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10° Lez. Psicologia Generale e dello Sport 04-12-2012 Riassumendo le domande che qualche collega ha fatto al Prof., è possibile dare una risposta in quanto tutte riconducibili al Tema “dell’ Elaborazione dell’Esperienza”. La maggior parte delle persone vivono il voto relativo alla simulazione d’esame (e quindi questa esperienza), come un giudizio sullo studio che hanno fatto! Ad esempio qualcuno ha scritto al Prof. dicendo: “Ho studiato tanto, ma non mi spettavo il voto che ho preso!”. Peccato che molte persone non hanno detto al Prof.:”Non ho studiato niente, e ho preso 30, che è la stessa cosa” (vista dall’altra parte). Molto più interessante è stato quello che hanno fatto in pochi, ovvero nella “Volontà di Poter Esaminare (e quindi vedere) il Compito” (naturalmente chi vuole lo può fare scrivendo al Prof.). Ma l’importante non è tanto guardare il compito, quanto discuterne il contenuto assieme al Prof., per capire le correzioni e i contenuti. Il problema nasce nel momento in cui si vive questo test come tutti gli esami fatti fino ad ora nella vita, ovvero si studia per fare un esame avere un voto da accettare oppure no, e questo modo non serve ad imparare nulla! Il modo del Prof., invece, è un modo un po’ diverso del “Vivere l’esperienza d’esame” (questa simulazione vale il 20% del voto finale), non è quindi importante il voto preso, quanto invece se stiamo studiando correttamente. La Psicologia si chiama Scienza del Comportamento, e tanti nella nostra aula si comportano in un modo che non è adeguato al contesto che stiamo seguendo, ovvero al seguire la lezione nel modo corretto. Rimane il fatto che chi non è soddisfatto del proprio modo di studiare, o del punto di vista delle informazioni date dal prof., prende le indicazioni dal Prof., approfondisce quello che non è stato approfondito durante la prova d’esame, e magari il punteggio cambia (al Prof. non interessa il voto, a lui interessa se è passato un messaggio, oppure no). Chi vuole approfondire per suo interesse, bene, anche chi ha preso trenta può farlo e discutere; è molto importante e si ricongiunge a quello detto a lezione, che se uno, “APPRENDIMENTO PER IMMERSIONE” , ha avuto successo e non ha capito perché, non gli è servito a nulla, torna a casa e dice:”Che bravo che sono stato” e non ha capito nulla, la volta successiva prende un voto minore o N.C. , anche questa volta è successo a 7-8 persone; così come per chi ha preso 18/19 sono state una ventina di persone, quindi se il 10% ha un voto insoddisfacente, bisognerebbe vederla complessivamente come una esperienza positiva più che in altri anni (anche i lavori a casa sono stati utili). Quindi il voto non è scolpito per sempre nella pietra, ma è una indicazione per indirizzare meglio il nostro studio. Ulteriori lavori presentati, andranno aggiunti in successivi periodi, quindi consegnare materiale è utile e vale per tutto. Oggi giorno 4 e giorno undici dicembre si parlerà di “MOTIVAZINE” e lo si terminerà con cenni sul mondo dell’emozione, e di RISULTATI (in quanto molto legati ad esse); il giorno 20 (dicembre è un giovedì), quindi ci sarà una ulteriore lezione col Prof. con la testimonianza di una persona che viene a parlare di “Ansia da Prestazione”, e quindi come presentare e come governare la mente prima di un appuntamento importante, prima di una gara, prima di un qualche cosa che per noi viene considerato definitivo (è il 6° incontro così si concluderà poi la seconda parte delle nostre lezioni). Così il primo martedì di marzo si inizia con la seconda simulazione d’esame (due mesi per approfondire, studiare, scrivere al prof e studiare). Quindi martedì 18 e il 20 (sempre alle 13:00) due testimonianze importanti. Quindi rilassarsi sul risultato ottenuto (deve essere una prima tappa da elaborare come esperienza). Seconda simulazione è il 5marzo (14° lezione). Oggi parliamo di uno dei temi probabilmente più attesi e più importanti e che sicuramente è una domanda d’esame:”LA MOTIVAZIONE” . Il Prof. parte dal fatto di dire che è rimasto molto colpito dall’aver letto sulla, “Gazzetta dello Sport” (“sarcasticamente” giornale culturalmente molto importante!!!), un articolo dove BONUCCI che, intervistato, probabilmente dal punto di vista intellettuale e psicologico sta diventando un’icona (sarcastico!), dopo Freud e Jung. In questo articolo di Bonucci c’è critto che lui è diventato così bravo, dopo un lungo periodo di crisi, in cui era in tribuna e che la sua carriera non sarebbe stata quello che è diventata, perché proprio in tribuna, guardando la partita, ha conosciuto un “MOTIVATORE” .

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  • 10 Lez. Psicologia Generale e dello Sport 04-12-2012

    Riassumendo le domande che qualche collega ha fatto al Prof., possibile dare una risposta in quanto tutte riconducibili al Tema dell Elaborazione dellEsperienza.La maggior parte delle persone vivono il voto relativo alla simulazione desame (e quindi questa esperienza), come un giudizio sullo studio che hanno fatto!Ad esempio qualcuno ha scritto al Prof. dicendo: Ho studiato tanto, ma non mi spettavo il voto che ho preso!.Peccato che molte persone non hanno detto al Prof.:Non ho studiato niente, e ho preso 30, che la stessa cosa (vista dallaltra parte).Molto pi interessante stato quello che hanno fatto in pochi, ovvero nella Volont di Poter Esaminare (e quindi vedere) il Compito (naturalmente chi vuole lo pu fare scrivendo al Prof.).Ma limportante non tanto guardare il compito, quanto discuterne il contenuto assieme al Prof., per capire le correzioni e i contenuti.Il problema nasce nel momento in cui si vive questo test come tutti gli esami fatti fino ad ora nella vita, ovvero si studia per fare un esame avere un voto da accettare oppure no, e questo modo non serve ad imparare nulla!Il modo del Prof., invece, un modo un po diverso del Vivere lesperienza desame (questa simulazione vale il 20% del voto finale), non quindi importante il voto preso, quanto invece se stiamo studiando correttamente.La Psicologia si chiama Scienza del Comportamento, e tanti nella nostra aula si comportano in un modo che non adeguato al contesto che stiamo seguendo, ovvero al seguire la lezione nel modo corretto.Rimane il fatto che chi non soddisfatto del proprio modo di studiare, o del punto di vista delle informazioni date dal prof., prende le indicazioni dal Prof., approfondisce quello che non stato approfondito durante la prova desame, e magari il punteggio cambia (al Prof. non interessa il voto, a lui interessa se passato un messaggio, oppure no).Chi vuole approfondire per suo interesse, bene, anche chi ha preso trenta pu farlo e discutere; molto importante e si ricongiunge a quello detto a lezione, che se uno, APPRENDIMENTO PER IMMERSIONE, ha avuto successo e non ha capito perch, non gli servito a nulla, torna a casa e dice:Che bravo che sono stato e non ha capito nulla, la volta successiva prende un voto minore o N.C., anche questa volta successo a 7-8 persone; cos come per chi ha preso 18/19 sono state una ventina di persone, quindi se il 10% ha un voto insoddisfacente, bisognerebbe vederla complessivamente come una esperienza positiva pi che in altri anni (anche i lavori a casa sono stati utili).Quindi il voto non scolpito per sempre nella pietra, ma una indicazione per indirizzare meglio il nostro studio.Ulteriori lavori presentati, andranno aggiunti in successivi periodi, quindi consegnare materiale utile e vale per tutto.Oggi giorno 4 e giorno undici dicembre si parler di MOTIVAZINE e lo si terminer con cenni sul mondo dellemozione, e di RISULTATI (in quanto molto legati ad esse); il giorno 20 (dicembre un gioved), quindi ci sar una ulteriore lezione col Prof. con la testimonianza di una persona che viene a parlare di Ansia da Prestazione, e quindi come presentare e come governare la mente prima di un appuntamento importante, prima di una gara, prima di un qualche cosa che per noi viene considerato definitivo ( il 6 incontro cos si concluder poi la seconda parte delle nostre lezioni). Cos il primo marted di marzo si inizia con la seconda simulazione desame (due mesi per approfondire, studiare, scrivere al prof e studiare).Quindi marted 18 e il 20 (sempre alle 13:00) due testimonianze importanti.Quindi rilassarsi sul risultato ottenuto (deve essere una prima tappa da elaborare come esperienza).Seconda simulazione il 5marzo (14 lezione).

    Oggi parliamo di uno dei temi probabilmente pi attesi e pi importanti e che sicuramente una domanda desame:LA MOTIVAZIONE.

