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La Comunicazione La Comunicazione

per motivare nell’Ente localeper motivare nell’Ente localeDr. Enrico Flavio GiangrecoDr. Enrico Flavio Giangreco

Docente di ComunicazioneDocente di Comunicazione

Giornalista professionistaGiornalista professionista

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Obiettivi del CorsoObiettivi del Corso

Individuare una Individuare una comunicazione atta a comunicazione atta a motivare le persone che motivare le persone che lavorano nell’Ente localelavorano nell’Ente locale

Sviluppare una cultura Sviluppare una cultura comunicativa in grado di comunicativa in grado di caratterizzare caratterizzare l’organizzazione dell’Entel’organizzazione dell’Ente

Identificare le modalità di Identificare le modalità di motivazione comunicativa motivazione comunicativa capaci di agevolare il capaci di agevolare il governo delle diverse fasi governo delle diverse fasi della vita dell’Entedella vita dell’Ente

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Uno schema di Comunicazione Uno schema di Comunicazione efficace: efficace:

i 5 Assiomi della Comunicazione i 5 Assiomi della Comunicazione

Non si può non Non si può non comunicare.comunicare.Ogni messaggio presenta Ogni messaggio presenta un aspetto di contenuto e un aspetto di contenuto e uno di relazione.uno di relazione.Il significato di una Il significato di una sequenza di informazioni sequenza di informazioni è dato dalla è dato dalla punteggiatura.punteggiatura.Esistono relazioni Esistono relazioni simmetriche e relazioni simmetriche e relazioni complementari.complementari.È gratuito supporre che È gratuito supporre che l'altro colga le stesse l'altro colga le stesse informazioni e le elabori informazioni e le elabori nello stesso modo. nello stesso modo.

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Comunicare ovvero ascoltare Comunicare ovvero ascoltare attivamente i propri collaboratori: 10 attivamente i propri collaboratori: 10

consigli preziosi consigli preziosi

Essere sempre consapevoli Essere sempre consapevoli dell’importanza di dell’importanza di ascoltare.ascoltare.Non perdere una parola.Non perdere una parola.Prendere appunti durante Prendere appunti durante un colloquio: annotare le un colloquio: annotare le parole o i concetti chiave.parole o i concetti chiave.Quando è necessario o Quando è necessario o opportuno, ripetere le opportuno, ripetere le parole dell’interlocutore per parole dell’interlocutore per conferma.conferma.Ascoltare il tono, le Ascoltare il tono, le inflessioni e ogni altro inflessioni e ogni altro particolare utile per particolare utile per comprendere lo stato comprendere lo stato d’animo e la disposizione d’animo e la disposizione dell’interlocutore.dell’interlocutore.

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Comunicare ovvero ascoltare Comunicare ovvero ascoltare attivamente i propri collaboratori: 10 attivamente i propri collaboratori: 10

consigli preziosi consigli preziosi Al telefono, eliminare ogni altro Al telefono, eliminare ogni altro rumore o voce, con la scelta rumore o voce, con la scelta (funziona!) di premere il (funziona!) di premere il ricevitore sull’orecchio o di ricevitore sull’orecchio o di chiudere gli occhi. chiudere gli occhi. Non anticipare quanto sta per Non anticipare quanto sta per dire l’interlocutore, nemmeno dire l’interlocutore, nemmeno quando ciò sia chiarissimo. quando ciò sia chiarissimo. Sospendere ogni altra attività Sospendere ogni altra attività quando siete al telefono, quando siete al telefono, evitando di continuare a evitando di continuare a leggere o cercare documenti…leggere o cercare documenti…Non parlare con chi vi sta Non parlare con chi vi sta intorno, quando siete al intorno, quando siete al telefono.telefono.Rivedere costantemente le Rivedere costantemente le proprie capacità d’ascolto: proprie capacità d’ascolto: domandatevi quante volte si domandatevi quante volte si creano confusioni e malintesi creano confusioni e malintesi tra voi e i vostri interlocutori.tra voi e i vostri interlocutori.

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Comunicare in modo assertivoComunicare in modo assertivo

si basa: si basa:

– Sul senso di Sul senso di responsabilità responsabilità personale.personale.

– Sulla Sulla consapevolezza consapevolezza dei diritti altrui.dei diritti altrui.

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Comunicare in modo assertivoComunicare in modo assertivo

significa: significa:

– Essere onesti con se Essere onesti con se stessi e con gli altri.stessi e con gli altri.

