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Ass. Culturale MU – 1° livello 2015 [email protected] www.craniosacral-training.itt 1 DISCIPLINA CRANIOSACRALE I° LIVELLO 2015 “Pelvi IV”, 1944 Georgia O'Keeffe ASSOCIAZIONE CULTURALE MU Via Diaz 225 – Lucca Socio CO.N.A.C.R.E.I.S. Coordinamento Nazionale Associazioni e Comunità di Ricerca Etica Interiore Spirituale - tessera n° 108 Registro APS (Associazioni di Promozione Sociale) n° 54 0583-570830 333-4862234 [email protected] www.craniosacral-training.it

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DISCIPLINACRANIOSACRALE

I°LIVELLO2015

“PelviIV”,1944GeorgiaO'Keeffe

ASSOCIAZIONE CULTURALE MU

ViaDiaz225–LuccaSocioCO.N.A.C.R.E.I.S.CoordinamentoNazionaleAssociazioni

eComunitàdiRicercaEticaInterioreSpirituale-tesseran°108RegistroAPS(AssociazionidiPromozioneSociale)n°54

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Eiovivorreipregarequantoposso(...)diaverpazienzaversoquantononèancorarisoltonelvostrocuore,etentarediavercareledomandestessecomestanzeserrateelibriscrittiinunalinguamoltostraniera.Non cercate ora risposte che non possonovenirvidateperchénonlepotrestevivere.Ediquestositratta,diviveretutto.Viveteoraledomande.Forse v'insinuate così a poco a poco,senz'avvertirlo, a vivere un giorno lontano larisposta.

RainerMariaRilke1

“Lettereaungiovanepoeta”

1Poetaaustriaco

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CHECOS'E'LADISCIPLINACRANIO-SACRALEIn passato si parlava di discipline alternative, all'interno del più ampio campo della medicinaalternativa,dovesiinserivanotuttiqueimetodidiversidallamedicinaallopatica(medicinaufficiale):omeopatia, medicina cinese, fitoterapia, ecc. Tutte queste medicine avevano alle spalle una lungatradizione,alcunedimigliaiadianni,altrepiùrecenti,matutteinsintoniaconunapproccioglobaleenaturaleallapersona.Oggi si parla dimedicine e discipline complementari, nel senso che non sono necessariamentealternative,cioèusate“alpostodi”,macomplementariallamedicinaufficiale,conlaqualedaqualchedecennio è iniziato un dialogo e sono iniziate collaborazioni e integrazioni. Anche se la strada dapercorrereperunpienoriconoscimentoditantediquestedisciplineèancoralunga.L'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) definisce la salute non come semplice assenza dimalattia,macomestatodicompletobenesserefisico,psicologicoesociale.Vedelasalutecomeundirittochesiponeallabasedituttiglialtridirittifondamentalidellepersoneechiedeaisingolistatichelasalutevadagestitanonsoloattraversoilsistemasanitario,maanchetramitelamodificadituttiquei fattori che influiscono negativamente sulla salute e la promozione di tutti quei fattori che lafavoriscono.Nonbastaquindi curare,maancheprevenire, informare, sensibilizzare epromuovere icomportamentisanieorientatialbenessere.L'importanzadelbenessereedelledisciplinechepossonofavorirequestasalutea360°stainiziandoaesserericonosciutaanchealivellolegislativo,elosaràsempredipiù.LadisciplinaCSrientrainquestonuovocampoinespansione.UnadelleprimeleggiitalianechesioccupadiquestedisciplineelaLeggeRegionaleToscana2/2005.Per laLeggeToscana ilmetodoCS fapartedelledisciplinedelbenessereebio-naturali, lequaliraggruppano le pratiche e le tecniche naturali esercitate per favorire il raggiungimento, ilmiglioramento e la conservazionedel benessere globale della persona.Tali discipline non siprefiggono la cura di specifiche patologie, ma intervengono a sostegno e potenziamento di unostatodisalute,cheèpresenteanchenellecondizionidimalattia.LaleggetoscanadefinisceilCScomeun“trattamentodolceenoninvasivoattuatocondiversistiliemetodicheoperative,cheoperaalloscopodipreservare,consolidareefavorirelostatodisaluteebenesseredellapersona,consideratanellasuaglobalitàsomatica.Siavvaledispecifichetecnichemanualinoninvasiveerispettosecheprevedonouncontattodolceeleggero,applicatoinvariezonecorporee: direttamente o indirettamente collegate al Sistema CS o Sistema Respiratorio Primario,compreselezoneconnessealsistemaviscerale.Talitecnichestimolanol'attivazionedellerisorseinnate e delle intrinseche capacità di riequilibrio, nonché la spontanea riorganizzazione,integrazionedellefunzionivitaliecapacitàdiarmonizzazioneconiritminaturali.”IllavorodelladisciplinaCSèbasatosullastimolazionedellacapacitàdiauto-guarigionedell'individuo:èuntrattamentocheusalapalpazioneelecapacitàmanualiperincoraggiareilcorpoariequilibrarsi.Per questopuò esseredi supporto in problematiche comedolori di varia origine (es. squilibri dellamasticazione,esitidatraumieincidenti)maanchestressestanchezza.Potenzialedifesedelcorpoesoprattutto aiuta e sostiene la parte sana della persona. E' una disciplina che si affianca ecoadiuva molto bene eventuali terapie mediche o riabilitative che la persona sta già facendo(interventi/cureodontoiatriche, riabilitazionipropostedal fisiatraecc.)perchénonè invasivaenoninterferiscecongliapproccisanitariinatto.LadisciplinaCSconsiste,dapartedell'operatore,inunascoltodelicatoconlemanidiunmovimento,definito Respirazione Primaria (RP), che si esprime in tutto il corpo. A partire da questo ascoltol’operatorevalutacomeprocederepersostenerelecapacitàdiautoregolazionedelsistema.LaRPhalesueoriginiinunmovimentoenergeticoallabasedellosviluppoditutteleformeviventi,esi esprime nella fisiologia del corpo, in particolare attraverso ciò che viene definito MeccanismoRespiratorio Primario (MRP) o Sistema CS. E' un meccanismo che inizia la sua formazione fin

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dall'inizio dello sviluppo embrionale ed è composto principalmente dal sistema nervoso centrale(SNC),dallemembraneche loavvolgonoedalleossache locontengono,dalcraniofinoalsacro,esiestendeatuttoilcorpograzieallefascedirettamenteeindirettamenteadessoconnesse.Nella disciplinaCS, il sistemaCS è considerato alla basedel funzionamentodi tutto il corpo-mente-spirito2.IlbuonfunzionamentodelsistemaCSinfluenzal’espressionedeglialtrisistemi:respirazione,circolazione,omeostasi(capacitàdiriequilibriodituttelefunzionicorporee),postura,ecc.Asuavolta,ilsistemaCSèinfluenzatoedeventualmentecondizionatodalfunzionamentodituttiglialtrisistemi,coniqualiintesseunacostanterelazionereciproca.QuandoquestosistemapermetteallaRPdiesprimersiliberamente,neconsegueunamaggiorecapacitadisalute;quandoinveceilsuomovimentoèinibito,ilcorpohapiùdifficoltàaentrareincontattoconleproprierisorse,eneconsegueunminorgradodiaccessoallasalute.E'quindiimportantechequestomovimentosiesprimailpiùpossibileinmanieraequilibrataintuttoilcorpo.Il lavoro di una sessione di CS è orientato al facilitare e sostenere la libera espressione della RP,portandoattenzionesiaaifattorifisiologici(es.loscorrimentodellefasce)siaafattorienergetici(es.laliberaespressionedelleforzecheguidanolaRP).Facilitandoloscorrimentofasciale,sifacilitanolarespirazionecellulareeilmovimentodeifluidi,vienedato supporto al ripristino della comunicazione fra i vari sistemi e quindi si sostiene la capacità diespressionedellaRP,tuttiaspettichesottostannoallostatodisalute.Moltaattenzionevieneportataalleareedovesicreanotensionidivariaorigine(traumatica,emotiva,dainterventichirurgiciosemplicementedacattivapostura,ecc.).Come operatori CS il nostro ruolo non è quello di “intervenire e manipolare”, ma di sostenere lecondizioniaffinchéilsistemapossaauto-regolarsielasalutesiapotenziata.L’orientamentoallaSalute(cheindichiamoconlaSperdistinguerladalconcettocomunedisalute)èuna delle caratteristiche di questa disciplina: al centro di ogni distorsione la Salute opera per ilmantenimento delmiglior equilibrio possibile. L'obiettivo delmetodoCS è di sostenere la Salute inmododapermettere lamiglioreespressionepossibiledellaRP:nonun'espressionestandard,ugualepertutti,malamigliorepossibileperquellapersona,neltotalerispettodellesuepossibilità.PUNTISALIENTIDELLAPROFESSIONALITA'DIUNOPERATORECS:

1. Approccioolisticoallapersonaeallasuacondizione.2. Promozione della salute emiglioramento della qualità della vita, conseguibili mediante la

stimolazione delle risorse naturali della persona secondo le metodiche specifiche delladisciplinaCS.

3. Educaastilidivitasalubrierispettosidell'ambiente.4. Noninterferenzanelrapportotramedicie/opsicologiepazienti,eprevedel'astensione

dalricorsoallaprescrizionedifarmacidiqualsiasitipo.PUNTISALIENTIDISCIPLINACS:

• DISCIPLINA DEL BENESSERE COMPLEMENTARE AD ALTRE, NON INTERFEREISCE CONAPPROCCISANITARIINATTO,eNONSISOSTITUISCEALLETERAPIE.

• NONE' UNATERAPIA IN SENSO CLASSICO,MAUN PROCESSODI RICONNESSIONE CON LASALUTEECONIRITMINATURALIINTRINSECIAOGNISISTEMAVIVENTE.

• STIMOLA E SOSTIENE CAPACITA' DI AUTO-GUARGIONE che sono alla base di ogni sistemavivente.QUESTECAPACITA'SONODEFINITEINCSCOME“INTELLIGENZA”DELSISTEMA.

• SALUTENONCOMESEMPLICEASSENZADIMALATTIAODISINTOMI,macomeunprincipioattivoinerenteaisistemivitali.IlCSpuòaiutarearenderepiùtollerabilisituazionicroniche.

• CONSIDERA SEMPRE LA GLOBALITA' DELLA PERSONA: persona non vista come partiseparate,macomeuninsiemeincuiognipartecollaboraalfunzionamentogenerale.

2 Con il termine “spirito” intendiamo un aspetto universale che si connette con una forma fisica specifica, animata diconsapevolezza.

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PUNTISALIENTIDELLAVOROCS:

• NONSILIMITAACRANIOECOLONNAVERTEBRALE(comeilnomepotrebbesuggerire),MACOINVOLGE,ATTRAVERSOLEFASCE,TUTTOILCORPO

• NONE'UNMETODODIMANIPOLAZIONE,MASIBASAFONDAMENTALMENTESUASCOLTODIMOVIMENTIMOLTOSOTTILIESULSOSTENERELALORONATURALEESPRESSIONE

• PORTANDO ATTENZIONE ALLA GLOBALITA' SI VA A LAVORARE ANCHE CON PARTILONTANEDALLEZONECHEESPRIMONOUNDISAGIO

• PERPROBLEMISPECIFICI,RIMANDARESEMPREILCLIENTEALSUOMEDICOCURANTEE'importanteaverchiarigliaspettiinerentiallapropriadisciplinaelafilosofiadivitache la sostiene, così come il fatto di essere pionieri in un momento di grandeevoluzioneriguardoai concettidi saluteeaimetodiperpromuoverlae sostenerla,equindidifarpartediunmovimentoglobale,culturaleesociale,chechiedeagranvoceuncambiamentonell'approccioallapersona,einparticolarealsuobenessere.

IMPARARECONLAPARTEDESTRADELCERVELLO

“Illavorosulcorpoèlavorodell’anima.L’immaginazioneèilpontefrailcorpoel’anima.”

MarionWoodman3

neuroni(www.laboratoriocognitivo.it)

I due emisferi cerebrali hanno ognuno le loro specializzazioni. Nei destrimani, la parte sinistrageneralmente corrisponde alla mente logica, razionale, verbale e critica. Questa parte ci diceverbalmentecosadobbiamofare.Al contrario, la parte destra generalmente corrisponde alla mente intuitiva, che va oltre l’analisirazionale, è fonte di ispirazione, ed è non verbale. Questa parte ci mostra cosa fare presentandocisimboli,immaginiemetaforeefunzionaattraversoschemidipensierocreativo,configurazionispazialievisualizzazioni.Questo ha profonde implicazioni per quanto riguarda l’apprendimento. Usare entrambe le parti ciportaaintegrarel’intuizioneconlalogica.Carl Jung defini l’intuizione “la funzione che esplora lo sconosciuto, e che percepisce possibilità edimplicazionichepotrebberononessereesplicite”.Ilnostrosuccessoevolutivoèbasatosullanostracapacitàdiimparare.Studiandoirattiinlaboratorio,gliscienziatihannoappuratochepiùsonoespostiadambientiricchidistimoli,piùaumentailnumero

3InnovativaanalistaJunghianacanadese

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deineuroni4edelle loroconnessioni sinaptiche5nella corteccia cerebrale, cheè la zonadel cervelloresponsabiledell’intelligenzaedellacreatività.Durante l’apprendimento,unvastonumerodineuronisiconnetteconaltrineuronivicini, formandounarete.Ciòchepermettelamemorizzazionediciòchesistaapprendendoèlafocalizzazione:senonsiportacompletaattenzioneaquellochesistafacendonelmomentopresente,ilcervelloattivaaltreretineuralichelopossonodistrarredalmemorizzare.Quandoimpariamocosenuove,crescononuovicircuitinervosi,masenonsiprestapienaattenzioneallastimolazionederivantedallanuovaattività,allora le connessioni nervose non si sviluppano appieno. Se invece siamo focalizzati favoriamo talesviluppo, soprattutto quando impariamo ASSOCIANDO un concetto nuovo con altri concetti giàmemorizzati,quindiassociandounareteneuraleconun’altrareteneurale.Un modo più profondo in cui creiamo connessioni sinaptiche è attraverso l’ESPERIENZA. Quandoconnettiamo dati intellettuali con l’esperienza, le connessioni sinaptiche vengono rafforzatedall’interazioneconisensi,coinvolgendoleemozioni.Sia quando ripetiamo l’associazione, sia quando ripetiamo l’esperienza, fortifichiamo le connessionisinaptichedelcircuitonervosoassociato.Ripetendo,ciòcheall’iniziosembravainsolitodiventafacileenaturale,ciòcheprimavenivaripetutoconrichiestadisforzo,diventaspontaneo.Lasostanzachimicachefavorisceleconnessionisinaptichesichiamafattoredicrescitaneurale,edèrilasciato solo quando un numero sufficiente di cellule nervose vengono stimolate assieme creandoreti neurali. Una volta che una rete neurale si è formata nel cervello, quelle cellule nervose siconnettonoadaltrecellulenervosecheesconodal cervelloeviaggianoattraverso ilmidollo spinalepercomunicareconognicelluladelnostrocorpo.All’iniziodell’apprendimentodelladisciplinaCSsonorichiestemolteabilitàpercettivecherestano,peralcunidipiùeperaltridimeno,aldifuoridellacapacitàdipercezioneordinaria.PalpareiritmidellaRespirazionePrimariarichiedeuntoccomoltoleggeroeunamenteaperta.Nellepersonefocalizzateanaliticamente questo può portare ad una serie di insicurezze, dal mettere in dubbio la propriacapacitàdipercepire,allapauradi“immaginare”ilmovimentoechequestononcisiaveramente.Inrealtà possiamo usare l’immaginazione come un alleato che ci permette di entrare in un territoriosconosciuto,emanmanoverificareconl’esperienzaquellochestaaccadendo.ComedicevaEinstein:“L’immaginazioneètutto.E’l’anteprimadelleattrazionicheilfuturociriserva.L’immaginazione è più importante della conoscenza. La conoscenza è limitata, l’immaginazioneabbracciailmondo.”Nella disciplina CS proviamo a permetterci che l’immaginazione, l’apertura e l’osservazione acriticadiventino il metodo naturale di approccio, e lasciamo che l’analisi sia il passo successivo. Questoapprocciopotrebbesvelarciscoperteinaspettate.Quando ledomandeanaliticheaffollano lanostramente, ricordiamociche l’esperienzadimigliaiadioperatori sparsiper ilmondooltrecheuncertonumerodievidenzescientifichesupportanoquestolavoro. Coltiviamo fiducia in noi stessi, nelle nostre percezioni, e diamoci il permesso di fareesperienza,rivolgendolanostraattenzionealmomentopresente.Permettendoci di rimanere presenti all’esperienza del momento, modelliamo la nostra strutturarendendolapiùelastica;restandoapertipermettiamoanuoveconoscenzedirivelarsi; focalizzandocisul momento presente aiutiamo il nostro sistema nervoso a creare nuove connessioni sinaptiche;ricominciando da capo con pazienza tutte le volte che ci scoraggiamo o che non sentiamo niente,aumentiamo la nostra possibilità di imparare: quello che oggi ci sembra impossibile, col tempodiventeràfacileenaturale.Ricordiamocisemprechealtriprimadinoihannointrapresoquestastradaecisonoriusciti.Restareapertiefiduciosihaeffettibiologici.

4Celluledelsistemanervoso.5Connessionifracellulenervosechepermettonoilpassaggiodiinformazioni.

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MEDITAZIONE

IlBuddhadellamedicina–www.abuddhistlibrary.com

“Fino a qualche anno fa la parola ‘meditazione’ era, per molti, sospetta e associata a immagini diciarlataneriemistiche.Ciòerainpartedovutoall’ignoranzadelfattoche,l’essenzadellameditazione,consistesemplicementenelfareattenzioneallapropriaesperienza.Questofattoèoggipiùconosciuto;e,poichél’attenzioneèun’esperienzaditutti,almenooccasionalmente, lameditazionenonciapparepiùtantoesoticaoestraneaallanostravitaquantopotevamountempopensare.Tuttavia,quandoattraversolameditazionecominciamoaosservareunpo’piùdavicinoilmodoincuifunziona la nostra mente, troviamo che la maggior parte del tempo la nostra attenzione è rivoltapiuttostoalpassatooalfuturochealpresente.Perdiamomoltimomentidellanostravitaperchénonsiamo del tutto presenti a viverli, di questo possiamo accorgerci particolarmente attraverso lameditazione,maèunacaratteristicadiognimomentodellanostravita:l’inconsapevolezzadominalanostramente lamaggiorpartedel tempoeperciò influisce su tutto ciò che facciamo.Osservandoci,scopriamoche funzioniamoquasisempre ‘con ilpilotaautomatico’,meccanicamente,senzarendercipienamente conto di quello che stiamo facendo o vivendo. È come se, gran parte del tempo, nonfossimo‘incasa’.Ocomese,inaltreparole,fossimosvegliosolopermetà.Per familiarizzarti con questo concetto puoi pensare a un’esperienza che si presenta comunementeguidando lamacchina.Ti sarà capitatodi andare inuncertopostoedinon ricordarequasinulladiquello chehai incontrato lungo il percorso.Probabilmente il tuo ‘pilota automatico’ era in funzione.Nonerideltuttopresente:eripresentesolo,sperabilmente,quantobastaperguidareconsicurezzaesenzaproblemi.Anchesecerchideliberatamentedifareattenzioneaunacertaazione,chesiaguidareoqualsiasialtracosa, scoprirai probabilmente che ti è difficile restare presenta a lungo. La nostra attenzione vienefacilmente distratta. Lamente tende a vagare: dopo un po’ ti trovi a essere immerso in pensieri ofantasie.I nostri pensieri sono tanto potenti, soprattutto in momenti di crisi o di turbamento emotivo, daannebbiare facilmente la consapevolezza del presente. Anche quando siamo relativamente calmirapiscono tutti i nostri sensi. Un altro esempio tratto dalla guida: succede a volte che una certaimpressione,un’immagine,unsuono,rapiscanolamenteelatrattenganounpo’piùalungodiquantosarebbe raccomandabile per la sicurezza della guida.Mentre l’auto continua ad avanzare, lamenterestaindietro,sisoffermasuquellamuccainmezzoalprato,suquelcamion,oquelchesiachenehacatturatol’attenzione,incurantedellenuoveimpressionichecontinuanoadarrivare.Manonèforsequasisemprecosì,qualsiasicosatustiafacendo?Notaquantofacilmente,inqualsiasisituazione, la tua attenzione viene distratta dal momento presente, portata via dalla corrente dipensieri. Prova a osservare quanto spesso nel corso di un giorno ti trovi a pensare al passato o alfuturo. Resterai sorpreso. Puoi verificare la forza d’attrazione esercitata dal pensiero eseguendoquestosempliceesperimento.Chiudigliocchiestaisedutoconlaschienadritta,senzairrigidirti.Portal’attenzionealtuorespiro.Noncercaredicontrollarlo,lasciacheaccadadaséesemplicementesentilo,

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siiconsapevoledelsuoscorrere,delsuoentrareeuscire.Provaamantenerel’attenzioneconcentratasulrespiroinquestomodopertreminuti.Se sopraggiunge ilpensierocheè scioccoonoiosostar semplicementesedutoaosservare il respirocheentraecheesce,notachequestoèsemplicementeunpensiero,ungiudiziodellatuamente.Lasciache questo pensiero passi e riporta l’attenzione al respiro. Alla fine dei treminuti, nota come ti seisentito durante l’esperimento e nota per quanto tempo la tua mente si è distratta, perdendo laconsapevolezza del respiro. Che cosa sarebbe successo se avessi continuato per dieci minuti, permezz’ora,perun’ora?Lamentediquasituttinoitendeavagareeasaltarefacilmentedaunacosaall’altra.Ciòrendedifficilemantenerel’attenzioneconcentratasuunacosa,peresempiosulrespiro,peruncertotempo,senonimpariamoacalmareestabilizzarelanostramente.Questoesperimentoditreminutièunassaggiodiche cos’è la meditazione. Meditazione è osservare deliberatamente il tuo corpo e la tua mente,lasciando che le tue esperienze scorrano liberamente di momento in momento e accettandole cosìcome sono. Meditazione non significa rifiutare i pensieri o bloccarli o reprimerli. Non significacontrollarealcunché,eccettoladirezionedellatuaattenzione.Tuttavia,sarebbesbagliatoritenerechelameditazionesiaunprocessopassivo.Dirigerel’attenzioneerestareinunostatodiautenticacalmanonreattiva,richiedemoltaenergiaemoltoimpegno.Eppure,paradossalmente, la via della consapevolezza non comporta alcuno sforzo per raggiungere un certorisultatoounaparticolareesperienza.Essarichiedeinvecechetutipermettadiesserenellarealtàcheèlatua,difamiliarizzareconlatuaesperienzamomentopermomento.Perciò,seduranteitreminutidell’esperimento non ti sei sentito particolarmente rilassato o se l’idea di osservare il respiro permezz’oratisembrainconcepibile,nonpreoccuparti.Ilrilassamentovienedaséconlacontinuitàdellapratica; lo scopo di questo esercizio era solo di farti notare che cosa succede quando provi aconcentrarel’attenzionesuunacosa.Se comincia a fare attenzione a ciò che passa per la tuamente,momento permomento, durante ilgiorno,probabilmentescopriraicheunapartenotevoledeltuotempoedellatuaenergiaèassorbitadaricordi,fantasticherie,rimpiantilegatialpassato.Eunapartealtrettantogrande,oforsemaggiore,è assorbita dall’attesa, dalla pianificazione, dalle preoccupazioni e dalle fantasticherie riguardo alfuturoeaciòchevorrestiononvorresticheaccadesse.Perviadiquestotrafficointernochecioccupaquasi continuamente perdiamo gran parte della ricchezza di esperienza della nostra vita; o quantomenotendiamoasottovalutarneilvaloreeilsignificato.Peresempio,staiguardandountramonto,colpitodalgiocodi luceedicolorifranubiecielo.Perunmomentoseiveramentepresente,loassorbi,lovediveramente.Poientraingiocoilpensiero,emagaritiritroviacommentarelascenaconqualcunocheèlìconte,adirecom’èbelloiltramontooppureaparlare di qualcos’altro che ti ha fatto venire in mente. Parlando, disturbi l’esperienza preziosa diquell’attimo.Perdiquellaparticolarequalitàdipercezionedelsole,delcielo,dellaluce.Seiinbaliadeituoipensieriedell’impulsodiesprimerli.Le tue parole rompono l’incantesimo. O magari non dici nulla, ma il pensiero o il ricordo che sonoaffioratitihannodistrattodaltramonto.Aquestopuntoseiassorbitodaltramontochesitrovadentrola tua testa anziché dal tramonto reale che hai davanti agli occhi. Magari pensi di di stare ancoragodendoti il tramonto,mainrealtàoralovediattraversoil filtrodelricordodialtritramontioaltreassociazionichetihaevocato.Tuttoquestopuòaccadereaunlivellodeltuttosubliminale;e,quelchepiùconta,durasolounattimo.Poipassa,conilcontinuomutaredellesituazioniedellesensazioni.(…)L’utilitàdellaconsapevolezza,nonsilimita(…)alfattodipermettercidigoderepiùprofondamentedeitramonti. Quando la mente è dominata dall’inconsapevolezza, tutte le nostre decisioni e le nostreazioninerisentono.Perdiamoilcontattoconilnostrocorpo,econisuoisegnaliemessaggi, ilcheasuavoltapuòcausarealtriguaifisici,dicuinoncirendiamonemmenocontodiessereresponsabili.Evivere in uno stato di cronica inconsapevolezza, ci fa perdere gran parte di ciò che è bello esignificativonellavita.(…)”JonKabat-Zinn(1990)6

