1. Introduzione ai Sistemi Informativi Geografici · Definizioni Definizioni –– ogni cosa ha il...
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Dott. Andrea AzziniReferente settore Sistema Informativo Territoriale
Centro Studi sul Territorio “Lelio Pagani” Università degli Studi di Bergamo
E-mail: [email protected]: 035 205 2449
Dott. Filippo Carlo PavesiColl. Centro Studi sul Territorio “Lelio Pagani”
Università degli Studi di BergamoUniversità degli Studi di BergamoE-mail: [email protected]
1. Introduzione ai 1. Introduzione ai Sistemi Informativi GeograficiSistemi Informativi Geografici
Prima di incominciare la regola del “paradosso”
Vuoi apprendere Vuoi apprendere l’uso di un GIS? l’uso di un GIS?
Spegni il computer!Spegni il computer!
La dimensione “progettuale” prevale sulla conoscenza delle “funzioni” di un software
l’uso di un GIS? l’uso di un GIS?
Spegni il computer!Spegni il computer!
Definizioni Definizioni –– ogni cosa ha il suo nome…ogni cosa ha il suo nome…
“il GIS è composto da una serie di strumenti software per acquisire, archiviare, estrarre, elaborare e visualizzare dati spaziali del mondo reale” (Burrough, 1986)
GIS ≠ SITGIS: Sistema Informativo Geografico
visualizzare dati spaziali del mondo reale” (Burrough, 1986)
SIT: Sistema Informativo TerritorialeIl SIT è un complesso di uomini, strumenti e procedure (spesso informali) che permettono l'acquisizione e la distribuzione dei dati nell'ambito dell'organizzazione e che li rendono disponibili, validandoli, nel momento in cui sono richiesti a chi ne ha la necessità per svolgere una qualsivoglia attività" (Mogorovich, 1988)
Struttura di un GIS Struttura di un GIS –– l’integrazione di sistemi informaticil’integrazione di sistemi informatici
I GIS nascono dall’integrazione di sistemi informatici:
•Sistemi di gestione delle banche dati alfanumeriche (DBMS)
•Sistemi di elaborazione di informazioni grafiche (CAD)
•Sistemi di processamento di immagini raster (image processing)
•Sistemi di analisi statistica (statistical software)
Cartografia e informazione territoriale Cartografia e informazione territoriale -- un caso “esemplare”un caso “esemplare”
John Snow e l’epidemia di colera a Soho nel 1854Studio della correlazione spaziale di fenomeni che agiscono sul territorio
A Londra nel 1854 è in corso una epidemia di colera che provoca molti decessi.
Ma qual è la causa?
Io Dott. Snow produce delle mappe con la localizzazione dei casi di decesso nei diversi periodi. Grazie a questo metodo ipotizza la diffusione dell’epidemia a causa di una pompa pubblica di distribuzione dell'acqua nel distretto di Soho.
Le informazioni geografiche (luoghi sulla superficie terrestre) svolgono un ruolo importante nel processo decisionale
I GIS sono software che integrano le operazioni tipiche su database (interrogazione, analisi…) con le analisi di tipo geografico, ovvero uniscono informazione alfanumerica con informazione spaziale (geoinformazioni)
GIS, non solo cartografie…GIS, non solo cartografie…
Rapporto tra GIS e cartografia
GIS ≠ MAPPALa mappa cartografica è uno dei prodotti (output) del GIS
I GIS e le Carte lavorano su fenomeni spazialmente referenziati ma con finalità differenti
Rapporto tra GIS e cartografia
Da cosa è composto un Sistema Informativo GeograficoDa cosa è composto un Sistema Informativo Geografico
�Strumenti software (software gis, reti, archivi…)
�Apparati hardware (computer, stampanti/plotter, gps…)
�Dati (spaziali, immagini…)�Dati (spaziali, immagini…)
�Metodi (procedure di analisi spaziale…)
�Risorse umane (analisti, fruitori…)
�Strumenti software
I software GIS si possono dividere in due famiglie: commerciali (ESRI ArcGIS, MapInfo…) e “freeware” (Grass, Qgis…)
Da cosa è composto un Sistema Informativo GeograficoDa cosa è composto un Sistema Informativo Geografico
�Apparati hardware
Con hardware si intende il computer sul quale opera il software GIS inclusi stampanti, plotter, scanners, tavoli grafici (digitizers), monitors, reti
Le postazioni hardware assumono svariate configurazioni, da server centralizzati a workstation isolate
Da cosa è composto un Sistema Informativo GeograficoDa cosa è composto un Sistema Informativo Geografico
�Dati
Sono la componente fondamentale di un sistema informativo territoriale
I dati geografici digitali (vettoriali, raster, tabelle/database) possono essere integrati con altri tipi di risorse informative (mixed-data system): dati analogici (utilizzabili tramite digitalizzazione) come tramite digitalizzazione) come cartografie storiche nel formato cartaceo, fotografie…
Sostanzialmente si individuano due tipologie di dati:
Dati spaziali (geometrici, topologici)
Dati non spaziali (tematici, attributi)
Da cosa è composto un Sistema Informativo GeograficoDa cosa è composto un Sistema Informativo Geografico
�Metodi (procedure applicative)
�Acquisizione dati
�Restituzione dei dati
�Aggiornamento dei dati
�Elaborazioni dei dati
�Modelli di simulazione
�Modelli di rappresentazione
�Risorse umane (analisti…)
Come lavora un Sistema Informativo GeograficoCome lavora un Sistema Informativo Geografico
Esistono differenti livelli di complessità di un GIS:
Livello 1 GIS come archivio di dati che operano su
Un GIS localizza nello spazio gli oggetti (entità che definiscono i fenomeni del mondo reale) collegandoli a degli attributi alfanumerici (collocati in una tabella – database relazionale) e gestendoli come STRATI INFORMATIVI TEMATICI (layer) che ne identificano le relazioni spaziali
Livello 1 GIS come archivio di dati che operano su unico layer con analisi e interrogazioni di tipo semplice
Livello 2 GIS organizzato su più layer con operazioni analitiche più complesse (analisi statistica e spaziale)
Livello 3 GIS che opera con tecniche di modellizzazione dati più sofisticate, come sistema di supporto alle decisioni (“Cosa succede se …?”)
