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SISTEMI ORGANIZZATIVI COMPLESSI22 ottobre 2013
Roma 24 settembre- 11 dicembre 2013 C.d.L magistrale: Comunicazione d’impresa 2° anno 9 crediti
AVVISO DOMANIMercoledì 23 (NO LEZIONE MATTINA-
SI LABORATORIO POMERIGGIO)
E-mail: [email protected] Stanza B12 Via Salaria113, tel.: 06 49918446-
ricevimento mercoledì 15.30-17
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Temi trattati
Coordinamento e standardizzazione prima di Mintzberg
L’importanza degli aspetti informali Da chi sono formate e che funzioni
svolgono le 5 parti dell’organizzazione
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Fino agli anni ’50 2 scuole attente:1 a problemi di Coordinamento2 standardizzazione
1. Scuola dei principi di direzione(Fayol 1916 e Gulick e Urwick) guarda a
Unità di comando Linea gerarchica Ampiezza del controllo
2. Taylor↓ standardizzazione Weber↓Scientific Management An. BurocraziaProgrammaz. contenuto Regole, descrizionioperativo del lavoro mansioni e
formazione
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LE RICERCHE DELLA SCUOLA DELLE RELAZIONI UMANE guardano al di là degli aspetti formali dell’organizzazione
Studi di psicologia industriale condotti c/o Western Electric tra il 1927 e il 1932 Prima ricerca: fattori formali e impliciti del rendimento operaio
Seconda ricerca Interviste sui motivi di lamentela e di soddisfazione
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I°Esperimento:E’ la luce a far aumentare la produttività?
I ricerca- fattori formali e impliciti del rendimento operaio: 5 operaie e 1 rappresentante della direzione che favorisce rapporti cordiali, lavorano per 3 anni insieme: la produttività aumenta del 30%
Nel frattempo sono state sostituite 2 operaie chiacchierone
La crisi del 1929 ha creato timore di essere licenziate
E’ il clima cordiale, i provvedimenti disciplinari, la crisi a far aumentare il rendimento o il timore di licenziamenti?
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II ricerca Interviste sui motivi di lamentela e di soddisfazione
motivi di insoddisfazione(per ordine di importanza)
1. Paghe basseE'l'intervistato che ha bisogno di soldi
2. Sorveglianza troppo strettaidentificazione tra capo reparto e padre dispotico
3. Orari troppo lunghi4. Armadietti personali logorinelle
conclusioni evidenziata perché suscettibile di correzione
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Anni ‘50 e ’60: III° ricerca relazioni umane (Low e Warner alla Western Electrics)
Fattori di solidarietà ed antagonismo informale: i soggetti di un gruppo sono un sistema sociale vanno distinti aspetti formali e informali. Il gruppo attiva autodifesa verso pressioni esterne è la più seria: con la solidarietà informale del piccolo gruppo si abbandona l'ipotesi aristocratica di Taylor degli operai come plebaglia. Per Mintzberg questo studio è importante perché dimostra che organizzazione formale ed informale sono inscindibili
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Le 5 parti dell’organizzazione:1) il nucleo operativo
≈ gruppo di operatori che fanno l’attività di base di produzione o servizi
Svolge 4 funzioni
a) Procurano input→ es. approvvigionamento
b) Trasformano input in output →materie prime in prodotti/informazioni in rapporti di consulenza
c) Distribuiscono output →vendita, lauree, anche trasformando persone
d) Supporto diretto →manutenzione, segreteria
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2)Il vertice strategico Singolo imprenditore o Direttore
generale + alti dirigenti + segretari assistenti etc
Media tra le richieste dei proprietari e l’attenzione all’efficacia del raggiungimento missione:
Supervisione diretta Definizione strategie
Relazioni coll’ambiente esterno
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3) la linea intermedia
E’ necessaria se l’azienda è grande:Sta nella linea di confine tra il top
management e chi ha autorità diretta sugli operatori (capireparto)
compiti a) Supervisione indiretta
b) Relazioni coll’ambiente interno (analisti e Staff) ed esterno
