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1 Sistemi di controllo- Analisi economiche per le decisioni aziendali 2/ed R. N. Anthony, D. F. Hawkins, D. M. Macrì, K. A. Merchant © Copyright © 2004 – The McGraw-Hill Companies srl Financial accounting: il Bilancio Conoscere dove ci si trova nel presente per capire dove si potrebbe essere in futuro I diversi stakeholder (creditori, azionisti, dipendenti, ecc.) si basano sui dati di bilancio I contabili hanno una certa libertà d’azione per la determinazione di utili e valori patrimoniali Regole di redazione diverse tra Paesi anglosassoni (orientate ad azionisti) e altri (orientati ai creditori), ad esempio in termini di imposte e ammortamenti In Europa, regola del fair value (IAS, FAS): adeguare valori contabili ai valori di mercato

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Financial accounting: il Bilancio

• Conoscere dove ci si trova nel presente per capire dove si potrebbe essere in futuro

• I diversi stakeholder (creditori, azionisti, dipendenti, ecc.) si basano sui dati di bilancio

• I contabili hanno una certa libertà d’azione per la determinazione di utili e valori patrimoniali

• Regole di redazione diverse tra Paesi anglosassoni (orientate ad azionisti) e altri (orientati ai creditori), ad esempio in termini di imposte e ammortamenti

• In Europa, regola del fair value (IAS, FAS): adeguare valori contabili ai valori di mercato

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Conto Economico

A) Valore della produzione. 1) ricav i delle v endite e delle prestazioni;

2) v ariazioni delle rimanenze di prodotti in corso di lav orazione, semilav orati e finiti;

5) altri ricav i e prov enti.

B) Costi della produzione. 6-7) per materie prime, serv izi

9) per il personale:

10) ammortamenti e sv alutazioni:

14) oneri div ersi di gestione.

Differenza tra valore e costi della produzione (A-B).C) Proventi ed oneri finanziari.D) Rettifiche di valore di attività finanziarie.E) Proventi ed oneri straordinari.

Risultato prima delle imposte (A - B ± C ± D ± E).Imposte sul reddito d'esercizio.

Risultato d'esercizio.Rettifiche di valore operate esclusivamente in applicazione di norme tributarie.Accantonamenti operati esclusivamente in applicazione di norme tributarie.

Utile (perdita) dell'esercizio.

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Stato Patrimoniale

ATTIVO PASSIVO

A) CREDITI VERSO SOCI PER VERSAMENTI A) PATRIMONIO NETTO: ANCORA DOVUTI. I - Capitale

II - Riserva da sovrapprezzo delle azioniB) IMMOBILIZZAZIONI: III - Riserve di rivalutazione I - Immobilizzazioni immateriali. IV - Riserva legale II - Immobilizzazioni materiali. V - Riserva per azioni proprie in portafoglio III - Immobilizzazioni finanziarie (indicando a VI - Riserve statutarie parte gli importi esigibili entro l'anno successivo). VII - Altre riserveTotale immobilizzazioni (B). VIII - Utili (perdite) portati a nuovo

IX - Utile (perdita) dell'esercizio.C) ATTIVO CIRCOLANTE: Totale patrimonio netto (A). I - Rimanenze. IIa - Crediti a breve termine B) FONDI PER RISCHI ED ONERI. IIb - Crediti a medio-lungo termine III - Attività finanziarie che non costituiscono C) TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO immobilizzazioni. DI LAVORO SUBORDINATO. IV - Disponibilità liquide.Totale attivo circolante (C). Da) DEBITI A BREVE TERMINE.

Db) DEBITI A MEDIO-LUNGO TERMINE.

D) RATEI E RISCONTI . E) RATEI E RISCONTI.

Totale attivo (A+B+C+D). Totale passivo a pareggio (A+B+C+D+E).