Come lavora un Sistema Informativo GeograficoCome lavora un Sistema Informativo Geografico
Differenze rispetto al CAD (computer-graphic)
Introduzione a ESRI ArcGISIntroduzione a ESRI ArcGIS
ArcGIS è la suite di prodotti software commerciali di ESRI per la creazione di un sistema GIS
Software sviluppato da ESRI (Environmental Systems Research Institute) azienda americana di Redland in California
Attualmente ESRI è l’azienda che si occupa di software GIS che ricopre una posizione dominante sul mercato (circa il 36% del mercato del software GIS mondiale)
http://www.esri.com/
http://www.esri.com/software/arcgis/arcview/eval/evaluate.html
Il Software GIS Desktop è disponibile in versione free solo per un periodo massimo di 60 giorni di prova
Introduzione a ESRI ArcGISIntroduzione a ESRI ArcGIS
La suite ArcGIS è strutturata su 4 "livelli" fra loro pienamente interoperabili:
Desktop GIS: — I prodotti ArcGIS di tipo “Desktop” sono gli strumenti principali per la creazione, la modifica e l’analisi dell’informazione geografica.
Server GIS: — I prodotti ArcGIS di tipo “Server” permettono di centralizzare sui server aziendali le funzionalità GIS affinchè le stesse, “Server” permettono di centralizzare sui server aziendali le funzionalità GIS affinchè le stesse, attraverso la rete aziendale o tramite internet, risultino accessibili ad un vasto numero di utenti.
Mobile GIS : — ArcGIS Mobile, ArcPad e le funzioni mobile incluse nei prodotti Desktop, consentono l’utilizzo della tecnologia GIS anche “sul campo”.
Online GIS: — I servizi ArcGIS Online consentono un rapido accesso ad una notevole collezione di mappe e dati cartografici.
Introduzione a ESRI ArcGISIntroduzione a ESRI ArcGIS
ArcGIS DesktopArcGIS Desktop
ArcGIS Desktop è una suite di prodotti software scalabili che comprende ArcReader, ArcView, ArcEditor e ArcInfo
�ArcInfo: GIS desktop completo e professionale che contiene tutte le funzionalità di un GIS, compresi sofisticati strumenti per il geoprocessing
�Arceditor: con potenzialità avanzate di editing e di �Arceditor: con potenzialità avanzate di editing e di creazione dei dati
�Arcview: GIS desktop con funzionalità base, ma che consente un completo utilizzo dei dati a partire dalla creazione delle mappe fino all’analisi
�Arcreader: in maniera gergale può essere definito come un “pdf cartografico”, l’utente può solo visualizzare mappe già pronte senza portare modifiche
Introduzione a ESRI ArcGISIntroduzione a ESRI ArcGIS
ArcGIS DesktopArcGIS Desktop
Benché commercializzati separatamente, le tre licenze ArcView, ArcEditor e ArcInfo condividono la stessa architettura, la stessa interfaccia utente e lo stesso ambiente di sviluppo
E’ possibile aggiungere ulteriori funzionalità attraverso una serie di estensioni di ArcGIS Desktop (19 estensioni di analisi avanzata). Si possono anche sviluppare estensioni e strumenti personalizzati per ArcGIS Desktop con gli ArcObjects, la libreria dei componenti software di ArcGIS, usando le interfacce standard di programmazione Windows, come Visual Basic, .NET e Visual C++.
Introduzione a ESRI ArcGISIntroduzione a ESRI ArcGIS
Cambiano le funzionalità!
ArcGIS DesktopArcGIS Desktop
http://www.esri.com/library/brochures/pdfs/arcgis10-functionality-matrix.pdf
Introduzione a ESRI ArcGISIntroduzione a ESRI ArcGIS
ArcView Single Use $1,500.00
ArcView Concurrent Use $3,500.00
ArcGIS DesktopArcGIS Desktop
E cambiano i prezzi!
Introduzione a ESRI ArcGISIntroduzione a ESRI ArcGIS
ArcGIS ≠ ArcView ≠ ArcMap ArcGIS Desktop ArcGIS Desktop -- ArcViewArcView
�ArcMap: permette di vedere, editare e analizzare dati geografici. È l’interfaccia principale di ArcView
Struttura di ArcView
�ArcMap: permette di vedere, editare e analizzare dati geografici. È l’interfaccia principale di ArcView
�ArcCatalog: permette la navigazione nel GIS datasets. Permette di visualizzare la struttura dei file, organizzarli, distribuirli, documentarli…
�ArcToolbox: contiene strumenti per il geoprocessing (tutti i tool disponibili secondo la licenza attiva)
�ArcScene: visualizzatore dei dati in 3D
�ArcCatalog: permette la navigazione nel GIS datasets. Permette di visualizzare la struttura dei file, organizzarli, distribuirli, documentarli…
�ArcToolbox: contiene strumenti per il geoprocessing (tutti i tool disponibili secondo la licenza attiva)
�ArcScene: visualizzatore dei dati in 3D
INTRODUZIONE AI MODELLI, INTRODUZIONE AI MODELLI, STRUTTURE E FORMATI STRUTTURE E FORMATI DIDI
DATI SPAZIALIDATI SPAZIALI
Dati cartografici in formato digitaleDati cartografici in formato digitale
STRUTTURE E FORMATI STRUTTURE E FORMATI DIDIDATI SPAZIALIDATI SPAZIALI
1) Base di dati e modelli di DBMS(componente alfanumerica-tabellare dei dati spaziali)
2) Strutture dei dati (vector/raster)(componente geometrica dei dati spaziali)
3) Formati di codifica dei dati spaziali(geodatabase, shp, cad…)
Dati cartografici in formato Dati cartografici in formato digitaledigitale
(componente semantica)(componente semantica)
Base di Dati Base di Dati e modelli di DBMS e modelli di DBMS
Un DATABASE (base di dati) è una collezione persistente nel tempo di dati (non-ridondanti) correlati e organizzati (in tabelle) in modo da poter essere facilmente
reperiti, gestiti e modificati
con DATO si intende un’informazione codificata in modo da poter essere elaborata e/o trasmessa; l’informazione ha un significato per chi la riceve finalizzato in un dato
contesto
Base di Dati e Sistemi di GestioneBase di Dati e Sistemi di Gestione
contesto
Un database geografico (geodatabase) di un GIS è definibile come un archivio di entità territoriali e delle loro relazioni, strutturato in files gestiti da un sistema
(software) Data Base Management System (DBMS) (Sistema di gestione della basi di dati), che può essere schematizzato come:
DATABASE + SOFTWARE
Il DBMS si occupa dell'aggiornamento (immissione/cancellazione di dati), della manutenzione (modifica di dati già introdotti) e della consultazione (ricerca, rapporti)
dei dati memorizzati nell’archivio
L'utilizzo di un database presenta differenti vantaggi:
permette un "uso amichevole" delle procedure di gestione: la gestione avviene con comandi e menu facilmente intelligibili all'utente, restando nascosti tutti i dettagli fisici del programma;
evita la programmazione per compiti comuni: il programma incorpora una serie di funzioni che consentono di svolgere operazioni senza la necessità di un linguaggio di
Perché utilizzare un DatabasePerché utilizzare un Databasegestito da un DBMSgestito da un DBMS
funzioni che consentono di svolgere operazioni senza la necessità di un linguaggio di programmazione;
un database permette di relazionare dati tra loro, ciò che riduce di molto le duplicazioni (rindondanza dei dati);
riduce i costi: i database sono prodotti standard, per questo risultano più economici di applicazioni su misura (per le operazioni fondamentali, vi possono essere software DBMS costosi);
garantisce un certo livello di sicurezza, soprattutto in ambienti multiutente (mantenimento dell’integrità e della qualità dei dati).
