1 Prof. A. Messina Controllore a logica programmabile.
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1
Prof. A. Messina
Controllore a logica programmabileControllore a logica programmabile
2
IL PLCIL PLC
• Programmable Logic Controller (Controllore a Logica Programmabile)
• Apparecchiatura elettronica programmabile per il controllo di macchine / processi industriali
• Nasce come elemento sostitutivo della logica cablata e dei quadri di controllo a relè
• Si qualifica in breve tempo come elemento insostituibile nell’ automazione di fabbrica, ovunque sia necessario un controllo elettrico di una macchina
3
PERCHÉ IL PLC ?PERCHÉ IL PLC ?
Perché offre . . .Perché offre . . . • AFFIDABILITÀ• FLESSIBILITÀ• SEMPLICITÀ D' USO• FACILE MANUTENIBILITÀ• ECONOMICITÀ• ESPANDIBILITÀ• NOTEVOLI POTENZIALITÀ• DIAGNOSTICA SOFISTICATA
4
DOVE USARE I PLC ?DOVE USARE I PLC ?
In tutte quelle applicazioni dove ...In tutte quelle applicazioni dove ...
• Sono richiesti più di 10 I/O
• Si deve garantire un prodotto affidabile
• È richiesta una apparecchiatura con caratteristiche industriali
• Si devono prevedere espansioni e modifiche nella logica di controllo
• Sono richieste funzioni sofisticate come: Connessioni a computer, terminali, stampanti,. . . Elaborazioni matematiche Posizionamenti Regolazioni PID
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TIPICHE APPLICAZIONI DEI PLCTIPICHE APPLICAZIONI DEI PLC
MACCHINE UTENSILI MACCHINE PER LO STAMPAGGIO MACCHINE PER IMBALLAGGIO MACCHINE PER IL CONFEZIONAMENTO ROBOT / MONTAGGIO REGOLAZIONE PROCESSI CONTINUI MACCHINE TESSILI SISTEMI DI MOVIMENTAZIONE/TRASPORTO CONTROLLO ACCESSI
6
SENSORI
Ingressi
Consensi
HARDWARE
SOFTWARE
Uscite
Comandi
ATTUATO
IR
PLC
PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO DEL PLCPRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO DEL PLC
7
STRUTTURA DI UN PLCSTRUTTURA DI UN PLC
ALIMENTATOREALIMENTATORE UNITÀ CENTRALEUNITÀ CENTRALE MEMORIA DATI E MEMORIA PROGRAMMIMEMORIA DATI E MEMORIA PROGRAMMI UNITÀ DI INPUT/OUTPUTUNITÀ DI INPUT/OUTPUT PERIFERICHEPERIFERICHE
8
UNITA' DI PROGRAMMAZIONE
MEMORIA PROGRAMMA CPU MEMORIA
DATI
ALIMENTATORE UNITA' CENTRALE
MEMORIA DI MASSA STAMPANTE SIMULATORE
UNITA' I/O
1
0
C
A
M
P
O
PERIFERICHE
PLC
STRUTTURA DI UN PLCSTRUTTURA DI UN PLC
9
STRUTTURA DI UN PLCSTRUTTURA DI UN PLC
ALIMENTATOREALIMENTATORE• Provvede a fornire i corretti livelli di tensione per il
funzionamento dei vari dispositivi elettronici• Esistono diversi modelli, in funzione della tensione di
rete:– 110 Vac110 Vac– 230 Vac230 Vac– 24 Vdc24 Vdc
10
STRUTTURA DI UN PLCSTRUTTURA DI UN PLC
CPUCPU
• È quel dispositivo che determina l'esecuzione del programma, dei calcoli e di tutte le elaborazioni logiche
• Interagisce con la memoria, i moduli di di I/OI/O e le periferiche
• La sua potenza si esprime attraverso il set delle istruzioni e la velocità di elaborazione
11
MEMORIAMEMORIA Esistono diversi dispositivi di memoria:Esistono diversi dispositivi di memoria:
RAM:RAM: (random access memory = memoria ad accesso casuale)è una memoria il cui accesso sia in lettura che in scrittura avviene in modo molto rapido, ma è di tipo volatile e necessita di una batteria tampone o di un condensatore per mantenere i dati in assenza di alimentazione.
