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CENNI DI FITOIATRIA 1 Guida per il corretto impiego dei PF • • • 1 di 1 • • • febbraio 2015 1 INTRODUZIONE ALLA FITOIATRIA 1.1 1.1 Iniziativa finanziata dal Programma di Sviluppo Rurale per il Veneto 2007-2013 Organismo responsabile dell’informazione: Veneto Agricoltura Autorità di gestione: Regione del Veneto – Dipartimento Agricoltura e Sviluppo Rurale Con il termine Fitoiatria (che significa cura della pianta), si intende la disciplina che si occupa della difesa delle piante, cioè la messa in opera di tutti i mezzi in grado di preve- nire o curare le alterazioni (in gran parte di natura parassitaria) delle specie coltivate per impedire o contenere le perdite di produzione (danni economici) che ne deriverebbero. In tale azione di difesa delle piante i PF continuano a svolgere un ruolo centrale nell’am- pio panorama dei mezzi a disposizione degli utilizzatori professionali ma vi sono altri elementi che possono contribuire a risolvere, anche in maniera definitiva, le diverse pro- blematiche fitosanitarie. Per questo è indispensabile l’integrazione delle diverse forme di difesa e la Fitoiatria non può limitarsi alla sola realizzazione di interventi con PF per la protezione delle piante agrarie. La Fitoiatria, infatti, pur essendo un capitolo della Patologia vegetale, è colle- gata ad altre scienze, alcune riferite direttamente alla difesa delle piante (Entomologia agraria, Malerbologia, Fisiopatologia vegetale, Micologia fitopatologia, Virologia vegeta- le, Batteriologia fitopatologica), ha significativi contatti con materie fondamentali come l’Agronomia, l’Economia agraria, la Meccanica agraria, la Genetica, la Tossicologia e molte altre come la Microbiologia, l’Ecologia, la Chimica agraria e altre ancora. La Fitoiatria è, quindi, una materia interdisciplinare che per essere praticamente e cor- rettamente applicata richiede alcune conoscenze di base; per questo vengono proposte le schede di queste capitolo dedicate alle fisiopatie, ai funghi, ai batteri, ai fitoplasmi, ai virus e ai parassiti animali (insetti, acari, nematodi, lumache). Le avversità delle piante coltivate hanno assunto particolare importanza in conseguenza di alcuni aspetti caratteristici dell’agricoltura moderna: - la messa in coltura di una sola specie, spesso di una sola varietà, su uno stesso appezzamento o su grandi superfici; - la selezione di varietà caratterizzate da elevate produzioni, che necessitano di concimazioni e irrigazioni adeguate, ma per contro più sensibili alle avversità; - i commerci internazionali di vegetali e prodotti vegetali che hanno facilitato l’intro- duzione di nuove malattie e parassiti; - l’uso, specialmente nel recente passato, di prodotti fitosanitari non selettivi che, nel controllare un parassita, possono danneggiare organismi utili presenti in natura, determinando di conseguenza lo sviluppo di avversità in precedenza non dannose. L’importanza di una corretta prevenzione e difesa è legata alla forte incidenza econo- mica delle avversità delle piante: si stima che a livello mondiale un terzo del prodotto agricolo potenziale vada annualmente perduto a causa di alterazioni non parassitarie o di alterazioni parassitarie. La nuova direttiva 128/2009 stabilisce chiaramente che la decisione sui mezzi e me- todi da adottare per la prevenzione e il controllo delle avversità spetta all’utilizzatore/ agricoltore, non al tecnico-consulente, che ha invece il compito di fornire le informazioni tecniche di supporto. Pertanto, a seconda delle piante coltivate, l’utilizzatore profes- sionale di prodotti fitosanitari è tenuto ad acquisire sufficienti conoscenze in relazione alla biologia dell’avversità, alle modalità corrette per effettuare monitoraggi e rilievi della sua presenza sulle colture, alle soglie di intervento, ai mezzi e tecniche a disposizione. Questo per essere in grado di intervenire con i prodotti chimici solo se, e quando, necessario. Le avversità degli organismi vegetali hanno cause diverse che possono essere schematicamente e in modo indicativo suddivise in malattie non parassitarie e malattie parassitarie. La corretta prevenzione e difesa dal- le avversità delle piante si basa sulla conoscenza dei patogeni, fitofagi, erbe infestanti che possono causare forti danni economici. Per saperne di più In tema di fitoiatria numerose sono le pubblicazioni sia di natura scientifica che divulgativa. Per un approfondimento delle informazioni sinteticamente ripor- tate in questo capitolo si consiglia di consultare i testi scolastici di patologia, entomologia e parassitologia agraria, così come le numerose Schede fitopato- logiche edite dai Servizi Fitosanitari del Veneto, da altri Servizi tecnici delle di- verse Regioni o da case editrici private.