    Il Prof. parte dal fatto di dire che rimasto molto colpito dallaver letto sulla, Gazzetta dello Sport (sarcasticamente giornale culturalmente molto importante!!!), un articolo dove BONUCCI che, intervistato, probabilmente dal punto di vista intellettuale e psicologico sta diventando unicona (sarcastico!), dopo Freud e Jung.In questo articolo di Bonucci c critto che lui diventato cos bravo, dopo un lungo periodo di crisi, in cui era in tribuna e che la sua carriera non sarebbe stata quello che diventata, perch proprio in tribuna, guardando la partita, ha conosciuto un MOTIVATORE .

  • Scrive che questo Motivatore gli ha cambiato la vita e che lui non pu pi fare a meno di questo Motivatore e che lo sente e lo incontra una due volte la settimana e che comunque prima della partita lo sente, e parlando con lui si ricarica. Va in campo carico anche perch attraverso questo percorso col suo Motivatore ha scoperto che lui deriva da un percorso storico per cui i suoi avi e comunque lui la persona vivente di un certo guerriero, del quale ha trovato un nome che si inciso sulle scarpette e, Bonucci quando vede il nome di questo guerriero si carica e va in campo, e lui gioca bene ed diventato un campione.Quindi consiglia a tutti di avere a che fare con questo Motivatore ( diventato un venditore di questo Motivatore).Con questo articolo sul giornale si trover molti clienti.Il Prof. dice che come diceva Jung, Ognuno ha il diritto di farsi sostenere da chi vuole (fattucchiere, medici, lavandaie, amici, parenti ecc. ecc.).Se uno si trova bene con qualcuno che gli sta vicino e lo sostiene, lui ha il diritto di farlo, che poi, come c scritto sul Bugiardino delle medicine, CI SONO EFFETTI COLLATERALI (se uno li leggesse solo dellaspirina forse non prenderebbe pi nemmeno quella), secondo il Prof. ad ogni Motivatore bisognerebbe domandare: A) Corriculum e titolo di studio. B) Bugiardino ed effetti collaterali.

    Abbiamo parlato di questo esempio, in quanto quando si parla di MOTIVAZIONE, si parla di un argomento molto delicato, e molto importante allo stesso tempo.Bonucci fa bene a farsi seguire di questa persona, ma ora dobbiamo parlare di Motivazione dal punto di vista scientifico.Ci sono varie teorie, ne citiamo 4 che dobbiamo andare a cercare:

    1 Teoria dei Bisogni2 Teoria delle Mete3Teoria del Goal Setting4Teoria delle Rivincite

    Alla fine di questo percorso che faremo verranno fuori quattro punti di vista differenti, e quindi vedremo che parlare di motivazioni non che ci si propone una teoria sola, ma si cerca di dare Lo Stato dellArte, ovvero cosa dice la scienza rispetto a questo argomento, poi ciascuno fa quello che vuole.Ma quello che iniziamo adesso e che termineremo la settimana prossima un lavoro di autoanalisi che si fa su di noi stessi (abbiamo questa possibilit e dunque un lavoro molto importante che faremo oggi).

    Punto di partenza, quello che facciamo uno studio sullautodeterminazione, cio la motivazione fondamentalmente un fatto individuale e ha anche una stretta connessione con lo studio dellintelligenza.Intelligenza che abbiamo definito come capacit di adattamento, ma anche un insieme di diverse facolt e di diversi talenti che uno ha (dedicheremo dello spazio solo allo studio dellintelligenza), intesa come capacit di autodeterminarsi che comunque una capacit che ha lindividuo.Cos come uno ha un muscolo pi grande, o un cuore che pompa di pi o di meno, la capacit di autodeterminarsi una capacit, un dono, una caratteristica che ognuno di noi ha.Secondo punto, legato allo studio delle motivazioni, legato allo studio delle Aspettative e delle Intenzioni che uno ha.Sono parole delicatissime che spesso rendono difficile o facile il rapporto con gli altri o il rapporto con noi stessi, gi pi di una volta il Prof. ci ha detto ad esempio che il fatto che i genitori abbiano delle aspettative nei confronti dei figli, o che i figli pensano che i genitori si aspettino da loro delle cose, rende pi facile o pi difficile il loro percorso in qualsiasi aspetto della vita, della scuola, del lavoro, o in qualunque altro modo.Terzo punto, che approfondiremo riguarda un pochino di pi il mondo dello sport e delle scienze motorie, e riguarda le MOTIVAZIONI ALLO SPORT, in questo senso pi avanti ci verranno mostrate anche delle ricerche fatte dal Prof. qualche tempo fa dove si cercato di capire il perch tanti giovani oggi, vanno a a fare attivit motoria sportiva agonistica, ma nello stesso tempo si cercato di capire anche il perch decidano poi di lasciare tale attivit e non praticarla pi.Soprattutto in alcune fasi della vita dove, c un forte tasso di abbandono e cercare di capire il perch, in quanto non legato solo al ragazzo di 18 anni che finisce le superiori, si trova la morosa, va alluniversit e quindi no ha pi motivazioni ad andare a fare attivit agonistica, c qualche cosa di pi profondo. Trova altri interessi, e allora perch questo interesse qui pi forte dellattivit agonistica sulla quale ha investito sia lui

  • che gli altri magari da quando era bambino? E nel momento de risultato, magari, abbandona? Andiamo a cercare di capire i perch! Questo riguarda anche labbandono della scuola, per esempio! Labbandono della scuola pazzesco, alluniversit gli iscritti abbandonano per pi del 70% dopo il primo e il secondo anno. E incredibile labbandono della scuola dopo le superiori.

    Il punto di partenza cercare di capire, riguardo alla motivazione, come funziona in realt la mente.C un principio, detto anche Principio dellEquilibrio, che sostiene il fatto che ognuno di noi alla fine fondamentalmente centrato su se stesso. E un principio che si rif a concetti quali lEDONISMO e lUTILITARISMO. Cio il fatto che noi facciamo delle cose che ci fanno piacere, ci servono, ci fanno stare bene. Ma non sufficiente, dal punto di vista della ricerca scientifica, ed ad esempio anche di quella biologica, noi abbiamo gi dimostrato, nel corso delle lezioni precedenti, che lessere umano per stare bene e per crescere e per svilupparsi, deve alimentarsi di novit.Ha bisogno per crescere di avere una attivazione e di avere una stimolazione continua che deve poi portare a livelli ottimali per s. Quindi ognuno di noi ha un suo livello ottimale di spinta a muoversi, in termine tecnico AUROSAL, che vedremo una specie di additivo del serbatoio (pensare allesempio di quando fa freddo e si mette ladditivo anti gelo nel serbatoio del sistema di raffreddamento dellacqua, oppure ladditivo nel serbatoio della benzina), ecco lAUROSAL una sorta di additivo, dove noi si dice che per stare bene, per funzionare abbiamo bisogno di un qualche cosa che si aggiunge, ecco questa cosa che si aggiunge, per farci comportare in un certo modo, lo si traduce poi in alcuni grandi mondi (ne distinguiamo fondamentalmente tre): 1 i bisogni; 2 i motivi; 3 sono gli scopi (cio le mete che noi ci diamo per avere un certo comportamento).

    Bisogni, e sono tutte cose che abbiamo gi visto in passato, possiamo collocarli, cominciando a parlare di tutte quelle cose pi basiche, tipo quelle biologiche, le pulsioni.Parlare di quelli che sono i comportamenti istintuali, a volte involontari. Sono comportamenti innati, impulsivi. Quelli che poi sono legati alla dinamica piacere dolore che poi abbiamo visto con Freud.Quindi tutto quello che riguarda listinto (chiamiamolo cos).Una base molto semplice e molto naturale.Andando pi vicino ai Bisogni, invece, quelli di cui parliamo nel primo grande mondo, ci viene ricordato di quanto abbiamo studiato e riflettuto anche con il Darwinismo Sociale, quando ad un certo punto, fin dallinizio, diciamo attenzione perch per individuare il livello collettivo arriviamo sempre a situazioni di scarsit, per cui noi abbiamo bisogno di qualcosa, ad esempio abbiamo bisogno di cibo, abbiamo bisogno di amore, abbiamo bisogno di soldi, abbiamo bisogno di relazioni, abbiamo bisogno di qualunque altra cosa, perch ci manca, e non ne abbiamo. Ci manca qualche cosa e ne sentiamo il bisogno, fino a che questo qualcosa non ci manca, non ne sentiamo il bisogno. Noi ne sentiamo il bisogno quando ci manca.Sarebbe bello capire quanti di noi allinterno del corso, ad esempio, hanno mai provato la sensazione di fame perch non avevano nulla da mangiare in quanto non ne avevamo cibo in casa e non avevamo nemmeno soldi per comprarlo!Cio quella sensazione e quella situazione che, la Povert, ha caratterizzato delle generazioni intere prima della nostra. I nostri nonni e i nostri bisnonni, spesso in alcune zone dItalia hanno provato la fame, perch non avevano cibo. Quando qualcuno di noi invece ha provato il bisogno di denaro, perch laveva finito e non ne aveva. E provare ad immaginarsi quando, razionalizzando le nostre relazioni con le nostre famiglie, perch molti di noi sono in queste situazioni, dobbiamo alzare il telefono chiamare casa e dire ai nostri genitori:Mi dai per favore, 10, 20, 50, 100 euro perch mi servono! Perch ne ho bisogno! Molti noi in questa situazione si riconoscono e capiscono cosa vuole intendere il Prof., e questa situazione porta al punto tale che molti abbandonano luniversit per questo motivo.Perch questo bisogno di denaro diventa talmente forte, e diventa talmente pesante rispetto al dover abbandonare a chiederlo, che si decide di andare a fare qualsiasi tipo di lavoro pur di non andare pi dai genitori a domandare soldi.Quanti amici abbiamo in queste condizioni! Questa cosa fortissima. Cio lo scopo, laurearsi, il mestiere, ecc., viene accantonato dal bisogno, che :Non ce la faccio pi a chiedere i soldi per .. il sabato sera con la mia compagna, la pizza, la discoteca, il motorino, la macchina, la benzina!. Qualunque cosa debba insomma chiedere ai miei genitori, quando si in una situazione di scarsit. E quando si in una situazione di scarsit, non si sta bene (naturalmente non tutti, ma una buona parte).