– Avere la capacità di Avere la capacità di comunicare comunicare direttamente qual è la direttamente qual è la cosa che vogliamo, di cosa che vogliamo, di cui abbiamo bisogno o cui abbiamo bisogno o che proviamo, ma che proviamo, ma NONNON a spese del prossimo.a spese del prossimo.

– Avere fiducia in se Avere fiducia in se stessi.stessi.

– Tenere un Tenere un atteggiamento positivo.atteggiamento positivo.

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Comunicare in modo assertivoComunicare in modo assertivo

significa: significa:

– Comprendere il punto Comprendere il punto di vista degli altri.di vista degli altri.

– Comportarsi in modo Comportarsi in modo razionale e adulto. razionale e adulto.

– Riuscire a negoziare e Riuscire a negoziare e a raggiungere un a raggiungere un compromesso compromesso realizzabile.realizzabile.

– Avere rispetto per se Avere rispetto per se stessi e per gli altri.stessi e per gli altri.

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Comunicare in modo assertivoComunicare in modo assertivo

non significa: non significa:

– Fare di testa propria e Fare di testa propria e vincere sempre.vincere sempre.

– Imparare a Imparare a pappagallo una serie pappagallo una serie di tecniche e di tecniche e trucchetti prestabiliti trucchetti prestabiliti da utilizzare ogni da utilizzare ogni volta che si presenta volta che si presenta una soluzione difficileuna soluzione difficile

– Manovrare e Manovrare e controllare gli altri in controllare gli altri in modo, da averla modo, da averla sempre vinta.sempre vinta.

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Comunicare in modo assertivoComunicare in modo assertivo

permette: permette:

– Di avere molte più Di avere molte più possibilità di possibilità di ottenere ciò che si ottenere ciò che si vuole.vuole.

– Di accettare Di accettare positivamente se positivamente se stesso e il proprio stesso e il proprio comportamento.comportamento.

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Comunicare in modo assertivoComunicare in modo assertivo

Per acquisire Per acquisire assertività vi sono tre assertività vi sono tre semplici fasi.semplici fasi.

– FASE 1. FASE 1. ASCOLTATE ASCOLTATE ATTIVAMENTE QUELLO ATTIVAMENTE QUELLO CHE VIENE DETTO, POI CHE VIENE DETTO, POI MOSTRATE ALL'ALTRA MOSTRATE ALL'ALTRA PERSONA CHE AVETE PERSONA CHE AVETE SENTITO E CAPITO.SENTITO E CAPITO.

– FASE 2. FASE 2. DITE COSA DITE COSA PENSATE O COSA PENSATE O COSA PROVATE.PROVATE.

– FASE 3. FASE 3. DITE COSA DITE COSA VOLETE CHE ACCADA.VOLETE CHE ACCADA.

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Comunicare in modo assertivoComunicare in modo assertivo

Tecniche chiave Tecniche chiave dell’assertività: dell’assertività:

– Linguaggio del corpoLinguaggio del corpo– Tecnica del disco Tecnica del disco

incantatoincantato– Dire NODire NO– Compromesso Compromesso

realizzabilerealizzabile– AnnebbiamentoAnnebbiamento– Dialoghi interioriDialoghi interiori– Affermazione di Affermazione di

sentimenti negativisentimenti negativi– Affermazioni di Affermazioni di

disaccordodisaccordo

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La definizione di motivazioneLa definizione di motivazione

Se si escludono istanti prodigiosi e singoli che il destino ci può

donare, l’amare il proprio lavoro (che purtroppo è privilegio di pochi) costituisce la migliore

approssimazione concreta alla felicità sulla terra: ma questa è

una verità che non molti conoscono …(Primo Levi)

Se si escludono istanti prodigiosi e singoli che il destino ci può

donare, l’amare il proprio lavoro (che purtroppo è privilegio di pochi) costituisce la migliore

approssimazione concreta alla felicità sulla terra: ma questa è

una verità che non molti conoscono …(Primo Levi)

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La definizione di motivazioneLa definizione di motivazione

La motivazione può essere definita La motivazione può essere definita come tutto ciò che spinge le come tutto ciò che spinge le persone che lavorano a mettere in persone che lavorano a mettere in atto un determinato atto un determinato comportamento organizzativo comportamento organizzativo finalizzato a una determinata finalizzato a una determinata performance.performance.

