer
k
±'
1=
+
%
%P
P EDR Cr
e wr
k
( )min F O PR R R y
controllo fluidodinamico
controllo cinetico
F rO (1 r)P+ → +Reazione irreversibile one-step
Collision Mixing Model
Dae
1.0
0
Da
Si cerca di tener conto del fatto che la dissipazione non e’
distribuita uniformemente, ma concentrata in alcune regioni
Dae ~ 10-3
Magnussen B.F., Hjertager B.,H. “On mathematical modeling of turbulent combustion”, 16th Symposium (International) on
Combustion, 1976
Interazione cinetica-turbolenza
Eddy Dissipation – Finite Rate (ED-FR)
° °,
,
1
[ ]j rNR
A j rrj
R k Ch
=
= Õ
° °exp( )n
r r ak A T E RT= -° °F FR AC
k
e=
%
%
Cinetica limitantevelocità di reazione secondo
un’espressione di tipo Arrhenius
Fenomeni diffusivi limitantivelocità di reazione determinata dalla velocità di
miscelazione dei vortici di combustibile e ossidante, supposti distinti
°±
OO
CR A
r k
e=
%
%
°±
1P
PC
R ABr k
e=
+
%
%
velocità di reazione del Fuel
velocità di reazione dell’ossidante
velocità di propagazione della fiamma
° ° ° ±( )min F O P AR R R Rvelocità di reazione
r)P(1rOF ++++→→→→++++Reazione one-step irreversibile
19
Interazione cinetica-turbolenza
ED-FR consistente
Finite-Rate/Eddy-Dissipation
Finite-Rate/Eddy-Dissipation consistente
Cinetica
Miscelazione
Velocità netta
Diretta Inversa
Velocità nettasecondo Arrhenius
Cinetica
Miscelazione
Velocità limitante
Velocità netta
Diretta Inversa
Reazione chimica interessata da equilibrio
A + B C + D
20
Interazione cinetica-turbolenza
Eddy Dissipation Concept (EDC)
cella di calcolo
0iw% iw%
Turbolenza prossima all’isotropia1/ 4
22.13
kl
neg
æ ö÷ç= ÷ç ÷÷çè ø
frazione volumetrica delle fine structures
* 0.4082n
te
=tempo di residenza medio nelle fine structures
Fine Structures
Reattore stazionario perfettamente miscelato
* 0* * i i
i * ( , ) ir Tw w
wt-
=
*m&
prodotti
* * * i Tw r
τ *
reagenti
*m&
0iw
Reattori omogenei ed isobari
CFDVariabili calcolate dal codice
RANS
%ρ ω ε% %% % % % i u v w T k
* * * i Tω ρ
fine structure
±( )
( )3
*
* 31i i iR l
l
r gw w
t g= -
-%
21
Gran I.R., Magnussen B.F. “A numerical study of a bluff-body stabilized diffusion flame”, Combustion Science and Technology, 119 (1-6), 1996
Interazione cinetica-turbolenza
Metodi PVA 22
Primitive Variable Approach
1.Fiamme laminari diffusive
2.Mixture fraction
3.Stutture di fiamma e Mixing
4.Probability Distribution Functions (PDF)
Interazione cinetica-turbolenza
Flamelets laminari 23
air
fuel
o basso stretchingo basso strain rate
o alto stretchingo alto strain rate
Fiamma turbolenta non premiscelata
Insieme di flamelets
oxygen
fuel
temperature
air diffusion layer
fuel diffusion layer
fuel
air
airair
fuel
Flamelet laminare
Le fiamme turbolente non premiscelate possono essere viste
localmente come un insieme di flamelets laminari, con
caratteristiche fluidodinamiche che dipendono dallo stretching della
fiamma turbolenta
Interazione cinetica-turbolenza
Fiamme laminari diffusive 24
Il picco di temperatura, la posizione della fiamma e dei picchi dei prodotti principali sono in corrispondenza della
composizione stechiometrica
( )∂ωρ = + ρΓ ∇ ∇ ∇ ω∂
2kk kR z z
t
Fronte di fiamma Piano di ristagno
In generale, nel caso di combustione in aria e per fiamme non troppo sbilanciate, il fronte di fiamma e’ localizzato sul
lato aria
Interazione cinetica-turbolenza
Strain rate 25
All’aumentare dello strain rate si osserva la deformazione dei profili di temperatura e
velocità assiale fino ad arrivare allo spegnimento della fiamma.
Soluzione spenta
-80
-40
0
40
80
0 0.2 0.4 0.6 0.8 1 1.2 1.4
Strain rate
Distanza dall’ugello aria [cm]
Velo
cità
ass
iale
[cm
/s]
0.5
O C C
O O
2v vK 1
L v
ρ = + ρ
Lo Strain rate è una stima del tempo di residenza in fiamma.
