10 la Voce di Mantova M DOMENICA 21 A N TOVA · simi altri. L’amico Romano Franco Tagliati, da...

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la Voce di Mantova 10 DOMENICA 21 NOVEMBRE 2010 Presso la Fondazione Rsi di Ci- cogna-Terranuova Bracciolini (Arezzo) sarà ospite la profes- soressa mantovana Barbara Spadini che terrà una conferen- za sui campi di internamento americani di Coltano, presso Pi- sa, ove vennero internati oltre 35mila soldati repubblichini ita- liani. Tra essi, personaggi noti come Walter Chiari, Enrico Maria Salerno, Raimondo Vianello , Enrico Ameri, Lu- ciano Salce, Mirko Tremaglia. La professoressa Spadini Malore, soccorso da Tonghini Ora si parla dei “lagher”alleati di Davide Mattellini I libri che tendono a costituirsi in “summa” esistenziale spaventa- no sempre il lettore, così come spaventa chiunque s’impanchi a depositario della morale o a cat- tedratico dell’esperienza. Eppure viene per tutti il tempo dei bi- lanci. Lo scrittore che sappia fil- trare i patrimonî dell’esperienza con i germi innocui della nostal- gia; oppure che sappia vagliare l’aspettazione del futuro col pia- cere del ricordo; o che ancóra depositi i doni della maturità sui sedimenti della giovinezza, ha sempre un argomento in più da spendere per convincere il suo pubblico che quanto sta per of- frire è un’eredità da spartire, non un fardello scomodo da confinare nelle soffitte dell’anima. Pochi libri hanno saputo esibire tanta maturità nelle sembianze della giovinezza prima, e pochi sanno sfoderare l’esperienza dalle guai- ne dell’innocenza. Pensiamo alle Senili del Petrarca; guardiamo ai Saggi di Montaigne; ci corrono gli Aforismi di Schopenhauer e le Faville del d’Annunzio. Pochis- simi altri. L’amico Romano Franco Tagliati, da anni colla- boratore ed editorialista della no- stra Voce , bozzolese di nascita, apolide per occasione, ma uto- pico per elezione, con il suo ul- timo Flashback (Ipertesto Edi- zioni, pp. 134, euro 17,50) è riu- scito a mitigare il rimpianto dei grandi maestri, almeno quanto seppe farlo il Montale delle in- terviste immaginarie e della Far- falla di Dinard. Anche per Tagliati – che ha pre- sentato in questi giorni la sua ul- tima creazione al Circolo della Stampa di Milano – è venuto il tempo dei bilanci e dei ricordi, delle aspettazioni venate di no- stalgia o della maturità che im- para senza annoiarsi e senza an- noiare. Il paradigma di queste an- titesi si coglie già dalla bellissima osservazione proemiale: «L’abe- te che cresceva nel giardino della mia casa di Bozzolo, dal giorno che me ne sono andato, è di- ventato il metro campione con il quale misurare i grattacieli di Sidney o di New York». Il rimanente della trattazione cor- re sul filo di un centinaio di do- mande, tutte assecondanti il que- sito di fondo: «Ma noi cosa pen- siamo di noi stessi?». Nel tiro alla fune giocato dalla memoria con la saggezza, o nel braccio di ferro tra l’auto-ironia e tutti gli altri stati d’animo, anche il senso E per le probabili elezioni politiche il centrodestra preme: “Avanti tutta” Flashback, fra ricordi e attese: distribuito l’ultimo libro del bozzolese cittadino del mondo Tagliati, un futuro... dietro le spalle Colpo di scena: è pace fatta tra la Lega e ex An? Presto per dirlo, ma qualcosa si sta indub- biamente muovendo. Prima della convention del Pdl al Ma- mu, Carlo Maccari, Podestà e Corsaro, lontani dai riflettori, si sono confrontati con l’on. Gianni Fava, icona dominante del Carroccio virgiliano. Il