6“Viveremomentopermomento”pagg.24-26

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“Pratichiamo la consapevolezza ricordandoci di essere presenti in tutti imomenti della nostra vita.Possiamo portare via la spazzatura consapevolmente, mangiare consapevolmente, guidareconsapevolmente.Pratichiamolaconsapevolezzanavigandoattraversotuttiglialtieibassidellavita,attraversoletempestedelcorpoequelledellamente,letempesteesterneequelleinterne.Possiamoimparare a fare attenzione alla nostra paura e al nostro dolore, restando nel contempo centrati eradicati in qualcosa di più profondo dentro di noi, in una saggezza discriminante che ci aiuta adattraversareea trascenderepauraedolore,ea trovarepaceesperanzanellanostrasituazionecosìcom’è.Quandodiciamo‘praticarelaconsapevolezza’,usiamolaparolapraticainunsensospeciale.Inquestocontesto, ‘pratica’ non significa una prova, un esercizio per mettere a punto una certa capacità dautilizzare in un altro momento. Nel contesto della meditazione, ‘pratica’ significa ‘essere presentideliberatamente’.Ilmezzoeilfinedellameditazione,inrealtà,coincidono.Noncerchiamodiarrivareaunameta,cerchiamosolodiesseredovesiamogiàediessercipienamente.”JonKabat-Zinn(1990)7LAMEDITAZIONE:FULCRODELLOSVILUPPODELL’OPERATORECSIl termine inglesechetraduciamoconconsapevolezzaè ‘mindfulness’.LapraticapropostadaKabat-ZinnoggivieneindicataconilnomediMeditazioneMinfulness(MM).Kabat-Zinn(1990)hadatounaspecifica definizione per cosa intendere con consapevolezza mindfulness: una consapevolezza cheemergedalfareattenzione,inmodointenzionale,nelmomentopresente,einmodonongiudicante.Negliultimi10-15annic’èstatounforteincrementodeglistudiscientificisuglieffettidellosviluppodella consapevolezza basata sulla MM. Sono stati scientificamente riconosciuti effetti benefici sullanostra fisiologia (es. condizionidovuteallo stress,malattiedi variogenere – inclusodolore cronico,ipertensione, fibromialgia, cancro, asma, problemi cardiaci, ecc., condizioni psicologiche – es. ansia,panico,depressione),sullefunzionimentali(es.attenzione,memoria)esullerelazioniinterpersonali.Lapraticadellameditazioneèparticolarmenteimportanteperl’operatoreCSperlosviluppoditutteleabilità specifiche che questa disciplina richiede. Innanzitutto la capacità di sviluppare unacquietamento interiore e un’attenzione neutrale, necessari per poter entrare in contatto con lemanifestazionisottilidelsistemaCSeperpoterlofaresenzainterferireconiprocessiinatto.Quindilameditazionediventalabaseperpotersvilupparecapacitàpercettivesemprepiùsottiliesofisticateesoprattutto per sostenere per tempi lunghi (i tempi delle sessioni) la capacità di accoglienza, diamorevolezzaedinongiudizionecessariaperpermettereal lavorodiprocederesecondo leprioritàdelsistemaenonsecondoleprioritàdell’operatore.Buonapartedel lavoroCSèbasatosullacapacitàdelsistemadelriceventedirisuonareconspazidicentratura ed apertura sostenuti dall’operatore. In questo ambito vedremo come lo stato internodell’operatoresiaunfarocheguidailsistemadelricevente.PerilricercatorenelcampodellamenterelazionaleDanielSiegel(2009)lamindfulnessèuna“formadirelazioneconnoistessi”,“unaformadirelazionesanaconsestessi”.Apartiredaquestarelazioneconsestesso,l’operatoresiaprealriceventeealsuosistema.Laconsapevolezzapermettechesicreiuna forma di sintonizzazione interpersonale. Per Siegel (2009) la capacità di sintonizzazione è al“cuoredituttelerelazionicheimplicanoilprendersicuradiun'altrapersona”.Nellasintonizzazioneaccadeunarisonanzafraglistatiinterioridellepersonecoinvoltenellarelazione.Larisonanzachesicreaapartiredallacapacitàdell’operatoredisostenereunospaziodicentraturaeconsapevolezzaèallabasedelprocessodiriequilibriodelsistemaCS.

7Ibidem,pag.30

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PREMESSE:

ASSIEPIANIDIRIFERIMENTOE’ importante costruire un linguaggiocomune con il quale comunicareall’internodiunastessacomunità.Iniziamo con prendere confidenza conalcuni termini anatomici. Possiamoconsiderare 3 piani nello spazio con ilcorpo in posizione anatomica, cioè inpiedi, con i palmi delle mani rivolti inavanti, incluso in un parallelepipedodivisoda3piani(vediimmagine).PIANOSAGITTALE!divideilcorpoin2metà,destraesinistra.PIANOMEDIALEoCORONALE!divideesattamente il corpo in anteriore oventraleeposterioreodorsale.PIANO ORIZZONTALE o TRASVERSALE! divide il corpo in superiore edinferiore.Possiamo immaginare che il corpo scorrasu questi piani per effettuare tutti i varimovimenti: flessioni, estensioni,inclinazionilaterali,rotazionietorsioni.Utilizziamoinoltreiseguentiterminidiriferimento:CEFALICO! indirezionedellatesta.CAUDALE! indirezionedelbacino.PODALICO! indirezionedeipiedi.PROSSIMALE! vicinoalcuore.DISTALE! lontanodalcuore.FRONTALE!versolaparteanterioredelcorpo.DORSALE!versolaparteposterioredelcorpo.LATERALE!versoillatodelcorpo.MEDIALE! verso la linea mediana delcorpo.SUPERIORE!inalto.INFERIORE!inbasso.

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FULCRINATURALIEFULCRIINERZIALI

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Checos'èunfulcro?Ilterminefulcroderivadallatinofulcire,chesignificasostenere.E'unpuntochestaalcentrodiqualcosa.Perfulcrointendiamoun'areachehadellecaratteristicheparticolaricheglipermettonodiessereuncentro di orientamento per altre strutture simili. Il fulcro è un'area attorno alla quale altrestrutturesiorganizzano.Sonodeicentridiorganizzazione,deiluoghicheorganizzanounoschema.Unfulcroèunpuntoattornoalqualeunmovimentosiorganizza.ComediceKern(2001)“Nelcorpo,ilmovimentoCSavvieneintornoafulcrispecificichefungonodapuntidiazionedellalevaperimovimentiritmiciespressidaidiversitessuti.Lapotenzachefornisceforzaalmovimentocraniosacralesitrovainquestifulcri,cosicchéessisonosempreareeimportantiperilfunzionamentodelcorpo”.NelladisciplinaCSparliamodifulcrinaturaliedifulcriinerziali.Ifulcrinaturali(FN)sistabilisconodurantelosviluppoembrionale,esonoluoghiattornoaiqualilosviluppodiundeterminatoorganoostrutturasiorganizza.Rimangonocomedeipuntiverso iqualiquestestrutturecontinuanoaorientarsipertuttalavita.LarelazionediunaparteconilproprioFNcidicemoltecoseriguardoallasualibertàdiespressione.E’importanteconoscereiFNdelcorpo,perchéquestesonoleareeintornoallequaliilmovimentoCSèespressoinmodoequilibrato,senonvisonoforzechelomodificanooinfluisconosudiesso.IlFNèquindi da tenere presente durante il lavoro CS, sia quando vogliamo capire la libertà o meno dimovimentodiunastruttura,siaperguidareeorientareilprocessodibilanciamento.Al centro di un FN è condensata la potenza del Respiro della Vita (RdV) che ha guidato il nostrosvilupponelleprimesettimanedivitaembrionale(echetutt’oracisostiene).Comevedremo,ilRdVèunconcettofondantedelladisciplinaCS.Il FN è mosso dalla Respirazione Primaria (RP) e al suo centro troviamo la Quiete (altro concettofondantedelladisciplinaCS).Siutilizza invece il termine fulcro inerziale (FI)per indicareareedi inerzia chegeneranoschemicondizionatinelcorpo.Talipuntidiinerziasisviluppanoquandosonopresentiforzenonrisolte:ades.un colpo di frusta immette delle forze nel sistema corpo-mente-spirito che se non adeguatamenteprocessate il RdV cerca di contenerle e centrarle per permettere il miglior equilibrio possibile nelsistema,generandopuntiozonediinerzia,attornoallequaliilsistemasiorganizzapercompensare.QuestofasìchelapotenzadelRdVnonèpiùtotalmenteliberadiesprimersiinrelazioneaiFN.QuindinellazonainerzialecisonosialeforzecondizionantisialepotenzebiodinamichedelRdV.AttraversoillavoroCS sosteniamoprocessi con cui le forze intrappolatedelRdVpossano tornaredisponibili nelsistema.Leinerziepossonogenerarsiaseguitoditraumifisici,emotivi,tossine,malattie,ecc.NelFIlapotenzadelRdVrimaneintrappolatapercercarediristabilireilmigliorequilibriopossibileperilsistema.Il FI èun'area congestionata che condiziona la liberaespressionedellaRPperchénonè ingradodirisponderealmovimentodelRdV.IFIinfattisonofissi,adifferenzadiquellinaturalichesonomobili.PuòanchecapitarecheFNdiventinoinerziali.

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RELAZIONEfraFULCRIINERZIALIeFULCRINATURALI.Quando i fulcri inerziali si formano in un punto qualsiasi del sistema, l’espressione della RP deveriorganizzarsi di conseguenza, e così le strutture del corpo. Spesso quello che accade è che i fulcrinaturali, partecipandoalla riorganizzazione, vengonocondizionatidagli schemi inerziali, diventandomeno liberi di muoversi e addirittura spostati rispetto alla LM. Nei processi di risoluzione,impareremoapercepireifulcrinaturalichesiorientanonuovamenteallaloroespressionenaturale.Al cuorediogni resistenza,diogni inerziaodiognimalattia, c’è laSalute checercadimantenere ilmiglioreequilibriopossibile, cercandodi compensare le forze inerziali. IFInonci interessano tantoperchémostranounosquilibrio,quantoperlapotenzialitàdiguarigioneracchiusanellorocentro.

ORIENTAMENTOallaSALUTEeCONCETTOdiUNITA’/INTEREZZA

Questi2principisonodifondamentaleimportanzanelladisciplinaCS.L’orientamento alla Salute è una caratteristica dell’approccio CS. La indichiamo con la S maiuscolaproprioperdifferenziarladalcomuneconcettodisalute,intesocomeoppostoalterminemalattia.IlconcettodiSalute,nelladisciplinaCS,èintimamenteconnessoaquellodiunità/interezza.Ilconcettodiunità/interezzaprendeavviodalmomentodelconcepimento:èdaun’unicacellulachetutto prende origine. Iniziamo il nostro viaggio terrestre essendoUNOe questa fondamentale unitàresta l’imprint fondamentale del nostro corpo-mente-spirito. Tutto ciò che forma il nostro corpo(cellule,tessuti,organi)funzionacomeuninsieme,ogniparteèinterdipendenteconilresto.Ilcorpofunzionacomeuncampounificato. Questovuoldireanchecheunaqualsiasicosacheaccadeinunapartedell’insieme(siauntraumasiaunaliberazione)hauneffettosultutto.AnchelaSaluteèunprincipiocheèpresentefindalmomentodelconcepimentoechevieneveicolatodalRdV,questapotenteenergiavitalechecisostienedall’inizioallafinedellanostraincarnazioneinquestocorpo.QuestoprincipiodiSalutenonpuòesserenéaumentatonéconsumato.E’unprincipio,enondipendenédalnostrostatomentalenédaquellofisico.Come dice Jeames Jealous, la Salute “(…) è disponibile 24 ore al giorno dal concepimento fino allamorte,poitraspira.Nonespira.”(citatodaSills,2001).IlprincipiodiSaluteèintrinsecoall’espressionedellaRP,cosìcomeloèilprincipiodiunità/interezza.Nonsonoprincipichepossonoesserecapitisolocognitivamente,vannoindagatinellanostrapraticaenellanostravita,nedobbiamofareesperienzadiretta.

ILMECCANISMORESPIRATORIOPRIMARIO(oSISTEMACRANIO-SACRALE)

Ilcorpo(...):quellapartediAnimapercepitadai5sensi.WilliamBlake8

IlMeccanismoRespiratorioPrimario(MRP)(dettoanchesistemacranio-sacrale–SCS)èunsistemafisiologicocheesistenegliesseriumanieneglianimalidotatidicervelloemidollospinale.DeveilsuonomeaSutherland(padrediquestadisciplina),ilqualeindividuòlespecifichestruttureanatomicheefisiologiche che veicolano le espressioni della Respirazione Primaria (RP). Questo Meccanismocomprendeleseguentistrutture,dallostratopiùinternoaquellopiùesterno:

• Ilfluidocefalorachidianooliquor,prodottoall’internodelcervello.• Lemeningiomembraneatensionereciproca,cherivestonoilsistemanervosocentrale(SNC):

lemeningicraniche,con i lorosdoppiamenti in falceetentorio,e il tuboduralecheconnettecranioesacro.

• Struttureossee:cranio,colonnavertebrale,sacroecoccige,cheproteggonoilSNC.8poeta,incisoreepittoreinglese

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Tuttequestecomponentihannolacapacitàdiesprimereunmovimentoinvolontariochecontribuiscealla manifestazione della RP. Per Sutherland il termine “involontario” si riferiva al fatto che talimovimentivengonoguidatidaunaforzavitale,acuiavevadatoilnomediRespirodellaVita(RdV).

ASPETTIFISIOLOGICICHECONTRIBUISCONOALL'ESPRESSIONEDELLARESPIRAZIONEPRIMARIA

Sutherland individuò alcune strutture anatomiche e alcune loro funzioni e interrelazioni comeelementistrategiciperl’espressionedellaRP:

• FLUTTUAZIONEDELLIQUOR• MOTILITA'DELSNC• MOBILITA'eMOTILITA’DELLEMEMBRANEATENSIONERECIPROCA• MOVIMENTODELLEOSSACRANICHE• MOVIMENTOINVOLONTARIODELSACROFRALEILIACHE

ConiltermineMOBILITA’siintendelacapacitàdiunastrutturadimuoversiinrelazionerispettoadun’altra struttura, come per es. il movimento delle ossa del cranio l’una in relazione con le altre.Vedremonelcorsodeltrainingcomeognistrutturasingolanelcorpoesprimeunsuoschemaspecificoin relazione al movimento della RP. In particolare la mobilità delle singole strutture è presa inconsiderazionealivellodell’espressionepiùvelocedellaRP,cioèalivellodell’Impulsoritmicocraniale(IRC)oritmoCraniosacrale(RCS).ConiltermineMOTILITA’cisiriferisceinveceaunmovimentointrinsecodiunasingolastrutturaodiun insieme, cioè unmovimento interno, guidato dal RdV. Lamotilità viene presa in considerazionesoprattuttoa livellodelleespressionipiù lentedellaRP, inparticolaredellaMareaMedia (MM)e inquesticasièl’espressionediuncampounificato,comeavremomododiapprofondireandandoavanti.Motilitàemobilitàesprimono2aspettidistintidiunastessastruttura.LaFLUTTUAZIONEdelLIQUOR:continuamenteall’internodelSNCilliquorvieneprodotto,mandatoin circolo e riassorbito. Questo processo si esprime attraverso cicli in cui si alternano fasi diespansioneediritorno.SembranoessercievidenzepercuilaproduzioneedilriassorbimentodelLCScausanounritmicoaumentoediminuzionedipressionedelliquidoall’internodelSCS.Inognicasoilmovimento intrinseco del liquor si trasmette ai confini del sistema modellandolo. I confini sonorappresentatidallemeningi, ilcuistratopiùesternoèappuntoladuramadre.Essendolemeningiincontinuità con la scatola cranica, formandone il rivestimento interno, la pressione esercitata sitrasferisce alle ossa craniche, inducendo un sottile movimento ritmico che possiamo percepireattraversolenostremani.LaMOTILITA’delSNC:grazieallacapacitàdellecellulenervosediespandersiecontrarsi,ilcervelloeilmidollospinaleesprimonounamotilitàritmica.LaMOBILITA’ e MOTILITA’ delle MEMBRANE A TENSIONE RECIPROCA (MTR) si riferisce allacapacità del tessuto meningeo, pur non essendo elastico, di poter esprimere movimenti diallargamentoeaccorciamentooinalternativadirestringimentoediallungamento.IlMOVIMENTODELLEOSSACRANICHEsiriferisceallacapacitàdellevarieossadimuoversigraziealfattochelesuturecheleconnettonononsonofissemapermettonounacertamobilità.Oltreadesseremobilil’unainrelazioneallealtre,leossadelcranioesprimonoancheunamotilitàintrinseca.IlMOVIMENTOINVOLONTARIODELSACROFRALEILIACHEèunmovimentointrinsecodelsacro,che sidifferenziadaimovimenti generatidal cambiamentodiposizionedel corpo.E’unmovimentoche si puòmanifestare attraverso lamobilità del sacro in relazione alle strutture con cui si articola(iliacheecolonnavertebrale)oppureattraversolamotilitàcheloguidadadentro.

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IlMRPvieneanchedefinitosistema“cranio-sacrale”perchéincludetuttal'areadelcranio(capo,facciaebocca)esiestendelungolacolonnavertebralefinoalsacro.Attraverso il sistema fasciale,un insiemesottilee continuodi tessutoconnettivo,dotatodiuncertogradodiscorrimento,laRPsiesprimeintuttoilcorpo.LEVARIECOMPONENTIDELMRPVENGONOAPPROFONDITESEPARATAMENTEPERCOMODITA’DI STUDIOMA DOBBIAMO TENER PRESENTE CHE SONO DIFFERENZIAZIONI DI UN’UNITA’ E CHE PARTECIPANOCONTEMPORANEAMENTEALL’ESPRESSIONEDELLARP.LASCOPERTADELMECCANISMORESPIRATORIOPRIMARIOLa scopertadelMRPrisale agli inizidel1900grazieal lavorodelDottorWilliam Garner Sutherland (1873-1954) (nella foto, fontewww.tuttosteopatia.it),osteopata.Sutherlandfuaffascinatodallastrutturadelle ossa del cranio, convinto che tale struttura permettesse unmovimento che non si esauriva con le necessità della nascita e dellosvilupponell’infanzia.Ancorastudente,osservandolaparticolarestrutturadelle suture delle ossa temporali, ebbe un'intuizione: “smussate comebranchie di un pesce per la Respirazione Primaria!”. Questa intuizioneguidòillavorodituttalasuavita.Iniziòquindiunaseriediesperimentisudi sé, usando un elmetto di sua invenzione, con cui poteva variare econtrollare la pressione sulle varie parti del cranio. Lamoglie collaboròprendendonotadi tutti i cambiamenti che intervenivanomanmano,daquellidell’umoreaquellidicoordinazione.Questoloportòallaconclusionecheesistesseunmovimentocranicoanchenell’adulto.Sviluppòapproccimanualiper l’individuazionedi schemidistortinelmovimentodel cranioeper laloro liberazione. Lavorò e sperimentò su di sé per molti anni, prima di iniziare a trasferire le suescopertesuisuoipazienti.Le sue prime presentazioni pubbliche dei risultati ottenuti furono per lungo tempo ignoratedall’ambienteaccademico.Fuanchetrattatodaeretico.Solonel1946ilsuolavorocominciòaesserericonosciutoinambitoosteopatico.Nel frattempo la sua comprensione del lavoro si era ulteriormente approfondita, portandolo a unasvoltanelsuolavoro:ilriequilibriodelMRPnonerapiùricercatoapplicandoforzeesterne(interventodell’operatore)masfruttandoleforzeinterne.Il suo lavoro è stato poi portato avanti e approfondito da una stretta cerchia di allievi, come il Dr.RollinBeckerepermoltiannirimaseunapprocciopraticatodapochi.Nel1970ilDottorJohnUpledger(1932-2012)sitrovòadassistereuninterventodirimozionediunacalcificazionesullasuperficiedellamembranaduralespinale.Ilsuolavoroconsistevaneltenerfermalamembrana affinché il chirurgo potesse rimuovere la placca. Nonostante tutti i tentativi, il DottorUpledgernonriuscìatenerlaferma,epotéosservarechequestamembranasembravaavereunritmoproprio, indipendente da quello del cuore e della respirazione. In seguito non riuscì a trovarespiegazione a quanto aveva esperito, finché si imbatté nel lavoro del Dottor Sutherland. Nel 1975iniziòacollaborareconunteamdiricercaall’universitàdelMichigan,conilqualedimostròlebasidelmovimentoosseodelcranio,grazieallostudiosucranifreschianzichéquellipreservatichimicamenteoasecconormalmenteusatiperlostudiodelcranio,egrazieastrumentiscientificisofisticati.Sipotéquindidimostrarechelesuturedellatestanonsonostruttureossificateimmobili,bensìvive,convasisanguigni, fibrenervose,recettoridistiramentoefibrecollagene,chepermettonounacertamobilitàalleossa.Ilteamfuinoltreingradodimisurareampiezzaefrequenzadelmovimento.La documentazione di queste ricerche fu pubblicata nel 1982, in cooperazione con il Dottor JonVredevoodg,nellibro“TerapiaCranio-sacrale”(edRed).Grazie al suo lavoro di divulgazione della disciplina CS anche in ambito nonmedico, il CS iniziò adiffondersieasuscitareinteresse.