EPROM:EPROM: (ERASABLE PROGRAMMABLE READ ONLY MEMORY = memoria cancellabile e programmabile a sola lettura)è una memoria di tipo non volatile, ovvero mantiene i dati in assenza di tensione, ma per poter essere "scritta" richiede un particolare dispositivo (programmatore di EPROM). La cancellazione avviene tramite raggi ultravioletti irraggiati attraverso una finestrella trasparente posta sul dorso del chip.
EEPROMEEPROM (ELECTRICALLY ERASABLE PROGRAMMABLE READ ONLY MEMORY) e FLASH EPROM:
a differenza delle EPROM possono essere programmate o cancellate direttamente del PLC.
STRUTTURA DI UN PLCSTRUTTURA DI UN PLC
12
STRUTTURA DI UN PLCSTRUTTURA DI UN PLC
MEMORIA DI SISTEMAMEMORIA DI SISTEMA
Contiene il sistema operativo (firmware) del PLC, costituito da:– routine di autotest iniziale– dati del setup– librerie
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STRUTTURA DI UN PLCSTRUTTURA DI UN PLC
MEMORIA DI PROGRAMMAMEMORIA DI PROGRAMMA
Contiene la sequenza di istruzioni (programma utente) che verrà eseguita dalla CPU
Esistono diverse possibilità:– RAM (per sviluppo e collaudo)– EPROM (per programma definitivo)– EEPROM (sia per fase di sviluppo che per versione
definitiva)
14
STRUTTURA DI UN PLCSTRUTTURA DI UN PLC
MEMORIA DATIMEMORIA DATI
E' quella memoria dove vengono memorizzati i valori durante l'elaborazione del programma. l'accesso a questa memoria può avvenire per bit, byte, word o doppieword, ovvero si possono memorizzare valori on/off oppure valori numerici, o ascii. essendo richiesta un alta velocità di elaborazione, questa memoria non può che essere di tipo RAM.
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STRUTTURA DI UN PLCSTRUTTURA DI UN PLC
BATTERIABATTERIA
Il mantenimento della memoria dati anche a fronte di cadute di alimentazione, viene assicurato da una batteria tampone
Questa batteria alimenta anche l' eventuale RAM utilizzata per la memoria programmi
La batteria ha una durata nominale di circa 5 anni (in relazione all' uso e all' ambiente)
La fase di scaricamento della batteria viene segnalata in modo automatico dal PLC
Uno scaricamento completo determina la perdita di dati e programma (se questo è in RAM)
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STRUTTURA DI UN PLCSTRUTTURA DI UN PLC
MODULI DI I/OMODULI DI I/O
SCHEDE DI INGRESSO DIGITALISCHEDE DI INGRESSO DIGITALI
Permettono il collegamento del PLC al mondo esterno. Convertono lo stato dell'ingresso associato in uno stato logico ( 1 - 0 ) interpretabile dalla CPU
SCHEDE DI USCITA DIGITALISCHEDE DI USCITA DIGITALI
convertono gli stati logici presenti nella memoria dati di Output in segnali elettrici che commutano fisicamente il punto di uscita
Sono disponibili:– Moduli di INGRESSO DIGITALEINGRESSO DIGITALE (AC,DC,AC/DC)– Moduli di USCITA DIGITALEUSCITA DIGITALE(Relè, Transistor, Triac)– Moduli di comunicazionecomunicazione– Moduli speciali (AD-DAAD-DA, Contatori veloci, PID, ...)
