1 OSSERVARE E VALUTARE IL COMPORTAMENTO INFANTILE A cura di M.C. Matteucci.

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OSSERVARE E VALUTARE IL COMPORTAMENTO INFANTILE

A cura di M.C. MatteucciA cura di M.C. Matteucci

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XVIII e XIX secolo: XVIII e XIX secolo: Biografie InfantiliBiografie Infantili o o DiariDiari. Il più noto . Il più noto fu scritto da fu scritto da Charles DarwinCharles Darwin sul figlio Doddy nel 1840 sul figlio Doddy nel 1840

1916: “L’autoeducazione nelle scuole elementari” di 1916: “L’autoeducazione nelle scuole elementari” di Maria MontessoriMaria Montessori

1930-1960:1930-1960: si affermano il metodo sperimentale e si affermano il metodo sperimentale e

l’l’approccio comportamentistaapproccio comportamentista

1882: “La mente del bambino” di 1882: “La mente del bambino” di Wilhelm PreyerWilhelm Preyer

Anni 1960: si comincia ad apprezzare la Anni 1960: si comincia ad apprezzare la ricchezzaricchezza delle delle

metodologie di tipo osservativometodologie di tipo osservativo

Breve storia del metodo osservativo Breve storia del metodo osservativo

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Anni 1970: si registra un aumento delle ricerche che Anni 1970: si registra un aumento delle ricerche che

utilizzano il metodo osservativo. L’approccio utilizzano il metodo osservativo. L’approccio etologicoetologico

favorisce l’affermarsi dell’osservazione come metodo favorisce l’affermarsi dell’osservazione come metodo

scientifico rigoroso scientifico rigoroso

1979: Urie Bronfenbrenner critica l’abuso degli 1979: Urie Bronfenbrenner critica l’abuso degli

esperimenti di laboratorio in psicologia dello sviluppo. esperimenti di laboratorio in psicologia dello sviluppo.

L’approccio L’approccio ecologicoecologico dà più importanza alle ricerche dà più importanza alle ricerche

sul campo rispetto a quelle in laboratoriosul campo rispetto a quelle in laboratorio

1978-1983: il 21% delle ricerche pubblicate su riviste1978-1983: il 21% delle ricerche pubblicate su riviste

scientifiche italiane adotta il scientifiche italiane adotta il metodo osservativometodo osservativo

(Battacchi 1984)(Battacchi 1984)

Breve storia del metodo osservativo Breve storia del metodo osservativo

Matteucci
Etogramma= repertorio comportamentale di un animale o specie ottenuto dagli etologi attraverso la des rizione dettagliata e obiettiva del comportamento osservato nell'ambiente naturale
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In sintesi…In sintesi…

•Attenzione al bambino nei prima anni di vita come oggetto di indagine

•Miglioramento tecniche di rilevazione e analisi dati

•Costruzione di nuovi modelli interpretativi del comportamento infantile

Osservazione come metodo di RicercaOsservazione come metodo di Ricerca

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Validità Ecologica degli studi Validità Ecologica degli studi osservativiosservativi

“Una procedura di ricerca è ecologicamente valida quando misura

effettivamente ciò che presume di misurare”

Bronfenbrenner (1979)

“Scienza del comportamento inusuale di bambini posti in situazioni insolite con adulti sconosciuti per il più breve tempo possibile!”

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OsservazioneOsservazionein condizioniin condizioni

naturalinaturali

Osservazione Osservazione quasiquasi

sperimentalesperimentale

OsservazioneOsservazionein laboratorioin laboratorio

MINIMOMINIMO MEDIOMEDIO MASSIMOMASSIMO

Controllo sulle condizioni di osservazione Controllo sulle condizioni di osservazione

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EtologicaEtologica

PartecipantePartecipanteL’osservazione etnograficaL’osservazione etnograficaL’”infant observation” (approccio psicoanalitico)L’”infant observation” (approccio psicoanalitico)

ControllataControllataL’osservazione quasi sperimentale (Piaget)L’osservazione quasi sperimentale (Piaget)L’osservazione “target child”L’osservazione “target child”L’osservazione in laboratorio (“Strange Situation”)L’osservazione in laboratorio (“Strange Situation”)