(clienti,fornitori etc)
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4) La tecnostruttura
Analisti che organizzano il lavoro degli altri + personale amministrativo di supporto→ standardizzano il lavoro al di là di quello che fanno autonomamente gli operatori, diminuendo la supervisione diretta
3 tipi di analisti:a) Del processo di lavorob) Controllo qualità e pianificaz. a lungo terminec) Problemi del personale: formazione e
reclutamento
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Segue 4)analisti tecnostruttura
Possono operare a tutti i livelli di gerarchia, compreso il vertice, ad es. elaborando sistemi economico finanziari per controllare il raggiungimento degli obiettivi
Paradosso: standardizzano il lavoro altrui, ma ricorrono all’adattamento reciproco, alla comunicazione informale
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5. Lo staff di supportoFornisce servizi esterni al flusso operativo, di supporto
indiretto alle attività fondamentali ( a differenza della tecno struttura che da supporto diretto)
La Woodward (1975) ha verificato un rapporto di 1/3tra staff e operatori, ma gli studi organizz. in genere lo
ignoranoPerché l’azienda non si rivolge al mercato? Per risparmiare (la mensa risparmia i tempi di pausa) Per controllare (ad es legali e comunicatori, sotto il
diretto controllo del vertice) Al contrario della linea intermedia, che è a forma di
piramide→lo staff è molto irregolare↓
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La classificazione delle organizzazioni di Joan Woodward
nel 1965 analizza 100 imprese per individuare connessioni tra struttura organizzativa e variabili interne
distingue piccola serie, grande serie e processo continuo tecnologia come criterio tipologico
Appartiene alla scuola contingentista come Mintzberg
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Sistema socio tecnico della scuola contingentista
a) si cerca un’ottimizzazione delle variabili tecniche e sociali
b) l’azienda è aperta all’ambiente esterno c) non c’è una sola one best way ma più modelli
organizzativi Questa scuola è stata applicata anche a realtà non operaie: se l’ambiente esterno è turbolento, è necessaria un’organizzazione complessa con attività autoregolate e flessibili
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Lavori di gruppo 2013
Vogliamo confrontare i lavori del Forum Ambrosetti di Cernobbio che raduna l’elite internazionale a settembre a un dato anno (2003-2013) con le controproposte della società civile e/o di studiosi Sui lavori di Cernobbio prevalentemente a porte chiuse, ci sono alcune relazioni e alcuni articoli di giornale
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Contro Cernobbio di Sbilanciamoci! Chi è Sbilanciamoci! Dal 1999, oltre 48 organizzazioni della società civile si
sono unite nella campagna Sbilanciamoci! per impegnarsi a favore di un’economia di giustizia e di un nuovo modello di sviluppo fondato sui diritti, l’ambiente, la pace.
La campagna Sbilanciamoci! propone ed organizza ogni anno attività di denuncia, di sensibilizzazione, di pressione, di animazione politica e culturale affinché la politica, l’economia e la società si indirizzino verso la realizzazione dei principi della solidarietà, dell’uguaglianza, della sostenibilità, della pace.
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La campagna Sbilanciamoci!
Presupposto: è necessario cambiare radicalmente la prospettiva delle politiche pubbliche rovesciando le priorità economiche e sociali, per rimettere al centro i diritti delle persone, di un mondo più solidale e la salvaguardia dell’ambiente Nei suoi tredici anni di attività, la campagna ha elaborato strumenti di ricerca, analisi critica e proposta
Ogni anno la Campagna pubblica il Rapporto Sbilanciamoci! come usare la spesa pubblica per i diritti, la pace, l’ambiente.
Rapporto Quars (Indice di Qualità Regionale dello Sviluppo)
Da 6 anni il sito www.sbilanciamoci.info e dal 2011 pubblicazione di e-book, che raccolgono materiali comparsi sul sito e altri, e li mettono a disposizione on line con download gratuito.