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INTERCONNESSIONIDELMECCANISMORESPIRATORIOPRIMARIOIlMRPèunsistemafisiologicodoveilSistemaNervosoCentrale(SNC)sisviluppa,sinutreefunzionapertuttalavita.ConnessiinmodomoltointimoalMRPabbiamo:

• ilsistemadeisenivenosicerebrali• ilsistemadeitessuticonnettiviextra-cranici,lefasce

InoltreilMRPèinfluenzatoequindiinfluenzaconlesueprofonderelazioni:

• ilSN(ricordiamocheilSNCèparteintegrantedelsistemaCS)• ilsistemamuscoloscheletrico• ilsistemavascolare• ilsistemalinfatico• ilsistemaendocrino• ilsistemacardio-respiratorio

LeprincipalicomponentichepartecipanoalmovimentodellaRespirazionePrimariasono:

• TESSUTI• FLUIDI• FORZEEPOTENZE

Itessutisonosialeossa,sialeMTRsiailsistemafasciale.Ifluidisonosiaquellidicuisonocompostiitessutisiaivarifluididelcorpo.Leforzeelepotenzeriguardanol’aspettopiùenergetico,sottostante.Seliberediesprimersi,leforzeele potenzepermettono l’espressionedellaRP. Se condizionate (forze inerziali) interferiranno con laliberaespressionedellaRP.

ILSISTEMADEILIQUIDIDELCORPOIl nostro corpo é composto almeno dal 70-80% di liquidi. Tutti i liquidi sono prevalentementecompostid’acquaesimuovonocontinuamenteattraversoilcorpo,cambiandoproprietàasecondadelsistemaalqualeappartengono.Sonoilfondamentodellavitastessa:mentreèpossibileviverealungosenza mangiare, senza bere abbiamo un’autonomia molto limitata. I liquidi giocano un ruoloimportanteneiprocessivitali,quali laregolazionedella temperatura, le funzionidellecelluleedegliorgani, l’eliminazionedi prodotti di scarto. Lamaggior parte dell’acqua introdotta nel corpoumanovienerestituitaall’ambienteattraversoilsudore,larespirazione,l’urinaelefeci.I liquidineiqualilenostre cellule sono immerse contengono una proporzione di sali e altri elementi come quella deglioceani:nonostantesisiaesseriterrestricherespiranoaria,lamaggiorpartedellavitaall’internodelnostrocorpoavvieneancoraall’internodell’acqua,incollegamentoconiprimordidellavita.I liquidi costituiscono il sistema di trasporto del corpo, muovendo sostanze come ormoni,neuropeptidi, anticorpi, per permettere la comunicazione, la difesa e la riparazione. I liquidi simuovono in un’interazione ritmica.Tensioni e restringimenti in ogni parte del corpo possonocomprometterneilliberoflusso,creandodisfunzioni,doloriemalattie.I liquidi vengonodistinti in vari sistemi,maessenzialmente formanoun campo fluidounificato, chevariainqualitàasecondadellefunzioni.I sistemisono: fluidicellulari, fluidi intercellulari, sanguearterioso,sanguevenoso,sistema linfatico,liquidocerebrospinaleeliquidosinoviale.Tutti i fluidi del corpo partecipano all’espressione dei movimenti della RP, anche se il liquor e ilsistema ventricolare hanno un posto d’onore fra i 5 aspetti che contribuiscono al MRP. I liquidicellularieintercellulariliritroviamointuttiitessuti,siaquellicheformanoilMRP,siatuttiglialtrichesiconnettonoindirettamenteadesso.

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ILSISTEMAVENTRICOLARE

“Ilfluidocerebrospinaleel'elementoconosciutopiùsupremodelcorpoumano”AndrewTaylorStill9

I VENTRICOLI CEREBRALI sono delle cavità interconnesse tra loro e posizionate all’interno delcervello,pienediliquidocerebrospinale(LCS)oliquor.Il1°eil2°ventricolo(inblunell'immaginesopra)sonoposizionatilateralmente,ciascunoall’internodi un emisfero cerebrale. A livello mediano sottostante, troviamo il 3° ventricolo (giallo), con unaspetto a ciambella schiacciata, che collega i 2 superiori attraverso i forami diMonro. Ancora sottotroviamoil4°ventricolo(verde)chesicollegaconilsuperioreattraversol’acquedottodelSilvio.Ailatieposterioreal4°ventricolo troviamo i foramidiLuschkaeMagendie , che sono laviadiuscitadelliquordall’ambitoventricolare,daiqualientraincircoloattornoatuttoilcervelloeilmidollospinale.

La maggior parte del LCS viene prodotta nei ventricoli laterali, e quantitàminori nel 3° e 4° ventricolo. All’interno dei ventricoli si trovano dellestrutture, i plessi coroidei (vedi immagine, fonte www.agoranews.it),deputateafiltrareilsangueperottenereilliquor.Illiquorècontinuamentesecretoeriassorbito(alivellodeisenivenosi)ec'èunricambiocompletodiliquorcircaogni6ore.

Il liquido cefalo-rachidiano o fluido cerebrospinale o liquor ha funzione di protezione,nutrimentoedrenaggiodituttoilSNC,circondandoloeviaggiandoancheattraversoinerviperiferici.Vieneprodottoprincipalmenteper filtrazionedalsangueneiplessicoroideiall’internodeiventricolicerebrali,avvolgecervelloemidollospinale,passatralemeningi(membranechecopronoilcervello)edèriassorbitoneisenivenosi,cheriportanoilliquidoalcuore.Illiquoreprodottodaiplessicoroideiintuttie4iventricoli.Anatomicamente,iplessisonocomedeireniinminiatura(inmedicinacinesecervelloerenisonointimamenteconnessi).Cisonocirca125-150cmcubidiliquorinunSCSmedio(ventricolietubodurale):110-130sononellospazio subaracnoideo, 15-20 nei 4 ventricoli. Vengono prodotti circa 0,3-0,6 cm cubi di liquor alminuto,perunaproduzionegiornalieratotaledicirca800cmcubi.C'èunricambiocompletodiliquorcircaogni6ore.IlLCSècontinuamentesecretoeriassorbito,insintoniaconilmovimentodellarespirazioneprimaria.LecaratteristichedelLCSriguardano laquietemeditativa, lacentraturae l’espansione.Haqualitàdinonsforzo,leggerezza,quietenell’attività,consapevolezza,spazioillimitato,sospensionetralaterraeilcielo.Illiquorèancheunmezzoditrasporto,chemediatrailsangueeilcervello:globulibianchi,glucosio,alcuni ormoni, neuropeptidi, che non sempre riescono ad arrivare al cervello tramite il sistema

9padredell’osteopatia,insegnantediSutherland,statunitense

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arterioso.Anchealcunifarmacichenonriesconoapassarelabarrierasanguignariesconoadarrivarealcervellotramiteilliquor.Il liquor si comporta come l'acqua, edhauna ridottissima compressibilità. Infatti il liquor e al 99%acqua.Ilcervellonelsuoinsiemeèformatodaalmenoil95%acqua:leMTRstabilizzanoe“radicano”questoammassoacquoso,dandoglielasticità.Ilcervelloinpraticagalleggiainunoceanoinminiatura(liquor) che gli permette di averemovimenti addirittura di alcunimm, e di ruotare leggermente. Ilsistemagravitazionalenon cipermettedipercepirequestimovimenti,maquestoèpossibilepergliastronautinellospazio,chesoffronodi“maldispazio”.Inoltre il liquor funge da barriera immunitaria, impedendo a batteri e virus di entrare nel cervello,svolgendolestessefunzionidelsistemalinfaticonelrestodelcorpo.Isenivenosicraniali(cavitàformatedalladura)raccolgonosanguevecchioefluidicerebrospinaliperriciclarli attraverso il sistemacircolatorio.Nei senivenosi craniali i fluidi venosi e il liquorvengonotrasportatidalcranioversoilcuore:illiquorprodottoneiplessicoroidei,dopoaverbagnatoitessutidel cervello, si muove attraverso le granulazioni aracnoidee (che si trovano soprattutto nel senosagittale), dopodiché il sangue venoso e il liquor fluiscono, grazie alla pressione della gravità,attraversoiseniversolemaggioriuscitedelcranio,ilforamegiugulareelevenegiugulariinterne,perarrivare fino al cuore.Altreusciteminori sono le vene facciali, la venaprofonda cervicale e la venagiugulareesterna.Unacondizionedistasinei fluidiall'internodeiseninonè infrequente,epuòportareapocavitalitàdella potenza del liquor. Congestione dei seni può generare pressione nel cranio e inefficientedrenaggio del liquor e del sangue, fino a tensioni nel sistema membranoso, squilibri ormonali,pressionesuinervicranici.Lasensazionealtattoèdiunatestarigidaesolida.Sutherlanddescrivevalapotenzaliberadiesprimersinelliquorcome“luceliquida”.Inannirecentièstatadimostratachelamaggiorpresenzadifotoninelcorpoèproprionelliquor.Funzionidelliquor:

• ProtezionedituttoilSNC(cervelloemidollospinale):funzionacomeunammortizzatore,cosìcheincasodiurto,ilsistemaèprotettodallettoacquosodelliquor.

• Nutrimento e drenaggio di tutto il SNC, circondandolo e viaggiando anche attraverso i nerviperiferici.Nutreedrenaanchelapiamadreelamembranaaracnoidea.

• E'unmezzoditrasporto,chemediatrailsangueeilcervello:globulibianchi,glucosio,alcuniormoni, neuro peptidi e farmaci che non sempre riescono ad arrivare al cervello tramite ilsistemaarterioso,ciarrivanotramiteilliquor.

• Trasportamolecolemessaggereper lacomunicazionetraSNCeglialtrisistemi(endocrinoeimmunitarioinparticolare).

• RimuovelesostanzediscartodalSNC(funzionelinfogena).• Fungedabarrieraimmunitaria,impedendoabatterievirusdientrarenelcervello,svolgendo

lestessefunzionidelsistemalinfaticonelrestodelcorpo.• Regolaemantienel'equilibriochimiconelSNC.• SmorzalapulsazionearteriosacosìchecambirepentininellapressionenondannegginoilSNC.• Controlla biochimicamente l'intero organismo attraverso la sua circolazione neimicrotuboli

dellefascecollagene.• Hauninflussoidrodinamico:lasuafluttuazione,assiemeallevariazionidipressionearteriosa

evenosae alla respirazionepolmonare, contribuiscealdrenaggiodelle cellulenervoseedeitessuticonnettivi.

• Ha un influsso bioelettrico (di conduzione) sulle micro-correnti dei liquidi corporei e deitessuti(corrispondentiaimeridianienergeticidellamedicinacinese).

Oltrealliquor,diamoattenzioneancheaglialtriliquidinelcorpochepartecipanoall’espressionedellaRP.Il fluido cellulare rappresenta circa il 65% dei liquidi del corpo. All’interno di questo fluidoavvengono le funzioniprimariedellavita: riproduzione,metabolismo,rispostaall’ambiente.Tuttiglielementiinterniallacellulasonosospesinelfluidocellulare,elecomunicazionifrainternoedesterno

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avvengonograzieallapermeabilità selettivadellamembranacellulare.Questo fluidocellularehaunsuo ritmo specifico, dato dal continuo riempirsi e svuotarsi di tutte le cellule del corpo, dettorespirazionecellulare, incuiavvieneloscambiodiossigenoeanidridecarbonicaa livellocellulare. Iprocessi collegati sono quelli del prendere e lasciare andare, del movimento verso e del tornareindietro,contrazione-espansione.SecondoBonnieBainbridgeCohen,pionieranel lavorodianatomiaesperienziale,laconsapevolezzacellularesostienel’attenzione.Il fluido intercellulare, circondando tutte le cellule del corpo, rappresenta l’oceano nel quale lecellulevivono.Attraversodiessovienetrasportatotuttoquantovaedescedallacellula.E’un fluidogelatinoso che forma i vari tessutidel corpo, alcunipiùdensi, altri più liquidi, a secondadel tipodimobilitachenecessitano.E’unacomponentebasedeitessuticonnettivicheunisconotralorotuttelestrutturedelcorpo.Sonofluidi interstizialichevengonomossidallapressione fattadal fluidostessodurante vari movimenti del corpo, come la respirazione o la contrazione-rilassamento dei muscolischeletrici,spostandosidallazonadoveavvienelacontrazioneaunazonaadiacentepiùspaziosa.Perrendere l’idea,se facciamounapressionesuunsacchettopienod’acqua,essasispostadallazonasucuifacciamopressioneallezoneadiacenti,perritornarenelmomentoincuilapressionevienetoltaospostata.Le caratteristiche di questo fluido sono la vitalità, la forza, la flessibilità, la sensualità, il calore el’interazioneconl’ambienteesterno.Ilsanguearteriosovienepompatodalcuoreversotuttelepartidelcorpoattraversolearteriefinoaicapillari.La funzioneèdi trasportoecomunicazione, inunprocesso incuisiconnettecon i fluidiintercellulari e cellulari. Il sangue arterioso è formato da globuli rossi, che trasportano ossigeno erimuovono anidride carbonica, da globuli bianchi, coinvolti nel sistema di difesa, da piastrine,coinvolte nella coagulazione, e plasma, un liquido chiaro. La circolazione del sangue permette ilmantenimentodellatemperatura.Ilsanguearteriosoenergizzailcorpo.Ilsanguevenosoviaggia attraverso le vene, riportando il sangue dai capillari verso il cuore, e inminima parte verso i vasi linfatici. Le vene hanno meno fibre muscolari rispetto alle arterie, e ilmovimento di ritorno verso il cuore del sangue che vi scorre e aiutato dalla respirazione e da altrimovimentimuscolaridelcorpo,inparticolaredellemaniedeipiedi.Ascoltandoilsanguevenosoconlostetoscopio,sisenteunrumoresimilealleondechesiinfrangonosullaspiaggia.Ilflussodelsanguevenosorilassailcorpo.Lacircolazionesanguignanelsuoinsiemefunzionacomesistemadicomunicazione,dinutrimento,dimantenimentodelcalore,dicircolazionedelleemozioni.I fluidi linfatici sono chiari, viaggianonei capillari linfatici e fannoparte del sistemadi difesadelcorpo. I vasi linfatici sono presenti in tutto il corpo, eccetto il sistema nervoso centrale; quellisuperficiali viaggiano attraverso la fascia superficiale, quelli profondi seguono le vene profonde. Lariservamaggioredilinfaèlocalizzatadavantialla2°vertebralombare.Unadellefunzioniprimariedelsistemalinfaticoèdiripulireilliquidointercellularedaeccessidiproteine,chepossonorappresentaretossine, infezionio tessuti cancerosi.Quandoquesto sistemanon funzionabene, i liquidi ristagnanoneitessutiintercellulariproducendogonfiori.Lamaggiorpartedelmovimentodella linfa,nellapersona inpiedi,edalbassoverso l’alto,contro laforzadigravità,percuidipendemoltodalmovimentomuscolare,comeavvienenellarespirazione,neimovimentiintestinalienellapulsazionedeivasisanguigni.Lalinfahacaratteristichedidifesa,sopravvivenzaedefinizionedeilimiti.Lesuequalitàriguardanolaspecificità,lachiarezza,ladirezione,ladefinizione,lacapacitadiesseredettagliati,lacristallizzazione.Il liquidosinoviale è secretodallemembrane sinoviali delle articolazioni, è il liquidodel sistemascheletrico.Hauna consistenza simile all’albumedell’uovo.Nutre eprotegge leparti terminali delleossa,impedendonelosfregamento

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duranteimovimenti.Nellostatodiriposoquestoliquidoèpiùdenso,ederesponsabiledellamaggiorerigiditàmattutina;sifluidificaconilcaloreprodottodalmovimento.Nonhadeicanalipropri,eperlacircolazionedipendeprincipalmentedai vasi linfatici. Lemembrane sinoviali sonomodificazionideltessuto connettivo e dipendono, per il nutrimento e per l’eliminazione deimateriali di scarto, dallacircolazionedelsangue.Quandolemembranesinovialisonoinfiammatepossonosmetterediprodurreliquidosinoviale,producendoartriti.Lequalitàdiquestoliquidoriguardanolibertà,fluttuazione,elasticità,scorrimentoerilassamento.Le caratteristichedi ogni sistemadi fluidi sono legate aqualitàdiversedimovimento, tocco e statodellamente.Nonostante vengano descritti separatamente, tutti questi liquidi e fluidi operano come un insiemeinterdipendente,comeuncampounificato.Ognisistemasostieneglialtri,eognidifficoltà inunodiessisiriflettesuglialtri.Laloroqualitàcollettivaèlatrasformazioneelacreatività.“MentreremoduranteunviaggioditregiorniincanoasulbellissimolagoNicatousinMaine,pensoaifluidi. Quando lasciamo la sponda, l’acqua è calma, permettendo la facilità e l’espansione dellaconsapevolezzadeifluidicellulari–tuttoèchiaro.Mentreilventocominciaasalire,ilsanguearteriososisintonizzaconitonfidelleonde,richiedendomidiinteragireeprestareattenzione.Mentreiltempodiventaselvaggio,spingendocialargo,remareconprecisioneèessenziale,impegnandolalinfamentrevogoefficacementefraleondepernonfarribaltarel’imbarcazione.Riposando sottovento sull’isola, le nostre canoe ondeggiano su e giù sull’acqua più calma. Tuttosembra più giocoso, mentre ci raccontiamo barzellette e ci rilassiamo nel liquido sinoviale,

riprendendoci dallo sforzo. Impegnandoci dinuovonellaforzadelventoedelleonde,remiamoa lungo verso il nostro campeggio. La fisicitàdomina tutti i pensieri, mentre mi arrendo allapulsazione animale dei muscoli, al sudoreenergizzante, e al ritmo cenestesico del liquidointersiziale,sensualeecaldo.Lasciandoci andare al campeggio, ascoltiamo losciabordare delle onde contro la riva sabbiosa,indulgendonellariposantetranquillitàdelsanguevenoso, cullandoci fino a dormire. Il giornoseguente, remando sotto un cielo azzurrobrillantenellachiaralucecristallinadelMainechebrilla su acque serene, il lago ci inspira aconnessioni più vaste. I nostri corpi umanidiventano assi verticali che congiungono cielo eterra attraverso il liquido celebro-spinale,

evocandolacalmaspiritualediesseretutt’unoconl’acqua.Lostessoviaggio,lostessolago,lostessocorpochecontieneiltutto.Tuttiiliquidisonouno.” AndreaOlsen10(2002)

ILSISTEMANERVOSOCENTRALE

Ilsistemanervosocentrale(SNC)ècontenutoall’internodellemeningi.Esprimelasuamotilitàattraverso2aspettiprincipali.Daunapartetroviamolarespirazionecellularechealivellodellecellulenervosedelcervelloedelmidollospinalesiesprimecomeunapulsazione.AunaltrolivellotroviamolamotilitàdelSNCnelsuoinsieme.QuestomovimentoesprimeunalternarsidiinspirazioneedespirazionedellaRPcheavvieneinrelazionealsuoasseembriologicodisviluppo.Nello sviluppo embrionale il SNC si sviluppa grazie a un movimento del tubo neurale che si flette

10unadellemaggioriesponentidell’anatomiaesperienziale,statunitense

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arrotolandosi attorno alla sua estremità cefalica. Questo punto finale del tubo neurale è quello chediventerà la parete posteriore (lamina terminale) del 3° ventricolo, ed è il fulcro naturale delmovimentodelSNC.IlSNCesprimel’inspirazionedellaRPconilmidollospinalechesiaccorciaversola lamina terminale,mentre il cervello e i ventricoli si allargano e si appiattiscono dall’alto verso ilbasso e si compattano da davanti a dietro. Esprime l’espirazione con il movimento opposto diallungamento del midollo spinale verso il basso, mentre cervello e ventricoli si restringono e siallunganoversol’alto,esiallarganodadavantiadietro.(fonteimmaginewww.studiovis.blogspot.com)

LEMENINGIoMEMBRANEATENSIONERECIPROCA

Lemembranemeningeesono3:

" duramadre" piamadre" aracnoide

La dura madre è la più esterna. E’ untessuto connettivo inestensibile, con lasua parte esterna, le fibre periostali,aderisceperfettamente alla parte internadelle ossa craniche. In alcuni punti sisdoppia e forma dei setti: in sensoverticale la falce del cervello e delcervelletto e in senso orizzontale iltentorio del cervelletto. I seni venosicerebrali si formano da questi sdoppiamenti. Hanno la funzione di drenare il sangue dell’encefalodirigendolo verso il cuore e di riassorbire una parte del liquido cefalo-rachidiano, che circola nellospaziodell’aracnoide, attraversodelle strutturedette granulazionio villi aracnoidei. Si prolungadalforooccipitalefinoalsacro,formandoiltubodurale.Andandoversol’internotroviamolospaziosub-duraledell’aracnoide,chehaunastrutturaaragnatela,edésottile,moltodelicatoevascolarizzato.Poitroviamolospaziosub-aracnoideoacontattoconlapiamadre.Nellospaziosubaracnoideocircolailliquidocefalo-rachidiano.La pia madre è la terza membrana, la più interna, e segue tutte le circonvoluzioni cerebrali e delmidollo.Garantiscel’apportosanguigno,émoltovascolarizzataedelicatissima.Leabbiamodivisemaformanounsistemaunicocheconlasuacapacitàdiscorrimentopermetteallacolonnavertebraledinoninterferiresulmidollospinalepurmuovendosinellospazio.Sutherlanddefinìlemeningimembraneascambioautomaticoditensione.Questotermineèstatooggisostituitoconquellodimembraneatensionereciproca(MTR).Questemembranenonsonoelastichecome i tessuti fasciali, ed una capacità di movimento che possiamo definire tensilità tessutale: perquestoquandolacomponenteverticalesiallungaquellaorizzontalesirestringeeviceversa,quandolacomponente verticale si accorcia quella orizzontale si allarga.Attraversoquestomovimento leMTResprimonolaRP.A livello del ritmo CS queste membrane esprimono la loro mobilità attraverso fasi di rotazioneinterna/estensioneerotazioneesterna/flessione;alivellodellemareepiùlenteesprimonolamotilitàdell’espirazioneeinspirazione.IlfulcronaturaledelmovimentodelleMTRsitrovanellaparteanterioredelsenoretto(senovenosochesiformadall’incontrotrafalceetentorio)esichiamaFulcrodiSutherland.Le MTR partecipano al movimento della RP: nell’inspirazione il tentorio si allarga e si appiattisce,mentrelafalcecerebralesiabbassaeiltuboduralesiaccorciasalendoversol’alto.Nell’espirazioneiltentoriosirestringe,lafalcecerebralesiallungaversol’altoeiltuboduralesiallungaversoilbasso.

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ESERCIZIODIANATOMIAESPERIENZIALEPERIMPARAREILMOVIMENTODELLEMTR:

• Inpiedi,lebracciapiegatedavantialpettoconlemanirivolteversoilbasso:lebracciasonoiltentorio;colloetestasonolafalcecerebrale;iltroncoelegambesonolafalcecerebellareeiltubodurale.

• Rotazioneesterna-flessione:lebracciasiapronospingendoigomitiversol'esterno,latestasiabbassaesipiega inavanti; legambesonodrittea indicareche il tuboduraleè tiratoversol'alto.

• Rotazioneinterna-estensione:lebracciasichiudono,latestasiraddrizzaelegambesipieganoaindicarecheiltuboduraleètiratoversoilbasso.

ILCOMPLESSOSACRO-COCCIGEO

L’osso sacro è posto alla basedella colonna vertebrale, ed è unosso impari. E’ compostoda cinquesegmentivertebralifusiinsiemeeterminaconilcoccige.E’connessoalcraniodaltubodurale,chesifissaconun’inserzionesulla2°vertebrasacraleesiassottiglianel filumterminalechevaa fondersiconilperiostiodelcoccige.Vienecosìrealizzataun’unitàfunzionalefrailcranioeilsacro,perciòognimovimento o inerzia su una delle 2 componenti influisce direttamente sull’altra. Approfondiremoquestiaspettinel2°livello.