Diversi tipi di osservazione Diversi tipi di osservazione

““naturalistica”naturalistica”

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S’ispira alla S’ispira alla teoria dell’evoluzioneteoria dell’evoluzione di Darwin e all’ di Darwin e all’etologiaetologia

come studio scientifico della “biologia del comportamento”come studio scientifico della “biologia del comportamento”

L’osservatore non influenza il comportamento che intende L’osservatore non influenza il comportamento che intende

studiare e annulla per quanto possibile la propria soggettivitàstudiare e annulla per quanto possibile la propria soggettività

L’osservazione avviene nell’L’osservazione avviene nell’ambiente naturaleambiente naturale in cui il in cui il

comportamento si manifesta spontaneamentecomportamento si manifesta spontaneamente

Il comportamento osservato viene descritto in modo Il comportamento osservato viene descritto in modo

dettagliato e obiettivo (dettagliato e obiettivo (etogrammaetogramma))

L’osservazione è L’osservazione è non partecipantenon partecipante e spesso e spesso dissimulatadissimulata. .

Può utilizzare strumenti di audio-videoregistrazionePuò utilizzare strumenti di audio-videoregistrazione

L’osservazione etologica L’osservazione etologica

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L’osservatore deve conquistarsi l’L’osservatore deve conquistarsi l’accessoaccesso nel gruppo o nel gruppo o

comunità che vuole studiare, mostrando la massima comunità che vuole studiare, mostrando la massima

disponibilità e il minimo controllodisponibilità e il minimo controllo

Viene utilizzata per studiare bambini di scuola Viene utilizzata per studiare bambini di scuola

dell’infanzia (3-5 anni) e di scuola elementare (6-10)dell’infanzia (3-5 anni) e di scuola elementare (6-10)

L’osservazione è L’osservazione è partecipantepartecipante e viene condotta seguendo e viene condotta seguendo

una routine tipicauna routine tipica

L’osservazione etnografica L’osservazione etnografica

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Corsaro (1985) ha studiato le relazioni tra bambini in età pre-Corsaro (1985) ha studiato le relazioni tra bambini in età pre-

scolare e la cultura dei pari in una scuola materna americanascolare e la cultura dei pari in una scuola materna americana

Sono stati registrati 633 episodi utilizzando le seguenti note:Sono stati registrati 633 episodi utilizzando le seguenti note:• NOTE DI CAMPO (NC)NOTE DI CAMPO (NC): registrano ciò che avviene in modo: registrano ciò che avviene in modo

letterale e senza interpretazioniletterale e senza interpretazioni• NOTE PERSONALI (NP)NOTE PERSONALI (NP): registrano le reazioni : registrano le reazioni dell’osservatore alle caratteristiche degli eventi osservatidell’osservatore alle caratteristiche degli eventi osservati• NOTE METODOLOGICHE (NM)NOTE METODOLOGICHE (NM): precisano gli aspetti : precisano gli aspetti

dell’osservazione da modificaredell’osservazione da modificare• NOTE TEORETICHE (NT)NOTE TEORETICHE (NT): colgono gli aspetti del : colgono gli aspetti del

comportamento dei bambini interessanti per comportamento dei bambini interessanti per l’interpretazionel’interpretazione

La ricerca etnografica di William Corsaro La ricerca etnografica di William Corsaro

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• Resoconti narrativi (descrizione dettagliata e puntuale del comportamento)

• Ingresso sul campo e Processo di Accettazione (l’osservatore sente di appartenere alla comunità che osserva, la sua presenza non ostacola il fluire delle attività)

• Unità di raccolta (singoli bambini o eventi interattivi)

• Analisi del materiale (categorie di analisi)

• Svantaggi: costi, tempi, soggettività

• Vantaggi: possibilità di accedere a quantità di informazioni, significati delle pratiche quotidiane, interazioni

• METODO Etnografico: utilizzo combinato di più tecniche (osservazione partecipante, interviste, questionari, analisi linguaggio)

(Molinari, 2002)

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1.1. Osservazione Osservazione naturalisticanaturalistica del bambino a casa del bambino a casa