Formula approssimata per il calcolo dello strain rate:
0 0.2 0.4 0.6 0.8 1 1.2 1.4
Distanza dall’ugello aria [cm]
Tem
pera
tura
[K]
500
1000
1500
2000
2500
Strain rate
Soluzione spenta
Interazione cinetica-turbolenza
Z1 Z2 Z3
Mixture fraction 26
( ) ( ) [ ]∂ ρω + ∇ ρ ω = ∇ ρΓ∇ω +∂ k k k kRt
v
= ω − ω1 F OZ r = + ωP2 F
C TZ
Q= + ωP
3 O
C TZ r
Q
( ) ( ) ( )∂ ρ + ∇ ρ = ∇ ρΓ∇∂ j j jZ Z Zt
v
−=
−
oj j
i F Oj j
Z Zz
Z Z( ) ( ) ( )∂ ρ + ∇ ρ = ∇ ρΓ∇
∂ i i iz z zt
v
=iz 0
=iz 1
( ) ( ) ∂ λρ + ∇ ρ = ∇ ∇ω − ∂ k F
P P
QT T R
t C Cv
Scalare passivo
Lato fuel Lato ossidante
ω0Fr −ω0
O
+ ω0
0P FF
C TQ
0P OC TQ
0P FC T
rQ
+ ω0
0P OO
C Tr
Q
1Z
2Z
3Z
Equazione di conservazione delle specie
Equazione di conservazione dell’energia
( )+ → +F rO 1 r PReazione irreversibile
Lato fuel
Lato ossidanteMixture fraction Equazione di trasporto
I numeri di Lewis per le diverse specie sono assunti unitari e il calore specifico
indipendente dalla temperatura
Peters N., “Turbulent Combustion”, Cambridge University Press, 2000Poinsot T., Veynante D., “Theoretical and Numerical Combustion”, Edwards, 2001
Interazione cinetica-turbolenza
Equazioni Flamelets non stazionerie
Struttura di fiamma nello spazio z 27
∂ρ = + ρχ∇∂
2T
T 1R T
t 2
∂ωρ = + ρχ∇ ω∂
2kk k
1R
t 2
( )=T T t,z( )ω = ωk k t,z ( )=T T z
1x
3x
2x
3y
2y
∇z
piano tangente alla superficie iso-z
superficie iso-z
( )ω = ωk k z
Equazioni Flamelets stazionarie
= − ρχ∇2T
1R T
2
= − ρχ∇ ω2k k
1R
2
Struttura di fiamma
la struttura di fiamma dipende solo dalla mixture fraction z (e dal tempo t)
Poinsot T., Veynante D., “Theoretical and Numerical Combustion”, Edwards, 2001
( )χ = Γ ∇ ∇2 z z
Scalar Dissipation Rate
Interazione cinetica-turbolenza
Struttura di fiamma-Mixing 28
1. Struttura di fiamma
Determinazione dei campi ωk(z) e T(z)
scalar dissipation rate
Soluzione del problema
T(xi) - ωk(xi)
2. Mixing
Determinazione del campo z (xi)
Condizioni al contornoCondizioni iniziali
GeometriaCampo di moto
Cinetica chimicaTermodinamica
La descrizione della struttura di fiamma puo’ avvenire secondo
diversi approcci, a seconda del grado di accuratezza desiderato:
-approccio mixed-burned- equilibrio- flamelets
La determinazione del campo della mixture fraction richiede la risoluzione di una corrispondente
equazione di trasporto
scalar dissipation rate
E’ attraverso lo scalar dissipation rate che si tiene conto degli
effetti di mixing sulla struttura di fiamma
Interazione cinetica-turbolenza
Modelli di struttura di fiamma (I) 29
Problema. Determinare la struttura di fiamma, ovvero i seguenti legami funzionali:
( )=T T z ( )ω = ωk k z
Soluzione: Approccio CFDF (Counter-Flow Diffusion Flames)
1. Risolvere una fiamma a controdiffusione laminare ad un assegnato strain rate
2. Calcolare la mixture fraction in ogni punto della fiamma a partire dalla sua definizione
3. Riparametrizzare la soluzione non piu’ in funzione della coordinata spaziale, ma della mixture fraction
1 3Fiamma parametrizzata in funzione della mixture fraction e dello strain rate
Fiamma a controdiffusione ad un assegnato strain rate
Interazione cinetica-turbolenza
Modelli di struttura di fiamma (II) 30
Soluzione: Approccio Flamelets
Si risolvono direttamente le equazioni delle flamelets stazionarie nello spazio della mixture fraction
Lo scalar dissipation e’ funzione della mixture fraction secondo la seguente espressione
Fiamma parametrizzata in funzione della mixture fraction e del massimo valore
dello scalar dissipation rate
= − ρχ∇2T
