1 SCUOLA E DISLESSIA 25-26 giugno 2012. Sapere Capire Identificare Fare diagnosi Fare riabilitazione...

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“SCUOLA E DISLESSIA”25-26 giugno 2012

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• Sapere • Capire • Identificare • Fare diagnosi • Fare riabilitazione • Fare didattica adeguata

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TUTTI NOI INSEGNANTI DOBBIAMO COMPRENDERE CHE

GIUSTIZIAGIUSTIZIA

NON E’ DARE A TUTTI LE STESSE COSE MA A CIASCUNO CIO’ DI CUI

HA BISOGNO

TUTTI NOI INSEGNANTI DOBBIAMO COMPRENDERE CHE

GIUSTIZIAGIUSTIZIA

NON E’ DARE A TUTTI LE STESSE COSE MA A CIASCUNO CIO’ DI CUI

HA BISOGNO

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PER FARE CIO’ OGNI INSEGNANTE DEVE

CONOSCERE

PER FARE CIO’ OGNI INSEGNANTE DEVE

CONOSCERE

COS’E’ UN DSA

COS’E’ UN DSA

DI COSA HA BISOGNO UN ALLIEVO CON

DSA

DI COSA HA BISOGNO UN ALLIEVO CON

DSA

LE STRATEGIE GIUSTE PER UN ALLIEVO

CON DSA

LE STRATEGIE GIUSTE PER UN ALLIEVO

CON DSA

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“La Dislessia Evolutiva è una disabilità specifica dell’apprendimento di origine neurobiologica.

Essa è caratterizzata dalla difficoltà di effettuare una lettura accurata e/o fluente e da abilità scadenti nella scrittura e nella decodifica.

Queste difficoltà tipicamente derivano da un deficit nella componente fonologica del linguaggio che è spesso inattesa in rapporto alle altre abilità cognitive e alla garanzia di un’adeguata istruzione scolastica.

Conseguenze secondarie possono includere i problemi di comprensione nella lettura e una ridotta pratica della lettura che può impedire la crescita del vocabolario e delle conoscenze generali.”

(International Dyslexia Association 2003)

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DISFUNZIONAMENTO DI ALCUNE ZONE DELLA CORTECCIA DEL CERVELLO

FATTORI CAUSALI

DSA

FATTORI CAUSALI

DSA

DEFICIT DELLA PROCESSAZIONE

FONOLOGICA:

RALLENTAMENTO O IMPEDIMENTO

NELL’APPRENDERE LE CORRISPONDENZE GRAFEMA-FONEMA

DEFICIT VISIVO/UDITIVO MAGNOCELLULARE:

IL DEFICIT FONOLOGICO E’ SECONDARIO RISPETTO A UN DEFICIT NELLA PERCEZIONE UDITIVA DEI SUONI DI BREVE

DURATA COME AD ESEMPIO LE CONSONANTI

DEFICIT VISIVO/UDITIVO MAGNOCELLULARE:

IL DEFICIT FONOLOGICO E’ SECONDARIO RISPETTO A UN DEFICIT NELLA PERCEZIONE UDITIVA DEI SUONI DI BREVE

DURATA COME AD ESEMPIO LE CONSONANTI

DEFICIT CEREBELLARE DELL’AUTOMATIZZAZION

E:

IL CERVELLETTO GIOCA UN RUOLO IMPORTANTE NEI PROCESSI ARTICOLATORI DELLA PAROLA E DELLA

LETTURA

DEFICIT CEREBELLARE DELL’AUTOMATIZZAZION

E:

IL CERVELLETTO GIOCA UN RUOLO IMPORTANTE NEI PROCESSI ARTICOLATORI DELLA PAROLA E DELLA

LETTURA

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• Le cause sono biologiche: organizzazione strutturale di determinate aree cerebrali, su base genetica o da altre cause non individuate

• I geni implicati sono diversi, non tutti i casi sono familiari

• Molto spesso i DSA sono associati fra loro

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Disturbi non specificiDisturbi non specifici

• Ritardo mentale• Varie forme di deficit intellettivo• Disturbi comportamentali e della condotta• Disagio Scolastico da cause socio-familiari, psicologiche, deprivazione etc.