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……quindiquindi

Per motivazione si intende un Per motivazione si intende un complesso sistema di spinte, complesso sistema di spinte, energie, bisogni, desideri, passioni, energie, bisogni, desideri, passioni, forza di volontà e influssi forza di volontà e influssi emozionali, che possono emozionali, che possono manifestarsi congiuntamente o manifestarsi congiuntamente o singolarmente, con consistenza singolarmente, con consistenza variabile da individuo a individuo, variabile da individuo a individuo, e determinano la direzione e e determinano la direzione e l’intensità dell’agire umano.l’intensità dell’agire umano.

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Comunicare il valore della Comunicare il valore della motivazione: verificare la motivazione: verificare la

complessitàcomplessità

5 elementi caratterizzanti5 elementi caratterizzanti

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Primo elementoPrimo elemento

La motivazione La motivazione non è definitiva non è definitiva ma assume ma assume determinate determinate direzioni e direzioni e intensità in intensità in funzione della funzione della realtà vissuta e realtà vissuta e della percezione della percezione di essa.di essa.

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Secondo elementoSecondo elemento

La motivazione La motivazione non è continua in non è continua in quanto dipende quanto dipende dalla dalla soddisfazione di soddisfazione di un particolare un particolare bisogno o dal bisogno o dal raggiungimento di raggiungimento di un determinato un determinato obiettivo.obiettivo.

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Terzo elementoTerzo elemento

La motivazione La motivazione non è oggettiva non è oggettiva perché dipende perché dipende dal peculiare dal peculiare patrimonio patrimonio percettivo, percettivo, emotivo e emotivo e caratteriale caratteriale dell’individuo.dell’individuo.

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Quarto elementoQuarto elemento

La motivazione La motivazione non è non è generalizzabile generalizzabile poiché ciò che può poiché ciò che può essere motivante essere motivante per un individuo, per un individuo, può lasciare in può lasciare in uno stato di uno stato di indifferenza un indifferenza un altro individuo.altro individuo.

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Quinto elementoQuinto elemento

La motivazione è La motivazione è difficilmente difficilmente misurabile poiché misurabile poiché spesso non è spesso non è direttamente direttamente osservabile.osservabile.

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Il Ciclo MotivazionaleIl Ciclo Motivazionale

4 Fasi4 Fasi

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Il circolo della motivazioneIl circolo della motivazione

La motivazione può essere schematizzata, a La motivazione può essere schematizzata, a prescindere dall’azione, attraverso un percorso prescindere dall’azione, attraverso un percorso circolare che si rinnova ogni volta che si attua circolare che si rinnova ogni volta che si attua

un particolare comportamento.un particolare comportamento.

2La ricerca

3La soddisfazione

4La scoperta

1La tensione

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Prima fase: la tensionePrima fase: la tensione

L’input della L’input della motivazione motivazione nasce dalla nasce dalla percezione di uno percezione di uno stato di tensione stato di tensione dovuto dovuto all’emergere di un all’emergere di un bisogno.bisogno.

Autorealizzazione

Stima

Socialità

Sicurezza

Fisiologici

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Seconda fase: la ricercaSeconda fase: la ricerca

L’individuo va alla L’individuo va alla ricerca dei mezzi ricerca dei mezzi strumentali per strumentali per soddisfare il suo soddisfare il suo bisogno, adottando bisogno, adottando tutta una serie di tutta una serie di comportamenti comportamenti che ritiene in linea che ritiene in linea per appagare la per appagare la propria propria soddisfazione. soddisfazione.

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Terza fase: la soddisfazioneTerza fase: la soddisfazione

Nel momento in cui Nel momento in cui lo stato di lo stato di insoddisfazione insoddisfazione viene colmato, viene colmato, l’individuo vive uno l’individuo vive uno stato di stato di appagamento che si appagamento che si sostituisce all’iniziale sostituisce all’iniziale condizione di condizione di tensione, ovvero la tensione, ovvero la forza generativa forza generativa dell’intero processo.dell’intero processo.

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Quarta fase: la scopertaQuarta fase: la scoperta

L’appagamento ha L’appagamento ha una natura una natura temporanea. Per temporanea. Per questo l’individuo, questo l’individuo, una volta una volta soddisfatto un soddisfatto un bisogno, rivaluta la bisogno, rivaluta la propria posizione propria posizione determinando la determinando la scoperta di nuovi scoperta di nuovi bisogni.bisogni.

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Due implicazioniDue implicazioni

Il percorso Il percorso motivazionale è motivazionale è quindi …..quindi …..

… ….. circolare ….... circolare …..

e …..e …..

… ….. dinamico... dinamico.

