6 la Voce di Mantova M DOMENICA 6 A N TOVA

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la Voce di Mantova 6 DOMENICA 6 MARZO 2016 Uno speciale su Mantova in onda sulla principale tv albanese Eva è nuda... Il filosofo della scienza oscurato su Facebook Aler, la giovane disoccupata con 3 figli rimarrà sino a settembre Niente sfratto alla mamma busserà alla sua porta martedì alle ore 9, come annunciatole dalla lettera di sgombero for- zoso. E il suo incubo di perdere figli e casa si allontana. Quan- tomeno sino a settembre. Nel caso de Marchi annuncia azioni affinché il prefetto fac- cia ripartire in modo stabile il tavolo istituzionale sugli sfrat- ti, «costruendo assieme agli enti locali, al tribunale, alle associazioni dei proprietari e a quelle degli inquilini quei per- corsi “protetti” per gli sfratti che impediscano alla gente di trovarsi per strada senza una soluzione praticabile davanti, impedendo qualsiasi sfratto in- colpevole se non da casa a casa», conclude de Marchi. Un’altra ragazza madre con tre figli piccoli (di 14 e 11 anni, e l'ultimo di soli 10 mesi) ri- schiava lo sfratto. I. B. abitante a Lunetta da un anno risulta sola (il marito l’ha abbando- nata) e per di più senza lavoro. In quelle condizioni non riesce più a fare fronte all’impegno con l’Aler per il pagamento dell’affitto della casa popolare e per le utenze. Ma pare che il suo appello alla politica abbia avuto effetto po- sitivo. La giovane mamma si è rivolta al consigliere civico di minoranza Luca de Marchi, il quale ha cercato di mettere in movimento le autorità e gli uffici preposti all’assistenza. La ragazza madre da tempo vive sola e non riesce a trovare lavoro; la sua rientra pertanto in quelle casistiche di morosità incolpevole. L’ufficiale giudiziario grazie all'intervento di de Marchi e del dirigente comunale dei ser- vizi sociali Ernesto Ghidoni, oltre che della stessa Aler, non Sei mesi per trovare una soluzione Anche oggi il gazebo della Lega Nord in piazza Mantegna E venne il giorno delle moti- vazioni: le esposizioni tanto at- tese che giustificano lo stralcio dell’ex sindaco Nicola Sodano dal complesso dell’inchiesta “Pesci” sulle presunte connes- sioni tra azioni malavitose di stampo mafioso e la pubblica amministrazione. Il giudice di Brescia che il 21 gennaio scorso ha tirato una riga sul nome dell’amministratore, ora ha spiegato perché l’ha fatto. Sin dai primi giorni in cui l’am- ministrazione di via Roma, nel gennaio 2015, era stata inve- stita dallo tsunami giudiziario nell’ambito dell’inchiesta sulla presenza di addentellati della ’ndrangheta anche nel manto- vano, Sodano ha professato la propria estraneità a qualsivo- glia azione comportante “de- litti contro la pubblica ammi- nistrazione” o afferenze a or- ganizzazioni malavitose di qualsiasi specie. Quella professione di totale estraneità e innocenza è stata ribadita di recente davanti ai giudici bresciani che dovevano decidere per il rinvio a giudizio dei mantovani nell’affaire teo- rizzato dagli inquirenti dell’in- chiesta “Pesci”. L’accusa verteva, in soldoni, in presunti favoritismi verso co- struttori calabresi in odore di ’ndrangheta. Ma la pubblicazione delle mo- tivazioni prodotte dal giudice bresciano Vincenzo Nicolazzo all’udienza preliminare del 21 gennaio, nella quale viene stralciata la posizione proces- suale di Sodano, oggi non to- glie dubbi sul fatto che all’ex sindaco non possa essere con- testata alcuna interferenza con fatti malavitosi. In tale sentenza Nicolazzo afferma che gli ipo- tetici “delitti contro la pubblica amministrazione” non risulta- no commessi «per eseguire o occultare i fatti estorsivi adde- bitati, né per eseguire od oc- cultare il meccanismo crimina- le delineato» (dell’associazio- ne di stampo mafioso, ndr). Ma c’è di più. Non solo la po- sizione di Sodano, palesemente dichiarata estranea a conver- genze mafiose, ma persino quella dell’altro grande inda- gato mantovano, il costruttore Antonio Muto, a leggere le pa- role del giudice Nicolazzo, si direbbe fortemente ridimensio- nata rispetto alle accuse e alle ipotesi di reato che si leggevano nei verbali degli inquirenti. Sempre nelle motivazioni della sentenza bresciana del 21 gen- naio scorso si legge infatti che nessuno degli accusati di ille- citi conto la pubblica ammini- strazione, come Sodano, «è coinvolto nella struttura asso- ciativa, tranne Muto Antonio, il quale, tuttavia e significativa- mente, viene tratteggiato come concorrente “esterno” dell’as- sociazione». Come dire: Sodano non c’en- tra, ma persino Muto potrebbe rientrare nell’inchiesta solo tangenzialmente, e non incisi- vamente, in quanto “esterno” (estraneo?) all’inchiesta. L’ex sindaco del capoluogo Nicola