Esistono differenti MODELLI che ci guidano nell’organizzazione dei dati (all’interno dei file/tabelle) che costituiscono il Database:
modello gerarchico
Il MODELLO DEI DATI serve a definire come è fatta la banca dati in funzione degli obiettivi da raggiungere
Introduzione ai modelli di Database Introduzione ai modelli di Database (geografico)(geografico)
modello gerarchicomodello reticolare
modello relazionale (modello orientato ad oggetti)
Una grande e articolata mole di dati non può essere semplicemente archiviata in un unico file (o in un’unica tabella) – modello “flat file”
E’ necessario suddividere i dati in più file o tabelle, secondo un’organizzazione (modello) che il DBMS sia in grado di riconoscere e gestire
Network DBMS Hierarchical DBMS
File Systems
nei GIS il modello più usato è quello relazionale (orientato ad oggetti)
Evoluzione dei modelli di DatabaseEvoluzione dei modelli di Database
Object-Oriented Systems (OODBMS)
Object -Relational ORDBMS
Relational DBMS
DATABASE GERARCHICI (“AD ALBERO”)i dati sono organizzati in insiemi legati fra loro da relazioni di "possesso", in cui un insieme di dati può possedere altri insiemi di dati, ma un insieme può appartenere solo ad un altro insieme. La struttura risultante è un albero di insiemi di dati. Elementi subordinati a cascata, impossibilità di legami orizzontali
Introduzione ai modelli di DatabaseIntroduzione ai modelli di Database
Esempio di struttura gerarchica
DATABASE RETICOLARI (“NETWORK”)il modello reticolare è simile a quello gerarchico, nasce come estensione di quest'ultimo. Anche in questo modello insiemi di dati sono legati da relazioni di possesso, ma ogni insieme di dati può appartenere a uno o più insiemi. La struttura risultante è una rete di insiemi di dati. Possibilità di relazioni orizzontali. Eccessive relazioni
Introduzione ai modelli di DatabaseIntroduzione ai modelli di Database
Esempio di struttura reticolare
DATABASE RELAZIONALIsi basano sul modello relazionale la cui struttura principale è la relazione, cioè una tabella bidimensionale composta da righe e colonne. Ciascun record (riga) rappresenta un'entità che noi vogliamo memorizzare nel database. Le caratteristiche di ciascuna entità sono definite invece dalle colonne (campi) delle relazioni, che vengono chiamate attributi. Entità con caratteristiche comuni, cioè descritti dallo stesso insieme di attributi, faranno parte della stessa relazione
Introduzione ai modelli di DatabaseIntroduzione ai modelli di Database
Esempio di struttura relazionale
DATABASE AD OGGETTI (“SEMANTICO”)
BASE DI DATI ORIENTATA AD OGETTI: OODBMS
le loro caratteristiche di estendibilità, derivanti dalla possibilità di definire nuovi tipi di dati e comportamenti (che vengono inglobati nell’oggetto stesso),li rendono particolarmente appetibili per tutte quelle applicazioni che richiedono dati complessi, come ad esempio immagini, suoni o coordinate.
Introduzione ai modelli di DatabaseIntroduzione ai modelli di Database
come ad esempio immagini, suoni o coordinate.