2.2. L’osservatore incontra i genitori prima della L’osservatore incontra i genitori prima della

nascita del bambinonascita del bambino

3.3. Si osserva il bambino per Si osserva il bambino per un’ora a settimanaun’ora a settimana

fino al compimento del fino al compimento del 2° anno di vita2° anno di vita, ,

mantenendo invariati l’orario e il giorno dellamantenendo invariati l’orario e il giorno della

settimana settimana

L’”infant observation”: come si usaL’”infant observation”: come si usa

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4.4. L’osservatore L’osservatore non prende notenon prende note mentre osserva, mentre osserva,

ma lo fa subito dopo richiamando alla mente ma lo fa subito dopo richiamando alla mente

tutti gli eventi verificatisi durante la visitatutti gli eventi verificatisi durante la visita

5.5. L’osservatore sottolinea quello che ha visto e L’osservatore sottolinea quello che ha visto e

provato, non quello che pensa si sarebbe provato, non quello che pensa si sarebbe

verificatoverificato

6.6. SeminariSeminari regolari con un supervisore e altri regolari con un supervisore e altri

osservatori, per discutere le osservazioni, gliosservatori, per discutere le osservazioni, gli

stati d’animo e le interpretazionistati d’animo e le interpretazioni

L’”infant observation”: come si usaL’”infant observation”: come si usa

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1.1. Consente all’osservatore di fare esperienza delle Consente all’osservatore di fare esperienza delle emozioniemozioni

del bambino nella scoperta del mondodel bambino nella scoperta del mondo

2.2. Rende l’osservatore Rende l’osservatore sensibilesensibile all’atmosfera emozionale nella all’atmosfera emozionale nella

quale il bambino vive e crescequale il bambino vive e cresce

3.3. Consente all’osservatore di Consente all’osservatore di collegarecollegare gli stati emozionali gli stati emozionali

della madre con quelli del bambino, di della madre con quelli del bambino, di collegarecollegare il sostegno il sostegno

fornito alla madre con la sua capacità di comprendere i bisogni fornito alla madre con la sua capacità di comprendere i bisogni

fisici, emotivi e cognitivi del bambinofisici, emotivi e cognitivi del bambino

4.4. Fa capire l’influenza di: Fa capire l’influenza di: identità sessualeidentità sessuale, , posizione nellaposizione nella

famigliafamiglia, , classeclasse, , razzarazza, cultura, , cultura, effetti degli stili educativi sullo effetti degli stili educativi sullo

sviluppo infantilesviluppo infantile, , disoccupazionedisoccupazione, , divorziodivorzio, , mortemorte, , malattiamalattia

- l’ampia varietà delle situazioni di vita- l’ampia varietà delle situazioni di vita

L’”infant observation”: perché si usaL’”infant observation”: perché si usa

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L’osservatore - L’osservatore - neutraleneutrale e e partecipepartecipe al tempo stesso - è al tempo stesso - è

testimone dell’unicità della relazione madre-bambinotestimone dell’unicità della relazione madre-bambino

1948: osservazione del lattante come 1948: osservazione del lattante come addestramentoaddestramento alla alla

psicoteriapia infantile presso la Tavistock Clinic di Londrapsicoteriapia infantile presso la Tavistock Clinic di Londra

1949: 1949: seminariseminari sull’osservazione della diade madre-bambino sull’osservazione della diade madre-bambino

L’osservazione diventa L’osservazione diventa strumentostrumento per la formazione, in per la formazione, in quanto promuove le capacità dell’individuo di cogliere i quanto promuove le capacità dell’individuo di cogliere i dettagli della situazione e l’evoluzione del processo di dettagli della situazione e l’evoluzione del processo di

crescita del bambinocrescita del bambino

L’esperienza di Esther BickL’esperienza di Esther Bick

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Osservazione di un “Osservazione di un “bambino-bersagliobambino-bersaglio” nella scuola dell’infanzia ” nella scuola dell’infanzia o nella scuola elementareo nella scuola elementare