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Comunicare per motivare le persone Comunicare per motivare le persone nei gruppi di lavoronei gruppi di lavoro

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La ricerca dell’equilibrioLa ricerca dell’equilibrio

La problematica più critica di La problematica più critica di un’organizzazione è la ricerca di un giusto un’organizzazione è la ricerca di un giusto equilibrio tra due ordini di grandezze: la equilibrio tra due ordini di grandezze: la

soddisfazione degli individui e il soddisfazione degli individui e il raggiungimento degli obiettivi raggiungimento degli obiettivi

dell’organizzazione. dell’organizzazione.

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L’elemento d’equilibrioL’elemento d’equilibrio

L’elemento d’equilibrio L’elemento d’equilibrio va cercato nel va cercato nel paradigma “l’uomo paradigma “l’uomo giusto al posto giusto”. giusto al posto giusto”. Nell’analisi e nella Nell’analisi e nella progettazione del lavoro progettazione del lavoro ciò richiede un ciò richiede un passaggio logico da passaggio logico da elementi oggettivi (job elementi oggettivi (job evaluation) a elementi evaluation) a elementi soggettivi (skill soggettivi (skill evaluation). evaluation).

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Le attenzioni dell’organizzazioneLe attenzioni dell’organizzazione

L’organizzazione non L’organizzazione non deve considerare i deve considerare i collaboratori come collaboratori come una categoria una categoria indistinta e indistinta e omogenea. Gli omogenea. Gli individui hanno individui hanno bisogni, bisogni, atteggiamenti, valori, atteggiamenti, valori, attitudini, esperienze attitudini, esperienze e sentimenti propri e e sentimenti propri e differenti.differenti.

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Le attenzioni dell’organizzazioneLe attenzioni dell’organizzazione

Il rapporto posizione-Il rapporto posizione-persona non deve persona non deve rimanere rimanere necessariamente necessariamente costante nel tempo. costante nel tempo. E’ specifico interesse E’ specifico interesse dell’organizzazione dell’organizzazione individuare quei individuare quei lavoratori che meglio lavoratori che meglio potrebbero potrebbero rispondere a ruoli più rispondere a ruoli più impegnativi e impegnativi e articolati.articolati.

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Le leve per motivareLe leve per motivare

AmbienteFisico

Strutture

Processi/Obiettivi

Attività

Organizzazionedel Lavoro

Minimizzazionedella Resistenzaai Cambiamenti

Negoziazione

Gestionedei Conflitti

RelazioniInterpersonali

Sistemadelle Relazioni

Mobilità / Uscita

Sviluppo(Carriera

+ Formazione)

Valutazione

Reclutamentoe Selezione

Programmazione

Sistemi Operatividi Gest. Pers.

Cambiamento

RelazioniSindacali

Comunicazione

SistemaAmministrativo

MetaSistemi Operativi

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TESTTESTA quale razza di Comunicatori A quale razza di Comunicatori

apparteniamo?apparteniamo?

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TESTTEST

11. Al mattino, per andare al lavoro vesto: . Al mattino, per andare al lavoro vesto: a) classico; b) sportivo; c) casual.a) classico; b) sportivo; c) casual.

22. La prima colazione, la consumo:. La prima colazione, la consumo:a) al bar, da solo; b) in famiglia; c) di fretta e furia.a) al bar, da solo; b) in famiglia; c) di fretta e furia.

33. In ufficio, ricevo per la prima volta il signor Rossi:. In ufficio, ricevo per la prima volta il signor Rossi:a) gli vado incontro; b) finisco un lavoro; c) lo aspetto in a) gli vado incontro; b) finisco un lavoro; c) lo aspetto in piedi dietro una scrivania.piedi dietro una scrivania.

44. In ufficio, saluto il signor Rossi:. In ufficio, saluto il signor Rossi:a) con gentilezza; b) con calore; c) con vigore.a) con gentilezza; b) con calore; c) con vigore.

55. In ufficio, chiedo un favore a un collega:. In ufficio, chiedo un favore a un collega:a) al telefono, a casa; b) al telefono, in ufficio; c) cerco a) al telefono, a casa; b) al telefono, in ufficio; c) cerco d’incontrarlo “per caso”. d’incontrarlo “per caso”.

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TESTTEST

66. In ufficio, Ferrari ha sbagliato ancora:. In ufficio, Ferrari ha sbagliato ancora:a) lo rimprovero; b) gli spiego l’errore; c) gli faccio a) lo rimprovero; b) gli spiego l’errore; c) gli faccio ricontrollare tutto.ricontrollare tutto.