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STRUTTURA DI UN PLCSTRUTTURA DI UN PLC
PERIFERICHEPERIFERICHE
Permettono il "colloquio" tra l'operatore (programmatore) ed il PLC
Console di programmazione Console di programmazione grafica Interfaccia per personal computer Interfaccia stampante Programmatore di EPROM
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-Interruttore RUN-STOP-Potenziometro-Connessione modulo di
ampliamento
- LED di stato
- -Porta di comunicazione
COME SI PRESENTA UN PLCCOME SI PRESENTA UN PLC
ARMADIO (CESTELLO O RACK)ARMADIO (CESTELLO O RACK)
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MODULI I/OMODULI I/O- schede che permettono
l’interfacciamento del modulo processore con il mondo esterno
- 6 Uscite + alimentazione6 Uscite + alimentazione
- 8 Ingressi + alimentazione8 Ingressi + alimentazione
COME SI PRESENTA UN PLCCOME SI PRESENTA UN PLC
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ALIMENTATOREALIMENTATORE
- alimentazione per tutte le schede presenti nel cestello
COME SI PRESENTA UN PLCCOME SI PRESENTA UN PLC
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• Vengono collegati a questo modulo sensori, finecorsa, pulsanti, trasduttori ecc.
• Convertono una tensione presente o assentepresente o assente in uno stato logico (1 – 01 – 0) interpretabile dalla CPU
MODULI DI INGRESSO DIGITALEMODULI DI INGRESSO DIGITALE
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• Attivano gli attuatori del sistema (contattori, relè, lampade, ecc.) in base agli stati logici 1 – 01 – 0 (tensione presente o assente) situati nella memoria dati di output
MODULI DI USCITA DIGITALEMODULI DI USCITA DIGITALE
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LA SCANSIONE DEL PLCLA SCANSIONE DEL PLC Scansione sincrona di Scansione sincrona di ingresso e di uscitaingresso e di uscita
LETTURA DELLO STATO DI
TUTTI GLI INGRESSI
Memorizzazione nel registro
immagine ingressi
ELABORAZIONE SEQUENZIALE
ISTRUZIONI
Memorizzazione risultati nel
registro immagine uscite
ATTIVAZIONE SEQUENZIALE
DI TUTTE LE USCITE
Aree di memoria che costituiscono l’interfacciacon i collegamenti del PLC(ingressi e uscite)
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L’indirizzo I 0.1I 0.1 indica: II blocco di ingresso00 indirizzo a byte (numero di un gruppo di 8 bit)11 numero del bit in un byte L’indirizzo Q 0.2Q 0.2 indica:indica: QQ blocco di uscita00 indirizzo a byte (numero di un gruppo di 8 bit) 22 numero del bit in un byte
INDIRIZZAMENTO DEL PLC S7 - 200INDIRIZZAMENTO DEL PLC S7 - 200
25
INDIRIZZAMENTO DEL PLC S7 - 200INDIRIZZAMENTO DEL PLC S7 - 200
11Indirizzo a BYTEIndirizzo a BYTE
Indirizzo a BitIndirizzo a Bit
I0.I0.
I1.
I2.
I3.
I4.
I5.
I6.
I7.
Ingressi
01234567
Stato logico sul PLC al connettore di ingresso contrassegnato I0.1
Aree di indirizzamento del PLC I0. 1I0. 1
26
INDIRIZZAMENTO DEL PLC S7 - 200INDIRIZZAMENTO DEL PLC S7 - 200
00Indirizzo a BYTEIndirizzo a BYTE
Indirizzo a BitIndirizzo a Bit
Q0Q0.
Q1.
Q2.
Q3.
Q4.
Q5.
Q6.
Q7.
Uscite
01234567
Stato logico sul PLC al connettore di uscita contrassegnato Q0.2
Aree di indirizzamento del PLC Q0.2Q0.2
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INDIRIZZAMENTO DEL PLC S7 - 200INDIRIZZAMENTO DEL PLC S7 - 200
Le aree di indirizzamento sono aree di memoria Le aree di indirizzamento sono aree di memoria del PLC nei quali vengono riprodotti i singoli ingressi del PLC nei quali vengono riprodotti i singoli ingressi e le singole uscite.e le singole uscite.
Se ad esempio su un ingresso èè presente tensione, questo segnale “11” viene riprodotto nella memoria all’indirizzo dell’ingresso.
Se ad esempio su una uscita non ènon è presente tensione, questo segnale “00” viene riprodotto nella memoria all’indirizzo dell’uscita.