te- ma è facilmente immaginabile: le provinciali del 2011. «E’ legittimo che la Lega re- clami un suo candidato, sul quale non vi sarà alcuna pre- clusione da parte nostra, purché sia una figura forte e conosciu- ta. Resta inteso che sia il Pdl che il Carroccio dovranno pri- ma esporre i loro candidati, do- podiché decideremo insieme su chi puntare forte per Palazzo di Bagno. In ogni caso già nelle prossime settimane comince- remo a parlarne». Così Carlo Maccari, a conferma che dopo le frizioni del 2009, le distanze tra i due partiti si sono assot- tigliate in maniera pressoché definitiva. Troppo ghiotta, poi, l’occasione di mettersi in sac- coccia anche la Provincia. «Massima disponibilità per ra- gionare in termini di alleanza col Pdl per cambiare le cose La convention azzurra del Mamu fa chiarezza sulle strategie da seguire per le amministrative Fava-Maccari, il gelo ora si è sciolto Il leader del Pdl d’accordo sul candidato leghista in Provincia (Milano permettendo) Mamu: manca Sodano ma è “en plein” di sindaci in platea È toccato a Espedito Rose ea Marco Ghirardini aprire la convention azzurra in rappresentanza dell’amministrazione comu- nale (il sindaco Sodano era impegnato alla giornata dell’Unesco di Assisi). Mano a mano sono seguiti gli interventi dei vari sindaci. Il primo è stato Alessandro Beduschi (Vir- gilio), con prevedibili strali anti-Fini. Quindi il sindaco di Solferino Germano Bignotti, che ha apprezzato il riscontro di pubblico all’iniziativa. Parere ripreso anche dal collega di Moglia Claudio Bavutti, che non ha perso occasione per stangare “l’integralismo am- bientalista” di Fontanili . (m. v.) L’arrivo di Carlo Maccari (a destra) con l’on. Podestà ieri al Mamu. Nel riquadro il leghista Giovanni Fava OGGI ALLA FONDAZIONE RSI - CICOGNA GUANTO DI SFIDA LANCIATO AI FUGGIASCHI DI FUTURO E LIBERTÀ MANTOVA centralino Cronaca 0376 222266 - e-mail: [email protected] dell’estraneità viene a stemperar- si, e l’autore inizia a calzare le vesti del suo stesso lettore – e viceversa, naturalmente. Se un li- mite possa essere qui evidenzia- to, tale è il naturale sospetto che muove sempre quel libro da cui mai si dissenta. Nondimeno, an- che sotto il pungolo di questo assillo abbiamo forse modo di arricchirci, se si ricordi con Goe- the che «tutti i pensieri intelli- genti sono già stati pensati, e oc- corre solo tentare di ripensarli», o se si convenga con il d’Annunzio che «ha un solo volto la malin- conia». Anche Tagliati tesaurizza, rica- pitola e rivive la vita dell’umanità attraverso il metro del sé, proprio come i grattacieli di Sidney o New York accettano di misurarsi con l’abete bozzolese. E così an- che i grandi temi della vita e della storia acconsentono a polveriz- zarsi nella sostanza del soggetto che li considera. Cos’è la felicità? «Chissà quanta gente, di quella che ha ammuc- chiato fortune, sarebbe stata più felice se avesse potuto scrivere una canzone o lavorare almeno per una notte in un circo». E la cultura? «Un lenzuolo sovente pieno di buchi e di macchie che non sempre possiamo stendere in pubblico senza arrossire». Su questa cultura si misurò l’esem- pio di Giovanni Piubello, amico dell’autore e “maestro di libertà”. Con questa cultura, facendo pro- prio il dettato di Pasolini, si mi- sura anche il lettore, fermo che «il tempo necessario a leggere un libro dovrebbe essere su per giù lo stesso che impiega l’autore per scriverlo». Il passato? «È l’oggetto di cui ancóra per qualche istante sen- tiamo il rumore». Il