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Difficoltà scolastiche

Ritardo mentale

DSA

- Carenze socio-ambientali

- Inadeguatezza didattica

- Difficoltà psicologiche, emotive motivazionali

Operare sull’ambiente per

rimuovere gli elementi che

determinano le condizioni di

difficoltà

Fase di acquisizione:

didattica differenziata e

individualizzata;

Fase successiva: valutazione

differenziata e individualizzata

Didattica e valutazione

differenziate e individualizzate.

Didattica e valutazione

differenziate e individualizzate.

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DEFINIZIONE, CRITERI DIAGNOSTICI ED EZIOLOGIA

disturbi delle abilità scolastiche:

DISLESSIADISLESSIA

DISORTOGRAFIADISORTOGRAFIA

DISGRAFIADISGRAFIA

DISCALCULIADISCALCULIA

DSADSA

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DISLESSIA DISLESSIA difficoltà specifica nella lettura, in difficoltà specifica nella lettura, in genere il bambino ha difficoltà a comprendere i segni genere il bambino ha difficoltà a comprendere i segni associati alla parola.associati alla parola.

DISGRAFIA DISGRAFIA difficoltà a livello grafo–esecutivo, si difficoltà a livello grafo–esecutivo, si manifesta con tracciato incerto e irregolare, è una manifesta con tracciato incerto e irregolare, è una difficoltà che investe la scrittura ma non il contenutodifficoltà che investe la scrittura ma non il contenuto..

DISORTOGRAFIA DISORTOGRAFIA difficoltà ortografiche, in difficoltà ortografiche, in genere si riscontrano difficoltà a scrivere le parole e a genere si riscontrano difficoltà a scrivere le parole e a rispettare le regole ortograficherispettare le regole ortografiche..

DISCALCULIA DISCALCULIA difficoltà nelle abilità di calcolo o difficoltà nelle abilità di calcolo o della scrittura e lettura del numerodella scrittura e lettura del numero

DEFINIZIONE

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Il metodo di insegnamento NON HA EFFETTO

sull’origine della dislessia MA

LE SCELTE DIDATTICHEPOSSONO

FACILITARNE superamento

COMPLICARLA ulteriormente

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Un disturbo motorio lieve

acquista gravità quando il portatore è costretto a muoversi in un ambiente difficile (es. presenza di barriere architettoniche)

Analogo discorso va fatto per l’ambiente didattico che un dislessico trova in classe (es. difficoltà linguistiche proposte; tipo di carattere impiegato)

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Complessità linguistica e varietà di caratteri

= Barriere architettoniche

La rimozione di tali difficoltà non risolve i suoi problemi,

ma agevola il raggiungimento dell’autonomia.

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I nostri allievi mostrano differenti livelli di abilità

ad un soggetto con DSA non ha senso continuare a proporre esercizi di

lettura o training logopedici perché il bambino legge stentatamente !!

Non ci saranno benefici ma inutile aggravio di lavoro !!

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La disabilità di lettura va affrontata con un approccio più educativo basato su

strumenti compensativi che semplificano l’attività svolgendo le

operazioni automatiche che il dislessico fatica a svolgere

misure dispensative che riguardano i tempi di realizzazione delle

attività e la valutazione delle prestazioni.

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COME COMPORTARSI ????

LA LEGISLAZIONE TUTELALA LEGISLAZIONE TUTELA

GLI ALUNNI CON DSAGLI ALUNNI CON DSA

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NORMATIVA DSA

Legge 170/2010 (8/10/2010) Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico.

LINEE GUIDAPER IL DIRITTO ALLO STUDIODEGLI ALUNNI E DEGLI STUDENTICON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTOALLEGATE AL DECRETO MINISTERIALE 12 LUGLIO 2011

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STRUMENTI STRUMENTI COMPENSATIVICOMPENSATIVI

MISURE DISPENSATIVEMISURE DISPENSATIVE

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o tabella dei mesi, tabella dell'alfabeto e dei vari caratteri,o tavola pitagorica, o tabella delle misure, tabelle delle formule,o calcolatrice,o registratore,o cartine geografiche e storicheo computers (programmi di videoscrittura con correttore ortografico e

sintesi vocale), o cassette registrate (dagli insegnanti, dagli alunni, e/o allegate ai testi)o predisposizione di una fonoteca scolastica contenente il testo parlato dei

libri in adozione ed altri testi culturalmente significativi (possibilità di collaborazione col Centro del "Libro parlato” dell'Unione Italiana Ciechi)