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CENNI DI FITOIATRIA1

Guida per il corretto impiego dei PF • • • 1 di 1 • • • febbraio 2015

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INTRODUZIONE ALLA FITOIATRIA1.1 1.1

Iniziativa fi nanziata dal Programma di Sviluppo Rurale per il Veneto 2007-2013Organismo responsabile dell’informazione: Veneto Agricoltura

Autorità di gestione: Regione del Veneto – Dipartimento Agricoltura e Sviluppo Rurale

Con il termine Fitoiatria (che signifi ca cura della pianta), si intende la disciplina che si occupa della difesa delle piante, cioè la messa in opera di tutti i mezzi in grado di preve-nire o curare le alterazioni (in gran parte di natura parassitaria) delle specie coltivate per impedire o contenere le perdite di produzione (danni economici) che ne deriverebbero.In tale azione di difesa delle piante i PF continuano a svolgere un ruolo centrale nell’am-pio panorama dei mezzi a disposizione degli utilizzatori professionali ma vi sono altri elementi che possono contribuire a risolvere, anche in maniera defi nitiva, le diverse pro-blematiche fi tosanitarie.Per questo è indispensabile l’integrazione delle diverse forme di difesa e la Fitoiatria non può limitarsi alla sola realizzazione di interventi con PF per la protezione delle piante agrarie. La Fitoiatria, infatti, pur essendo un capitolo della Patologia vegetale, è colle-gata ad altre scienze, alcune riferite direttamente alla difesa delle piante (Entomologia agraria, Malerbologia, Fisiopatologia vegetale, Micologia fi topatologia, Virologia vegeta-le, Batteriologia fi topatologica), ha signifi cativi contatti con materie fondamentali come l’Agronomia, l’Economia agraria, la Meccanica agraria, la Genetica, la Tossicologia e molte altre come la Microbiologia, l’Ecologia, la Chimica agraria e altre ancora.La Fitoiatria è, quindi, una materia interdisciplinare che per essere praticamente e cor-rettamente applicata richiede alcune conoscenze di base; per questo vengono proposte le schede di queste capitolo dedicate alle fi siopatie, ai funghi, ai batteri, ai fi toplasmi, ai virus e ai parassiti animali (insetti, acari, nematodi, lumache).

Le avversità delle piante coltivate hanno assunto particolare importanza in conseguenza di alcuni aspetti caratteristici dell’agricoltura moderna:- la messa in coltura di una sola specie, spesso di una sola varietà, su uno stesso

appezzamento o su grandi superfi ci;- la selezione di varietà caratterizzate da elevate produzioni, che necessitano di

concimazioni e irrigazioni adeguate, ma per contro più sensibili alle avversità;- i commerci internazionali di vegetali e prodotti vegetali che hanno facilitato l’intro-

duzione di nuove malattie e parassiti;- l’uso, specialmente nel recente passato, di prodotti fi tosanitari non selettivi che,

nel controllare un parassita, possono danneggiare organismi utili presenti in natura, determinando di conseguenza lo sviluppo di avversità in precedenza non dannose.

L’importanza di una corretta prevenzione e difesa è legata alla forte incidenza econo-mica delle avversità delle piante: si stima che a livello mondiale un terzo del prodotto agricolo potenziale vada annualmente perduto a causa di alterazioni non parassitarie o di alterazioni parassitarie. La nuova direttiva 128/2009 stabilisce chiaramente che la decisione sui mezzi e me-todi da adottare per la prevenzione e il controllo delle avversità spetta all’utilizzatore/agricoltore, non al tecnico-consulente, che ha invece il compito di fornire le informazioni tecniche di supporto. Pertanto, a seconda delle piante coltivate, l’utilizzatore profes-sionale di prodotti fi tosanitari è tenuto ad acquisire suffi cienti conoscenze in relazione alla biologia dell’avversità, alle modalità corrette per effettuare monitoraggi e rilievi della sua presenza sulle colture, alle soglie di intervento, ai mezzi e tecniche a disposizione. Questo per essere in grado di intervenire con i prodotti chimici solo se, e quando, necessario. Le avversità degli organismi vegetali hanno cause diverse che possono essere schematicamente e in modo indicativo suddivise in malattie non parassitarie e malattie parassitarie.

• La corretta prevenzione e difesa dal-le avversità delle piante si basa sulla conoscenza dei patogeni, fi tofagi, erbe infestanti che possono causare forti danni economici.

Per saperne di piùIn tema di fi toiatria numerose sono le pubblicazioni sia di natura scientifi ca che divulgativa. Per un approfondimento delle informazioni sinteticamente ripor-tate in questo capitolo si consiglia di consultare i testi scolastici di patologia, entomologia e parassitologia agraria, così come le numerose Schede fi topato-logiche edite dai Servizi Fitosanitari del Veneto, da altri Servizi tecnici delle di-verse Regioni o da case editrici private.