futuro? «Lo spazio incommensurabile che contiene l’universo e nel quale si inserisce l’attimo nemmeno mi- surabile che contiene il nostro passaggio». Il ruolo della politica? Qui la de- mocrazia di Omero supera tutti i registri delle democrazie con- temporanee: «Un gregge non ra- giona e non si emancipa. Basta un solo cane a tenere in fila mille pecore». L’utopia si risolve con una ci- tazione di Oscar Wilde: «Una carta del mondo che non con- templasse il Paese dell’utopia non sarebbe neppure degna di uno sguardo». Dio corre ancor più veloce: «Mi affascina l’im- magine di un recipiente di ghiac- cio che contenga a sua volta ac- qua pura. Entrambe le sostanze – sia il contenitore che l’acqua – sono fatte della stessa energia». Insomma, cento domande che a ben vedere comportano cento ri- sposte che si interrogano. Nes- suno negherà mai che solo quei libri che si concludono col punto esclamativo finiscono per impol- verarsi e morire su uno scaffale. Romano Franco Tagliati e accanto la copertina del nuovo libro anche in Provincia, liberandola da chi in questi anni non s’è dimostrato all’altezza della si- tuazione – ha commentato Fava –. Il tutto è però subordinato a quel che succederà all’esecu- tivo nazionale nelle prossime settimane». Il deputato ha co- munque le idee chiare su come risolvere l’impasse a Monteci- torio: «andare al voto». Matteo Vincenzi Avanti tutta. Più scorrono i gior- ni, più il barometro segna “ur- ne”. Eventualità alla quale il Pdl ha fatto intendere di essere pron- to, nel caso che il 14 dicembre, quando si voterà la mozione di sfiducia, il governo cada o ot- tenga una maggioranza risica- tissima. È il messaggio emerso dalla convention azzurra convocata ieri mattina al Mamu dal coor- dinatore provinciale Carlo Maccari e dal vicario Giancar- lo Serafini, che ha avuto come ospiti anche gli onorevoli Gui- do Podestà e Massimo Cor- saro , rispettivamente coordina- tore regionale e vice in ambito regionale. «Nella delicatissima fase con- giunturale economica mondiale che stiamo vivendo, lo sforzo profuso dal PdL a tutti i livelli non può essere vanificato dal- l'azione irresponsabile di un gruppetto di parlamentari che, tradendo il mandato popolare, ripropone fuori tempo il ribal- tone parlamentare come pratica di palazzo», ha rimarcato Mac- cari. Ma nessun timore: «Andiamo avanti forti dei risultati ottenuti, consapevoli di poter fare ancora molto sulle tematiche che in- teressano gli italiani. Qui a Man- tova si conclude il tour regionale da noi promosso per tastare il polso del partito, che vi assicuro è vivo e vegeto» ha esordito Cor- saro. «Chi ci ha definito “par- tito-cadavere” (il riferimento è ovviamente a Fini), sarebbe il caso andasse fare il becchino da altre parti e con lui si porti il suo portavoce, che non cito per ri- spetto delle signore in sala». Dal canto suo l’onorevole Po- destà ha sottolineato che è gra- zie al governo guidato da Silvio Berlusconi se l’Italia non ha fat- to la fine di altri Paesi sull’orlo del fallimento. (vince.) Ubriaco? Malore? Di certo è stramazzato davanti alla porta d’ingresso di Palazzo Te dopo avere invocato l’aiuto dei Ca- rabinieri. Per questo ieri mat- tina un 35enne straniero dell’est europeo è stato soc- corso dal personale del 118. Il primo aiuto gli è stato portato dall’assessore comunale allo sport Enzo Tonghini che si trovava casualmente in zona. L’uomo è stato portato al “Car- lo Poma” per accertamenti. L’assessore Enzo Tonghini STRANIERO SI ACCASCIA A P ALAZZO TE