77. Al bar, incontro quell’antipatico di Sisfo:. Al bar, incontro quell’antipatico di Sisfo:a) gli offro da bere; b) lo evito; c) gli faccio uno sgarbo.a) gli offro da bere; b) lo evito; c) gli faccio uno sgarbo.

88. Al ristorante, mi siedo:. Al ristorante, mi siedo:a) spalle al muro; b) al centro; c) faccia al muro. a) spalle al muro; b) al centro; c) faccia al muro.

99. In ufficio, riunione dirigenti:. In ufficio, riunione dirigenti:a) informale; b) tavolo rettangolare; c) tavolo rotondo.a) informale; b) tavolo rettangolare; c) tavolo rotondo.

1010. In ufficio, riunione, devo intervenire:. In ufficio, riunione, devo intervenire:a) incrocio le mani; b) gesticolo; c) mi tengo fermo alla sedia.a) incrocio le mani; b) gesticolo; c) mi tengo fermo alla sedia.

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TESTTEST

1111. Lavoro, devo parlare in pubblico:. Lavoro, devo parlare in pubblico:a) mostro indifferenza; b) leggo gli appunti; c) mostro sicurezza.a) mostro indifferenza; b) leggo gli appunti; c) mostro sicurezza.

1212. Fine lavoro, lascio la scrivania:. Fine lavoro, lascio la scrivania:a) nel caos più completo; b) tutto in ordine; c) porto un po’ di lavoro a) nel caos più completo; b) tutto in ordine; c) porto un po’ di lavoro a casa.a casa.

1313. La sera, uno scambio di opinioni con gli amici seduti in salotto:. La sera, uno scambio di opinioni con gli amici seduti in salotto:a) a ferro di cavallo; b) con i divani di fronte; c) con una poltrona fra a) a ferro di cavallo; b) con i divani di fronte; c) con una poltrona fra i divani.i divani.

1414. Sono invitato dai Giuliani, non voglio andare e invento:. Sono invitato dai Giuliani, non voglio andare e invento:a) ho un altro impegno; b) mi sento male; c) non trovo nulla e devo a) ho un altro impegno; b) mi sento male; c) non trovo nulla e devo andare.andare.

1515. A un ricevimento, mi trovo:. A un ricevimento, mi trovo:a) al centro dell’attenzione; b) a far tappezzeria; c) bene e faccio a) al centro dell’attenzione; b) a far tappezzeria; c) bene e faccio una conoscenza. una conoscenza.

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La nostra natura di ComunicatoriLa nostra natura di Comunicatori

Da 15 a 20Da 15 a 20. Uomo-cocker: timido . Uomo-cocker: timido e impaurito.e impaurito.Da 21 a 26Da 21 a 26. Uomo-castoro: produttivo . Uomo-castoro: produttivo ma freddo.ma freddo.Da 27 a 32Da 27 a 32. Uomo-delfino: elastico e . Uomo-delfino: elastico e autoironico.autoironico.Da 33 a 38Da 33 a 38. Uomo-scimmia: . Uomo-scimmia: esuberante ma improvvisatore.esuberante ma improvvisatore.Da 39 a 45Da 39 a 45. Uomo-ghepardo: . Uomo-ghepardo: scattante e vincente.scattante e vincente.

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Una Comunicazione motivante e Una Comunicazione motivante e persuasiva: un approccio assertivopersuasiva: un approccio assertivo

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La Comunicazione persuasiva: La Comunicazione persuasiva: motivare sviluppando l’assertivitàmotivare sviluppando l’assertività

Migliorare il modo di Migliorare il modo di comunicare, comunicare, combattere l’ansia, combattere l’ansia, in una parola, in una parola, padroneggiare la padroneggiare la situazione, significa situazione, significa diventare assertivi.diventare assertivi.Diventare assertivi Diventare assertivi consente il creare un consente il creare un “potere positivo”, “potere positivo”, l’esercitare una l’esercitare una leadership attiva, leadership attiva, l’avere credibilità e, l’avere credibilità e, quindi, l’quindi, l’essere essere persuasivipersuasivi..