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ATTIVO PASSIVO

    Capitale netto  

Cassa 500 Capitale Sociale 500

ATTIVO PASSIVO

Cassa 50 Capitale netto  

Terreno 50 Capitale Sociale 500

Fabbricato 100    

Impianti e attrezzature

300    

Esempio di creazione di impresa

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Esempio di creazione di impresa

COSTI RICAVI Spese di fabbricazione 90 Vendite 140Altre spese 30 Rimanenze Finali 40(Utile lordo) (60)    Imposte 12    Utile netto 48    Totale costi e utile 180 Totale ricavi 180

ATTIVO PASSIVOCassa 58 Capitale netto  Rimanenze 40 Capitale Sociale 500Terreno 50 Utile 48Fabbricato 100    Impianti e attrezzature 300    Totale attivo 548 Totale passivo e netto 548

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ATTIVO PASSIVO   COSTI RICAVI

Cassa 66 Fondo ammort.

30   Spese fabbric. 90 Vendite 140

Rimanenze 40 Fondo imposte 2   Altre spese 30 Rim. finali 40

Terreno 50 Capitale netto     Ammortam. 30    

Fabbricato 100 Capitale soc. 500   Imposte 6  

Imp. e attr. 300 Utile netto 24   Utile netto 24    

Totale attivo 556 Totale passivo

556   Totale costi 180 Totale ricavi 180

Esempio di creazione di impresa

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DARE (+) AVERE  ()Versamento capitale sociale 500 Terreno 50Vendite I anno 140 Fabbricato 100    Impianti e attrezz. 300    Spese fabbricazione 90    Altre spese 30    Imposte versate I anno 4Totale I anno 640 Totale I anno 574Valore finale cassa I anno 66    

Esempio di creazione di impresa

CASSA

ATTIVO PASSIVO   COSTI RICAVICassa 66 Fondo

ammort.30   Spese fabbric. 90 Vendite 140

Rimanenze 40 Fondo imposte 2   Altre spese 30 Rim. finali 40Terreno 50 Capitale netto     Ammortam. 30    Fabbricato 100 Capitale soc. 500   Imposte 6  Imp. e attr. 300 Utile netto 24   Utile netto 24    Totale attivo 556 Totale

passivo556   Totale costi 180 Totale ricavi 180

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COSTI RICAVI

Rim. iniziali 40 Vendite 280

Spese fabbric. 150 Riman. finali 60

Altre spese 50  

Quota ammort. 30    

Oneri finanz. 10    

       

(Utile lordo 60)    

Imposte 12    

Utile netto 48    

Totale costi 340 Totale ricavi 340

Esempio di creazione di impresa

ATTIVO PASSIVO

Cassa 130 Acconti di clienti 10

    Debiti vs. fornit. 20

Crediti vs. clienti 80 Debiti bancari 100

Acconti a fornit. 40 Fondo ammort. 60

Rimanenze 60 Fondo imposte 4

    Capitale netto  

Terreno 50 Capitale soc. 500

Fabbricato 100 Utile es. prec. 18

Impianti e attrezz. 300 Utile netto 48

Totale attivo 760 Totale passivo 760

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Esempio di creazione di impresa

CASSADARE (+) AVERE  ()

Debiti bancari 100 Conguaglio imposte I anno 2Acconti di clienti 10 Dividendi 6Vendite II anno (meno   Spese (meno debiti forn.) 180crediti clienti) 200 Acconti a fornitori 40    Oneri finanziari 10    Imposte versate II anno 8Totale II anno 376 Totale II anno 246Valore finale cassa II anno 130    

COSTI RICAVIRim. iniziali 40 Vendite 280Spese fabbric. 150 Riman. finali 60Altre spese 50   Quota ammort. 30    Oneri finanz. 10           (Utile lordo 60)    Imposte 12    Utile netto 48    Totale costi 340 Totale ricavi 340

ATTIVO PASSIVO Cassa 130 Acconti di clienti 10    Debiti vs. fornit. 20Crediti vs. clienti 80 Debiti bancari 100 Acconti a fornit. 40 Fondo ammort. 60 Rimanenze 60 Fondo imposte 4     Capitale netto  Terreno 50 Capitale soc. 500 Fabbricato 100 Utile es. prec. 18 Impianti e attrezz. 300 Utile netto 48 Totale attivo 760 Totale passivo 760

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La ContabilitàDirezionale

Progettazione del Sistema di C.D.

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R. Anthony, D. Hawkins, D. Macrì, K. Merchant, McGraw Hill, 2012

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Cos'è il controllo di gestione?

