1 La politica monetaria della BCE Giuseppe Squeo.

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La politica monetaria della BCE

Giuseppe Squeo

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La politica economica

Politica dei redditi

Politica di bilancio

Politica monetaria

Insieme coordinato di provvedimenti che avvalendosi della

intende perseguire obiettivi in termini di:

Crescitaeconomica

OccupazioneStabilità dei prezzi

Equilibriobilancia

pagamenti

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Gli obiettivi della politica economica

Gli obiettivi di politica economica vengono specificati, in base ai valori di talune grandezze rappresentative e misurabili con specifici indicatori, come proxy del fenomeno che vanno a rappresentare:

• il pil, per la crescita economica;

• il tasso di disoccupazione per il mercato del lavoro;• l’indice dei prezzi al consumo per l’inflazione;• il saldo della bilancia dei pagamenti per l’equilibrio

dei conti con l’estero.

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La politica di bilancio

• Manovra effettuata tramite il bilancio dello Stato con la finalità di incidere sulle variazione del reddito, dell’occupazione, e di contenere l’inflazione.

• E’ una manovra che può agire sia sul lato delle entrate sia su quello delle uscite, incidendo sulla dinamica dei consumi privati e di quelli pubblici.

• Con il patto di stabilità si sono portati vincoli esterni all’uso di questo strumento.

• La principale autorità competente della politica di bilancio è il Parlamento, che si avvale della legge finanziaria.

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La politica dei redditiVolta a generare una crescita equilibrata dei salari e del margine di profitto praticato dalle imprese, compatibile con la dinamica della produttività aziendale, per eliminare alla base quelle frizioni nella distribuzione del valore aggiunto che provocano l’inflazione. E’ realizzata agendo con:

1. provvedimenti legislativi, 2. con accordi tra le parti sociali,3. interventi delle autorità di governo al fine di persuadere

le parti sociali. La responsabilità della gestione della politica dei redditi è affidata essenzialmente alle autorità governative e alle parti sociali.

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Politica monetaria “L’insieme delle azioni intraprese dalla Banca Centrale e dirette a modificare, orientare la moneta, il credito, la finanza.”

• E’ un processo a uno o più stadi in cui vengono attivati determinati strumenti (Tasso di sconto, operazioni di mercato aperto) per conseguire obiettivi operativi (riserve bancarie, tassi di mercato monetario):

1. al fine di influenzare in via diretta le variabili monetarie conseguendo obiettivi intermedi (moneta, credito, tassi di interesse) (trasmissione tra variabili finanziarie);

2. per influire sugli obiettivi finali di natura reale: prezzi, cambio, reddito, occupazione (trasmissione tra variabili finanziarie e reali).

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Gli stadi della politica monetaria

StrumentiObiettivi operativi

Obiettivi finaliObiettivi

intermedi

1° stadio2° stadio

1 stadio

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Strumenti ed obiettivi della politica monetaria

Nella politica monetaria si distingue tra:• strumenti, le variabili che sono sotto il controllo diretto delle

autorità monetarie (tus, aliquota rob, operazioni mercato aperto, limiti crescita impieghi) e che possono essere manovrati tempestivamente allo scopo di controllare gli

• obiettivi operativi, quelli immediatamente realizzabili (base monetaria, tassi di mercato monetario, riserva obbligatoria), in funzione degli strumenti utilizzati, ed in grado di influire sugli

• obiettivi intermedi, variabili controllate indirettamente dalla banca centrale (tassi di mercato, le quantità di credito o di moneta), conseguiti con un certo ritardo ed un determinato grado di precisione ed in grado di influire sugli

• obiettivi finali, di natura economica, che riguardano come visto prezzi, cambio, reddito, occupazione.

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Le caratteristiche delle variabili utilizzate nella politica monetaria

Per essere efficaci le variabili utilizzate debbono possedere alcuni requisiti:

• relazione causale con gli obiettivi perseguiti

• stabilità della relazione

• rilevabilità e controllabilità periodica.

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Le modalità di intervento

Dal tipo di strumenti utilizzati si individuano due modalità di intervento:

• quella coercitiva, che, con atti amministrativi, direttamente fissa le grandezze più importanti ai fini del raggiungimento degli obiettivi intermedi. Modus operandi tipico delle fasi di emergenza che lascia poco spazio alle iniziative dei singoli;

• quella di mercato, che agisce sulla dialettica delle forze di mercato, puntando a modificare le scelte operate da queste ultime modificando le condizioni di mercato.