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la Voce di Mantova10 DOMENICA 21 NOVEMBRE 2010

Presso la Fondazione Rsi di Ci-cogna-Terranuova Bracciolini(Arezzo) sarà ospite la profes-soressa mantovana BarbaraSpadini che terrà una conferen-za sui campi di internamentoamericani di Coltano, presso Pi-sa, ove vennero internati oltre35mila soldati repubblichini ita-liani. Tra essi, personaggi noticome Walter Chiari, EnricoMaria Salerno, RaimondoVi a n e l l o , Enrico Ameri, Lu -ciano Salce, Mirko Tremaglia. La professoressa Spadini

Malore, soccorso da Tonghini Ora si parla dei “l ag h e r ” alleati

di Davide Mattellini

I libri che tendono a costituirsi in“summa” esistenziale spaventa-no sempre il lettore, così comespaventa chiunque s’impanchi adepositario della morale o a cat-tedratico dell’esperienza. Eppureviene per tutti il tempo dei bi-lanci. Lo scrittore che sappia fil-trare i patrimonî dell’esperienzacon i germi innocui della nostal-gia; oppure che sappia vagliarel’aspettazione del futuro col pia-cere del ricordo; o che ancóradepositi i doni della maturità suisedimenti della giovinezza, hasempre un argomento in più daspendere per convincere il suopubblico che quanto sta per of-frire è un’eredità da spartire, nonun fardello scomodo da confinarenelle soffitte dell’anima. Pochilibri hanno saputo esibire tantamaturità nelle sembianze dellagiovinezza prima, e pochi sannosfoderare l’esperienza dalle guai-ne dell’innocenza. Pensiamo alleSenili del Petrarca; guardiamo aiSaggi di Montaigne; ci corronogli Aforismi di Schopenhauer e leFaville del d’Annunzio. Pochis-simi altri. L’amico RomanoFranco Tagliati, da anni colla-boratore ed editorialista della no-stra Vo c e , bozzolese di nascita,apolide per occasione, ma uto-pico per elezione, con il suo ul-timo F l a s h b a ck (Ipertesto Edi-zioni, pp. 134, euro 17,50) è riu-scito a mitigare il rimpianto deigrandi maestri, almeno quantoseppe farlo il Montale delle in-terviste immaginarie e della Far -falla di Dinard.Anche per Tagliati – che ha pre-

sentato in questi giorni la sua ul-tima creazione al Circolo dellaStampa di Milano – è venuto iltempo dei bilanci e dei ricordi,delle aspettazioni venate di no-stalgia o della maturità che im-para senza annoiarsi e senza an-noiare. Il paradigma di queste an-titesi si coglie già dalla bellissimaosservazione proemiale: «L’abe -te che cresceva nel giardino dellamia casa di Bozzolo, dal giornoche me ne sono andato, è di-ventato il metro campione con ilquale misurare i grattacieli diSidney o di New York».Il rimanente della trattazione cor-re sul filo di un centinaio di do-mande, tutte assecondanti il que-sito di fondo: «Ma noi cosa pen-siamo di noi stessi?». Nel tiro allafune giocato dalla memoria conla saggezza, o nel braccio di ferrotra l’auto-ironia e tutti gli altristati d’animo, anche il senso

E per le probabili elezioni politicheil centrodestra preme: “Avanti tutta”

Flashback, fra ricordi e attese: distribuito l’ultimo libro del bozzolese cittadino del mondo

Tagliati, un futuro... dietro le spalle

Colpo di scena: è pace fatta trala Lega e ex An? Presto perdirlo, ma qualcosa si sta indub-biamente muovendo. Primadella convention del Pdl al Ma-mu, Carlo Maccari, Podestà eCorsaro, lontani dai riflettori, sisono confrontati con l’on.Gianni Fava, icona dominantedel Carroccio virgiliano. Il te-ma è facilmente immaginabile:le provinciali del 2011.