• Il controllo organizzativo comprende tutta la

strumentazione che il management usa per orientare gli

attori verso comportamenti e decisioni coerenti con il

perseguimento degli obiettivi dell’impresa

• Il Controllo di Gestione è il processo che produce

informazioni (monetarie e non) che il management

utilizza per favorire il perseguimento degli obiettivi

dell’organizzazione

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Uso delle informazioni ai fini manageriali

Programmazione Implementazione Controllo

Azione correttivaAzione correttiva

Feedback

Revisione del piano

Loopcorto

Looplungo

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Una classificazione delle informazioni aziendali

Informazioni

Informazioni non quantitative Informazioni quantitative

consistono di

Informazioni monetarie Informazioni non monetarie

consistono di

Informazioni operative

Informazioni di bilancio

Informazioni per il management

Informazioni fiscali

Operatinginformation

FinancialAccounting

ManagementAccounting

TaxAccounting

consistono di

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I diversi tipi di informazione contabile

Contabilità generale (Bilancio, Financial Accounting)

Rilevazione sistematica, periodica, quantitativa e consuntiva per comunicare:

1. l’entità e la composizione del reddito

2. la posizione patrimoniale e finanziaria

Informazioni rilevate in base al codice civile e ai

principi contabili

Informazioni costruite attorno all’equazione

fondamentale del bilancio: A = P + CN

Contabilità direzionale (Management Accounting)

Ha finalità diverse che richiedono altrettante configurazioni di costo

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Contabilità direzionale (Management accounting)

• La contabilità direzionale fornisce le informazioni

necessarie al management per pianificare,

implementare e controllare le attività organizzative

• Se la contabilità generale esiste da più di 400 anni,

quella direzionale nasce nella seconda metà del 1800 e

si articola compiutamente nella prima metà del 1900

• È applicata in organizzazioni sia profit che non profit

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1. Necessità d’uso

Il bilancio è obbligatorio. Il M.A. è facoltativo.

1. Necessità d’uso

Il bilancio è obbligatorio. Il M.A. è facoltativo.

2. Scopo

Lo scopo del bilancio è produrre rendiconti

economico-finanziari per soggetti economici esterni.

Le informazioni di M.A. sono solo un mezzo per

assistere il management.

2. Scopo

Lo scopo del bilancio è produrre rendiconti

economico-finanziari per soggetti economici esterni.

Le informazioni di M.A. sono solo un mezzo per

assistere il management.

3. Utilizzatori

Gli utilizzatori del bilancio sono gruppi di persone relativamente ampi in maggior parte dall'identità personale ignota al management. Gli utilizzatori di M.A. sono gruppi

relativamente ristretti di persone dall'identità nota

3. Utilizzatori

Gli utilizzatori del bilancio sono gruppi di persone relativamente ampi in maggior parte dall'identità personale ignota al management. Gli utilizzatori di M.A. sono gruppi

relativamente ristretti di persone dall'identità nota

Dodici importanti differenze tra Financial Accounting e Management Accounting

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4. Struttura sottostante

Il bilancio è costruito attorno all’equazione A = P + CN. Il M.A. ha 3 finalità principali (misurazione, controllo, scelta), ciascuna delle

quali si caratterizza per un proprio specifico insieme di concetti.

4. Struttura sottostante

Il bilancio è costruito attorno all’equazione A = P + CN. Il M.A. ha 3 finalità principali (misurazione, controllo, scelta), ciascuna delle

quali si caratterizza per un proprio specifico insieme di concetti.

5. Fonte dei principi

Il bilancio e la CO.GE devono essere redatti e mantenuti in conformità al Codice Civile e ai Principi Contabili. I principi del M.A. variano in funzione della finalità

dell’informazione e non sono vincolati da alcuna autorità esterna.

5. Fonte dei principi

Il bilancio e la CO.GE devono essere redatti e mantenuti in conformità al Codice Civile e ai Principi Contabili. I principi del M.A. variano in funzione della finalità

dell’informazione e non sono vincolati da alcuna autorità esterna.