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Gli strumenti della politica monetaria

Gli strumenti possono essere distinti in base alle variabili oggetto dell’intervento, tra controllo:

• della base monetaria, mediante– rifinanziamento delle aziende di credito;– operazioni di mercato aperto;

• dei tassi policy praticati dalla Banca Centrale:– tasso di rifinanziamento principale– tasso depositi overnight– tasso rifinanziamento marginale;

• diretto con vincoli amministrativi, quali:– coefficiente di riserva obbligatoria;– massimali sugli impieghi;– composizione qualitativa degli impieghi;– dimensione e composizione attività in valuta.

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Gli obiettivi operativi

• Base monetaria

• Tassi mercato monetario

• Livello riserva obbligatoria

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La base monetaria

La moneta è costituita dalle attività finanziarie che possono essere utilizzate come mezzo di pagamento.

M (offerta moneta) = BMp (contanti) + D (depositi)

Per base monetaria si intende la moneta direttamente creata dalla Banca Centrale; comprende la moneta legale e qualsiasi attività finanziaria convertibile immediatamente e senza costi in moneta legale di nuova creazione.

BM (base monetaria) = BMp + RB (riserve bancarie)

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Canali della base monetaria

BanconoteRiserve bancarieCertificati depositoPatrimonio

Riserve oro-valutePrestitiTitoliCrediti v/ P.A.

Base monetaria

Moneta c/opubblico

eriserve

bancarie

Rifinanziamento

Aliquota R.O.

Utilizzo(assorbimento)

Creazione(immissione)

Operazioni mercato aperto

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Moltiplicatore della base monetaria

• Bm (base monetaria ) = Bmp (pubblico) + Rb (banche)• Offerta moneta Om = Bmp + D (depositi bancari monetari)

dividendo per BM Om/Bm = BMp+D/(Bmp+Rb)dividendo per D il secondo membroOm/Bm = (Bmp/D + 1)/(Bmp/D+Rb/D) ovep = Bmp/D =M propensione pubblico a scorte monetab = Rb/D = propensione a detenere moneta per bancheOm = Bm (p+1)/(p+b) si evidenzia

“l’offerta di moneta è direttamente proporzionale alla base monetaria grazie al suo moltiplicatore”.

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Stabilità del moltiplicatore

• p (propensione a detenere moneta legale) dipende dal livello dei tassi di interesse, più si elevano meno conviene detenere contante;

• b (propensione a detenere riserve bancarie) dipende dal costo implicito a detenere riserve (rendimenti alternativi e delle riserve), dal vincolo di riserva e movimenti in entrata ed uscita di moneta legale.

• Con riferimento all’Eurosistema il moltiplicatore è stimato in 10 (p=9%; b= 3%; 1,09/0,12) circa.

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Tassi di mercato monetario

Quelli, essenzialmente, praticati sul mercato a breve, soprattutto interbancario, che elevando (riducendo) il costo del denaro per le banche, influenzano quelli praticati verso la clientela. Essi principalmente sono:

• 1) depositi overnight,• 2) depositi a un mese,• 3) depositi a tre mesi,• 4) depositi a sei mesi,• 5) depositi a un anno.

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Livello riserva obbligatoria

• La variazione del coefficiente di riserva obbligatoria, consente di aumentare (ridurre) strutturalmente tale aggregato.

• A parità di attivo della Banca Centrale questo consente di ridurre (aumentare) la moneta circolante o eventuali titoli emessi dalla Banca Centrale.

• Aumenta (riduce) la dipendenza delle banche dalla BCE, poiché riduce (aumenta) l’ammontare di liquidità disponibile.

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Gli obiettivi intermedi

• Tassi di interesse

• Quantità di credito

• Quantità di moneta

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Tassi d’interesse

Il livello dei tassi, la struttura per scadenze, le

aspettative di andamento dei tassi sono rilevanti

ai fini del perseguimento degli obiettivi finali di

politica monetaria.

Pertanto, la politica monetaria potrebbe prendere

come riferimento guida il livello, l’andamento

temporale e/o la struttura per scadenze dei tassi

d’interesse.

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Obiettivi intermedi: quantità creditizie– Credito Totale, costituito dai finanziamenti (prestiti

bancari e obbligazioni collocate sull’interno) totali agli

“altri residenti” (residenti al netto IFM e amministrazioni

pubbliche) italiani e debito delle Amministrazioni

pubbliche italiane.

– Credito Totale Interno (CTI), costituito dai finanziamenti

interni agli “altri residenti” italiani e debito sull’interno

delle Amministrazioni pubbliche.

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Obiettivi intermedi: quantità monetarie

– M1, aggregato monetario ristretto, costituito dal

circolante più i depositi in conto corrente;

– M2, aggregato monetario intermedio, costituito oltre che

da M1 anche dai depositi con durata fino a due anni o

ritirabili con preavviso fino a tre mesi;

– M3, aggregato monetario ampio, costituito oltre che da

M2 anche dai pct e dalle quote di fondi comuni monetari

e titoli di mercato monetario.

