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1 LA RIFORMA 2007 - 2013 DELLA POLITICA DI COESIONE: IL NUOVO CICLO DI PROGRAMMAZIONE Consiglio Regionale dell'Abruzzo Direzione Affari della Presidenza e Legislativi Servizio Legislativo – Ufficio 5^ e 6^ Commisione - Normativa Comunitaria Dispensa Informativa

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LA RIFORMA 2007 - 2013 DELLA POLITICA DI COESIONE:

IL NUOVO CICLO DI PROGRAMMAZIONE

Consiglio Regionale dell'AbruzzoDirezione Affari della Presidenza e Legislativi

Servizio Legislativo – Ufficio 5^ e 6^ Commisione - Normativa Comunitaria

Dispensa Informativa

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Introduzione

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Il Consiglio dell’Unione Europea il 19 dicembre 2005 ha deliberato le Prospettive finanziarie 2007-2013.La riforma proposta è di ampia portata, essendo destinata a ridisegnare il panorama della solidarietà europea nel contesto dell’Unione allargata a 27 Paesi.I principi della Politica di Coesione, pertanto, si adeguano al fine di venire incontro al cambiamento dei nuovi scenari economici e socio-culturali che interesseranno il territorio dell’Unione, introducendo un approccio strategico differente rispetto alla precedente programmazioneQueste dispense, lungi dal volere esaurire una tematica così complessa, cercano di essere un aiuto all’introduzione dei concetti base della nuova programmazione.

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Origini della Politica di Coesione

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1957 - 1988 1989-1993

1960: Nasce il Fondo Sociale Europeo (FSE)

1974: Nasce il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR)

Integrazione dei Fondi Strutturali

5 Obiettivi Comuni (Ob.1,Ob.2,Ob.3,Ob.4,Ob.5b)

Norme Amministrative standardizzate

Gestione decentrata (in larga parte regionale)

Incremento del bilancio dei Fondi Strutturali

1992: Trattato di Maastricht (rafforzamento dell’integrazione economica e politica)

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Origini della Politica di Coesione

1994-1999 2000-2006

Introduzione dell’ob.6 e modifiche obiettivi 3 e 4

Semplificazione delle procedure

Nuovi strumenti a favore della coesione e della pesca

Incremento del bilancio dei Fondi Strutturali (30% circa del Bilancio UE)

Concentrazione delle regioni ammissibili e delle risorse finanziarie

Sostegno temporaneo per alcune regioni ex-obiettivo 1, 2 e 5b

3 obiettivi comuni (Ob.1, Ob.2, Ob.3)

Introduzione degli strumenti di preadesione per i paesi candidati

Entrata nel 2004 di nuovi paesi membri

       

   

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La Programmazione 2000-2006

Tre Obiettivi e quattroIniziative comunitarie;49,5% dellapopolazione dell‘UE-25vive in zoneammissibili di:

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Potenziamento della Coesione Sociale ed Economica (Art.2 Trattato sull’Unione) Promuovere uno sviluppo armonioso della Comunità Europea (Art.158 Trattato

sull’Unione) Approccio Strategico (attraverso l’integrazione delle politiche di coesione alla strategia

di Lisbona ed alla strategia per l’occupazione) Concentrazione (finanziaria e sulle priorità, attraverso tre obiettivi strategici:

Convergenza, Competitività ed Occupazione, Cooperazione territoriale europea) Semplificazione e Decentramento (dei metodi di gestione, controllo e programmazione

dei fondi strutturali) Riduzione del numero dei fondi (FESR, FSE e Fondi di Coesione) Integrazione (attraverso i programmi regionali di risorse per zone con handicap

geografici o demografici e di azioni dedicate allo sviluppo urbano) Premialità (al fine di incentivare l’efficienza e l’efficacia nella gestione dei fondi)

Obiettivi generali della nuova programmazione 2007-2013

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I Vecchi ed i Nuovi Obiettivi

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OBIETTIVO 3 adeguamento e ammodernamento delle politiche di

formazione ed occupazione (regioni fuori Ob. 1)

OBIETTIVO 1 promuovere lo sviluppo e l’adeguamento

strutturale delle regioni in ritardo di sviluppo

OBIETTIVO 2 riconversione socio economica delle zone con

difficoltà strutturali

P.I.C politiche innovative (Urban, Equal, Leader, Interreg)

2000 - 2006

COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA

Rafforzamento della cooperazione transfrontaliera attraverso iniziative locali congiunte e transnazionali attraverso azioni strutturanti per il territorio

CONVERGENZA Miglioramento delle condizioni di crescita ed occupazione. Orientato a compensare i divari

di sviluppo dei nuovi Stati membri

COMPETITIVITA’ REGIONALE ED OCCUPAZIONE

Rafforzamento della competitività e dell’attrattività delle regioni nonché dell’occupazione

2007 - 2013

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La ripartizione delle risorse finanziarie a livello degli Stati Membri

Convergenza

Competitività regionale ed occupazione

Cooperazione territoriale europea

Le risorse complessive per l’obiettivo “convergenza” ammontano all’81,7% (251.330 Meuro) delle risorse totali, di cui il 24,5% (61.518 Meuro) costituiranno la dotazione del fondo di coesione e il 5% (15.512 Meuro) la dotazione finanziaria delle regioni in phasing-out.