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La Comunicazione persuasiva: La Comunicazione persuasiva: motivare sviluppando l’assertivitàmotivare sviluppando l’assertività

Per Per essere persuasiviessere persuasivi è è necessario superare:necessario superare:

il rifiuto psicologico il rifiuto psicologico del potere e, quindi, del potere e, quindi, delle responsabilità;delle responsabilità;

il rifiuto, a priori, il rifiuto, a priori, delle situazioni delle situazioni conflittuali;conflittuali;

l’eccessiva l’eccessiva importanza data al importanza data al “giudizio” degli altri;“giudizio” degli altri;

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La Comunicazione persuasiva: La Comunicazione persuasiva: motivare sviluppando l’assertivitàmotivare sviluppando l’assertività

l’incapacità di “fidarsi” l’incapacità di “fidarsi” degli altri;degli altri;la paura di non la paura di non “riuscire”;“riuscire”;l’anticipo mentale delle l’anticipo mentale delle “conseguenze negative” “conseguenze negative” e, quindi, l’inibizione e, quindi, l’inibizione dell’immaginazione dell’immaginazione positiva;positiva;lo scarso livello di lo scarso livello di “speranza” nel futuro;“speranza” nel futuro;l’impossibilità di credere l’impossibilità di credere alle proprie capacità di alle proprie capacità di “influenzare” gli altri.“influenzare” gli altri.

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La Comunicazione persuasiva: La Comunicazione persuasiva: motivare sviluppando l’assertivitàmotivare sviluppando l’assertività

E’ bene tenere, sempre, E’ bene tenere, sempre, presente che ognuno presente che ognuno possiede delle risorse e possiede delle risorse e delle potenzialità, che delle potenzialità, che può utilizzare meglio e può utilizzare meglio e valorizzare, che possono valorizzare, che possono diventare i punti di forza diventare i punti di forza di un proprio “stile di un proprio “stile comunicativo” personale comunicativo” personale e soggettivo.e soggettivo.L’assertività è una L’assertività è una qualità che permette a qualità che permette a un soggetto di un soggetto di raggiungere gli obiettivi raggiungere gli obiettivi prefissati senza creare prefissati senza creare situazioni conflittuali.situazioni conflittuali.

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Motivare le persone alla gestione Motivare le persone alla gestione del tempo e dello stressdel tempo e dello stress

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La gestione del tempo e dello stress: La gestione del tempo e dello stress: come motivare i collaboratori come motivare i collaboratori

Brillanti con gli amici, impacciati con Brillanti con gli amici, impacciati con gli estranei?gli estranei?

Lo stress, anche quello “da team”, è Lo stress, anche quello “da team”, è una reazione dell’organismo a ciò che una reazione dell’organismo a ciò che è vissuto come aggressione.è vissuto come aggressione.

E’ importante avvalersi di tecniche di E’ importante avvalersi di tecniche di rilassamento. rilassamento.

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La gestione del tempo e dello stress: La gestione del tempo e dello stress: come motivare i collaboratori come motivare i collaboratori

L’autocontrollo emotivo: le tecniche di L’autocontrollo emotivo: le tecniche di rilassamento respiratorio. rilassamento respiratorio.

Le tecniche d’immagine mentale: oltre Le tecniche d’immagine mentale: oltre l’ansia.l’ansia.

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La gestione del tempo e dello stress: La gestione del tempo e dello stress: come motivare i collaboratori come motivare i collaboratori

Cominciare col mettere a tacere l’ansia, Cominciare col mettere a tacere l’ansia, tenendosi occupati in attività che non tenendosi occupati in attività che non riguardano l’impegno che si ha davanti: riguardano l’impegno che si ha davanti: la mente umana non può pensare con la mente umana non può pensare con intensità a più cose intensità a più cose contemporaneamente.contemporaneamente.Non basta rimuovere l’idea delle Non basta rimuovere l’idea delle reazioni negative da parte dei propri reazioni negative da parte dei propri interlocutori: ciò può tranquillizzare ma interlocutori: ciò può tranquillizzare ma non aiuta ad affrontarle. non aiuta ad affrontarle. Preparare bene la propria prestazione è Preparare bene la propria prestazione è uno dei modi che aiuta ad arrivare più uno dei modi che aiuta ad arrivare più sereni all’appuntamento.sereni all’appuntamento.

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La Comunicazione per motivare La Comunicazione per motivare il cambiamento e l’innovazioneil cambiamento e l’innovazione

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Motivare l’innovazione e il Motivare l’innovazione e il cambiamentocambiamento

La creatività e le potenzialità dei La creatività e le potenzialità dei singoli.singoli.

Gli obiettivi di gruppo.Gli obiettivi di gruppo.

L’innovazione ovvero la cultura L’innovazione ovvero la cultura del cambiamento.del cambiamento.

Attenzione alle resistenze al Attenzione alle resistenze al cambiamento! cambiamento!