  • Quindi da un lato non abbiamo avuto BISOGNI, magari di cibo per un problema Biologico legato alla Fame, ma abbiamo altri tipi di problemi oggi, ma sempre in relazione con la SCARSITA.Tutto si rif a quella famosa relazione stimolo risposta, di nuovo.Dove mentre da un lato lo Stimolo che ci aiuta dalla ricerca della novit legato, per esempio, alla voglia di imparare (allora io imparo perch cos poi ho degli strumenti in pi, e quindi ho pi capacit, e quindi ho pi opportunit, e quindi posso stare meglio).Il Prof. da qualche anno, va a vedere sempre in che dipartimento afferisce Scienze Motorie, in quanto rientriamo nelle Scienze Biomediche per la Salute. Quando gli chiedono dove insegna, lui risponde: Al Dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute .. Mentale (aggiunge lui)!Si! Di fatto il Prof. fa qualcosa che si occupa di questa storia.Sappiamo dunque che per stare bene e avere quegli spunti e stimoli che ci fanno crescere, quellalimentarci di novit (che questa roba qui), molto dipende dalla capacit o dallattivit che abbiamo noi di imparare cose nuove.Se lo Stimolo che viene dallesterno IO IMPARO, oppure io faccio mio, questo stimolo per cui imparo cose nuove, non sono solo nozioni, sono COSE NUOVE, allora succede che mano a mano i miei limiti si spostano in avanti. Cio si dice mano a mano che io apprendo cose nuove, nozioni, abilit, consapevolezze, io sposto i miei limiti in avanti. Quando che i miei limiti si fermano? Quando sono fermo io, e quindi sto male. Il Comportamento Motivante, in genere unattivit di ripristino, cio io vado a cercare di rimettere a posto in equilibrio ci che ho perduto: RIPRISTINO DELLEQULIBRIO PERDUTO. Io stavo bene, adesso sto male. Quindi devo fare qualcosa per stare meglio, quindi cosa posso fare? Imparo cose nuove e sposto lequilibrio pi in l e comincio a stare bene.O sto meglio di prima!

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    Apprendimento Ripristino (dellequilibrio perduto)

    Il primo studioso che si muove in questo senso il Sig. ALLPONT, il quale dimostra che nella relazione fra BISOGNI PSICOLOGICI (quindi apprendere una serie di cose con abilit) e BISOGNI FISIOLOGICI, vincono i Bisogni Psicologici, cio abbiamo pi forza e pi energia, pi potere nei Bisogno Psicologici, piuttosto che nei confronti di Bisogni Fisiologici.LA MENTE COMANDA SUL CORPO.Sulle Teorie del Bisogno hanno dunque iniziato a fare una serie di teorizzazioni.Il Classico, che si insegna alle medie e alle superiori (tanti di noi lhanno visto e rivisto), noi lo metteremo di base non perch sia importantissimo per la nostra elaborazione, ma importante perch una base, quindi va saputo molto bene, ed la famosa PIRAMIDE DEI BISOGNI del Sig. MASLOW.Ci spiega alcune cose, ad esempio secondo questa logica in termini di quantit, fa un ragionamento di questo genere e dice che c una piramide dove ci sono una serie di Bisogni Superiori, che sono pochi.Questo signore dice che alla base di tutto ci sono i Bisogni Fisiologici, che sono bisogni che ci danno una certa sicurezza, perch quando ci manca la base, poi alla fine cominciamo sentirci insicuri, quindi Prima Bisogni Fisiologici, poi Bisogni di Sicurezza.Facendo un esempio semplice: quindi vuol dire che io ho bisogno di riposo, che ho bisogno di alimentarmi, che io per esempio ho bisogno di orari! Una cosa difficile da capire quando si giovani perch si riesce ad andare a letto alle 4:00 del mattino e alzarsi alle 6:00 e poi pensare di essere attenti e vigili, tanto poi si dorme al pomeriggio e poi si mangia quando si ha fame, ovvero tutta una serie di cose che non hanno nulla a che fare con unauto regolazione che porta a stabilizzare questa roba qui.Il Prof. ci ricorda che si occupato di affidamenti di minori, di affidamenti coatti; laffidamento coatto quella cosa per cui alle 5:00 del mattino arrivano i carabinieri a casa di una famiglia e con gli assistenti sociali, una volta bloccati i genitori dalle forze dellordine, prendono i figli e li portano via in quanto il giudice tutelare ha stabilito che i bambini di quella famiglia non ne possono pi delle violenze Psichiche e Fisiche che subiscono dai genitori.Sono delle sentenze drammatiche per cui non che i carabinieri e assistenti sociali siano contenti di fare queste cose.

  • Il Prof. con la sua famiglia si occupato per diverso tempo di bambini in affidamento coatto; solitamente le persone comuni non sanno dove vanno a finire questi bambini, e bene queste famiglie sono proprio quei posti.Sono bambini che vengono portati via dalle loro famiglie in quanto hanno subito delle violenze molto forti, il prof. si ricorda una bambina di 6 anni alta 96 cm (che normalmente la misura di un bambino di 3 anni), che quando la si accarezzava sulla testa si sentivano una serie di escrescenze (bogne, bernoccoli, escrescenze) probabilmente date dalle botte che prendeva in testa, e che aveva i genitori alcolisti che se la portavano al bar fino alla sera tardi e che mentre loro stavano l a bere e giocare a biliardo la adagiavano su un bigliardino a dormire mettendole il vino nel biberon per farla dormire. Il vino blocca la crescita, e quindi la bambina dormiva, per hanno poi problemi di crescita.Questo il genere di bambino che accolgono famiglie che si occupano di affidamento coatto, questo il motivo per cui i giudici li portano via dalle famiglie originarie, e non perch c solo della teoria.Eh! Come fai, visto che non sono nemmeno tuoi figli, a dargli un nuovo equilibrio? In quanto tornano nella famiglia originaria se si sono ripristinate le condizioni di salute e di equilibrio, non solo dei figli, ma soprattutto dei genitori! Oppure vanno in adozione definitiva, una volta ripristinate le condizioni ideali, in unaltra famiglia da unaltra parte.Cos succedeva fino a poco tempo fa, oggi cambiata un po la legge, comunque il compito delle famiglie affidatarie, quello di ripristinare lequilibrio perduto, ma da dove si parte?Tecnicamente proprio dal punto espresso prima, dalle cose basilari e molto semplici, GLI ORARI!Si deve riportare il bambino (o lindividuo) a mangiare esattamente a un orario preciso, deve andare a letto esattamente a un orario preciso e alzarsi alla mattina a un orario preciso. Tutte queste cose qui insomma.Fino ad arrivare al puto che, siccome i suoi bisogni fisiologici sono andati in malora, si deve sedere al gabinetto in quellorario l, e anche se non ne hai bisogno sta l e aspetta. Oppure va a letto e non ha sonno, fa lo stesso sta l. Poi arriver il sonno, ma lindividuo a quellora imposta deve andare a letto. E questo vale per tutto il resto, se deve andare a lavorare, se deve andare a scuola, se deve riposarsi, fare i compiti deve avere orari stabiliti. E il corpo si abitua nuovamente agli orari.A volte qualcuno va dal pro. E gli dice:Mi ha lasciato il ragazzo, sono quattro giorni che non mangio! La parte Psicologica incide sulla parte Fisiologica. Come fai a mettere a posto la testa? Tu comincia a mangiare, bere, dormire! Punto. Quando hai ricominciato a mangiare, bere e dormire, poi ne riparliamo. E ma mi ha spezzato il cuore! Mangia, bevi, dormi e poi ne parliamo (SONO INDICAZIONI PER LUSO).Gli orari dunque. In questi giorni, che vedono avvicinarsi il Natale, si parla tanto di BISOGNO DI SICUREZZA. Vuol dire che io so che al 27, al 30, al 5 del mese arriva in casa uno stipendio. Nel momento in cui tante famiglie e/o tanti ragazzi, in questo momento (per dire che non c la crisi!), non hanno lo stipendio a fine messe, il Prof. ci assicura che uno de Bisogni Primari salta e la gente sta male. Puoi essere bravo nello sport, puoi avere le affettivit molto forti, puoi avere una ottima vita sociale, puoi avere tante belle cose, ma se non arriva lo stipendio a fine mese, e quindi un BISOGNO DI SICUREZZA, mi vanno indietro tu gli altri bisogni. Devo ripristinare questo bisogno!Un altro studioso, il Sig. Herzberg, che ha evoluto , semplificato e razionalizzato questa idea della Piramide, disegnando pi semplicemente una clessidra (quindi una sorta di piramide rovesciata sopra una piramide normale), ha definito questi Bisogni come: Bisogni Igienici, che non sono motivanti fino a quando non mancano!I Bisogni Igienici, guardando la clessidra (o piramide), si trovano sotto, ci sono i Bisogni Igienici, che non sono, abbiamo detto, motivanti ma se mancano, lo diventano!Proseguendo con Maslow, invece, un Bisogno Fondamentale, che sopra a quelli appena descritti, il Bisogno di Appartenenza.Quando laltra volta abbiamo parlato, dunque, della Teoria dellIdentit Sociale, e di Tajfell, dovremmo capire bene questa cosa qui!Io sono Molto Motivato, perch ho soddisfatto un mio Bisogno di Appartenenza, che poi si avvicina tanto ad un altro bisogno, soprattutto nelle fasi pi delicate della vita, che il Bisogno di Affetto (per lui questi due affetti coincidono). Nel momento in cui io mi sento NON appartenente a qualcuno o a qualcosa, non mi sento amato da qualcuno o qualcosa, io sto male!.Bisogno di Appartenenza e di Affetto!.E chiaro che se mi manca da mangiare, non ho lo stipendio, non ho una vita equilibrata, ecc. ecc., allora faccio fatica ad arrivare anche qui. Ma nel momento in cui io ho soddisfatto questi due elementi di base, questo ultimo arriva, in quanto io ho un certo equilibrio!