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Contro Cernobbio di Sbilanciamoci! dieci edizioni del forum: Bagnoli (2003), Parma
(2004), Corviale-Roma (2005), Bari (2006), Marghera (2007), Torino (2008), Cernobbio (2009 e 2010), Lamezia Terme (2011), Capodarco di Fermo (2012).
Nel corso di questi 10 anni i forum hanno coinvolto economisti, sociologi, sindacalisti, politologi, rappresentanti del mondo accademico, delle forze politiche e delle istituzioni, delle organizzazioni della società civile e dei movimenti studenteschi in un’analisi collettiva dei processi di globalizzazione, della crisi dell’attuale modello di sviluppo e nella elaborazione di proposte comuni per la promozione di politiche pubbliche alternative.
XI° EDIZIONE del forum di Sbilanciamoci! 6-8 settembre 2013 a Roma “L’impresa di un’economia diversa. Le alternative alla recessione e alle diseguaglianze”
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“EUROPA DISEGUALE. Le alternative alla recessione e alle diseguaglianze 2013
Al centro di questa undicesima edizione, l’analisi della crescita delle diseguaglianze in Italia e in Europa e le possibili strategie per combatterle.
Il Forum di Sbilanciamoci! si svolge ogni anno in concomitanza e simbolica alternativa al workshop degli industriali di Cernobbio
Le sessioni si sono svolte presso le Officinezero e il Teatro Valle Occupato, due spazi che narrano e sperimentano concretamente nuove forme di socialità e di cooperazione dal basso, alternative contro disoccupazione e precarietà, percorsi di sostenibilità ambientale e di contrasto alla mercificazione della cultura e dei saperi.
La discussione sulle cause dell’aumento delle disparità di reddito, ricchezza, accesso a beni e servizi fondamentali, è stata accompagnata dall’ elaborazione di proposte politiche alternative per fronteggiare la crisi, rilanciare l’economia, creare nuovo lavoro, dare speranza ai giovani, assicurare diritti e solidarietà sociale
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Lavoro di gruppogli articoli verranno divisi in base
1. A quale tema fa riferimento?A. Finanza, debito pubblico,monetaB. Politica (nazionale, Ue, internazionale)C. Economia (imprese - Tnc Pmi-,
lavoro/disoccupazione- ambienteD. Società: disuguaglianze/welfare
movimenti socialiE. Cultura (nazionale-cosmopolita)
/ruolo mass media
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Che fare?
I° una scheda dell’articolo in base alle 5 domande1. Argomento e contenuto
2. Paese3. Prevale analisi o vie d’uscita dalla crisi?
4. Autore chi è? E’ un liberista, un riformista o che altro?5. Fonte?
II° confronto con le altre schede del gruppo e con le analisi che vi ho presentato
III° che cosa manca?
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Il lavoro di gruppo si svolgerà soprattutto in aula
Ogni studente fa una scheda di un articolo scelto nell’ambito di uno stesso tema
Le schede si confrontano tra loro, oltre e con i libri sulla crisi presentati a lezione
Si valuta se il materiale raccolto è sufficiente (opinioni e fonti diverse, indicazioni di vie d’uscita dalla crisi)
Si elabora un breve power point per presentarlo
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QUALI ARTICOLI, paper o capitoli di libri? Cernobbio e Controcernobbio dai rispettivi siti e articoli
sui giornali usciti sul tema sett 2013 e precedenti Ais-elo sett 2012: tentativi di spiegazioni
sociologiche della crisi e dei suoi effetti ↓ Salento, Masino “La finanziarizzazione dell’impresa e
la deriva del lavoro italiano (15 p. divisibile in 2 parti) Semenza, Lodovici, “High Skill Low performance. The
Paradox of Youth Labour Market” (15 p. divisibile in 2parti: analisi e proposte)
Murgia, Poggio, “Quando studiare non basta. Racconti di giovani highly skilled”
Carbone,Ceravolo, “Crisi economica e disuguaglianze sociali. La situazione italiana nello scenario europeo: situazione e percezione (p.1-8 analisi disuguaglianze: p28-30 rassegnati o pronti al conflitto?