Le risorse complessive per l’obiettivo “competitività regionale ed occupazione” ammontano al 15,8% (48.789 Meuro) delle risorse totali di cui il 21,3% (10.385 Meuro) alle regioni in phasing-in.

Le risorse complessive per l’obiettivo “cooperazione territoriale europea” ammontano al 2.4% (7.500 Meuro) delle risorse totali

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I criteri di ripartizione delle risorse finanziarieI criteri di ripartizione delle risorse finanziarie

Convergenza

Competitività regionale ed occupazione

Cooperazione territoriale europea

Popolazione Ammissibile Prosperità Regionale Prosperità Nazionale Disoccupazione

Popolazione Totale Densità della Popolazione Prosperità Regionale Disoccupazione Tasso di Occupazione Livelle di Istruzione degli Occupati

Popolazione Ammissibile

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Le Aree Ammissibili ai Finanziamenti e Le Regioni Italiane

Basilicata

Obiettivo Convergenza

Regioni NUTS II* con PIL per abitante< al 75% della media

comunitaria (a 25)

Regioni NUTS II con PIL per abitante> al 75% della media

comunitaria (a 25) ma < al 75% dellaMedia comunitaria (a 15) – Effetto

statistico dell’allargamento (Phasing Out)

Calabria, CampaniaPuglia, Sicilia

*Nomenclatura delle Unità territoriali per la statistica

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Le Aree Ammissibili ai Finanziamenti e Le Regioni Italiane

Obiettivo Competitività Regionale

E Occupazione

Regioni NUTS II* non coperte dall’obiettivo Convergenza

Regioni NUTS II coperte dall’ob.1 nel 2006 ma non ammesse alla

Convergenza (Phasing In)

Abruzzo,Bolzano,Emilia-Romagna, Friuli-

Venezia Giulia, Lazio,LiguriaLombardia,Marche,Molise,Piemonte,Toscana,Trento,

Umbria,Valle d’AostaVeneto

Sardegna

*Nomenclatura delle Unità territoriali per la statistica

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Le Aree Ammissibili ai Finanziamenti e Le Regioni Italiane

Obiettivo Cooperazione

Territoriale

Regioni NUTSIII* situate lungo le frontiereTerrestri interne ed alcune esterne

Regioni NUTSIII situate lungo le frontiereMarittime separate da un massimo

di 150 Km.

*Nomenclatura delle Unità territoriali per la statistica

Zone transnazionali

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Gli Strumenti della Nuova Programmazione

Finanzia

FESR

Ob. Convergenza

Ob.Competitività Regionale

E Occupazione

• innovazione ed economia basata sulla conoscenza (R&S, innocazione e Know How tecnologico)

• Ambiente e prevenzione dei rischi

• Società dell’informazione

• Investimenti nell’Energia, Trasporti e reti transeuropee

• Investimenti a favore della sanità e dell’educazione

Finanzia

• innovazione ed economia basata sulla conoscenza (R&S, innocazione e Know How tecnologico)

• Ambiente e prevenzione del rischio

• Accesso ai servizi di trasporto e di telecomunicazione di interesse economico generale.

Nell’Ambito del

Nell’Ambito del

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Gli Strumenti della Nuova Programmazione

FSE

Ob. Convergenza

Ob.Competitività Regionale

E Occupazione

• Espansione e miglioramento degli investimenti nel capitale umano

• Rafforzamento della capacità istituzionale e dell’efficienza delle PP.AA. e dei servizi pubblici a livello nazionale, regionale e locale

Finanzia

• Accrescimento dell’adattabilità dei lavoratori e delle imprese

• Miglioramento dell’accesso all’occupazione per le persone in cerca di lavoro e per quelle inattive, prevenzione della disoccupazione, prolungamento della vita lavorativa e accrescimento della partecipazione al mercato del lavoro delle donne e degli emigrati

• Potenziamento dell’integrazione sociale delle persone con difficoltà e lotta alla discriminazione

Nell’Ambito del

Nell’Ambito del

Finanzia

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Le Spese Ammissibili

FESR

•Investimenti Produttivi (Macchinari, logistica, sistemi per l’ambiente)

• Infrastrutture

•Aiuti agli investimenti delle imprese e servizi per le imprese

FSE

•Politiche per l’occupazione (servizi, formazione, incentivi, ecc.) sotto forma di sovvenzioni individuali o globali non rimborsabili, sovvenzioni rimborsabili,abbuono di interessi

sui prestiti, microcrediti e acquisizione di beni e servizi mediante appalti pubblici.

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Le Spese Non Ammissibili

FESR

• IVA;

• Interessi sui debiti; • Acquisti di terreni (oltre

10% del costo di investimento);

• Politiche per la casa, azioni di denuclearizzazione

FSE

• IVA rimborsabile; • Interessi passivi; • Infrastrutture;• Beni mobili ammortizzabili;• Beni immobili e terreni.