Ideata e messa a punto in Gran Bretagna negli anni Settanta da Ideata e messa a punto in Gran Bretagna negli anni Settanta da un gruppo di ricerca coordinato da un gruppo di ricerca coordinato da Jerome BrunerJerome Bruner

Raccolta di campioni di comportamento: Raccolta di campioni di comportamento: 20 minuti20 minuti di osservazione di osservazione sequenziale per ciascun bambino, in unità di sequenziale per ciascun bambino, in unità di 1 minuto1 minuto

Codifica in 4 dimensioni molari: Codifica in 4 dimensioni molari: attivitàattività, , clima socialeclima sociale, , livellolivello cognitivocognitivo, , linguaggiolinguaggio

Atteggiamento dell’osservatore : “Atteggiamento dell’osservatore : “like a fly on the walllike a fly on the wall” ”

(Sylva et al. 1982)(Sylva et al. 1982)

L’osservazione “target child”L’osservazione “target child”

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Versione italiana, adattata e perfezionata, della tecnica “Versione italiana, adattata e perfezionata, della tecnica “targettarget

childchild””

Destinata a bambini di scuola dell’infanzia (3-5 anni) e del Destinata a bambini di scuola dell’infanzia (3-5 anni) e del

primo ciclo di scuola elementare (6-8 anni)primo ciclo di scuola elementare (6-8 anni)

Registrazione su Registrazione su schede preformateschede preformate in unità di osservazione in unità di osservazione

di di 1 minuto1 minuto

FamiliarizzazioneFamiliarizzazione dell’osservatore con l’ambiente dell’osservatore con l’ambiente

Atteggiamento di Atteggiamento di partecipazione neutralepartecipazione neutrale

Camaioni, Bascetta e Aureli 2001Camaioni, Bascetta e Aureli 2001

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Tecnica di osservazione, controllata in laboratorio, ideata da Tecnica di osservazione, controllata in laboratorio, ideata da

Mary AinsworthMary Ainsworth e coll. (1978), destinata a bambini tra 12 e 18 e coll. (1978), destinata a bambini tra 12 e 18

mesi di etàmesi di età

Valuta l’equilibrio tra l’attaccamento del bambino alla madre e Valuta l’equilibrio tra l’attaccamento del bambino alla madre e

la sua capacità di esplorare l’ambiente in modo autonomola sua capacità di esplorare l’ambiente in modo autonomo

Evidenzia le differenze individuali negli stili di attaccamento Evidenzia le differenze individuali negli stili di attaccamento

con le figure di riferimento durante il primo anno di vitacon le figure di riferimento durante il primo anno di vita

Comprende Comprende 8 episodi8 episodi della durata di circa della durata di circa 3 minuti3 minuti ciascuno, in ciascuno, in

cui il bambino sperimenta alcune separazioni e successivecui il bambino sperimenta alcune separazioni e successive

riunioni con la madreriunioni con la madre

Indicatori dello stile di attaccamento: Indicatori dello stile di attaccamento: ansia da separazioneansia da separazione, ,

esplorazioneesplorazione, , paura dell’estraneopaura dell’estraneo, , ricongiungimento alla madrericongiungimento alla madre

La Strange SituationLa Strange Situation

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Il metodo di indagine piagetianaIl metodo di indagine piagetiana

Metodi in funzione dell’età e dei fenomeni considerati

• L’osservazione (primi 3 anni di vita; guidata da ipotesi; P. crea delle situazioni critiche es. nascondere oggetto, indurre comportamento di imitazione)

• Il metodo clinico (domande emerse da altri bambini; scopo: far emergere concezioni elaborate dai b sulla vita psichica, fenomeni fisici, vita relazione; si articola in funzione delle risposte del b.; viene indirizzata in base all’obiettivo)

• Il metodo critico (genesi e sviluppo pensiero logico durante infanzia e adolescenza; materiale da manipolare; fase cruciale: domande critica posta nel corso dell’esperimento per identificare le strutture intellettuali sottostanti le soluzioni dei problemi)

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Camaioni, Aureli, Perucchini, Il Mulino, 2004Capitolo 1. L’osservazione come metodo d’indagine in psicologia dello sviluppo

Osservazione Osservazione QUASI-SPERIMENTALEQUASI-SPERIMENTALE::

