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10 febbraio 2006 Cristiana Cervini E-learning Modelli e Strategie didattiche. Applicazioni e prospettive nella scuola

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10 febbraio 2006 Cristiana Cervini

E-learning

Modelli e Strategie didattiche. Applicazioni e prospettive

nella scuola

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E-learning…qualche definizione… “Uso sistematico e integrato delle Tecnologie

dell’Informazione e della Comunicazione nelle azioni formative finalizzate a sostenere e ottimizzare i processi di apprendimento” (Galliani L., Valutare L’e-learning)

“Utilizzo delle nuove tecnologie multimediali e di Internet per migliorare la qualità dell’apprendimento, agevolando l’accesso a risorse e servizi, nonché gli scambi e la collaborazione a distanza (Piano d’azione E-Learning della Comunità Europea)

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Quali i VANTAGGI più evidenti nell’uso di

strumenti informatici e della Rete a scuola?

- arricchimento dell’offerta formativa (più risorse disponibili in breve tempo);

- possibilità di percorsi personalizzati in termini di tempi di apprendimento, strategie e stili di apprendimento, superamento di difficoltà specifiche…

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Qualche acronimo:

- TICE: Technologies pour l’information et la communication éléctronique

- ICT: Information and Communication Technology

- TIC: Tecnologie dell’informazione e comunicazione

- CALL: Computer assisted language learning

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Introduzione delle TICE nella scuola: prospettive ed obiettivi futuri

Dal rinnovamento delle Infrastrutture

Alla realizzazione di progetti formativi in E-learning

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presenza di più computer (rapporto fra numero di computer e numero di studenti;

connessione ad Internet più veloce;

predisposizione di un’aula informatica adeguata;

presenza di un PC in ogni aula

RINNOVAMENTO delle INFRASTRUTTURE

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Dalla “SCUOLA IN RETE” (possibilità di connettersi ad Internet, eventuale presenza di una home page, pubblicazione di materiali sulla home page) alle “RETI DI SCUOLE” (condivisione di materiali didattici, avvio di progetti comuni, comunicazione e collaborazione sincrona e asincrona).

Esempi: Progetto Reinventing Education - www.reinventingeducation.org ReteMar - LIREMAR -

INTRODUZIONE di PROGETTI IN E-LEARNING

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Tre livelli di NETWORKING nelle Scuole:

I LIVELLO: Semplice accesso alla Rete

Qualche dato sulle condizioni infrastrutturali nella scuola italiana (tratto da Rivoltella, Scuole in Rete e Reti di scuole)

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Tipo di scuola Numero di studenti per computer

Scuole con Internet (%)

Scuole con almeno tre punti-rete

Scuole con un laboratorio informatico (%)

Elementari e Materne

59 91 21 89,87

Istituti comprensivi

37 93 28 93,54

Scuole medie 30 96 23 91,82

Secondarie Superiori

28 95 39 96,99

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Una precisazione: Rete ≠ Internet ≠ Web Il termine “Rete” è qui utilizzato per designare il

complesso sistemico formato da Internet e dal Web (Toile in francese)

E’ necessario non incappare in un errore comune, Internet e Web indicano due concetti diversi:

INTERNET: designa l’infrastruttura hardware e software attraverso la quale passa qualsiasi tipo di comunicazione, messaggio, contenuto…

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MENTRE…

WEB: designa l’insieme di miliardi di documenti memorizzati nei miliardi di server di tutto il mondo.

Parte di questi documenti possono essere sfruttati a fini didattici; Altri sono veri e propri materiali realizzati per fini didattici. Talvolta, questi materiali didattici sono ospitati in repository (dépôt d’objets d’apprentissage)

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Definizione di Repository e Esempio

Repository: Un repository è assimilabile a un “deposito” di Learning Object (Objet d’apprentissage), un database nel quale vengono memorizzati i LO completi o i loro metadati.

Esempio: http://thot.cursus.edu/rubrique.asp?no=18059

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II livello di networking:

Si praticano SCAMBI fra istituzioni educative, si attuano collaborazioni, si opera nell’ottica di un

APPRENDIMENTO COOPERATIVO

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III livello di networking:

Si tratta del cosiddetto livello dell’ “intelligenza distribuita” (Rivoltella,

2003): cioè quando più soggetti (scuole) partecipano contemporaneamente alla soluzione di problemi di grande complessità o a progetti ambiziosi in cui ognuno si occupa e si fa carico di una parte, con fini ed obiettivi comuni.

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Nella maggior parte delle situazioni scolastiche…

Il I livello è attualmente il più diffuso, o a dire il vero nella maggior parte delle scuole è l’obiettivo a cui ancora si tende.