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LARESPIRAZIONEPRIMARIA

SutherlandpassòlasuavitaastudiareesperimentarelacapacitàdimovimentodelMRP,individuandovariritmi.Inizialmente,concentrandosisulleossadelcranio,individuòciòchedefinìilritmoCS.Dopoannidiapprofondimentodell’anatomiaedellasuameccanica,grazieaun’intensaesperienza fattaalcapezzale di un pazientemorentementre contattava il suoMRP, spostò la sua attenzione alle forzeprimarie(opotenze)cheanimanolafisiologia.ChiamòRespirodellaVita(RdV)laforzaprimariaeRespirazionePrimaria(RP)lesuemanifestazione,chesiesprimonoattraverso3diversilivelli:

• LaMareaLunga (ML), ilritmopiù lento:siesprimeconunafasediespansionedi50sec.eunafasediritornodi50sec.

• LaMareaMedia(MM),unritmointermedio:siesprimeconunn°diciclichevada1a3alminuto.

• IlRitmoCS(RCS)oImpulsoRitmicoCraniale(IRC),ilpiùveloce:siesprimeconunn°diciclichevada4-5a12-14cicliilminuto.

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DefinìilRdVcomeilfenomenochemedial’intenzionecreativaecheconnettelaformaconlasorgenteoriginariadellasuacreazione(Sills,2011).Allabasedell’espressionedellavitac’èilmovimentoelaRPmanifestairitmiprofondisuicuilavitasibasa.Lavita,aunlivelloprofondo,emergedallaquiete.Potrebbesembrareunconcettoesoterico,maanchelascienzariconoscequestarealtà.QuestaquieteprimordialeinambitoCSvienedefinitaQuieteDinamica(QD).Quieteintesanoncomeassenzamacomespazioriccodipotenzialità.Potenzialitàchepossonoomenomanifestarsi.DallaQDemergeilRdV.DalRespirodellaVita(RdV)emergelaRP.Essaguidalaformazionedell'essereumano,esiincarnanellafisiologia.LaRP,nellasuaespressionetrans-personale, esprime ilmovimentopiù lentodellaMareaLunga. E’ unmovimento che appartiene allaNaturaechealmomentodelconcepimento iniziaa interagirecon lecellulechesisonoappena fuseper iniziare lo sviluppo di una nuova vita. Guidando lo sviluppo embrionale, la potenza dellaML sitrasmuta,cambiacioèforma,edavitaaunmovimentofluido,laMareaMedia,chevieneinizialmenteespresso dall’insieme della massa gelatinosa di cui l’embrione è fatto. Quando il corpo comincia aformarsi, si haunulteriore trasmutazione chedàvita aunmovimentopiùveloce, l'impulso ritmicocraniale o ritmoCS (RCS), che si esprimeprincipalmente attraverso ilmovimentodelle componentitessutalidell'anatomiaedellafisiologia.LaRPsiesprimedunqueattraverso3ritmidiversi(ML,MMeRCS),attraversounafasediinspirazionee una di espirazione. Nello schema seguente indichiamo come i movimenti delle varie strutturevengonodefinitiasecondadellalorolocalizzazione.Inspirazione EspirazioneFlessione delle strutture singole posizionate lungo lalineamediana

Estensionedellestrutturesingoleposizionatelungolalineamediana

Rotazioneesternadellestrutturedoppie RotazioneinternadellestrutturedoppieInizieremofocalizzandocisulcontattoconilRCS.IlRCSesprimeritmicamente l’attivitàdiunsistema funzionalmenteconnessoa tuttigli altri sistemidel corpo.Lamembranaduraleè il confine fisicodiquestosistema,cheavvolge ilSNCedelimita lospazio dove circola il liquido cefalo-rachidiano. Le ossa del cranio e del sacro diventano per noi unispessimentodiquestamembrana,chenoiusiamoperascoltare il ritmoeperproporre intenzionaliinviti al sistema. Dunque il movimento delle MTR e il movimento delle ossa sono in continuità, lidistinguiamopermotivididattici,madalpuntodivistadelladisciplinaCS,sonoun’unitàfunzionale.IlRCSèpalpabiledovunquesul corpo,èpiù facile inizialmentesentirlosul craniomacon lapraticapotrai sentirlo sulle anche, sul sacro,sulle ginocchia... e pian pianoovunque.Questo ritmo è espresso da tutte leossa,tuttelemembrane,tuttiifluidietuttigliorganidelcorpo.La sua frequenzanormaleè tra5-6e12ciclialminuto.Unciclocompletoèformatoda2fasi:-FLESSIONE-ROTAZIONEESTERNA-ESTENSIONE-ROTAZIONEINTERNAChiamiamo Flessione-Estensione ilmovimento che viene espresso dalleossa impari lungo la linea mediana.Sulleossaperiferiche,chesonopari,siesprimeconunaRotazioneInterna(RI)–RotazioneEsterna(RE).Ades.,sull’ossosacrosentiremoflessione-estensione e sulle ossa iliache o sulle caviglie sentiremo rotazione interna e rotazioneesterna.

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Nellafasediflessione-RElatestaaumentailsuodiametrotrasversaleetuttoilcorposembraallargarsieruotainunarotazioneesterna,ec'èunasensazionediaccorciamentodaipiediversolatesta.Nellafasediestensione-RIilcraniodiminuisceilsuodiametrotrasversaleetuttoilcorposiatteggiainternamente e sembra assottigliarsi,mentre c'è una sensazionedi allungamentodalla testa verso ipiedi.Impareremoadusare4parametri,inrelazionealRCS:

• lafrequenzaonumerodicicliperminuto• l’ampiezza• lasimmetria• laforza

Ricordiamoi5aspettichecontribuisconoalmeccanismorespiratorioprimario:

" lafluttuazionedelliquidocerebro-spinale" lamotilitàspecificadelSNCdovutaalmovimentodellecellulechelocompongono" lamobilitàdellemembraneatensionereciproca" il movimento delle ossa craniche (flesso-estensione delle ossa centrali, rotazione esterna-

internadelleossapari)" ilmovimentodiflesso-estensionedelsacrofraleosailiache

Ancheselidistinguiamopercomodità,nondobbiamomaidimenticarechesonoaspettidiunTUTTOUNICO.ILRITMOCSE’UN’ESPRESSIONEDIQUESTAUNITA’.

ILCONTATTOCONL’ALTROEL’ASCOLTO

“E’verochel’ignotoèilpiùgrandestimoloperl’intelletto,ancheseperesso,nessunopensaaringraziareIddio.”EmilyDickinson11,LettereAlla base del CS c’è l’incontro con l’altro. Non lavoriamo solo col corpo della persona, ma con lapersonaintera.Ognipersonaèunica,un'unicaespressionedellavita.Ilcorpoél’aspettomaterialediunsistemacheincludelapsiche, lamente, leemozioni.E’nelcorpochequestiaspettisiradicano.E’attraversoilcorpochenefacciamoesperienza,echeprendonoformaipensierieleemozioni.Pensiamoalbambinoappenanato(maanchequandoéancoradentrol’uteromaterno):èilcorpocheguida la sua esperienza (fame, sonno, freddo, dolore, piacere…), é attraverso il proprio corpo e lavicinanzadialtricorpi(inparticolarequellomaterno)chel’esperienzacominciaaprendereforma,agettarebasipiùomenosicureall’emergeredelpropriosensodi identità,delpropriosensodi sé.E’attraversolosviluppodelSN,radicatonellafisiologiadelcorpo,chemanmanosicreanolepremessecognitive chedarannoun senso alla propria vita, che guideranno la capacità di interpretazione e diadattamentoallarealtà.Corpoementesi sviluppano findasubito instretta interrelazione, inrealtànonc'èseparazione.Lacapacitàdiconsapevolezzasisviluppadiparipassoall’esperienzadiesistereinuncorpo.“Conosciamo il vento tramite le formeche scolpiscenella sabbia; cosi conosciamo lamentetramiteleformechescolpiscenelcorpo”.BonnieBainbridgeCohen12Nella vita di tutti i giorni ci ritroviamo immersi in una realtà che tende a dare per scontata la vita.Difficilmentel’attenzioneèportataall’interno,all’osservazionedelmisterodiquesteforzeintelligenticheoperanocostantementeechepermettonolavita.Bastaprendereinmanounlibrodibiologiaperrestareammutolitidifronteallacomplessitàdellavita.Il70-80%degliovulifecondatinonarrivanoadimpiantarsinell’utero:lavitanonéquindiuneventocosiscontato.Trovarcioggiadabitarequestocorpoéunprivilegio;ognunodinoiéunmodounicoattraversocuilavitasimanifesta.

11poetessastatunitense(1830-1886)12terapistastatunitensefondatricedelBodyMindCentering,esponentedispiccodell’anatomiaesperienziale

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“Perchédentrol’essereumanoèdoveDioimpara”R.M.Rilke

Allora, è con la consapevolezza del mistero della vita che possiamo trovare uno spazio ampio erispettosoperavvicinarciall’incontroconnoistessieconl’altro(enonsolonellastanzadellesessioni,maancheneltrafficocittadino,alsupermercato,oacasaconlanostrafamiglia).Inspecifico,cisonoalcuniaspettiacuipossiamoportareattenzione.RADICAMENTOECENTRATURA.Nelradicamentoecentraturaentriamoincontattoconlatensionedidueenergieopposteecomplementari:l’energiadellaterra,checisostieneecinutre,el’energiadelcielo,versolaqualetendiamoecheciproteggeecinutredall’alto.Essereradicativuoldireesserenelcorpo, con i piedi ben piantati per terra, in contatto con la sorgente della nostra vita, che viene dalontano, e che inparticolare si esprime lungo la catenadegli avi che cihannoprecedutoe che ce lahannotramandata.Sesiamoradicati,lanostraenergiasiapreversol’alto,incontattoconqualcosadiancorapiùgrande,conilmisterodell’universo,dicuisiamoparteeconcuicondividiamoglielementidicuisiamofatti.E’attraversolanostraposizioneerettachequeste2energiesi incontrano,guidatedallaverticalerappresentatadallanostracolonnavertebrale,alcentrodelnostroessere.Lavorare con i piedi ben appoggiati sul pavimento e con la colonna dritta è fondamentale permantenereradicamentoecentratura.Piùnoi siamoradicatie centrati,piùsosteniamoeguidiamo ilradicamentoelacentraturadell’altro.STARE CON IL NON SAPERE. La maggior parte dei nostri comportamenti é basato su esperienzepassateesullenostrereazioniaesse:tendiamoamuovercicomesesapessimogiàcomesonolecose,comevannoafinire.Inrealtà,tuttocambiacontinuamenteenonsappiamocomesaràfraunattimo.Toccareilcorpodiunapersona,ilmodoincuistoseduto,ilrespirocheentraecheesce,ipensierichepassano, le sensazioni nel corpo in questomomento. NON E’ MAI ACCADUTO PRIMA, E’ NUOVO ESCONOSCIUTO…ISTANTEDOPOISTANTE.Nella disciplina CS riconosciamo l’importanza di sviluppare un atteggiamento aperto. Certo, leesperienze, le conoscenze e la pratica, servono per orientarci sempre meglio, ma al tempo stessovogliamomantenereunosguardo fresco, curioso,aperto,disponibilea farsi sorprendere,unamentedaprincipiante:incontrol’altrocomefosselaprimavolta,ascoltolaRespirazionePrimariacomefosselaprimavolta.Starenelcorpocipermettedifarel’esperienzadiretta,ORA,inquestomomento.Sentirechepensieriedemozionisonolegateaprecisesensazionifisiche.Iosonoquioraepercepisco–vedo–sento.Usotuttoquestocomeunaparteperandaresemprepiùinprofondità dentro me stesso. Ancora non so cosa c’è, e non sapere è stare in contatto con losconosciuto.Nessunopuòpraticarealpostonostro,dobbiamofarlonoistessi.E l’unicomodoperverificarese lostiamofacendoèlanostravita.IONONSONOL’ESPERIENZA,IOSONOCHIFAL’ESPERIENZA.“Non conoscere permette a ogni qualsiasi cosa di accadere, di emergere. Quando nonsappiamo,quandononabbiamoaspettativeoideepreconcettesuqualcosa,eccochetuttociòcheaccadeinundeterminatomomentoèsemplicementeciòcheaccade.”BernieGlassman13CONSAPEVOLEZZADI SE’.E’ importante essere consapevoli di come stiamo, prima di iniziare unasedutaedurantetuttoillavoro.Piùsiamoincontattoconnoistessi,piùriusciamoaessereincontattoconl’altro.Piùsiamoincontattoconnoistessi,piùl’altrofacilmenteentraincontattoconséstesso.Duranteillavorolaconsapevolezzadeveessereportataanchealleposizionicheusiamo:èimportanteusareaccorgimentichecipermettanodiesserecomodi,cosìcomedobbiamoportareattenzioneallacomoditàdell’altro:sec’èbisognodiuncuscinosottoleginocchia,chenonabbiafreddo,chelamusica

13InsegnantedimeditazioneZennordamericano

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nonsiatroppoalta.Attenzioneparticolaredeveessereportataanchealleposizionidellenostremaninelcontattarepartispecifichesucuiintendiamolavorare.PRESENZA.Esserepresentièlapiùpotenteforzadiguarigionechepossiamomettereadisposizionedi noi stessi e dell’altro. Essere presenti è essere testimoni di quello che avviene durante il lavoro,momentopermomento, senzagiudizio, senzaaspettative, senza fretta.Essere testimoni tantodinoistessi quanto dell’altro. Lo strumento principe che abbiamo a disposizione sono le nostre mani:portare consapevolezza e presenza nelle nostremani è l’indispensabile fondamento per l’uso dellatecnica.INTENZIONE“L’intenzionefunzionaquandoèinsintoniaconlaveritàdellarealtà”(…)e”Laveritàè,chenoinonsappiamo”JackKornfield14L’intenzioneèun’altrapotenterisorsaanostradisposizione.Lanostra intenzioneèvoltaall’ascolto,alla presenza, all’essere ricettivi, al mantenere uno spazio aperto, ad essere disponibili all’altro. Lanostraintenzioneèdinonessereinvasivi.LanostraintenzioneèdiessereincontattoconlaRPeconlesueespressioni.Puòancheessereimportanteaiutarel’altroadefinirelesueintenzionirispettoallavorochericeverà,acondividerle,eatrovareunpuntodiconnessionefralesueintenzionielenostre.LAVOROSENZASFORZO.E’importanteesserecomodierilassatiduranteillavoro,permettendoallenostremanidiesseremorbide.Inqualsiasimomentoquestononavvenga,prendiamociunattimopernoi stessi, per radicarci e centrarci, per tornare in uno spazio di presenza. Restiamo a disposizionedell’altro, aqualsiasi cosa il suo corpo ci inviti a fare, senza imporredei cambiamenti chenon sonomaturiecheprovocherebberosemplicementeunosforzodapartenostra.Quandosiamo incontattoconibisognirealidell’altro,illavorofluisceinmodofacileesenzasforzo.E’altresìnaturaleincontraremomentidisforzo,soprattuttoduranteilprocessodiapprendimento:inquestocasopermettiamoaquestosforzodiesseregentile.STABILIREILRAPPORTOECREAREILCONTATTO.All’iniziodellasessioneè importantestabilireunrapportoconl’altro.Stabiliamounrapportoguardandolapersonanegliocchi,chiedendocomesta,cosa l’ha portata da noi, come si sente in questo momento. E’ importante che le domande sianomorbideeaperte,noninvasive,malascinospazioelibertàall’altrodidirequantosisenteasuoagiodiesprimere.E’ancheimportantedareunabrevespiegazionedeltipodilavorocheandremoafare,cosìchelapersona,seélaprimavoltachevieneochericeveunasedutadiCS,sipossaabbandonareconmaggiorefiducia.Quando tocchiamo il ricevente, tocchiamolo in modo da non interferire, lasciando che i processinaturali possano continuare a esprimersi. Portiamo attenzione almodo in cui entriamo in contatto:ognipersonahaesigenzediverse.Generalmente il movimento che ci porta al contatto fisico con l’altro è lento, e se siamo centrati eradicati,diventafacilenonessereinvasivimanemmeno“distanti”.Avolte,conlepersonepiùtese,puòessereimportantedaredelleindicazioni:guidarliachiuderegliocchi,aentrareincontattocolpropriorespiro,adascoltarequellochesuccededentroilcorpo.NEGOZIARELADISTANZA: quando iniziamo il contatto fisico, è importanteportare attenzione alladistanzaframeel’altro.Sesiamotroppovicini,rischiamodiinvadereilcampodelricevente,sesiamotroppo lontani, può darsi che l’altro non riesca a “sentirci”. Questo essere troppo vicini o troppolontani può essere sia un atteggiamento fisico, quindi una questione di distanza fisica, oppure puòessere un atteggiamento interiore, di distanza energetica. Ogni relazione ha distanze diverse, e ladistanzacambiaanchenelcorsodellaseduta.Impareremoariconoscerequandoilsistemacichiederàpiùomenospazio.14insegnantedimeditazioneVipassanaNordamericano

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NEGOZIAREILCONTATTOFISICOEL’ATTENZIONE.NelCSilcontattoèdisolitomoltoleggero,mala leggerezzavariatantissimodapersonaapersona.Rispettiamole indicazionidell’altro:se l’altrocisente pesanti, non ha senso prendersela personalmente, possiamo provare ad alleggeriresemplicemente immaginandoche lenostremanisianomoltopiù lontane fra lorodiquellochesonorealmente,masenzaperdereilcontattofisico.Spessolapesantezzachel’altropercepisceèpiùditipoenergeticoche fisico.Oppureèun’indicazionechequellapartespecificadelcorpoèparticolarmentevulnerabile.Inoltre,iltipodicontattoadeguatovariadimomentoinmomento.Fondamentaleèl’intenzioneconlaqualeciavviciniamoall’altro:l’intenzionedimantenereunospazioadeguatamenteampio,direstareincontattocontuttalapersonaanchesenetocchiamosolounapiccolaparte,l’intenzionedimantenerespaziofra lemiemanianchementretoccanoilcorpodell’altro.Quandotocco ilcranio,peresempio,nonvogliodarel’impressionedicontenerefralemiemaniunapartepiccolaelimitatadelcorpodellapersona:fralemiemanimantengolasensazionediunospazioampio.L’attenzionerestasemprerivoltaallapersonaintera,anchequandolavorosuunapartespecifica.E’ importante che l’attenzione abbia una qualità neutra: lasciamola circolare liberamente fino a chevieneattrattadaqualcosainparticolare,piuttostochecercareattivamente.Restiamodisponibilisenzafare nulla finché qualcosa emerge spontaneamente dall’altro. Ci può essere di aiuto una visionesfuocata, come quando contempliamo un paesaggio vasto, senza soffermarci su un particolare, malasciandochel’immaginetotalearriviainostriocchi.Più ilmio campopercettivo è ampio, più entro in contatto profondo con l’altro. Questo lo vedremoandandoavanti,quandocontatteremoinspecificoiritmipiùlenti.RESPIRARE. Non dimentichiamoci di respirare, e restiamo in contatto col respiro dell’altro. Inmomenti particolari può essere utile far entrare l’altro più in contatto col suo respiro, o darel’indicazione di respirare con la bocca leggermente aperta, così da favorire una respirazione piùprofondaepiùlibera,edaallentareeventualitensioniallamandibola.INDAGINE con le mani: le nostre mani non impongono nessun approccio sul ricevente, piuttostoinvitano, indagandonuovepossibilità.Mantieniunsensodidomandanelletuemani,tipo“Qualeèlapossibilitàdimovimentoinquestazona?”.

4NEUTRALITA’Nell’approcciodellaBiodinamicaCSparliamodi4processidineutralità:

• Laneutralitàdell’operatore.• Laneutralitàdellarelazione.• La neutralità del cliente (assestamento iniziale, prima di rivolgerci all’ascolto del sistema e

deglischemicondizionatipresenti).• Laneutralitànelloschemacondizionato(processodelpuntdiequilibrio).

POSIZIONEDIASCOLTO:FULCRIdell’OPERATOREeNEUTRALITA’

Quandocipredisponiamoall'ascolto,éimportanteportareattenzioneallanostrapostura.Unaposturacentrata,apertaespaziosa,permetteunamigliorecapacitàdiascolto.Imparando aportare attenzione al nostro corpo e a come ci sentiamo in esso, impariamoaportareattenzione all'altro, al suo corpo, a come si sente. In questo senso, la nostra postura e la nostraconsapevolezzadiventanounaguidanonsolopernoi,maancheperl'altro.Nella nostra disciplina parliamo dei FULCRI DELL’OPERATORE. Questi fulcri sono dei centri diorientamento per la nostra postura e la nostra attenzione, favoriscono la neutralità dell’operatore(vedioltre)elapossibilitàdistabilireuncampopercettivoampio.Questifulcrihannolacaratteristicadifavorirel’esperienzapercettivadelnostrocorpodall’interno.OgnunodinoineltemposvilupperàdeiFULCRIPERSONALIpreferiti,cioèunluogonelquale lasciardimorare la nostra attenzione, in cui riposarci, in cui si attiva una sensazione di benessere. I fulcri

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personali possono cambiare di volta in volta e anche durante la stessa seduta, anche setendenzialmentecisarannodeifulcriacuiritorneremopiùspesso.Parallelamentesviluppiamoanchedeifulcrispecifici,stabilitiinrelazionealnostroMRP:

• RADICAMENTO(fulcrodellaterra)• ALLUNGAMENTOVERSOL'ALTO(fulcrodelcielo)• SENSOdiLINEAMEDIANA,ASSECENTRALE,esensodispaziochesiorganizzaattornoadessa• CONSAPEVOLEZZADELLOSPAZIOPOSTERIORE(fulcrodelsenoretto)

Questifulcrinondevonoesserepresicomepuntidiriferimentorigidi,macomefulcrinaturaliaiqualiilnostrocorpo-mente-spiritosipuòorientaresiamentrerestiamomorbidamentesedutisullosgabellosiaquandocimuoviamodurantelaseduta.Seduto sullo sgabello, trova una posizione comoda, con i piedi ben appoggiati sul pavimento, lacolonnaeretta.Semetti lemani sui fianchi, appoggiate sulle creste iliache, puoi immaginare una circonferenza checingeiltuocorpo.Posteriormente,lacirconferenzapassapiùomenoalivellodella4°vertebralombare;subitosottositrova la 5° vertebra lombare: l’incontro fra L5 e sacro è il punto naturale in cui il peso del corpodall'altosiscaricaversoilbasso,eilpuntoincuil’energiacheciarrivadallaterraattraversolegambementre camminiamo arriva e si scarica. E’ importante che questo luogo sia aperto e flessibile perpermettereloscambiodienergiafracieloeterra.RADICAMENTO:immaginaunaradicechesiprolungadallapuntadelsacroedelcoccige,scendendoversoilbasso,perpendicolarmente.Lasciachequestaradiceimmaginariascendapassandoattraversoilpavimento,econtinui lasuadiscesanella terra, inprofondità. Immaginachealtreradici scendanosotto i piedi, in profondità. Come se tu fossi un albero, dalla zona del sacro percepisci questomovimentoverso il basso, come se tuttaquestaparte sia radicatanel terreno. Le radici scendonoeprendono nutrimento dalla terra, riportando il nutrimento al tuo corpo. Permetti a sacro, bacino,gambedisprofondareversoilbasso.Possiamoorientarequestadiscesaaunfulcropostoinprofonditàdentrolaterra.ALLUNGAMENTO VERSO L'ALTO: dalla zona di L5 parte anche un movimento nella direzioneopposta,versol'alto.Immaginaunfilochescorresalendolungolatuacolonnavertebrale,continuandoilsuoviaggioversol'altouscendodallatesta,passandodietrolanuca,salendosemprepiùversol'altofinoaconnettersicon(l'universo)ilcielo,dacuitraeenergiariportandolaaltuocorpo.Lasciachelespallesianoliberedicadereversoilbasso,mentrepercepisciquestomovimentoversol'alto,einvitaletuebracciaapenderemorbidamente,conlemaniappoggiate.Puoianche immaginare il tuobustocomese fosse il troncodell'alberochesale,epuoi immaginare iramicheinaltosiprotendonoversoilcielo.Possiamoorientarequestasalitaaunfulcropostonellaprofonditàdelcielo.Adessoprovaapercepire entrambi imovimenti simultaneamente:dal sacro c'èun flusso indiscesaversoilbassoedaL5c’èunflussoinsalitaversol'alto.Lasciacheiltuocorporestisospesofralaterraeilcielo.SENSO DI LINEA MEDIANA, DI ASSE CENTRALE: grazie al radicamento e all’allungamento versol’alto, possiamo percepire lo stabilirsi di un senso di centralità, di verticalità, al centro del nostroessere, lungo la linea mediana del corpo. A livello anatomico possiamo riconoscere la colonnavertebrale come l’espressione fisica di questa centralità. A livello più sottile possiamo iniziare asviluppare la percezione di un centro energetico, come un sottile asse al centro del nostro essere.Mantenendoilsensodiunassecentrale,portaattenzionealle4direzionichesisviluppanoattornoadesso:dietro,ilati,davanti,sopraesotto.CONSAPEVOLEZZADELLOSPAZIOPOSTERIORE:Portaattenzioneparticolareallospazioposteriore,aldietrodellegambe,dietroilbacino,laschiena,ilcollo,lanuca.Incontattoconlaparteposterioredel