1)1) Guidata da Guidata da ipotesiipotesi precise, generate dalla teoria di precise, generate dalla teoria di

riferimentoriferimento

2)2) L’osservazione avviene nell’ L’osservazione avviene nell’ambiente naturaleambiente naturale di vita del di vita del

bambinobambino

3) 3) Si Si controllano controllano e si e si modificanomodificano le condizioni naturali per le condizioni naturali per

favorire la comparsa delle azioni che si vogliono osservarefavorire la comparsa delle azioni che si vogliono osservare

4)4) Le osservazioni sono Le osservazioni sono sistematichesistematiche e e continuativecontinuative nel tempo nel tempo

L’osservazione secondo PiagetL’osservazione secondo Piaget

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Camaioni, Aureli, Perucchini, Il Mulino, 2004Capitolo 1. L’osservazione come metodo d’indagine in psicologia dello sviluppo

Nello scambio verbale fra psicologo e bambino gli argomenti Nello scambio verbale fra psicologo e bambino gli argomenti

da toccare sono predefiniti, ma il contenuto, l’ordine e lada toccare sono predefiniti, ma il contenuto, l’ordine e la

formulazione delle domande variano caso per casoformulazione delle domande variano caso per caso

Combina alcune caratteristiche dell’Combina alcune caratteristiche dell’intervistaintervista e della e della

osservazione naturalisticaosservazione naturalistica

Metodo complesso e che richiede un lungo Metodo complesso e che richiede un lungo addestramentoaddestramento

Il colloquio clinico secondo PiagetIl colloquio clinico secondo Piaget

Si evita di annoiare il bambino e di porre domande “suggestive”Si evita di annoiare il bambino e di porre domande “suggestive”

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Raccomandazioni generaliRaccomandazioni generali

Questi strumenti non possono essere utilizzati con Questi strumenti non possono essere utilizzati con bambini di età inferiore ai 3-4 anni nella modalità orale e bambini di età inferiore ai 3-4 anni nella modalità orale e

con bambini di età inferiore ai 7-8 anni nella modalità con bambini di età inferiore ai 7-8 anni nella modalità scrittascritta

Bambini e adolescentiBambini e adolescenti possono rifiutarsi di essere possono rifiutarsi di essere

intervistati e possono resistere a comunicare i propri intervistati e possono resistere a comunicare i propri

sentimenti, atteggiamenti, opinioni ed esperienzesentimenti, atteggiamenti, opinioni ed esperienze

I I bambinibambini possono non comprendere bene le domande possono non comprendere bene le domande poste dall’intervistatore a causa del poste dall’intervistatore a causa del livello cognitivolivello cognitivo

limitato limitato

INTERVISTE E QUESTIONARIINTERVISTE E QUESTIONARI

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Raccomandazioni generaliRaccomandazioni generali

Sono Sono strumenti indirettistrumenti indiretti di osservazione. Possono essere di osservazione. Possono essere

affiancati a una tecnica di osservazione diretta delaffiancati a una tecnica di osservazione diretta del

comportamento sugli stessi soggetti (comportamento sugli stessi soggetti (metodo mistometodo misto))

Possono essere somministrati agli Possono essere somministrati agli adulti adulti (genitori,(genitori,

educatori) per rilevare dati sul comportamento deieducatori) per rilevare dati sul comportamento dei

bambini affidati alle loro cure. I giudizi e le opinioni bambini affidati alle loro cure. I giudizi e le opinioni

espressi dagli adulti possono essere soggetti a espressi dagli adulti possono essere soggetti a

errori sistematicierrori sistematici

INTERVISTE E QUESTIONARIINTERVISTE E QUESTIONARI

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Camaioni, Aureli, Perucchini, Il Mulino, 2004Capitolo 1. L’osservazione come metodo d’indagine in psicologia dello sviluppo