Sodano (Forza Italia) Il tribunale di Brescia deputato a pronunciarsi sull’inchiesta “Pesci” non ha tolto tutti i dubbi sul comportamento am- ministrativo dell’ex sindaco Nicola Sodano. Ha infatti rinviato a Mantova e a Roma il giudizio sull’ipotesi di peculato a suo carico. Sodano infatti si recò a Roma nel settembre del 2012 su richiesta di un assessore regionale, e l’abboccamento avvenne negli uffici del Senato. Partirono in due da Mantova: il sindaco e l’assessore ai lavori pubblici Marco Cavarocchi, anche lui in missione a Roma. Convinti che Sodano fosse andato a Roma per ragioni estranee all’amministrazione, gli inquirenti con- testano a Sodano un’ipotesi di peculato, il cui costo, tra viaggio in treno e due coperti al ristorante da 70 euro, assomma a 220 euro in tutto. E quanto è costata l’inchiesta per incastrarlo? ’Ndrangheta, Sodano totalmente estraneo Per il giudice di Brescia non risultano commessi delitti “per eseguire o occultare fatti estorsivi” TELEVIZIONI SHQIPTAR TRASMETTERÀ OGGI UN SERVIZIO SULLA NOSTRA CITTÀ La copertina del libro di Campa (a sinistra) prima e dopo la censura P AROLA A ROMA MANTOVA centralino Cronaca 0376 222266 - e-mail: [email protected] Resta in giudizio l’accusa di peculato per 220 euro. In archivio anche quella? Anche oggi i gazebi della Lega nord arriveranno nelle piazze di molti comuni per dare corso alla campagna di tesseramento 2016. I lumbard sa- ranno presenti in 24 i paesi: Acquanegra sul Chiese, Redondesco, Asola, Canneto sull’Oglio, Cavriana, Goito, Guidizzolo, Mar- mirolo, Monzambano, Bigarello, Curtatone, Mantova, Porto Mantovano, Roncoferraro, Pog- gio Rusco, Quistello, San Giovanni del Dosso, Gonzaga, Bozzolo, Pomponesco, Sabbioneta, San Martino dell’Argine, Viadana e Marcaria. In città dalle 9 alle ore 12.30 in piazza Mantegna. È un libro sugli Ogm e per armonizzare titolo e copertina l’editore ha scelto un’imma- gine edenica: Adamo ed Eva nel paradiso terrestre di Ru- bens. Ma al filosofo man- tovano Riccardo Campa, do- cente di filosofia politica all’università di Cracovia, è toccato vedersi censurato da Facebook, dove Emmanuele Pilia, direttore editoriale del Deleyva Editore di Roma ave- va cercato uno spazio a pa- gamento per pubblicizzare il libro “Creatori e creature. Anatomia dei movimenti pro e contro gli Ogm”. Le imma- gini di nudo, si legge nello screenshot di Facebook, non sono ammesse (nemmeno se artistiche). Come rimediarvi? L’editore, con un fotomontaggio, ha ve- stito la Eva dapprima con un bikini, ma anche questa tenuta è stata ritenuta “sconveniente” dalla redazione del social net- work; quindi, a scansi di pru- rigini integraliste con un bur- qa. E a questo punto Facebook ha accettato la pubblicità. «Abbiamo scelto di mettere in copertina Il Giardino dell'E- den di Rubens e Brueghel perché il libro parla di Ogm – commenta sbigottito Campa –, ossia di esseri viventi creati dall'uomo. Ci pareva interes- sante fare un parallelo sim- bolico tra la creazione biblica e la creazione che oggi av- viene nei laboratori, anche per il fatto che qualcuno interpreta le biotecnologie come meta- fora della sfida al Creatore e ragione della caduta dell'uo- mo, mentre qualcun altro vede nella conoscenza scientifica la strada per riconquistare il pa- radiso perduto, l'albero della vita. Nel libro io non argo- mento né pro né contro gli Ogm. Ciò che mi ha lasciato perplesso è che viene giu- dicata scandalosa l'immagine di Eva, quando la nudità della prima donna è non soltanto nel dipinto del Rubens, ma nello stesso racconto biblico, ovvero in un libro sacro», conclude il filosofo. Continuano i rapporti di amicizia e di scambi culturali tra Mantova e l’Albania. La città dei Gonzaga, infatti, sarà protagonista di uno speciale che andrà in onda oggi sulla principale emittente televisiva albanese. Una troupe della “Televizioni Shqiptar”, infatti, è stata in Italia nel dicembre scorso per realizzare uno speciale sulle varie realtà del nostro Paese dove sono presenti importanti e numerose comunità albanesi. E così, grazie all’intervento dell’Associazione Le Aquile, presieduta da Anila Kaja, il servizio parlerà anche della città di Mantova. Inoltre, sarà anche una sorta di documentario turistico sulle bellezze storiche-artistiche della città che quest’anno vanta il pre- stigioso titolo di Capitale Italiana della Cultura. La parte dello speciale incentrato su Mantova prende in esame, tra le varie bellezze, i palazzi Ducale e Te, il centro storico e i laghi. Tra i personaggi intervistati anche il sindaco Mattia Palazzi. Le riprese del servizio televisivo sono state ad opera di uno dei più grandi registi albanesi Ylli Pepo, affiancato dal giornalista e drammaturgo è Bashkim Kozeli.