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Formazione assistita dalla Rete ≠FAD (Formazione a distanza)

Due concetti e due pratiche differenti L’accesso diffuso e generalizzato della scuola

alle risorse del web che può influenzare in modo significativo le modalità di insegnamento/apprendimento ed introdurre un’innovazione profonda nelle pratiche didattiche e nella progettazione formativa della didattica tradizionale…

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Formazione assistita dalla Rete: nella scuola potrebbe tradursi nell’uso di materiali prelevati in tempo reale dal Web

INVECE

Con FORMAZIONE A DISTANZA si intendono corsi erogati online, distribuzione di progetti formativi online (assenza di vincolo spazio-

temporale)

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Il nostro interesse…

…risiede in primo luogo nella “Formazione assistita dalla Rete” in cui possiamo reperire:

1 – siti internet generali sfruttabili a fini didattici

Es.: www.museeduchapeau.com

2 – siti espressamente realizzati a fini didattici

Es.: www.bonjourdefrance.com

3 - materiali audio, video o testo autentici con sfruttamento didattico

Es.: www.tv5.org

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Difficoltà, Criticità, Vantaggi

Iniziamo dalle difficoltà. Una prima macroscopica difficoltà per l’insegnante risiede nella

RICERCA

SELEZIONE

ORGANIZZAZIONE

CLASSIFICAZIONE dei materiali reperiti

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LA RICERCA

Le difficoltà nella RICERCA dipendono prevalentemente da “sistemi di indicizzazione” obsoleti, vale a dire i materiali ci sono ma i motori di ricerca non ci consentono di trovarli. E’ provato infatti che il cosiddetto WEB VISIBILE sia dalle 200 alle 300 volte più piccolo rispetto al WEB INVISIBILE.

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E PURTROPPO…

Spesso le risorse qualitativamente migliori sono le più nascoste!

Di fronte a questa consapevolezza, è importante prendere dei provvedimenti.

QUALI AD ESEMPIO?

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Avere una buona conoscenza del funzionamento dei motori di ricerca e dei meccanismi di ricerca (operatori booleani, maschere di ricerca avanzata);

Realizzare via via un Repertorio di Risorse coerente ed ordinato da aggiornare e personalizzare secondo le esigenze dell’insegnante e della classe;

Griglie di analisi e valutazione

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Ad esempio per le risorse di francese L2 o lingua straniera, individuare gli istituti, le università (i centri linguistici) e le scuole più attive in tal senso perché quasi sempre contengono sitografie di riferimento.

Esempi:Université de Grenoble, Université de Léon, Università canadesi e del Quebec. Siti istituzionali qualiFIPF Le site de la Fédération des professeurs de français www.fipf.org

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Oppure

www.cndp.fr Centre National de Documentation Pédagogique

www.academie-française.fr

www.ciep.fr

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Al lavoro preliminare di ricerca ed organizzazione delle risorse,

all’acquisizione delle competenze in fase di ricerca ma anche di fruizione,

SI AGGIUNGE

La ristrutturazione dell’agire didattico in AULA

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Dopo le difficoltà, proseguiamo con i “Rischi”… Eccesso di complessità cognitiva e dispersione per lo

studente, ma anche per l’insegnante (rischio di zapping nella Rete)

Meccanizzazione della conoscenza e dell’intelligenza: rischio di fabbricare dei Fachidioten

Solitudine dello studente di fronte al PC, ruolo marginale della comunicazione con i compagni (peer-to-peer) e della comunicazione con l’insegnante

Ruolo dell’insegnante sminuito

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Quali “risposte” a questi “rischi”? SOLUZIONI

TECNOLOGICHE: - Realizzazione di

ambienti di apprendimento virtuali, sistemi multimediali strutturati che tengono lo studente in rotta lungo un certo percorso, pur permettendogli varie diramazioni collaterali

SOLUZIONI DIDATTICHE:

- Educare studenti ed insegnanti ad un uso corretto della Rete:

- Rete come fattore positivo di “socialità”

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SOCIALITA’?

SOCIALITA’ fra chi ne usufruisce: si stabiliscono relazioni, si comunica facilmente a distanza, ci si scambiano risorse ed informazioni;

SOCIALITA’ fra chi realizza le Risorse: creazione di task-force con competenze eterogenee (glottodidattiche, tecnico-informatiche, specialistiche…) per le costruzione e l’erogazione di nuove risorse.

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Il Ruolo dell’Insegnante?

Il ruolo dell’insegnante non deve essere sminuito, è necessario comprendere però come una eventuale introduzione massiccia delle TIC possa trasformarlo.

RETE CAOS/DISPERSIONE

INSEGNANTE + RETE BLENDED LEARNING

Possibile realizzazione di un progetto educativo integrato