Caratteristiche:Caratteristiche:• le domande sono le domande sono predefinitepredefinite e si minimizza il rischio di e si minimizza il rischio di

ottenereottenere risposte irrilevanti (“non so”, “non ricordo”)risposte irrilevanti (“non so”, “non ricordo”)• le risposte sono le risposte sono standardizzatestandardizzate e si codificano con e si codificano con

facilità facilità

Si usano quando:Si usano quando:• si possono prevedere tutte le modalità criteriali di si possono prevedere tutte le modalità criteriali di

risposta risposta • si vuole evitare che i soggetti si rifiutino di risponderesi vuole evitare che i soggetti si rifiutino di rispondere• si vuole limitare l’effetto di fattori quali il livellosi vuole limitare l’effetto di fattori quali il livello

cognitivo o l’istruzionecognitivo o l’istruzione

Questionari a domande CHIUSEQuestionari a domande CHIUSE

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Caratteristiche:Caratteristiche:• richiedono ai soggetti una buona capacità di esprimersirichiedono ai soggetti una buona capacità di esprimersi• richiedono una richiedono una codifica laboriosacodifica laboriosa ed esposta al rischio ed esposta al rischio

di interpretazioni soggettivedi interpretazioni soggettive• possono far raccogliere informazioni irrilevanti o inutilipossono far raccogliere informazioni irrilevanti o inutili

Si usano quando:Si usano quando:• non si conoscono a priori le possibili modalità di non si conoscono a priori le possibili modalità di

risposta risposta • le risposte sono troppo numerose per elencarle tuttele risposte sono troppo numerose per elencarle tutte• le domande richiedono risposte dettagliate e articolatele domande richiedono risposte dettagliate e articolate

Questionari a domande APERTEQuestionari a domande APERTE

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L’osservazione come fonte di datiL’osservazione come fonte di dati

Uno dei possibili modi per ottenere informazioni sul fenomenoUno dei possibili modi per ottenere informazioni sul fenomenoo problema indagatoo problema indagato

Aspetti da considerareAspetti da considerare

Qualità dell’osservatore

Qualità dell’osservazione

Distorsioni e correttivi

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Qualità dell’osservatoreQualità dell’osservatore

Capacità di utilizzareCapacità di utilizzarele abilità percettive le abilità percettive

e cognitive pere cognitive per ““leggere” la realtàleggere” la realtà

L’abilità di osservare

Il “ buon osservatore ”

La fase di addestramento

Qualità relativeQualità relative alla alla sfera cognitiva,sfera cognitiva,

comunicativacomunicativa e e di di personalitàpersonalità

ControllaControlla l’l’accuratezzaaccuratezza e la e la

stabilità stabilità dell’osservatoredell’osservatore

ed eventuali ed eventuali carenzecarenze dello strumentodello strumento

osservativoosservativo

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Qualità dell’osservazioneQualità dell’osservazione

Osservazione Osservazione scientificascientifica

Coincide con il Coincide con il ““guardare”guardare”

un fenomeno un fenomeno in modo in modo

sistematicosistematico

Obiettività dei datiObiettività dei dati

ValiditàValidità

AffidabilitàAffidabilità

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Criteri dell’osservazione scientificaCriteri dell’osservazione scientifica

SelettivaRileva determinate

caratteristiche del fenomeno

osservato

ControllabilePuò essere valutata

da chiunque esamina i suoi prodotti

Documentabile Fornisce materiale

che attesta la sua utilizzazione

Camaioni, Aureli, Perucchini, Il Mulino, 2004 Capitolo 2. L’osservazione nella pratica

Pianificata È realizzata in

modi non casuali rispetto

a chi, dove e quando

osservare

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L’OSSERVAZIONE NELLA PRATICAL’OSSERVAZIONE NELLA PRATICA

I diversi Strumenti di Osservazione I diversi Strumenti di Osservazione

_______

L’OSSERVAZIONE NELLA PRATICAL’OSSERVAZIONE NELLA PRATICA

I diversi Strumenti di Osservazione I diversi Strumenti di Osservazione

_______

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Tre Strumenti di OsservazioneTre Strumenti di Osservazione

Schema di Schema di CodificaCodifica

Scale di Scale di ValutazioneValutazione

Resoconti Resoconti NarrativiNarrativi

Caratterizzano ambiti teorici e di ricerca diversiCaratterizzano ambiti teorici e di ricerca diversi