«E’ legittimo che la Lega re-clami un suo candidato, sulquale non vi sarà alcuna pre-clusione da parte nostra, purchésia una figura forte e conosciu-ta. Resta inteso che sia il Pdlche il Carroccio dovranno pri-ma esporre i loro candidati, do-podiché decideremo insiemesu chi puntare forte per Palazzodi Bagno. In ogni caso già nelleprossime settimane comince-remo a parlarne». Così CarloMaccari, a conferma che dopole frizioni del 2009, le distanzetra i due partiti si sono assot-tigliate in maniera pressochédefinitiva. Troppo ghiotta, poi,l’occasione di mettersi in sac-coccia anche la Provincia.«Massima disponibilità per ra-gionare in termini di alleanzacol Pdl per cambiare le cose

La convention azzurra del Mamu fa chiarezza sulle strategie da seguire per le amministrative

Fava-Maccari, il gelo ora si è scioltoIl leader del Pdl d’accordo sul candidato leghista in Provincia (Milano permettendo)

Mamu: manca Sodano ma è “en plein” di sindaci in plateaÈ toccato a Espedito Rose e a M a rc oGhirardini aprire la convention azzurra inrappresentanza dell’amministrazione comu-nale (il sindaco Sodano era impegnato allagiornata dell’Unesco di Assisi). Mano a manosono seguiti gli interventi dei vari sindaci. Ilprimo è stato Alessandro Beduschi (Vir -

gilio), con prevedibili strali anti-Fini. Quindiil sindaco di Solferino Germano Bignotti,che ha apprezzato il riscontro di pubblicoall’iniziativa. Parere ripreso anche dal collegadi Moglia Claudio Bavutti, che non ha persooccasione per stangare “l’integralismo am-bientalista” di Fo n t a n i l i . (m. v.)

L’arrivo di Carlo Maccari (a destra) con l’on. Podestà ieri al Mamu. Nel riquadro il leghista Giovanni Fava

OGGI ALLA FO N DA Z I O N E RSI - CICOGNA

GUA N TO DI S F I DA L A N C I ATO AI “FUGGIASCHI” DI FU T U RO E L I B E RT À

MA N TOVAcentralino Cronaca 0376 222266 - e-mail: [email protected]

dell’estraneità viene a stemperar-si, e l’autore inizia a calzare levesti del suo stesso lettore – eviceversa, naturalmente. Se un li-mite possa essere qui evidenzia-to, tale è il naturale sospetto chemuove sempre quel libro da cuimai si dissenta. Nondimeno, an-che sotto il pungolo di questoassillo abbiamo forse modo diarricchirci, se si ricordi con Goe-the che «tutti i pensieri intelli-genti sono già stati pensati, e oc-corre solo tentare di ripensarli», ose si convenga con il d’Annunzioche «ha un solo volto la malin-conia».Anche Tagliati tesaurizza, rica-pitola e rivive la vita dell’umanitàattraverso il metro del sé, propriocome i grattacieli di Sidney oNew York accettano di misurarsicon l’abete bozzolese. E così an-che i grandi temi della vita e dellastoria acconsentono a polveriz-

zarsi nella sostanza del soggettoche li considera.Cos’è la felicità? «Chissà quantagente, di quella che ha ammuc-chiato fortune, sarebbe stata piùfelice se avesse potuto scrivereuna canzone o lavorare almenoper una notte in un circo». E lacultura? «Un lenzuolo soventepieno di buchi e di macchie chenon sempre possiamo stendere inpubblico senza arrossire». Su

questa cultura si misurò l’esem -pio di Giovanni Piubello, amicodell’autore e “maestro di libertà”.Con questa cultura, facendo pro-prio il dettato di Pasolini, si mi-sura anche il lettore, fermo che «iltempo necessario a leggere unlibro dovrebbe essere su per giùlo stesso che impiega l’autore pers c r ive r l o » .Il passato? «È l’oggetto di cuiancóra per qualche istante sen-