28
LINGUAGGIO DI PROGRAMMAZIONELINGUAGGIO DI PROGRAMMAZIONE STEP 7STEP 7
Per scrivere un programma esistono tre modi di rappresentazione:
KOPKOP SCHEMA A CONTATTI I 0.1 I 0.2 Q 0.1
FUPFUP SCHEMA LOGICO I 0.1 & Q 0.1
I 0.2
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AWLAWL LISTA ISTRUZIONILISTA ISTRUZIONI LD I 0.1 A I 0.2 = Q 0.1
LINGUAGGIO DI PROGRAMMAZIONELINGUAGGIO DI PROGRAMMAZIONE STEP 7STEP 7
la prima istruzione (nell’esempio la prima istruzione (nell’esempio LD I 0.1 ) ) “ carica il valore del bit presente all’ingresso I 0.1”
la seconda istruzione (nell’esempio la seconda istruzione (nell’esempio A I 0.2 ) : ) : “ combina il valore di bit presente all’ingresso I0.2 tramite AND con il valore del bit dell’ingresso I0.1”
la terza istruzione (nell’esempio la terza istruzione (nell’esempio Q 0.1 ) : ) : “ assegna all’uscita Q0.1 il valore del risultato ottenuto
Il PLC legge :Il PLC legge :
30
OPERAZIONI PRINCIPALI OPERAZIONI PRINCIPALI STEP 7STEP 7
LD LD carica operazione (livello logico 11 o 00)
AA combinazione ANDAND ( per contatti in serie) ANAN combinazione AND NOTAND NOT O O combinazione OROR ( per contatti in parallelo)
31
OPERAZIONI PRINCIPALI OPERAZIONI PRINCIPALI STEP 7STEP 7
ON combinazione OR NOTOR NOT
ALD combinazione OROR e successiva ANDAND tra blocchi ( per la combinazione di contatti in parallelo posti in serie)
32
OPERAZIONI PRINCIPALI OPERAZIONI PRINCIPALI STEP 7STEP 7
OLD combinazione ANDAND e successiva OROR tra blocchi
( per la combinazione di contatti in serie posti in
parallelo)
33
OPERAZIONI PRINCIPALI OPERAZIONI PRINCIPALI STEP 7STEP 7
== attribuzione di risultato
S S impostare una memoria
RR resettare una memoria
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OPERAZIONI PRINCIPALI OPERAZIONI PRINCIPALI STEP 7STEP 7
TON TON Txxx, PT avvia temporizzazione come ritardo all’inserzione
TONRTONR Txxx, PT avvia temporizzazione come ritardo all’inserzione con memoria
Txxx indica per i TON un temporizzatore con una base dei tempi pari a : T32 = 1ms ; T33-T36 = 10ms ; T37-T63 = 100ms
Txxx indica per i TONR un temporizzatore con una base dei tempi pari a : T0 = 1ms ; T1-T4 = 10ms ; T5-T31 = 100ms
Al piedino PT viene indicato un numero che moltiplicato per la base dei tempi da il tempo di ritardo.
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OPERAZIONI PRINCIPALI OPERAZIONI PRINCIPALI STEP 7STEP 7
Txxx indica per i TON un temporizzatore con una base dei tempi pari a : T32 = 1ms ; T33-T36 = 10ms ; T37-T63 = 100ms
Al piedino PT viene indicato un numero che moltiplicato per la base dei tempi da il tempo di ritardo.
IN TON
PT
T37T37
+30+30
il valore di temporizzazione il valore di temporizzazione è 3s poiché : 100ms * 30 = è 3s poiché : 100ms * 30 = 3s3s
EsempioEsempio
36
OPERAZIONI PRINCIPALI OPERAZIONI PRINCIPALI STEP 7STEP 7
Txxx indica per i TONR un temporizzatore con una base dei tempi pari a : T0 = 1ms ; T1-T4 = 10ms ; T5-T31 = 100msAl piedino PT viene indicato un numero che moltiplicato per la base dei tempi da il tempo di ritardo.
IN TONR
PT
T0T0
+500+500
il valore di temporizzazione è il valore di temporizzazione è 3s poiché : 1ms * 500 = 0,5s3s poiché : 1ms * 500 = 0,5s
EsempioEsempio
37
il linguaggio più diffuso è il il linguaggio più diffuso è il KOPKOP detto anche detto anche LADDERLADDER che utilizza che utilizza una serie di segni grafici e da due linee verticali e da linee una serie di segni grafici e da due linee verticali e da linee orizzontali sulle quali vengono disegnati gli elementi che orizzontali sulle quali vengono disegnati gli elementi che costituiscono l’impianto da controllare. costituiscono l’impianto da controllare.