  • [Un conoscente del Prof. negli ultimi due anni ha tentato pi volte il suicidio, per problemi molto gravi e seri, quali il fallimento nella vita lavorativa ( fallito pesantemente), stato abbandonato dalla moglie e dai figli.Lui una persona di 59-60 anni che viene a sapere da altri che la figlia si sposata ed andata a vivere negli Stati Uniti (una figlia a cui ha dato tutto nella vita) ed altri eventi del genere per cui lui andato fuori di testa.Lhanno affiancato ad una comunit, proprio andando a viere allinterno di essa, e gli hanno detto Tu fai parte di questa comunit, tu stai qua, assieme agli altri, non sei solo, sei con noi! Dai ti diamo noi un mano, si mangia assieme, si dorme assieme e si lavora assieme!Tu sei capace di fare alcune cose , dai metti in ordine il giardino, tieni a posto questaltro, tu sei con noi, se parte di questa comunit!.E guardate che su questo genere di atteggiamento qui, tante gravi patologie sono state risolte da Muccioli , anche davanti a gravi patologie dei giovani, ad esempio situazioni legate alla droga e ad abbandoni di vario genere.Nel momento in cui tu sei parte, ti senti parte di una comunit e prendi unidentit, cominci a stare meglio e hai dei motivi in pi.Il Prof. ha incontrato poco tempo fa questo suo conoscente e lo ha ritrovato molto migliorato, cambiato, molto positivo. E sicuramente una persona che si deve RI-costruire una vita, che si completamente DIS-equilibrata.]

    La parte pi superiore della Piramide (la differenza con Herzberg, che ha preso tutti questi elementi qua , secondo questa sequenza, ha diviso la piramide solo in due e quindi ha detto da una parte ci sono Bisogni di tipo Igienico, e dallaltra ci sono Fattori Molto Motivanti che vedremo tra poco, non ha Herzberg una suddivisione cos netta, ma un po pi ampia).

    PIRAMIDE dei BISOGNIdi MASLOW

    Divisione della Piramide ad opera di Herzberg

    Orari / Stipendio Certo

    STIMA, il Bisogno di Stima, Stima e Autostima, ne abbiamo gi parlato. Stima che viene dagli altri, Stima che viene da me.Ne abbiamo gi parlato.In realt qual il Vero Bisogno, il vero bisogno quello di Essere riconosciuti, il riconoscimento, la responsabilit, Bisogno di sentirsi Responsabili di qualcuno e di qualcosa.Bisogno di sentirsi Utili, a breve arriveremo a parlare di un grande poeta, anche se un po fuori di testa, che canta:Voglio dare un senso a questa vita, anche se questa vita un senso non ce lha Vasco Rossi (individuo strano, ma grandissimo poeta, sensibilissimo a una serie di problematiche!).

    SICUREZZA FISIOLOGICA

    APPARTENENZA AFFETTO

    STIMA

    Auto Realizzazione

  • Qui il mondo dove c il bisogno di veder riconosciuti i propri sforzi. Quando si nelle organizzazioni, nella scuola, nel lavoro, non tanto la carriera in s, quanto il fatto che uno ha bisogno di qualche dun altro che gli dica:Hai fatto bene! Hai fatto male! Bravo! Puoi migliorare!.C bisogno di Ri-conoscimento, a volte ce la facciamo da soli, molto spesso NO, abbiamo bisogno di qualcuno che ce lo dice.Guardate che in questo senso i genitori, gli insegnanti, gli allenatori, i tecnici, i dirigenti, hanno questo grande compito.Senza entrare nel dettaglio, ma nel riconoscimento degli altri.

    Per sdrammatizzare un po: Perch ci sono le casalinghe insoddisfatte? Spesso lamico primario del Prof. gli dice che per le trasfusioni quello che fa i prelievi preventivamente, non vuole il sangue degli Idraulici, perch dice che sono ad alto rischio. In quanto gli idraulici vanno in giro per le case a fare assistenza, e trovano le Casalinghe Insoddisfatte, e quindi ! (sembra pi una barzelletta che una cosa scientifica!, ma cos).Dovremmo provare a chiedere a nostra madre o alla nostra compagna, o a chi conosciamo che fa la casalinga, quante volte qualcuno tornato a casa (a cominciare da noi), ha detto Grazie che tutto in ordine, grazie che hai fatto la spesa, grazie che hai fatto da mangiare, grazie che hai fatto il letto grazie che hai tessuto relazioni coi vicine e che vanno bene per tutti, grazie che ti sei ricordata dei compleanni di mezzo parentado, grazie che hai pagato le bollette ecc. ecc.!Uno dei motivi, per cui le nostre compagne o le nostre casalinghe stanno male, che NESSUNO DICE GRAZIE, a partire dalle cose semplici, in quanto diamo tutto per scontato.Il Prof. ci provoca chiedendoci:Mi potete spiegare lautostima di queste persone dove va a finire, quando uno ha nei sogni il Principe Azzurro, ed una vita in un castello dorato (di quando era piccolina o molto giovane), e invece si ritrova dopo ventanni a fare la cuoca, la donna delle pulizie, la lavandaia, la netta cessi e la badante? E nessuno gli dice grazie, perch tanto lo stipendio non gli e lo danno, in quanto un conto andare a fare queste cose dagli altri ed essere riconosciuta da uno STIPENDIO, mentre un altro conto farlo tutti i giorni per una serie di persone che nemmeno ti dicono GRAZIE! NO! Oppure ti voglio bene, ti abbraccio tutti i giorni quando vengo a casa, io ho fatto il mio, tu hai fatto il tuo, lo abbiamo fatto insieme, e lhai fatto per me!.E bene farsi un esame di coscienza, perch proprio labitudine, e viene citata questa cosa da alcuni Psicologi, ed proprio il problema dellabitudine, c un signore di nome HULL , sulle relazioni fra Motivazione e Abitudine, quando a un certo punto le Abitudini sono tali, per cui uno si domanda:Ma che cosa sto facendo, e perch continuo a fare la stessa cosa?. Allinizio magari aveva un senso, ma oggi non ha pi un senso, proprio perch continuo a fare la stessa cosa, e non ho riconoscimenti!.Quindi analizziamo lultima e pi importante, ma se non c la Stima dura, ed proprio questa ovvero lAUTOREALIZZAZIONE, che al vertice pi alto della Piramide, secondo Marlow.In questo senso, ricordando lINTERZIONISMO SIMBOLICO, la Mente ha un ruolo fondamentale, in quanto diventa, come ci hanno insegnato gli altri, il mediatore fra lorganismo e lambiente esterno.Dove la legge, che poi una legge economica, la MASSIMIZZAZIONE del BENESSERE, con i MINIMI SFORZI che siamo in grado di fare.Si dice infatti che noi stiamo bene quando riusciamo ad ottenere il massimo, con la minore fatica possibile.Quindi cos la mente? E una specie di Computer, di Navigatore, che ci dice come mettere in ordine, come dirigere, come selezionare e come trasformare gli stimoli che arrivano.La Mente dunque come mediatore, il Prof. la definisce come un Computer tra organismo e esterno; ordina, seleziona, dirige, ma soprattutto trasforma!