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la Voce di Mantova6 DOMENICA 6 MARZO 2016

Uno speciale su Mantova in onda sulla principale tv albanese

Eva è nuda... Il filosofo della scienza oscurato su Facebook

Aler, la giovane disoccupata con 3 figli rimarrà sino a settembre

Niente sfratto alla mammabusserà alla sua porta martedìalle ore 9, come annunciatoledalla lettera di sgombero for-zoso. E il suo incubo di perderefigli e casa si allontana. Quan-tomeno sino a settembre.Nel caso de Marchi annunciaazioni affinché il prefetto fac-cia ripartire in modo stabile iltavolo istituzionale sugli sfrat-ti, «costruendo assieme aglienti locali, al tribunale, alleassociazioni dei proprietari e aquelle degli inquilini quei per-corsi “protetti” per gli sfrattiche impediscano alla gente ditrovarsi per strada senza unasoluzione praticabile davanti,impedendo qualsiasi sfratto in-colpevole se non da casa acasa», conclude de Marchi.

Un’altra ragazza madre con trefigli piccoli (di 14 e 11 anni, el'ultimo di soli 10 mesi) ri-schiava lo sfratto. I. B. abitantea Lunetta da un anno risultasola (il marito l’ha abbando-nata) e per di più senza lavoro.In quelle condizioni non riescepiù a fare fronte all’i m p eg n o

con l’Aler per il pagamentodell’affitto della casa popolaree per le utenze.Ma pare che il suo appello allapolitica abbia avuto effetto po-sitivo. La giovane mamma si èrivolta al consigliere civico diminoranza Luca de Marchi, ilquale ha cercato di mettere inmovimento le autorità e gliuffici preposti all’assistenza.La ragazza madre da tempovive sola e non riesce a trovarelavoro; la sua rientra pertantoin quelle casistiche di morositài n c o l p evo l e .L’ufficiale giudiziario grazieall'intervento di de Marchi edel dirigente comunale dei ser-vizi sociali Ernesto Ghidoni,oltre che della stessa Aler, non

Sei mesi per trovare una soluzione

Anche oggi il gazebo della Lega Nord in piazza Mantegna

E venne il giorno delle moti-vazioni: le esposizioni tanto at-tese che giustificano lo stralciodell’ex sindaco Nicola Sodanodal complesso dell’inchiesta“Pe s c i ” sulle presunte connes-sioni tra azioni malavitose distampo mafioso e la pubblicaamministrazione. Il giudice diBrescia che il 21 gennaio scorsoha tirato una riga sul nomedell’amministratore, ora haspiegato perché l’ha fatto.