6. Prospettiva temporale

La prospettiva del bilancio è una prospettiva storica. Il M.A. utilizza valori che rappresentano previsioni, stime e

programmi per il futuro, non solo la descrizione di eventi trascorsi.

6. Prospettiva temporale

La prospettiva del bilancio è una prospettiva storica. Il M.A. utilizza valori che rappresentano previsioni, stime e

programmi per il futuro, non solo la descrizione di eventi trascorsi.

Dodici importanti differenze tra Financial Accounting e Management Accounting

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7. Contenuto delle informazioni

Il Bilancio sintetizza principalmente tutti quegli accadimenti

che hanno un effetto esprimibile in termini monetari.

Il M.A. produce molti tipi di informazioni

(monetarie e non) utili ai decisori.

7. Contenuto delle informazioni

Il Bilancio sintetizza principalmente tutti quegli accadimenti

che hanno un effetto esprimibile in termini monetari.

Il M.A. produce molti tipi di informazioni

(monetarie e non) utili ai decisori.

8. Precisione delle informazioni

Per esigenze di maggiore tempestività, il M.A. utilizza informazioni più approssimative di quelle tipiche del Bilancio e della CO.GE.

8. Precisione delle informazioni

Per esigenze di maggiore tempestività, il M.A. utilizza informazioni più approssimative di quelle tipiche del Bilancio e della CO.GE.

9. Frequenza del reporting

Il Bilancio deve essere obbligatoriamente prodotto con frequenza annuale. Le informazioni di M.A.

sono generate con frequenza maggiore.

9. Frequenza del reporting

Il Bilancio deve essere obbligatoriamente prodotto con frequenza annuale. Le informazioni di M.A.

sono generate con frequenza maggiore.

Dodici importanti differenze tra Financial Accounting e Management Accounting

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10. Tempestività del reporting

Il Bilancio viene distribuito agli azionisti mesi dopo

la chiusura del periodo amministrativo.

I reports di M.A. sono distribuiti tempestivamente,

normalmente qualche giorno dopo la chiusura del

periodo di riferimento.

10. Tempestività del reporting

Il Bilancio viene distribuito agli azionisti mesi dopo

la chiusura del periodo amministrativo.

I reports di M.A. sono distribuiti tempestivamente,

normalmente qualche giorno dopo la chiusura del

periodo di riferimento.

11. Oggetto del reporting

Il bilancio descrive l’intera organizzazione. Il M.A. focalizza principalmente porzioni d’impresa.

11. Oggetto del reporting

Il bilancio descrive l’intera organizzazione. Il M.A. focalizza principalmente porzioni d’impresa.

12. Responsabilità potenziali

Per il Bilancio teoricamente sempre esistenti. Per il M.A. virtualmente nessuna.

12. Responsabilità potenziali

Per il Bilancio teoricamente sempre esistenti. Per il M.A. virtualmente nessuna.

Dodici importanti differenze tra Financial Accounting e Management Accounting

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1. I criteri generali sono condivisi

Molti criteri generali alla base dei principi

contabili sono rilevanti anche nel M.A.

1. I criteri generali sono condivisi

Molti criteri generali alla base dei principi

contabili sono rilevanti anche nel M.A.

2. Molti dati elementari sono condivisi

Gran parte dei dati elementari utilizzati dalla CO.GE e raccolti in

conformità ai principi contabili sono utilizzati anche dal M.A.

2. Molti dati elementari sono condivisi

Gran parte dei dati elementari utilizzati dalla CO.GE e raccolti in

conformità ai principi contabili sono utilizzati anche dal M.A.

3. Scopo comune

Entrambi i tipi di informazione sono

utilizzati ai fini decisionali

3. Scopo comune

Entrambi i tipi di informazione sono

utilizzati ai fini decisionali

Similarità tra Financial Accountinge Management Accounting

• Singoli ordini evasi• Valorizzazione fatture emesse• Ore di manodopera utilizzate• ...

• La contabilità direzionale fa

propri, ad esempio, gli oggettivi

principi del costo storico e di

realizzazione dei ricavi

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Una stessa transazione genera bisogni informativi diversi

In dicembre un’impresa consegna un macchinario a un cliente del valore di € 100.000 e nel mese di gennaio fattura al cliente € 120.000:

Amministrazione: quando sono realizzati i ricavi e quali sono i costi correlati?