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I Resoconti Narrativi

Consistono in descrizioni che registrano il Consistono in descrizioni che registrano il comportamento come si verificacomportamento come si verifica

Rilevazione caratterizzata da:

CompletezzaCompletezza

FedeltàFedeltà ChiarezzaChiarezza

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I Resoconti NarrativiI Resoconti Narrativi

Oss. DistaccataOss. DistaccataAspetti fattualimanifestazioni

evidenti

Oss. PartecipanteOss. Partecipante Aspetti inferiti, stati psicologici

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I Resoconti Narrativi

““Resoconto del comportamento e del contesto secondo Resoconto del comportamento e del contesto secondo un ordine temporale, in dettaglio e a basso livello di un ordine temporale, in dettaglio e a basso livello di

inferenza e concettualizzazione” inferenza e concettualizzazione”

(Yarrow e Waxler, 1979)(Yarrow e Waxler, 1979)

Diversi livelli di dettaglio, ma la base Diversi livelli di dettaglio, ma la base comune è …comune è …

“La descrizione sequenziale, non selettiva, piana, narrativa del comportamento con alcune delle

condizioni in cui si verifica” (Wright, 1960)

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Origine Storica dei Resoconti Narrativi

Diari e biografie infantile (Darwin; Preyer; Baldwin)Diari e biografie infantile (Darwin; Preyer; Baldwin)

Dagli anni ’30 fino agli anni ’70: affermazione metodi Dagli anni ’30 fino agli anni ’70: affermazione metodi quantitativiquantitativi

Dagli anni ’70: rivalutazione dell’osservazione e dei R.N Dagli anni ’70: rivalutazione dell’osservazione e dei R.N (studio sviluppo del linguaggio e sviluppo sociale)(studio sviluppo del linguaggio e sviluppo sociale)

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Il resocontoIl resoconto

Consiste in una descrizione che registra accuratamenteConsiste in una descrizione che registra accuratamente il comportamento così come esso si verificail comportamento così come esso si verifica

Può essere realizzatoPuò essere realizzatoin forma di:in forma di:

DiarioDiario SpecimenSpecimen

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I vantaggi del resocontoI vantaggi del resoconto

E’ E’ insostituibileinsostituibilequando si cercanoquando si cercano

informazioni specifiche informazioni specifiche su un particolare su un particolare

soggetto in relazione asoggetto in relazione adeterminati determinati

comportamenti in comportamenti in particolariparticolaricircostanzecircostanzeE’ E’ indispensabileindispensabile

in fase preliminare di in fase preliminare di studio, quando il studio, quando il

fenomeno dafenomeno daosservare è poco osservare è poco

conosciutoconosciuto

E’ E’ utileutile in quanto accompagna in quanto accompagna

le rilevazionile rilevazioniquantitative conferendoviquantitative conferendovi

vividezza, colore evividezza, colore esenso di realtàsenso di realtà

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Gli svantaggi del resocontoGli svantaggi del resoconto

Rende Rende laboriosalaboriosal’analisi l’analisi dei datidei dati

Manca di Manca di economiaeconomia

Non consente Non consente di replicaredi replicare

i datii dati

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Rileva soltanto quello che l’osservatore decide diRileva soltanto quello che l’osservatore decide dirilevare prima di cominciare a osservarerilevare prima di cominciare a osservare

ÈÈ costituito da una costituito da una lista chiusalista chiusa, predeterminata di , predeterminata di codicicodici che checorrispondono alle corrispondono alle unità comportamentaliunità comportamentali che si desidera che si desiderarilevare e obbliga l’osservatore a rilevare quelle unità erilevare e obbliga l’osservatore a rilevare quelle unità e

soltanto quelle!soltanto quelle!