    MENTE come il mediatore

    - ORDINA- SELEZIONA- DIRIGE- TRASFORMA (soprattutto)

    Da qui parte tutta la spiegazione della Motivazione

    In questo senso, facendo questo lavoro di ordine degli stimoli, ordine delle risorse, ordine delle capacit dei talenti e delle opportunit che capitano, questa mente organizza e sviluppa le capacit! Vengono citate alcune di queste capacit, le pi importanti (la massimizzazione del risultato con il minimo dello sforzo, ovvero lAvaro Cognitivo): col minimo degli sforzi arrivo al massimo dei risultati, e basandosi sempre sul concetto della efficacia e dellefficienza, e il concetto di cosa devo fare e come devo

  • farlo; esempio se devo andare da Milano a Verone, io posso andarci a piedi, con una Ferrari, oppure con un aereo, qual la differenza? Quanto consumo, quanto tempo ci metto, e quanto spendo! E che rischio mi prendo (per determinare appunto lefficienza).LAvaro Cognitivo, non mi mette in dubbio , cosa devo fare, quindi io devo Andare da Milano a Verona, e quindi lo faccio, ma il problema cercare di farlo automaticamente, e quindi senza pensarci, spendendo il meno possibile!Ok! Non ho detto in quanto veloce ci arrivo, con lidea di economicit non vuol dire in quanto tempo ci arrivo (fare veloce spesso costa di pi! Vado con una Ferrari, mi costa di pi ma probabilmente ci metto meno tempo).

    Dunque le capacit che si sviluppano attraverso queste attivit sono (che determinano i Principi Motivanti):1 Attenzione che questa diventa Psicologia proprio Pura, che poi si vede nellattivit di tutti i giorni, una Capacit Importante quella di SIMBOLIZZAZIONE.2 Capacit di ANTICIPAZIONE.3 Capacit di COMUNICAZIONE.4 Capacit di APPREDIMENTO.5 Capacit di AUTORIFLESSIONE.6 Capacit di AUTOREGOLAMENTAZIONE.

    Ragazzi c da cominciare a inserire dentro questi aspetti Sport e Agonismo, in quanto se riusciamo a capire bene cosa succede qui in sintesi si capisce il perch un individuo vince e un altro no, perch uno ha risultati e laltro no.

    CAPACITA DI SIMBOLIZZAZIONE: vuol dire ad esempio che io riesco a con concretizzare in modo semplice, in modo efficace il mio sistema di regole, i miei linguaggi, il mio sistema di valori, il mio stile, la mia immagine, cio simbolo non vuol dire solo la bandierina che mi metto, ma tutto ci che rappresenta quella bandierina che mi metto.Qui dentro c il progetto, c unidea, sci sono delle regole e la mia capacit di simbolizzazione vuol dire che io attraverso unicona, attraverso unimmagine, attraverso un oggetto, do significato, MI RICORDO IL PERCHE, sempre, ce lho chiaro!

    CAPACITA DI ANTICIPAZIONE: la capacit di un individuo di immaginare cosa succede dopo, di anticipare.Un esempio attuale, iniziata la stagione sciistica, molto bene tra laltro i nostri atleti Azzurri danno buoni risultati (da sempre con la Valanga Rosa e la Valanga Azzurra), alla televisione spesso si vedono gli atleti al cancelletto che prima della partenza, si muovono e sono concentrati (a occhi chiusi o sbarrati) a riproporre mentalmente, ma anche fisicamente, tutti i movimenti che da li a poco andranno ad effettuare nello slalom durante la discesa. Quindi stanno anticipando, ancora prima di fare la gara, fisicamente e praticamente, la gara dentro la loro testa, sono capaci di immaginarsi cosa deve succedere prima. In questo modo si PRE-PARANO, non una capacit che hanno tutti.C gente che dice: IO VADO, QUANDO SUCCEDE QUALCOSA VEDRO COSA FARE! Risposta: NO! C qualcuno che si mette li. Il concetto di anticipazione vale per lo sport, ma vale per qualsiasi altra cosa, la capacit di Pre-Vedere, di Vedere prima, di Pre-Pararsi, di Difendersi prima, delle cose che accadano. Capacit di Anticipare gli eventi, il che non vuol dire che sono un veggente, non ho la sfera di cristallo, ma una capacit della mente di immaginarsi prima!

    CAPACITA DI COMUNICAZIONE: in questo secondo modulo di lezione, c tanta comunicazione e d essa se ne parler tanto anche nel terzo modulo.La capacit di comunicazione, come abbiamo visto non vuol dire capacit di parlare, VUOL DIRE CAPACITA DI MANDARE UN MESSAGGIO, E DI RICEVERE LE RISPOSTE, nei modi di cui abbiamo parlato nelle lezioni precedenti.Ma fondamentale, uno che non capace di comunicare, no uno che non capace di farsi pubblicit, attenzione, perch spesso e volentieri si dice quello un grande comunicatore, si ma i contenuti sono magari una schifezza. Il Comunicatore fa arrivare il messaggio! E c dunque chi lo coglie.

    CAPACITA DI APPRENDIMENTO: un giovane collaboratore del Prof. gli ha telefonato per dirgli che ha ricevuto un grosso complimento da un cliente! Gli ha detto che molto soddisfatto per i complimenti che ha ricevuto! Il prof. gli ha chiesto tu casa gli hai risposto? Gli ha risposto dicendo che si messo umilmente a

  • disposizione di chi pi vecchio e sa pi di lui, in quanto sta imparando un sacco di cose, per cui, si, grazie dei complimenti, per motivante per lui perch vede che quello che sta imparando gli serve tantissimo! E soprattutto perch non lo dice lui ma gli e lo ha detto un cliente, per cui andr a festeggiare! E bravo? La mattina dopo un altro collega gli ha detto attento a fare cos! Non montarti la testa! Insomma dopo che ieri sera aveva festeggiato, gi stamattina in un certo senso ha ricevuto quattro legnate!Ma se lui forte in quanto consapevole che sta IMPARANDO, in quanto spere questo, che quello che di fondo mi serve, assolutamente motivante. Lui fa fatica, guadagna poco, investe un sacco di energia, per se si vede riconosciuto (quindi prima il riconoscimento), da gli altri, da un senso a quello che sta facendo. Questa cosa fondamentale!Non tutti sono capaci di apprendere, il discorso fatto prima della prova desame, non importa se uno prende un bel voto oppure no, il punto uno si domandato il perch? Cos la prossima volta far bene, far meglio, far anche lo stesso, ma il perch lha capito? Perch se lha capito non c problema. Se non hai capito, bhe se ti interessa creer qualcosa dentro di te se non ti interessa fa lo stesso.

    CAPACITA DI AUTORIFLESSIONE: sempre nellesempio sopra, c una capacit di autoriflessione. Un esercizio carino per riflettere quello (chiudendosi in bagno, per non essere presi per matti), quello di fissarsi allo specchio per un po di tempo, provando a scoprire chi c dallaltra parte. Ci accorgeremo, per esempio, che non cos facile sostenere lo sguardo, e sono io riflesso (non Mary Poppins che si mette a parlare e ci dice delle cose; non lo specchio magico della strega di Biancaneve, non che si mette a parlare per conto suo, sta l).La capacit di guardarsi allo specchio, Autoriflessione! Cio di saper leggere me stesso guardandomi allo specchio, NON facile. Quello che noi vediamo, normalmente quello che vedono gli altri, durante il giorno. Quello , e vedremo pi avanti che ci sar lAuto accettazione, perch quello ! Non che puoi farti sempre la plastica.

    CAPACITA DI AUTOREGOLAZIONE: una cosa fondamentale, sempre dei principi motivanti, il sapersi autoregolamentare.Lautoregolazione, non un altro che me lo dice, sono io che melo dico, perch, ad esempio, conosco il mio metabolismo.Si sentono bellissime frasi quali: Scusami, io conosco i miei tempi!, ad esempio: io so quando arrivo! o ancora Io so quanto ci metto, a capire, a imparare una cosa, quanto ci metto! Non forzarmi, perch io so autoregolarmi! Quanto ci metto a mangiare, quanto ci metto digerire, quanto ci metto nei tempi di pulizia mia personale. Non uguale per tutti! C chi si alza la mattina tre minuti prima di prendere lautobus; ci sono altri che si alzano unora prima, e fa sempre le stesse cose di quellaltro che prende lautobus, ma i tempi sono diversi.Uno si sa Autoregolare, quando sbagli il tuo metabolismo e sbagli i tuoi tempi diventa un problema. E il problema sempre questo, SE NE VA LEQUILIBRIO!