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Il Sistema delle banche centrali europee (SEBC)• La Banca Centrale Europea rappresenta il vertice istituzionale ed

operativo del sistema. E’ composta di un Presidente e di un Vice Presidente.

• Il SEBC opera sotto la guida di tre organi decisionali:

• Il Consiglio Direttivo, composto dai membri del Comitato Esecutivo e dai governatori delle banche centrali aderenti all’UME.

• IL Comitato Esecutivo composto dal Presidente, Vicepresidente e altri quattro membri, tutti scelti dai governi dei Paesi dell’Ume.

• Il Consiglio Generale, composto da tutti i membri del consiglio direttivo più i governatori dei Paesi dell’Unione non aderenti all’UME.

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IL SEBCLa politica monetaria comune si applica ai Paesi aderenti all’Ume, che condividono anche la moneta: l’euro. Nel SEBC convivono due esigenze contrapposte:

• accentramento delle decisioni, da parte degli organi collegiali previsti;

• decentramento delle attività, tramite l’azione delle banche centrali nazionali.I compiti del SEBC (art. 105.2):

• definire e attuare la politica monetaria della comunità;• svolgere le operazioni sui cambi;• detenere e gestire le riserve ufficiali in valuta degli Stati

membri;• promuovere e regolare il funzionamento dei sistemi di

pagamento.

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Gli obiettivi del SEBC

Il trattato di Maastricht stabilisce che la politica monetaria del SEBC deve essere indirizzata:

• In via prioritaria (art. 105. 1) al “mantenimento della stabilità dei prezzi”;

• In via sussidiaria (art. 2) al sostentamento delle politiche economiche generali della comunità.

La preminenza dell’obiettivo della stabilità dei prezzi nasce dalla consapevolezza che la crescita economica deve poggiare sulla libera concorrenza, garantita dalla trasparenza e dalla stabilità dei prezzi e non da arbitrarie redistribuzioni di ricchezza operate dall’inflazione.

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Lo schema della politica monetaria

In via di massima semplificazione la politica monetaria può essere ricondotta a due schemi:

• monetary targeting, ove l’obiettivo di riferimento è la crescita di un aggregato monetario di riferimento;

• inflation targeting, invece, il riferimento è il tasso programmato dell’indice dei prezzi al consumo.Sostanzialmente, viene annunciato, per un certo orizzonte temporale predeterminato, l’obiettivo in termini di tasso di crescita ritenuto accettabile dell’aggregato di riferimento (monetario o inflattivo). Ove ci si discosti la BCE interviene con gli strumenti a sua disposizione con interventi correttivi.

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Lo schema della politica monetaria (2)

Nell’Ume lo schema adottato è quello della “inflation targeting”.

In merito la BCE ha fissato l’ obiettivo di stabilità dei prezzi nell’incremento del 2% dell’indice dei prezzi al consumo da mantenere in un orizzonte temporale di medio termine.

L’aver fissato come desiderabile una crescita inferiore al 2%, non implica l’accettazione di situazioni deflazionistiche.

Per raggiungere il citato obiettivo la politica della BCE è incentrata sia sul controllo (non vincolante) della quantità di moneta (M3), sia alle prospettive di crescita dei prezzi tramite indicatori come la curva dei rendimenti, le aspettative degli imprenditori e dei consumatori, il costo del lavoro, i tassi di cambio, la capacità produttiva.

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Gli strumenti del SEBC

operazioni di

mercato aperto

temporanee

definitive

operazioni rifinanz.to

marginale

operazioni deposito

Operazioni su iniziativa del SEBC

Operazioni su iniziativa controparti

Riserva obbligatoria

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Operazioni di mercato aperto

1. operazioni di rifinanziamento principale2. operazioni di rifinanziamento a più lungo

termine3. operazioni di fine tuning4. operazioni di tipo strutturale

svolte su iniziative della BCE che ne stabilisce le modalità e le condizioni sono

indirizzate a controllare i tassi di interesse, determinare le condizioni di liquidità sul mercato e segnalare l’orientamento della politica monetaria

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Operazioni di mercato aperto (2)• Operazioni di rifinanziamento principale, operazioni

temporanee di finanziamento con frequenza settimanale e scadenza a due settimane, effettuate dalla BCN con aste standard. Sono uno strumento centrale per il conseguimento degli obiettivi, fornendo la maggior parte del rifinanziamento necessario al settore finanziario.

• Operazioni di rifinanziamento a più lungo termine, operazioni temporanee con frequenza mensile e scadenza a tre mesi, fatte dalle BNC con aste standard. Sono fatte in modo da non influenzare i tassi e non hanno valore segnaletico.