Un oggetto è un elemento o concetto del mondo reale che può essere identificato in modo univoco: un prodotto, una casa…
Ogni oggetto è costituito dall’insieme dei suoi dati caratteristici (attributi) e dei suoi comportamenti (metodi, procedure)
Tutti gli oggetti che condividono le stesse proprietà (attributi) e gli stessi comportamenti (metodi) possono essere raccolti in classiI metodi è il formato dei dati sono comuni per tutti gli oggetti (istanze) della classe, mentre il contenuto può differire per ogni oggetto (nuove istanze uguali ma dotate di una propria individualità)
Introduzione ai modelli di DatabaseIntroduzione ai modelli di Database
DATABASE AD OGGETTI (“SEMANTICO”)
BASE DI DATI ORIENTATA AD OGETTI: OODBMS
Rappresentazione di “oggetti topografici” secondo un modello orientato ad oggetti
Immagini tratta da Federica Migliaccio “Sistemi informativi geografici e cartografia”
Di recente, da parte dei produttori di DBMS, c’è sempre più la necessità di realizzare un vero “matrimonio” fra la struttura del modello relazionale con
quello ad oggetti:
il DBMS si presenti esternamente come unDBMS relazionale orientato ad oggetti (OR-DBMS)
Introduzione ai modelli di DatabaseIntroduzione ai modelli di Database
ESRI ArcGIS sviluppa il modellorelazionale orientato ad oggetti (OR-DBMS)
DBMS relazione orientato ad oggetti (OR-DBMS)
Introduzione ai modelli di DatabaseIntroduzione ai modelli di Database
Esempio di modello di base di dati ibrida: sono presenti oggetti e classi di oggetti georeferenziati secondo le regole dei modelli ad oggetti; inoltre sono evidenti le relazioni presenti fra alcuni degli oggetti tipiche del modello relazionale
Immagini tratta da Federica Migliaccio “Sistemi informativi geografici e cartografia”
Struttura fisica dei dati nei Database geografici (3 generazioni)
1° generazione (elementi grafici ed attributi separati)
2° generazione (elementi grafici ed attributi contenuti in tabelle)
3° generazione (dato geografico diventa ‘oggetto’)
Identificatore unico
Ibrido Coordinate e Tabelle degli attributi
Introduzione ai modelli di DatabaseIntroduzione ai modelli di Database
Ibrido I Generazione
IntegratoII Generazione
A oggettiIII generazione
(Elementi) – join relazionale– (Attributi)
Database relazionale
Coordinate e Topologia
Tabelle degli attributi- Database relazionale
Elementi – Classi – Attributi
‘oggetti’
Insieme di elementi e regole che ne definiscono le reciproche relazioni(database che permette di gestire relazioni tra i dati)
elementi
Modello applicato ai dati geografici
Database relazionaliDatabase relazionali
elementi
Elementi: entità, contengono informazioni
Relazioni: sono le regole (interazioni) che intercorrono tra le entità
La struttura principale è una tabella bidimensionale composta da righe (record) e colonne (campi)
I campi registrano gli attributi(è definito chiave primaria il campo che identifica in modo univoco i record della tabella)
I record registrano le Colonna
Database relazionaliDatabase relazionalistruttura delle tabellestruttura delle tabelle
ID Nome Popolazione
I record registrano le entità(il primo record di una tabella è detta intestazione e contiene il nome dei campi) 1 Adda naturale
2 Serio naturale3 Oglio naturale
4 Roggia Serio artificiale5 Fosso Curna artificiale
Riga (Record, Entità)
Colonna(Campo,Attributo)
intestazione
Chiave primaria
Attraverso un campo in comune (chiave esterna) tra due o più tabelle si crea quella che viene definita RELAZIONE (join)
A1 B1
A2 B1
B1 C1
B2 C2
Foreign Key
Tabella X Tabella Y
Database relazionaliDatabase relazionalirelazioni fra tabellerelazioni fra tabelle
RELAZIONE (join)A3 B2 B3 C3
Join
A1 B1 C1
A2 B1 C1
A3 B2 C2Tabelle X-Y unite tramite Join
La relazione unisce tutti i record corrispondenti
DAL MONDO REALE AL SISTEMA INFORMATIVO
I modelli di dati geografici devono rappresentare le entità presenti nel mondo reale e le relazioni che intercorrono tra di esse (sono un’astrazione della realtà)
Schemi per trasformare i concetti (del mondo reale) in rappresentazioni numeriche dei dati (gestiti da un gis)
Database relazionaliDatabase relazionaliLivelli di progettazioneLivelli di progettazione
numeriche dei dati (gestiti da un gis)
Vi sono tre livelli di astrazione del modello dati:
Modello concettuale
Modello logico
Modello fisico
Dal livello esterno (descrizione in linguaggio naturale delle entità di interesse)al livello interno (descrizione delle strutture dati interne al computer)
MODELLO CONCETTUALEModello più vicino alla realtà, descrive e definisce le entità e le relazioni interessate (oggetti e processi relativi a un particolare problema)
MODELLO LOGICOImplementa le entità e le relazioni del modello concettuale in un sistema tramite diagrammi (modello E/R, sviluppabile da GIS e DBMRS)L’entità è caratterizzata da una chiave primaria: identificatore univoco che non
Database relazionaliDatabase relazionalilivelli di progettazionelivelli di progettazione
L’entità è caratterizzata da una chiave primaria: identificatore univoco che non deve mai cambiareComponenti di base del modello E/R: entità, classi di entità, relazioni, attributi, cardinalità (numero min-max di entità che concorre ad una relazione)
MODELLO FISICODescrive in dettaglio i file, le tabelle, dimensioni e tipo di attributi ecc.. È la descrizione di classi di primitive grafiche qualificate (descrizione degli attributi descrittivi di un singolo layer)non permette di cogliere la logica delle entità e delle relazioni (in sostanza è la scheda monotematica di uno strato informativo)
Database relazionaliDatabase relazionalimodello logico modello logico -- modello E/Rmodello E/R
Il Modello (diagramma) Entità-Relazioni Relazioni (ERD) è un modello grafico che descrive le relazioni che esistono tra i dati memorizzati in un sistema