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Motivare l’innovazione e il Motivare l’innovazione e il cambiamentocambiamento

Non avere paura del Non avere paura del cambiamento.cambiamento.

Il cambiamento come feedback Il cambiamento come feedback rispetto alla realtà.rispetto alla realtà.

Cambiamento come flessibilità.Cambiamento come flessibilità.

Cambiamento ovvero opportunità Cambiamento ovvero opportunità di crescita.di crescita.

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La Comunicazione delle regole del La Comunicazione delle regole del gioco: motivare per rendere un team gioco: motivare per rendere un team

vincentevincente

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Comunicare le regole del gioco: Comunicare le regole del gioco: la motivazione per essere un team la motivazione per essere un team

vincentevincente

Ruolo e significato Ruolo e significato delle regole del giocodelle regole del gioco

Regole del gioco e Regole del gioco e funzionamento del funzionamento del gruppogruppo

Regole del gioco per Regole del gioco per un’organizzazione un’organizzazione vincentevincente

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La motivazione: una teoria di contenuto La motivazione: una teoria di contenuto La teoria di McClellandLa teoria di McClelland

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La teoria di McClellandLa teoria di McClelland

Risale al 1961 (“The Achieving Society”)Risale al 1961 (“The Achieving Society”)L’azione è da condurre a tre specifiche classi L’azione è da condurre a tre specifiche classi motivazionali: potere, affiliazione e successomotivazionali: potere, affiliazione e successoNegli anni 70’ viene introdotto nella relazione Negli anni 70’ viene introdotto nella relazione triangolare un quarto stimolo motivazionale di portata triangolare un quarto stimolo motivazionale di portata generale: la competenzagenerale: la competenzaGli elementi caratterizzanti possono essere simultaneiGli elementi caratterizzanti possono essere simultanei

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a. La motivazione al poterea. La motivazione al potere

La motivazione al potere si La motivazione al potere si riferisce alla spinta che porta al riferisce alla spinta che porta al dominio delle persone e delle dominio delle persone e delle situazioni.situazioni.

La motivazione al potere La motivazione al potere s’intende, quindi, come s’intende, quindi, come desiderio di comando, di guida, desiderio di comando, di guida, come bisogno di definire i come bisogno di definire i rapporti gerarchici con i propri rapporti gerarchici con i propri interlocutori.interlocutori.

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a. La motivazione al poterea. La motivazione al potere

Questa Questa determinante non determinante non è da intendersi in è da intendersi in senso unicamente senso unicamente negativo. Il negativo. Il problema è il problema è il modo in cui si modo in cui si esplicita questa esplicita questa spinta.spinta.

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a. La motivazione al poterea. La motivazione al potere

1.1. Individui che perseguono la volontà di Individui che perseguono la volontà di plasmare i propri collaboratori e le plasmare i propri collaboratori e le situazioni, assoggettandoli alla propria situazioni, assoggettandoli alla propria autorità, ricorrendo a qualsiasi autorità, ricorrendo a qualsiasi strumento.strumento.

2.2. Individui che cercano di creare Individui che cercano di creare condivisione con i propri collaboratori, condivisione con i propri collaboratori, esercitando un’azione di leadership, al esercitando un’azione di leadership, al fine di indirizzare i comportamenti fine di indirizzare i comportamenti verso gli obiettivi dell’organizzazione.verso gli obiettivi dell’organizzazione.

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b. La motivazione all’affiliazioneb. La motivazione all’affiliazione

Questa spinta è Questa spinta è assimilabile ai bisogni assimilabile ai bisogni di appartenenza di di appartenenza di Maslow.Maslow.

E’ in antitesi con la E’ in antitesi con la motivazione al poteremotivazione al potere

Non è però da Non è però da considerarsi considerarsi necessariamente necessariamente “migliore”“migliore”

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b. La motivazione all’affiliazioneb. La motivazione all’affiliazione

L’eccesso di L’eccesso di motivazione motivazione all’affiliazione può all’affiliazione può determinare determinare problemi problemi sull’espletamento sull’espletamento delle attività e sul delle attività e sul riconoscimento riconoscimento della della subordinazione subordinazione gerarchica.gerarchica.

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c. La motivazione al successoc. La motivazione al successo

Questa spinta è Questa spinta è riconducibile ai riconducibile ai bisogni di bisogni di autorealizzazione autorealizzazione di Maslow.di Maslow.L’individuo agisce L’individuo agisce per raggiungere gli per raggiungere gli obiettivi, per il obiettivi, per il continuo continuo miglioramento, miglioramento, crescita e crescita e sviluppo.sviluppo.