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corpo immaginadi fareunpiccolopasso indietro,dentrodi te.E’comese tu tiappoggiassinell’areaposteriore del tronco dell’albero. Con questo piccolo “passo indietro”, quando siamo al lettino,l'operatore crea spazio tra se e il ricevente, così da non invadere il campo energetico dell'altro,restandoneutroericettivo.Progredendonellosviluppodellenostrecapacitàpercettive,svilupperemoquellochevienedefinitoilfulcrodel seno retto: impareremoaprolungare il seno retto (incontro tra falce e tentorio) indietro,finoaproiettarsiconunangolodicirca30°versoilpavimento,qualchemetrodietrodinoi.Perlaconsapevolezzadellospazioposterioreèimportantemantenerelanucaallineataconilcolloeilmentoleggermenteabbassato,inmodochel’areaincuiilcraniosiappoggiasulla1°vertebracervicalesiaapertaemorbida.Questopermettelosviluppodellecapacitàpropriocettive.Mantienilaconsapevolezzaditealcentroemegliochepuoipercepiscilaglobalitàdeltuocorpo.E’daquesta postazione che ti manterrai aperto durante la sessione all’interazione con il sistema delricevente.Da qui puoi iniziare a sviluppare la capacità di tenere un campopercettivo ampio, che siapreattornoalla lineacentralecreatadallaradicechescendedalcoccigeedal filochesale lungo lacolonnavertebrale.FULCRO DEI GOMITI. Quando lavoriamo, un altro fulcro dell’operatore molto importante sono igomiti.E’importantecheigomitipogginosullettino,perpermettereadavambracciemanidiesseremorbide e libere. Il fulcro dei gomiti diventa sia un fulcro di appoggio (mi appoggio sui gomiti perlasciare lemani libere) sia di ascolto (l’ascolto non è tanto fra lemani, quanto a partire dai gomiti,sempreperpermettereallemanidiessereneutreemorbide).SVILUPPAREUN’ATTENZIONENEUTRALE.Lacapacitàdisviluppareunapresenzacaratterizzatada un'attenzione neutrale è il presupposto fondamentale per entrare in contatto e quindi esserenell’ascolto di quello che il sistema esprime,manifesta. L’attenzioneneutrale è infatti fondamentaleaffinchéilsistemapossaesprimersipercomeveramenteè.LaNEUTRALITA’DELL’OPERATOREèlostatonelqualec'èlapossibilitàdinonscelta,nonopinione,nongiudizio.Questononvuoldirechesesiamonellaneutralitànonesistonoopinioniogiudizi,macheli possiamo osservare da un luogo privilegiato e diminuire la loro carica condizionante (ad es.giudicare può condizionare l'espressione di quello che si deve ancora manifestare). Lasciandodimorarel'attenzionenellaneutralitàpossiamo–megliochepossiamo,conamorevolezza–osservaretuttiifenomeniprodottidallamenteelevariedifficoltà,coltivareilnonattaccamentoall'ideadicomele cose dovrebbero essere e lasciar andare le aspettative di cosa dovrei sentire e cosa dovrebbesuccedereinseguito.Manteniamo l’orientamento a questi passi durante tutta la seduta. E’ normale che più volte ciritroveremo ad averli persi: lo stato di centratura non è uno stato rigido e fisso, ma dinamico. Cisarannovolteincuièpiùstabileealtreincuiloperderemofacilmente,énaturale.Inognicaso,ognivolta che ci accorgiamodi averloperso, semplicemente ciorientiamonuovamenteallapossibilitàdicontattarla,conpazienzaeamorevolezzaversonoistessi.All’iniziorichiederàtemposvilupparetuttiquestiorientamenti,edovraidedicaredeltempoprimadiognisedutapertrovareunatuacentratura.Continuandoapraticarequestaconsapevolezzadiventeràsempre più facile da attivare e da mantenere durante la seduta, ricontattandola ogni volta che laperdiamo.Daquestospazio,cipredisponiamoalpassosuccessivo:stabilire ilcontatto,siaenergeticosia fisico,conilnostropartner,perpoirivolgerciall’ascoltodellaRespirazionePrimaria.NEUTRALITA’delCONTATTOedellaRELAZIONE.Dopochel’operatoresièpreparatoorientandosiaquellichesonoanchechiamati iFULCRIdell’OPERATORE(radicamento,allungamentoverso l’alto,ecc.) e ai quali continuerà amantenere l’orientamentodel proprio corpo-mente-spirito insieme allosviluppoeall’approfondimentodellaNEUTRALITA’dell’OPERATORE,c’èlafasecheabbiamochiamatolaNEGOZIAZIONEdelCONTATTO.Questovuoldirechenonci“avventiamo”conlemaninelcontattofisicoconl’altro,machetroviamounmodogradualeincuiiniziareilcontattofisico.Oltreagliaspettiprecedentemente descritti, negoziare il contatto può anche voler dire interagire verbalmente con il

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nostropartner,facendoglisaperechestiamoperiniziareilcontatto(ades.dicendo:“Adessoappoggiolemaniai latidella tuatesta”)ochiedendosevabenechequestoavvenga(es.dicendo:“Vabeneseappoggiolemanisullatuatesta?”).Unavoltastabilitoilcontattofisicoènecessarioprendersiunattimoditempoincuiverificarechesicrei un assestamentonella relazione che stiamo intrattenendo con l’altro tramite il nostro contatto.Questo vuol dire che da una parte mi prendo il tempo di assestarmi nel contatto, negoziandol’appoggio dellemiemani (non voglio essere né invasiva né distaccata), verificando di trovare unaposizionecomoda,incuipossomantenereuncontattoNEUTRO(cioènongiudicante,nonallaricerca,maapertoedisponibileadaspettareearicevere),dall’altraverificocheancheilriceventesiassestinelcontatto. Questo a volte è veloce, altre volte richiede un po’ di tempo. E’ quando sento che questoassestamentoèavvenuto,chepossorivolgermiall’ascoltodelsistemaCS.LaNEUTRALITA’DELCLIENTE riguarda il lasciar assestare il corpo del cliente primadi rivolgerciall’ascolto approfondito del sistema CS. E’ permettere alle attivazioni superficiali di rilasciarsi,assestarsi, acquietarsi, così che ciò che è necessita di attenzione (schema condizionato) nel sistemapossaesserepiùchiaramentepercepito.Apriamosemprelasedutaconunospaziodiassestamentodelcliente, in cui possiamo sentire come i tessuti iniziano ad a ritrovareuna condizionemaggiormentefluida, il corpo si abbandona all’inattività della posizione supina e alla forza di gravità. Il sistemanervoso inizia ad acquietarsi e rilassarsi. Questo può richiedere più omeno tempo a seconda dellacondizionedel cliente. Ci sono casi in cui il nostro lavoro si orienterà principalmente a sostenere ilprocessodiassestamentonellaneutralità.Dauncertogradodiassestamentonellaneutralitàèpossibileaprirciall’ascoltodellaRPnelsistema,checimostreràdoveèpiùomenoliberadiesprimersi.

LAPALPAZIONE:L’ASCOLTOCONLEMANI“Iltattoè,inuncertosenso,ilpiùintimodeisensifisici.Lapelledeveentraredirettamenteincontatto conunoggetto, se vuole toccarlo.Nonvi è alcun intermediario, come il suonoperl’uditoelaluceperlavista.Lacapacitàsottile,dunque,èmoltointima.”A.H.Almaas15Lapalpazioneèl'artediusareiltoccoperesaminareilcorpo.Attraversolapalpazionesipossonoesplorarelestrutturealdisottodellapelle, la loroforma, il loromovimento e le relazioni che intercorrono tra una e l'altra. Può essere valutata la mobilita di untessuto, o di un'articolazione, con le sue componenti ossee, legamentose,muscolari e tendinee. Puòesseresentitoilmovimentodeifluididelcorpo,ivariritmicircolatorio,respiratorio,laRP.Sipuòsentireconlapalpazioneancheilcampoenergeticochecircondailcorpo.Vièun'ampiasceltaneimodidiusareiltocco,perchiimparaausarelapalpazione.Questimodivannodauntoccointrusivoaunononintrusivo,daunmodoattivoaunopassivo,daunfortecontattofinoauncontattoleggero,oarrivareaddiritturaaunnoncontattoconlesuperficidelcorpo.Daunapartec'èlapalpazionecheusaforzepesantiperinterveniresustrutturealdisottodellapelle.Spessol'usodiunaforzapalpatoriapesanteevocaunarispostaugualmentefortedallazonadelcorpoinesame.Imuscolisitendono,simettonoinattoiriflessideldoloreeilcorposidifendedallemanichelopalpano.Leinformazioniottenutedaquestotipodipalpazionepossonodiredipiùsuimeccanismidifensividelcorpochesullesuecondizioni.Dall'altro lato c'è la palpazione leggera, non intrusiva, che permette di esaminare, senza evocareresistenze. Questo è il metodo più utile per l'operatore CS. La palpazione non intrusiva permetteall'operatoredifareesperienzadiunasortadifusioneconilricevente.Comeunaspugnaseccapostainunsecchiod'acqua,leinformazionisalgonoevengonoricevutedallemanidell'operatore.In questa situazione è importante che l'operatore si permetta di fare esperienza di qualsiasiinformazionericeva.Anchesenonsièsicuri,èimportanteaccettarequellochesiriceve,comesefosselaverità.Coltempoimpareremoafidarcidiciòchesentiamoeadiscriminaretrarealtàefantasia.

15 insegnante spirituale fondatore del Diamond Approach (nato dall'incontro tra gli antichi insegnamenti spirituali e lemoderneteoriepsicologiche)

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PALPARELARESPIRAZIONEPRIMARIAALIVELLODELRITMOCSAllatesta:Verificachelaposizionedelriceventetipermettadiappoggiareavambracciegomitosullettino.Usiamo i gomiti come fulcridiappoggioediascolto. Poni gentilmente le tuemani sui latidella testa del ricevente, in modo da essere in contatto con la maggior parte possibile del cranio,soprattutto lateralmente. Le mani si appoggiano sui tessuti del cranio come fossero foglie chegalleggiano sulla superficie dell'acqua: questo è il tipo di percezione che vogliamo sviluppare nellenostremaniquandosiamoalivellodelritmoCS.Lamanoèincontattofisicoconilcranio,ealtempostessomantieneunaqualitàspaziosa.Puoiappoggiarelemanisulcraniocondelicatezza,epoi,mantenendoilcontatto,puoi immaginarechelatestasiamoltopiùgrandediquellocheérealmente,oppurepuoi immaginareche le tuemanisianomoltodistantitraloro,iltuttosenzaperdereilcontattofisico.Invitaspazioemorbidezzanelleefraletuemani.Lasciacheletuemanisifondanoconlatestadelricevente,comesefosserountutt'uno.Lasciachecisiacontinuitàfrailtuocorpoequellodelricevente.Permettiallatuaattenzionediessereneutra,cioènonhaiinvestimentipersonaliinquellochenoterai,maseidisponibileadaccoglierel’espressionedelsistemacosìcom’è.Purdimorandonellaneutralità,quandosiamoalivellodell’orientamentoalritmoCSl’attenzionesaràliberadiindagareedifarelesuevalutazioni.Inizialmente potrai notare varie cose, come l'attività cardio-vascolare o la risposta della testa aimovimenti della respirazione polmonare. Notale e poi lasciale retrocedere sullo sfondo,predisponendotiadascoltareoltrequestiaspettimacroscopicieadentrareincontatto,aunlivellopiùprofondo,conl'impulsoritmicocraniale.OrientatiallapossibilitàdientrareincontattoconlaRPalivellodelritmoCS.ImmaginacheilcraniosiatrasparenteeimmaginaleMTRchesonoposizionatealsuointerno.L’ascoltodelritmononèsoloascoltodelmovimentodelleossa,maanchedellemembraneposizionatealsuointerno.Mantieniunapercezioneampiaerilassatiinessa.Noncercareniente,malasciacheleinformazioniarrivinoate.

Aun certopuntoprobabilmente comincerai a essere consapevoledi unmovimentodi espansioneecontrazione della testa. E' un movimento come di tessuti che si allargano e si restringono (inparticolare se pensi al tentorio, quella parte delle MTR che si attacca nell’area all’interno delleorecchie)ma anche comedi liquidi che si gonfiano e si sgonfiano, ed ha una qualitàmagnetica cheattiraletuemanifraloro,epoilerespinge.Lasciachequestomovimentoavvengafraletuemani,nonseguirlo attivamente,nonamplificarlo,nonguidarlo. E' come l'acqua chemuovendosi sotto allafoglialafamuovere,malafogliadiperséèpassiva,ésoloappoggiata.Questomovimentodiallargamento(rotazioneesterna)eassottigliamento(rotazioneinterna)avvieneconunritmodicirca5/6-12ciclialminuto.Mantienilatuaintenzioneorientataaquestomovimento.Ascoltaeaccogliqualsiasicosatustianotando.Unavoltachetisentiatuoagioconl'ascolto,cominciaaportareattenzioneai4parametri:ampiezza,simmetria,qualità/forzaefrequenza(n°diciclialminuto).

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Ricordacheilmovimentodirotazioneinterna-esternadelcranioèguidatodallostessomovimentoalivellodellemembraneatensionereciprocachesitrovanoall’interno.Aipiedi:puoiscegliere2posizionidiverse.Nella 1°, ti siedi ai piedi del lettino e poni le mani sotto lecavigliedelricevente.Lasciachelecavigliesiaccomodinofraletuemani, e lascia che le tuemani siano rilassate e accoglienti.Mantieni un contattomorbido emolto leggero con le caviglie,nonusarenessunapressione,elasciacheletuemanisifondanoconesse.Letuemanisonopassiveeaccolgonoilmovimentoela loro qualità è di galleggiare sui tessuti come fossero foglieappoggiate sull’acqua.Di nuovo, non cercare niente, lascia chesiano le informazioniadarrivarti.Nonhaibisognodi fareniente, sii ricettivoedaspetta.Auncertopunto comincerai a sentire un movimento di rotazione esterna, rotazione interna, un movimentosottile,quasiliquido,conunafrequenzadi5-12ciclialminuto.Nella2°, ti metti in piedi e appoggi le mani sulla parte anteriore delle caviglie.Attenzione a nonappoggiarti,maamantenereunappoggiomorbido, in contattoeal tempostesso spazioso.Procedicome sopra, lasciando che ilmovimento avvenga sotto le tuemani, che restanopassive come foglietrasportatedalmovimentodell'acqua.Puoifarelestessoascoltoanchealleginocchia,sullecresteiliache.Alsacro:Ilsacroéilcollegamentocentralefralapartesuperioreeinferioredelloscheletro.Haunaforma curva emobile, come una piramide curva a testa giù. Si articola superiormente con l’ultimavertebralombare(L5-S1),aiduelaticongliilei,einferiormenteconilcoccige.

EspressionedelritmoCSalsacro:conlapersonasdraiatasullettino,infasediflessioneCSlabasedelsacro(quellachesiarticolaconL5)simuoveinaltoel’apice(ilcoccige)simuoveanteriormente(vedi le frecce nell'immagine), con un fulcro naturale a livello di S2. Questo movimento riduce laconvessità anteriore dell’articolazione lombo sacrale e nonha relazione con ilmovimento che si haquandoiltroncosipiegainavanti.NellafasediestensioneCSlabasedelsacroindietreggia,laconvessitàlombosacraleaumenta,ilsacrosiinarcaposteriormenteel’apicesimuoveposteriormente.Siediti lateralmente accanto alla zona del bacino, rivolto nella direzione cefalica del ricevente. Faialzare leggermente il bacino al ricevente eposiziona la tuamano inmododa ritrovarti con il sacroadagiato sulla tua mano. Lascia rilassare la tua mano, accogliendo il sacro. Pian piano, inizierai apercepire il movimento di flesso-estensione del sacro sopra descritto che avviene fra le tue mani.Permetti alla mano di mantenere il senso di galleggiare sui tessuti. Quando sei in contatto con ilmovimento,valutaloinbaseai4parametri.Possiamoascoltare il sacro invitando il riceventea tenere legambesteseoppurepiegate,a secondadella comodità. Se tiene le gambe piegate, invitarlo a tenere i piedi distanti e ad appoggiare leginocchiafradiloro,inmodochenelcorpononcisiasforzo.Quando ascoltiamo il ritmo CS al cranio e al sacro siamo in contatto diretto con il MRP. Quandoascoltiamo le caviglie non siamo in contatto diretto con il MRP, ma ascoltiamo il ritmo grazie allaconnessione che tutto il corpo ha con il MRP, attraverso i tessuti connettivi (che includono loscheletro)eilsistemafasciale.

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Quandoascoltiamoapartiredalleossa ricordiamoci che ilmovimentoche stiamoascoltandononsilimitaalleossaconlequaliabbiamouncontattofisico,mapossiamoincluderetuttiilivellidelMRP.Inparticolarequandosiamoalcranioportiamoattenzioneall’unitàossaemeningimaancheSNC.

ILTESSUTOCONNETTIVOEILSISTEMAFASCIALELafascia,insiemeailegamenti,aitendini,allemembrane(cheincludonolemeningi),altessutoosseo,cartilagineo,sanguee linfa, fapartedel tessutoconnettivo.Taletessutoècompostodi tubicollagenicavi e di altre fibre, inseriti in un ambiente liquido, le cui caratteristiche variano a seconda delparticolare tessuto. I tubi collageni stessi sono riempiti di liquido, essenzialmente simile al liquidocerebro-spinale.Ancheivaristratidifasciasonolubrificatidaliquidochenepermetteloscorrimento.Iltessutoconnettivoespletanumerosefunzioni:1.meccanica,disostegno2.scambiodisostanzetrasangueetessuti3.riservadimaterialinutritivi4.difesacontroleinfezioni5.trasportodiinformazioniNeltessutoconnettivo,inoltre,risiedelapropriocezione, ilsensodiposizionamentodelcorponellospazio.Inparticolareneilegamentirisiedonomoltirecettorinervosisensitivicheregistranovariazionidimovimento,velocitàeposizionetrasmettendoalcervellotuttiidatidistiramentiedolori;ilcervellorispondepoiconstimolimotoriaimuscoli.Lasostanzafondamentaledeltessutoconnettivo,lamatriceextra-cellulare,variacontinuamenteilsuostato,dafluida,acollosa,finoasolida,inbasealleesigenzedell'organismo.Iltessutoconnettivoèinrealtàunveroepropriosistemacheconnettetuttelevariepartidelnostroorganismo: avvolge, sostiene e collega tutte le unita funzionali del corpo, partecipando in manieraimportantea:-metabolismo;-regolazionedell'equilibrioacido-basico;-equilibrioelettricoeosmotico;-circolazionesanguigna;-conduzionenervosa(rivesteeformalastrutturaportantedeinervi).Attraverso delle specifiche proteine dimembrana (integrine) il sistema connettivo interagisce con imeccanismicellulari.La rete connettivale è un continuum che connette sia strutturalmente che funzionalmente dandoformaeconsentendo lavitadelnostroorganismo.Haunamodalitàdicomunicazionepiùmeccanicarispettoai sistemiendocrino,nervosoe immunitario: tira e spinge comunicandoda fibraa fibra,dacellula a cellula. Questa comunicazione avviene al di fuori della nostra consapevolezza. Il tessutoconnettivo infatti è costituito da cellule che producono un'ampia varietà di sostanze nello spaziointercellulare,influenzandolafisiologiadell'organismoeintegrandosiconglialtrisistemi.L’organizzazionedel tessutoconnettivoèessenzialmenteenergetica. I fluidi checompongonoquestitessutiformanouncampounificatoincuilacomunicazioneavvieneinmodomoltoveloce,moltopiùvelocediquantoavvenganelsistemanervosocentrale(SNC),echesiestendeintuttoilcorpo.Itessuticonnettivihannounacertaelasticità,perfinoleossa,erispondonoallapressioneoalpesoacuisonosottoposti.Tessutieliquidinonsonoseparati,mafannopartedellastessaglobalità.Questocampoditessutieliquidirispondeallostresscontraendosiediventandopiùdenso.Sicreanocosì delle aree inerziali, attorno ai quali i tessuti cominciano ad organizzarsi. Le forze inerzialiinfluenzano i fluidi rendendoli più densi e perfino a seccarli, creando aderenze, diminuzione delmovimento,schemidistorti,neltessuto.

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Letensionieglisquilibri,attraversolemembraneconnettivali,sidistribuisconoinoltreinzoneanchemolto distanti dalla zona originaria di tensione, limitando la capacita di adattamento del sistemanervoso(SN).Quandoletensioninonsiliberanospontaneamente,sicreanosquilibripermanenti:alsistemavieneamancarelostimolonecessarioaffinchépossaliberarsiinmodonaturaleespontaneo.QuestetensionilimitanocosìilnaturalefluiredellavitalitàchesiesprimeattraversoimovimentidellaRP.Con il termine fascia si intende quel tessuto che unisce e tiene insieme le varie parti del corpo.Permettelalibertàdeimovimentifisiologicidelcorpoetienealsuopostotuttigliorganiavvolgendoli.Ognielementodelcorpoècollegato,tramitelafascia,all’elementovicinoepuoivisualizzarlecometubidentrotubi,dentroaltritubiocomelaminechesiseparanoesiunisconoepoiancorasiseparanodinuovo.Lafascianonsolocircondaognistrutturadelcorpo,mapenetraancheinprofonditàdentroamoltediquestestrutture:ades.nonsolorivesteunmuscolo,maancheognifasciodifibremuscolarialsuointerno.Sicreanoquindistratidifasciapiùsuperficialiestratipiùprofondi.Ci sono 3 sistemi fasciali interconnessi: la fascia superficiale che avvolge, sotto la cute,completamente tutto il corpo, poi uno strato mediano ed infine uno profondo, a seconda dellestrutture coinvolte. La maggior parte dei tessuti fasciali ha un orientamento prevalentementelongitudinale, e si dispongono verticalmente lungo il corpo. Queste fasce incontrano delle fascetrasversali (orizzontali) nei punti di snodo del corpo: le principali fasce trasversali si trovano nellezone del pavimento pelvico, diaframma respiratorio e ingresso toracico, nonché di tutte learticolazioni.Leprincipalifasceverticalisonoattaccateallabasecraniale.Laparteanterioreiniziaconlafasciapretrachealeeconquellabucco-faringea.Lapre-trachealediscendedallazonadellamandibolaedelloioide.Labuccofaringeascendedallabasecranialeedaiprocessipterigoideidellosfenoide,raggiungela trachea e l’esofago e continua anteriormente con la fascia pre-tracheale. Questo tubo scendeinferiormenteesiallacciaalpericardio.Posteriormenteleguainecarotideeavvolgonol’arteriacarotideinterna,lavenagiugulareinternaeilnervovago,collegandosimedialmenteconlafasciaalare.Questafasciaalaresiunisceanteriormenteeinferiormente con la fasciabucco-faringeae con ilpericardio; leguainecarotidee siunisconocon lafascia più posteriore, quella pre-vertebrale. La fascia pre-vertebrale forma un tubo attorno allevertebre cervicali e aimuscoli profondi cervicali; inferiormente si unisce ai legamenti longitudinalidellacolonnavertebrale.Tuttiquesti tubidellazonacervicalesono inconnessionecon le fascesottostanti: la fasciaanteriorecontinuaconilpericardioeconildiaframma;leguainecarotideesiunisconoalpericardioeallafasciapre-vertebrale;lafasciaalaresiunisceallabucco-faringeaealpericardio;lapre-vertebralesiunisceaitessuticonnettividellacolonnavertebralefinoalsacro.Dal diaframma le fasce continuano verso il basso, connettendo la zona craniale direttamente con lazona del sacro. Dal sacro poi le fasce scendono lungo le gambe, continuando a formare unaconnessioneunicafratuttelefascedelcorpo.La fascia cipermettedi comprendere il sensodellaglobalità,dell’interezza: tutte le fascedelcorpo sono interconnesse e questo significa che ogni tensione anormale su una fascia puòesseretrasmessadaunaparteall’altradelcorpoinmanieraunica,senzaseparazione.E’ intuitiva l’importanza della libertà di movimento delle fasce: nel punto di restrizione infatti ilpassaggio dei fluidi corporei e degli impulsi nervosi sarà meno efficiente e di conseguenza siripercuoteràanchesuunabuonafunzionalitàdegliorgani.