ENTITA’ (record)Fenomeno (oggetto) del mondo reale che ha una sua identità complessiva e non può essere suddiviso in parti ad esso uguali (es. una casa non può essere suddivisa in più case, ma è suddivisa in più locali); l’insieme delle diverse entità coinvolte nel modello case, ma è suddivisa in più locali); l’insieme delle diverse entità coinvolte nel modello concettuale rappresenta tutti i fenomeni che devono essere descritti nella base di dati da progettare
CLASSE DI ENTITA’ (tabelle)categoria che comprende entità che presentano somiglianze fra di loro (es. tutte le case che hanno tre locali)
RELAZIONE FRA ENTITA’ (O CLASSI DI ENTITA’)legame concettuale (connessione) fra due o più entità, di cui interessa tenerememoria; per ogni relazione viene indicato il numero minimo e massimo di entità coinvolte (cardinalità della relazione)(es. tra case e particella catastale esiste una relazione proprietario)
Database relazionaliDatabase relazionalimodello logico modello logico -- modello E/Rmodello E/R
ATTRIBUTI (campi)caratteristiche proprie e descrittive che accomunano tutte le entità di un insieme; ogni attributo ha un range di possibili valori caratteristici (es. proprietario della casa, indirizzo…)
Database relazionaliDatabase relazionalimodello E/R modello E/R –– simbologia strutturalesimbologia strutturale
CLASSE RELAZIONEATTRIBUTO
denominazione denominazioneEsemplificazione grafica
La classe “corsi d’acqua”, che contiene una lista di corsi d’acqua definiti dagli attributi “denominazione e stato”, costituisce una relazione 1 a N con la classe “Comuni” Viceversa, la classe “Comuni” costituiscono una relazione 0 a N con la classe dei “corsi d’acqua”
corsi d’acqua
naturaleartificiale
Comunicorsi d’acqua nei Comuni1 N N 0
RELAZIONE 1 a 1Corrispondenza univoca in entrambi i versi: ad ogni record di una tabella A corrisponde uno e un solo record della tabella B, e viceversa
RELAZIONE 1 a N
Database relazionaliDatabase relazionalimodello E/R modello E/R –– cardinalitàcardinalità
Le relazioni (collegamento logico tra tabelle)
RELAZIONE 1 a NCorrispondenza univoca in un solo verso: ad ogni record di una tabella A corrisponde uno e un solo record della tabella B, ma diversi record della tabella A possono corrispondere ad un record della tabella B
RELAZIONE N a MCorrispondenza non univoca in entrambi i versi: ad ogni record di una tabella A possono corrispondere uno o più record di una tabella B, e viceversa
Tabella di destinazione Tabella di origine Tabella di destinazioneTabella di origine
Database relazionaliDatabase relazionalicardinalità cardinalità –– tipi di relazionitipi di relazioni
Relazione 1 a 1Relazione Molti a 1
Relazione 1 a Molti
Tabella di destinazione Tabella di origine
Relazione Molti a Molti
Tabella di destinazione Tabella di origine
Una query è uno strumento che consente di effettuare interrogazioni sui contenuti delle tabelle e anche di eseguire specifiche azioni sui dati
E’ un linguaggio utilizzato per interagire con i database relazionali
Database relazionaliDatabase relazionaliQueryQuery
SQL = Structured Query Language
E’ un linguaggio utilizzato per interagire con i database relazionali
È universalmente accettato dai produttori di sistemi per database (Microsoft Access, Microsoft SQL server, Oracle, IBM DB2 ecc…)
Può essere inglobato in linguaggi di programmazione tradizionali come C, C++, Java
È in grado di effettuare le diverse operazioni per l’interazione con un database: interrogazione, inserimento di nuovi dati, modifica di dati esistenti, eliminazione di dati esistenti
Le interrogazioni SQL hanno una struttura clausola select - clausola from - clausola where
Database relazionaliDatabase relazionaliQueryQuery
I DBMS permettono di formulare le query attraverso una interfaccia grafica (GUI) che ne facilita l’utilizzo
Il risultato di una query è sempre una tabella di dimensioni minori o al massimo uguali a quella di origine, che contiene i record che soddisfano le condizioni definite nella selezione
SELECT * FROM <Layer_name> WHERE <Field_name> <Operator> <Value or String> <Field_name> <Operator> <Value or String> <Connector> <Field_name> <Operator> <Value or String> ...
Dati cartografici in formato Dati cartografici in formato digitaledigitale
(componente geometrica)(componente geometrica)
Strutture dei dati spaziali: Strutture dei dati spaziali: formato formato VectorVectorformato formato RasterRaster
Cartografia tradizionaledisegno che contiene in forma implicita le coordinate dei punti che costituiscono l’oggetto da rappresentare (rappresentazione grafica di planimetria e altimetria su supporto cartaceo)
Cartografia numericainsieme di coordinate che contiene in forma implicita la rappresentazione sotto forma di disegno
Archiviazione dell’informazione geografica su Archiviazione dell’informazione geografica su pcpc
forma di disegno
i dati cartografici in formato digitale contenuti in un database geografico consentono di mettere in relazione tra loro oggetti e fenomeni (elementi geografici) offrendo dei vantaggi rispetto alla cartografia cartacea tradizionale
Oggetti: entità fisiche / giuridiche discrete (hanno un limite individuabile)
Fenomeni: eventi che si manifestano in modo continuo (non hanno limiti individuabili)
Gli elementi geografici, per essere archiviati e gestiti come base di dati, devono essere definiti attraverso un modello spaziale
un database geografico è essenzialmente codificato attraverso due strutture di dati digitali:
�Struttura (vettoriale) vector (punti, linee, poligoni)
Archiviazione dell’informazione geografica su Archiviazione dell’informazione geografica su pcpc
�Struttura (vettoriale) vector (punti, linee, poligoni)Utilizzati solitamente per rappresentare oggetti discreti
�Struttura (griglia) raster (insieme strutturato di celle uniformi)Utilizzati solitamente per rappresentare fenomeni continui
È comunque possibile (a volte necessario) utilizzare entrambi i modelli per rappresentare i medesimi oggetti/fenomeni
Nella struttura vettoriale gli oggetti geografici sono descritti da primitive grafiche(unità spaziali) come punti, linee e poligoni
La memorizzazione dell’informazione spaziale è data dalle coordinate dei punti significativi che costituiscono gli oggetti geometrici