Sin dai primi giorni in cui l’am -ministrazione di via Roma, nelgennaio 2015, era stata inve-stita dallo tsunami giudiziarionell’ambito dell’inchiesta sullapresenza di addentellati della’ndrangheta anche nel manto-vano, Sodano ha professato lapropria estraneità a qualsivo-glia azione comportante “de -litti contro la pubblica ammi-n i s t ra z i o n e ” o afferenze a or-ganizzazioni malavitose diqualsiasi specie.Quella professione di totaleestraneità e innocenza è stataribadita di recente davanti aigiudici bresciani che dovevanodecidere per il rinvio a giudiziodei mantovani nell’affaire teo-rizzato dagli inquirenti dell’in -chiesta “Pesci”.L’accusa verteva, in soldoni, inpresunti favoritismi verso co-struttori calabresi in odore di’ndrangheta.Ma la pubblicazione delle mo-tivazioni prodotte dal giudicebresciano Vincenzo Nicolazzoall’udienza preliminare del 21gennaio, nella quale vienestralciata la posizione proces-suale di Sodano, oggi non to-glie dubbi sul fatto che all’exsindaco non possa essere con-testata alcuna interferenza confatti malavitosi. In tale sentenzaNicolazzo afferma che gli ipo-

tetici “delitti contro la pubblicaamministrazione” non risulta-no commessi «per eseguire ooccultare i fatti estorsivi adde-bitati, né per eseguire od oc-cultare il meccanismo crimina-le delineato» (dell’associazio -ne di stampo mafioso, ndr).Ma c’è di più. Non solo la po-sizione di Sodano, palesementedichiarata estranea a conver-genze mafiose, ma persinoquella dell’altro grande inda-gato mantovano, il costruttoreAntonio Muto, a leggere le pa-role del giudice Nicolazzo, sidirebbe fortemente ridimensio-nata rispetto alle accuse e alleipotesi di reato che si leggevanonei verbali degli inquirenti.Sempre nelle motivazioni dellasentenza bresciana del 21 gen-naio scorso si legge infatti chenessuno degli accusati di ille-citi conto la pubblica ammini-strazione, come Sodano, «ècoinvolto nella struttura asso-ciativa, tranne Muto Antonio, ilquale, tuttavia e significativa-mente, viene tratteggiato comeconcorrente “esterno” dell’as -sociazione».Come dire: Sodano non c’en -tra, ma persino Muto potrebberientrare nell’inchiesta solotangenzialmente, e non incisi-vamente, in quanto “esterno”(estraneo?) all’inchiesta.

L’ex sindaco del capoluogo Nicola Sodano (Forza Italia)

Il tribunale di Brescia deputato a pronunciarsi sull’inchiesta“Pesci” non ha tolto tutti i dubbi sul comportamento am-ministrativo dell’ex sindaco Nicola Sodano. Ha infatti rinviatoa Mantova e a Roma il giudizio sull’ipotesi di peculato a suocarico. Sodano infatti si recò a Roma nel settembre del 2012 surichiesta di un assessore regionale, e l’abboccamento avvennenegli uffici del Senato. Partirono in due da Mantova: il sindacoe l’assessore ai lavori pubblici Marco Cavarocchi, anche lui inmissione a Roma. Convinti che Sodano fosse andato a Romaper ragioni estranee all’amministrazione, gli inquirenti con-testano a Sodano un’ipotesi di peculato, il cui costo, tra viaggioin treno e due coperti al ristorante da 70 euro, assomma a 220euro in tutto. E quanto è costata l’inchiesta per incastrarlo?