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SCHEMAFASCEVERTICALI:

" SIATTACCANOALLABASECRANICAEALLAMANDIBOLA

" TRATTOANTERIORE:CONNESSOFINOADIAFRAMMA- FASCIA PRE-TRACHEALE! discende dalla mandibola e dalla zona dello ioide e copre la parteanterioredellatrachea.-FASCIABUCCO-FARINGEA!discendedallabasecranicaedaiprocessipterigoideidellosfenoideeavvolge la trachea e l'esofago ed è in continuità con la fascia pre-tracheale anteriormente; questotuboscendefinoaincontrarsiconilpericardiodelcuore

" TRATTOPOSTERIORE:-FASCECAROTIDEE!avvolgono lacartotide(arteria), lavenagiugularee ilnervovago,chesonoconnessimedialmentedallafasciaalare- FASCIA ALARE! si unisce anteriormente e inferiormente con la fascia bucco-faringea e con ipericardio- FASCIA PRE-VERTEBRALE ! forma tubo attorno alle v. cervicali e ai m. cervicali profondi;inferiormente si continua con i legamenti longitudinali della colonna vertebrale, permettendocontinuitàfascialefinoalsacro;fasciapre-vertebraleèincontinuitàconlefascecarotidee.

" ZONASOTTOILDIAFRAMMA:- dal diaframma la fascia si continua con il legamento falciforme del fegato e poi con il legamentorotondoeconquelloombelicale,epoiancorapiù inbassoconquellopubico:questopermetteunacontinuitàdallabasecranicaanteriormentefinoall'arcopubico,eposteriormentefinoalsacro-itessuticonnettividelsistemavisceraleedegliorganimostranounacontinuitàsimile

IDIAFRAMMISONODISPOSIZIONIORIZZONTALICHEINTERSECANOLACONTINUITA'VERTICALE(diaframmarespiratorio,ingressotoracico,pavimentopelvico,articolazioni).

Il tessutofascialetrattienememoriediognigenere,nonsolo fisichemaanchedinaturaemozionale.Molto spesso sono presenti entrambe le componenti fisiche ed emotive.Ma così come l’origine deldisturbo può essere un trauma fisico con i suoi annessi emotivi, anche tensioni emotive da solepossono compromettere la funzionalità della fascia. Spesso anche quando la tensione emotiva ècessata,ilcorpocontinuaamantenerelatensioneaccumulata.Inognicaso,seleforzedidisturbononvengonoprocessate,iltessutomantienelacontrazione,econessalamemoriadell’evento.Questamemoria,puressendolegataaeventipassati,riguardaforzeirrisoltecheagiscononelpresente.Bisogna inoltre ricordare che i sintomi possono apparire molto tempo dopo il trauma che li haoriginati.Inquestocasoillavoroperunacompletarisoluzionepuòrichiedereuntempomaggiore.Il lavoro CS di liberazione di queste tensioni è un processo di RIARMONIZZAZIONE che avvieneattraversounDIALOGOconitessuti,conlaforzavitaleallabasedell’essere.L’operatoreinquestoèuntestimone privilegiato, che osserva, accoglie, invita spazio e accompagna, senza mai imporre unoschemadall’esterno.Non semprequestoèunprocesso indolore. Infatti liberando tensioni il corpo sideve riabituaree ilprocessodiassestamentopuòesserefisicamentee/oemotivamentedoloroso.Datelecaratteristichedeltessutoconnettivo(plasticitàeproduzionedisostanze),illavoromanualesulla fascia permette alle cellule connettivali di produrre sostanze che aiutano il tessuto arilassarsiepoiadassestarsinelnuovoequilibrio.2sonogliaspettifondamentalichepermettonoallafasciadirilassarsieri-acquisirelapropriaplasticità:

• la liberazione del tessuto, che acquista nuovamente fluidità, funzionalità e capacità dicomunicazioneeconnessione;

• l'allentamentodellatrazionechecausavalasollecitazioneeccessiva.Entrambedevonoesserepresentiperpermetterecambiamentiduraturi.

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Lavisioneinquestosensodeveesserecontemporaneamenteglobaleelocale.C'èbisognodiunascoltoglobalepercapirequalisonoipuntinelcorpochemaggiormenteesprimonotensione(definiti fulcriinerziali), e c'è bisogno contemporaneamente di un intervento locale inserito nella globalità delsistema.La fascia ama soprattuttoun lavoro lentoe graduale, inquanto la sua caratteristicanonè laflessibilità (tipica dei muscoli, che amano essere stirati),ma la plasticità, quindi la capacità ditrasformareisuoicomponenti.Perquestoraccomandiamolavorisullafascialentiegraduali,pertempilunghi.Nellavorosullefascenoiintratteniamodelleconversazionicontalitessutiriguardoallaloroduttilitàedelasticità.Loscorrimentodelsistemafascialeèdipochimillimetriinstatodiriposo.Facilitando lo scorrimento fasciale, la respirazione cellulare, il movimento dei fluidi,facilitiamo la capacità di espressione delmeccanismo respiratorio primario (MRP), di questeforzeoriginariechesonoalserviziodellasalute:diamosupportoalripristinodellacomunicazionefraivarisistemi.

Riassumendolecaratteristichedellafascia:

• PLASTICITA'(capacitàditrasformareipropricomponenti)• ALTAADATTABILITA'AESIGENZELOCALIEGLOBALI• COMUNICAZIONE• PRODUZIONESOSTANZE

ILDIAFRAMMARESPIRATORIO

www.corpomentespirito.it

Ildiaframmarespiratorioèunmuscolotendineoaformadicupola,cheseparailtoracedall’addome.Con lapersonasupinanoteraiche incorrispondenzadel fegato, lapartedestraèpiù inaltorispettoallasinistra.Lapartecentraledeldiaframmaèoccupatadauncentrotendineo,cheformauncentrodove convergono tutte le fibremuscolari.Questoè il centro frenicoedaqui le fibre raggiungono laparteinternadellecoste.Laporzionelombareovertebrale,cioèdovesiinseriscesullaspinadorsale,èformata da due pilastri. Sono una bandamuscolare flessibile e sottile che si estende fino alla partecentrale.Ilpilastrodisinistraèpiùpiccolo,eisuoipuntidiinserzionesonocorrispondentialleprime

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due vertebre lombari. Le fibre dei pilastri si estendono in avanti medialmente, si incrociano performareloiatoaortico,continuanomedialmenteeformanounafiguraaotto,loiatoesofageo.Laparteperiferica sorge dalla parte posteriore interna del processo xifoideo, dalle ultime sei coste e dallearcateaponevrotiche lombo-costali.Presentadelleaperturecheconsentono ilpassaggiodistruttureanatomiche,chesono:-aorta-esofago-venacava-vasiesofagei-nervovago-dottotoracico-fascedifibredelpericardio-tronchidelsimpatico-grandeepiccolonervosplancnico-arteriamammariaLacontrazionedeldiaframma,durantel’inspirazioneaumentailvolumedellacavitàtoracica.Ildiaframmasisviluppaa livelloembrionalenell'estremitàcranicadelpre-embrione,sopraaquellochediventerà ilcuore.Nella3°settimana,grazieaunmovimentodi flessionedell’embrione, ilcuoreverràpostonellacavitàaddominaleeildiaframmasubitosotto.E' uno dei muscoli più potenti del nostro corpo. Funziona come una pompa: nell'inspirazionecomprime gli organi sottostanti (fegato, stomaco,milza, intestino) e nell'espirazione gli permette dirilassarsi, massaggiandoli continuamente. Inoltre favorisce la circolazione, permettendo nella suaazione lo svuotamento dei laghi sanguigni del fegato e dellamilza. E' dunque una sorta di secondocuorevenoso.Stimola le funzioni del fegato (produzione bile, eliminazione tossine, ecc.). Per questo il lavoro deldiaframmarespiratorioèimportantequandolavorandostimoliamorilasciditossine,comeades.nellavorodellecicatrici.Nellapartesuperiore,diaframmaepolmonimassaggianoilcuorementrerespirano.Ildiaframmarespiratorioècoinvolto inmolteazioni: la fonazioneacuta(es.urlo), losforzofisico, ladefecazione,ilparto,latosse,ilvomito,ilsinghiozzo,ecc.Leemozioniinfluisconosuldiaframma:ades.glistatiansiosicreanoaffannorespiratorio,difficoltàdideglutizione,aciditàdistomaco.Imuscolirespiratorisonoattivatidaneuronichehannoilcorponelmidollospinale,iqualisonosottoilcontrollodeicentrirespiratorilocalizzatinell'encefalo.Unabuonarespirazionediaframmaticapermetteuncorrettofunzionamentodelnervovago.Il diaframma influenza gli organimediastinici, il collo e la postura, attraverso il legamento centrale,unaformazionefascialecompostadadiversestrutturechevannodaldiaframmaalcranio.Dueconnessioniparticolarmenterilevanti:

" Conimuscolipsoas:im.psoassiinserisconosullevertebredaT12alle5lombariesonoquindiin contatto diretto con il diaframma respiratorio, i cui pilastri si inseriscono sulle prime 2lombari. Il lavoro sul diaframma respiratorio può essere orientato proprio al lavoro suglipsoas,einognicasohaun'influenzasudiessi.

" Conilpericardiodelcuore,grazieaungrossotendinechepartedalcentrodeldiaframma.Fraidisturbichepossonoemergeredaundiaframmarespiratoriocontratto,ricordiamo:alterazioni della colonna vertebrale, cervicalgie, dolori lombari, alterazioni – anche gravi – dellapostura,dolori intercostali,alterazionidelciclomestruale,stitichezza,problemidigestivi,addiritturaproblemivisivieacufeni,tensioniallamandibola,bruxismo,ernieinguinali,tachicardia.Simbologiadeldiaframmarespiratoriocomecrocevia:Partesuperioredelcorpo:visibile,accettabile,consapevole!tuttociòchemostroalmondo;parteinferiore:invisibile,inaccettabile,inconsapevole!tuttociòchenascondoalmondo.

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E' importantedare ilmaggior sostegnopossibile aquesta areanella suapossibilitàdi apertura ediconnessione tra il sopra e il sotto, tra il visibile e l'invisibile, tra l'accettabile e l'inaccettabile, tra laconsapevolezzael'inconsapevolezza.Ildiaframmarespiratorioèilfulcronaturaledellefascedelcorpo:questovuoldirechefungedapuntodiorientamentoeorganizzazioneperlamotilitàemobilitàdituttelefascedelcorpo.

ILDIAFRAMMAPELVICOIlgrandeanelloosseoformatodalleiliache,dalsacroedalcoccigeformalapelviossea.Alsuointernotroviamo lacavitàpelvica.Questavienesuddivisadallostrettopelvico inunapelvimaggioreedunapelviminore.Inbassotroviamolapelviminorechecontienelavescicaurinaria,gliorganigenitaliinterni,unapartedi intestini ed il sigma-retto. E’ confinata dal sacro-coccige, dal pube, dall’ischio e dalla porzionepelvicadell’ileo.Inaltotroviamolapelvimaggiorechecontieneunapartedi intestinieviscerie fapartedellacavitàaddominale.Ildiaframmapelvicosiestendeattraversolepelvicomeun’amacaefornisceilsostegnonecessarioaivisceripelvici.Tenendo conto della grande influenza della mobilità sacro-coccigea e della mobilità fascialelongitudinale,possiamodirechetensioniosquilibriinquestazonainfluenzanodirettamenteilMRP.Alivellomuscolarepossiamoriconoscere:nellapelviminoreourogenitale:-muscoloelevatoredell’ano-muscolicoccigei-fascedientrambinellapelvimaggiore:-muscoliileo-psoas-fibredituttiimuscolichelaattraversano

Imuscoli piriformi sonomuscoli delle pelvi che, assieme agli psoas, agli iliaci, ai pettinei e agliadduttori,hannoilcompitodicoordinarelazonapelvicaconlacolonna,mantenendolearticolazionilibereebilanciandoilmovimentodelleanche.

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Ipiriformiemergonodallasuperficieventraledelsacroepassanoattraversoilgrandeforoischiatico,per inserirsi sul margine superiore del grande trocantere, in stretta associazione con gli adduttoriinterni,integrandolasuaazionenelruotarelacoscialateralmente.Ipiriformirestanosoprailcoccige,edestendendosianteriormentealsacro,trailprimoeilquartoforosacraleanteriore,formanoillatoposterioredeldiaframmapelvico.Tematiche legate all’area pelvica: Riprendendo la simbologia del diaframma respiratorio,ricordiamochelaparteinferiorerappresentatuttociòchenascondiamoalmondo,ciòcheèinvisibile,inaccettabile, inconsapevole. Portando attenzione agli organi contenuti in quest’area e alle lorofunzioni,possiamofacilmenteritrovareicollegamenticonalcunitemi16.Teniamocontochegliorganiesprimonochiaramentedellefunzionifisiologiche,malestessefunzionisonoriconducibiliaipianipiùsottili,cioèpsicologiciespirituali.L’intestino ci parla da un lato (intestino tenue) della capacità di assorbire il nutrimento e dall’altro(intestinocrasso)dellacapacitàdilasciarandareimaterialidiscarto.Attenzioneanonlasciarandaretroppo,cosìcomeanontratteneretroppo!L’intestinotenueèlegatoall’emozionedellagioia,ilcrassoallatristezza.Il fegato (l’organo più grande del nostro corpo) è coinvolto nei processi di disintossicazione. InMedicinaCinese(MC)ècollegatoallacapacitàdiavereunavisioneeallafunzionedellapianificazione,mentrelacistifelleaècollegataallacapacitàdiprenderedecisioni.L’emozionelegataaquesti2organièlarabbia.Larabbianonespressaproduceunatteggiamentodepressivo.Lavescica,conlasuacapacitàdimoderarel’interoequilibriodelcorpo,ciparlaanchedellacapacitàdimediazionedellapersonanelsuorapportoconsestessaeconglialtri.IRenisonoinvececonsideratiin MC come i guardiani dell’energia ancestrale. Sono connessi alla vitalità, all’energia vitale.L’emozioneconnessaarenievescicaèlapaura.Lamilza,chedaunpuntodivistafisiologicoècoinvoltaneiprocessidinutrimento,èancheconnessaauna mente troppo attiva, che rumina, che non smette di pensare. Anche lo stomaco è legato alnutrimento–capacitàdinutriresestessioglialtri.E’ legatoall’appetito,nonsolodicibo,maanche“appetitoper lavita”.Entrambiquestiorganisono legatianchealciclomestruale.L’emozionea loroconnessaèlapreoccupazione.Unatematicaimportantechetroviamonell’areapelvicaèquellarelativaallasessualità.

DIAFRAMMAoINGRESSOTORACICO

L’ingressooaccessotoracicononèunveroepropriodiaframma,madatal’importanzadiquestaareadipassaggiofratroncoecranioelapresenzadistrutturetrasverse,fracuivarimuscoliefascecheliavvolgono,vieneconsideratocomeundiaframma.E’unazonadipossibilerestrizionetrasversaleche16UnapprofondimentodelletematichechelaMedicinaCinesecollegaconogniorganopuòessereinteressante.

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puòprovocareunalimitazionedellefasceinsensolongitudinale.Questorallentaildrenaggiodeifluidiintracranici, che dalla testa raggiungono la cavità toracica passandovi inmezzo. Anatomicamente sipresenta come un insieme continuo dove i differenti setti connettivi dalla superficie siapprofondiscono avvolgendo e rivestendomuscoli, organi, tessuti o vasi. Si fondono in un continuodall’internoall’esterno,eviceversa.

www.medicinapertutti.altervista.org

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A livello delle fasce profonde si trova una continuità diretta tra la base cranica e il diaframmarespiratorioattraversoilegamentipericardicisuperiorieinferiori.Dalpuntodivistadellastrutturaècompostoda:

− laporzioneanterioredellaclavicola− la1°e2°costa− ilmuscolosterno-cleido-mastoideo− vertebrecervicodorsaliC7-D1− processoacromialedellascapola

Tematiche legateall’ingresso toracico:E’ la parte superiore al diaframma respiratorio, che ciparladiciòchemostriamoalmondo,ciòcheèvisibile,accettabile,consapevole.Ciparladellerelazioniedelleemozioniadessecoinvolte.Dalpuntodivistadegliorganicontenutiinquestazona,possiamosegnalarealcuniaspettisalienti.Ipolmonisonogliorganicheciparlanodituttociòchehaachefareconilnostroscambiocontinuoframondointernoemondoesterno.Ciparlanodelladefinizionedeinostriconfinifraséecosaèaltrodasé.L’emozioneassociataèlatristezza.IlcuoreèconsideratoinMCilRedegliorgani.Cièsolitamentechiaralasuaconnessioneconlasferaemotiva e con le relazioni (non solo sentimentali), e gli antichi cinesi ci parlano anche dellaconnessioneconlamenteeconlospirito.Inorienteleparolecheindicanolamente,includonoanchelapresenzadelcuore,percui inrealtà il terminecheusanoèmente-cuore,considerandoli instrettainterrelazione.L’emozioneassociataèlagioia(olasuaincapacitàapercepirla).Ilpericardioèilguardianodelcuore.

APPROCCIDILIBERAZIONE

PRINCIPIGENERALI:I seguentiprincipi si applicanoa livellogeneralea tutti i lavori sui tessuti.Ricordiamocheanche leossasonotessuti.DIREZIONEDIENERGIA:mentresiamoincontattoconlafascia,l'energiaésiatrasmessadallamanoanterioreallamanoposteriore,cheviceversa.DIREZIONEFACILITATAoPREFERITA: Parti dandoti il tempodi entrare incontattocon l’areacon laqualestai lavorando(neutralitàdelcontattoedellarelazione).Prendiunospazioinizialeincuicreareunsensodiconnessionefrate, attraverso le tue mani, e il ricevente. Permetti al corpo del ricevente diassestarsineltuocontatto,epermettialletuemanidirilassarsiedientrareincontinuità con i tessuti con cui è in contatto. Immagina ciò che conoscidell'anatomiadiquellaparte.Mantieniunorientamento locale,allaparteconcuihai il contatto fisico, senzachiudere tutta la tuaattenzione inquelpunto,ma cercando di mantenere un campo percettivo relativamente ampio, orientato verso il senso diglobalità, di interezza, della persona. Permetti alle tuemani di sprofondare leggermentenei tessuti,per quanto lo permettano, come se ci fosse un intenzionale avvicinamento delle mani tra di loro.Permetti a entrambe le tuemanidi esseremossedai tessuti. Lascia che i tessuti timostrino le lorodinamichedimovimento.Auncertopuntopercepiraiunadirezionenellaquale i tessutisimuovonospontaneamente, esprimendo una forma fra le tue mani: questo è il loro movimento preferito. Ladirezione preferita è quella che i tessuti prendono in risposta alla presenza di un fulcroinerziale,quindicimostracheitessutinonsonoliberidiesprimersi,bensìcondizionati.Ladirezionepreferitacimostracheitessutisonolimitatinellaloropossibilitàdimovimento.La direzione preferita ha un suo confine: è il punto di movimento massimo permesso dalle forzeinerzialiinunadeterminatadirezione.

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PUNTO DI EQUILIBRIO BILANCIATO (O PUNTO DI TENSIONE BILANCIATA) o NEUTRALITA’NELLO SCHEMA. Questo concetto deriva da un approccio classico definito “Punto Bilanciato diTensioneMembranosaoLegamentosa”.E’unostatoincuitutteletensionipresentineitessutitrovanounpunto di equilibrio, un assestamento, attorno al fulcro inerziale che le organizza. E’ uno stato diequilibriodinamico incuicessa il tiraemollapresentenei tessutie le forze impegnateamantenereunostatocondizionatotrovanounacondizionediriposo.Itessutiaccedonocosìaunostatoneutraleincuileforzegeneratedalfulcroinerzialetrovanounpuntoditensionebilanciata.QuileforzedellaRP non sono più impegnate a contenere le inerzie e mantenere il migliore equilibrio possibile madiventano liberedi sostenere lepotenzialitàdi auto-guarigioneedi auto-regolazionedel sistema.E’consideratoilpuntodimigliorpotenzialeaffinchéilprocessodiauto-guarigionesiattivi.Mentresei in contattocon i tessutiepercepisci le lorodinamichedimovimento, cheevidenziano ledirezionipreferite, lasciachelemanisianomossedaquestimovimenti.Lasciachelemanidiventinoplasticheesiadattinoaimovimentideitessuti.Notaledirezionipreferiteeiconfinideimovimenti.Manmanocheimovimentisimostrano,puoiorientartiallalineamedianadelcorpo(assemediale)peravereunamigliorcomprensionedelloschemacondizionato.Daiiltempoalloschemadichiarirsi.Mentrecontinuiadascoltarepotrestisentire i tessutichemanmanoinizianoadassestarsiattornoaun punto di equilibrio. Puoi sentire la “forma” che i tessuti assumono esprimendo il loro schemacondizionatoementresiassestanopuoisentirecheaccedonoaunostatodiriposo,incuiletensionitrovanounequilibrio.Non sempre questo accade spontaneamente e ci può essere bisogno di un sostegno, soprattuttoquandoilmovimentoèorganizzatoattornoapiùareedi inerzia. Inquestocasosenti i tessutichesimuovonopreferibilmenteincertedirezionisenzaassestarsi.Permettiallafasciadiseguireladirezionepreferita,accompagnandola.Ilmovimentopuòesseremoltopiccolo,daseguiresolointenzionalmente,oppure un po’ più ampio e fisico. La nostra intenzione non è di accompagnare la fascia fino al suopuntodiconfine,madiinvitarlaarallentareericercareunpuntodiequilibrio.Ilpuntodiequilibrioviene trovatoprimadelconfine.Alconfine la fasciaènellasua tensionemassima,primadelconfinepuòtrovareunpuntoincuiletensionipossonobilanciarsi.L’invitointenzionalearallentarepuòesseresufficienteasollecitareunospontaneoassestarsiattornoaunpuntodiequilibrio.Se questo non accade, solitamente puoi notare che c’è come un movimento che dondola avanti eindietrosenzariuscireatrovareunassestamento.Puoiquindiportareun’intenzioneleggermentepiùattivanelletuemanieaccompagnarequestomovimento,cheavràunadirezionepreferita,comeunospingeremaggiormente inunadirezionementredondola, e lo inviti a rallentareprimadelpuntodiconfine della direzione facilitata, finché non riesce ad accedere a una condizione di equilibrio, dineutralità,nellesuedinamiche.Quandoquestopuntovieneraggiuntocominceraiasentirecheitessutisiassestanonellaquiete:siparlaanchedineutralitànelloschema.Quièdovesosteniamoi tessutiastare(sempreattraversolaplasticitàdellenostremani)affinchéqualcosapossaessereliberato.Ricorda che al centrodelle tensioni, delle inerzie, c’è la Salute al lavoro. Lanostra attenzionenonèversocosanonfunzionamaversolaSalutealcentrodiognisquilibrio.Quandoseiincontattoconloschema,domandati“Checosaorganizzatuttoquesto?”.L’ideaèdipoterpercepireilfulcroinerzialelocalecheorganizzalastrutturachehaifralemani.Civorràdeltempoperimparare a percepire il fulcro inerziale, non c’è fretta. Nel frattempo ricordati di mantenere ladomandaaperta.Quandoitessutiaccedonoalpuntodiequilibrio,noncisaràpiùiltirareospingereincertedirezioni,maimovimentisiassesterannoinunospaziodiquiete.Questaquietenonvuoldirechenienteaccade:èunacquietarsiincuiglischemiinerziali,leforzeintrappolate,possonoiniziarealiberarsi.Possiamosentire movimenti nei fluidi che compongono i tessuti, rilasci nei tessuti, forze che si liberano. E’importante riconoscere il punto di equilibrio comeun luogo in cui restare, affinché il processo diliberazione e riorganizzazione possa accadere. All’inizio, quando le capacità percettive non sonoancoraraffinate,potràsembrareunpuntoincuiillavoro“èfinito”,mentreinrealtàsiamonelpuntoincuiillavoro“inizia”.