LINGUAGGIO DI PROGRAMMAZIONELINGUAGGIO DI PROGRAMMAZIONE KOPKOP
1°1°
2°2°
MassaAlimentazioneAlimentazione
Segmento
UscitaUscitaContattiContatti
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PER CAPIRE IL LINGUAGGIO KOP E LA PER CAPIRE IL LINGUAGGIO KOP E LA RELATIVA LISTA ISTRUZIONI AWLRELATIVA LISTA ISTRUZIONI AWL
Analizziamo ora il significato dei simboli utilizzati
Questo segno rappresenta un contatto generico di un qualsiasi componente a cui è associato uno stato logicouno stato logico che sarà letto dal PLC.
Se il contatto, è chiusochiuso sarà letto dal PLC come livello logico -11- Se il contatto è apertoaperto sarà letto dal PLC come livello logico -00-
Un pulsante di STOP, che è normalmente chiuso (N.C.) collegato ad un ingresso del PLC sarà letto come 1, 1, mentre un pulsante di MARCIA, normalmente aperto (N.A.), sarà letto come 00.
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PER CAPIRE IL LINGUAGGIO KOP E LA PER CAPIRE IL LINGUAGGIO KOP E LA RELATIVA LISTA ISTRUZIONI AWLRELATIVA LISTA ISTRUZIONI AWL
Analizziamo ora il significato dei simboli utilizzati
Questo segno rappresenta un contatto NEGATO
Un contatto di un sensore, che è normalmente chiuso (N.C.) sarà letto dal PLC come 0 0 , , mentre un contatto di un sensore, normalmente aperto (N.A.), sarà letto come. 11
Se lo stato logico rilevato sul contatto è 00 (quindi contatto aperto) il PLC negherà il risultato e darà 1 1 Se lo stato logico rilevato è 1 1 (quindi contatto chiuso) il PLC negherà il risultato e darà 00
40
PER CAPIRE IL LINGUAGGIO KOP E LA PER CAPIRE IL LINGUAGGIO KOP E LA RELATIVA LISTA ISTRUZIONI AWLRELATIVA LISTA ISTRUZIONI AWL
Prendiamo in esame il semplice schema di un teleavviamento di un motore asincrono trifase.
S1 Rt
K1 S2 K1 K1 Rt S3 K1 L1 L2 L3
Arresto Marcia TermicaArresto Marcia Termica
41
PER CAPIRE IL LINGUAGGIO KOP E LA PER CAPIRE IL LINGUAGGIO KOP E LA RELATIVA LISTA ISTRUZIONI AWLRELATIVA LISTA ISTRUZIONI AWL
Costruiamo la tabella delle assegnazioni relativa agli INGRESSI
S1 Rt
K1 S2 K1 K1 Rt S3 K1 L1 L2 L3
Nome IndirizzoStato logico
Funzione
S1S1 I0.0 n.c. =1Pulsante di alt
generale
S2S2 I0.1 n.a. =0 Pulsante di marcia
S3S3 I0.2 n.c. =1 Pulsante di stop
RtRt I0.3 n.c. =1 Relè termico
42
PER CAPIRE IL LINGUAGGIO KOP E LA PER CAPIRE IL LINGUAGGIO KOP E LA RELATIVA LISTA ISTRUZIONI AWLRELATIVA LISTA ISTRUZIONI AWL
Costruiamo la tabella delle assegnazioni relativa agli USCITE
S1 Rt
K1 S2 K1 K1 Rt S3 K1 L1 L2 L3
Nome IndirizzoStato logico
Funzione
K1K1 Q 0.0 0Bobina
contattore K1 Marcia avanti
K1K1 Q 0.0 Contatto autoritenuta
K1K1 Q0.0 Contatto per L1 Arresto
K1K1 Q0.0 Contatto per L2 Marcia
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PER CAPIRE IL LINGUAGGIO KOP E LA PER CAPIRE IL LINGUAGGIO KOP E LA RELATIVA LISTA ISTRUZIONI AWLRELATIVA LISTA ISTRUZIONI AWL
La tabella precedente relativa alle uscite potrà assumere la forma:
Nome IndirizzoStato logico
Funzione
K1K1 Q 0.0 0Bobina
contattore K1 Marcia avanti
K1K1 Q 0.0 Contatto autoritenuta
K1K1 Q0.0 Contatto per L1 Arresto
K1K1 Q0.0 Contatto per L2 Marcia
tabella precedente
Nome IndirizzoStato logico
Funzione
K1K1 Q0.0Q0.0 00 Bobina contattore K1 Marcia avanti
tabella semplificata
N.B. Si nota che nella tabella delle uscite, K1 è presente ben quattro volte. Normalmente si segna nella tabella solo un K1, considerato che l’indirizzo (Q0.0) è unico . Quando si scriverà la lista istruzioni (AWL) tutti i contatti relativi a K1 avranno,ovviamente, lo stesso indirizzo della bobina del contattore K1.