Archiviazione dell’informazione geografica su pcArchiviazione dell’informazione geografica su pcFORMATO VETTORIALEFORMATO VETTORIALE
X₁ Y₁ = puntoX₁ Y₁ = punto
X₁ Y₁; X₂ Y₂; Xn Yn = linea
X₁ Y₁; X₂ Y₂; Xn Yn; X₁ Y₁ = poligono
I punti non hanno dimensione ma solo posizione nello spazio
Le linee sono definite da punti connessi da segmenti (hanno posizione nello spazio e lunghezza)
Archiviazione dell’informazione geografica su pcArchiviazione dell’informazione geografica su pcFORMATO VETTORIALEFORMATO VETTORIALE
adimensionali
monodimensionalilunghezza)Nodo: punto iniziale e finaleVertice: punte intermedioArco: linea che congiunge due nodi
I poligoni sono linee chiuse su se stesse, il punto di partenza e di fine è lo stesso nodo (hanno posizione nello spazio, lunghezza e area)Centroide: baricentro del poligono
monodimensionali
bidimensionali
Archiviazione dell’informazione geografica su pcArchiviazione dell’informazione geografica su pcFORMATO VETTORIALEFORMATO VETTORIALE
Archiviazione dei dati puntuali:
Archiviazione dei dati lineari:
1
2
3
Archiviazione dei dati poligonali:
12
21
Archiviazione dell’informazione geografica su pcArchiviazione dell’informazione geografica su pcFORMATO RASTERFORMATO RASTER
Nella struttura raster gli oggetti geografici sono descritti da una griglia (grigliato) regolare (grid) di celle (pixels) che rappresentano le unità spaziali minime
estensione della griglia
risoluzione
cella (pixel)
2 valore della cella
colonne
righ
e
Archiviazione dell’informazione geografica su pcArchiviazione dell’informazione geografica su pcFORMATO RASTERFORMATO RASTER
Le dimensioni della griglia sono definite dal numero delle celle (righe X colonne)
La risoluzione della griglia è definita dalle dimensioni della cella
La memorizzazione dell’informazione spaziale avviene tramite la definizione delle coordinate X, Y della cella di origine e la dimensione della cellacoordinate X, Y della cella di origine e la dimensione della cella
Rappresentazione
di punti
Archiviazione dell’informazione geografica su pcArchiviazione dell’informazione geografica su pcFORMATO RASTERFORMATO RASTER
Rappresentazione
di linee
Rappresentazione
di poligoni
Archiviazione dell’informazione geografica su pcArchiviazione dell’informazione geografica su pcFORMATO RASTERFORMATO RASTER
Schema di assegnazione dei valori di cella:
•Media dei valori ricadenti all’interno
•Totale dei valori•Totale dei valori
•Valore dominante
•Valore più vicino al centro della cella
Archiviazione dell’informazione geografica su pcArchiviazione dell’informazione geografica su pcFORMATO RASTERFORMATO RASTER
RISOLUZIONE GEOMETRICA
La risoluzione geometrica di un raster è definita dal numero di pixel per unità di lunghezza (pixel/mm o dpi – dots per inch)
Maggiore è la risoluzione e maggiore sarà la memoria necessaria per archiviare il file
Immagini tratta da Federica Migliaccio “Sistemi informativi geografici e cartografia”
Archiviazione dell’informazione geografica su pcArchiviazione dell’informazione geografica su pcFORMATO RASTERFORMATO RASTER
RISOLUZIONE RADIOMETRICA
La risoluzione radiometrica è la gamma di valori che possono caratterizzare ogni pixel (numero di bit o intervallo di valori memorizzabile in ogni pixel)
Immagini tratta da Federica Migliaccio “Sistemi informativi geografici e cartografia”
Trascrizioni RASTER da CARTOGRAFIA ANALOGICA
Caso in cui i valori contenuti nelle celle corrispondono al colore presente nel documento cartaceo originale
Si possono distinguere diversi tipi di immagine a seconda della quantità di
IMMAGINI FOTOGRAFICHE
I valori contenuti nelle celle corrispondono all’intensità dell’energia elettromagnetica relativa allo spettro visibile riflessa dalla superficie terrestre
Si possono distinguere diversi tipi di immagine a seconda della quantità di
Archiviazione dell’informazione geografica su pcArchiviazione dell’informazione geografica su pcFORMATO RASTERFORMATO RASTER
immagine a seconda della quantità di informazione utilizzata per registrare il tono di colore:
1 bit al tratto: b/n (ctr)
8 bit: scala di grigio (256 toni dal bianco al nero)Colore indicizzato (256 colori)
24 bit a colori (RGB, 8 bit per canale): 16,7 milioni di colori
immagine a seconda della quantità di informazione utilizzata per registrare il tono di colore:
8 bit: scala di grigio (256 toni dal bianco al nero)
24 bit a colori (RGB, 8 bit per canale): 16,7 milioni di colori
Sostanzialmente esistono due tipologie di dati raster:
IMMAGINI – FORMATO GRAFICO (Jpg; Tiff ecc…)• Foto aeree• Foto satellitari• Immagini acquisite tramite scanner
Archiviazione dell’informazione geografica su pcArchiviazione dell’informazione geografica su pcFORMATO RASTERFORMATO RASTER
• Immagini acquisite tramite scanner
TEMATICI – FORMATO GRID (Grid ArcInfo)• Rappresentazioni di “fenomeni” che variano in continuo nello spazio
RASTER IMMAGINI
Nelle immagini il pixel rappresenta, generalmente, il valore del modello di colore Red, Green, Blue - RGB (riflettanza)
Archiviazione dell’informazione geografica su pcArchiviazione dell’informazione geografica su pcFORMATO RASTERFORMATO RASTER
Valore di riflettanzaO-255
Valore di riflettanzaRGB
Archiviazione dell’informazione geografica su pcArchiviazione dell’informazione geografica su pcFORMATO RASTERFORMATO RASTER
RASTER GRID
I raster grid sono concettualmente differenti dalle immagini; sono idonei alla rappresentazione di fenomeni che variano gradualmente nello spazio.Le celle hanno valori numerici archiviati in una tabella (VAT)
Valore integer4-14
Archiviazione dell’informazione geografica su pcArchiviazione dell’informazione geografica su pcCONFRONTO TRA I DUE MODELLICONFRONTO TRA I DUE MODELLI
“raster is faster but vector is corrector” Joseph Berry
MODELLO VETTORIALE
Vantaggi:• La struttura dei dati (volume di dati) è più compatta• Permette misure accurate per aree e distanze• La topologia è più efficiente• Permette varie analisi topologiche e le effettua con facilità • La topologia è più efficiente• Permette varie analisi topologiche e le effettua con facilità • E’ il modello più vicino alla rappresentazione manuale delle carte