o dizionari di lingua straniera computerizzati, tabelle, traduttorio richiesta alle case editrici di produrre testi anche ridotti e contenenti

audio- cassette o cd-rom

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In maniera commisurata alle necessità individuali e all’entità del disturbo di apprendimento, si dovrà garantire la dispensa da alcune prestazioni quali:

o lettura a voce alta, oscrittura veloce sotto dettatura, o lettura di consegne, ouso del vocabolario, ostudio mnemonico delle tabelline; odispensa dallo studio delle lingue straniere in forma scritta (C.M.5 ottobre 2004, prot.40099/A/4) a causa delle difficoltà rappresentate dalla differenza tra scrittura e pronuncia;

otempi più lunghi per prove scritte e per lo studio, mediante una adeguata organizzazione degli spazi ed un flessibile raccordo tra gli insegnanti;

oorganizzazione di Interrogazioni programmate oassegnazione di compiti a casa in misura ridotta opossibilità d'uso di testi ridotti non per contenuto, ma per quantità di pagine

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Spiegare alla classe cosa sono i DSAo Se è necessario scrivere alla lavagna (possibilmente in

stampatello maiuscolo), assicurarsi che le cose scritte alla lavagna rimangano fino a quando tutti gli alunni hanno copiato.

o Non rimproverare gli alunni disgrafici mettendo in rilievo la brutta grafia.

o Far usare ai bambini con D.S.A. gli strumenti compensativi per sopperire alle loro difficoltà.

o Incoraggiarli ad usare il computer (con il correttore automatico) sia nello svolgimento dei compiti a casa e se possibile anche a scuola.

o Permettere ai bambini di registrare le lezioni. o Non essere avaro di gratificazioni e usare il rinforzo come

strumento usuale. o Visualizzare le spiegazioni con mappe concettuali e schemi

disegnati alla lavagna.

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o La quantità di esercizi e il materiale di studio a casa e a scuola non potrà essere lo stesso del resto della classe, ma deve essere ridotto.

o Ricordare che i bambini dislessici hanno bisogno di più tempo e non devono essere penalizzati per questo.

o Far lavorare con il testo aperto, anche nelle verifiche, se necessario; non dimenticate che i bambini con D.S.A. hanno generalmente abilità di memoria a breve e a lungo termine ridotte.

o Favorire occasioni di conversazione nelle quali sia possibile parlare delle proprie diversità.

o Un dislessico può imparare a parlare una lingua straniera con la stessa facilità di un non dislessico, mentre la scrittura della lingua straniera presenta difficoltà maggiori. Se un dislessico deve imparare una seconda lingua, meglio una con base latina. Ai sensi della circolare del 5 ottobre 2004, Prot. 40099/A/4, ove necessario, è possibile la dispensa dallo studio della lingua straniera in forma scritta.

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Spiegare alla classe cosa sono i D.S.A. parlandone in modo scientifico e facendo esempi (che non riguardino i presenti).

Far capire che questi alunni hanno bisogno di strumenti compensativi per seguire meglio la programmazione della classe (come un miope ha bisogno degli occhiali).

Cercare di evitare inutili polemiche e discriminazioni spesso frequenti nel gruppo classe.

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I SOGGETTI CON DSA hanno “per definizione” I SOGGETTI CON DSA hanno “per definizione” un livello intellettivo nella normaun livello intellettivo nella norma

ma nonostante ciò non riescono ad imparare a ma nonostante ciò non riescono ad imparare a leggere, a scrivere e a far di conto.leggere, a scrivere e a far di conto.

Si capisce dunque come in tali casi emergano Si capisce dunque come in tali casi emergano spesso:spesso:- vissuti depressivi e di inadeguatezza, - vissuti depressivi e di inadeguatezza, - profonde perturbazioni del livello di autostima, - profonde perturbazioni del livello di autostima, - disturbi del comportamento (iperattività, - disturbi del comportamento (iperattività, oppositività) oppositività) - difficoltà attentive. - difficoltà attentive.

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Come si arriva alla diagnosi?

Spesso purtroppoSpesso purtroppo si arriva ancora alla si arriva ancora alla diagnosi di un DSA a partire dai disturbi diagnosi di un DSA a partire dai disturbi comportamentalicomportamentali di un bambino (che di un bambino (che rappresentano il motivo della rappresentano il motivo della consultazione specialistica). consultazione specialistica).