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Operazioni di mercato aperto (3)

• Operazioni di fine-tuning, non hanno frequenza prestabilita e mirano a regolare la liquidità del mercato e a controllare l’evoluzione dei tassi, quando sopraggiungono fluttuazioni impreviste della liquidità nel mercato. Normalmente dovrebbero essere effettuate dalla BCN mediante aste veloci e procedure bilaterali

• Operazioni di tipo strutturale, mediante emissione di certificati di debito, operazioni temporanee e definitive. Sono effettuate ogni volta che la BCE intende modificare la posizione strutturale dell’Eurosistema nei confronti del settore finanziario.

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Riserva obbligatoria• Il regime di riserva obbligatoria (2%), applicato agli istituti

dell’area dell’euro, mira principalmente a stabilizzare i tassi di interesse del mercato monetario e a creare o ampliare un fabbisogno strutturale di liquidità. 

• Essa consente di utilizzare un meccanismo di mobilizzazione; infatti: l’adempimento degli obblighi di riserva è verificato sulla base delle riserve medie giornaliere detenute da una istituzione nel periodo mensile di mantenimento. La remunerazione è fatta in base al tasso di rifinanziamento principale dell’Eurosistema.

• Un livello così basso toglie, almeno per l’Italia, il significato originario di strumento di fiducia verso i risparmiatori per fini di stabilità del sistema creditizio.

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Operazioni su iniziativa delle controparti

• Operazioni di rifinanziamento marginale, per ottenere finanziamenti overnight dalle banche centrali nazionali a fronte di attività stanziabili a garanzia. In condizioni normali non sono previsti limiti quantitativi, il tasso di interesse è il limite massimo nel mercato overnight;

• Operazioni di deposito, per costituire depositi overnight presso le banche centrali nazionali, in condizioni normali non sono previsti limiti quantitativi, il tasso di interesse è il limite minimo nel mercato overnight.

gestite dalle BCN e volte a immettere o assorbire liquidità overnight, in funzione delle esigenze delle controparti, per

segnalare l’orientamento monetario e stabilizzare le fluttuazioni dei tassi di interesse del mercato overnight.

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il tasso di

rifinanziamento principale

Indicatorepiù significativo della politica monetaria del

SEBC

con il tasso rifinanziamento marginale e il tasso sui depositi overnight

forma la triade dei tassi segnaletici della politica monetaria

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Il corridoio dei tassi nel periodo 1999-2001

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rifinaziamento principale

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Riflessi sul mercato monetario Il mercato monetario comprende le operazioni a breve e brevissima scadenza (da overnight a 12 mesi). Il controllo di questo mercato avviene con tre strumenti fondamentali:

• i tassi dei depositi overnight presso la Banca Centrale (pavimento);

• i tassi sulle operazioni di rifinanziamento marginale (tetto)• i tassi di rifinanziamento principale e di fine tuning.

L’obiettivo della BCE è quello di mantenere il tasso interbancario nel corridoio, operando sia con le operazioni di rifinanziamento principale, che funzionano da tassi guida, sia con il fine-tuning per regolare piccoli spostamenti.Operando sull’ampiezza e sul livello dei tassi del corridoio, da, invece, segnali di modifica del mercato, in senso restrittivo o ampliativo.

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Riflessi sul mercato monetario (2)

• La presenza del corridoio, il valore indicativo del tasso di rifinanziamento principale, stabilizzano l’Eonia (tasso overnight europeo) su valori intorno al tasso di rifinanziamento principale.

• Questo livello viene trasmesso a sua volta agli altri tassi a breve, che, a loro volta, si stabilizzano attorno al tasso di rifinanziamento principale i tassi a breve.

• Questi tassi, poi, influenzano quelli sui prestiti e sui titoli; essendo correlati in modo diretto con i primi, anche se con qualche ritardo di aggiustamento.

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I tassi in Italia

I tassi policy, di mercato monetario e bancari

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I riflessi sul settore monetario e reale I tassi fissati dalla BCE producono quindi riflessi diretti sul tasso interbancario influenzando tutto il sistema dei tassi, che a sua volta influenza:

•  l’offerta di moneta da parte dei risparmiatori che a tassi bassi potrebbe preferire l’obiettivo della liquidità a quella del reddito;

• il credito bancario, che diventerebbe più (meno) oneroso o provocherebbe, con la variazione dei depositi (aumento o riduzione) riflessi sulle disponibilità bancarie e sul livello del credito.

Poiché variazioni dei tassi influenzano il livello dei consumi e quello degli investimenti, ne verranno influenzati la produzione ed il reddito.