’Ndrangheta, Sodano totalmente estraneoPer il giudice di Brescia non risultano commessi delitti “per eseguire o occultare fatti estorsivi”

TELEVIZIONI SH Q I P TA R TRASMETTERÀ OGGI UN S E RV I Z I O SULLA NOSTRA CITTÀ

La copertina del libro di Campa (a sinistra) prima e dopo la censura

PA RO L A A ROMA

MA N TOVAcentralino Cronaca 0376 222266 - e-mail: [email protected]

Resta in giudizio l’accusa di peculatoper 220 euro. In archivio anche quella?

Anche oggi i gazebi della Lega nord arriverannonelle piazze di molti comuni per dare corso allacampagna di tesseramento 2016. I lumbard sa-ranno presenti in 24 i paesi: Acquanegra sulChiese, Redondesco, Asola, Cannetosull’Oglio, Cavriana, Goito, Guidizzolo, Mar-

mirolo, Monzambano, Bigarello, Curtatone,Mantova, Porto Mantovano, Roncoferraro, Pog-gio Rusco, Quistello, San Giovanni del Dosso,Gonzaga, Bozzolo, Pomponesco, Sabbioneta,San Martino dell’Argine, Viadana e Marcaria. Incittà dalle 9 alle ore 12.30 in piazza Mantegna.

È un libro sugli Ogm e perarmonizzare titolo e copertinal’editore ha scelto un’imma -gine edenica: Adamo ed Evanel paradiso terrestre di Ru-bens. Ma al filosofo man-tovano Riccardo Campa, do-cente di filosofia politicaall’università di Cracovia, ètoccato vedersi censurato daFacebook, dove EmmanuelePilia, direttore editoriale delDeleyva Editore di Roma ave-va cercato uno spazio a pa-gamento per pubblicizzare illibro “Creatori e creature.Anatomia dei movimenti pro econtro gli Ogm”. Le imma-gini di nudo, si legge nello

screenshot di Facebook, nonsono ammesse (nemmeno seartistiche).Come rimediarvi? L’editore,con un fotomontaggio, ha ve-stito la Eva dapprima con unbikini, ma anche questa tenutaè stata ritenuta “s c o nve n i e n t e ”dalla redazione del social net-work; quindi, a scansi di pru-rigini integraliste con un bur-qa. E a questo punto Facebookha accettato la pubblicità.«Abbiamo scelto di mettere incopertina Il Giardino dell'E-den di Rubens e Brueghelperché il libro parla di Ogm –commenta sbigottito Campa–, ossia di esseri viventi creati

dall'uomo. Ci pareva interes-sante fare un parallelo sim-bolico tra la creazione biblicae la creazione che oggi av-viene nei laboratori, anche per

il fatto che qualcuno interpretale biotecnologie come meta-fora della sfida al Creatore eragione della caduta dell'uo-mo, mentre qualcun altro vedenella conoscenza scientifica lastrada per riconquistare il pa-radiso perduto, l'albero dellavita. Nel libro io non argo-mento né pro né contro gliOgm. Ciò che mi ha lasciatoperplesso è che viene giu-dicata scandalosa l'immaginedi Eva, quando la nudità dellaprima donna è non soltantonel dipinto del Rubens, manello stesso racconto biblico,ovvero in un libro sacro»,conclude il filosofo.

Continuano i rapporti di amicizia e di scambi culturali tra Mantova el’Albania. La città dei Gonzaga, infatti, sarà protagonista di unospeciale che andrà in onda oggi sulla principale emittente televisivaalbanese. Una troupe della “Televizioni Shqiptar”, infatti, è stata inItalia nel dicembre scorso per realizzare uno speciale sulle varie realtàdel nostro Paese dove sono presenti importanti e numerose comunitàalbanesi. E così, grazie all’intervento dell’Associazione Le Aquile,presieduta da Anila Kaja, il servizio parlerà anche della città di

Mantova. Inoltre, sarà anche una sorta di documentario turistico sullebellezze storiche-artistiche della città che quest’anno vanta il pre-stigioso titolo di Capitale Italiana della Cultura. La parte dello specialeincentrato su Mantova prende in esame, tra le varie bellezze, i palazziDucale e Te, il centro storico e i laghi. Tra i personaggi intervistatianche il sindaco Mattia Palazzi. Le riprese del servizio televisivo sonostate ad opera di uno dei più grandi registi albanesi Ylli Pepo,affiancato dal giornalista e drammaturgo è Bashkim Kozeli.