44
PER CAPIRE IL LINGUAGGIO KOP E LA PER CAPIRE IL LINGUAGGIO KOP E LA RELATIVA LISTA ISTRUZIONI AWLRELATIVA LISTA ISTRUZIONI AWL
A queste tabelle si aggiunge quella delle segnalazioni che fanno parte anch’esse delle uscite:
Nome IndirizzoStato logico
Funzione
L1L1 Q0.1 0 Arresto
L2L2 Q0.2 0 Marcia avanti
L3L3 Q0.3 0Intervento termico L3
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PER CAPIRE IL LINGUAGGIO KOP E LA PER CAPIRE IL LINGUAGGIO KOP E LA RELATIVA LISTA ISTRUZIONI AWLRELATIVA LISTA ISTRUZIONI AWL
Una volta realizzate le tabelle di assegnazione possiamo costruire lo schema KOP il quale si identifica con quello di comando utilizzato nella logica cablata.
END
I0.0 I0.3 I0.1 I0.2 I0.0 I0.3 I0.1 I0.2
Q0.0Q0.0
1°1°
2°2°Q0.0Q0.0
Q0.1Q0.1
Q0.0Q0.0 Q0.2Q0.23°3°
Q0.3Q0.3I0.3I0.3
4°4°
Q0.0Q0.0 Come si legge lo schema KOP
Se S1 di alt , il contatto della termica, S2 di marcia e S3 di stop sono chiusi, allora eccita K1 e autoritienilo. Se uno solo dei contatti è aperto non eccitare K1
Se K1 non è eccitato allora accendi la lampada L1 di arresto
Se K1 è eccitato allora accendi la lampada L2 di marcia avanti
Se è intervenuta la termica accendi la lampada L3
Fine programma
46
PER CAPIRE IL LINGUAGGIO KOP E LA PER CAPIRE IL LINGUAGGIO KOP E LA RELATIVA LISTA ISTRUZIONI AWLRELATIVA LISTA ISTRUZIONI AWL
END
I0.0 I0.3 I0.1 I0.2 I0.0 I0.3 I0.1 I0.2
Q0.0Q0.0
1°1°
2°2°Q0.0Q0.0
Q0.1Q0.1
Q0.0Q0.0 Q0.2Q0.23°3°
Q0.3Q0.3I0.3I0.3
4°4°
Q0.0Q0.0
Lista istruzioni - AWL (traduzione in linguaggio di programmazione AWL dello schema KOP)Lista istruzioni - AWL (traduzione in linguaggio di programmazione AWL dello schema KOP)
LD I0.0 carica il valore di I0 A I0.3 fai la AND con il valore di I03 1° LD I0.1 carica il valore di I0.1 O Q0.0 fai la OR con il valore di Q0.0 ALD Con il risultato delle operazioni precedenti A I0.2 fai la AND con il valore di I0.2 = Q0.0 assegna risultato a Q0.0
2° LDN Q0.0 carica valore negato di Q0.0 = Q0.1 assegna risultato a Q0,1
3° LD Q00 carica il valore di Q0.0 = Q0.2 assegna risultato a Q0.2
4° LDN I0.3 carica valore negato di I0.3 = Q0.3 assegna risultato a Q0.3 Per valore si intende
il livello logico 11 o 00
47
PER CAPIRE IL LINGUAGGIO KOPPER CAPIRE IL LINGUAGGIO KOP
Analizziamo ora il significato dei simboli utilizzati
Facendo riferimento al nostro circuito di comando, si può notare che un contatto (I0.0I0.0 = S1 = S1) è chiusochiuso e l’altro (I0.1I0.1= S2= S2) è apertoaperto.Ciò significa che questo simbolo non rappresenta specificatamente né un contatto N.A né un contatto N.C.