Svantaggi:• La struttura dei dati è più complessa da trattare• L’acquisizione dei dati richiede più tempo• Operazioni di Overlay difficili da implementare• Non è possibile rappresentare fenomeni spaziali continui: la rappresentazione della variabilità spaziale è inefficiente• Richiede una complessità di elaborazioni per l’analisi spaziale: non permette di operare con i dati acquisiti da sistemi digitali
Vantaggi:• Il modello di dati è semplice (matrice 2d)• E’ efficiente l’analisi spaziale e le operazioni di overlay sono semplici da effettuare• E’ ideale per fenomeni spaziali continui
MODELLO RASTER
Archiviazione dell’informazione geografica su pcArchiviazione dell’informazione geografica su pcCONFRONTO TRA I DUE MODELLICONFRONTO TRA I DUE MODELLI
“raster is faster but vector is corrector” Joseph Berry
effettuare• E’ ideale per fenomeni spaziali continui• E’ il modello con cui vengono acquisiti e trattati i dati digitali
Svantaggi:• La struttura dei dati è poco compatta. Ridondanza di informazioni nelle aree omogenee, grandi quantità di dati da archiviare• Relazioni topologiche difficili da rappresentare• Accuratezza limitata per i dati spaziali (dipende dalla dimensione del pixel)• L’output grafico può essere non esteticamente accettabile• Strutture lineari distorte
Archiviazione dell’informazione geografica su pcArchiviazione dell’informazione geografica su pcCONFRONTO TRA I DUE MODELLICONFRONTO TRA I DUE MODELLI
“raster is faster but vector is corrector” Joseph Berry
PARAMETRI MODELLO VETTORIALE MODELLO RASTER
Volume di dati Struttura dati più compatta Struttura dati meno compatta
Generalizzazione La generalizzazione è complessa La semplificazione del dato è immediata
Aspetti topologici La struttura topologica è molto efficiente per l’analisi dei dati
Le relazioni topologiche sono difficili da gestire
Accuratezza Accuratezza elevata Accuratezza condizionata dalla discretizzazione del dato
Efficienza di elaborazione La manipolazione del dato può essere complessa
La manipolazione è più semplice e intuitiva
Tecniche di overlay La sovrapposizione di layer è complessa ma accurata
La sovrapposizione di layer è intuitiva ma approssimata
Tecniche di buffering Molto efficienti ed accurate Imprecise, poco usate
Map Algebra Struttura dati non idonea per la Map Algebra
Ideale per lo sviluppo di analisi avanzate tramite operatori e funzioni
Image processing Struttura dati non idonea per la gestione di immagini
L’elaborazione di immagini è propria della struttura dati raster
Modelli digitali di elevazione La creazione di DEM è complessa ma più accurata
La creazione di DEM è più semplice ma approssimata
Visualizzazione Visualizzazione veloce senza richiedere hardware specifico
Visualizzazione lenta che richiede schede grafiche specifiche
Dati cartografici in formato Dati cartografici in formato digitaledigitale
Formati di codifica Formati di codifica dei dati spazialidei dati spaziali
Formati dei file usati in ambiente GISFormati dei file usati in ambiente GIS
Formati vettoriali e raster
Noi utilizzeremo formati vettoriali proprietari
ArcGIS lavora con numerosi formati di dati (Data Interoperability –lavora con oltre 100 formati di dati spaziali)
Uno shapefile è un formato di archiviazione non topologico di dati vettoriali che ne registra localizzazione, forma e attributi. È composto da un set di files relazionati contenente una sola collezione omogenea di oggetti (punti, linee, poligoni)
•Formato creato con la prima versione del software ESRI ArcView
•È completamente gestibile con ArcGIS (a ogni livello di licenza)
Formati dei file usati in ambiente GISFormati dei file usati in ambiente GISModello SHAPEFILEModello SHAPEFILE
•È completamente gestibile con ArcGIS (a ogni livello di licenza)
•Non supporta la topologia: non usa la struttura arco-nodo (es. linee connesse senza nodo comune, poligoni adiacenti senza archi comuni)
•Tutti i file devono avere lo stesso prefisso
•“Superato” dal modello GEODATABASE, viene utilizzato prevalentemente per piccole banche dati (limite 2 GB per componente dello shapefile) e per lo scambio/condivisione tra utenti di differenti piattaforme GIS
Formati dei file usati in ambiente GISFormati dei file usati in ambiente GISModello SHAPEFILEModello SHAPEFILE
È costituito da 3 file di base:
<nomefile>.SHP = “main” file, shape con lista di vertici (contiene le informazioni geometriche “feature geometry”)
<nomefile>.DBF = contiene gli attributi (informazione tabellare) nello stesso ordine delle “shapes” nel main (esiste una relazione “one to one” tra le features e gli attributi
<nomefile>.SHX = file indice che mantiene il raccordo tra geometria e informazione tabellare (puntatori “offsets” alle “shapes”)tabellare (puntatori “offsets” alle “shapes”)
Vi sono inoltre dei files ausiliari (accessori), uno dei più importanti è <nomefile>.PRJche contiene il sistema di riferimento e proiezione
Altri file accessori: indici spaziali (.sbn; .sbx; .fbx; .fbn)indici di attributo (.ain; .aih)metadati (.xml)
File contenente le geometrie
File di indici
Identificatore univoco
Tabella del database(*.dbf)
Formati dei file usati in ambiente GISFormati dei file usati in ambiente GISModello SHAPEFILEModello SHAPEFILE
le geometrie(*.shp)
univoco
(*.shx)(*.dbf)
Formati dei file usati in ambiente GISFormati dei file usati in ambiente GISModello GEODATABASEModello GEODATABASE
Il Geodatabase e' una struttura di memorizzazione aperta dedicata alla gestione di dati GIS (geometrie, tabelle ed immagini) all'interno di un DBMS (Database Management System).Il Geodatabase segue il fondamentale modello dati in cui ogni oggetto ed i suoi attributi sono memorizzati in una riga di una tabella. Ogni oggetto rappresenta una entità spaziale o entità del mondo reale che deve essere gestita dal GIS (ad esempio una particella catastale, un edificio, un fiume,un cliente).