Lo schema di codificaLo schema di codifica

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I vantaggi dello schema di codificaI vantaggi dello schema di codifica

EconomiaEconomiaee

maneggevolezzamaneggevolezza

Precisazione ePrecisazione e definizione anticipata definizione anticipata

del problemadel problema

ObiettivitàObiettivitàdelladella

rilevazionerilevazione

Quantificazione Quantificazione deidei

risultatirisultati

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Lo schema di codificaLo schema di codifica

DeduttivoDeduttivo(razionale)(razionale)

Induttivo Induttivo (empirico)(empirico)

““.. È la lente che il ricercatore ha scelto per vedere il .. È la lente che il ricercatore ha scelto per vedere il mondo”mondo”

… … come trovare i codici giusti , che catturano i come trovare i codici giusti , che catturano i comportamenti rilevanti e rendono valido lo schema?comportamenti rilevanti e rendono valido lo schema?

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Struttura di uno schema di codificaStruttura di uno schema di codifica

OrganizzazioneOrganizzazioneAmpiezzaAmpiezza

Le categorie possono essere distinte in base a 2 Le categorie possono essere distinte in base a 2 dimensioni:dimensioni:

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AmpiezzaAmpiezza

Co-occorrentiCo-occorrentiMutualmente Mutualmente

esclusive esclusive ed esaustiveed esaustive

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OrganizzazioneOrganizzazione

Estensione Estensione temporaletemporaleAstrazioneAstrazione

MolecolariMolecolari

MolariMolari

PuntualiPuntuali

EsteseEstese

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Le scale di Valutazione (“Rating scales”)Le scale di Valutazione (“Rating scales”)

Richiedono all’osservatore di formulare un Richiedono all’osservatore di formulare un giudizio sul soggetto osservatogiudizio sul soggetto osservato

Il comportamento non è Il comportamento non è rilevato così come si verifica, ma… rilevato così come si verifica, ma…

… … è riferito ad una caratteristica è riferito ad una caratteristica sottostantesottostante

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Le scale di Valutazione (“Rating scales”)Le scale di Valutazione (“Rating scales”)

Richiedono di rilevare Richiedono di rilevare nonnon la specifica la specifica manifestazione comportamentale manifestazione comportamentale

ma ma il il gradogrado in cui in cui quella manifestazione quella manifestazione riflette una caratteristica.riflette una caratteristica.

Scala (categoriale, numerica, grafica)Scala (categoriale, numerica, grafica)

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Le scale di Valutazione (“Rating scales”)Le scale di Valutazione (“Rating scales”)

La posizione non è indicata dai soggetti La posizione non è indicata dai soggetti stessi, ma stessi, ma

da una persona esterna (l’osservatore) da una persona esterna (l’osservatore)

L’abilità dell’osservatore è fondamentale,L’abilità dell’osservatore è fondamentale,

Possono essere utilizzate anche Possono essere utilizzate anche

da genitori ed educatorida genitori ed educatori

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Progettare un’osservazioneProgettare un’osservazione

1. Scelta e organizzazione del contesto organizzativo (osservazioni preliminari per individuare il contesto nel quale è più probabile che compaia i comportamenti che si intendono studiare es. conflitto fra pari; più di una situazione; strutturazione del contesto per favorirne comparsa);

2. Definizione dei tempi di osservazione (durata, momenti della giornata, giorni della settimana)

3. Scelta del “chi” osservare

Tre possibilità:

• i comportamenti di un soggetto precedentemente individuato;

• Scansione veloce e sequenziale dei comportamenti di tutti gli individui presenti nella situazione ;

• Un comportamento di interesse, manifestato anche da più soggetti

4. Dal vivo o video registrare

5. Ridurre la reattività dei soggetti

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Formazione delloFormazione dello

psicologopsicologo

EducazioneEducazione

Attività clinicaAttività clinica

Ambiti di utilizzo Ambiti di utilizzo dell’osservazionedell’osservazioneAcquisire un abito mentale

obiettivo e critico

Rinunciare a preconcetti e pregiudizi

Addestramento lungo e difficile

Distinguere l’osservazione dall’interpretazione

Essere consapevoli di errori, stereotipi e

distorsioni

Migliorare la qualità dell’insegnamento

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CONSENSO INFORMATOCONSENSO INFORMATO

RISERVATEZZARISERVATEZZA

Aspetti eticiAspetti etici

Libertà di partecipare alla ricerca

Anonimato

Libertà di ritirarsi dalla ricerca

Conoscenza del proprio ruolo

Non riconoscibilità

Tutela della persona