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Dopo aver avuto accesso al punto di equilibrio attorno al quale le tensioni dei tessuti si bilanciano,possiamoesseretestimonidelprocessodiliberazioneedissipazione.Questoprocessoavvienetramiterilascichepossonomanifestarsiintantimodidiversi(vedisotto).Quandoilsistemasiriorganizza,cominciamoapercepireitessuticomepiùmorbidi,piùespansi,comese tornassero a respirare, a volte ilmovimentodellaRP si presenta esprimendoun’espressionepiùliberaedequilibrata.Nelprocessodiriorganizzazioneè importanteorientarsialla lineamedianadelcorpo,perguidareesostenereilprocessodibilanciamentoeriallineamento.Ricordachelarisoluzioneèsemprequellapossibileinquelmomento,percuinontiaspettarechesianecessariamente“completa”.Durantetuttoilprocessoèimportantemantenereuncontattogentileespazioso,senza“aggrapparsi”aitessuti.Nonostante ilprocessovengadescrittoper fasisequenziali, teniamopresentechenonsempreècosìlineare,maall’internodella stessapratica il processopuò ripetersipiùvolte in forma “ridotta” (es.parziale assestamento nel punto di equilibrio, alcuni rilasci, assestamenti intermedi, ulterioreassestamentonelpuntodiequilibrio,ulterioririlasci,ecc.)perpoiaccedereaunlivellopiùprofondo.

• Orientamentoall’espressionedellaRP(inquestocasoalivellodelritmoCS).• Emergeredelloschemacondizionato,conpresenzadidirezionipreferitedellefasce.• Ricercaeaccessoalpuntodiequilibriochepermette ilbilanciamentodelle tensionipresenti

(orientarsiallaSalute).Domanda:“Checosaorganizzaquesto?”(ricercadelfulcroinerziale).• Processidirilasciodelleinerziepresenti.• Processodiriorganizzazione(orientarsiallalineamedianadelcorpo).

Ilpuntodiequilibriociintroduceaunodeiprincipidell’orientamentobiodinamicochesvilupperemoandando avanti: LA GUARIGIONE AVVIENE NELLA QUIETE. Così come il movimento della vitaemergedallaquiete,ènellaquietecheiprocessidiriequilibrioavvengono.Ilmovimentocimostraloschemacondizionato,mailpuntocrucialeèaccompagnareloschemacondizionatoatrovareunpuntodiequilibriofralesuetensioni:inquestopuntodiequilibrioilsistemaraggiungeunospaziodiquiete,e da qui le forze intrappolate del RdVpossono liberarsi e aiutare il sistema a rilasciare le inerzie eriorganizzarsi.RILASCIOTESSUTALE:orelease, è ladefinizionechesiusaperdescrivere ilprocessocheportaalsensodiammorbidimentoerilassamentochepossiamopercepirequandounarestrizionesiscioglie.Ilrilascioèsempreuneventopositivo,indicediliberazione.Visonomoltifattoricoinvoltinelrilasciodeitessuti:-cessazioneodiminuzionedeiriflessinervosichehannoprodottounincrementoneltonotessutale;-cambiamentimorfologicidaresistenzeelasticheascorrimentoviscoso:questoindicachelefibresisonoallungate,perdendolamemoriamolecolarebiomeccanicadiritornareallalorolunghezzaprimadeltrattamento;-unsensodiincrementonelpassaggiodifluidiattraversoitessuti;-unsensodiincrementonelpassaggiodienergiaattraversoitessuti;-un'emissionedicalore,chesorgedallaregionedelcorpointrattamento;-unsensodiforzacherespingelamanodell'operatorementrepalpaotrattalazonacorporea;-scatticheavvengononelcorpo;-sensodi“scarico”energetico;-presenzadiunapulsazionechecrescefinoaunmassimoepoidecresce.Questoéilfenomenodellapulsazioneterapeutica,chepuòaccaderequandonelcorpodelriceventeèinattounprocessodiauto-correzione.L'ampiezzadiquestapulsazionesembraincrementaredazerofinoaunmassimosottolemanidelpraticante,quindidecresceeallafinescompare.Nonèlapulsazionecardiaca,anchesepuòsembrare quando si sente per la prima volta. Il periodo dimaggiore ampiezza puòmantenersi peralcunisecondioperdiversiminuti.Lasuapresenzacidicechequalcosastaaccadendo.Nontogliamole nostre mani dal corpo del ricevente finché non sentiamo che la pulsazione cessa o divieneimpercettibile.Ricordatidimantenerespaziositànelletuemani.

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Unrilasciodeveessereprovatoperesserecompreso.Sembracheitessutisiammorbidiscano,chesimuovanoinmodopiùsimmetricoechel'areasiapiùsofficeerilassata.Normalmente il lavoro su un tessuto si considera concluso quando l'area accede a uno spazio dimaggiorequilibrioerilassamento,itessutisonopiùmorbidi,elastici,nell’areac’èpiùspazio.PERCEPIREILFULCROINERZIALE:Quando siamo orientati al campo dei tessuti, come quando ci orientiamo al ritmo CS, un fulcroinerzialepuòesserepercepito,ades.,comeunarestrizionetessutalechecondizional’espressionedelritmoCSinparticolareinquell’area.Abbiamogiàdettocheognischemainerziale,alivellodell’organismonellasuaglobalità,èorganizzatoda un fulcro inerziale primario e da una serie di fulcri inerziali secondari. Il primario è ciò cheorganizza loschema, isecondariemergonopercompensazione.Quando lavoriamoorientatialritmoCS,siamoorientatialledinamichelocalidiunaspecificaareaostruttura.Quando ci occupiamo di dinamiche locali (orientamento al ritmo) portiamo attenzione al fulcroinerziale che organizza l’area, ma possiamo ampliare, con il tempo, la nostra capacità di percepirecomeloschemalocaleèinseritonellaglobalitàdelcorpoeseasuavoltailfulcrolocaleèorganizzatoinrispostaadunaltrofulcroprincipale.Ladomandacheportiamonellenostremaniperaprirciallapercezionedelfulcroinerzialepuòessere“Che cosa organizza questo schema?”. Porre questa domanda apre un campo di indagine. Nonentriamo però in questo campo con l’intenzione di cercare, quanto di sollecitare una possibilità. Civuoledel tempoaffinché ladomandavengaprocessatadalsistemaeunarispostaemerga. Ilsistemaamalapazienzadurantequestoprocesso.Noncerchiamoeattendiamochesiailsistemaaparlare.Poniamo ladomandaecimettiamo inattesa.Nonc’ènientechedobbiamo fare.Possiamo iniziareanotarevariecosecheaccadononeitessuticoniqualisiamoincontatto.Possiamosentireitessutichetiranoversounpuntoocheilloromovimentoèimpeditoapartiredaunatensioneinunacertazona.Civuoledeltempoperchéloschemaoilfulcroinerzialediventinoevidenti.Sills(2001)cidice:“Provaa indovinare;permettitidisbagliare.Nel tempo impareraiadaveresemprepiù fiducia inquellochesenti.”Possiamodirecheognischemainerzialehaunasuaconformazionedescrivibileattraverso3aspetti:forma,movimentoequalità.La conformazione è data dall’organizzazione dei tessuti, nonché dei fluidi di cui i tessuti sonocomposti,attornoaisitidipotenzainerziale,quindiincludel’insiemedelloschemainerzialeeifulcriinerziali.Esprimeladeviazionedallostatodiespressioneideale.La forma è data dall’espressione fisica dell’insieme di tensioni, resistenze, densità, rigidità, a livellodellecelluleedeitessutinelloroinsieme.Ilmovimentoriguardailcondizionamentocheleinerziepongonosull’espressionedellamotilitàedellamobilitàdelsistemamentreesprimelaRP(ades.unarotazioneesternapiùampiadaunlato).La qualità può essere espressa a livelli diversi. Ci possono essere sensazioni fisiche di densità,pesantezza, secchezza, congestione, gonfiore, infiammazione, mollezza, debolezza, ecc. Oppure cipossono essere delle tonalità emotive: senso di tristezza, pianto trattenuto, chiusura emotiva, ecc.Queste tonalità emotive possono emergere dalla percezione tattile con tessuti e fluidi, o emergerecomeunarisonanzachesiapredentrodinoi.Avoltelequalitàpossonoevocaredelleimmagini.ComediceSills (2001),nonstiamopalpandosolouncorpo fisico!C’èmoltodipiùchearrivaattraverso lenostremani.“Lavitaèunvasto,inconoscibilemovimentodicompletezzadovenessunoèseparatoenienteèescluso.” ToniPacker17

17Insegnantedi“indaginemeditativa”(meditativeinquiry)dioriginetedesca.

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APPROCCIDIRIEQUILIBRIODEIDIAFRAMMILE MANI SONO SEMPRE POSTE IN MODO CHE I POLLICI SIANO RIVOLTI VERSO LA TESTA DELRICEVENTE.ABITUATIALAVORAREINDISTINTAMENTESIADAUNLATOCHEDALL'ALTRODELRICEVENTE.Poni per prima lamano sulla zona posteriore, datti il tempo di entrare in contatto, di verificare lacomoditàtuaedelriceventepoiaggiungilamanosuperiore.Nonaverefretta.Unavoltaentrataincontattofisicoconildiaframmaspecifico,dattiiltempodientrareincontattocontestessa,allargailcampopercettivo,purmantenendounorientamentoall’areaconcuiseiincontatto,e lascia che lemani diventinomorbide e accoglienti. Non applicare nessuna pressione,ma lascia lamano superiore libera di fluttuare sui tessuti e quella inferiore libera di affondare sul lettino,ricevendo e accogliendo l'area posteriore del cliente. Lascia che fra le tue mani ci sia un senso dispazio.Inizia con un primo momento di ascolto, senza fare o cercare niente, e lascia che pian piano sistabiliscauncontattodifiducia.Semplicementeascoltaelasciacheletuemanisifondanoconitessutidelricevente.Lasciacheunaseriedifenomeniappaianoneltuocampopercettivo,finchépercepisciunassestamentonellarelazionedelcontattofrateeilricevente.Quièpossibileaprirsiall’ascoltodicomelaRP(livellodelIRC)simanifestaattraversoquestispecificitessuti.Aquestopunto, senzaappesantire lamanoe senzaapplicareunapressione, lascia che il contatto sifaccia profondo quanto i tessuti del diaframma te lo permettono. E’ come invitare le mani adavvicinarsi intenzionalmente fradi loro,manon c’èuno spingerequanto l’attivarsi di un’intenzioneenergetica.Questosprofondarepuòrestarepuramenteintenzionaleoppurecorrispondereauncertogradodiadagiamentonei tessuti.Lacosa importanteèchenonsia impostooapplicatodall’esterno,machiamatodadentro,dai tessuti.Nell’attivare l’intenzionediavvicinare lemanidialoghiamocon itessutienegoziamoconloroilpuntodicontattocheritengonoappropriato.Entra in contatto con la percezione delle fasce come sono strutturate sul diaframma sul quale stailavorando.Manmanoche lemanisprofondanonei tessuti inizieraiasentire lamotilitàe lamobilitàdei tessuticoniqualiseiincontatto.Permettiaquestimovimentidimostrarsiedidefinirsi.Permettiaentrambele mani di galleggiare sui tessuti e di essere mosse da questi movimenti. Fai attenzione a nonagganciareitessutieanonamplificarneimovimenti.Lasciacheaccadanosottoletuemani,ascoltali.Notaledirezionipreferite.Portaattenzionealledirezionideitessutiincontattoconentrambelemani.Ilcontattoconlafasciadeidiaframmièuncontattodiversodaquellocheutilizziamoades.alcranioperascoltarel’espressionedellaRP.Lafasciahaunaqualitàelasticaerichiedediesserebenincontrataalivellodellesuedensitàetensioniperpoteraccederealpuntodiequilibrio.Dinuovo,nonvuoldireche dobbiamo avere un contatto pesante, ma che dobbiamo negoziare il giusto contatto, che puòvariaretantissimodaunclienteaunaltroodaunmomentoaunaltrodurantelastessaseduta.Avolteildiaframmacichiederàuncontattomolto leggeroespazioso,altrevoltecichiamerà fisicamente inprofonditàdentroitessuti.Quandoimovimentisidefiniscono,possiamonotarechele fasce,benincontratedalnostrocontatto,inizianospontaneamentearallentareimovimentinella lororicercadelpuntodiequilibrio.Questoèpossibile perché il contatto delle nostre mani diventa un fulcro di orientamento per i tessuti nelprocessodiauto-equilibrio.Seinvecenotiamocheilsistemafaticaadaccederealpuntodiequilibrio,possiamointenzionalmenteinvitareitessutiarallentareiloromovimentietrovareunpuntodiequilibrioprimacheilmovimentosispingaversoilsuoconfinemassimo.

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Unadomandautiledatenerenelletuemanipercercareinformazionirispettoalfulcroinerziale:“Checosaorganizzaquestoschema?”.Prendil’abitudineaporreladomandaancheseall’iniziotisembreràdifficile poter avere una risposta. Tenere un orientamento alla linea mediana del corpo può dartiinformazionisulloschemacondizionato.Anchesesiamoincontattoconl’emergeredeglischemicondizionati,ilnostrointeressenonèperciòche“nonvabene”maèrivoltoallaSalutecheèsemprepresente.Quando i tessuti accedono al punto di equilibrio bilanciato, diventa più evidente lo schema che licondiziona,l’areafralenostremanicimostraunaformachesiorganizzaattornoaunfulcroinerziale.Dalpuntodiequilibrioilsistemainizieràadissipareleforzeinerzialiintrappolatetramiteprocessidirilasciodeitessutiedeifluidichelicompongono,perpoiaccedereallariorganizzazione.Persostenereilprocessodiriorganizzazioneorientatiallalineamedianadelcorpo.Portiamoattenzionealfattocheilprocessononèlinearecomelodescriviamo,echespessoquellocheaccade è un susseguirsi di più fasi di semi-assestamento, semi-dissipazione, semi-riorganizzazioneprimacheilsistemaaccedaalpuntodiequilibrio.Ricordiamocheogniprocessoèunicoeanchechecipossonovoleremoltiprocessiprimachequalcosaveramente si assesti e si riorganizzi. In condizioni di tessutimolto congestionati a volte è già tantoarrivareaunsensodiacquietamentosenzanemmenoveramenteaccederealpuntodiequilibrio.E’ veramente importante, con la pratica, sviluppare un senso di fiducia nelle capacità di auto-regolazionedelsistemaedellaRP.Vediamooralepresespecificheperognidiaframma.

DIAFRAMMARESPIRATORIO

Questodiaframmaèlachiavedellarelazionefralestrutturetrasverse.Sitrovaalcentrodelsistema,creandouncancellodipassaggiofralapartesuperioreequellainferiore.E'importantedareilmaggiorsostegno possibile a questa area nella sua possibilità di apertura e di connessione tra il visibile el'invisibile,tral'accettabileel'inaccettabile,tralaconsapevolezzael'inconsapevolezza.Datalasuafunzionedicrocevia,èsempreimportantetrattareilrespiratorio,possiamoanchedirechesenonsaicosafarepuoiandaresuldiaframmarespiratorio.Ricorda che al centro del diaframma respiratorio c'è un grosso tendine che è in continuità con ilpericardiodelcuore.Lamanoposteriore(polliceversoilcranio)vienepostainmododaaccoglieresulpalmolacolonnaallivello tra T10 e L1. Dopo aver stabilito il contatto, poni l'altra mano anteriormente, sulla parteinferioredellacassatoracica,cosìdaaverenelpalmopartedellosterno,ilprocessoxifoideoelazonasuperioredelplessosolare.Entrambelemanisonoaperte,conleditaleggermentedivaricate.

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DIAFRAMMAPELVICOIniziamodaquestodiaframmainquantoèilpoloinferioredelsistema,basesucuisipoggianoipolisuperiori,ispirandocialprincipioembrionalepercuilosviluppoavvienedalbassoversol’alto.Ilpelvicopuòtrasportaretematichelegateallasessualitàealvaloredisé.E’un’areadelicatainquantopuò trattenere tematiche legate ad abuso sessuale. E' bene far sapere al ricevente che andremo alavoraresuquestazona(“adessodovreiandarealavoraresullazonapelvica,vabene?”),soprattuttoseabbiamolasensazionechelapersonapossaaveredelledifficoltà,coinvolgendolapersonaattivamentechiedendoledipoggiareleditasullasinfisipubica,cosichepossiamotrovareilgiustocontattosenza

“vagare”perlazona,rischiandodicrearescomoditànellapersona.Chiediamoallapersonasesisentecomoda una volta che abbiamo posizionato lemani, dandole cosi anche la possibilità di esprimerel'eventualedisagio.Altrevolte invece ildisagiopuòesseredell'operatore,e lestesseprocedureciaiutanoa “rompere ilghiaccio”.Poniunamanosottoilsacro,inposizionetrasversale,cosichelespinecorranoattraversoiltuopalmo,ricordandodiusarelamanoconilpollicerivoltoversoilcraniodelricevente.Dattiunattimopersentirticomodoinquestaposizione,epoiponi l'altramanoanteriormente,sullaparte inferiore dell'addome, così che l'eminenza tenar della tua mano tocchi il margine superioredell'ossopubicoelarestantepartecopralaregionesovra-pubica,conleditaleggermentedivaricate,inmododacoprireunamaggioreareapossibile.Perfarequestopuoiappoggiarelamanosullapanciaepoilasciarlascivolareversolasinfisipubicaoppurepuoichiederealclienteditoccarelasuasinfisipubicaconledita.Entra in contatto con le fasce pelviche disposte come delle amache che si intrecciano sul fondo delpavimentopelvico.

INGRESSOTORACICO

Nonèunveroepropriodiaframma,malotrattiamocometaleinquantoéunluogoincuimoltefascesi pongono inmodo trasversale. E’ una zonada cui passanomolte strutture importanti, comevene,arterie,nervi.Letensioniinquestazonapossonogenerarepressionenelloscorrimentodeifluididaeversoilcranioepossonocontribuireallacongestionedeisenivenosi,provocandosintomicomemaldi

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testa,giramentidi testaebassavitalità.E' ildiaframmacheè importante liberareprimadiandareafarequalsiasicontattodiliberazionesullazonadelcranio(chevedremodal2°livelloinpoi).Lamanosullazonaposteriore(polliceversoilcranio)vienepostainmododaaccoglierenelpalmolevertebrechevannodaC7aT3.Dopoaverstabilitoilcontatto,poni l'altramanosullazonaanterioresubitosottoleclavicolecosìdaaccoglierelosternosottoilpalmo.

ULTERIORIDINAMICHEINERZIALITESSUTALI

Porteremo adesso l’attenzione verso altri aspetti che contribuiscono allo scorrimento più o menoliberodelle fascenel corpo e chedunquehannoun’influenza sulla libertàdi espressionedelMRPedellaRP.Ilprimoaspettoacuiporteremoattenzionesonolecicatrici,checomeèintuibile,possonocreareunimpedimentoalloscorrimentodeitessuti.Vedremopoi learticolazioni, chevengonoconsideratecomedeipiccolidiaframmi,quindiareedovepotenzialmenteèpiùfacilecheinerzierestinointrappolate.Poipasseremoaimuscoliileo-psoas.

LECICATRICIAlla base dell’approccio CS c’e il concetto di CONTINUITA’ FASCIALE e di LEGGERAMOBILITA’ delsistema delle fasce. Le cicatrici rappresentano un evento interessante nellamobilità fasciale e sonoall’originedimoltedisfunzionidellafascia,creandounostacoloeunpuntodidisorganizzazione,chevaainfluiredirettamentesullamotilitàemobilitàdelMRP.Con l’esperienza si è rilevato che sono importanti tanto le cicatrici profonde, dovute a interventichirurgicioagrossitraumi,quantolecicatricipiùsuperficiali.Avoltelarispostaaunadisfunzioneconorigineinunacicatricecomparemoltolontanodallacicatricestessa,alpuntochepuòsembrareinverosimile.Unacicatriceappendicolarepuòesserelacausadimalditestaodidolorealleginocchia.Le cicatrici sono delle aree che facilmente trattengono inerzie importanti.Nel tempo impareremo ariconoscere le priorità di lavoro. Nel frattempo, come linea guida, possiamo dire che vale la penaoccuparcidellecicatricinelleprimesessioni.Almomentononcioccupiamocicatricisullatesta,perchéiltrattarlenecessitaabilitàdiriequilibriodelcranio,cheancoranonsonostateaffrontate.RIEQUILIBRIOdelleCICATRICINel lavorareunacicatriceabbiamobisognoditrovareunaposizioneincuiunamanosiaposizionatapreferibilmente al lato opposto di dove si trova la cicatrice. Ad es., se la cicatrice è quelladell’appendicite,posizioniamounamanonellaparteposterioredelcorpocorrispondenteall’areadellacicatrice.Poiponiamogentilmente lapuntadelleditadell’altramanosullacicatrice.Comesempre,èimportantetrovareunaposizionecomodaincuipoterstarealungo.Comeognivoltacheentriamo inunanuovaposizione,prendiamounattimodi tempoperverificarechesicreiunassestamentoreciproconellarelazioneattraversoilcontatto.Prendicontattoconlazonacreandounospaziointenzionalenelqualeilcorpopossasentirsiliberodiesprimereunmovimentoinquestotessutospecifico.Lamano sottostante funge sia da sostegno energetico, sia da contatto con imovimenti che i tessutidell’areaesprimonoinrispostaallapresenzadellacicatrice.Quindilungotuttoilprocessoentrambelemanisonocoinvolte.