Formati dei file usati in ambiente GISFormati dei file usati in ambiente GISModello GEODATABASEModello GEODATABASE
Un insieme costituito da "Feature" (oggetti) memorizzate in una tabella di un DBMS e' chiamata "Feature Class". Insiemi di Feature Class collegate tra loro che condividono lo stesso sistema di riferimento spaziale possono essere memorizzate in strutture a livello gerarchico superiore, chiamate "Feature Dataset".Ogni Feature (oggetto) in un Geodatabase contiene l'informazione sulla geometria (Shape) e puo' esistere come una entita' a se stante.La capacita' di memorizzare in modo completo la geometria e' uno dei vantaggi del modello geodatabase, rendendo sempre disponibile la Feature per la visualizzazione o per analisi
Formati dei file usati in ambiente GISFormati dei file usati in ambiente GISModello GEODATABASEModello GEODATABASE
Perché usare un File GeodatabasePerché usare un File Geodatabase
Vantaggi di un Geodatabase:
•Gestione e organizzazione dei dati di database filebased
•Compilazione degli attributi più “integra” e facilitata mediante domini e sottotipi
•Campi shape_lenghth e shape_area per il calcolo automatico e dinamico di
Formati dei file usati in ambiente GISFormati dei file usati in ambiente GISModello GEODATABASEModello GEODATABASE
•Campi shape_lenghth e shape_area per il calcolo automatico e dinamico di superfici e lunghezze
•Gestione e validazione della topologia
•Importazione e conversione di altri formati (shapefile, coverage, CAD, raster)
•Importa/esporta Geodatabase XML (trasferimento schema/schema+features)
3 tipi di GEODATABASE
Personal Geodatabase (.mdb)Memorizzato su un file Access
Limite di 2 GB
File Geodatabase (.gdb)Memorizzato come cartella su disco
Limite di 1 TB
Riduce lo spazio di storage
Formati dei file usati in ambiente GISFormati dei file usati in ambiente GISModello GEODATABASEModello GEODATABASE
relational database management systems (RDBMS)
Supportati da ArcSDE
ArcSDE GeodatabaseDati in un enterprise RDBMS
Editing multiutente (versions)
Richiede uso di ArcSDE
Arcinfo/arcview sde rdbms
Costruzione di un geodatabase:
– Progettazione del geodatabase(Think before your create)
– Creazione di un nuovo geodatabase
Formati dei file usati in ambiente GISFormati dei file usati in ambiente GISModello GEODATABASEModello GEODATABASE
– Definizione della struttura del geodatabase(solamente nome e posizione)(Schema e dati)
– Inserimento dei dati spaziali(caricamento o importazione)
– Definizione di proprietà addizionali(Validazione, relazioni, reti)
Formati dei file usati in ambiente GISFormati dei file usati in ambiente GISModello GEODATABASEModello GEODATABASE
DominiAiutano nella compilazione del database permettendo di ottenere dati più “integri” (valori codificati per le tabelle)
Vengono predisposti a livello di Geodatabase e utilizzati su singoli campi degli attributi di una Feature Class
2 tipi di Domini1. Coded: valori codificati per attributi di tipo categoriale2. Range: valori minimo e massimo ammissibile
Formati dei file usati in ambiente GISFormati dei file usati in ambiente GISModello GEODATABASEModello GEODATABASE
Aspetti avanzatiAspetti avanzati
1. Coded: valori codificati per attributi di tipo categoriale2. Range: valori minimo e massimo ammissibile
Gestiscono Split e Merge Policies
SottotipiSuddivisione della Feature Class in sottoinsiemi (sottotipi) mediante la codifica di un campo numerico (long/short integer)
Ciascun sottotipo può avere i suoi valori di default ed i suoi domini
Compilazione facilitata degli attributi
Rappresentazione diretta del dato mediante simbologia
Formati dei file usati in ambiente GISFormati dei file usati in ambiente GISModello GEODATABASEModello GEODATABASE
Aspetti avanzatiAspetti avanzati
SPATIAL REFERENCE
•Coordinate system
•Spatial domain
•Precision
Coordinate system
Sistema di proiezione e parametri
(GCS/PCS - Datum, meridiano centrale, paralleli, falso nord e est)
Precision
Spatial domain
Il range di coordinate ammissibili per le coordinate geografiche
– X/Y Domain: MinX, MaxX, MinY, MaxY– Z Domain: Min, Max– M Domain: Min, Max
Precision
Il numero della unità del sistema per una unità di misura.La precisione determina la risoluzione della mappa (geodatabase)
– Per esempio: map unit è in metri• Precisione di 1:1 significa una risoluzione di 1 metro• Precisione di 1000: 1000 significa una risoluzione di 0.001 metro ovvevo 1 millimetro
Resolution = Map unit / precision
Computer-aided design (CAD) è un file di disegno digitale in formato vettoriale utilizzato in svariati settori (specialmente a livello di progettazione architettonica)
Formati dei file usati in ambiente GISFormati dei file usati in ambiente GISModello CAD Modello CAD
ArcGIS supporta i seguenti formati CAD:
AutoCAD: .dwg; .dxf;
MicroStation: .dgn
Formati dei file usati in ambiente GISFormati dei file usati in ambiente GISModello CAD Modello CAD
CAD dataset
CAD feature classes
Formati dei file usati in ambiente GISFormati dei file usati in ambiente GISModello CAD Modello CAD
Traslazione tra entità CAD e CAD feature class
STRUTTURA VETTORIALE GIS STRUTTURA VETTORIALE CAD
Tutti i punti delle entità sono georeferiti (coordinate geografiche; cerchio definito da una sequenza fisica di
Gli elementi sono in coordinate planimetriche e possono essere costruiti parametricamente (cerchio definito
Formati dei file usati in ambiente GISFormati dei file usati in ambiente GISModello CAD Modello CAD
Traslazione tra struttura CAD e struttura GIS
geografiche; cerchio definito da una sequenza fisica di punti)
essere costruiti parametricamente (cerchio definito dal centro e dal raggio)
Le strutture topologiche per mettono di associare alle entità attributi descrittivi
Alle entità sono associati solo attributi sul tratto e sul colore
Le strutture topologiche permettono analisi spaziali La struttura grafica è finalizzata alla sola restituzione dei dati