Cella “Mercato senza pluralismo. Relazioni industriali e assetti liberal democratici” (2 parti §1-2 e §3-4)
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Capitoli di libri Alain Touraine Dopo la crisi. Una nuova
società possibile Armando, 2012 seconda parte La società possibile cap.6-7-8)
Beck U, Europa tedesca. La nuova geografia del potere, Laterza, 2013 ( cap1 Come la crisi dell’euro dilania l’Europa - e la unisce e cap.3 Un contratto sociale per l’Europa)
Patrignani C. (a cura di), 2012, Diversamente ricchi. vie d’uscita da un modello di società creato dal neocapitalismo, Lit Edizioni, Roma
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Ricetta socialista e ambientalista
Patrignani, Diversamente ricchi. Vie d’uscita da un modello di società creato dal neocapitalismo finanziario, Lit edizioni, Roma 2012
Riccardo Lombardi teorico delle riforme di struttura (no quelle richieste dalla lettera Draghi-Trichet) e socialista che nazionalizzò l’energia elettrica, intuisce la crisi del compromesso tra capitale e lavoro e chiese una svolta 30 anni fa ↓
Serve “una società + sobria che consumi meno beni necessitanti energie e + servizi, tempo libero, musica…regolare l’apparato produttivo in modo che produca il necessario e lasci le risorse necessarie per migliorare il modo di vita” (Lombardi, 1981)
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Altre proposte Manifesto degli economisti sgomenti
2012 Liberiamoci dalla crisi: dossier del
quotidiano Libero Pizzuti e altri- Rapporto sullo stato
sociale – proposte per uscire dalla crisi
Progetti parti sociali↓
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Il progetto Confindustria per l’Italia: crescere si può, si deve, 23/1/2013 Con la crisi: Diminuzione dell’occupazione,
+ disoccupazione, ma soprattutto -1/4 produzione industriale → rischio
distruzione base industriale manifatturiera Serve un progetto a medio termine per rilanciare
l’industria, promuovere l’innovazione e la conoscenza → per cambiare il paese, da proporre al prossimo governo
Anche la Cgil fa un’analisi simile, si rivolge al prossimo governo, ma l’attenzione è sul lavoro, e quindi propone strade diverse
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Cgil Piano del Lavoro - Creare lavoro per dare futuro e sviluppo al Paese-25/1/13
A distanza di 64 anni dal piano del Lavoro di Di Vittorio (nazionalizzazione energia elettrica, bonifiche per l’agricoltura, ricostruzione case strutture pubbliche)
si deve ripartire dal lavoro, oggi in declino per deindustrializzazione in forte accelerazione nei 5 anni
della crisi da “15 anni di non aumento della produttività,
20 anni di profitto spostati a rendite finanziarie e immobiliari,
un miliardo di ore di cassa integrazione 4 milioni di lavoratori precari
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L’agenda Uil per uscire dalla crisi
Poche scelte, ma precise: riduzione delle tasse sul lavoro, difesa e creazione occupazione rivalutazione delle pensioni riduzione dei costi della politica, ammodernamento della pubblica
amministrazione
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Pizzuti e altri- Rapporto sullo stato sociale –
Analisi e proposte per uscire dalla crisi I beni comuni Lo stato sociale in Ue e in Italia- la Strategia
Europa 2020 Donne e welfare: valutazioni sulla riforma
del mercato del lavoro Previdenza: riforma Fornero e proposte di
riasseto del sistema pensionistico
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Crs e altri: Riunificare il mondo del lavoro e possibile?
Relazione introduttiva di Alfiero Grandi (Ars)
P. Borioni- per un’Europa sociale Pizzuti- quale stato sociale? Altre relazioni