    Pensate che tutta questa roba qua la fa la mente! La mente in grado di fare tutta questa roba qua: ordina, seleziona, dirige, trasforma e impara a: simbolizzare, anticipare, comunicare, apprendere, riflettere e regolarsi.Quando abbiamo fatto questa roba qua, LA MOTIVAZIONE DINVENTA UN CLIC. [Pausa]

    Quando si pensa alle capacit della mente (quelle appena esaminate), queste sono quelle capacit della mente che permettono di avere un controllo nelle relazioni fra il s e lambiente.Quando si pensa alle capacit della mente , al Prof., viene di ritornare su quella battuta fatta qualche lezione fa relativa al RACCONTARSELA, sul fatto che noi spesso e volentieri quando pensiamo alla nostra vita o agli eventi della nostra vita cela raccontiamo!La sintesi di tutti questi aspetti affrontati fino ad ora (in questa lezione), che c un CONTINUM importantissimo fra (immaginando una riga con linfinito da una parte e dallaltra), dove da un lato del Continum c lelaborazione della propria esperienza passata, e dallaltra parte del Continum c la capacit di progettazione del nostro futuro.Quando si pensa alla capacit della mente di avere un controllo su di s e sullambiente, mi si rappresenta un Continum, in cui da un lato c la Capacit di Elaborare lesperienza passata, e dallaltra c la Capacit di Rappresentare il proprio Futuro.

    Infinito Infinito

  • Capacit di Elaborazione Capacit di Progettazione dellEsperienza del Proprio Futuro

    Guardare bene cosa stato scritto, in quanto: Ordino, Seleziono, Divido e Trasformo, se ho queste capacit, ma se ho il riconoscimento dei contenuti, se ho il senso di me. Il rapporto fra il controllo di s nelle relazioni con lambiente.La maturit non un individuo, la maturit non la capacit di un individuo di essere capace di dare delle risposte a tutto.La maturit di in individuo, fondamentalmente la capacit di rimanere coi piedi per terra, di sapere dov, di RI- CONOSCERSI, di accettarsi in quel momento della sua vita, cio di essere presente alla sua storia.Uno non maturo, non saggio, quando fuori dalla sua storia. Quando vuole essere dallaltra parte, pensa che sarebbe meglio essere come una volta, o essere in un poste come non ora quello in cui si trova. E fuori dal suo senso e dal suo essere presente, dalla sua storia!Raccontarsela! Raccontarsela nel modo giusto! Ecco perch aiuta la Capacit di Riflessione.Uno dei grandi attivatori della motivazione personale, che ripeto assolutamente un fatto individuale, certamente il Desiderio di Successo, di Affiliazione, e di Potere.

    SUCCESSO DESIDERIO

    POTERE si trovano fra AFFILIAZIONE PAURA DI

    FALLIRE

    Desiderio di Successo, di Potere e anche di Affiliazione(dando per scontato che i bisogni di Base li abbiamo soddisfatti)!Al giorno doggi, e diventa anche una problematica per certi aspetti, c il Bisogno di Successo, ragioniamoci un pi, e chi non lo ha cosa succede? E quanti hanno successo? Che cosa vuol dire aver successo? Vuol dire arrivare primi? Vuol dire vincere la medaglia doro? Vuol dire arrivare a disputare un Campionato del Mondo?Avere successo vuol dire, probabilmente, avere chiari quali sono i propri limiti, vuol dire probabilmente, sapere di potercela fare e provarci con tutte le proprie forze!Cera quello che diceva limportante non vincere, ma partecipare, il Prof. non daccordo. Il Prof. pi dellide, parlando di motivazione che limportante mettercela tutta, ma proprio tutta! Non solo partecipare, magari partecipo e non faccio niente! Non mi va bene!In questo senso ho successo se so che pi di cos non potevo fare, perch ho raschiato il barile.Questa cosa qui, secondo una serie di pensatori, un posto che c in mezzo a questi due opposti fattori. Il desiderio, Potere, Successo ed Affiliazione e la Paura di non avere Successo, di Non avere Paura, di non essere Affiliati.Un grande ruolo che ha la mente, e che ha il nostro profondo in questa dinamica, una cosa molto importante (riassunta in alcuni schemi, che sono la cos detta Mappa Mentale).Il pi grande blocco che c rispetto a questa questione qua la Paura di Fallire (paura di non farcela), ed una delle pi grandi questioni per cui molti che se ne fregano di una serie di questioni, poi di fronte a mete e a sfide che percepiscono troppo importanti, mollano perch? Perch comunque gli strumenti non ce li hanno.Il Prof. ci racconta di un intervento fatto durante una delle sue conferenze, e lo ha fatto molto arrabbiare, in quanto un imprenditore ha esordito in un intervento dicendo che i giovani di oggi non hanno voglia di lavorare, e lui si arrabbiato molto.Cerano 250 persone. Il Prof. si allora chiesto cosa avesse capito questo individuo dei Giovani, in quanto il Prof. convinto che i giovani abbiamo dei problemi che non cerano prima anche se oggi ci sono pi opportunit di un tempo.I GIOVANI hanno paura di non farcela a volte, e fanno fatica a trovare un lavoro, anche, perch non sanno come cercarlo! Per esempio! Perch non gli e lo ha insegnato nessuno. E spesso e volentieri, chi trova lavoro lo trova mediante il famoso Tam Tam, per cui ci si passa parola.Una domanda che il Prof. ha rivolto a questo signore stata se avesse dei figli, e se ad essi qualcuno avesse insegnato a lavorare, per esempio. Perch dal momento in cui qualcuno ha la fortuna di avere dei maestri che

  • gli insegnano un mestiere, certamente quando sanno fare un mestiere, il fatto di trovarsi un lavoro diventa molto pi facile.La paura di fallire parte quando uno non affronta neanche una cosa che non capace di fare.Se non abbiamo delle abilit da mettere in gioco, come facciamo a rispondere a uninserzione o a unopportunit che nasce rispetto a quella professione specifica! Non ci proviamo neanche.La maggior parte dei lavori si imparano sui posti e luoghi di lavoro, perch ogni azienda e ogni attivit, fa lavori in modo diverso, e quindi un sacco di persone perdono un sacco di opportunit perch semplicemente hanno paura di provarci. Ma questo alla maggior parte dei giovani non lo dice nessuno! La maggior parte delle aziende, o di organizzazioni che hanno unidea di pregio, quindi di lungo periodo, cercano brave persone! Bravi ragazzi! Quindi cercano individui in grado di apprendere bene, quindi la capacit di imparare diventa fondamentale. Non la capacit di essere capaci di fare una cosa, bens la capacit di imparare velocemente a fare una cosa, ma uno per imparare non deve avere paura. SI STA PARLANDO DI PAURA! (Per essere pratici).Un bambino piccolo che ha paura non impara niente, e qualcuno di noi lo ha imparato nellattivit che gi qualcuno di noi fa nellinsegnare, nel fare lallenatore, nel fare il tecnico, in una determinata disciplina sportiva.La Paura il primo blocco dellapprendimento, la paura di sbagliare uno dei grandi blocchi allo sviluppo alla crescita, alla scoperta del nuovo. E qui torniamo allinizio del nostro discorso di oggi.Quindi, cominciamo per esempio, a dare importanza al concetto di MURO, ovvero a quel limite invalicabile che spesso, gli stati emotivi e gli eventi personali, oppongono al bisogno delle persone di crescere, di porsi limiti pi alti e pi ampi.Succede spesso qualcosa nella storia dellindividuo, o comunque ci sono degli stati danimo che creano un muro! E la mente non ce la fa!Dopo quello dello specchio, il Prof. ci da un altro esercizio, dicendoci di provare a recuperare, perch si vede dalla faccia di alcuni di noi che siamo vecchi! I vecchi sono quelli che hanno tre mancanze:- la prima la mancanza di sognare e di avere fantasie, la capacit di avere Libere Associazioni, cio di avere una mente che si muove, che va oltre, che immagina (fantasie, sogni, associazioni libere).-la seconda caratteristica la Voglia di Combattere, ma non la voglia di combattere in teoria, bens la voglia di farlo in pratica! E quindi di affrontare le sfide a viso aperto, di buttarsi nella mischia, non di guardare gli altri che giocano, bens di giocare noi!E quindi per esempio di uscire, di non stare fermi in casa o nella propria camera a fare chiss che, partecipare, buttarsi nella mischia, combattere!Non si mai visto un 90 enne che va in trincea, ci vanno i giovani a 20 anni in trincea.-la terza cosa la capacit di gioire e di divertirsi, di fare festa veramente; oggi il Prof. vede giovani che gli domandano se lui pu dare ai giovani dei sogni! Il Prof. si domanda i sogni non sono in vendita, nemmeno i suoi! Quindi non pu farci niente, gli dicono che hanno paura, paura di farsi male andando a combattere e paura di perdere! Hanno paura di uscirne sconfitti, umiliati, di non potersi pi rialzare rispetto ad un momento di difficolt e quindi per non soffrire non si mettono in gioco.Il Prof. trova tanti giovani che vanno a Hafter-Hours, piuttosto che a Pre-Party o After-Party, o che fanno tutte queste cose qui, perch sballano! Perch hanno voglia di sballare! E il Prof. non sa se si divertono, se hanno ancora voglia di fare veramente festa assieme, o di gioire per qualcosa che successo a se o ad altre persone con cui si ha piacere di stare insieme. Ogni tanto cos, per osservazione sociologica, o per il mestiere che fa il Prof. afferma di passare dentro qualche discoteca, a qualche festa, e ne vede poca di gente che si diverte veramente!Vede gente gi ubriaca alle 19:30 di sera e prende coscienza alle 15:00 del pomeriggio successivo, ma non sono mica felici! Ma come fanno ad avere motivazioni questi qua? Come fanno?Sono vecchi! Semplicemente sono vecchi! Perch piuttosto di vincere una battaglia, si autodistruggono!Come fanno a vincere una gara! Un campionato che magari dura un anno ed faticoso? E il problema che il Campionato si vince nellultimo mese e mezzo di gara, non si vince nel primo! Perch alla lunga che si vedono quelli che hanno le basi e la preparazione. Quelli che ci sono e che resistono. Gli altri mollano per la strada! Non ce la fanno! Per cui a questi ragazzi, magari sarebbe bene provare a spiegargli, magari per esempio che, non c la CASUALITA nelle cose, ma c la CAUSALITA ( e non un gioco di parole).Il caso esiste, ma il risultati si ottengono perch ci sono delle spiegazioni! La fortuna fa bene e aiuta, ma c tutto il resto che viene prima!Proviamo a dare alcuni Obiettivi Fondamentali dopo quello che abbiamo detto!Qual il fine vero di tutto? Credo che si possa sintetizzare in due concetti:1 Ben essere, il fine ultimo lo Stare Bene.