S1 Rt
K1 S2 K1 K1 Rt S3 K1 L1 L2 L3 Questo simbolo rappresenta, come già detto,
un contatto.
48
PER CAPIRE IL LINGUAGGIO KOPPER CAPIRE IL LINGUAGGIO KOP
Analizziamo ora il significato dei simboli utilizzati
Per poter attivare un’uscita (es. Q0.0Q0.0 ) è necessario che il PLC legga, alla fine di un segmento e dopo aver effettuato tutte le operazioni logiche presenti, il livello logico 11.
Facendo riferimento al 1° segmento del nostro schema KOP possiamo osservare che l’unico contatto che il PLC leggerà come 0 sarà quello di S2, (pulsante di marcia) ossia I0.1
END
I0.0 I0.3 I0.1 I0.2 I0.0 I0.3 I0.1 I0.2
Q0.0Q0.0
1°1°
2°2°Q0.0Q0.0
Q0.1Q0.1
Q0.0Q0.0 Q0.2Q0.23°3°
Q0.3Q0.3I0.3I0.3
4°4°
Q0.0Q0.0
49
PER CAPIRE IL LINGUAGGIO KOPPER CAPIRE IL LINGUAGGIO KOP
Analizziamo ora il significato dei simboli utilizzati
Per poter attivare un’uscita (es. Q0.0Q0.0 ) è necessario che il PLC legga, alla fine di un segmento e dopo aver effettuato tutte le operazioni logiche presenti, il livello logico 11.
Per poter attivare l’uscita Q0.0Q0.0, ossia poter eccitare il contattore K1, è necessario che l’ingresso I0.1 si porti quindi a livello logico 11. Ciò avviene semplicemente quando premiamopremiamo il pulsante S2S2 che chiudendosi passerà dal livello logico 00 a quello 11 e il PLC potrà attivare l’uscita Q0.0Q0.0
dopo aver svolto le operazioni
logiche AND e OR presenti. END
I0.0 I0.3 I0.1 I0.2 I0.0 I0.3 I0.1 I0.2
Q0.0Q0.0
1°1°
2°2°Q0.0Q0.0
Q0.1Q0.1
Q0.0Q0.0 Q0.2Q0.23°3°
Q0.3Q0.3I0.3I0.3
4°4°
Q0.0Q0.0
50
PER CAPIRE IL LINGUAGGIO KOPPER CAPIRE IL LINGUAGGIO KOP
Analizziamo ora il significato dei simboli utilizzati
Questo simbolo rappresenta, come già detto, un contatto negatocontatto negato.
Facendo riferimento al nostro schema in KOP, possiamo notare, per esempio, che tale contatto ( Rt =I0.3I0.3) è quello che comanderà l’accensione della lampada L3 relativa all’intervento del relè termico.
END
I0.0 I0.3 I0.1 I0.2 I0.0 I0.3 I0.1 I0.2
Q0.0Q0.0
1°1°
2°2°Q0.0Q0.0
Q0.1Q0.1
Q0.0Q0.0 Q0.2Q0.23°3°
Q0.3Q0.3I0.3I0.3
4°4°
Q0.0Q0.0
51
PER CAPIRE IL LINGUAGGIO KOPPER CAPIRE IL LINGUAGGIO KOP
Analizziamo ora il significato dei simboli utilizzati
Si noterà, inoltre, che l’altro contatto della termica, quello N.C.N.C. che è sempre contrassegnato con I0.3 è disegnato, nel 1° segmento, senza la barra che indica la negazione.