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c. La motivazione al successoc. La motivazione al successo

L’organizzazione L’organizzazione si deve mettere si deve mettere nelle condizioni di nelle condizioni di massimizzare massimizzare questi questi comportamenti comportamenti attraverso il attraverso il riconoscimento riconoscimento dei risultati.dei risultati.

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d. La motivazione alla competenzad. La motivazione alla competenza

Questa spinta Questa spinta parzialmente si parzialmente si sovrappone alla sovrappone alla motivazione al motivazione al successo.successo.L’individuo è mosso L’individuo è mosso dal desiderio di dal desiderio di garantirsi un continuo garantirsi un continuo percorso di crescita percorso di crescita professionale, tramite professionale, tramite un set di competenze un set di competenze più consistente ed più consistente ed efficace.efficace.

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d. La motivazione alla competenzad. La motivazione alla competenza

Gli individui hanno la Gli individui hanno la priorità di voler priorità di voler mettere a disposizione mettere a disposizione dell’organizzazione dell’organizzazione prestazione eccellenti.prestazione eccellenti.Lo standard qualitativo Lo standard qualitativo delle prestazioni si delle prestazioni si antepone al antepone al raggiungimento dei raggiungimento dei risultati.risultati.Competenze chiave Competenze chiave per i dirigenti: problem per i dirigenti: problem solving e solving e accountability.accountability.

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Consigli utili per comunicare meglioConsigli utili per comunicare meglio

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I Dieci Principi Aurei I Dieci Principi Aurei del Buon Comunicatoredel Buon Comunicatore

E’ buona norma conoscere in anticipo la E’ buona norma conoscere in anticipo la composizione del gruppo di persone con il composizione del gruppo di persone con il quale si sta per interloquire. quale si sta per interloquire. Ciò è fondamentale al fine di scegliere: Ciò è fondamentale al fine di scegliere: a) l’abbigliamentoa) l’abbigliamentob) il tono della comunicazioneb) il tono della comunicazionec) la lunghezza della comunicazionec) la lunghezza della comunicazioned) l’inizio della comunicazioned) l’inizio della comunicazioneE’ necessario preparare un progetto di E’ necessario preparare un progetto di esposizione o una sintesi di quello che si vuole esposizione o una sintesi di quello che si vuole comunicare.comunicare.E’ assolutamente consigliabile fare una piccola E’ assolutamente consigliabile fare una piccola prova generale delle comunicazioni che si prova generale delle comunicazioni che si intendono pronunciare. intendono pronunciare.

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I Dieci Principi Aurei I Dieci Principi Aurei del Buon Comunicatoredel Buon Comunicatore

E’ fondamentale controllare la propria E’ fondamentale controllare la propria emotività.emotività.Controllate la gestualità ma non Controllate la gestualità ma non abbiatene paura.abbiatene paura.E’ importantissimo saper variare con E’ importantissimo saper variare con una certa frequenza il tono della voce.una certa frequenza il tono della voce.E’ fondamentale guardare E’ fondamentale guardare l’interlocutore o i diversi interlocutori l’interlocutore o i diversi interlocutori ai quali ci si rivolge.ai quali ci si rivolge.

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I Dieci Principi Aurei I Dieci Principi Aurei del Buon Comunicatoredel Buon Comunicatore

Le persone devono essere rese Le persone devono essere rese partecipi della situazione come se si partecipi della situazione come se si stesse dialogando con ciascuna di loro: stesse dialogando con ciascuna di loro: per questo motivo, le domande per questo motivo, le domande retoriche o quelle che non implicano retoriche o quelle che non implicano necessariamente una risposta sono necessariamente una risposta sono funzionali.funzionali.E’ opportuno parlare sempre con un E’ opportuno parlare sempre con un tono di voce che non sia basso, anche tono di voce che non sia basso, anche quando la sala è fornita di un buon quando la sala è fornita di un buon impianto di amplificazione.impianto di amplificazione.Ogni affermazione è valida quanto più è Ogni affermazione è valida quanto più è credibile chi la pronuncia.credibile chi la pronuncia.

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“Quanto più impariamo sul mondo, e quanto più profondo è il nostro apprendimento, tanto più consapevole, specifica e articolata sarà la conoscenza di ciò che non sappiamo, la conoscenza della nostra ignoranza. Questa, infatti, è la fonte principale dell’ignoranza: il fatto che la nostra conoscenza può essere solo finita, mentre la nostra ignoranza non può che essere, di necessità, infinita”.

K. Popper