1R T
2= − ρχ∇ ω2
k k
1R
2
( )− − − χ = χ
212 erf 1 2z
0e
A rigore questa espressione e’ valida solo se avviene un’unica reazione irreversibile e infinitamente veloce
χ =π0
K
Le strutture di fiamma risultano essere parametrizzate in funzione della mixture fraction e
dello scalar dissipation rate massimo χ0
Legame tra scalar dissipation rate e strain rate
- Basse richieste computazionali- Buona descrizione della struttura di fiamma per
specie relativamente veloci
-Presuppone numeri di Lewis unitari per tutte le specie chimiche e quindi non tiene conto degli effetti di
diffusione differenziale- Non e’ adeguato per la descrizione di specie dalla
chimica lenta
Vantaggi
Svantaggi
Interazione cinetica-turbolenza
Modelli di struttura di fiamma (III) 31
temperatura
O2
CH4
temperatura
O2
CH4
Soluzione: Approccio Mixed Is Burned
Soluzione: Equilibrio
Se si assume che avvenga un’unica reazione irreversibile infinitamente veloce esiste una soluzione analitica delle equazioni flamelets
La soluzione non dipende dallo scalar dissipation rate
Non e’ possibile la coesistenza di combustibile e ossigeno
La soluzione non dipende dallo scalar dissipation rate
Puo’ essere pensata come la soluzione flamelet nel caso limite in cui lo scalar dissipation rate
tenda a zero
Interazione cinetica-turbolenza
Mixing 32
( ) ( ) ∂ µ µρ + ∇ ρ = ∇ + ∇ ∂ % % %T
T
z z zt Sc Sc
v
( ) ( ) ∂ µ µ ερ + ∇ ρ = ∇ ∇ + ∇ ∇ − ρ ∂ κ % % % %'' 2 '' 2 '' 2T T
T T
z z z 2 z z C zt Sc Sc
v
Il campo della mixture fraction viene determinato attraverso la corrispondente equazione di trasporto, ricavata a partire dalla definizione stessa di mixture fraction
Equazione di trasporto della mixture fraction
In generale, oltre al valor medio della mixture fraction, e’ necessario avere anche a disposizione delle informazioni sulle sue fluttuazioni turbolente
Equazione di trasporto della varianza della
mixture fraction
Mixture fraction (valore medio)
Varianza della Mixture fraction
Scalar Dissipation Rate
'' 2z
%z
( )χ = Γ ∇ ∇% %2 z z
Interazione cinetica-turbolenza
Codice CFD - Flamelets 33
-Temperatura media- Composizione media
0
2
4
6
8
10
0 0.2 0.4 0.6 0.8 1z
P(z
)
Mixture Fraction PDF
Flamelet (laminare)
Codice CFD
Effetto della turbolenza
Interazione cinetica-turbolenza
Probability Distribution Function (PDF) 34
( )+∞
−∞
=∫ P z dz 1 ( )+∞
−∞
= ∫%z zP z dz ( ) ( )+∞
−∞
= = −∫ %2''2g z z z P z dz
La funzione densità di probabilità di una variabile casuale continua x è la curva che delimita la probabilità che un certo evento cada in un intervallo assegnato
z
t
z
P(z)
media varianza
Interazione cinetica-turbolenza
Double Delta Function (I) 35
P(z)
z10
Region 4a0
P(z)
z1z-
Region 3
a0P(z)
zz+z-
Region 1P(z)
zz+0
a0 Region 2
Region 1
Region 4
Region 3
Region 2
g
z1
a0
Si assume che la fluttuazione possa essere descritta come uno stato di intermittenza tra z- e z+%z
%z%z
%z %z
z
t
z+
z-
Il principale vantaggio associato all’uso della Double Delta
Function e’ associato al suo costo computazionale
estremamente basso, che non richiede in generale la costruzione di una libreria flamelet ad hoc in
una fase di pre-processing
Yeoh G.H., Yuen K.K., “Computational Fluid Dynamics in Fire Engineering Theory, Modelling and Practice”,
Butterworth-Heinemann Ltd, 2009
Interazione cinetica-turbolenza
Region 1 Region 2
Region 3 Region 4
Double Delta Function (II) 36
−
+
= −
= +
%
%
z z g
z z g
( ) ( ) ( )+
= δ + δ
+ +
%
%%
%
2
g zP(z) 0 z
gz g zz
−
+
=
= +%z 0
z z g
( )( )
( )−