  • 2 Sviluppo e Crescita, che sono inevitabili (lo si detto fin dalla prima lezione).Quindi questi perch, non da andarli a cercare chiss dove, non sono gli altri che ce li devono dare, quando nellanalisi del Flow, o di altre teorie gi affrontate abbiamo detto che ci sono tre tipi di Motivazione (almeno scientificamente), la motivazione intrinseca (e stiamo parlando di questa, per cui Bonucci prima o poi deve parlare di se stesso, non pu continuamente a motivazione estrinseca andare dal suo titolare a dire voglio pi soldi, oppure andare dal suo motivatore a dirgli dammi tu il perch, siamo a motivazione estrinseca, perch non funziona, nel lungo periodo non funziona! Prima o dopo il motivatore se ne andr Foglietto delle Controindicazioni, prima o dopo ilo motivatore quando avr ripetuto sempre la stessa storia, diventer noioso e se non hai fatto tu un percorso tuo, quello l non serve pi a niente e oltretutto ti ha chiesto un sacco di soldi!).Allora la motivazione estrinseca, per esempio, funzionerebbe se quello che si assume una responsabilit anche per te del tuo futuro del tuo progetto e quindi lo costruisce assieme a te, riesce adesempio, non a dartri premi punizioni, ma riesce ad anticiparti vantaggi e svantaggi nel comportarri in un modo piuttosto che in un altro. E quindi A) ti fa risparmiare tempo, denaro, ma soprattutto, forse, B) ti fa risparmiare sofferenza. E quindi Mal Essere uno dei primi obiettivi!Quindi lascolto e la frequentazione di persone sagge, o persone con esperienza, a questo scopo; non che ti da una motivazione in pi, ti danno degli strumenti, strumenti concreti, come dire per tirare con arco e freccia, io ti do arco e freccia, ma anche ti insegno ad usarlo, perch non come il vecchio detto di quello che sta morendo di fame, al quale si insegna a pescare o gli si regala il pesce! Allora se sta morendo di fame, entro tre minuti bisogna dargli il pesce O.K.! Ma poi, domani cosa facciamo, gli dovr dare la canna da pesca, ma non basta, nella nostra disciplina si dice che gli dovr insegnare a pescare, perch se gli do la canna da pesca e non capace di usarla, siamo punto da capo! Muore di fame.Quindi se io ti fo gli strumenti, ma non ti ho insegnato ad usarli, non serve a niente, inutile quindi che ci venga dato lo strumento, e ci venga detto leggete questo libro, in quanto il libro non serve a niente se non sappiamo interpretarlo e studiare queste cose, in quanto facciamo tre anni in cui studiamo tuttaltro! Ma poi si scopre che i risultati non li otteniamo se la nostra mente non funziona e allora c un problema. Per questo motivo il Prof. ci ha detto che questo percorso unopportunit per noi!E inutile che ci venga dato uno strumento, pi utile che ci venga insegnato ad usarlo, lo strumento.E inutile dare ricette o equazioni! Usare terminologie, non vuol dire:ma si tanto ha capito!, siamo alluniversit, non al parco giochi!E molto motivante il discorso che la mia mente in grado di simbolizzare!E per esempio in grado di scrivere con dei simboli e quindi di comunicare in un certo modo! Ma se noi spieghiamo delle cose in modo improprio, non abbiamo un linguaggio corretto, non usiamo e non citiamo chi ha detto una determinata cosa, ad esempio, come si fa, potrebbe averla detta Tizio, Caio, Sempronio, oppure noi, ma che significato ha!Allora il prof. dallesterno ci spiega il perch, ci da degli strumenti e cerca di spiegarci come si fa, insegnandoci a usare gli strumenti.Noi non dobbiamo ai nostri allievi insegnare una tecnica, per il nuoto, gli dobbiamo spiegare il perch, se no loro non avranno le motivazioni per cambiare il loro atteggiamento, o il loro comportamento!Non cambiano, nel loro cambiamento, se mettono dentro lacqua prima lindice, o prima il mignolo, leffetto diverso! E chiaro che nello stile, dove adesso si insegna in un altro modo, al bambino a cui stato spiegato come metter dentro la mano, in quanto non tutti fanno i campioni del mondo, gli dobbiamo spiegare il perch va fatto cos, e quando lo far gli verr anche male alla schiena alladulto, in quanto cambia tutto, quindi tender sempre a fare lerrore perch pi facile, meglio e mette in moto muscoli diversi, ma gli dobbiamo spiegare il perch! Stara meglio fra uin mese o due mesi, nuoter pi velocemente e pi piacevolmente, ecc. ecc. Non solo perch lha letto in un libro che cambia il suo comportamento.Gli dobbiamo dare un motivo, ma sar un nostro motivo! Non sar il suo motivo! Come fa a diventare il suo motivo?

    A) Se star meglioB) Se migliorer il numero di vasche che far, se migliorer i suoi risultati e quindi se

    cresce.Fino a che non lo fa, non ottiene i risultati, non capir il perch. Quindi cosa il CLIC, cosa che fa fare il CLIC, cosa che fa cambiare? Non la motivazione al fare, ma una motivazione al riuscire a fare! Quindi un percorso di cambiamento.Decidere, Volere e appunto Riuscire.Riuscire a raggiungere un qualche cosa di diverso, utilizzare le proprie prestazioni, ma cosa di fondo decidere il passaggio principale DECIDERE! Chi decide?Se vogliamo aiutare qualcuno a cominciare da noi, dobbiamo pensare al fatto che questo un percorso, non un evento, non che uno si sveglia alla mattina e decide di cambiare! Per arrivare alla decisione ha bisogno