In questi casi In questi casi una diagnosi precoceuna diagnosi precoce, su , su segnalazione degli insegnantisegnalazione degli insegnanti, potrebbe , potrebbe consentire di mettere in atto accorgimenti consentire di mettere in atto accorgimenti e programmi didattici specifici per e programmi didattici specifici per recuperare le abilità deficitarie e per recuperare le abilità deficitarie e per ovviare a difficoltà emotivo-relazionali.ovviare a difficoltà emotivo-relazionali.

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Demoralizzazione, scarsa autostima e deficit Demoralizzazione, scarsa autostima e deficit nelle capacità socialinelle capacità sociali

Abbandonano la scuola nel 40% dei casiAbbandonano la scuola nel 40% dei casi(circa 1,5 volte in più rispetto alla media).(circa 1,5 volte in più rispetto alla media).

Gli Gli adultiadulti con DSA possono avere con DSA possono avere

difficoltà nel lavoro o nell’adattamento socialedifficoltà nel lavoro o nell’adattamento sociale. .

Molti soggetti (10-25%) con Molti soggetti (10-25%) con Disturbo della Disturbo della Condotta, Disturbo Oppositivo Provocatorio, Condotta, Disturbo Oppositivo Provocatorio, ADHD, Disturbo Depressivo Maggiore o Disturbo ADHD, Disturbo Depressivo Maggiore o Disturbo distimco,distimco, sono affetti anche da Disturbi sono affetti anche da Disturbi dell’Apprendimento.dell’Apprendimento.

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La legge attuale prevede la possibilità di diagnosi, ma l’alunno con DSA non può essere certificato ai sensi della legge 104 e non ha diritto ad un insegnante di sostegno.

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Collaborare alle iniziative di screening Individuare i casi a rischio Attuare trattamenti preventivi (esercizi per le

abilità fonologiche) Indirizzare i casi a rischio alla valutazione

diagnostica Cercare la collaborazione di servizi e famiglia Modificare la didattica tenendo conto dei dati

forniti dai servizi sanitari Favorire l’autostima Attuare provvedimenti compensativi e

dispensativi

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IL DOCENTE REFERENTE DISLESSIA D’ISTITUTOIL DOCENTE REFERENTE DISLESSIA D’ISTITUTO

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ha il compito di

o Essere informato su tutti gli allievi dsa presenti nell’istituto

o Informare a sua volta i consigli di classe della presenza di allievi con dsa: nella persona del coordinatore di classe e, dove fosse presente, dell’insegnante di sostegno che fa parte di quel consiglio di classe

o Collaborare con i consigli di classe per la compilazione del percorso specifico per alunni con dsa (entro il 15 novembre)

o Supportare didatticamente i docenti che hanno bisogno di strategie metodologiche e prove di verifica

o Mettere in contatto gli insegnanti con lo SPORTELLO DIDATTICO che ha sede presso:

o l’USP di Vercelli

o il Centro Tec_ha di Gattinara

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COSA FARE CON UN RAGAZZO CON DSA?o Incoraggiarlo e lodarloo Condurre ogni sforzo per costruire la fiducia in séo Trovare qualcosa in cui riesce beneo Fargli usare testi ridotti non per contenuto ma quantità

di pagineo Valutare il contenuto del lavoro scritto e non l’ortografiao Valutare le risposte oralio Fornire più tempo per copiare alla lavagnao Lasciare lavorare il ragazzo con il testo apertoo Fargli capire che comprendete le sue difficoltà senza

compatirloo Fargli usare gli strumenti compensativio Ridurre lo studio delle lingue straniere in forma scritta

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COSA NON FARE CON UN RAGAZZO CON DSA?o Evitare di farlo leggere ad alta voceo Non infierire su tutti gli errori dei testi scrittio Non dare liste di parole da imparare a memoriao Evitare di fargli ricopiare il lavoro svoltoo Non paragonarlo agli altrio Evitare di definire lento, pigro, svogliato o

stupido.

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Cosa insegnare?

Albert Einstein:“Non insegno mai nulla ai miei allievi.Cerco solo di metterli in condizione di poter imparare”

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Ce la possiamo fare??

Grazie per l’attenzione e…

buon proseguimento di

corso!