− = δ + δ − + − +
−
%
%%%
2
1 z gP(z) z 1
g 1 z g1 z1 z
−
+
= −
=
%z z g
z 1
( ) ( ) ( )= − δ + δ% %P(z) 1 z 0 z 1
( )= −% %g z 1 z
( ) ( )− += δ + δP(z) 0.5 z 0.5 z
Interazione cinetica-turbolenza
Clipped Gaussian 37
P(z)
z0 1
µ = −σ =
0.02
0.03 µ =σ =
0.2
0.05 µ =σ =
0.5
0.07
µ =σ =
0.9
0.1
( ) ( ) ( ) ( ) − µ
= δ + − − − + δ σσ π
2
0 1
1 1 zP(z) A 0 exp H z H z 1 A 1
22
−∞
− µ = − σσ π ∫
20
0
1 1 zA exp dz
22
+∞ − µ = − σσ π ∫
2
11
1 1 zA exp dz
22
− µ = − σσ π ∫%
21
0
1 1 zz exp dz
22
( ) − − µ = − σσ π ∫
%2 21
0
z z 1 zg exp dz
22
Per la mixture fraction non e’ possibile utilizzare direttamente una funzione di
distribuzione di probabilita’ Gaussiana, dal momento che questa ha un supporto infinito, mentre al contrario la mixture fraction deve
essere limitata tra 0 e 1
Si ricorre quindi ad una Clipped Gaussian, cioe’una Gaussiana definita sull’intervallo (0;1) e
completata con due delta di Dirac nelle posizioni 0 (ossidante puro) e 1 (combustibile puro)
Interazione cinetica-turbolenza
ββββ−−−−PDF
La PDF più diffusa nell’ambito della combustione è la cosiddetta ββββ-PDF
( ) ( )b 1a 1a bP(z) z 1 z
(a) (b)
−−Γ += −
Γ Γ
Dove la funzione Γ è definita:
( ) t x 1
0
x e t dt∞
− −Γ = ∫
I due parametri a e b della funzione sono ottenuti dalla media e varianza della mixture
fraction
( )z 1 za z 1
g
−= −
% %%
ab a
z= −
%
0
2
4
6
8
10
0 0.2 0.4 0.6 0.8 1
z = 0.5 z”2 = 0.002
z”2 = 0.01
z = 0.5
z”2 = 0.2
z = 0.7
z
P(z
)
38
z = 0.2
z”2 = 0.02
La β-PDF e’ in grado di descrivere abbastanza correttamente la vera PDF della mixture fraction in un
ampio range di casi. In particolare tende ad una doppia delta di Dirac quando la varianza e’ molto elevata. Al contrario il suo comportamento diventa molto simile a quello di una Gaussiana quando la
varianza di z e’ molto piccola.
Interazione cinetica-turbolenza
Infinitely Fast Chemistry
Variabili trasportate dal codice RANS
r
u v w% % %
² 2''
z
z
%
Modello di turbolenza
k
e
%
%
Soluzione
i
T
w%
%
1
0
( ) ( )F F z pdf z dzr r= × ×ò%
Struttura locale della fiamma
mixture fraction
Temperatura
FuelOssigeno
PDF della mixture fraction
mixture fraction
39
Interazione cinetica-turbolenza
Finite Rate Chemistry
Struttura locale della fiammaVariabili risolte dal codice RANS
r
u v w% % %
² 2''
z
z
%
Modello di turbolenza
Soluzione
T%
Modellazione della scalar dissipation
rate
1
0 0
( ) ( )F F pdf pdf z d dzr r c c¥
= × × ×ò ò%
PDF della mixture fraction
mixture fraction±'' 2( , , )st st k zc c e= %%%
k
e
PDF scalar dissipation rate
scalar dissipation rate
iw%
40
Interazione cinetica-turbolenza
Reaction Rate - Flamelets
Struttura locale della fiammaVariabili risolte dal codice RANS
ρ u v w% % %
² 2''
z
z
%
Modello di turbolenza
k
e
Termini di generazione
PDF della mixture fraction
Modellazione della scalar dissipation
rate ±'' 2( , , )st st k zc c e= %%%
1
0 0
( ) ( )R R pdf pdf z d dpr r c c¥
= × × ×ò ò%mixture fraction
Ωi(z,χ)RiR% TR%T%
iw%
PDF scalar dissipation rate
scalar dissipation ratemixture fraction
41
Interazione cinetica-turbolenza
Testi consigliati 42
Poinsot T., Veynante D., “Theoretical and Numerical Combustion”, Edwards, 2001
Fox R.O., “Computational Models for Turbulent Reacting Flows”, Cambridge, 2003
Peters N., “Turbulent Combustion”, Cambridge University Press, 2000
Libby A.L., Williams F. A., “Turbulent Reacting Flows”, Academic Press, 1994
Yeoh G.H., Yuen K.K., “Computational Fluid Dynamics in Fire Engineering Theory, Modelling and Practice”, Butterworth-Heinemann Ltd, 2009