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Leditasullacicatriceelamanooppostamantengonounsensodigalleggiamentosuitessutiementrepermettonoaimovimentidiesprimersivengonomossedaquestimovimenti.Facciamoattenzioneanon agganciare i tessuti e a non amplificarne i movimenti. Lasciamo che semplicemente accadano,mentrenotiamoledirezionipreferiteel’emergerediunoschema.Ricordachesiamoincontattoconlafascia,chehaqualitàplasticheerichiedediesserebenincontrataalivellodellesuedensitàetensioniperpotermostrareglischemiepermetterel’accessoalpuntodiequilibrio.Senecessario,accompagnailmovimento,avendocuradiinvitarloarallentareperricercarel’accesso al punto di equilibrio, che viene trovato prima che il movimento arrivi al suo punto diconfine.Una volta che i tessuti si assestano attorno a un punto di equilibrio, abbi la pazienza di aspettare iprocessidirilasciodelleinerzie,delletensioni,epoiiprocessidiriorganizzazione.Mantenere un orientamento consapevole verso la linea mediana del corpo nella fase diriorganizzazioneaiutailprocesso.Cicatrici“importanti”possononecessitaredilavororipetutoneltempo.Possiamosolofarequantocièpermessodalsistemaognivolta,nondipiù.Sempre come linea guida per il processo di apprendimento, dopo aver sostenuto il processo diriequilibrio della cicatrice, può essere utile prenderci cura del diaframma più vicino e di quellorespiratorio. Il diaframma più vicino può aiutare ad approfondire il riequilibrio nell’area dellacicatrice,ilrespiratorioèimportanteperaiutareilcorpoalasciarandareletossinechesiliberanoconillavorosullecicatrici,grazieallasuaconnessioneconfegatoecistifellea.E’ utile indicare alla persona di bere abbastanza acqua il giorno della sessione e il successivo, peraiutareilprocessodismaltimentodelletossinechesiliberanoquandountessutocontrattosirilassa(questaèunabuonaindicazioneingenere,dopolesessioni).

LEARTICOLAZIONILeossaprendonocontattofraloroalivellodellearticolazioni,cherisultanopiùomenomobili.Nelle articolazioni avvengono prevalentemente 2 movimenti opposti, che possiamo guardare a 2conversazionicheintrattengonoconlastrutturaglobaledelcorpo:

• compressione:quandosostengonoilpeso• allungamento:quandovengonostirate

Ad es., nell'articolazione della spalla abbiamo la compressione quando ci si appoggia sulle mani, eallungamentoquandosicammina.Learticolazioniintrattengonocosìundialogotralamobilitàel'immobilità,tralacadutael'equilibrio.Learticolazionipossonoesseresuddivisein(Olsen,1994):

- FIBROSE: non c’è cavità articolare, ossa tenute insieme da tessuto connettivo fibroso;alcuneaccentuanoalmassimolastabilitàriducendoalminimolamobilità(es.suturedelcranio)altreconsentonomaggiorelibertàdimovimento(es.collegamentoradioeulna).

- CARTILAGINEE:nonc’ècavitàarticolare,leossasonocollegatetramitetessutoconnetivocartilagineo con tessuto fibroso di supporto (es. disco piatto che separa i corpi dellevertebreolasinfisipubica).

- SINOVIALI(quellecheciinteressanoinquestasede):lesuperficiarticolaridelleossasonorivestite di cartilagine e si trovano all’interno di una capsula fibrosa piena di liquido erivestita dalla membrana sinoviale. Include la maggior parte delle articolazioni cheriusciamoapercepirequandomuoviamoilcorpo,ades.spalle,anche,ginocchia,caviglie,gomiti,ditapiediemani,polsi,maanchearticolazionefraatlanteedepistrofeo(2°livello)earticolazioneacernieradellamandibola(4°livello).

La cartilagine è un rivestimentomadreperlaceo bianco. Ha una composizione simile all'ossoma èmaggiormente idratata e più elastica, serve per proteggere l'osso sottostante dalle sollecitazioni dipressione e sfregamento. La cartilagine è concepita per sopportare queste sollecitazioni, èrelativamenteelasticaeformaunaparetemoltolisciachepermettealleduesuperficidiscivolareuna

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sull’altra durante il movimento. La cartilagine non è vascolarizzata e si nutre grazie al liquidosinovialeeall’ossochericopre.Lacartilaginepuòesserelesasiaacausadieventitraumatici,chepereccessiva usura. La lesione cartilaginea si chiamaartrosi e si accompagna spesso a una sofferenzadelleregioneinteressataconrigiditàarticolareemuscolare.Il liquido sinoviale è secreto dallamembrana sinoviale delle articolazioni ed ha una consistenzasimileall’albumedell’uovo.Nutreeproteggelepartiterminalidelleossa,impedendonelosfregamentodurateimovimenti.Nellostatodiriposoquestoliquidoèpiùdenso,edèresponsabiledellamaggiorerigidità mattutina. Si fluidifica con il calore prodotto dal movimento. Le membrane sinoviali sonomodificazionideltessutoconnettivoedipendono,perilnutrimentoeperl’eliminazionedeimaterialidi scarto, dalla circolazione del sangue. Quando le membrane sinoviali sono infiammate possonosmetterediprodurreliquidosinoviale,producendoartriti.RIEQUILIBRIOdelleARTICOLAZIONIOgni articolazione può essere considerata come un diaframma, in quanto rappresentano delleinterruzionitrasversalisulladisposizionelongitudinaledellefasce.La corretta tensione fasciale a livello articolare non é solo importante per la libertà di movimentodell’articolazionestessa,maancheperildrenaggiodituttoildistrettocorporeoavalle.L’articolazionehamicro-movimentifasciali,superficialie/oprofondi.Lalorodirezionedipendedallestruttureanatomichecheligeneranoechesonodiversedaarticolazioneadarticolazione.Perunacomunicazioneadeguataconilrestodelcorpo(ricordiamolacomunicazionetratuttiisistemidelcorpo)eperun'adeguatamobilità, learticolazioninecessitanodispazioallorointerno:aiutareilsistema a ricreare questo spazio è uno degli obiettivi principali del lavoro sulle articolazioni Ogniarticolazionenecessitadispazioperpermetteremovimentoeazione,siaall’internocheall’esterno.Illavorosullearticolazioniélavorosuitessuti:nonsolosulleossa,masuifluidi,tessutiefasce.Learticolazioniperiferichesonoorganizzatedaunfulcronaturalelungolalineacentrale:

• le articolazioni degli arti inferiori hanno il loro fulcro naturale di movimento alla 5°vertebralombare(L5);

• quelledegli arti superiorihanno il loro fulcronaturaledimovimentoalla7° vertebracervicale(C7).

E’ importante mantenere un orientamento consapevole al fulcro naturale dell’articolazione con laqualelavoriamosiaperricevereinformazionirispettoaglischemiinerzialipresentisiaperguidareilprocessodiriequilibrio.E’normalecheall’iniziononsiafacilepercepireilfulcronaturaleelasuarelazioneconl’articolazione:mantenere l’orientamento non vuol dire riuscire a sentire ma permette, nel tempo, alla capacitàpercettiva di iniziare a svilupparsi. E’ importante mantenere la nostra intenzione orientata versoquestapossibilità,comeunadomandaaperta“Qualeè larelazionediquestaarticolazionecon il suofulcronaturale?”.Il primo passo nel lavoro con le articolazioni è, come sempre, trovare una posizione comoda in cuiavvolgerel’articolazionefralenostremani,inmodochequestosiacomodosiaperl’operatoresiaperil ricevente. Trovata la posizione ci prendiamoun attimoper verificare che si crei un assestamentonellarelazioneinstauratadalcontatto.E’possibileascoltarel’espressionedellaRPalivellodell’articolazioneequestocipuòdareindicazionisullostatodiquestazona.Abbiamol’articolazionediunapersonatralenostremani,lemanil’avvolgonoegalleggianosuitessuti,rilassateeleggere,inmododanonimpedirequellocheavviene.Altempostesso,peressereincontattocon la struttura profonda dell’articolazione, l’intenzione é quella di muoversi con le mani versol’internodell’articolazione stessa, lasciandole sprofondarequanto l’articolazione èdisposta a lasciarentrare.Ricordiamochesprofondarenonvuoldirestringerenépremere,èunaqualitàprincipalmente

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energeticaeconseguentementefisica,concui lemani incontranoletensionie le inerziepresentineidiversitessuticheformanol’articolazione(tendini,muscoli,ossa,fasce).Mentreascoltiamo imovimentiche inizianoamostrarsi, con le lorodirezionipreferite,manteniamoun contatto locale e apriamo il campo percettivo per poterci orientare al fulcro naturaledell’articolazione con la quale siamo in contatto, che ci può rilevare informazioni utili rispetto alloschemacondizionatoealfulcroinerzialeprincipalecheloorganizza.E’importantesaperaspettare,inatteggiamento ricettivo finché uno schema comincia a emergere. I movimenti si mostrano sotto lemani, chiedendo alla mano di adattarsi (se le mani sono rigide non permettiamo ai movimenti dimostrarsi), e facciamoattenzione anonamplificarli, quandopiuttosto a rallentarli senecessario. Lanostraintenzioneèdiinvitareimovimentidell’articolazioneadassestarsiattornoaunpuntodiinunacondizionediequilibriodelle tensionipresenti, inmodoche levarie tensionipossanoaccedereaunpunto di riposo dal quale le forze intrappolate possano iniziare a liberarsi, dissipandosi, per poiaccedere al processo di riequilibrio. Nel processo di riequilibrio ci orientiamo sia verso il fulcronaturaledell’articolazionesiaversolalineamedianadelcorpo.Portaattenzionea tutti i segnalidi release, finoadarrivareaunpuntodi rilassamento finale, incuil'articolazioneaccedeaunacondizionedirilassamento,spazio,morbidezza.Aquestopuntoèpossibileorientarci nuovamente all’ascolto della RP (in questo caso siamo orientati al ritmo CS) e notare icambiamentinellasuaespressione.Dopol'articolazioneèutileriequilibrareildiaframmapiùvicino,sededelfulcronaturalerelativo.Unbuonmodoconcuiconcludereèconunapresachecontatticontemporaneamentel’articolazioneeil suo fulcro naturale, es. una mano sotto il ginocchio e 1 sotto l’area di L5 (simile alla presa delpelvico). Tenere le due parti, ascoltare la loro relazione e permettere un assestamento in questarelazione.

MUSCOLIPSOASeILIACI

Gli psoas sonodeimuscoli potenti e imponenti chepartecipano alla deambulazione, permettendo iltrasferimentodelpesodelcorpodal troncoallegambeeaipiedi.Sonomuscoliprofondichestannosottovariorganieviscerieveneintestinalieaddominali.

" Permettono la stabilizzazione e ilmantenimento dell’equilibrio della colonna, dato che sonoattiviinpressochétuttelepostureeneimovimentidellacolonnalombare.

" Sonomuscolichecontribuisconoalraddrizzamentodellacolonna." Fungono, per le inserzioni che hanno con le vertebre lombari, da impalcatura della colonna,

perchéiquattromanicottimuscolaridicuisonocostituiticontribuisconoasostenerla.Solitamente vengono chiamati ileo-psoas poiché vista la vicinanza delle loro inserzioni possonoperalcuniessereconsideraticomeununicomuscolo.Nel momento dello sviluppo, la curvatura lombare dove trovano inserzione gli psoas, è quella chepermetteilpassaggiodallaposizionecarponidelbambinoaquellaeretta.Seportiamoattenzioneallaposturapossiamonotareche:-inposizioneerettalopsoaspermetteilsollevamentodelginocchioversoiltronco;-nelpassaggiodallaposizionesedutaaquellaerettapermetteallacolonnadiflettersi.A femore fisso lopsoasdetermina l’inclinazione laterale, la flessionee la rotazionedal latooppostodellacontrazione,el’iliacoportailbacinoinantiversione.Seilbacinovienemantenutofisso,insiemeflettonoilfemoreinlieveadduzioneerotazioneesterna.

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fontewww.medicinapertutti.altervista.com

Imuscoliileo-psoassonolachiavediuncorpoequilibratoebenorganizzato.Neabbiamo2,unoperlato,ognunocompostoda3fascimuscolariconfunzionispecifiche.Ilgrandepsoasè attaccato aT12 e alle 5 vertebre lombari, scende anteriormente al di sopradelpubeesiattaccanellaparteinternadellacosciaalpiccolotrocantere.Inposizioneerettapermetteilmovimentodisollevamentodelginocchio;nelpassaggiodallaposizionesedutaaquellaerettapermettelaflessionedellacolonnavertebrale.IlpiccolopsoaspartedaT12esiuniscealbordodelpube,contribuendoall’allineamentodelbacinoquandosiamoinposizioneerettaeimpedendoagliorganidellazonadicadereinavanti.E’unmuscoloresiduodall’evoluzionedallaposizionecarponiaquellaerettaedeinviadiestinzione, infattialcunepersonenonlohanno.Ilm. iliacoè attaccato alla cresta iliaca e allaparte internadell’osso ileo estendendosi in avanti aldisopra del pube e attaccandosi sul piccolo trocantere. Permette movimenti che richiedono forza,comequellodicalciareunapallaodicorrere.

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Lalorointegrazione,attraversoconnessionitendinee,haun’influenzaprofondasullazonapelvica.Semuoviamo il pube avanti e indietro, questi sono i muscoli coinvolti. Li possiamo contattare anchecontraendoim.delventre,portandolapanciaindentro.AndiamoavedereleCONNESSIONIdiquestiimportantimuscoliconaltrepartidelcorpo:-Questimuscoli collaborano conquelli addominali (congiunti con sterno, gabbia toracica e pube), iqualipermettonoalmovimentoiniziatodagliileo-psoasdiproseguireconforzaeresistenza.- Sono connessi con il diaframma respiratorio, che si attacca sulla colonna vertebrale a livello dellevertebre lombari. Il diaframma respiratorio, come i m. ileo-psoas, risponde a due diversi ritmi delcorpo, quello viscerale e quello scheletrico. Muovendosi verso l’alto e verso il basso durante larespirazione,massaggiagliorganielevertebre.-L’esofagoealcuninervipassanoattraverso ildiaframma; l’aortasiappoggiaappenadietrodiesso,seguendoladirezionedeglipsoasescendendolungolegambe.- Una complessa rete di nervi simuove attraverso e attorno agli psoas, creando comunicazione travisceriecervello.-Ognireneesituatolateralmentealm.psoas.-Lavescicaegliorganiriproduttivisonoposizionatidifronteaglipsoas.Laposizionediquestimuscolièsiaverticalechediagonale.L’ileo-psoas si può contrarre o flettere. E’ importante nella deambulazione, permettendo iltrasferimento del peso del corpo dal tronco alle gambe e ai piedi, permettendo alla colonna distabilizzarsi continuamente durante ilmovimento. Ilmovimento della deambulazione viene iniziatodal tronco e trasmesso dagli psoas. Inoltre gli psoas controbilanciano la relazione dei movimentiantero-posteriori. Questo li rende indispensabile per l’equilibrio.Moltimalposizionamenti posturalisonodovutiatensionianomaleinquestimuscoli.Gli psoas funzionano come una pompa idraulica, stimolando i movimenti dei fluidi cellulari. Nelladeambulazione infatti, attraverso la continua contrazione e allungamento, le viscere e la colonnavertebralevengonomassaggiatepermettendoun’attivazionecellulareedunflussocontinuodisangue.Animando la zona pelvica e le gambe influiscono inoltre ad una profonda attivazione delle funzionianaliesessuali.Attraverso il movimento dei muscoli, anche le ossa si muovono, e sono appunto le ossa ad esserepreposte al supporto del peso, non i muscoli, attraverso le articolazioni che servono appunto adistribuireilpesoinmodoappropriatoversoleossa.CONSEGUENZEDELLETENSIONIACARICODEGLIPSOAS:• Una contrazione di questi muscoli può accentuare la curva lombare (lordosi), con conseguente

alterazionedellev.toracicheecervicali(cifosi),egettalebasidellascoliosi.• Quandoglipsoassonocontratti,cisaràancheunoscompensoalivellodiorganicheoccuperanno

uno spazio più ristretto e non fisiologico, si avrà un addensamento di liquidi che nonpermetterannounmorbidomovimentodiorganiecolonna.

• I dolori mestruali possono essere una conseguenza della contrazione di questi muscoli, e cosìanchel’infiammazionedelnervosciatico.

• In presenza di cicatrici, che sono fulcri inerziali trattenuti nei tessuti (es. appendicite), èmoltofacilechel’ileopsoassiacoinvolto.

• Seunapersonastringeabitualmenteidenti,avràquasisicuramenteancheglipsoascontratti.• Questomuscoloentrainfortetensioneancheduranteilperiododellagravidanzaedelparto.• Negli sportivi, le tantoutilizzate flessionidel troncoda sdraiati con lemani intrecciatedietro la

testaperrinforzaregliaddominali,inrealtànonfannoaltrocherinforzarelopsoas,adannostessodella schiena. Avere l’ileo psoasmolto sviluppato e soprattutto accorciato non è l’ideale, poichéessoprovocatrazioneinavantidelbacinoediconseguenzadellazonalombaredellacolonna,conunalordosichesiaccentua.

• In questo muscolo somatizziamo emozioni e memorie profonde (paura, rabbia, dolore): unatensionemuscolareinquestazonadellaschienapuòportarefacilmenteadellealterazioniemotive.

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COMESIOSSERVAUNATENSIONESUGLIPSOAS:• Avvicinandounaall’altra lecavigliedelriceventesupino,seunodeglipsoasè tesosinoteràuna

gambapiùcortarispettoall’altra.• Piùspessol'attenzionesaràcatturatadaglipsoasaseguitodell'ascolto,senzachenecessariamente

ci sia una manifestazione esterna come quella descritta sopra. E' una percezione che mi puòarrivareinpiùmodi,inparticolareportandoattenzionealfulcronaturaledellearticolazionidellegambe L5: possiamo dire che ogni volta che lo troviamo in condizione inerziale gli psoas sonocoinvolti,ocomecausaocomerisposta.

RIEQUILIBRIOMUSCOLIILEO-PSOASLe dinamiche dei muscoli ileo, psoas e piriformi influenzano direttamente l'area pelvica; gli psoasinoltre si connettono direttamente con l'area del diaframma respiratorio, dato che si inseriscono alivellodella12°vertebratoracica.Il diaframma pelvico è particolarmente importante nel lavoro di autoregolazione e riequilibrio delMRP, in quanto l'equilibrio del sacro, la base cranica e la colonna vertebrale/canale durale siinfluenzanoreciprocamenteinmododiretto.LavertebraL5èilfulcronaturaledellegambeedituttelesuearticolazioni,edinamicheinquesteareesonospessomotivoditensioniesquilibri.Imuscolichesi inseriscononelleossadellepelvidiventandotendiniepoiperiostioeossostesso;seper motivi fisici, emotivi o altro non riescono a esprimersi nel movimento in maniera equilibrata,influenzerannoinmanieradirettailMRP.Imuscolipsoas fannopartedella colonna lombareegli iliacidellapartepelvica,maunendosi inununico tendine che si inserisce nel femore possono creare delle tensioni sull’osso sacro, così come ipiriformi possono far traslare lateralmente l’osso sacro. Queste tensioni sono causa di rotazionidell’intero diaframma pelvico e di spostamento del naturale fulcro delle gambe a livello di L5, cosicomeinfluenzanodirettamente(psoas)oindirettamenteildiaframmarespiratorio.Anchelearticolazionieilsistemafascialedellegambenesonocoinvolte.Nelprocessodiriequilibriodeisopracitatimuscoli,prendiamoparticolarmenteinconsiderazionelecaviglie,leginocchiaeleossailiache.E’attraversoquestearticolazionichedolcementepossiamoinvitarequestimuscolietendiniaricercareunequilibrio.Possiamo riconoscere la presenza macroscopica di dinamiche non in equilibrio a inizio sessione,quando il riceventeégià steso sul lettino:perglipsoasquestedinamichesipossonoesprimereconuna gamba più corta (psoas contratto) e una più lunga; per i piriformi con una gamba più aperta(piriformecontratto)eunapiùchiusa.Manmanochelasensibilitàpalpatoriaaumenta,diventeremoingradodipercepireanchedinamichepiùmicroscopiche.Inunlavorodisupportoallapossibilitàdiauto-regolazionediquestestrutture,possiamosiarivolgercidirettamenteauncontattoconquestimuscoli (presasull’inserzionedellopsoasa livellodelpiccolotrocantere,oppurecontattoconquestainserzioneeconl’areachecoinvolgelevertebredaT12aL4)siautilizzarealtriapprocciattraversoiqualiindirettamentecontattareglipsoas(levariearticolazionidellegambeedelbacino,idiaframmirespiratorioepelvico).Presasull’inserzionedellopsoasa livellodelpiccolo trocanteredel femore: inquestapresa lemanisonoposizionateinmodocheipollicisianorivolti indirezionecaudale.Unamanosiposizionasottolacoscia,conillatodelmignoloincontattoconlapiegadelgluteo;l’altramanosiappoggiasullapartesuperioredellacoscia,conillatodelmignoloappoggiatovicinoall’incavodell’inguine.PresainserzionepiccolotrocantereeareadaT12aL4:inquestapresaunamanoèpostasottolacosciacomenellapresaprecedente,mentrel’altramanoèsottoallaschiena,conlapresainferiorediquandocontattiamoildiaframmarespiratorio.Quindiquicitroviamoconla1°manoconilpolliceindirezionecaudaleela2°manoconilpolliceindirezionecraniale.

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Indipendentemente dalla presa utilizzata, ci diamo il tempo di percepire un assestamento nellarelazione del contatto. A questo punto entriamo in contatto con la struttura che ci interessa,attraversandointenzionalmenteivaristraticheciseparanodauncontattodirettoconquestimuscoli.Entrambelemanisprofondanointenzionalmenteneitessuti.Inizieremoanotaredeimovimenti.Permettiamoaquestimovimentididiventarechiariedimostrarcii loro schemipreferiti.Durantequesta fase il contatto con il fulcronaturaleL5 ci aiuta ad avereunsensopiùchiarodeglischemiditensioneedellalocalizzazionedelfulcroinerzialecheorganizzaquestischemi.Manmanocheloschemainerzialediventaevidente,permettiamoaitessutidiassestarsiorientadosiversounpuntodiequilibrio,incuitutteletensionipresentipossanotrovareunbilanciamento.Quandoitessutiaccedonoaquestopuntodiequilibrio,permettiamoalprocessodidissipazionedelletensioniediriorganizzazionediaccadere,conpazienzaesenzafretta.Nella fasediriorganizzazionel’orientamentoalfulcronaturaleL5ealsensodilineamediananell’areadellacolonnavertebraleèsiaunaguidaperilsistemasiaunindicazionedeicambiamentichestannoavvenendo.Durantetutto ilprocessoé importantericonoscere il tipodispaziochestatra lenostremani, lesuequalità ed espressione, mantenendo una costante presenza a quello che succede, mentre lososteniamo.L’ascoltodelsacroprimadellavorocontribuisceadarciindicazionisullacondizionedell’area;dopoillavorodifornisceindicazionisulriequilibrioavvenuto.“Siamo il dischiudersi vivente della vita stessa. Nessuno puòcontrollarequestodischiudersi.(...)C'èlapossibilitàdiportareattenzione,diessereveramentepresenti,ediascoltarelanostracondizioneumana.Possiamocondividereciòcheimpariamoperilmiglioramentoditutto?”

FranklinSills18,2001

18Statunitense,èunodeiprincipaliinsegnantidiCraniosacraleBiodinamico,fondatoredelKarunaInstituteinInghilterra

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GLOSSARIODELLEABBREVIAZIONI

CS:cranio-sacraleC7:7°vertebracervicaleFI:fulcroinerzialeFN:fulcronaturaleIRC:impulsoritmicocraniale LCS:liquidocerebro-spinaleL5:5°vertebralombareML:MareaLungaMM:MareaMediaMRP:MeccanismoRespiratorioPrimario

MTR:membraneatensionereciproca(meningi)QD:QuieteDinamicaRCS:ritmoCSRdV:RespirodellaVitaRP:RespirazionePrimariaSCS:sistemacranio-sacraleSN:sistemanervosoSNC: sistema nervoso centrale (cervello e midollospinale)