Controllo di Gestione: quali gli effetti sulla redditività dell’azienda, sulla prestazione dei manager e su quella dei CdR ?

Produzione: prodotto conforme, consegna nei tempi previsti, cliente soddisfatto …?

Commerciale: perché il cliente ha acquistato quel prodotto e ha deciso di aggiungere quelle funzionalità? quando pagare le provvigioni …?

Tesoreria: quando sarà incassato il credito …?

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Scopo Dati consuntivi Stima di valori futuri

Informazioni per:

Valutare la prestazione

Indirizzare l’attenzione

Informazioni per:

Problem solving

Scelta traalternative

Controllo

Misurazione

Scopi e uso delle informazioni contabili per il Management Accounting

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Scopi e uso delle informazioni contabili per il Management Accounting Scopo

• Valorizzare le rimanenze

• Configurare i prezzi di vendita

• Analizzare la redditività dei

prodotti

• Analizzare le prestazioni dei

CdR

• Definizione dei prezzi

“normali”

• Analisi delle prestazioni dei manager

• Motivare e premiare i manager

• Pianificazione strategica

• Budgeting

•Decisioni di breve periodo

•Decisioni di lungo periodoScelta tra

alternative

Controllo

Misurazione

Modalità di utilizzo

(in base a valori consuntivi ) (in base a stima di valori futuri)

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Configurazioni di Costo per il Management Accounting

Configurazione di costo pieno

Configurazioni di costo per CdR

Configurazioni di costo differenziale e Margine di contribuzione

Scopo

Scelta traalternative

Controllo

Misurazione

Modalità di utilizzo

Dati per lo più non disponibili

all’interno del sistema

contabile

Il costo pieno (di qualunque oggetto)

è la somma dei costi diretti + una

quota "equa" dei costi indiretti

Costi rilevati nel

Centro di Responsabilità

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Diretti: riconducibili oggettivamente a un singolo “oggetto” del costo

Indiretti: non riconducibili oggettivamente; una quota equa è allocata all’oggetto del costo

Pieni: costi diretti + quota equa di costi indiretti

Di prodotto: costi diretti e indiretti di produzione

Di periodo: di competenza del periodo nel quale si sostiene la spesa

I costi pieni possono essere costi storici o costi futuri stimati!

Informazioni di costoInformazioni di costo pienopieno

Scopo 1: la misurazione Sintesi delle principali configurazioni di costo

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Informazioni di costo per Centro di ResponsabilitàInformazioni di costo per Centro di Responsabilità

Scopo 2: il controlloSintesi delle principali configurazioni di costo

Controllabili: il manager può esercitare un’influenza significativa

(ma non necessariamente totale)

Non controllabili: altri costi, inclusi i costi impegnati e allocati

Parametrici: può essere determinato a priori l’ammontare “giusto”

Discrezionali: il loro ammontare dipende dalla valutazione del

manager; l’importo è concordato in budget

Impegnati: non cambiano nel breve termine

I costi per CdR possono essere costi storici o costi futuri stimati!

Il reporting è strutturato per CdR in modo che la struttura delle informazioni sia coerente con quella delle responsabilità

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Informazioni di costo differenzialiInformazioni di costo differenziali

Costi che sarebbero diversi se si scegliesse un’alternativa diversa. La loro identificazione dipende dallo specifico problema esaminato

Variabili: costi il cui ammontare complessivo varia con il volume di produzione

Fissi: costi che non variano con il volumeSemivariabili: costi che variano con il volume, ma in misura meno

che proporzionaleA gradino: costi che crescono per quantità (o blocchi) discreti con

il crescere della capacità disponibile

I costi differenziali sono sempre costi futuri, ipotetici!

Scopo 3: supporto alle decisioni di breve periodoSintesi delle principali configurazioni di costo

• Cambiano da un’alternativa all’altra• Cambiano in funzione del tipo di decisione• Non sono normalmente presenti all’interno del sistema contabile

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Un esempio di flusso di informazioni quantitative in un’azienda di produzione

Produzione

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