tiamo il rumore». Il futuro? «Lospazio incommensurabile checontiene l’universo e nel quale siinserisce l’attimo nemmeno mi-surabile che contiene il nostropassaggio».Il ruolo della politica? Qui la de-mocrazia di Omero supera tutti iregistri delle democrazie con-temporanee: «Un gregge non ra-giona e non si emancipa. Basta unsolo cane a tenere in fila millepecore».L’utopia si risolve con una ci-tazione di Oscar Wilde: «Unacarta del mondo che non con-templasse il Paese dell’utopianon sarebbe neppure degna diuno sguardo». Dio corre ancorpiù veloce: «Mi affascina l’im -magine di un recipiente di ghiac-cio che contenga a sua volta ac-qua pura. Entrambe le sostanze –sia il contenitore che l’acqua –sono fatte della stessa energia».Insomma, cento domande che aben vedere comportano cento ri-sposte che si interrogano. Nes-suno negherà mai che solo queilibri che si concludono col puntoesclamativo finiscono per impol-verarsi e morire su uno scaffale.

Romano FrancoTa g l i a t i

e accantola copertina

del nuovo libro

anche in Provincia, liberandolada chi in questi anni non s’èdimostrato all’altezza della si-tuazione –ha commentato Fava

–. Il tutto è però subordinato aquel che succederà all’esecu -tivo nazionale nelle prossimesettimane». Il deputato ha co-

munque le idee chiare su comerisolvere l’impasse a Monteci-torio: «andare al voto».

Matteo Vincenzi

Avanti tutta. Più scorrono i gior-ni, più il barometro segna “ur -ne”. Eventualità alla quale il Pdlha fatto intendere di essere pron-to, nel caso che il 14 dicembre,quando si voterà la mozione disfiducia, il governo cada o ot-tenga una maggioranza risica-tissima.È il messaggio emerso dallaconvention azzurra convocataieri mattina al Mamu dal coor-dinatore provinciale CarloMaccari e dal vicario Giancar -lo Serafini, che ha avuto comeospiti anche gli onorevoli Gui -do Podestà e Massimo Cor-s a ro , rispettivamente coordina-tore regionale e vice in ambitor eg i o n a l e .«Nella delicatissima fase con-giunturale economica mondialeche stiamo vivendo, lo sforzoprofuso dal PdL a tutti i livellinon può essere vanificato dal-l'azione irresponsabile di ungruppetto di parlamentari che,

tradendo il mandato popolare,ripropone fuori tempo il ribal-tone parlamentare come praticadi palazzo», ha rimarcato Mac-cari.Ma nessun timore: «Andiamoavanti forti dei risultati ottenuti,consapevoli di poter fare ancoramolto sulle tematiche che in-teressano gli italiani. Qui a Man-tova si conclude il tour regionaleda noi promosso per tastare ilpolso del partito, che vi assicuroè vivo e vegeto» ha esordito Cor-saro. «Chi ci ha definito “par -t i t o - c a d ave r e ” (il riferimento èovviamente a Fini), sarebbe ilcaso andasse fare il becchino daaltre parti e con lui si porti il suoportavoce, che non cito per ri-spetto delle signore in sala».Dal canto suo l’onorevole Po-destà ha sottolineato che è gra-zie al governo guidato da SilvioBerlusconi se l’Italia non ha fat-to la fine di altri Paesi sull’orlodel fallimento. ( v i n c e. )

Ubriaco? Malore? Di certo èstramazzato davanti alla portad’ingresso di Palazzo Te dopoavere invocato l’aiuto dei Ca-rabinieri. Per questo ieri mat-tina un 35enne stranierodell’est europeo è stato soc-corso dal personale del 118. Ilprimo aiuto gli è stato portatodall’assessore comunale allosport Enzo Tonghini che sitrovava casualmente in zona.L’uomo è stato portato al “Car -lo Poma” per accertamenti. L’assessore Enzo Tonghini

ST R A N I E RO SI AC C A S C I A A PALAZZO TE