Il contatto I0.3 senza la negazione ( ) sarà letto dal PLC con livello logico 1 essendo riferito al contatto della termica N.C.
END
I0.0 I0.3 I0.1 I0.2 I0.0 I0.3 I0.1 I0.2
Q0.0Q0.0
1°1°
2°2°Q0.0Q0.0
Q0.1Q0.1
Q0.0Q0.0 Q0.2Q0.23°3°
Q0.3Q0.3I0.3I0.3
4°4°
Q0.0Q0.0
52
PER CAPIRE IL LINGUAGGIO KOPPER CAPIRE IL LINGUAGGIO KOP
Analizziamo ora il significato dei simboli utilizzati
Lo stesso contatto I0.3I0.3 con la negazione ( ) sarà letto dal PLC in questo modo:
Se lo stato logico rilevato sull’unico contatto I0.3 è 00 il PLC negherà il risultato e darà 1 1 Se lo stato logico rilevato è 11 il PLC negherà il risultato e darà 00
Dal nostro schema di comando si può notare che la lampada L3 si accende solo quando il relè termico interviene aprendo il suo contatto N.C. e chiudendo il contatto N.A. collegato alla lampada L3.
END
I0.0 I0.3 I0.1 I0.2 I0.0 I0.3 I0.1 I0.2
Q0.0Q0.0
1°1°
2°2°Q0.0Q0.0
Q0.1Q0.1
Q0.0Q0.0 Q0.2Q0.23°3°
Q0.3Q0.3I0.3I0.3
4°4°
Q0.0Q0.0
53
PER CAPIRE IL LINGUAGGIO KOPPER CAPIRE IL LINGUAGGIO KOP
Analizziamo ora il significato dei simboli utilizzati
Nello schema KOP il contatto della termica (I0.3) del 1° segmento sarà, come detto, letto come livello logico 11.Lo stesso contatto (I0.3) posto nel 4° segmento sarà letto come livello logico 00 e la lampada L3 rimane spenta.
Quando la termica interverrà il contatto N.C. si aprirà e il PLC leggerà, su I0.3, il livello logico 0 0 e disecciterà K1disecciterà K1 (Q0.0). Contemporaneamente un’altra istruzione data al PLC (ossia quella di negare lo stesso livello logico letto su I0.3, rappresentato col simbolo di contatto negato in KOP) darà livello logico 1 1 sull’uscita Q0.3 e ciò ciò consentirà l’accensione della la lampada L3.consentirà l’accensione della la lampada L3.
END
I0.0 I0.3 I0.1 I0.2 I0.0 I0.3 I0.1 I0.2
Q0.0Q0.0
1°1°
2°2°Q0.0Q0.0
Q0.1Q0.1
Q0.0Q0.0 Q0.2Q0.23°3°
Q0.3Q0.3I0.3I0.3
4°4°
Q0.0Q0.0
54
K1
F S1 S2 S3 RtF S1 S2 S3 Rt
220 V a. c.220 V a. c.
24 V a. c.24 V a. c.
L1 L2 L3L1 L2 L3
0 V0 V
+ - C I0.0 I0.1 I0.2 I0.3 24 V
ALIMENT. PLC C Q0.0 Q0.1 Q0.2 Q0.3
SCHEMA DI MONTAGGIO DEL CIRCUITO IN ESAME
55
Esempio di collegamento I/O – schema KOP e lista istruzioni AWL
24 V a. c.
220 V a. c.
K1K1
F S1 S2S1 S2
0 V0 V
+ - C I0.0 I0.1 I0.2 I0.3 24 V
ALIMENT.
PLC C Q0.0 Q0.1 Q0.2 Q0.3
S1S1 Pulsante di stop I0.0I0.0
S2S2 Pulsante di marcia I0.1I0.1
K1K1 Contattore Q0.0Q0.0
I0.1 I0.0 Q0.0I0.1 I0.0 Q0.0
Q0.0Q0.0
LD I0.1O Q0.0A I0.0= Q0.0
Schema KOP AWL
Normalmente i contatti del relè termico sono collegati al PLC come nello schema sopra riportato
Rt Rt