  • di fare un percorso. E facendo questo percorso la mente funziona, ad esempio ragionando su vantaggi e svantaggi di questa decisione, e c uno studio delle probabilit in merito, del fatto che se io faccio in un modo piuttosto che in un altro, ottengo un beneficio oppure danni.E quindi c ad esempio un atteggiamento ben diverso nel fare una cosa piuttosto che unaltra ad esempio rispetto ai tempi. Avere un progetto di lungo periodo e riuscire ad avere un risultato immediatamente. La maggior parte dei giovani, dei ragazzi, ma purtroppo anche degli adulti, hanno vissuto una stagione della vita, quella degli ultimi ventanni, che la vera rivoluzione. La vera rivoluzione stata questa. Sono due le rivoluzioni, secondo il prof. di questo grande periodo, ed ora paghiamo pegno e quindi qualcuno comincia a cambiare nuovamente limpasto.In questi ultimi ventanni si usato il Singolare, Io, Io, Io, e il tempo Presente Adesso. I padri delle nostre costituzioni, e i padri delle nostre societ e delle nostre nazioni, ci hanno insegnato invece e hanno scritto che esiste il Plurale e esiste il Futuro. Quello che facciamo adesso per il Domani. Grande moda parlare di Sostenibilit, di Ecologia ecc. ecc. , grande moda! Ma se vogliamo grande valore grande ideale, grandi idee. Realizzate forse da qualcuno che non ancora nato, perch sostenibilit vuol dire fare qualcosa che si realizzer pi avanti, quindi con unottica di Futuro, domani non vedo nessun risultato, vedo forse piccoli impercettibili cambiamenti giorno per giorno e mi devo accontentare di quelli!Quindi la visione nel tempo della motivazione, fondamentale, proviamo noi, ad andare da un atleta e dirgli, cominciamo oggi a lavorare perch forse avremo u risultato fra tre anni! E lui invece dice io ai miei amici, alla mia ragazza a me stesso devo spiegare il perch oggi devo sottoporre tutti a dei sacrifici, a cominciare da me. Ci chiede di dargli un motivo, ma noi non gli e lo diamo un motivo, diamo dei perch delle spiegazioni, il motivo deve trovarlo lui.Ma se lui non star bene a fare questa cosa qua, il percorso pieno di insidie, sar devastante, lui per la strada si perde. C un tasso elevatissimo, una precisa patologia che ci insegna che un sacco di ragazzi abbandonano luniversit, che gli manca un esame e la tesi! E non si laureano. Il prof. ne conosce 3 che hanno finito gli esami da 9 anni e non fanno la tesi! Non fanno la tesi, avrebbero potuto farla 9 anni fa. Sono quelli che arrivano a un passo dal traguardo r si fermano. In tutte le situazioni della vita, sono quelli che stanno fidanzati per 12 anni e non si sposano mai e non vanno mai a convivere e quella cosa l. E poi lei in tre mesi conosce un altro, resta incinta e si sposa!Questo uno degli elementi pi forti, la capacit, lenergia, ci che mi serve per prendere delle decisioni. In tutto ci conta tantissimo la storia di una persona, la cultura di una persona, lambiente in cui vive, ci sono dei fattori demotivanti, dei fattori che creano un muro anche di tipo socioculturale che sono per certi versi devastanti, mentre per altri vanno accettati cos come sono.Parliamo del senso di colpa! Che ha devastato e devasta intere generazioni come forma di pedagogia. Tu vai nelle organizzazioni e trovi dei responsabili che quando vedono qualcosa che non va entrano negli spogliatoi e dicono:Chi stato!. Entrano negli uffici e dicono:Chi stato!. Entrano in classe e dicono:Chi stato!Non mi interessa risolvere il problema, e invece c un problema da risolvere, mi interessa di chi la colpa, questa una cultura giuridica, una cultura che da confessionale.Chi frequenta i riti religiosi, in molte confessioni, in particolare quella dalla quale la maggior parte degli italiani appoggiano, dopo dieci secondi che enti in chiesa, reciti per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa.Se io cresco degli individui coi sensi di colpa, immancabilmente avremmo delle persone che hanno paura. Se vado a cercare il colpevole nelle organizzazioni, non di quelle persone il senso di responsabilit! Non dovrei andare a cercare il colpevole, dovrebbe esserci qualcuno che viene l e mi dice:Sbagliato.Dove ho sbagliato? Spesso do fronte ad un risultato sportivo negativo, i giornali, ma anche le relazioni di tutti : Colpa dellallenatore, della societ, dellallenatore, colpa della squadra, colpa di uno, colpa dellaltro! provare a cancellare dal punto di vista motivazionale la parola colpa dal vocabolario e sostituiamola con la parola RESPONSABILIRTA! ci cambier il mondo! Della serie: Chi si prende la responsabilit di questa cosa forza? Chi ha il coraggio (andare in battagli)? Ci vuole dunque coraggio, che non la mancanza di paura, ama la mancanza di paura di aver paura!Una delle cose che affronteremo con la collega il giorno 20 dicembre sar la questione degli attacchi di panico, anche nello sport ce ne sono molti anche di atleti molto conosciuti (Pellegrini, Kostner, Sthoneer), questi hanno avuto frequentemente attacchi di panico sia durante la vita di tutti i giorni che durante allenamenti o momenti pre o post gara.Tecnicamente lattacco di panico viene una volta sola, tutti gli altri sono paura che ti venga lattacco di panico, per cui situazioni molto vicine ad esso.Il Prof. chiede a qualcuno se ha mai avuto attacchi si panico, in modo tale che per la lezione del 20 c. m. lo dica, molto importante perch lanno prima un individuo affetto da attacchi di panico molto pesanti, e

  • recidivo in quanto li aveva avuti anche a lezione, durante lintervendo fatto sugli attacchi di panico, non lo ha detto (in quanto si faranno degli esercizi, per la gestione dellansia), hanno dovuto prenderlo e rimetterlo in piedi loro.Lattacco di panico una patologia molto pesante per chi lo subisce, spesso drammatica per chi la vede, e per chi la subisce di solito sanissimo! Chi lha avuta sa che se fa un esame del sangue appena dopo che si verificata, sa che una situazione sanissima dal punto di vista psicologico. Il problema che ci sono delle fatiche e delle sofferenze di fondo che ti dicono che il corpo ti dice,. La mente ti dice (in quanto sono in relazione) :Attenzione! Devi volerti pi bene!Ma perch? E la paura di aver paura che attiva questi stato di coscienza, questo stato psicologico.Il Prof. conferma, probabilmente come tutti che ha paura a volare in aereo! Perch il sottotitolo quello che diceva suo nonno: I pesci in acqua, gli uccelli in aria e gli uomini in terra.Quando scambi le cose fisiologicamente, attivato un sistema di diversit di condizione.Poi c chi non si pone il problema . ma. Io ho paura di andare in aereo e ci vado. Quindi mi faccio i miei viaggi tranquillo e beato, e non mi passa la paura! Si dice che chi pi lo fa, pi, nel caso del prof. (dice lui) sostituisce la parola paura, e ci aggiunge terrore! SALVO!Quando si poteva, soprattutto prima dellundici settembre soprattutto nei viaggi di notte, dove di solito c meno gente, il Prof. aveva paura, premeva il bottoncino e chiamava la Hostess e gli diceva scusi signorina io ho paura i casi sono due, o lei sta seduta qui vicino a me e mi tiene la mano, oppure pu chieder al capitano, per favore, se posso andare in cabina, perch il primo problema della sua paura, era legata alignoranza, il Prof. non sa cosa succede e ha paura, non guida lui e ha paura. Cia ha raccontato che nella cabina di pilotaggio (posto dove al Prof. passavano tutte le paure, prima dell11 settembre si poteva stare), dove cera il capotano che gli spiegava tutte le cose (il Prof. non consiglia di andarci, in quanto in cabina i piloti non fanno nulla, fumano ,leggono il giornale chiacchierano ecc. ecc.). I piloto e il comandante lavorano mezzora prima di volare impostando il progetto e il piano di volo, poi tirano su 1, 2 minuti, quando si va controllano e perfino allatterraggio spesso impostano il pilota automatico. In somma non fanno niente. Per molto bello perch ti spiegano tutto.Una delle cose che interrompono lo schema che genera queste situazioni il seguente:siccome uno ha paura ( di cosa non lo so, ciascuno ha le sue paure, ciascuno ha le sue fobie), consce o inconsce, esplicite o profonde (perch questo riguarda la storia personale e non riguarda la storia della salute fisica, ma la storia personale, per cui ciascuno di noi ha le sue paure!).La paura genera tensione, uno degli effetti collaterali dellattacco di panico la TETANIA MUSCOLARE si diventa duri come dei pezzi di legno massello. ARCO ISTERICO, vuol dire che la spina dorsale si contrae tanto da poterlo sdraiare, ma passare una mano tranquillamente sotto la schiena senza problemi (contraendola forma un arco con il rachide), a cominciare dalle dita delle mani alle ginocchia e allarticolazione della bocca, tutto diventa duro, Tetania Muscolare, TENSIONE, la paura genera TENSIONE.La Tensione crea dolore, fa Male. Quando eravamo piccoli facevamo gli scherzetti hai nostri amici, andavamo a schiacciargli di colpo il trapezio alla base del collo, e faceva male, perch cera tensione e quindi dolore.E quando c dolore, e quando c un attacco di panico c dolore e uno dice che Si sente morire, quindi il dolore genera paura, la paura genera tensione, la tensione genera dolore, e questo una spirale che pu solo andare peggio.Cosa che interrompe questa cosa? Una sola cosa:LA CONOSCENZA. Se io so perch interrompo questa spirale.Quindi il Prof. andava in cabina e si faceva spiegare. Ha cominciato a capire il perch di tutta una serie di cose che gli facevano paura, e nonostante tutto continua a prendere laereo, non sta a casa! A proposito di nuoto il prof. chiede se qualcuno ha avuto problemi con 40enni che nella loro storia personale hanno avuto paura di un a qualche cosa, la vogliono superare, ma sono nudi, tremati, con la pelle doca visibile e non vogliono andare in acqua! Come facciamo a buttarli in acqua, farli stare bene, e soprattutto farli tornare?! E fargli passare la paura dellacqua, perch questi qui, quando vanno gi ti tirano gi anche a te! Bisogna rompere questa spirale, bisogna aiutarli a capire e a conoscere![Siamo a della motivazione la prossima lezione ripartiamo da questo punto]. Come bibliografia il Libro di Cei molto significativo sul tema della motivazione! (copertina violetta lilla ce lho).

    Paura Genera Tensione (Tetania Muscolare tensione di tutta la muscolatura-)

    PAURA

  • Crea Dolore, fa Male TENSIONE (Dolore genera) DOLORE